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La riabilitazione respiratoria in pazienti sottoposti ad intervento per


neoplasia polmonare: protocolli a confronto

Article · January 2008

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Simone Scarlata Pierluigi Granone


Università Campus Bio-Medico di Roma Catholic University of the Sacred Heart
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EUR MED PHYS 2008;44(Suppl. 1 to No. 3)

La riabilitazione respiratoria in pazienti sottoposti ad intervento


per neoplasia polmonare: protocolli a confronto
A. BUONOCORE1, A. ROMANELLI1, G. MAGRONE1, M. MILAZZO1, E. GALLOTTA1, S. SCARLATA2, P. GRANONE3, S. STERZI1

Introduzione 1U.O. Complessa di Medicina Riabilitativa,


Il tumore del polmone è tra le più frequenti neoplasie in Europa Università Campus Bio-Medico di Roma;
2U.O. Complessa di Geriatria e Gerontologia,
con un incidenza del 12,1% dei casi, seconda solo al tumore della Università Campus Bio-Medico Roma;
prostata negli uomini ed al tumore della mammella nelle donne1. 3Divisione di Chirurgia Toracica,
Tale neoplasia continua ad essere la causa più comune di morte per Policlinico Universitario “A. Gemelli”, Roma
il sesso maschile e la terza nel sesso femminile, con un numero
sempre crescente di nuovi casi nell’Europa Centro-Settentrionale,
soprattutto tra le donne1-6.
Il trattamento combinato con approccio multidisciplinare, oltre ad presso il Reparto di Riabilitazione Intensiva Post-Acuzie del Policlini-
aver recuperato alla chirurgia numerosi malati prima giudicati inope- co Universitario “Campus Bio-Medico” di Roma.
rabili, ha inciso in modo significativo sulla sopravvivenza a distanza Al fine di rendere omogeneo il campione oggetto dell’analisi
di tutti gli stadi di malattia7,8. abbiamo provveduto ad escludere pazienti con instabilità cardiova-
La più recente letteratura è ormai concorde nel ritenere la riabili- scolare, anemie gravi (Hb<7 g/dl), processi infettivi pleuropolmonari
tazione respiratoria parte integrante del trattamento dei pazienti sot- in atto, aneurismi dei grossi vasi, recenti episodi cerebrovascolari
toposti ad intervento per neoplasia polmonare, per la sua capacità di con residui deficit motori, recente embolia polmonare, insufficiente
ridurre l’incidenza delle complicanze post-operatorie nonché per la motivazione del paziente.
sua efficacia in termini di miglioramento delle prestazioni fisiche, Dall’analisi retrospettiva sono stati individuati 33 pazienti suddivi-
recupero delle capacità funzionali e della qualità di vita9. Pochi sono si in due gruppi, denominati A e B, con un protocollo di riabilitazio-
invece i dati a tutt’oggi disponibili riguardo ai parametri standard di ne respiratoria della durata rispettivamente di tre e due settimane.
riferimento ed alle linee guida sui programmi di riabilitazione dopo Il gruppo A (tre settimane) è composto da 11 donne e 6 uomini
interventi di chirurgia toracica maggiore9-16. di età media di anni 69,8±8,6. Di questi, 9 sono stati sottoposti a
Il complesso iter diagnostico e terapeutico cui vengono sottoposti lobectomia superiore, 6 a lobectomia inferiore e 2 a resezione pol-
i pazienti affetti da neoplasia polmonare comporta spesso ripetuti e monare atipica.
prolungati periodi di ospedalizzazione e di allontanamento dal pro- Il gruppo B (due settimane) è composto da 11 uomini e 5 donne
prio ambiente familiare e sociale. E’ partendo da tali considerazioni di età media di anni 67,5±5,3. Di questi 7, sono stati sottoposti a
che, presso il Dipartimento di Riabilitazione dell’Università Campus lobectomia superiore, 4 a lobectomia inferiore, 1 a lobectomia del
Bio-Medico di Roma, da tempo attento alle problematiche relative medio e 4 a resezione polmonare atipica.
alla qualità di vita dei pazienti oncologici13,14, si è deciso di elabora- Il trattamento di riabilitazione respiratoria, articolato in due sedu-
re programmi di riabilitazione respiratoria che permettano di ridurre te giornaliere della durata di circa 2 ore ciascuna, è consistito in:
i tempi del ricovero rispetto alla durata media della degenza propo- – esercizi per migliorare la funzionalità respiratoria mediante tecni-
sta in letteratura15,16, garantendo un più rapido ritorno a casa dei che per il drenaggio delle secrezioni, esercizi di riespansione
pazienti, senza che questo vada a scapito dell’efficacia del trattamen- costale alta e bassa, tecniche di coordinazione respiratoria, eserci-
zi per la riespansione del parenchima polmonare, esercizi di ven-
to. Ulteriore scopo dello studio è inoltre quello di realizzare linee
tilazione selettiva, esercizi di tosse assistita, utilizzo di incentivato-
guida che consentano di ottimizzare le risorse disponibili anche in
ri di flusso e di volume, impiego di tecniche di umidificazione;
termini di spesa, aspetto di importanza non secondaria alla luce dei – esercizi per il recupero della fitness cardiovascolare attraverso
recenti interventi di politica sanitaria17. l’allenamento dei pazienti con cyclette e treadmill secondo il
Materiali e metodi seguente schema:
– I settimana: Cyclette 15 minuti/die a frequenza libera;
Nel periodo compreso tra settembre 2005 e giugno 2008, 86 – II settimana: Cyclette 15 min/die a frequenza allenante + Tread-
pazienti sottoposti ad intervento di resezione per tumore polmonare mill 15 min/die a frequenza libera;
non microcitoma presso la Divisione di Chirurgia Toracica del Poli- – III settimana: Cyclette 15 min/die a frequenza allenante + Tread-
clinico Universitario “A. Gemelli” di Roma, hanno eseguito, senza mill 15 min/die a frequenza allenante (solo pazienti del gruppo
discontinuità di ricovero, un programma di riabilitazione respiratoria A);

Vol. 44 - Suppl. 1 to No. 3 EUROPA MEDICOPHYSICA 1


BUONOCORE LA RIABILITAZIONE RESPIRATORIA IN PAZIENTI SOTTOPOSTI AD INTERVENTO PER NEOPLASIA POLMONARE: PROTOCOLLI A CONFRONTO

Tabella I. – Analisi outcome di tolleranza allo sforzo e grado di auto- Tabella II. – Analisi outcome delle prove di funzionalità respiratoria
nomia. pre-post riabilitazione.

Variabile Gruppo Media Deviazione Std. t Student Variabile Gruppo Media Deviazione Std. t Student
(significatività (significatività
p<0,005) p<0,005)

6MWT A 172,06 98,66 0,001


Fev 1 A -0,18 0,38 0,37
B 71,94 42,69 (tempo 2 - tempo 0) B -0,29 0,32
Borg A -2,21 1,03 0,363 Fev1 A 0,20 0,24 0,22
B -1,81 1,40 (tempo 2 - tempo 1) B 0,07 0,38
Fatica A -0,53 1,73 0,403 FVC A -0,58 0,44 0,61
B -0,94 0,87 (tempo 2 - tempo 0) B -0,51 0,40
Barthel A 21,41 5,71 0,079 FVC A 0,21 0,23 0,66
B 18,69 1,85 (tempo 2 - tempo 1) B 0,14 0,59

– esercizi per la prevenzione e correzione degli atteggiamenti valori di FEV1 e FVC, confrontando i parametri registrati prima del-
posturali viziati (esercizi di mobilizzazione articolare e rieducazio- l’intervento chirurgico, quelli all’inizio del programma riabilitativo
ne posturale globale); (mediamente a 8±1,3 giorni dall’intervento) e ad un mese dall’opera-
– programmi rieducazionali consistenti nell’addestramento alla zione.
corretta respirazione ed all’espettorazione delle secrezioni, in I risultati ottenuti dimostrano che per entrambi i valori di funzio-
consulti dietetici, tecniche di rilassamento e di gestione dello nalità respiratoria presi in esame la differenza riscontrata non assu-
stress. me significatività statistica, sia nel confronto pre intervento – post
Per valutare gli effetti del protocollo di riabilitazione respiratoria, riabilitazione (1 mese dall’intervento) sia rispetto al confronto pre e
tutti i pazienti sono stati sottoposti prima dell’intervento chirurgico, post riabilitazione. Entrambi i parametri di funzionalità respiratoria
all’inizio del programma riabilitativo e ad un mese dall’intervento a indagati evidenziano che i pazienti subiscono una riduzione della
prove di valutazione della funzionalità respiratoria (FEV1, FVC, FEF capacità respiratoria rispetto ai valori registrati prima dell’intervento,
25-75). recuperando parzialmente dopo il programma riabilitativo a cui
Si è inoltre proceduto, all’ inizio ed alla fine del trattamento riabi- sono stati sottoposti.
litativo alla:
– valutazione della tolleranza allo sforzo attraverso l’esecuzione Conclusioni
del Six-Minute Walking Test (6MWT): si tratta di un test che ana- Lo studio evidenzia come un programma di riabilitazione respira-
lizza la tolleranza allo sforzo fisico18-21. Nel corso del test viene toria produca risultati in grado di contribuire al recupero della fun-
chiesto al paziente di camminare lungo un piano non in penden- zionalità in termini di tolleranza allo sforzo con positivo impatto sul-
za, di lunghezza nota, per 6 minuti in modo da coprire la mag- le attività della vita quotidiana. Il confronto fra i due protocolli presi
gior distanza possibile, che viene così registrata. All’inizio ed al in considerazione mostra come il miglioramento significativo del
termine del test viene richiesto al soggetto di esprimere il grado 6MWT sia funzione del maggiore periodo di trattamento riabilitativo
di dispnea e di affaticamento muscolare valutata mediante la sca- a cui si sono sottoposti i pazienti, anche se il guadagno medio otte-
la di Borg; nuto dal gruppo con un ridotto periodo di trattamento riabilitativo
– valutazione della disabilità totale mediante indice di Barthel: è (71,94 metri) è da considerarsi clinicamente positivo (22). I dati
una scala di valutazione dell’autonomia nelle attività di vita quoti- emersi dalla nostra analisi evidenziano, quindi, un significativo
diana (activity of day living, ADL). In accordo ai protocolli stan- miglioramento della performance fisica e della tolleranza all’esercizio
dard a ciascuno dei dieci item considerati viene assegnato un fisico in seguito all’intervento riabilitativo, senza evidenza di cambia-
punteggio che può avere un valore variabile a seconda degli menti significativi della funzionalità respiratoria, conconcordemente
item, ed a seconda del grado di funzionalità (piena, ridotta o nul- a quanto già presente in letteratura (15) (23) (24).
la). Dalla somma degli item deriva un valore totale variabile da 0
a 100 che esprime il grado di disabilità del paziente. Quanto più Bibliografia
basso è il punteggio, tanto più elevato è il grado di disabilità. 1. Ferlay J, Autier P, Boniol M, Heanue M, Colombet M, Boyle P. Estimates
of the cancer incidence and mortality in Europe in 2006. Int J Cancer.
Risultati 2006 Sep 15;119:1224-35.
2. Landi MT, Consonni D, Rotunno M, Bergen A. W, Goldstein A. M, Lubin
La distribuzione degli outcome dei due gruppi è stata valutata uti- JH, Goldin L, Alavanja M, Morgan G, Subar AF, Linnoila I, Previdi F, Cor-
lizzando il test t di Student. In tabella I abbiamo riportato l’analisi no M, Rubagotti M, Marinelli B, Albetti B, Colombi A, Tucker M, Sholom
concernente gli outcome di tolleranza allo sforzo e del grado di W, Pesatori AC, Caporaso NE, Bertazzi PA. Environment and genetics in
autonomia, dalla quale emerge che l’unica differenza statisticamente lung cancer etiology (EAGLE) study: an integrative population-base case-
significativa è relativa al 6 MWT (p=0,001). I punteggi relativi alla control study of lung cancer. BMC Public Health. 2008;8:203.
percezione della dispnea e della fatica muscolare, seppur mostrando 3. Boyle P, Maisonneuve P. Epidemiology of lung cancer in European
una variabilità all’interno dei due gruppi, non è statisticamente rile- Society for medical oncology 19th Congress November 18-22, 1994
Lisbon.
vante, mentre il punteggio relativo all’autonomia nelle attività di vita 4. Buiatti E, Geddes M, Arniani S, Epidemiology of lung cancer. Ann Ist
quotidiana mostra una differenza che si discosta di poco dalla signi- Super Sanità 1996;32:133-144.
ficatività statistica (p=0,079). 5. Gandini S, Botteri E, Iodice S, Boniol M, Lowenfels AB, Maisonneuve P,
In tabella II abbiamo riportato l’analisi degli outcome relativi alle Boyle P. Tobacco smoking and cancer: a meta-analysis. Int J Cancer.
prove di funzionalità respiratoria. Sono stati presi in considerazioni i 2008;122:155-64.

2 EUROPA MEDICOPHYSICA October 2008


LA RIABILITAZIONE RESPIRATORIA IN PAZIENTI SOTTOPOSTI AD INTERVENTO PER NEOPLASIA POLMONARE: PROTOCOLLI A CONFRONTO BUONOCORE

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