Você está na página 1de 18

Impianti a rischio di incidente rievante

NORMA Sistemi di gestione della sicurezza UNI10617


ITALIANA Requisiti essenziali

OICEMBRE 3)12

t!\ljor mza lds process plants


Safety management systems
Terminology and essential reqUrements

La norma specifica i requisiti di base per la predisposizione ed


attuazione d un sistema di gestione della sicurezza, finalizzato alla
prevenzione degli incidenti rilevanti connessi con l'utilizzo di
sostanze pericolose, come definite dalla legislazione vigente in
materia.

TESTO ITAUANO

La presente nonna sostituisce la UNI 10617:2009.

ICS 13.020.01; 13.1 00; 13.200

Util O UNI
Ente NaZionale Italiano Riprod.rz:ione vietata. Tutti i di'itti sono riservali. Nessuna parte del presente documento
CII un.niCaZione pub e&&ere riprodottl o diffusa con 1.11 mm:o qualsiasi, fobC(lpie, microfilm o aiiJo, &enza
Via Samb, 2 il consenso &eritto dell'UN l.
20137 1dilano,ltalia w.w.uni.oorn

..,. UN110617:2012 Pagina l


PREMESSA
Rispetto all'edizione precedente è stata eliminata rappencJK:e A.

la presente norma è stata elaborata sotto la competenza degli enti


federali all'UNI
CTI - Comitato Termotecnico Italiano
UNICHIM - Associazione per l'Unificazione nel settore
dell'Industria Chim ica

la Commissione Centrale Teooica dell'UNI ha dato la sua


approvazione il 9 novembre 2012.

la presente noiTI'la è stata ratificata dal Presidente deii"UNI ed è


entrata a tar parte del corpo llOfmativo nazionale l' 11 d cembre 2012.

Le norme Ulll sono elabora• cercando di tenere conto dei p.~nti d v6ta di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell'arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell'applicazione d Cf,leosla norma, d poter brnire sug·
gerirnenij per un &uo miglioramento o per un &uo adeguamento acl uno stab dell'arte
in evoluzione è pregab d inviare i propri C(lfiiJibuti all'UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione per 1'9\-entuale r&'li&ione della norma &tessa.

Le rorme UNI aoro re'lisicnal&, qunlo nece66ill'io, con la pl.ttlicazklne di nuow ediziori o
d Qgjjornamri.
È importante pertanto che gli uijliuatori delle s-.sse 6i ~certino di essere in possesso
dell'ultima edizione e de"i evenb.rali aggornarnenij.
Si invitano inoiiJe gli utilizmtoria writeare l'e&is-.nzadi norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ave citate nei ril'erimenti normativi.

UN110617:2012 O UNI PE!gina Il


IN[)( CE

INTRODUZIONE
=-•,
lgufl Modelb del SGS.PIR lna"""ooon. ,,.,.,., n«ma- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·· 1

SCOPO E CAMPO DI APPUCAZIONE 2


2 RIFERIMENTI NORMATIVl 2

3 TERMINI E DEFIN~IONI 3

4 REQUISITI OEl SGS.PIR 5


4.1 ReqJisiti genera'~·-··-·-··-·-··-·-··-·-··-·-··-·-··-·-··-·-··-·-··-·-··-·-..- ·····- ·····- ··- .. 5
4.2 Esame iniziale e politica di preVEnziooe degli incidenti rilevanti_·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·· 5
4.3 Pianificazione..- ·····- ·····- ·····- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ····- ······ 6
4.4 Attuazione e funziona mento··- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·· 7
4.5 Verifica ·-··-·-··-·····-·····-·····-·- ·-·- ·-·- ·-·- ·-·- ·-·- ·-·- ·-·- ·-·- ·-·- ·-·- ·-·- ·M11
4.6 Riesame del SGS-PlR.- ·····- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·- ·M13

BIBLIOGRAFIA 15

UN110617:2012 O UNI Pat;nalll


INTRODUZIONE
La presente norma desa'ive i principi ed i requisiti di base per predisporre ed attuare un efficace
sistema a ges1ione della sirurezza ai fini della prevenzione degli incidenti rilewnli (SGS-PIR).
La norma ha adottato la struttura del sistema di gestione arrtlientale
UNI EN ISO 14001:2004, andle in linea con la ISO Guide 72 Guidelines for the
justification and development of management system standards.
Essa intende, in particolare, specificare in dettaglio come i requisiti legali per il SG&PIR
in stabilimenti a rischio di incidente rilevante possono essere soddisfatti attraverso
l'introduzione o l'adeguamento di 1.11 sistema di gestione aziendale basato sul ciclo
POCA (Pianificare, Attuare, Verificare, Agire) (vedere figura 1).
I'Q.Il 1 Modello del SG~PIR in accordo con la presente norma

Miglioramento
c:oo-linuo

Esame i"izia\e e
Polilica

Pianificazione

Attuazione
e llnzionarnenb

La metodologia POCA può essere brevemente descritta nel modo seguente:


Pian: stabifire gli obiettivi e i processi necessari per fornire risultati confonni alla
politica P IR dell'organizzazione.
Do: attuare i processi PIR
Check: sorvegliare e misurare i processi rispetto alla politica PIR, ad obiettivi e
traguard, alle presaizioni legali e aUe a ltre presaizioni, e riportarne i risultati.
Act intraprendere azioni per migliorare in continuo la prestazione del SGS-PIR.
L.:aderenza della struttura generale del SGS-PIR implementato da un gestore ai reqt.isiti
stabiliti dalla presente norma garantisce che esso COtTisponde allo stato dell'arte in
materia e assicura, quinc:i, per quanto concerne gli aspetti strutturali, la sua oonformità
a lla legislazione vigent e in materia d i sistemi cj gestione della sicurezza per la
prevenzione degli incidenti rìlevantL
Il SG5-PIR della presente norma costituisce una parte integrante di un sistema
complessivo di gestione dei risdli risultanti dalle attività del gestore.
Il SG5-PtR è collegato in particolare ai sistemi cj gestione ambientale e della salute e
sicurezza sul lavoro.
Confrontato con la gestione ambientale, per esel11)io basata sula UNI EN ISO 14001, il
SG&PIR è fcx::aizzato in particolare sli rischi di incidente rilevante con conseg...~enze interne ed
esterne per ruomo e per rambiente. mentre il sistema d gestione ambientale è tocalizzato su
tutti gi aspetti ambientai associati oon le atMtà i procbtti e i servizi d un gestore.

UN110617:2012 O UNI ~na1


Confrontato con la gestione della salute e sicurezza siA lavoro, per esempio basato sulle
linee guida UNI·INAJL, o sulla BS OHSAS 18001:2007. il SGS·PIR è 1ocalizza1o
specificamente sli risc:Jj di incidente rilevante connessi oon l'utilizzo di sostanze
pericolose e siAia gestione delle conseguenze all'esterno dello stabilimento, mentre il
sistema di gestione della salute e sicurezza siA lavoro è focalizzato su tutti rischi per la
salute e sicurezza dei lavoratori aJI'intemo delk> stabilimento.
Lo sviluppo della presente norma si è basato, oltre che sui requisiti stabiliti dalla
legislazione vigente, sulla UNI EN ISO 14001:2004 e, dove possibile, il testo è stato reso
aderente ad essa. l gestori che lo desiderano possono qt.indi facilmente integrare questo
SGS·PIR oon il sistema di gestione ambientale.
Nefambito del quadro generale per i sistemi della gestione della sicurezza, come definito dalla
presente norma, gli elementi utili per la gestione della sicu'ezza. nela progettazione e
nell'esercizio degli impianti di processo a rischio d incidente rilevante sono oonteruti
rispettivamenle nella UNI 10672 e nella UNI 10616 che non sono parte dei reqt.is<i di conlorrrità
della presente norma ma possono costituire un utie ausilio per lo sviluppo dei contenuti.
Le procedure e i requisiti per gli audit del SGS-PIR sono contenute nella UNVTS 11226.

SCOPO ECAMPO DI APPUCAZIONE


La norma specifica i requisiti di base per la predisposizione ed attuazione d un sistema di
gestione della sicurezza. finalizzato alla prevenzione degli incidenti rilevanti (di seguito
SGS·PIR) connessi oon l'utilizzo ci sostanze pericolose, come definite dalla legislazione
vigente in materia 1•.
Essa si applica ag1i stabilimenti i cui gestori desiderano:
a) sviii•.J!pare, reaJizzare, mantenere e migliorare in continuo r efficacia del proprio SGS· ptR al
fine di eliminare o ridiSre i rischi di ilc:idente rilevante associati aJrattiWà Slodta e che
possono avere irrpatti sui 18\IOmtori,la popolazione e famljente in tutte le fasi d vita degli
irrpicllti cui si riferisce, dagli stuci iniziali di fattibilità aJia disattivazione:
b) assicurarsi della costante confo1111ità con quanto stabilito nella politica di
prevenzione degli incidenti rìlevanti;
c) dimostrare di essere oonformi alla presente norma:
effettuando l.ll'au1ovalutazione di conformità del proprio SG&PIR (basata su
audit condotti da verificatori intemi o estemi):
richiedendo la certificazione/regstrazione del proprio SGS·PIR presso un
organismo esterno.
Tutti i requisiti oontenuti nella presente norma sono da intendersi oome parti dle costituiscono
un SGS-PIR. t.:arrpiezz:a. del campo d appicazione e il dettaglio del SGS sono corrmisumti a
fattori specifici quali: la politica aziendale di prevenzione degj incidenti rilevanti, la natura delle
attMtà, i risctli e la corrplessità def ciclo produttivo, nonché ~ obtjghi previsti per il ges1ore dalla
legislazione vigente per <;1. stabilimenti a rischio di ilcidente rilevante.

2 RIFERNENTI NORMATIVI
La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in
altre pubblicazioni. Tali riferimenti no1111ativi sono citati nei punti appropriati del testo e
sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o
revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente
norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizione
della pubblicazione alla quale si ta riferimento (OOITlXesi ~j aggiornamenti).
UNI EN ISO 9000 Sistemi di gestione per la qualità • Fondamenti e vocabolario
UNI EN ISO 1400 Sistemi di gestione ambientale • Requisiti e guida per l'uso
UNI EN ISO 19011 Unee guKSa per audit di sistemi ci gestione

1) Alla data d puttiicazione della fJeGente rorma9 in vigore il Decreto Legisldvo W 334/1999.

UN110617:2012 O UNI Pr9ina2


3 ll:RfiiNI E OEF~IZIONI
A; fini della presente norma si appicano i termiri e le deGnizioni d rui alla Ur-.1 EN ISO 19011,
aJia UNI EN ISO 9000 aJia UNI EN ISO 14001, e i termini e le detiniziori seguenti:

3.1 anomaUa: Soostamento dalle normali condizioni operative, procedurali od organizzative.


[UNVTS 11226:2007, punto3.1)
t+3ta Lo soostamento dalle namali condizioni tal \'Cita può oomportare una o piU noo conbrmità.

3.2 audft della sicurezza: Processo sistematico, indipendente e documentato per dete1111inare
se le attività svolte per la sicurezza ed i risultati ottenuti sono in accordo con ~j impegni
presi nella politica e con quanto pianificato e se quanto predisposto viene attuato
efficacemente per il conseguimento degli obiettivi.
[UNVTS 11226:2007, punto 3.2)

3.3 audftor, valutatore: Persona che ha la competenza per effettuare audit


[UNVTS 11226:2007, punto 3.3)

3.4 azienda: Organizzazione, ente, impresa, società per azioni o altra forma giuridica,
pubblica o privata, che procilce un prodotto e/o un servizio (prima parte in causa), e che
è strutturata in stabilimenti, a toro volta artioolati in inl)ianti e depositi.
3.5 azione corretUva: Azione tesa ad eliminare la causa di una non conformità rilevata
[UNI EN ISO 14001:2004, punto 3.3)

3.6 azione preventiva: Azione tesa ad eliminare la causa di una non conformità potenziale.
[UNI EN ISO 14001:2004, punto 3.17)

3.7 deposito: La presenza di una certa quantità di sostanze pericolose a scopo di


immagazzinamento, deposito per custodia in condizioni d sicurezza o stoccaggio.

3.8 effetto domtno: Sviluppo incidentale che può rendere maggiori le probabilità, la possibilità
o le conseguenze di un incidente rilevante a causa del luogo, della vicinanza di diversi
impianti o stabilimenti e della natura e quantità delle sostanze pericolose presenti in essi.

3.9 gestore: Persona fisica o giuridica che gestisce o detiene lo stabilimento o l'impianto.

3.10 Impianto: Unità tecnica all'interno ci uno stabilimento, in cui sono prodotte, utilizzate,
manipolate o depositate sostanze pericolose. Comprende tutte le apparecchiatt.l'e, le
strutture, le condotte, i macchinari, gli utenscl i, le diramazioni ferroviarie particolari, le
banchine, i pontili che servono l'impianto, i moti, i magazzini e le strutture analoghe,
galleggianti o meno, necessari per il funzionamento dell'impianto.

3.11 Incidente rDevante: E~~en1o quale urlernissione, un incendio o t.rl'esplosione d grande entità,
<bvuto a svt:Jppi ilcontrollati che si verificano ctnante l'attività di uno stabilimento e che dia k.Jogo
ad un pericolo grave, irrmedato o dfferito, per la salute umana o per l'ambiente, alinterno o
alesterno delo stabilimento, e in rui inteNengano una o ,:iù sostanze pericolose.

3.12 Integrità degli Impianti: stato di oo i~TJ~ianto che garantisce la sirurezza dello stesso
senza perdite di contenimento delle sostanze pericolose all'esterno.

3.13 miglioramento continuo: Processo di accrescimento del SGS·PIR per ottenere


miglioramenti della prestazione della sicurezza complessiva, coerentemente oon la
politica di prevenzione degli incidenti rilevanti dell'organizzazione2t.

3.14 non conformità: f!Aancato soddistadmentod un requisita.


[UNI EN ISO 9000:2000, punto 3.6.2)
2) Oetnizione adattata dalla Ulll EN ISO 140012004, punb 32.

UN110617:2012 O UNI
3.15 parte Interessata: Persona o 1J'Uppo coinvolto o influenzato daUe prestazioni per la
sicurezza di un'organizzazione nel campo della gestione dei rischi di incidente riievante3>.

3.16 pericolo: La proprietà intrinseca di una sostanza pericolosa o detta situazione fisica
esistente in uno stabil imento di provocare danni per la salute umana e/o per l'ambiente.

3.17 poHtlca di prevenzione degli Incidenti ~levanti: Obiettivi e irdrizzi generali, espressi in
modo toiTJ'laJe dal gestore, per quanto riguarda la prevenzione degli incidenti rilevanti.

3.18 prestazione della sicurezza: Risultati misurabiti della gestione dei propri rischi di incidente
rilevante da parte del gestore->.

3.19 procedura: Modalità specificata per svolgere un'attività o un processost.

3.20 quasi Incidente rllevante: Qualunque ~to straadinario che avrebbe potuto
trasfoiTJ'larsi in un incidente rilevante.
tt:ta La differenza tra un incidente riiMnte e un quasi incidente riiMnte noo risiede nel ecause o nelle modalità
di EJJOiuzione deii'Mnto, rm solo nel diV'EfSO gmdo di sviluppo delle conseguenze o nella casualitl delb
preSEnza d cose o persone.

3.21 rischio: Probabilità d'le un determinato evento si verifichi in oo dato periodo o in


circostanze specifidle.
tt:ta Il ooocetto di rischio imp!Ca b sua dimensione e cioè b oombimzione delb probatilità di lll evento e delb
entità delle sue conseguenzeiJl.

3.2.2 sicurezza Intrinseca: Sicurezza degli impianti basata sulrapproccio ci evitare i pericoli e/o
limitare i rischi anziché controllarti.
tt:ta La sCurezza intrinseca aa:.ta alcllli priocipi, applicati alle sostanze periootose. quali:
a) intensificazione. attraverso per esempio l'utilizzo di rrinori quantitàdisostanzepericolosein stoccaggio
o nel processo;
b) sostituzione, per esempio rimpiazzando le sosnnze pericolose oon altre meno perioolose;
c) attenuazione del pericolo, l'Correndo per esempio ad una brma fisica delb sostanza o a oondiziooi d
impilgo meno pericolose;
d) limitazione degli effetti, attraV9rso per esempio b progettazione di irrpianti in roodo da mhimizzare le
conseguenze di 9\Efttuali rilasci di sostanze o energie pericolose;
e) semplificazione. attraverso per esempio la progrottaziooe di impianti a oonduziooe semj:lifcata in grado
di OOurrela probabilità di errori operativi.

3.23 sistema di gestione deHa sicurezza al ftnl deHa prevenzione degli Incidenti rllevantl,
SGS-PIR: Struttura organizzativa, responsabilità, proced:Jre, procedimenti e risorse messi
in atto per la conduzione per la sicurezza in stabilimenti a risdlio d incidente rilevante.
tt:ta Per motivi legislativi, oontrattuali, vinoolanti o valutativi pub essere richiesta EJJidenza dell'attuazione di
determimté parti del sisterm.

3.24 soggetti esposti al rischio: L.a110ratai, componenti della popolazione o terzi che possono
essere esposti al rischio (seconda parte in causa).

3.25 sostanze pericolose: Sostanze classificate come tali dalla legislaziooe1'J relativa alla
prevenzione degli incidenti rilevanti.

3) Oeinizionudallata dala UNI Eli ISO 14001:2004, PJnb 3.13.


4) Oeinizionudallata dala UNI Eli ISO 14001:2004, p.~nb 3.10.
5) Oeinizionudallata dala UNI Eli ISO 14001:2004, p.~nb 3.19.
6) Oeinizione balla dal Decreto Legisbtivo W :n4(1900.
7) ~ momenb della p.~ttiicazione della preosente norma 9 in vigore il Oecreb Le9slalho N*334/1999.

UN110617:2012 O UNI Pagina4


3.26 stabilimento: Tutta l'area sottoposta al controllo d un gestore, nella quale sono presenti
sostanze pericolose all'interno ci uno o più impianti, comprese le infrastrutture o le attività
comuni o connesse.

3.27 traguardo: Requisito di prestazione dettagliato, applicabile all'intera organizzazione o ad


una sua parte, derivante dagli obiettivi della politica PIR e che bisogna fissare e realizzare
al fine di raggiungerrre•.

4 REQUISITI DEL SGS·PIR


4.1 RequlsHI generaD
Il gestore deve stabilire, documentare, attuare, mantenere attivo e migliorare in continuo
un SG&P IR in conformità ai requisiti della presente norma e determinare come esso
soddisfi tali requisiti.
Il SGS-PIR deve integare la parte del sistema di gestione generale, che comprende
struttura organizzativa, responsabilità, prassi, procedure, procedimenti e risorse per la
prevenzione degli incidenti rìlevantL
Il gestore deve definire e documentare il campo ci applicazione del proprio SGS· PIR
11gestore, aJ fine di doct.Jmentare il SGS-ptR e le modaità generali della sua attuazione, de've
redgere oo documento di sintesi sulla prevenzione de"i ilcidenti rilevanti che contiene:
a) la politica (vedere punto 4.2) e i principi generali su cui essa è basata;
b) gli obiettivi che intende perseguire nel campo della prevenzione e del controllo degli
incidenti rilevanti, per la salvaguardia dei lavoratori, della popolazione e
dell'ambiente, e che costituiscono, nel k>ro insieme, la politica del gestore in materia;
c) eventuali adesioni volontarie a normatNe tecniche, regolamenti, acoordi e iniziative,
non ric:Resti da <isposizioni cogenti, che devono essere allegate integralmente o per
le parti effettivamente prese in considerazione;
d) il carrpo ci apr*;azione e rarticolazione del SG&PIR dle iltende adottare e l'elencazione
de~iata, oon la relativa descrizione, dei singoli elementi d'le lo costituiscono:

e) il programma di attuazione o di migioramento delio stesso e relativi tempi.

4.2 Esan e Iniziale e poDUca di prevenzione degli incidenti rllevantl


Per la definizione della politica di prevenzione degli incidenti rilevanti il gestore deve
effettuare oo esame iniziale dei rischi rilevanti basato sulla ti~ di attività e le quantità
di sostanze pericolose presenti; tale esame costituisce generalmente la base della
notifica. del rapporto di sicurezza o della valutazione dei rischi, redatti secondo quanto
presaitto dalla legislazione vigente.
Il gestore deve redigere, secondo quanto prescritto dalla legislazione vigente, la notifica,
da sola o integrata con un rapporto di sicurezza che rappresenta lo stato dei rischi <i
incidente rilevante e indica le misure <i prevenzione e protezione necessarie alla gestione
degli scenari incidentali individuati.
Il gestore deve definire la politica ci prevenzione degli incidenti rilevanti delrorganizzazione e
assicurare che, aJI'ilterno del campo di applicazione definito per il proprio SGS· ptR, essa:
a) sia appropriata alla natura e aie dimensioni dell'organizzazione e ai rischi di ilcidente
rilevante presenti come 1'\)ortati nella notifica e netreventua&e rapporto ci sirurezza:
b) ind uda l'impegno a realizzare, adottare e mantenere un SGS·PIR:
c) induda l'impegno al miglioramento continuo delle prestazioni deii'SGS-PIR, alla
prevenzione e controllo degli incidenti rilevanti, alla saJvaguardia dei la\f()(afori, della
popolazione e dell'ambiente;
d) induda l'impegno al rispetto delle presaizioni legali applicabili e delle altre
prescrizioni derivanti da adesioni volontarie che l'organizzazione sottoscrive;

8) Oetnizione adattata dalla Ulll EN ISO 140012004, punb 3.12.

UN110617:2012 O UNI P89i'laS


e) fornisca il quadro di riferiment o per stabilire, riesaminare e verificare il
conseguimento degli obiettiVi e dei traguardi che int ende perseguire nel campo della
prevenzione e del controllo degli incidenti rilevanti;
f) sia doci.ITlentata, attuata e mantenuta attiva;
g sia oomunicata a tutte le persone che la\IOrano per rorganizzazione o per conto di essa,
assictlrando che tale politica venga oompresa, attuata e sostenuta a tutti i ivelli aziendali;
h) sia disponibile al pu:ttllico;
i) sia rived:Jta periodicamente con cadenza almeno biennale e ClOIOOnque nel rispetto
della legislazione vigente.

4.3 Pianificazione
4.3.1 ldentHicazlone del pericoli e valutazione del rtschl nievanu•>
Il gestore deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per:
l'identificazione dei pericoli e la valutazione dei risc:Jj di incidente rilevante che,
all'interno del caiTl)O d applicazione definito per il SGS-PIR, il gestore deve t enere
sotto controllo e quelli sui quali il gestore può esercitare l.ll'influenza:
l'individuazione delle misure per la prevenzione dei rischi d i incident e rilevant e.
Il gestore deve inoltre assicurare la loro corretta applicazione e il mantenimento nel
t empo della Joro efficacia
Ciò deve essere riferito alle attività di routile e occasionai svolt e in circostanze no1111ali o
anomale, dovute a tutte le persone che hanno aocesso all'ambiente di lavoro durante le
differenti tasi di vita degli impianti quali:
a) progettazione di nuovi impianti e loro modifiche:
b) costruzione:
c) esercizio, inclusi avviamento e te1111ata temporanea, prove e controlli:
d) manutenzione, durante r esercizio e le fermate:
e) d isattivazione e smantellamento.
Nella identificazione e valutazione dei rischi rilevanti, il gestore deve tenere conto dei
rischi delle attività lavorative del personale esterno operante a vario titolo nell'impianto
(fornitori di beni o servizi, addetti ad attività ausiliarie), d ei rischi dovuti alrinterazione di
tali attMtà tra di loro e/o con le operazioni svolte dal personale dell'impianto, nonché della
possibile presenza d i persone esterne (per esempio i visitatori).
Qualora le autorità competenti abbiano individuato in una particolare area la possibilità di
un effetto domino tra stabilimenti diversi (effetto domino esterno), il gestore attua e
mantiene attive una o più procedure per io scantio di info1111azioni sui rischi di incidenti
rilevanti ooo altri gestori presenti nell'area e per assicurare l'ottemperanza agli altri
obblighi previsti dalla legislazione vigente nel caso ci possibilità di effetto donino esterno.
Il gestore deve documentare e tenere aggiornate q ueste informazioni, in occasione di
modifiche e qualora int ervengano nuove conoscenze in materia ci sicurezza, interne o
esterne alrorganizzazione, anche derivanti dall'esperienza operativa, propria o in
situazioni similari, oppure dall'analisi di incidenti, quasi incidenti e anomalie di
funzionamento occorsi neUo stabilimento o in impianti analoghi.
Il gestore deve assicurare che i risuttati di queste valutazioni siano tenuti in
considerazione neUo stabilire, attuare e mantenere attivo il proprio SGS-PIR

4.3.2 Pll!scrlzlonllegaOe altre prescrizioni derlll8llU da adesioni volontarie


Il gestore deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per:
a) identificare e avere accesso alle prescriziori legali applicabili e arre altre prescrizioni
derivanti da adesioni volontarie che l'organizzazione sottoscrive e che riguardano la
prevenzione degli incidenti rìlevanti;
b) determinare oome tali prescrizioni si a pplicano ai fini della prevenzione degli
incidenti rilevanti.

9) Per '-~l'Ulteriore guiclaaull'ergomentoved&re i'l parfuolare "i elementiUestione dei ri&di d prooe&&O" e "MQiioramenlo
della C(lfll)&eenZa del proceGGO• cortenuli nella UN110616.

UN110617:2012 O UNI Pagina6


u gestore deve assicurare cne le prescrizioni legali applicabii, nonché le valutazioni e le
determinazioni espresse dalle autorità OOJ'I'l)etenti, e attre prescrizioni che
l'organizzazione sottoscrive, quai quelle derivanti da adesioni volontarie, incluse
specifiche tecniche a liveUo aziendale, siano tenute in considerazione nello stabilire,
attuare e mantenere attivo il proprio SGS·PIR.
Il gestore deve, inoltre, stabilire le specifiche tecnidle a livello aziendale agjjuntive,
necessarie a consentire la completa raziona.lizzazione in materia di prevenzione dei rischi
d i incidente rilevante e di controllo delle prestaziori.
Il gestore deve documentare queste informazioni e mantenerle aggiornate.

4.3.3 Obiettivi, traguardi e poogramma


Il gestore deve, per ogni funzione e liveiJo perti'tente, fissare i criteri e requisiti <i
sicurezza, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi generai, oosì oome detiriti nel
documento <i eli al punto 4.1, a fronte dei singoli rischi individuati. Gli obiettivi e i
traguardi devono essere documentati, mantenuti attivi e, CNe possibile, misurabiti e
devono essere coerenti oon la politica ci prevenzione degli incidenti rilevanti, compresi gli
impegni per la prevenzione degli incidenti rilevanti, per il rispetto delle presaizioni legali
applicabili e delle altre prescrizioni derivanti da adesioni volontarie che l'organizzazione
sottosaive. per il miglioramento oontiooo.
U gestore, nello stabilire e riesarrinare i propri obiettivi e traguarci, deve tenere in
considerazione le prescrizioni legali e le altre prescrizioni che esso stesso sottoscrive,
nonché gli esiti dell'identificazione dei pericoli e della valutazione dei rischi di incidente
rilevante di cui al punto 4.3.1. Deve anche considerare le proprie opzioni teooologiche ed
operative e i punti di vista delle parti interessate.
Per raggiungere i propri obiettivi e traguardi, il gestore deve stabilire, attuare e mantenere
attivi uno o più programmi. Il programma deve contenere:
a) l'indicazione delle responsabilità per il raggiungimento degli obiettivi e dei traguarci
per ogni funzione e livello pertinente dell'o rganizzazione:
b) i mezzi ed i tempi attraverso i quali essi devono essere raggiunti.
U programma deve essere riesarrinato ad intervalli regolari e pianificati. Ove necessario
esso deve essere modificato per tenere oonto delle eventuali modifiche delle attività, dei
prodotti, dei processi o derrorganizzazione aziendale.
Nel programma devono inoltre essere individuate le modalità di verifica dell'effettivo ed
efficace raggiungimento degli obiettivi, con particolare riguardo alrattuazione delle misure
di prevenzione degi incidenti rilevanti di cui al punto 4.3.1.

4.4 Attuazione e funzionamento

4A.1 Risorse, ruoli, responsabDità e autorità


Il gestore deve assicurare la disponibilità delle risorse indispensabili per stabilire, attuare,
mantenere attivo e migliorare il SG&PtR nel rispetto dei requisiti della legislazione
vigente. Esse comprendono le risorse lll\ane e le competenze specialistiche, le
infrastrutture organizzative, le tecnologie e le risorse finanziarie. Al fine di agevolare una
gestione della sicurezza efficace e compatibile con la realtà in cui opera lo stabilimento,
ruoli, OOJll)ili, responsabilità, autorità e disponi>ilità di risorse che riguardano la
prevenzione degli incidenti rilevanti devono essere defin iti, documentati e comunicati. Il
SGS·PIR deve inoltre, definire le interfacce tra le figure individuate, tra queste e fa tta
direzione e tutto il personale ooirrvotto in attività rilevanti ai fini della sicurezza. anche
attraverso i rappresentanti dei lavoratori.
Ugestore deve individuare un apposito rappresentante in possesso di ruoli, responsabilità
e autorità definiti per:
a) assicurare che i requisiti del SGS·PIR siano stabiliti, applicati e mantenuti in
conformità alla presente norma;
b) riterire al gestore sulle prestaziori del SGS--ptR, oomprese le valutazioni e le
deterni'lazioni espresse dalle autorità ClOrll)etenti, al fine del riesame e del miglioramento.

UN110617:2012 O UNI ~na7


4A.2 Competenza, formazione e consapeJOiezza
Il gestore deve assicurare per i lavoratori degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante,
che tutto il personale coinvolto in attività rilevanti ai fini della sicurezza. proprio o di terzi,
fisso o occasiooaJe, abbia acquisito la competenza necessaria mediante appropriata
istruzione, fo1111azione e/o esperienza e deve conservarne le relative registrazioni.
Il gestore deve identificare e verificare periodicamente le necessità formative dei lavoratori
in considerazione dei differenti livelli di responsabilità, d competenza e in relazione ai
rischi di incidenti rilevanti individuati, nonché agli incidenti e ai quasi-incidenti accaduti nei
propri impianti o in impianti similali ed aJ proprio SG$-PIR (vedere punto 4 .3 .1 ).
Il gestore deve provvedere alla formazione o intraprendere altre azioni per sodcftsfare tai
necessità, in modo da garantire il raggiurOmento e mantenimento ci tali requisiti, anche
in termini di qualificazione professionale e di capacità operative, conservandone le
relative registrazioni
Il gestore deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedl.l'e affinché i
lavoratori presenti, a qualsiasi titolo, nello stabilimento e ooinvotti in attività rilevanti ai fini
della sicurezza siano consapevoli:
a) dell'importanza della conformità alla politica di prevenzione degli incidenti rilevanti,
alle procedure e ai requisiti del SGS-PIR;
b) dei risc:R di incidenti rilevanti e delle relative conseguenze sui lavoratori, la
popolazione e rambiente, reali o potenziali, associati al proprio lavoro e dei benefici
dovuti al miglioramento delle proprie prestazioni individuali;
c) dei propri ruoti e delle proprie responsabilità nelrottenimento della conformità ai
requisiti del SG&PIR, inclusi i ruoi e responsabilità per la gestione delle emergenze
(vedere punto 4.4.7):
d) delle potenziai conseguenze derivanti da uno soostamento rispetto alle procedure
specificate.
Il gestore deve verificare l'efficacia delia formazione.

4A.3 Comunicazione
Il gestore deve OOtarsi di un sisterra in grado d garantire che le iriormazicri sui riscti di
incidente rilevante, C:Orll'resi i piani d emergenza, siano trasmesse il una torma e con conteruti
appropriati al ruolo ricoperto. a ooloro che, a qualsiasi titolo, sono presenti in stablimento.
Natura, contenuti e frequenza delle differenti forme di oomunicazione devono essere
stabiliti anche con riferimento a quanto previsto dalla legislazione vigente in materia di
informazione dei lavoratori degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante e ci
consultazione dei loro rappresentanti.
Il gestore deve, in relazione ai rischi di incidenti rilevanti individuati ed al proprio SG&PtR,
stabiijre. attuare e mantenere attive una o più proced:Jre per:
a) assicurare, anche ai fini di un miglior coinvolgimento e sensibilizzazione, la
comunicazione interna fra tutti i livelli e le diverse funzioni derrorganizzazione;
b) ricevere, documentare e rispondere alle rich.ieste pertinenti provenienti dalle parti
interessate esterne;
c) predisporre idonei stns nenti di comunicazione in materia di informazione alla
popolazione, di pianfficazione ci emergenza interna ed estema e di pianificazione
territoriale, secondo quanto stabilito dalla legislazione vigente;
d) assicurare le informazioni relative ai rischi di incidente rilevante a tutte le persone
che, per qualsiasi motivo, accedano all'interno dello stabifimento.
Il gestore nella definizione, nell'attuazione, nella gestione, nella verifica e nelle modifiche
del SGS·PIR, informa e consulta il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza • ~».

1O) Le rnodalilil &m:~ d&firile cbla Legislazione ~ge,...

UN110617:2012 O UNI Pagina8


4A.4 Documentazione
La documentazione del SGS·PIR deve oomprendefe:
a) il documento di cui al punto 4.1;
b) i documenti, comprese le registrazioni, richiesti dalla presente norma, inclusa la
notifica, l'eventuale raJ)JXlrto di sicurezza ed eventuali altri documenti richiesti dalla
legislazione applicabile;
c) i documenti, comprese le registrazioni, che il gestore ritiene necessari nelle varie fasi
di vita dell'impianto per assicurare 111a pianificazione, un funzionamento ed un
controllo efficaci dei processi relativi alla gestione della sicurezza per la prevenzione
dei rischi di incidente rilevante nello stabilimento.
La documentazione deve essere conservata ed aggiornata al livello necessario richiesto
per mantenere il sistema efficiente ed etficaoe, in modo che essa sia funzionale al sistema
ma non lo oondiziori.

4A.5 Controuo e gestione del documenti


l documenti richiesti dalla presente norma devono essere tenuti sotto controllo e
rintracciabili. l e registrazioni sono documenti di tipo particolare e devono essere tenute
sotto controllo in oonformità ai reqt.isiti indicati nel punto 4.5.4.
Il gestore deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per:
a) approvare i documenti ai tini della loro adeguatezza prima dell'emissione;
b) riesaminare e, qualora necessario, aggiornare e riapprovare i documenti;
c) assicurare che le modfiche e lo stato ci revisione corrente dei documenti siano
identificati;
d) assicurare che siano disponibili in tutti i luoghi d'uso unicamente le ediziori
appropriate dei documenti applicabili, ooo particolare riguardo all'esercizio e
manutenzione e alla gestione delle modfiche di impianto;
e) assicurare che la documentazione relativa alresperienza operativa sia resa
disponibile a tutti i lavoratori interessati;
f) assicurare che i documenti rimangano leggibili e facilmente identificabili:
g) ssicurare dle siano disponibili documenti idonei ai tini del controllo delle prestazjoni
e al riesame della politica e del SGS·PIR;
h) assicurare che tra le modalità riguardanti la gestione della documentazione, siano
specificati:
l'eventuale figura incaricata della gestione del sistema documentale,
i tempi ci conservazione della documentazione,
il collegamento tra la gestione della documentazione e i flussi info1111ativi interno
ed esterno all'azienda,
i conteooti e la forma (SIJPPQC'ti elettronici, cartacei, audiovisivi).
i) assicurare che i documenti di origine esterna, che rorganizzazione ritiene necessari
per la pianificazione e il funzionamento del SG&PIR, siano identificati e d'le la loro
distribuzione sia tenuta sotto controllo;
j) impedire l'uso involontario di doci.ITlenti obsoleti e applicare ad essi lll'adeguata
identificazione se per una qualsiasi ragione vengono conservati.

4A.6 Controuo operativo" >


Il gestore deve prevedere la predisposizione, l'adozione e faggiorn.amento di specifiche
procedure e istruzioni per il controllo operativo del processo e ci tutte le attività dello
stabilimento rilevanti ai tini della sicurezza.

11) Per unUteriore g.~icla sull'argom9nlo wdere in par-OOolare gli elem9nij •lntegità degli impianij• e AFe.ltori umari•
corten!Ji nella UN11 0616.

UN110617:2012 O UNI P89ila9


Il gestore deve identificare e pianificare le operazioni associate ai rischi di incidente
rilevante per le quai devono essere applicate misure di con1roho, relativamente al
funzionamento degli impianti in condizioni normali di esercizio, in condizioni anomale e di
emergenza, tenendo in debito conto i fattori umani, al fine di assicurare la funzionalità
delle interfaoce fra operatori, processo e ii'J'lliantL
Il gestore deve pianificare queste attività, compresa la progettazione, la costruzione, la
messa in esercizio, la manutenzjooe e lo smantellamento, al fine di assicurare che siano
condotte nene condizioni specificate:
a) stabilendo, attuando e mantenendo atti\le una o piÙ procedure documentate per
tenere sotto controllo situazioni in cui l'assenza di procedure documentate potrebbe
portare a difformità rispetto alla politica di prevenzione degli incidenti rilevanti, agli
obiettiVi e ai traguarci;
b) elaborando, nella(e) proced:Jra(e), i crit eri operativi;
c) prevedendo un piano di integrità degli inpianti significativi per la prevenzione degli
incidenti rilevanti oon la predisposizione di specffici aiteri e procedure per
identificare in maniera univoca i sisterri e i componenti rilevanti per la sicurezza Si
deve assicurare la rintracciabilità di tali sistemi e componenti e si devono effettuare le
attività <i manutenzione (preventiva, prograrrmata. e a guasto), ispezione e verifica
in modo da garantire l'affidabilità e disponibilità prevista per og~i parte dell'impianto,
in congruenza con i risultati emersi dalla valutazione dei rischi di incidente rilevante;
d) autorizzando e documentando, anche attraverso l'introduzione di specifici sistemi di
permessi di lavoro e accesso per i lavoratori all'interno dello stabilimento, le attività
rìlevanti ai fini della sicurezza, tra le quali in particolare, ispezione e verifica,
manutenzione, costruzione e smantellamento;
e) stabilendo, attuando e mantenendo attive le procedl.l'e per la prevenzione dei rischi di
incidente rilevante c:omessi alla fornitura di beni e servizi utilizzati e coml.l'licando ai
fomitori. compresi g; appaJlatori, le procedure e i requisiti di sicurezza ~licabli e in
oonguenza con quanto emerso dalla valutazione dei riscti d ilc:idente rilevante ed
effettuando al rig.Jaroo appropnate ""rifiche anche ala cooseg1a ed al preawiamento.
Il gestore deve garantire la selezione dei territori ed appaltatori anche sulla base di
requisiti di sicurezza PIR, assicurarne il pieno coinvolgimento e consapevolezza nella
gestione dei rischi rilevanti e deve prevedere un sistema di controllo della sussistenza di
tali requisiti per r intera durata del rapporto.

4A.7 Pll!parazlone e risposta aueemergenze121


Il gestore deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per individuare le
potenziali situazioni di emergenza e i potenziali incidenti rilevanti che possono creare
danni alle persone, all'ambiente e allo stabilimento e le modalità di risposta ad essi,
attraverso la predisposizione del piano di emergenza interno. Le misure di protezione e di
intervento devono essere individuate sulla base delle informazioni e dei risultati delle
attività di valutazione dei rischi di incidente rilevante.
A tal fine, devono essere valutate le conseguenze dei possibili incidenti rilevanti sugli
impianti, sui lavoratori, sulla popolazione esterna e sull'ambiente, per individuare gli
elementi che consentano l'elaborazione del piano ci emergenza. sia interno, sia estemo.
Il gestore deve rispondere alle reali situazioni di emergenza e agi incidenti rilevanti e
prevenire o mitigare le conseguenze negative ad essi associate.
Il gestore deve periodicamente riesaminare e, allorché necessario, revisionare il proprio
piano di emergenza interno secondo le periodicità previste dalla legislazione vigente dopo
che si sono verificati incidenti o situazioni di emergenza. La revisione del piano di
emergenza interno deve essere effettuata anche in base alle nuove oonoscenze tecniche
in materia e valutando le eventuali modifiche alla struttura organizzativa.
ngestore, oltre alle attività <i informazione, formazione e addestramento del personale presente
in stab6mento ed alla dotazione dell'eql,jpaggiamento ci protezione incl\liduale, deve prevedere
esercitazioni, generaJi o spec:iliche, del piano d emergenza interno, almeno secondo le
periocicità minime previste dalla l~one vigente o a fronte <i modifiche intercorse.

1~ Per un'IJI&riore gUda &UI'atjpmenlovedere in parijcdare l'elemento aGesijone dell'emergenza interna' C(lfllenUio nela
UN110S16.

UN110617:2012 O UNI Pagi'la 10


Il piano di emergenza intemo deve comprendere, oltre le attività d risposta, anche le
procedure di raccolta dei dati, analisi e trasmissione delle informazioli alle Autorità
competenti ed il k>ro eventuale coinvolgimento.
Il gestore deve predisporre ooa o più procedure per lo scambio di informazioni con
eventuali altri gestori presenti nell'area al fine di riesalrinare ed eventualmente modificare
il Piano d Emergenza Interno.
Il gestore deve predisporre quanto di sua competenza previsto dal Piano di Emergenza
Esterno delio stabilimento, in accordo con le autorità competenti, oonsiderando in
particolare le eventuali conseguenze di un effetto domino da/verso stabilimenti limitrofi.

4A.8 Gestione delle modHiche'~


Il gestore deve definire, documentare, attuare e mantenere specifiche procedure per
garantire una corretta gestione delle mocifiche, permanenti o temporanee degli impianti
esistenti e della progettazione degli impianti o parti d impianto nuovi, comprese le
modifiche al ciclo produttivo (cambiamenti di sostanze, parametri di processo, sistemi d
sicurezza, ecc.), all'organizzazione aziendale o alle procedure.
Queste procedl.l'e devono includere:
a) la definizione di modifica (organizzativa, procedurale, impiantistica);
b) il limite temporale massimo fissato per le modifiche l eJll)Oranee:
c) il campo d applicazione delle procedure per la gestione delle modifiche;
d) l'analisi dell'eventuale iriluenza siJlasicurezza che possono avere le modifiche, aJ:traiJerso
llla valutazione preventiva dei rischi etfettuata in tase di progettazione dell"inteNento e
coerente con il resto dell'attività, COJ11)reso il coinvolgimento, per quanto possiJile, del
personale ilteressato, a fine di mantenere i aiteri e requisiti d sicurezza fissati, con
particolare riferimento a quelli basati sli principi di sictlrezza intrinseca per PIA, e il rispetto
d quanto previsto in materia daJia noiTJ'lativa vigente:
e) le modaJità d pianificazione delle attività finaJizzate alla sirurezza, dala progettazione della
modffica fino al collaudo finale, atlrallerso lulle le fasi realizzative:
f) le modalità di aggiornamento della documentazione, compresa quella inerente la
valutazione dei rischi di incidente rilevante d cui al punto 4.3.1 e reventuale rapporto
di sicurezza. nelrassetto finale degli impianti e/o dell'organizzazione aziendale;
g) le modalità di riesame dei fabbisogni toiTJ'lativi e di addestramento del personale
coinvolto a quallllque titolo dalla modifica apportata;
h) la definizione dei sistemi di approvazione della modifica, subordinati all'esito d
attività di controllo degli interventi realizzati;
i) le modalità oon le quali le modifiche sono documentate e commK:ate al personale.
Le attività di progettazione e modifica devono essere pianificate e assegnate a personale
con qualificazione e competenze appropriate.
A ciascuna verifica della progettazione devono partecipare, secondo modalità specificate
dalle procedure, i rappresentanti di tutte le funzioni interessate alla fase di progettazione
sotto verifica ed anche altro personale specializzato ooirrvotto nelresercizio.

4.5 Veri! lca


4.5.1 Sorveglianza e misurazione delle pr9Stazfonl"l
Il gestore deve stabilire, attuare e mantenere attive ooa o più procedure per sorvegliare
e misurare regola.ITI'lente le principali caratteristiche delle proprie operazioni che
interessano la prevenzione degli incidenti rilevanti.
La(e) procedum.(e) ~devono) comprendere (~~edere p1.111o 4.5.4) la documenlaziooe delle
intormazioni che consentono di sorvegliare randamento delle prestazion~ dei controlli operativi
m
apl»cabili e della conformità agli obiettivi e tro.guardi defiliti dal gestore.

13) Per un'ulteriore guida &~lfargomento vedere in parijcdare gli el9f1'19n; ·Procedure d progettaziof'l9 e riesame clei
progetti• e ·ae&tione delle modfiche• della UNI 10616 e della UNI 10672.
14) Per un u~riore g.~icla &~l'argomento vedere n particolare l'elemenb • lnlegità degli impianti• della UN11 0&16.

UN110617:2012 O UNI Pa9na11


Il gestore deve assicurare che la verifica delle prestazioni sia effettuato, registrato e
documentato in termini continuativi mediante riscontri sull'esercizio corrente degli impianti
e basato, mediante apposite proced:Jre, almeno su:
a) valutazione degli incidenti, quasi incidenti e anomalie di funzionamento occorse
nello stabilimento o in impianti simìlari;
b) esiti d prove e ispezioni dei oomponenti o sistelri d'impianto critici ai fini della sicurezuç
c) valutazione di eventuali indicatori deft'efficacia ed efficienza del SG$-PIR e del loro
andamento;
d) valutazione dell'esperienza operativa acquisita, propria o in situazioni similari;
e) verifica del mantenimento della ft.llzionalità dell'organizzazione e dei requisiti di
qualificazione professionale e capacità operativa degli addetti.
Il gestore deve assicurare che le attrezzature di sorveglianza e misurazione utilizzate
siano periodicamente sottoposte a verifica e manutenzione e deve oonservame le relative
registraziori.
tt:ta La legislazione vigente, nel ttattare questo tema, utilizza la dizione •controllo delle prestaziori".

4.5.2 Valutazione del rispetto delle prescriltonl


Il gestore deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per la valutazione
periodica del rispetto delle prescrizioni legali applicabili.
Il gestore deve valutare ìl rispetto delle altre prescrizioni derivanti da adesioni volontarie
che essa sottoscrive.
Il gestore può oorrtlinare tale valutazione con la valutazione del rispetto delle prescrizioni
legali o stabilire una o più procedure separate.
Il gestore deve conservare le registrazioni dei risultati delle valutazioni periodiche.

4.5.3 lncldenll, quasllncldent~ non conformità, azioni corll!ttlve e azioni preventive'~


Il gestore deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per trattare gli
incidenti, i quasi incidenti, le anomalie, i guasti, le non conformità reali o potenziai e per
intraprendere azioni correttive e aziori preventive.
la(e) procedura(e) deve(devono) definire i requisiti per:
a) identificare e correggere le non conformità ed intraprendere le azioni per mitigarne le
conseguenze. le non conformità includono incidenti rìlevanti, incidenti,
quasi-incidenti, anomalie, guasti e carenze gestionai;
b) esaminare le non confo1111ità, dete1111inarne le cause ed intraprendere le azioli per
impedirne il ripetersi:
c) valutare la necessità di azioni tese a prevenire le non confo1111ità ed attuare nisure
specifiche per prevenime r accaOunento:
d) registrare i risuftati delle azioni correttive e delle aziori preventive intraprese:
e) riesaminare l'efficacia delle azioni correttive e delle azioni preventive intraprese.
l e azioni intraprese devono essere adeguate all'importanza dei problemi ed ai rischi ci
incidente rilevante individuati.
l e azioni ritenute necessarie a seguito di non conformità e carenze riconosciute nella
politica di prevenzione degli incidenti rilevanti o nel SG$-PIR devono essere valutate
prima della loro attuazione, secondo quanto previsto nel punto 4.4.8 e attuate in modo
pianificato, documentato e controllato.
Il gestore deve assicurare che alla documentazione del SGS-PIR siano apportate tutte le
modifiche necessarie.

15) Per un'ulteriore gLiela siJI'argomenb wde~e in parijcda~e l'elemento ·Analisi degli irci:lentf della Ulll 10616.

UN110617:2012 O UNI Pagi'la 12


4.5.4 Registrazioni
Il gestore deve stabilire e mantenere attive le registrazioni necessarie a dimostrare la
conformità ai requisiti del proprio SGS·PIR e della presente norma, e i risuttati ottenuti.
Il gestOfe, in accoroo oon i criteri deOrèi per la gestione della documentazione, <1e1>e slabiire,
attuare e mantenere attive una o più proce~.ne per r identificaz.ione, l'arctiviazione, la
prot~ la reperibilità, la oonseNaZione e reriminazione delle registrazioA.
Le registraziori devono essere leggibili, identificabili e rintracciabili e devono restare tali.

4.5.5 Audft Interno


u gestore deve assicurare che siano condotti audt interni con verificatori interni e/o
esterli del SG$-PIR a intervalli pianificati, al fine di:
a) determinare se il SG&PIR:
1) è conforme a quanto è stato pianificato per la gestione della sicurezza. compresi
i requisiti della presente norma, alla Legislazione vigente, alla politica di
sicurezza, aUe norme tecniche e prassi in materia di incidenti rilevanti,
2) è stato correttamente attuato ed è mantenuto attiw,
3) è efficace nell'attuare la politica e nel conseguire gli obiettivi stabiliti dal gestore,
4) è il gado d mantenere i criteri e reqlisiti di sK:urezza stabiliti per inpianti e processi;
b) verificare l'attuazione delle azioni correttive individuate a seglito degli esiti degli
aud~ precedenti;

c) fornire al gestore infoiTJ'lazioni sui risultati degli audit.


Uno o più progammi di audit devono essere pianfficati, stabiliti, attuati e mantenuti attivi
dal gestore, tenendo in considerazione r importanza deUa(e) operazione(i) esaminata(e) e
i risuflati degli audit precedenti.
Devono essere stabiile, attuate e manterute attive llla o più proced.Jre di audi che indichino:
le responsabilrtà e i requisiti per pianificare e condurre gi audit, per riportarne i
risultati e per conservarne le relative registrazioni;
la deteiTJ'linazione degli scopi, dei criteri, del call'l'O di applicazione, della frequenza
e della metodologia degli aud t
La selezione degli auditor, la loro competenza e la conduzione degli audit deve assicurare
l'obiettività, l' mparzialità e r etticacia del processo di audit.

4.6 Alesane del SGS·PtR


Il gestore deve riesaminare il SGS·PIR dello stabilimento ad intervalli pianfficati, per
assicurare che esso continui ad essere idoneo, efficace ed adeguato, in relazione agli
obiettivi prefissati nel documento di cui al punto 4.1 , alle disposizioni previste dalla
legislazione vigente, a riferimenti e prassi accettate. l riesami devono OOJllXendere la
valutazione delle opportunità di miglioramento e la necessità di apportare modifiche al
SGS·PIR, OOJllXesi la politica, gli obiettivi e i traguardi. Le registrazioni dei riesami del
gestore devono essere conservate.
Gli elementi in ingresso per i riesami del gestore devono comprendere:
a) i risultati degi audit interni e delle valutazioni sul rispetto delle prescrizioni legali e
delle altre prescrizioni che r organizzazione sottoscrive:
b) le comunicazioni provenienti dalle parti interessate esterne, compresi i reclami:
c) le prestazioni in materia cj prevenzione degli incidenti rilevanti delk> stabilimento:
d) il gado di raggiungimento degli obiettivi e dei traguarci;
e) lo stato deDe azioni correttive e preventive:
f) lo stato di avanzamento delle azioni previste dai precedenti riesami della direzione:
g) il cambiamento di situazioni circostanti, le evoluzioni delle prescrizioni legali e delle
altre prescrizioni relative alla prevenzione degli incidenti rilevanti:
h) le raccomandazioni per il niglioramento:

UN110617:2012 O UNI Pa9na13


i) le informazioni sulla base delle quali i rischi d ilcidente rievante possono essere
riesaminali, quali i risultati degli stuci di siCISezz:a. e i rapporti di incidenti, quasi incidenti e
anomalie di funzionamento occorsi nello stabilimento o il impiarii similari, l'esperienza
operativa ocquisita, propria o il situazioni analoghe, di cui ai punti 4.3.1 e 4.5.1.
Gli elementi in uscita dal riesame del gestore devono comprendere tutte le decisioni e le
azioni relative a possibili modifiche alla politica di prevenzione degli incidenti rilevanti, agli
obiettivi e ai traguardi e ad altri elementi del SG$-PIR, al fine di nigliorare l'efficienza e
l'efficacia del SGS-PIR, coerentemente con l'impeg~ o al nigliommento continuo.

UN110617:2012 O UNI Pagi'la 14


BIBLIOGRAFIA
[11 Decreto Legislatill<> 17 agosto 1999, N" 334 "Attuazione della Direttiva 96182/CE
relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi oon determinate
sostanze pericolose•
[21 Decreto Legisla1ivo 21 settembre 2005, N" 238 "Attuazione della Direttiva
20031105/CE che modifica la Direttiva 96/82/CE sul oontrono dei pericoli di incidenti
rilevanti oomessi ooo determinate sostanze pericolose•
(3] Decreto del Ministero dell'ambiente del 9 agosto 2000 "linee glida per rattuazione
del sistema di gestione della sicurezza"
[4] ISO Guide 72 Guidelines for the justification and development of management
system standards
[51 85 OHSAS 18001 :2007 Occupational health and safety management systems ·
Reqt.irements
[6) Linee Guida per un sistema ci gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL)
[7] UNI 10616 Impianti a rischio d incidente rilevante. Sistemi di gestione della
sicurezza- Linee guida per l'attuazione della UNI 10617
[81 UNI 10672 Impianti di processo a rischio di incidente rilevante. Procedure di
garanzia della sicurezza nella progettazione
(9] UNVTS 11 226 Impianti di processo a rischio di incidente rilevante • Sistemi di
gestione della sicurezza • Procedure e requisiti per gli audit

UN110617:2012 O UNI PaQna15

Você também pode gostar