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" Dopo aver steso della paglia sul terreno, i Celti mettono davanti a s� le vivande
su tavole di legno che si alzano di poco da terra. Hanno come cibo pane in piccola
quantit�, ma molti pezzi di carne bolliti o grigliati su carboni o allo spiedo".
4) Plutarco (Vita di Mario 7.3) descrive un episodio pi� o meno analogo: Mario
toglie i lussi ai soldati, che vedono il generale stesso
?ata?e?�e??? ?p? st?�?d?? e?te????
�giacere su semplice paglia�
Il termine � sempre stib�s (paglia/paglione), qui per� al singolare.
5) Plinio (NH VIII, 73), parlando della lavorazione con cui viene infeltrita la
lana, scrive:
(�) aenis polientium extracta in tomenti usum veniunt, Galliarum, ut arbitror,
invento; certe Gallicis hodie nominibus discernitur, nec facile dixerim qua id
aetate coeperit; antiquis enim torus e stramento erat, qualiter etiam nunc in
castris"
"Estratta dalle caldere dei degrassatori � usata per l'imbottitura, per invenzione,
credo, delle Gallie; certo (i materassi) oggi sono designati con nomi gallici, e
non potrei dire facilmente in quale epoca ci� sia cominciato: infatti gli antichi
avevano un materasso (?) di paglia, come (si usa) anche ora negli accampamenti
militari".
Torus indica qualsiasi cosa gonfia, dal muscolo al nodo dell'albero; in questo
contesto pu� essere cuscino, giaciglio, letto...; di conseguenza il complemento di
materia �e stramento� pu� indicare sia l'imbottitura (visto che di questo si sta
parlando) che la paglia sfusa gettata a terra.
6) Ateneo nel Deipnosophists (XIII, 603a) afferma che il popolo dei Celti,
nonostante l'estrema bellezza delle loro donne, preferiscano di gran lunga i
ragazzi: alcuni dormivano regolarmente sulle loro pelli di animali con un amante
adolescente alla loro destra ed un altro sul lato sinistro.. anche se alcuni lo
interpretano invece con "avevano un bel ragazzo da un lato e una donna dall'altro"
(Hubbard, 2003, pag 79).
Anche altri autori attestano la pederastia celtica, tra cui Aristotele (Politica,
II 6,6), Strabone (IV, 4, 6) e Diodoro Siculo (V, 32)
7) Diodoro Siculo (citato da Gerhard Herm nel suo volume Il mistero dei celti),
scrive:
8) Strabone conferma queste pratiche omosessuali con lo scarno accenno al fatto che
i giovani galli dispensavano "con spudorata liberalit� il loro fascino di
adolescenti", mentre Ateneo, un altro autore, racconta che i celti usavano dormire
con due compagni nello stesso letto