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Poiché credo di aver capito che questo lavoro deve avere un taglio
personale e interdisciplinare penso sia opportuno collegare le
varie materie proposte attraverso un “link” molto personale: le
foto del supporto multimediale sono state scattate nella settimana
dal 24 marzo al 1 aprile perciò dimostrano le finalità didattiche
delle mie assenze!
Il Trattato di Versailles
Rivoluzioni
Italia
Francia
Germania
Impero Austro-Ungarico
Impero Britannico
Impero Ottomano
Russia
Economia mondiale
Trauma sociale
TRATTATO DI VERSAILLES
Quella che doveva essere una conferenza volta a ristabilire una
pace duratura si tramutò, invece, nella causa embrionale della
seconda, immane, tragedia.
I delegati delle potenze vincitrici si ritrovarono a Versailles
nel gennaio 1919, per ristabilire i nuovi assetti di un’Europa
straziata da una guerra devastante, che aveva travolto assetti
consolidati da secoli, con il crollo di ben 4 grandi imperi.
Già nel gennaio 1918 il presidente americano Wilson aveva
enunciato i suoi 14 punti, volti a definire una pace giusta e
duratura e a creare un organismo garante dell’integrità
territoriale, che avrebbe dovuto vigilare su eventuali tentativi
sovversivi e di destabilizzazione; in realtà, fin dalle prime
battute, la conferenza di Versailles, anziché mirare a creare una
situazione di armonia, si caratterizzò per il suo intento punitivo
nei confronti delle nazioni vinte, che, senza essere neppure
invitate, furono costrette a subire condizioni umilianti delle
potenze alleate, animate da un profondo desiderio di vendetta.
PARTE II
Confini della Germania
PARTE III
Clausole politiche europee
CAPITOLO I : Belgio
CAPITOLO II : Lussemburgo
CAPITOLO III : Riva sinistra del Reno
CAPITOLO IV: Bacino della Sarre
Allegato I - Proprietà minerarie e loro esportazioni
"" II - Governo del territorio del bacino Sarre
"" III - Plebiscito
CAPITOLO V : - Alsazia Lorena ( Allegato )
CAPITOLO VI : - Austria tedesca
CAPITOLO VII - Stato Czeco Slovacco
CAPITOLO VIII - Polonia (allegato)
CAPITOLO IX : Prussia Orientale
CAPITOLO X : - Memel
CAPITOLO XI : - Città libera di Danzica
CAPITOLO XII : - Slesving
CAPITOLO XIII : - Heligoland
CAPITOLO XIV : - Russia e Stati Russi
PARTE IV
Diritti e interessi tedeschi fuori della Germania
CAPITOLO I : - Colonie tedesche
CAPITOLO II : - Cina
CAPITOLO III : - Siam
CAPITOLO IV : - Liberia
CAPITOLO V : - Marocco
CAPITOLO VI : - Egitto
CAPITOLO VII - Turchia e Bulgaria
CAPITOLO VIII - Chantouang
PARTE V
Clausole militari, navali e aeree
CAPITOLO I - Clausole militari
Armamenti, Munizioni e Materiale
Reclutamento e Istruzione militare
Fortificazioni
CAPITOLO II Clausole navali
CAPITOLO III - Clausole aeree e militari
CAPITOLO IV Commissioni interalleate di controllo
CAPITOLO V Clausole generali
PARTE VI
Prigionieri di guerra e Sepolture
CAPITOLO I - Prigionieri di guerra
CAPITOLO II - Sepolture
PARTE VII
Sanzioni
PARTE VIII
Riparazioni
CAPITOLO I - Disposizioni generali
Allegato I
Allegato II
Allegato III
Allegato IV
Allegato V
Allegato VI
Allegato VII
CAPITOLO II - Disposizioni particolari
PARTE IX
Clausole finanziarie
PARTE X
Clausole economiche
CAPITOLO I - Relazioni commerciali
I - Regolamenti, Tasse e Restrizioni Doganali
II - Trattamento della navigazione
III - Concorrenza sleale
IV - Trattamento dei sudditi delle Potenze alleate e associate
V - Clausole generali
CAPITOLO II - Trattati
CAPITOLO III - Debiti (Allegato)
CAPITOLO IV - Beni, Diritti e Interessi (Allegato)
CAPITOLO IV - Contratti - Prescrizioni - Sentenze
Allegato I - Disposizioni generali
Allegato II Disposizioni particolari ( Borse, Commerce ecc.)
CAPITOLO VI - Tribunale arbitrale misto ( allegato)
CAPITOLO VII - Proprietà industriali
CAPITOLO VIII - Assicurazioni sociali e di Stato nei territori
ceduti
PARTE XI
Navigazione aerea
PARTE XII
Porti, Idrovie e Ferrovie
CAPITOLO I - Disposizioni generali
CAPITOLO II - Navigazione
I - Libertà di navigazione
II - Zone franche nei porti
III - Clausole relative all'Elba, Oder, Niemen e al Danubio
IV - Clausole relative al Reno e Mosella
V - Clausole che accordano alla Czecoslavacchia l'uso dei porti
del Nord
CAPITOLO III - Ferrovie
I - Relative ai trasporti internazionali
II - Materiale rotabile
III - Cessione linee ferroviarie
IV - Disposizioni su certe linee ferroviarie
V - Disposizioni transitorie
CAPITOLO IV - Giudizi dei litigi e revisione delle clausole
permanenti
CAPITOLO V - Disposizioni particolari
CAPITOLO VI - Clausole relative al Canale di Kiel
PARTE XIII
Lavoro
CAPITOLO I - Organizzazione del lavoro
MARCEL PROUST
Dell’autore del romanzo-saggio « Alla ricerca del tempo perduto »
è interessante analizzare la biografia e in che modo sia legato al
periodo storico che lo ospita.
INTELLIGENZA E ISTINTO
JAMES JOYCE
(1882-1941), Irish novelist, noted for his experimental use of
language in such works as Ulysses (1922) and Finneganns Wake
(1939). Joyce's technical innovations in the art of the novel
include an extensive use of interior monologue; he used a
complex network of symbolic parallels drawn from the
mythology, history, and literature, and created a unique
language of invented words, symbols and allusions.
Philosophical influences
Joyce can be considered a Modernist author: this new artistic
addressee was influenced by two philosophers. One of these was
Henri Bergson (his theoretical treatise are described above), the
other was the American William James that, in his masterpiece “the
principles of psychology” considered the present as a continuous
flux of already and not yet so the inner-consciousness flows like
a river or a stream.
It’s the stream of conscious according to these theories: it’s the
concept that past experiences are retained and the existence and
the past into the present and future determines the all
personality of each human been.
The literary medium for reproducing this flux of experiences (that
are also a flux of thoughts) is the interior monologue that Joyce
developed largely.
Biography
At the outset of the First World War, Joyce moved with his family
to Zürich. In Zürich Joyce started to develop the early chapters
of Ulysses, which was first published in France because of
censorship troubles in the Great Britain and the United States,
where the book became legally available only in 1933. In March
1923 Joyce started in Paris his second major work, Finnegans Wake,
suffering at the same time chronic eye troubles caused by
glaucoma. The first segment of the novel appeared in Ford Madox
Ford's transatlantic review in April 1924, as part of what Joyce
called Work in Progress. The final version was published in 1939.
Dubliners
Most students never encounter any Joyce except a story or two from
Dubliners, written when Joyce was in his early twenties (1907).
Common elements
Ulysses
II GIORNO: IL PANTHEON
LEON FOUCAULT
1819 - 1868
L'uomo che, con l'esperimento del pendolo, per primo riuscì a
dimostrare la rotazione della terra
Foucault: l’uomo che per primo riuscì a dimostrare la rotazione
della Terra. Il suo nome resterà associato per sempre
all’esperimento del pendolo ma Jean Bernard Léon Foucault ha dato
altri importanti contributi alla scienza.
IL PENDOLO DI FOUCAULT
Il pendolo è uno strumento che ha contribuito alla conoscenza di
numerosi fenomeni fisici ed il cui principio è ancor oggi
utilizzato in numerosi apparecchi.
Galileo Galilei, osservando l'oscillazione dei lampadari della
cattedrale di Pisa, riuscì a scoprire l'isocronismo delle
oscillazioni del pendolo, il fatto cioè che a parità di lunghezza
del filo le oscillazioni hanno tutte la stessa durata
indipendentemente dall'ampiezza delle stesse e dal peso appeso al
filo:
Lo studio del movimento del pendolo ha poi avviato nuovi studi sui
moti ondulatori, come già anticipato da Galileo nei Discorsi e
dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze, dove lo
scienziato pisano coglie la corrispondenza tra il moto del pendolo
e le onde sonore.
Se questi utilizzi del pendolo sono ben noti, forse meno nota è la
scoperta di Foucault riguardante questo strumento.
we" = we cos y
mentre la componente verticale (we') è pari alla frequenza di
rotazione per il seno della latitudine
we' = we sen y
Fc = 2 m we' V
è una forza che agisce ad angolo retto rispetto alla velocità del
corpo deviandolo verso destra nell'emisfero boreale e verso
sinistra nell'emisfero australe.
dove Kcp è una costante che dipende dalla natura del materiale
ferromagnetico e dallo spessore dei singoli lamierini nel caso di
nuclei a lamierini, Kf è il fattore di forma dell'onda di
variazione del flusso nel tempo (esso vale 1,111 nel caso di
variazioni perfettamente sinusoidali).
Domanda:
L'ingresso dei cavi unipolari in un una cassetta deve essere
eseguito su una piastra amagnetica o tramite pressavavi amagnetici
per ovviare al riscaldamento indotto.Qual è il fenomeno fisico che
lo provoca?
Risposta:
Il fenomeno fisico è quello delle correnti parassite (correnti di
Foucault) prodotte in corpi conduttori da flussi magnetici
variabili, quali sono quelli prodotti da correnti alternate.Le
perdite dipendono dal valore massimo dell'induzione magnetica ,
cioè del flusso magnetico unitario, che si stabilisce nel corpo
metallico. A parità di forza magnetomotrice, in pratica a parità
di corrente per una data configurazione geometrica dei conduttori,
il flusso magnetico unitario è tanto maggiore quanto maggiore è la
permeabilità magnetica del materiale. I materiali magnetici hanno
una permeabilità elevata: da qui la necessità di usare materiali
non magnetici, cioè a bassa permeabilità.
1854 - 1858: Viene realizzata la prima rete che coincide con i lavori
della grande-croisèe e delle aree limitrofe.
- luogo Quando Haussmann pensa al suo progetto, Parigi vive, come altre
città - capitali, l’accentuazione della problematica urbana determinata
da vari fattori di squilibrio causati da un improvviso incremento
demografico, dall’abbattimento delle mura per le mutate tecniche
belliche, dall’estendersi del modo di produzione industriale, con il
conseguente richiamo sociale esercitato dalla vita metropolitana su
fasce sempre più larghe di popolazione. Uno dei nodi più problematici,
in quel momento, diviene la questione delle abitazioni.
Altre variabili distintive dell’isolato derivano dalla forma del lotto, più
che dalla parcellizzazione della proprietà fondiaria.
29 MAGGIO 1912
TEATRO DU CHATELET DI PARIGI
cor. Vaslav Nijinsky, mus. Claude Debussy
Balletto: Giselle
28 GIUGNO 1841
OPERA DI PARIGI
balletto in due atti
cor. Jean Coralli, mus. Adolf Adam
(tra le altre cor. Matz Ek, mus.
Adolf Adam)
Balletto: Petrouchka
13 GIUGNO 1911
TEATRO DU CHATELET DI PARIGI
balletto in quattro scene
cor. Michel Fokine, mus. Igor Stravinsky
III Scena. Nella sua ricca e calda stanza il Moro sta cercando
di aprire una noce di cocco con la sua scimitarra, ma invano.
Irrompe la Ballerina con la sua trombetta. Il Moro è
innamorato della Ballerina e si apparta con lei quando entra
Petrouchka. Allora il Moro lo malmena, ricacciandolo fuori, e
si riacquieta con la dolce compagnia.
29 MAGGIO 1913
TEATRO DU CHAMPS ELISEES DI PARIGI
balletto in due atti
cor. Vaslav Nijinsky, mus. Igor Stravinsky
(altre cor.: Maurice Bejart; mus. Igor Stravinsky)
II Atto. Steppe aride con sacre pietre. Tre pali con teschi di
bue. Cerchi mistici di vergini. Scelta e dedica alle vergini
elette. Richiamo ai propri antenati. Danze sacrificali; auto-
immolazione delle vergini.
Balletto: La Silfide
12 MARZO 1832
OPERA DI PARIGI
balletto in due atti
cor. Filippo Taglioni, mus. Jean Schneitzhoeffer
Balletto: La Sonnambula
19 SETTEMBRE 1827
OPERA DI PARIGI
Balletto in tre atti
cor. George Balanchine; mus.
Vittorio Rieti da Bellini
L'effetto finale (foto centrale) renderà visibili i due lacci lisci e tesi, e invisibile il nodo. Così legati
inoltre, i lacci non andranno a "stressare", infiammando, il tendine d'achille. Per evitare ciò infatti, è
opportuno nascondere il nodo in quella "cavità" della caviglia sita fra il malleolo interno e il tendine
d'achille.
- Infine può essere utile cucire la punta della scarpina lungo il bordo (foto a sinistra), per coprire e
proteggerne il raso ed aiutarne la stabilità. Questo richiede altro tempo e molto filo per un paio di
punte che, in fondo, avranno comunque vita breve! Molte di noi comunque hanno quest'abitudine,
senza la quale non si sentono completamente a proprio agio. E' possibile valutare l'efficacia di
questo tipo di cucitura facendo una semplice prova: se la scarpina rimarrà in piedi da sola (foto a
destra), si sarà raggiunto lo scopo, e potrà essere d'aiuto negli equilibri e nei giri.
Altri accessori
Uno dei modi più comuni per proteggere le dita dei piedi sono i
puntali, in vendita in qualsiasi negozio di danza.
Altre comodità scaturiscono dall'utilizzo di una speciale "lana",
dal cotone (ovatta), o fazzolettini, o, in caso d'emergenza, si
può anche utilizzare la carta igienica!
Calli, lividi, vesciche: prevenzione.
Conclusioni.
Tamara Monti
Classe:
VAS
Anno scolastico:
2003/2004