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OICEMBRE 3)12
TESTO ITAUANO
Util O UNI
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CII un.niCaZione pub e&&ere riprodottl o diffusa con 1.11 mm:o qualsiasi, fobC(lpie, microfilm o aiiJo, &enza
Via Samb, 2 il consenso &eritto dell'UN l.
20137 1dilano,ltalia w.w.uni.oorn
Le norme Ulll sono elabora• cercando di tenere conto dei p.~nti d v6ta di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell'arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell'applicazione d Cf,leosla norma, d poter brnire sug·
gerirnenij per un &uo miglioramento o per un &uo adeguamento acl uno stab dell'arte
in evoluzione è pregab d inviare i propri C(lfiiJibuti all'UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione per 1'9\-entuale r&'li&ione della norma &tessa.
Le rorme UNI aoro re'lisicnal&, qunlo nece66ill'io, con la pl.ttlicazklne di nuow ediziori o
d Qgjjornamri.
È importante pertanto che gli uijliuatori delle s-.sse 6i ~certino di essere in possesso
dell'ultima edizione e de"i evenb.rali aggornarnenij.
Si invitano inoiiJe gli utilizmtoria writeare l'e&is-.nzadi norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ave citate nei ril'erimenti normativi.
INTRODUZIONE
=-•,
lgufl Modelb del SGS.PIR lna"""ooon. ,,.,.,., n«ma- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·· 1
3 TERMINI E DEFIN~IONI 3
BIBLIOGRAFIA 15
Miglioramento
c:oo-linuo
Esame i"izia\e e
Polilica
Pianificazione
Attuazione
e llnzionarnenb
2 RIFERNENTI NORMATIVI
La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in
altre pubblicazioni. Tali riferimenti no1111ativi sono citati nei punti appropriati del testo e
sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o
revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente
norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizione
della pubblicazione alla quale si ta riferimento (OOITlXesi ~j aggiornamenti).
UNI EN ISO 9000 Sistemi di gestione per la qualità • Fondamenti e vocabolario
UNI EN ISO 1400 Sistemi di gestione ambientale • Requisiti e guida per l'uso
UNI EN ISO 19011 Unee guKSa per audit di sistemi ci gestione
1) Alla data d puttiicazione della fJeGente rorma9 in vigore il Decreto Legisldvo W 334/1999.
3.2 audft della sicurezza: Processo sistematico, indipendente e documentato per dete1111inare
se le attività svolte per la sicurezza ed i risultati ottenuti sono in accordo con ~j impegni
presi nella politica e con quanto pianificato e se quanto predisposto viene attuato
efficacemente per il conseguimento degli obiettivi.
[UNVTS 11226:2007, punto 3.2)
3.4 azienda: Organizzazione, ente, impresa, società per azioni o altra forma giuridica,
pubblica o privata, che procilce un prodotto e/o un servizio (prima parte in causa), e che
è strutturata in stabilimenti, a toro volta artioolati in inl)ianti e depositi.
3.5 azione corretUva: Azione tesa ad eliminare la causa di una non conformità rilevata
[UNI EN ISO 14001:2004, punto 3.3)
3.6 azione preventiva: Azione tesa ad eliminare la causa di una non conformità potenziale.
[UNI EN ISO 14001:2004, punto 3.17)
3.8 effetto domtno: Sviluppo incidentale che può rendere maggiori le probabilità, la possibilità
o le conseguenze di un incidente rilevante a causa del luogo, della vicinanza di diversi
impianti o stabilimenti e della natura e quantità delle sostanze pericolose presenti in essi.
3.9 gestore: Persona fisica o giuridica che gestisce o detiene lo stabilimento o l'impianto.
3.10 Impianto: Unità tecnica all'interno ci uno stabilimento, in cui sono prodotte, utilizzate,
manipolate o depositate sostanze pericolose. Comprende tutte le apparecchiatt.l'e, le
strutture, le condotte, i macchinari, gli utenscl i, le diramazioni ferroviarie particolari, le
banchine, i pontili che servono l'impianto, i moti, i magazzini e le strutture analoghe,
galleggianti o meno, necessari per il funzionamento dell'impianto.
3.11 Incidente rDevante: E~~en1o quale urlernissione, un incendio o t.rl'esplosione d grande entità,
<bvuto a svt:Jppi ilcontrollati che si verificano ctnante l'attività di uno stabilimento e che dia k.Jogo
ad un pericolo grave, irrmedato o dfferito, per la salute umana o per l'ambiente, alinterno o
alesterno delo stabilimento, e in rui inteNengano una o ,:iù sostanze pericolose.
3.12 Integrità degli Impianti: stato di oo i~TJ~ianto che garantisce la sirurezza dello stesso
senza perdite di contenimento delle sostanze pericolose all'esterno.
UN110617:2012 O UNI
3.15 parte Interessata: Persona o 1J'Uppo coinvolto o influenzato daUe prestazioni per la
sicurezza di un'organizzazione nel campo della gestione dei rischi di incidente riievante3>.
3.16 pericolo: La proprietà intrinseca di una sostanza pericolosa o detta situazione fisica
esistente in uno stabil imento di provocare danni per la salute umana e/o per l'ambiente.
3.17 poHtlca di prevenzione degli Incidenti ~levanti: Obiettivi e irdrizzi generali, espressi in
modo toiTJ'laJe dal gestore, per quanto riguarda la prevenzione degli incidenti rilevanti.
3.18 prestazione della sicurezza: Risultati misurabiti della gestione dei propri rischi di incidente
rilevante da parte del gestore->.
3.20 quasi Incidente rllevante: Qualunque ~to straadinario che avrebbe potuto
trasfoiTJ'larsi in un incidente rilevante.
tt:ta La differenza tra un incidente riiMnte e un quasi incidente riiMnte noo risiede nel ecause o nelle modalità
di EJJOiuzione deii'Mnto, rm solo nel diV'EfSO gmdo di sviluppo delle conseguenze o nella casualitl delb
preSEnza d cose o persone.
3.2.2 sicurezza Intrinseca: Sicurezza degli impianti basata sulrapproccio ci evitare i pericoli e/o
limitare i rischi anziché controllarti.
tt:ta La sCurezza intrinseca aa:.ta alcllli priocipi, applicati alle sostanze periootose. quali:
a) intensificazione. attraverso per esempio l'utilizzo di rrinori quantitàdisostanzepericolosein stoccaggio
o nel processo;
b) sostituzione, per esempio rimpiazzando le sosnnze pericolose oon altre meno perioolose;
c) attenuazione del pericolo, l'Correndo per esempio ad una brma fisica delb sostanza o a oondiziooi d
impilgo meno pericolose;
d) limitazione degli effetti, attraV9rso per esempio b progettazione di irrpianti in roodo da mhimizzare le
conseguenze di 9\Efttuali rilasci di sostanze o energie pericolose;
e) semplificazione. attraverso per esempio la progrottaziooe di impianti a oonduziooe semj:lifcata in grado
di OOurrela probabilità di errori operativi.
3.23 sistema di gestione deHa sicurezza al ftnl deHa prevenzione degli Incidenti rllevantl,
SGS-PIR: Struttura organizzativa, responsabilità, proced:Jre, procedimenti e risorse messi
in atto per la conduzione per la sicurezza in stabilimenti a risdlio d incidente rilevante.
tt:ta Per motivi legislativi, oontrattuali, vinoolanti o valutativi pub essere richiesta EJJidenza dell'attuazione di
determimté parti del sisterm.
3.24 soggetti esposti al rischio: L.a110ratai, componenti della popolazione o terzi che possono
essere esposti al rischio (seconda parte in causa).
3.25 sostanze pericolose: Sostanze classificate come tali dalla legislaziooe1'J relativa alla
prevenzione degli incidenti rilevanti.
4.3 Pianificazione
4.3.1 ldentHicazlone del pericoli e valutazione del rtschl nievanu•>
Il gestore deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per:
l'identificazione dei pericoli e la valutazione dei risc:Jj di incidente rilevante che,
all'interno del caiTl)O d applicazione definito per il SGS-PIR, il gestore deve t enere
sotto controllo e quelli sui quali il gestore può esercitare l.ll'influenza:
l'individuazione delle misure per la prevenzione dei rischi d i incident e rilevant e.
Il gestore deve inoltre assicurare la loro corretta applicazione e il mantenimento nel
t empo della Joro efficacia
Ciò deve essere riferito alle attività di routile e occasionai svolt e in circostanze no1111ali o
anomale, dovute a tutte le persone che hanno aocesso all'ambiente di lavoro durante le
differenti tasi di vita degli impianti quali:
a) progettazione di nuovi impianti e loro modifiche:
b) costruzione:
c) esercizio, inclusi avviamento e te1111ata temporanea, prove e controlli:
d) manutenzione, durante r esercizio e le fermate:
e) d isattivazione e smantellamento.
Nella identificazione e valutazione dei rischi rilevanti, il gestore deve tenere conto dei
rischi delle attività lavorative del personale esterno operante a vario titolo nell'impianto
(fornitori di beni o servizi, addetti ad attività ausiliarie), d ei rischi dovuti alrinterazione di
tali attMtà tra di loro e/o con le operazioni svolte dal personale dell'impianto, nonché della
possibile presenza d i persone esterne (per esempio i visitatori).
Qualora le autorità competenti abbiano individuato in una particolare area la possibilità di
un effetto domino tra stabilimenti diversi (effetto domino esterno), il gestore attua e
mantiene attive una o più procedure per io scantio di info1111azioni sui rischi di incidenti
rilevanti ooo altri gestori presenti nell'area e per assicurare l'ottemperanza agli altri
obblighi previsti dalla legislazione vigente nel caso ci possibilità di effetto donino esterno.
Il gestore deve documentare e tenere aggiornate q ueste informazioni, in occasione di
modifiche e qualora int ervengano nuove conoscenze in materia ci sicurezza, interne o
esterne alrorganizzazione, anche derivanti dall'esperienza operativa, propria o in
situazioni similari, oppure dall'analisi di incidenti, quasi incidenti e anomalie di
funzionamento occorsi neUo stabilimento o in impianti analoghi.
Il gestore deve assicurare che i risuttati di queste valutazioni siano tenuti in
considerazione neUo stabilire, attuare e mantenere attivo il proprio SGS-PIR
9) Per '-~l'Ulteriore guiclaaull'ergomentoved&re i'l parfuolare "i elementiUestione dei ri&di d prooe&&O" e "MQiioramenlo
della C(lfll)&eenZa del proceGGO• cortenuli nella UN110616.
4A.3 Comunicazione
Il gestore deve OOtarsi di un sisterra in grado d garantire che le iriormazicri sui riscti di
incidente rilevante, C:Orll'resi i piani d emergenza, siano trasmesse il una torma e con conteruti
appropriati al ruolo ricoperto. a ooloro che, a qualsiasi titolo, sono presenti in stablimento.
Natura, contenuti e frequenza delle differenti forme di oomunicazione devono essere
stabiliti anche con riferimento a quanto previsto dalla legislazione vigente in materia di
informazione dei lavoratori degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante e ci
consultazione dei loro rappresentanti.
Il gestore deve, in relazione ai rischi di incidenti rilevanti individuati ed al proprio SG&PtR,
stabiijre. attuare e mantenere attive una o più proced:Jre per:
a) assicurare, anche ai fini di un miglior coinvolgimento e sensibilizzazione, la
comunicazione interna fra tutti i livelli e le diverse funzioni derrorganizzazione;
b) ricevere, documentare e rispondere alle rich.ieste pertinenti provenienti dalle parti
interessate esterne;
c) predisporre idonei stns nenti di comunicazione in materia di informazione alla
popolazione, di pianfficazione ci emergenza interna ed estema e di pianificazione
territoriale, secondo quanto stabilito dalla legislazione vigente;
d) assicurare le informazioni relative ai rischi di incidente rilevante a tutte le persone
che, per qualsiasi motivo, accedano all'interno dello stabifimento.
Il gestore nella definizione, nell'attuazione, nella gestione, nella verifica e nelle modifiche
del SGS·PIR, informa e consulta il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza • ~».
11) Per unUteriore g.~icla sull'argom9nlo wdere in par-OOolare gli elem9nij •lntegità degli impianij• e AFe.ltori umari•
corten!Ji nella UN11 0616.
1~ Per un'IJI&riore gUda &UI'atjpmenlovedere in parijcdare l'elemento aGesijone dell'emergenza interna' C(lfllenUio nela
UN110S16.
13) Per un'ulteriore guida &~lfargomento vedere in parijcdare gli el9f1'19n; ·Procedure d progettaziof'l9 e riesame clei
progetti• e ·ae&tione delle modfiche• della UNI 10616 e della UNI 10672.
14) Per un u~riore g.~icla &~l'argomento vedere n particolare l'elemenb • lnlegità degli impianti• della UN11 0&16.
15) Per un'ulteriore gLiela siJI'argomenb wde~e in parijcda~e l'elemento ·Analisi degli irci:lentf della Ulll 10616.