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Al Presidente del

Consiglio regionale
del Piemonte

INTERROGAZIONE
ai sensi dell’articolo 18, comma 4, dello Statuto e
dell’articolo 99 del Regolamento interno.

Ordinarie a risposta orale in Aula


Ordinarie a risposta orale in Commissione
Ordinarie a risposta scritta X
Indifferibile e urgente in Aula
Indifferibile e urgente in Commissione

OGGETTO: RIFUGIATI NELLA EX CASERMA IN VIA ASTI: QUALI INTERVENTI PER IL DIRITTO ALLA
CASA, AL LAVORO E ALL’ ISTRUZIONE

Premesso che:

- dall’ articolo 1A della Convenzione di Ginevra del 1951 relativa allo status dei rifugiati:
Il rifugiato è colui "che temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità,
appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui
è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese;
oppure che, non avendo cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito
di tali avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra.”

- il diritto di Asilo è garantito dall’articolo 10 comma 3 della Costituzione. “ lo straniero, al quale sia
impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione
italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.”

- dall’ articolo 11 dello Statuto della Regione Piemonte “la regione riconosce e promuove il rispetto di
tutti i diritti riconosciuti dall’ordinamento agli immigrati, agli apolidi, ai profughi e ai rifugiati.”

- il 19 giugno 2010 l’ Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) in occasione della
Giornata Mondiale del Rifugiato ha dato titolo alla giornata “Un luogo sicuro per ricominciare” ad
indicare che i rifugiati, persone che sono state costrette ad abbandonare le proprie case a causa di
guerre e persecuzioni, hanno il diritto di ricostruirsi una vita in sicurezza e dignità. Per far sì che
questo accada, hanno bisogno di un luogo dove possano essere accolti e che dia loro l’opportunità di
ricostruire un percorso di vita al riparo dalle minacce e dalla violenza.
Considerato che:

- nella città di Torino non è ancora stata risolta la drammatica situazione che stanno vivendo i rifugiati
della ex Clinica San Paolo ed ora trasferiti nella ex caserma di via Asti

- in più tempi, mai definiti, è stato rimandato l’ampliamento della struttura in via Asti fino a 180 posti

- più volte, tramite i servizi d’informazione, è stato denunciato l’esaurirsi dei fondi, sino ad oggi
sostenuti principalmente dal Comune di Torino, per il cibo ed il mantenimento di un adeguato e
decoroso sostegno alle condizioni sanitarie della struttura

INTERROGA

la Giunta regionale,

- Per sapere quali provvedimenti concreti, nelle proprie competenze, ha intenzione di


intraprendere per risolvere la gravissima situazione umanitaria nella ex caserma in via Asti.

- Per sapere se ha già richiesto l’intervento dei Ministeri di competenza e di tutte le più
alte istituzioni italiane per arrivare ad una soluzione nei tempi più brevi possibili.

- Per sapere se ha aperto un tavolo di trattativa con il Comune e la Prefettura di Torino


con i rifugiati

- Per sapere se abbia intenzione di fornire un contributo concreto per un intervento


strutturale, al fine di garantire e prevenire il ripresentarsi di situazioni di questa natura

PRIMA FIRMATARIA

MONICA CERUTTI

Altre firme

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