Rivista Italiana di
Medicina Tradizionale Cinese
Bimestrale scientifico a cura
della Scuola Italiana di Medi-
cina Cinese Gruppo di Studio
“Società e Salute”
Corso Garibaldi, 18 47100 Forlì
Iscritto nel Registro della Stam-
pa del Tribunale di Forlì con il
n° 667 in data 28-12-1984
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postale del gruppo IV Pubblicità
inferiore al 70%
Anno Settimo Numero 2
Marzo-Aprile 1991
Direttore Responsabile
Giorgio Di Concetto
Direttore Scientifico
Lucio Sotte
Comitato Editoriale
Ettore De Giacomo: didattica
Carlo Fiocca: rapporti
Nunzio Matrà: medicina di base
Massimo Muccioli: bibliografia
Lucio Pippa: università
Camillo Schiantarelli: ricerca
scientifica
Redazioni
Corso Garibaldi, 18, 47100 Forlì
Tel. 0543/30689
Corso Garibaldi, 160, 62012
Civitanova Marche
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Stampa
Grafiche Fioroni, Civitanova
Marche
edizione italiana del
Journal of Traditional Chinese Medicine
18 Beixincang Dongzhimen Nei, Beijing People's Republic of China
Direttore: Prof. Niu Si Yuan Editore: Wei Yuanping
interventi da
Revue Françoise de Médecine Traditionelle Chinoise
Collaboratori
Emilio Minelli, Oddone De Lorenzi, Francesco Pastore, Riccardo Grazzini
Cura delle Traduzioni
Anna Maria Seghetti, Angelo Sprea
Norme Redazionali e Pubblicazione di Articoli Originali
La Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese pubblica articoli di didattica, ricerca,
aggiornamento, clinica ecc. secondo un piano redazionale che prevede due categorie di
Autori: quelli espressamente incaricati dalla redazione e quelli episodici. Dei lavori
originali, sia didattici che clinici, possono essere inviati alla Redazione, anche in assenza
di uno specifico invito; la loro accettazione è subordinata al giudizio dei Refeers. I lavori
debbono pervenire in Redazione dattiloscritti a doppio spazio su una sola facciata,
riveduti e corretti in modo definitivo. Ogni articolo deve essere corredato da un riassunto
in inglese ed in italiano di non oltre 15 righe di 50 battute. Sulla prima pagina debbono
figurare, di ciascun autore, i seguenti dati: nome e cognome, qualifica, istituto di
appartenenza, indirizzo privato. Le annotazioni bibliografiche vanno riportate in ordine
alfabetico, numerate e compilate come segue: cognome di ciascun autore, iniziale del
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l'indicazione dell'edizione (dalla 2° in poi), quella dell'editore e della città in cui questi ha
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separati, già pronti per la riproduzione fotografica, numerati e provvisti di chiare
didascalie, anche le tabelle (da limitare all'essenziale) vanno allegate su fogli separati,
numerate e provviste di chiare titolazioni.
Cura dell'immagine
El Cito
In Copertina
dipinto murale con scena di gioco del polo nella tomba del principe Li Xian (654-684
d.C.), dinastia Tang
Prezzo di Copertina Italia, lire 20.000
Abbonamento Tariffa abbonamento annuo (6 numeri) Italia, lire 100.000
Modalità di Versamento Conto corrente postale n° 11813474 o assegno non trasferibile (spedito
in busta chiusa, indicando chiaramente nome, cognome, indirizzo, codice fiscale e partita I.V.A. per
eventuale fatturazione) intestati a: Gruppo di Studio “Società e Salute”, Corso Garibaldi 18, 47100
Forlì
1
 Anno Settimo Numero 2 Marzo Aprile 1991

Sommario
Editoriale
Basi della medicina cinese
Semeiologia
9 Ettore De Giacomo Ispezione generale del paziente ed ispezione del volto
Diagnostica
Generale
15 Massimo Muccioli Gli otto principi della diagnosi nella pratica clinica
Diagnostica
Organi e Visceri
21 Giorgio Di Concetto La patologia della milza e dello stomaco
Clinica
30 Ettore De Giacomo Casi clinici
Ricerca
Clinico-sperimentale
32 Camillo Schiantarelli Proposte di ricerca statistica in medicina cinese

Speciale
35 Lucio Sotte La sterilità in medicina tradizionale cinese

45 Lucio Sotte La medicina tradizionale cinese e patologie tumorali della donna

52 L. Pippa - M. Muccioli Le leucorree - Dai Xia

56 M. Muccioli - L. Pippa Le irregolarità del ritmo mestruale

64 Vita Revelli Fisiologia dell'apparato genitale femminile

dalla Revue Françoise de Médecine Traditionelle Chinoise

71 Nguyen Van Nghi Forme patologiche dovute all'attacco degli organi e visceri da parte
dell'energia patogena

79 Nguyen Van Nghi Posologia e nosologia della gravidanza e delle malattie del post-partum

2
Rubriche
85 Notizie

86 Biblioteca

87 Bibliografia

88 Corsi e Congressi

3
 Nomenclatura Standard Internazionale
dei 12 meridiani principali e degli 8 meridiani curiosi

Il 3 novembre 1989 il Gruppo Scientifico per l'Adozione della Nomenclatura Internazionale Standard di
Agopuntura si è riunito a Ginevra. In quest'occasione è stato deciso di adottare l'uso della traduzione
inglese del nome di ciascun meridiano, il codice alfabetico derivante dalle iniziali dei vocaboli inglesi, il
nome cinese dei meridiani e dei punti di agopuntura espresso, secondo i caratteri Han, mediante la
translitterazione Pinyin. Questa nomenclatura standard è stata defdinita allo scopo di facilitare l'insegna-
mento, la ricerca, la pratica clinica dell'agopuntura e per migliorare lo scambio di informazioni tra paesi
diversi.
La Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese, tenedo conto delle esigenze dei suoi lettori, abituati
alle sigleprecedenti, ha deciso di adeguarsi gradualmente alla nomenclatura proposta dalla O.M.S.
Per quest'anno verranno mantenute le precedenti sigle francesi ed inglesi che sono state usate fino ad ora
e vengono presentate in questa pagina di glossario quelle stabilite a Ginevra che adotteremo nelle prosiime
annate.

nome italiano nome inglese nome cinese in pinyin sigla sigla sigla
francese inglese O.M.S.

Polmone Lung Shoutaiyinfeijing P L o Lu LU

Grosso Intestino Large Intestine Shaouyangming DaChangjing GI LI LI
Stomaco Stomach Zuyangming Weijing E St ST
Milza Spleen Zutaiyin Pijing Rt Sp SP
Cuore Hearth Shoushaoyin Xinjing C H o Ht HT
Intestino Tenue Small Intestine Shoutaiyang Xiaochangjing IG SI SI
Vescica Bladder Shoutaiyang Pangguangjing V UB BL
Rene Kidney Shoushaoyin Shenjing Rn K KI
Ministro del Cuore Pericardium Shoujueyin Xiabaojing MC P PC
Triplo Riscaldatore Triple Energizer Shoushaoyang Sanjiaojing TR TBo SJ TE
Vescicola Biliare Gallbladder Zushaoyang Danjing VB GB GB
Fegato Liver Zujueyin Ganjing F Liv LR
Vaso Concezione Conception Vessel Renmai VC Ren CV
Vaso Governatore Governor Vessel Dumai VG Du GV
Gli altri sei meridiani curiosi, per i quali in precedenza non venivano usate delle abbreviazioni e che in Italia si era
usi nominare con la transillerazione francese, sono abbreviati come segue

nome italiano nome inglese nome cinese in pinyin sigla sigla sigla
francese inglese O.M.S.

Tchong Mo Thorougfare Vessel Chongmai TV

Tae Mo Belt vessel Daimai BV
Yin Kiao Mo Yin Heel Vessel Yinqiaomai YinHV
Yang Kiao Mo Yang Heel Vessel Yangqiaomai YangHV
Yin Oè Mo Yin Link Vessel Yinweimai YinLV
Yang Oè Mo Yang Link Vessel Yangweimai YangLV

4
 editoriale
Uno degli ostacoli più rilevanti per la diffusione
della medicina tradizionale cinese in Occidente è
senza dubbio rappresentato dalle difficoltà che si
incontrano nella traduzione dei termini medici.
La terminologia medica occidentale è estrema-
mente raffinata ed esprime con precisione ogni
sintomo, segno, dato. La derivazione greca e
latina della stragrande maggioranza dei vocaboli
di uso corrente in medicina permette di individua-
re con chiarezza i concetti da essi sottesi. Tutto ciò
è in armonia con lo spirito analitico del pensiero,
della cultura occidentale e, perciò, anche della
medicina. La lunga tradizione e l'evoluzione del
linguaggio medico hanno permesso che, nel corso
dei secoli, ogni assunto si precisasse con estrema
definizione linguistica; questo fenomeno è avve-
nuto consensualmente all'evoluzione delle cono-
scenze scientifiche.
Purtroppo il vocabolario medico occidentale talo-
ra si adatta male alla traduzione corretta dei termi-
ni medici cinesi.
Il sapere medico cinese si fonda sull'uso di una
lingua e di una scrittura differenti da quelle occi-
dentali, si tratta della lingua cinese e della scrittura
ideografica, che corrispondono ad un diverso modo
di pensare, analogico e simbolico, in opposizione
a quello analitico e deduttivo dell'Occidente. La
capacità evocativa di un ideogramma è sempre
sterilizzata dalla traduzione fonemica delle lingue
europee. Ciò rende impossibile tradurre adegua-
tamente molti termini medici, ad esempio yin,
yang e Qi. In molti trattati occidentali Qi è tradotto
in "energia", in altri in "soffio". Lo stesso accade
per il termine Tan che talora appare come "catar-
ro", in altri casi come "mucosità" ed in altri ancora
come "flegma".
La molteplicità delle traduzioni confonde il letto-
re che è incapace di distinguere, soprattutto se alle
prime armi, se a diversi vocaboli corrispondono
differenti significati o se si tratta soltanto di sino-
nimi.
A questa prima difficoltà se ne aggiunge una
seconda, forse ancora maggiore della precedente.
In molte nazioni extraeuropee ed anche in alcune
del nostro continente, la medicina cinese è stata
introdotta da non-medici che, non possedendo
una padronanza dei termini tecnici, sono abituati,
e contemporaneamente costretti, ad usare il lin-
guaggio comune. Questo fenomeno ha livellato in
basso la letteratura medica internazionale, soprat-
tutto quella in lingua inglese, che è la più diffusa.
Traducendo letteralmente dai testi inglesi, è invalsa
l'abitudine di utilizzare anche in Italia dei vocabo-
li di uso comune che esprimono con poca precisio-
ne il significato originale dei termini cinesi.
Attraverso la nostra Rivista, la Scuola Italiana di
Medicina Cinese sta tentando da tempo di risolve-
re questo problema lessicale lavorando per creare
un vocabolario medico italiano della medicina
cinese che, pur non tradendo l'originalità dei ter-
mini cinesi, sia sempre più comprensibile ed omo-
geneo a quello della medicina occidentale. Questo
lavoro ci sembra fondamentale per due motivi: in
primo luogo permette ai medici di formazione
occidentale di avvicinarsi con maggior facilità
alla medicina cinese, in secondo luogo assegna a
questa medicina il ruolo e la dignità che le compe-
tono.
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8
 semeiologia
Ispezione generale del paziente ed ispezione
del volto
Ettore De Giacomo*
Argomenti
- Ispezione dello Shen;
- ispezione della morfologia e dell’atteggiamen-
to;
- ispezione del colorito;
- ispezione dell’estremità cefalica (viso, orifizi,
occhi in particolare).
Alla difficoltà n. 61 del Nan Jing si legge: “Il
medico che conosce lo stato del malato attraverso
l’ispezione è un medico geniale; il medico che
ascolta il paziente è un santo; il medico che
conosce lo stato del paziente attraverso la
palpazione è un medico mediocre......"
A commento di questa citazione si potrebbero fare
numerose considerazioni, ma ci porterebbero lon-
tano...
Certamente non si taccia di "mediocrità" l'opera-
tore che sfrutta le sue conoscenze di pulsologia,
pratica che noi assimiliamo alla palpazione; tutta-
via la perentorità di certe affermazioni rende bene
l’idea dell’importanza dell’osservazione del ma-
lato per la medicina tradizionale cinese.
Ispezione dello Shen
Questa prima fase serve a valutare lo stato di
salute globale del soggetto, prendendo in esame lo
Shen.
L’ideogramma corrispondente a questo termine
(tradotto in molteplici modi) esprime comunque il
concetto di “forza vitale” ovvero “principio
direttivo di tutte le manifestazioni dell’energia”.
In conformità alle analogie della legge dei cinque
movimenti, lo Shen è correlato al Fuoco: com-
prendiamo quindi le sue relazioni col cuore, con la
sensibilità esterocettiva etc.
Inoltre, così come il sapore amaro ha potere “ras-
sodante”, analogicamente allo Shen può essere
attribuita la proprietà della “coesione-coerenza”,
ovvero della coscienza che l’individuo ha di esi-
*Scuola Italiana di Medicina Cinese
Gruppo di Studio “Società e Salute”
stere.
Da tutto questo discorso emerge il paragone con la
medicina occidentale: l’osservazione dello Shen
è in parte assimilabile al rilievo dello stato di
coscienza dell’individuo (vigilanza, orientamen-
to spaziale e temporale etc.)
Lo Shen compare dalla fusione del Jing materno
con quello paterno e, grazie a questa sua presenza,
determina e coordina tutto lo sviluppo (in questo
senso si può dire che il corpo è “l’involucro dello
Shen"). Ha sede nel cuore e circola nel sangue,
quindi è ubiquitario: ecco quindi che si manifesta
a livello di ogni organo sotto forma dell’energia
psichica caratteristica del movimento corrispon-
dente.
L’osservazione dello Shen è molto importante ai
fini della valutazione prognostica della malattia,
Su-Wen cap. XIII: “Avere lo Shen è la vita, perde-
re lo Shen è la morte”.
Se lo Shen è integro, la prognosi è buona, se è
alterato è infausta.
Anche qui è fin troppo immediato il paragone con
la medicina occidentale, pensando ad affermazio-
ni del tipo: “....nonostante l’età ha superato bene
la crisi perchè ha molto spirito...” oppure, per
restare in campo “medico”, ricorderei una frase
ricorrente in alcune relazioni cliniche di un noto
chirurgo degli inizi del secolo: “....deceduto perchè
vile...”.
Ovviamente non si tratta nel nostro caso di una
valutazione morale del soggetto: l’osservazione
dello Shen permette di conoscere le condizioni del
Qi dando idea della gravità della malattia.
Ma come si osserva lo Shen?
Certamente esprime uno stato globale di salute,
quindi l’osservazione deve essere globale, tutta-
via esiste un livello espressivo, in cui lo Shen si
rende più evidente: “Gli occhi sono l’apertura del
fegato e l’emissario del cuore... lo Shen è conser-
vato nel cuore, la sua espressione esterna è negli
occhi”.
L’osservazione dello stato di luminosità degli
9
occhi permette di orientarci sullo stato di coscien-
za dell’individuo.
Inoltre, si è detto che lo Shen coordina l’attività
degli organi e la sensibilità, pertanto una sua
valutazione è possibile anche grazie all’osserva-
zione dei movimenti del paziente, della sua coor-
dinazione motoria, della prontezza dei riflessi.
A titolo semplificativo citiamo tre considerazio-
ni:
Avere lo Shen: occhi vivaci, brillanti, luminosi,
aspetto sano, coscienza chiara ed eloquio distinto
(l’articolazione della parola è un movimento che
necessita di coordinazione), gestualità normale.
Perdere lo Shen: occhi “spenti”, sguardo fisso,
apatia, reazioni lente, articolazione della parola
difficoltosa, gestualità anomala e movimenti
scoordinati.
In questo caso la prognosi della malattia non è
favorevole.
Falso Shen: la voce da bassa diviene sonora, lo
stato psichico, prima obnubilato, improvvisamente
migliora, gli occhi spenti si fanno luminosi.
Questa situazione può verificarsi nelle malattie
croniche gravi in fase terminale: la medicina cine-
se la interpreta come l’espressione della separa-
zione dello yang dallo yin che precede il termine
della vita, “l’ultimo bagliore di una lampada ad
olio che si spegne”.
In sintesi, i parametri più semplici che ci permet-
tono di valutare lo stato dello Shen sono:
- l’osservazione della luminosità degli occhi e
dello sguardo;
- lo stato di coscienza e l’orientamento spazio-
temporale;
- la coordinazione motoria generale;
- l’articolazione della parola.
Con questa schematizzazione non si vogliono
però escludere altri aspetti che in una corretta
valutazione globale possono essere utili alla dia-
gnostica.
Ispezione della morfologia e dell’at-
teggiamento
Questa parte dell’esame tende a valutare l’aspetto
fisico globale del soggetto, tenendo presente un
principio fondamentale della medicina tradizio-
nale cinese: “tutto ciò che si manifesta all’esterno
è espressione di quanto accade nell’interno”.
Si osservano le dimensioni corporee, le propor-
zioni del paziente, l’espressione di forza o di
debolezza fornita dalla costituzione dell’indivi-
duo. L’aspetto esteriore del corpo riflette lo stato
dei cinque organi, del Qi, dei Jin Ye e del sangue.
Tale valutazione ci permette di determinare l’atti-
tudine del soggetto a difendersi da tutti i tipi di
aggressione.
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Forza-debolezza
una condizione interna fiorente condiziona
un’aspetto esterno “robusto”, così come una si-
tuazione interna debole si esprimerà attraverso un
aspetto esterno “gracile”.
Corpulenza-magrezza
In generale la corpulenza esprime una pletora,
quindi un eccesso, la magrezza un deficit; tuttavia
è bene fare delle precisazioni:
- un corpo imponente, ma atletico, con spirito
dinamico e vivace, esprime un eccesso equilibrato
di yin e di yang;
- un soggetto grasso, flaccido, con carnagione
pallida, movimenti fisici e mentali lenti, esprime
un eccesso di yin con deficit di yang.
Analogamente si può ragionare per la magrezza:
- il soggetto magro, ma attivo, energico sia nei
movimenti che nei pensieri, con colorito normale,
esprime un'insufficienza di yin con uno yang
normale;
- un soggetto magro, apatico, astenico, con incar-
nato opaco, indica un’insufficienza combinata di
yin e di yang;
- un paziente magro, pallido, con pelle secca,
torace stretto e movimenti respiratori poco ampi,
esprime un deficit di yin e di Xue;
- un paziente magro, disidratato, ci indirizza verso
un essiccamento dei Jin Ye.
Deformità ed alterazioni morfologiche
L’ispezione evidenzia innanzitutto le grandi de-
formità e le asimmetrie.
Asimmmetrie degli arti, della faccia, del rachide;
tali dismorfismi sono espressione di squilibrio
yin-yang congenito o acquisito.
Lo squilibrio yin-yang antero-posteriore, si
evidenzia lungo il percorso del Ren Mai e del Du
Mai: rachide e sue curvature sul piano sagittale.
Lo squilibrio yin-yang destra-sinistra, determina
delle disarmonie di crescita degli arti, altera la
statica frontale del rachide e dei cingoli pelvico e
scapolare.
Infine, le deformità congenite (scapole alate, tora-
ce carenato, sindattilia etc.) ci fanno risalire ad
un’alterazione di distribuzione dell’energia
ancestrale, non già della sua quantità o qualità.
Atteggiamento, movimenti
Lo yang corrisponde al movimento, lo yin all’im-
mobilità.
In caso di eccesso di yang il paziente è agitato,
parla molto e a voce alta, non riesce a stare seduto
a lungo e, se sdraiato, non può mantenere per ore
la stessa posizione.
Anche i movimenti anomali possono indirizzare
alla diagnosi:
- i tremori, le fascicolazioni, i tics, le contratture
fanno pensare al vento interno del fegato. Anche
il calore intenso di una malattia febbrile può
portare alla liberazione del vento interno, i tremo-
ri in questo caso sono segni premonitori di conse-
guenze più gravi della liberazione del vento inter-
no, quali le convulsioni febbrili;
- i crampi e le contratture rientrano nel quadro di
una patologia del fegato, dei muscoli e dei tendini
con interessamento dei meridiani;
- le paralisi, ad es. le emiplegie, fanno risalire ad
un’aggressione del vento che va diretto allo sco-
po, determinando l’incidente vascolare, ma pos-
sono anche essere espressione di un’aggressione
più lenta e graduale dei visceri curiosi, ad opera di
altre Xie Qi come, ad esempio, il freddo (paralisi
a frigore).
In questo paragrafo sull’osservazione della
morfologia e dei movimenti rientra bene anche
l’ispezione dei “Cinque Palazzi”: si tratta del-
l’ispezione di alcuni distretti allo scopo di indivi-
duare alterazioni energetiche non più generiche,
ma particolari.
Palazzo dello Shen
Corrisponde alla testa ed agli occhi. Gli occhi
verranno presi in esame in un paragrafo a parte,
anche se si è già parlato dell’importanza dello
sguardo per poter valutare lo Shen dell’individuo.
Altrettanto importante è lo studio della morfologia
della testa e del viso.
Il viso equilibrato è grosso modo rettangolare e
può essere suddiviso in tre porzioni; la più alta
(fronte) è la zona del mentale, quella centrale
(naso e zigomi) è la zona respiratoria, l’inferiore
(mento, labbra, bocca) è la zona digestiva. E’
interessante notare come durante l’embriogenesi
queste tre zone si formino secondo la successione:
mentale, respiratoria, digestiva. Tale sequela
cronologica conferma la gerarchia delle singole
energie: lo Shen, per coordinare, deve essere il
primo, ma la vita trae spunto anche dall’energia
ricevuta dal cielo, il tutto si mantiene in vita e si
sviluppa grazie all’alimentazione.
Il viso di aspetto normale, si presenta rettangolare
con tre zone in armonia equilibrata.
Palazzo del torace
La sua osservazione permette di valutare l’ener-
gia dei polmoni (es: paziente curvo, con spalle
cadenti e torace malsviluppato, fa pensare ad
un’alterazione del Qi del polmone).
Palazzo dei reni
Si tratta della regione lombare le cui alterazioni
morfologiche denunziano uno squilibrio dell’ener-
gia renale.
Palazzo dei muscoli e dei tendini
Sono le ginocchia. L’evidenza di dismorfismi a
questo livello denunzia squilibri energetici del
sistema muscolo-tendineo.
Palazzo delle ossa e del midollo
Sono gli arti inferiori nel loro insieme, con la loro
funzione di sostegno.
Ispezione del colorito
Il colorito fisiologico, che in genere viene osser-
vato a livello del volto, è la risultante delle tre
energie fondamentali e dei colori corrispondenti:
- bianco: energia polmonare, respiratoria;
- giallo: energia alimentare;
- rosso: corrispondente a quella forma di energia
che è il sangue (Xue).
Ling Shu cap. 4: “Il sangue ed il Qi dei 12 meridia-
ni e dei 36 Luo si concentrano al viso...”.
Da questa affermazione si deduce che la lumino-
sità ed il colorito del viso sono espressione dei
rapporti tra energia e sangue a livello degli Zang
Fu. Accanto al colorito è bene osservare lo stato
trofico generale della pelle che in un soggetto ben
equilibrato, deve essere un po' brillante e legger-
mente umido. Infine, all’osservazione del colore
va sempre associato il rilievo della tonicità dei
tessuti e del loro trofismo (pelle elastica o flaccida,
liscia o grinzosa).
Ling Shu cap. 49: “Si elencano gli organi secondo
i cinque colori: il blu per il fegato, il rosso per il
cuore, il bianco per il polmone, il giallo per la
milza, il nero per i reni .... blu e nero corrispondo-
no al dolore, giallo e rosso al calore, bianco al
freddo...”.
Si noti come per i colori si possa cercare, oltre che
una corrispondenza con gli organi, anche una
relazione con le Xie Qi e, per quanto concerne i
colori blu e nero, con le condizioni di ostruzione
della libera circolazione del Qi, che provoca il
dolore.
L’eccesso di yang spinge vigorosamente il san-
gue, determinando segni di calore ed il colorito
rosso dei tegumenti: questa tinta particolare si può
presentare con sfumature differenti (rosso più o
meno intenso) a seconda che si tratti di una sindro-
me da eccesso (energia perversa calore, cosmica,
alimentare) o di una sindrome da deficit di yin con
relativo eccesso di yang.
Se il calore si associa all’umidità, la tinta diventa
gialla: in questi casi si colgono sfumature diverse:
- giallo-chiaro-fresco: patologia della milza e
prognosi sfavorevole;
- giallo-pallido-spento: presenza di freddo nella
11
milza;
- giallo-limone: essiccamento, estinzione del-
l’energia della milza;
- giallo-biancastro: umidità-freddo.
Se si verifica un deficit di energia e di sangue, la
pelle è bianca, così come accade anche nelle
sindromi da freddo patogeno. Se si tratta di un
deficit di yin Qi, il soggetto è magro, il colorito
biancastro, ma i pomelli sono arrossati (eccesso
relativo di yang).
In caso di deficit di yang Qi, il soggetto è
macrosomico, il corpo è appesantito, la tinta è
biancastra con presenza di edemi.
Il deficit associato di yin e di yang porta ad un
colorito bianco molto marcato come “un osso di
seppia disseccato”.
Infine, il deficit di sangue e di Qi si traduce in un
colorito pallido, sovrapponibile al pallore anemi-
co della medicina occidentale.
Per sintetizzare, ci sembra opportuno proporre
una classificazione del colorito, derivata dai testi
attuali cinesi.
Colorito bianco
Indica deficit e freddo, perdita di sangue.
- bianco brillante con edema sottocutaneo: man-
canza di yang Qi;
- bianco smorto, senza edema: mancanza di nutri-
zione Ying Qi;
- viso livido: si riscontra in associazione a sintomi
di freddo interno.
Colore giallo
Indica deficit ed umidità.
- viso giallo, smorto, secco, senza luminosità: il Qi
della milza è in deficit ed il sangue non nutre bene
il viso;
- viso giallo e gonfio: il Qi della milza è in deficit
e l’umidità si accumula.
Colore rosso
Corrisponde al calore.
- tutto il viso è rosso: accessi febbrili di origine
esterna, oppure eccesso di yang-calore negli Zang-
Fu;
- solo pomelli rossi: calore da deficit di yin.
Colore blu
Corrisponde ai sintomi di freddo, al dolore, agli
accumuli di sangue con ristagno, alle convulsioni
infantili.
Il blu appare quando il freddo si accumula, il Qi
ristagna ed i vasi sono ostruiti:
- viso pallido con sfumatura bluastra: freddo inter-
no;
- viso blu-cenere con labbra violacee: il Qi del
cuore è insufficiente e non ha la forza di mobilizzare
12
il sangue;
- nei bambini: febbre elevata, sfumatura bluastra
alla radice del naso, tra le sopracciglia ed al
perilabio; si tratta di un segno premonitore delle
convulsioni febbrili.
Colore nero
Corrisponde al deficit dei reni con ristagno d’ac-
qua e di sangue:
- orbite nerastre: malattie dovute a ristagno di
liquidi, i reni sono in deficit e l’acqua stravasa e si
espande;
- viso nero ed avvizzito: è sovente in rapporto con
uno stato cronico di carenza di Ying Qi.
Ispezione dell’estremità cefalica
Prescindendo da quanto già affermato sulla
morfologia generale del viso e sul colorito, è bene
aggiungere che la testa deve essere in proporzione
armonica con il resto del corpo: sappiamo che il
capo contiene una parte di “midolli” per cui un’ano-
malia della forma e delle dimensioni può indicare
un’alterazione dell’energia renale.
Per quanto concerne le fontanelle: se infossate
sono segno di deficit di liquidi organici, se
protrudono esprimono un eccesso di calore.
Osservazione delle orecchie
L’orecchio, apertura del rene, è irrorato da più
meridiani, in particolare dal Shao-Yang:
- il colore “sano” del padiglione auricolare è il
rosso;
- elice secca, brunastra o un orecchio sottile,
indicano un’alterazione dell’energia del rene;
- le secrezioni sono in genere segno di calore-
umidità nella coppia fegato-vescicola biliare.
Osservazione delle labbra
Le labbra sono una manifestazione esterna della
milza:
- labbra pallide: deficit di Qi e di Xue;
- labbra violacee: ristagno di sangue, ostruzione
da freddo alla circolazione del Qi;
- labbra rosso cupo: penetrazione del calore nel
sangue;
- labbra secche, fissurate: aggressione da secchez-
za esterna, disseccamento dei liquidi organici;
- labbra ulcerate: calore nella milza e nello stoma-
co;
- deviazione della rima labiale: vento che va allo
scopo;
- movimenti spasmodici delle labbra: segno di
vento interno;
- scialorrea notturna (durante il sonno): deficit di
milza con eccesso di umidità oppure calore nello
stomaco.
Osservazione dei denti e delle gengive
I denti sono in stretta relazione con l’energia
renale, le gengive con lo stomaco;
- denti senza luminosità (opachi): calore e
compromissione dei liquidi organici;
- denti secchi: esaurimento del Jing dei reni;
- denti vacillanti: deficit di rene;
- tartaro: calore nella milza e nei reni;
- gengive di colore pallido: deficit di Xue;
- gengive rosse, gonfie, ulcerate: risalita del calore
dello stomaco.
Osservazione del naso
Il naso, nel suo insieme, corrisponde ai polmoni,
ma anche in esso si riconosce una distribuzione
topografica degli organi:
- rene: attaccatura;
- polmone: radice;
- fegato: dorso;
- vescica biliare: margini;
- cuore: punta.
- Punta del naso bilobata: eccesso di energia del
cuore;
- naso rosso: eccesso di calore;
- naso rosso-violaceo: ristagno di sangue.
Osservazione degli occhi
Tutti i meridiani arrivano al cuore in modo diretto
o indiretto, a questo livello si possono manifestare
degli squilibri energetici della profondità.
Ling Shu cap. III: “E’ necessario esaminare gli
occhi perchè in essi si riflettono le energie dei
cinque organi....”.
Gli occhi sono l’apertura del fegato, ma per quan-
to affermato sopra, molte delle manifestazioni
apprezzabili alla loro osservazione non sono da
atribuire solo al fegato.
Altra conseguenza del fatto che l’occhio è un nodo
di confluenza energetica è l’esistenza di una pre-
cisa: topografia dell’occhio (i cinque cerchi).
- cerchio del vento: iride, corrisponde al fegato;
- cerchio dei vasi: canto interno ed esterno, corri-
sponde al cuore;
- cerchio della carne: palpebre, corrisponde alla
milza;
- cerchio dell’energia: sclera, corrisponde al pol-
mone;
- cerchio dell’acqua: pupille, corrisponde al rene.
Le alterazioni patologiche più comuni dei cinque
cerchi
Cerchio del vento (iride)
Alterata adattabilità alla luce, fotofobia, turbe
dell’accomodazione, corrispondono in genere ad
una patologia del movimento Legno.
Se l’iride ha tendenza a sopravanzare con la sua
superficie il resto dell’occhio, è segno di eccesso
di yang di fegato (si osserva frequentemente nel-
l’ipertensione).
Cerchio dei vasi (vasi congiuntivali)
Molto importante è l’osservazione dell’iniezione
congiuntivale. Un aumento globale dell’iniezione
indica un deficit di yin con eccesso di yang e, se la
sclera diventa nel suo insieme rossa, è segno di
calore.
Al cap. 74 del Ling Shu si legge: “Quando i
capillari discendono dall’alto verso il basso, è
interessato il Tai Yang; se salgono dal basso verso
l’alto, lo Yang Ming, se si dirigono dal canto
esterno verso l’interno è interessato lo Shao Yang”.
Cerchio della carne (palpebre)
Nel loro insieme corrispondono alla milza, ma per
qualche autore si distingue ulteriormente tra pal-
pebra superiore, alla milza e palpebra inferiore,
allo stomaco.
Infiammazione e gonfiore di entrambe le palpebre
indicano un eccesso di yang della milza.
Un gonfiore palpebrale che si instaura progressi-
vamente è segno di deficit di Qi della milza.
Il gonfiore della sola palpebra inferiore denuncia
una debolezza del Qi di rene: una possibile spie-
gazione energetica di questo fenomeno sta nel
fatto che, essendo deficitario il movimento di
“apertura-chiusura” dei reni, l’umidità ed i liquidi
che non vengono eliminati determinano un accu-
mulo di yin al TR medio; da qui i liquidi
“stravasano” in alto alla palpebra inferiore, irrora-
ta energeticamente dal canale dello stomaco.
Altro segno di deficit dell’energia dei reni è il fatto
che le palpebre diventino di colore scuro.
In relazione alle palpebre, vanno osservati anche
i movimenti:
- il “battere” continuamente le palpebre è segno di
deficit dell’energia;
- i “tics” sono segno di liberazione del vento del
fegato;
- le paralisi: se è coinvolta la palpebra inferiore,
bisogna pensare ad un possibile interessamento
dei canali che ad essa confluiscono, la stessa cosa
si può dire per la palpebra superiore.
Cerchio dell’energia (sclere)
Corrisponde alle sclere che, a loro volta, sono in
relazione col polmone.
- Le sclere rosse sono segno di fuoco;
- le sclere gialle indicano la presenza di umidità-
calore al TR medio;
- il colorito verdastro indica un interessamento del
fegato;
- il nero del rene;
- il bianco del polmone.
13

Cerchio dell’acqua (pupille)
Corrisponde alle pupille.
- Le pupille in evidente midriasi o miosi indicano
che il Qi dei reni è deficitario: in caso di miosi, si
tratta di deficit combinato di rene e di fegato;
- se la miosi o la midriasi vanno di pari passo con
i movimenti spasmodici della pupilla, vuol dire
che si è persa la connessione tra rene e cuore.
Osservazione dell’interno della palpebra
- Se è pallida e biancastra, è segno di debolezza del
cuore e di deficit del Qi del polmone;
- se è molto rossa è segno di eccesso di yang, in
genere a livello del fegato.
Osservazione della posizione del globo oculare
Nel corso dello sviluppo normale dell’individuo,
si osservano delle variazioni fisiologiche di posi-
14
zione del globo oculare rispetto alla rima
palpebrale:
- alla nascita: il globo oculare è leggermente
ruotato verso il basso, sicchè il bianco della sclera
si trova in tre posizioni, superiore e laterali; questo
atteggiamento è definito San Bai (tre bianchi) ed
è considerato segno di grande vitalità;
- nell’individuo adulto: non si vedono i bordi
superiore ed inferiore dell’iride e si notano due
bianchi, lateralmente: Er Bai (nella femmina si
possono vedere i bordi superiori dell’iride);
- nel soggetto molto anziano ( o nei pazienti in fase
terminale): si notano tre bianchi, però nella parte
inferiore, vale a dire che il bulbo è leggermente
ruotato verso l’alto;
- in caso di malattia: se nell’adulto riscontriamo la
stessa posizione del neonato, ovvero i tre bianchi
nella zona superiore del globo oculare, si tratta di
un eccesso di yin con deficit relativo dello yang.
La situazione opposta, i tre bianchi nella zona
inferiore, indicano un deficit di yin con eccesso di
yang.
L’esoftalmo, Si Bai (quattro bianchi), traduce
un’importante liberazione dello yang.
L’enoftalmo è espressione di eccesso di yin.
 diagnostica generale
Gli otto principi della diagnosi
nella pratica clinica
Ba Gang Bian Zheng
Massimo Muccioli*
L’attuale sistematizzazione e definizione degli
otto principi della diagnosi, pur possedendo anti-
che e profonde radici nella tradizione medica
cinese, è di formulazione relativamente recente
risalendo storicamente alla dinastia Qing.
Lo stesso Nei Jing, il primo grande classico della
medicina cinese, fa ripetutamente riferimento,
nella definizione e classificazione delle malattie,
alle categorie proprie agli otto principi e così i testi
seguenti, ma solo in epoca Ming il Dr. Zhang
Jingyue parla in modo sistematico di “sei trasfor-
mazioni” (Liu Bian ) distinte in interno/esterno,
pieno/vuoto, caldo/freddo.
Durante il regno dell’imperatore Kang Xi, all’ini-
zio della dinastia Qing, il Dr. Cheng Zhongling
amplia ad otto gli elementi della diagnosi aggiun-
gendo la necessaria valutazione yin/yang; nel suo
“Essenziale Comprensione degli Studi Medici”
(Yi Xue Xin Wu) per primo utilizza l’attuale termi-
ne di “otto principi” ( Ba Gang ).
Un cenno particolare merita la stessa definizione
Ba Gang dove, accanto al numero otto “Ba”,
appare l’ideogramma “Gang” il cui significato
originario è quello di una fune con cui la rete da
pesca viene recuperata: trasmette dunque l’idea di
un principio guida, di un parametro essenziale e
riassuntivo che contiene in sé l’insieme delle
nozioni necessarie; nella tradizione medica con lo
stesso ideogramma si suole indicare l’elemento
ed il concetto che permette le distinzioni cliniche.
E’ opportuno ricordare che la medicina cinese non
cerca una causa dietro ai fenomeni, ma resta nel
mondo dei sintomi cercando di ricostruire, come
in un mosaico, quadri e configurazioni cliniche
che esprimono specifiche disarmonie. Il costrutto
teorico degli otto principi, pur non definendo in
modo completo la disarmonia, ne distingue gli
elementi ed il contesto generale: spesso questo è
tutto ciò che occorre sapere per la terapia.
* Scuola Italiana di Medicina Cinese
"Gruppo di Studio Società e Salute"
Gli otto principi della diagnosi si compongono di
quattro coppie di opposti:
- interno-esterno;
- freddo-calore;
- vuoto-deficit, pieno/eccesso;
- yin-yang.
Gli otto principi non sono elementi statici ma
dinamici: la combinazione, la conversione dei
singoli parametri, la formazione di situazioni com-
plesse e la comparsa di segni “falsi” sono parte
integrante e sottintesa, ma non eludibile del-
l’enunciato.
1. La combinazione
La combinazione degli elementi propri agli otto
principi costituisce un passaggio essenziale, ne-
cessario e basilare per una sintetica ma precisa
configurazione del quadro clinico in esame. Per
trattare efficacemente una malattia è necessario
infatti conoscerla o meglio sinteticamente rico-
noscerla nei suoi tratti essenziali e costitutivi. In
un ambiente non familiare, ad esempio in una città
poco conosciuta, chiedendo informazioni ad un
passante in modo da raggiungere un determinato
luogo questi risponderà disegnando idealmente
un percorso caratterizzato da riferimenti tipo “dopo
il secondo semaforo a destra....” oppure “in fondo
alla piazza vicino all’edicola....”. Per utilizzare
tali informazioni devo naturalmente comprende-
re il linguaggio usato dal mio informatore: se
questi mi rispondesse in ostrogoto o in dialetto
esquimese non potrei comprendere né utilizzare
una sola delle mille informazioni gentilmente
fornitemi.
Per riconoscere una disarmonia, un determinato
quadro clinico, una malattia, ho allo stesso modo
necessità di riferimenti. Gli otto principi costitu-
iscono il metodo, il linguaggio interpretativo ne-
cessario alla identificazione dei riferimenti; non
dimentichiamo il concetto racchiuso
nell’ideogramma “Gang”, la fune che recupera la
rete da pesca, l’elemento che consente di racco-
15
glierne altri. Attraverso il linguaggio degli otto
principi sarà poi possibile ordinare e trasformare
in riferimenti e configurazioni le informazioni
rilevate dall’esame clinico e dalla esposizione dei
sintomi secondo lo schema:
Dove ha sede la malattia?
- interno od esterno
Di che natura è? Presenza di
- freddo o calore
Che caratteristiche ha?
- vuoto/deficit oppure pieno/eccesso
Che disarmonia esprime?
- yin o yang.
Questo metodo di classificazione è applicabile a
qualsiasi disarmonia e, consentendone una parti-
colare definizione e precisazione, risulta di estre-
ma utilità pratica. Potremmo, ad esempio, rispon-
dere ai quesiti esposti in questo modo: 1 la malat-
tia ha sede all’interno; 2 si caratterizza per la
presenza di freddo; 3 vi sono segni di deficit; 4
appartiene allo yang. Chi pratica la medicina
tradizionale cinese coglie immediatamente la con-
cretezza e l’applicabilità dei dati emersi: a livello
terapeutico sarà infatti necessario sostenere lo
yang ed espellere il freddo interno tramite ago-
moxibustione e l’utilizzo farmacologico di so-
stanze che “riscaldano l’interno” e “sostengono lo
yang”.
2. La conversione
La conversione esprime il passaggio del quadro
da una condizione a quella opposta associata.
Una malattia che interessa l’esterno (Biao) può, a
seguito di una sua particolare aggressività, per
deficit del Qi corretto o per un trattamento impro-
prio, localizzarsi all’interno (Li) e dunque subire
una conversione, una modificazione del proprio
stato passando, in base agli otto principi, da una
configurazione (la localizzazione esterna) a quel-
la opposta (la localizzazione interna). La conver-
sione citata esprime un peggioramento;
l’esteriorizzarsi di una malattia interna è invece
una conversione favorevole.
3. Le situazioni complesse
Nella pratica clinica non è inconsueto incontrare
situazioni complesse in cui appaiono simultanea-
mente sintomi e segni appartenenti a parametri
opposti e contrastanti come, ad esempio, la pre-
senza al tempo stesso di segni di freddo e di calore,
di deficit ed eccesso o ancora, seppur più raramen-
te, di segni indicanti un interessamento sia del-
l’esterno Biao che dell’ interno.
4. I falsi segni
La valutazione clinica alla luce degli Otto Principi
deve essere attenta e meticolosa in modo da non
16
incorrere in errate valutazioni in presenza di segni
“falsi”. L’estremo calore può determinare la com-
parsa di segni apparenti di freddo, il freddo al suo
culmine può, analogamente, determinare l’appa-
rire di segni tipo calore; lo stesso eccesso-pienez-
za può nascondere in realtà un deficit-vuoto.
Una valutazione approssimativa e disattenta può
indurre in errore ed all’errore diagnostico segue,
se si è coerenti, l’errore terapeutico cui a sua volta
è da attribuire la mancata guarigione e talora il
peggioramento della malattia.
ESTERNO - INTERNO, BIAO - LI
Tale differenziazione non si basa sulla causa della
disarmonia ma, come è già stato detto, sulla loca-
lizzazione della malattia, caratterizzandola in senso
spaziale. Quando la malattia è localizzata a livello
esterno, alla pelle ed al derma, essa appartiene al
Biao; quando interessa gli organi ed i visceri,
Zang Fu e le parti interne, appartiene al Li.
In generale le cause esterne di malattia, quali le
energie cosmopatogene (freddo, calore, vento,
umidità...) producono un interessamento del Biao;
le cause interne determinano invece un interessa-
mento del Li.
Una malattia situata al Biao e causata da aggres-
sione cosmopatogena esterna può, in determinate
condizioni, subire una modificazione del proprio
stato (che abbiamo chiamato conversione) appro-
fondendosi sino a determinare un interessamento
patologico degli organi interni; appare evidente
da quanto esposto che, in base agli otto principi,
tale malattia viene classificata come interna pur
essendo causalmente originata da una aggressio-
ne dell’esterno.
Esterno/Biao
La malattia è localizzata alla parte esterna del
corpo ed interessa pelle, derma, muscoli e meri-
diani.
Pur non rientrando, per definizione, nelle malattie
a localizzazione esterna, è necessario sottolineare
che molte malattie interne si manifestano con
segni di superficie quali, ad esempio, dermatiti,
sudorazioni o altro. E’ necessario, nell’applica-
zione degli otto principi, non confondere l’appa-
rire del sintomo con la sede della malattia.
Le sindromi esterne sono tradizionalmente distin-
te in due tipi: il primo, ad insorgenza brusca ed
evoluzione generalmente breve, interessa pelle e
muscoli ed è correlato ad aggressione
cosmopatogena (vento-freddo o vento-calore)con
precipuo interessamento delle prime vie aeree; il
secondo, meno brusco nella sua insorgenza, inte-
ressa i meridiani con comparsa di una sindrome
doloroso-ostruttiva a livello muscolo-articolare
nota tradizionalmente con il termine “Bi”.
Quando i fattori patogeni esterni aggrediscono ed
invadono pelle e muscoli, si parla in senso proprio
di “patologia esterna” e di sindrome del Biao.
Zhang Jie Bin afferma nelle sue Raccolte Comple-
te di Jing Yue Quan Shu che: “Nella sindrome
Biao il Qi perverso penetra nel corpo dall’esterno:
può trattarsi di vento, freddo, calore, umidità,
secchezza e fuoco che non sono Qi corretti” e più
oltre “il Qi perverso si localizza nel corpo pren-
dendo inizialmente dimora in superficie a livello
di pelle e peli”. La causa di una sindrome Biao è
dunque solitamente da ricercarsi in uno dei sei
eccessi patogeni esterni, Liu Yin. Le energie
patogene esterne localizzate alla pelle, ai peli, allo
strato muscolare ostacolano la normale circola-
zione della Wei Qi, l’energia difensiva che, a sua
volta, si contrappone alla energia perversa ostaco-
landone permanenza e progressione: la febbre è il
sintomo clinico che esprime tale scontro.
E’ difficile tracciare un quadro sintetico ed unico
della sindrome del Biao in quanto questa si mani-
festa con segni e sintomi diversi a seconda del
fattore aggressivo esterno e dello stato della Zheng
Qi e Wei Qi, le energie dell’organismo preposte al
mantenimento della salute ed alla sua difesa. In
generale possiamo affermare che la sindrome del
Biao si presenta come una malattia ad incubazio-
ne breve, esordio acuto ed evoluzione solitamente
benigna, con risoluzione nell’arco di alcuni gior-
ni. Generalmente i sintomi attestanti l’interessa-
mento del Biao e comuni ai vari quadri sono:
- febbre
- cefalea Tai Yang
- ostruzione nasale e rinorrea
- cervicalgia e cervico-dorsalgia, mialgie
- avversione al freddo
- induito linguale sottile
- polso Fu superficiale
1. Sindrome Biao causata dal vento-freddo
Nella sindrome del Biao causata dal freddo (spes-
so il freddo è veicolato dal vento, configurando
dunque una aggressione da vento-freddo):
- forte avversione e timore del freddo;
- febbre, talora febbre lieve od assente,
brividi;
- sudorazione scarsa o assente;
- non sete;
- cefalea, cervicalgia e mialgie marcate;
- rinorrea di liquido chiaro;
- lingua con induito sottile, bianco ed umi-
do;
- polso Fu superficiale.
Trattamento: agomoxibustione ai punti 4GI Hegu,
3IG Houxi, 14DM Dazhui, 12V Fengmen, 13V
Feishu, 60V Kunlun. Per disperdere il vento e
trattare la cervicalgia pungere il 20VB Fengchi.
In farmacologia si utilizzano preparati e prescri-
zioni contenenti sostanze piccanti e tiepide tipo
Ma Huang Herba Ephedrae, Gui Zhi Ramulus
Cinnamomi, Qiang Huo Rhizoma Notopterigium,
Su Ye Folium Perillae, Fang Feng Radix
Ledebouriellae, Jing Jie Herba Schizonepetae.
Tra le formulazioni possiamo citare il Ma Huang
Tang ed il Jing Fang Bai Du San.
2. Sindrome Biao causata dal vento-calore
Nella sindrome del Biao causata dal calore e
vento calore:
- febbre sempre presente;
- sudorazione;
- sete;
- dolori artromialgici poco pronunciati, ta-
lora assenti;
- dolore faringeo;
- talora tosse con espettorato denso e scar-
so;
- lingua con induito linguale sottile e
giallastro;, talora corpo linguale arrossato;
- polso Fu superficiale e Shuo rapido.
Trattamento: in agopuntura 4GI Hegu, 11GI
Quchi, 14DM Dazhui, 5TR Waiguan, 12V
Fengmen, 13V Feishu, 10P Yuji. Se compare
faringotonsillite, pungere secondo la metodica
del sanguinamento 11P Shaoshang.
In farmacologia si utilizzano erbe piccanti ma di
natura fresca come Bo He Herba Menthae, Sang
Ye Folium Mori, Niu Bang Zi Fructus Arctii
Lappae. Tra le formulazioni ricordiamo i tradizio-
nalissimi Yin Qiao San e San Ju Yin.
Il carattere complessivo della sindrome, sia essa
da freddo o da calore, dipende dallo stato di
eccesso o di deficit dell’energia a livello del Biao.
Per questo si distinguono in tale ambito due ulte-
riori quadri che vanno coniugati e declinati con i
precedenti.
3. Sindrome con deficit del Biao
Nella sindrome con deficit del Biao:
- febbre scarsa o assente;
- sudorazione spontanea;
- avversione al vento ed al freddo;
- artromialgie lievi;
- induito linguale bianco e sottile;
- polso Fu superficiale e ritardato Huan.
Trattamento: in agopuntura aggiungere al tratta-
mento generale del quadro (da vento-freddo o
vento-calore) i punti 36E Zusanli, 4GI Hegu e 9P
Taiyuan. Per arrestare la traspirazione può essere
utilizzato come punto ausiliare 7Rn Fuliu.
In farmacologia si utilizzano formulazioni dotate
17
di modico effetto diaforetico. Tra le formulazioni
ricordiamo Gui Zhi Tang, ricettazione atta non
solo a liberare il Biao, ma anche ad armonizzare
l’energia nutritivaYing e la difensiva Wei.
4. Sindrome con eccesso del Biao
Nella sindrome con eccesso del Biao:
- febbre;
- assenza di traspirazione;
- avversione al freddo;
- artromialgie presenti e talora severe;
- induito linguale bianco e sottile;
- polso Fu superficiale e Jin teso.
Trattamento: in agopuntura aggiungere ai punti
necessari al trattamento della forma specifica (da
vento freddo o vento calore) il 7P Lieque per
rafforzare la funzione disperdente del polmone e
l’effetto di liberazione sull’esterno.
In farmacologia sono utilizzate erbe e formulazioni
dotate di forte potere diaforetico, come, ad esem-
pio, le ricettazioni in precedenza suggerite.
E’ necessario sottolineare che le definizioni di
deficit e di eccesso al Biao sono concetti e termini
relativi. Una sindrome esterna è infatti per defini-
zione caratterizzata dalla presenza di energie per-
verse alla superficie del corpo e dunque appartie-
ne sempre alla categoria dell’eccesso/pienezza. Il
termine è correlato e da riferire allo stato del Qi
organico e della Wei Qi in particolare. Quando la
Wei Qi è in deficit, i pori della pelle restano beanti
ed il paziente presenta sudorazione, inoltre la
febbre, reazione dovuta al Qi dell’organismo, è
scarsa; quando la Wei Qi è potente, si verifica la
situazione opposta.
2. Sindrome Bi
I fattori patogeni esterni, ed in modo particolare il
vento, il freddo e l’umidità, possono infiltrarsi in
modo graduale nei meridiani e provocare una
sindrome ostruttiva con alterata diffusione di Qi e
Xue denominata Bi. I fattori patogeni, permanen-
do nell’organismo, possono trasformarsi in calo-
re, specie in individui già caratterizzati da un
eccesso di yang Qi e calore.
A livello clinico la sindrome ostruttiva si manife-
sta per lo più con intorpidimenti, dolore e pesan-
tezza a carico degli arti, limitazione funzionale
delle articolazioni e dunque dei movimenti.
Tradizionalmente, le sindromi Bi sono distinte in
quattro tipi, di seguito esposti.
1. Bi errante
Causato generalmente dal vento perverso esterno
si manifesta con dolori e poliartralgie migranti.
Trattamento: in agopuntura superficiale e disper-
dente pungere, oltre ai punti A Shi ed ai punti locali
18
(specie quelli situati sui meridiani yang), i punti
17V Ganshu, 10Rt Xuehai, 14DM Dazhui.
In farmacologia nel trattamento dei Bi si utilizza-
no sostanze appartenenti alla categoria dei rimedi
che “eliminano vento ed umidità” cui vengono
associati rimedi diversi a seconda del quadro
specifico.
Nel Bi errante è indicata la formulazione Gui Zhi
Shao Yao Zhi Mu Tang composta da diversi rime-
di liberanti il Biao e a particolare azione sul vento.
2. Bi doloroso
Causato ed indotto generalmente da una aggres-
sione da parte del freddo perverso, si caratterizza
per la severità del quadro doloroso.
Trattamento: in agopuntura profonda con utiliz-
zo, dove necessario, di tecnica trasfissiante e
moxibustione, pungere accanto ai consueti punti
A Shi e punti dolorosi dei meridiani interessati i
punti 23V Shenshu, 4DM Mingmen, 4RM
Guanyuan per sostenere il rene.
In farmacologia si utilizzano formulazioni quali
Wu Tou Tang o Fu Zi Tang, che al tempo stesso
disperdono il freddo umidità e sostengono lo
Yang dell’organismo.
3. Bi fisso o stagnante
E3 questo il Bi generato solitamente dalla umidità
perversa e si caratterizza per la presenza di intor-
pidimento, pesantezza, dolore stagnante e, con
frequenza, di tumefazioni e gonfiori.
Trattamento: accanto ai consueti punti A Shi ed ai
punti dolorosi posti sui meridiani è necessario, per
eliminare l’umidità, sostenere l’attività di milza-
stomaco con i punti 36E Zusanli, 6Rt Sanyinjiao,
20V Pishu.
In farmacologia si utilizza con frequenza una
formulazione, usata anche in altre forme Bi, deno-
minata Chuan Bi Tang, cui possono essere ag-
giunti rimedi a sostegno della funzione di trasfor-
mazione e di eliminazione dell’umidità operata
dalla milza.
4. Bi calore
Più raramente dovuto a diretta aggressione da
parte del calore esterno, questo Bi è correlato con
frequenza alla trasformazione interna dei fattori
patogeni aggressivi citati nei precedenti quadri in
calore.
Trattamento: in agopuntura si consiglia una pun-
tura superficiale e disperdente sui punti dolorosi e
l’utilizzo di 4GI Hegu, 11GI Quchi, 14VG Dazhui.
In farmacologia, la formulazione indicata è il Bai
Hu Jia Gui Zhi Tang o anche la formulazione, con
aggiunta di rimedi che liberano l’esterno ed elimi-
nano il vento umidità, Er Miao San.
Le sindromi Bi sono molto più estese e complesse
di quanto brevemente esposto, ma un trattamento
più ampio esula dal soggetto trattato e quindi si
rimanda ad eventuali pubblicazioni specifiche.
Interno/Li
Una disarmonia è definita come interna quando si
localizza all’interno dell’organismo e dunque
quando interessa gli organi interni Zang-Fu se-
condo quanto afferma anche Zhang Bie Jin nelle
sue Raccolte Complete di Jing Yue Quan Shu:
“nelle disarmonie interne la malattia è nel corpo,
negli organi”. Una malattia interna può esprimersi
anche con segni di superficie, ma resta definita
secondo gli otto principi come interna in base alla
localizzazione e sede della disarmonia.
Sono diverse le cause che possono determinare
una sindrome interna e la storia clinica, unitamente
all’osservazione ed all’anamnesi, possono svelar-
ne l’origine.
1. Approfondimento di una sindrome esterna
Talora l’interessamento dell’interno dipende dal-
l’approfondirsi (conversione) di una sindrome
esterna mal trattata o favorita nel suo progredire
da una sua propria spiccata aggressività o dalla
labilità delle difese organiche. La storia clinica
suggerisce l’iniziale interessamento del Biao e tra
i sintomi sono spesso presenti la febbre, la sete,
l’oliguria, la stipsi, il polso rapido Shuo ed altri
segni di calore dovuti alla evoluzione e trasforma-
zione all’interno della sindrome, prima esterna, in
calore.
2. Errori dietetici
Una sindrome interna può essere causata da errori
dietetico-alimentari. Un'alimentazione troppo
fredda, cruda o contaminata può generare un
quadro con accumulo interno di freddo-umidità
alla milza. Allo stesso modo una alimentazione
eccessivamente calda o speziata, ricca in alcool,
può generare un eccesso di calore ed umidità
all’interno. I sintomi principali saranno a carico
della sfera gastrointestinale con differenziazione
a seconda della natura della malattia.
3. Fattori psichici
Nel determinismo di una disarmonia interna han-
no un ruolo particolarmente rilevante i fattori
psichici, i sette sentimenti Qi Qing e le cinque
emozioni Wu Zhi, in modo del tutto preminente i
sentimenti repressi. Gli organi maggiormente
implicati sono in tal caso il fegato, la milza, il
cuore.
4. Indebolimento organico
Una malattia interna spesso si sviluppa a seguito
di una particolare stato di indebolimento dell’or-
ganismo quale, ad esempio, accade in seguito a
stress fisici, importanti affaticamenti, fatiche pro-
lungate, eccessi sessuali e debolezza costituzio-
nale. Il deficit energetico apre la porta a disarmonie
diverse per natura ed espressione a seconda del-
l’abuso attuato, della costituzione del soggetto,
delle sue abitudini, dei lievi disequilibri presenti,
pur se ben compensati, nella preesistente situazio-
ne di salute.
La panoramica descritta è riferita alle cause di
malattia interna. Non è possibile generalizzare in
quadri sintetici le manifestazioni cliniche proprie
alle disarmonie interne né il loro trattamento in
quanto queste sono quanto mai complesse e varie
a seconda dell’organo e delle funzioni compro-
messe. La teoria degli Zang-Fu con le funzioni
specifiche ai singoli organi e visceri ed i quadri di
disarmonie relativi al loro interessamento è senza
dubbio la configurazione ed il linguaggio più
idoneo alla comprensione e catalogazione delle
sindromi interne.
Sindromi complesse Biao/Li
Vi sono malattie che interessano contemporanea-
mente l’interno e l’esterno. Queste sindromi ap-
partengono al mondo delle sindromi complesse e
risultano essere spesso il risultato di operazioni in
atto di conversione e di propagazione di una
malattia del Biao verso il Li (elemento sfavorevo-
le) o di una malattia del Li verso il Biao (elemento
favorevole), quale, ad esempio, avviene nel corso
di una corretta impostazione terapeutica. E’ utile
ricordare che, generalmente, l’evoluzione di una
malattia dal Biao al Li si caratterizza per il passag-
gio da una condizione di freddo ad una condizione
di calore: il paziente che dapprima avvertiva timo-
re ed avversione al freddo presenta in seguito
intolleranza al calore e sete. Nel passaggio dal Li
al Biao i segni sono diversi a seconda della loca-
lizzazione e natura della malattia; come esempio
possiamo citare l’apparire di un esantema o di un
eritema che indicano il risalire in superficie del
calore e della malattia situata all’interno.
Il prototipo delle malattie né esterne né interne è
la sindrome dello Shao Yang, livello energetico
Yang posto tra l’esterno Tai Yang e l’interno
Yang Ming. Un suo interessamento può essere
dovuto sia ad una evoluzione verso l’interno della
sindrome Tai Yang, sia ad un miglioramento con
esteriorizzazione della malattia dallo Yang Ming.
Un interessamento contemporaneo dell’interno e
dell’esterno può, infine, verificarsi per il
sovrapporsi di una malattia di superficie ad una
condizione di disequilibrio e disarmonia interni.
19
20
 diagnostica degli organi e dei visceri
La patologia della milza e dello stomaco
Giorgio Di Concetto*
SINDROMI DELLA MILZA PI
Sindromi da difetto o vuoto (Xu)
1. Difetto di energia (Pi Qi Xu);
2. Difetto di yang (Pi Yang Xu);
3. Crollo di energia (Pi Qi Xia Xian);
4. Perdita di controllo del sangue (Pi Bu Tong
Xue).
Sindromi da eccesso o pieno (Shi)
1. Stasi da calore-umidità;
2. Stasi da freddo-umidità;
3. Sindrome da mucosità ostruente gli orifizi.
Difetto di energia di milza - Pi Qi Xu
Come ho già esposto a proposito della patologia di
cuore, nel numero precedente, occorre aggiunge-
re ai sintomi generici di deficit di energia, i sinto-
mi specifici di difetto di energia di cuore. Questi
ultimi si deducono in base alla compromissione
delle funzioni delle funzioni peculiari della milza:
- trasporta e trasforma l’energia nutritiva, i liquidi
ed il sangue;
- è sede dello Yi;
- si apre nella bocca;
- si manifesta nelle labbra;
- controlla la salivazione liquida.
Sintomi generici di difetto di energia
- astenia;
- pallore;
- voce debole;
- ipersudorazione diurna;
- calo delle difese;
- dispnea da sforzo;
- anoressia;
- meteorismo;
- stipsi o feci molli;
- turbe dell’irrigazione cerebrale (capogiri, verti-
gini, cefalea);
*Scuola Italiana di Medicina Cinese
Gruppo di Studio “Società e Salute”
- lingua pallida;
- polso vuoto Xu.
Sintomi specifici
La milza trasporta e trasforma:
- accentuazione delle turbe dispeptiche da deficit
generico di energia;
- gastralgia che migliora col caldo;
- gastrite atrofica;
- eruttazioni, rigurgiti, vomito (Qi controcorrente);
- astenia ed atrofia muscolare;
- deperimento;
- segni di deficit e stasi del sangue.
La milza è sede dello Yi:
- depressione con idee fisse e carattere ossessivo;
- calo di memoria ed astenia mentale;
- ansia “epigastrica” con senso di vuoto;
- La milza si apre alla bocca:
- turbe del gusto.
La milza si manifesta nelle labbra:
- turbe trofiche labiali;
- labbra pallide;
- labbra bluastre (stasi di Xue).
La milza controlla la salivazione:
- scialorrea.
Eziopatogenesi
Come già esposto nel numero precedente, le ma-
lattie debilitanti, gli eccessivi affaticamenti, le
carenze alimentari, le gravidanze numerose e rav-
vicinate, lo scarso riposo o, viceversa, l’eccessivo
riposo con scarso esercizio fisico, specie quando
si instaurano su di un terreno predisposto costitu-
zionalmente, sono in grado di causare un deficit di
energia. I sintomi del vuoto di Qi si manifestano
a livello polmonare (pallore, voce debole,
ipersudorazione, calo delle difese, dispnea da
sforzo) ed a livello splenico (anoressia,
meteorismo, stipsi o feci molli, turbe della nutri-
zione cefalica); il denominatore comune è rappre-
sentato dall’astenia; la lingua pallida ed il polso
vuoto costituiscono i riscontri obiettivi di questa
sindrome. Le cause di natura cosmica, alimentare
21
e psichica entrano in gioco, specialmente se ripe-
tuti nel tempo ed instauratisi su di un terreno
costituzionalmente debole. E’ evidente che, in
caso di vuoto di Qi della milza, le turbe dispeptiche
siano più evidenti ed acquisiscano una maggiore
specificità, riferibile soprattutto alla
compromissione della funzione di trasformazio-
ne-trasporto. Com’è noto, la Zhong Qi o energia
del Jiao medio, trasforma la Gu Qi o energia
alimentare, in Rong Qi o energia nutritiva;
l’anoressia, la gastralgia che migliorano col cal-
do, come pure il Qi controcorrente (eruttazioni,
rigurgiti, vomito), sono spiegabili con un defcit
della Zhong Qi; il meteorismo, la diarrea, l’astenia
muscolare con atrofia e deperimento, i segni di
ristagno di Xue o di deficit sono imputabili all’ini-
bizione della funzione di trasporto sia della Rong
Qi che dei liquidi. La compromissione dell’attivi-
tà riflessiva (Yi) determina una depressione a
carattere ossessivo. Le turbe del gusto e del
trofismo labiale, come pure l’ipersalivazione, si
spiegano con le altre caratteristiche fisiologiche
della milza (apertura, manifestazione e control-
lo).
Difetto di Yang di milza - Pi Yang Xu
Ai sintomi generici di deficit di yang occorre
aggiungere i sintomi specifici di difetto di yang di
milza.
Sintomi generici di difetto di yang
- freddo interno;
- estremità ghiacciate;
- colonna fredda;
- urine chiare;
- poliuria;
- oliguria con edemi;
- aggravamento dei segni di deficit di Qi;
- lingua pallida, flaccida, edematosa, improntata;
- polso vuoto Xu, profondo Chen, lento Chi.
Sintomi specifici
Aggravamento della sindrome da deficit di ener-
gia della milza.
Eziopatogenesi
Le stesse cause che introducono il deficit di Qi
determinano il vuoto di yang, specie se più gravi
e persistenti; occorre sottolineare l’importanza
dei fattori costituzionali ed ereditari in relazione
particolare col deficit di rene yang.
I sintomi di deficit di yang si spiegano, come ho
descritto nel numero precedente, con un prevalere
del freddo interno sul calore endogeno; è fonda-
mentale il miglioramento con l’apporto di calore.
Il freddo è un elemento rallentante e concentrante.
Il paziente è depresso, oltre che astenico ed immo-
bile (lo yang è in movimento); i sintomi di deficit
22
di Qi si aggravano e si sommano a quelli della stasi
di Qi-Xue. Il freddo compare soprattutto all’inter-
no, alle estremità ed alla colonna (zona di massi-
mo yang). Il deficit di mobilizzazione comporta i
disturbi dispeptici ed urologici, come pure gli
edemi.
Crollo di Qi di milza - Pi Qi Xia Xian
Questa sindrome denominata anche “esaurimento
del Qi della milza”, è caratterizzata dal peggiora-
mento dei sintomi generici e specifici del difetto
di energia, ai quali si aggiungono i prolassi e le
visceroptosi. Spesso concomitano sintomi riferibili
al vuoto di yang.
L’eziopatogenesi è riconducibile al deficit di Qi e
di yang della milza con una maggiore
compromissione della sua funzione di trasporto
verso l’alto. Il Qi ristagna in basso e compaiono le
ptosi viscerali ed i prolassi, oltre alle turbe dell’ir-
rigazione cerebrale.
Perdita del controllo del sangue da parte della
milza - Pi Bu Tong Xue
Sintomi generici
Ai sintomi generici di difetto di energia yang
occorre aggiungere anche i sintomi generici di
difetto di sangue, già esaminati nel numero prece-
dente a proposito del deficit di Xue di cuore:
- colorito pallido-giallastro;
- labbra pallide;
- astenia (già presente nel deficit di Qi);
- avvizzimento cutaneo;
- turbe visive (annebbiamenti, emeralopia);
- capogiri;
- cefalea;
- unghie e capelli fragili;
- turbe del ciclo;
- palpitazioni;
- turbe psichiche (ansia);
- lingua pallida, sottile, secca;
- polso fine Xi.
Sintomi specifici
Si sommano ai precedenti e sono determinati dalla
difettosa funzione della milza a proposito del
meccanismo di trasformazione-trasporto: il san-
gue non viene prodotto a sufficienza per difettosa
produzione di energia nutritiva, ma non viene
neppure trasportato, per cui compare una sindro-
me emorragica. Essa caratterizzata da:
- ematemesi;
- melena;
- ematuria;
- metrorragie.
Sono anche possibili perdite di sangue in altri
settori come il sottocute e l’apparato respiratorio,
tuttavia sono più frequenti le emorragie digestive
e genito-urinarie.
Eziopatogenesi
Come si è già visto a proposito del deficit di
sangue di cuore nel precedente numero della rivi-
sta, il vuoto di energia è in grado di determinare,
a lungo andare, un vuoto di sangue. La stretta
interdipendenza tra Qi e Xue è particolarmente
evidente a livello della milza in riferimento alla
funzione di trasformazione dell’energia alimenta-
re Gu Qi in energia nutritiva Rong Qi a livello del
Jiao medio. Quest’ultima entra nella produzione
del sangue. C’è quindi un’evoluzione dei sintomi
da deficit di Qi della milza: l’astenia peggiora, il
colorito da pallido diviene giallastro (il colore del
movimento Terra), le labbra (luogo di manifesta-
zione della milza) divengono pallide; compare
avvizzimento cutaneo (il sottocute dipende dalla
milza). Tuttavia compaiono anche segni riferibili
al fegato (turbe visive, cefalea, capogiri, unghie e
capelli fragili, turbe del ciclo) ed al cuore (palpi-
tazioni, turbe psichiche). Il polso vuoto Xu divie-
ne fine Xi; la lingua diviene pallida, asciutta per
difettoso apporto di liquidi, legati al sangue, e
sottile per lo scarso apporto di sangue. Si tratta
logicamente dei quadri “puri” che, nella pratica
clinica, troviamo modificati da concomitanti qua-
dri di stasi di Qi-Xue o da deficit di yang.
Se i segni generici di vuoto di sangue sono ricon-
ducibili alla compromissione della funzione di
trasformazione della milza, i segni specifici della
perdita di controllo di Xue sono spiegabili in base
alla compromissione del meccanismo di traspor-
to. Il sangue non viene trasportato e tende a
ristagnare a livello del tubo digerente, strettamen-
te legato alla Terra, ma anche a livello dell’appa-
rato genito-urinario. Come si vede, sono più fre-
quenti le emorragie “basse” in relazione al fatto
che la milza non riesce a portare Qi-Xue verso
l’alto. Le melene da ulcera gastro-duodenale, le
metrorragie croniche e le emorragie rettali da
colite ulcerosa, sono le più frequenti manifesta-
zioni della perdita di controllo del sangue da parte
della milza.
Terapia delle sindromi da difetto di milza
Per trattare direttamente l’organo:
- 12 CV VC) - Zhongwan;
- 20 BL (V) - Pishu.
Per trattare indirettamente l’organo tramite il
meridiano:
- 36 ST (E) - Zusanli;
- 6 Sp (Rt) - Sanyinjiao;
- in caso di crollo di Qi:
- 6 CV (VC) - Qihai;
- 8 CV (VC) Shenque;
- 25 ST (E) - Tianshu;
- 1 GV (VG) - Chengqiang;
- 20 GV (VG) - Baihui.
In caso di perdita di controllo del sangue:
- 4 CV (VC) - Guanyuan;
- 10 SP (Rt) - Xuehai;
- 6 SP (già visto);
- 17 BL (V) - Geshu.
In caso di deficit di calore-fuoco (madre della
terra) sia a livello di cuore che di rene yang:
- 15 BL (V) - Xinshu;
- 17 CV (VC) - Tanzhong;
- 4 GV (VG) - Mingmen;
- 23 BL (V) - Shenshu.
E’ fondamentale utilizzare la moxibustione in
concomitanza col metodo di tonificazione forte.
Le abbreviazioni utilizzate sono quelle racco-
mandate dall’O.M.S. (Ginevra, 30-10-’89): LU =
Lung (P); LI - Large Intestine (GI); ST = Stomach
(E); SP = Spleen (Rt); HT = Heart (C); SI = Small
Intestine (IG); BL = Bladder (V); KI = Kidney
(Rn); PC = Pericardium (MC); TE = Triple
Energizer (TR); GB = Gallbladder (VB); LR =
Liver (F); GV = Governor Vessel (VG); CV =
Conception Vessel (VC).
Farmacologia
I farmaci di base sono i tonici del Qi, indicati nel
deficit di energia di milza (Pi Qi Xu); il composto
denominato
Si Jun Zi Tang o decotto dei quattro gentiluomini
comprende:
Ren Shen
Panax Ginseng, radix
Bai Zhu
Atractylodis Macrocephala, rhizoma
Fu Ling
Poria Cocos, sclerotium
Gan Cao
Glycyrrhiza Uralensis, radix
Il Ren Shen è anche psicoattivo, tonifica la Yuan
Qi ed incrementa i liquidi; Bai Zhu è attivo solo
sul Jiao medio, non agisce sul polmone e non
innalza il Qi come il precedente, ma è
metabolizzatore dell’umidità, come il Fu Ling che
è psicoattivo. Il Gan Cao ha azione armonizzatrice.
Questo composto, associato al Si Wu Tang o
decotto delle quattro sostanze, diviene un forte
tonico del sangue e dell’energia, utile nella sin-
drome della perdita di controllo del sangue.
Per quest’ultima sindrome, specie se associata a
deficit di Qi di cuore, oltre che di milza, è indicato
anche il
Gui Pi Tag o decotto per nutrire la milza
23
(vedi le sindromi del cuore al numero preceden- Stasi da calore-umidità
te):
Ren Shen Con questo paragrafo affrontiamo le sindromi da
Panax Ginseng, radix eccesso. Per descrivere il quadro clinico inerente
Dang Gui la stasi di calore-umidità occorre esaminare i
Angelica Sinensis, radix sintomi generici di stasi di Qi, di eccesso di calore
Huang Qi e di eccesso di umidità.
Astragalus Membranaceus, radix Sintomi generici di stasi di energia
Long Yan Rou - distensione;
Euphoria Longan, arillus - gonfiore;
Bai Zhu - dolore mobile e superficiale;
Atractylodis Macrocephala, rhizoma - “masse mobili”;
Mu Xiang - polso teso Jin o a corda Xian;
Saussurea Lappa, radix - rigurgiti, eruttazioni, vomito (Qi “ribelle”).
Fu Ling Sintomi generici di eccesso di calore
Poria Cocos, sclerotium - colorito rosso;
Yuan Zhu - senso di calore interno;
Polygala Tenuifolia, radix - sete;
Suan Zao Ren - mucose secche;
Zieiphus Jujuba, semen - faringiti;
Gan Cao - febbre o sensazione di febbre;
Glycyrrhiza Uralensis, radix - stipsi o diarrea con senso di calore;
Ren Shen, Bai Zhu, Fu Ling e Gan Cao sono i - urine cariche;
componenti del Si Jun Zi Tang, già esaminato; c’è - oliguria;
anche Huang Qi, potente tonico del Qi di milza e - “amaro in bocca”;
polmone, capace di innalzare l’energia e rinforza- - eruzioni cutanee;
re le difese. - emorragie;
Dang Gui tonifica e mobilizza il sangue. Long - turbe psichiche (ansia, agitazione, palpitazioni);
Yan Rou tonifica il sangue a livello di cuore e di - lingua rossa con induito giallo;
milza. Mu Xiang è un mobilizzatore del Qi a - polso rapido Shu, grande Da o ampio Hong.
livello gastro-intestinale. Yuan Zhi e Suan Zao Sintomi generici di eccesso di umidità
Ren sono attivi sullo Shen. testa pesante;
Se il deficit di Qi di milza è particolarmente - stordimento;
severo e rischia di complicarsi nella sindrome di - oppressione toraco-addominale;
crollo dell’energia (Pi Qi Xia Xian), è indicato il: - edemi;
- secrezioni aumentate;
Bu Zhong Yi Qi Tang o decotto per tonificare il centro - turbe psichiche (vertigini, delirio, convulsioni,
Huang Qi (già visto) paralisi);
Bai Zhu (già visto)
- lingua con patina spessa e collosa;
Ren Shen (già visto)
Gan Cao (già visto) - polso scivoloso Hua.
Dang Gui (già visto) Sintomi specifici
Sheng Ma (già visto) La milza trasporta e trasforma:
Cimicifuga Foetida, rhizoma - pesantezza e rigidità muscolare;
Chai Hu - gastralgia;
Bupleurum, radix - anoressia, nausea, vomito;
Chen Pi - diarrea con feci maleodoranti e pastose;
Citrus Reticulata, pericarpium - oppure stipsi;
- è possibile l’insorgenza di ittero.
Sheng Ma e Chai Hu hanno una potente azione di E’ sede dello Yi:
sollevamento dell’energia, mentre Chen Pi ne - ansia e carattere ossessivo;
regolarizza il flusso. Si apre alla bocca:
In caso di difetto di yang (Pi Yang Xu) occorre - turbe del gusto e della salivazione;
associare dei farmaci riscaldanti, come Gan Jiang - stomatite.
Zingiber Officinale, rhizoma o, addirittura, Fu Zi Si manifesta nelle labbra:
Aconitum, radix. In caso di deficit di yang di rene - colorito giallastro.
si possono associare farmaci come Du Zhong,
Eucommia; Tu Si Zi, Cuscuta o Bu Gu Zhi, Eziopatogenesi
Psoralea. Il calore e l’umidità possono causare una

24
stagnazione alla normale circolazione del Qi per
cui compaiono sintomi come dolore non intenso e
mobile, gonfiore, distensione, sensazione di “mas-
se mobili”, polso teso. Possono apparire, come
complicazione, i segni di Qi controcorrente o
“ribelle” (eruttazioni, vomito, singhiozzo, tosse);
a questi sintomi si sommano quelli generici da
calore e da umidità. Il colore rosso ed il senso di
calore interno sono segni di eccesso reale di
calore. La sete, le mucose secche, la stipsi,
l’oliguria sono indicative per un consumo di liqui-
di. Anche la febbre, le urine cariche, la diarrea con
bruciore sono sintomi riferibili ad eccesso di
calore; quest’ultimo causa anche emorragie e turbe
psichiche, dato il suo tropismo per lo Shen. La
lingua rossa con induito giallo ed il polso rapido,
che può divenire anche grande o ampio, sono
segni oggettivi di calore esuberante. Le faringiti e
le eruzioni cutanee stanno per l’azione
superinibitrice del Fuoco sul Metallo. L’umidità
non metabolizzata appesantisce l’organismo de-
terminando testa pesante e stordimento come pure
oppressione toraco- addominale; gli edemi e gli
aumenti delle secrezioni stanno per una sindrome
da “accumulo” sia di liquidi che di umidità; le
turbe psichiche sono indicative per un ostacolo
alla circolazione dell’energia della testa ed in
corrispondenza degli orifizi. L’induito linguale
giallo diviene anche spesso e colloso, sempre per
difettosa metabolizzazione dei liquidi e dell’umi-
dità, il polso rapido diviene anche scivoloso.
Questo quadro clinico generico di umidità-calore
diviene specifico in base alla compromissione
delle funzioni peculiari della milza, già indicate.
Logicamente, questa sindrome da pienezza si
instaura su una condizione di deficit di milza.
Spesso la componente calore è rappresentata,
almeno in parte, da una superinibizione del Legno
sulla Terra.
Stasi da freddo-umidità
I segni generici di stasi di energia e di eccesso di
umidità sono già stati esaminati nel paragrafo
precedente. In questo caso la causa cosmica o
alimentare in gioco non è rappresentata dal calore,
ma dal freddo.
Sintomi generici di eccesso di freddo
- sensazione di freddo interno;
- paura del freddo;
- estremità fredde;
- miglioramento col caldo e col movimento;
- dolori tendenzialmente fissi ed intensi;
- coliche;
- poliuria;
- urine chiare;
- diarrea;
- lingua con patina bianca;
- polso lento Chi e teso Jin.
Sintomi specifici
La milza trasporta e trasforma:
- pesantezza e rigidità muscolare;
- gastralgia con senso di freddo;
- anoressia, nausea, vomito;
- diarrea.
E’ sede dello Yi:
- depressione di tipo ossessivo.
Si apre alla bocca:
- turbe del gusto e della salivazione.
Si manifesta alle labbra:
- colorito pallido-giallastro.
Logicamente, per l’eccesso di umidità, compare
oppressione epigastrica, testa pesante, edemi, feci
pastose, secrezioni aumentate, l’induito linguale
diviene spesso e colloso, il polso diviene scivoloso.
Eziopatogenesi
E’ analoga a quella riferita per il quadro clinico
precedente, ma con il freddo al posto del calore;
perciò non entrano in gioco gli alimenti caldi ed il
calore cosmico, ma gli alimenti eccessivamente
freddi ed il freddo come causa cosmopatogena. E’
importante, tuttavia, sottolineare ancora una volta
l’importanza del deficit di Qi e di yang della
milza, come fattore predisponente.
Per quanto riguarda i sintomi generici di eccesso
di freddo, la sensazione di freddo, la paura del
freddo e le estremità fredde sono chiaramente
spiegabili. E' ugualmente evidente la ragione del
miglioramento col caldo e col movimento, feno-
meno yang; il freddo tende a determinare
stagnazione di Qi e Xue, perciò i dolori tendono ad
essere fissi, intensi e possono comparire coliche
(la contrazione è un fenomeno yin). Il prevalere
dello yin-freddo tende a determinare poliuria con
urine chiare e diarrea (i liquidi prevalgono). La
patina linguale bianca è segno di freddo, come
pure il polso lento e teso (il freddo rallenta e fa
ristagnare). La compromissione delle funzioni
fondamentali della milza spiega i sintomi specifi-
ci di questo quadro clinico.
Sindrome da mucosità ostruente gli orifizi
Il quadro clinico è completamente sovrapponibile
a quello denominato mucosità fuoco o catarri
fuoco Tan Huo (vedi “La patologia del cuore”
nella rivista n°1 ’91) e deriva dalla combinazione
dei sintomi generici di eccesso di umidità e di
calore ai quali si sommano i sintomi specifici di
compromissione dello Shen da ostruzione degli
orifizi:
- delirio;
- divagazioni;
25
- riso e pianto immotivati; - 44 ST (E) - Neiting;
- grave sindrome vertiginosa, ipoacusia, acufeni; - 11 LI (GI) - Quchi.
- perdita di coscienza;
- convulsioni; Farmacologia
- afasia; Per trattare l’accumulo di umidità e freddo a
- lingua rossa con patina gialla e spessa; livello del Jiao medio, si può utilizzare il:
- polso rapido Shuo, grande Da, ampio Hong, Ping Wei San o polvere per distendere lo stomaco
scivoloso Hua, a corda Xian. Cang Zhu
Atractylodes lancea, rhizoma
Eziopatogenesi Hou Po
L’eccesso di mucosità si trasforma in fuoco ed Magnolia Officinale, cortex
invade l’estremità cefalica. La Terra, costituzio- Chen Pi
nalmente debole, non è in grado di metabolizzare Citrus Reticulata, pericarpium
questo eccesso energetico che ostacola la circola- Gan Cao
zione cefalica, soprattutto a livello orifiziale, de- Glycyrrhiza Uralensis, radix
terminando gravi turbe psichiche, la perdita di Sheng Jiang
coscienza, i disturbi del linguaggio e, nel caso di Zingiber Officinalis, rhizoma
Da Zao
trasformazione in vento, un quadro convulsivo.
Ziziphus Jujuba, fructus
Cang Zhu trasforma l’umidità e tonifica la milza;
Hou Po trasforma anch’essa l’umidità e mobilizza
il Qi; Chen Pi è il classico mobilizzatore del Qi a
livello dello stomaco; Sheng Jiang combatte il
Terapia delle sindromi da eccesso della milza freddo ed armonizza il Jiao medio assieme a Gan
Cao e Da Zao. Se si vuole rinforzare l’azione di
Agopuntura questo composto, vengono aggiunte:
Per trattare direttamente l’organo: Ban Xia
- 12 CV (VC7 - Zhongwan; Pinellia Ternata, rhizoma
- 20 BL (V) - Pishu. Hou Xiang
Per trattare indirettamente l’organo tramite il me- Agastache Rugosa, herba;
ridiano: Ban Xia metabolizza l’umidità in modo potente,
- 36 ST (E) - Zusanli; anche a livello degli orifizi, e Houxiang trasforma
- 6 SP (Rt) - Sanyinjiao. l’umidità ed elimina il freddo; questo composto si
Per combattere la formazione di mucosità Tan: chiama:
- 40 ST (E) - Fenglong. Bu Huan Jin Zhen Qi San o polvere efficace dell’oro
In caso di superinibizione del fegato: per regolarizzare il Qi.
- 3 LR (F) - Taichong; Se occorre tonificare il Qi e lo yang, associando
- 18 BL (V) - Ganshu. anche un’azione diuretica, si aggiungono al Ping
In caso di ostruzione degli orifizi: Wei San i seguenti farmaci:
- 5 PC (MC) - Jianshi; Bai Zhu
- 26 GV (VG) - Renzhong; Atractylodes Macrocephala, radix
- 15 GV (VG) - Yamen; Fu Ling
- 20 GV (VG) - Baihui; Poria Cocos, sclerotium
- Si Shecong (extra); Gui Zhi
- 15 BL (V) - Xinshu; Cinnamomum, ramulus
- 7 HT (C) - Shenmen, Ze Xie
- oltre a tutti i punti sopra elencati. Alisma Plantago, rhizoma
Per un ulteriore approfondimento terapeutico oc- Zhu Ling
corre riferirsi alla terapia delle sindromi da ecces- Polyporus Umbellatus, sclerotium;
so di cuore, nel numero precedente della rivista. questo composto prende il nome di:
Trattandosi di sindrome da eccesso Shi, bisogna Wei Ling San o polvere che calma lo stomaco.
utilizzare, almeno inizialmente, il metodo della Per trattare l’accumulo di umidità-calore, even-
dispersione, associando la moxibustione in caso
di stasi da freddo e la coppettazione, o tualmente complicato da ittero, è indicato:
l’elettrodispersione, in caso di stasi da calore, Yin Chen Hao Tang o decotto di Artemisia Capillaris
aggiungendo eventualmente punti “raffreddanti”, Yin Chen Hao
come: Artemisia Capillaris, herba
- 9 SP (Rt) - Yinlingquan;

26
 Zhi Zi
Gardenia Jasminoides, fructus
Da Huang
Rheum Palmatum, rhizoma;
Yin Chen Hao ha una forte azione disperdente
sull’umidità-calore, molto efficace sugli itteri.
Zhi Zi è un potente purificatore del calore. Da
Huang, attraverso la sua azione purgante, drena il
calore, raffredda il sangue ed elimina le stasi.
SINDROMI DELLO STOMACO
Sindromi da difetto o vuoto (Xu)
1. DIfetto di energia (Wei Qi Xu);
2. Difetto di yin (Wei Yin Xu).
Sindromi da eccesso o pieno (Shi)
1. Eccesso di freddo (Wei Han)
2. Eccesso di calore (Wei Re)
3. Stasi di energia
4. Stasi di sangue.
Difetto di energia di stomaco - Wei Qi Xu
Questo quadro clinico si identifica completamen-
te col difetto di energia di milza, già descritto;
anche i quadri clinici riferiti come deficit da
freddo dello stomaco o deficit di yang dello sto-
maco sono identificabili col deficit di yang di
milza.
Difetto di Yin di stomaco - Wei Yin Xu
Sintomi generici di difetto di yin
- calore ai cinque fuochi (palmo delle mani, pianta
dei piedi, torace);
- febbre vespertina;
- pomelli rossi;
- mucose secche;
- sete;
- eruzioni cutanee;
- ipersudorazione notturna;
- ansia;
- urine cariche;
- oliguria;
- stipsi o diarrea-calore;
- lingua rossa, secca con fenditure, senza induito;
- polso fine Xi, rapido Shuo.
Sintomi specifici
- gastralgia che peggiora col caldo;
- fame, ma anche nausea e vomito;
- pirosi gastrica;
- dimagrimento;
- stomatite;
- lingua rossa al centro;
- polso fine alla barriera destra.
Eziopatogenesi
Le malattie febbrili sono le cause più frequenti di
questa sindrome, come pure la perdita di liquidi.
Anche il calore esogeno ed alimentare può contri-
buire a determinare un quadro clinico di deficit di
yin a livello dello stomaco, quando esiste un
fattore predisponente. Fra le cause interne, la
superinibizione da parte del fegato può causare un
consumo dello yin a livello dello stomaco; la
comparsa della gastroduodenite ulcerosa fa fre-
quentemente parte di questo quadro che si trasfor-
ma poi, in caso di ulcera conclamata, nella stasi di
Xue.
Il calore al palmo delle mani ed alla pianta dei
piedi è indicativo della prevalenza dello yang in
corrispondenza delle zone emergenti del cuore e
del rene, mentre la sensazione di calore al torace
chiama in causa il Jiao superiore. La febbre ad
inizio pomeridiano con propagazioni notturne è
chiaro segno di calore nello yin. I pomelli rossi
sono segno di calore relativo. La sete, le mucose
secche, l’oliguria e la stipsi stanno per un consu-
mo dei liquidi; le eruzioni cutanee per la presenza
di calore nel polmone. Le manifestazioni linguali
sono indice di yang-calore che consuma lo yin; il
polso fine si spiega col vuoto dello yin, mentre il
calore conferisce il carattere di rapidità. I sintomi
specifici richiamano la sede e la funzione dello
stomaco (gastralgia che peggiora col caldo, pirosi,
fame, dimagrimento); la nausea ed il vomito,
stanno per il Qi controcorrente; la stomatite si
presenta perchè la bocca è la zona di apertura della
milza, accoppiata strettamente allo stomaco.
Terapia delle sindromi da difetto di stomaco
Il trattamento con agopuntura e farmaci della
sindrome da deficit di Qi e di yang di stomaco
coincide con quello relativo ai deficit di milza.
Anche il trattamento con agopuntura del deficit di
yin si identifica con quello della stasi da calore
della milza, anche se occorre fare attenzione alla
terapia di base, tonificando, secondo i casi, il rene
yin, il sangue, il fegato yin.
La terapia farmacologica del deficit di yin di
stomaco può utilizzare il
Yi Wei Tang o decotto che cura lo stomaco
Sha Shen
Glehnia Littoralis, radix
Mai Men Dong
Ophiopogon Japonicus, tuber
Sheng Di Huang
Rehmannia Glutinosa, radix
Yu Zhu
Poligonatum Odoratum, rhizoma
Si tratta di farmaci ad azione tonificante lo yin di
27
stomaco, fatta eccezione per Sheng Di Huang che
tonifica lo yin in generale e disperde il calore.
Eccesso di freddo di stomaco - Wei Han
I sintomi generici di eccesso di freddo sono già
stati esaminati a proposito della stasi da freddo-
umidità della milza:
Sintomi specifici
- sensazione di freddo epigastrico;
- gastralgia con spasmi che migliorano col caldo
ed il massaggio;
- desiderio di cibi e bevande calde;
- vomito di liquido chiaro;
- borborigmi.
Eziopatogenesi
Le cause possono essere alimentari (ingestione
eccessiva di bevande o alimenti a temperatura
fredda o di natura fredda oppure di cibi crudi) o
cosmiche (freddo esterno). Un’altra causa può
essere rappresentata dalla stasi di Qi del fegato per
opera del freddo. Va sempre tenuto presente che
questo quadro clinico insorge sia in modo acuto
che subacuto o cronico con recidive subentranti,
avendo come substrato un deficit di Qi e di yang
della coppia milza-stomaco. I sintomi generici di
freddo sono già stati spiegati a proposito della
stasi di freddo-umidità della milza. I sintomi spe-
cifici sono spiegabili in base al fatto che il freddo
determina contrazione e blocca le funzioni dige-
stive, facendo invertire il flusso normale del Qi.
Eccesso di calore - Wei Re
I sintomi generici di eccesso di calore sono già
stati esaminati a proposito della stasi da calore-
umidità della milza.
Sintomi specifici
- gastralgia che peggiora col caldo;
- pirosi gastrica;
- fame con nausea e vomito postprandiali;
- “amaro” in bocca;
- rigurgiti acidi;
- stomatiti;
- gengiviti emorragiche;
- lingua rossa con patina gialla, specie in zona
centrale;
- polso grande, specie alla barriera destra, oltre
che rapido.
Eziopatogenesi
Gli eccessi alimentari di cibi di natura calda,
piccanti, speziati rappresentano una causa fre-
quente. Anche il calore del fegato, trasmesso alla
Terra tramite il ciclo di superinibizione, costitui-
sce una causa frequente. E’ logico che un deficit
28
del Qi della milza e dello yin di stomaco costitu-
isce un frequente fattore predisponente. I sintomi
generici sono stati descritti a proposito della stasi
di calore-umidità della milza; i sintomi specifici
sono spiegabili in base al fatto che il calore deter-
mina dilatazione, stasi del Qi o inversione del
flusso, consumo di liquidi e fenomeni emorragici.
L’acidità è chiaro segno dell’azione inibitrice del
fegato. Ulteriori spiegazioni sono deducibili dal-
l’inibizione delle funzioni della milza, stretta-
mente legate allo stomaco.
Stasi di Qi di stomaco
I segni generici di stasi di Qi, già descritti a
proposito della milza, si manifestano con maggio-
re evidenza a livello dello stomaco:
- gastralgia che migliora col massaggio;
- distensione, gonfiore e dilatazione epigastrici;
- eruttazioni, rigurgiti e vomito (Qi “ribelle);
- ristagno di cibi nello stomaco (digestione rallen-
tata).
Stasi di Xue di stomaco
Sintomi generici di stasi di sangue
- dolori fissi, violenti, profondi, trafittivi;
- presenza di “masse fisse”;
- colorito bluastro;
- angoscia;
- polso teso Jin, a corda Xian, rugoso Se;
- lingua bluastra o violetta.
Sintomi specifici
- gastralgia violenta con dolori profondi, fissi,
trafittivi;
- ematemesi e melena.
Eziopatogenesi
Le stesse cause che determinano una stasi di Qi
possono determinare una stasi di Xue. Il freddo
esogeno, cosmico o alimentare, può ostacolare la
circolazione di Qi e Xue. Il calore può essiccare il
sangue e favorire la stagnazione. I deficit di ener-
gia e di yang possono complicarsi in stasi di Qi e
di Xue. Per quanto riguarda lo stomaco, una stasi
di energia del fegato, oppure un eccesso di yang-
calore del movimento Legno, può causare fre-
quentemente una gastralgia da “compromissione”
con stagnazione di Qi e di Xue.
I dolori fissi, violenti, profondi e trafittivi richia-
mano alle gravi cefalee, ai reumatismi intensi, alle
algomenorree violente, alle coliche renali, all’oc-
clusione circolatoria, come l’infarto, ed, infine,
all’ulcera gastrica e duodenale ed alle sue compli-
cazioni (perforazione, emorragie). La presenza di
“masse fisse” richiama alle manifestazioni
tumorali di qualsiasi tipo. Il colorito bluastro è
chiaro segno di stasi circolatoria; l’angoscia è in Xie Xin Tang o decotto che disperde l’epigastrio
relazione alla dipendenza tra Shen e Xue, lo stesso Da Huang
dicasi per il polso e per la lingua. Rheum, rhizoma
Huang Lian
Terapia delle sindromi da eccesso di stomaco Coptis, rhizoma
Huang Qin
Scutellaria, radix
Agopuntura
Il primo farmaco è già stato esaminato come
Si utilizzano gli stessi punti indicati nella terapia
purificatore e drenante del calore; gli altri due
delle sindromi da eccesso della milza:
sono “erbe gialle” che purificano il calore del Jiao
- 12 CV (VC) - Zhongwan;
medio e superiore.
- 20 BL (V) - Pishu;
Per rimuovere la stasi del cibo è indicato il:
- 36 ST (E) - Zusanli;
Bao He Wan o pillola per conservare l’armonia
- 6 SP (Rt) - Sanyinjiao; Shan Zha
- 3 LR (F) - Taichong; Crataegus Pinnatifida, fructus
- 18 BL (V) - Ganshu; Shen Qu
ai quali aggiungere: Massa Fermentata
- 6 PC (MC) - Neiguan; Lai Fu Zi
- 4 SP (Rt) - Gongsun. Raphanus, semen
Ban Xia
Farmacologia Pinellia Ternata, rhizoma
I composti indicati per trattare la milza sono Chen Pi
ovviamente utilizzabili
maco. Un composto anche
di base perper trattare
trattare lo sto-
le sindro- Citrus Reticulata, pericarpium
mi da eccesso di freddo è rappresentato dal: Fu Ling
Li Zhong Tang o decotto per sostenere il centro Poria Cocos, sclerotium
Bai Zhu Lian Qiao
Atractylodis Macrocephala, rhizoma Forsythia Suspensa, fructus.
Ren Shen
Panax Ginseng, radix
Gan Jiang
Zingiber, rhizoma
Gan Cao
Glycyrrhiza , radix
Oltre ai primi due tonici del Qi, già visti, ed il Gan
Cao, armonizzatore, il farmaco principale è il Gan
Jiang, sotto forma di rizoma essiccato, che ha la
funzione di riscaldare il Jiao medio. Altri farmaci
riscaldanti possono essere aggiunti a questa for-
mula, come, ad esempio, il Fu Zi, Aconitum ed il
Rou Gui, Cinnamomum. Un altro composto è il:
Wu Zhu Yu Tang o decotto di Evodia
Wu Zhu Yu
Evodia Rutecarpa, fructus
Ren Shen
Panax Ginseng, radix
Sheng Jiang
Zingiber recens, rhizoma
Da Zao
Ziziphus, fructus
Wu Zhu Yu, oltre ad essere un riscaldante della
coppia milza-stomaco, disostruisce anche il Qi
del fegato e combatte il Qi ribelle; è indicato nelle
disarmonie fra Legno e Terra.
Ai composti indicati si possono aggiungere i
mobilizzatori del Qi e del sangue, a seconda del
tipo di stagnazione.
Per trattare le sindromi da eccesso di calore si può
ricorrere allo:

29
 clinica

Casi clinici
Ettore De Giacomo*

Caso Clinico n°1 soprattutto da stimoli emotivi.

A volte senso di mani gonfie (a prescindere dalla
Sesso maschile, anni 53.
sintomatologia attuale).
Occupazione: scultore, manipolazioni in terra
Urine in quantità normale, spesso gialle.
cotta.
Beve molto e predilige i liquidi a temperatura
Anamnesi patologica prossima
ambiente.
Da circa tre mesi riferisce:
Presenza di carie multiple, non gengivite, nè
- dolore fisso pulsante e profondo alle articolazioni
piorrea.
interfalangee distali delle mani (più accentuato al
Appetito normale, ma digestione spesso lenta,
5° dito a sin. ed al 3° dito a dx);
accompagnata da acidità e meteorismo.
- comparsa di tumefazioni deformanti alle
Fuma 10 sigarette al dì, non beve alcoolici.
articolazioni interfalangee delle mani.
Lingua
La sintomatologia dolorosa, insorta nel mese di
Il corpo linguale ha forma e dimensioni normali,
dicembre 1990, è continua durante la giornata, ma
ma presenta fini tremori; il colorito è roseo, con
meno intensa al mattino e più accentuata nelle ore
sfumatura violacea, più accentuata ai bordi ed alla
pomeridiane ed alla sera; inoltre il dolore è più
punta, ove il colore di base è più rosso e più
accentuato da fermo per migliorare a seguito del
intenso.
movimento delle dita imposto dall’attività lavora-
L’induito è presente solo alla radice, ove appare
tiva svolta (manipolazione della creta).
giallognolo e appiccicoso.
- Risente negativamente delle variazioni climati-
Polsi
che e soprattutto del vento;
Caratteri generali: profondo, rapido, teso alle bar-
- il dolore è a volte di tipo urente ed accompagnato
riere e leggermente scivoloso.
da parestesie;
Da un punto di vista settoriale si nota un deficit al
- la sintomatologia dolorosa è associata a senso di
piede sia di dx. che di sin.
rigidità nei movimenti delle dita;
Diagnosi
- sintomo concomitante: astenia mattutina.
Si ipotizza un deficit dell’energia del rene e della
Anamnesi familiare
milza con cattiva metabolizzazione dell’umidità
Non significativa.
che, ad opera dell’eccesso di yang del fegato (da
Anamnesi patologica remota
deficit di rene), si trasforma in calore condensan-
A circa 8 anni: tonsillectomia;
dosi al TR inferiore (litiasi urinaria) e determinan-
a 30 anni: appendicectomia;
do ostruzione nei canali dell’arto superiore.
a 43 anni: sindrome vertiginosa;
Terapia
dai 43 anni in avanti ripetuti ricoveri per litiasi
Si pratica un primo ciclo di agopuntura (6 sedute
urinaria, ultima colica renale a 50 anni.
a scadenza settimanale), selezionando i seguenti
Anamnesi fisiologico-energetica
punti:
Soffre di insonnia e manifestazioni ansiose (crisi
Hegu GI 4; Zusanli E 36; Guanyuan RM 4;
di “palpitazioni”).
Zhongwan VC 12; Lieque P 7; Houxi IG 3;
Molto freddoloso, i piedi spesso sono freddi, ma
Waiguan TR 5.
le mani calde.
Questi punti sono stimolati con la tecnica di
Abbondante sudorazione maleodorante scatenata
tonificazione.
*Scuola Italiana di Medicina Cinese Si stimola invece in dispersione il punto Sanyinjiao
Gruppo di Studio "Società e Salute” Rt 6 (ristagno di Qi e di Xue).

30
Si pone l’elettrostimolazione al GI 4 e P 7.
Si affida al paziente un sigaro di moxa per prati-
care il riscaldamento a domicilio, in corrispon-
denza di Hegu, Zusanli e delle tumefazioni
interfalangee delle dita della mano.
Questo trattamentoo inizia in data 10.12.’90.
Già dopo la prima seduta il paziente riferisce netta
riduzione del dolore, della rigidità articolare e
dell’astenia.
Durante questo primi ciclo, in funzione delle
modificazioni glossoscopiche e pulsologiche ven-
gono aggiunti (in terza seduta) Taichong F 3
(neutro) e Yanglingquan VB 34 (tonificazione).
Al termine del trattamento (03.01.’91), in consi-
derazione dei buoni risultati ottenuti, si suggeri-
sce al paziente di proseguire solo con la
moxibustione a domicilio, ma dopo circa 21 gior-
ni la sintomatologia tende a ripresentarsi.
Ripetendo una seduta di agopuntura, secondo i
criteri sopracitati, si ottiene nuovamente un bril-
lante risultato.
In considerazione del fatto che si tratta di una
patologia dei canali (vedi successo transitorio
dell’agopuntura) sostenuta però da uno squilibrio
energetico profondo, si suggerisce al paziente di
proseguire con la terapia farmacologica prescri-
vendo il Du Huo Ji Sheng Wan al dosaggio di 8
pillole, due volte al giorno, per un mese, a mesi
alterni. Durante i mesi di sospensione del farma-
co, il paziente pratica una seduta di agopuntura, se
ne sente il bisogno.
Fino a questo momento il risultato è soddisfacen-
te: i dolori sono pressochè scomparsi, come pure
la rigidità articolare, nonostante la continua
stimolazione ambientale derivante dal tipo parti-
colare di lavoro svolto.
Inoltre è interessante registrare la scomparsa delle
tumefazioni deformanti alle articolazioni
interfalangee delle dita.
Caso clinico n°2
Sesso maschile.
Occupazione: tecnico specializzato, lavora con
apparecchiature ultrasuoni.
Anamnesi patologica prossima
Da circa 5 anni ed, in particolare da 3 mesi,
riferisce:
- acufeni all’orecchio sinistro;
- la sintomatologia è sempre presente, ma si ac-
centua alla sera e durante la notte;
- peggiora in occasione delle variazioni climati-
che ed in relazione al vento;
- migliora con la compressione sull’orecchio e
con i movimenti rapidi del capo (scuotendo la
testa);
- patologie concomitanti: piorrea, epigastralgia
(presente da 15 anni), ipertrofia prostatica (cistiti
recidivanti, a volte ematuria), artralgie alle cavi-
glie.
Anamnesi familiare
Non significativa.
Anamnesi patologica remota
A 15 anni: tonsillectomia.
Anamnesi fisiologico-energetica
Sonno regolare, a volte senso di bolo faringeo.
Il paziente si definisce caloroso e riferisce senso di
calore al palmo delle mani e dei piedi.
Suda molto, soprattutto la notte.
Digestione lenta con alvo regolare.
Riferisce inoltre astenia mattutina.
Lingua
Il corpo linguale appare leggermente largo e gon-
fio, fissurato al centro, di colore rosso più intenso
ai bordi ed alla punta.
L’induito è scarso, bianco e sottile.
Polsi
Caratteri generali: profondo, rapido, debole e fine,
con una leggera tensione.
L’esame settoriale evidenzia un deficit a livello
del piede di sin.
Diagnosi
Si ipotizza una situazione di deficit dell’energia
renale, in particolare di Shen-yin, con eccesso di
calore che si ripercuote sulla TR medio (milza-
stomaco), determinando sintomi di calore
(epigastralgia, piorrea etc.).
L’eccesso di fuoco agisce anche al TR inferiore,
vedi cistiti ed ematuria e da qui invade i meridiani
di vescica ed intestino tenue, per risalire verso
l’alto e ristagnare all’orecchio ove provoca la
sintomatologia descritta.
Terapia
In prima seduta (21.03.’91), si selezionano i se-
guenti punti: Shenshu V 23; Taixi Rn 3; Houxi IG
3; Zutonggu V 66; questi punti sono stimolati con
la tecnica di tonificazione; Tongtian V 7; Tinggong
IG 19, in dispersione.
Dopo la prima seduta il paziente riferisce un
evidente miglioramento.
Si procede, con un ritmo di una seduta settimana-
le, per un totale di 6 sedute, fino al 18 .04. ’91, data
in cui si sospende il ciclo in quanto il paziente è
asintomatico, raccomandando però al paziente di
ripresentarsi in autunno e in primavera.
31
 ricerca clinico-sperimentale
Proposte di ricerca statistica in medicina cinese:
agopuntura, dolore e fans nell’osteoartrosi
Camillo Schiantarelli*
La prosecuzione più logica all’articolo apparso
sul precedente numero di questa rivista mi pare sia
di passare dalla teoria alla pratica, per questo si
propone a tutti il lavoro seguente.
Circa il 20% della patologia ambulatoriale totale
è rappresentato dall’artrosi che costituisce oltre il
50% di tutta la sintomatologia reumatologica.
Inoltre la frequenza della malattia aumenta con il
passare degli anni superando il 30% nei pazienti
oltre i 70 anni. Gli analgesici rappresentano il
10% dei prodotti venduti in farmacia, di cui la
quinta parte soltanto esercita la sua azione sul
SNC, mentre tutti gli altri preparati sono attivi
soltanto a livello periferico. (Il Dolore. Linea-
menti e prassi medica; M. Zimmerman).
Poichè anche nel nostro ambulatorio di Terapia
del Dolore e Cure Palliative la patologia che si
presenta più frequentemente è il dolore da
osteoartrosi e i farmaci più utilizzati i FANS, si è
pensato che queste osservazioni meritassero una
valutazione più attenta e di vagliarne le eventuali
possibili relazioni.
L’osteoartrosi è una malattia degenerativa e pro-
gressiva, dopo i 40 anni di età il 90% degli
individui presenta qualche alterazione
degenerativa nelle articolazioni sottoposte a cari-
co. Il sintomo che spinge di solito il paziente dal
medico è il dolore, inizialmente assente a riposo,
prevalentemente diurno, compare all’inizio di un
movimento, si attenua con un moderato esercizio
fisico, si accentua dopo uno sforzo.
Le alterazioni articolari determinano stiramento
delle capsule e dei tessuti periarticolari con feno-
meni flogistici e meccanici che determinano
contratture antalgiche muscolari.
La stasi venosa e la flogosi a livello della membra-
na sinoviale determinano iperproduzione di liqui-
do all’interno delle cavità articolari sensibili alle
*Scuola Italiana di medicina Cinese
Gruppo di Studio “Società e Salute”
Ambulatorio di Terapia del Dolore e Cure Palliative,
Reparto di Medicina, Ospedale Civile Vigevano
32
variazioni della pressione barometrica esterna con
conseguente aumento della tensione della capsula
articolare e scatenamento degli impulsi dolorifici
che si riacutizzano con le variazioni
metereologiche.
Nelle fasi più avanzate della malattia, quando
vengono stimolate direttamente le terminazioni
nervose dell’osso subcontrale e del periostio, il
dolore diventa continuo, presente anche a riposo
e nelle ore notturne. I muscoli diventano atrofici e
le condizioni generali risultano debilitate.
Il dolore, ben localizzato finchè proviene dalle
articolazioni profonde, assume le caratteristiche
del dolore irradiato, percepito a distanza dall’arti-
colazione interessata, sulle areee di proiezione del
dolore riferito viscerale, zone cutanee spesso coin-
cidenti con i punti Bei Shu. Per questo studio
vengono accettati i pazienti di entambi i sessi, che
facciano uso di FANS, inviati dal proprio medico
curante della USL con diagnosi di osteoartrosi
mono o oligoarticolare, in assenza di
sintomatologia generale o di manifestazioni
sistemiche. Si effettua un esame clinico con valu-
tazione delle articolazioni più frequentemente
interessate, di solito il rachide, l’anca e le ginoc-
chia.
Viene chiesto inoltre: un esame radiologico che
dimostri i segni dell’artrosi, l’assenza di specifi-
che alterazioni negli esami di laboratorio. Il pa-
ziente viene quindi indirizzato al trattamento in
agopuntura effettuato secondo le indicazioni
terapeutiche delle sindromi “Bi” e dopo l’osser-
vazione della lingua e la palpazione dei polsi.
Il ciclo terapeutico prevede 2 sedute settimanali
per 4 settimane, 1 seduta alla 6° e all’8° settimana
per un totale di 10 sedute. Alla 12% settimana
dall’inizio del trattamento si sottopone il paziente
ad una visita di controllo.
Durante tutto questo periodo si monitorizza il
dolore e l’uso dei FANS, per fare questo abbiamo
scelto dei metodi semplici, di facile esecuzione e
che permettono di estrarre dati numerici utilizzabili
per un programma statistico computerizzato.
Per misurare il dolore usiamo due metodi: verbale
e visivo.
Metodo verbale: Simple Descriptive Scale, scala
semantica composta da attributi quantitativi asso-
ciati a numeri progressivi, deve essere compilata
dal paziente attraverso una scheda di
autocompilazione.
Metodo visivo: VAS (Visual Analogue Scale di
Scott-Huskisson), una linea verticale di 10 cm
unisce due punti che rappresentano rispettiva-
mente l’assenza di dolore e il massimo dolore
immaginabile. Il paziente viene invitato a sbarrare
la linea in corrispondenza analogica con l’intensi-
tà del dolore percepito in media durante la setti-
mana e rilevato ai seguenti intervalli settimanali:
0, 1, 2, 3, 4, 6, 8, 12.
Anche per l’uso dei FANS viene consegnata al
paziente una scheda di autocompilazione dove il
paziente giornalmente deve scrivere, in apposite
caselle, il nome commerciale del farmaco usato,
la modalità e la quantità di assunzione.
L’ipotesi di questo studio è che il trattamento in
agopuntura, oltre a far diminuire il dolore artrosico,
permette ai pazienti di ridurre l’uso degli analgesici.
Si potrebbero fare altre osservazioni più interes-
santi, come un probabile sinergismo di azione,
oppure delle considerazioni in merito ad un pos-
sibile risparmio economico. Però, perchè queste
valutazioni abbiano una validità statisticamente
significativa, abbiamo bisogno di rendere il lavo-
ro multicentrico per aumentare il più possibile il
numero dei campioni. Quindi chi intendesse ade-
rire a questa ricerca, può mettersi in contatto con
me all’indirizzo segnalato.** Nella pubblicazio-
ne che seguirà verranno indicati tutti i medici e i
centri che hanno partecipato al lavoro.
Per facilitare l’approccio diagnostico e selettivo
dei pazienti, presentiamo un conciso inquadra-
mento clinico della malattia artrosica.
** Camillo Schiantarelli, Ambulatorio di Terapia del Dolore
e Cure Palliative, reparto di Medicina, Ospedale Civile,
27029 Vigevano (PV). Tel.: 0381/ 3331.
Osteoartrosi
Condropatia degenerativa delle articolazioni ca-
ratterizzata dalla depolimerizzazione della so-
stanza fondamentale cartilaginea, a patogenesi
multifattoriale.
Localizzazione
Più frequente:
- colonna cervicale;
- colonna lombo-sacrale;
- anca;
- ginocchia.
Meno frequente:
- polsi, gomiti, spalle;
- articolazioni interfalangee distali e prossimali
della mano.
Esame clinico
- Ingrossamento dei capi articolari;
- dolore al movimento, in genere attenuato dal
riposo;
- limitazione funzionale inizialmente lieve;
- nella coxartrosi dolore inguinale e/o gonalgia;
- eventuale crepitio articolare;
- assenza di sintomatologia generale;
- assenza di manifestazioni sistemiche;
-riacutizzazione del dolore alle variazioni
metereologiche.
Sintomi in fase avanzata
- Dolore continuo e marcato;
- dolore presente a riposo e nelle ore notturne;
- contratture muscolari e impotenza funzionale;
- progressiva atrofia muscolare;
- condizioni generali debilitate
Topografia del dolore
- Articolazioni superficiali: ginocchia, piedi, mani,
(ampia rappresentazione somatoestetica in cor-
teccia), dolore ben localizzato alle articolazioni
interessate e ai territori limitrofi.
- Articolazioni profonde: rachide, anche (scarsa
rappresentazione area corticale somato-sensitiva),
caratteristiche del dolore irradiato oppure perce-
pito sulle aree cutanee di proiezione del dolore
riferito viscerale.
Segni radiologici
- Riduzione disomogenea della rima articolare;
- sclerosi dell’osso subcontrale.
Più tardi:
- osteofitosi;
- pseudocisti o geodi;
- allargamento dei capi articolari.
Laboratorio
- Assenza di specifiche alterazioni di laboratorio;
- liquido sinoviale: in genere assenza dei segni di
infiammazione.
Approccio terapeutico: FANS o NSAID
33
FANS: farmaci antiflogistici non steroidei.
NSAID: non-steroidal anti-inflammatory drugs
Sono i farmaci più usati in questa patologia, hanno
una azione prevalente a livello periferico sui me-
diatori chimici in grado di attivare o sensibilizzare
i nocicettori; sono inattivati sulle terminazioni
nervose non sensibilizzate, cioé con soglia di
stimolazione algogena inalterata.
Agopuntura
La medicina tradizionale cinese fa confluire le
malattie caratterizzate dalla presenza di manife-
stazioni dolorose con impegno osteoarticolare
nelle sindromi “Bi”. Queste sono caratterizzate
dalla ostruzione del Qi e di Xue nei canali e
collaterali, provocata dalla invasione delle ener-
gie patogene esterne “Xie Qi”: vento, freddo,
umidità e calore.
L’alimentazione scorretta, la stanchezza e le pre-
occupazioni indeboliscono le capacità difensive
dell’organismo, facilitando la possibile
penetrazione in profondità delle energie patogene.
L’ostruzione dei canali e collaterali implica dolo-
re, che assume caratteristiche differenti a seconda
delle Xie Qi in causa.
Secondo il Nei Jing: “la vittoria del vento determi-
34
na il Bi erratico: la vittoria del freddo determina il
Bi doloroso; la vittoria dell’umidità determina il
Bi algoparestesico”.
Le indicazioni terapeutiche non possono suggeri-
re dei veri e propri schemi terapeutici perchè la
scelta dipende dalla diagnosi energetica di base,
tenendo conto dei dati pulsologici e glossoscopici,
delle articolazioni e delle parti del corpo interes-
sate. Indichiamo quindi solo alcuni dei punti e
delle tecniche più utilizzate.
1. Regolarizzazione della Yin Qi e della Wei Qi
Hegu Li 4, Zusanli S 36, Guanyuan Ren 4, Taixi
K 3, Shenshu B 23, Mingmen Du 4, Xuahai Sp 10,
Dashu B 11, Geshu B 17.
2. Trattamento delle articolazioni più interessate
Anche:
Huantiao G 30, Juliao G 29, Xuanzhong G 39.
Ginocchia:
Dubi S 35, Yanglingquan G 34, Yinlingquan Sp 9,
Heding (extra 38), Xiyan (extra 36).
Rachide:
Renzhong Du 26, Shenzhu Du 12, Yaoyangguan
Du 3.
Le tecniche più utilizzate sono: l’agopuntura, la
moxibustione, l’ago riscaldante “Wen Zhen”, il
martelletto, le ventose.
 speciale: la ginecologia in M.T.C.
La sterilità in medicina tradizionale cinese**
Lucio Sotte*
INTRODUZIONE
In medicina tradizionale cinese la sterilità viene
definita con il termine Bu Yun e corrisponde
all’incapacità a procreare che perdura per un lasso
di tempo di almeno due anni.
Questa patologia era conosciuta ed affrontata fin
dall’antichità; ricordiamo la descrizione della ste-
rilità fatta da Wang Shu He nel Mai Jing o
Classico dei Polsi del 3° secolo d.C. e quella fatta
da Sun Si Miao nel Qian Jin Yao Fang o Prescri-
zioni che Valgono Mille Pezzi d’Oro, nel 652 d.C.
In quest’ultimo testo si distinguono la sterilità
primaria definita Wu Zi o assenza del feto da
quella secondaria denominata Duan Xi o discesa
interrotta.
Nei testi classici il problema della sterilità è fre-
quentemente affrontato e messo in relazione a
patologie dei meridiani curiosi di prima genera-
zione, in particolare Du Mai, Ren Mai e Chong
Mai.
Lo Huang Di Nei Jing afferma che “se il Du Mai
é ostruito si ha sterilità”; nello Specchio d’Oro
della Medicina si dice invece che “la causa della
sterilità é il danno del Ren Mai e del Chong Mai”.
Anche se la sterilità si manifesta con disturbi
energetici dei tre meridiani curiosi citati, la sua
origine risiede in squilibri che possono essere
ricondotti al rene, al fegato, alla milza, al difetto o
alla stasi del sangue ed a fenomeni flogistici
interessanti gli organi genitali femminili. Questi
ultimi si fondano sulla produzione di Tan e sul
loro surriscaldamento e sono spesso collegati a
patologie di origine splenica.
In questo studio affronteremo il problema della
sterilità femminile. Occorre tuttavia ricordare che,
fin dai tempi antichi, la medicina cinese ha de-
scritto anche le forme di sterilità di origine ma-
*Scuola Italiana di Medicina Cinese
Gruppo di Studio “Società e Salute”
**Comunicazione al Congresso di Castrocaro, maggio '91
schile. Wang Shu He nel Mai Jing afferma: “Il
polso fine Wei, debole e molle Ruo e rugoso Se
corrisponde nell’uomo alla sterilità. La
quintessenza e l’energia vitale Jing Qi sono in
stato di vuoto”.
Xue Li Zhai precisa, durante il periodo della
dinastia Ming, “quando una donna non può con-
cepire occorre esaminare le condizioni del part-
ner. Se i reni sono in deficit ed il Jing è debole, egli
non è in grado di procreare.”
EZIOPATOGENESI
L’eziopatogenesi della sterilità si fonda, in medi-
cina tradizionale cinese, su due gruppi di cause:
congenite ed acquisite.
Le cause congenite, inoltre, sono classicamente
distinte in cinque quadri clinici definiti Wu Bu Nu
o “le cinque non femminilità”:
- Luo, “spirale”: si tratta di un setto a forma
spiroide che ostruisce parzialmente o totalmente
la cavità o l’orifizio vaginale;
- Wan, “piega”: corrisponde ad una malformazio-
ne anatomica della cavità vaginale;
- Gou, “tensione”: ristrettezza dell’orifizio
vaginale;
- Jiao, “corno”: letteralmente "allungamento del
clitoride"; corrisponde alle varie forme di
ermafroditismo;
- Mai, “flusso”: amenorrea primaria.
Le prime quattro forme hanno, ovviamente, spic-
cate indicazioni chirurgiche e sono insensibili al
trattamento con agopuntura o farmaci.
L’amenorrea primaria è invece suscettibile alla
terapia medica.
Occorre, tuttavia, ricordare che nella quarta cate-
goria rientrano anche alcune forme ereditarie di
origine genetica per le quali è doveroso impostare
un trattamento che può migliorare le condizioni
generali della paziente, ma che spesso non è
sufficiente a risolvere l’amenorrea (sindrome di
35
Turner etc).
Le forme di sterilità acquisite vengono suddivise
in due gruppi ed in numerosi sottogruppi:
sterilità da deficit:
- da deficit del rene;
- da deficit del sangue;
- da deficit della milza;
sterilità da eccesso:
- da Tan-umidità e Tan-calore;
- da calore nel sangue;
- da congestione del fegato.
Nelle forme da deficit, la sterilità è la conseguenza
dell’insufficienza del rene, del sangue o della
milza.
Il deficit del rene ha generalmente un importante
componente congenita che agisce attraverso il
Ren Mai ed il Chong Mai. Lo Sheng Ji Zong Lu o
Enciclopedia delle Prescrizioni Mediche del 12°
secolo, afferma che “la sterilità della donna é
causata dal deficit del Ren Mai e Chong Mai. Il Qi
del rene è allora vuoto e freddo”.
Il deficit del sangue è determinato normalmente
da cause congenite ed acquisite che agiscono
tramite il rene e la milza. Il Ge Zhi Yu Lun,
Trattato della Ricerca delle Proprietà delle Cose,
afferma che “la sterilità femminile è dovuta spes-
so ad un’insufficienza del sangue che non può
nutrire l’essenza”.
Il deficit della milza si fonda, invece, soprattutto
su un’insufficiente produzione di substrati ali-
mentari di origine soprattutto acquisita. Xu Li
Zhai afferma che “se milza e stomaco sono in
vuoto non possono nutrire Chong e Ren Mai”.
Le forme da pienezza sono collegate a disturbi
della circolazione dell’energia, del sangue, dei
liquidi organici ed alle loro complicanze.
Le sterilità da Tan sono caratteristiche delle donne
obese. Sempre il Ge Zhi Yu Lun, Trattato sulla
Ricerca delle Proprietà delle Cose, afferma:”le
donne obese a causa di un eccesso di cibi e di
bevande hanno dei mestrui irregolari e non posso-
no concepire perchè il loro corpo, debordante di
grassi, ostruisce la matrice di Tan-umidità”.
Secondo il Nu Ke Jing Lun, un trattato di gineco-
logia e ostetricia del primo periodo della dinastia
Qing, il calore del sangue aggredisce più facil-
mente le pazienti caratterizzate da una costituzio-
ne tendente al deficit dello yin. Il testo afferma
infatti che “le donne magre e deboli sono spesso
affette da sterilità perché il calore interno si tra-
sforma in fuoco, il sangue della matrice si essicca
e non è più possibile la condensazione dell’essen-
za”.
Esistono, inoltre, delle forme di sterilità con chia-
ra componente psichica che agisce tramite l’ostru-
zione del Qi del fegato.
Tutte queste cause, congenite ed acquisite, posso-
36
no essere sintetizzate e, da un punto di vista
eziopatogenetico, la sterilità può essere ricondotta
a quattro meccanismi principali. Esaminiamo
quelli proposti dalla Nanjing Academy of
Traditional Chinese Medicine:
- deficit del rene;
- ostruzione del Qi del fegato;
- stasi di Tan;
- stasi del sangue.
Sindrome da deficit del rene
La sterilità da deficit del rene è spesso di origine
congenita. I fattori acquisiti possono agire favo-
rendo o aggravando un quadro costituzionale già
presente.
Tutte le cause di indebolimento dello yin, yang e
quintessenza o Jing renale sono determinanti nel-
la genesi della sterilità: strapazzi fisici, psichici,
patologie croniche consuntive.
Senza dubbio un’attività sessuale disordinata ed
eccessiva è il fattore eziopatogenetico più impor-
tante.
Le forme di sterilità da deficit del Jing sono
difficilmente trattabili perchè corrispondono spes-
so ai quadri clinici che in medicina occidentale si
identificano con patologie ereditarie di origine
genetica come: sindrome di Down, sindrome di
Turner, nanismi ipofisari etc.
Sono di più semplice soluzione le sterilità da
difetto della radice yin o yang del rene.
Nel caso in cui il paziente presenti un deficit dello
yin del rene, spesso si associa uno stato collaterale
di deficit del Xue. Il Jing renale risente di questa
mancanza di yin e Xue e non è più in grado di
nutrire l’utero.
Nei pazienti affetti da un deficit di rene yang il
fuoco del Ming Men non è in grado di riscaldare
l’utero e si determina una situazione di vuoto-
freddo che, a sua volta, sfocia nell’impossibilità a
procreare.
Ostruzione dell’energia del fegato
La sterilità di origine epatica trova i suoi presup-
posti in disturbi della sfera psichica. Si tratta di
pazienti che presentano un quadro di risentimen-
to, collera, frustrazione, che può avere varia origi-
ne: costituzionale, sociale, familiare etc.
Il fegato non è in grado di garantire la libera
circolazione dell’energia e si genera quella sin-
drome che va sotto il nome di “ostruzione o stasi
dell’energia di fegato”.
Il ristagno energetico determina uno squilibrio
energia-sangue che impedisce ai meridiani curio-
si Ren Mai e Chong Mai di essere adeguatamente
nutriti.
Stasi di mucosità
L’accumulo di Tan-umidità è caratteristico delle
donne obese che presentano una debolezza del
sistema di ripartizione dei liquidi e delle capacità
di metabolizzazione dell’umidità. Alla base della
produzione dei Tan c’è, quasi costantemente, un
deficit della funzione splenica di trasporto e tra-
sformazione dei liquidi organici Jin Ye.
Le funzioni uterine sono bloccate dalla presenza
dei Tan che predispongono queste pazienti a feno-
meni flogistici degli organi genitali per la trasfor-
mazione dei Tan-umidità in Tan-calore e Tan-
fuoco.
Stasi di sangue
Più che un fattore eziologico vero e proprio la stasi
di Xue in Chong Mai e Ren Mai è la conseguenza,
a livello genitale, di molteplici cause:
- alterazioni psichiche;
- invasione da parte delle Xie Qi di origine
cosmopatogena;
- eccessi e difetti generali di Qi e Xue;
- eccessi e difetti generali di yin e yang;
- ritenzione di Tan-umidità o Tan-calore etc.
CONCLUSIONI
Gli studi occidentali affermano che la sterilità può
avere varie origini:
- disfunzionale;
- flogistica;
- tumorale;
- sconosciuta.
Le sterilità di origine disfunzionale rappresentano
circa il 40% del totale: vi rientrano tutte le patologie
dell’ovulazione, del corpo luteo e dell’endometrio
che sono correlate a squilibri ormonali.
Le forme flogistiche sono circa il 36% e riguarda-
no alterazioni infiammatorie della mucosa tubarica
ed uterina.
Le patologie endometriosiche, i miomi, i fibromi
uterini giustificano un’ulteriore quota delle steri-
lità, che si aggira intorno al 15%.
Il restante 15% é dato da sterilità da causa scono-
sciuta.
La medicina tradizionale cinese è senza dubbio in
grado di fornire diverse soluzioni terapeutiche
nelle forme disfunzionali, flogistiche e da causa
sconosciuta. Nella sterilità di origine organica
può rappresentare un supporto alla terapia chirur-
gica.
Esistono altre classificazioni eziopatogenetiche
occidentali della sterilità. Riportiamo, per com-
pletezza, la classificazione del Pescetto-De Cecco-
Pecorari che distingue le sterilità in :
- forme di origine endocrina;
- forme di origine vaginale;
- forme di origine tubarica-ovarica;
- forme di origine endometriale;
- forme di origine miometriale;
- forme di origine cervicale;
- forme a genesi autoimmune;
- forme idiopatiche.
CLASSIFICAZIONE DELLE SINDROMI
Le sterilità femminili possono essere inquadrate
in medicina tradizionale cinese secondo la se-
guente classificazione sindromica:
- sindrome da deficit del rene:
- deficit del rene yang;
- deficit del rene yin;
- sindrome da ostruzione dell’energia del fegato:
- sindrome da ristagno di mucosità-umidità;
- sindrome da ristagno di mucosità-calore;
- sindrome da ristagno del sangue.
Sindrome da deficit del rene
Le sterilità da deficit del rene rappresentano da
sole più del 50% del totale; si distinguono in due
gruppi principali correlati all’insufficienza di una
delle due radici dell’organo.
Sindrome da deficit dello yang del rene
In questo caso è il fuoco organico ad essere
difettoso: il rene, radice del fuoco, è carente in
questo suo elemento caratteristico. Molti altri
organi e visceri vengono coinvolti da questa ca-
renza e la sintomatologia del ristagno dello yin,
sua conseguenza, si evidenzia in tutti i settori
dell’organismo, in particolare a livello di milza e
polmone.
Questo quadro clinico tende a complicarsi con la
sindrome da stravaso dell’acqua.
Sintomatologia:
- sterilità;
- colorito pallido e biancastro;
- arti freddi, estremità fredde;
- dolore, debolezza, indolenzimento, sen-
sazione di freddo nella regione lombare ed
alle ginocchia;
- avversione al freddo, ricerca del calore;
- astenia fisica e psichica;
- diarrea, soprattutto mattutina e poliuria
con urine pallide;
- vertigini, instabilità dell’equilibrio,
tinnitus;
37
 - irregolarità mestruali;
- ritardi mestruali con flusso scarso e gene-
ralmente pallido;
- dispnea astenica;
- lingua pallida, gonfia, umida con patina
linguale bianca;
- polso profondo Chen e vuoto Xu.
Se la sindrome si complica con lo stravaso dell’ac-
qua, i sintomi descritti si aggravano e si mescola-
no con segni nuovi:
- edema localizzato soprattutto agli arti
inferiori ed alla caviglia;
- oliguria, sempre con urine pallide;
- palpitazioni cardiache associate a dispnea
astenica;
- tosse produttiva con escreato abbondante
siero-mucoso, associata a dispnea da sfor-
zo anche lieve;
- lingua pallida, gonfia e coperta da patina
bianca;
- polso profondo Chen, vuoto Xu e lento
Chi.
Eziopatogenesi
La patologia da deficit di rene yang è dominata da
segni di stravaso, ristagno, blocco dello yin.
Lo yang carente non è in grado di mobilizzare lo
yin che, seguendo la sua naturale inerzia, invade
passivamente tutti i settori dell’organismo.
Alcuni segni ci avvertono dell’origine renale del
quadro clinico: patologia dell’orecchio, dolore,
dolenzia, stanchezza della regione lombare e delle
ginocchia, patologia genitale con sterilità etc.
Nel deficit dello yin la sintomatologia si caratte-
rizza con segni della catena ascendente dei cinque
movimenti: rene-fegato-cuore. Nella patologia da
deficit di yang il quadro è dominato da sintomi
della catena discendente: milza, polmone e rene.
I sintomi respiratori, caratterizzati dalla dispnea
astenica e dalla comparsa di tosse con espettorato
abbondante e siero-mucoso, si mescolano a di-
sturbi della funzione di assorbimento e trasporto
della milza: diarrea mattutina dell’ora del risve-
glio e, comunque, feci molli nelle forme più
leggere.
Il deficit dello yang di rene può colpire il cuore,
determinando un difetto della sua funzione di
pompa, che si manifesta con i disturbi del ritmo,
avvertiti soggettivamente come palpitazioni. L’in-
teressamento del polmone comporta la comparsa
di dispnea da sforzo.
Lo yang carente non è in grado di riscaldare
l’organismo e determina la sensazione di freddo
generalizzato e la presenza di freddo alle estremi-
tà, alla regione lombare ed alle ginocchia. Carat-
teristica è anche la sensazione di freddo interno.
Lo yang in difetto si esprime anche con segni di
carenza di energia; da ciò origina l’astenia fisica,
38
psichica e sessuale.
Il fuoco del Ming Men non è in grado di riscaldare
il Jing e l’attività sessuale è impoverita proprio a
livello del suo elemento propulsore.
Uno dei compiti della yang Qi è quello di
mobilizzare i Jin Ye; quando questa funzione non
viene adeguatamente svolta, compaiono segni di
stasi dei fluidi che si manifestano con lo “stravaso
dell’acqua”. L’acqua esce dal compartimento
vasale e cellulare per invadere il settore
interstiziale. Gli edemi agli arti inferiori sono uno
dei segni più evidenti di questo fenomeno che si
esprime anche con disturbi di pertinenza splenica,
come la diarrea acquosa, e di origine polmonare,
come l’escreato abbondante e siero-mucoso.
La lingua è pallida e gonfia per la stasi dei liquidi,
la patina linguale è bianca per la presenza di
freddo.
Il polso è profondo perché la patologia ha origine
interna, è debole per il difetto del Qi ed è, talora,
lento per la presenza del freddo.
Anche in questo caso l’eziologia è multipla:
patologie croniche, strapazzi fisici, psichici e ses-
suali aggravati talora dall’esposizione prolungata
al freddo ed all’umidità.
Capita che il deficit di rene yang sia la conseguen-
za di un consumo eccessivo di yang da parte di
milza, cuore o polmone; in questo caso la storia
clinica ci illumina sul deficit originario.
Un’anamnesi ricca di episodi bronchitici riconduce
al polmone. La patologia digestiva cronica aggra-
vata da un’alimentazione con alimenti crudi e di
natura fredda fa pensare alla milza. La presenza di
una debolezza psichica costituzionale e di proble-
mi mentali suggerisce una compromissione pri-
maria cardiaca.
In questo quadro clinico generale si inserisce il
problema specifico della sterilità.
Terapia
Il principio della terapia è quello di tonificare e
riscaldare la radice yang del rene.
Yu Ling Zhu o farmaco prezioso che protegge l’utero
Ren Shen
Panax Ginseng, radix 10
Lu Jiao Shuang
Cervus Nippon, cornu degelat. 10
Du Zhong
Eucommia Ulmoides, radix 10
Bai Zhu
Atractylodis Macrocephala, radix 10
Bai Shao Yao
Paeonia Lactiflora, radix 15
Fu Ling
Poria Cocos, sclerotium 12
Huai Jiao
Sophora Japonica, fructus 3
Tu Si Zi
 Cuscuta Sinensis, semen 10
Dang Gui
Angelica Sinensis, radix 10
Chuan Xiong
Ligusticum Wallichii, radix 10
Zhi Gan Cao
Glycyrrhiza uralensis, radix 5 eccesso.
Alcuni rimedi di questa prescrizione tonificano
direttamente il Jing e lo Yang del rene: Lu Jiao
Shuang, Du Zhong, Tu Si Zi. Ren Shen tonifica
l’energia della milza, del polmone e del rene ed è
attivo soprattutto sulla Yuan Qi. Fu Ling e Bai
Zhu rinforzano il Qi della milza e promuovono la
trasformazione dei liquidi e il loro drenaggio. Bai
Shao e Dang Gui nutrono e fanno circolare il
sangue. Chuan Xiong mobilizza il Xue;Zhi Gan
Cao armonizza gli altri rimedi.
An Fu Nuan Gong Wan o pillola di Artemisia e
Cyperus per riscaldare l’utero
Ai Ye
Artemisia Vulgaris, herba 10
Dang Gui
Angelica Sinensis, radix 10
Xiang Fu
Cyperus Rotundus, rhizoma 5 menometrorragia;
Wu Zhu Yu
Evodia Rutaecarpa, fructus 3 - lingua rossa, spesso incisa da fenditure,
Chuan Xiong
Ligusticum Wallichii, radix 10
Bai Shao Yao
Paeonia Lactiflora, radix 12
Zhi Huang Qi
Astragalus Membranaceus, radix 10
Xu Duan
Dipsacus Asper, radix 10
Sheng Di Huang
Rehmannia Glutinosa, radix 10
Rou Gui
Cinnamomum Cassia, cortex 3 - modico rialzo termico, soprattutto serotino;
va cotto alla fine
Questa prescrizione differisce dalla precedente
perchè esercita un maggior effetto riscaldante a
livello degli organi genitali e dell’utero.
Due farmaci della prescrizione appartengono alla
categoria dei rimedi che riscaldano l’interno ed
espellono il freddo: Wu Zhu Yu e Rou Gui. La loro
azione viene potenziata da Ai Ye, farmaco di
natura calda, che è molto utile in queste forme di
sterilità, come nelle meno-metrorragie da freddo.
Xu Duan è un tonico dello yang, anch’esso di
natura calda che agisce anche come antiabortivo e
nelle menometrorragie funzionali.
Alcuni farmaci tonificano il sangue: Dang Gui,
Bai Shao Yao; altri l’energia: Huang Qi. Xiang Fu
dinamizza l’energia e Chuan Xiong esercita effet-
to analogo sul sangue.
Sindrome da deficit dello yin del rene
Le manifestazioni cliniche generali di questa sin-
drome sono caratterizzate dal deficit dell’acqua e
dal più o meno evidente liberarsi del fuoco. C’è
una commistione di segni di deficit e di segni di
I segni di calore sono tanto più evidenti quanto
maggiore è lo stato di deficit dello yin.
Sintomatologia:
- sterilità;
- vertigini, tinnitus, ipoacusia;
- ansia, amnesie;
- secchezza delle fauci e sensazione di gola
secca soprattutto notturna;
- stipsi con feci secche ed oliguria con urine
cariche;
- calore ai cinque fuochi (regione
precordiale, palmo delle mani e pianta dei
piedi);
- debolezza e dolenzia lombare, debolezza
alle ginocchia e gonalgia;
- oligomenorrea, amenorrea o
- sudorazione notturna;
con patina assente o con patina bianca,
sottile ed asciutta;
- polso fine Xi e rapido Shuo.
Se il deficit di yin è più manifesto, compaiono
chiari segni di liberazione del fuoco:
- arrossamento dei pomelli;
- aggravamento della sintomatologia verti-
ginosa e degli acufeni;
- aggravamento della sudorazione nottur-
na;
- bocca secca e sete soprattutto notturna;
- sensazione di calore al pomeriggio;
- insonnia, ansia, agitazione mentale;
- oliguria con urine cariche e talora ematuria;
- stipsi ostinata con feci secche;
- iperonirismo con sogni spesso a sfondo
sessuale;
- eccessivo desiderio sessuale;
- lingua secca con corpo particolarmente
rosso, arido, con punta ancora più carica e
con fenditure;
- polso rapido Shuo, vuoto Xu e superficia-
le Fu.
Nei casi gravi può comparire una sintomatologia
accessoria caratterizzata da:
- dimagramento con aspetto emaciato;
- drastica perdita delle masse muscolari;
- lingua rosso carico a specchio.
Eziopatogenesi
39
Il deficit dello yin del rene si caratterizza con
alcuni segni specifici del movimento Acqua: pa-
tologia dell’orecchio, della regione lombare “il
palazzo del rene” e della funzione genitale:
algomenorrea, amenorrea, meno-metrorragia, ste-
rilità etc.
Il quadro generale è dominato da segni di falso
fuoco determinato dal liberarsi dello yang nella
regione alta del corpo. Lo yin in difetto non è in
grado di trattenere lo yang che, secondo la sua
natura, ha tendenza a sollevarsi: vertigini, inson-
nia, secchezza delle fauci, pomelli rossi,
spermatorrea ecc.
Le vertigini, i capogiri e le amnesie sono dovute
anche al difetto di nutrizione del midollo che un
rene in deficit non è in grado di assicurare.
La liberazione dello yang si manifesta con segni di
calore, di essiccamento e carenza dei liquidi: gola
secca, bocca secca, iperpiressia serotina, lingua
rossa ed asciutta.
Lo yin del rene nutre lo yin del fegato che, a sua
volta, genera lo yin del cuore. Un difetto del rene
yin si può complicare con segni di deficit di yin di
fegato e cuore. Ne consegue una liberazione dello
yang di questi due organi: vertigini, capogiri,
insonnia, nervosismo, palpitazioni.
In questo quadro sindromico si assiste a quel
fenomeno che va sotto il nome di scatenamento
del Fuoco organico: il Fuoco, non più trattenuto
dall’Acqua, si manifesta con segni di uscita dalla
catena (“scatenamento”) dei cinque movimenti.
Il deficit di yin di rene determina inoltre un
indebolimento della fisiologica funzione di inibi-
zione del Fuoco da parte dell’Acqua e ciò contri-
buisce alla comparsa di sintomatologie ad origine
cardiaca.
Anche il calore ai cinque fuochi è l’esito della
carenza della funzione rinfrescante dell’Acqua.
La patologia è di natura yin e si manifesta con
segni yang. Ciò determina da una parte il
dimagramento (perdita di materia yin) e dall’altra
l’aggravamento serotino e notturno del quadro (la
sera e la notte rappresentano lo yin del ciclo
circadiano).
La sudorazione notturna è collegata anche al fatto
che il deficit di yin non è in grado di trattenere la
Wei Qi che normalmente circola di notte all’inter-
no dell’organismo. Lo yin in difetto non è suffi-
ciente ad assorbire la Wei Qi. Ciò determina una
perdita di liquidi, di natura yin, che aggrava ulte-
riormente il quadro clinico.
Inoltre, la presenza di fuoco in eccesso evapora i
Jin Ye che fuoriescono, quando dovrebbero rien-
trare nello yin e cioè di notte. Per i motivi
suaccennati, questo tipo di sudorazione viene
descritto in alcuni testi con il termine di “ossa
fumanti”: eccesso di fuoco che evapora lo yin, e
40
dunque le ossa, di notte.
La carenza dello yin produce un polso fine e
sottile perchè mancano liquidi e materia del san-
gue. L’eccesso di yang determina invece l’au-
mento della frequenza cardiaca.
Il polso diviene alla fine superficiale e vuoto
perchè lo yin è così carente da determinare un
vuoto ed un apprezzamento del polso solo in
superficie e cioé nel settore più yang.
L’eziologia di questa patologia è multipla e può
essere ricondotta alle cause citate nella parte ge-
nerale: stress fisici, psichici e sessuali, patologie
croniche e di lunga durata, età avanzata etc.
Occorre aggiungere che tutte le perdite di liquidi
e di sangue impoveriscono lo yin; perciò le ecces-
sive sudorazioni durante le patologie febbrili, il
vomito prolungato, la diarrea o la poliuria posso-
no predisporre ad un deficit di rene yin; così come
le emorragie occulte caratteristiche di certe melene
o le menometrorragie non trattate.
Anche l’uso smodato di farmaci essiccanti e tonici
dello yang può condurre gradualmente ad un
indebolimento dello yin.
Terapia
Il principio della terapia è quello di tonificare lo
yin e trattenere lo yang, occorre, inoltre, tonifica-
re il Jing.
Yang Jing Zhong Ju Tang
Shu Di Huang
Rehmannia Glutinosa, radix praep. 15
Shan Zhu Yu
Cornus Officinalis, fructus 10
Bai Shao Yao
Paeonia Lactiflora, radix 15
Dang Gui
Angelica Sinensis, radix 10
Il commento a questa prescrizione è molto sem-
plice. Essa è composta da farmaci potentemente
tonici dello yin e del sangue.
Se compare iperattività del fuoco, aggiungere:
Zhi Mu
Anemarrhena Asphodeloides, radix 10
Huang Bai
Phellodendron Amurensen, cortex 10
Entrambi i farmaci appartengono alla categoria
delle sostanze che purificano il calore, Qing Re
Yao, ed esercitano il loro effetto soprattutto a
livello del fuoco del cuore.
Sindrome da ostruzione del Qi del fegato
Si tratta di un quadro clinico estremamente diffu-
so, soprattutto nel mondo occidentale.
Questo fenomeno è la conseguenza dello stato di
continuo stress psico-fisico cui siamo sottoposti
dai ritmi di vita della società industriale e post-
industriale.
Sintomatologia
La sintomatologia è multiforme e complessa:
- sterilità;
- ansia, frustrazione, depressione, tensione
emotiva, cattivo umore;
- difficoltà alla digestione;
- sensazione di nodo in gola;
- oppressione o ansia faringea e toracica;
- sensazione di tensione o distensione
ipocondriaca e costale laterale;
- ipocondralgia;
- oppressione toracica e desiderio di sospi-
rare;
- anoressia, nausea;
- rigurgiti acidi, eruttazioni, vomito;
- epigastralgie;
- distensione addominale, borborigmi;
- diarrea;
- irregolarità mestruali, sindrome
premestruale;
- distensione mammaria premestruale;
- dismenorrea, tensione ed irritabilità;
- lingua generalmente normale;
- polso teso Jin, soprattutto alla barriera di
sinistra.
Eziopatogenesi
Questa sindrome è, quasi costantemente, la con-
seguenza di disturbi correlati alla frustrazione,
alla collera repressa, al risentimento. Il cattivo
umore che si mantiene nel tempo disturba la
funzione del fegato di dinamizzare e rendere flui-
da la circolazione del Qi. Alla lunga ciò produce
prima un rallentamento della circolazione e poi il
ristagno dell’energia.
Il fegato, in condizioni normali, garantisce la
salita, l’esteriorizzazione, la circolazione dell’ener-
gia in tutte le direzioni. Quest’organo ha il compi-
to di permettere che l’energia si muova libera-
mente, cioè senza ostacoli, senza impedimenti. Il
Qi può così nutrire i tessuti dell’organismo attra-
verso un movimento di espansione in tutte le
direzioni. Quando il Qi di fegato rallenta e poi
ristagna determina conseguenze a vari livelli che,
didatticamente, possono essere esaminate pen-
sando al percorso del suo meridiano principale.
Il meridiano principale del fegato si collega, tra-
mite i punti 3 e 4RM, all’utero ed ai meridiani
curiosi Ren Mai e Chong Mai. Il blocco energetico
a questo livello si manifesta con disturbi mestruali
che determinano irregolarità del ciclo, dismenorrea
o sindrome premestruale caratterizzata da irrita-
bilità e tensione psichica, distensione addominale,
gonfiore e dolore mammario.
Nei casi più gravi compare la sterilità.
Attraverso i punti 10VC e 13F il fegato si collega
al Jiao medio, alla milza ed allo stomaco. La stasi
del Qi di fegato invade in questa maniera la Terra
determinando un rallentamento, un blocco, alla
fine, l’inversione della normale direzione di cir-
colazione del Qi di stomaco e di milza. Il Qi di
stomaco ristagna e sale invece di scendere; ciò si
esprime con la nausea, l’anoressia, i rigurgiti
acidi, le eruttazioni, il vomito, l’epigastralgia etc.
Il Qi di milza si blocca e poi scende, invece di
salire, e ciò si esprime con la diarrea e la distensio-
ne addominale. I borborigmi sono la conseguenza
della stasi del Qi di fegato a livello intestinale. Il
singhiozzo è un tentativo di sbloccare il Qi di
fegato che ristagna a livello del diaframma.
Il meridiano del fegato è collegato alla vescicola
biliare ed alla regione costale laterale. Il blocco
del Qi a questo livello produce distensione costale
laterale, ipocondralgia e distensione ipocondriaca,
disturbi colitici etc.
Il punto 18VC Yu Tang è il punto nodo del livello
energetico Jue Yin. Quando il Qi di fegato si
concentra in questa zona, determina oppressione
ed ansia toracica che sembrano migliorare, quan-
do il paziente fa un respiro profondo o sospira. Il
sospiro profondo è il tentativo di mobilizzare la
stasi energetica al punto Yu Tang.
Il meridiano del fegato attraversa la gola. L’ostru-
zione a questo livello determina ansia faringea,
sensazione di difficoltà alla deglutizione, sensa-
zione di “seme di prugna in gola” descritta dagli
antichi testi.
La sintomatologia psichica di questo quadro clini-
co è tipicamente fluttuante. I momenti di miglio-
ramento ed aggravamento determinano una
consensuale diminuzione o un peggioramento del
quadro clinico generale.
Terapia
Il principio della terapia è quello di disostruire il
Qi del fegato ed attenuare la depressione.
Kai Yu Zhong Yu Tang
Dang Gui
Angelica Sinensis, radix 10
Bai Shao Yao
Paeonia Lactiflora, radix 10
Xiang Fu
Cyperus Rotundus, rhizoma 10
Mu Dan Pi
Paeonia Suffruticosa, cortex 10
Fu Ling
Poria Cocos, sclerotium 10
Bai Zhu
Atractylodis Macrocephala, radix 10
Tian Hua Fen
Tricosanthes Kirolowii, radix 15
Dang Gui tonifica e mobilizza il sangue. Bai Shao
Yao nutre il sangue, consolida lo yin, bilancia la
41
funzione vitale del fegato e disostruisce la sua funzioni di trasporto e trasformazione dei Jin Ye
energia, calmando gli spasmi. Xiang Fu promuo- e dell’umidità.
ve la libera corcolazione del Qi del fegato e calma Sintomatologia
il dolore; è particolarmente attivo nelle - sterilità;
dismenorree da stasi del Qi di fegato. Mu Dan Pi - obesità;
dinamizza il sangue e ne risolve la stasi, serve - ritardi mestruali con flusso chiaro;
inoltre ad eliminare il calore del sangue. Fu Ling - leucorrea biancastra;
e Bai Zhu tonificano la milza. Tian Hua Fen nutre - anoressia, sensazione di masse
i liquidi e spegne il fuoco. tondeggianti a livello epigastrico toracico;
Se compare dolore ipocondriaco, aggiungere: - nausea, rigurgiti, vomito di materiale
Qing Pi mucoso;
Citrus Reticulata, pericarpium viride10 - talora espettorato abbondante e colloso;
Se c’è deficit del rene ed eccesso del fegato - talora inspirazione difficile e limitata;
aggiungere: - astenia e sensazione di pesantezza, palpi-
Xiao Yao San + Liu Wei Di Huang Wan tazioni;
Xiao Yao San - patina linguale spessa, collosa, grassa;
Chai Hu - polso molle Ruo e scivoloso Hua.
Bupleurum Chinense, radix 6-9
Dang Gui Eziopatogenesi
Angelica Sinensis, radix 6-9 L’umidità esterna ostacola le funzioni della milza
Bai ShaoYao e può agire successivamente anche su quelle del
Paeonia Lactiflora, radix 12 polmone. I catarri-umidità, prodottisi a causa del
Bai Zhu deficit delle funzioni spleniche, ristagnano nel
Atractylodes Macrocephala, radix 6-9 riscaldatore medio, superiore ed inferiore, provo-
Fu Ling
cando la sensazione di masse e l’espettorato col-
Poria Cocos, sclerotium 9-15
Bo He loso. C’é un Qi Ni dello stomaco e cioè una
Mentha Haplocalyx, herba 1-3 circolazione controcorrente caratterizzata da nau-
Sheng Jiang sea e vomito. L’energia del polmone è in deficit
Zingiber Officinale, rhizoma recens 23 (astenia) e la milza non è più capace di distribuire
Gan Cao le essenze alimentari (sensazione di pesantezza a
Glycyrrhiza Uralensis, radix 3-6 livello muscolare).
Questa prescrizione armonizza fegato e milza La stasi dei liquidi e la produzione di Tan si
tonifica il sangue e tratta la stasi del Qi del fegato. esprime anche a livello genitale con la leucorrea
Appartiene infatti alle formule armonizzanti He ed i ritardi mestruali. La stasi generalizzata dei
Jie Ji. Tan e dell’energia determina anche l’obesità.
Liu Wei Di Huang Wan
Shu Di Huang Terapia
Rehmannia Glutinosa, radix praep. 9-15 La terapia si imposta secondo il principio di
Shan Zhu Yu disseccare l’umidità e dissolvere le mucosità,
Cornus Officinalis, fructus 6-9
Shan Yao regolarizzare la circolazione del Qi ed attivare la
Dioscorea Opposita, radix 6-9 circolazione del sangue.
Fu Ling Qi Gong Wan o pillola per aprire l’utero
Poria Cocos, sclerotium 9-12 Ban Xia
Ze Xie Pinellia Ternata, radix praep. 10
Alisma Plantago, rhizoma 9-12 Xiang Fu
Mu Dan Pi Cyperus Rotundus, rhizoma 10
Paeonia Suffruticosa, radix 6-9 Cang Zhu
Il Liu Wei Di Huang Wan è la più famosa prescri- Atractylodes Lancea, rhizoma 10
zione tonica dello yin del rene e del fegato. Shen Qu
Massa Medica Fermentata 12
Fu Ling
Poria Cocos, sclerotium 12
Sindrome da Tan-Shi Chen Pi
Citrus Reticulata, pericarpium 5
Sintomatologia Chuan Xiong
La patologia da catarri-umidità è l’espressione del Ligusticum Wallichii, radix 4
deficit della Zhong Qi, della milza e delle sue Ban Xia, Fu Ling e Chen Pi formano l’Er Chen

42
Tang un decotto che tratta le mucosità. Ban Xia e
Cang Zhu pacificano lo stomaco e risolvono i Tan.
Shen Qu favorisce la digestione, regolando milza
e stomaco. Fu Ling rinforza la milza e dissolve i
Tan. Xiang Fu e Chuan Xiong regolano il Qi ed
attivano la circolazione del Xue.
Sindrome da ristagno di Tan-Re
Sintomatologia
La sintomatologia corrisponde a quella di una
flogosi acuta degli organi genitali:
- sterilità;
- leucorrea di liquido giallastro e vischioso;
- dolori pelvici;
- oliguria con urine cariche;
- alitosi;
- talora iperpiressia;
- lingua arrossata con patina linguale gialla
e spessa;
- polso scivoloso e teso.
Terapia
Il principio della terapia è quello di purificare il
calore e trasformare i Tan.
Si Miao San o la polvere delle quattro meraviglie
Huang Bai
Phellodendron Amurense, cortex 10
Cang Zhu
Atractylodes Lancea, radix 10
Yi Yi Ren
Coix Lacrhima Jobi, semen 15
Niu Xi
Achyranthes Bidentata, radix 10
La prescrizione purifica il calore-umidità del Jiao
inferiore. Huang Bai, amaro e freddo, purifica il
calore e dissecca l’umidità. Cang Zhu, amaro e
caldo, asciuga l’umidità. Yi Yi Ren esercita effet-
to diuretico, purifica il calore ed asciuga l’umidi-
tà. Niu Xi indirizza gli altri rimedi verso il basso.
Sindrome da ristagno del sangue
Sintomatologia
- sterilità;
- colorito scuro;
- sensazione di masse fisse;
- mestruo ritardato con flusso scarso, scuro,
con coaguli;
- lingua porpora o con macchie purpuree;
- polso teso Jin, rugoso Se.
La stasi del sangue può interessare vari organi e
visceri, oltre che l’utero. Alla sintomatologia ge-
nerale descritta si possono aggiungere dei segni
specifici del territorio colpito.
Stasi del sangue del fegato:
- dolore premestruale;
- algomenorrea soprattutto all’inizio del
mestruo;
- flusso mestruale di colore scuro e ricco di
coaguli scuri;
- lingua porpora, cianotica soprattutto ai
bordi.
Stasi del sangue del cuore:
- dolore intenso e trafiggente toracico, ge-
neralmente mediosternale, talora irradiato
alla spalla sinistra ed al meridiano del cuore
sinistro;
- oppressione e costrizione toracica;
- lingua di colore cianotico alla punta;
- cianosi e turgore alle vene sublinguali;
- polso rugoso Se e annodato Jie.
Stasi del sangue del polmone:
- oppressione toracica;
- espettorato frammisto a sangue scuro;
- bordi linguali porpora nella zona del pol-
mone;
- cianosi e turgore delle vene sublinguali.
Stasi del sangue allo stomaco:
- dolore fisso e lancinante epigastrico;
- ematemesi e melena con sangue coagula-
to;
- lingua porpora al centro.
Stasi di sangue all’intestino:
- dolori addominali fissi e lancinanti
periombelicali o ipogastrici;
- melena con sangue coagulato.
Stasi di sangue all’utero:
- sindrome premestruale con dolori violen-
ti;
- flusso mestruale con coaguli scuri;
- amenorrea.
Eziopatogenesi
In condizioni normali il sangue circola liberamen-
te nei vasi, tuttavia, molti fattori di origine interna
o esterna possono determinare una più o meno
grave alterazione del flusso ematico.
Le cause esterne sono rappresentate in primo
luogo dai traumi che provocano ecchimosi o
ematomi e dunque fenomeni di blocco della circo-
lazione. Il freddo cosmico può, in alcuni casi
gravi, determinare un rallentamento o una stasi
del Xue, come accade nei congelamenti.
Molte sono le cause interne che possono colpire
vari organi e tessuti, determinando quadri clinici
assai diversi:
cause da deficit:
- deficit del Qi: alla lunga il deficit del-
l’energia determina una stasi del sangue;
- deficit del Xue: il deficit del Xue determi-
na un deficit del Qi che non dinamizza adeguata-
mente il sangue;
- deficit di yang con eccesso di freddo
43
all’interno: il freddo rallenta la circolazione del
Xue.
cause da eccesso:
- stasi del Qi: se il Qi ristagna la circolazio-
ne del sangue rallenta;
- calore nel Xue: l’eccesso di calore può
essiccare il sangue e coagularlo determinando una
stasi.
I segni più evidenti della stasi del Xue sono:
- dolore fisso;
- gonfiore;
- presenza di masse palpabili;
- comparsa di fenomeni emorragici.
Il dolore da stasi del sangue è il segno più impor-
tante. Si tratta di un dolore ben localizzato, fisso,
continuo. Una sensazione di trafittura che differi-
sce profondamente dal dolore distensivo, episodico
ed a localizzazione varia determinato della stasi
del Qi.
Il dolore si accompagna a sensazione di massa o
alla presenza vera e propria di una massa palpabile,
come accade nelle ecchimosi o negli ematomi
post-traumatici.
Alla lunga possono comparire dei fenomeni
emorragici dovuti all’ostruzione dei meridiani e
dei vasi. Il sanguinamento in questi casi è ricor-
rente ed il sangue è scuro e ricco di coaguli. Un
esempio di questo tipo di emorragie è dato dalle
meno-metrorragie da stasi del sangue a livello
uterino.
Se la stasi del sangue è grave o di natura cronica,
compaiono dei segni clinici di interessamento
generale: il colorito diviene scuro e le labbra
tendono alla cianosi, la lingua è cianotica o con
macchie scure, la pelle diventa secca e priva di
lucentezza.
In questi casi possono comparire anche emorragie
sottocutanee.
Cinnamomum Cassia, cortex 3
Dang Gui
Angelica Sinensis, radix 3
Pu Huang
Typha Angustata, pollen 10
Wu Ling Zhi
Trogopterus Xantipedes, faeces 10
Chi Shao Yao
Paeonia Rubra, radix 10
L’intera prescrizione serve a tonificare lo yang, a
far circolare il sangue e muovere la stasi. Xiao Hui
Xiang, Gan Jiang, Rou Gui espellono il freddo
interno e riscaldano lo yang. Yan Hu Suo, Mo
Yao, Dang Gui, Chuan Xiong, Chi Shao Yao
mobilizzano il sangue e ne attivano la circolazio-
ne sbloccando la stasi. Pu Huang e Wu Ling Zi
promuovono la cicolazione del sangue ed elimi-
nano il dolore generato dal ristagno.
CONCLUSIONI
La Medicina Tradizionale Cinese può fornire,
attraverso la farmacoterapia, delle ottime alterna-
tive terapeutiche per la soluzione delle forme di
sterilità femminile.
Essa è applicabile sia alle sterilità di origine
disfunzionale che a quelle di origine flogistica; è
inoltre particolarmente utile nella sterilità
idiopatica che non è possibile inquadrare dal
punto di vista della medicina occidentale, mentre
BIBLIOGRAFIA
è ben classificabile, se osservata secondo i criteri
costituzionali
Pescetto G., Dedella
Ceccomedicina cinese.
L., Pecorari D., Manuale di
Clinica Ostetrica e Ginecologica, Soc. Ed. Uni-
verso, Roma, 1978.
Sotte L., Muccioli M., Dispense di Farmacologia
Cinese Scuola di Medicina Cinese Gruppo di
Studio "Società e Salute", Bologna, 1989.

Terapia
Il principio della terapia è quello di far circolare il
sangue per risolvere la stasi. E’ ovvio che, se la
causa della stasi è un deficit, occorre tonificare il
Qi o il Xue; se invece c’è eccesso di calore,
occorre purificare il fuoco.
Shao Fu Zhu Yu Tang
Xiao Hui Xiang
Foeniculum Vulgare, fructus 3
Gan Jiang
Zingiber Officinale, rhizoma 3
Yan Hu Suo
Corydalis Bulbosa, radix 10
Mo Yao
Commiphora Myrrha, resina 10
Chuan Xiong
Ligusticum Wallichii, radix 10
Rou Gui

44
 La medicina tradizionale cinese e patologie tumorali
della donna**
Prime valutazioni sulle possibilità di applicazione della farmacoterapia cine-
se nella più diffusa patologia neoplastica femminile: i tumori mammari
Lucio Sotte*
INTRODUZIONE
Questo lavoro è il frutto di un tentativo di valuta-
zione critica sulle possibilità di applicazione della
MTC nella più diffusa patologia neoplastica fem-
minile: quella mammaria.
La mammella e l’apparato genitale femminile
figurano ai primi posti per l’incidenza dei tumori
benigni e maligni nella donna.
Le varie statistiche concordano nel dimostrare
che la neoplasia maligna più frequente nella don-
na è il cancro della mammella, seguita a breve
distanza da quella del collo dell’utero.
Se si valuta l’incidenza dei tumori mammari e
genitali, ci si accorge che da soli rappresentano
quasi il 50% di tutte le neoformazioni maligne
femminili: i tumori mammari con il 24% e quelli
genitali con il 23% del totale.
Negli ultimi decenni sono stati fatti notevoli pro-
gressi sia dal punto di vista diagnostico che
terapeutico. Le indagini mammografiche ed il test
di Papanicolau rappresentano i capisaldi degli
screening di massa.
Grazie all’applicazione su vasta scala del test di
Papanicolau si è verificata una notevole diminu-
zione della mortalità per cervico-carcinoma pas-
sata da 12,3 per 100.000 a 6,2 per 100.000. L’eco-
grafia pelvica rappresenta, insieme alle tecniche
laparoscopiche, un altro importante mezzo dia-
gnostico, applicato soprattutto nella diagnosi pre-
coce delle neoformazioni ovariche, degli annessi
e del corpo dell’utero.
Nonostante questi importanti progressi, le
neoplasie femminili sono tutt’ora estremamente
diffuse.
Si discute da decenni sulle ragioni che determina-
no l’alta incidenza di queste neoformazioni beni-
*Scuola Italiana di Medicina Cinese
Gruppo di Studio “Società e Salute”
**Comunicazione al Congresso di Castrocaro, maggio '91
gne e maligne. Ricordiamo che i fibromi uterini si
riscontrano nel 15-20% delle donne oltre i 35 anni
ed i polipi del collo dell’utero e dell’endometrio
hanno un’incidenza elevatissima.
Uno dei fattori che giustificano questo fenomeno
è senza dubbio di origine ormonale. Gli organi
genitali e la mammella rappresentano il bersaglio
elettivo delle stimolazioni ormonali che si verifi-
cano ciclicamente dalla pubertà alla menopausa.
Inoltre, la stragrande maggioranza dei tessuti ge-
nitali è costituita da elementi a ciclo cellulare
molto rapido con tendenza quasi spontanea
all’iperplasia; l’iperplasia di tutti questi tessuti è
la regola in quel fenomeno perfettamente fisiolo-
gico che è la gravidanza. E’ noto che le veloci
mitosi ed i fenomeni di iperplasia possono essere
motivo di maggior incidenza di alterazioni
displasiche delle cellule interessate.
Un ruolo importante va assegnato anche alla par-
ticolare organogenesi dell’apparato genitale fem-
minile. E’ frequente che dei residui di abbozzi
embrionali, a potenza proliferativa elevatissima,
rimangano inclusi in quest’area e possano, in un
determinato momento, per cause spesso scono-
sciute, evolvere in senso tumorale sia benigno che
maligno.
Bisogna ricordare anche l’importanza dei feno-
meni irritativi, flogistici e traumatici cui l’appara-
to genitale è molto esposto: infezioni cervico-
vaginali di origine batterica, micotica, virale, rap-
porti sessuali, gravidanze e parti, uso di IUD etc.
possono essere senza dubbio elementi predispo-
nenti allo sviluppo di fenomeni displasici.
Abbiamo già affermato che le neoplasie mamma-
rie rappresentano il 24% di tutti i tumori femmini-
li; quelle ginecologiche rappresentano il 23% e la
loro singola incidenza è la seguente:
- tumori vulvari 4-8%;
- tumori vaginali: 1.5%;
- tumori cervicali: 35-45%;
- tumori del corpo uterino: 15-25%;
- tumori ovarici: 10-20%;
45
- tumori tubarici: 0.5%.
La medicina occidentale ha affrontato molto se-
riamente il problema di queste neoplasie femmi-
nili ed ha raggiunto brillanti risultati. Ciò è la
conseguenza della sempre più diffusa utilizzazio-
ne delle indagini di screening di massa per la
diagnosi precoce, del perfezionamento delle tec-
niche chirurgiche e dei progressi della terapia
antineoplastica sia radiante che chimica.
Tuttavia, queste patologie non sono state debellate
ed è interessante valutare se e come la medicina
tradizionale cinese possa integrarsi con quella
occidentale, sia dal punto di vista diagnostico, che
da quello preventivo e terapeutico. Da questa
integrazione è auspicabile che si ottenga una più
rapida soluzione delle forme benigne, la diminu-
zione delle recidive, una terapia di supporto per le
forme maligne.
Quest’ultima ci sembra interessante da tre punti di
vista:
- correggere gli squilibri costituzionali che sono il
terreno predisponente allo sviluppo delle patologie
tumorali;
- diminuire gli effetti collaterali della terapia
antiblastica occidentale;
- esercitare un effetto immunostimolante in pa-
zienti che, per la natura della loro patologia o per
effetto della terapia, presentano un quadro di
immunodepressione.
Questo studio introduttivo è limitato all’inqua-
dramento della patologia neoplastica mammaria.
Abbiamo deciso di dedicarci a questa patologia
sia per la sua altissima incidenza, sia per il fatto
che più facilmente può essere riscontrata,
occasionalmente, in uno studio medico di medici-
na cinese.
L’inquadramento sindromico e terapeutico delle
“masse mammarie” secondo la teoria della medi-
cina tradizionale cinese che abbiamo utilizzato in
questo lavoro segue i criteri dettati dal prof. Meng
Jing Chun del Nanjing College of Traditional
Chinese Medicine.
CENNI GENERALI DI EZIOPATOGENESI DEI
TUMORI IN MEDICINA TRADIZIONALE
CINESE
Secondo la teoria della MTC l’eziopatogenesi
generale dei tumori è collegabile a quattro fattori
principali:
- fattori psichici drastici o che perdurano a lungo
tempo;
- ristagno dell’energia e/o del sangue;
- disfunzione degli organi e visceri Zang-Fu,
soprattutto della milza e del rene;
- fattori alimentari.
46
Esaminiamo brevemente questi 4 momenti
eziopatogenetici.
I fattori psichici sono certamente una delle cause
più importanti, essi agiscono alterando la circola-
zione del Qi e del Xue e disturbando direttamente
o indirettamente le funzioni degli Zang-Fu.
“Tutte le malattie sono collegate all’energia vita-
le. La collera solleva l’energia, la gioia la rallenta,
la tristezza la consuma, le preoccupazioni la fanno
ristagnare, la paura la fa scendere, l’angoscia
l’ammassa”.
Ogni energia psichica altera, secondo le sue pecu-
liari caratteristiche, la circolazione del Qi. Nel-
l’individuo normale il Qi sale, scende, si
esteriorizza, si interiorizza e circola incessante-
mente nelle varie parti del corpo. Se questa circo-
lazione è rallentata o disturbata, si può produrre
un’ostruzione che, a sua volta, è in grado di
generare una stasi, un ristagno. Se la stasi del Qi
dura a lungo, si complica con una stasi del Xue che
si accumula e si trasforma in masse e indurimenti.
Nella produzione di masse tutti gli organi possono
giocare un ruolo importante: rene e milza presen-
tano tuttavia un coinvolgimento particolare. Se il
rene perde lo yin, il fuoco del fegato dissecca le
secrezioni e può coagularle in masse; se la milza
non trasforma e non trasporta, le secrezioni si
possono concretizzare in accumuli e condensare
in masse.
Anche l’alimentazione gioca un ruolo importan-
te: l’eccesso globale di alimenti e l’abuso di alcool
e di cibi troppo dolci, piccanti o speziati danneg-
giano la milza. Quest’organo non è più in grado di
trasformare il cibo in essenze, ciò determina un
deficit dell’energia che, a sua volta, agisce sul
sangue e sugli Zang-Fu.
Queste teorie eziopatogeniche della medicina ci-
nese sembrano piuttosto semplicistiche allo spiri-
to occidentale razionale e cartesiano. Non possia-
mo approfondirle nel corso di questo lavoro, ma ci
sembra interessante sottolineare come possano
essere messe in relazione ai disordini ormonali,
immunitari e sistemici con cui la medicina occi-
dentale tenta di interpretare il fenomeno
neoplastico.
CENNI GENERALI DI TERAPIA
FARMACOLOGICA DEI TUMORI IN
MEDICINA TRADIZIONALE CINESE
Molti farmaci tradizionali cinesi presentano delle
interessanti azioni utilizzabili nella terapia delle
patologie neoplastiche. Molto sinteticamente pos-
siamo distinguerli in tre gruppi:
- farmaci che attivano la circolazione del sangue;
- farmaci che purificano il calore e sciolgono i
veleni;
- farmaci che inibiscono la crescita delle cellule
tumorali.
1. I farmaci che attivano la circolazione del san-
gue sono in grado di risolvere i ristagni e la stasi.
Abbiamo affermato in precedenza che una delle
cause delle neoplasie consiste proprio nell’ostru-
zione della fluida circolazione dell’energia e del
sangue. Questi farmaci promuovono la risoluzio-
ne di questo fenomeno eziopatogenetico.
Molte sono le sostanze che appartengono a questa
categoria, ne citiamo le principali:
San Leng
Sparganium Simplex, rhizoma
San Qi
Pseudoginseng, radix
Chuan Xiong
Ligusticum Wallichii, radix
Dang Gui
Angelica Sinensis, radix
Dan Shen
Salvia Milthiorrhiza, radix
E Zhu
Carcuma Zeodoaria, rhizoma
Mu Dan Pi
Paeonia Suffruticosa, radix
Ru Xiang
Boswellia Carterii, gumma
Mo Yao
Commiphora Myrrha, gumma
Chuan Shan Zha
Manis Penthadactyla, squama
Wu Ling Zhi
Trogopterus Xantipedes, excrementum
Jiang Xiang
Dalbegria Odorifera, lignum
Di Bie Chong
Eupolygala Sinensis.
2. I farmaci che purificano il calore e sciolgono le
tossine possono essere utilizzati, sia per la loro
specifica azione antinfiammatoria ed antitossinica,
che per alcune loro specifiche azioni antiblastiche.
Molte di queste sostanze presentano delle interes-
santi azioni antivirali studiate in vitro e negli
animali da laboratorio.
Anche a questa categoria appartengono molte
sostanze, citiamo le più importanti:
Huang Lian
Coptis Chinensi, radix
Huang Qin
Scutellaria Baicalensis, radix
Huang Bai
Phellodendron Amurense, cortex
Da Huang
Rheum Palmatum, radix
Jin Yin Hua
Lonicera Japonica, flos
Da Qing Ye
Isatis Tinctoria, folium
Pu Gong Yin
Taraxacum Mongolicum, radix
Bai Hua She She Cao
Oldenlandia Diffusa, herba.
3. Alcuni farmaci sembrano, secondo molti studi
condotti in Cina ed in Occidente, presentare una
specifica azione antineoplastica.
Queste sostanze sono sottoposte, proprio in questi
anni, ad accurati studi di tipo biochimico,
farmacodinamico e farmacocinetico per dimo-
strare il loro reale meccanismo di azione.
Citiamo i principali rappresentanti di questa cate-
goria:
Huang Lian
Coptis Chinensis, radix
Da Huang
Rheum Palmatum, radix
Bai Hua She She Cao
Oldenlandia Diffusa, herba
Tian Hua Fen
Trichosanthes Kirilowii, radix
Jin Yin Hua
Lonicera Japonica, flos
Shan Dou Gen
Sophora Subprostata, radix
Xian He Cao
Agrimonia Pilosula, herba
Yu Xing Cao
Houttunia Cordata, herba
Huang Qi
Astragalus Membranaceus, radix.
L’estratto di Rheum Palmatum, iniettato sottocute,
ha dimostrato un effetto killer sulle cellule di
alcuni granulomi neoplastici nel gatto. Tale azio-
ne sembra essere mediata da due principi attivi in
esso contenuti: l’emodina e la reina. Emodina e
redina inibiscono sperimentalmente la crescita
delle cellule del melanoma, del carcinoma
epatocellulare e dell’adenocarcinoma del gatto.
La Oldenlandia Diffusa stimola le funzioni del
sistema reticolo-endoteliale e produce un aumen-
to della fagocitosi linfocitaria nel ratto. In alte
concentrazioni è in gradi di manifestare, in vitro,
effetti inibitori sulla crescita delle cellule tumorali
della leucemia acuta linfatica e granulocitica.
Il Tricosanthes Kirilowii contiene la tricosantina
che è stata sperimentata in California nel tratta-
mento dell’AIDS perchè ha dimostrato di posse-
dere una notevole attività immunostimolante.
La Sophora Subprostata ha dimostrato di posse-
dere effetti inibitori sul cancro della cervice uterina
del gatto.
E’ ovvio che gli studi sulle attività antineoplastiche
di tutte queste sostanze devono essere approfon-
diti. E’, tuttavia, incoraggiante pensare che molti
47
rimedi naturali tradizionalmente utilizzati in Cina
per la terapia antitumorale abbiano presentato,
alle prime indagini farmacologiche occidentali,
un'effettiva azione immunostimolante ed
antineoplastica, inibendo la crescita di alcuni cep-
pi di cellule tumorali o manifestando un vero e
proprio effetto killer.
Recentemente sono state studiate le azioni
antitumorali della frazione polisaccaridica di que-
sti farmaci cinesi cui si possono collegare molte
delle attività antineoplastiche citate. Molti
polisaccaridi a basso peso molecolare sono stati
sottoposti ad accurate indagini e hanno dimostra-
to di possedere un’azione inducente l’attività
interferonica, un’azione antinfiammatoria, stimo-
lante la fagocitosi linfocitaria e la produzione
anticorpale.
La frazione polisaccaridica ad alto peso molecolare
è stata presa in considerazione soltanto negli
ultimi anni; anche questa sembra presentare inte-
ressantissime azioni farmacologiche utilizzabili
nella terapia antineoplastica. I polisaccaridi
dell’Astragalus Membranaceus intensificano la
fagocitosi linfocitaria e l’attività del sistema reti-
colo-endoteliale, stimolano l’asse ipofisi-surrene
e producono un aumento delle funzioni
emopoietiche midollari. I polisaccaridi del
Ganoderma Lucidum aumentano la sorveglianza
immunitaria ed inibiscono in vitro la crescita delle
cellule di molti ceppi tumorali. Il gruppo di ricerca
del Centro di Medicina Orientale del Kitasato
Institute, in Giappone, ha identificato negli
arabino-galattani presenti in molte di queste erbe
i principi attivi che sembrerebbero indurre la
maggior parte delle azioni antitumorali citate.
I TUMORI MAMMARI
Quando si parla di tumori mammari in medicina
cinese occorre partire da una concezione del ter-
mine “tumore” che si rifà all’etimologia di questo
termine. Il tumore è concepito come un accumulo,
come una massa, un indurimento. Occorre perciò
rifarsi al significato latino del termine “tumor”.
Anche la medicina occidentale in passato usava il
termine tumore con quest’accezione e soltanto
negli ultimi decenni ne ha modificato il significa-
to intendendolo più in senso neoplastico che in
termine di “massa” aspecifica.
E’ comunque interessante notare che la clinica e la
diagnostica occidentale si rifanno ancora all’anti-
ca accezione del termine dovendo distinguere le
masse mammarie in due gruppi: quelle di natura
non neoplastica e quelle francamente neoplastiche.
Gli ingorghi mammari, le mastiti. si manifestano
48
con delle formazioni “tumorali” di natura flogistica
che debbono essere differenziate da quelle
neoplastiche.
CLASSIFICAZIONE IN MEDICINA OC-
CIDENTALE
In medicina occidentale sono state proposte varie
classificazioni delle patologie neoplastiche o
preneoplastiche della mammella.
Ci rifacciamo a quella proposta nel Pescetto- De
Cecco Pecorari (ci sono ovviamente molte altre
possibilità di classificare le neoformazioni mam-
marie. Abbiamo scelto questa perchè la riteniamo
più diffusa e conosciuta, anche se meno precisa di
altre ad essa successive) che distingue:
- carcinoma mammario:
- carcinoma a piccole cellule o midollare;
- carcinoma papillare infraduttale;
- carcinoma scirroso o infiltrante;
- carcinoma mucoide o gelatinoso;
- carcinoma tubulare;
- adenocarcinoma;
- carcinoma di Paget;
- carcinoma flogistico o carcinoma-mastite;
- mastopatia fibrocistica;
- adenosi sclerosante;
- fibroadenoma.
Sono descritti anche dei sarcomi mammari che
tuttavia presentano un’incidenza estremamente
scarsa.
CLASSIFICAZIONE IN MEDICINA
TRADIZIONALE CINESE
Anche in medicina tradizionale cinese si possono
fare svariate classificazioni delle masse mamma-
rie che, a seconda delle loro caratteristiche, ven-
gono denominate in varie maniere: Du Ru, Gou
Chao Ru, Ru Tong Jian, Ru Shi Tong Nan Jian, Ru
Jan.
In questo studio abbiamo fatto riferimento a quel-
la proposta dal prof. Meng Jin Chun del Nanjing
College of Traditional Chinese Medicine che di-
stingue:
- masse mammarie da ristagno del Qi;
- masse mammarie da stasi del calore tossico;
- masse mammarie da deficit dello yin del rene e
del fegato.
La medicina tradizionale cinese è senza dubbio
più aspecifica di quella occidentale; questo feno-
meno evidenzia la sua novità ed il suo limite.
La classificazione delle masse mammarie qui
proposta è molto eziopatogenetica e per nulla
anatomo-patologica ed istologica, a differenza di
quella occidentale. Ciò non deve apparire strano,
soprattutto se si pensa che una neoformazione
mammaria trova la sua genesi in meccanismi
complessi e tutt’ora in fase di studio che possono
trovare nella medicina estremo-orientale un’inte-
ressante interpretazione eziopatogenetica.
EZIOPATOGENESI DEI TUMORI MAMMARI
Abbiamo già delineato in grandi linee nell’intro-
duzione i fenomeni eziopatogenetici che, secondo
la medicina occidentale, sono alla base della pato-
logia neoplastica mammaria. Si tratta di meccani-
smi di natura prevalentemente ormonale che pre-
dispongono questa ghiandola allo sviluppo di
alterazioni cellulari displasiche prima e
neoplastiche poi.
Eziopatogenesi in medicina tradizionale cinese
La medicina cinese collega la produzione di mas-
se mammarie a tre principali meccanismi:
- la stasi del Qi;
- la stasi del calore tossico;
- il deficit dello yin del rene e del fegato.
Questa classificazione è proposta dal Nanjing
College of Traditional Chinese Medicine.
Se ne potrebbero senza dubbio fare delle altre, ma
non è lo scopo di questo lavoro. Ci sembra invece
utile analizzarla per capire le modalità del ragio-
namento estremo-orientale.
1. La stasi del Qi ha generalmente un'origine
epatica. Al fegato è affidato il compito di favorire
la libera circolazione dell’energia. Quando que-
st’organo è indebolito produce molto facilmente
una sindrome definita “ostruzione dell’energia
del fegato”. Questa patologia è indotta facilmente
da cause psichiche che agiscono su organismi
predisposti. La collera, ma soprattutto il risenti-
mento e la frustrazione che perdurano a lungo nel
tempo, sono senza dubbio il primum movens di
queste alterazioni epatiche. E’ sempre difficile
fare delle trasposizioni da quadri clinici occiden-
tali a quelli sindromici della medicina cinese. Ci
sembra, tuttavia, che l’ostruzione dell’energia del
fegato sia spesso assimilabile alla situazione cli-
nica di molte pazienti affette da mastopatia
fibrocistica.
2. La stasi del calore tossico è caratteristica di
quelle pazienti che, in seguito a disturbi generali
correlati ad un'alterata circolazione dei Jin Ye,
tendono alla produzione di Tan che si condensano
a livello mammario sotto forma di masse. In
questo caso il ristagno dei Tan può produrre degli
accumuli di natura cistica che, in seguito all’azio-
ne di fattori locali o generali, può surriscaldarsi
manifestandosi con i segni flogistici delle mastiti
acute.
3. Il deficit dello yin del rene e del fegato è una
situazione clinica complessa in cui i fenomeni
generali prevalgono, per lo meno all’inizio, su
quelli locali. L’indebolimento dello yin produce
alla lunga una diminuzione della resistenza orga-
nica che si traduce in un deficit immunitario;
quest’ultimo è il terreno predisponente alla pro-
duzione delle masse.
Appare chiaramente come la medicina cinese non
distingua, da un punto di vista eziopatogenetico,
le masse mammarie innocenti da quelle
neoplastiche: le stesse cause possono produrre le
une e le altre.
La stasi del calore tossico può generare una mastite
acuta del post-partum o un fenomeno flogistico di
natura purulenta che complica o evidenzia una
massa di natura neoplastica.
La stasi del Qi può essere alla base della formazio-
ne di un fibroadenoma o di una cisti mammaria,
ma essere anche la causa di una mastopatia
fibrocistica o di un adenocarcinoma.
Questa aspecificità, però, non equivale a una
impossibilità di applicazione terapeutica anche
nelle forme gravi, di concerto con le tecniche
terapeutiche occidentali.
Di fronte ad una “massa mammaria” di natura
sospetta ci sembra corretto agire da due versanti:
quello occidentale e quello cinese. Le tecniche
chirurgiche occidentali possono essere supportate
da una terapia di terreno che aiuti la paziente a
risolvere il fattore predisponente la produzione di
ulteriori neoformazioni.
Sindrome da ristagno del Qi
Sintomatologia
Queste pazienti presentano costantemente dei se-
gni generali di stasi dell’energia del fegato:
- depressione mentale, frustrazione, risen-
timento, collera repressa ecc.;
- oppressione toracica;
- distensione ed oppressione ipocondriaca;
- distensione addominale accompagnata da
disturbi dispeptici e dell’alvo;
- disturbi mestruali: dismenorrea,
algomenorrea, sindrome premestruale ecc.
A questi segni si aggiungono quelli locali:
- noduli spesso multipli di consistenza duro-
elastica.
La lingua può essere normale, ma spesso è abrasa
e coperta da una sottile patina giallastra ed appic-
cicosa.
Il polso è teso Jin o a corda Xian.
Terapia
49
Il principio della terapia consiste nella meni infiammatori locali più o meno inten-
disostruzione del Qi del fegato, nella si: dolore, arrossamento, sensazione di ca-
regolarizzazione dell’energia per eliminare la stasi lore o di bruciore;
e le masse mammarie. - talora gemizio di liquido purulento misto
Viene proposta la seguente prescrizione: o meno a sangue.
Chai Hu La lingua è generalmente rossa con patina gialla,
Bupleurum Chinense, radix 10 spessa e sporca.
Dang Gui Il polso può essere teso Jin, scivoloso Hua, rapido
Angelica Sinensis, radix 10 Shuo.
Bai Shao Yao
Paeonia Alba, radix 15 Terapia
Yu Jin Il principio della terapia consiste nel disperdere il
Curcuma Aromatica, tuber 10 calore, eliminare le tossine, sciogliere le masse e
Fu Ling promuovere le difese immunitarie.
Poria Cocos, sclerotium 12 La prescrizione consigliata è la seguente:
Chen Pi Jin Yin Hua
Citrus Tangerina, pericarpium 10 Lonicera Japonica, flos 15
Qing Pi Pu Gong Yin
Citrus Tangerina, Taraxacum Mongolicum,
pericarpium viridens 10 herba cum radice 15
Xia Ku Cao Sheng Di Huang
Prunella Vulgaris, spica 10 Rehmannia Glutinosa, radix 15
Zhe Bei Mu Mai Men Dong
Fritillaria Cirrhosa, radix 10 Ophiophogon Japonicus, radix 10
Il Chai Hu, farmaco principe per l’armonizzazione Shi Hu
dello Shao Yang, viene utilizzato in questo caso Dendrobium Nobile, herba 15
soprattutto per disostruire l’energia del fegato, Huang Qi
eliminare il ristagno e per armonizzare fegato e Astragalus Membranaceus, radix 15
milza. Dang Gui nutre il sangue ed agisce tonifi- Bai Hua She She Cao
cando e promuovendo la circolazione del sangue. Oldenlandia Diffusa, herba 15
Bai Shao nutre il sangue ed equilibra le funzioni Jin Yin Hua e Pu Gong Yin esercitano un’azione
del fegato, pacifica il fegato e rende libera la antinfiammatoria, antiflogistica e sciolgono i ve-
circolazione della sua energia; esercita inoltre leni; possiedono perciò effetti antitossici. Pu Gong
effetto analgesico ed antispastico. Yu Jin attiva la Yin esercita, inoltre, una specifica azione sulla
circolazione del sangue e ne elimina il ristagno, flogosi delle masse mammarie. Sheng Di Huang,
rompe le masse di sangue congelato, regola la Mai Men Dong e Shi Hu tonificano lo yin che può
circolazione dell’energia e disperde le sue ostru- essere leso a causa del calore. Sheng Di Huang,
zioni, soprattutto quelle da stasi del Qi del fegato. inoltre, rinfresca il sangue. Bai Hua She She Cao
Fu Ling tonifica le funzioni spleniche e trasforma viene utilizzato sia per purificare il calore e tra-
l’umidità. Qing Pi regolarizza l’energia del fegato sformare l’umidità che per la sua azione antitossica;
e la mobilizza combattendo la stasi, mentre Chen questo farmaco, inoltre, esercita specifici effetti
Pi esercita un'azione di regolarizzazione più gene- antiblastici. Huang Qi aggiunge alla prescrizione
rale con effetti maggiori a livello splenico. Xia Ku un’azione tonificante generale e stimola l’immu-
Cao purifica il calore del fegato ed esercita un’azio- nità.
ne specifica sui noduli mammari; è tipica la sua
associazione con il Chai Hu per disperdere le
masse generate dall’ostruzione del Qi del fegato. Sindrome da deficit dello yin di rene e fegato
Sintomatologia Sintomatologia
Sindrome da ristagno del calore tossico In questo caso il quadro clinico è dominato dai
La sintomatologia generale è poco caratterizzata,
talora dominata dagli effetti dei fenomeni flogistici segni generali di deficit dello yin del rene e del
e tossici locali, quando questi sono particolarmen- fegato:
te intensi: - vertigini, capogiri, acufeni;
- talora iperpiressia; - offuscamenti della vista;
- stipsi; - agitazione, ansia;
- oliguria con urine cariche. - insonnia;
La sintomatologia locale è caratterizzata da: - calore ai cinque fuochi;
- masse mammarie accompagnate da feno- - debolezza o stanchezza lombare o alle
ginocchia;

50
 - bocca secca;
- lingua rossa, arida ed abrasa;
- polso fine Xi e rapido Shuo.
A questo quadro clinico generale si aggiunge
quello locale caratterizzato dalla presenza di mas-
se mammarie.
Terapia
Il principio della terapia è quello di tonificare lo
yin del fegato e del rene, sostenere l’energia ed
aumentare così la resistenza dell’organismo.
Si consiglia la seguente prescrizione
Bei Sha Shen
Glehnia Littoralis, radix 15
Mai Men Dong
Ophiophogon Japonicus, radix 10
Sheng Di Huang
Rehmannia Glutinosa, radix 15
Bai Shao Yao
Paeonia Lactiflora, radix 15
Shan Zhu Yu
Cornus Officinalis, fructus 10
Mu Dan Pi
Paeonia Suffruticosa, radix 10
Xia Ku Cao
Prunella Vulgaris, spica 10
Gou Qi Zi
Lycium Chinense, fructus 10
Pu Gong Yin
Taraxacum Mongolicum,
Herba cum radice 15
Bai Hua She She Cao
Oldenlandia Diffusa, herba 15
In questa prescrizione troviamo molte sostanze
toniche dello yin: Bei Sha Shen, Mai Men Dong,
Shan Zhu Yu, Sheng Di, Bai Shao, Gou Qi Zi ecc.
Alcune agiscono prioritariamente sullo yin, come
Bei Sha Shen e Mai Men Dong; altre, invece,
tonificano anche il sangue come Sheng Di e Bai
Shao Yao. Mu Dan Pi mobilizza il sangue. Xia Ku
Cao agisce, come abbiamo già accennato, disper-
dendo le masse mammarie, il calore e l' umidità
del fegato. Pu Gong Yin esercita effetto
antinfiammatorio, risolve gli ascessi e dissipa i
noduli. Bai Hua She She Cao viene utilizzato sia
per i suoi effetti antinfiammatori ed antitossici che
per la sua specifica azione antineoplastica.
CONCLUSIONI
Nel corso di pochi anni le indicazioni delle terapie
della medicina tradizionale cinese si stanno sem-
pre più ampliando. L’agopuntura ha dimostrato la
sua efficacia in svariate patologie di origine inter-
na dopo essere stata per lungo tempo relegata e
semplice tecnica analgesica indicata soltanto nel-
le patologie reumatiche non complicate. La
dietetica, il massaggio, le ginnastiche mediche
trovano applicazioni sempre più valide ed interes-
santi. L’introduzione della farmacoterapia sta com-
pletando il bagaglio professionale del medico di
medicina tradizionale cinese.
Con l’uso dei farmaci è possibile trattare patologie
infettive, degenerative, infiammatorie che un tem-
po pensavamo aggredibili solo con i presidi
terapeutici forniti dalla farmacoterapia allopatica
occidentale.
Questo lavoro non ha la pretesa di dimostrare o
valutare dei risultati già assodati ma, molto più
semplicemente, di proporre una strada che ci
sembra possibile ed importante percorrere.
Siamo convinti che anche la patologia neoplastica
possa risentire positivamente della terapia
farmacologica cinese:
- molti antichi rimedi presentano importanti prin-
cipi attivi che debbono essere studiati per la loro
azione immunostimolante ed antineoplastica;
- la formazione delle neoplasie è la conseguenza
di un mancato riconoscimento del non-self che, a
sua volta, è l’esito di un gap immunitario. In
termini cinesi è la conseguenza di uno squilibrio
energetico che può essere adeguatamente affron-
tato;
- è possibile trattare efficacemente con i farmaci
cinesi molti effetti collaterali delle terapie
antineoplastiche occidentali.
Per questi motivi ci sembra utile iniziare ad af-
frontare anche il complesso campo della patolo-
gia neoplastica. Occorre un serio atteggiamento
professionale che, valorizzando al massimo gli
sforzi ed i risultati della medicina occidentale, li
completi con le antiche novità della medicina
cinese.
BIBLIOGRAFIA
Pescetto G., De Cecco L., Pecorari D., Manuale di
Clinica Ostetrica e Ginecologica, Soc. Ed. Uni-
verso, Roma, 1978.
Sotte L., Muccioli M., Dispense di Farmacologia
Cinese Scuola di Medicina Cinese Gruppo di
Studio "Società e Salute", Bologna, 1989.
An Illustrated Guide to Antineoplastic Chinese
Herbal Medicine, The Comm. Press, Hong Kong,
1990.
Tsong P.K., Tsu H.Y., Immunology and Chinese
Herbal Medicine, Orient. Heal. Arts Inst., Long
Beach, 1986.
51
 Le leucorree - Dai Xia **
Lucio Pippa, Massimo Muccioli*
Il termine leucorrea designa l’esagerazione pato-
logica della secrezione fisiologica proveniente
dall’apparato genitale femminile che può avere
carattere mucoso o muco-purulento. Le cause
possono essere diverse: deperimento organico,
affezioni generali di lunga durata, flogosi localiz-
zata alla sfera genitale esterna (vulvovaginiti) o
interna (cerviciti, annessiti), neoplasie.
Eziopatogenesi
In MTC le leucorree vengono definite con il
termine Dai Xia proveniente da Dai Mai, meridia-
no straordinario vaso-cintura, che ha tra l’altro la
funzione di governare Chong Mai, Ren Mai, e Xia
che vuol dire basso. “Quando Ren Mai è in
deficit.........nelle donne appare la leucorrea.... (Su
Wen, cap. 60). Infatti le leucoorree sono stretta-
mente collegate con uno stato di squilibrio della
funzione dei meridiani straordinari Dai Mai, Ren
Mai, Chong Mai e degli organi milza, rene e
fegato. Ren Mai e Chong Mai governano l’utero,
mentre Dai Mai circonda a “cintura” l’organismo
e ha le funzioni di contenimento e di sostegno.
Quando questi meridiani non ricoprono più il loro
ruolo fisiologico, l’umidità si condensa nella re-
gione addominale inferiore, trasformandosi in
leucorrea. Varie sono le cause che possono porta-
re a questa condizione patologica:
- un’alimentazione eccessiva o sregolata o l’umi-
dità-calore climatici che possono aggredire la
milza e lo stomaco ed indebolire la loro funzione
di trasporto-trasformazione di cibi e bevande, con
conseguente accumulo di umidità nel riscaldatore
inferiore;
- abusi o sregolatezze sessuali, gravidanze plurime
o in giovane età, deficit costituzionali congeniti
che possono indebolire in particolare lo yang dei
*Scuola Italiana di Medicina Cinese
Gruppo di Studio “Società e Salute”
**Comunicazione al Congresso di Castrocaro, maggio '91
52
reni, cosicchè il loro Qi perde la funzione di
trattenere e di nutrire Ren Mai e Dai Mai che
vengono lesi;
- turbe dei sentimenti che possono danneggiare il
fegato il quale perde la sua funzione di regolare il
libero scorrere del Qi che quindi si blocca, si
congestiona, trasformandosi, nel tempo, in calo-
re: a sua volta questo calore può invadere il sangue
e dare luogo alla formazione di leucorrea rossastra;
- scarsa igiene dei genitali esterni, in particolare
durante il mestruo, la gravidanza e il puerperio,
può provocare una leucorrea determinata, secon-
do la MTC, da accumulo di umidità-tossica che
aggredisce i meridiani straordinari Ren Mai e Dai
Mai, qualora non fossero sufficientemente nutriti.
In questa relazione non saranno prese in conside-
razione le leucorree di origine neoplastica.
Leucorree da deficit del Qi di milza
I sintomi sono i seguenti:
leucorrea abbondante, di colore bianco simile a
saliva o giallo chiaro, inodore, astenia, freddo ed
edema dei quattro arti, faccia pallida, apatia, scar-
so appetito, feci molli, urine chiare ed abbondanti.
La lingua è pallida con induito sottile, bianco ed
umido, il polso è debole Ruo e lento Chi.
Terapia
Principio terapeutico: rinvigorire la milza, rinfor-
zare il Qi e disperdere l’umidità.
Agopuntura-moxibustione
20 V- Pishu: punto Bei Shu della milza;
36 E - Zusanli: punto He dello stomaco;
Rinforzano la funzione di circolazione dei liquidi
e permettono la trasformazione dell’umidità
6 Rt - Sanyinjiao: punto di incrocio dei tre meri-
diani yin della gamba; mobilizza lo yin;
6 VC - Qihai: assicura la regolazione di Yuan Qi
e fa circolare il Qi concorrendo, quindi, alla tra-
sformazione dell’umidità.
Punti auricolari: 87 (stomaco), 98 (milza). 20 V - Pishu: punto Bei Shu della milza; rinvigo-
risce la milza ed elimina l’umidità;
Farmacologia 6 Rt - Sanyinjiao: punto di incrocio dei tre meri-
Wan Dai Tang diani yin della gamba; mobilizza lo yin;
Ren Shen 36 E - Zusanli: rinforza la funzione della coppia
Radix Ginseng milza-stomaco e dissecca l’umidità;
o 40 E - Fenglong: punto Luo dello stomaco; armo-
Dang Shen nizza la funzione dello stomaco e trasforma i Tan-
Radix Codonopsis Pilosulae mucosità.
Cang Zhu Punti auricolari: 87 (stomaco, 98 (milza).
Rhizoma Atractylodis
Bai Zhu Farmacologia
Rhizoma Atractylodis Macrocephalae Wei Ling Tang
Chen Pi Ze Xie
Pericarpium Citri Reticulatae Rhizoma Alismatis
Chai Hu Fu Ling
Radix Bupleuri Sclerotium Poriae Cocos
Bai Shao Zhu Ling
Radix Paeoniae Albae Sclerotium Polyperi Umbellati
Che Qian Zi Gui Zhi
Semen Plantaginis Ramulus Cinnamomi
(Hei) Jing Jie Bai Zhu
Herba Schizonepetae Rhizoma Atractylodis Macrocephalae
Shan Yao Cang Zhu
Rhizoma Dioscoreae Rhizoma Atractylodis
Gan Cao Hou Po
Radix Glycyrrhizae. Cortex Magnoliae Officinalis
Se prevale il deficit di Qi, aggiungere: Chen Pi
Huang Qi Pericarpium Citri Reticulatae
Radix Astragali.. Gan Cao
Se prevale il deficit di Xue, aggiungere: Radix Glycyrrhizae.
Dang Gui
Radix Angelicae Sinensis. Leucorrea da deficit dello yang
Se è presente distensione addominale con feci
molli, aggiungere: I sintomi sono i seguenti: leucorrea bianca, profu-
Bian Dou sa, incontrollabile, acquosa; se il deficit di yang è
Semen Dolichoris severo, inodore, faccia pallida, astenia, freddo in
Yi Yi Ren tutto il corpo e particolarmente nella regione
Semen Coicis. lombare, addominale inferiore e nelle estremità;
Se è presente dolore addominale, aggiungere: lombalgia, diarrea liquida, poliuria chiara. La
Xiang Fu lingua è pallida con induito sottile, bianco ed
Rhizoma Cyperi umido; il polso è fine Xi, profondo Chen e lento
Ai Ye Chi.
Folium Artemisiae Argyi.
Se il deficit del Qi (in particolare dello yang) della Terapia
milza si aggrava, si può verificare la formazione Principio terapeutico: tonificare il rene e riscalda-
di Tan-mucosità con la seguente sintomatologia: re lo yang.
leucorrea viscosa e densa, obesità, testa pesante,
vertigini, nausea, distensione addominale, appeti- Agopuntura-moxibustione
to scarso, salivazione abbondante, oppressione 4VG - Mingmen: tonifica lo yang di rene;
toracica, sensazione di “masse addominali”. La 23 V - Shenshu: punto Bei-Shu dei reni; tonifica il
lingua presenta un induito bianco e viscoso; il Qi originale e riscalda lo yang se moxato;
polso è scivoloso Hua. 26 VB - Daimai: punto del meridiano straordina-
rio Dai Mai; ha un’azione particolare nel tratta-
Terapia mento delle leucorree;
Principio terapeutico: rinvigorire la milza, elimi- 4 VC - Guanyuan;
nare l’umidità, trasformare i Tan-mucosità. 6 VC - Qihai;
tonificano lo yang e rinforzano la funzione di
Agopuntura-moxibustione Chong Mai e Ren Mai

53
36 E - Zusanli: punto He del meridiano principale fegato ed arresta la leucorrea;
dello stomaco; rinvigorisce il Qi corretto ed elimi- 18 V - Ganshu: punto Bei Shu del fegato; disperde
na il Qi perverso. la stagnazione del Qi di fegato e regolarizza il Qi
Punti auricolari: 95 (rene). di fegato;
6 F - Zhongdu: punto Xi del meridiano principale
Farmacologia del fegato; disperde la stagnazione, regolarizza il
Nei Bu Wan Qi di fegato e purifica il calore di fegato;
Tu Si Zi 3 F - Taichong: punto Shu-Yuan del meridiano
Semen Cuscutae principale del fegato; rinfresca e disperde il calore
Tong Ji Li o Sha Yuan Ji Li di fegato;
Semen Astragali 6 TR - Zigou: punto Jing prossimale del meridiano
Huang Qi principale del triplice riscaldatore; regolarizza il
Radix Astragali Qi dei tre riscaldatori.
Rou Gui Punti auricolari: 97 (fegato).
Cortex Cinnamomi Cassiae
Rou Cong Rong Farmacologia
Herba Cistanches Long Dan Xie Gan Tang
San Piao Xiao Long Dan Cao
Ootheca Mantidi. Radix Gentianae Scabrae
Se sono presenti feci molli, aggiungere: Chai Hu
Bu Gu Zi Radix Bupleuri
Fructus Psoraleae Corylifoliae. Huang Qin
Se la leucorrea non si arresta, aggiungere: Radix Scutellariae Baicalensis
Wu Zei Gu Zhi Zi
Os Sepiae Seu Sepiellae Fructus Gardeniae Jasminoidis
(Duan) Long Gu Sheng Di
Os Draconis Radix Rehmanniae Glutinosae
Mu Li Dang Gui
Concha Ostreae Radix Angelicae Sinensis
Qian Shi Che Qian Zi
Semen Euryales Ferox Semen Plantaginis
Jin Ying Zi Ze Xie
Fructus Rosae Levigatae Rhizoma Alismatis Plantago-Aquaticae
Se sono presenti marcata lombalgia ed astenia, Mu Tong
aggiungere: Caulis Mutong
Du Zhong Gan Cao
Cortex Eucomniae. Radix Glycyrhizae
Leucorrea da umidità tossica che invade il meridia-
Leucorrea da ritenzione di calore- no curioso Dai Mai
umidità nel meridiano del fegato per stagnazione
del Qi I sintomi sono i seguenti: leucorrea profusa che
può essere gialla, grigiastra, verdastra o rossastra,
I sintomi sono i seguenti: leucorrea gialla, a volte di odore fetido e consistenza vischiosa (l’esame
rossastra, viscosa e di odore fetido, depressione batteriologico rivela, in genere, la presenza di
psichica, crisi di collera, vertigini, bocca amara, Candida o di Trichomonas), prurito e bruciori
gola secca, sensazione di gonfiore nelle regioni vulvari, stipsi con feci maleodoranti, oliguria o
ipocondriache, urina di colore giallo carico. La disuria, astenia generale con particolare interessa-
lingua è rossa con induito giallo e viscoso; il polso mento della regione lombare. La lingua è rossa
è a “corda” Xian e rapido Shuo. con induito giallastro; il polso è scivoloso Hua e
rapido Shuo.
Terapia
Principio terapeutico: purificare il calore di fegato Terapia
ed eliminare l’umidità. Principio terapeutico: purificare il calore, drenare
Agopuntura e moxibustione l’umidità ed eliminare le tossine.
26 VB - Daimai: punto di riunione del meridiano Agopuntura-moxibustione
principale della vescica e del meridiano straordi- 26 VB - Daimai: elimina l’umidità ed arresta la
nario Dai Mai; disperde la stagnazione del Qi di leucorrea;

54
6 Rt - Sanyinjiao: rinforza la funzione della milza Che Qian Zi
e drena l’umidità; Semen Plantaginis
2 F - Xingjian: punto Jing prossimale del meridia- Ze Xie
no principale del fegato; rinfresca e disperde il Rhizoma Alismatis
calore del fegato; Chi Shao Yao
9 Rt-Yinlingquan: punto He del meridiano princi- Radix Paeoniae Rubrae
pale della milza; facilita l’eliminazione dell’umi- Mu Dan Pi
dità e del calore verso il basso. Cortex Moutan Radicis
Punti di agopuntura da usare in tutte le forme Huang Bai
cliniche di leucorrea: Cortex Phellodendri
Zhi Zi
41 VB - Zulinqi: punto di apertura del meridiano
Fructus Gardeniae;
straordinario Dai Mai; Yin Chen Hao
30 V - Baihuanshu: punto Bei Shu di Jing Qi; Herba Artemisiae Capillaris
agisce sulla regione che è in grado di immagazzi- Niu Xi
nare l’essenza Jing Qi. Radix Achyranthis Bidentatae.
Punti auricolari: Se predomina il calore-tossico, aggiungere:
22 (sistema endocrino); Jin Yin Hua
23 (ovaio); Flos Lonicerae
58 (utero); Lin Qiao
Punti extra: Fructus Forsythiae
Changyi (48); Gan Cao
Zigong (49); Radix Glycyrrhizae
Jiuqi (78). se c’è prurito vulvare accentuato, usare per lavag-
gi esterni:
Farmacologia Ku Shen
Zhi Dai Tang Radix Sophorae Flavescentis
Fu Ling Huang Bai
Sclerotium Poriae Cocos Cortex Phellodendri
Zhu Ling Che Qian Zi
Sclerotium Polyperi Umbellati Semen Plantaginis.

55
 Le irregolarità del ritmo mestruale**
Massimo Muccioli - Lucio Pippa*
Le irregolarità mestruali, che saranno affrontate
nel presente lavoro, riguardano la durata dell’in-
tervallo fra un mestruo ed il successivo e sono
classificabili come segue:
- mestruo anticipato (pollachimenorrea);
- mestruo posticipato (spaniomenorrea);
- mestruo anarchico (anisomenorrea).
In ognuna di queste condizioni patologiche, pur
partendo da cause diverse, l’esito è sempre un’al-
terazione della funzione fisiologica dei meridiani
straordinari Ren Mai e Chong Mai che, essendo
strettamente collegati con l’apparato genitale fem-
minile, non riescono più a garantire il ritmico
svolgersi del mestruo.
MESTRUO ANTICIPATO
(POLLACHIMENORREA)
Il mestruo è definito anticipato se si verifica prima
di 22 giorni dal precedente o 2 volte in un mese.
Eziopatogenesi
Si riconoscono principalmente due cause: calore
nel sangue, che è la più frequente, e deficit di Qi.
Calore nel sangue
- Calore da eccesso: è determinato, prevalente-
mente, dall’uso abituale o esagerato di cibi e
farmaci piccanti e caldi.
- Calore da deficit: risulta, generalmente, da de-
bolezza dello yin, perdite di sangue, esaurimento
dello yin dovuto a malattie prolungate.
- Calore da stagnazione del Qi di fegato, che è
conseguenza di turbe emotive.
- Calore associato a Tan-mucosità: deriva dalla
presenza, da lunga data, di Tan-mucosità (patolo-
gia che viene comunemente osservata nei soggetti
*Scuola Italiana di Medicina Cinese
Gruppo di Studio “Società e Salute”
**Comunicazione al Congresso di Castrocaro, maggio '91
56
obesi).
Deficit di Qi
Questa condizione si verifica conseguentemente
ad un’alimentazione errata o ad un
sovraffaticamento per cui la milza perde la sua
capacità di trattenere il sangue all’interno dei vasi
e di esercitare la sua funzione di astringenza nei
confronti di Ren Mai e Chong Mai.
Calore nel sangue
1. Calore da eccesso
Mestruo abbondante con sangue rosso scuro o
violaceo, presenza di coaguli e cattivo odore,
dolore alla regione addominale inferiore, sete con
desiderio di bevande fredde, rossore facciale, sen-
sazione urente a livello cardiaco, dolore ed astenia
alle ginocchia e della regione lombare, feci sec-
che.
La lingua è rossa con induito giallo; il polso è
scivoloso Hua e rapido Shuo.
Terapia
Principio terapeutico: purificare il calore nel san-
gue.
Agopuntura- moxibustione
4 GI - Hegu: punto Yuan nel meridiano principale
dell’intestino crasso; purifica il calore;
10 Rt - Xuehai: purifica il calore nel sangue;
25 E - Tianshu: punto Mu dell’intestino crasso; fa
circolare il Qi e rinvigorisce il sangue;
29 E - Guilai: fa circolare il Qi e rinvigorisce il
sangue;
2 F - Xiangjian: punto Jing del meridiano princi-
pale del fegato; purifica il calore nel sangue;
8 Rn - Jiaoxin: nutre lo yin e riequilibra lo stato del
sangue.
Farmacologia
Qing Jing Tang
 Di Gu Pi del rene; è indicato nelle patologie da deficit di yin
Cortex Lycii Radicis ed esuberanza di yang.
Shu Di
Radix Rehmanniae Conquitae Farmacologia
Mu Dan Pi Liang Di Tang
Cortex Moutan Radicis Shu Di
Bai Shao Radix Rehmanniae Conquitae
Radix Paeoniae Lactiflorae Di Gu Pi
Qing Hao Cortex Lycii Radicis
Herba Artemisiae Apiaceae Xuan Shen
Huang Bai Radix Scrophulariae Nigpoensis
Cortex Phellodendri Bai Shao
Fu Ling Radix Paeoniae Lactiflorae
Sclerotium Poriae Cocos. Mai Men Dong
Qing Lian Si Wu Tang Radix Ophiopogonis Japonici
Dang Gui E Jiao
Radix Angelicae Sinensis Gelatinum Asini.
Chuan Xiong
Rhizoma Ligustici Wallichii
Bai Shao Calore da stagnazione del Qi di fegato
Radix Paeoniae Lactiflorae
Shu Di Mestruo di quantità variabile, di colore rosso vivo
Radix Rhmanniae Conquitae o violaceo con presenza di coaguli, vertigini,
Huang Qin dolore addominale, mammario ed ipocondriaco,
Radix Scutellariae Baicalensis eruttazioni e rigurgiti acidi, irritabilità, agitazio-
Huang Lian ne. La lingua è violacea con induito giallo; il polso
Rhizoma Coptidis è “a corda” Xian e rapido Shuo.
Qing Hao
Herba Artemisiae Apiaceae. Terapia
Principio terapeutico: purificare il calore nel san-
gue e rimuovere la stagnazione del Qi.
2. Calore da deficit
Mestruo scarso con sangue rosso chiaro, costitu- Agopuntura-moxibustione
zione magra e debole, vertigini, offuscamento 3 F - Taichong: punto Shu-Yuan del meridiano
della vista, pirosi gastrica, sete, calore nel palmo principale del fegato; elimina il calore dal fegato
delle mani e nella pianta dei piedi, pelle di colorito e rimuove la stagnazione del Qi;
smorto. La lingua è rossa con induito scarso; il 6 Rt - Sanyinjiao: punto di incrocio dei tre meri-
polso è fine Xi e rapido Shuo. diani yin della gamba; regolarizza Qi e sangue,
rimuove la stagnazione del Qi, favorisce la libera
Terapia circolazione di Qi e sangue nei Jing Luo;
Principio terapeutico: purificare il calore nel san- 11 GI - Quchi: punto He del meridiano principale
gue e nutrire lo yin dell’intestino crasso; purifica il calore e regolarizza
il Qi ed il sangue;
Agopuntura-moxibustione 10 Rt - Xuehai: purifica il calore nel sangue e ne
10 Rt - Xue Hai: purifica il calore nel sangue; favorisce la circolazione;
11 GI - Quchi: punto He del meridiano principale 5 F - Ligou: punto Luo del meridiano principale
dell’intestino crasso; purifica il calore e regolarizza del fegato; purifica il calore, regolarizza il Qi e
Qi e sangue; sblocca la stasi del Qi di fegato.
23 V - Shenshu: punto Bei Shu dei reni; tonifica lo Farmacologia
yin; Dan Zhi Xiao San
6 Rt - Sanyinjiao: punto di incrocio dei tre meri- Dang Gui
diani yin della gamba; nutre lo yin; Radix Angelicae Sinesis
17 V - Geshu: punto Hui del sangue; tonifica il Bai Shao
sangue e produce i liquidi organici; Radix Paeoniae Lactiflorae
2 Rn - Rangu: punto Ying del meridiano principa- Chai Hu
le del rene; è indicato nelle patologie da deficit di Radix Bupleuri
yin ed esuberanza di yang; Bai Zhu
5 Rn - Shuiquan: punto del meridiano principale Rhizoma Atractylodis Macrocephalae

57
 Fu Ling Xiang Fu
Sclerotium Poriae Cocos Rhizoma Cyperi Rotundi
Mu Dan Pi Chuan Xiong
Cortex Moutan Radicis Radix Ligustici Wallichii
Zhi Zi
Fructus Gardeniae Jasminoidis
Gan Jiang Deficit del Qi
Rhizoma Zingiberis Officinalis Mestruo abbondante con sangue di colore rosso
Bo He
chiaro, astenia, apatia, palpitazioni, vertigini, ap-
Herba Menthae
Gan Cao
petito scarso, voce bassa, dispnea al minimo sfor-
Radix Glycyrrhizae Uralensis zo, sensazione di freddo in tutto il corpo. Lingua
pallida e flaccida con induito bianco, sottile ed
umido; il polso è debole Ruo.
Calore associato a Tan-mucosità
Terapia
Mestruo di quantità normali o eccessive con san- Principio terapeutico: tonificare il Qi per control-
gue di colore rosso vivo, leucorrea viscosa e lare il sangue.
giallastra, obesità, colorito giallastro, testa ed arti
pesanti, vertigini, pienezza toracica, espettorato Agopuntura-moxibustione
profuso, denso e viscoso, feci molli, distensione 20 V - Pishu: punto Bei Shu della milza;
addominale. La lingua è rossa con induito giallo, 23 V - Shenshu: punto Bei Shu dei reni;
spesso e viscoso; il polso è scivoloso Hua e rapido 3 Rn - Taixi: punto Shu-Yuan del meridiano
Shuo. principale del rene;
36 E - Zusanli: punto He del meridiano principale
Terapia dello stomaco;
Principio terapeutico: purificare il calore nel san- 6V C - Qihai;
gue, drenare l’umidità e trasformare i Tan- questi punti hanno l’effetto di tonificare il Qi e di
mucosità. assicurare la sua funzione di conservare il sangue
nei vasi.
Agopuntura-moxibustione
10 Rt - Xuehai: purifica il calore nel sangue; Farmacologia
11 GI - Quchi: punto He del meridiano principale Gui Pi Tang
dell’intestino crasso; purifica il calore e regolarizza Ren Shen
Qi e sangue; Radix Ginseng
20 V - Pishu: punto Bei Shu della milza; rinvigo- o
risce la funzione della milza, tonifica il Qi ed Dang Shen
elimina l’umidità; Radix Codonopsis Pilosuale
36 E - Zusanli: punto He del meridiano principale Huang Qi
dello stomaco; rinforza la funzione della coppia Radix Astragali
milza-stomaco e dissecca l’umidità; Long Yan Rou o Gui Yuan Rou
40 E - Fenglong: punto Luo del meridiano princi- Arillus Euphoriae Longanae
pale dello stomaco; armonizza la funzione della Bai Zhu
coppia milza-stomaco e trasforma i Tan-mucosità; Rhizoma Atractylodis Macrocephalae
9 Rt - Yinlingquan: punto He del meridiano prin- Mu Xiang
cipale della milza; drena l’umidità e purifica il Radix Saussureae seu Vladimiriae
calore verso il basso. Fu Ling
4 VC - Guanyuan; Sclerotium Poriae Cocos
6 VC - Qihai; Yuan Zhi
regolarizzano la funzione dei meridiani straordi- Radix Polygalae Tenuifoliae
nari Ren Mai e Chong Mai. Suan Zao Ren
Semen Ziziphi Spinosae
Farmacologia (Zhi) Gan Cao
Bai Zhu Radix Glycyrrhizae (praeparata)
Rhizoma Atractylodis Macrocephalae Sheng Jiang
Cang Zhu Rhizoma Zingiberis Officinalis Recens
Rhizoma Atractylodis Da Zao
Huang Lian Fructus Ziziphi Jujubae
Rhizoma Coptidis Bu Zhong Yi Qi Tang

58
 Huang Bai zione di Chong Mai e Ren Mai;
Radix Astragali - ostruzione di Tan-mucosità, causata da abuso di
Ren Shen cibi grassi o dolci che indebolisce la funzione di
Radix Ginseng trasformazione della milza.
Bai Zhu
Radix Atractylodis Macrocephalae
Gan Cao Deficit di sangue
Radix Glycyrrhizae
Dang Gui Mestruo scarso e di colore pallido, colorito del
Radix Angelicae Sinensis viso smorto, palpitazioni, sonno agitato, vertigini,
Sheng Ma febbre vespertina, pelle secca, feci secche, costi-
Rhizoma Cimicifugae tuzione magra e astenia.
Chai Hu La lingua è pallida; il polso è fine Xi e debole Ruo.
Radix Bupleuri
Chen Pi Terapia
Pericarpium Citri Reticulatae Principio terapeutico: nutrire il sangue e sostenere
Si Jua Zi Tang il Qi.
Dang Shen
Radix Codonopsis Pilosuale Agopuntura-moxibustione
Bai Zhu 6 Rt - Sanyinjiao: punto di incrocio dei tre meri-
Rhizoma Atractylodis Macrocephalae diani principali yin della gamba: nutre lo yin;
Gan Cao 10 Rt - Xuehai: nutre il sangue;
Radix Glycyrrhizae 29 E - Guilai: regolarizza l’utero;
Fu Ling 6 VC - Qihai;
Sclerotium Poriae Cocos 4 VC - Guanyuan sostengono il Qi;
Dang Gui Bu Xue Tang 36 E - Zusanli: punto He del meridiano principale
Dang Shen dello stomaco: sostiene il Qi;
Radix Codonopsis Pilosualae 23 V- Shenshu: punto Bei Shu dei reni;
Bai Zhu con il
Rhizoma Atractylodis Macrocephalae 4 VC - Mingmen: tonificano lo yang per produrre
Gan Cao
Radix Glycyrrhizae la terra;
Fu Ling 43 V - Gaohuang: eleva lo yang.
Sclerotium Poriae Cocos Farmacologia
Dang Gui
Ren Shen Yang Yong (Rong) Tang
Radix Angelicae Sinensis
Ren Shen
Huang Qi
Radix Ginseng
Radix Astragali.
Shu Di
Radix Rehmanniae Conquitae
Bai Zhu
MESTRUO POSTICIPATO Rhizoma Atractylodis Macrocephalae
(SPANIOMENORREA) Dang Gui
Radix Angelicae Sinensis
Il mestruo è definito posticipato se si verifica dopo Bai Shao
35 giorni dal precedente. Radix Paeoniae Lactiflorae
Fu Ling
Sclerotium Poriae Cocos
Eziopatogenesi Huang Qi
Radix Astragali
Si riconoscono le seguenti cause: Rou Gui
- deficit di sangue, che può essere una conseguen- Cortex Cinnamomi Cassiae
za di emorragie ripetute, patologie croniche, gra- Wu Wei Zi
vidanze numerose e costituzione debole; Fructus Schisandrae Chinensis
- freddo nel sangue, provocato, in genere, da Yuan Zi
deficit di Qi o di yang, aggressione di freddo Radix Poligalae Tenuifoliae
perverso e consumo di cibi, bevande e farmaci di Chen Pi
natura fredda; Pericarpium Citri Reticulatae
- stasi di Qi, generalmente determinata da fattori Gan Cao
emotivi, che sviluppa, conseguentemente, l’ostru- Radix Glycyrrhizae

59
 Sheng Jiang Gan Cao
Rhizoma Zingiberis Officinalis Recens Radix Glycyrrhizae
Da Zao Wu Yao San
Fructus Ziziphi Jujubae Wu Yao o Tai Wu
Radix Linderae Strychnifoliae
Xiang Fu
Freddo nel sangue Rhizoma Cyperi Rotundi
Mestruo scarso e di colore rosso scuro o violaceo, Fu Ling
dolori della regione addominale inferiore alleviati Sclerotium Poriae Cocos
dal calore, faccia pallida, arti freddi, Chen Pi
Pericarpium Citri Reticulatae
appetito scarso, astenia e dolore lombare. La lin- Shan Zha
gua è pallida con induito bianco ed umido; il polso Fructus Crataegi
è profondo Chen, lento Chi e teso Jin. Dang Gui
Radix Angelicae Sinensis
Terapia Bai Shao
Principio terapeutico: riscaldare i meridiani, di- Radix Paeoniae Lactiflorae
sperdere il freddo e regolarizzare la circolazione Yan Hu Suo
di Qi e sangue. Rhizoma Corydalis
Gui Zhi
Agopuntura-moxibustione Ramulus Cinnamomi Cassiae
4 VC - Guanyuan;
6 VC - Qihai;
8 VC - Shenque: punti del meridiano straordinario Stasi di Qi
Ren Mai: riscaldano Ren Mai, Chong Mai e l’ute- Mestruo scarso di colore rosso scuro con presenza
ro; di coaguli, accompagnato da dolori addominali ed
4 VG - Mingmen: riscalda lo yang e disperde il ipocondriaci, distensione mammaria, irritabilità
freddo; ed agitazione. La lingua è violacea con induito
6 Rt - Sanyinjiao: punto di incrocio dei tre meri- sottile; il polso è “a corda” Xian.
diani principali yin della gamba; tonifica e restau-
ra il Qi di milza, fegato e reni; Terapia
29 E - Guilai: regolarizza l’utero, disperde il Principio terapeutico: regolarizzare la circolazio-
freddo e calma i dolori della regione addominale ne del Qi e rimuovere la stasi liberando il fegato.
inferiore.
Agopuntura-moxibustione
Farmacologia 6 VC - Qihai: regolarizza il Qi;
Wen Jing Tang 6 Rt - Sanyinjiao: punto di incrocio dei tre meri-
Wu Zhu Yu diani principali yin della gamba: regolarizza Qi e
Fructus Evodiae Rutaecarpae favorisce la circolazione dei Jing Luo;
Gui Zhi 2 F - Xingjian: punto Ying del meridiano princi-
Ramulus Cinnamomi Cassiae
pale del fegato; risolve la stasi del Qi di fegato;
Dang Gui
Radix Angelicae Sinensis 25 E - Tianshu: punto Mu dell’intestino crasso;
Chuan Xiong regolarizza Qi e sangue e favorisce la circolazione
Radix Ligustici Wallichii dei Jing Luo;
Bai Shao 14 F - Qimen: punto Mu del fegato; risolve la stasi
Radix Paeoniae Lactiflorae del Qi di fegato.
E Jiao
Gelatinum Asini Farmacologia
Mai Men Dong Chai Hu Su Gan San
Tuber Ophiopogonis Japonici Chai Hu
Mu Dan Pi Radix Bupleuri
Cortex Moutan Radicis Bai Shao
Ren Shen Radix Paeoniae Lactiflorae
Radix Ginseng Zhi Ke
Ban Xia Fructus Citri seu Ponciri
Rhizomae Pinelliae Ternatae Chuan Xiong
Sheng Jiang Radix Ligustici Wallichii
Rhizoma Zingiberis Officinalis Recens Xiang Fu

60
 Rhizoma Cyperi Rotundi Fu Ling
Gan Cao Sclerotium Poriae Cocos
Radix Glycyrrhizae Chen Pi
Xiao Yao San Pericarpium Citri Reticulatae
Chai Hu Ban Xia
Radix Bupleuri Rhizoma Pinelliae Ternatae
Dang Gui Gan Cao
Radix Angelicae Sinensis Radix Glycyrrhizae.
Bai Shao Xiong Gui Er Chen Tang
Radix Paeoniae Lactiflorae Chuan Xiong
Bai Zhu Radix Ligustici Wallichii
Radix Atractylodis Macrocephalae Dang Gui
Fu Ling Radix Angelicae Sinensis
Sclerotium Poriae Cocos Chen Pi
Bo He Pericarpium Citri Reticulatae
Herba Menthae Ban Xia
Gan Cao Rhizoma Pinelliae Ternatae
Radix Glycyrrhizae Fu Ling
Sclerotium Poriae Cocos
Gan Cao
Ostruzione di Tan-mucosità Radix Glycyrrhizae
In questo caso il ritardo mestruale può variare da
giorni, a settimane e persino a mesi. Il mestruo MESTRUO ANARCHICO
tende ad essere scarso e di colore chiaro, accom-
pagnato da leucorrea, oppressione toracica, di- (ANISOMENORREA)
stensione epigastrica, catarro bronchiale abbon-
dante, apatia, edema facciale, pesantezza agli arti, Il mestruo è definito anarchico quando non si
vertigini e palpitazioni. La lingua presenta un verifica ad intervalli regolari, ma è in anticipo o in
induito bianco e vischioso; il polso è scivoloso ritardo rispetto alla data prevista.
Hua.
Eziopatogenesi
Terapia
Principio terapeutico: rinvigorire la milza e tra- Le cause principali sono le seguenti
sformare i Tan-mucosità. - deficit dei reni, generalmente provocato da ec-
cessi sessuali, gravidanze ripetute e patologie
Agopuntura-moxibustione croniche;
6 RT - Sanyinjiao (anche solo moxato): punto di - stasi del Qi di fegato causato, il più delle volte,
incrocio dei tre meridiani principali yin della da turbe emotive come crisi di collera;
gamba; rinvigorisce la milza ed il sangue; - deficit della milza determinato, frequentemente,
20 V - Pishu (anche solo moxato): punto Bei Shu da una alimentazione scorretta o eccessiva.
della milza; tonifica la milza Tutte queste cause conducono ad uno squilibrio
36 E - Zusanli: puntoHe del meridiano principale fra Qi e sangue e tra Chong Mai e Ren Mai, che
dello stomaco; tonifica la coppia milza-stomaco e sono all’origine dell’irregolare svolgersi del rit-
dissecca l’umidità; mo mestruale.
40 E - Fenglong: punto Luo del meridiano princi-
pale dello stomaco; trasforma i Tan-mucosità. Deficit dei reni
Mestrui irregolari con sangue chiaro e misto a
Farmacologia leucorrea, dolore premestruale addominale e lom-
Xiang Sha Liu Jun Zi Tang bare, vertigini, poliuria, sonno con sogni erotici.
Mu Xiang La lingua è pallida con induito sottile; il polso è
Radix Saussureae seu Vladimiriae profondo Chen, fine Xi e debole Ruo.
Sha Ren
Fructus seu semen Amomi
Ren Shen Terapia
Radix Ginseng Principio terapeutico: tonificare i reni e rinvigori-
Bai Zhu re lo yin per regolarizzare le funzioni di Chong
Rhizoma Atractylodis Macrocephalae Mai e Ren Mai.

61
Agopuntura-moxibustione: Terapia
23 V - Shenshu: punto Bei Shu dei reni; tonifica lo Principio terapeutico: regolare il Qi e rimuovere
yin dei reni; la stasi nel fegato.
4 VC - Guanyuan;
6 VC - Qihai: rinvigoriscono i reni, tonificano Agopuntura-moxibustione
Yuan Qi e regolarizzano le funzioni di Chong Mai 3 F - Taichong: punto Shu Yuan del meridiano
e Ren Mai. principale del fegato; rimuove la stasi del Qi di
fegato e ristabilisce la sua regolare circolazione;
Farmacologia 12 VC - Zhongwan: punto Mu dello stomaco e del
Zhi Yin Ba Wei Tang riscaldatore medio; regolarizza il Qi di Ren Mai;
Shu Di 6 MC - Nei guan: punto Luo del meridiano prin-
Radix rehmanniae Conquitae cipale del ministro del cuore; ristabilisce la circo-
Shan Yao lazione del Qi compresso.
Rhizoma Dioscoreae
Shan Zhu Yu Farmacologia
Fructus Corni Xiao Yao San rivisitata
Ze Xie Chai Hu
Rhizoma Alismatis Radix Bupleuri
Fu Ling Dang Gui
Sclerotium Poriae Cocos Radix Angelicae Sinensis
Mu Dan Pi Bai Shao
Cortex Moutan Radicis Radix Paeoniae Lactiflorae
Huang Bai Bai Zhu
Cortex Phellodendri Rhizoma Atractylodis Macrocephalae
Zhi Mu Fu Ling
Rhizoma Anemarrhenae Sclerotium Poriae Cocos
Gu Yin Jian Gan Cao
Ren Shen Radix Glycyrrhizae
Radix Ginseng E Zhu
o Rhizoma Curcumae Zedoariae
Dang Shen Chuan Xiong
Radix Codonopsis Pilosulae Radix Ligustici Wallichi
Shan Yao Xiang Fu
Rhizoma Dioscoreae; Fructus Meliae Toosendan
Shu Di Fo Shou
Radix Rehmanniae Conquitae praeparata Fructus Citri Sarcodactylis
Shan Zhu Yu
Fructus Corni
Yuan Zhi Deficit della milza
Radix Polygalae Tenuifoliae Mestrui irregolari, abbondanti o a continuo stilli-
Zhi Gan Cao cidio con sangue di colore rosa e consistenza
Radix Glycyrrhizae praeparata acquosa, faccia pallida, brevità di respiro, astenia
Wu Wei Zi generale, vertigini, palpitazioni, appetito scarso e
Fructus Schisandrae Chinensis feci molli. La lingua è pallida con induito bianco
Tu Si Zi
e spesso; il polso è lento Chi e debole Ruo.
Semen Cuscutae
Terapia
Stasi del Qi di fegato Principio terapeutico: rinforzare la milza e riscal-
dare lo stomaco.
Mestrui irregolari di quantità variabile e di colore
rosso scuro o violaceo con coaguli, sensazione di Agopuntura-moxibustione
distensione dolorosa addominale, toracica, 20 V - Pishu: punto Shu della milza; consolida il
ipocondriaca e mammaria nel periodo Qi della milza;
premestruale, appetito scarso, eruttazioni acide, 6 Rt - Sanyinjiao: punto di incrocio dei meridiani
bocca amara e irritabilità. principali yin della gamba; rinvigorisce la milza e
La lingua presenta un induito sottile e bianco; il nutre lo yin e il sangue;
polso è “a corda” Xian. 36 E - Zusanli: punto He del meridiano principale

62
dello stomaco; nutre e riscalda lo stomaco. Radix Codonopsis Pilosulae
In tutte le forme di irregolarità mestruali si posso- Bai Zhu
no usare punti auricolari: Rhizoma Atractylodis Macrocephalae
22 (sistema endocrino); Bian Dou
23 (ovaio); Semen Dolichoris Lablab
58 (utero). Chen Pi
Pericarpium Citri Reticulatae
Farmacologia Sheng Jiang
Wen Wei Yin Rhizoma Zingiberis Officinalis Recens
Ren Shen Zhi Gan Cao
Radix Ginseng Radix Glycyrrhizae
o Dang Gui
Dang Shen Radix Angelicae Sinensis.

63
 Fisiologia dell’apparato genitale femminile**
Vita Revelli*
GENERALITA'
In primo luogo occorre definire che cosa è l’appa-
rato genitale femminile nel contesto della medici-
na tradizionale cinese che non riconosce delle
specificità di questo tipo, settoriali, ma che fa un
discorso molto più panoramico, complesso e
omnicomprensivo.
Partiamo da concetti che probabilmente tutti co-
nosciamo, ma che è bene ricordare per poter
centrare il fine proposto.
Il Tao è rappresentato da:
1 trigramma formato da tre linee continue e lo yin
esso è formato dallo yin e dallo yang, due elementi
dinamici all’interno di questa totalità; essi forma-
no un movimento e portano, infine, alla creazione.
Yin e yang sono dei simboli che vengono rappre-
sentati anche nella forma seguente:
2 per definizione, è dinamismo. Per questo motivo
*London School of Chinese Medicine
** Comunicazione al Congresso di Castrocaro, maggio '91
64
In questa seconda rappresentazione c’è un mes-
saggio estremamente importante per definire e
comprendere la fisiologia femminile: lo yang è
l’elemento non-forma, cioè è una parte astratta
dell’energia che non si è ancora materializzata,
che non è ancora divenuta umana. Nel momento
in cui lo yang diventa umano e assume forma,
parliamo già di yin. Il corpo umano, perciò, è già
una manifestazione di yin. Tuttavia anche questa
affermazione è relativa: all’interno dello yin c’è lo
yang, e viceversa.
Nel Nei Jing lo yang è rappresentato con un
da un trigramma con tre linee spezzate; lo yang
rappresenta il creativo e lo yin il recettivo.
3
L’esagramma disegnato all’interno vede il
capovolgimento delle linee che lo costituiscono,
perchè il movimento non potrebbe realizzarsi se
lo yang rimanesse in alto e lo yin in basso. Così vi
sarebbe solo stasi mentre, invece, il movimento,
lo yin è disegnato in alto, significando così la sua
tendenza a scendere, e viceversa per lo yang.
Lo yang equivale dunque all’idea di divenire, lo
yin corrisponde all’idea manifesta. Tutto ciò iden-
tifica l’essere umano.
Il Tian Gui è, invece, ciò che caratterizza il modo
in cui questo yin si manifesta sulla terra per
formare un essere invece che un altro e per diver-
sificare gli individui della stessa specie. Esso è
rappresentato dal seguente carattere antico:
4 che si arriverà alla formazione dell’individuo,
In questo carattere sono insiti due concetti: quello
dell’acqua e quello del fuoco; essi, ancora una
volta, ripropongono l’antitesi-identificazione yin-
yang, stasi-movimento etc. Tutta la vita, quindi, si
basa sul dinamismo.
Il Tian Gui è contenuto nel Jing, nel Jing del cielo,
non in quello della terra. Esso è la parte più yin
dell’energia, ma anche la parte più vicina al non-
manifesto; è un discorso di potenzialità (è dal Jing
E’ un dato di fatto, pertanto, che, all’interno
dell’utero, coesistano il Jing del cielo e quello
della terra.
Con l’inizio della vita autonoma, extrauterina,
della persona come corpo). Questo Jing viene
anche chiamato energia originale Yuan Qi; il Nei
Jing dice che esso è formato da una componente
yin ed una yang.
Quale significato ha il Jing del cielo per un essere
umano?
Per il nascituro, esso è il corredo di Jing che gli
viene fornito dai genitori, uno a prevalenza di yin,
l’altro di yang. Ma esso non è sufficiente a che il
piccolo cresca e divenga adulto. C’è bisogno del
Jing della terra, c’è bisogno che la madre riesca a
trasferire al figlio l’aria che ella stessa respira ed
il cibo che ella assume e, tramite questi, gli ele-
menti nutritivi che permettono al Jing di svilup-
parsi. Il Jing celeste, perciò, è come un bimbo: va
nutrito perchè possa continuare ad esistere.
5
essi seguono il nuovo individuo, costituendone il
Jing ancestrale; alle esigenze di quest’ultimo è
preposto il nutrimento cui il bambino provvede in
modo autonomo e direttamente dall’ambiente.
6
65
Affrontando il tema di questa relazione, la donna
è quell’essere che, nell’ambito della manifesta-
zione yang, non forma yin, ma assume determina-
Se è vero che la vita è fondamentalmente un
fenomeno yin, deve esserci allora un elemento
dinamico all’interno di questo yin, di questa for-
ma, che permetta alla forma stessa di maturare, di
crescere e diventare adulta e specifica. Questa
forza è il Tian Gui.
E’ importante sottolineare che, nel corso dell’esi-
stenza, si verifica un esaurimento dello yin. Noi
sappiamo che tutto ciò che esiste è regolato dal
rapporto yin-yang e che la legge che regola questo
rapporto prevede che il primo tenda a trasformarsi
nel secondo e viceversa, che lo yin controlli lo
yang, e lo yang lo yin, che i due elementi si
mantengano reciprocamente in equilibrio. Ma,
man mano che l’uomo diviene adulto e poi invec-
chia, lo yin tende a decrescere. La morte non è
altro che la negazione della forma in favore della
non-forma; con la fine del corpo, torniamo alla
fase yang, alla fase del non-essere.
Per la medicina tradizionale cinese, la femmina è,
per definizione, yin. E’, ancora una volta, un
discorso relativo. Non vorrei che questo assunto
andasse inteso in senso assoluto: si tratta di un
discorso relativo, ma fondamentale. La
connotazione yin della femmina è giustificata dal
fatto, puramente funzionale ed empirico, che la
fisiologia femminile utilizza molto gli elementi
fluidi, il sangue e i liquidi.
I cinesi hanno attentamente osservato i cicli me-
struali e questo continuo bisogno di sangue che, a
66
te caratteristiche.
La vita è un fenomeno yin che si può rapresentare
come segue:
7 -8
sua volta, spiega la necessità sempre attuale per la
donna di dover costruire i liquidi e lo yin. Un
discorso analogo si può applicare alla funzione
dell’allattamento.
A doveroso completamento del quadro, osservia-
mo anche il maschio, in genere esprimente forza,
energia; il sesso maschile è prevalentemente yang,
il che non esclude, anche per lui, l’importanza
dello yin.
9
Il Jing celeste è già forma, il Tian Gui è l’elemento
dinamico, che lo porta a maturare, a crearsi; è il
Jing del cielo lo nutre.
Abbiamo stabilito che il Tian Gui c’è, esiste. Ma
come funziona?
Esso provvede all’individualizzazione nello svi-
luppo femminile, stabilisce cioè in che maniera la
“sua” formazione fisiologica avvenga.
Il Su Wen, a proposito dello sviluppo dei due sessi,
dice: “quando la donna ha sette anni, il Qi dei reni
fiorisce, crescono i denti; quando la donna ha due
volte sette anni, il Tian Gui arriva, il Ren Mai
viene attivato, il Chong Mai riempito: è il momen-
to dell’arrivo del prodotto della luna (il flusso
mestruale: in latino menstruus = mensile); da
questo momento ella è capace di concepire. Quan-
do la donna ha tre volte sette anni, l’energia dei
reni è bilanciata, i veri denti sono ormai cresciu-
ti....”
E così via, fino a sette volte sette anni, quando il
Ren Mai decresce, il Chong Mai è vuoto, l’energia
del rene diminuisce, il Tian Gui svanisce e, in
Per quanto attiene alla differenza tra rene yin
(presiede ai liquidi ed al Jing) e rene yang (fuoco
attivatore), occorre ricordare che il rene yin con-
tiene il codice genetico (e perciò provvede anche
alla differenziazione dei sessi), cioè il Tian Gui;
per questo motivo in qualsiasi problema attinente
la fisiopatologia femminile, occorre sempre rifar-
si al rene yin.
Altra evidenza importante riferita al rene yin è che
esso indica la potenzialità dell’individuo, dive-
nendo così fondamentale anche da un punto di
vista psicologico, emotivo, specie nella fisiologia
femminile. Esso, altresì indica la memoria a lungo
termine, e ciò è facilmente ricollegabile al Tian
Gui che stabilisce cosa dovrà accadere, cosa que-
sta donna dovrà essere (ad es.: tutti i problemi
inerenti un ritardato sviluppo, sia fisico sia intel-
lettuale, possono essere ricondotti a una carenza
di Qi del rene yin).
Un ruolo ed un significato particolarmente inte-
ressanti, nell’ambito della fisiologia dell’appara-
to genitale femminile, sono correlati al Ming
Men.
Il Ming Men non è il rene yang: su questo concet-
to, in Cina, son tutti d’accordo. Esso, però, rimane
uno dei concetti più controversi all’interno della
medicina tradizionale cinese, non solo in Europa,
ma nella stessa Cina. A dimostrazione di ciò, nel
pratica, arriva la menopausa.
Il concetto fondamentale è il collegamento esi-
stente tra Jing, Tian Gui e Reni. Non è possibile
prescindere da questo concetto che va sempre
tenuto presente quando si cura una donna sia per
fatti di specifico interesse ginecologico, sia per
altre patologie. Se, ad esempio, siamo in presenza
di un esaurimento dello yin, potremmo trovarci ad
affrontare una cefalea di tipo fuoco, fuoco interno
che sale, oppure problemi digestivi etc.
10
Nei Jing si parla, a più riprese, del Ming Men, ma
riferendosi ad esso sempre in maniera diversa e, in
Cina, si sono creati dei gruppi di studio per capire
la realtà del Ming Men.
11
Le idee sono ancora confuse e i risultati controver-
si; sarà possibile ogni soluzione.
Un concetto fondamentale è quello che il Ming
Men non è il rene yang. Non ci sarebbe stato
motivo di introdurre il concetto di Ming Men
quando esisteva già quello di rene yang.
Il Ming Men è un momento di mediazione tra
67
aspetto Fuoco e aspetto Acqua dei reni; ed è in
questo che esso trova la sua massima importanza,
perchè, come abbiamo visto finora, tutto il proces-
so di crescita e sviluppo del singolo individuo è
basato sull’inter-relazione tra Fuoco e Acqua.
La rappresentazione schematica del Ming Men è
quella di un’area fra i due reni:
12
La sua funzione è quella di mediare Acqua e
Fuoco; quest’ultimo può essere rappresentato dalla
linea centrale del seguente trigramma
13
e definisce lo yang, l’Acqua è definita da due linee
spezzate. La linea continua è nel mezzo, signifi-
cando così che essa è in movimento: si è mossa dal
basso e sta salendo (ciò corrisponde al moto
naturale dello yang); la linea spezzata disegnata in
alto mostra la sua tendenza a scendere per ritro-
varsi in basso, donde il Fuoco risalirà.
Se disegniamo i reni (Acqua) in basso e il ministro
del cuore (Fuoco) in alto e mettiamo il Ming Men
da qualche parte lungo il percorso fra i due,
abbiamo rappresentato la mediazione rene-mini-
stro del cuore.Se poi pensiamo che un ramo
collaterale del meridiano del cuore entra nell’ute-
ro, è chiaro che questa relazione diventa ancora
più importante per la fisiologia femminile. Il terzo
polo di questo triangolo è, perciò, l’utero, che è in
posizione abbastanza interessante, essendo nella
parte opposta del Ming Men, ed ha degli scambi
energetici (non tramite meridiano, ma per la sua
posizione) sia con l’aspetto dinamico dell’Acqua,
la vescica, sia con il Dan Tian.
Quindi l’utero si carica di significato nel discorso
della dinamica Acqua-Fuoco ed il Ming Men,
attribuendosi il compito di intermediario, garanti-
sce che l’utero raggiunga l’optimum nel suo pro-
cesso funzionale.
A livello pratico: se il Fuoco nell’utero è carente,
si creeranno dei disturbi da freddo, quindi dolori
mestruali, amenorree etc.; se , invece, il Fuoco
prevale, si avranno, ad esempio, metrorragie,
perchè il Fuoco entra nei meridiani, fa bollire il
sangue all’interno di essi, provocando stravaso
ematico.
Il Ming Men è chiamato la porta del destino, del
mandato; l’utero, la porta del bambino. Tra que-
ste due asserzioni vi è una correlazione, anche se
puramente verbale; ma, attenzione, i cinesi non
peccano mai di casualità in queste cose. Per que-
sto l’utero viene definito un’appendice del Ming
68
Men e il posto dove il Chong Mai si divide in due
rami, uno che sale, uno che scende. Il Chong Mai
è il mare del sangue e, all’interno di esso, viaggia
il Jing, quindi, quando il Chong Mai “si muove”
all’interno del corpo, quello che in effetti fa è
trasportare il Jing; quando esso riempie alla fine
l’utero, quello che fa è nutrire, riempie il Ren Mai,
ma il sangue che raccoglie, caricato di questo Jing,
serve per nutrire il feto. Se il Ming Men non
funziona, il Chong Mai non funziona.
Un’altra considerazione importante per l’utero
dipende dal seguente sillogismo: il Ming Men e i
reni sono molto vicini nelle loro funzioni, ed
altrettanto lo sono reni ed utero. Così utero e Ming
Men non possono essere separati. I reni sono ciò
che dà l’impulso alle attività cerebrali; l’utero dal
suo canto, non è solo il situs centrale della fisiolo-
gia femminile, ma anche il luogo della espressio-
ne della mente femminile. Questo non è un discor-
so freudiano di determinismo biologico, ma un
concetto tutto da esplorare, un discorso nuovo, un
“vediamo un po’ cosa vuol dire”, “un vediamo un
po’ come la donna si può reinventare”.
Tralasciamo ora l’utero e consideriamo gli altri
organi.
Affronto questo argomento non per raccontare
qualcosa di nuovo (in medicina cinese nulla è mai
del tutto nuovo o del tutto sicuro), ma per proporre
in un ordine prospettico dei dati già conosciuti.
Fegato
Ciò che di esso ci interessa è la sua funzione di
immagazzinare il sangue.
Ciò ci rende subito conto della sua fondamentale
importanza in una fisiologia, uno degli aspetti
essenziali della quale è l’utilizzazione del sangue.
Esso è il deposito del sangue così come i reni lo
sono del Jing. Di più, nell’ambito dei 5 movimen-
ti, i reni rappresentano l’Acqua e questa è la madre
del Legno. Anche se in modo simbolico, si ha così
conferma di come il Jing sia fondamentale nel
processo emopoietico: carenza o ricchezza di
Jing equivalgono a carenza o ricchezza di san-
gue. E carenza di sangue, in quanto carenza di
Jing, vuol dire sterilità: l’utero non si riempie,
manca la materia da cui e per cui la nuova vita si
forma, oltre al deficit della “preheaven Qi”, l’ener-
gia del cielo anteriore.
Il fegato, inoltre, ritma l’armonica distribuzione
del sangue verso la periferia. E’ preminente, in
quest’ottica, il ruolo del fegato yang, perchè è
proprio esso che permette alle mestruazioni di
avvenire. La logica della medicina cinese sostiene
che se il sangue non viene utilizzato per la forma-
zione del feto, stagna, rimane nell’utero per circa
un mese, diventa vecchio; dovrà essere espulso,
ed è il fegato che si assume la responsabilità
“manageriale” di questo lavoro, in coincidenza
con l’immagazzinamento del sangue nuovo che
verrà rimesso a disposizione dell’utero per un
eventuale futuro concepimento, dando così inizio
ad un nuovo ciclo.
Palese, per la fisiologia femminile, è il significato
del meridiano fegato: esso passa davanti alla
vagina, attraversa la pelvi, l’addome e giunge al
seno. In situazioni di stagnazione dell’energia su
questo meridiano, si hanno tensione e dolori alle
mammelle.
Stomaco e milza
Sottolineo il potere di trasformazione e di movi-
mento dei liquidi.
Specifica è la trasformazione del Qi degli alimen-
ti, il “post-heaven Qi”, in Jing del cielo posteriore.
La formazione di questo Jing, che serve a nutrire
quello del cielo anteriore, dipende molto dalla
milza. In più, questa ha il compito di sostenere il
sangue. Nel deficit, perciò, della funzione della
milza, potremo avere cadute improvvise di san-
gue, oppure flussi che non finiscono mai, sotto
forma di stillicidi che, talora, non vengono nem-
meno considerati patologia, mentre lo sono sem-
pre per la medicina cinese.
Cuore
Esso presiede al sangue, come fluido, e ai vasi
sanguigni. Il suo meridiano, con un collaterale,
scende all’utero, creando una unione funzionale
tra i due. Ciò fa intuire come una quota parte dei
problemi considerati, nella donna, parafisiologici,
non lo sono poi così tanto ma trapassano nella
patologia, specie le emozioni (vedi gli shock che
inducono turbe anche violente della ciclicità me-
struale).
Polmone
Quest’organo presiede all’energia.
Il discorso sul sangue non è fattibile se non riflet-
tiamo su cosa lo fa muovere, su cosa gli permette
di esistere e di agire. L’energia è il motore del
sangue, lo fa muovere, lo spinge; a sua volta, il
sangue trasporta l’energia. Nessuno dei due può
prescindere dall’altro, così come yin e yang.
Molto spesso la patologia dei polmoni, o da pol-
moni, è obsoleta, e questo, secondo me, è un
errore. In molti casi si può esser d’aiuto al malato
intervenendo sui polmoni, ad esempio, in un rista-
gno di sangue, può accadere che il Qi non si
muova e non spinga l’energia, e questa il sangue.
Far muovere l’energia, dunque, agendo sui pol-
moni, vuol dire risalire all’origine del problema,
intervenire, cioè, in modo corretto.
Triplo riscaldatore
Il movimento di cui abbiamo sinora parlato può
avvenire solo se la temperatura ai tre livelli del
corpo è normale, uguale e costante; queste parti
funzionano all’unisono. Le trasformazioni o alte-
razioni in uno dei detti tre livelli si ripercuotono
anche sugli altri due.
Qualsiasi patologia uterina, eccesso di fuoco,
eccesso di acqua, ristagno di Qi, ha, comunque,
uno dei suoi momenti causali in un’alterazione del
TR inferiore.
Da quando detto si può desumere che assai impor-
tante sarà quando, nella pratica cureremo la don-
na, indagare sui cicli del sangue, studiare i rappor-
ti cronologici fra malattia e ciclo.
Il sangue è posto nel mezzo per significare che
dipende da tutti e che tutti contribuiscono per
esso. Gu è l’energia alimentare. Il rene manda il
Jing dal cielo, la milza provvede al Jing terreno (in
forma di Gu), il cuore mantiene nei vasi il sangue
che si è formato dal Jing celeste e da quello terreno
e permette che venga messo in circolazione, i
polmoni sono la strada dei liquidi, dirigono il loro
movimento verso il basso, liquidi che poi verran-
no fatti evaporare, tramite il lavoro del Ming Men,
all’interno di questo circolo (funzione che si som-
ma a quella dell’energia motrice che spinge il
sangue in circolazione), il fegato tiene il sangue in
deposito.
Quando ci accingeremo a curare una donna, spe-
cie se per problemi attinenti il sistema genitale,
sarà opportuno indagare sul corretto funziona-
mento di tutti questi organi; non li dovremo, però,
valutare separatamente, ma considerarli un tutto
unico agente in armonico equilibrio, poiché fra di
loro esistono delle connessioni specifiche.
Esempio: nell’ottica dei 5 movimenti, gran parte
della patologia di pertinenza squisitamente fem-
minile va imputata alla rottura del rapporto Le-
gno-Terra o Terra-Acqua.
Meridiani
Accenniamo ora ai meridiani: quelli che ci inte-
ressano nel discorso della fisiologia femminile
sono il Chong, il Ren e il Du Mai.
Essi emergono tutti e tre dall’utero e con esso un
rapporto molto stretto. Lavorando in agopuntura
si può intervenire anche soltanto su questi tre
meridiani e sugli otto punti chiave con buoni
69
risultati.
Il Chong Mai emerge dall’utero e si connette con
il Ren Mai al punto 1 VC Hui Yin e con il
meridiano dello stomaco al 30 E Qi Chong che, in
medicina cinese, è un punto essenziale, costituen-
do l’incontro tra energia del cielo posteriore e
quella del cielo anteriore. Qi Ze altro nome del 30
E vuol dire appunto incrocio del Qi, mentre Chong
vuol dire abbondanza, pienezza (di Qi e di san-
gue).
Sappiamo che Chong Mai ha un rapporto molto
stretto col rene, quindi col Jing, e la sua funzione,
nella fisiologia sia femminile che maschile, è
proprio quella di trasportare il Jing ai meridiani
dell’alto e del basso. Il ramo che sale lo porta ai
meridiani yang della mano, quello che scende ai
meridiani yin del piede (i punti d’ingresso dei
meridiani yang sono in alto, quello dei meridiani
yin, in basso).
Il Dai Mai è il meridiano-cintura; oltre ad essere
il perno di riaggiustamento e di mediazione alto-
basso, è anche quello che connette il Ren, il Chong
e il Du Mai; ma è anche il meridiano che presiede
a tutte le funzioni del TR medio. Quindi, quando
diciamo che la milza trasporta i fluidi e li trasfor-
ma, in realtà, se ci sono problemi, agiamo sul Du
Mai. Se la donna ha perdite vaginali, nel 90% dei
casi la responsabilità è del Du Mai, anche ove ci
fossero problemi a livello della milza.
Siamo al solito quesito: cosa viene prima, il meri-
diano o la funzione?
Il Ren Mai è chiamato il mare dello yin; in Inghil-
terra è definito anche vaso della concezione, e
questo la dice lunga sulla sua importanza sulla
fertilità. Fondamentale è il suo ruolo anche per i
cicli mestruali. Quando il sangue, trasportato dal
Chong Mai e raccolto nel mare del sangue, deve
essere messo a disposizione del corpo, è il Ren
Mai che provvede.
Se osserviamo il grafico seguente:
14
dove 1 è il 1° giorno delle mestruazioni, 28 l’ulti-
mo, 13-14 l’ovulazione. Il sangue, dato al Ren
Mai, viene da questo mantenuto per la nutrizione
del feto; se, all’ovulazione, non si attua la
fecondazione, questo sangue, sempre tramite il
Ren Mai, viene lasciato cadere all’interno del-
l’utero e poi espulso all’esterno.
70
Se, nell’anamnesi, ricorrono aborti spontanei,
occorre riflettere sul Ren Mai, perchè può capitare
che esso non abbia la capacità di mantenere il
sangue o, al contrario, che nel suo interno vi sia del
calore in eccesso che fa bollire il sangue, non
consentendogli più di trattenerlo, quindi aborti. In
tali casi è importante agire in fase di prevenzione,
prima che la donna rimanga incinta. Se ella, ad
esempio, ha dei problemi yin, è molto probabile
che si verifichi un vuoto del fuoco all’interno, che
causerà uno stravaso di sangue.
Il Du Mai è il mare dello yang e, anch’esso,
emerge dall’utero. Esso scambia l’energia con
Ren Mai, ancora una volta nel punto Huiyin.
Ciò che mi preme sottolineare è che siamo tornati
la dove eravamo partiti: Ren Mai e Du Mai sono
i poli opposti di quell’entità in movimento che è il
Tao.
Nel campo della fisiologia dell’apparato genitale
femminile non v’è alcuna possibilità che un orga-
no funzioni o che il complesso della costellazione
sessuale femminile funzioni, al di fuori o in
contrapposizione del rapporto di interdipendenza
tra Ren Mai e Du Mai, o, se vogliamo, del rapporto
yin-yang.
Il significato del Du Mai è l’opposto di quello del
Ren Mai; è un’energia yang, cioé un’energia per
muovere, per dinamizzare, per sostenere. Pure il
Du Mai ha un fondamentale scambio con il Chong
Mai. Il Jing da cui siamo partiti è distribuito ed
utilizzato nell’organismo anche tramite il meri-
diano yang che lo aiuta e potenzia, altrimenti la
maturazione non potrebbe avvenire.
 dalla Revue Française de Médecine
Traditionelle Chinoise
Forme patologiche dovute all'attacco degli organi e
dei visceri da parte dell'energia patogena*
(Xie Qi Zang Bing Xing)
Nguyen Van Nghi
Parte 3: continua dal numero 1 '91
PARAGRAFO 13
Huangdi
“In presenza di queste “6 modificazioni
patologiche (1) come bisogna pungere?”
Khi Pa:
“Generalmente,
- il polso affrettato è dato dal freddo,
- il polso ritardato è dato dal calore,
- il polso mutevole dall’abbondanza del-
l’energia e dalla penuria del sangue,
- il polso piccolo dalla penuria del sangue e
dell’energia,
- il polso scivoloso dalla pienezza del-
l’energia yang con una leggera presenza di
calore,
- il polso rugoso dall’abbondanza di sangue
e da penuria di energia con una leggera
presenza di freddo (2).
Ecco perchè:
- in presenza di un polso affrettato pungere
in profondità e lasciare l’ago a dimora
lungo tempo;
- in presenza di un polso ritardato pungere
in superficie e ritirare rapidamente l’ago
per eliminare il calore;
- in presenza di un polso mutevole disper-
dere leggermente l’energia senza far san-
guinare;
- in presenza di un polso scivoloso ritirare
rapidamente l’ago, pungere in superficie
per eliminare l’energia yang e far sanguina-
re;
- in presenza di un polso rugoso trovare
*dalla Revue Française de Médecine Traditionelle Chinoise
numero 139, marzo-aprile 1990
bene il meridiano, lasciare l’ago a dimora
secondo le regole dell’ “inseguimento” e
dell’ “incontro”, secondo le regole
dell’ablazione dell’ago otturare rapidamen-
te il punto di impatto per mantenere la
regolazione pulsologica senza lasciar san-
guinare;
- in presenza di un piccolo polso, l’agopun-
tura è sconsigliata, perchè è inefficace nel
caso di simultanea insufficienza di yin e di
yang, di sangue e di energia: bisogna far
ricorso ai “rimedi dal sapore dolce”.
Spiegazioni e commenti
Zhang Shi spiega
1. Le “6 modificazioni patologiche” designano i
sei aspetti clinici dei 5 organi corrispondenti ai 6
tipi di polsi differenti (affrettato, ritardato, mute-
vole, piccolo, scivoloso e rugoso).
Esse sono dovute ad una dissociazione dello yin e
dello yang, dell’energia e del sangue, del freddo e
del calore.
2. L’energia “freddo” è una energia tesa e contrat-
ta, ecco perchè il polso è affrettato.
L’energia “calore” è una energia che diffonde,
ecco perchè il suo polso è ritardato.
Il Sun Qi (energia innata, ancestrale) e l’energia
Rong (nutritiva) circolano nei meridiani, mentre
l’energia Wei (difensiva) circola fuori dai meri-
diani. Ecco perchè il polso mutevole (Da) denota
una abbondanza di energia.
Se l’energia e il sangue sono insufficienti, il polso
è piccolo.
Se l’energia yang è in uno stato eccessivo ed è
anche munita di debole calore, il polso è scivoloso.
Se l’energia è insufficiente, il polso è rugoso.
In conclusione, tutti questi polsi dipendono dalla
circolazione del sangue secondo lo stato del-
l’energia.
3. “Pungere in profondità e lasciare per lungo
tempo l’ago a dimora” vuol dire attendere l’arrivo
71
dell’energia yang con una sensazione di calore nel
punto di infissione.
“Pungere superficialmente e ritirare rapidamente
l’ago” vuol dire eliminare il calore.
Quando l’energia è in pienezza, è necessaria una
leggera dispersione, senza far sanguinare, in modo
da armonizzare lo yin e lo yang, il sangue e
l’energia.
Se il polso è scivoloso, l’ablazione dell’ago è
rapida e la infissione è superficiale in modo da
evacuare l’energia yang-calore situata fuori dai
meridiani.
Se il polso è rugoso, l’infissione dovrà essere fatta
in modo preciso sul meridiano e l’orientamento
dell’ago dovrà obbedire alla regola “dell’insegui-
mento e dell’incontro”. Questa operazione è ob-
bligatoria per armonizzare l’energia e il sangue
situati dentro e fuori i meridiani.
Prima di infiggere è necessario fare una pressio-
ne-frizione (massaggio) sul punto di impatto per
far rinvenire l’energia situata fuori dai meridiani
verso la zona dove si opera.
Chiudere rapidamente il punto di impatto vuol
dire impedire il sanguinamento, in modo da
regolarizzare il meridiano.
Non far uscire il sangue vuol dire mantenere
l’armonia del sangue e dell’energia situati dentro
e fuori i meridiani.
La funzione dell’infissione è di regolarizzare lo
yin e lo yang, il sangue e l’energia. Se l’energia e
il sangue sono simultaneamente insufficienti, bi-
sogna utilizzare i rimedi dal sapore "dolce" perchè
in questo caso l’agopuntura non dà risultati sicuri.
L’energia e il sangue provengono dallo Yangming:
in altri termini, sotto l’azione dello stomaco, i
“cereali” si trasformano in sangue e energia ed
una parte circola a livello del sistema pilo-cuta-
neo, un’altra parte nei meridiani, raggiungendo
tutto il corpo, l’interno come l’esterno, secondo
un ciclo senza fine.
Ecco perchè se si regolarizza il polso “piede”, non
è necessario studiare il polso “pollice” e se si sa
regolarizzare il polso non è necessario osservare
la tinta..... In pratica il grande operaio li associa. Il
grande operaio è colui che conosce i movimenti di
inizio e fine e i movimenti di entrata e di uscita
dello yin e dello yang, del sangue e dell’energia.
PARAGRAFO 14
Huangdi:
“Ho inteso dire che l’energia dei 5 organi e
dei 6 visceri uniscono il punto He (Ho)
passando per i punti Ying (Iong) e Shu (Iu).
Tramite quale via avviene la loro unione e
da dove passa?”
72
Khi Pa:
“Avviene per vie speciali dei meridiani
yang che affluiscono verso l’interno, nei
visceri”.
Spiegazioni e commenti
Ma Shi spiega, Zhang Shi spiega
1. “I 12 Jingmai (meridiani principali) dei 5
organi e dei 6 visceri iniziano al punto Jing (Ting:
pozzo) situato all’estremità delle dita. Esso ha la
proprietà di assorbire l’energia e il sangue dello
strato cutaneo.
Una volta nel meridiano, questo sangue e questa
energia arrivano al punto Ying (Iong: sorgente), si
riversano nel punto Shu (Iu: trasporto), passano al
punto Jing (King: passaggio) e si riuniscono al
gomito e ginocchio al punto He (Ho: riunione).
Per questa ragione Huangdi desidera approfondi-
re i “5 Shu” (antichi) dei 5 organi e i “5 Shu”
(antichi) dei 6 visceri e i loro movimenti di entrata
e di uscita etc. .... Ma i “5 Shu” (antichi) dei 5
organi sono stati esposti al capitolo 2 ; ecco perchè
Khi Pa parla solo del punto He (Ho) dei 6 visceri,
sede di riunione del sangue e dell’energia, prove-
niente dal punto Yuan (Iunn) dei piedi.
2. L’energia Wei (difensiva) si produce (a partire
dai cereali) a livello dello stomaco o più esatta-
mente a livello di Xia Jiao (TR inferiore), raggiun-
ge la faccia e la testa per espandersi nelle zone
appartenenti ai meridiani yang (cioè, fuori meri-
diano).
L’energia ed il sangue circolano fuori dai meridia-
ni, provengono dal punto Wu Li (15GI) apparte-
nente allo Shou Yangming.
Così l’energia dei meridiani yang della mano e del
piede circola dall’alto verso il basso, dalla super-
ficie verso la profondità, dallo strato cutaneo
verso i meridiani, essa penetra nei meridiani per il
punto Jing (Ting) del piede e dal piede passa alla
mano. Ecco perchè si dice: “I Jingmai dei 6 visceri
si manifestano ai 3 Yang del piede, poi essi si
anastomizzano con quelli della mano come l’ener-
gia yang dal centro della terra sale al cielo, poi
ritorna sulla terra per riscaldare “le vie dell’Ac-
qua” (Jing Shui).
PARAGRAFO 15
Huangdi:
“Quali sono i particolari dei punti Ying
(Iong) Shu (Iu) e He (Ho)?”
Khi Pa:
“I punti Ying (Iong) e Shu (Iu) trattano i
meridiani, dunque l’esteriore e i punti He
(Ho) i visceri, dunque l’interiore”.
 Huangdi:
Come si trattano i visceri?”
Khi Pa:
“Si trattano tramite i punti He (Ho).”
Huangdi:
“I punti He (Ho) hanno nomi particolari?”
Khi Pa:
“Il punto He dello stomaco è il Zusanli
(36E).
Il punto He del grosso intestino è il Juxu-
Shanglian (37E).
Il punto He dell’intestino tenue è il Juxu-
Xialian (39E).
Il punto He del San Jiao (TR) è lo Weiyang
(39V).
Il punto He della vescica è il Weizhong
(40V).
Il punto He della vescica biliare è lo
Yanglingquan (34VB)”.
Huangdi:
“Come si pungono?”.
Khi Pa:
“Per la infissione di Zusanli (36E), la gam-
ba è distesa, per l’infissione di Juxu (37E e
39E) la gamba è piegata.
Per l’infissione di Weiyang (39V) la gamba
è all’inizio piegata, poi distesa; per infigge-
re Weizhong (40V) le 2 ginocchia sono
piegate, per pungere Yanglingquan (34VB)
le 2 ginocchia sono piegate alla stessa altez-
za, questo punto si trova all’esterno di
Weiyang (39V).
Per pungere i punti fuori meridiano bisogna
ugualmente localizzarli in modo corretto.
Spiegazioni e commenti
Zhang Shi spiega
“Questo paragrafo definisce l’energia dei tre yang
come una energia sinergica dei tre meridiani yang
esterni e dei visceri interni.
Il Taiyang, lo Shaoyang e lo Yangming sono le
energie dei tre yang: queste energie circolano
fuori dai meridiani e penetrano nei Jingmai dei sei
visceri tramite i punti Rong (Iong: sgorgamento)
e Shu (Iu: trasporto): ecco perchè questi due punti
trattano le affezioni appartenenti ai Jingmai del-
l’esterno.
Il sangue e l’energia circolano nei meridiani e
l’energia dei tre yang si riunisce alle ginocchia e
ai gomiti: ecco perchè i punti He (Ho: riunione)
trattano le malattie dei visceri all’interno.
Dal momento che il sangue circola nei meridiani
provenienti dai sei visceri, i punti Zusanli (36E) ,
Juxu Shanglian (37E) e Juxu Xialian (39E) sono
dei punti He (Ho: riunione) dello Shou Taiyang
(IG) e dello Zu Yangming (E). Da questo fatto
l’infissione di Zusanli (36E) si effettua a gambe
abbassate perchè il meridiano si trova nella regio-
ne inferiore del corpo.
La infissione di Juxu (37E e 39E) si effettua a
piede sollevato per rilasciare i muscoli di questa
zona.
Lo Weiyang (39V) appartiene allo Zu Taiyang
(V), è il punto He (Ho: riunione) del San Jiao
(TR): l’infissione di questo punto si effettua con
dei movimenti di flessione e di estensione per
attivare la circolazione dell’energia del San Jjiao
in questa parte del corpo.
La vescica regge l’Acqua, ecco perchè la infissione
di Weizhong (40V) si effettua a ginocchia piegate.
Lo Shaoyang (VB) appartiene al Legno, ecco
perchè per infiggere lo Yanglingquan (34VB)
bisogna chiedere di piegare le due ginocchia alla
stessa altezza perchè l’energia Legno sia bene
equilibrata (distesa).
La vescica biliare e il San Jiao (TR) hanno la
stessa energia: lo Shaoyang.
In conclusione, i Jingmai (meridiani principali) si
dividono in meridiani della mano e del piede, ma
quando si parla di energia dei tre yin e dei tre yang,
questa divisione non è più in gioco.
“Pungere i punti fuori dai meridiani “: questi punti
non sono altro che i Ying (Iong: scorrimento) e gli
Shu (Iu: trasporto) dei 5 organi e 6 visceri. Al
momento dell’infissione bisogna chiedere di rila-
sciare il braccio e la gamba per facilitare la circo-
lazione dei meridiani.
La domanda di Huangdi riguarda i punti Ying
(Iong), Shu (Iu) e He (Ho) dei 5 organi e dei 6
visceri. La risposta di Khi Pa riguarda solo i punti
He (Ho) dei 6 visceri. Questa domanda e la rispo-
sta servono per spiegare i movimenti di entrata-
uscita dello yin e dello yang, del sangue e del-
l’energia e le comunicazioni esterne-interne dei
Jing Mai.
PARAGRAFO 16
Huangdi:
“Istruitemi sulle malattie dei 6 visceri”.
Khi Pa:
“La sensazione di calore del viso è indice
della malattia dello Zu Yangming (E).
L’abbondanza di sangue nello Yu Luo (Yeu
Lac: vaso-pesce: Lo longitudinale del pol-
mone) è il segno di attacco dello Shou
Yangming (GI).
Il polso duro e scavato del dorso del piede
(polso pedidio) è il segno rivelatore della
malattia dello Zu Yangming (E). Questo
polso è specifico per la determinazione
dello stato energetico dello stomaco.
73
Spiegazioni e commenti
Ma Shi spiega
“Questo paragrafo definisce il sangue e l’energia
circolanti fuori dai meridiani: provengono dallo
Shou e Zu Yangming (GI e E).
1. L’energia Wei (difensiva) è il Han Qi (energia
“freddo”) dello Yangming: da una parte essa
raggiunge la regione cefalica passando per la
commissura esterna dell’occhio, al davanti del-
l’orecchio per diffondere nella regione dei 3 yang,
d’altra parte essa discende e contorna le gengive,
segue lo Yangming, arriva al Renying (9E) e
discende fino al dorso del piede.
Così, parlare di “sensazione di calore al volto”
vuol dire determinare la malattia dello Yangming
con surriscaldamento (lo stesso in caso di irasci-
bilità) dell’energia Wei che affluisce verso il viso.
2. All’esterno, i Jingmai dei 6 organi e dei 5 visceri
rispondono alle 6 energie: Taiyang, Shaoyang,
Yangming, Taiyin... all’interno essi si uniscono
agli organi e visceri per costituire il sistema
pulsologico: polso dello stomaco, polso del cuore,
polso del rene...... In altri termini, all’interno
l’energia dei 5 organi e 6 visceri si unisce ai “5
movimenti”: movimento “Legno”, movimento
“Fuoco”, movimento “Metallo”.... e all’esterno
alle 6 energie: Vento, Freddo, Calore.....
L’energia e il sangue provenienti dal viscere sto-
maco sono condotti fuori dai meridiani principali
verso i grandi Luo e, a partire da questi Luo, essi
si infiltrano nei Sun Luo (piccoli Luo o capillari
energetici) e nella pelle.
Poi seguono i meridiani Shou Yangming (GI) per
riunirsi al di sopra del Yu Luo, cioé al Chi Fu
(Xich Phu: zona cutanea appartenente al polso
“piede”); il sangue e l’energia circolano nei vasi e
si riuniscono al Chi Cun (Xich Thon: polso “pie-
de” e polso “pollice”: polso radiale) del Shou
Taiyin (P). Ecco perchè il testo specifica:
“L’abbondanza del sangue a livello dello Yu Lao
è il segno rivelatore dell’attacco dello Shou
Yangming (GI)”.
Questo per dimostrare che l’energia e il sangue
circolano fuori dei vasi e si riuniscono allo Shou
Yangming (GI): ecco la ragione per la quale Khi
Pha, per rispondere alla domanda di Huangdi
sulle malattie dei visceri, inizia per primo descri-
vendo quelle dello Yangming.
Notiamo, infine, che questo classico coglie spesso
l’occasione, parlando delle malattie, per spiegare
le nozioni riguardanti la nascita e l’inizio, l’entra-
ta e l’uscita dello yin e dello yang, del sangue
dell’energia e particolarmente la nozione dell’in-
terno-esterno del sistema dei Jingmai dei 5 organi
74
e dei 6 visceri. I nostri lettori l’hanno certamente
notato.
PARAGRAFO 17
“Le malattie del grosso intestino sono ca-
ratterizzate da vivi dolori intestinali e
borborigmi;
In inverno, l’offensiva dell’energia “fred-
do” provoca la diarrea con dolori ombelica-
li che impediscono la stazione eretta pro-
lungata.
Le malattie dello stomaco presentano gli
stessi sintomi.
Bisogna pungere Juxu Shanglian (37E)
Spiegazioni e commenti
Zhang Shi spiega
1. “Il grosso intestino è un organo di transito e
regge i movimenti peristaltici: ecco perchè in caso
di disturbi, appaiono i segni di colite spasmodica
e borborigmi.
2. Lo Yangming controlla la “purezza-Metallo”,
in inverno l’attacco del grosso intestino da parte
del freddo sviluppa istantaneamente la diarrea
con dolori periombelicali.
Il grosso intestino controlla il liquido organico;
questo impregna il sistema osseo: ecco perchè in
caso di disturbi, il soggetto non può mantenere la
stazione eretta per lungo tempo.
3. Il grosso intestino e lo stomaco costituiscono il
sistema dello Yangming: ecco la ragione per la
quale, in caso di disturbi, lo stomaco presenta gli
stessi segni dell’intestino.
4. Il punto Juxu Shanglian (37E) appartiene al
meridiano dello stomaco ed è il punto He (Ho) del
grosso intestino”.
PARAGRAFO 18
“Le malattie dello stomaco sono caratteriz-
zate da un gonfiore addominale e da una
gastralgia con ostruzione energetica a li-
vello degli arti superiori, degli ipocondri,
del diaframma e dell’esofago; gli alimenti
non sono in grado di discendere.
Bisogna pungere Sanli (36E).
Spiegazioni e commenti
Zhang Shi spiega
“L’addome è il bastione dello stomaco e dell’in-
testino. Il cardias si trova dietro a Jiu Wei (appen-
dice Xifoidea: 15VC), giusto al di sotto del cuore.
In caso di disturbo allo stomaco, le manifestazioni
cliniche sono essenzialmente il gonfiore
addominale e i dolori al cardias (cardialgia,
gastralgia).
Gli arti superiori dipendono dal cuore e dal pol-
mone.
Gli ipocondri appartengono al fegato.
Una volta giunti allo stomaco, gli alimenti si
trasformano in energia cereale pura (Sheng Qi)
che si diffonde verso il fegato e in energia cereale
impura (Zhuo Qi) che si dirige al cuore e poi al
polmone.
In caso di disturbi dello stomaco, questa energia
circola a ritroso e la sua funzione fisiologica si
arresta con conseguente ostruzione circolatoria a
livello degli arti superiori, degli ipocondri, del
diaframma, dell’esofago.....
E’ consigliato pungere Sanli (36E).
Ma Shi commenta
“Questi tre paragrafi (16, 17 e 18) studiano le
malattie dello Shou e Zu Yangming (GI e E) e il
loro trattamento con l’agopuntura.
1. Lo Zu Yangming designa l’energia dello sto-
maco, il suo vaso raggiunge il volto, ecco perchè
il viso caldo è un segno di disturbo dello Zu
Yangming (E).
2. Lo Shou Yangming designa l’energia del gros-
so intestino. Il Yu Luo (Pesce Luo: vaso
longitudinale del polmone) è il vaso che contorna
la base dell’eminenza tenar, entra nello Yangxi (5
GI) e nel Lieque (7P). Questo Yu Luo è in relazio-
ne con il grosso intestino, ecco perchè la conge-
stione dello Yu Luo è un segno patognomonico
del grosso intestino.
3. Il polso sopraelevato (duro) o infossato (molle)
del dorso del piede è situato a livello dei punti
Chongyang (42E) e Jiexi (41E).
Questo polso è specifico nella determinazione
della malattia dello stomaco.
4. Le malattie del grosso intestino si manifestano
con vivi dolori addominali e borborigmi. I
borborigmi risultano dallo scorrimento dell’ac-
qua nell’intestino; ciò ostacola la risalita del-
l’energia.
In inverno, l’aggressione del freddo la trasforma
immediatamente in diarrea.
I dolori peri-ombelicali con l’impossibilità alla
stazione eretta sono presenti perchè il grosso
intestino è situato in questa regione.
Lo Juxu Shangliang (37E) appartiene al meridia-
no dello stomaco ed è punto He (Ho) del grosso
intestino, questo perchè sia lo stomaco che il
grosso intestino fanno parte del sistema Yangming;
il testo giustifica la scelta di questo punto nel
trattamento delle affezioni di questo viscere (GI).
5. Nelle malattie dello stomaco l’addome è gonfio
con dolore al cardias situato al di sotto del cuore
(cardialgia o gastralgia). La circolazione dell’ener-
gia a livello degli arti superiori ed ipocondri, del
diaframma e dell’esofago è ostruita.... Bisogna
pungere Sanli del meridiano dello stomaco (36E)”.
PARAGRAFO 19
“Le malattie dell’intestino tenue sono ca-
ratterizzate da dolori al basso addome con
irradiazioni ai lombi e al rachide, fino ai
testicoli (1). A volte questi dolori sono
acuti e provocano tenesmo.
La sensazione di calore al davanti del-
l’orecchio, la sensazione di calore o di
freddo alle spalle e tra il mignolo e l’anula-
re e l’indebolimento del vaso meridiano
sono sintomi appartenenti alla malattia del-
lo Shou Tai Yang ....... Bisogna pungere
Juxu Xianlian (39E) (2).
Spiegazioni e commenti
Zhang Shi spiega
1. “Le malattie dell’intestino tenue sono dovute a
disturbi di questo viscere;
L’intestino tenue ha anche il nome di “Chi Chang”
(intestino rosso). Ha il ruolo di separare il “puro”
dall’ “impuro” (decantazione). Infatti la sua fun-
zione consiste essenzialmente nel controllare la
formazione dei liquidi e nell’indirizzare “l’acqua
purificata” verso la vescica.
Di conseguenza, l’energia dell’intestino tenue è
strettamente legata a quella della vescica; per
questa ragione il dolore al basso ventre interessa
sempre i lombi, il rachide e i testicoli.
2. Questi sintomi denotano che la malattia del
meridiano Shou Taiyang (IG) è consecutiva a
quella del viscere: bisogna pungere Juxu Xialian
(39E) punto He (Ho) dell’intestino tenue.
Ma Shi commenta
“Questo paragrafo studia la malattia dello Shou
Taiyang e il suo trattamento.
1. “L’intestino tenue è localizzato nel basso addo-
me ed è limitato posteriormente dai lombi e dal
rachide: la sua energia è legata a quella dei testi-
coli. Così, in caso di disturbi, i dolori intestinali si
irradiano in questa regione. A volte questi dolori
sono pressanti con sensazione di bruciore e stimo-
lo a defecare.
2. Il meridiano dell’intestino tenue inizia all’an-
golo esterno del mignolo, risale verso il polso,
passa all’avambraccio, raggiunge il gomito, sale
lungo la faccia posteriore del braccio, va al collo,
75
raggiunge la guancia dove si divide in 2 rami: uno
arriva davanti all’orecchio e l’altro va alla
commissura interna dell’occhio.
Quindi, la sensazione di calore al davanti del-
l’orecchio, la sensazione di calore o di freddo alle
spalle, la sensazione di calore nel 4° spazio
metacarpale e l’indebolimento di certe zone del
percorso del meridiano del grosso intestino sono
i segni di attacco dello Shou Tai Yang (IG).
Sul meridiano dello stomaco si trova localizzato
Ju Xu Xia Lia (39E), punto He (Ho) dell’intestino
tenue. E’ il punto specifico nel trattamento delle
malattie di questo viscere.”
PARAGRAFO 20
“Nelle malattie del San Jiao (TR), l’addo-
me è gonfio, il basso ventre è teso e le
minzioni sono difficili. Nei casi gravi, l’ac-
qua deborda e si trasforma in idropisia o
ascite (1).
All’esterno, questa sindrome influisce sul
Da Luo (grande Luo) dello Zu Taiyang (V)
e sul Da Luo situato tra il Taiyang (V) e lo
Shaoyang (VB) (2).
Bisogna pungere Weiyang (39V).
Spiegazioni e commenti
Zhang Shi spiega
1. “Lo Shao Jiao aderisce in basso alla vescica: in
caso di disturbi, il sistema energetico è bloccato e
perde le sue funzioni di trasformazione, da cui
conseguono gonfiore addominale e oligo-anuria.
L’acqua deborda e ristagna nel peritoneo, da ciò
consegue ascite.
2. All’esterno questa sindrome può essere svelata
dalla visibilità del Da Luo (grande Luo) dello Zu
Taiyang (V) e del Da Luo dello Shou Shaoyang
(TR) situato nelle gambe, tra il Taiyang (V) e lo
Shaoyang (VB).
Il trattamento consiste nel pungere Weiyang (39V).
Ma Shi commenta
“Questo paragrafo riguarda le malattie del San
Jiao (TR) e il loro trattamento con agopuntura.
1. Il meridiano dello Shou Shaoyang (TR) penetra
nel Quepen (12E), diffonde al Tanzhong (17VC),
si unisce allo Xin Bao (MC), discende al diafram-
ma e si unisce alle “tre uscite” (sorgenti del San
Jiao TR). In caso di disturbi l’addome è pieno di
aria e il basso ventre è teso e duro.
Il San Jiao (TR) è un apparato unico responsabile
del metabolismo energetico di tutto l’organismo;
in caso di disturbi, l’oligo-anuria è la regola.
76
L’acqua ristagna all’interno dell’addome con con-
seguente ascite.
Il Weiyang (39V) è situato al bordo esterno della
piega poplitea tra i due tendini ed è il punto He
(Ho) del San Jiao (TR).
Quando il San Jiao (TR) è colpito, il vaso situato
a questo livello è sofferente."
PARAGRAFO 21
“Nelle malattie della vescica, il basso ad-
dome è infiammato e doloroso ; la
palpazione occasionale provoca un falso
stimolo alla minzione.
La parte superiore della spalla è calda ed il
vaso è indebolito; in più, il soggetto prova
una sensazione di calore nella parte esterna
del piccolo dito del piede e posteriormente
al malleolo esterno: se il vaso è colpito,
bisogna pungere Weizhong (40V).”
Spiegazioni e commenti
Zhang Shi spiega
“La vescica è il “palazzo” dei liquidi organici.
E’ l’ultimo passaggio della trasformazione
energetica.
Quando il palazzo è colpito, il basso addome è
teso e doloroso con impossibilità ad urinare.
La regione superiore della spalla, la parte esterna
del piccolo dito del piede e la zona posteriore del
malleolo esterno sono le zone di passaggio dello
Zu Taiyang (V). La sensazione di calore di queste
regioni è il segno rivelatore della contaminazione
del meridiano (V) per quanto riguarda le malattie
del viscere (V). Il trattamento consiste
nell’infissione del Weizhong (40V).
Ma Shi commenta
“Questo paragrafo riguarda le malattie della ve-
scica ed il loro trattamento con l’agopuntura.
1. L’infiammazione, i dolori del basso addome e
lo stimolo alla minzione dopo palpazione di que-
sta regione sono segni rivelatori della malattia
della vescica.
La regione superiore della spalla è calda ed il
vaso-meridiano che qui si trova è affaticato perchè
questa regione è sede di passaggio del tronco
dorsale del meridiano della vescica sul quale si
trovano i punti: Dazhu (11V), Fengmen (12V).
Il lato esterno del dito mignolo e la regione poste-
riore del malleolo esterno sono caldi e il meridia-
no che qui si trova è affaticato perchè questa
regione appartiene allo Zu Taiyang (V) sul quale
si trovano i punti Zhiyin (67V), Tongqu (66V),
Shugu (65V), Jingmen (63V), Shenmen (62V),
Pushen (61V), Kunlun (60V), Fuyang (59V),
Feiyang (58V), etc...
Il Weizhong (40V) è il punto He (Ho) dello Zu
Taiyang (V); per questa ragione si utilizza per
trattare le malattie della vescica.”
PARAGRAFO 22
“Nelle malattie della vescica biliare, i so-
spiri sono frequenti, la bocca è amara e i
vomiti sono agri; il soggetto ha paura con
l’impressione di essere imprigionato. A
volte si osservano bruciore laringeo ed
espettorazioni frequenti (1).
La “radice” e la “cima” dello Zushaoyang
(VB) sono simultaneamente colpite: biso-
gna osservare le sedi del meridiano che
sono colpite, per applicarci poi la
moxibustione. In caso di “freddo-calore”
(febbre-freddolosità), bisogna pungere
Yanglingquan (34VB)” (2).
Spiegazioni e commenti
Zhang Shi spiega
1. “La vescica biliare è colpita, la sua energia non
può dirigersi verso l’alto ed il soggetto ha bisogno
di attirarla verso i polmoni con conseguenti sospi-
ri frequenti.
La bocca amara ed i vomiti agri provengono dalla
bile.
La paura di essere incarcerato segnala il vuoto
dell’energia della vescica biliare.
I bruciori laringei e l’espettorazione frequente
rivelano che il vaso-meridiano (Zu Taiyang - VB)
è colpito.
2. La “radice” designa la parte inferiore e la
“cima” la regione cervico-dorsale.
La moxibustione è applicata per regolarizzare la
parte colpita (tonifica il vuoto).
La malattia da “freddo-calore” appartiene al me-
ridiano intermediario (metà-esterno, metà-inter-
no). Questo vuol dire che l’energia della VB si
dirige tanto sia verso l’esterno (Taiyang) che
verso l’interno (Yangming).
Lo Yanglingquan (34VB) è il punto He (Ho) dello
Zu Shaoyang (VB).
Ma Shi commenta
“Questo paragrafo riguarda le malattie della ve-
scica biliare ed il loro trattamento con agopuntura.
I sospiri frequenti, la bocca amara, i vomiti agri, la
paura e l’impressione di essere incarcerato sono i
segni di vuoto dell’energia della vescica biliare.
Il bruciore laringeo e le espettorazioni frequenti
sono dovute alla presenza dell’energia perversa
nella vescica biliare.
In pratica bisogna osservare la “radice” e la “cima”
dello Zu Shaoyang (VB). I punti e l’inizio del
Jingmai sono la “radice” e i punti e la terminazio-
ne del Jingmai sono la “cima”.
Applicare la moxibustione nelle sedi affaticate
del meridiano.
Per contro in caso di malattia da “freddo-calore”
(febbre-freddolosità), bisogna pungere lo
Yanglingquan (34VB).
PARAGRAFO 23
Huangdi:
“Quale è il Dao (regola, legge) dell’ago-
puntura?”
Khi Pa:
“La infissione dovrà accedere all’energia
del punto di impatto, senza offendere la
carne.
Si attende l’energia del punto, l’ago scivola
nella fenditura senza incontrare ostacoli, se
incontra la pelle (carne) esso provoca dei
dolori a livello della pelle.
La tonificazione e la dispersione usate a
dispetto di questa regola aggravano la ma-
lattia. Se l’ago offende i muscoli provoca il
rilasciamento. Se non viene espulsa, l’ener-
gia perversa entra in conflitto con lo Zheng
Qi (energia sorgente), si insinua e si installa
all’interno.
L'infissione senza discernimento è in grado
di provocare delle reazioni contrarie."
Spiegazioni e commenti
Zhang Shi spiega
“L’energia del punto di impatto (Qi Xue) provie-
ne dai visceri tramite la via dei Jingmai. Quando
l’ago provoca la sensazione, il punto si infigge
senza difficoltà, come se si approfondisse in una
fenditura. Così il capitolo 37 del Su Wen (Disser-
tazione sull’energia e il sangue: Qi Xue Lun)
specifica: “Quando l’ago raggiunge esattamente
la fenditura non incontra nessun ostacolo.”
L’energia perversa del viscere guadagna l’esterno
tramite la via dei Jingmai e si manifesta a livello
dei punti di impatto.
Questo processo di propagazione della malattia
conferma gli effetti provocati (reazionali) citati
nei paragrafi precedenti:
-”Il viso caldo è indice della malattia dello Zu
Yangming (E) (paragrafo 16);
- il Yu Luo congestionato segnala la malattia dello
Shou Yangming (GI) (paragrafo 16) etc.....
Queste nozioni spiegano che le energie dei visceri
77
si esteriorizzano nella pelle tramite i Jingmai.
La pelle, la carne, i muscoli, le ossa... sono le sedi
di ripartizione dell’energia (esattamente del Jing:
quintessenza) situata fuori dai meridiani. Se l’ago
colpisce la carne (sede sprovvista di punto), essa
provoca un dolore della pelle; se si toccano i
muscoli, questi si rilasciano.
In questi due casi l’energia perversa non viene
allontanata, al contrario essa provoca dei disturbi
alla Zheng Qi (energia-sorgente, energia-vitale o
energia-essenziale) e si diffonde nell’organismo.....
In altri termini, una sbagliata infissione non
allontana l’energia perversa; essa è causa di per-
turbazioni gravi a livello della Zheng Qi.......
perchè l’energia ed il sangue circolano fuori dai
Jingmai e si riversano nei meridiani senza rag-
giungere i visceri, questo è già stato detto nel
paragrafo 16: “Il polso solido e scavato del dorso
del piede (polso pedidio) annuncia la malattia
dello Zu Yangming (E) e non quella del viscere-
stomaco.
78
Questa è la ragione per la quale nel corso dei
commenti del paragrafo 16 ho attirato l’attenzio-
ne dei medici sulle nozioni riguardanti “l’inizio e
la fine, l’entrata e l’uscita dello yin e dello yang,
del sangue e dell’energia” alle quali noi dobbiamo
obbedire, mai opporci."
Ma Shi commenta
“Questo paragrafo riguarda le regole della
infissione: bisogna colpire il punto, sede di riunio-
ne dell’energia circolante nei meridiani, senza
danneggiare le fibre connettive. Quando l’ago
raggiunge l’energia nel punto di impatto, si appro-
fondisce liberamente come in una fenditura e
disostruisce l’energia e il meridiano.
Se si danneggia la carne, si provoca dolore. Se si
danneggiano i muscoli, si provoca rilasciamento.
Se al posto di tonificare, si disperde o viceversa,
si aggrava la malattia. Ecco perchè l’allontana-
mento dell’energia dovuto ad una errata tecnica è
all’origine della perturbazione della Zheng Qi.
 Posologia e nosologia della gravidanza e
delle malattie del post-partum*
Libro IX del Classico dei Polsi di Wang Shu He
Nguyen Van Nghi
SOMMARIO
Il Mai Jing o “Classico dei polsi” di Wang Shu He
del III secolo d.C. è uno dei 5 tesori della Medicina
Cinese.
Iniziammo la sua pubblicazione nel 1974 in que-
sta stessa rivista, ma constatammo che questo
lavoro conteneva nozioni troppo ardite per quel
momento, troppo complesse da comprendere,
decidemmo quindi di approfondire ed assimilare
le basi elementari della medicina orientale prima
di lanciarci nello studio specialistico dei polsi.
Sono passati 15 anni..... molti agopuntori nel
mondo aspirano ad una conoscenza più approfon-
dita di tale argomento, ecco dunque il momento di
proseguire il nostro lavoro interrotto.
Oggi, noi presentiamo ai nostri amici lettori i
primi 3 capitoli del libro IX del Mai Jing che
riguardano i commenti sulla pulsologia e la
nosologia della gravidanza e della malattia post-
partum.
1. Commenti sulla pulsologia nella gravidanza
per la determinazione del sesso.
2. Commenti sulle minacce d’aborto, i disturbi del
Xue Fan (parte sanguigna) e sui vomiti gravidici,
le diarree e i dolori addominali.
3. Sindromi del post-partum: lipotimia (Zhong-
Feng), febbre, malinconia, vomiti, diarree.
Leggendo il capitolo 1, notiamo degli errori evi-
denti che possono colpire il nostro spirito scienti-
fico, domandiamo solo di prendere il testo qual è
scritto, cioé 17 secoli or sono e di apprezzarne
l’interesse storico e pratico nell’ambito della me-
dicina cinese.
I - COMMENTI SULLA PULSOLOGIA NELLA
GRAVIDANZA PER LA DETERMINAZIONE
DEL SESSO
1. Nei libri classici si dice:
“L’orientamento dello yin verso la sinistra con
apparizione dello yang annuncia la gravidanza”.
In questo caso, il sangue e l’energia sono in
equilibrio, lo yang si agita e lo yin si trasforma.
All’esame, l’agitazione dello Shaoyin (C) è il
segno rivelatore di un feto di sesso maschile. Lo
Shaoyin designa ugualmente il vaso-meridiano
del rene, questo comanda il “Bao Men, Shi Hui”
(Bao Mon, Tu Ho: porta del feto, utero).
Il polso “Chi” (Xich o “piede”) appartiene al rene,
se non scompare alla pressione delle dita vuol dire
che si è in presenza di una gravidanza.
I 3 polsi (Cun, Guan, Chi: Thon, Quan, Xich:
“pollice”, “barriera”, “piede”) profondi o superfi-
ciali che non scompaiono alla pressione delle dita,
indicano ugualmente la gravidanza.
2. All’inizio della gravidanza, il polso “piede” è
filiforme e piccolo e le cinque pulsazioni corri-
spondono ad una respirazione (espirazione e
inspirazione).
Al 3° mese, il polso “piede” è agitato e gli altri
polsi sono scivolosi e rapidi, all’appoggio delle
dita si disperdono, ma alla fine del 3° mese, essi
non si modificano più con l’appoggio delle dita.
Se questi polsi sono ugualmente rapidi senza
essere scivolosi, essi appartengono al 5° mese.
3. La determinazione del sesso si deduce a partire
dal 4° mese:
- polso rapido sul lato sinistro: feto di sesso
maschile;
- polso rapido sul lato destro: feto di sesso femmi-
nile;
- polso rapido ai due lati: gravidanza gemellare.
4. Altri apprezzamenti del sesso a livello del
polso:
a.- polso profondo del Taiyin: feto di sesso ma-
schile;
polso superficiale del Taiyang: feto di sesso fem-
minile.
* Revue Française de Mèdecine Traditionelle Chinoise
numero 140, maggio-giugno 1990
79
b. - Polso profondo e pieno dal lato sinistro: feto
di sesso maschile;
c - polso superficiale e mutevole dal lato destro:
feto di sesso femminile;
- polso profondo e mutevole ai 2 lati: gravidanza
gemellare di feto femminile.
d. - polso del “piede” superficiale nei due lati:
gravidanza gemellare di sesso maschile;
- polso del “piede” profondo nei due lati: gravi-
danza gemellare di sesso maschile.
e.Quando la donna si dirige verso sud, domanda-
tele di girare il collo:
- collo voltato a sinistra: feto di sesso maschile;
- collo voltato a destra: feto di sesso femminile.
f. Quando la donna si dirige verso il bagno,
chiamatela ponendovi dietro di lei:
- testa voltata a sinistra indica feto maschile;
- testa voltata a destra, indica feto di sesso femmi-
nile.
g. Nel corso della gestazione:
- presenza di linfonodi mammari al lato destro,
indica feto femminile.
h. La prossima liberazione è segnalata dai seguen-
ti segni:
- perdite ematiche;
- polso superficiale;
- dolori addominali irradiati ai lombi.
i. Se i dolori addominali sopraggiungono verso
mezzanotte, il parto avrà luogo l’indomani.
II - COMMENTI SULLE MINACCE D’ABORTO,
I DISTURBI DI XUE FAN E DI SHUI FAN E SUI
VOMITI, LE DIARREE E I DOLORI
ADDOMINALI
1. Al primo mese di gravidanza, lo Zu Jueyin (F)
controlla il feto.
Al secondo mese, lo Zu Shaoyang (VB) controlla
il feto.
Al terzo mese è lo Shou Jueyin (MC) a controllare
il feto.
Al quarto° mese è lo Shou Shaoyang (TR) a
controllare il feto.
Al quinto mese lo Zu Taiyin (RT), al sesto lo Zu
Yangming (E), al settimo è lo Shou Taiyin (P) a
controllare il feto.
All’ottavo mese è lo Shou Yangming (GI), al
nono è lo Zu Shaoyin (Rn) e al termine è lo Zu
Taiyang (V).
Così, ciascuno di questi dieci meridiani yin o
yang, controllano a turno per 30 giorni il feto.
Il meridiano Shou Taiyang (IG) e lo Shou Shaoyin
(C), non controlla lo sviluppo del feto, ma le
mestruazioni e la produzione del latte.
80
Nel corso della gravidanza, l’agopuntura e la
moxibustione sono formalmente vietate per il
rischio di provocare un aborto.
2. Al terzo mese di gravidanza, la sete e il polso
lento sono i segni rivelatori dell’attacco della zona
“acqua”. Se la donna presenta inoltre dolori
addominali, l’aborto è certo”.
Il polso superficiale con sudorazione è l’indice
dell’ostruzione sanguigna.
Il polso rapido annuncia un'infiammazione con
formazioni piogeniche.
3. Al 5° e 6° mese, il polso rapido segnala una
minaccia d’aborto, mentre il polso rapido il
“Baolu” (metrorragia gravidica); il polso lento è il
segno di una pienezza addominale con dispnea,
mentre il polso superficiale di edema.
4. Domanda:
“Che cosa significa un polso superficiale e rapido
in una giovane donna di 20 anni, con febbricola,
nausea e tosse, a volte diarrea, anoressia, edema e
assenza di mestruazioni?”
Risposta del maestro:
“Secondo le regole, questa donna è incinta. In
effetti, nel soggetto in stato di vuoto, il polso
dovrebbe essere piccolo e debole, ora, in questo
caso, il polso superficiale e rapido è il segno di
Daiyang (cintura yang: segno di armonia dello yin
e dello yang: segno di gravidanza).
Questa febbre compare all’inizio dell’autunno (Li
Qiu: Lap Thu). Perchè? Perchè il polso rapido
annuncia la febbre e la febbre significa “Fuoco”,
figlio del “Legno. La sparizione del fuoco soprag-
giunge al palazzo “Wei” (Mui, 8° branca terre-
stre) perchè Wei (VIII); è Wei “duro” del 6° mese,
periodo nel quale la Terra è in uno stato pletorico,
il Fuoco diminuisce e lo yin inizia a crescere.
Quando giunge l’energia dell’autunno, l’energia
“Fuoco” è eliminata, il calore sparisce e la malat-
tia guarisce spontaneamente.”
5. Al 6° e 7° mese di gravidanza, il polso teso con
febbre è il segno rivelatore del movimento intem-
pestivo del feto con dolori addominali e paura del
freddo. Sotto l’azione del freddo, il feto si ripiega
su se stesso come un ventaglio che si chiuda.
Bisogna prescrivere la decozione di Radix Aconitii
(Fuzi) per calmare il feto.
6. Al 7° mese di gravidanza il polso è pieno e
mutevole, il polso teso e rapido segnala che il feto
gode buona salute; se è profondo e galoppante, il
feto è in pericolo di morte.
7. Al 6° e 7° mese, il distacco di placenta annuncia
sicuramente un aborto imminente.
8. L’insegnamento del maestro:
“Il polso Cun Kou (polso radiale) è ampio e
rugoso. L’ampiezza corrisponde all’energia e lo
stato rugoso al sangue.
Il primo denota un intiepidimento del feto e il
secondo un raffreddamento, l’energia yang vivifi-
ca il feto, l’energia yin gli è fatale.”
9. Domanda:
“Come diagnosticare al polso Cun Kou una gravi-
danza gemellare e una morte intrauterina?”
Risposta del maestro:
“I fattori essenziali nella determinazione della
gravidanza gemellare a livello del Cun Kou sono:
- equilibrio dell’energia Wei e dell’energia dei
meridiani;
- armonia dell’energia Rong;
- controllo dell’attività da parte dello yang;
- padronanza della mutazione da parte dello yin;
- eccesso dell’energia “Jing” (Quintessenza).
D’altra parte, il polso dello Shaoyin piccolo ed
affrettato, è il segno annunciatore della stasi san-
guigna, il meridiano di controllo della gravidanza
è insufficiente, la vita del feto è in pericolo.
Inoltre, se la madre presenta gonfiore e freddo
addominali con gonalgia, sensazione di pesantez-
za lombare e difficoltà ad alzarsi, la malattia
prende il nome di “Xue Bi” (ostruzione sangui-
gna): a volte la prognosi è fatale, sia per la madre
che per il feto. Il trattamento dovrà essere effettua-
to d’urgenza”.
10. L’insegnamento del maestro:
“Come determinare il sesso, lo stato di vitalità o di
morte del feto in una donna che prova dolori
addominali e che presenta un feto che non si
sviluppa?”
Alla palpazione, se il feto si presenta sotto forma
di una tazza rovesciata, è di sesso maschile. Se si
presenta sotto forma di estremità di gomito, è di
sesso femminile.
Alla palpazione, la sensazione di freddo segnala
la morte del feto e la sensazione di calore segnala
la sua vitalità.”
11. Consigli del maestro:
“Una metrorragia in corso di gravidanza con do-
lori pelvici è indice di una sofferenza fetale: dovrà
essere prescritta d’urgenza la decozione di Folium
Artemisiae.
La perdita di sangue in una donna incinta da 3
mesi è il segno di una minaccia d’aborto: sono
consigliate le compresse di Ramulus Cinnamomi
- Poria Cocos” (Guizhi-Fuling).
12. Domanda:
“In una malata con assenza di mestruazioni da 1-
2 mesi, come deve essere considerato, dal punto di
vista fisio-patologico il nuovo ritorno mestruale
con polsi piccoli e rugosi?”
Risposta del maestro:
“E’ la diarrea del mese precedente che influisce
sulla gravidanza, per contro, se malgrado la diar-
rea, le mestruazioni si sono svolte regolarmente,
la donna non è incinta.
13. La donna amenorroica incinta che presenta un
polso teso, non conserverà il suo feto e l’aborto
sarà spontaneo.
14. Nella donna che non sa di essere incinta da
qualche mese, l’epistassi intermittente con cram-
pi ai polpacci è il segno rivelatore della gravidan-
za.
Per contro l’epistassi e gli starnuti che provocano
dei movimenti pelvici non sono indicativi per una
gravidanza.
15. Il polso dove il movimento d’arrivo è prossi-
mo ed il movimento di partenza è allontanato è
considerato un polso di donna gravida con
sanguinamenti intermittenti. Questi sono dovuti
al fenomeno della presenza dello yang con assen-
za dello yin.
16. Domanda:
“Le mestruazioni sono insignificanti. All’esame
dei polsi, il medico diagnostica una gravidanza.
Quale è questo tipo di polso e come bisogna
riconoscerlo?”
Risposta del maestro:
“Al polso Cun Kou, lo yin e lo yang sono regolari,
l’energia Rong e Wei sono armoniose. Appog-
giando le dita, il polso è scivoloso e sollevandole,
è leggero
Lo Yangming e lo Shaoyin seguono il movimento
di questo polso.
La donna presenta inoltre i seguenti sintomi:
corpo freddo, anoressia, cefalea, imbarazzo ga-
strico, nausee e vomiti, respiro leggero e rapido.
L’assenza dello yang è sinonimo di straripamento
dell’energia; quando lo yin è scivoloso, l’energia
è in stato pletorico. Generalmente il polso scivoloso
è indice di una pienezza, fenomeno che spiega il
controllo e la cura dei 6 meridiani sullo sviluppo
del feto.
Quando lo yin incontra il Jing Yang (Quintessenza
yang), questo è disseminato sotto l’azione del-
l’utero con conseguente minaccia d’aborto.
Altro esempio: la pienezza dello yang segnala una
gravidanza gemellare; quando lo yang è insuffi-
ciente, ugualmente ci può essere minaccia d’abor-
to.
17. La donna incinta colpita da disuria, dovrà
usare come rimedio di base le compresse di Radix
Angelicae Sinensis-Bulbus Fritillariae-Radix
Ginseng (Danggui-Beimu-Renshen).
18. Nella donna incinta colpita da edema con
sensazione di pesantezza del corpo, disuria,
freddolosità e paura del freddo, vertigini in posi-
zione assisa o eretta, bisogna prescrivere le polve-
ri di “Rhizoma Angelica Sinensis- Poria Cocos”
(Gui Si - Fuling) come medicazione di base.
19. E’ consigliabile far assumere alle donne incin-
te le polveri di Radix Angelicae Sinensis (Danqgui)
per facilitare il rilascio ed evitare i postumi del
parto.
81
20. L’insegnamento del maestro:
“Una giovane donna consulta il suo medico per
l’assenza delle mestruazioni, il medico risponde:
- l’assenza delle mestruazioni dopo 1 mese corri-
sponde al Gua (disordine);
- l’assenza delle mestruazioni dopo 2 mesi corri-
sponde al Xue (sangue);
- l’assenza delle mestruazioni dopo 3 mesi, allo
Jujunq (Cu Kinh: regole una volta in 3 mesi).
Queste assenze segnalano una gravidanza o un
accumulo di sangue...... vediamo il mese prossi-
mo.
21. Il maestro insegna di nuovo:
“Una giovane donna consulta il medico, questo le
dice:
- un mese di assenza di mestruazioni corrisponde
allo Xue Bi (ostruzione sanguigna);
- due mesi di assenza di mestruazioni corrispon-
dono allo Xue Ji (regole intasate).
Questi 3 mesi di assenza di mestruazioni costitu-
iscono il periodo di formazione del feto nel corso
del quale l’attacco da parte del freddo è sfavorevo-
le. Per proteggere il feto bisogna trattare la ma-
dre”.
22. Il maestro insegna:
“Dopo l’esame il medico dice alla paziente:
- il vostro yin e il vostro yang sono armoniosi;
- la vostra energia yang è “lunga” e la vostra
energia yin è “corta”. Esse si esteriorizzano e non
si interiorizzano;
- i loro movimenti di partenza sono ravvicinati e i
loro movimenti di arrivo sono allontanati.
Questi stati sono considerati come segni di gravi-
danza, ma hanno bisogno di essere trattati d’ur-
genza per evitare minacce d’aborto.
Le donne non sposate (vale a dire senza relazioni
sessuali) possono avere questi segni, ma proven-
gono da formazioni fibromatose, hanno bisogno
di essere trattate d’urgenza, ma unicamente nella
regione “inferiore”.
23. Il maestro insegna:
“Nella donna, il polso yin debole e piccolo, ac-
compagnato da sete, anoressia, assenza di febbre
e freddolosità è un polso che annuncia l’inizio
della gravidanza.
Bisogna prescrivere il decotto di Ramulus
Cinnamomi (Guizhi) da assumere 60 giorni per
mantenere la gravidanza.
Questa meravigliosa indicazione è menzionata
nello Shang Han Lun*
25. IL maestro insegna:
“Il polso Cun Kou piccolo e debole è il segno
rivelatore del vuoto dell’energia e del sangue, in
questo caso la metrorragia e i vomiti con
* vedere “Malattie evolutive dei 3 yin e 3 yang” secondo lo
Shanghan Lun-Ed. NVN.
82
sudorazione sono possibili; altrimenti è il polso
Fu Yang ad essere piccolo e debole.
In primavera, bisogna studiare l’energia dello
stomaco, sono possibili vomiti e diarree; altre
volte l’energia “Acqua” è all’origine della pienez-
za addominale con disuria.
Nella donna, i vomiti e l’imbarazzo gastrico sono
frequenti, mentre le dispnee con arresto delle
mestruazioni sono rare.*
26. Il maestro insegna:
“Nella donna di età superiore ai 50 anni e sempre
mestruata, la diarrea con basso addome duro e
teso è difficile da trattare”
27. Domanda:
“Una donna consulta il suo medico e gli riferisce
che le sue mestruazioni sono modificate. Che cosa
bisogna rispondere?”
Risposta del maestro:
“E’ possibile che le mestruazioni siano influenza-
te da una diarrea con sudorazione e diuresi norma-
le, perchè le regole poco abbondanti sono dovute
a perdita di liquidi.
E’ ugualmente possibile che le regole restino
abbondanti a causa di una costipazione cronica
con assenza di sudorazione.
All’esame il polso Cun Kou è profondo e lento:
profondo perchè risponde all’Acqua e lento perchè
risponde al freddo, si assiste allora ad un fenome-
no di confronto dell’Acqua e del freddo. Per
contro, il polso nascosto del Fu Yang segnala una
non metabolizzazione dei “cereali” dovuta ad un'
insufficienza dell’energia della milza (con feci
liquide) e dello stomaco (con pesantezza del cor-
po). Nel caso del polso piccolo dello Shao Yang e
di polso galoppante dello Shao Yin, l’uomo è
colpito da disuria e la donna da disturbi mestrua-
li.*
Le mestruazioni designano il sangue, mentre i
disturbi del sangue traducono la presenza dell’ac-
qua, ecco perchè questi fenomeni hanno il nome
di “Xue Fan” (disturbi della parte sanguigna).
28. L’insegnamento del maestro:
a. “Il polso Cun Kou (polso radiale) è profondo e
rapido: è rapido quando i suoi movimenti si
esteriorizzano, è profondo quando i suoi movi-
menti si interiorizzano. L’esteriorizzazione se-
gnala la pienezza dello yang, mentre l’interioriz-
zazione l’intasamento dello yin;
b. il polso del Fu Yang è piccolo e teso: piccolo a
causa dell’insufficienza dell’energia dello stoma-
co e teso a causa della respirazione difficile;
c. il polso dello Shao Yin è profondo e scivoloso:
è profondo se l’energia si trova in profondità ed è
scivoloso perchè l’energia è in pienezza. Questi
*In un’altra dizione, le “dispnee” sono sotituite da
“espettorazioni frequenti”.
due polsi si affrontano, il sangue si accumula
nell’utero e i Jing Luo sono ostruiti, questo feno-
meno ha ugualmente il nome di “Xue Fan”.
29. Domanda:
“Con quale disturbi della componente sanguigna
(Xue Fan) si manifestano le malattie?”
Risposta del maestro:
“Si manifestano inizialmente con un arresto delle
mestruazioni, poi con disturbi della componente
liquida. Queste malate sono difficili da trattare.
30. Domanda:
“Con quali disturbi della componente liquidi (Shui
Fan) si manifestano le malattie?”
Risposta del maestro:
“Si manifestano all’inizio con patologie dell’ac-
qua, poi con un arresto delle mestruazioni. Queste
malattie sono facili da trattare. Perchè? E' suffi-
ciente trattare l’edema perchè le mestruazioni
ritornino".
31. Il polso molle e debole. Il polso molle si trova
in posizione Guan (“barriera”) ed il polso debole
al di sopra (alla superficie);
il polso lento è al di sopra (in superficie) ed il polso
rapido al di sotto (in profondità). E’ lento a causa
del freddo ed è rapido a causa dello stato pressato
dello yin: ecco perchè il polso è molle e debole.
Il polso molle segnala l’attacco dell’umidità ed il
polso debole l’attacco del freddo. L’affronto del
freddo e dell’umidità provoca il “Bi” (ostruzione
ed algoparestesia) caratterizzato dai segni:
lombalgia, gastralgia, movimenti difficili degli
arti e parestesia muscolare. Nella donna che pre-
senta questi segni, i movimenti energetici dei
meridiani sono lenti con sensazione di pesantezza
nella regione inferiore del corpo, piedi edematosi
(vedere il segno della ciotola), sensazione di fred-
do e di parestesie nella regione lombare, dispnea
(obbliga il malato ad appoggiarsi ad una sedia per
respirare) e oligo-anuria.
Se la donna presenta inoltre un polso rapido,
questo è segno annunciatore di ematemesi, l’ener-
gia non è eccessiva ed il processo prende il nome
di “Shui Fan” (disturbi della parte liquida), la
Rong (energia nutritiva) e la Wei (energia difen-
siva), si trovano in uno stato di dispersione e la
donna non è incinta.
III - SINDROMI DEL POST-PARTUM: LIPOTIMIE,
ZHONGFENG, FEBBRE, MELANCONIA,
VOMITI, DIARREA
1. Domanda:
“Dopo il parto, la donna rischia queste tre compli-
cazioni:
- il “Jing” (convulsioni-eclampsia);
- lipotimia;
- defecazione difficile.
Perchè?"
Risposta del maestro:
a. l’emorragia del post-partum, lo stato di debo-
lezza dopo una forte sudata, o meglio ancora
l’attacco diretto del vento (Zhong Feng) sono le
cause della malattia “Jing” (convulsioni-
eclampsia);
b. una forte dispersione sanguigna ed una
ipersudorazione sono all’origine della lipotimia;
c. la lipotimia, il polso filiforme e debole, i vomiti,
l’anoressia e le feci dure sono la causa di una
defecazione difficile.
Dopo il parto la sudorazione cefalica è normale, in
effetti il vuoto di sangue associato ad una fissazio-
ne del freddo in basso è la causa dell’isolamento
dello yang in alto, responsabile della sudorazione
unicamente cefalica.
La sudorazione del post-partum è frequente. Quan-
do lo yin e lo yang sono ristabiliti con la
sudorazione, le feci sono dure.
In presenza di nausea e anoressia, bisogna prescri-
vere la decozione di Radix Bupleuri (Chai Hu)
come medicamento di base.
Quando la malattia è liberata, l’appetito ritorna e
la febbre appare al 7° o 8° giorno perchè lo
stomaco è surriscaldato e l’energia è in pienezza.
In questo caso la decozione di Eccesso Energetico
è indicato come medicamento di base.
2. Nella partoriente colpita da Shang Feng (malat-
tia evolutiva da vento), dopo una decina di giorni
senza remissioni con cefalea, paura del freddo,
febbre, sensazione di durezza sotto-cardiaca
(epigastrica), vomiti e sudorazioni, bisogna pre-
scrivere la decozione dello Yang Dan citato nello
Shang Han Lun, chiamata anche la decozione di
Ramulus Cinnamomi (Guizhi).
3. Nella partoriente colpita da Zhong Feng (attac-
co diretto del vento) con febbre, volto
arrossato,dispnea e cefalea, il decotto di
Phyllostachys nigra (Zhuye) è indicato come me-
dicamento di fondo.
4. Nel post-partum i dolori addominali sono trat-
tati con Radix Angelica Sinensis (Danggui).
5. L’insegnamento del maestro:
“Dopo il parto i dolori addominali e l’inquietudi-
ne impediscono alla partoriente di allungarsi e
questi disturbi sono trattati con la polvere di
Fructus Aurantii (Zhishi) e Radix Paeonia Alba
(Shaoyao), considerati come medicamenti di base.
Se questa prescrizione non porta al risultato atte-
so, esiste un intasamento sanguigno nella regione
sotto-ombelicale, bisogna usare la decozione che
mira ad evacuare la stasi.
6. 7 o 8 giorni dopo il parto, la palpazione dolorosa
del basso addome senza segni di attacco del
83
Taiyang, annuncia la presenza di lochi.
Costipazione dopo 4 o 5 giorni, polso filiforme del
Fu Yang, aumento dei segni di pienezza, inquie-
tudine serale, febbre, anoressia e delirio sono
dovuti alla presenza di calore interno a livello
della vescica.
La decozione dell’Eccesso Energetico è indicata
e scomparsa di questi sintomi si ha spontanea-
mente dopo l’evacuazione di materiale.*
7. Durante il periodo dell’allattamento (materno)
se la giovane madre è in stato di vuoto e di
* (NDT: nel Tianjin, è consigliata l’aggiunte di Colla Asini ‘A
Jiao’).
Nota 3. Vedere Shanghan Lun (Malattie evolutive dei 3 yin e
3 yang). Ed N.V.N
84
debolezza, con inquietudine e vomito, sono indi-
cate le compresse di Caulis Bambusae (Zhubi)
come medicamento di base per rinforzare l’ener-
gia del “centro” (sistema Rt-E).
8. Febbre e defecazione abbondante dopo il parto
sono segni di vuoto e di debolezza estrema della
madre. La decozione di Radix Pulsatillae
(Baitouweng) con l’aggiunta di Radix
Glycyrrhizae (Gancao) è indicata come rimedio
di base.**
**Vedere formula magistrale ne “Le malattie evolutive dei 3
yin e dei 3 yang” (Shanghan Lun) e nella “Farmacologia in
medicina orientale” - Ed. NVN
 notizie
a cura della redazione

Attività accademiche della China Association of Data: settembre 1991

Acupuncture and Moxibustion. Sede: Xi'an

6. 6° Simposio nazionale sui meridiani.

1. Simposio sull'utilizzo dei punti standard di
agopuntura negli animali da esperimento.
Argomenti: discussione sulla localizzazione degli
agopunti nel topo, porcellino di Guinea, coniglio,
cane e gatto. Organizzazione strutturale e funzio-
ne degli agopunti; atlante standard degli agopunti.
Data: maggio 1991
Sede: Nanjing
Argomenti: focalizzazione dello studio clinico
dei meridiani sulla base della ricerca sperimentale
e degli studi sulla letterattura medica.
Data: ottobre 1991
Sede: Changsha

2. 2° Simposio sulle esperienze cliniche di appli-

cazione di singoli agopunti.
Argomenti: scambio di esperienze, dimostrazio-
ne e discussione sulla applicazione del singolo
agopunto.
Data: giugno 1991
Sede: Shanghai

3. Simposio accademico in memoria del 100°

anniversario della nascita di Wu Zhao Xuan.
Argomenti: 1. articoli storici; 2. discussione sul
pensiero di Wu Zhao Xian; 3. clinica e ricerca
sulla prescrizione e trattamento nelle patologie
secondo l'applicazione delle regole mezzanotte-
mezzogiorno Zi Wu Liu Zhu.
Data: luglio 1991
Sede: Chengdu

4. Simposio accademico internazionale sulle tec-

niche di agopuntura e moxibustione.
Argomenti: dimostrazione delle tecniche di ago-
puntura e moxibustione
Data: agosto-settembre 1991
Sede: Harbin

5. 4° Simposio nazionale sull'astenia ed analgesia

mediante agopuntura.
Argomenti: scambio degli sviluppi dell'astenia ed
analgesia con agopuntura in clinica.

85
 biblioteca di medicina cinese
recensioni dalla letteratura in lingua inglese

a cura della redazione

Dalla letteratura in lingua inglese Acumoxa Therapy vol. 2

Reference Study Guide
Richard Feit, Paul Zuiewaski
Acumoxa Therapy vol. 1
Paradigm Pubblication, Brookline,
Reference Study Guide
Massachussetts
Richard Feit, Paul Zuiewaski
pp. 195
Paradigm Pubblication, Brookline,
Massachussetts
Il secondo volume della serie "Acumoxa Therapy"
pp. 143
porta il lettore dalla introduzione teorica sui fon-
damenti, teoria e sistemi della medicina cinese
Questo volume, utile ed opportuno, contiene una
(del primo volume) all' applicazione pratica della
sintesi delle terapie eseguibili con agopuntura e
clinica. Come il primo volume, anche questo
moxibustione. Include un'introduzione sui princi-
secondo è ideale per la didattica e per l'istruzione
pi, meridiani, punti, patogenesi, metodi diagnostici,
pratica del medico interessato alla terapia con
tecniche di terapia: le informazioni necessarie per
agopuntura e moxibustione.
la preparazione di base ed un rapido avvio alla
Il testo introduce al trattamento delle malattie,
clinica.
osservandole secondo due differenti nosografie:
La maggior parte del testo utilizza delle tabelle per
quella occidentale e quella tradizionale cinese.
migliorare la comprensione e facilitare la
Questo duplice affronto è in linea con il concetto
memorizzazione. Gli argomenti sono presentati
che non esistono due medicine, ma soltanto due
secondo una sequenza basata sulla clinica che
differenti metodi di osservare l'uomo; inoltre,
descrive chiaramente e dettagliatamente i principi
introduce con efficacia alla pratica clinica del-
della terapia. Somiglianze e diversità tra i vari
l'agopuntura-moxibustione.
quadri clinici sono descritte con limpidezza. Per
La prima parte del testo presenta la nosografia
favorire l'utilizzo pratico del testo tutti i termini
sindromica tradizionale cinese ed i relativi schemi
sono stati omologati a quelli in uso nella letteratu-
di terapia; la seconda parte illustra 65 differenti
ra più moderna. In aggiunta, vengono incluse nel
malattie di comune riscontro, suggerendo come
testo le tecniche di agopuntura basate sulla teoria
interpretarle secondo la teoria della medicina tra-
dei 5 movimenti: si tratta del primo affronto di
dizionale cinese.
questo argomento nei testi in lingua inglese.
La scelta dei punti è sufficientemente appropriata
Il volume è sintetico, pratico, libero da eccessive
e spesso assai dettagliata.
discussioni teoriche e cliniche ed offre ai lettori un
Anche in questo secondo volume l'utilizzazione
argomento difficile con metodo molto didattico.
di molte tabelle favorisce la comprensione e faci-
lita la memorizzazione.

86
 bibliografia
a cura del centro bibliografico della Qiu Tian
San Marino tel 0549-906490

Tipo di patologia Aborto abituale R.C.S. *

Titolo della rivista Rivista Ital. di Med. Cinese Numero rivista: 4
Lingua Italiano
Anno di pubblicazione 01-07-'88 Numero pagina: 49
Autore Ricciarelli - Di Concetto Ultima pagina: 0
Titolo articolo Ostetricia e ginecologia: lo stato attuale della ricerca in Cina

Tipo di patologia Aborto e Chong Mai *

Titolo rivista Rivista Ital. di Med. Cinese Numero rivista: 2
Lingua Italiano
Anno di pubblicazione 01-03-87 Numero pagina: 51
Autore Minelli Ultima pagina: 0
Titolo articolo Chong Mai: gravidanza, aborto, ipogalattie, sterilità

Tipo patologia Aborto: provocazione *

Titolo rivista Rivista Ital. di Med. Cinese Numero rivista: 1
Lingua Italiano
Anno Pubblicazione 01-01-'88 Numero pagina: 58
Autore Nguyen Van Nghy - TVN Ultima pagina: 0
Titolo articolo Trattamento delle malattie energetiche

Tipo di patologia Abuso di bevande *

Titolo rivista Rivista Ital. di Med. Cinese Numero rivista: 5
Lingua Italiano
Anno pubblicazione 01-09-'87 Numero pagina: 35
Autore Nguyen Van Nghy Ultima pagina: 0
Titolo articolo Trattamento delle malattie energetiche

Tipo di patologia Acne cistica C.C. *

Titolo rivista Rivista Ital. di Med. Cinese Numero rivista: 3
Lingua Italiano
Anno pubblicazione 01-05-'89 Numero pagina: 88
Autore Zhou Ming Xi - Lucio Sotte Ultima pagina: 0
Titolo articolo Acne cheloidea Casi Clinici

Tipo patologia Acne comune

Titolo rivista Rivista Ital. di Med. Cinese Numero rivista: 3
Lingua Italiano
Anno pubblicazione 01-05-89 Numero pagina: 17
Autore Muccioli Massimo Ultima pagina: 20
Titolo articolo Acne comune (Xun Chang Cuo Chuang)

87
 corsi e congressi
a cura della redazione
Comunicato della redazione
Per favorire l'organizzazione di questa
rubrica e la diffusione delle notizie
riguardanti l'organizzazione di corsi e
congressi in Italia ed all'estero preghia-
mo i lettori della Rivista Italiana di
Medicina Cinese di comunicare alla
redazione i dati ad essi relativi in
anticipo indicando chiaramente il titolo
del corso o congresso, la sede, la data
o le date ed il recapito della segreteria
organizzativa.Tutte le comunicazioni
vanno inviate al seguente indirizzo:
dott. Lucio Sotte, C.so Garibaldi, 160,
62012 Civitanova Marche,
tel. 0733-770654.
Nuove Frontiere dell'Agopuntura e della Medicina
Cinese
Gruppo di Studio "Società e Salute"
16 novembre, aula della Nuove Patologie
Policlinico S. Orsola, Bologna
La Scuola Italiana di Medicina Cinese organizza
questo incontro per fare il punto sulla situazione
italiana ed internazionale dell'Agopuntura e della
Medicina Tradizionale Cinese. E' prevista la par-
tecipazione di illustri rappresentanti italiani, eu-
ropei e cinesi: oltre al dott. Giorgio Di Concetto ed
agli altri docenti della Scuola Italiana di Medicina
Cinese, interverranno al Congresso: Nguyen Van
Nghi, J.M. Kespì, J. Bossy, G. Guillaume, C.
Remmp (Francia), C. Jonescu Tirgoviste (Roma-
nia), Qian Chu Yi (Cina).
88
Segreteria
Corso Garibaldi 18, 47100 Forlì
Tel. 0543-30689
The 1st Guangzhou International Conference of
Traditional Chinese Medicine
11-13 ottobre Guangzhou (Canton) Cina
Il Congresso è organizzato dal Guangzhou College
of Traditional Chinese Medicine presieduto dal
prof. Li Renxiang, Presidente del Guangzhou
College of T.C.M. e della Guangzhou, Taiwan,
Hongkong and Macao Frienship Association of
T.C.M.
Per informazioni rivolgersi alla redazione della
Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese
0733/770654.
Malattie Neuro-immuno-endocrine in Medicina
Tradizionale Cinese
11-12 ottobre 1991, Bardolino
XI Congresso Nazionale della S.I.A. (Società
Italiana di Agopuntura)
Durante il Congresso sarà convocata l'Assemblea
del sigg. Medici, Soci della S.I.A., per le elezioni
del Consiglio Nazionale.
International Congress on Traditional Chinese
Medicine
18-22 ottobre, Beijing (Pechino) Cina
Per informazioni rivolgersi alla redazione della
Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese
0733/770654.
VI Romanian International Congress of Acupuncture
1-2 November 1991, Bucharest, Romania
Per informazioni rivolgersi alla redazione della
Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese
0733/770654.