l´aspetto che colpisce, particolarmente,, e´il ruolo che dovettero avere
nella gerarchia della cultura sarmata, tali donne-guerriere. le fonti
classiche raccontano del mito delle Amazzoni, confermando e riprendendo quanto esposto dalla mitologia greca, e dall´epica omerica. ma poco si soffermano sul definire quale ruolo sociale rispetto all´uomo guerriero esse avessero. Erano veramente societa´prettamente ´femminili? ne dubito. o, piu´facilmente esse rappresentano un retaggio stratificato di culture precedenti, fusesi assieme alla cultura puramente nomade? il problema sta nel fatto che non pare esservi una continuita´di tombe guerriere, come elemento-anello di congiunzione con l ´apparizione/invasione delle culture "kurganiche" a partire dalle culture Maykop e successivamente Jamna. Dunque appaiono come un altro aspetto della cultura kurgana, sebbene in "apparente" contrasto con l ´idea della androcrazia portata da queste culture indo-iraniche, riprendendo l´ipotesi dei guerrieri proto-indoeuropei, portatori di guerra e gerarchie, annientatori del mutualismo delle cosiddette culture "gilaniche". De Meo nella sua tesi riguardo al connubio societa´guerriera- violenza, ricerco´da un punto di vista psico-sociologico ed antropologico, la causa nelle aree geografiche soggette maggiormente alla siccita´, riscontrfandone interessanti parallelismi da un punto di vista archeologico. considerando dunque gli spostamenti e l emigrazioni come dovute, e, dunque, il fenomeno culturale del nomadismo ne sarebbe uno sviluppo successivo... tesi che comunque si ricollega all´idea della cultura kurgana come aggressiva e bellicosa, strutturata gerarchicamente, che prese il sopravvento su comunita´tecnologicvamente avanzate quali le culture di Vinca, Cucuteni-Tripolje, Chatal Huyuk, etcc. Quindi si avrebbe un aspetto prettamente legato alla necessita´che porto´ad una "specializzazione" culturale, la quale diede vita a culture indoeuropee prettamente guerriere, androcratiche e strutturate gerarchicamente a livello politico, economico e sociale.probabilmente e´nel passaggio tra comunita´divenute nomadi per necessita´in cui sia uomo che donna si prestavano ad un ruolo di cacciatori per la sussistenza della comunita´stessa, che rientra l ´evoluzione del l ruolo della donna anche come guerriero. legata alla sopravivenza e difesa della comunita´. Questo aspetto, comunque pare differenziare la cultura sauro-sarmata, dalla vicina cultura scita.Le fonti ci parlano di Zarina, regina guerriera dei Massageti, Tomyris e Sparethra, dei Saka (nome generico persiano che indica indistintamente tutte le culture scite ed affin) (Erodoto, Ctesia, Diodoro), oppure della semileggendaria Thalestris (Diodoro, Q.C.Rufo, Plutarco), come della successiva regina sarmata Amage (Polieno). E´indicatiativo, forse
La FROMBOLA PRESSO I CELTI DALLA FROMBOLA DI CORTAILLOD Ai Proiettili Nei Siti Lateniani, Con Comparazione Delle Fonti Storiche. Massimiliano Visalberghi Wieselberger