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TEOLOGIA MORALE

[PERCORSO DIDATTICO]

Il termine morale o etica (non crediamo a nessuna differenza sostanziale, ma ci atteniamo alla
diversa etimologia, la prima latina, la seconda greca) fa riferimento alla condotta umana dalla
prospettiva della valutazione, quindi del giudizio.

Gli elementi incontrati “in itinere”, mentre abbiamo attraversato contesti operativi diversi, da quelli
orbitanti attorno all’ambito dell’etica di “inizio vita” a quelli propri dell’ambito di “fine vita”,
concorrono a costruire una teoria morale generale di fondamentale importanza per formulare un
vero giudizio morale. Attraverso il metodo casistico abbiamo individuato e fissato alcuni passaggi:

a) CONSAPEVOLEZZA SEMANTICO-CONCETTUALE

b) POLIEDRICITÀ DEL DISCORSO ETICO

c) FONDAMENTO INTUIZIONISTICO DELLA MORALE

d) DISTINZIONE TRA ATTEGGIAMENTO E COMPORTAMENTO

e) DISTINZIONE TRA PIANO DESCRITTIVO E PIANO VALUTATIVO

f) DISSIMETRIA TRA FEDE E MORALE


ETICA

DESCRITTIVA NORMATIVA PARENETICA METAETICA

Sociologia dei Formulazione del Appello ai valori Discussione sulla


costumi giudizio morale esistenza reale dei
valori

“Questo è giusto “Cosa è giusto?” “Valore è qualcosa “Che cos’è un


perché lo fanno che vale in sé: valore?”
tutti!” valore =
onesto/giusto”

In questo caso non In questo caso ci si In questo caso ci si I valori pre-esistono


potremmo mai prefigge di cercare il appella alla agli uomini che
distinguere ciò che è “l’onesto e il giusto” dimensione valoriale hanno il compito
giusto da ciò che è perché lo si la cui esistenza si dà solo di scoprirli
sbagliato presuppone possibile come assodata, senza (cognitivismo) e non
preoccuparsi di di crearli (non
spiegarne i contenuti cognitivismo)
specifici
ETICA NORMATIVA (= GIUDIZIO)

ATTEGGIAMENTO COMPORTAMENTO

“Devi essere buono e quindi fai il bene!” “Tanti giudizi per quante sono le azioni”

ONESTA’ (conditio sine qua non


per compiere un giudizio morale) TELEOLOGICO DEONTOLOGICO
=
IMPARZIALITA’ (non fare agli Tiene conto delle Non guarda alle
altri quello che non vuoi sia fatto conseguenze conseguenze
a te)
= Il teleologo, Ad es.: l’uso dei
VALORE MORALE guardando alle contraccettivi è
conseguenze del sempre illecito, anche
comportamento, se il tuo partner ha
differenzia i casi e, l’AIDS, perché ciò
quindi, i giudizi significa:
- Mancanza di
Tenere conto delle permesso per tenere
conseguenze quel determinato
significa assumere comportamento e
seriamente il - Comportamento
conflitto valoriale. contro natura e quindi
Esistono 2 tipi di contro DIO
valori:

VALORE MORALE VALORI NON MORALI


(onestà/giustizia) (beni umani)
E’ l’unico valore Posso decidere come agire per
assoluto che deve quel determinato valore.
prevalere sempre e Se la vita confliggesse con altri
comunque sugli altri valori non morali, essa
valori “non morali” prevarrebbe sempre.
(anche ad es. sulla Nella scala gerarchica dei
vita) valori, la vita si sottomette solo
all’onestà (valore morale,
quindi assoluto)
METAETICA (= VALORI)

COGNITIVISTI NON COGNITIVISTI

Il valore è reale poiché è il frutto di una Il valore è creato poiché è il frutto di una
“particolare” conoscenza (che non è solo particolare “conoscenza”, che non essendo
empirica) empirica non è conoscenza vera

METODO INTROSPETTIVO METODO EMPIRICO


(solo introspettandosi si può capire che il (tutto ciò che è osservabile e ripetibile in un
valore è reale) tavolo di laboratorio)

“Il valore è come il sole che c’è sempre anche “I valori non esistono sempre e comunque,
quando piove (ma è coperto dalle nubi, e ma ciò che noi chiamiamo valore è tale solo
perciò non si vede)” perché ci siamo accordati sul fatto che lo sia”

Anche se il valore non si riconosce, non Quindi in realtà non esistono valori assoluti,
significa che non esista, ma è semplicemente ma solo semplici congetture create dai
obnubilato (nascosto) (ad es. la verginità è un uomini che si mettono d’accordo sul
valore anche se non è riconosciuto da molti, significato concreto da attribuire ad un
però c’è!) “presunto valore”
PARENETICA ETICA DESCRITTIVA

TERMINI VALUTATIVI: termini TERMINI DESCRITTIVI: termini che


che esprimono un giudizio già non contengono al proprio interno
contenuto al proprio interno nessun giudizio; essi descrivono
semplicemente la realtà così com’è,
senza effettuare alcun giudizio morale

Questi termini sono detti:


PLEROFORICI
(ovvero contengono al proprio
interno il giudizio morale).
Anche termini diversi che
identifichino lo stesso valore, che NB. Solo se si uniscono i
siano SINONIMI o OMONIMI, termini descrittivi e i termini
possono identificare lo stesso valutativi riusciremo a
giudizio morale formulare le norme morali,
che sono riformulazioni
prescrittive del giudizio
morale = NORME (ad es.
l’interruzione volontaria della
Ma quali sono le CONDIZIONI per la riuscita gravidanza è illecita).
della parenesi? Sotto questo profilo ci si può
1. LINGUAGGIO VALUTATIVO: che ricollegare direttamente
presuppone la conoscenza dei contenuti all’etica normativa del
delle parole con cui si identificano i comportamento
valori
2. CONVERGENZA INTELLETTIVA
(dipende dal linguaggio valutativo): se
uso un determinato linguaggio devo
sempre dare per assodato che il mio
interlocutore capisca i termini che sto
usando
3. AUTOREVOLEZZA: se devo “subire”
una predica morale, devo sempre
riconoscere l’autorità di chi mi sta
parlando, altrimenti non ha alcun senso
la predica.
4. ATTEGGIAMENTO: è l’oggetto della
parenesi
COSCIENZA

PIANO PIANO PIANO PIANO


DESCRITTIVO: NORMATIVO: PARENETICO: METAETICO:
Cosa significa A cosa Cos’è la In cosa si
coscienza? corrisponde la coscienza? concretizza la
= coscienza? = coscienza?
Consapevolezza = Il cuore, =
Intelligenza e l’atteggiamento, Nella Voce di Dio,
comportamento, la volontà delle che corrisponde alla
ovvero un persone certezza morale (ad
giudizio morale es. il bene non può
(ad es. segui la mai essere il male)
tua coscienza)

NB. La COSCIENZA è quindi solo una PAROLA che sintetizza il tutto. Il segreto stà nel non confondere i vari piani

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