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accipiens (colui che ha ricevuto il pagamento)

solves(chi paga)

Ad substantiam è una locuzione latina, usata nel campo giuridico, che significa letteralmente "ai
fini della sostanza" e identifica quella forma obbligatoriamente richiesta per dare piena sostanza ad
un atto.

Abuso del diritto. Comportamento posto in essere dal titolare del diritto che non trova
giustificazione nell'interesse in vista del quale il diritto è stato attribuito. Per es il proprietario che
pianta nel proprio fondo pai altissimi con l'unico scopo di privare di luce il fondo del vicino non
realizza alcun interesse giustificato dal diritto di proprietà.

Acquirente o avente causa. Colui che acquista il diritto.


Alienante o dante causa. Colui che trasferisce il diritto

Amministrazione di sostegno. Istituto che ha lo scopo di tutelare le persone prive in tutto o in


parte di autonomia nell'espletamento delle funzioni della vita quotidiana mediante l'intervento
dell'amministratore di sostegno di carattere temporaneo o permanente.

Annullabilità. È una forma meno grave di invalidità rispetto alla nullità. Essa è testuale, poichè
richiede una esplicita e specifica previsione, e cnsegue alla inosservana di norme che mirano a
proteggere l'interesse particolare di uno dei contraenti. Il negozio annullabile è quindi produttivo di
effetti così come il malato è comunque vivo.

Anticresi. È un particolare contratto di garanzia dell'esazione e della realizzazione del credito,


regolato dagli art 1960 e 1964 del codice civile. Con questo contratto il debitore od un terzo si
obbliga a consegnare al creditore un immobile a garanzia della realizzazione del suo credito: il fine
che si persegue è quello per il quale il creditore percepisca i frutti del bene concesso (per un
massimo di dieci anni, che è il termine legale del contratto in difetto di diversa pattuizione)
imputandoli dapprima agli interessi, qualora dovuti, e infine al capitale.

Aspettativa. Situazione giuridica attiva di attesa, preliminare e provvisoria, tutelata in via


strumentale dall'ordinamento, al fine di tutelare l'acquisto della situazione finale. Tipica situazione
di aspettativa si verifica nei negozi sottoposti a condizione sospensiva o a termine iniziale.

Assolutezza: dovere di tutti i consociati di astenersi dall’interferire nel rapporto fra il titolare del
diritto reale ed il bene che ne è oggetto e, correlativamente, dalla possibilità per il titolare di agire in
giudizio contro chiunque contesti o pregiudichi il suo diritto (c.d. efficacia erga omnes)

Atipicità legale. Assenza di una disciplina espressa per un determinato schema comportamentale o
semplicemente fattuale.

Atti giuridici sono i comportamenti umani e gli eventi riconducibili a un’attività umana la cui
rilevanza giuridica, cioè la capacità di produrre effetti giuridici, dipende proprio dalla presenza di
questo fattore umano.

Atti personalissimi. Atti che coinvolgono interessi strettamente legati alla persona dell'interessato,
e costituiscono diretta espressione della sua personalità.
Autonomia patrimoniale imperfetta. L'autonomia patrimoniale della società è imperfetta, cioè il
patrimonio della società non è completamente distinto da quello personale dei soci, perciò per i
debiti sociali rispondono ambedue i patrimoni (della società e dei soci) e per i debiti personali del
socio può rispondere anche la società

Autonomia patrimoniale perfetta. L'autonomia della società è perfetta, cioè il patrimonio sociale
è completamente distinto da quello personale di soci, perciò per i debiti sociali risponde
esclusivamente la società con il suo patrimonio e per i debiti del socio risponde solo lui con il suo
personale patrimonio.

Avvallo. L’avallo è una dichiarazione cambiaria con cui uno garantisce il pagamento della cambiale
per uno degli obbligati cambiari. L’avallante non può opporre le eccezioni personali opponibili
dall’avallato.

Azione confessoria. Art 1079. Azione mediante cui l'attore chiede il riconoscimento giudiziale del
diritto reale nei confronti di chi ne contesta la sussistenza. Spetta all'attore dare la prova
dell'esistenza del preteso diritto e del lamentato impedimento all'esercizio da parte di esso da parte
di un tero. Con la sentenza che riconosce la sussistenza del diritto, il giudice ordina la cessazione
delle turbative, nonchè eventualmente, la remissione in pristino della cosa e il risarcimento dei
danni.

Azione revocatoria (mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale)


Artt. 2901-2904 c.c.
Ha lo scopo di far dichiarare inefficaci nei confronti del creditore gli atti di disposizione del
patrimonio con i quali il debitore rechi pregiudizio alle ragioni dello stesso creditore.
Presupposti:
-Pregiudizio a carico del creditore
-Malafede del debitore
-Malafede dell’acquirente
L’azione non invalida l’atto di disposizione, ma lo rende inefficace solo per se medesimo
(Inopponibilità)

Azione surrogatoria (mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale) Art. 2900 c.c.
•Consente al creditore di esercitare i diritti e le azioni, spettanti al proprio debitore, che questi
trascura di esercitare.•I presupposti affinché essa si verifichi sono l’inerzia del debitore e la
diminuzione del patrimonio •Possono essere esercitati solo diritti ed azioni a contenuto patrimoniale
•Nel corso dell’azione il creditore agisce per il proprio interesse, m a sempre in nome del suo
debitore

Azioni di nunciazione. Azioni dirette a prevenire un danno da cui la cosa è minacciata. Sono azioni
concesse non solo al proprietario ma anche al titolare di un diritto reale limitato e al possessore.
• Denuncia di nuova opera 1171
• Denuncia di danno temuto 1172

Azioni petitorie. Sono le azioni a difesa del titolo di proprietà.


• Azione di rivendicazione
• azione negatoria
• azione di regolamento dei confini
• azione di apposizione di termini.

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Buona fede in senso oggettivo. Rileva come obbligo di lealtà e impone:
• di non suscitare falsi affidamenti
• di non speculare su falsi affidamenti
• di non contestare ragionevoli affidamenti comunque ingenerati nell'altra parte.
In altre parole in sede interpretativa, la buona fede impone di tutelare il ragionevole affidamento
della parte in relazione a un dato significato dell'accordo, ossia in relazione al significato che una
persona corretta e leale attribuirebbe all'accordo. Ciò sempre se tale affidamento è stato determinato
da quanto l'altra parte ha lasciato intendere con le proprie dichiarazioni o col proprio
comportamento, valutati con il metro della normale diligenza.

Caparra. Quantità di cose fungibili che il debitore consegna al creditore per l’eventuale
inadempimento.

Capacità di intendere e di volere. Capacità di intendere l'importanza delle proprie azioni e di


volerle porre in essere consapevomente, con maturità di giudizio.
• Capacità di intendere è l'attitudine a giudicare, cioè a conoscere il rapporto tra l'atto
compiuto e i suoii effetti relativamente alla sfera de propri interessi (sia patrimoniali sia
personali) tenuto conto della natura del concreto negozio (una cosa è l'acqisto di un
quaderno, un altra l'acquisto di un immobile).
• Capacità di volere è la capacità di determinarsi coerentemente all'azione. (È incapace di
volere per esempio chi non è in grado di rifiutare un contratto per dipendenza da sostanze
stupefacenti).

Capacità giuridica. Essa è l'astratta idoneità ad essere titolare di diritti e doveri, o più in generale
di situazioni giuridiche soggettive. Si acquista al momento della nascita.

Capacità legale di agire. Essa è l'astratta idoneità alla cura dei propri interessi, fissata in via
generale al raggiungimento della maggiore età.

La collazione è l’atto con cui i figli, i legittimati, i discendenti e il coniuge aggiungono alla massa
attiva del patrimonio i beni che gli sono stati donati dal defunto per dividerli secondo le quote.
Opera solo in favore dei soggetti che sono tenuti e non degli estranei. Ciò perché il defunto donando
vuole dare un anticipo sull’eredità, fatta salva ogni diversa volontà del testatore che può dispensare
dalla collazione un suo erede. Nessuna dispensa può intaccare la quota legittima. Oggetto di
collazioni sono le donazioni dirette e indirette, non sono donazioni le spese di mantenimento,
educazione, ordinarie per l’abbigliamento, le liberalità fatte in occasione di servizi resi, le cose
donate e perite per cause non imputabili al donatario, le donazioni di modico valore fatte al coniuge.
La collazione può essere fatta: in senso stretto o in natura si realizza rendendo alla massa il bene
avuto in donazione, collazione per imputazione il valore del bene donato viene detratto dal valore
della quota spettante. Conserva la proprietà del bene donato.

Commutazione. (diritto di ). diritto in virtù del quale è riconosciuta ai figli legittimi la facoltà di
soddisfare in denaro o in beni immobili ereditari la porzione spettante ai figli naturali; i quali ultimi,
peraltro, secondo la nuova disciplina, possono opporsi, decidendo in tal caso il giudice, valutate le
circostanze personali e patrimoniali

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Compensazione (art. 1241 c.c.) Ricorre compensazione allorquando due rapporti obbligatori, con i
quali le parti sono obbligate l’una verso l’altra, vengono estinti. Può essere totale o parziale
Presupposto: I rapporti obbligatori da cui derivano i rispettivi crediti e debiti devono avere diverso
titolo e sono, perciò stesso, autonomi e distinti l’uno dall’altro. Tuttavia, i due soggetti devono
essere reciprocamente obbligati, cioè l’uno è al contempo debitore e creditore nei confronti
dell’altro.La compensazione può essere:
1. Legale: viene decisa dalla legge ed i presupposti sono: due crediti certi, esigibili, liquidi ed
omogenei (art. 1242 c.c.). Opera automaticamente;estingue dal giorno di coesistenza dei debiti
2. Giudiziale: viene decisa dal giudice ed i presupposti sono: due crediti, certi, esigibili, omogenei
ma non liquidi
3. Volontaria: quando viene decisa attraverso un accordo tra le parti

Conduttore. Chi prende in affitto.

Confusione (art. 1253 c.c.) Sussiste confusione quando nella stessa persona si uniscono la qualità
del debitore e quella del creditore.

Convenzione matrimoniale. Art 161. Sono atti giuridici, aventi natura contrattuale, attraverso i
quali i coniugi, sia prima sia dopo la celebrazione del matrimonio, manifestano la volontà di dare ai
propri rapporti patrimoniali un assetto diverso da quello legale. La legge non consente però ai
coniugi di determinare con assoluta libertà il contenuto delle convenzioni matrimoniali: queste
infatti non possono derogare ai diritti e ai doveri nascenti dal matrimono (art 160) e debbono
risultare in modo chiaro e preciso dal testo del contratto.
Le convenzioni matrimoniali debbono essere stipulate, pena la nullità, per atto pubblico. Esse non
possono essere opposte ai terzi, se la loro stipulazione non è stata resa pubblica attraverso
annotazione a margine dell'atto di matrimonio (art 162 comma 1 e 4). non possono essere opposte ai
terzi anche qualora abbiano oggetto beni immobili e non siano state trascritte nei registri
immobiliari art 2647.

Deferire. sottoporre a un esame, una decisione, un giudizio: deferire una pratica all'autorità
competente; deferire qualcuno all'autorità giudiziaria, denunciarlo.
Deferire il giuramento, invitare la controparte a prestare il giuramento.

Delazione. È l'attribuzione, l'offerta, in favore del chiamato, del diritto a succedere, sul fondamento
della vocazione; essa costituisce l'aspetto dinamico della vocazione. è l’offerta al designato del diritto
di succedere

Diritti di credito. costituiscono la situazione attiva corrispondende all’esistenza di una


obbligazione.

Diritti di obbligazione= (diritto soggettivo) diritti ad ottenere una certa prestazione (dare, fare) da
un’altra persona. Es. il diritto allo stipendio
I diritti di obbligazione sono: relativi, patrimoniali

Diritto di seguito o di sequela. Possibilità riconosciuta al titolare del diritto di seguire la cosa, per
riprenderla presso chiunque essa si trovi in senso fisico o giuridico. Per esempio il creditore
ipotecario può seguire il bene nell'eventualità che questo passi in proprietà altrui.

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Diritto indisponibile. Il titolare di un diritto indisponibile può liberamente esercitarlo, ma non può:
- alienarlo (cederlo ad altri)
- rinunciarvi (impegnarsi con altri a non farlo valere)
• Sono diritti indisponibili quelli che la legge qualifica come tali

Diritti patrimoniali: attribuiscono un vantaggio economico Es. i diritti reali

Diritto potestativo. Situazione giuridica soggettiva attiva, Potere di modificare a proprio


vantaggio la situazione giuridica di un altro sogetto il quale si trova in una posizione di soggezione.
Es ex art 1373 diritto di recedere da un rapporto contrattuale.

Diritti non patrimoniali: attribuiscono un vantaggio non economico Es. i diritti della personalità

Diritti reali di godimento. Sono diritti limitati. Attribuiscono al loro titolare poteri di utilizzazione
diretta della cosa.
• Usufrutto Art 978. E' il diritto di godere un bene appartenuto ad altro soggetto e di farne
propri i frutti, con l'obbligo di rispettarne la destinazione economica art 981 e di restituirlo al
proprietario allo scadere del termine stabilito.
• Uso e abitazione art 1021. L'uso è il diritto di servirsi di una cosa altrui e, se fruttifera, di
appropiarsi dei frutti limitatamente ai bisogni propri e della propria famiglia.
• Le servitù prediali. Art 1027. Essa è il pesp imposto su un fondo, detto servente, per
l'utilità di un altro fondo, detto dominante, che appartiene ad un diverso proprietario.
• La superficie. Art 952. Il diritto di superficie consiste nel diritto di costruire o mantenere
una costruzione al di sopra o al di sotto del fondo altrui . (chioschi edicole sul suolo
pubblico, stabilimenti balneari su suolo demaniale)
• Enfiteusi. Art 957. Esso è il diritto di godere del fondo altrui, con l'obbligo di migliorarlo e
di pagare un canone annuo in denaro o derrate. Colui ch concede tale diritto si dice
concedente, colui a cui viene concesso si dice enfiteuta.

Diritto soggettivo. Complesso dei poteri che l'ordinamento attribuisce al soggetto per il
soddisfacimento di un suo interesse.
Essoè il potere di agire nel proprio interesse riconosciuto da una norma giuridica. Se non viene
rispettato è possibile fare una denuncia.
Situazione giuridica soggettiva attiva, attribita ad un soggetto di diritto nel suo interesse.

Dolo. Vizio del consenso che consiste nell'inganno usato da un contraente nei confronti dell'altro
per indurlo a concludere un negozio.
• Dolo incidente 1440. Si ha quando la parte ingannata avrebbe comunque compiuto il
negozio anche senza il comportamento doloso, ma , in mancanza di questo lo avrebbe
concluso a condizioni iù favorevoli.

Domanda riconvenzionale. La domanda riconvenzionale ricorre quando il convenuto, nel processo


civile, esercita apposita domanda (e quindi, autonoma azione) verso l'attore: non si limita cioè a
difendersi, ma chiede un provvedimento a sé favorevole e sfavorevole all'attore, andando oltre il
rigetto della domanda proposta. Si ha quando il convenuto non si limita a difendersi, chiedendo il
rigetto della domanda proposta contro di lui, ma esercita, a sua volta, un'azione (art. 36 c.p.c.).

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Dovere: (situaz giuridica di svantaggio) è il comportamento che deve essere tenuto da tutti per
rispettare il diritto soggettivo assoluto

Eccepire. Sollevare eccezioni, opporsi ad un argomentazione.

Eccezione. Nel diritto processuale civile italiano l'eccezione è uno strumento di difesa del
convenuto, teso a provocare il rigetto della domanda attrice.

Effetti probatori. chi fa la promessa si accolla l’onere di dimostrare l’inesistenza o la illeicità del
rapporto.

Elasticità della proprietà. Il proprietario può fare della cosa tutto ciò che non sia espressamente
vietato. Quando sulla cosa siano istituiti diritti reali minori, la proprietà cessa di essere piena per
diventare nuda proprietà. Tuttavia resta potenzialmente piena; nel momento in cui il diritto reale
minore si estingue, il contenuto del diritto di proprietà si espande e riacquista, automaticamente,
tutta la sua pienezza

Emulazione. Atto compiuto dal proprietario di una cosa, al solo scopo di nuocere o recare danno ad
altri.

Errore. Consiste in una falsa rappresentazione della realtà che concorre a determinare la volontà di
un soggetto. Ad esso è parificata l'ignoranza.

Esecuzione.
Esecuzione forzata. Ha come presupposto l'esistenza di un titolo esecutivo. È l'attuazione in via
coatta del diritto del creditore. Si distingue in:
• espropriazione forzata, attinente alle obbligazioni pecuniarie e consistente nel
pignoramento dei beni del debitore con conseguente loro liquidazione, in attuazione della
garanzia generale prevista dall’articolo 2740;
• esecuzione forzata in forma specifica, attinente alle obbligazioni di consegnare, di fare e di
non fare e consistente nel conseguimento coatto di quanto dedotto in prestazione.

Essenzialità. Criterio che serve a selezionare gli errori in cui cadono i contraenti, in quanto non tutti
gli errori possono essere considerati giuridicamente rilevanti.

Facoltà. Manifestazioni del diritto soggettivo che non hanno carattere autonomo, ma sono in esso
comprese. Esse non sono autonome. Ciò implica che non si estinguono se non si estingue il diritto
cui fanno capo.

Fatti giuridici. sono gli eventi naturali che accadono e producono i loro effetti giuridici
indipendentemente da qualunque attività consapevole e volontaria dell’uomo.

Fattispecie. Dal latino immagine del fatto. Termine che indica il fatto o l'insieme dei fatti al cui
verificarsi la norma ricollega determinate conseguenze.

Illecito aquiliano. (2043). Condotta illecita, che, provocando un danno, dà diritto al risarcimento
dello stesso.

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Impossibilita’ sopravvenuta per causa non imputabile al debitore (art. 1256 c.c.).
1. Nelle obbligazioni di fare si verifica allorquando è essenziale che l’obbligazione sia eseguita
personalmente dal debitore e lo stesso si trova nell’impossibilità di adempiere (es. il musicista che
si ammala e non può partecipare al concerto).
2. Nelle obbligazioni di dare si verifica quando l’obbligazione ha per oggetto un bene infungibile
(es. quadro d’autore rovinato, mobile antico distrutto da un incendio, …)

Immediatezza: possibilità che il titolare eserciti direttamente il potere sulla cosa, senza necessità
della cooperazione di terzi

Imputabilità. Essa indica l’insieme dei presupposti soggettivi perché un’azione e gli effetti di un
evento possono essere attribuiti a una persona che ha compiuto l’una o ha reso possibile il
verificarsi degli altri.

Inerenza. Significa che il diritto insiste sul bene per il solo fatto del venire ad esistenza. Inerenza:
opponibilità del diritto a chiunque possieda o vanti diritti sulla cosa (es.: il proprietario può agire nei
confronti di chiunque possieda il bene per ottenerne la restituzione)

Interdizione legale. Consiste nella perdita della capacità legale di agire per tutta la durata della
pena.

Ipoteca Art. 2808 c.c./2852 e segg.


E’ un diritto reale di garanzia. Può essere
Legale: quando deriva da una disposizione di legge
Giudiziale: quando deriva da una sentenza di condanna al pagamento di somme di denaro o da altro
provvedimento giudiziale
Volontaria: quando deriva da un contratto o da una dichiarazione unilaterale

Locatario. Chi dà in affitto.

Legittimazione. Art 280. Termine con il quale si indica il conseguimento, da parte del figlio
naturale, dello stato di figlio legittimo. A tutti gli effetti di legge.

Legittimazione al negozio. Indica la posizione di chi può effettivamente disporre di una situazione
giuridica o perché ne è titolare o perché è stato da lui autorizzato.

Modo o onere. Peso imposto dall'autore di un atto di liberalità (es donazione) sul beneficiario
dell'atto stesso.

Motivi. Ragioni indivisuali che spingono le parti a concludere un negozio, e in quanto meramente
soggettive sono di regola irrilevanti, salvo quanto stabilito dall'art 1345, nel caso del motivo illecito
comune ad entrambe le parti che sia stato l'unica ragione che ha determinato le parti alla
conclusione del negozio.

Multiproprietà. La multiproprietà è il contratto con il quale un fornitore cede a un consumatore, a


titolo oneroso, il diritto di utilizzare periodicamente uno o più immobili (genaralmente si tratta di
abitazioni in località turistiche) per una durata determinata. Ciò mentre altri titolari di questo nuovo
tipo di diritto sul medesimo bene hanno la facoltà di utilizzarlo per periodi diversi (godimento
turnario)

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Negozi astratti. Atti che, sia pure eccezionalmente, trasferiscono diritti o fanno nascere
obbligazioni indipendentemente da una causa giustificatrice.

Negozi formali o solenni. Sono taluni tipi contrattuali (come es la donazione) che debbono
necessariamente rivestire una data forma, a pena di nullità (1325).

Negozio in frode alla legge 1344. Negozio che viene posto in essere per eludere un divieto posto da
un norma imperativa (es vendita di beni pignorati).

Novazione (art. 1230 c.c.)


Accordo mediante il quale le parti costituiscono una nuova obbligazione facendo estinguere la
preesistente
Presupposto: l’obbligazione che si va ad estinguere non deve esser già stata adempiuta o lo è stata
solo in parte La novazione può essere:
1. Oggettiva: la nuova obbligazione ha un oggetto o un titolo diverso da quella precedente
2. Soggettiva: sostituzione di un nuovo debitore a quello precedente, che viene liberato
La novazione deve essere distinta dalla datio in solutum (prestazione in luogo dell’adempimento)
art. 1197
1197 c.c.
Nullità. Essa è la patologia più grave che possa colpire il negozio giuridico. È prevista ogni volta
che il negozio violi una norma inderogabile posta a tutela di un interesse generale dell'ordinamento,
salvo che la legge disponga diversamente.

Obbligazione. Possiamo definire l’obbligazione come obbligo di eseguire una prestazione di


carattere patrimoniale (art. 1174 c.c.). Il soggetto passivo dell’obbligazione prende il nome di
debitore; il soggetto attivo prende il nome di creditore, ed è titolare di un diritto di credito. La
prestazione che forma oggetto dell’obbligazione può anche avere ad oggetto cose: in questo caso, il
diritto di credito corrispondente si definisce diritto personale di godimento.

Obbòigazione 2. Rapporto giuridico per il quale uno o più soggetti hanno diritto ad una
determinata prestazione e, in difetto, a una congrua soddisfazione patrimoniale da parte di uno o
più soggetti che hanno, corrispondentemente, l'obbligo giuridico di fornire quella prestazione.

Obbligazione 3. Obbligazione è un termine tecnico del linguaggio normativo, che sta ad indicare il
rapporto tra debitore e creditore (rapporto obbligatorio) e che comprende perciòle due situazioni
giuridiche soggettive del debito e del credito.

Obbligazioni reali. obbligazioni che nascono in capo ai soggetti in dipendenza della titolarità della
proprietà o di un diritto reale su un bene.

Obbligo: (situazioni soggettive passive) posizione di colui il quale deve tenere un determinato
comportamento, altrimenti compie un illecito e subisce quindi una sanzione

Oggetto del negozio. Insieme delle statuizioni con cui la parte o le parti fissano il contenuto del
negozio.

Onere: (situazioni soggettive passive) posizione di colui il quale deve tenere un determinato
comportamento, altrimenti non può esercitare un proprio diritto o far valere un proprio interesse

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Onere della prova. L'onere della prova è un principio generale del diritto secondo il quale, chi
vuole dimostrare l'esistenza di un fatto, ha l'obbligo di fornire le prove per l'esistenza del fatto
stesso. Ha le sue radici, nel brocardo latino onus probandi incumbit ei qui dicit.
Tale regola enunciata dall'articolo 2697 del Codice Civile, secondo cui, chi chiede il giudizio su
un diritto di cui "dice" o "afferma" i fatti costitutivi, deve assumere l'impegno implicito di provare
ciò che afferma, con la conseguente responsabilità dell'eventuale difetto o insuccesso di quella
prova. Costituiscono eccezioni al principio del Onus probandi incumbit actori le presunzioni:
la praesumptio iuris et de iure è invincibile, la praesumptio iuris tantum inverte solo l'onere della
prova.

Pegno Art. 2784 c.c. e segg. E’ un diritto reale di garanzia. Esso si costituisce mediante contratto e
si perfeziona con la consegna della cosa.

Opponibilità. Possibilità riconosciuta al titolare del diritto di far valere la sua posizione di fronte a
tutti gli altri soggetti dell'ordinamento, nel senso che può esigerne da tutti il rispetto.

Persona giuridica. Ogni soggetto di diritto diverso dalla persona fisica. Alla base del concetto di
persona giuridica vi è un preciso convincimento filosofico: quello dell'eistenza nel mondo del diritto
di altri sogetti, titolari di propri diritti e doveri, oltre agli esseri umani.

Personalità giuridica. Consiste nell'avere il diritto al'esercizio della capacità giuridica.

Il possesso è il potere sulla cosa che si manifesta in un’attività corrispondente all’esercizio della
proprietà o di un altro diritto reale. L’istituto del possesso subisce al suo interno alcune distinzioni:
Possesso legittimo (proprietario) e illegittimo ( non titolare del diritto reale)
Possesso pieno (esercizio su un bene del diritto di proprietà) e minore (usufrutto, servitù)
Possesso diretto e indiretto (mediato).
Una distinzione importante intercorre tra possesso e detenzione quest’ultima si ha quando un
soggetto ha solo la disponibilità materiale del bene, senza considerarsi possessore dello stesso e
avanzare una pretesa sul bene esercitando poteri corrispondenti a quelli del proprietario.
Azioni in difesa del possesso
• Azione di reintegrazione rientra nella categoria delle azioni possessorie, ad essa è
legittimato chiunque sia stato con violenza, anche non fisica, oppure occultatamente
spogliato del possesso ed è volta ad ottenere la reintegrazione nel possesso stesso.
• Denunzia di nuova opera . Può essere avviata dalla persona che teme di ricevere un danno
alla cosa in suo possesso od oggetto del suo diritto di proprietà o altro diritto reale di
godimento, a causa di una nuova opera che un’altra persona intraprende su di un fondo
proprio od altrui
• Denunzia di danno temuto. Può essere avviata dalla persona che teme di ricevere entro
breve tempo un danno grave alle cose in suo possesso od oggetto del suo diritto reale, a
causa di un altrui edificio, albero o altro, può ottenere che il giudice emani un
provvedimento urgente per sventare il pericolo.

Possesso vale titolo. regola (cfr art. 1153 c.c.), secondo la quale il possessore di una cosa mobile ne
acquista la proprietà per effetto del possesso immediatamente, cioè nel momento stesso in cui ne
riceve in consegna e inizia a possederla, purché egli sia in buona fede e la consegna avvenga in
forza di un "titolo astrattamente idoneo".

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Potere di godimento. Potere del proprietario di usare il bene, di decidere se e come usarlo, di
trasformarlo e persino di distruggerlo. Per le cose fruttifere il potere di godimento include il diritto
del proprietario di far propri i frutti del bene, siano essi naturali o civili.

Potere di disposizione. Esso è il potere di cedere ad altri, in tutto o in parte, i diritti sulla cosa.
Potere di alienare la cosa o di costituire sulla stessa diritti reali limitati. Potere cioè di compiere atti
giuridici (es vendita, donazione..) mediante i quali decidere in ordine alla condizione giuridica del
bene.

Potestà. Situazione giuridica soggettiva attiva che consiste in un potere vincolato. Il potere è
attribuito ad un soggetto non tanto e non solo per soddisfare un interesse proprio, quanto soprattutto
per la cura di un interesse altrui.
• La potestà è anche detta “potere-dovere”. Chi è investito di una potestà avolge una funzione o
ufficio di diritto privato, nel senso che non solo ha il diritto di agire, ma ha anche il dovere di
esercitare l'attività aggetto di tale diritto, quando ciò sia necessario o opportuno per la cura
dell'interesse n vista del quale la potestà è conferita.
Il titolare della potestà è obbligato ad esercitarla. È libero nella scelta dei mezzi ma non nel fine.

Prelazione (patto di). È un contratto con cui un soggetto (promittente) si obbliga a dare ad un altro
soggetto (prelazionario) la preferenza rispetto ad altri, a parità di condizioni, nell'eventualità in cui
decida di stipulare un determinato contratto. Ne consegue che il promittente, qualora intenda
pervenire alla contrattazione, dovrà indirizzare la proposta prima al prelazionario e non potrà
stipulare il contratto con terzi prma di averlo informato o di aver ricevuto la sua risposta.
La Prelazione è quel diritto, in capo ad un soggetto, ad essere preferito, rispetto ad un altro a parità
di condizioni, nella costituzione di un negozio giuridico. La prelazione può essere volontaria,
oppure legale.
Nel diritto successorio, il coerede, che vuole alienare a un estraneo la sua quota o parte di essa, deve
notificare la proposta di alienazione, indicandone il prezzo, agli altri coeredi, i quali hanno diritto di
prelazione (art. 732 c.c.). Questo diritto deve essere esercitato nel termine di due mesi dall'ultima
delle notificazioni. In mancanza della notificazione, i coeredi hanno diritto di riscattare la quota
dall'acquirente e da ogni successivo avente causa, finché dura lo stato di comunione ereditaria. Se i
coeredi che intendono esercitare il diritto di riscatto sono più, la quota è assegnata a tutti in parti
uguali.

Presupposizione. Si è di fronte a presupposizione laddove una determinata situazione di fatto


desumibile dal contesto del negozio risulti comune ad entrambi i contraenti, e il suo verificarsi sia
indipendente dalla loro volontà. Tale situazione deve avere carattere obiettvo e formare il
presupposto del negozio, e l'evento supposto deve essere assunto come certo nella rappresentazione
delle parti.

Principio del contradditorio. Principio fondamentale del processo civile in base al quale il giudice
non può decidere sulla domanda se non è stata assicurata al convenuto la possibilità di opporre, alle
ragioni dell'attore, le proprie difese.

Principio della domanda. Principio secondo cui il processo viene attivato dal titolare del diritto
minacciato o leso attraverso la proposizione della domanda giudiziale. Questa si pone come
indispensabile atto d'impulso del meccanismo processuale e come onere per la parte che vuole
tutela. Il carattere fondamentale del principio della domanda implica che le eccezioni siano
estremamente limitate. Il giudice si deve pronunciare sulla domanda e non oltre i limiti di essa.

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Principio di conservazione del contratto. Principio secondo cui, nel dubbio, il contratto deve
interpretarsi nel senso in cui può avere qualche effetto, anzichè nel senso in cui non avrebbe effetto.

Principio di legalità. Principop secondo cui tutti gli organi dello Stato sono tenuti ad agire secondo
precostituite norme di legge.

Procedimenti cautelari. Tali procedimenti mirano a prevenire gli inconvenienti derivanti da una
giustizia resa in ritardo, così che il definitivo provvedimento, tardivamente emanato, si rivelerebbe
praticamente inutile. Requisiti della tutela cautelare risultano, dunque, il periculum in mora, vale a
dire il pericolo del danno che potrebbe verificarsi per il ritardo del provvedimento definitivo a causa
della lentezza del procedimento ordinario, e la probabile esistenza del diritto, o fumus boni iuris.
Posto che il timore della trasformazione del pericolo di danno in danno effettivo e la conseguente
urgenza non consentono al giudice una piena cognizione dei fatti, occorre far luogo soltanto a una
summaria cognitio.

Promessa al pubblico: il promittente fa al pubblico la promessa di una prestazione da rendersi in


favore di colui il quale compia una determinata azione o si trovi in una determinata situazione. Il
creditore di tale obbligazione, dunque, è indeterminato (e, tuttavia, successivamente determinabile)
al momento in cui sorge il vincolo obbligatorio (cfr. Art. 1990 c.c.; revoca ammessa solo per giusta
causa)

Promessa di pagamento (o ricognizione di debito): consiste di una dichiarazione unilaterale


astratta o titolata (a seconda che ci riferisca o meno al rapporto sottostante all’obbligazione). Solo
parte della dottrina considera queste come fonti delle obbligazioni, giacché la loro rilevanza sussiste
non tanto sul piano sostanziale, quanto su quello processuale (cfr. art. 1988 c.c.)

Prova. La prova è un fatto idoneo (per l'ordinamento) a stabilire l'esistenza o la veridicità di un


altro fatto, che è appunto il fatto da provare.

Rapporto giuridico. È ogni relazione tra situazioni giuridiche soggettive, regolata da diritto.

Remissione del debito (art. 1236 c.c.) Atto unilaterale mediante il quale il creditore rinuncia
volontariamente (espressamente o tacitamente) al proprio credito.
Presupposto: il creditore non deve aver ricevuto la prestazione.

Recettizie. rivolte ad un preciso destinatario.

Risolubilità. Possibilità di scioglimento.

Sequestro conservativo (mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale).


Artt. 2905-2906 c.c.
E’ una misura cautelare che ha l’effetto di vincolare uno o più beni del debitore alla garanzia del
creditore e di impedirne, quindi, ogni atto di disposizione. Esso è chiesto dal creditore quando ha
il fondato timore di perdere la garanzia del proprio credito Si crea, in tal modo, un vincolo di
indisponibilità a carico del debitore e, dunque, un’inefficacia relativa nei confronti del solo
creditore sequestrante

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Simulato alienante. È il finto venditore

Simulato acquirente. È il titolare apparente dei beni.

Simulazione. Intenzionale divergenza tra volontà e dichiarazione, volta a creare una situazione di
apparenza negoziale ingannevole per i terzi.
• Simulazione assoluta. Quando le parti fingono di stipulare un negozio ma in realtà
vogliono che non si produca alcun effetto negoziale (es Tizio vende a Caio un immobile per
sottrarlo all'esecuzione da parte dei creditori).
• Simulazione relativa. Quando le parti fingono di stipulare un negozio (simulato), ma in
realtà voglio che si producano gi effetti di un altro negozio (dissimulato), diversi da quelli
che conseguirebbero al negozio concluso in apparenza (es le parti simulano una vendita e
dissimulano una donazione).

Situazioni giuridiche soggettive. Situazioni o posizioni giuridiche in cui viene a trovarsi un


soggetto di fronte all'ordinamento, per effetto del verificarsi di un fatto giuridicamente rilevante.
Esse si distinguono innanzitutto in:
• attive
• passive
a seconda che comportino per il loro titolare un vantaggio o uno svantaggio. Ad ogni situazione
giuridica attiva in capo ad un soggetto, corrisponde una situazione giuridica passiva in capo ad un
altro soggetto ben individuato, o a tutti i consociati in generale.
Questa correlazione tra il dovere di un soggetto (soggetto passivo) e il potere di un altro soggetto
(soggetto attivo) viene denominata rapporto giuridico = relazione tra situazioni giuridiche
soggettive regolata dal diritto.

Soggezione: (sitazione soggettiva passiva) posizione di colui il quale deve subire le conseguenze
dell’esercizio di un potere altrui.

Tipicità legale. Previsione legale di esistenza e disciplina di uno schema comportamentale o


semplicemente fattuale.

Titolo esecutivo. Il titolo esecutivo è il documento che consente, nel processo civile, di promuovere
l'esecuzione forzata.

La transazione La transazione è il contratto con il quale le parti, facendosi reciproche concessioni,


pongono fine ad una lite già cominciata o prevengono una lite che può sorgere tra loro (art.1965
c.c.). Senza il reciproco sacrificio, le spese ed il rischio di un processo, non v’è transazione.

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Trust. Il trust è un particolare tipo di istituto giuridico nel quale la proprietà di un bene è trasferita
ad un soggetto fiduciario, il trustee, il quale tuttavia non ne ha la piena disponibilità, in quanto è
vincolato da un rapporto di natura fiduciaria che gli impone di esercitare il suo diritto reale a
beneficio di un altro soggetto, detto appunto beneficiary (al quale saranno trasferiti in piena
proprietà i beni alla fine del trust), al quale appartiene il diritto di natura equitable. Il diritto del
beneficiario nei sistemi di diritto civile non è un diritto reale, ma personale verso il trustee (non vi è
nessuna doppia proprietà sul bene in trust). Il trust può riguardare sia beni mobili che beni
immobili.
Il soggetto che costituisce il trust è detto settlor in diritto britannico ("disponente" in italiano),
mentre negli USA viene indicato con i termini trustor, grantor, donor o creator.. Se non previsto
nell'atto istitutivo, i beni trasferiti al trustee in forza del trust non possono essere venduti, né dal
trustee, né dal beneficiary, che potranno operare una vendita solo con la cancellazione del trust e il
trasferimento a loro della proprietà. I beni appartenenti a un trust non possono essere oggetto di
pignoramento, né da parte dei creditori personali del trustee né del beneficiary o di loro eredi.

Tutela dell'affidamento. Principio che protegge il ragionevole affidamento suscitato nei terzi da
una situazione apparentemente corrispondente a quella reale.

Usucapione e' definita "il mezzo in virtù del quale, per effetto del possesso protratto per un certo
tempo e, talora, di altri requisiti, si produce l'acquisto della proprietà o dei diritti reali di
godimento". Il codice civile se ne occupa negli articoli dal 1158 al 1167.
La si può anche definire quel passaggio di un diritto, in cui un soggetto -il proprietario "inerte"-
perde la titolarità di un bene mentre un altro soggetto -quello effettivamente in possesso
del bene, che se ne occupa- contemporaneamente lo acquisisce. Non e' possibile acquisire un diritto
diverso da quello esercitato: per esempio chi -senza titolo ma solo possedendo- esercitasse di fatto
un diritto connotabile come affitto, non potrebbe usucapire un diritto di proprietà sul bene. Possono
venire usucapiti esclusivamente la proprietà e i cosiddetti diritti reali di godimento, ovvero
l'usufrutto, l' uso, l'abitazione, le servitù.

L’usufrutto (981) è il diritto di godimento da parte di una persona, detta usufruttuario, di un bene
altrui. Il proprietario del bene oggetto di usufrutto è detto nudo proprietario. È un diritto reale di
usare la cosa altrui e trarne i frutti rispettandone però la destinazione economica. Per destinazione
economica si intende la particolare utilità che la cosa presenta al momento della costituzione
dell'usufrutto avendo riguardo non alla funzione cui sarebbe idonea ma allo scopo al quale è, di
fatto, destinata: se oggetto dell'usufrutto è, ad es., un vigneto, esso non può essere trasformato in un
prato, né un frutteto può essere trasformato in seminativo.
L’usufrutto è quindi un diritto personale e reale, regolato dal codice civile. La costituzione del
diritto di usufrutto può avvenire per legge (usufrutto legale) o per volontà dell’uomo esprimibile
mediante testamento o contratto, o usucapione. La durata dell’usufrutto non può eccedere la vita
dell’usufruttuario. L’usufrutto termina anche per:
Prescrizione, cioè uso non continuo,
Riunione dell’usufrutto e della proprietà nella stessa persona,
Per il totale perimento della cosa su cui è costituito.
L’usufrutto può avere per oggetto beni mobili e beni immobili.
Se la costituzione dell'usufrutto è volontaria e oggetto del diritto sono beni immobili, l'atto di
costituzione deve essere stipulato per iscritto e quindi trascritto. Esso è temporaneo e non può in
ogni caso eccedere la durata della vita dell'usufruttuario cc 979; quando è costituito a favore di
persona giuridica non può superare la durata di 30 anni; la temporaneità è dovuta all'intenzione del
legislatore di non svuotare di ogni utilità il diritto di proprietà e di non creare ostacoli alla
circolazione dei beni.

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Vocazione. È una fase del fenomeno successorio, più esattamente è il suo fondamento: vocazione è
infatti la chiamata all'eredità, il titolo in base al quale si succede; è la designazione di colui che
dovrà succedere, fatta per legge o per testamento.

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Classificazione sinteticadei diversi tipi di diritti
– Assoluti: possono esserefatti valere nei confronti di chiunque- sono assoluti i diritti della
personalità, i diritti reali, i diritti patrimoniali e non patrimoniali sui beni immateriali-
Patrimoniali:attribuiscono al titolare un’utilità valutabile in denaro- sono patrimoniali i
diritti di obbligazione, i diritti reali, i diritti patrimoniali sui beni immateriali-
– Disponibili: il titolarepuò validamente rinunciarvi e trasferirli ad altri- sono disponibili i
diritti di obbligazione, i diritti reali, i diritti patrimoniali sui beni immateriali-
– Relativi: possono esserefatti valere soltanto nei confronti di una determinata persona- sono
relativi i diritti di obbligazione e molti diritti nascenti dai rapporti familiari-
– Non patrimoniali:attribuiscono al titolare un’utilità non valutabile in denaro- sono non
patrimoniali i diritti della personalità, i diritti non patrimoniali sui beni immateriali, molti
diritti nascenti dai rapporti familiari-
– Indisponibili: il titolare non può validamente rinunciarvi né trasferirli ad altri- sono
indisponibili i diritti della personalità,i diritti non patrimoniali sui beni immateriali, molti
diritti nascenti dai rapporti familiari

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