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I Latini identificavano Pater Soranus, il dio venerato sul monte Soratte, con Dis
Pater, il Padre Dite, sovrano dell�Oltretomba. Ma Sorano corrispondeva anche
all�etrusco Suri, divinit� ctonia che possedeva facolt� oracolari. Proprio in virt�
di questo carattere oracolare, Virgilio identific� l�oscuro dio del Soratte col
greco Apollo, il lumi�noso signore della profezia. Nell�Eneide � scritto che sul
Soratte si svolgevano riti in onore ad Apollo:
��Apollo
Il monte Soratte si trova nella terra degli Irpini, presso la via Flaminia. Quando
una vol�ta su questo monte fu eseguito un sacrificio al Padre Dite � il monte �
infatti consacrato agli D�i Mani �, subito vennero dei lupi, che rubarono le
viscere dal fuoco. I pastori per lungo tempo seguirono i lupi, fino a che giunsero
ad una spelonca che emanava un�aria pestilenziale che uccise coloro che stavano l�
davanti. Da quando i lupi erano stati in�seguiti la pestilenza si diffuse ovunque.
Il dio diede allora il responso che la pestilenza sarebbe stata sedata se si
fossero imitati i lupi, cio� vivere di rapine. Dopo che ci� fu fat�to, essi furono
chiamati Hirpi Sorani. Infatti i lupi nella lingua dei Sabini sono chiamati hirpi.
Sorani, invece, da Dite, infatti presso di loro Dite � chiamato Padre Sorano, come
a dire i �Lupi del Padre Dite�.
Per errore Servio chiama Irpini gli abitanti della zona del Soratte, quando
sappiamo che in realt� gli Irpini erano dei Sanniti che, guidati dal lupo inviato
da Marte, avevano colonizzato la zona montuosa dell�Italia meridionale che avrebbe
preso il nome di Irpinia. Ma, al di l� di questa svista, � importante rilevare
quanto Servio riporta alla fine del passo, cio� che nelle lingue sabelliche, le
antiche lingue italiche di ceppo diverso da quello latino, hirpus significava lupo.
Sappiamo che nelle religioni tradizionali il lupo era una teofania animale di molti
d�i: gli Italici lo consideravano teofania di Marte e di Fauno-Luperco, i Greci lo
consideravano teofania del solare Apollo (l�Apollo Liceo, cio� �del lupo�), mentre
per gli Etruschi era un anima�le infero, essendo legato al loro dio
dell�Oltretomba, spesso raffigurato con un berretto di pelle di lupo.
Come nel caso dei Luperci romani, gli Hirpi Sorani formavano un sodalizio di
uo�mini preposti all�esecuzione di riti purificatori. Dalle fonti letterarie
possiamo dedurre che i Lupi di Sorano erano un vero e proprio M�nnerbund, cio� un
sodalizio di uomini dediti alle attivit� di guerra e rapina, cui si poteva accedere
solo dopo aver superato un rito di iniziazione.
Gli Hirpi Sorani eseguivano annualmente un rito particolare: dopo aver acceso
gran�di fuochi di legna di pino in onore al Dio, spandevano per un�ampia superficie
le braci ardenti e, camminando su queste a piedi nudi senza percepire alcun dolore,
per tre volte portavano le offerte all�altare di Apollo Sorano. Come nota Strabone,
gli Hirpi Sorani erano posseduti dal Dio, che dava loro facolt� di non bruciarsi,
inoltre Solino scriveva che essi saltavano (exultant) sulle braci, come se si
trattasse di una danza sacra. Un rito analogo, di chiara origine sciamanica, �
sopravvissuto fino ai tempi nostri: la danza bulgara della nestinarka, in cui una
donna in estasi mistica danza sui braceri ardenti senza percepire dolore. Questo
rito cristianizzato � sicuramente il residuo di un rito trace analogo a quello
degli Hirpi Sorani.
Tutte queste testimonianze, cio� possessione del dio, furore che d� invulnerabilit�
e passi di danza sacra, ci fanno ipotizzare che gli Hirpi Sorani, gli uomini-lupo
iniziati al culto di Sorano, fossero gli ultimi eredi in terra italica di una
spiritualit� primordiale e antichissima comu�ne a tutti i popoli del mondo, quella
sciamanica.
Andrea Verdecchia.
Bibliografia:
Servio, Commento all�Eneide, XI, 785; Virgilio, Eneide, XI, 784-793; Silio Italico,
Le Guerre Puniche, V, 175-185; Strabone, Geografia, V, 2, 9; Plinio, Storia
Naturale, VII, 19; Solino, Raccolta delle Cose Memorabili, 2, 26.