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Platone
).
Kant
).
Illuminismo
).
Voltaire
,criticoedemistificatore.
•
Romanticismo
Da cui trae alcuniimportanti temi: L’irrazionalismo, culto dell’arte e della musica, l’infinito (
).
successo e potere
).
Hegel
Cultura orientale
I
L
“V
ELO DI
AYA
Kant
Schopenhauer
indirizzo orientalistico-metafisico
):Ilfenomenoè un velo illusorio, detto “velo di Maya” che nasconde agli uomini l’autentica
realtà. Ilnoumenoè l’autentica realtà.Il filosofo giunge alla tesi “
”: “
tutto ciò che esiste per la conoscenza, cioè questo mondo intero, è solamenteoggetto in
rapporto al soggetto, intuizione di chi intuisce, in una parola: rappresentazione
Soggetto rappresentante
•
Oggetto rappresentato
) che sono
spazio
tempo
causalità
,distorce la realtà. Lacausalità è l’unica categoriapoiché, oltre al fatto che tutte le altre sono
ad essa riconducibili, costituisce l'essenza dellarealtà:
Principio dell’essere
•
Principio dell’agire
: Regola i rapporti tra un’azione e le sue cause.Attraverso le forme a priori abbiamo una
visione delle cose distorta, puramente irreale e quindi illusoria:
.Al di là di tale sogno esiste però la realtà irraggiungibile dall’uomo e sulla quale non può fare
a meno di interrogarsi. Da qui la definizione diSchopenhauer di uomo come “
animale metafisico
, portato, a differenza degli altri animali, ad interrogarsi sull’essenza ultima della vita.
).Come possiamo eludere la realtà fenomenica (il velo di Maya) e giungere a conoscere il
noumeno?Tramite il corpo.
L'uomo
non
unicamente intelletto (
conoscenza e rappresentazione
) ma anche
corpo
(
istinto
).
sentirci
dal di dentro
Ed è
tramite questo
sentire
possiamo
giungere a
conoscere
il noumeno
).Il mondo fenomenico non è altro che la manifestazione nel tempo e nello spazio della
volontà di vivere (
es: l’apparato digestivo è lamanifestazione della volontà di mangiare
). Essa è l'essenza segreta dell’universo, della natura nella totalità delle sue parti e
articolazioni (ciòdiviene consapevole solo nell'uomo).
La volontà, al di là del fenomeno, non soggiace alle forme proprie dello spazio, del tempo e
della causalità, dato che essa è:
Inconscia
Unica
: Sfuggendo alla forma dello spazio essa “non è qui” e “non è lì”: sfugge al “principio di
individuazione”, per questounica.
Eterna
: Sfuggendo alla forma del tempo essa “non era” e “non sarà”: per
questoeternaeindistruttibile.
: Sfuggendo alla categoria di causa: sfugge al “principio di ragione”, per questo è come
unaforza libera e cieca
. Questa è l’unica verità sul mondo per Schopenhauer, anchese gli uomini hanno spesso
cercato di trovare un senso alla loro vita tramite le religioni e la creazione di un Dio. Ma Dio
nel mondo pessimisticodi Schopenhauer non può esistere:
(che infatti assume gli stessi caratteri da sempre attribuiti al Dio: unica,eterna,
incausata).Tale unica e infinita volontà di vivere si manifesta nel mondo attraverso due fasi
logicamente distinguibili:
1.
Prima fase
2.
Seconda fase
) delle idee.a.
Le realtà naturali si strutturano in una serie di gradi: Forze generali della natura -> Piante -
> Animali -> Uomo.In esso la volontà è pienamente consapevole (
).Ma più qualcosa è consapevole (ragione) sempre meno è sicuro (istinto).Tra realtà e idee
esiste un rapporto di copia-modello: i primi sono riproduzioni dell’unico prototipo che è
l’idea.
L PESSIMISMO
1.
Dolore
: L’essere è manifestazione di una volontà infinita. Volere significa desiderare. Desiderare
significa sentire la mancanza diqualcosa.La vita è dolore. La volontà nell’uomo è pienamente
consapevole.L’uomo è l’essere vivente più bisognoso e sofferente.
2.
Piacere
: Ciò che chiamiamo “godimento” (fisico) e “gioia” (mentale) non è altro che una
momentanea cessazione del dolore. Infatti ilpiacere può esserci solo in seguito al dolore,
mentre questo non necessita di una precedente situazione di piacere per esistere.Il dolore è
struttura della vita stessa, e quindi costante, mentre il piacere è il soddisfacimento del
desiderio, quindi temporaneo.
3.
Noia
Sehnsucht cosmica
:il dolore
,oltre l’uomo,investe ogni creatura. L’uomo, che è la creatura più consapevole della propria
volontà, è portato a soffrire più di tutte le altredell’insoddisfazione continua del proprio
desiderio.Il male quindi non è nel mondo, ma nel principio stesso da cui esso dipende. Tale
doloreuniversale, oltre che dall’
•
Amore
: Il fatto che alla natura interessi solo la sopravvivenza della specie trova una sua
manifestazione emblematica nell’
amore
, dell’amore,
unicamente quellodel
l’accoppiamento
(tant’è che l’atto sessuale porta ad una situazione di momentaneo piacere, soddisfacimento
del desiderio).Quindi dietro il fascino di qualcosa che ci piace è sempre nascosto un desiderio
sessuale, naturale, istintivo, e nel momento in cui noilo soddisfiamo siamo in completo
potere della natura, mentre invece pensiamo che in quel momento siamo pienamente
realizzati.La sessualità è l’essenza biologica dell’amore, senza di essa l’amore non esiste.
L’amore è quindi uno strumento utilizzato dal “geniodella specie” per “sedurre” l’individuo e
indurlo a perpetuare la vita (da qui
N APPROFONDIMENTO
Schopenhauer muove una critica alle varie “menzogne” mediante le quali gli uomini tentano
di nascondere ai loro occhi la negatività necessariadella vita. Tali critiche si
trovano disseminate nei suoi vari testi. Egli, utilizzando sapientemente la tecnica
dello “smascheramento” si aggiudicaun postotra i maestri del sospettodella cultura
moderna.
Pessimismo cosmico
: Schopenhauer critica l’ottimismo cosmico ormai diffuso nelle filosofie e religioni del tempo,
in quantointerpretava il mondo come un organismo perfetto, provvidenzialmente governato
da Dio, mentreil mondo è un insieme di forze edimpulsi completamente irrazionali e si
configura quindi come un organismo illogico e imperfetto. Ateismo filosofico.
Hobbes
). Lo Stato e le leggi sono necessarie al fine di regolare gli istinti aggressivi degli individui.
• Pessimismo storico
: Schopenhauer critica ogni forma di storicismo. Dato che la storia non procede attraverso
concetti e leggigenerali,la portata conoscitiva della storia è limitata alla catalogazione
dell’individuale. Parlare “degli uomini” o “dell’uomo” è bendiverso, con “gli uomini” sotto
intendiamo una diversità tra essi, mentre con “l’uomo” intendiamo l’immutabilità dello
stesso, equindi anche l’immutabilità del suo destino. La filosofia della storia quindi
comprende che l’essenza di questa è unacostante uniforme e ripetitiva, mentre la facciata
accidentale è superficiale è quella chemutanel tempo. Dato il carattere “ripetitivo”
ed“immutabile” della storia, bisogna spogliarla del compito di rivelarci il “progressivo” e il
“diverso” e affidarle il suo verso compito:offrirci la