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solves(chi paga)
Ad substantiam è una locuzione latina, usata nel campo giuridico, che significa letteralmente "ai
fini della sostanza" e identifica quella forma obbligatoriamente richiesta per dare piena sostanza ad
un atto.
Abuso del diritto. Comportamento posto in essere dal titolare del diritto che non trova
giustificazione nell'interesse in vista del quale il diritto è stato attribuito. Per es il proprietario che
pianta nel proprio fondo pai altissimi con l'unico scopo di privare di luce il fondo del vicino non
realizza alcun interesse giustificato dal diritto di proprietà.
Annullabilità. È una forma meno grave di invalidità rispetto alla nullità. Essa è testuale, poichè
richiede una esplicita e specifica previsione, e cnsegue alla inosservana di norme che mirano a
proteggere l'interesse particolare di uno dei contraenti. Il negozio annullabile è quindi produttivo di
effetti così come il malato è comunque vivo.
Assolutezza: dovere di tutti i consociati di astenersi dall’interferire nel rapporto fra il titolare del
diritto reale ed il bene che ne è oggetto e, correlativamente, dalla possibilità per il titolare di agire in
giudizio contro chiunque contesti o pregiudichi il suo diritto (c.d. efficacia erga omnes)
Atipicità legale. Assenza di una disciplina espressa per un determinato schema comportamentale o
semplicemente fattuale.
Atti giuridici sono i comportamenti umani e gli eventi riconducibili a un’attività umana la cui
rilevanza giuridica, cioè la capacità di produrre effetti giuridici, dipende proprio dalla presenza di
questo fattore umano.
Atti personalissimi. Atti che coinvolgono interessi strettamente legati alla persona dell'interessato,
e costituiscono diretta espressione della sua personalità.
Autonomia patrimoniale imperfetta. L'autonomia patrimoniale della società è imperfetta, cioè il
patrimonio della società non è completamente distinto da quello personale dei soci, perciò per i
debiti sociali rispondono ambedue i patrimoni (della società e dei soci) e per i debiti personali del
socio può rispondere anche la società
Autonomia patrimoniale perfetta. L'autonomia della società è perfetta, cioè il patrimonio sociale
è completamente distinto da quello personale di soci, perciò per i debiti sociali risponde
esclusivamente la società con il suo patrimonio e per i debiti del socio risponde solo lui con il suo
personale patrimonio.
Avvallo. L’avallo è una dichiarazione cambiaria con cui uno garantisce il pagamento della cambiale
per uno degli obbligati cambiari. L’avallante non può opporre le eccezioni personali opponibili
dall’avallato.
Azione confessoria. Art 1079. Azione mediante cui l'attore chiede il riconoscimento giudiziale del
diritto reale nei confronti di chi ne contesta la sussistenza. Spetta all'attore dare la prova
dell'esistenza del preteso diritto e del lamentato impedimento all'esercizio da parte di esso da parte
di un tero. Con la sentenza che riconosce la sussistenza del diritto, il giudice ordina la cessazione
delle turbative, nonchè eventualmente, la remissione in pristino della cosa e il risarcimento dei
danni.
Azione surrogatoria (mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale) Art. 2900 c.c.
•Consente al creditore di esercitare i diritti e le azioni, spettanti al proprio debitore, che questi
trascura di esercitare.•I presupposti affinché essa si verifichi sono l’inerzia del debitore e la
diminuzione del patrimonio •Possono essere esercitati solo diritti ed azioni a contenuto patrimoniale
•Nel corso dell’azione il creditore agisce per il proprio interesse, m a sempre in nome del suo
debitore
Azioni di nunciazione. Azioni dirette a prevenire un danno da cui la cosa è minacciata. Sono azioni
concesse non solo al proprietario ma anche al titolare di un diritto reale limitato e al possessore.
• Denuncia di nuova opera 1171
• Denuncia di danno temuto 1172
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Buona fede in senso oggettivo. Rileva come obbligo di lealtà e impone:
• di non suscitare falsi affidamenti
• di non speculare su falsi affidamenti
• di non contestare ragionevoli affidamenti comunque ingenerati nell'altra parte.
In altre parole in sede interpretativa, la buona fede impone di tutelare il ragionevole affidamento
della parte in relazione a un dato significato dell'accordo, ossia in relazione al significato che una
persona corretta e leale attribuirebbe all'accordo. Ciò sempre se tale affidamento è stato determinato
da quanto l'altra parte ha lasciato intendere con le proprie dichiarazioni o col proprio
comportamento, valutati con il metro della normale diligenza.
Caparra. Quantità di cose fungibili che il debitore consegna al creditore per l’eventuale
inadempimento.
Capacità giuridica. Essa è l'astratta idoneità ad essere titolare di diritti e doveri, o più in generale
di situazioni giuridiche soggettive. Si acquista al momento della nascita.
Capacità legale di agire. Essa è l'astratta idoneità alla cura dei propri interessi, fissata in via
generale al raggiungimento della maggiore età.
La collazione è l’atto con cui i figli, i legittimati, i discendenti e il coniuge aggiungono alla massa
attiva del patrimonio i beni che gli sono stati donati dal defunto per dividerli secondo le quote.
Opera solo in favore dei soggetti che sono tenuti e non degli estranei. Ciò perché il defunto donando
vuole dare un anticipo sull’eredità, fatta salva ogni diversa volontà del testatore che può dispensare
dalla collazione un suo erede. Nessuna dispensa può intaccare la quota legittima. Oggetto di
collazioni sono le donazioni dirette e indirette, non sono donazioni le spese di mantenimento,
educazione, ordinarie per l’abbigliamento, le liberalità fatte in occasione di servizi resi, le cose
donate e perite per cause non imputabili al donatario, le donazioni di modico valore fatte al coniuge.
La collazione può essere fatta: in senso stretto o in natura si realizza rendendo alla massa il bene
avuto in donazione, collazione per imputazione il valore del bene donato viene detratto dal valore
della quota spettante. Conserva la proprietà del bene donato.
Commutazione. (diritto di ). diritto in virtù del quale è riconosciuta ai figli legittimi la facoltà di
soddisfare in denaro o in beni immobili ereditari la porzione spettante ai figli naturali; i quali ultimi,
peraltro, secondo la nuova disciplina, possono opporsi, decidendo in tal caso il giudice, valutate le
circostanze personali e patrimoniali
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Compensazione (art. 1241 c.c.) Ricorre compensazione allorquando due rapporti obbligatori, con i
quali le parti sono obbligate l’una verso l’altra, vengono estinti. Può essere totale o parziale
Presupposto: I rapporti obbligatori da cui derivano i rispettivi crediti e debiti devono avere diverso
titolo e sono, perciò stesso, autonomi e distinti l’uno dall’altro. Tuttavia, i due soggetti devono
essere reciprocamente obbligati, cioè l’uno è al contempo debitore e creditore nei confronti
dell’altro.La compensazione può essere:
1. Legale: viene decisa dalla legge ed i presupposti sono: due crediti certi, esigibili, liquidi ed
omogenei (art. 1242 c.c.). Opera automaticamente;estingue dal giorno di coesistenza dei debiti
2. Giudiziale: viene decisa dal giudice ed i presupposti sono: due crediti, certi, esigibili, omogenei
ma non liquidi
3. Volontaria: quando viene decisa attraverso un accordo tra le parti
Confusione (art. 1253 c.c.) Sussiste confusione quando nella stessa persona si uniscono la qualità
del debitore e quella del creditore.
Convenzione matrimoniale. Art 161. Sono atti giuridici, aventi natura contrattuale, attraverso i
quali i coniugi, sia prima sia dopo la celebrazione del matrimonio, manifestano la volontà di dare ai
propri rapporti patrimoniali un assetto diverso da quello legale. La legge non consente però ai
coniugi di determinare con assoluta libertà il contenuto delle convenzioni matrimoniali: queste
infatti non possono derogare ai diritti e ai doveri nascenti dal matrimono (art 160) e debbono
risultare in modo chiaro e preciso dal testo del contratto.
Le convenzioni matrimoniali debbono essere stipulate, pena la nullità, per atto pubblico. Esse non
possono essere opposte ai terzi, se la loro stipulazione non è stata resa pubblica attraverso
annotazione a margine dell'atto di matrimonio (art 162 comma 1 e 4). non possono essere opposte ai
terzi anche qualora abbiano oggetto beni immobili e non siano state trascritte nei registri
immobiliari art 2647.
Deferire. sottoporre a un esame, una decisione, un giudizio: deferire una pratica all'autorità
competente; deferire qualcuno all'autorità giudiziaria, denunciarlo.
Deferire il giuramento, invitare la controparte a prestare il giuramento.
Delazione. È l'attribuzione, l'offerta, in favore del chiamato, del diritto a succedere, sul fondamento
della vocazione; essa costituisce l'aspetto dinamico della vocazione. è l’offerta al designato del diritto
di succedere
Diritti di obbligazione= (diritto soggettivo) diritti ad ottenere una certa prestazione (dare, fare) da
un’altra persona. Es. il diritto allo stipendio
I diritti di obbligazione sono: relativi, patrimoniali
Diritto di seguito o di sequela. Possibilità riconosciuta al titolare del diritto di seguire la cosa, per
riprenderla presso chiunque essa si trovi in senso fisico o giuridico. Per esempio il creditore
ipotecario può seguire il bene nell'eventualità che questo passi in proprietà altrui.
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Diritto indisponibile. Il titolare di un diritto indisponibile può liberamente esercitarlo, ma non può:
- alienarlo (cederlo ad altri)
- rinunciarvi (impegnarsi con altri a non farlo valere)
• Sono diritti indisponibili quelli che la legge qualifica come tali
Diritti non patrimoniali: attribuiscono un vantaggio non economico Es. i diritti della personalità
Diritti reali di godimento. Sono diritti limitati. Attribuiscono al loro titolare poteri di utilizzazione
diretta della cosa.
• Usufrutto Art 978. E' il diritto di godere un bene appartenuto ad altro soggetto e di farne
propri i frutti, con l'obbligo di rispettarne la destinazione economica art 981 e di restituirlo al
proprietario allo scadere del termine stabilito.
• Uso e abitazione art 1021. L'uso è il diritto di servirsi di una cosa altrui e, se fruttifera, di
appropiarsi dei frutti limitatamente ai bisogni propri e della propria famiglia.
• Le servitù prediali. Art 1027. Essa è il pesp imposto su un fondo, detto servente, per
l'utilità di un altro fondo, detto dominante, che appartiene ad un diverso proprietario.
• La superficie. Art 952. Il diritto di superficie consiste nel diritto di costruire o mantenere
una costruzione al di sopra o al di sotto del fondo altrui . (chioschi edicole sul suolo
pubblico, stabilimenti balneari su suolo demaniale)
• Enfiteusi. Art 957. Esso è il diritto di godere del fondo altrui, con l'obbligo di migliorarlo e
di pagare un canone annuo in denaro o derrate. Colui ch concede tale diritto si dice
concedente, colui a cui viene concesso si dice enfiteuta.
Diritto soggettivo. Complesso dei poteri che l'ordinamento attribuisce al soggetto per il
soddisfacimento di un suo interesse.
Essoè il potere di agire nel proprio interesse riconosciuto da una norma giuridica. Se non viene
rispettato è possibile fare una denuncia.
Situazione giuridica soggettiva attiva, attribita ad un soggetto di diritto nel suo interesse.
Dolo. Vizio del consenso che consiste nell'inganno usato da un contraente nei confronti dell'altro
per indurlo a concludere un negozio.
• Dolo incidente 1440. Si ha quando la parte ingannata avrebbe comunque compiuto il
negozio anche senza il comportamento doloso, ma , in mancanza di questo lo avrebbe
concluso a condizioni iù favorevoli.
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Dovere: (situaz giuridica di svantaggio) è il comportamento che deve essere tenuto da tutti per
rispettare il diritto soggettivo assoluto
Eccezione. Nel diritto processuale civile italiano l'eccezione è uno strumento di difesa del
convenuto, teso a provocare il rigetto della domanda attrice.
Effetti probatori. chi fa la promessa si accolla l’onere di dimostrare l’inesistenza o la illeicità del
rapporto.
Elasticità della proprietà. Il proprietario può fare della cosa tutto ciò che non sia espressamente
vietato. Quando sulla cosa siano istituiti diritti reali minori, la proprietà cessa di essere piena per
diventare nuda proprietà. Tuttavia resta potenzialmente piena; nel momento in cui il diritto reale
minore si estingue, il contenuto del diritto di proprietà si espande e riacquista, automaticamente,
tutta la sua pienezza
Emulazione. Atto compiuto dal proprietario di una cosa, al solo scopo di nuocere o recare danno ad
altri.
Errore. Consiste in una falsa rappresentazione della realtà che concorre a determinare la volontà di
un soggetto. Ad esso è parificata l'ignoranza.
Esecuzione.
Esecuzione forzata. Ha come presupposto l'esistenza di un titolo esecutivo. È l'attuazione in via
coatta del diritto del creditore. Si distingue in:
• espropriazione forzata, attinente alle obbligazioni pecuniarie e consistente nel
pignoramento dei beni del debitore con conseguente loro liquidazione, in attuazione della
garanzia generale prevista dall’articolo 2740;
• esecuzione forzata in forma specifica, attinente alle obbligazioni di consegnare, di fare e di
non fare e consistente nel conseguimento coatto di quanto dedotto in prestazione.
Essenzialità. Criterio che serve a selezionare gli errori in cui cadono i contraenti, in quanto non tutti
gli errori possono essere considerati giuridicamente rilevanti.
Facoltà. Manifestazioni del diritto soggettivo che non hanno carattere autonomo, ma sono in esso
comprese. Esse non sono autonome. Ciò implica che non si estinguono se non si estingue il diritto
cui fanno capo.
Fatti giuridici. sono gli eventi naturali che accadono e producono i loro effetti giuridici
indipendentemente da qualunque attività consapevole e volontaria dell’uomo.
Fattispecie. Dal latino immagine del fatto. Termine che indica il fatto o l'insieme dei fatti al cui
verificarsi la norma ricollega determinate conseguenze.
Illecito aquiliano. (2043). Condotta illecita, che, provocando un danno, dà diritto al risarcimento
dello stesso.
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Impossibilita’ sopravvenuta per causa non imputabile al debitore (art. 1256 c.c.).
1. Nelle obbligazioni di fare si verifica allorquando è essenziale che l’obbligazione sia eseguita
personalmente dal debitore e lo stesso si trova nell’impossibilità di adempiere (es. il musicista che
si ammala e non può partecipare al concerto).
2. Nelle obbligazioni di dare si verifica quando l’obbligazione ha per oggetto un bene infungibile
(es. quadro d’autore rovinato, mobile antico distrutto da un incendio, …)
Immediatezza: possibilità che il titolare eserciti direttamente il potere sulla cosa, senza necessità
della cooperazione di terzi
Imputabilità. Essa indica l’insieme dei presupposti soggettivi perché un’azione e gli effetti di un
evento possono essere attribuiti a una persona che ha compiuto l’una o ha reso possibile il
verificarsi degli altri.
Inerenza. Significa che il diritto insiste sul bene per il solo fatto del venire ad esistenza. Inerenza:
opponibilità del diritto a chiunque possieda o vanti diritti sulla cosa (es.: il proprietario può agire nei
confronti di chiunque possieda il bene per ottenerne la restituzione)
Interdizione legale. Consiste nella perdita della capacità legale di agire per tutta la durata della
pena.
Legittimazione. Art 280. Termine con il quale si indica il conseguimento, da parte del figlio
naturale, dello stato di figlio legittimo. A tutti gli effetti di legge.
Legittimazione al negozio. Indica la posizione di chi può effettivamente disporre di una situazione
giuridica o perché ne è titolare o perché è stato da lui autorizzato.
Modo o onere. Peso imposto dall'autore di un atto di liberalità (es donazione) sul beneficiario
dell'atto stesso.
Motivi. Ragioni indivisuali che spingono le parti a concludere un negozio, e in quanto meramente
soggettive sono di regola irrilevanti, salvo quanto stabilito dall'art 1345, nel caso del motivo illecito
comune ad entrambe le parti che sia stato l'unica ragione che ha determinato le parti alla
conclusione del negozio.
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Negozi astratti. Atti che, sia pure eccezionalmente, trasferiscono diritti o fanno nascere
obbligazioni indipendentemente da una causa giustificatrice.
Negozi formali o solenni. Sono taluni tipi contrattuali (come es la donazione) che debbono
necessariamente rivestire una data forma, a pena di nullità (1325).
Negozio in frode alla legge 1344. Negozio che viene posto in essere per eludere un divieto posto da
un norma imperativa (es vendita di beni pignorati).
Obbòigazione 2. Rapporto giuridico per il quale uno o più soggetti hanno diritto ad una
determinata prestazione e, in difetto, a una congrua soddisfazione patrimoniale da parte di uno o
più soggetti che hanno, corrispondentemente, l'obbligo giuridico di fornire quella prestazione.
Obbligazione 3. Obbligazione è un termine tecnico del linguaggio normativo, che sta ad indicare il
rapporto tra debitore e creditore (rapporto obbligatorio) e che comprende perciòle due situazioni
giuridiche soggettive del debito e del credito.
Obbligazioni reali. obbligazioni che nascono in capo ai soggetti in dipendenza della titolarità della
proprietà o di un diritto reale su un bene.
Obbligo: (situazioni soggettive passive) posizione di colui il quale deve tenere un determinato
comportamento, altrimenti compie un illecito e subisce quindi una sanzione
Oggetto del negozio. Insieme delle statuizioni con cui la parte o le parti fissano il contenuto del
negozio.
Onere: (situazioni soggettive passive) posizione di colui il quale deve tenere un determinato
comportamento, altrimenti non può esercitare un proprio diritto o far valere un proprio interesse
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Onere della prova. L'onere della prova è un principio generale del diritto secondo il quale, chi
vuole dimostrare l'esistenza di un fatto, ha l'obbligo di fornire le prove per l'esistenza del fatto
stesso. Ha le sue radici, nel brocardo latino onus probandi incumbit ei qui dicit.
Tale regola enunciata dall'articolo 2697 del Codice Civile, secondo cui, chi chiede il giudizio su
un diritto di cui "dice" o "afferma" i fatti costitutivi, deve assumere l'impegno implicito di provare
ciò che afferma, con la conseguente responsabilità dell'eventuale difetto o insuccesso di quella
prova. Costituiscono eccezioni al principio del Onus probandi incumbit actori le presunzioni:
la praesumptio iuris et de iure è invincibile, la praesumptio iuris tantum inverte solo l'onere della
prova.
Pegno Art. 2784 c.c. e segg. E’ un diritto reale di garanzia. Esso si costituisce mediante contratto e
si perfeziona con la consegna della cosa.
Opponibilità. Possibilità riconosciuta al titolare del diritto di far valere la sua posizione di fronte a
tutti gli altri soggetti dell'ordinamento, nel senso che può esigerne da tutti il rispetto.
Persona giuridica. Ogni soggetto di diritto diverso dalla persona fisica. Alla base del concetto di
persona giuridica vi è un preciso convincimento filosofico: quello dell'eistenza nel mondo del diritto
di altri sogetti, titolari di propri diritti e doveri, oltre agli esseri umani.
Il possesso è il potere sulla cosa che si manifesta in un’attività corrispondente all’esercizio della
proprietà o di un altro diritto reale. L’istituto del possesso subisce al suo interno alcune distinzioni:
Possesso legittimo (proprietario) e illegittimo ( non titolare del diritto reale)
Possesso pieno (esercizio su un bene del diritto di proprietà) e minore (usufrutto, servitù)
Possesso diretto e indiretto (mediato).
Una distinzione importante intercorre tra possesso e detenzione quest’ultima si ha quando un
soggetto ha solo la disponibilità materiale del bene, senza considerarsi possessore dello stesso e
avanzare una pretesa sul bene esercitando poteri corrispondenti a quelli del proprietario.
Azioni in difesa del possesso
• Azione di reintegrazione rientra nella categoria delle azioni possessorie, ad essa è
legittimato chiunque sia stato con violenza, anche non fisica, oppure occultatamente
spogliato del possesso ed è volta ad ottenere la reintegrazione nel possesso stesso.
• Denunzia di nuova opera . Può essere avviata dalla persona che teme di ricevere un danno
alla cosa in suo possesso od oggetto del suo diritto di proprietà o altro diritto reale di
godimento, a causa di una nuova opera che un’altra persona intraprende su di un fondo
proprio od altrui
• Denunzia di danno temuto. Può essere avviata dalla persona che teme di ricevere entro
breve tempo un danno grave alle cose in suo possesso od oggetto del suo diritto reale, a
causa di un altrui edificio, albero o altro, può ottenere che il giudice emani un
provvedimento urgente per sventare il pericolo.
Possesso vale titolo. regola (cfr art. 1153 c.c.), secondo la quale il possessore di una cosa mobile ne
acquista la proprietà per effetto del possesso immediatamente, cioè nel momento stesso in cui ne
riceve in consegna e inizia a possederla, purché egli sia in buona fede e la consegna avvenga in
forza di un "titolo astrattamente idoneo".
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Potere di godimento. Potere del proprietario di usare il bene, di decidere se e come usarlo, di
trasformarlo e persino di distruggerlo. Per le cose fruttifere il potere di godimento include il diritto
del proprietario di far propri i frutti del bene, siano essi naturali o civili.
Potere di disposizione. Esso è il potere di cedere ad altri, in tutto o in parte, i diritti sulla cosa.
Potere di alienare la cosa o di costituire sulla stessa diritti reali limitati. Potere cioè di compiere atti
giuridici (es vendita, donazione..) mediante i quali decidere in ordine alla condizione giuridica del
bene.
Potestà. Situazione giuridica soggettiva attiva che consiste in un potere vincolato. Il potere è
attribuito ad un soggetto non tanto e non solo per soddisfare un interesse proprio, quanto soprattutto
per la cura di un interesse altrui.
• La potestà è anche detta “potere-dovere”. Chi è investito di una potestà avolge una funzione o
ufficio di diritto privato, nel senso che non solo ha il diritto di agire, ma ha anche il dovere di
esercitare l'attività aggetto di tale diritto, quando ciò sia necessario o opportuno per la cura
dell'interesse n vista del quale la potestà è conferita.
Il titolare della potestà è obbligato ad esercitarla. È libero nella scelta dei mezzi ma non nel fine.
Prelazione (patto di). È un contratto con cui un soggetto (promittente) si obbliga a dare ad un altro
soggetto (prelazionario) la preferenza rispetto ad altri, a parità di condizioni, nell'eventualità in cui
decida di stipulare un determinato contratto. Ne consegue che il promittente, qualora intenda
pervenire alla contrattazione, dovrà indirizzare la proposta prima al prelazionario e non potrà
stipulare il contratto con terzi prma di averlo informato o di aver ricevuto la sua risposta.
La Prelazione è quel diritto, in capo ad un soggetto, ad essere preferito, rispetto ad un altro a parità
di condizioni, nella costituzione di un negozio giuridico. La prelazione può essere volontaria,
oppure legale.
Nel diritto successorio, il coerede, che vuole alienare a un estraneo la sua quota o parte di essa, deve
notificare la proposta di alienazione, indicandone il prezzo, agli altri coeredi, i quali hanno diritto di
prelazione (art. 732 c.c.). Questo diritto deve essere esercitato nel termine di due mesi dall'ultima
delle notificazioni. In mancanza della notificazione, i coeredi hanno diritto di riscattare la quota
dall'acquirente e da ogni successivo avente causa, finché dura lo stato di comunione ereditaria. Se i
coeredi che intendono esercitare il diritto di riscatto sono più, la quota è assegnata a tutti in parti
uguali.
Principio del contradditorio. Principio fondamentale del processo civile in base al quale il giudice
non può decidere sulla domanda se non è stata assicurata al convenuto la possibilità di opporre, alle
ragioni dell'attore, le proprie difese.
Principio della domanda. Principio secondo cui il processo viene attivato dal titolare del diritto
minacciato o leso attraverso la proposizione della domanda giudiziale. Questa si pone come
indispensabile atto d'impulso del meccanismo processuale e come onere per la parte che vuole
tutela. Il carattere fondamentale del principio della domanda implica che le eccezioni siano
estremamente limitate. Il giudice si deve pronunciare sulla domanda e non oltre i limiti di essa.
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Principio di conservazione del contratto. Principio secondo cui, nel dubbio, il contratto deve
interpretarsi nel senso in cui può avere qualche effetto, anzichè nel senso in cui non avrebbe effetto.
Principio di legalità. Principop secondo cui tutti gli organi dello Stato sono tenuti ad agire secondo
precostituite norme di legge.
Procedimenti cautelari. Tali procedimenti mirano a prevenire gli inconvenienti derivanti da una
giustizia resa in ritardo, così che il definitivo provvedimento, tardivamente emanato, si rivelerebbe
praticamente inutile. Requisiti della tutela cautelare risultano, dunque, il periculum in mora, vale a
dire il pericolo del danno che potrebbe verificarsi per il ritardo del provvedimento definitivo a causa
della lentezza del procedimento ordinario, e la probabile esistenza del diritto, o fumus boni iuris.
Posto che il timore della trasformazione del pericolo di danno in danno effettivo e la conseguente
urgenza non consentono al giudice una piena cognizione dei fatti, occorre far luogo soltanto a una
summaria cognitio.
Rapporto giuridico. È ogni relazione tra situazioni giuridiche soggettive, regolata da diritto.
Remissione del debito (art. 1236 c.c.) Atto unilaterale mediante il quale il creditore rinuncia
volontariamente (espressamente o tacitamente) al proprio credito.
Presupposto: il creditore non deve aver ricevuto la prestazione.
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Simulato alienante. È il finto venditore
Simulazione. Intenzionale divergenza tra volontà e dichiarazione, volta a creare una situazione di
apparenza negoziale ingannevole per i terzi.
• Simulazione assoluta. Quando le parti fingono di stipulare un negozio ma in realtà
vogliono che non si produca alcun effetto negoziale (es Tizio vende a Caio un immobile per
sottrarlo all'esecuzione da parte dei creditori).
• Simulazione relativa. Quando le parti fingono di stipulare un negozio (simulato), ma in
realtà voglio che si producano gi effetti di un altro negozio (dissimulato), diversi da quelli
che conseguirebbero al negozio concluso in apparenza (es le parti simulano una vendita e
dissimulano una donazione).
Soggezione: (sitazione soggettiva passiva) posizione di colui il quale deve subire le conseguenze
dell’esercizio di un potere altrui.
Titolo esecutivo. Il titolo esecutivo è il documento che consente, nel processo civile, di promuovere
l'esecuzione forzata.
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Trust. Il trust è un particolare tipo di istituto giuridico nel quale la proprietà di un bene è trasferita
ad un soggetto fiduciario, il trustee, il quale tuttavia non ne ha la piena disponibilità, in quanto è
vincolato da un rapporto di natura fiduciaria che gli impone di esercitare il suo diritto reale a
beneficio di un altro soggetto, detto appunto beneficiary (al quale saranno trasferiti in piena
proprietà i beni alla fine del trust), al quale appartiene il diritto di natura equitable. Il diritto del
beneficiario nei sistemi di diritto civile non è un diritto reale, ma personale verso il trustee (non vi è
nessuna doppia proprietà sul bene in trust). Il trust può riguardare sia beni mobili che beni
immobili.
Il soggetto che costituisce il trust è detto settlor in diritto britannico ("disponente" in italiano),
mentre negli USA viene indicato con i termini trustor, grantor, donor o creator.. Se non previsto
nell'atto istitutivo, i beni trasferiti al trustee in forza del trust non possono essere venduti, né dal
trustee, né dal beneficiary, che potranno operare una vendita solo con la cancellazione del trust e il
trasferimento a loro della proprietà. I beni appartenenti a un trust non possono essere oggetto di
pignoramento, né da parte dei creditori personali del trustee né del beneficiary o di loro eredi.
Tutela dell'affidamento. Principio che protegge il ragionevole affidamento suscitato nei terzi da
una situazione apparentemente corrispondente a quella reale.
Usucapione e' definita "il mezzo in virtù del quale, per effetto del possesso protratto per un certo
tempo e, talora, di altri requisiti, si produce l'acquisto della proprietà o dei diritti reali di
godimento". Il codice civile se ne occupa negli articoli dal 1158 al 1167.
La si può anche definire quel passaggio di un diritto, in cui un soggetto -il proprietario "inerte"-
perde la titolarità di un bene mentre un altro soggetto -quello effettivamente in possesso
del bene, che se ne occupa- contemporaneamente lo acquisisce. Non e' possibile acquisire un diritto
diverso da quello esercitato: per esempio chi -senza titolo ma solo possedendo- esercitasse di fatto
un diritto connotabile come affitto, non potrebbe usucapire un diritto di proprietà sul bene. Possono
venire usucapiti esclusivamente la proprietà e i cosiddetti diritti reali di godimento, ovvero
l'usufrutto, l' uso, l'abitazione, le servitù.
L’usufrutto (981) è il diritto di godimento da parte di una persona, detta usufruttuario, di un bene
altrui. Il proprietario del bene oggetto di usufrutto è detto nudo proprietario. È un diritto reale di
usare la cosa altrui e trarne i frutti rispettandone però la destinazione economica. Per destinazione
economica si intende la particolare utilità che la cosa presenta al momento della costituzione
dell'usufrutto avendo riguardo non alla funzione cui sarebbe idonea ma allo scopo al quale è, di
fatto, destinata: se oggetto dell'usufrutto è, ad es., un vigneto, esso non può essere trasformato in un
prato, né un frutteto può essere trasformato in seminativo.
L’usufrutto è quindi un diritto personale e reale, regolato dal codice civile. La costituzione del
diritto di usufrutto può avvenire per legge (usufrutto legale) o per volontà dell’uomo esprimibile
mediante testamento o contratto, o usucapione. La durata dell’usufrutto non può eccedere la vita
dell’usufruttuario. L’usufrutto termina anche per:
Prescrizione, cioè uso non continuo,
Riunione dell’usufrutto e della proprietà nella stessa persona,
Per il totale perimento della cosa su cui è costituito.
L’usufrutto può avere per oggetto beni mobili e beni immobili.
Se la costituzione dell'usufrutto è volontaria e oggetto del diritto sono beni immobili, l'atto di
costituzione deve essere stipulato per iscritto e quindi trascritto. Esso è temporaneo e non può in
ogni caso eccedere la durata della vita dell'usufruttuario cc 979; quando è costituito a favore di
persona giuridica non può superare la durata di 30 anni; la temporaneità è dovuta all'intenzione del
legislatore di non svuotare di ogni utilità il diritto di proprietà e di non creare ostacoli alla
circolazione dei beni.
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Vocazione. È una fase del fenomeno successorio, più esattamente è il suo fondamento: vocazione è
infatti la chiamata all'eredità, il titolo in base al quale si succede; è la designazione di colui che
dovrà succedere, fatta per legge o per testamento.
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Classificazione sinteticadei diversi tipi di diritti
– Assoluti: possono esserefatti valere nei confronti di chiunque- sono assoluti i diritti della
personalità, i diritti reali, i diritti patrimoniali e non patrimoniali sui beni immateriali-
Patrimoniali:attribuiscono al titolare un’utilità valutabile in denaro- sono patrimoniali i
diritti di obbligazione, i diritti reali, i diritti patrimoniali sui beni immateriali-
– Disponibili: il titolarepuò validamente rinunciarvi e trasferirli ad altri- sono disponibili i
diritti di obbligazione, i diritti reali, i diritti patrimoniali sui beni immateriali-
– Relativi: possono esserefatti valere soltanto nei confronti di una determinata persona- sono
relativi i diritti di obbligazione e molti diritti nascenti dai rapporti familiari-
– Non patrimoniali:attribuiscono al titolare un’utilità non valutabile in denaro- sono non
patrimoniali i diritti della personalità, i diritti non patrimoniali sui beni immateriali, molti
diritti nascenti dai rapporti familiari-
– Indisponibili: il titolare non può validamente rinunciarvi né trasferirli ad altri- sono
indisponibili i diritti della personalità,i diritti non patrimoniali sui beni immateriali, molti
diritti nascenti dai rapporti familiari
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