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Guillermo Gonzalo Quelali IL BERNOCCOLO ‘DEL CALCOLO |! _ Esercizi di analisi matematica | y Indice 1 Prima dl partire per un lunge ving. 2 iB uu 6 16 ‘Alea quest i tora = login isiemistin i insiemni numeri 21 Interval in : 22 Aleuni questi di teoria max, min, sup, inf in it. Polinomi eee eee Piano Cartesiang » Aleuni quesiti di teoria -funzioni<* ++ 5.1 Ancora qualche richiamo di teotia Strategia grafca per le rsoluxione di equosioni ¢ disequasion Rotta, equazioni e disequazion! di primo grado TA.” Alcuniesereit di base sulla xetta Parabola, equation! ¢ disequesioni di socondo grado 22.22: Polinomio di grado superior al secondo, equazioni e disequazioai Viperbole Rapporto di polinomi di grado superiore al secondo, Savion dive: quasioni .. 1 valore assoluto, equacioni © disequacioni Gi ivasionali, equazionie disequazioni 131. Radicali 132 Funsione radice quadzata f(2) 133 La funsione radice cubica f(a) 134 Equazioniirrazionali .... 185 _Disequazioni irazionali =. Lesponenzialie il logaritmo: equasioai 6 denon M41 Equazione espononziale : 142 Equazione logaritmica 143 Disequazione esponenziale || M4 Disequazione logaritmica . ‘Angoli e loro misura se... ‘Fanzioni trigonometriche agaxdseezess: Indlee 16.1 Grafici delle funzioni trigonometriche 162 Relazioni goniometriche 163 Equasioni goniometriche elementari 164 _Disequazioni goniomotriche elementari 17 max, min, sup, infin R... il ritorno 18 Quetiti df eutovalutazione . . Sulle funsioni ¢ sui grafict 1 Aleuni quesii di teoria - fanzioni elementari Funzioni elementari 3 Tmmagine e controimmagino .. 4 Comporiaione di funzioni...... 5 Imagine e controimmagine di funzioni composte & — Funzioni monotone : 7 8 9 X ‘Monotonia di funsioni conipie Funzione inversa : unzione reciproce 0 La danza delle funzioni clamentati 10.1. Disequazioni risote graficamente 11 Qualehe osercizio di ripilogo ..-... 32 Quesiti di autovalutszione Sui numeri complossi 1 Aleuni quesiti di teoria - numeri composi. Tradicall..- zi ‘Boerelzi di base | Operauioni con i numeri complessi Potenza e radice r-sima Equasioni in © Disequasioni in € Qualehe eserczio di rispiiogo ‘Quesiti di autovalutazione jul limiti e sui confronti localt ‘Alconi quesiti di teoria - limiti Definizione di limite... + Continuita Limiti di funsioni composte. Continuita delle finzion! definite @tratt Ponti di discontinuita . Algebra dei lit ‘Limiti di successione Limiti di funzioni rasionall fate Non esistenza def limiti..... 10.1 Non esistenze det limit per il dominio 10.2 Teoreme. Limite di restrzioni, 10.3 Criterio di non esistenaa del limite ai waa fandione 11 Teoreme del eonfronto 10 us 15 18 ug 14 128 x9 47 139 a0 149 150 152 153, 155 187 164 169 mm im arr 178 180 187 189 193 195 109 200 203 207 207 208 209 a 8 84 88 90 05, 06 13 15 8 9 ree B B “4 6 16 FG 18 19 20 2 Indice Infinit, infnitesimi simbol i Landen ‘pnleasone dt snbol di Land ‘Applicaton de ait ea es 141 Ordine al infinitesimo e parte principale 142 Grind nfalteinno put risa oa pun. 143 Ordine dl infatoe parte principale : 14d Galcolo delimit con aimbot di anda - 145 Galenlo dali con paramett 140 Timi i fain! gona Limi dl tipo im fe) { prolungsbile per tontnuth ‘dott ‘Teorema di Weaiivass 20 ‘Teorema dl exotnma degli zed. Ba un pio pae : Quast ai ntovalitasione Sul calcolo differenziale 1 ‘Alcuni quesii di teoria - derivate di funzionielementari Defizizione di derivata nel punto Te regole di derivazione 31 Lalinearita della derivata =. 32 La derivata del prodotto e del sappotto 33 La derivata della funzione composta « 34 La derivata dea funione h(x) = f(z)... se le funsioni non fossero explicite? Reta tangente al grafico di f nel punto di ascisea Ponti di non derivabiita Punti di derivabiiea TL.” Derivabilita con parametei- ‘Derivata della funzione inversa..- ntervalli di monotonia, massimo ¢ ininimo ‘Teorema di Rolle .. ee ‘Teorema di Lagrange ‘Teorema di De Hopital 12.1 Situagioni in eui non possiamo sppiare il teorems di De Topi tal fn ‘Le funzion!iperboliche Quesiti di sutovalutazione Darivate successive e Sviluppo di Taylor. =. 16.1 Alcuni questi di teoria- MacLaurin e ‘ple Sviluppe di Taylor, il ealcolo diretto Bserciai di riscaldamento . Algebra degli “o-pecolo” ° Sviluppi di ‘Taylor e MacLaurin . Convessita, concavita e fess Ordine di nfinitesimo e parte principale aa 216 aT 28 233 235 DT 21 233 236 237 242 9 252 254 260 267 268 2m 274 215 278 282 280 290 293 295 207 299 301 301 304 308 312 312 au 318 320 322 328 338 xu Indie 22 Cals del imi sttravrs la screa dell pati prnepal 34 28 Quesiti di autovalutazione i 348 6 Sullo studio di funziont 353 1 Studio di funaioni fee cree 854 7 Sul ealcolo integrale 367 1 Alcuni quesiti di teoria integral... : 368 2 Integrali immediati eas 3r2 3 Linearita dellintegrale aa 3r2 4 Integrazioni per parti 374 5 Integral per sostituzione ce : arr 6 Intograzione di fmzioni rasionall 220622220000 20 00 381 7 Intograzione di funzion!irravionall «11. 380 8 Formule parametriche 302 9 Primitive in senso goneralizaato vee 304 10 Integrale definito .... 397 10.1 Integrali definiti con valore assoluto <<< 402 10.2 Applicazione. Caleolo delle aree 404 11 Teoroma della modia integrale . fee 406 12 Integrali impropri: ealeolo diretto...--. 408 13 Intograli impropri: eritori del eongrouto - 413 13.1 Convergensa assoluta arr MM Bunzioni integrali ..- aig AMAL Sviluppi di Taylor © Maskaurin 421 M420 Limi... : Tl ama ae Denese eee 425 15 Azzecea la funzionel D436 16 Quesiti di eutovalutazione : 7 8 Sulle equaziondiferenzal 433 ‘Alcuni quesiti di teoria - equazione diffeenaiale .....- cee 488 2 Bunsen! dferensal del pine ocine 436 21 Equazloni differensiali a variabili separabii 436 2.2 Equazioni differenaali linear del primo ordine TL 39 3 Equacioni differenaalilineari del secondo ordine .. 443 | 3.1 Equaaione differenziale lineare cocfficionticastanti omogenea . 443 3.2 Equazione differenaiale lineare a coefficient costanti completa 446 4 Quesitt di autovalutazione 459 A Simbologia 463 Bibliografla 465 Capitolo 1 Prima di partire per un lungo viaggio... bisognerebbe avere un buon equipaggiamento! Com’ pose che fa matematica, resend foraensalent wn prodetto ib pincer wane indpendente ‘piegh ix modo cal anmireooe ease real? “Albert Einstein (1879-1955) 2 1_= Prima di partite por un lungo viagxio.. 1. Alcuni quesiti di teoria - logica e insiemistica 1, Una proposizione P & un emumciato (a) che pone delle domande matematiche, (b) a.cul possiamo attribuire un valore di veita (e) che esprime un comando. (@) cho esprime une domanda retorica. (6) che esprime una previsione ccatta. 2, La congiunsione logica di P © Q, indicate con PA Q, (@) ¢ falsa quando almeno una delle proposizioni & vera, vera quando entrambe le proposiaiont sono false. (b) @ vera quando almeno una delle proposizioni & vera, falsa quando entrambe le proposizioni sono false. () ® false quando entrambe le proposiziont sono vere, vera quando almeno una {elle due proposizion &falsa (@) @ vera quando entrambe le proposizioni sono vere, falsa quando entrambe Ie proposisioni cono false. (©) & vera quando entramibe le proposizioni sono vere, false quando almeno una delle due proposizion ¢falsa. 8, La disgiunsione logica di P e Q, indicata con PV Q, (@) 8 vera quando almeno una delle proposizioni & vera, falsa quando entrambe le ‘proposiaioni sono false. () @ vera quando almeno una delle proposizioni @ vera, falsa quando slmeno una delle due proposizion ¢fals (6) & vera quando entrambe le proposizioni sono vere, falsa quando almeno una delle due proposizion! & fas, (@) @ vera quando almeno una delle proposizioni 8 vera, falsa quando entrambe le proposizioni sono false (c) & falsa quando entrambe le propesizioni sono vere, vera quando almeno una delle due proposiaion! & fsa, 4. Liimplicazione logica P > (a) @ falsa quando V'antecedente, ossia P, ¢ vera e il eonseguente, ossia Q, 2 false, ‘entre & vers negli altri cas. (b) @ vera quando Pantecedente, ossia P, @ vera e il conseguente, ossia Q, & false, ‘entre 8 falsa negli altri casi (6) @ als quando Vantecadente, os 0, 2 verse il consorunte, osta P, fale ‘mentro 6 vera negli altri casi (@) @ falsa quando 'antecedente, ossia P, @ falsa e il conseguente, ossia Q, & vera, ‘entre @ vere negli altri cas () @ vera quando lantecedente, ossia Q, @ vera e il conseguente, ossia P, & falsa, ‘entre & vera nog altri cas §1_— Aleuni quest! a teori 5. Quale delle seguenti alfermazioni @ FALSA? 6) a congiuaoneP AP 8 wee a te ene Pa quad P 8 ao Rta etandone PUP 6 spe vee () Lnnlcson lies PP fa {3 ta ezpallce SP 0 fa quando P 8 wen 6, NelPimplicazione logica P => Q 4) roossions Pi chin es {SP ese er? 8 Bin conlfon esta pr @ Sa peovlons Gt came ot OB econidone suite por 1. Le frase “Ye : p(2)” significa (a) 1 prediceto p(z) @ folso per almeno un 2. (b) il predicato p(x) & vero per ogni z. c) il predicato v i) i prediato 9} # ver praia wn 2 () il predieato plz) @ vero per qualche z. 8, In frase “Se : p(2)” significa: 2) @ falso per ogni x. (0) ordi fe a nla pro A prodicato ptz) ¢ vero per ogni 2 {c) il predicato p(x) ¢faleo per almeno wn =. (A) il predicato plz) & vero per un unico = (e) il predicato p(x) & vero per almeno un =. 9, Indicare Pequivalenza corretta (2) = (Ve: p(z)) + Je: pls). e (Wz: p(z)) + 3x: =p(2). {e) “(¥es-ple)) © ere G oReiae) Sane {3 seine 10, Negazione di un predicato quantifiato 8 eR} 23:7} (b) (Be: pla)) 49 ¥e : ple) dae ee 6) Ge" ple) 4 Vz). 4 1 ~ Prima di partiro por un lungo viagsio. LL. Quale dello seguenti affermasion! & FALSA? (b) Un insieme privo di clementi si chiama insieme vuoto e si indica con 6. (¢) Dato un insieme U, si dice che l'insieme A e un sottoinsieme di Ue si sive ACU se ogni elemento di Ae anche un elemento di U. (@) Se esiste un elemento ai U che non appartiene ad A si dice dice che A é un sottoinsieme proprio di U e si scrive A.C U. (6) Se ACU e contemporaneamente UC A allora AU. § Se. 0.un elemento di A si scrive x € A, mentre se non lo 8 si serive x ¢ A. 12, Quale delle sequent affermazioni @ FALSA? (@) Vinsieme ai sottoinsiemi di A si chiama Vnsiome delle parti di A e si indica con PA) (2) Ini dlernna B\A Vnsome deg «che apprtengono aA enon appar tengono » (c) Tnsleme unione AU B Vinsiome degli che eppartengono ad A oppure a B. (G) Insieme interexione AB Tiasiane degl = ehe appartengono ad Ae a B. (@) La differenza simmetrica@ Pinsieme degli element di A che non appartengono 2B e Vinsieme degh element di B che non appartengono ad A. 18, Dati due insiemi A eB non vuoti, definiamo prodotto cartesiano di Ae B (a) Vinsieme Ax B (b) Vinsieme B x A (c) Vinsieme Ax B (A) Vinsieme Ax B (@) Vinsieme Bx A (62) :be AAD EB). [o,b) :@€ AAD EB). (ba):0€ AAD Bh a,b) sae AADE BY. (a):a€ AADE Bh. 14, Dato w jeme A CU si dice complementare di A rispetto U, (0) Vinsiome A= A\U {o:a€U Aag A). (b) Vinsieme A= U\A = {a:a€ AAag¢U}. (c) Vinsieme A aeUAag A} (4) Vinsieme A ae Anag Ab (@) Pinsieme A aeUAagv} 15. Quale delle seguenti affermasioni @ FALSA? §2_— Gi nsiom numerich 5 2. Gliinsiemi numerici I numeri naturali, Con il simbolo N si indica Pinsieme det numeri naturali N= {0.28,...}. In matematica il mumero naturale non @ ua eoncetto primitivo, anche se Enutnee! natural sono i primi numeri che impariamo. Il metematico Giuseppe Peano fded un gruppo di assiomi al fino di definire assiomaticamente V'insieme del numeri natural 1) Briste un numero naturale, Io 0. 2) Ogni numero naturale ha tin numero naturale successore 3.) Numeri diversi hanno successori divers. 4) Lo 0 non @ i successore di alcun numero naturale 5.) Ogni insieme di numeri naturali che contenga lo zero e il suocessore di ogni proprio clemento coincide con Vntera insieme dei numeri natural (assioma dellnduzione), Gli assiomi di Peano sono indipendenti, ovvero nessuno di essi pub essere dimostrato a partire dagli altri 2.1 Eserelaio, Sia n €N un numero naturale qualsiasi diverso da zero Tieuo successore 2n-+1 mentre il suo precedente &n— 1 Tnumert pari of indicano con dn mentre i numeri dispari con 2n+ 1. Un numero naturale p € N si dice primo se & maggiore di 1 ed & divisibile aolo per 1 ¢ per se sleseo, altrimenti viene detio composto, 2.2 Bsercizio. Siano dati due numeri pari 2n € 2m con nm € N, la loro somma & ‘ancora pari: 2n-+ 2m = 2(n +m) (Ora siano dati due numeri dispari 2n +1 ¢ 2m +1 con mm €N, la loro somma & sempre pork: 2n-+14-2m-+1=2n4+2m+2=%n m+). 2.9 Bocrcizio. Siano dati duo numeri park In © 2m oon nym CN, il lore prodotto & ‘ancora pari: 2.2m = 2-2n-m = 2(2nm) ‘Ore siano dati due numeri dispari 2n-+ 1 e 2m+1 con nm €N, il loro prodetto 2 sempre dispari (2n41)- 2m-+1) = dm + Bn + 2m +1 = 2(enm + m-b Mm) +1 2.4 Esorcizio. Siano 7,3 €N: T+ EN, 7-3=4EN, (m=) (m= 2) 000 B21 [ mnmeri interi. Addizionando due numeri naturali tteniamo un altro numero natu- rale, Le gttrazione tra due numeri natural non @ sempre possible, ad estmpio non possiamo Sottrace 7 da 3 oltenere un numero naturale (vedesi Peserciio 2.4), Per pore rimedi alla Sinsone con I sotrasine a gghongon a amen natural nme nega tiene in {eto modo Min de ine ite denotnt com Z= oy 8) 2,10 4122 Bp} Sia n EN, Si definisce n fattorile 1 numero nl 2.5 Teorema (Divisoue con resto). Siano a,b € Z con b> 0. Alora esistono due tunici inter, i quosiente q ed il resto r, tali chea=qvb-+r, OSr letul [lel— bell < lea) 2.1 Intervalli in BR Fissati ab € R con a a}, ———_$—______> Interalochinso: (-00.0)= {2 €R: 2 0}, Ry Ree{reR:2<0}, Ry abs 2.2 Aleuni questi di teoria ~ max, min, sup, infin Re 16, Sia ACR. Si dice che M €R 8 un maggiorante per A se (0) 32 ¢ A:a> M. (b) ee AracM. (o) aS M,vac A. @) a= Mae A. (e) > M,vae A $2 = GI insicat numerich IT. Sia ACR. Si dice che M €R & um minorante per A se (a) o < M,Va€ A. dae A:a>M. (e) a> MVae A. (d) Sac Asa M, Vor A. (6) 3acA:a> MVM ER. 2. Sia ACR. Si dice che A @ limitato se (s) YM ERY: ac A: fal > M. () Bae AzJol> M, VM ERY. (o) AM € RY: [ol <'M, Vac A. (@) a eRt: sae A? lal > M. (6) Var eR*: ol 5M, Vae A 10 1 ~_ Prima di partite per un lungo viageio 23, Sia ACR. Si dico cho A 8 illimitato se e solo se 2 (a) AM eRt:3oeA: fal > (b) Yae A: 3M eR : Jol Sa. (o) AMERY : |e) > M, Yae A, (a) VM Rt: al > M, Ya e A. (e) WM ERY: 30e A! fal > M. 24, Sia ACR. Definiamo estremo superiore di A in R, che indichiamo com sup A, 3 (0) 1 masso (so eit) del mageiorant di A § imino (sess) det magenta A 5) mama (ee eit) de misoaat i A () sl minmo (ee ets) del sunoant i A ) i magiorante (een) det nani A. 25. Sia ACR. Definiamo estremo inferiore di A in R, che indichiamo con inf A, (a) iL minimo (se estste) det maggioranti di A. Wats (eed) de meant {c) il minimo (ge esiste) dei minoranti di A. (@) 11 massimo (go esists) dei maggioranti di A. (6) il minorante (so existe) det minimi di A. 26. Sia ACR. Ti massimo (minimo) di A (a) se existe, non & unico. (b) se 8 unico coincide con il sup (inf) (c) se @ unico, esste. (d) se existe, 8 unico (6) esiste see solo se coincide con il sup (Inf) 27. Sia ACR. Se esisto max A in R (a) allora A @ superiormente limitato e sup A= max A. (b) allora A 8 inferiormente imitato e inf A = min A fo} ler nit up 0 eos mad A ) ellora esiste min A se e solo se inf A € A. c) allora A é inferiormenteillimitato e sup A= max A. 28, Sia ACR. Seesiste min A in R (a) allora esiste max A se e solo se sup A € A. (b) allora A e superiormente limitato e sup A = max A. (c) allora A @ inferiormente limitato e inf A= min A (a) allora esiste inf A se e solo se min A € A. (6) alloca 4 @ superiocmente ilimitato o inf A = min A. 4, Insiomi numerit u 29, Sia ACR. Se esiste sup A in R b) allora esiste max A ed @ unico. {¢) alloca A @ inferiormente ilimitato. (4) allora A 2 euperiormente limitato e sup A (¢)allora esiste max A so e solo se sup A € A. gj ameeectors max. 30, Sia ACR. Se esiste inf A in R () allora A 2 superiormente iim () alloraesiste min A ge e solo so inf A ¢ A. c) allora A @ inferiormente limitato e inf A= min A. (d) allora esiste min A = inf A. (c) allora esiste min A ed @ unico. 2.14 Esercizio. Determinare l'insieme det magpioranti e Viasieme dei minoranté det ‘sequenti sottoinsiemt di Re dare una rappresentazione grafic. 1 [A=C3HUG7 Vinsieme det minoranti {2 €R:#<~3} 0 det maggioranti @ { €R: => 7), minorantl —_g os 7 mneeforanti Jo Gal ‘Dinsieme dei minoraati (© €R: =f) © dei maggioranti (r € R : 2 2 3) minoranth 2d smaggioranti 3. [A= (-v11,2) U{-1}U {4}. ‘Dinsieme del minoranti fe €R: 2 < Vil} ¢ dei maggionnti @ {o €R:2 > 4}. rminorenti iT 2g maorantt a[2-{2* nemo} insieme dal minoranti fe € R : 2 < —1} e dei maggioranti {c €R:= > }} 2 1 = Prima dt partie per un lungo visio. sminorant ap gy maaoranti 2.16 Esercizio. Determinare l'estremo superiore (eup) e Uestremo inferiore (inf) dei Seguenti sottoinsiemi di R, specificando quando coincidono con punti di massimo iminimo, 1 AEA U aR. , min A non esiste. inf A=0,supA=1. 0€ A allora minA=0,1¢ A, alora il mac non osist. 4. [a= Capon, $3 — Polizomi 8 3 Polinomi ‘Un polinomlo nea variable # a coefficient reall @ un'espressine algebrica delle forma P(e) = ans" tana"! boss base +00 en ove dn, dn-iy vo €R son0 det cocficlentl del polinomio v ay 7 0. > Tslngoli addendi si icone monomi 3 higrach di un polinomio 6 il massimo grado del monomi non aul present 2 Due polinom! sono igual se hanno lo Steso grado e hanno ordinatammonte uguall 1 coefi- dent! del monom di uguale grado. > Possiamo eommare, softrarre, molliplearee dividers i poinomi tra. loro, 3 fipolinomio soma di du polinom! si ottione sommando crdinatamente i coefficient det ronomi dello stesso grado dei due plinom. > Iprodoltl notevali ton ecempi di moliipliazions tra polos e (ok bP ma? 2a +e (o—Hle+0) (ob) a? 43a + 30h? La? 2B = (ot N(o 0b +H*) > per ealcolare i MLG.D, ta monomi si prendono | fetior| comuni a tutti i monomi une Zola olla con Pesponente pit piocolo; se hon cl sono fattri comuni a tutt| polinomi il MoD.e1 > per calcolave il mean. ta monomi si prendono tut | fatter comuni e non commun del olinomi, alton! comunt pres una fola volta oa il messimo esponent > Ganda dividisno il polinomio (2) di grado m per un poliaomio D(x) di grado m, con mensbe P(e) = Die) - Qe) + Re) Poliaomio = Divisore x Quozionte + Resto > Se R{o) <0, allora si dice che M2) 6 divisible per D2) 2 Teorema di Ruin. Dato potinomio P(a) di grado n. Se existe un numero rele 2 € R fale che P(3) = 0, allora risuta che PG) dove Q(z) 2 un poinomio di grade n — 3. > Ricordiamo che la egola dt Ruf permet di calcolare quosiente «resto della dvisione ‘tem due poliaomi quando il divsore un binorio di primo grado del tipo 2, con A & R. ‘> Un politomio ei ve siduclbile (scomponitile) se pud essere exitto come prodotto di due ‘0 plo polinomi (tt fator!) di grado magglore di sero. In caso eontrario eso si dird iiducbile. ‘> Ln scomposisone in fattori di un polinomio @ la sua serttura come prodotto di fattorL ieriducb > Per scomporre un polinomio si applicano (@—2)-Q(=), ‘9 Reccogllmento totale a fattore comune, 2 Raocoglimanto parzale fattare comune, © Thinomi partiola © Riconoscimento di prodotti notavell © Seompasizione con la regola Ruin uM Prima di partite per un lungo viageio Nel calla il prodotto (G0! 90° + 2— 8) da? = 120° — 80° 44? — 122" {state applieata ln propricta distributive della moltipicione rspetto alladdizione. 1 ‘procedimento al contraro l chiama raocoglimento totale e fatiore comune: ‘¢ trove il M.C.D. i tut termini che formono il polinomio: tut fattor im comune ton Pesponente minimo eon cul compaioao, « serlvere il polinomio come prodotte del M.C.D. peril polinomio ottenuto, dividendo ‘Gaseun monomio del poinomio di pactenza per i M.C.D. Nel calcolare il prodotto (et 4-32°)(202 42) = (224 480%) -90" + (20+ 804) -2 = ~62° 4-958 — ao +62" 60" 4-005 — det 46x «stata applicata le propreta distributive della motiplicesion rspetto alladrione per ‘duo volte Il procedimento al contrari ehlama raccoglimento parzile a fattore comune: «© se non 8 possibile effettuaze un raccoglimento a fattore comune totale si raggruppano Ffuouom in modo ebe in ogni gruppo sla possibile mettere in comune qualche fattore; « si venic se la nuove srttura del plinomio ha un polinomio comune a tut erin 8 fo presente i fattore comune fue | tert lo i metto in evidenza, 2 te il fattore comune non & prevente Disogna provare a rageruppare diversamente i ‘onomi o camblare metodo. Nel ealoolae il prodotto (e40)-(e+8)=2" ban tbe tab= a" (ote tab comervieino che un tinomio di secondo grado ia unn eo lettars, a cooficient inter, evente {Teerine di secondo grado con cosfeente 1, 6 seomponibile nel prodotto se esistono due ‘numer! a b tall che fa foro soma sia uguale al ooliciene del termine di primo grado ‘ei lora prodotto aja guale al fermine noto. Se tnt” dgat tt Gqaze” beet aL2 + 09 the ammette le radicl 21, 23y-q alloc untequasione a coofiionti reall o nbantin toe © syemedhaneay bebe ore Data Pequaaione on2"-faq-12""4---har2-+a9 = 0, dove dnd Crap sono intr Gay 2.0 0 ag 70 Se Pesuarione ammette la raticerazionalep/a aliora p divide ao © g ‘vide oy | Sidice che un auzaero« @ algebrien sesso soddisfa Pequazione algebrica P(2) = 0, an #0 fesendo Pz) = 092" tayan2" tee-tarz boo {in numero nom algebrice 6 detto ascendant. me. tendo io 58 ~ Polinomi Fa 4 Bsercizio. Caleolare la spuente division! tre polinom P(e) = 504-205 — 35-20 © Die) = 2-2 2. Si ordinano i polinoml per potenze decrescenti 2. Si caleola il quosiente ta i monoml di grado massimo di P(a} D(a): Sa* Si calola il prodotto 5:°- D(z): 522-(a" —2) = Se ~ 100? i sul rsultato viene sottratto ' P(a) ottenendo un polinomio di grado 8 F(a) = P(@) — 52" D(z) > Ai(2) = P(2) ~ (524 ~ 105") = Pile) = 22" + 102" — 4230 P(e) + bat ~20° ox" ~ar —20} at the a) A@) a M/-n0e— 10s? 20] R@> if te Iil| “A. Ripetiamo oral prpoedimento, calcolando il quoziente tra i monom di grado massimo di Ria) e DG). 22 sa? “Bhi seulinlo De viene ommite a a dat quoconte 8. Si caloola i prodotto ~2z: D(a): ~2s-(s*—2) = —25"-+4s, leu risuliato viene sottratto ‘.F\(@) ottenendo um polinomalo dl grado 2 Puls) = Pie) —22- D(a) = Pale) = Ale) — (20° +40) Pale) = 10s? —Te—20 . Ripetiamo ancora il progedimento,esleolando il quorkente tra | mongat di grado mass. mo di Pula) ¢ D(a): 102" +2" = 10; Lsisultato 10 viene sommato a Ga*~2z del quoziente Si galeaa i prodotto 10-D(e): 10- (<2 —2) = 10s? — 20, ei ulate viene sottatio a FAG): olzenado un poivoo grado 1 BG)=A@)~ (0. Die) + Ale) = Ale) (10s? — 20) = te Ipakomiowullo 4 = = ha grade minore del grado dl D(z edi resto dela vison 3. Tquostente dell dvsione & Q(2) = 622 — 20-410. ). P(z) = Q(z) - D(z) + Riz) te! 420! a? 422 d= (62-22 +100 —2) 7 16 1 = Prima di partice per un lungo visio 8.2 Bsercizio. Coleolare la seguente dvisione tra polinomt Pla) =30' 420224224 € Dis) =a? +1 1. Si ordinano i polinoml par potenze decrecentt 2, St calecla il quosinte traf mouom! di grado massimo di P(2) © D(z): Se* 2% = 32" 5: Sigal rodeo 2-D():*-(41) = Sete el lato visor Seedy um ping grado 3 REP E BS Ae P(g) ~ Get +30") ae da? bdo 8 P(e) > gat 420-2? He 4] a? HL ow | tee Pla) + /]] 422 ae 42 4 t ee ate ae) Ajo ae iil 4 4h nt Al) WU 4 Ripetlame ore proogiment,cleland il quosente trai mogomt i gredo messino di FG) sD) 22 sa = ae vimltato Be viene sommsto 8 Sa" del quiets 5. Si calc Il prodotto 2+ D(a): 22- (2? 1) = 25° +25 i el nsltto viene sottratto 8 PiCe): ottanend wn polinomie dh grado 2 AG) = AG) 25: Bee) > FG) =A) Oo +29) = AG) 4 6. Ripetiamo orl procedjineato, calcolando il quonente trai monon! i grado massimo dl Bla)e Dias 22s = 4 rultato “4 viene sommato a Sx" +25 del quoiente 17. Si caloolal prodotto ~4- D(a): 4. (a? +1) =—42" — 4, i cul risultato viene sotiratto ‘2 Pa(e): oltenendo un polinamio aul Bile) = Pale) ~ (= 4- D(a) > Pals) = lo) = (~ aa" 4 polinomio nullo P; =O ha grado minore del grado di D(2) ed @ il resto dela divisions 8, 11. quosiente della divisions 6 Q(2) = 8x" +22 —4. 9. Plz) = (2) -D(2) +2) Sx! = 20? — 2220 = (20? +22 ~4)(2" +1). $8 ~ Polinomi wr 8.8 Esercizio. Si passono ealeolare le due divisions precedenti in modo alternative 1 [P@)= Se" tet e000 Dea a-2. P40? —Se—20 _ Set 10s? +102" a2 sto _5a%(g? 2) ~ 20° 4 1024 — 32 —20 eo : _ Ba%{a? —2)— 2? 4 de — he + 10s” ~ 36-20 a Se%(o2 — 2) — 2a(a4 ~2}-+10(64 —2) ~ Te wot Sao? —2) _ols?—2) | 10(@7-2)__ to “E-} eh tt F-3 = 82? 25 +10- 2. e D@)=e 41. Set 4 Sa? — Ga? + 2c! — a? $22 —4 HT Sareea gee eter i ) tas 422 4a? et . =. S2%(o2 +1) + 20(0? +1) — Ale? +1) a eT : ofa +1) _ (22 +1) wel aad 8.4 wisercizio. Calcolare la dvisione tra & poknomi P(a) = 22° —82'-+ 905 — 360" — 186 +72 ¢ D(e) = 20-8. 8.5 Esercizio. Galcolare la seguente divsione tra polinoms con il metodo di Rufint 80" + 112 — 1607+ 152-6) © Die) = (2-3). ee 18 I~ Prime di partie per un lungo viaggio. coeficjenti termine «+S trace la struttura ‘api “moto, mostrata qui affianco con due 4 3 8.6 Esercizio, Caleolare la sequente divisione tra potinomi con il metodo di Ruffini P(g) = (225 — at 825 32% 42-6) € D{e)=(2+1) coeficjenti termine -—_—_2+ Si traccia Ja strut dP) ‘nolo ture mostrata qui affian 4 co con de barre vertical parallele e una barra oriz- zontale 2. Su una riga st sorivo- 46 20 | coelicenti del dive dendo, ossia di P(2), or dinato gocondo le potenze ‘decrescenti il termine no- ‘nomero che anna iW binomio (rl) —> 3-5 42 -6|/// t 4 toe scritto a destra della coofixjegti —-«-R(z)-—~seconda barra vertical. OG) 3. Nella seconda tiga, & sinistra della prima barra ‘vertical, si serve il numero che annulla il binomio (#1): = —1 1 Nelle terza tiga, nello spazio compreso tra le barre vertical, si icavano i coefficient del quosiente e, a destra della soconda barr, i resto della divisione. ‘bai trascrive il coefficiente del monomio di grado massimo di P(z), 2, nella prima po- jue S4_~ Piano Cartesiano 19 Siaione della terzarigay . si caleola il prodotto 2- (—1) e si riporta il risultato nella seconda riga, sotto i coefiiciente di 24, e lo si somma con il eoeficiente che sta sopra, riportando la somma nella terza riga: ~1—2 =~: 7. calico prodotto (~8) (1) es siporta i isultato milla seconda rigs, sotto i ‘cooficiente di 2°, lo si comma con il coeficiente che sta sopra, riportando 1a somma nella terza viga: “8.43 = 5; 8. si ripete il procedimento fino a determinare il resto, che in questo caso 8 zero, 8.7 siBsercizio, Caleolare la sequente divisione tra potinomi: con it metodo di Ruffini P(a) = (8x4 ~ 102 +62" 1824+12) ¢ D(e)= (2-3) 4 Piano Cartesiano Ti piano cartesiano @ un sistema di riferimento utilizato per lo studio della geometria ‘analitics. Consideriamo un plano e, su di esso, due rette arbitrarie fre loro perpendicolarie com Ta-stessa unita di misura, per maggior comodita. Indichiamo come punto O (origine) i ppanto di incontro dalle rettee ad esso assegniamo la coppia di valori (0,0). Un punto P del piano @ individuato tracciando le parallele da P alle due rette. Queste tagliano giiasst in due punti zp e yp, Le misure (dotate di segno) 2 ~0= 79 ew —0= Wo Jndividuano le coordinate del punto P e si chiamano rispettivamente ascissa e ordinata, {In tal modo ogni punto del piang @ individunto da una copra di numer real zp © yp € gulndl rule P= (20,0) € Re = xR. Vale anche il procedimento invers, osia 4 partie dalla coppia numeri relly © yp si Dud immodiatamente indviduare la posiione del punta P nel plano cartesano. Prima di partite per wn Jango viaggio ‘Le due rette che individuano il piano cartesiano suddividono tale plano in quattro zone distinte chiamate 1,11, I11,V quadrante, segnate in senso antiorazio. A seconda del ‘quadrante in eui ct'si frova il panto é individuato da una coppia di numeri dotati di tage: quadrant Ct) quadrant (-,4), TH quadrats (--), TV quadrants Ge) 5 Alcuni quesiti di teoria - funzioni 31. Una funzione delPinsieme A nell'insieme B @ wna legge che {0 wo cm semen Bf comiepoar uno dm le lant A (b) ad un elemento di A fa corrispondere un elemento di B. () ad ogni elemento di A fe corrispandere uno ed un solo elemento di B. (@) ad un elemento di B fa cocrispondere un elemento di A. (6) ad ogni elemento di A fa corrispondere ogni elemento di B. 32, Sia f: A+B, si chiama punto immagine e si denota con f(2) (a) Iunico elemento y € A associato a x € B. (b) Pelemento y € B associato az € A. (6) Vinsieme delle y € B associate az € A. (d) Panico elomento y € B associato ax © A. (c) Prunicn elemento 2 € A associato a y € B. 88, Si dice immagine di I ¢ A mediante f T'insiome (a) {= {fe B: wey ) f=) eB: ve A). 3 A= (rer ed} (a) fr @ {)=U)ea: zel) (©) 70) =t7@) eT: zea). 34. Si dice controimmagine di JC B mediante f Vinsieme Wey a) fA) ( U)atee 35, Una fansione f : A+ B s doe suiettiva (a) se Wy ¢ A,B eB: Ste (0) se¥ye Bare A: fla (6) se Wy € Bia © A: f(a) (@) se3y ¢ Biv2 € A: fle) (6) se Sy € Ae e BY) = : del tdi ante $5 — Aleuni questi di teoria fanston 2 }36. Una funaione f : A+ B si dice intettiva (6) we ¥eyyeA, fle) 4 fo) 2 @) se aryed, TO) ZIG) > (@) seas EA, Ha) =f) +2 G@) soveye A, Fl ( evayed, P= y> IO) =F) 37. Sia f: A B una funsione, il dominio & (a) dom(f) = {y €A: non & debita} dom} = tee Bi &detita) 6) dom(f) = {24:7 ¢ definite}. (d) dom(f) = {y € B: f é definita} (e) dom(f) = {z € A: f non é definita}. 38. La curva che rappresentagraicamente la funaione ¢ nsieme (2) {(f(@),2) + f(2) € domg}. ©) {{e4(0)): fle) € dems}. © {(=,/(@)) : € doms} @ {ea} 2 edomf}. © {(z,f(@)):2€R\domf}, 30. Una funzione f : ACR + BCR si dice pari se F(z), (2-+7) = f(x) 0 (b) i suo grafico 8 simmetricorspetto alas dell y 7 (-) iI mn grnfion & simmetrien rgpetta allariginn (0) m f(—2) = f Amer sinc oe lm ley «fa (4) 1 suo grafico & simmetrico rispetto allasse delle y © f(~2) = ~/(a). {6) il suo grafico & simmetrico a rispetto alVorigine (0,0) e f(~2) = f(2) 40. Una funsione f : ACR —+ BCR si dice dispari se (6) sl suo grafico @simmetrico rispetto allorigine (0,0) © f(—2 (b) il suo grafico @ simmotrico rispetto allasse delle y © f{-—1) c) il suo grafico 8 simmetrico rispetto al’ ase delle y © f(z) ) (2) il suo grafico @ simmetrico rispetto allasse delle y e f(z+T) = f(r Jc) i suo grafico 6 simmetrico rispetto alorigine (0,0) 6 #(—2) = — F(a) 41. Una funaione f : ACR + B CR si dice periodica se (o) f(e47 «xa pero, 0) Aa) 47 con 7 periodo. {gal B= J), con pas, (8 He) = oom T pod, () fle-+T) = fla), oon perioda 2 1 = Prima di partie per un lango viago. 42, Una funsione /': ACR —+ BC Ri dice monotdna crescente (a) Anya € A, 21 <2, > f(r) > f(o2) b) Vetta eA, ny 20, > Flas) > 1G). 43, Una funtione f : A CR + B CRs dice monotina decrescente ) Youts es x can 3 J(nn S fle} () drsmse sien, 3 fia S Ho fe) Vents CA, 21 <2, = fai) > f(z) (A) Veraa € A, 2 >a, = fla) > f(m). (@) Bna2€ A, a <2n, = Fler) > Fe). 44, Se una funsione f:ACR+ BCR {a) @ monotona crescente in senso stretto su A, allora @iniettiva su A. (inv uA, alr monstnn cee 1) @ monotone erescente in senso stretto su A, allora 8 suriettiva su A. (@) @ suriettiva su A, allora @ monotona crescente su A. {e) & monotona erescente su A, allora@ injttiva su A. 5.1 Ancora qualche richiamo di teoria > J. uns biesione se 8 contemporaneamento surietiva ed inietiva. 5 ina fanzione real di varlblle rele si defies mediante una formula y = f(2). P Slano fA -# Be I ai A, diciamo retezione di fad I, est India con j[r, i» funzione 4 dominio 1¢ codotonio Behe in 2 €1 ba per valore /(2). + Gnterio grfien per vorifcare la definiione dt funsione ‘Gan fandione J A.c BB ribulta emere ben definite soe solo se ogni rette verticale Inferosce il grafico di f in un pusto al massimo, ‘+ Gritrio grafico per le niet di funstons mumeriche ‘Gon findlone fA CR» R risulta inition see lo oe ogni rottaorlzsontale interseca AA graico di fin un panto al massimo. Steategia grates per Ia rsoluzione di equazionie dsequasion! 23 >» Hdbenio & un sottoinsieme di Re & la proiezione del graico sales dele sco 2 EREREES Ulla fuuione @ un sottoiaieme di od € a proieaione del grafico suesse (eee ordinate $ehiseo nel nostro esompio gralico dominio ¢ immagine: Sexinfo: dom(j) (ee: 24 20), immagine dt f: im(f) =(y¢R=v# w)- © Stratogia grafica per la risoluzione di equazioni e disequazioni SSeeeremo{ seguenti punt per ls rcoluson! di equosiont ¢ disequasion! nel caso di funziont ‘SESGSES, pull ches possono anche appllear nel caso di funaion pt complesse, per questo SSS ne qualia! finzione net esempi illustra 1 Drsegno del grafico y = f(=) 1» Lintersesione con Passe delle azcnt signiica rsolvere Vequaaiene f(2) = 0. Qui sotto fe ‘Sellamo segnate con del Palin plenk 21, 20,22, 23,24. f(g) =O s=%, 2-20, 222: 3 Pessono essere equasioni pit complesse se pensiamo, a esempio, lVintersesione del gra~ Beene Git) grakel enon semplicemento con gll asi, Il vartaggio di were il metodo Sixoco's quale al copre, prim di avolgere i calool lgebrc, se Fequazione ammetie 0 ino solution! «secanda del numero di iterseion. m Prima di partire per un Iungo viaggio. 4. Determinare por qual alot il grafico di f(2) postivo (segnato con tune linea continua) © ‘per qual valor é negative (sggmato con una fines a tats) significa risolwere le dlsequacion: Fle) > Oe F(z) < 0, nepoteivamente. In entrambi j eas le solusonl vengono rassunte ‘Gon uno schema de sognt projetisto sa una rtta reale f(2) >0eszy fle) <0 2 <2<25 V zo g(a) + 2e-<2 a 5. Seponiamo f(x) = P(2) sta una fonsione polinomial di grado m che viene rappresentata dal grafico di una curva i grado n sul piano cartesiano SG) = 092" tagaaa" + ---base + a0 wea) ove aq, 4-1) 80 € B son ett eoeficinti del polinomlo © ay #0. (@) Se pontamo P(2) =0 si ba la equazione di grado n, che avzi nsoluzion, ci signiica fhe ot hanno al mastimo » interseion! dell curve y = P(2) con Tass delle 2. (0) Se-poniame P(z) > Osi ha In disequazione di grado n,ossia cl chlediamo per quali valor! y > 0 e por quill y <0, con y = PC) (© Si per io equaaioal che per Ie direquasion! risulte pratico scomporre il polinomio in ‘auetione, sempre che si posse scompoclo, §7 = Retta, equazion!e disequasion! di primo grado 25 7 Reta, equazioni e disequazioni di primo grado > Dettfone geometica di retta: luogo del punt del plano -quidistanti da due punt es > Defiione analitica: una retta nel piano @ Vinsieme det punti le cut coordinate ‘=¥) soddisfano un'equazione della forma ax + by +e =0, detta forma implicit, saectre la forma esplicita ey =ms+ 9. 2 Secansideriamo la fungione polinomiale della formula (6.1), nel easo din = 1, si ha ‘zea funzione lineare f(z) = mz-+-q, con m,q © R, la retta tracciata in figura il S00 di tale funzione. m viene detta coeficiente angolare q viene detta termine Seto, quoto o intercetta, <0, angol ottuso J exeocente J desrescente > Bquasione deli asi cartesian ‘Asse delle ascisse o asso delle ‘Asse delle ordinate o asso delle y: | { | 1 ~ Prima di partire per un lungo visas. > Equazione delle rtte parallele agli asi cartesiani Equavione di una retta parallela allasse 2: y=, con kER. Equosione di una retta porallela allasse y: x= h, con he R. > Equazione di una retta passante per Vorigine: y = mz, con m € R. 2 rotta bisettriee del I ¢ ITI quadrante, “a ratta bisettrice del Ife IV quadrante. yx > Determinare intersezione tra la rettae ass dell significa risolvere un’equazione ai primo grado: fe = 10 meta © Sem=0e¢=0, l'insieme delle soluzioni @ Minsieme det numeri real (la retta 10 coincide con Vasse delle ascsso, per cui Vintersezione & tutto Vasse delle 2). Sem = 0.¢¢# 0, Yneme dale sion vin (arta y allasse delle ascisse, quindi non ci sono intersezioni. © Sem £0, per qualungue q si ha 2 ® parallela Determinare per quali valori la f & positive e per quali valori @ nogativa significa a jon! ¢ disequaaioni di primo grado a0 enivere una disequazione di primo grado, Diciamo che f @ positiva per y > 0 ‘Wewea continua) ed € negativa per y <0 (linea a tratt): = Som> Osi ha che y>Opere>s9 ey 0 per x <9 ey <0 per # > 20. Fm enframbi | casi vengono riassunti le solusioni con uno schema dei segni ‘profettato su una retta reale. > Lazetar pod intrsecae la rita del tipo y= b con KER y= He) peym it = fe) ‘S fratta di un sistema di equazion! di primo grado che possiamo zisolvere con il gaefodo di sostituzioni o con il motodo di riduzione meta >» Laretta r :y = ma-+ qr pu intersecare la retta ¢: y = myx +4, con May de ER, ‘3 punto (Zo, 9p), che sera soluzione del sistema di equasiont lineal: (foe ome ya mer tae y= metas > Confronto tra i grafici di due rette r:y=myr-+g, e8:y Osservando il grafico possiamo dire: r>s¢ra> age r Condizione di parallelismo e perpendicolarita, Sianolerette: r:y=me-g © 8: 0 r//s m= Im, Or L866 My? m, = —1 6 my = =, © Sem, #m, le due rette sono incident. Per ealcolare le varie intersesion! dobbiamo affrontare delle equazioni di 1° grado ‘ad una incognita; per rsolvere tn'equasione di 1° grado ad una incognita devo

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