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Bimestrale scientifico a cura
della Scuola Italiana di Medi-
cina Cinese Gruppo di Studio
“Società e Salute”
Corso Garibaldi, 18 47100 Forlì
Iscritto nel Registro della Stam-
pa del Tribunale di Forlì con il
n° 667 in data 28-12-1984
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postale del gruppo IV Pubblicità
inferiore al 70%
Anno Ottavo Numero 4
Luglio-Agosto 1992
Direttore Responsabile
Giorgio Di Concetto
Direttore Scientifico
Lucio Sotte
Comitato Editoriale
Ettore De Giacomo: didattica
Carlo Fiocca: rapporti
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Massimo Muccioli: bibliografia
Lucio Pippa: università
Camillo Schiantarelli: ricerca
scientifica
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Civitanova Marche
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Rivista Italiana di
Medicina Tradizionale Cinese
edizione italiana del
Journal of Traditional Chinese Medicine
18 Beixincang Dongzhimen Nei, Beijing People's Republic of China
Direttore: Prof. Niu Si Yuan Editore: Wei Yuanping
interventi da
Revue Françoise de M. T. C., The Journal of Chinese Medicine
Collaboratori
Anna Maria Seghetti.
Cura delle Traduzioni
Anna Maria Seghetti, Angelo Sprea.
Norme Redazionali e Pubblicazione di Articoli Originali
La Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese pubblica articoli di didattica, ricerca,
aggiornamento, clinica ecc. secondo un piano redazionale che prevede due categorie di
Autori: quelli espressamente incaricati dalla redazione e quelli episodici. Dei lavori
originali, sia didattici che clinici, possono essere inviati alla Redazione, anche in assenza
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debbono pervenire in Redazione dattiloscritti a doppio spazio su una sola facciata,
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in inglese ed in italiano di non oltre 15 righe di 50 battute. Sulla prima pagina debbono
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separati, già pronti per la riproduzione fotografica, numerati e provvisti di chiare
didascalie, anche le tabelle (da limitare all'essenziale) vanno allegate su fogli separati,
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Cura dell'immagine El Cito
In Copertina Lastra tombale in terracotta con musicanti, dinastie del Nord e del Sud
(420-589 d.C.), sito archeologico di Dengxiang, provincia Henan, Cina
Prezzo di Copertina Italia, lire 30.000
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Italiana di Medicina Tradizionale Cinese, Gruppo di Studio "Società e Salute"
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Gruppo di Studio “Società e Salute” c/o dott. Lucio Sotte, corso Garibaldi 160,
62012 Civitanova Marche MC Italy.
3
 Anno Ottavo Numero 4 Luglio-Agosto 1992

Sommario

Editoriale
Basi della medicina cinese
Semeiologia
8 Lucio Pippa I 28 polsi patologici della medicina tradizionale cinese, bing mai
Sindromi dei livelli, strati, riscaldatori
11 Lucio Sotte 5. le sindromi degli strati o malattie febbrili: introduzione, classificazione,
sindrome dello strato wei
Diagnostica degli organi e dei visceri
20 Giorgio Di Concetto Le sindromi complesse: la sindrome da deficit di energia di rene e polmone
VIII Congresso Gruppo di Studio "Società e Salute"
23 Anna Maria Seghetti Esperienze cliniche nella periartrite scapolo-omerale: valutazione critica
cinesiologica

dal Journal of Traditional Chinese Medicine vol. 11 n° 4 '91

Speciale
30 Huo Shaotang Situazione mondiale dello sviluppo della medicina tradizionale cinese e
delle sue prospettive
Nuove applicazioni della m.t.c.
34 Lu Weibo Trattamento dell'AIDS con la medicina tradizionale cinese e la sua
farmacologia
Osservazioni cliniche
36 Mei Li et. altri Effetti dell'iniezione del polisaccaride del Zhuling in bambini debilitati con
diminuzione delle difese
39 Li Yiqing Trattamento delle istamino-cefalee con l'agopuntura sul punto Dazhui
(14TM)
40 Zhao Jian Agopuntura sui punti Huatuojiaji (extra 21) per il trattamento del dolore
epigastrico acuto
41 Zhong Jishang Trattamento con agopuntura di 96 casi di lesione del nervo crurale superio-
re
43 Chen Peifang Agopuntura sul punto Yangsheng per il trattamento dei disturbi della voce
in 110 casi

4
 Applicazioni dell'auricoloterapia
45 Chen Gongsu et. alt. Come migliorare l'efficacia dell'auricoloterapia con semi di Vaccaria nel
trattamento della colelitiasi
La craniopuntura
50 Lu Shoukang Terapia di craniopuntura e sua applicazione clinica
Esperienze cliniche personali
56 Wu Zhongchao Esperienza del dott. Xu Rui Zheng nel trattamento della verruca plana con
agopuntura
58 Lu Rong et. altri Applicazione di un singolo agopunto per trattamento
Ricerca di base
59 Wang Youjing et. altri Effetti del naloxone sulle variazioni indotte dall'elettroagopuntura su:
soglia del dolore in neurotrasmettitori nel cervello di ratto
Estratti
62 autori vari Estratti dal III Simposio Nazionale sulle Terapie Alternative
Qigong
65 Wang Chongxing et. altri La prevenzione e la cura della salute con il qigong
Domande e risposte
68 Hu Jinsheng Domande e risposte
Letture
70 Qu Jingfeng Farmaci che purificano il calore

dalla Revue Françoise de Medicine Traditionelle Chinoise

74 Nguyen Van Nghi Meridiani distinti - Jing Bie

Rubriche
87 Bibliografia

88 Biblioteca

5
6
 editoriale

Il Trattato di Agopuntura e Medicina Cinese della UTET

E' imminente la pubblicazione da parte della UTET

del Trattato di Agopuntura e Medicina Cinese.
Si tratta di un'opera che presentiamo agli interes-
sati con una speranza ed una certezza: la speranza
di rispondere in modo adeguato ad un bisogno
presente nei colleghi che si occupano di medicina
cinese, la certezza di avere fatto, con fatica ed
entusiamo, tutto il possibile per colmare una lacu-
na inerente allo sviluppo di questa medicina in
Italia.
Gli autori ed i collaboratori del trattato apparten-
gono al Gruppo di Studio "Società e Salute"; in
questo modo l'opera non nasce "asettica", ma
riflette l'esperienza didattica e professionale di un
gruppo omogeneo, impegnato a diffondere la
medicina cinese sia a livello pubblico che privato:
l'insegnamento universitario mediante corsi di
perfezionamento effettuati presso facoltà medi-
che ne è l'espressione migliore.
Evidentemente, pur rispecchiando una didattica
completa, si tratta di un testo che va integrato con
la pratica clinica; per questo motivo gli stessi
autori e collaboratori sono disponibili ad insegna-
re questa medicina a tutti quei colleghi che esigo-
no un insegnamento vivo, in continuità dialettica
con l'apprendimento teorico. In questo modo lo
studio di un testo non rimane arido, ma viene
arricchito da un apporto vitale e continuativo.
Proponiamo, quindi, quest'opera in un contesto
"globale" di didattica teorico-pratica, dal momen-
to che riteniamo di valore fondamentale la forma-
zione di medici seriamente preparati nell'ambito
del contesto sanitario italiano.
In questo clima di disfacimento etico e culturale
una proposta concreta diventa significativa.

7
 semeiologia
I 28 polsi patologici della medicina
tradizionale cinese, bing mai:
polso superficiale fu, polso profondo chen
Lucio Pippa *
polso superficiale fu
E’ un polso che “galleggia” alla superficie della
pelle e viene percepito bene a livello superficiale
e meno a livello medio e profondo. Lo si apprezza
dunque facilmente, appena posate le dita appare
forte ma, esercitando anche una leggera pressio-
ne, diminuisce la sua forza pur non scomparendo.
Analisi e significato
Il polso superficiale Fu è classificato come polso
yang in quanto superficiale ed esterno. E' correlato
a sintomi di superficie ed esprime l’aggressione
del Biao e di cause esterne.
Talora il polso Fu può essere presente in assenza
di segni di aggressione cosmopatogena: tale situa-
zione si verifica a seguito di un deficit dello yin (
o talora di sangue) che non trattenendo più lo yang
ne provoca il superficializzarsi.
Polsi associati al polso superficiale
Polso Fu Shuo (polso superficiale e rapido)
Il carattere rapido, associato al polso Fu, esprime
* Scuola Italiana di Medicina Cinese Gruppo di Studio
"Società e Salute"
8
la presenza di calore all’esterno del corpo. Tale
situazione si verifica in particolare nelle aggres-
sioni da vento-calore esterno.
Polso Fu Jin (polso superficiale e teso)
Il carattere teso, associato al polso Fu, esprime la
presenza di freddo all’esterno del corpo. Tale
situazione è dovuta ad aggressione cosmopatogena
da vento-freddo.
Polso Fu Se (polso superficiale e rugoso)
Tale associazione esprime sempre un’aggressio-
ne esterna che però sopravviene in un soggetto
con vuoto di Xue (sangue); in altre parole il polso,
al tempo stesso superficiale e rugoso, esprime una
duplice componente: una di origine esterna (l’ag-
gressione cosmopatogena) ed una di origine inter-
na (il vuoto di sangue).
Polso Fu Shi (polso superficiale e pieno)
La presenza di questo polso evidenzia una buona
difesa dell’organismo contro l’agente cosmico
esterno e, al tempo stesso, la possibile presenza di
calore. L’energia di difesa, la Weiqi, si oppone
con forza alla penetrazione dell’agente patogeno
localizzato in superficie.
Polso Fu Xu (polso superficiale e vuoto)
Tale situazione evidenzia un'insufficienza dello
yang e una cattiva condizione generale con loca-
lizzazione dei sintomi all’esterno. Si tratta fre-
quentemente di pazienti affetti da malattie croni-
che che subiscono un grave attacco da parte del-
l’energia perversa.
Polso Fu Huan (polso superficiale e moderato)
Esprime solitamente l’attacco del vento perverso
esterno ed è, con frequenza, associato alla presen-
za di artralgie migranti.
Polso Fu Duan (polso superficiale e corto)
E’ sempre un segno di deficit, solitamente di
deficit del Qi.
Polso Fu Chang (polso superficiale e lungo)
E’ sempre segno di eccesso.
Polso Fu Da (polso superficiale e grande)
E’ correlato al calore estivo ed alla sua influenza
patogena.
Localizzazioni Cun, Guan, Chi
La presente trattazione non può prescindere dallo
studio approfondito effettuato da Li Shi Zhen in
relazione alla percezione del polso nelle singole
posizioni. Li Shi Zhen, in anni di osservazioni,
formulò una sua corrispondenza tra posizioni ed
organi in relazione alla quale considerava il polso
del piede espressione del TR inferiore, associan-
dovi in tale contesto la patologia intestinale. Una
volta compresa questa connessione apporta uni-
camente un arricchimento alla possibilità diagno-
stica.
La presente precisazione è naturalmente da tenere
in considerazione anche nella descrizione di tutti
i polsi.
1. Al pollice (Cun)
Bilateralmente (Tr superiore):
- vento esterno che aggredisce la parte alta del
corpo con cefalea;
- vento-calore e Tan (catarri-mucosità) che ostru-
iscono il riscaldatore superiore.
A sinistra (cuore):
- ascesa dello yang di cuore con insonnia, irritabi-
lità, ansia ecc.
A destra (polmone):
- aggressione da vento esterno con situazione di
eccesso nel polmone e ribellione del Qi (Qi Ni) di
polmone: tosse, asma, dispnea.
2. Alla barriera (Guan)
Bilateralmente (TR medio):
- deficit del Qi della milza con invasione del Qi di
fegato in eccesso.
A sinistra (fegato):
- ostacolo alla circolazione del Qi del fegato con
stasi e comparsa di dolore;
- agitazione del vento, con comparsa di cefalea e
vertigini.
A destra (milza):
- stasi del Qi della milza con comparsa di dolore
addominale, nausea, vomito.
1. Al piede (Chi)
Bilateralmente (TR inferiore):
- disequilibrio nel riscaldatore inferiore con diffi-
coltoso transito di feci ed urine: stipsi ed anuria.
A sinistra ed a destra (rene):
- deficit del Qi di rene con comparsa di sintomi
quali lombalgia, disuria, irregolarità mestruali.
Pulsologia differenziale
Polso Kong, cavo: è superficiale, ma vuoto all’in-
terno.
Polso San, diffuso: è meno distinto, grande ma
debole.
polso profondo chen
E' un polso forte all'interno e molle all’esterno.
Premendo superficialmente, è poco percepibile;
aumentando la pressione delle dita, lo si avverte
bene a livello del piano osseo come del “cotone
che avvolge la sabbia”.
Analisi e significato
Il polso Chen è considerato un polso yin. E'
correlato a sintomi interni e, dunque, indica che la
malattia interessa il Li (interno).
Il polso Chen può esprimere sia una pienezza che
un vuoto interno: nel primo caso il polso, oltre ad
essere profondo, è forte ed è correlato ad un
accumulo di energia perversa a livello profondo
con ostruzione ed ostacolo alla circolazione di Qi
e Xue (energia e sangue); nel secondo il polso, che
appare profondo e senza forza, esprime un deficit
di Qi (energia), che riconosce a monte una debo-
lezza d’organo.
Polsi associati al polso profondo
Polso Chen Chi (profondo e lento)
Un polso Chen lento indica la presenza nel Li
(interno) di freddo.
Polso Chen Hua (profondo e scivoloso)
Quando il polso Chen è associato alla tipica per-
cezione del polso Hua, ciò significa che all’inter-
no è presente un'ostruzione causata dai Tan
(mucosità-catarri).
Polso Chen Xian (profondo e a corda)
Indica una stasi del Qi di fegato.
Polso Chen Se (profondo e rugoso)
Tale polso indica la presenza di una malattia
interna con stasi o vuoto di sangue e di Ying
(energia nutritiva) a livello degli organi.
L’eventuale specifica localizzazione di tale tipo
di polso fornirà ulteriori elementi alla diagnosi,
indicando in modo specifico l’organo ed il movi-
mento interessati.
9
Localizzazioni Cun, Guan, Chi
1. Al pollice (Cun)
Bilateralmente (TR superiore):
- ritenzione di liquidi;
- ostruzione del TR superiore da parte dei Tan
(catarri-mucosità).
A sinistra (cuore):
- deficit dello yang di cuore: il paziente si presenta
poco attivo e desidera dormire.
A destra (polmone):
- deficit del Qi di polmone: sono presenti sintomi
respiratori quali asma, tosse, dispnea.
2. Alla barriera (Guan)
Bilateralmente (TR medio):
- freddo che ristagna al TR medio: il paziente
presenta dolore addominale.
A sinistra (fegato):
- ostacolo al flusso del Qi del fegato: è presente
dolore.
A destra (milza):
- deficit del Qi della milza con diarrea, astenia.
3. Al piede (Chi)
Bilateralmente, a sinistra ed a destra:
- deficit della Yuan Qi e del Qi del rene con
lombalgia, diarrea, incontinenza urinaria, impo-
tenza, sterilità, leucorrea.

Pulsologia differenziale
Polso Fu nascosto: occorre cercarlo ed il battito è
leggero.
Polso Lao laborioso: è profondo ma teso, pieno.

10
 sindromi dei livelli, strati e riscaldatori*
5. le sindromi degli strati o malattie febbrili:
introduzione, classificazione,
sindrome dello strato wei
Lucio Sotte**
introduzione
Nel 1746 i discepoli di Ye Tian-Shi pubblicarono
il Trattato delle Malattie Febbrili dovute a Fattori
Esogeni o Wen Bing Lun.Tale testo è denominato
anche Wen Re Lun. Questo trattato andò a colmare
alcune lacune dello Shang Han Lun.
Nel trattato di Zhang Zhong Jing era esaminata la
penetrazione del vento-freddo all’interno dei li-
velli energetici. Nel Wen Bing Lun si esamina
come il calore esterno penetri nell’organismo
attraverso l’aggressione dei quattro strati:
- Wei Fen o strato dell’energia difensiva;
- Qi Fen o strato dell’energia mista;
- Ying Fen o strato dell’energia nutritiva;
- Xue Fen o strato del sangue.
Si definiscono, attraverso le sindromi degli strati,
tre tipi di patologie:
- Re Bing, patologie febbrili generate dal calore;
- Wen Bing, patologie febbrili acute di natura
infettiva;
- Wen Yi, patologie infettive epidemiche.
Da questa classificazione si desume che la medi-
cina cinese del XVII-XVIII secolo aveva intuito
la natura infettiva ed epidemica di alcune pa-
tologie che è poi stata definita, dagli studi scien-
tifici occidentali, di natura batterica e/o virale.
Il morbillo, la rosolia, la varicella ed altre malattie
esantematiche possono essere inquadrate in me-
dicina tradizionale cinese secondo il criterio delle
Si Fen Zheng (sindromi dei quattro strati).
Se si esaminano approfonditamente le sindromi
degli strati, ci si rende conto che alcuni dei quadri
clinici si sovrappongono quasi perfettamente ad
altri descritti tra le sindromi dei livelli. Ciò accade
perchè il freddo che penetra in profondità si tra-
sforma in calore e si manifesta con segni di calore.
* da "Le patologie di origine cosmopatogena", Qiu Tian,
San Marino, 1991
** Scuola Italiana di Medicina Cinese, Gruppo di Studio
"Società e Salute"
Altri quadri clinici sono assai diversi da quelli
descritti da Zhang Zhong Jing.
Le sindromi Tai Yang, Yang Ming e Shao Yang
appartengono allo Yang ed assomigliano in parte
alle sindromi degli strati Wei e Qi. Le sindromi
Tai Yin, Shao Yin e Jue Yin appartengono allo
Yin e differiscono profondamente dalle sindromi
dello strato dell’energia nutritiva Ying e del san-
gue Xue. Nelle sindromi dei livelli Yin la
sintomatologia è dominata dal deficit dell’organi-
smo; ciò si esprime prevalentemente con segni di
vuoto e di freddo. Le sindromi degli strati Rong e
Xue sono invece caratterizzate dalla trasforma-
zione del calore in fuoco che aggredisce sempre
più in profondità, fino a perturbare gravemente lo
Shen ed il sangue.
Anche in questa analisi si procede dall'esterno
Biao all'interno Li e la patologia è tanto più grave
quanto più si approfondisce.
1. Lo strato dell’energia difensiva Wei Fen rap-
presenta la superficie. La sua patologia corrispon-
de ad un attacco del mantello cutaneo e soprattutto
delle prime vie respiratorie.
2. Lo strato dell’energia mista Qi Fen è in relazio-
ne con l’interno e si esprime con segni interessanti
organi e visceri toraco-addominali: il polmone, lo
stomaco e l’intestino, la vescicola biliare e l’inte-
ro triplo riscaldatore.
3. L’attacco dello strato dell’energia nutritiva
Ying Fen si manifesta con segni di esaurimento
dei liquidi ed è di pertinenza del cuore e del suo
ministro Xin Bao.
4. Quando il calore raggiunge lo strato del sangue
Xue Fen, la sintomatologia si fa estremamente
grave e si caratterizza con la comparsa di emorra-
gie o gravi segni neurologici.
Nella classificazione del Wen Bing Lun l’analisi si
fonda sullo studio della penetrazione del calore e
della sua trasformazione in fuoco che determina
un grave danno dello Yin.
Approfondendo l’argomento, si evidenzia come
in realtà l’analisi del Wen Bing Lun identifichi
11
 fig. 1 schematizazione delle sindromi dei quattro strati

yang ATTACCO DEL VENTO-CALORE esterno

sindrome dello strato dell'energia difensiva wei

sindrome dello strato dell'energia mista qi

sindrome dello strato dell'energia nutritiva ying

sindrome dello strato del sangue xue

yin interno

soprattutto tre gruppi sindromici che potremmo
definire:
- patologie da vento-calore;
- patologie da umidità-calore;
- patologie da fuoco-calore.
1. Le patologie da vento-calore sono le più ester-
ne; sono dominate da segni di compromissione
del polmone e dello stomaco con le caratteristiche
dell’infezione sierosa o siero-mucosa.
2. Le patologie da calore-umidità corrispondono
ad un approfondimento a livello toraco-
addominale con segni di trasformazione muco-
purulenta o purulenta dei fenomeni flogistici.
3. Le patologie da calore-fuoco corrispondono ai
fenomeni tossinfettivi generalizzati che precedono
(o si accompagnano) ciò che in medicina occiden-
tale viene definito lo shock settico. Si tratta di
patologie estremamente gravi caratterizzate da
profonde alterazioni dei fenomeni coagulativi,
del metabolismo cellulare, dell’omeostasi
circolatoria e del sensorio del paziente.
E’ nostra opinione che il Wen Bing Lun si sia reso
necessario per sistematizzare un inquadramento
eziopatogenetico, diagnostico e terapeutico che si
articolasse con l’uso della classificazione dei far-
maci antiflogistici fatta da Li Shi Zhen nel Ben
Cao Gan Mu o Compendio di Materia Medica,
scritto alla fine del 1.500 d.C.. Le malattie dello
strato Wei debbono infatti essere trattate con
farmaci diaforetici freddi, quelle dello strato del
Qi prevedono l’impiego dei farmaci purificatori
del calore e dei purganti drastici. Quando è colpito
lo strato Ying, si debbono usare i farmaci che
purificano il calore e sciolgono i veleni, cioè
quelli che eliminano le tossine. La patologia da
aggressione del sangue va trattata con farmaci a
natura molto fredda e con farmaci capaci di aprire
gli orifizi, cioè risveglianti.
Le sindromi dei vari strati presentano dei segni
distintivi che ci sembra importante sottolineare
per aiutare la diagnosi. Ogni strato è caratteriz-
zato da un sintomo particolarmente evidente:
- strato Wei: avversione al freddo e timore
del freddo;
- strato Qi: avversione al calore;
- strato Ying: disturbi mentali fino al coma;
- strato Xue: emorragie e disturbi della
coagulazione.
1. Lo strato Wei è dominato dal timore del freddo
che, in questo caso, ha origine solo endogena: la
Wei Qi non si diffonde al Biao e non è in grado di
riscaldare l’esterno. Il paziente sente freddo e lo
teme; anche se si copre, non riesce a riscaldarsi
adeguatamente.
2. Con l’attacco dello strato dell’energia Qi, com-
pare l’avversione al calore che è determinata dalla
naturale reazione endotermica e si esprime, tra
l’altro, con l’iperpiressia.

12
3. Se il calore raggiunge lo strato Ying, genera
disturbi mentali collegati ad un attacco del
pericardio e dello Shen: irritabilità, agitazione,
delirio, stato stuporoso fino al coma.
4. L’attacco del sangue si caratterizza con la
comparsa di emorragie.
Volendo ulteriormente specificare le differenze
tra le sindromi dei vari strati, possiamo servirci di
alcuni segni distintivi: la sete, l’iperpiressia, lo
stato mentale, la sudorazione, l’esame glossosco-
pico e quello sfigmico.
La sete è leggera nell’attacco superficiale, è forte
nell’attacco del Qi e scompare quando si arriva
allo Ying ed al sangue, anche se la bocca è molto
asciutta a causa del fuoco.
L’iperpiressia è modesta nella patologia superfi-
ciale ed accompagnata da timore del freddo. Quan-
do si raggiunge il Qi Fen, la febbre aumenta e si
accompagna a sensazione di calore ed avversione
al caldo. Le puntate febbrili notturne sono invece
il segno caratteristico dei due strati più profondi.
Le alterazioni dello stato di coscienza sono carat-
teristiche dell’attacco di Ying e Xue Fen. Nel Qi
Fen la coscienza è sempre conservata, ma può
comparire il delirio se la febbre è molto alta;
l’attacco del Wei Fen non è invece caratterizzato
da disturbi psichici.
La modica sudorazione è tipica dell’attacco su-
perficiale; nell’attacco del Qi Fen la sudorazione
è profusa e, quando si arriva ai due strati profondi,
diviene notturna.
All’inizio la lingua è rossa alla punta ed ai bordi
e presenta una modica patina bianca o gialla;
diviene poi più rossa e coperta di patina spessa,
gialla e collosa nello strato dell’energia mista.
Nell’attacco dello Ying e Xue Fen la lingua perde
completamente la patina e diviene prima rosso
scura ed arida e poi scarlatta.
Il polso, che all’inizio è superficiale e rapido,
diviene grande, scivoloso, pieno e rapido nell’at-
tacco del Qi Fen, rapido e fine negli strati Ying e
Xue.
Le eruzioni cutanee compaiono solo nello strato
Ying: sono eruzioni rosse e maculari; nell’attacco
del Xue Fen diventano più scure, papulari e com-
paiono le petecchie, la porpora o veri e propri
stravasi ematici sottocutanei.
classificazione delle sindromi
Anche in questo caso la classificazione è abba-
stanza complessa perchè all’attacco di alcuni de-
gli strati corrispondono più quadri sindromici.
Si distinguono così ben 15 sindromi diverse.
1. Sindrome dello strato Wei, Wei Fen Zheng
1.1 Sindrome da attacco del vento-calore
1.2 Sindrome da attacco della secchezza-calore
2. Sindrome dello strato Qi, Qi Fen Zheng
2.1 Sindrome del calore al polmone
2.2 Sindrome del calore al torace
2.3 Sindrome del calore allo Yang Ming
2.4 Sindrome del calore all’intestino o calore-
secchezza dell’intestino
2.5 Sindrome del calore alla vescicola biliare
2.6 Sindrome del calore-umidità nei tre riscaldatori
3. Sindrome dello strato Ying, Ying Fen Zheng
3.1 Sindrome del calore allo strato Ying o calore
che provoca l’insufficienza dei fluidi
3.2 Sindrome del calore al ministro del cuore
4. Sindrome dello strato Xue, Xue Fen Zheng
4.1 Sindrome del calore che genera la circolazio-
ne anarchica del sangue
4.2 Sindrome della combustione del fuoco negli
strati Qi e Xue o del vento-pienezza
4.3 Sindrome di deficit dello Yin con agitazione
del vento interno o del vento- vuoto
4.4 Sindrome del collasso dello Yin
4.5 Sindrome del collasso dello Yang
Ci sembra importante sottolineare che alcuni in-
seriscono tra le sindromi del Wei Fen altri due
quadri clinici: quello del calore-umidità e quello
del calore estivo.
13
 Sindrome dello strato wei, wei fen
zheng
Sindrome da attacco del vento-calore
Sintomatologia
La sintomatologia è caratterizzata da:
- iperpiressia;
- leggera intolleranza al vento ed al freddo;
- cefalea;
- talora congiuntivite o xeroftalmia;
- rinorrea di liquido siero-mucoso di colo-
re giallastro;
- secchezza delle fauci;
- leggera sete;
- faringodinia, eritema faringeo;
- eritema ed edema tonsillare;
- afte labiali o manifestazioni erpetiche
labiali (generalmente non compaiono al-
l’esordio);
- tosse;
- leggera sudorazione;
- urine giallastre;
- talora può comparire nausea accompa-
gnata da rigurgiti ed oppressione toracica;
- lingua con punta rossa o con i lati linguali
o della punta rossi, patina sottile bianca o
giallastra; nei bambini talora compaiono
dei punti rossi alla punta della lingua o ai
bordi linguali;
- polso superficiale Fu e rapido Shuo.
Eziopatogenesi
In questa sindrome il calore attacca la superficie e
soprattutto le prime vie respiratorie attraverso lo
Yang Ming della faccia. Negli antichi testi si dice
che il vento-calore penetra attraverso la cavità
orale ed il naso. Questa modalità di penetrazione
del calore differisce da quella di penetrazione del
freddo nella sindrome del Tai Yang. Nelle sindro-
mi dei livelli infatti il freddo colpisce il mantello
cutaneo o i punti vento e si approfondisce poi al
polmone.
Questa patologia può manifestarsi più facilmente
in organismi già predisposti da una carenza di
liquidi organici.
Assistiamo alla comparsa di segni di calore da
attacco della superficie, come, ad esempio,
l’iperpiressia, la xerostomia, la xeroftalmia.
Occorre dare una spiegazione di un sintomo appa-
rentemente contraddittorio che compare in questa
sindrome: la presenza dell’avversione al freddo in
una patologia causata dal calore. Questo fenome-
no trova la sua spiegazione nel fatto che il vento-
calore che attacca il Biao contrasta la libera circo-
14
lazione della Wei Qi a livello della cute e dei
muscoli. La Wei Qi ha lo scopo di riscaldare
l’esterno e la sua ostruzione determina un rallen-
tamento ed un blocco di questa funzione che si
esprime con l’avversione al freddo, il timore e la
paura del freddo. L’avversione al freddo è una
delle caratteristiche principali di tutte le sindromi
della superficie, che siano causate dal vento, dal
freddo, dal calore, dall’umidità. L’iperpiressia è
comunque senz’altro maggiore del timore del
freddo e dei brividi causati dal blocco della Wei
Qi a livello del Biao.
Compaiono inoltre dei segni di calore e secchezza
delle prime vie aeree come la xerostomia, la
leggera sete, la faringodinia, l’arrossamento fa-
ringeo e la tonsillite. Anche la rinorrea di muco
giallastro esprime la presenza del calore.
Il polso rapido e la lingua con punta rossa tradu-
cono l’attacco da parte del calore alle porzioni
esterne del Jiao superiore; il carattere superficiale
del polso indica invece che la patologia è situata
all’esterno.
La patina linguale talora non è gialla, ma bianca;
questo segno indica che il calore è ancora in
superficie ed è modesto. In questo caso
l’arrossamento dei bordi o della punta della lingua
è segno diagnostico differenziale con la sindrome
del livello energetico Tai Yang.
Ci sembra importante sottolineare le differenze
esistenti tra la sindrome del livello energetico Tai
Yang e quella dello strato Wei. I segni distintivi
più importanti riguardano l’esame pulsologico,
quello glossoscopico, le urine e la sete.
Nella sindrome Tai Yang il polso è superficiale e
rallentato o teso, la lingua normale con una leg-
gera patina bianca, le urine sono chiare e non c’è
presenza di sete. Nella sindrome dello strato Wei
il polso è superficiale e rapido, la lingua rossa alla
punta o ai bordi, con leggera patina bianca o
gialla, le urine sono gialle e compare la sete.
Altri segni distintivi meno importanti riguardano
la febbre, la sensazione di avversione al freddo ed
i dolori. Nella sindrome Tai Yang c’è iperpiressia
modesta o semplice sensazione di febbre, intensa
avversione al freddo ed al vento e dolori cefalici e
cervico-dorso-lombari severi. Nella sindrome
dello strato Wei l’iperpiressia è più marcata, l’av-
versione al freddo è modesta ed i dolori sono
leggeri o assenti.
Da un punto di vista eziopatogenetico la sindrome
del Tai Yang è causata dalla penetrazione del
vento-freddo attraverso il mantello cutaneo: ciò
provoca un’invasione del Biao con ostruzione
della circolazione della Wei Qi. La terapia consi-
ste nel liberare l’esterno con farmaci piccanti-
caldi. La sindrome dello strato Wei è causata
dall’ingresso del vento-calore attraverso lo Yang
Ming della faccia e tramite le coane nasali e la
cavità orale: ciò provoca un’attacco dell’energia
difensiva ed un’ostruzione della discesa del Qi del
polmone che debbono essere trattati, liberando
l’esterno e rinfrescando con farmaci piccanti e
freddi.
Terapia
Il principio della terapia consiste nel liberare e
rinfrescare l’esterno, facendo traspirare il malato
ed eliminando così il calore. Occorre inoltre favo-
rire la diffusione e la discesa del Qi del polmone.
Agopuntura
- 14VG Dazhui;
- 13VG Taodao;
- 4GI Hegu;
- 11GI Quchi;
- 1GI Shangyang;
- 5TR Waiguan;
- 7P Lieque;
- 20VB Fengchi.
I punti 13 e 14 VG vengono stimolati per disper-
dere il vento-calore; inoltre, il 14VG regola l’ener-
gia Wei e quella Rong ed è efficace nel trattare la
sudorazione eccessiva.
Il 4GI e 11GI sono i punti principali nella terapia
del vento-calore per liberare l’esterno; sono anche
molto efficaci per trattare i sintomi a localizzazione
facciale: congestione nasale, rinorrea, congiunti-
vite e xeroftalmia.
Il punto 4GI, in associazione al 7P, stimola la
funzione disperdente del polmone e regolarizza la
sudorazione; tratta gli eccessi e i difetti di su-
dorazione. Quest’associazione si utilizza soprat-
tutto nella penetrazione del vento-freddo ma, vi-
sto che stimola la funzione polmonare, può essere
utile anche nel caso del vento-calore. 11GI ha
un’azione più generale sul calore del 4GI e va,
dunque, utilizzato soltanto se compaiono segni di
calore interno.
Il punto 1GI elimina il vento-calore ed è partico-
larmente indicato per trattare l’iperemia faringea
e le faringodinia, soprattutto se è fatto sanguinare
provocando un microsalasso locale.
Il punto 20VB elimina il vento-calore, in associa-
zione con il 4GI ed il 5TR.
Il 5TR è un altro dei punti per l’eliminazione del
vento-calore e inoltre tratta efficacemente even-
tuali problemi otitici che insorgono come com-
plicanza dell’aggressione dello strato Wei.
Altri punti possono essere utilizzati in relazione
con la sintomatologia clinica del paziente: 20GI
Yingxiang e Yintang per trattare l’ostruzione na-
sale, 18GI per la faringodinia ecc.
Se i segni di calore si manifestano con una
sintomatologia respiratoria, si possono, ovvia-
mente, aggiungere anche i punti del meridiano
principale del polmone che esamineremo a propo-
sito della sindrome da calore al polmone nell'at-
tacco dello strato Qi Fen.
Farmacoterapia
Sang Ju Yin o decotto di Folium Mori e
Chrysanthemum
Sang Ye
Folium Mori 6-9
Ju Hua
Flos Chrysanthemi 3-6
Bo He
Herba Menthae 3-6
Xing Ren
Semen Pruni Armeniacae 6-9
Jie Geng
Radix Platycodi Grandiflori 6-9
Lian Qiao
Fructus Forsythiae Suspensae 6-9
Lu Gen
Rhizoma Phragmitis Communis 6-9
Gan Cao
Radix Glycyrrhizae Uralensis 3-6
Origine: Wen Bing Tiao Bian o Differenziazione
Sistematica delle Patologie Febbrili.
Azioni: diaforetico, libera il Biao dal vento-
calore; bechico ed emolliente; promuove la diffu-
sione del Qi del polmone.
Indicazioni: patologie del Biao da aggressione del
vento-calore, sindrome dello strato Wei da attac-
co del vento-calore con prevalenza della patolo-
gia oftalmica e della sintomatologia faringo-
tracheale.
Applicazioni: raffreddore, influenza, faringite,
faringotonsillite, tonsillite, otite, congiuntivite,
faringo-tracheite, primo stadio del morbillo.
Analisi della formula. In questa prescrizione i
rimedi principali sono Sang Ye e Ju Hua. Essi
liberano l’esterno, purificano il calore con la loro
azione rinfrescante. Sang Ye disperde il vento-
calore e tratta la secchezza del polmone, purifica
il calore del fegato ed esercita azione terapeutica
sulle congiuntiviti ed oftalmopatie. Ju Hua disper-
de il vento-calore, tratta la cefalea ed i problemi
congiuntivali, purifica il calore del fegato ed illu-
mina la vista, pacifica il fegato ed estingue il
vento. E’ indicato nei disturbi cefalici da libera-
zione dello Yang e del vento del fegato, come
cefalea, vertigini, acufeni, ipertensione.
I ministri sono Bo He, Xing Ren, Jie Geng e Lian
Qiao. Bo He disperde il vento-calore, tratta le
iperpiressie, cefalee, tossi, faringiti, purifica
l’estremità cefalica e gli occhi, benefica la gola ed
è utile nelle faringo-tonsilliti da vento-calore.
Promuove, inoltre, l’eruzione degli esantemi. Xing
15
Ren e Jie Geng agiscono sul polmone, facilitando Herba Schizonepetae 3-6
la discesa e la diffusione della sua energia e Dan Dou Chi
calmano la tosse. Lian Qiao purifica il calore ed Semen Sojae Preparatum 9-15
umidifica la mucosa orale. Jie Geng
Lu Gen, l’assistente, aiuta Lian Qiao nella Radix Platycodi Grandiflori 6-9
purificazione del calore e nella promozione Dan Zhu Ye
dell’umidificazione attraverso la stimolazione Herba Lophatheri Gracilis 6-9
della produzione dei liquidi. Lu Gen
Gan Cao armonizza gli altri rimedi. Rhizoma Phragmitis Communis 6-9
La caratteristica differenziale tra Sang Ju Yin e Gan Cao
Radix Glycyrrhizae Uralensis 3-6
Yin Qiao San, la ricetta che segue, consiste nel
fatto che Sang Ju Yin è adatta a trattare la sin- Origine: Wen Bing Tiao Bian o Differenziazione
drome del Wei Fen da aggressione del vento- Sistematica delle Patologie Febbrili.
calore con segni di flogosi della mucosa Azioni: diaforetico; libera il Biao dal vento-calo-
tracheobronchiale e tosse, mentre lo Yin Qiao San re; purifica il calore ed elimina le tossine.
si adatta di più alle flogosi della regione laringo- Indicazioni: patologie del Biao da aggressione del
faringea e nasale con segni di irritazione della vento-calore, sindrome dello strato Wei da vento-
mucosa. calore con prevalenza dei fenomeni tossinfettivi.
Modifiche Applicazioni: sindrome influenzale, tonsillite acu-
Se il paziente presenta segni di congiuntivite, ta, stadi iniziali di patologie più gravi come le
aggiungere: encefaliti e meningiti, parotite e morbillo; in que-
Jue Ming Zi st’ultimo caso lo scopo della ricetta è anche quello
Semen Cassiae Torae 9-15 di favorire la comparsa dell’esantema.
Xia Ku Cao Analisi della formula. Jin Yin Hua e Lian Qiao, gli
Spica Prunellae Vulgaris 9-15; imperatori, purificano il calore ed agiscono come
se la patologia si complica con iperpiressia e antinfiammatori delle prime vie aeree, posseggo-
sintomi di secchezza, aggiungere: no anche un’azione antitossica.
Zhi Mu I ministri sono Niu Bang Zi, Jie Geng, Bo He e
Radix Anemarrhenae Asphodeloidis 6-12 Dan Dou Chi. Niu Bang Zi e Bo He liberano
Shi Gao
l’esterno dal vento-calore e posseggono effetto
Gypsum Fibrosum 9-90;
se compare sensazione di bocca secca e sete, rinfrescante. Entrambi esercitano azione antin-
completare la prescrizione con: fiammatoria a livello faringeo e giovano alla gola.
Tian Hua Fen Bo He possiede inoltre una specifica azione anti-
Radix Trichosanthis 9-15; flogistica e rinfrescante a livello oftalmico. Jie
se la sintomatologia respiratoria si complica con Geng e Dan Dou Chi esercitano effetto diaforetico.
emottisi, aggiungere: L’ultimo tratta inoltre l’oppressione toracica. Jie
Bai Mao Gen Geng esercita azione antinfiammatoria ed espet-
Rhizoma Imperatae Cylindricae 9-24 torante a livello faringeo e tracheo-bronchiale.
Ou Jie I consiglieri sono i restanti rimedi. Dan Zhu Ye e
Nodus Nelumbinis Nuciferae Rhiz. 9-15; Lu Gen eliminano il calore penetrato all’interno,
se la tosse si accompagna ad espettorato abbon- inoltre, Lu Gen aumenta la salivazione e tratta la
dante, aggiungere: xerostomia.
Gua Lou Pi Gan Cao armonizza tutti i farmaci, nutre ed
Pericarpium Trichosanthis 9-30 umidifica il polmone.
Zhe Bei Mu Lo Yin Qiao San è più attivo nella dispersione
Bulbus Fritillariae Thunbergii 4.5-9. dell’esterno e per la sua azione antiflogistica,
scioglie inoltre i "veleni del fuoco".
Yin Qiao San o polvere di Lonicera e Forsythia Modifiche
Jin Yin Hua Se il paziente presenta faringodinia e segni di
Flos Lonicerae Japonicae 9-12 flogosi faringo-tonsillare, aggiungere:
Lian Qiao Ban Lan Gen
Fructus Forsythiae Suspensae 6-12 Radix Isatidis seu Baphicacanthi 15-30
Niu Bang Zi Ma Bo
Fructus Arctii 6-9 Fructificatio Lasiosphaerae 1.5-4;
Bo He quando compare xerostomia e sensazione di sete,
Herba Menthae 3-6 aggiungere:
Jing Jie Tian Hua Fen

16
 Radix Trichosanthis 9-15;
se il quadro clinico si complica con segni di calore
tossico, aggiungere:
Da Qing Ye
Folium Daqingye 9-30
Ban Lan Gen
Radix Isatidis seu Baphicacanthi 15-30;
se compare sensazione di sete accompagnata da
xerostomia, completare la ricetta con:
Tian Hua Fen
Radix Trichosanthis 9-15;
se la tosse è molto intensa aggiungere:
Xing Ren
Semen Pruni Armeniacae 4.5-9.
Sindrome da attacco della secchezza-calore
Sintomatologia
- Iperpiressia;
- leggera avversione al freddo (nelle forme
recenti di origine cosmopatogena);
- leggera sudorazione (nelle forme recenti
di origine cosmopatogena);
- secchezza cutanea;
- secchezza della mucosa orale, nasale,
faringea;
- faringodinia e tosse secca e stizzosa con
espettorato secco e di difficile eliminazio-
ne;
- lingua rossa, secca, arida con patina bian-
ca, secca e sottile;
- polso superficiale Fu e rapido Shuo.
Eziopatogenesi
La patologia si manifesta a causa della penetrazione
del calore e della secchezza; è tipica della stagio-
ne estiva ed autunnale del nord della Cina che è
caratterizzata da un clima continentale caldo e
secco. Questo quadro clinico è definito anche Qiu
Zao, patologia stagionale dell’autunno generata
dalla secchezza.
E’ ovvio che questa sintomatologia si ritrova con
maggiore facilità in pazienti affetti da un cronico
deficit dello Yin del polmone.
Terapia
Il principio della terapia è quello di liberare l’ester-
no e rinfrescarlo e di umidificare la secchezza.
Agopuntura
Ai punti generali già descritti a proposito della
sindrome da vento-calore occorre aggiungere
quelli che sono in grado di umidificare le mucose
come:
- 9P Taiyuan;
- 4VC Guanyuan;
- 6Rn Zhaohai;
- 6Rt Sanyinjiao;
- 3Rt Taibai;
- 12VC Zhongwan.
Il 9P umidifica il polmone in quanto punto terra e
di tonificazione; il 4VC tonifica il rene yin e nutre
i liquidi; il 6Rn nutre i liquidi e giova alla gola; il
6Rt tonifica in generale lo yin e nutre i Jin Ye; il
12VC fortifica lo stomaco, la sorgente dei liquidi.
Si possono aggiungere altri punti ad azione sul
polmone come il 13V, 5P, 10P; la scelta di questi
punti va fatta coerentemente con la sintomatologia
del paziente.
Farmacoterapia
Sang Xing Tang o decotto di Folium Mori e Prunus
Armeniaca
Sang Ye
Folium Mori 6-9
Xing Ren
Semen Pruni Armeniacae 6-9
Dan Dou Chi
Semen Sojae Preparatum 6-9
Sha Shen
Radix Glehniae Littoralis 9-12
Li Pi
Pericarpium Magaritae 3-6
Zhi Zi
Fructus Gardeniae Jasminoidis 6-9
Zhe Bei Mu
Bulbus Fritillariae Thunbergii 3-6
Origine: Wen Bing Tiao Bian o Differenziazione
Sistematica delle Patologie Febbrili.
Azioni: diaforetico; disperde il vento-calore-sec-
chezza; umidifica il polmone.
Indicazioni: sindrome dello strato Wei Fen da
attacco del vento-calore-secchezza, sindromi del
polmone da calore-secchezza.
Applicazioni: infezioni delle prime vie respirato-
rie con tosse secca, raucedine, afonia, stadio ini-
ziale del morbillo.
Analisi della formula. Sang Ye e Xing Ren sono
i rimedi principali: il primo libera l’esterno e
disperde il vento-calore; il secondo tratta la tosse
e possiede un’azione umidificante ed emolliente
particolarmente adatta a trattare le tossi secche.
Inoltre libera il Qi del polmone e lo aiuta a
discendere.
Dan Dou Chi, un ministro, libera l’esterno e nutre
lo yin. Si utilizza soprattutto nei pazienti con
deficit di yin costituzionale che vanno incontro a
patologie del Biao. Zhe Bei Mu, l’altro ministro,
purifica il calore a livello del polmone e trasforma
i Tan. Zhi Zi, l’ultimo ministro, purifica il calore
e disperde il fuoco.
I consiglieri sono Bei Sha Shen e Li Pi; Bei Sha
17
Shen è il più famoso tonico dello yin del polmone, Fructus Aristolochiae 3-9
utilizzato per combattere la secchezza, umidificare Gua Lou Pi
il polmone e purificare il calore; Li Pi nutre lo yin Pericarpium Trichosanthis 9-30;
e purifica il calore. in caso di epistassi aumentare il dosaggio di Zhi Zi
ed aggiungere:
Modifiche Qing Hao
Nello stadio terminale del morbillo che si manife- Herba Artemisiae Apiaceae 3-9
sta con iperpiressia, sete, secchezza cutanea, Mu Dan Pi
xerostomia, secchezza delle mucose faringee e Cortex Moutan Radicis 6-12;
nasali e tosse secca, aggiungere: se il paziente presenta epistassi, aggiungere alla
Lu Gen ricetta un farmaco emostatico:
Rhizoma Phragmitis Communis 15-30 Bai Mao Gen
Tian Hua Fen Rhizoma Imperatae Cylindricae 9-24;
Radix Trichosanthis 9-15; se la sintomatologia si complica con secchezza
se il paziente presenta espettorato giallo e secco, faringea e faringodinia, aggiungere:
aggiungere: Niu Bang Zi
Ma Dou Ling Fructus Arctii 3-9.

18
19
 diagnostica degli organi e visceri

le sindromi complesse
la sindrome da deficit di energia di rene e polmone
Giorgio Di Concetto *

Generalmente la sindrome ha la sua origine nel A questi sintomi generici si aggiungono sintomi
rene, “fondamento” del Qi, mentre il polmone, specifici di interessamento renale:
“maestro del Qi”, viene coinvolto successiva- - turbe urogenitali, edemi;
mente; per il motivo questo quadro clinico viene - lombalgia, dolori ossei, disturbi alla colonna,
anche chiamato “sindrome del rene che non riceve turbe neurologiche;
il Qi”. Abbiamo già visto (n° 5 del ’91) che la - turbe immunitarie;
compromissione della funzione del rene di racco- - disturbi auricolari;
gliere il Qi può determinare una sindrome asmatica. - caduta di capelli;
Si può, quindi, parlare di un terreno costituzionale - fobie;
già compromesso per un deficit di Yuanqi, sul - turbe dello sviluppo, invecchiamento precoce;
quale successivamente si instaurano fattori acqui- - asma.
siti come eccessivi affaticamenti, malattie Sono quadri clinici che si deducono dalla
debilitanti e cosmopatogene; queste ultime aggre- compromissione delle varie funzioni renali:
discono facilmente il polmone, unitamente alle - tutela del metabolismo idrico e degli sfinteri;
sindromi debilitanti, facendo insorgere quadri cli- - protezione delle ossa e del loro contenuto (siste-
nici caratterizzati oltre che dall’astenia, dalla tos- ma nervoso);
se e dalla dispnea. - elaborazione dell’energia difensiva;
La radice di questa sindrome complessa riconosce - apertura nell’orecchio;
un deficit del rene, come si è appena visto, a volte - manifestazione nei capelli;
più a carico dello yin, a volte più a carico dello - conservazione del Jing e raccolta del Qi
yang. Nel primo caso prevalgono i sintomi gene- polmonare.
rici di deficit di yin: E’ da sottolineare, come quadro clinico prevalen-
- calore ai 5 incavi; te, la sindrome asmatiforme legata alla
- senso di calore, sete, mucose secche; compromissione della raccolta del Qi polmonare:
- febbre vespertina, ipersudorazione notturna; - dispnea, più frequentemente inspiratoria, a volte
- ansia; secca, a volte con espettorato abbondante.
- urine cariche, stipsi o diarrea “calore”; Si aggiungono i sintomi di deficit del Qi, preva-
- lingua rossa, fissurata e con poco induito; lentemente polmonare:
- polso fine e rapido; - astenia;
Nel secondo caso prevalgono i segni di deficit di - pallore;
yang a carattere generico: - voce debole;
- freddo interno; - ipersudorazione;
- estremità ghiacciate; - deficit delle difese.
- astenia, depressione; A volte compaiono anche i segni di deficit di Qi di
- sudorazione fredda; milza:
- urine chiare; - meteorismo post-prandiale;
- diarrea o stipsi “vuoto”; - stipsi o feci molli;
- lingua pallida, improntata, flaccida; - astenia muscolare.
- polso vuoto, lento, profondo. In sostanza ci possiamo trovare di fronte a due
quadri clinici:
* Scuola Italiana di Medicina Cinese del Gruppo di Studio - deficit di Qi e di yin;
"Società e Salute" - deficit di Qi con aggravamento in deficit di yang.

20
Eziopatogenesi se concomita anche un deficit di yin di polmone si
Le cause costituzionali, sia ereditarie che conge- può aggiungere
nite, acquistano grande importanza nel determi- Maimendong-Ophiopogon;
nare un deficit di Yuanqi che, a sua volta, può in questo caso il composto prende il nome di
evidenziarsi come deficit di yin o deficit di yang; Maiwei Di Huang Wan. Il composto base è co-
le malattie debilitanti, gli eccessivi affaticamenti, munque il Liu Wei Di Huang Wan, tonico dello
i fattori cosmici, in particolar modo il freddo, le yin di rene.
malattie infettive respiratorie (bronchiti, polmo- Se prevale il deficit di Qi di polmone, si può
niti), indeboliscono il polmone rompendo la cate- utilizzare il Bu Fei Tang o decotto che tonifica il
na di comunicazione col rene il quale, a sua volta polmone:
indebolito, non è in grado di accogliere il Qi Renshen-Ginseng o Dangshen-Codonopsis
respiratorio. Le crisi di tosse, continue e persisten- Huangqi-Astragalus
ti, hanno una grande importanza nell’instaurare Shudihuang-Rehmannia p.
un circolo vizioso che impoverisce il Qi di ambe- Wuweizi-Schisandra
due gli organi. Se il vuoto di Qi non è particolar- Ziwan-Aster tataricus
mente grave e concomita un deficit di yin di rene Sangbaipi-Morus alba.
o di polmone, oppure, se le malattie febbrili che Un composto molto semplice è Sheng Mai San o
comportano deidratazione sono prevalenti, il qua- polvere per produrre il polso:
dro clinico è caratterizzato dal deficit di yin con Renshen-Ginseng o Dangshen-Codonopsis
prevalenza relativa del calore. Se, viceversa, il Maimendong-Ophiopogon
deficit di Qi è grave e ci sono frequenti aggressio- Wuweizi-Schisandra.
ni di freddo esogeno, il quadro si complica in Come si è visto, il Du Qi Wan ed il Mai Wei Di
deficit di yang con prevalenza relativa del freddo. Huang Wan utilizzano, come base della formula,
il Liu Wei Di Huang Wan, composto classico che
Terapia tonifica lo yin di rene e fegato, al quale viene
Agopuntura aggiunto, nel primo caso, al Wuweizi-Schisandra,
Per trattare il rene yin: astringente e tonico del Qi di polmone e del Jing
- 3 KI (Rn) - Taixi; di rene; nel secondo caso si aggiunge anche
per trattare il rene yang: Maimendong-Ophiopogon come tonico dello yin
- 7 KI (Rn) - Fuliu; di polmone. Per quanto riguarda il Bu Fei Tang,
per trattare ambedue contiene due potenti tonici del Qi, Renshen e
- 23 BL (V) - Shenshu; Huangqi, attivi sul polmone, oltre allo Shudihuang,
per utilizzare il Chongmai: tonico dello yin di rene ed il Wuweizi, già esami-
- 4 CV (VC) - Guanyuan; nato; lo Ziwan ed il Sangbaipi agiscono come
- 27 KI (Rn) - Shufu; antitosse. Lo Sheng Mai San ha una spiegazione
- 23 CV (VC) - Lianquan; logica nell’esposizione fatta.
- 6 PC (MC) - Neiguan (accoppiato); In caso di deficit di yang si possono utilizzare i tre
per utilizzare lo Yinqiao: composti classici:
- 6 KI (Rn) - Zhaohai; - Jin Gui Shen Qi Tang o o decotto che ristora la
- 7 LU (P) - Lieque (accoppiato); funzione renale;
per agire sul polmone: - You Gui Yin o decotto che ristora la destra;
- 13 BL (V) - Feishu; - Suo Quan Wan o pillola che blocca la chiusa.
- 1 LU (P) - Zhongfu; Il primo è il Liu Wei Di Huang Wan con aggiunta
- 6 LU (P) - Kongzui; di due potenti riscaldanti (Fuzi-Aconitum e
- extra Dingchuan. Rougui-Cinnamomum); il secondo contiene an-
ch’esso Fuzi e Rougui, come pure un forte tonico
Farmacologia del rene yang, il Duzhong-Eucommia ed i tonici
In caso di deficit di yin di rene e Qi di polmone può presenti nello Zuo Gui Yin (Shudihuang,
essere utilizzato il Du Qi Wan o pillola del Qi Shanzhuyu, Shanyao); il terzo, più idoneo per
capitale: trattare il deficit di Qi di rene con difficoltà a
Shudihuang-Rehmannia p. trattenere i liquidi, contiene Yizhiren-Alpinia,
Shanzhuyu-Cornus Wuyao-Lindera e Shanyao-Dioscorea. A ciascu-
Shanyao-Dioscorea no di questi composti, diversamente utilizzabili a
Zexie-Alisma seconda dei diversi quadri clinici, si possono
Mudanpi-Paeonia suffr. aggiungere farmaci tonici del Qi polmonare, come
Fuling-Poria Renshen o Dangshen
Wuweizi-Schisandra; Taizishen - Pseudostellaria

21
 Huangqi - Astragalus
Wuweizi - Schisandra,
aggiungendo eventualmente anche farmaci ri-
scaldanti polmonari, come
Ganjiang - Zingiber
Aiye - Artemisia
e farmaci sedativi della tosse e metabolizzatori
delle mucosità.

22
 VIII Congresso Gruppo di Studio
Società e Salute

Esperienze cliniche nella periartrite scapolo-omerale

valutazione critica cinesiologica*
Anna Maria Seghetti**

Definizione Il grosso intestino LI (GI) aiuta l’elevazione e la

Più che parlare di periartrite scapolo-omerale è
corretto parlare di patologia degenerativa dell’ar-
ticolazione scapolo-omerale. Il cingolo scapolo-
omerale non è formato da una articolazione sem-
plice, ma da un sistema articolare costituito dalle
articolazioni acromion-clavicolare, gleno-omerale
e sterno-claveare.
Bisogna ricordare anche i movimenti che si crea-
no per interferenze tra scapola e coste.
Nella letteratura internazionale la patologia
degenerativa periarticolare ricopre il 90% dei casi
studiati nell’ambito di una patologia dolorosa non
traumatica della spalla.
Dal punto di vista orientale la spalla è un crocic-
chio di vie energetiche che risente quasi comple-
tamente degli influssi dei meridiani dell’arto su-
periore.
In questo studio sono state prese in esame sola-
mente le manifestazioni dolorose con impegno
osteoarticolare da “Bi”.
Queste manifestazioni sono caratterizzate dal-
l’ostruzione di Qi e Xue nei canali principali e
collaterali dovuta ad invasione di energia patogena
esterna “Xie Qi”.
Meridiani che percorrono la spalla e motilità ad
essi collegata
L’intestino tenue SI (IG) aiuta la retropulsione, la
rotazione esterna e l’elevazione con l’ausilio dei
muscoli sopra, sottospinoso e piccolo rotondo.
Il triplice riscaldatore TE (TR) aiuta l’abduzione,
la rotazione esterna, l’elevazione (o la proiezione
o la flessione) per l’azione del deltoide.
*Comunicazione presentata all'VIII Congresso del Gruppo di
Studio "Società e Salute", Bologna, Policlinico S. Orsola,
novembre 1991.
**Scuola Italiana di Medicina Cinese del Gruppo di Studio
"Società e Salute"
rotazione interna per l’azione del deltoide e del
grande rotondo.
Il polmone L (P) permette la rotazione interna per
l’azione del deltoide (con i suoi fasci anteriori) e
del grande pettorale.
Il maestro del cuore P (MC) e cuore H (C) permet-
tono i movimenti di adduzione.
Patologia della spalla in rapporto al meridiano
interessato
Ogni movimento partecipa all’innervazione
energetica mediante i propri vasi.
In breve, l’interessamento patologico del meri-
diano tendinomuscolare dell’intestino tenue pro-
voca il torcicollo; la pienezza del vaso Luo
longitudinale il dolore al gomito. La patologia del
meridiano distinto provoca una sintomatologia
dolorosa nel percorso esterno dal 10GI al 22VB.
L’interessamento patologico del meridiano
tendino-muscolare del triplo riscaldatore provo-
ca dolore alla faccia esterna della spalla, la pato-
logia del meridiano distinto provoca cervico-
brachialgia dal 16TR o dal 20TM. Il paziente non
è in grado di portare la mano alla testa. Il vaso Luo
longitudinale del TR non interessa la spalla.
Il meridiano tendino-muscolare del grosso inte-
stino provoca dolore alla spalla, che non può
essere sollevata, il dolore si irradia alle prime
cinque vertebre dorsali. Il vaso Luo percorre la
spalla ma secondo i testi non dà sintomatologia.
Il meridiano distinto provoca dolore alla spalla
irradiato al collo.
Il meridiano tendinomuscolare del polmone si
anastomizza al 15LI (GI) ed una sua patologia
provoca difficoltà nel sollevare il braccio.
Il cuore ed il maestro del cuore possono interes-
sare il complesso scapolo-omerale con una
sintomatologia dolorosa sottoascellare.
Il meridiano tendinomuscolare della vescica e
quello della vescica biliare possono influire sulla

23
sintomatologia cervico-scapolare.
I meridiani distinti Yang Wei e Yang Qiao posso-
no interessare la spalla determinando la comparsa
di cefalea e di dolore alla regione cervicale.
In questo lavoro l’esame predominante è quello
della cinesi dell’articolazione e quindi l’esame
delle cause etiologiche passa in secondo piano,
per tale motivo non vengono esaminate le cause
interne, con la loro ripercussione sul polso e sulla
lingua e/o le cause esterne con le loro ripercussio-
ni su organi e visceri.
Semeiologia
Per meglio comprendere la patologia della spalla
bisogna esaminare, oltre all’anatomia funzionale
(realizzata dal confronto articolare), anche il bi-
lancio muscolare, cioè i movimenti che l’indivi-
duo può compiere.
L’abduzione è un movimento fondamentale per
l’individuo: ha un’ampiezza di 90° nell’articola-
zione scapolo-omerale e raggiunge 180° con l’aiuto
dell’articolazione scapolo-toracica (in questo caso,
cioè, l’inclinazione dal lato opposto della colonna
dorso lombare).
L’adduzione è il movimento che avvicina il brac-
cio al tronco. La proiezione o flessione o
anteropulsione è un movimento che proietta l’arto
superiore in avanti con un ampiezza di 90° nell’ar-
ticolazione scapolo-omerale e 60° nella scapolo-
toracica.
L’extra ed intrarotazione sono possibili per com-
plessivi 175° (80° di extra e 95° di intrarotazione).
Dal punto di vista cinesiologico l’attenzione deve
essere polarizzata sul deltoide, sul trapezio e sugli
extrarotatori (sovraspinoso, piccolo rotondo) per-
ché sono questi i principali attivatori dei movi-
menti indispensabili per una riabilitazione preco-
ce.
A questo punto è cosa buona ricordare l’azione
sinergica tra muscolo deltoide e gli extrarotatori.
La cuffia degli extrarotatori è composta da 5
tendini: sottoscapolare, capo lungo del bicipite,
sotto e sovraspinoso e piccolo rotondo: questi
tendini si riuniscono tra loro e formano un grosso
tendine che ricopre la testa dell’omero. Il ruolo
fisiologico è semplice; la cuffia si oppone in
permanenza all’azione ascensionale del deltoide.
Con il braccio che pende lungo il corpo, la contra-
zione del deltoide dà luogo ad una risalita della
testa dell’omero che comprime la cuffia sotto la
volta dell’acromion. Se il movimento del deltoide
deve essere trasformato in elevazione del braccio,
la testa dell’omero deve essere stabilizzata e deve
girare sulla glena della scapola.
La funzione essenziale della cuffia dei rotatori è la
stabilizzazione dell’omero. Questa stabilizzazione
24
non è però sufficiente, perchè un piccolo
scivolamento della testa della glena darebbe luo-
go ad un conflitto tra cuffia ed acromion; deve
quindi sussistere un’azione di centraggio della
testa dell’omero sulla glena e questa è la seconda
azione fondamentale della cuffia dei rotatori.
Tutto questo lungo discorso ci permette di notare
come i meridiani dell’arto superiore abbiano un
percorso che non è altro che la risultante dei
vettori direzionali di questi muscoli.
Un altro elemento da notare è il sinergismo tra
muscolo deltoide e trapezio.
Il deltoide agisce sull’articolazione scapolo-
omerale (abduzione e flessione), mentre il trape-
zio agisce sull’articolazione scapolo-toracica per
cui quando il primo è deficitario, l’altro può
esercitare una funzione vicariante. Il sincronismo
si attua ad un determinato angolo di abduzione
(40-45°).
Valutazione della motilità
Allo scopo di esemplificare e sintetizzare la rac-
colta dei dati ho ritenuto opportuno ricorrere alla
valutazione del test di Apley per ogni singolo
paziente.
Ho ritenuto particolarmente indicativo tale test in
quanto la sua esecuzione richiede l’uso di quasi
tutti i movimenti fondamentali della spalla, asso-
ciando ad esso una semplicità di esecuzione che si
è rilevata particolarmente utile nel paziente anzia-
no.
Così, per determinare l’abduzione e l’extrarota-
zione, ho chiesto al paziente di portare la mano
dietro il capo per toccare l’angolo supero-mediale
della scapola del lato opposto.
Per determinare il movimento di adduzione e
rotazione interna, la mano va posta dietro la schie-
na fino a toccare l’angolo inferiore della scapola
dal lato opposto.
Per l’adduzione e la rotazione interna, si chiede al
paziente di portare la mano in avanti e passando
davanti alla faccia raggiungere e toccare
l’acromion dal lato opposto.
Per la rilevazione obiettiva dei dati mi sono servita
del goniometro universale e della VAS (scala di
Scott-Huskisson).
Così, per esaminare l’estensione della spalla ho
analizzato il paziente prendendo come posizione
di partenza il paziente in piedi o seduto (poteva
anche assumere posizione prona), il braccio è
lungo il fianco con il palmo rivolto medialmente.
L’asse goniometrico è posto lateralmente, in
corrispondenza del centro della testa omerale e
circa 2.5 cm inferiormente la parte laterale del
processo acromiale. Il braccio fisso del goniometro
25
è parallelo alla linea laterale del tronco, mentre il
braccio mobile è parallelo all’asse omerale
longitudinale. L’omero viene mosso posterior-
mente fino al limite del movimento (60°).
Per esaminare l’elevazione della spalla mediante
l’abduzione il paziente è supino o seduto: il brac-
cio è lungo il fianco in adduzione e rotazione
esterna (questa posizione evita che la grande
tuberosità omerale incontri il processo acromiale).
L’asse goniometrico viene posto al centro della
faccia anteriore o posteriore dell’articolazione
gleno-omerale (nella donna misurazione poste-
riore). Il braccio fisso del goniometro è parallelo
allo sterno, mentre il braccio mobile è parallelo
all’asse longitudinale dell’omero.
L’omero viene mosso lateralmente fino al limite
del movimento in elevazione (180°).
Per la rotazione interna si parte da una posizione
neutra con la spalla abdotta di circa 15°, il gomito
flesso a 90° e l’avambraccio è in posizione inter-
media. L’asse del goniometro viene posto al di
sotto del processo olecranico.
Per la rotazione esterna il movimento è come il
precedente, ma il dorso della mano viene mosso in
direzione laterale e posteriore.
Un'analisi molto semplice è anche condotta utiliz-
zando l’abduzione e l’adduzione della spalla vista
su di un piano orizzontale, dove l’asse
goniometrico è posto al vertice del processo
acromiale, il braccio fisso è perpendicolare al
tronco ed il braccio mobile è parallelo all’asse
omerale longitudinale. La posizione finale è data
dall’omero che viene posto in posizione posterio-
re fino al limite nel movimento di abduzione (45°)
o anteriormente, incrociando il torace fino al
limite del movimento di adduzione orizzontale
(135°).
Criteri per la valutazione degli effetti terapeutici
Una volta stabiliti in modo empirico (in base al
movimento che il paziente riesce a compiere) o in
modo più preciso (con la misurazione dei gradi) la
patologia del soggetto, l'ulteriore passo è stato
quello della valutazione degli effetti terapeutici
ottenuti nel tempo. Per questo mi sono servita di
una scheda campione dove poter annotare i gradi
sottesi dal movimento del paziente. Il paragone
della valutazione dolorosa è stato fatto a distanza
di 1-2-3-4-6-8-12 settimane dalla prima applica-
zione, mentre la registrazione dell’esame artico-
lare è stata fatta dopo 1-3-6-8 settimane, annotan-
do il numero di applicazioni fatte in tale periodo.
Per la valutazione cinesiologica ho definito il
risultato:
- ottimo: il paziente compie il movimento comple-
to;
26
- discreto: il paziente, dalla posizione dolorosa di
partenza, riesce ad aumentare l’escursione del
braccio di 2/3 dell’angolo sotteso al movimento
stesso;
- buono: miglioramento superiore ad 1/3;
- peggioramento: maggiore immobilità rispetto al
momento di partenza.
Casi clinici e risultati
Prima di esporre i casi clinici, vediamo brevemen-
te i punti usati per la patologia scapolo-omerale:
sono punti situati localmente o a distanza, che
posseggono con la loro azione la capacità di
interferire con i meccanismi dolorosi e limitativi
della spalla.
E’ stato utilizzato il punto Zhongping, situato ad
1 distanza al di sotto di Zusanli (36 stomaco) e a
2 distanze al di sopra di Shangjuxu (37 stomaco)
e lateralmente al bordo della fibula. L’ago è stato
situato perpendicolarmente all’asse della gamba e
manipolato in modo da dare una sensazione di Qi
irradiato fino al dorso del piede o verso l’alto
lungo il lato mediale della gamba (la prima irra-
diazione è la più frequente). L’infissione è
controlaterale al lato affetto ed il paziente deve
collaborare impegnando l’arto superiore in movi-
menti di abduzione, adduzione, rotazione esterna
ed interna. Il punto è stato manipolato per circa
due minuti e dopo l’estrazione dell’ago è stato
chiesto al paziente di compiere di nuovo i movi-
menti. In tutti i casi la sintomatologia dolorosa è
diminuita.
In altri casi sono stati usati localmente:
- 9 SI (IG) - Jianzheng;
- 10SI (IG) - Naoshu;
- 11SI (IG) - Tianzhong;
- 12SI (IG) - Bingfeng;
- 14LI (GI) - Binao;
- 15LI (GI) - Jianyu;
- 16LI (GI) - Jugu;
- 13TE (TR) - Naohui;
- 14TE (TR) - Jianliao;
- 15TE (TR) - Tianliao;
- 2LU (P) - Yunmen;
- 3LU (P) - Tianfu;
a distanza:
- 3SI (IG) Houxi;
- 11LI (GI) - Quchi, manipolato fino a 5LU (P) -
Chize;
- 4LI (GI) - Hegu;
- 3TE (TR) - Zhongfu;
- 5TE (TR) - Waiguan;
- 41GB (VB) - Linqi.
Sono stati inoltre usati punti fuori meridiano ad
azione sulla spalla:
- 125PC - Yeling;
- 126PC - Tianling; stra spesso come un sintomo sia da causa interna
- 127PC - Jianyu; e quindi come la sindrome dolorosa di spalla
- 129PC - Yuqian; possa essere solo il frammento di un caledoscopio.
- 129PC - Houye. Questo lavoro ha come unico scopo quello di
Sono stati scelti 20 pazienti tra le persone che si descrivere una metodica semplice per una valuta-
sono presentate in quest’ultimo anno in ambulato- zione univoca ed oggettiva dei risultati ottenuti,
rio per una patologia scapolo-omerale. Tali pa- anche in vista di un lavoro interdisciplinare con
zienti non hanno subito fratture nella regione altri ambulatori.
suddetta, hanno una patologia di solo meridiano,
non hanno assunto cortisone o fatto infiltrazioni
da almeno 2 anni.
Di questi 20 pazienti (10 donne e 10 uomini), 4
hanno un’età inferiore ai 25 anni, 10 età compresa
tra i 25 e i 35 anni, 3 tra 35 e 55 e 3 pazienti età
superiore. La comparsa della patologia è inferiore
all’anno.
Se esaminiamo la successione cronologica delle
prime 10 applicazioni: in 8 dei 20 casi esaminati,
le applicazioni sono state bisettimanali per 2 set-
timane, poi settimanali per altre 2 volte e poi
bimensili; in 9 casi bisettimanali per 3 settimane,
poi solo settimanali per 2 volte e poi bimensili; in
1 caso l’applicazione è stata effettuata per 3 giorni
consecutivi, poi distanziata. Gli altri due casi
hanno fatto applicazioni settimanali per 3 volte,
poi bimensili e mensili.
La maggior parte dei casi (60%) presentava una
patologia riguardante il Shou Shao Yang (TE-
TR); in altri casi il meridiano interessato era
quello del polmone, con difficoltà a sollevare il
braccio.

Risultati
Per quanto risulta semplice visionare o quantifi-
care il beneficio o il peggioramento di un singolo
paziente, è più complesso fare schemi, percentua-
li, medie.
In base alla definizione data in precedenza, i
risultati sono:
- ottimo: 2 casi
- discreto: 8 casi
- buono: 10 casi
- peggioramento: 0 casi

Conclusione
Si può affermare che l’articolazione scapolo-
omerale ha un range di movimento molto ampio.
La valutazione cinesiologica semplice nella me-
dicina occidentale (analizza un movimento alla
volta), diviene complessa se si cerca di avvicinar-
la alla medicina cinese perché un unico meridiano
riveste importanza per più movimenti.
La somatotopia cerebrale motoria sembra essere
in rapporto con l’abilità motoria più che con la
massa muscolare. L’esperienza clinica ci dimo-

27
28
dal journal of traditional
chinese medicine

volume 11 - n° 4 dicembre 1991

29
 speciale
Situazione mondiale dello sviluppo della medicina
tradizionale cinese e delle sue prospettive
continua dal numero 1 '92
Huo Shaotang*
La rapida diffusione della MTC a livello mondia-
le riconosce tra le altre cause necessità oggettive
sempre più dichiarate da parte di scienziati,
medici e gente comune.
Fin dall’inizio di questo secolo la medicina occi-
dentale, pur avendo arricchito notevolmente il suo
bagaglio culturale, ha dimostrato la sua insuffi-
cienza o perfino la sua impotenza di fronte al
continuo aumento delle malattie croniche e di
fronte agli effetti collaterali dei farmaci di sintesi
chimica. Nello stesso momento in cui si cerca una
soluzione a questi problemi si stanno anche sco-
prendo i vantaggi e le peculiarità della MTC.
Tutto ciò, unitamente ad una larga pratica clinica,
ha accelerato il riconoscimento a livello mondiale
della scienza medica cinese (vedi Tab. 1 e 2).
Il boom a livello mondiale della MTC è legato alla
grande massa di ricerche cliniche e sperimentali
finora prodotta. Per esempio, la pratica clinica in
Giappone durante gli ultimi 10 anni ha dimostrato
che l’agopuntura e la moxibustione, da sole o in
combinazione con i farmaci della medicina occi-
dentale, sono in grado di trattare molte malattie
con risultati particolarmente buoni nelle patologie
di difficile risoluzione.
Le Tab. 3 e 4 mostrano le patologie trattate in due
ospedali giapponesi con relativi risultati nell’arco
di 10 anni ( Amagasaki Hospital, Hyoto Province,
65.000 pazienti; Hosono Institute, Kyoto, 25.000
pazienti).
Un esempio significativo è il trattamento
dell’AIDS. La medicina occidentale è ancora
senza speranza per l’AIDS, malattia scoperta
negli anni '80 ed ora in rapida espansione. Il
farmaco attualmente usato, l’AZT, ha una certa
efficacia nel ritardare lo sviluppo della malattia
ma è molto costoso ed ha molti effetti collaterali.
Fin dal 1982 alcuni medici americani, sotto la
guida del Dr. M.O. Smith (Lincoln Hospital,
*China Academy of TCM
30
Bronx, NY city), del Dr. N. Robinowita ed altri
hanno impiegato l’agopuntura, la moxibustione, i
farmaci cinesi, il Qigong ed altri presidi della
tradizione cinese per il trattamento dell’AIDS.
Tabella 1. Motivazioni espresse da medici occi-
dentali della scelta di applicare la MTC (dati
provenienti dal Giappone)
Motivazioni %
1. Limiti terapeutici della medic. occidentale 31%
2. Nuove prospettive culturali dopo lo studio della MTC 23%
3. Esperienza personale o dei parenti 10%
4. Richiesta da parte dei pazienti 8%
5. Convincimento da parte dei colleghi 8%
6. Altre 20%
Tabella 2. Motivazioni, espresse da medici occi-
dentali, per continuare l'applicazione della MTC
(dati provenienti dal Giappone)
Motivazioni %
1. Soddisfazione per gli effetti terapeutici 68%
2. Scarsità di effetti collaterali 15%
3. Aumento dei pazienti 5%
4. Alta considerazione in ospedale 3%
5. Altre 9%
Dopo 8 anni di grandi sforzi hanno ottenuto dei
risultati incoraggianti ed hanno posto gradual-
mente le basi per creare, in futuro, una larga rete
di collaborazione. Molti dei loro pazienti hanno
ottenuto miglioramenti sul piano fisico e sul pia-
no emotivo-mentale ed hanno ripreso una vita
sociale e lavorativa normale. Il tempo di soprav-
vivenza più lungo ha superato i 5 anni. Benchè la
MTC non sia in grado di “curare” l’AIDS, può per
lo meno essere messa alla pari dell’AZT per
quanto riguarda i risultati terapeutici, con la diffe-
renza che essa è scevra di effetti collaterali, eco-
nomica, sicura e semplice da usare. Alcuni paesi
africani hanno iniziato nell’87 dei trials per il
trattamento dell’AIDS con i presidi della MTC ed
hanno ottenuto dei risultati incoraggianti.
L’efficacia clinica è ovviamente il motivo princi-
pe del continuo sviluppo della MTC. Nondimeno
anche il riconoscimento e la rivalutazione del
pensiero cinese hanno giocato un ruolo altrettanto

Tabella 3. Percentuale delle patologie trattabili con la MTC

Patologie Amagasaki Hospital (%) Hosono Institute (%)

Malattie ortopediche 16 19.3

Malattie allergiche 13 7.7
Malattie del sistema immunitario 11 4.2
Malattie del sistema digestivo (fegato e vie biliari) 9.2 13.3
Malattie vascolari 7.8 6.9
Malattie psichiatriche 7.3 7.1
Malattie della pelle 5.5 6.3
Malattie del sistema nervoso 5 -
Malattie della sfera ORL 4.8 6.7
Malattie delle vie urinarie 4 6
Malattie ginecologiche 3 4.5
Malattie dell'apparato respiratorio 2.5 6.6
Malattie oculari 2 1.9
Altre 8.9 9.5

Tabella 4. Efficacia terapeutica della MTC in alcune patologie

Patologia Efficacia terapeutica (%)

Ulcera peptica 86.8

Gonartrite 84.3
Sindrome menopausale 80
Colecistite 79.2
Lombalgia 72.9
Infezioni croniche dell'apparato respiratorio 72
Rinite, sinusite 71.7
Gastroptosi, gastrite, pancreatite 71.6
Malattie cardiache 70
Nevralgia delle estremità 69.4
Stipsi e diarrea 69.3
Artrite reumatoide 65
Dermatite allergica 60.9
Diabete mellito 59.2
Asma 56.6
Irregolarità mestruali, dismenorrea 55.5
Ipertensione 54.6
Nefrite cronica 49.2
Epatite cronica 45.8

importante. nico ed integrato che mira a rallentare il processo

Il Dr. Needham, un autorevole studioso inglese di invecchiamento rafforzando le capacità difen-
della storia mondiale della scienza e della tecno- sive intrinseche dell’organismo .
logia, ha sottolineato che la MTC e la farmacologia La medicina del futuro sarà una sintesi delle
cinese rappresentano un sistema scientifico orga- conoscenze della medicina occidentale, della

31
medicina cinese e di altre medicine tradizionali. Il
prof. Porkert, un sinologo tedesco, ha sottolineato
che i vantaggi della MTC stanno proprio nel fatto
che questa è in grado di fare una diagnosi accurata
e specifica dei complicati disordini funzionali del
corpo umano e di fornire per essi un efficace
trattamento. Il prof. L. Way dell’Università della
California, già presidente dell’American
Pharmacology Association, ha affermato che la
MTC si rivolge al corpo umano come ad un
sistema integrato in continua interazione con l’am-
biente esterno e l’ambiente interno. Secondo
questo punto di vista la salute è la dimostrazione
che questo sistema si trova in un equilibrio dina-
mico armonioso. Lo studioso giapponese Dr. Y.
Manaka, dopo un lungo ed approfondito studio
sulla MTC, sulla teoria dello yin-yang e dei 5
movimenti, ha ipotizzato che i meridiani principa-
li e secondari costituiscano un primitivo sistema
di segnali successivamente occultato da sistemi
più evoluti quali il sistema nervoso ed endocrino.
Questo sistema primitivo è in grado di riconoscere
segnali molto deboli, non riconoscibili dai sistemi
più evoluti, e di mandarli alle varie zone del corpo.
Egli ha anche provato, attraverso una serie di
esperimenti semplici ma molto suggestivi, che la
pelle è in grado di riconoscere segnali quali colori,
suoni e altro attraverso il sistema dei meridiani
piuttosto che con gli organi di senso. Utilizzando
i dati emersi dalle sue ricerche ed applicandoli in
clinica, egli ha messo a punto dei metodi per
rilevare e per trattare gli squilibri yin-yang con
riscontro clinico positivo.
Tutti questi lavori in campo clinico e sperimentale
si allineano con le nuove tendenze ideologiche
che si stanno facendo strada nell’ambito della
scienza moderna. I nuovi orientamenti rappre-
sentano un superamento della visione scientifica
e della metodologia che fin dai tempi di Newton e
Descartes hanno caratterizzato la scienza moder-
na. In sintesi, si potrebbe parlare di un superamento
del riduzionismo ed un’apertura al sistematismo.
Si fanno studi comparati sul pensiero occidentale
ed orientale e ugualmente si riesamina la
metodologia scientifica occidentale. La cultura e
la filosofia cinesi sono molto rappresentative del
pensiero orientale classico e, a loro volta, si trova-
no vivamente e intensamente riflesse nella teoria
e nella pratica della MTC. E’ perciò naturale per
chi si interessa di nuovi orizzonti scientifici stu-
diare ed approfondire i concetti della MTC. Molti
scienziati hanno accettato il pensiero cinese e
soprattutto il concetto di equilibrio dinamico inte-
grato, molto vicino alle nuove visioni sistematiste
della scienza moderna.
Si sono formulate diverse teorie. Una di queste è
il paradigma olografico che è in grado di spiegare
32
molte teorie ed eventi clinici della medicina e
della farmacologia cinesi. La biologia olografica
è una teoria proposta dal prof. Zhang Yinqing
della Shandong University ed è stata ampiamente
riconosciuta dai membri del Primo Simposio In-
ternazionale di Biologia Olografica tenutosi a
Singapore nel maggio 1990. Essa ha il valore di un
risultato significativo di questo settore di ricerca.
Recentemente un’altra teoria, quella della popo-
lazione incoerente, ha mostrato ancora una volta
la scientificità della MTC.
La scienza moderna ha sempre avuto come sua
caratteristica principale l’obbiettivo di essere “più
esatta possibile”. E, di contro, l’indeterminatezza,
il contrario dell’esattezza, è vista come sinonimo
di arretratezza e non scientificità. Su queste basi si
fonda la critica, il rifiuto e la negazione della MTC
da parte della medicina occidentale. Nondimeno
eventi “non determinati” sono presenti in grande
quantità nell’esperienza quotidiana. Ed esistono
pure un gran numero di “concetti indeterminati”
espressi nei secoli dalla mente umana nel tentati-
vo di riconoscere la realtà oggettiva. Gli eventi o
i concetti indeterminati non sono scomparsi con il
crescere quotidiano dell’esattezza della scienza
moderna. Al contrario sono rimasti e sono ora
accettati da un numero sempre maggiore di scien-
ziati. Infatti più una questione è complicata e più
può essere indeteminata e meno esatta. Al fine di
analizzare e trattare i fenomeni indeterminati,
alcuni scienziati dell’Università della California,
sotto la direzione del prof. L.A. Zadeh, a metà
degli anni ’60, hanno rotto i confini della matema-
tica esatta ed hanno elaborato una matematica
indeterminata. Indeterminatezza-esattezza-inde-
terminatezza. Non si tratta di una retrocessione
nel processo di conoscenza ma è più propriamente
una sorta di sviluppo a spirale, un balzo in avanti
del processo stesso. Il sistema, basato su una
logica di indeterminatezza, messa a punto dagli
esperti di Kampo, in Giappone, è più vicino nella
sua essenza alla MTC piuttosto che ai programi
del computer basati sul sistema binario.
E’ evidente che i nuovi orientamenti della scienza
moderna stanno giocando un ruolo molto impor-
tante nello sviluppo e nella diffusione a livello
mondiale della della MTC.
Guardando il passato e il futuro siamo fiduciosi in
un avvenire brillante per la causa della medicina
cinese. Siamo tuttavia coscienti dei molti proble-
mi che dobbiamo risolvere e delle molte resisten-
ze che dobbiamo vincere. Il processo di sviluppo
troverà una sua giusta dimensione solo a patto che
ci sia una cooperazione, una scambio attivo e una
unione degli sforzi fra tutte le persone che ne
hanno intuito l’importanza. Dare alla medicina
cinese una dimensione mondiale è un lavoro duro
e complesso. In senso stretto medicina tradiziona-
le significa una medicina praticata e conosciuta
solo in una certa nazione. Mentre invece medicina
mondiale significa una medicina che non prevede
discriminazioni di paesi, regioni, nazioni o razze.
Tuttavia non è impossibile trasformare una medi-
cina praticata solo entro stretti confini nazionali in
una medicina di portata molto più estesa. La
medicina occidentale moderna trae le sue origini
dall’antica Grecia. Da quel periodo fino al medio-
evo non ha conosciuto grossi cambiamenti. Dopo
il medioevo ha iniziato la sua evoluzione special-
mente in alcuni paesi quali l’Olanda, il Portogallo,
la Germania, la Francia e la Gran Bretagna. Se la
medicina occidentale diventerà una medicina
mondiale perché non può la MTC avere la stessa
possibilità di espansione. A ragion del vero la
MTC era stata introdotta già molti secoli or sono
in alcuni paesi dell’Asia, dell’Europa e perfino
dell’America. Ma non è diventata popolare per
alcune ragioni storiche. Questi antichi contatti,
però, hanno in un certo senso preparato il terreno
per l’attuale diffusione . La cosa più importante a
questo punto è che coloro che, in patria o fuori, si
dedicano alla MTC abbiano la capacità di evol-
versi e di trasformarsi, di sviluppare al massimo
grado l’unità internazionale, la cooperazione e gli
scambi e fare il possibile affinché la MTC superi
i suoi confini attuali e diventi una medicina mo-
derna ed internazionale.
33
 nuove applicazioni della m.t.c.

Trattamento dell'AIDS con la medicina tradizionale

cinese e la sua farmacologia
Lu Weibo*

L’AIDS può diventare la più grande pestilenza
nella storia dell’umanità. Si stima che attualmente
muoiano ogni giorno circa 150 persone affette da
questa malattia. Se entro la fine del secolo non
sarà controllata, migliaia di persone saranno con-
dannate inevitabilmente all'exitus. Le dimensioni
raggiunte e la velocità di propagazione superano
quelle delle grandi epidemie del passato. I pazien-
ti stanno aumentando di numero in 156 paesi.
Secondo le statistiche dell’OMS alla fine del
luglio 1990 si registravano 273.425 casi. Nono-
stante il grande sviluppo delle ricerche non è stato
ancora scoperto un presidio terapeutico incisivo
sulla malattia: non esiste un trattamento specifico
dell’AIDS e neppure un vaccino efficace. Molti
Tabella 1. Rimedi inibenti in vitro il virus dell'AIDS
ricercatori sono attratti dalla medicina tradiziona-
le cinese per la molteplicità di approcci che essa è
in grado di offrire: farmaci, agopuntura,
moxibustione, qigong etc. Il trattamento secondo
la MTC si basa sulla differenziazione dei sintomi
e dei segni piuttosto che sulle caratteristiche pro-
prie della malattia, come avviene invece per la
medicina occidentale. Questa metodica ben si
applica al trattamento dell’AIDS e sindromi
correlate.
Sono state finora prese in considerazione diverse
centinaia di semplici e di composti della MTC
utilizzabili contro il virus dell’AIDS. In letteratu-
ra vengono riportati gli effetti inibitori in vitro
contro il virus dell’AIDS di più di 22 erbe della
MTC o dei loro principi attivi. (vedi Tab. 1)

herba Violae, spica Prunellae, herba Alternantherae, herba Andrographitis,

fructus Arctii, rhizoma Coptidis, radix Glycyrrhizae, herba Epimedii,
radix Arnebiae seu lithospermi, flos Lonicerae, Woodwardia Jiaponica (LP)Sm,
radix Sophora flavescentis, herba Senecionis scadentis, radix Scutellariae,
radix Salviae miltiorrhizae, radix Bupleuri, radix Trichosanthis,
Hypericum Japonicum Thumb., Erycube Obtusifolia Benth, radix Acanthopanacis senticosi,
Illicium Lanceolatum A.C. Smith, Lentinus Edodes (Berk.) Sing

rallentare il processo di duplicazione virale senza

Lo stesso vale per 8 composti: Xiao Chai Hu
Tang, Ren Shen Tang, Fu Fang Dan Shen Tang,
Yin Huang, Huang Lien Su, Guan Xin Ling, Fui
Fang Da Qing Ye, Niu Huang Xing Nao.
Radix Trichosanthis contiene una proteina nomi-
nata composto Q o GLQ223. E’ stata largamente
usata in Cina per più di 20 anni per indurre il parto
e per il trattamento dei tumori maligni dell’appa-
rato genitale. Essa è in grado in vitro di distrugge-
re i macrofagi infettati dal virus dell’AIDS e di
*China Academy of TCM
danneggiare le cellule normali. Dalla pianta di
Hypericum Japonicum Thumb. si estrae un
alcaloide largamente usato in Cina per il tratta-
mento dell’epatite. E’ in grado di migliorare la
funzionalità epatica e prevenire i danni al fegato.
In Europa è stato usato come antidepressivo.
Recentemente è stata scoperta la sua azione anti
trascriptasi inversa, in esperimenti condotti su
topi infettati, e la sua capacità inibitoria in diversi
stadi della replicazione del virus. Attualmente si
stanno compiendo su questo farmaco anche delle
ricerche cliniche.
Herba Violae viene usata in Cina per il trattamen-

34
to delle infezioni batteriche quali ascessi, dei leucociti, incrementa l’attività fagocitaria di
setticemia, scrofula etc. e per il trattamento delle neutrofili e macrofagi, favorisce la produzione di
infezioni virali quali la parotite. In vitro inibisce interferone, promuove la formazione di anticorpi
vari ceppi di Gram+ e Gram-, il bacillo di Koch (IgM, IgA e IgM), regola l’AMPc e il GMPc etc.
e la crescita del virus dell’AIDS in cellule infettate Somministrando a pazienti sieropositivi per sei
H9; inoltre stimola l’immunità cellulare. Tuttavia mesi radix Angelicae sinensis, radix Panacis
non è in grado di uccidere il virus dell’AIDS al di ginseng e fructus Lycii, si è visto un incremento
fuori delle cellule. Il suo principio attivo è una significativo dei linfociti CD4 e la normalizzazione
sorta di polisaccaride sulfonato ricco in galattoso. dell’anticorpo anti P24.
La glicirrizina è l’estratto acquoso di radix SGP è una preparazione a base di bulbus Allii.
Glycyrrhizae. E’ stata largamente usata in prepa- Somministrata per 6 settimane a malati di AIDS
rati ad azione antiinfiammatoria, antibatterica, ha indotto un sensibile miglioramento del rappor-
antalgica e cortison-like. In Giappone è stata usata to T4/T8 e il ritorno alla norma dell’attività delle
con successo nel trattamento nell’epatite cronica cellule NK.
attiva. E’ composta da acido glicirretico e da I risultati ottenuti finora sono solo preliminari.
glucuronide. La glicirrizina inibisce la formazio- Sono necessari ulteriori studi clinici e sperimenta-
ne dei vacuoli, ad opera del virus dell’AIDS, li. Molti farmaci essenziali della medicina moder-
nelle cellule MT4 e la duplicazione del virus e la na quali digitale, chinino, reserpina, efedrina
fusione cellulare nelle cellule Molt.4. Le due sono di estrazione vegetale. Perciò è lecito pensa-
azioni sono dose dipendenti. Nella pratica clinica re che la MTC, come pure altre medicine tradizio-
la glicirrizina per via iniettiva può risolvere la nali, avranno, in futuro, un ruolo sempre più
tossiemia in corso di AIDS. significativo nella lotta contro l’AIDS.
In Cina, il piccolo decotto di Bupleurum, Xiao
Chai Hu Tang, è una famosa prescrizione efficace Tabella 2. Farmaci della materia medica cinese
nel trattamento delle infezioni delle vie aeree con azioni sul sistema immunitario
superiori, della malaria, dell’epatite, delle infe-
zioni delle vie biliari etc. In Giappone è conosciu- Aumentano il numero delle cellule T: radix Asparagi, semen
to come Sho Saiko To. E’ stata provata la sua forte Coicis
azione inibitrice della transcriptasi inversa del Favoriscono la trasformazione dei linfociti: radix Angelicae
virus dell’AIDS. Studi più approfonditi indicano sinensis, radix Astragali seu hedysari
che il farmaco più attivo del composto è radix Aumentano il numero dei linfociti: radix Panacis ginseng,
Scutellariae. Da questa sono stati isolati due prin- radix Codonopsis pilosulae
cipi attivi: baicalina e baicaleina. L’azione sulla
transcriptasi inversa è molto specifica: infatti la
DNA polimerasi non viene inibita e quindi il Xiao
Chai Hu Tang non è tossico per le cellule dell’or-
ganismo.
Le manifestazioni cliniche dell’AIDS sono legate
alla compromissione del sistema immunitario da
cui il nome di sindrome da immunodeficienza
acquisita. La MTC ha molti mezzi adatti alla
ricostruzione di un sistema immunitario compro-
messo quale è quello dei pazienti portatori di
AIDS. Il trattamento delle sindromi asteniche con
la MTC è un’ottima fonte di dati utilizzabili per
una terapia di ricostruzione del sistema
immunitario compromesso dal virus dell’AIDS.
E’ stato dimostrato che molti farmaci della mate-
ria medica cinese favoriscono la moltiplicazione
delle cellule T e regolarizzano le funzioni
immunitarie. Si tratta soprattutto dei farmaci che
appartengono alla categoria dei tonici. Essi espli-
cano la loro azione sostanzialmente con tre moda-
lità: immunostimolazione, immunosoppressione
selettiva e immunoregolazione.
Studi sperimentali e clinici hanno dimostrato che
radix Astragali seu hedysari aumenta il numero

35
 osservazioni cliniche
Effetti dell'iniezione del polisaccaride del Zhuling in
bambini debilitati con diminuzione delle difese
Mei Li, Zhang Juqing, Yu Liandi, Wang Naigang, Sheng Yanqin*
Yang Shuchang, Wang Shaobai, Li Yefang*
Zhuling polysaccharide injection (ZPI) è tratto
dal materiale medico cinese e precisamente dal
Polyporus umbellatus. Recentemente è stata ri-
portata nella letteratura l'applicazione di questa
sostanza nel trattamento dei tumori maligni e
nell'epatite B; nel nostro ospedale la ZPI è stata
usata in bambini debilitati con deficit immunitario.
I risultati sono riportati qui di seguito.
MATERIALI CLINICI E METODI
Selezione dei punti
L'esame della funzione immunitaria è stato ese-
guito in 850 bambini di una scuola elementare.
Sono stati selezionati con metodo randomizzato
120 casi dei 173 con PHA (fitoemagglutinina) test
negativo trovati durante l'esame eseguito per stu-
diare l'effetto curativo dello ZPI.
Dei 120 bambini, 60 hanno ricevuto il trattamento
con ZPI e gli altri sono stati esentati da questo
trattamento per essere presi come controllo. Sia il
sesso che l'età erano simili nei due gruppi. L'età
era compresa tra 6 e 12 anni, la maggior parte tra
6 e 10 anni.
Metodi di trattamento e indici di osservazio-
ne
ZPI è stata somministrata alla dose di 20 mg al
giorno nei pazienti al di sotto degli 8 anni e di 40
mg al giorno nei pazienti con età superiore agli 8
anni. Il trattamento è stato giornaliero e 20 giorni
hanno costituito un ciclo terapeutico. Non è stato
somministrato nessun farmaco al gruppo di con-
trollo.
L'esame clinico ha incluso l'osservazione delle
*Department of Pediatrics, Beijing Hospital of Civil Aviation
of China
*Institute of Chinese Materia Medica, China Academy of
Traditional Chinese Medicine
36
condizioni generali, e poi appetito, sonno, resi-
stenza alla corsa, peso corporeo e resistenza alle
infezioni del tratto superiore delle vie respiratorie.
L'esame immunologico ha incluso i tests degli
indici di immunologia cellulare come il test cuta-
neo del PHA (papule<10mm dopo 24 ore erano
considerate positive) e gli indici di immunologia
umorale quali IgG, IgA, IgM e C3.
RISULTATI TERAPEUTICI
Modificazioni delle condizioni generali
Dopo il trattamento con ZPI, l'appetito è miglio-
rato in 58 (96.7%) dei 60 casi del gruppo trattato,
ma in solo 4 (6.7%) dei 60 casi del gruppo di
controllo.
In 55 casi (91.7%) del gruppo trattato è stata
riscontrata una aumentata resistenza alla corsa,
mentre non è stata notata differenza nel gruppo di
controllo.
Nessuno dei bimbi del gruppo trattato ha sofferto
di infezioni respiratorie, mentre 22 (36%) casi
sono stati riscontrati nel gruppo di controllo.
Nel gruppo trattato, l'aumento medio ponderale è
stato di 0.55 Kg e di solo 0.16 Kg nel gruppo di
controllo; alcuni bambini hanno dormito meglio
dopo il trattamento.
Mutazione degli indici immunologici
Come evidenzia la tabella 1, tutti gli indici
immunologici sono migliorati dopo il trattamento
con ZPI. Il diametro medio delle papule dopo il
test cutaneo con PHA si è allargato di 10 mm, il
criterio è considerato positivo e le im-
munoglobuline sono significativamente aumen-
tate. Nel gruppo di controllo il test cutaneo con
PHA ha dimostrato una significativa differenza,
ma la media del diametro delle papule è stata
inferiore a 10 mm. Il paragone degli indici
immunologici tra il gruppo trattato e quello di
controllo indica che nel pretrattamento le IgA,
IgM e PHA avevano valori significativamente
differenti (P<0.01-0.001) rispetto al post-tratta-
mento. Non si sono riscontrate differenze tra IgG
e C3.
Risultato del follow-up di osservazione
6 mesi e un anno dopo il trattamento, sono stati
esaminati immunologicamente 60 bambini tratta-
ti.
I risultati dimostrano che i valori medi dei 4 indici
immunologici erano paragonabili con quelli otte-
nuti alla fine del trattamento (Tab. 2), indicando
che l'effetto terapeutico prolungato del Polyporus
umbellatus polysaccharides è piuttosto buono.
DISCUSSIONE
Il principale componente chimico dell'estratto di
ZPI è il glucosano, nuovo farmaco
immunostimolante. Il risultato delle nostre osser-

Tabella n°1. Paragone delle mutazioni immunologiche

Indici esaminati N°casi Media valutata Media valutata Media (2-1)

prima del trattamento dopo il trattamento ±SE
(media 1) (media 2)

P.U.P. gruppo +
PHA (mm) 60 3.11 12.46 9.35±1.42*◊◊
IgG (mg/ml) 60 8.41 10.35 1.94±0.43◊◊
IgA (mg/ml) 60 0.82 1.09 0.27±0.06**◊◊

IgM (mg/ml) 60 0.82 1.09 0.27±0.05**◊◊

C3 (%) 60 50.80 80.80 30.00±11.14◊
Gruppo di controllo
PHA (mm) 60 3.18 8.04 4.86±0.59◊◊
IgG (mg/ml) 60 8.21 9.05 0.84±0.49
IgA (mg/ml) 60 1.36 1.38 0.02±0.03
IgM (mg/ml) 60 0.83 0.86 0.03±0.02
C3 (%) 60 53.47 64.50 11.03±12.53

+PUP = Polyporus umbellatus polysaccharides

Paragonato con il gruppo di controllo: *P<0.01, **P<0.001
Paragone prima e dopo il trattamento: ◊P<0.01, ◊◊P<0.001

Tabella n°2. Follow-up delle mutazioni degli indici immunologici

Indici N° casi Media valutata Media valutata in Media (2-1)

alla fine del trattamento follow-up ±SE
(media 1) (media 2)

PHA (mm) 60 12.46 11.00 -1.46±1.10

IgG (mg/ml) 60 10.35 10.22 -0.13±0.12
IgA (mg/ml) 60 1.66 1.68 0.02±0.1
IgM (mg/ml) 60 1.09 1.10 0.01±0.04

vazioni cliniche mostra che il ZPI può accrescere
la funzione immunologica delle cellule-T, regola-
re l'immunità umorale e migliorare le condizioni
generali nei bimbi debilitati, con
immunodeficienza.
Tra gli 850 bimbi esaminati, 173 (20.35) erano
debilitati con ipoimmunità e presentavano una
storia di infezioni respiratorie ricorrenti, erano
giallastri ed emaciati, con poco appetito ed inca-
paci di correre a lungo. Il miglioramento delle
condizioni generali e l'accrescimento delle fun-
zioni immunitarie dopo il trattamento con ZPI

37
suggeriscono che l'effetto terapeutico a breve ne è ancora buono. Il fatto che durante l'intero
termine è ragguardevole. corso di trattamento i pazienti non hanno presen-
I risultati di follow-up a 6 mesi ed un anno tato febbre, esantemi o altri effetti secondari,
dimostrano che l'effetto terapeutico a breve termi- suggerisce che lo ZPI sia sicuro nei bambini.

38
 Trattamento delle istamino-cefalee con l'agopuntura
sul punto Dazhui (14TM)
Li Yiqing*

La cefalea da istamina è refrattaria al trattamento.
L'autore tratta casi con successo e riporta qui di
seguito un caso.
Mr. Dai, un uomo di 38 anni, è ammesso in corsia
l'8 dicembre del 1987, (HN 197729).
Anamnesi: severa cefalea pulsante sinistra da 4
giorni, accompagnata da visione offuscata, dolore
urente nell'occhio sinistro e nausea. Gli attacchi
iniziano alle 7-9 della mattina e 4-6 del pomerig-
gio e durano 1-2 ore.
La terapia orale con carbamazepina ed il blocco
nervoso non danno risultato.
Esame fisico: il paziente è cosciente e dialoga in
modo coerente, è di corporatura paffuta e presenta
una espressione stanca, durante l'attacco di cefalea
il volto è arrossato e sudato, il segno di Horner è
dubbio ed i nervi cranici sono normali. Il margine
del disco ottico oculare (iride) è chiaro, sono
assenti riflessi patologici nervosi. La sensazione
dolorosa nella parte sinistra del volto e del corpo
è leggermente diminuita. La paracentesi lombare
e gli esami di laboratorio appaiono normali.
Trattamento: dopo l'ammissione in corsia, il caso
è stato trattato come l'emicrania con sedativi,
analgesici, corticosteroidi e terapia raffreddante
senza alcun risultato.
Il blocco del nervo sopraorbitale con una soluzio-
ne alcolica, l'iniezione intravenosa di diazepam e
l'iniezione intramuscolare di nefopam calma solo
l'intensità del dolore per la sua estensione, ma è
sempre presente la notte. L'elettroencefalogramma
non rivela nulla di abnorme. La consultazione di
neurologi e neurochirurghi definisce la diagnosi
di cefalea istaminica e l'autore viene consultato
per il trattamento con agopuntura.
Differenziazione della sindrome in base alla MTC:
è stato osservato che durante l'attacco di cefalea il
volto diventa arrossato e sudato, la temperatura
cutanea della parte sinistra della fronte e della
regione temporale è elevata, la lingua rossa con
induito giallastro, il polso voluminoso e rapido.
Tutte queste manifestazioni implicano una esube-
ranza dello yang e eccesso di calore.
Selezione degli agopunti e manipolazione degli
aghi: il paziente assume una posizione seduta con
il capo piegato in avanti. Con un ago filiforme
n°28 e lungo 1.5 cun si infigge Dazhui (14TM) per
una profondità di 0.2 cun (in un incavo al di sotto
della 7 vertebra cervicale) perpendicolarmente al
piano cutaneo.
L'ago viene poi inclinato verso l'alto ed è fatto
procedere per 1.3 cun fino a giungere alla perdita
improvvisa della resistenza contro l'ago, mentre il
paziente sperimenta una sensazione forte di di-
stensione con formicolio, l'ago viene poi puntual-
mente ritirato di 0.3 cun e mantenuto in situ per 20
minuti con occasionali manipolazioni.
La cefalea è così alleviata ed il paziente avverte
desiderio di dormire.
Il trattamento viene ripetuto per 4 volte e la
cefalea non si ripresenta. Il paziente viene dimes-
so il 21 ottobre 1987 ed il miglioramento della
sintomatologia perdura per un anno.

*Changchun College of Traditional Chinese Medicine, Jilin

Province

39
 Agopuntura sui punti Huatuojiaji (extra 21) per il
trattamento del dolore epigastrico acuto
Zhao Jian*

L’epigastralgia acuta è un sintomo comune per il
quale esistono molti trattamenti. L’autore ha veri-
ficato l’efficacia dei punti Huotuojiaji (extra 21)
nel trattamento di 23 casi.
Dati clinici
I 23 pazienti tutti esterni comprendono 20 persone
di sesso femminile e 3 di sesso maschile, di età
compresa tra 28 e 50 anni. I casi clinici sono i
seguenti:
- dolori gastrici acuti: 3 casi;
- riacutizzazione di colecistite cronica: 18 casi;
- riattivazione di ulcera peptica in gastrite cronica:
2 casi.
dolorose che tratta con iniezioni di dolantina. La
paziente si presenta per una terapia con agopuntu-
ra dopo l’ennesimo attacco doloroso iniziato la
notte precedente. Vengono allora applicati gli
aghi ai punti Huatuojiaji bilateralmente dalla 9a
alla 11a dorsale. Gli aghi sono poi manipolati per
un minuto per far arrivare la stimolazione
all’epigastrio destro. La paziente si sente rilassata
e il dolore presente nell’area cistica scompare
immediatamente.

Metodo di trattamento
Dopo sterilizzazione con alcool 75% si inserisco-
no aghi filiformi di 1.5 - 2 cun di lunghezza in
almeno tre paia di punti dalla 9a alla 12a dorsale.
L’ago è diretto verso la colonna vertebrale e viene
manipolato fino a che la stimolazione raggiunge
l’area interessata dal dolore. Gli aghi sono lasciati
in sede per 30 min e, se necessario, vengono
collegati ad un elettrostimolatore.

Risultati del trattamento

Guarigione: scomparsa completa dei sintomi e
dei segni clinici, 3 casi;
Miglioramento: scomparsa dei sintomi e notevole
diminuzione dei segni clinici, 19 casi;
Inefficacia: 1 caso.

Caso clinico esemplificativo

La sig.ra Yu XX di 42 anni, soffre da oltre 20 anni
di colecistite cronica, con frequenti riacutizzazioni

*Hedong Clinic, Qinhuangdao Harbor Hospital

40
 Trattamento con agopuntura di 96 casi di lesione del
nervo crurale superiore
*Zhong Jishang*

La lesione del nervo crurale superiore è presente alla tolleranza del paziente.
frequentemente in presenza di un trauma dei tes- Gli aghi vengono mantenuti in situ per 20 minuti;
suti molli della regione lombare e glutea. La il trattamento è giornaliero.
sezione del nervo al di sotto della cresta iliaca
provoca un acuto dolore in questa regione. Il
dolore, dalla sede di lesione, si estende lungo la Criteri di efficacia del trattamento e risultati
gamba, ma raramente si irradia oltre il ginocchio. Guarito: sollievo del dolore, il "cord-like feeling"
Negli anni recenti gli autori hanno trattato 96 casi o assenza di dolorabilità lungo il decorso del
di lesione del nervo crurale superiore con agopun- nervo crurale superiore.
tura, la quale è risultata efficace. Migliorato: il dolore è alleviato o eliminato, ma il
"cord-like feeling" è ancora presente.
Materiale clinico Inefficace: i sintomi e segni permangono invaria-
Dei 96 casi, 57 sono persone di sesso maschile e ti.
39 di sesso femminile: il più giovane ha 18 anni e Dei 96 casi trattati: 65 (67.7%) sono guariti, 25
il più anziano 71 anni; la maggior parte dei pazien- (26%) migliorati e 6 (6.3%) hanno ottenuto risul-
ti ha un'età compresa tra 40 e 60 anni. Il periodo di tato inefficace. Tra i 6 casi con risultato inefficace
insorgenza del disturbo è inferiore al mese in 59 2 hanno ricevuto un solo trattamento (1 si è ritirato
casi, da 1 a 3 mesi in 32 casi, da 4 a 6 mesi in 3 e e 1 alla fine del trattamento ha avuto come
superiore ad un anno in 2 casi. 91 pazienti hanno complicanza la sindrome del piriforme). Il nume-
una chiara storia di trauma. ro di trattamenti varia da 1 a 7 con una media di
2,3.
Metodo di trattamento
I punti selezionati sono: il secondo punto lombare
Huatuojiaji (inferiormente e lateralmente al pro-
cesso spinoso della 2° vertebra lombare di 0.5
cun) e il punto A Shi (2 dita lateralmente al di sotto
del punto centrale della cresta iliaca destra). Il
paziente viene invitato a rimanere prono.
Dopo la solita sterilizzazione cutanea, vengono
infissi i punti della zona del disturbo con aghi n°
28, per 3 cun di profondità e con metodo disper-
dente. Dopo aver ottenuto la sensazione dell'ago,
viene continuata la manipolazione fino ad ottene-
re l'irradiazione lungo la gamba. Poi i 2 aghi di
agopuntura vengono connessi ad un apparecchio
G6805 e viene usata un onda continua di 1000-
1500 cicli per minuto.
L'intensità della stimolazione è regolata in base

*Hai'an County Hospital, Jiangsu Province

41
42
 Agopuntura sul punto Yangsheng per il trattamento
dei disturbi della voce in 110 casi
Chen Peifang*
L’agopuntura è molto usata nei disturbi della
voce. L’autore ha notato che molti pazienti con
disturbi della voce lamentano anche dolori
cervicali. Spesso in questi pazienti si trova un
punto doloroso posto lateralmente alle vertebre
cervicali situata alla stessa altezza del pomo di
Adamo. La pressione su questo punto induce
un’aumentata secrezione faringea e determina un
sollievo dalla tensione delle corde vocali. Queste
osservazioni hanno indotto l’autore ad usare l’ago-
puntura, il massaggio o le microiniezioni su que-
sto punto per trattare le congestione delle corde
vocali, l’edema, i polipi allo stadio iniziale,
l’ipertrofia, i noduli, la riduzione del tono musco-
lare e l’insufficiente chiusura delle corde vocali.
Questo punto doloroso è chiamato dall’autore
Yangsheng che significa “fare innalzare la voce”.
Dati generali
1. I 110 pazienti sono così divisi: 38 di sesso
maschile e 72 di sesso femminile. L’età è compre-
sa tra 11 e oltre 50 anni.
2. Di questi pazienti 105 sono cantanti e la durata
del disturbo va da meno di un mese a più di 5 anni.
3. La raucedine è il sintomo più frequente. Le
situazioni cliniche sono le seguenti: congestione
(15 casi), insufficiente chiusura (15 casi), affati-
camento muscolare (8 casi), edema (14 casi),
noduli delle corde vocali (6 casi), protuberanze
ipertrofiche (41 casi), polipi vocali allo stadio
iniziale o ipertrofia polipoide (2 casi) e altri (9
casi).
Metodi di trattamento
1. Selezione del punto: il paziente è in posizione
assisa con il collo flesso di circa 25 gradi. L’ago
*Art Phoniatrics Laboratory of Shanghai Conservatory of
Music, Shanghai College of Music
viene inserito lateralmente tra la 6a e la 7a cervicale
ad una distanza dallo spazio interspinoso di 1-1.2
cun per le donne e di 1.2-1.5 cun per gli uomini.
L’ago è diretto verso la vertebra con un angolo di
45°gradi. La profondità di inserzione dipende
dalla muscolatura del collo ed è in genere 1.5 cun
per le donne, 2 cun per gli uomini.
2. Manipolazioni: dopo l’inserzione l’ago viene
manipolato con rotazioni di piccola ampiezza a
seconda della severità della patologia e della
costituzione del paziente, in modo da non causare
troppo dolore e quindi tensione nei muscoli
cervicali. L’intensità della stimolazione è minore
di quella normalmente usata nella somatopuntura.
La stimolazione deve produrre una sensazione di
pesantezza o intorpidimento che si propaga alla
gola creando un senso di ostruzione e un aumento
della salivazione. Di solito, se la manovra produ-
ce una forte stimolazione, anche l’effetto
terapeutico è notevole. L’ago è lasciato in sede per
20 min.
3. Durata del trattamento. Un ciclo di terapia è
formato da 6 sedute quotidiane. Spesso nei casi
acuti si ottengono risultati evidenti entro le prime
6 sedute. Nei casi che guariscono entro le prime 2-
3 sedute si praticano comunque 3-4 sedute di
rinforzo. Per i casi cronici che non guariscono
entro 3 cicli si ipotizza un’etiologia mista e quindi
si cercano altre modalità di trattamento.
Risultati del trattamento
1. Criteri di valutazione:
Guarigione: scomparsa dei disturbi vocali e delle
manifestazioni di patologia locale per cui il pa-
ziente può esibirsi nel canto per due ore consecu-
tive.
Efficacia marcata: recupero della voce normale
con scomparsa delle manifestazioni di patologia
locale.
Efficacia: i segni di patologia locale sono miglio-
rati, ma sono ancora presenti dei disturbi della
43
voce.
Inefficacia: nessuna variazione soggettiva e og-
gettiva.
2. Risultati
Guarigione: 79 casi
Efficacia marcata: 16 casi
Efficacia: 14 casi
Inefficacia: 1 caso

Casi clinici esemplificativi

Caso n°1. La sig.ra Zhu XX, una cantante solista
di 33 anni, lamenta una certa difficoltà negli acuti
a causa di un sovraffaticamento. La laringoscopia
indiretta rivela la presenza di protuberanze
ipertrofiche nel terzo anteriore di entrambe le
corde vocali e un deficit di chiusura di circa 1.5
mm. Dopo agopuntura sul punto “Yangsheng”
con microiniezioni di Vit. B1 e B12 si osserva un
netto miglioramento della condizione vocale. Alla
fine di tre cicli di trattamento con agopuntura,
microiniezioni sul punto e terapia farmacologica
cinese, le protuberanze scompaiono e la chiusura
della corde vocali ritorna alla normalità.
Caso n°2. La sig.ra Zhang XX, una cantante di 25
anni, chiede di sottoporsi a terapia mediante ago-
puntura per dei polipi alle corde vocali per i quali
vuole evitare il trattamento chirurgico. La
laringoscopia indiretta dimostra un polipo delle
dimensioni di un mezzo grano di miglio al terzo
anteriore di una corda vocale con una netta linea
di demarcazione dalla corda vocale stessa. Dopo
10 sedute di agopuntura sul punto “Yangsheng” il
polipo scompare.

44
 applicazioni dell'auricoloterapia
Come migliorare l'efficacia dell'auricoloterapia con
semi di Vaccaria nel trattamento della colelitiasi
Chen Gongsu*
Il primo lavoro sul trattamento della colelitiasi
mediante auricoloterapia con semi di Vaccaria è
stato pubblicato nel 1977 dal Jiangsu Provincial
Institute of TCM con il titolo “Trattamento di 114
casi di colecistite e colelitiasi mediante
auricoloterapia”.
A partire dal 1984 sono stati compiuti molti studi
clinici e sperimentali su questo metodo. A tut-
t’oggi sono stati trattati più di 10.000 pazienti.
Efficacia terapeutica dell’auricoloterapia mediante
semi di Vaccaria e sue indicazioni nel
trattamento della colelitiasi
La pratica clinica ha dimostrato che l’ agopuntura
è in grado di alleviare il dolore ipocondriaco
(irradiato posteriormente), di diminuire il numero
degli attacchi, di diminuire la nausea, il vomito e
l’intolleranza ai grassi e di aumentare l’appetito
nella maggior parte dei pazienti portatori di
colelitiasi. Secondo i dati riportati in letteratura
l’efficacia a breve termine per questi disturbi
varia dal 69% al 96%. Molti pazienti riferiscono
diminuzione o addirittura scomparsa di questi
sintomi durante gli attacchi di dolore in seguito al
trattamento con auricoloterapia. In alcuni pazien-
ti l’intolleranza ai grassi scompare durante il pe-
riodo in cui praticano l’auricoloterapia. A volte,
anche se il referto ecografico rimane invariato per
numero e dimensione dei calcoli, i sintomi dimi-
nuiscono. Talvolta sono i pazienti stessi a chiede-
re di continuare il trattamento. Per quanto riguar-
da l’azione colagoga dell’auricoloterapia i dati
sono molto disparati e vanno dal 100% a valori
inferiori al 27%. La maggior parte dei lavori
parlano di percentuali di espulsione inferiori al
*Department of Acupuncture and Moxibustion, Jiangsu
Provincial People’s Hospital
10%.
Secondo la mia opinione l’auricoloterapia me-
diante semi di Vaccaria è valida alle seguenti
condizioni.
1. Il metodo è efficace contro quasi tutti calcoli
qualunque sia il tipo e la localizzazione, la durata
della malattia e la patologia di fondo in base alla
differenziazione dei segni e dei sintomi. Tuttavia
l’efficacia terapeutica nei confronti dei vari sinto-
mi, nelle diverse condizioni cliniche, non è la
stessa. Per esempio, nella colica biliare severa
l’auricolopuntura o l’elettroauricolopuntura sono
più efficaci dell’auricoloterapia mediante semi di
Vaccaria. Nella stessa condizione la puntura su
Zhigou (SJ6), Yanglingquan (GB34), Qiuxu
(GB40), Riyue (GB24) e Qimen (Liv14) ha effetti
più immediati e duraturi dell’auricoloterapia con
semi di Vaccaria. Per quanto riguarda la
differenziazione delle sindromi secondo la MTC,
i pazienti con stasi del Qi ottengono effetti più
immediati e duraturi dei pazienti con calore-umi-
dità per i quali invece, se si vuole ottenere un
rapido controllo della patologia, sono necessari
agopuntura, farmaci cinesi ed occidentali.
2. Per quanto riguarda l’espulsione dei calcoli
l’auricoloterapia è efficace nelle seguenti situa-
zioni: calcoli in cistifellea di diametro inferiore a
10 mm purché questa sia dotata di buona funzione
contrattile; calcoli intraepatici, del dotto epatico e
del dotto comune con diametro inferiore e legger-
mente superiore al dotto nel quale si trovano
purché non vi siano ostruzioni meccaniche nella
parte inferiore del sistema biliare; calcoli multipli
in cistifellea e, in particolar modo, la sabbia
biliare. Il tasso di espulsione completa più alto
riguarda i calcoli unici, soprattutto quelli del
dotto comune, specie se relativamente piccoli.
Alcuni suggerimenti per il trattamento della
45
colelitiasi con auricoloterapia mediante semi di
Vaccaria
1 - Fare uno studio approfondito sulla specificità
dei singoli punti auricolari e collaborare per la
diffusione dello “schema di standardizzazione
dei punti auricolari”.
Attualmente i punti più comunemente usati per il
trattamento della colelitiasi sono Gan (fegato),
Dan (cistifellea), Shierzhichang (duodeno), Pi
(milza), Wei (stomaco), Shenmen , Jiaogan (sim-
patico) ed Ermigen (la radice dell’orecchio) etc.
Secondi i dati riportati i punti sono circa una
cinquantina. La maggior parte dei medici propone
di usare circa 6 punti per ogni seduta. Altri
sostengono che i punti usati per questa patologia
dovrebbero essere divisi in “punti principali” e
“punti ausiliari” e il numero totale di punti usati
per ogni seduta dovrebbe essere più di 30. Essi
pensano che più punti si usano, maggiore è l’effet-
to terapeutico. La maggior parte dei medici, nella
scelta dei punti, sceglie schemi già noti. Sono
pochi coloro che cercano di volta in volta i punti
sensibili da usare specificamente in quel tratta-
mento. Io penso che questo ultimo sistema possa
portare a risultati terapeutici migliori. Alcuni
medici sostengono che l’auricoloterapia debba
essere praticata durante la stessa seduta in un solo
lato per evitare “il fenomeno dell’affaticamen-
to".
Sono state studiate, mediante ecografia ultrasonica,
le contrazioni della cistifellea durante l’applica-
zione dell’auricoloterapia e sono state riportate in
letteratura reazioni immediate (reazioni relativa-
mente forti che raggiungono il loro massimo entro
i primi 5 min) e reazioni tardive (reazioni relativa-
mente deboli che compaiono circa 30 min dopo la
terapia, ma che si mantengono a lungo). E’ stato
anche notato che la curva delle reazioni è diversa
per le diverse formule terapeutiche e che i risultati
nei due sessi sono differenti pur usando la stessa
formula.
La terminologia adottata per definire i punti
auricolari che vengono usati nel trattamento della
colelitiasi è così confusa che spesso è difficile per
chi legge capire esattamente di quali punti si
tratta. Perciò è importante sia nella pratica clinica
che nei lavori sperimentali fare riferimento allo
“schema di standardizzazione dei punti auricolari”
allo scopo di facilitare la sintesi e la verifica delle
ricerche e dei lavori clinici.
2 - Utilizzare il metodo dei semi di Vaccaria con
correttezza e, al tempo stesso, evitare di essere
troppo rigidi nell’applicazione.
Lo scopo principale dei medici che applicano
questo metodo è, ovviamente, quello di ottenere
il miglior risultato clinico. Per questo essi do-
46
vrebbero applicarsi con il massimo impegno per
testare con esattezza i punti auricolari, per
selezionare accuratamente le indicazioni dei di-
versi punti, per determinare con scientificità il
metodo e il tempo di stimolazione manuale del
punto, tenendo conto dell’ubicazione dei calcoli,
della sintomatologia generale e della sensibilità
della cute dell’orecchio. Infine, l’auricoloterapia
mediante semi di Vaccaria non è un metodo
onnipotente per cui si dovrebbe, quando è neces-
sario, affiancarla ad altre metodiche quali la
somatopuntura, la puntura nasale, dell’occhio, del
polso-caviglia etc. Inoltre, si dovrebbero usare in
combinazione l’auricoloterapia, l’agopuntura,
l’elettroagopuntura, la moxibustione, il massag-
gio, la coppettazione. E’ importante usare anche i
farmaci per regolarizzare il Qi di fegato e/o per
purificare il calore e per promuovere la diuresi.
Quando è necessario si devono anche sommini-
strare antibiotici, liquidi per infusione endoveno-
sa, antispastici, colagoghi, catartici e si devono
correggere gli eventuali squilibri elettrolitici. E’
utile anche mangiare zampone, uova fritte o altri
cibi grassi. Vanno insegnate delle adeguate posture
ai pazienti (per es. i pazienti con calcoli in
cistifellea devono giacere supini o sul fianco
sinistro onde facilitare il movimento dei calcoli
verso il dotto cistico. I pazienti vanno incoraggia-
ti a praticare attività fisica come salto, corsa,
taijiquan ed altri esercizi. In sintesi, per ottenere
il massimo effetto terapeutico nel trattamento
della colelitiasi, sono necessarie due cose:
- ulteriori studi per valutare l’influenza dell’am-
biente esterno ed interno sul corpo umano nella
genesi dei calcoli;
- utilizzo, nel trattamento, delle diverse strategie
terapeutiche che il medico ha a disposizione.
Zhang Ren*
L’auricoloterapia con i semi di Vaccaria è vera-
mente efficace nel trattamento della colelitiasi? e
in che modo è efficace? Io penso che l’efficacia
debba essere valutata in base a questi due criteri:
- miglioramento della sintomatologia clinica;
- espulsione dei calcoli.
In due anni di esperienza clinica ho notato che
questa tecnica di auricoloterapia è molto efficace
nel migliorare i sintomi acuti quali colica biliare
e febbre e cronici quali dolore sordo all’ipocondrio
destro, meteorismo, eruttazioni, inappetenza, boc-
ca amara. La percentuale globale di miglioramen-
to dei sintomi è del 84.2%. Il tasso di espulsione
dei calcoli, invece, verificato mediante ecografia
*Shanghai Library of TCM Literature
ad ultrasuoni, e solo del 36.8%. La maggior parte
dei calcoli espulsi ha un diametro inferiore al cm.
Il tasso di espulsione di tutti i calcoli è ancora più
basso. Negli ultimi anni siamo riusciti ad aumen-
tare l’efficacia del trattamento per quanto riguar-
da la sintomatologia clinica, ma non per quanto
riguarda l’espulsione dei calcoli.
In sintesi penso che l’auricoloterapia mediante
semi di Vaccaria sia in grado di migliorare la
sintomatologia acuta e cronica e di espellere i
calcoli del sistema biliare di diametro inferiore al
cm.
Il diametro longitudinale dei calcoli in cistifellea
è spesso superiore al cm. E’ piuttosto difficile
trattare questi pazienti con metodi non chirurgici.
Abbiamo sperimentato in clinica la possibilità di
combinare auricoloterapia e farmaci ad azione
litolitica. Attualmente il farmaco più usato è l’aci-
do ursodesossicolico. Per ottenere risultati signi-
ficativi sono necessari alti dosaggi e lunghi peri-
odi di assunzione: il che significa costi elevati e
comparsa di effetti indesiderati. Abbiamo notato
che in alcuni pazienti, in cui l’auricoloterapia da
sola era inefficace, la combinazione di
auricoloterapia e piccole dosi di acido
ursodesossicolico ha ottenuto un notevole effetto
litolitico con un tasso di efficacia del 71.43%. I
risultati sono sovrapponibili a quelli ottenuti con
i dosaggi classici di acido ursodesossicolico che
vengono indicati in letteratura.
Abbiamo compiuto degli studi anche sul tipo di
seme da usare. In un primo tempo abbiamo usato
i semi di Vaccaria perché molto economici e facili
da trovare. L’unico inconveniente era che i pa-
zienti dovevano stimolarsi da soli i punti e dove-
vano sostituire i semi due o tre volte la settimana.
Di conseguenza l’effetto terapeutico poteva esse-
re minore se il paziente non eseguiva corretta-
mente la manovra del massaggio per motivi vari,
per es. paura del dolore. Per di più una manovra
inappropriata poteva causare delle lesioni sulla
cute dell’orecchio le quali, a loro volta, potevano
complicarsi con sovrainfezioni. Negli ultimi anni
abbiamo gradualmente introdotto l’uso di perline
magnetiche al posto dei semi di Vaccaria: il pa-
ziente non deve massaggiare i punti quotidiana-
mente, ma solo nei momenti di dolore acuto.
Inoltre le perline possono essere sostituite una
volta alla settimana. In conclusione possiamo dire
che questo metodo è più conveniente e sicuro dei
semi di Vaccaria. Confrontando nel corso di due
anni le perline magnetiche e i semi di Vaccaria,
abbiamo constatato che le prime sono più efficaci
per quanta riguarda la sintomatologia dolorosa,
mentre sono analoghe ai semi per quanto riguarda
l’azione litolitica. Dalla nostra esperienza è emer-
so che gli effetti terapeutici migliori si ottengono
con perline magnetiche la cui intensità varia dai
380 ai 400 Gauss. Le perline magnetiche sono più
costose dei semi di Vaccaria, ma possono essere
usate più volte. Per nostra esperienza una perlina
magnetica di 380 gauss può essere usata
ripetutamente per sei mesi. Secondo l’autore,
quando si deve effettuare un’auricoloterapia a
lungo termine per ottenere l’espulsione dei calco-
li, è preferibile usare perline magnetiche ad alta
intensità.
Per quanto riguarda i punti da usare ci sono pareri
discordanti. Mediante un controllo ecografico
abbiamo scoperto che usando gruppi di punti
differenti si ottengono risultati differenti. Abbia-
mo preso in considerazione due gruppi di punti: il
primo formato da Shangfei (polmoni-zona area
superiore), Xiafei (polmoni-area inferiore) e Xin
(cuore), il secondo formato da Gan (fegato), Yidan
(pancreas e sistema biliare) e Shierzhichang
(duodeno). L’applicazione dei semi e la relativa
manipolazione manuale sono eseguite con la
stessa modalità: si è notato che, dopo 5 min di
manipolazione, mentre nel secondo gruppo si
avevano delle evidenti contrazioni della cistifellea
nel primo gruppo non si notava alcuna reazione.
Ciò sta ad indicare che i punti auricolari hanno una
loro specificità.
Dalla nostra esperienza clinica di 5 anni sono
emerse le seguenti indicazioni per la selezione dei
punti auricolari:
1. per migliorare i sintomi clinici si usano Yidan
(pancreas e sistema biliare), Gan (fegato), Pi
(milza), Shenmen, Shierzhichang (duodeno) e
Jian (spalla); se c’é stipsi, si aggiunge Dachang
(grosso intestino); se c’è bocca amara, si aggiunge
Kou (bocca).
2. per ottenere un effetto litogogo, si aggiungono
ai punti precedenti Ermigen e Jiaogan.
3. per ottenere un effetto litolitico, si usano i punti
elencati al n. 1 togliendo Shenmen ed aggiungen-
do Naodian (punto del cervello) e Neifenmi
(endocrino).
Cheng Hongfeng*
Nel trattamento della colelitiasi ho usato in com-
binazione l’auricoloterapia con semi di Vaccaria
e la somatopuntura con elettrostimolazione dei
punti. I risultati sono stati soddisfacenti. Dappri-
ma ho individuato i punti con uno strumento
cercapunti (prodotto nella contea di Pingyao, pro-
vincia di Shanxi). Poi ho stimolato con un adegua-
to impulso elettrico i punti stessi, quindi ho appli-
*Institute of Acupuncture and Moxibustion, China Academy
of TCM
47
cato i semi di Vaccaria. Nella seduta successiva
ho nuovamente cercato i punti sensibili poiché
non sono fissi durante il decorso della malattia.
Dalla mia esperienza è emerso che la resistenza
elettrica aumenta in alcuni punti e diminuisce in
altri a seconda della patologia in atto. Detta resi-
stenza elettrica cambia anche con le stagioni. Il
fatto che all’interno della stessa area, stabilita
secondo lo “schema di standardizzazione dei pun-
ti auricolari”, i punti sensibili non siano sempre
nella stessa posizione ci obbliga ogni volta a
individuare meticolosamente il punto onde avere
la massima efficacia dal trattamento.
In clinica la combinazione delle due terapie
(auricolo e somatopuntura) è di gran lunga supe-
riore ad ogni altro metodo specialmente per quan-
to riguarda il controllo dei sintomi. In genere le
coliche biliari da calcoli possono diminuire o
scomparire dopo 1 o 2 sedute di terapia.
Caso clinico esemplificativo
Una signora di 60 anni che soffriva di coliche
biliari ricorrenti da 37 anni viene ricoverata in un
ospedale per la terapia. La paziente lamenta dolo-
re nella parte alta dell’addome irradiato al dorso
che insorge dopo l’assunzione di certi cibi. Le
coliche sono soprattutto notturne e violente a tal
punto che la paziente non può dormire sdraiata,
ma deve mantenere la posizione assisa durante
tutta la notta da ormai 4 anni. All’ecografia
addominale la cistifellea appare piena di calcoli.
La paziente non vuole sottoporsi all’intervento
chirurgico per cui è ricoverata nella nostra clinica.
Abbiamo dapprima stimolato elettricamente i punti
auricolari usando il J302 Channel and Collateral
Diagnostic and Therapeutic Instrument (prodotto
nella contea di Pingyao , provincia di Shanxi) e
poi abbiamo applicato sugli stessi punti i semi di
Vaccaria. La paziente doveva massaggiare da sola
i punti sui quali erano stati applicati i semi. Già
dopo la prima seduta la paziente poteva dormire in
posizione sdraiata. Attualmente non ha più sinto-
mi, ha ripreso l’appetito e dorme bene.
In conclusione penso che questo metodo rappre-
senti un ottimo presidio terapeutico per il tratta-
mento della colelitiasi nelle persone anziane e
debilitate.
Per quanto riguarda l’alimentazione sono del pa-
rere di consigliare al paziente una dieta iperlipidica
solo se le condizioni lo permettono. Altrimenti ne
possono risentire la capacità di resistenza del
paziente e la forza contrattile della cistifellea. In
poche parole, il paziente può affrontare una dieta
ricca di grassi solo se alla fine del pasto si sente
bene. Per ottenere il massimo effetto litogogo
48
dalla terapia si devono selezionare i punti auricolari
dopo un’accurata differenziazione delle sindromi
in base ai quattro metodi diagnostici, alle otto
sindromi principali e all’esame pulsologico. L’in-
tensità dell’elettrostimolazione deve essere mo-
derata per evitare la comparsa di effetti indeside-
rati. Nelle donne si devono misurare accurata-
mente i potenziali elettrici del punto Jiaogan
(simpatico) bilateralmente prima e durante il pe-
riodo mestruale. Si deve infine dare un'adeguata
stimolazione elettrica onde evitare disturbi me-
struali o mestruazioni abbondandi.
In conclusione, la combinazione di stimolazione
elettrica dei punti e l'applicazione dei semi di
Vaccaria è un medodo ideale per il trattamento
della colelitiasi. Se propriamente usato è in grado
di fornire risultati soddisfacenti.
Sheng Canruo*
Non esistono ancora dei criteri unificati per il
trattamento della colelitiasi mediante
auricoloterapia. Secondo la nostra esperienza cli-
nica i metodi già esposti sono validi nelle seguenti
condizioni.
1. Calcoli nel dotto biliare e nel dotto comune di
diametro inferiore a 1.5 cm., calcoli in cistifellea
di diametro inferiore a 0.8 cm, non numerosi,
funzione contrattile della cistifellea conservata.
2. Calcoli multipli nel dotto intraepatico per i
quali è impossibile l’intervento chirurgico.
3. Calcoli residui postoperatori o recidiva di cal-
coli in pazienti in cui non è indicato l’intervento
chirurgico.
4. Calcoli multipli o sabbia biliare in tutto il
sistema biliare, coliche poco frequenti, assenza di
sintomi clinici significativi.
Le indicazioni al trattamento sono strettamente
legate anche alla durata della patologia, alle con-
dizioni generali e all’età del paziente, alla severità
dell’infiammazione, alla presenza o meno di
complicanze. Tutti questi fattori, unitamente ad
una buona contrattilità del sistema biliare, gioca-
no un ruolo decisivo per l’espulsione dei calcoli.
A mio parere la sabbia biliare, in qualunque tratto
delle vie biliari si trovi, può essere rinvenuta nelle
feci 2 o 3 giorni dopo la terapia in condizioni di
contrattilità conservata. In generale non è difficile
ottenere l’espulsione dei calcoli, ma l'eliminazio-
ne completa è piuttosto rara.
In alcuni pazienti, anche quando si era ottenuta
l’espulsione di un certo numero di calcoli, la
situazione clinica non varia di molto. Per capire
se sono stati espulsi calcoli o altro materiale
*Affiliated Hospitale Nanjing College of TCM
abbiamo usato dei tests di laboratorio ed abbiamo
ottenuto la conferma che si trattava di calcoli di
colesterolo e bilirubina. Naturalmente c’è stato
anche un numero esiguo di pazienti, con calcoli di
piccole dimensioni, in cui si è riuscito di ottenere
una completaeliminazione. In genere l’espulsio-
ne è maggiore nei casi acuti. Dal punto di vista
della MTC è maggiore nelle sindromi da umidità-
calore piuttosto che nelle sindromi da stagnazione
del Qi.
Valutazione degli effetti terapeutici
In alcuni lavori l’efficacia terapeutica
dell’auricoloterapia nella colelitiasi è stata
sopravvalutata o sovrastimata. Secondo la mia
opinione, al di là delle esagerazioni, ciò avviene
perché non esistono dei criteri scientifici di valu-
tazione. Naturalmente il potere risolutivo del-
l’ecografia ad ultrasuoni è molto elevato. Tuttavia
ha i suoi limiti. Per esempio, c’è chi sostiene che
i calcoli di diametro inferiore a 3 mm siano di
difficile riscontro. La stessa cosa vale per i calcoli
situati nella parte terminale del sistema biliare in
presenza di meteorismo intestinale. Quando si
valuta l’effetto della terapia, tutti questi fattori
vanno attentamente considerati.
A mio parere, i criteri per valutare l’efficacia della
terapia sono i seguenti.
1. Completa scomparsa di tutti i sintomi. Assenza
di malessere nelle aree epigastrica e cistica. As-
senza di dolore o malessere dopo assunzione di
cibi grassi. Presenza di calcoli nelle feci.
2. Scomparsa, all’ecografia di controllo, dei coni
d’ombra indicanti la presenza di calcoli oppure
colecistografia negativa, quali indici della com-
pleta espulsione dei calcoli. Naturalmente non è
sufficiente valutare l’efficacia della terapia sulla
base dei sintomi clinici soggettivi e sul numero di
calcoli espulsi con le feci.
In sintesi l’auricoloterapia con semi di Vaccaria
può essere impiegata per l’espulsione dei calcoli
biliari ma, poiché la percentuale di espulsione è
ancora molto bassa, ha bisogno di ulteriori appro-
fondimenti.
Metodi di trattamento
I punti auricolari che i vari autori, pur con delle
divergenze, hanno scelto nel trattamento della
colelitiasi sono i seguenti: Gan (fegato), Dan
(cistifellea), Danguan (dotto biliare), Gan2, Dan2,
Shierzhichang (duodeno), Wei (stomaco),
Zhichangxianduan (parte inferiore del retto).
Gangmen (ano), Sanjiao (triplo riscaldatore), Pi
(milza), Shenmen, Shenshangxian (surrenale) etc.
Alcuni usano molti punti, altri pochi. L’efficacia
terapeutica delle diverse formule è grosso modo la
stessa. Per tutti gli autori l’infiammazione locale
e i sintomi diminuiscono o scompaiono in
concomitanza con l'espulsione dei calcoli. In al-
cuni pazienti la durata delle coliche diminuisce e
l’intervallo tra due attacchi diventa progressiva-
mente più lungo. Queste sono le principali ragioni
per cui l’auricoloterapia riscuote il consenso dei
pazienti.
Tuttavia non si deve chiedere troppo a questo
metodo anche perché la colelitiasi è ancora un
problema non completamente risolto dalla medi-
cina moderna.
Da parte mia avanzo alcune proposte al fine di
sfruttare al massimo questo metodo terapeutico.
1. Formazione di centri di ricerca o di gruppi di
cooperazione coordinati da un dipartimento spe-
cializzato.
2. Associare alla pratica clinica dei lavori speri-
mentali che permettano di capire il meccanismo
dell’espulsione dei calcoli, al fine di elaborare
degli schemi terapeutici che fungano da guida alla
pratica clinica stessa.
3. Il risultato clinico è migliore quando
l’auricoloterapia non è applicata da sola, ma di-
venta la metodica privilegiata in un contesto
terapeutico articolato.
A questo punto sorgono vari interrogativi. E’
meglio usare solo uno o due punti sensibili, usare
le perline magnetiche al posto dei semi di Vaccaria,
usare l’auricolopuntura invece dell’auricoloterpia
con i semi di Vaccaria, associare l’auricoloterapia
alla somatopuntura, usare in alternativa
l’elettrostimolazione dei punti auricolari ?
Solo una terapia combinata è in grado di dare il
miglior risultato clinico.
49
 la craniopuntura
Terapia di craniopuntura e sua applicazione clinica
Lu Shoukang*
La craniopuntura viene esercitata con piccoli aghi:
è una metodica adatta al trattamento di disturbi
generali con i punti Shu situati a livello del cuoio
capelluto. Largamente usata sin dal 1970, è dive-
nuta rapidamente un'efficace terapia accettata dai
medici agopuntori di tutto il mondo.
Clinicamente la craniopuntura può essere usata
per trattare più di 80 disturbi ottenendo marcati
effetti terapeutici, particolarmente per disturbi del
sistema nervoso centrale e per vari dolori acuti e
cronici.
ORIGINE E SVILUPPO DELLA TERAPIA SUL
CUOIO CAPELLUTO
I canali presenti nell'area del cuoio capelluto e i
punti Shu cefalici sono menzionati già negli anti-
chi testi della medicina tradizionale cinese.
I canali che solcano l'area del cuoio capelluto
includono principalmente lo Zu Yang Ming, lo Zu
Shao Yang, lo Zu Jue Yin, lo Shou Shao Yang e
il Du Mai, mentre i principali punti Shu di questa
regione includono più di 40 punti sul percorso dei
canali energetici ed alcuni punti fuori meridiano,
ricordiamo: Baihui (20 Du Mai), Qiandiang (21
Du Mai), Houding (19 Du Mai), Sishencong (6
extra), Shenting (24 Du Mai), Fengchi (20VB),
Yamen (15 Du Mai) e così via.
In accordo con la teoria dei canali e collaterali, i
punti Shu della testa sono punti "Biao" dei 12
canali e possono essere usati per trattare disturbi
dell'intero corpo; per esempio, Baihui può essere
usato per trattare le vertigini, l'insonnia, l'apoples-
sia, il prolasso rettale, il prolasso uterino e l'enuresi;
Fengfu (16 Du Mai) e Yamen (15DM) per trattare
il coma, l'afasia e la paralisi; Shenting e Fubai
(10VB) per trattare la paralisi all'estremità infe-
riore, la sindrome flaccida etc.
*Department of Acupuncture, Beijing College of
Acupuncture, Moxibustion, Orthopedics and Traumatology
50
Le più comuni prescrizioni utilizzano spesso i
punti presenti nel cuoio capelluto abbinati a punti
degli arti e comunque i punti dello scalpo sono
usati prevalentemente per patologie dei 5 organi
di senso.
Nel 1950 venne suggerita una stretta relazione tra
il capo e la corteccia cerebrale e come i punti
Bahui, Chengling (18VB), Zhengying (17VB)
potessero essere usati per il trattamento del dolore
del tronco e per altri disturbi generali.
Tuttavia, è solo dopo il 1970 che è stato proposto
un sistema completo di terapia di craniopuntura.
Durante questo lasso di tempo, Jiao Shunfa della
provincia di Shanxi, Fang Yunpeng della provin-
cia di Shanxi e Tang Songyan di Shanghai propo-
sero rispettivamente 3 metodiche per la terapia
con agopuntura del cuoio capelluto e tracciarono
3 differenti diagrammi di craniopuntura basati sui
principi di una localizzazione funzionale della
corteccia cerebrale e sulle teorie degli Zang Fu e
canali collaterali.
E' da considerare inoltre che i nomi dei punti
presenti in questi diagrammi sono molto differen-
ti rispetto a quelli dei canali tradizionali sono in
rapporto con la sede funzionale nel contesto della
corteccia cerebrale, del tronco, degli Zang e Fu.
Così, per esempio, Jiao divide i punti del cuoio
capelluto in aree motorie e sensitive, Fang in
centri per la scrittura (parola) e lettura (memoria),
Tang in aree di calore-superiore, calore-medio e
calore-inferiore etc. Anche la descrizione della
manipolazione degli aghi è molto differente da un
autore all'altro: per es., Jiao consiglia un metodo
di rapida manipolazione con penetrazione e
infissione trasversale, l'ago diritto ed obliquo;
Tang mantiene infissi gli aghi per lungo tempo
con infissione superficiale e sollevata subito al di
sotto del cuoio.
Al fine di rendere popolare la terapia con
craniopuntura, la China Acupuncture Association
ha redatto uno schema di "nomenclatura standard
di cranioagopuntura", nel quale vengono formu-
late 14 vie che si basano sui nomi e sulla localiz-
zazioni dei punti per ciascuna area.
Questo schema ha lettere e numeri inglesi, l'alfa-
beto fonetico cinese e i caratteri cinesi per ciascun
punto.
Poiché tale schema è standardizzato e molto sem-
plice, sarebbe utile che ogni agopuntore, sia stra-
niero che nazionale, lo possedesse.
Tale nomenclatura è stata ufficialmente usata alla
Conferenza Internazionale sulla Standardizzazio-
ne della Nomenclatura degli Agopunti tenutasi a
Ginevra nel 1989.
Negli anni recenti la craniopuntura secondo Zhu è
molto in voga in Giappone, America e Cina.
Come scuola di terapia di craniopuntura, la meto-
dica secondo Zhu si basa sullo schema riportato
sopra e sull'esperienza clinica di Zhu Mingqing,
professore associato del dipartimento di Agopun-
tura e Moxibustione, del Beijing College di Ago-
puntura, Moxibustione, Ortopedia e traumatologia.
Nella craniopuntura secondo Zhu, sono usate 8
zone e la manipolazione è caratterizzata da ener-
gici sollevamenti di piccola ampiezza e con inse-
rimento vigoroso dell'ago, associati a massaggio,
esercizio fisico e respirazione.
Le zone terapeutiche di craniopuntura secondo
Zhu sono determinate in base ad uno schema
standard.
APPLICAZIONI CLINICHE E METODICA
DELLA TERAPIA DI CRANIOPUNTURA
Principali indicazioni della terapia con
craniopuntura
La terapia con craniopuntura ha moltissime indi-
cazioni.
In accordo con la letteratura medica cinese, in
questa ultima decade è stata usata nel trattamento
di più di 80 tipi di differenti patologie e sindromi.
Le principali indicazioni includono: sequele del-
l'apoplessia cerebrale (emiplegia, afasia), sequele
da trauma cerebrale, paralisi cerebrale pediatrica,
epilessia, corea e sindrome di Parkinson,
nevrastenia, isteria, psicosi, ansia, neurosi, son-
nambulismo, sindrome competitiva, ipertensio-
ne, disturbi coronarici, asma bronchiale, ulcere,
vomiti neurogeni, diarrea pediatrica, dolore cau-
sato da traumi dei tessuti molli cervicali, della
spalla e dei reni, prurito cutaneo (inclusi i reliquati
di dermatosi, eczema, orticaria e dermatiti e al-
tro), sordità da intossicazione farmacologica,
oftalmoplegia etc. Tra tutte queste patologie i
migliori risultati si ottengono sulle sequele
apoplettiche, con un miglioramento totale effetti-
vo di 80-90% nell'emiplegia.
Principi per selezionare i punti di agopuntura
Attualmente i metodi per selezionare gli agopunti
sono quelli indicati qui di seguito. (vedi fig. 1)
1. Punti selezionati in accordo con la localizza-
zione funzionale della corteccia cerebrale. Per
es., la linea centrale del vertice o le aree motorie
e sensitive del piede, la linea parieto-temporale
obliqua anteriore controlaterale o area motoria, la
linea parieto-temporale obliqua posteriore o area
sensoriale sono zone usate per l'emiplegia da
apoplessia.
2. Punti selezionati in accordo con le sedi focali.
Per es., la linea centrale superiore e la linea late-
rale superiore dell'occipite sono usate nell'epiles-
sia del lobo occipitale; le linee centrali e laterali
della fronte I-II per l'epilessia del lobo frontale; la
linea centrale e le linee laterali I e II della fronte
per l'epilessia del lobo parietale; la linea anteriore
e posteriore per l'epilessia del lobo temporale.
3. Punti selezionati in base alla teoria degli Zang
Fu. Per es.; la linea laterale II della fronte (corri-
spondente all'area epatocolica del Jiao) e la linea
centrale superiore dell'occipite vengono usate per
le oftalmopatie. Questo è un esempio dell'applica-
zione della teoria "il fegato ha la sua sede specifica
di apertura agli occhi". Un altro esempio: oltre alla
linea obliqua posteriore parietotemporale, la linea
laterale I della fronte (principalmente per i distur-
bi cuore-polmone) è usata per le dermopatie.
Questo è un esempio di prescrizione basata sulla
teoria "i polmoni sono responsabili della pelle".
4. Punti selezionati in accordo con il decorso dei
meridiani. Per esempio, la linea centrale dell'oc-
cipite sul canale del Du Mai può essere usata per
il dolore lungo la colonna vertebrale che appartie-
ne al canale del Du Mai, mentre la linea laterale
superiore dell'occipite sul canale Taiyang del pie-
de può essere usata nei dolori che hanno sede
lungo il canale del Taiyang del piede. Un altro
esempio: la linea laterale I del vertice e la linea
laterale inferiore dell'occipite che passano lungo
il canale Taiyang del piede possono essere usate
per i disturbi del tallone, dal momento che tale
patologia interessa il canale Taiyang del piede.
5. Punti selezionati in base all'esperienza clinica.
Clinicamente, molte linee terapeutiche produco-
no buon effetto, ma la loro funzione non può
essere spiegata con i meccanismi osservati in
precedenza: per esempio, la zona posteriore del
lobo parietale usata nelle periartriti scapolo-
omerali (è stato proposto da Zhu Mingqing ed è
localizzata tra le 2 linee situate a 0.25 cun lateral-
mente alla linea che passa da 20 Du Mai a Luoque
- 8VB) è una di queste prescrizioni empiriche.
Manipolazione degli aghi in craniopuntura
51
 fig. 1 Localizzazione delle zone di craniopuntura

52
In craniopuntura gli aghi vengono generalmente
inseriti lungo il cuoio capelluto che è riccamente
innervato e vascolarizzato; l'inserzione dell'ago
risulta dolorosa: l'ago dovrà essere inserito rapi-
damente e lontano dai pori capilliferi (follicoli
piliferi), la punta dell'ago dovrà essere molto
appuntita. Dopo l'inserzione, l'ago dovrà essere
mosso molto rapidamente nel piccolo strato della
galea aponeurotica che rappresenta il tessuto
connettivo libero e che permette all'ago di essere
manipolato.
Al fine di rinforzare la sensazione di stimolazione,
è usato il metodo trasfissiante, cioè la penetrazione
dell'ago raggiunge più punti allo stesso tempo. A
volte è usata la metodica dell'infissione di due
punti, uno verso l'altro: per esempio, un ago è
infisso da Qianding verso Baihui mentre un altro
da Baihui verso Qianding, ambedue lungo la linea
centrale; esistono inoltre altre metodiche come
l'infissione a croce.
In craniopuntura esistono molti tipi di manipola-
zione. Uno dei più comuni è la manipolazione
rapida dell'ago, cioè, dopo aver inserito l'ago nella
sottile zona della galea aponeurotica, esso è stret-
tamente afferrato tra pollice ed indice e rapida-
mente manipolato per circa 200 volte al minuto.
Questa manipolazione è quindi ad alta frequenza
e con movimenti continui per la durata di 2-3
minuti. Entro mezz'ora, la manipolazione deve
essere eseguita per 2-3 volte. Come conseguenza
di questa metodica spesso si assiste ad un
intrecciamento delle fibre muscolari intorno al-
l'ago e ciò non è gradito dal paziente.
Bisogna anche tener presente che utilizzando tale
metodica spesso l'operatore si stanca e per tale
motivo è utile fare ricorso alla stimolazione elet-
trica ottenuta con onde frequenti e larghe e corren-
te di intensità tollerabile dal paziente.
Gli autori preferiscono la metodica del solleva-
mento ed infissione energica di piccola ampiezza
che ha come vantaggio di procurare un piccolo
sforzo all'operatore e poca sofferenza al paziente.
Vengono qui di seguito descritti i dettagli della
metodica: dopo essere stato infisso ad una certa
profondità (circa un cun) l'ago viene mosso verso
l'interno e l'esterno in modo vigoroso, la direzione
è la medesima di quella di infissione. La forza
avanti-indietro esercitata sull'ago può essere im-
provvisa e violenta. L'ampiezza del sollevamento
e dell'approfondimento deve essere minima, non
più di un fen. Dopo aver manipolato l'ago in
questo modo per 3 volte, occorre lasciarlo in situ
ad una profondità di un cun e l'effetto terapeutico
è raggiunto dopo una manipolazione ripetuta per
2-3 minuti.
In generale, l'ago è ben tollerato nei punti Shu del
cuoio capelluto, fatta eccezione per i bambini e le
persone deboli e la durata dell'infissione dipende
senza dubbio dalla natura del disturbo: per esem-
pio la ritenzione dell'ago per due ore è indicata
nell'emiplegia da apoplessia ischemica e nella
periartrite di spalla, per un'ora nei disturbi gastrici
e nella dismenorrea, per mezz'ora nell'ipertensio-
ne e nei disturbi coronarici.
Durante l'infissione, l'ago viene manipolato usual-
mente una volta ogni 15-30 minuti in accordo con
la situazione del malato e mai per un numero
superiore alle 4-5 volte giornaliere.
Durante la manipolazione la ritenzione (senza
manipolazione) si possono associare sia il mas-
saggio locale che la ginnastica respiratoria. Que-
ste modalità terapeutiche ausiliarie, (soprattutto
la concetrazione della mente ed il rilassamento
del corpo) hanno una grande importanza nel mi-
glioramento degli effetti terapeutici.
L'asportazione dell'ago deve essere rapida, poi la
sede di infissione deve essere pressata per un pò di
tempo con un batuffolo di cotone per evitare il
sanguinamento.
Nella pratica clinica, la craniopuntura può essere
praticata tutti i giorni o a giorni alterni; si racco-
manda che nelle forme di emiplegia da apoplessia
la craniopuntura venga praticata due volte al gior-
no ed iniziata il più precocemente possibile.
Precauzioni nella pratica clinica
La craniopuntura in generale è sicura, tuttavia è
bene prestare alcune precauzioni:
1. non è bene mantenere l'ago per un lungo tempo
in un paziente che abbia una storia di apoplessia
emorragica o di severi disturbi cardiaci. Se l'ago
deve essere mantenuto in situ, è bene farlo con il
paziente strettamente monitorizzato;
2. la direzione, l'angolo e la profondità dell'ago
devono essere modificati se il paziente avverte
dolore durante l'infissione e la manipolazione
dell'ago: per esempio, l'ago dovrà essere retratto
immediatamente, se si è forato un vaso sangui-
gno;
3. se il paziente accusa pesantezza, rigidità o
movimenti impacciati, gli aghi dovranno essere
sollevati un poco;
4. la craniopuntura è vietata nei bambini con la
fontanella ancora aperta, in pazienti con cicatrici
postoperatorie e dopo infezioni severe.
53
Tabella 1 Nome standard del punto di craniopuntura e linea terapeutica

Nome del punto e linea Sede Indicazioni Canale Aree di stimolazione

del Jiao
per la craniopuntura

MS1 linea centrale una linea passante disturbi al naso Du Mai

della fronte per Shenting occhio, labbra
(Du24) 1 cun lingua e orecchio
al di sotto lungo disturbi mentali
il canale

MS2 linea laterale I linea bilaterale disturbi del cuore Taiyang area della cavità
della fronte da Meichong (3V) e polmone del piede toracica
1 cun al di sotto (disturbi del
del meridiano riscaldatore superiore)

MS3 linea laterale II linea bilaterale disturbi della milza, Shaoyang area dello
della fronte da Toulingqi (15VB) stomaco, fegato e del stomaco ed
1 cun al di sotto vescica biliare (disturbi piede epatocolica
lungo il meridiano al riscaldatore medio)

MS4 linea laterale III
della fronte
linea bilaterale passante disturbi del rene, Shaoyang area genitourinaria
per il punto situato a della vescica e sistema e Yangming ed intestinale
0.75 cun medialmente genito-urinario del piede
Touwei (8St), 1 cun (disturbi al riscaldatore
al di sotto inferiore)

MS5 linea centrale una linea da Baihui disturbi della regione Du Mai
dal vertice (20Du) a Qianding lombare, gamba
(21Du) e piede, vertigini, enuresi

MS6 linea obliqua una linea che unisce discinesie tra Du Mai area motoria
anteriore vertice-tempia Qianshenchong (paralisi) e Taiyang,
(Extra6) e Xuanli (GB6) Shaoyang del piede

MS7 linea obliqua una linea che unisce patologie sensoriali idem area sensoriale
posteriore, dal vertice Baihui (20Du) e (freddolosità e prurito)
alla tempia Qubin (GB7)

MS8 linea laterale I linee bilaterali disturbi della regione taiyang area motoria
dal vertice situate 1.5 cun lombare, gamba e piede del piede e sensoriale
indietro a Chengguang (6VB) del piede
seguendo i meridiani 1.5 cun
lateralmente rispetto alla linea mediana

MS9 linea laterale linee bilaterali disturbi della spalla Shaoyang

II dal vertice situate 1.5 cun arto superiore del piede
dietro a Zhengying (17GB) e mano
lungo il meridiano 2.25 cun lateralmente
la linea mediana

MS10 linea temporale linea bilaterale emicrania idem

anteriore che connette Hanyan paralisi del
(4GB) e Xunli (6GB) facciale periferico
e afasia

54
segue Tabella 1

Nome del punto e linea Sede Indicazioni Canali Area di stimolazione

del Jiao per la
craniopuntura

MS11 linea temporale linea bilaterale emicrania Shaoyang area areolare

posteriore che connette vertigini del piede dell'udito
Shuigu (8GB) e tinnitus e
Qubin (7GB) sordità

MS12 linea la linea connette oftalmopatie meridiano Du Mai

superiore-mediale Qiangjian (18Du) dolore lungo
dell'occipite e Naohai (17Du) la colonna spinale

MS13 linea linea bilaterale a oftalmopatie Taiyang area visiva

superiore-laterale 0.5 cun lateralmente dolore lombo-dorsale del piede
dell'occipite e parallelamente alla linea
superiore mediale dell'occipite

MS14 linea una linea a 2 cun mancanza di equilibrio idem

infero-laterale al di sotto di Yuzhen (9VB) provocato da disturbi
dell'occipite cerebellari

MODALITÀ DEGLI EFFETTI TERAPEUTICI IN del comportamento può migliorare gli effetti
CRANIOPUNTURA E NEGLI STUDI CLINICI terapeutici a lungo termine nell'emiplegia, afasia
e demenza.
Attualmente il principio di selezione degli agopunti E' soddisfacente vedere che ora si studiano le
in craniopuntura è per lo più in rapporto alla relazioni tra le linee terapeutiche della
localizzazione funzionale della corteccia cerebra- craniopuntura e i punti dei canali energetici (come
le (corrispondenti alle aree del cranio), inoltre il l'area motoria e i punti Zulinqi): questo pone una
meccanismo può essere spiegato in base alla base fisiologica per la combinazione dell'uso del-
neurofisiologia, alla olobiologia o con le teorie la craniopuntura e della somatoagopuntura.
degli Zang Fu e dei meridiani principali e collaterali
della MTC.
Nel trattamento dell'emiplegia da apoplessia, la
craniopuntura può essere basata sulla funzione
della corteccia cerebrale, sul miglioramento del
reoencefalogramma anormale e sul risultato
miodinamico dell'arto del paziente; quando si
trattano i disturbi coronarici, la craniopuntura non
solo influenza i sintomi, quali angina pectoris, ma
si rilevano anche miglioramenti con l'ECG e con
l'analisi della funzione del cuore sinistro.
I risultati indicano che l'infissione delle aree
parietali e frontali può regolare lo stato eccitatorio
ed inibitorio della corteccia cerebrale e curare la
neuroastenia e la neurosi ansiosa.
Gli autori hanno trattato la periartrite di spalla, il
dolore ischiatico, la lombalgia e la patologia dolo-
rosa del tallone con un immediato effetto
analgesico e un buon effetto a lungo termine.
L'uso combinato della craniopuntura e dell'ago-
puntura somatica associate con terapie fisiche e

55
 esperienze cliniche personali
Esperienza del dott. Xu Rui Zheng nel trattamento
della verruca plana con agopuntura
Wu Zhongchao*
Il dott. Xu Rui Zheng è un esperto in materia di
verruche. Quale suo studente ho avuto l’opportu-
nità di apprendere varie modalità di trattamento di
questa patologia cutanea e sono ora lieto di tra-
smetterle ai miei colleghi.
Secondo il dr. Xu ci sono 5 formule terapeutiche
per il trattamento della verruca plana. In questa
sede ne illustrerò 2.
Metodo del sanguinamento dell'orecchio
La verruca plana è una formazione cutanea dovuta
ad un papilloma virus. La lesione è più frequente
negli adolescenti ed è caratterizzata da papule
piatte delle dimensioni di un seme di soia.
Il dr. Xu considera queste forme legate ad una
stasi di sangue. I segni sono la presenza di ecchi-
mosi o petecchie sulla lingua, turgore delle vene
sublinguali, che si presentano su uno sfondo
violaceo. Altri segni sono le pigmentazioni cutane
e un polso rallentato. Nelle donne si possono
avere mestruazioni irregolari, dismenorrea, san-
gue mestruale color viola-scuro, presenza di
coaguli.
In questi pazienti il microsalasso di punti del-
l’orecchio può risolvere la stasi del sangue e
conseguentemente anche le verruche.
Le verruche possono essere dovute a presenza di
vento e calore in fegato e vescicola biliare: in
questo caso il sanguinamento ha un’azione di-
sperdente su questi fattori patogeni.
Selezione dei punti
- Erjian "apice dell’orecchio"
- da Lun 1 a Lun 6.
Ogni volta viene fatto sanguinare a turno uno di
questi punti, quando le verruche sono principal-
mente localizzate in un lato della faccia o del
corpo si usa l’orecchio omolaterale. Quando le
*Nanjing College of TCM
56
verruche sono disseminate, si fanno sanguinare i
punti bilateralmente.
Metodica
Il paziente è in posizione assisa o distesa, se si
sente nervoso. Si massaggia l’orecchio fino a
creare una certa congestione. Dopo sterilizzazio-
ne con alcool 75%, si punge l’orecchio con un
angolo triangolare per una profondità di 0.1 -0.2
mm fino a far uscire del sangue. Quindi, dopo che
sono uscite 6-8 gocce, si ripulisce con cotone
asciutto che si tiene premuto per un pò fino ad
arrestare il sanguinamento. La ferita non deve
essere medicata o ricoperta, ma solo ben pulita per
evitare sovrainfezioni.
Caso clinico esemplificativo
La sig.ra Zhou XX, di 25 anni, è portatrice da 3
anni di verruche piane di colore rosso-marrone
riunite a grappolo sulla faccia e sul collo. Menarca
comparso all’età di 17 anni. Negli ultimi anni il
mestruo spesso ritardato, con dolori premestruali,
il sangue rosso scuro e molti coaguli violacei.
Le lesioni verrucose hanno una superficie liscia e
consistenza dura, sono un pò pruriginose. Le vene
sublinguali sono turgide e tortuose. Petecchie ai
lati della lingua, polso rallentato.
La tecnica del sanguinamento è applicata sui
seguenti punti: Erjian, Lun 1, Lun 5, Lun 6.. In
ogni seduta, praticata a giorni alterni, si usa un
solo punto alternando di volta in volta i due
padiglioni auricolari. Dopo 15 sedute la verruca
diviene leggermente più larga, rossa, lucida e
maggiormente pruriginosa. Dopo 19 sedute la
maggior parte delle verruche sono scomparse,
lasciando una pigmentazione residua rossastra.
Anche la dismenorrea ottiene beneficio. Dopo 24
sedute la paziente risulta completamente guarita.
Metodo dell'auricoloterapia con aghi a dimora o
con semi di vaccaria
Questi metodi sono indicati nei pazienti che han-
no paura degli aghi e del sanguinamento, sono di
debole costituzione o vivono troppo lontano dal-
l’ospedale per presentarsi ogni 1-2 giorni e pre-
sentano verruche sottili, sparse e di lunga durata.
Metodo degli aghi a dimora
Selezione dei punti: Polmone, Fegato, Shenmen,
Sottocorticale, Endocrino.
Ci sono poi delle modifiche in base alla localiz-
zazione delle verruche. Per es., nelle verruche
facciali si aggiunge: faccia-guancia. Per trovare i
punti si usa un cercapunti elettrico a bassa resi-
stenza o una punta smussa che individui i punti
dolenti.
Caso clinico esemplificativo
Cheng XX, una ragazzina di 10 anni, lamenta la
presenza di papule sparse sulla fronte e sulle mani,
lievemente pruriginose, da circa un anno. Le
papule presentano un colore rosso-marrone.
I punti selezionati sono: Polmone, Endocrino,
Shenmen, Sottocortical e Faccia-guancia. E’ trat-
tata con aghi a dimora con il ritmo di due sedute
alla settimana. Dopo tre sedute alcune verruche
cominciavano a desquamarsi, la maggior parte
viravano il loro colore da rosso-marrone a grigio
e il prurito diminuiva. Dopo 8 sedute tutte le
verruche sono scomparse senza lasciare discromie
residue. A distanza di 4 anni non ci sono recidive.

Manipolazione
Dopo aver sterilizzato la cute, l’operatore tiene
l’orecchio con la mano sinistra ed inserisce nei
vari punti un ago intradermico con l’ausilio di una
piccola pinza (da dentista). L’ago va poi manipo-
lato con piccoli movimenti in alto e basso in
diverse direzioni fino a trovare il punto che produ-
ce la massima stimolazione. L’ago viene quindi
fissato con un cerotto. In genere si usa l’orecchio
omolaterale alla zona in cui sono distribuite la
maggior parte delle verruche. Quando le verruche
sono sparse o sono numerose, si usano entrambi i
padiglioni auricolari. Il paziente deve massag-
giarsi a domicilio per 4-6 volte al giorno. Se l’area
in cui è infisso l’ago diventa rossa o edematosa, si
deve togliere l’ago e disinfettare adeguatamente.
Nel frattempo si trattano altri punti. Le sedute
vanno eseguite una volta alla settimana durante
l’inverno e a giorni alterni durante l’estate.

Metodo dei semi di Vaccaria

Per stimolare i punti auricolari si usano i semi di
Vaccaria. La selezione dei punti è simile alla
precedente, solamente si usano 1-2 punti in più.
Dopo sterilizzazione del seme lo si applica con
l’ausilio di un cerotto e si preme tenendo l’orec-
chio tra indice e pollice. Spostando il seme con
piccoli movimenti circolari si cerca il punto che
produce la massima sensazione. Si mantiene allo-
ra il seme in quella sede e si esercita una discreta
pressione per circa mezzo minuto. Il paziente
deve, come nel caso precedente, massaggiarsi per
4-6 volte al giorno. Poiché questo metodo è meno
energico del precedente, il tempo di terapia neces-
sario per ottenere gli stessi effetti è maggiore.
Bisogna convincere il paziente a continuare il
trattamento per almeno 3-4 settimane.

57
 Applicazione di un singolo agopunto per trattamento
Lu Rong*, Liu Meng**
Trattamento della lombalgia acuta con l'agopuntura
del punto Houxi, 3SI attraverso Hegu 4LI
La distorsione lombare acuta segue generalmente
una vigorosa torsione del corpo con i muscoli
lombari sforzati impropriamente.
La sede d'attacco è l'inserzione dei muscoli
sacrospinosi sulla fascia lombare. I sintomi carat-
teristici sono il dolore lombare acuto e la limita-
zione funzionale. Gli autori hanno usato l'infissione
del punto Houxi (3SI) attraverso Hegu 4LI per il
trattamento di tale patologia con un notevole
effetto terapeutico.
Il paziente siede (o è disteso in posizione prona o
nel letto se è impossibilitato ad altra posizione)
con le mani sul tavolo. Un ago filiforme numero
28 e lungo 2 cun viene posizionato su Houxi (3SI)
dal lato colpito o bilateralmente ed infisso in
direzione di hegu (4LI) per una profondità di 1.5
cun. La manipolazione dell'ago è principalmente
la rotazione di larga ampiezza con sollevamento e
approfondimento della durata di 2 minuti, in modo
da produrre una violenta stimolazione fino al
limite della sopportazione del paziente.
L'ago è mantenuto in sede per 20 minuti durante
i quali vengono esercitate 2-3 manipolazioni, men-
tre al paziente è consigliato di muovere la regione
lombare.
Esempio: Mr. Dai, un uomo di 26 anni, si presenta
l'8 maggio 1989 per un dolore acuto alla regione
lombare insorto dopo aver sollevato un pesante
oggetto; tutti i movimenti della vita sono limitati
ed il paziente non riesce a camminare senza aiuto;
è presente una larga area di dolorabilità nella parte
destra della regione lombare. La radiografia è
negativa. Questo paziente è trattato con Houxi
verso Hegu ed il dolore scompare prontamente.
* Department of Acupuncture, Gu Lou Teaching Hospital,
School of Medicine, Nanjing University
**Acupuncture and Massage Hospital, Nanjing College of
Traditional Chinese Medicine
58
Viene seguita una successiva applicazione il gior-
no seguente per consolidare il risultato.
Pressione digitale su zanzhu (2VB) abbinata a
moxibustione per il trattamento del singhioz-
zo
Il singhiozzo può essere presente in un individuo
normale, ma è molto più comune in soggetti che
hanno eseguito interventi toracici o addominali. A
volte questo disturbo continua per ore o giorni,
addizionato alla sofferenza del post-operatorio.
Per molti anni gli autori hanno trattato gli amma-
lati con la pressione digitale su Zanzhu (2VB),
abbinata alla moxibustione con buoni risultati.
Il medico agopuntore applica una moderata pres-
sione digitale con la punta dei pollici su Zanzhu da
entrambi i lati per 20 minuti, il singhiozzo gene-
ralmente si arresta. La moxibustione è applicata
su entrambi i punti per 5 minuti.
Se 20 minuti di pressione digitale non danno
risultato terapeutico, si potrà ricorrere ad altre
modalità di trattamento.
Esempio: Mr Yao, un uomo di 55 anni, soffre di
singhiozzo dal giorno successivo una gastrectomia
subtotale ed il sintomo continua per ore.
Viene applicata la pressione digitale su Zanzhu
bilateralmente con un lieve impastamento seguito
da moxibustione; il singhiozzo si attenua.
 ricerca di base

Effetti del naloxone sulle variazioni indotte

dall'elettroagopuntura su:
soglia del dolore e contenuto in neurotrasmettitori nel cervello di ratto
Wang Youjing, Wang Shuangkun, Zhang Wenan*

Numerosi studi hanno già dimostrato il ruolo dei dopamina (DA) nel cervello e sull’azione
trasmettitori monoaminergici e delle endorfine analgesica dell’agopuntura.
nel meccanismo d’azione dell’analgesia median-
te elettroagopuntura (EAA).
Queste due categorie di sostanze sono strettamen- METODI
te correlate per quanto riguarda metabolismo e
funzione. Il presente lavoro ha lo scopo di studiare Trattamento degli animali
gli effetti del naloxone sulle modificazioni di Ratti sani del peso di circa 250 gr sono stato divisi
concentrazione, prodotte dall’elettroagopuntura a caso in 4 gruppi:
(EA), di serotonina (5HT), noradrenalina (NA) e 1 - gruppo di controllo al quale è stata praticata

Tab. 1 Effetti del naloxone sull’EAA

Gruppo Soglia del Soglia del Differenza Variazione

dolore prima dolore dopo EA (sec) (%)
dell’EA (sec)

I 6.5+-0.8 7.7+-0.3 +1.2+-0.7 +18.5

II 6.4+-0.6 17.5+-2.5 +11.1+-2.3 +173.4
III 6.9+-0.7 8.1+-0.7 +1.2+-0.8 +17.4
IV 6.6+-0.6 12.6+-2.2 +6.0+-2.0 +90.9

un’iniezione intraperitoneale di soluzione salina Elettroagopuntura

normale (2ml/kg);
2 - gruppo elettroagopuntura (EA), che ha ricevu-
to la stessa soluzione salina in un primo tempo e
un trattamento per 20 min. con EA in un secondo
tempo;
3 - gruppo naloxone, al quale è stato somministra-
to naloxone per via intraperitoneale al dosaggio di
1mg/kg diluito allo 0.05% in soluzione salina;
4 - gruppo naloxone e EA, che ha ricevuto la stessa
dose di naloxone e successivamente EA per 20
min.
Fatta eccezione per l’EA e l’iniezione del farmaco
i trattamenti sono stati analoghi in tutti i gruppi.
*Insitute of Acupuncture, China Academy of TCM
Sono stati stimolati bilateralmente i punti Shousanli
(LI10) e Huantiao (GB30) con l’elettrostimolatore
modello 57-6D ad una frequenza di 10 Hz per un
tempo di 25 min.
Misurazione della soglia di dolore
Come misura della soglia del dolore è stato usato
il tempo di latenza tra l’immersione di 4 cm di
coda in acqua a 50°C e l’agitarsi della coda per
reazione al dolore.
Misurazioni biochimiche
Al termine dell’EA i ratti sono stati decapitati e i
cervelli rapidamente asportati per determinare la

59
concentrazione nelle varie zone cerebrali di 5HT,
NA e DA mediante fluorospettometria.
RISULTATI
Effetti del naloxone sull’analgesia da
elettroagopuntura (EAA)
Come si vede in Tab. 1, dopo l’EA la soglia del
dolore si è innalzata mediamente del 173.4%
(P<0.01) nel gruppo 2 e solamente del 90.9%
(P<0.05) nel gruppo 4. Inoltre, ci sono state delle
differenze significative nelle variazioni di soglia
tra prima e dopo l’agopuntura nei due gruppi
(P<0.05). Non sono state trovate delle variazioni
significative di soglia nei gruppi 1 e 3 a 45 min.
di distanza dall’iniezione della soluzione salina e
del naloxone rispettivamente. Si può ipotizzare
che gli effetti analgesici dell’EA siano stati par-
zialmente antagonizzati dal naloxone.

Tab. 2 Effetti del naloxone sulle variazione di 5HT (ng/g ) dopo EA

Gruppo Midollo Ipotalamo Ippocampo Striato Area sottocort. Corteccia

I 771+-28 915+-38 464+-27 653+-29 767+-42 362+-15

II 863+-20* 998+-39 466+-20 674+-26 819+-32 358+-13

Variazioni (%) +11.9 +9.1 +0.4 +3.2 +6.8 -1.1

III 834+-32 1021+-48 463+-32 688+-43 766+-46 368+-13

IV 819+-38 1011+-58 506+-30 705+-39 799+-52 377+-16

Variazioni (%) -1.8 -1.0 +9.3 +2.5 0 +2.4

Nota: I risultati sono la media +-DS riferiti a 15 ratti. *P<0.05

Effetti del naloxone sul contenuto in 5HT del
cervello dopo EA
Come si può vedere in Tab. 2 dopo l’EA il conte-
nuto medio di 5HT è aumentato dell’11.9%
(P<0.05) nell’area del midollo allungato-ponte
mentre è rimasto pressoché invariato nelle restan-
ti regioni esplorate. Invece nel gruppo EA più
naloxone non ci sono state variazioni significative
del contenuto di 5HT in tutte le 6 aree esplorate.
Questi risultati dimostrano che l’incremento di
5HT nell’area midollo allungato-ponte prodotto
dall’EA può essere annullato dal naloxone.
Effetti del naloxone sulle variazioni del contenuto di
NA dopo EA
Come mostra la Tab. 3, nel gruppo 2 c’è stata una
variazione significativa del contenuto di NA, dopo
l’EA, solo nel tele-encefalo (9.2%, P<0.05). Nel
gruppo 4, rispetto al gruppo 3, il contenuto di NA

Tab. 3 Effetti del naloxone sulle variazioni di contenuto di NA (ng/g)

Gruppo Tronco cerebrale Diencefalo Telencefalo

I 564+-59 794+-86 261+-16

II 551+-53 831+-133 237+-20*

Variazioni (%) -2.3 +4.7 -9.2

III 614+-39 907+-94 299+-30

IV 567+-43 782+-70 252+-21**

Variazioni (%) -7.7 -13.8 -15.7

Nota: I risultati sono la media +-DS e sono riferiti a 10 ratti. * P<0.05 ** P<0.01

60
nel diencefalo e nel tele-encefalo è diminuito
rispettivamente del 13.8% (P<0.05) e del 15.7%
(P<0.01). Nel tronco cerebrale è rimasto invariato
nei due gruppi. Nel gruppo 2 e nel gruppo 4 non ci
sono state differenze significative del contenuto
di NA nel tele-encefalo. Questi risultati indicano
che l’iniezione di naloxone ha causato una dimi-
nuzione del contenuto di NA dopo l’EA.
Effetti del naloxone sulle variazioni del contenuto di
DA dopo dall’EA
Come mostra la Tab. 4, confrontando il gruppo 1
con il gruppo 2, c’è stato un aumento di DA solo
nel tronco cerebrale (+47.5%, P<0.01). Tra i grup-
pi 2 e 3 non ci sono state differenze significative
in tutte e tre le aree esplorate. Questi risultati
dimostrano che l’aumento del contenuto di DA
indotto dall’EA è stato annullato dall’iniezione di
naloxone.
Tab.4 Effetti del naloxone sulle variazioni della DA (ng/g) indotte dall’EA
Gruppo Tronco cerebrale
I 198+-19
II 292+-26*
Variazioni (%) +47.5
III 206+-24
IV 193+-18
Variazioni (%) -6.3
Nota: I risultati sono la media +-DS. *P<0.01
iniettando naloxone e P-clorofenilalanina nel si-
stema ventricolare hanno evidenziato una corre-
lazione compensatoria tra endorfine e 5HT
durante l’EAA. Zhu ed altri hanno proposto che le
beta-endorfine ed altre sostanze possano avere
un’azione inibitoria sul sistema della NA durante
l’EAA. Pan ed altri hanno dimostrato che
microiniezioni di NA nell’area ventromediale
dell’ipotalamo nei ratti sono in grado di potenzia-
re notevolmente l’effetto dell’EAA. Questa azio-
ne è mediata principalmente dai recettori alfa-
adrenergici presinaptici ed è bloccata dal naloxone.
Secondo Lastly Cao gli impulsi afferenti prove-
nienti dall’ago e diretti all’area preottica attivano
il sistema peptidergico degli oppiodi endogeni
che, a loro volta, inibiscono il rilascio di NA e
producono l’effetto analgesico.
DISCUSSIONE
Da questo studio sui ratti è emerso che il contenu-
to di 5HT nel midollo allungato-ponte e il conte-
nuto di DA nel tronco cerebrale aumentano, men-
tre il contenuto di NA nel tele-encefalo diminui-
sce durante l’EAA.
L’iniezione intraperitoneale di naloxone praticata
prima dell’EAA non solo diminuisce l’effetto
antalgico, ma interferisce anche con le
modificazioni che l’EA opera sulle concentrazio-
ni di 5HT, NA e DA nel cervello. Si può così
ipotizzare che l’effetto analgesico dell’EA sia
dovuto ad un’azione sul metabolismo dei
neurotrasmettitori monoaminergici del cervello,
in parte attraverso i recettori degli oppiacei.
Takeshige ed altri hanno dimostrato che i media-
tori dell’effetto analgesico dell’agopuntura sono
sostanze endogene morfino-simili (endorfine) e
sistemi monoaminergici. Menwhile Han, ed altri
Diencefalo Teleencefalo
550+-70 1163+-70
583+-104 1179+-106
+6.0 +1.4
620+-139 1274+-62
685+-183 1223+-86
+10.5 -4.0
E’ evidente, quindi, che nel meccanismo
analgesico dell’agopuntura esiste una stretta cor-
relazione tra sostanze endogene morfino-simili e
neurotrasmettitori monoaminergici centrali.
61
 estratti
Estratti dal III Simposio Nazionale sulle Terapie
Alternative
31 CASI DI ISTERIA TRATTATA CON
AGOPUNTURA
Li Chunlin, Huang Pingzhen, Song
Chengjun*
31 casi di E e ENT isteria sono stati curati con
agopuntura come riportato qui di seguito.
Questa serie di 31 casi comprende 12 pazienti di
sesso maschile e 19 di sesso femminile, con un'età
compresa tra 10 e 55 anni. L'insorgenza del distur-
bo è compresa tra 1 giorno e 3 mesi e i disturbi
analizzati sono 13 casi di afasia isterica, 3 di
amaurosi isterica, 4 di sordità isterica e 11 di globo
isterico.
I principali punti selezionati sono: Hegu (4LI),
Neiguan (6P), Yamen (15Du) e Zusanli (36St). Si
possono aggiungere Lianquan (23Ren), Tiantu
(22Ren) e Renying (9St) per l'afasia; Jingming
(1VB) e Zanzhu (2VB) per l'amaurosi; Tingong
(19SI), Tinghui (2GB) e Yifeng (17SJ) per la
sordità; Tiantu (22Ren), Futu (18LI) e Renying
(9St) per il globo isterico.
I principali agopunti sono infissi seguendo il
principio della tonificazione del deficit e della
dispersione nell'eccesso, mentre i punti in aggiun-
ta sono infissi per rinforzo e per ridurre l'azione
dei precedenti.
Il trattamento con agopuntura viene eseguito una
volta al giorno, abbinato alla terapia suggerita,
dopo aver provocato la sensazione dell'ago, que-
sto viene mantenuto in situ per 20 minuti. Il
risultato (di guarigione) è stato ottenuto con un
ciclo di trattamento in 1 caso, mentre nel caso più
refrattario sono occorsi 12 cicli.
*Department of ENT, Jilin City Central Hospital
62
420 CASI DI SCIATICA TRATTATI CON
AGOPUNTURA
Zhang Jinzhu, Wang Wen, Shi Xiuju*
I pazienti vengono classificati in rapporto ai me-
ridiani che attraversano la zona del dolore: i prin-
cipali agopunti vengono selezionati in rapporto
con i meridiani, mentre i punti aggiunti in accordo
con i sintomi differenziali. Dei 420 casi, 280 sono
persone di sesso maschile e 140 di sesso femmini-
le, l'età è compresa tra i 14 e i 76 anni. In 348 casi
il dolore è unilaterale, in 22 casi bilaterale; in 315
casi il dolore è radicale e in 105 casi è interessato
il tronco nervoso. La differenziazione dei sintomi
è in accordo con la localizzazione del dolore per
cui:
1. 106 casi sono di pertinenza della vescica del
piede Taiyang; per il trattamento vengono sele-
zionati Shenshu (23VB), Zhibian (54VB),
Chengshan (57VB) e Taixi (3K);
2. 125 casi riguardano il canale della vescica
biliare del piede Shaoyang; per il trattamento si
usano Qihaishu (24VB), Huantiao (30GB),
Yanglingquan (34GB), Juegu (39GB) e Taichong
(3Liv.);
3. 94 casi riguardano il canale dello stomaco del
piede Yangming; per il trattamento sono stati
selezionati i seguenti punti: Dachangshu (25VB),
Biguan (31St), Futu (32St), Zusanli (36St) e
Sanyinjiao (6Sp).
Nei casi dove la localizzazione del dolore non è
ben definita, vengono selezionati 3-5 punti dei 3
canali yang del piede, da infiggere in ogni appli-
cazione. Il metodo di dispersione è usato nelle
patologie recenti, mentre il metodo abbinato di
dispersione-tonificazione è usato nei casi di lunga
durata. Dopo aver avvertito la sensazione del-
l'ago, questo viene mantenuto in situ per 20 minuti
* Department of Acupuncture, Yuchengxian Country
Hospital, Henan Province
con coppettazione associata.
Il trattamento è giornaliero e 7 applicazioni costi-
tuiscono un ciclo, con un periodo di 3-5 giorni di
intervallo.
Gli effetti terapeutici dopo 3 cicli sono: 202 casi
(48.1%) guariti, 134 casi (31.9%) migliorati
marcatamente, 53 casi (12.6%) migliorati e 31
casi (7.4%) inefficaci.
TERAPIA CON MICROONDE SUL PUNTO DI
AGOPUNTURA IN 141 CASI DI SCIATICA
Cao Cheng, Li Cuiping*
Dal 1983 sono stati trattati 141 casi di sciatica con
il modello DBJ-2 con terapia microonde sui punti
di agopuntura realizzato con lo Jiangdu County
Radio Factory della provincia di Jiangsu.
La serie di pazienti comprende 86 pazienti di
sesso maschile e 55 di sesso femminile, di età
compresa tra 27 e 78 anni; la durata del disturbo va
da un minimo di 4 giorni a 7 anni; in 136 casi il
disturbo è monolaterale e in 5 casi bilaterale. I
punti selezionati sono quelli della vescica del
piede Taiyang e quelli lungo il canale della vesci-
ca biliare del piede Shaoyang dal lato affetto, in
più sono aggiunti i punti A Shi, quando è necessa-
rio.
Con il paziente in posizione prona sono seleziona-
ti: Zhibian (54VB), Chengfu (36VB), Weizhong
(40VB), Chengshan (57VB) e Kunlun (60VB),
inoltre Huantiao (30GB), Zusanli (36St) e
Xuanzhong (39GB) con il paziente sdraiato sul
fianco.
Quando è avvertita la sensazione dell'ago, 2 dei
punti principali sono connessi con l'output termi-
nale del Microwave Acupuncture Set con una
corrente di 25 volt; gli aghi vengono lasciati in
situ per 30 minuti. Dopo 2 cicli di trattamento, 54
casi (38%) sono guariti, 47 casi (33%)
marcatamente migliorati, 34 casi (24%) migliora-
ti e 6 casi (4%) non hanno avuto risultato.
65 CASI DI ENURESI TRATTATA CON
AGOPUNTURA
Wang Minhua, Xu Dean**
Questa serie di 65 pazienti affetti da enuresi com-
prende 30 maschi e 35 femmine con età compresa
*Department of Acupuncture, Worker's Hospital, Zhengzhou
textile Machinery Manufactory
**Outpatient Department of Teaching Hospital, Bengbu
Medical College
tra 5 e 18 anni. 62 casi sono pazienti affetti da tale
patologia sin dall'infanzia e 3 casi sono stati
colpiti successivamente.
La durata del quadro patologico è di 5-7 anni in 50
casi, 8-10 anni in 10 casi e superiore ai 10 anni in
5 casi. Sono selezionati: Baihui (20Du), Guanyuan
(4Ren), Zhongji (3Ren), Sanyinjiao (6Sp), mentre
sono stati aggiunti Zusanli (36St) quando la pato-
logia era da deficit di milza e Shenshu (23VB) e
Pangguangshu (28VB), se la patologia era da
deficit di rene.
Vengono usati aghi di diametro 30 e di lunghezza
1.5-2 cun, stimolati con manipolazione tonifican-
te e tonificante e disperdente; gli aghi sono man-
tenuti in situ per 30 minuti. Il trattamento è prati-
cato giornalmente o a giorni alterni; 5 applicazio-
ni costituiscono un ciclo e tra un ciclo e l'altro
intercorrono 5 giorni.
Dopo 4 cicli (massimo) per ogni paziente, il
disturbo si blocca in 58 casi, in 5 casi si bagna il
letto solo saltuariamente e in 2 casi il trattamento
risulta inefficace.
69 CASI DI DIARREA TRATTATA CON
AGOPUNTURA
Wang Zhiyan*
Nel periodo compreso tra luglio 1987 e novembre
1990, gli Autori hanno trattato 69 casi di diarrea
con l'agopuntura. Il gruppo di pazienti comprende
40 persone di sesso maschile e 29 di sesso femmi-
nile, di età compresa tra 3-40 anni, la maggior
parte compresa tra 20-40 anni. La durata del
disturbo è compresa tra 1 giorno e 2 settimane.
L'agopuntura è applicata subito ai punti Shangjuxu
(37St) eSanyinjiao (6Sp), provocando la sensa-
zione di arrivo di corrente associata con una
manipolazione di tonificazione; poi, in seguito,
l'ago si manipola in senso disperdente fino a far
giungere la sensazione del Qi al basso addome.
Gli aghi vengono mantenuti in situ per 20 minuti,
poi manipolati per 5 minuti.
Dopo l'agopuntura viene applicata una intensa
moxibustione al punto Shenque (8Ren) per 10
minuti. Il paziente riferisce una piacevole sensa-
zione di calore al basso addome. Tutti i 69 casi
sono guariti con non più di 3 applicazioni e non
sono stati somministrati altri farmaci, fatta ecce-
zione per un piccolo numero di casi dove sono
state somministrate trasfusioni saline per trattare
*Xiaohengshan Coal Mine Hospital, Jixi City, Heilongjiang
Province
63
la severa disidratazione.
ULCERE DERMICHE TRATTATE CON HE-NE
LASER SUI PUNTI DI AGOPUNTURA
Tang Renxiang*
Per parecchi anni gli Autori hanno trattato le
ulcere dermiche con laser He-Ne applicato sui
punti di agopuntura. E' stato usato il modello JG-
10 Laser Acupuncture Set fabbricato nella città di
Weihai della provincia di Shandong con potere di
2 MW e una lunghezza d'onda di 6328 A.
Metodo di terapia: l'ulcera superficiale è in primo
luogo pulita dall'essudato, poi viene colpita dal
raggio laser che parte da un ago inserito in un tubo
di vetro chiuso. La stimolazione con raggio laser
viene fatta per 10 minuti su ogni punto e 10
applicazioni costituiscono un ciclo di trattamento.
Per le ulcere di largo diametro, il laser viene usato
progredendo gradualmente dai margini verso il
centro della lesione.
In accordo con la dimensione dell'ulcera vengono
selezionati punti quali:Jiexi (41St), Zusanli (36St),
Sanyinjiao (6Sp), Futu (32St), Qimen (14Liv.),
Jifeng (17SJ), Hegu (4LI), Naohui (13SJ) e
Waiguan (5SJ). Nella serie di 183 casi, le ulcere
sono inferiori al centimetro quadrato in 34 casi,
inferiori ai 3 cm in 44 casi, inferiori agli 8 cm in 66
casi, ai 33 cm in 21 casi e inferiori ai 47 cm in 18
casi. Eccetto un caso, in cui il trattamento è stato
sospeso, tutti i pazienti sono risultati guariti con 4-
28 applicazioni.
TRATTAMENTO DI 33 CASI DI
CONVALESCENTI PER LA SINDROME DI
GUILLAIN-BARRE' EFFETTUATO CON AGHI A
PRUNO FIORITO, COPPETTAZIONE ED
ELETTROSTIMOLAZIONE SUI PUNTI DI
AGOPUNTURA
Gou Yongxiu**
Dal 1985 al 1990, gli autori hanno trattato 33
pazienti convalescenti da sindrome di Guillain-
Barré e sue sequele con aghi a pruno fiorito,
coppette ed elettroagopuntura, come riportato qui
di seguito.
Dei 33 casi, 9 sono di sesso maschile e 14 di sesso
femminile, di età compresa tra 2-40 anni e la
durata del disturbo va da 1 mese a 8 anni.
*Worker's Hospital, Secon Drilling Company, Liaohe Oil
Field
**People's Hospital, Langzhong City, Sichuan Province
64
I pazienti sono ammessi in corsia con la diagnosi
di neurite multipla acuta infettiva, vengono indi-
rizzati al dipartimento di agopuntura dopo che lo
stato acuto è stato risolto con farmaci occidentali.
I pazienti si presentano astenici con atrofia mu-
scolare.
La lingua è di un colore lucente, il polso filiforme
e profondo. Tali segni sono dovuti al defiti di Qi
della milza e stomaco e al deficit di fegato e rene,
in accordo con la differenziazione sintomatologica
della medicina tradizionale cinese.
Il trattamento si compie in 3 fasi.
La prima fase mira al drenaggio dei canali e
collaterali per espellere la noxa patogena. Il pa-
ziente è posto in posizione prona e il ramo laterale
del canale della vescica del piede Taiyang viene
percosso con aghi a pruno fiorito, dall'alto verso il
basso, fino a che la pelle non diviene eritematosa
o leggermente sanguinante. La coppettazione (con
una misura media di tazza) è applicata a Feishu
(13VB), Geshu (17VB), Sanjiaoshu (22VB),
Qihaishu (24VB) e Ciliao (32VB) per 3 minuti in
ogni punto. Il trattamento viene eseguito giornal-
mente per 15 giorni consecutivi.
La seconda fase mira alla regolarizzazione del Qi
e del sangue. Viene infisso il punto Zusanli (36St)
sinistro fino a provocare la sensazione dell'ago,
l'ago viene poi connesso al terminale positivo di
un elettrostimolatore e il terminale negativo pre-
me su un punto compreso tra i genitali esterni e
l'inguine. Nel frattempo è infisso il punto Quchi
(11LI) del lato destro e connesso con il terminale
positivo dell'elettrostimolatore (quest'ultima ope-
razione viene eseguita dopo che il paziente avver-
te la sensazione di corrente provocata dall'ago),
mentre il terminale negativo viene premuto su
Quepen (12St) da ambedue i lati. Il trattamento
viene eseguito per 15 minuti tutti i giorni per 24
giorni consecutivi.
Il terzo momento del trattamento mira a ripristina-
re e tonificare il sangue. Le coppette vengono
poste su Dazhui (14Du), Mingmen (4Du) e Shenque
(8Ren) giornalmente per 10 giorni consecutivi.
Dei 33 casi trattati, 29 casi guariscono e non
presentano sequele; 2 casi migliorano
marcatamente in quanto i sintomi patologici sono
fondamentalmente eliminati e permangono alcu-
ni piccoli disagi; un caso migliora perché il pa-
ziente riesce a camminare da solo per piccole
distanze e in un caso la terapia è inefficace senza
alcun miglioramento dopo 3 cicli di trattamento.
 qigong
La prevenzione e la cura della salute con il qigong
Qu Bing Yang Sheng Gong
Wang Chongxing, Xu Dinghai, Qian Yuesheng*
Il Qigong è uno degli esercizi tradizionali cinesi
per la cura medica della salute.
Gli esercizi del qigong ottengono un'auto-
regolazione e un autocontrollo attraverso un'indu-
zione mentale e un aggiustamento respiratorio.
Sin dal 1958 abbiamo focalizzato i nostri studi alla
ricerca dell'effetto del Qigong sulla prevenzione e
sul trattamento dei disturbi cardiovascolari e del-
l'invecchiamento.
Sostanzialmente i dati suggeriscono che il qigong
è in grado di regolare le funzioni del corpo in vari
modi ed è una metodica efficace per mantenere
una buona salute.
Esistono molti tipi di Qigong in Cina, ma tutti con
gli stessi tre elementi di base: regolazione menta-
le, posturale e della respirazione.
Regolazione del mentale: la regolazione mentale
è il principale anello degli esercizi del Qigong:
consiste nel prendere alcuni accorgimenti per
semplificare l'attività mentale, introducendo le
basi per acquisire uno stato di quiete, tramite una
serie di autoregolazione e autocontrollo sotto la
guida della coscienza allo scopo di raggiungere la
più alta uniformità tra il corpo e la mente.
Regolazionze posturale: la regolazione posturale
è la base degli esercizi di Qigong e il requisito
preliminare della regolazione respiratoria. L'ef-
fetto di rilasciamento si ottiene quando il pratican-
te assume un certo portamento o esegue certi
movimenti e adotta alcuni metodi specifici per
"dirigere il corpo allo stato di morbidezza".
Il fine della regolazione posturale è quello di
ottenere un rilasciamento fisico e mentale e di
promuovere il fluire dell'energia vitale e del san-
gue.
Regolazione della respirazione: regolazione del-
la respirazione non significa solo regolazione del
ritmo respiratorio, ma anche uso dell'energia vita-
le fatta in maniera cosciente ed intrinseca.
*Shanghai Institute of Hypertension, Shanghai Second
Medical University, Shanghai
La regolazione del respiro è molto importante nel
qigong ed è una delle modalità tramite la quale si
può regolare le funzioni degli organi interni.
Abbiamo creato, basandoci sulla nostra esperien-
za clinica, un gruppo di esercizi di qigong deno-
minati "il Qigong per la prevenzione e la cura
della salute", che è in grado di prevenire i disturbi
cardiovascolari e di ritardare gli effetti dell'invec-
chiamento.
I punti chiave dell'esercizio sono: calma mentale,
rilassamento del corpo, tranquillità del Qi (respi-
ro), combinazione di movimento e quiete, pratica
del Qigong basata sulla differenziazione dei sin-
tomi e segni e il corpo come un insieme unico.
I PROCEDIMENTI DEL QIGONG USATI
COME CURA DI MALATTIE E COME PRE-
VENZIONE
I. Preliminari
1. Scegliere un posto tranquillo senza noiosi di-
sturbi intorno; questo è molto importante nello
stadio iniziale dell'esercizio.
Durante la pratica del Qigong bisogna avere un
buon ricambio d'aria; non importa se l'esercizio
viene praticato all'aperto o al chiuso, evitando le
correnti. Essere certi di avere una temperatura
calda in inverno.
2. Mantenere un comportamento calmo e tran-
quillo prima di iniziare gli esercizi, slacciare gli
abiti e sbottonare la biancheria intima qualora sia
troppo stretta, non praticare l'esercizio con lo
stomaco pieno.
II. Induzione al movimento
1. Tu Gu Na Xin (sbarazzarsi delle cose stantie e
ricercare il nuovo): assumere la posizione eretta in
65
modo naturale, con i piedi appoggiati a terra,
paralleli e ad una distanza pari alla larghezza delle
spalle.
Lasciare gli arti superiori sciolti lungo i fianchi e
la testa diritta, gli occhi e la bocca leggermente
chiusi. Non esercitare forza sporgendo il petto o
piegando il dorso, ma rilassare l'intero corpo.
2. Xin Ping Qi He (essere di buon umore e con
carattere stabile): assumere una posizione eretta
con i piedi divaricati di una distanza pari alla
larghezza delle spalle.
Durante l'inspirazione, muovere in modo gentile,
regolare e lentamente gli arti alla posizione verso
l'alto lungo una linea curva, raggiungendo l'altez-
za della gola alla fine dell'inspirazione.
Durante l'espirazione, le mani gradualmente si
muovono verso il basso lungo la linea mediana
anteriore del torace con il palmo delle mani rivolto
verso il basso, la mente conduce il Qi a scendere
e, allo stesso tempo, occorre piegare le ginocchia
ed accovacciarsi. Una volta completata
l'espirazione le mani devono essere riportate a
livello dell'ombelico. Poi occorre separare le
mani e riportarle in sede per la fase inspiratoria
successiva; lentamente ritornare nella posizione
eretta.
3. Tai Ji kai He (apertura e chiusura del Tai Ji):
assumere la posizione eretta con i piedi divaricati
ad una distanza pari alla larghezza delle spalle.
Allungare le braccia in avanti e piegare il gomito
come per abbracciare il tronco di un albero. Que-
sta posizione è chiamata Tai Ji. Le braccia sono
allungate verso l'esterno durante l'inspirazione e
le gambe ritornano gradualmente nella posizione
di partenza, mentre le ginocchia si piegano fino a
raggiungere la posizione di accovacciamento du-
rante l'espirazione.
III. Esercizio statico
Parlando in generale si può dire che esistono 3 tipi
principali di postura nell'esercizio statico del
Qigong: sdraiato, seduto e in piedi.
1. Posizione naturale seduta
Ci si siede con il busto eretto e in modo naturale su
di uno sgabello o una sedia a piedi divaricati (alla
stessa distanza della larghezza delle spalle). Le
ginocchia sono piegate ad angolo retto, i piedi
sono paralleli tra loro ed appoggiati a terra. Si usa
un gradino, se lo sgabello o la sedia sono troppo
alti o un cuscino, se troppo bassi.
Il palmo delle mani è rivolto verso il basso ed
appoggiato sulle gambe. I gomiti sono posti leg-
germente in estensione, in modo da porre le brac-
cia in una posizione confortevole. La testa ed il
tronco sono mantenuti in posizione eretta, senza
66
torsioni del torace o piegamenti della vita, la
bocca e gli occhi sono semichiusi ed assumono
una piacevole espressione.
2. Posizione eretta dei "3 cerchi"
Posizione comoda con i piedi appoggiati a terra ad
una distanza pari alla larghezza delle spalle, la
punta delle dita dei piedi è leggermente rivolta
all'interno come se formassero un circuito circo-
lare. Le ginocchia sono leggermente piegate in
direzione dei piedi. Gli arti superiori sono allun-
gati in avanti, con i gomiti leggermente piegati,
come se abbracciassero il tronco di un albero. Le
spalle sono abdotte in modo naturale e leggermen-
te abbassate. Le articolazioni dei gomiti sono più
basse delle spalle. Le mani sono ad una distanza
tra loro di una larghezza pari alla larghezza delle
spalle e alla stessa altezza del seno o leggermente
più in basso.
Le mani sono leggermente piegate come se tratte-
nessero una grande palla, la testa ed il tronco sono
mantenuti diritti con il collo nè piegato nè esteso.
Non bisogna tirare fuori il petto o piegare o
estendere il dorso.
Quando è raggiunta la precedente postura, la
mente conduce al rilassamento dell'intero corpo,
progredendo con la seguente successione: testa-
collo-spalle-arti superiori-mani-petto-addome-
cosce-gambe-piedi. Dopo che l'intero corpo si è
rilassato, la mente gradualmente si concetra sul
Dantian (campo dell'elisir, regione situata infe-
riormente all'ombelico) nel basso addome e lo
stato di calma è mantenuto per 10 minuti per
ciascuna volta all'inizio, poi questo periodo si
prolunga fino a 20-30 minuti.
IV. Massaggio per mantenersi sani
Bisogna concentrare la mente sull'addome e rima-
nere tranquilli per alcuni minuti. Aprire gli occhi
lentamente, poi fregare le mani e massaggiare per
un pò: questo può promuovere l'effetto del Qigong
(esercizio statico) ed alleviare i sintomi del distur-
bo. Il massaggio include: lavare la faccia, pic-
chiettare la mastoide, strofinare gli occhi, acca-
rezzare collo, petto e fianchi e strofinare la regio-
ne lombare.
V. "Venir fuori" dall'esercizio del qigong in modo
graduale
Il "venir fuori" è un graduale ritorno della mente
allo stato cosciente normale.
1. Shu Zhan Mu Yu
Stare in posizione naturale con i piedi aperti alla
stessa distanza della larghezza delle spalle.
Lentamente sollevare le braccia lateralmente, con
le dita distese in basso e con garbo muoverle verso
l'alto e verso il basso.
Muovere poi le braccia lungo una linea curva
verso la zona mediana nella regione anteriore del
petto, con i gomiti leggermente piegati ed il palmo
delle mani rivolto verso il basso, inspirare durante
l'intero esercizio. Poi, mentre si espira, muovere
le mani verso la regione inferiore dell'addome ed
accovacciarsi con il tronco eretto. Bisogna poi
formare una tazza con le mani, come se si dovesse
raccogliere acqua, bisogna portare questa tazza
sopra la testa mentre si inspira. Mentre si espira,
portare lentamente le mani in basso, passando dal
petto al basso addome; separare poi le mani e
tornare nella posizione naturale.
2. Shuang Lun Huan Dan
Posizione naturale con i piedi divaricati alla stessa
distanza delle spalle, la mano sinistra preme il
Dantian nella regione sottombelicale e la mano
destra è sul dorso. Dopo aver assunto una posizio-
ne ferma per un attimo, portare il braccio lateral-
mente e poi medialmente, facendo un movimento
circolare con l'articolazione della spalla che funge
da centro di un cerchio. In seguito le mani ritorna-
no al Dantian; piegati sulla regione lombare si
inala.
Poi, fare altri movimenti circolari verso l'alto in
varie direzioni; quando le mani ritornano al
Dantian, alzarsi ed espirare. Ripetere questo mo-
vimento parecchie volte.
3. Pai Jian Yao
Stare eretti con i piedi divaricati alla distanza delle
spalle.
Il centro di gravità del corpo si sposta dal lato
destro, con la gamba sinistra distesa, assumendo
una posizione fissa sul lato destro; occorre muo-
versi passivamente sul lato sinistro. Mentre il
tronco gira a sinistra con la vita in asse, la mano
destra tocca il fianco destro, passando dalla regio-
ne dorsale e viceversa. I movimenti della mani per
raggiungere le varie posizioni sono eseguiti in
modo circolare e l'intera procedura nelle due
opposte direzioni è ripetuta varie volte.
La chiave per il successo del Qigong è la perseve-
ranza, bisogna praticarlo una o due volte al giorno,
la mattina o la sera per circa 30 minuti. La combi-
nazione degli esercizi del qigong con altri tratta-
menti indicati porta ai migliori risultati.

67
 domande e risposte
Domande e risposte
Hu Jinsheng*
I. Come si tratta il “gomito del tennista” con
l’agopuntura?
“Gomito del tennista” è il nome comune per
indicare l’epicondilite del braccio. E’ in genere
una patologia dovuta ad un torsione eccessiva
dell’avambraccio con lesione a carico delle inser-
zioni dei muscoli estensori del carpo. Può sembra-
re una lesione da poco, ma spesso limita seriamen-
te i movimenti del braccio e, se non trattata, può
protrarsi per lungo tempo. Secondo la MTC il
sovraffaticamento causa un’alterazione del Qi e
del sangue e quindi una disarmonia tra i tendini e
i vasi sanguigni (circolazione del sangue).
Clinicamente si caratterizza con una notevole
dolorabilità spontanea, provocata nel lato esterno
del gomito, propagata talvolta fino all’avambrac-
cio e peggiorata dai lavori manuali.
Trattamento: si applica localmente agopuntura e
moxibustione per rilassare i tendini e per riattivare
la circolazione del sangue.
I punti usati sono:
Punti Ashi
- LI11 - Quchi;
- LI12 - Zhouliao;
- SJ5 - Waiguan;
- LI4 - Hegu.
Metodo
I punti Ashi si trattano con puntura multipla,
usando in genere 3 aghi inseriti al centro dell’area
dolorosa. Gli altri punti sono trattati in blanda
tonificazione e dispersione. La moxibustione può
essere praticata dal paziente a domicilio: si può
usare il sigaro sul punto doloroso per 20 min., due
volte al giorno, oppure si possono utilizzare 5-7
coni di moxa.
E’ consigliabile proteggere il gomito interessato
dal freddo e mantenerlo adeguatamente a riposo.
*Institute of Acupuncture and Moxibustion, China Academy
of TCM, Beijing
68
II. Quali sono i comuni trattamenti con agopuntura
per l’Herpes Zoster?
L’Herpes Zoster è un’infiammazione comune
causata da un’infezione virale. E’ caratterizzata
da grappoli di papule-vescicole sul torace, sul-
l’addome o sulla faccia con una distribuzione a
striscia. Secondo la MTC è dovuta a ritenzione
all’interno di umidità-calore, eccesso di fuoco di
fegato e vescicola biliare e invasione di fattori
patogeni esterni.
Clinicamente si presenta con un bruciore marcato
che in alcuni casi persiste per lungo tempo dopo la
scomparsa delle lesioni acute. L’agopuntura ha
effetto analgesico e abbrevia la durata della ma-
lattia.
Trattamento: il principio terapeutico è quello di
purificare il calore, disperdere l’umidità, drenare
così i meridiani del fegato. Si utilizzano soprattut-
to punti locali, con qualche punto a distanza. Ci
sono varie metodi:
1. Con aghi filiformi si trattano i seguenti punti:
- LI 11- Quchi;
- SJ6 - Zhigou;
- Sp10 - Xuehai;
- Sp6 - Sanyinjiao;
- Liv3 - Taichong.
Una volta ottenuto in Daqi si manipola l’ago in
dispersione e lo si lascia in sede per 30 min.
Localmente si pratica il cerchiaggio: si infiggono
gli aghi tutt’attorno alla lesione ad una distanza di
circa 1 cm con un angolo di 15 gradi e la punta
rivolta verso l’interno. A seconda delle dimensio-
ni della lesione si usa un numero adeguato di aghi.
Questo trattamento può essere rafforzato trattan-
do anche i punti Huatuojiaji dei livelli metamerici
corrispondenti comprendendone uno immediata-
mente sopra e uno immediatamente sotto. Anche
in questo caso si manipola l’ago in dispersione
fino a far arrivare la stimolazione alla zona inte-
ressata e lo si lascia in sede per 30 min. Nel
frattempo lo si manipola per 2 - 3 volte.
2. Percussione con martelletto a fiore di pruno. Si
percuote a una distanza di circa 0.5 cm esterna-
mente alla lesione, nelle aree indenni tra le lesioni
e nei punti Huatuojiaji corrispondenti. La pelle
deve arrossarsi fino a che si verifica un piccolo
sanguinamento. Il trattamento è quotidiano.
3. Sanguinamento: con un ago triangolare si pra-
ticano 5 punture ad 1 cm di distanza attorno al
fronte della lesione e si lasciano uscire alcune
gocce di sangue. Altre punture simili si possono
praticare attorno ai margini della lesione.
4. Moxibustione: con un sigaro di moxa si riscalda
la zona fino a che si arrossa e il paziente avverte
una sensazione di calore. Il trattamento dura 30
min ed è quotidiano.
La moxibustione ha un effetto analgesico molto
buono. Un’applicazione leggera è particolarmen-
te indicata per diminuire il dolore residuo dopo la
scomparsa delle papule.

69
 letture
Farmaci che purificano il calore
Selezione da: “A Practical English-Chinese Library of TCM”
Editore capo: Zhang Enqin, compilato da: Qu Jingfeng, tradotto da: Zhang Yuxi, Zhao
Huaying
FARMACI CHE PURIFICANO IL CALORE E
RINFRESCANO IL SANGUE
La maggior parte di questi farmaci è di sapore
amaro, dolce, salato e di natura fredda. Disperdo-
no il calore patogeno dagli strati Ying e dal
sangue e sono principalmente indicati nelle ma-
lattie febbrili epidemiche in cui il calore è già
penetrato negli strati Ying e nel sangue. I sintomi
sono: lingua rosso-scura, irrequietezza,
obnubilamento del sensorio, delirio. Altri sintomi
sono ematemesi, epistassi, oppure macchie ed
eruzioni cutanee.
Quando il calore invade gli strati Ying e del
sangue, lo yin e i liquidi sono danneggiati, perciò,
oltre ai farmaci per purificare il calore, si usano
anche farmaci per nutrire lo yin. Quando il calore
invade gli strati del Qi e del sangue, oltre ai
farmaci per purificare il calore, si usano anche
farmaci per spegnere il fuoco.
1. Cornu Rhinoceris
E’ il corno di Rhinoceros (famiglia
Rhinocerotidae). Ci sono due categorie di corna:
il corno Siam e il corno Guangdong. Il corno Siam
proviene dal Rhinoceros unicornus asiatico, dal
Rhinoceros sondaicus Desmarest o dal Rhinoceros
sumatrensis (Fischer). Il corno Guangdong pro-
viene dal Rhinoceros bicornis africano e dal
Rhinoceros simus Burchell. Il corno Siam è pro-
dotto principalmente in India, Nepal, Burma, Tai-
landia, Malaysia e Indonesia (Siam è il nome
antico di Tailandia e il corno Siam è stato impor-
tato in Cina per la prima volta dalla Tailandia). Il
corno Guangdong proviene soprattutto dall’est e
dal sud-est africano. Di solito, nella preparazione,
viene tagliato a pezzi grossolani o in fette sottili o
viene ridotto in polvere.
Proprietà
Sapore amaro e salato, natura fredda.
70
Meridiani destinatari: cuore, fegato e stomaco.
Azione
Purifica il calore dal sangue, favorisce l’emostasi,
elimina il calore-fuoco e tranquillizza la mente,
rimuove le tossine e aiuta la risoluzione dei rashes
febbrili o delle eruzioni cutanee.
Indicazioni
1. Emorragie da calore nel sangue quali ematemesi
ed epistassi. Si usa spesso con radix Rehmaniae,
radix Paeoniae rubra e cortex Moutan radicis,
come nel decotto di corno di Rinoceronte e
Rehmania (XiJiao Di Huang Tang)
2. Malattie febbrili acute in cui il calore ha invaso
il cuore e lo strato Ying. I sintomi sono febbre alta
persistente, obnubilamento del sensorio e delirio.
Si usa spesso con radix Rehmaniae praeparata,
radix Scrophulariae e fructus Forsythiae, come
nel decotto che purifica lo strato Ying (Qing Ying
Tang). Nelle sindromi da penetrazione del calore
nel cuore e nel fegato che si manifestano con
febbre alta, irrequietezza, spasmi e convulsioni si
usa spesso con cornu Antelopis come nella pillola
della neve purpurea (Zi Xue Dan).
3. Malattie febbrili epidemiche con calore tossico
in eccesso che si manifesta con febbre, presenza di
macchie viola scuro o eruzioni cutanee. Si usa
spesso con Gypsum fibrosum e radix
Scrophulariae, come nel preparato Hua Ban Tang
o decotto per alleviare le eruzioni febbrili.
Dosaggio e somministrazione
Il dosaggio è 1.5 - 6 gr.
Viene assunto come polvere fine con un pò di
acqua tiepida o viene macinato in un mezzo liqui-
do prima dell’assunzione o viene decotto a parte
in acqua. In quest’ultimo caso può essere mesco-
lato al decotto di altri farmaci per formare un’uni-
ca dose.
Precauzioni
Questo farmaco è antagonista di radix Aconiti
(non preparata). Deve essere usato con cautela in
gravidanza.
2. Radix Rehmanniae essiccata
E’ la radice tuberosa di Rehmannia glutinosa
Libosch. (famiglia Scrophulaceae) ed è prodotta
principalmente nelle provincie di Henan e Hebei.
Raccolta in primavera e autunno, viene lavata,
essicata, tagliata a fettine e usata al naturale o
preparata.
Proprietà
Sapore dolce e amaro, natura fredda.
Meridiani destinatari: cuore, fegato e rene.
Azione
Elimina il calore dal sangue, nutre lo yin e favori-
sce la produzione dei liquidi.
Indicazioni
1. Malattie febbrili epidemiche con penetrazione
del calore nel cuore e negli strati Ying e del
sangue. I sintomi sono febbre, secchezza delle
fauci, lingua rossa o scura. Si usa spesso con cornu
Rhinoceris e radix Scrophulariae, come nel prepa-
rato Qing Ying Tang o decotto per purificare il
calore nello strato Ying.
2. Emorragie da penetrazione del calore nel san-
gue, quali ematemesi, epistassi, ematuria,
metrorragia e menorragia. Si usa spesso con
cacumen Biotae, folium Eriobotryae e folium
Artemisiae argyi nel preparato Si Sheng Wan o
pillola dei quattro farmaci nuovi. Se il calore
tossico è in eccesso e si manifesta con macchie
cutanee violacee o scure, eruzioni, si può usare
con cornu Rhinocerotis e cortex Moutan radicis,
come nel preparato Xi Jiao Di Huang Tang o
decotto di corno di rinoceronte e Rehmannia.
3. Stadi finali delle malattie febbrili con febbricola
persistente o malattie croniche con febbricola
dovute a consumo dello yin. Si usa con herba
Artemisiae Qinghao, plastrum Testudinis e
rhizoma Anemarrhenae, come nel preparato Qing
Hao Bie Jia Tang o decotto di Artemisia apiacea
e Amyda.
4. Sindromi da danneggiamento dello yin in corso
di malattie febbrili o diabete dovuto a deficit dello
yin. Nella forma in corso di malattie febbrili, i cui
sintomi sono sete e secchezza delle fauci, lingua
rossa e labbra secche, si usa spesso con radix
Ophiopogonis e radix Glehniae, come nel prepa-
rato Yi Wei Tang o decotto per nutrire lo stomaco.
Nella lesione dello yin da calore in eccesso e da
deficit dei liquidi organici con stipsi si usa con
radix Scrophulariae e radix Ophiopogonis nel
preparato Zheng Ye Tang o decotto per promuo-
vere i fluidi. Nel diabete con sete e polidipsia si
usa spesso con radix Puerariae e radix
Trichosanthis, come nel preparato Yu Quan San o
polvere della primavera di giada.
Dose e somministrazione
Si usa decotta in acqua, per assunzione orale, al
dosaggio di 10 - 30 gr.
Precauzioni
Poiché è dolce, fredda e può causare stagnazione
non si deve usare in presenza di umidità da deficit
della milza con distensione addominale e feci
molli.
3. Radix Scrophulariae
E’ la radice di Scrophularia nigpoensis Hemsl.
(famiglia Scrophulariaceae). Prodotta principal-
mente delle provincie Zhejiang e Sichuan, viene
raccolta in inverno, quando la parte area è appas-
sita. Le radici vengono ammassate ed alternativa-
mente essicate al sole fino a che la parte interna
diventa nera. Infine vengono tagliate a fettine.
Proprietà
Sapore: amaro, dolce e salato, natura fredda.
Meridiani destinatari: polmone, stomaco e rene.
Azione
Disperde il calore, nutre lo yin, purifica il fuoco ed
elimina le tossine.
Indicazioni
1. Malattie febbrili epidemiche in cui il calore
invade lo strato Ying con febbre, sete, irrequietez-
za, obnubilamento del sensorio, delirio. Si usa
spesso con radix Rehmanniae praeparata, cornu
Rhinoceris e fructus Forsythiae, come nel decotto
che purifica lo strato Ying (Qing Ying Tang).
Nelle sindromi da eccesso di calore tossico carat-
terizzate da macchie ed eruzioni cutanee si può
71
usare con Gypsum fibrosum, cornu Rhinoceris e
rhizoma Anemarrhenae, come nel decotto per
risolvere le eruzioni febbrili (Hua Ban Tang).
2. Faringiti con edema della mucosa, scrofula,
noduli sottocutanei e necrosi ischemica delle dita
delle mani e dei piedi. Nelle faringiti da vento-
calore di origine esterna si usa con fructus Arctii
e herba Menthae. Nelle faringiti da calore di
origine interna si usa con radix Ophiopogonis,
radix Platycodi e radix Glycyrrhizae nel decotto
di Scrophularia, Ophiopogon, Liquirizia e
Platycodon (Xuan Mai Gan Jie Tang). Nella
scrofula e nei noduli sottocutanei si usa con bulbus
Fritillariae cirrhosae e concha Ostreae, come nella
pillola per eliminare la scrofula (Xiao Luo Wan).
Nella necrosi ischemica delle dita si usa con flos
Lonicerae e radix Angelicae sinensis, come nel
decotto dei quattro farmaci meravigliosi per il
rapido recupero della salute (Si Miao Yon Gan
Tang).
Dosaggio e somministrazione
10 - 15 gr. decotta in acqua per via orale o sotto
forma di bolo o di polvere.
Precauzioni
E’ controindicata nelle sindromi da deficit con
accumulo di freddo nella milza e nello stomaco
che si manifestano con inappetenza e feci molli.
E’ incompatibile con radix Veratri.
4. Cortex Moutan Radicis
E’ la corteccia della radice di Paeonia suffruticosa
Andr. (famiglia Ranunculaceae) prodotta princi-
palmente nelle provincie Anhui e Shandong.
72
Raccolta in autunno viene lavata e strappata dalla
radice, tagliata a fettine ed essicata al sole. Si usa
non preparata o cotta nel vino o carbonizzata.
Proprietà
Sapore amaro e piccante, natura leggermente fred-
da.
Meridiani destinatari: cuore, fegato e rene.
Azione
Elimina il calore patogeno dal sangue, favorisce
la circolazione del sangue e ne rimuove le stasi.
Indicazioni
1. Malattie febbrili epidemiche con calore patogeno
nel sangue che si manifestano con macchie ed
eruzioni cutanee e sanguinamenti come ematemesi
ed epistassi. Si usa spesso con radix Rehmanniae
praeparata e cornu Rhinoceris, come nel decotto
di Rhinoceros e Rehmannia (Xi Jiao Di Huang
Tang).
2. Stadi finali delle malattie febbrili con presenza
di calore nello strato Ying caratterizzati da febbre
serotina o sindromi da calore da deficit dello yin.
Si usa spesso con herba Artemisiae Qinghao e
plastrum Testudinis, come nel decotto di Artemisia
Apiacea e Amyda (Qing Hao Bie Jia Tang) . Il
farmaco si usa anche nella sindrome premestruale
con febbre in associazione a radix Paeoniae alba
e radix Scutellariae, come nel decotto per rimuo-
vere le stasi del sangue e regolarizzare il mestruo
(Xuan Yu Tong Jing Tang).
3. Amenorrea o dismenorrea da stasi di sangue o
da presenza di masse addominali. Si usa spesso
con ramulus Cinnamomi e semen Persicae, come
nella pillola di Cinnamomum e Poria (Gui Zhi Fu
Ling Wan).
4. Appendicite acuta e processi suppurativi della
cute. Nell’appendicite acuta con dolore
addominale e stipsi si usa spesso con radix et
rhizoma Rhei, semen Persicae ed altri farmaci,
come nel decotto di Rheum e Paeonia Suffruticosa
(Da Huang Mu Dan Pi Tang). Nei processi suppu-
rativi della cute si usa spesso con flos Lonicerae,
fructus Forsythiae e radix Angelicae dahuricae.
Dosaggio e somministrazione
6-12 gr decotta in acqua per via orale o sotto forma
di bolo o di polvere. Per disperdere il calore dal
sangue va usata non preparata. Per promuovere la
circolazione del sangue e rimuoverne le stasi va
usata cotta nel vino. Per l’azione emostatica va
usata carbonizzata.
Precauzioni
Non si deve usare in gravidanza e nei casi di
ipermenorrea.
5. Radix Paeoniae Rubra
E’ la radice di Paeonia lactiflora Pall., o Paeonia
veitchii Lynch (famiglia Ranunculaceae). Pro-
dotta principalmente nella Mongolia Interna e
nella provincia Sichuan, viene raccolta in autun-
no, tagliata a fettine, essiccata al sole e usata non
preparata.
Proprietà
Sapore amaro, natura leggermente fredda.
Meridiani destinatari: fegato.
Azione
Elimina il calore patogeno dal sangue, rimuove le
stasi di sangue ed allevia il dolore.
Indicazioni
1. Calore nel sangue in corso di malattie febbrili
epidemiche che si manifesta con febbre, macchie
ed eruzioni cutanee o sanguinamenti quali
ematemesi ed epistassi. Si usa spesso con cornu
Rhinoceris, radix Rehmanniae praeparata e cortex
Moutan radicis nel decotto di Rhinoceros e
Rehmannia (Xi Jiao Di Huang Tang).
2. Amenorrea o dismenorrea da stasi di sangue. Si
usa spesso con radix Angelicae sinensis e cortex
Moutan radicis, come nel decotto per nutrire il
sangue (Zi Xue Tang).
3. Congiuntivite con iperemia e congestione dolo-
rosa da calore nel fegato e processi suppurativi
della cute. Nel primo caso si usa spesso con flos
Chrysanthemi e herba Equiseti hiemalis. Nel se-
condo caso si usa spesso con flos Lonicerae e
rhizoma Coptidis, come nella pillola per salvare la
vita (Duo Ming Dan).
Inoltre, questo farmaco si usa in associazione a
semen Persicae e flos Carthami nell’edema dolo-
roso post-traumatico.
Dosaggio e somministrazione
6-15 gr decotta in acqua per via orale o sotto forma
di bolo o polvere.
Precauzioni
E’ controindicata nell’amenorrea dovuta ad accu-
mulo di freddo nelle sindromi da deficit.
E’ incompatibile con radix Veratri.
73
 dalla Revue Française de Médicine
Traditionelle Chinoise
Meridiani distinti - Jing Bie*
Nguyen Van Nghi
SOMMARIO
Il capitolo IX del Ling Shu è consacrato allo studio
dei 12 Jing Bie.
I Jing Bie costituiscono un sistema particolare di
vie secondarie dei 12 Jingmai (meridiani princi-
pali): i loro percorsi sono lunghi e profondi e
formano un sistema originale di "6 unioni".
Così i 12 Jingmai stabiliscono un sistema di
interazione diretta non solamente "yin-yang, in-
terno-esterno" a livello degli organi-visceri e mani-
piedi, ma anche un sistema di unione con le altre
parti del corpo per l'interposizione dei 12 Jing Bie,
per tal motivo queso capitolo si intitola "Jing Bie"
o "meridiani distinti".
PARAGRAFO I
Huangdi
"Ho sentito dire che l'uomo è in armonia
con il Dao celeste; all'interno è provvisto di
5 organi per rispondere ai 5 suoni, ai 5
colori, alle 5 stagioni, ai 5 sapori e ai 5
orientamenti... All'esterno dispone di 6 vi-
sceri per rispondere alle "6 leggi". Queste
"6 leggi" creano i meridiani yin e yang per
concordare con i 12 mesi, le 12 stelle, le 12
divisioni, i 12 Jing Shui (fiumi), le 12 ore,
i 12 Jingmai (1*)... I 5 organi e i 6 visceri
sono dunque in accordo con il Dao celeste.
Il concetto dei 12 Jingmai costituisce il
fondamento della nozione di salute, di ma-
lattia, del trattamento, della guarigione... I
futuri medici inizieranno il loro insegna-
mento da queste nozioni ed i praticanti le
integreranno in modo perfetto.
Il cattivo medico non le considera, mentre
il bravo medico le trova ardite. Parlatemi
*Revue Française de Médicine Traditionelle Chinoise n°147
luglio-agosto 1991
74
della loro "separazione" e della loro "unio-
ne"."
Khi Pa si inchina rispettosamente e risponde
"La vostra domanda è profondamente giu-
sta. E' bello vedere che il medico mediocre
non li considera, mentre il buon medico
cerca di studiarli in modo attento".
Spiegazioni e commenti
I - Zhang Shi spiega
"Oltre i 12 Luo Bie (Luo longitudinali) (2*) e i
Jingmai (meridiani principali) si includono i 12
Jing Bie (meridiani distinti).
"I 5 orientamenti" designano i 5 punti cardinali
(nord, sud, ovest, est e centro) e la frase "le 6 leggi
creano i meridiani yin e yang" implica che questi
meridiani sono i 12 Jingmai, i 12 Luo Bie e i 12
Jing Bie.
"Le 6 leggi" sono raggruppate in yin e yang per
rispondere ai "12 mesi, 12 divisioni, 12 ore" del
cielo, ai 12 corsi d'acqua (Jing Shui: fiumi) della
terra e ai 12 Jingmai dell'uomo. E' in questa
maniera che i 5 organi e i 6 visceri rispondono al
Dao.
I 6 vasi dei 6 organi sono legati ai visceri e quelli
dei 6 visceri agli organi. Questo è il principio della
circolazione della Rong-Xue (energia nutritiva-
sangue) nei 12 Jingmai, ma oltre i Jingmai esisto-
no anche i Da Luo (Luo Bie o Luo longitudinali)
e oltre i Da Luo esistono anche i Jing Bie (meridia-
ni distinti). Per questa ragione il medico mediocre
trova queste nozioni facili, mentre il medico co-
scienzioso le stima difficili.
La "separazione" e "l'unione" designano i tre
meridiani yang che si distaccano dai loro vasi
1* Vedere le spiegazioni di tutti questi elementi nella
Medicina Tradizionale Cinese di NVN.
2* Vedere cap. 10 di questo classico
d'origine per unirsi ai 3 meridiani yin, mentre i 3
meridiani yin si distaccano dai loro vasi d'origine
per unirsi ai 3 meridiani yang. La spiegazione di
questa frase è citata nel capitolo 64 del Su Wen:
"La grande puntura o Cu Ji (Cu Thich) è riservata
ai Jing (meridiani principali); in effetti, quando il
polso radiale sinistro è in pienezza, la malattia è
obbligatoriamente a sinistra e viceversa... In que-
sto caso la grande puntura dovrà essere usata ed
effettuata a livello dei Jing (meridiani principali)
e non nei Luomai (meridiani secondari).
Nel capitolo precedente (cap. X), il termine "Bie"
(distinto) implica che oltre ai 12 Jingmai (meri-
diani principali), esistono anche i 12 Luo Bie (Luo
distinti o Luo longitudinali); per contro nel capi-
tolo XI il vocabolo "Bie" designa i Jing Bie
(meridiani distinti).
Il sistema dei Jingmai, dei Luo Bie e dei Jing Bie
costituisce la "sorgente" (genesi) dell'essere uma-
no.
Il sangue e l'energia, lo yin e lo yang possono
presentare dei disturbi e quindi sviluppare malat-
tie che si ripercuotono sui polsi.
Le malattie "singolari" (3) sono provocate a livel-
lo dei Luo Bie e dei Jing Bie e questo spiega la
grande gamma dei trattamenti:
- infissione epidermica;
- infissione dei meridiani;
- grande puntura etc...
perché i Jing Luo (meridiani principali e seconda-
ri) sono multipli. Questa nozione sembra difficile
ai medici coscienziosi."
II - Ma Shi commenta
"In questo paragrafo Huangdi interroga Khi Pa sul
termine "separazione" e "unione".
L'uomo segue i movimenti del mondo naturale, in
effetti i 5 organi, che sono yin, rispondono:
- ai 5 suoni: Jiao (Legno), Gong (Terra), Zhang
(Metallo), Yu (Acqua) e Zu (Fuoco);
- ai 5 colori: verde (Legno), rosso (Fuoco), giallo
(Terra), bianco (Metallo) e nero (Acqua);
- ai 5 sapori: agro (Legno), amaro (Fuoco), dolce
(Terra), piccante (Metallo) e salato (Acqua);
- ai 5 punti cardinali: nord (Acqua), sud (Fuoco),
est (Legno), ovest (Metallo) e centro (Terra);
- ai 5 pianeti: Xue Jing (Legno: Giove), Xing Hua
(Fuoco: Marte), Chan Jing (Terra: Saturno), Tai
Bai (Metallo: Venere) e Sheng Jing (Acqua: Mer-
curio) ect.
I 6 visceri sono yang, essi rispondono alle "6
leggi" classificate yin-yang per determinare i 3
yin e i 3 yang (Taiyin, Jueyin, Shaoyin, Tayiang,
Shaoyang e Yangming) corrispondenti ai 12 mesi,
alle 12 divisioni (6), ai 12 Jing Shui (correnti
d'acqua: fiumi) e ai 12 Jingmai (meridiani princi-
pali).
In fisiologia, i 12 Jingmai sono correnti energetiche
che conservano la vita; in patologia determinano
il processo di sviluppo della malattia e i suoi
principi evolutivi, mentre in clinica essi giocano
un ruolo determinante nella nosologia, diagnosi e
terapia.
Il concetto dei Jingmai rappresenta dunque una
teoria di base per quelli che si interessano di
medicina energetica. Il medico sagace distingue i
movimenti di "separazione-unione" e di "entrata-
uscita" dei Jingmai nelle ricerche terapeutiche".
PARAGRAFO II
1. Il "principale" (Zheng) (7) dello Zu
Taiyang (V) si isola nella cresta poplitea,
risale fino a 5 cun al di sotto del coccige,
penetra nell'ano, si mette in rapporto con la
vescica, si ramifica al rene, lungo i muscoli
epineurali e si distribuisce al cuore. Un
altro vaso sale al collo e si getta nel Taiyang
(V). Questa è la via circolatoria del Jing Bie
dello Zu Taiyang (V).
2. Il "principale" (Zheng) dello Zu Shaoyin
(Rn) si divide nella cavità poplitea, si uni-
sce al Taiyang (V), raggiunge il rene e poi
si dirige alla 14° vertebra (8) per unirsi al
Daimai (vaso-cintura); di la un vaso verti-
cale raggiunge la base della lingua, emerge
nella nuca e si getta nel Taiyang (V) per
costituire (con il Jing Bie precedente) il
primo sistema di unione.
Così, i Jing Bie dei meridiani yin si unisco-
no tutti ai meridiani yang.
Spiegazioni e commenti
I - Zhang Shi spiega
1. "Lo Zu Taiyang (V) e lo Zu Shaoyin (Rn)
costituiscono il primo sistema di unione.
Il termine "principale" implica che al di fuori dei
Jingmai, esistono anche dei Jing Bie (meridiani
distinti) differenti dai Luo Bie (Luo longitudinali
o distinti) descritti nel capitolo X di questo classi-
co.
"Un altro vaso" sottintende che il Jing Bie com-
porta 2 vie, una esterna e l'altra interna.
"... penetra nell'ano... emerge al collo e si getta nel
Taiyang" indica che il Jing Bie proviene dal
Jingmai, penetra nell'addome tramite la via anale,
raggiunge il torace e arriva al collo, poi raggiunge
il meridiano d'origine".
2. Il "principale" dello Zu Shaoyin (Rn) si stacca
dal meridiano principale a livello dell'incavo
popliteo, si unisce al "principale" del Taiyang (V),
sale al collo, emerge alla 14a vertebra per
75
anastomizzarsi con il Daimai (vaso-cintura). Un
vaso verticale lascia il rene, raggiunge la base
della lingua, riemerge alla nuca, per unirsi al
"principale" dello Zu Taiyang (V).
Questa fusione costituisce il primo sistema di
unione.
Il capitolo VI del Su Wen specifica:
"Lo yang viene considerato come il "principale",
lo yin diviene la "madre".
- al di sopra dello Shaoyin c'è il Taiyang;
- al davanti del Taiyin c'è lo Yangming;
- in fuori dello Jueyin c'è lo Shaoyang".
Questa asserzione indica che lo yang è il vaso
"principale" e che lo yin lo comanda. Lo yang è
prodotto dallo yin: questo indica che i vasi princi-
pali dei 3 yang si uniscono ai 3 yin per creare i Jing
Bie (meridiani distinti) dei 3 yin del piede e della
mano. Infatti, i 3 yang si dirigono sempre verso i
vasi principali dei 3 yin, ecco perché si dice:
"Questi sono tutti i meridiani principali".
II - Ma Shi commenta
"Questo paragrafo definisce il primo sistema di
unione formato dal meridiano della vescica e da
quello del rene.
1. Lo Zu Taiyang (V) possiede una "branca distin-
ta" che si separa dal meridiano principale:
- si dirige verso il centro della cavità poplitea dove
si trova Weizhong (40V);
- risale fino a 5 cun al di sotto del coccige;
- passa al punto Chengfu (36V) per penetrare
nell'ano;
- arriva alla vescica;
- sale lungo i muscoli paravertebrali fino alla
regione del cuore dove si ramifica.
Un vaso verticale parte direttamente dai muscoli
paravertebrali, cioè dal punto Jineiyushu (altro
nome di Zhongluschu 29V), Pangguangshu (28V)
etc.;
- raggiunge la nuca e si getta nello Zu Taiyang (V),
al punto Tianzhu (10V).
Questo è il percorso del meridiano distinto (Jing
Bie) della vescica (fig. 1 e 2).
2. Lo Zu Shaoyin (5Rn) è il vaso principale del
meridiano del rene.
Inizia al punto Yongquan (1Rn), raggiunge il
malleolo interno, arriva all'incavo popliteo da
dove origina una "branca distinta" che si unisce
allo Zu Taiyang (V), al punto Weizhong (40V),
questa sale al rene;
- appare a livello della 14° vertebra (2° vertebra
lombare) tramite il punto Shenshu (23V) per unir-
si al Daimai (vaso-cintura);
- un vaso verticale raggiunge direttamente la base
della lingua;
- risale alla nuca, per unirsi allo Zu Taiyang (V) al
punto Tianzhu (10V), formando così il primo
76
sistema di unione (figg. 1 e 2).
Così, la presenza dei meridiani yang chiama quel-
la dei meridiani yin e i Jing Bie di questi ultimi si
uniscono ai meridiani yang".
PARAGRAFO III
1. Il "principale" dello Zu Shaoyang (VB) contor-
na la regione inguinale, penetra nella pilosità
pubica e si unisce allo Jueyin (F), raggiunge
l'ipocondrio (Ji Lei), penetra nel torace, si ramifi-
ca alla vescica biliare, risale al fegato, attraversa
il cuore, raggiunge l'apparato laringo-faringeo,
risale al mento, diffonde alla faccia, si integra al
sistema oculare e si unisce allo Zu Shaoyang (VB)
alla commessura esterna dell'occhio.
2. Il "principale" dello Zu Jueyin (F) si diparte dal
suo meridiano di origine a livello del dorso del
piede, risale alla pilosità pubica, si unisce allo Zu
Shaoyang (VB) e circola insieme a quest'ultimo
per costituire il secondo sistema di unione.
Spiegazioni e commenti
I - Zhang Shi spiega
1. "Il vaso Zu Shaoyang (VB) inizia alla
commessura esterna dell'occhio, raggiunge la te-
sta e la faccia, discende fino al dorso del piede,
dove si trova il tragitto di partenza del Jing Bie.
Quest'ultimo contorna la faccia interna della co-
scia, risale verso la commessura esterna dell'oc-
chio e si unisce al suo meridiano principale di
origine, lo Zu Shaoyang (VB).
Il meridiano principale della vescica biliare ed il
suo Jing Bie circolano dunque in senso contrario.
2. Il "principale" dello Zu Jueyin inizia al dorso
del piede, arriva alla pilosità pubica, si unisce allo
Zu Shaoyang (VB), circola insieme con il Jing Bie
dello Shaoyang (VB) formando così il secondo
sistema di unione" (figg. 3 e 4).
II - Omissione del commento di Ma Shi
PARAGRAFO IV
Il "principale" (Zheng) dello Zu Yangming (E)
arriva alla faccia interna della coscia (Bi), penetra
nell'addome, si mette in relazione con lo stomaco,
si ramifica alla milza, comunica con il cuore,
arriva all'apparato laringo-faringeo, poi alla boc-
ca, risale alla fronte, si unisce al sistema oculare e
si unisce allo Yangming (E).
Il "principale" (Zheng) dello Zu Yangming
(E), circola congiuntamente con i Jing Bie
di quest'ultimo, si unisce all'apparato
 Figg. 1-2

1. Meridiani distinti della vescica e del rene (I sistema d'unione)

2. Studio dettagliato del primo sistema d'unione *

* tutte le figure sono tratte dal testo "Atlante di Agopuntura", L. Sotte, Bologna 1985

77
 Figg. 3-4

3. Meridiano distinto della vescicola biliare e del fegato (II sistema d'unione)
4. Studio dettagliato del secondo sistema d'unione

78
laringo-faringeo e penetra profondamente
nella lingua...
Questo è il terzo sistema di unione.
Spiegazioni e commenti
I - Zhang Shi spiega
"Il termine "Bi" (o Be) designa la faccia
interna della coscia.
Dopo il punto Futu (32E) si trova il punto
Biguan (31E) che significa: "porta della
coscia".
1. Il "principale" dello Zu Yangming (E)
inizia sul dorso del piede:
- arriva alla faccia interna della coscia;
- penetra nell'addome e nel torace;
- arriva alla faccia e alla testa;
- si unisce allo Shou Yangming (GI) nello
spazio dove si trovano i punti Chengqi (1E)
e Sibai (2E)...
Questo percorso costituisce una circolazio-
ne contraria a quella del meridiano princi-
pale (Zu Yangming - E)
2. Il "principale" dello Zu Taiyin (Rt) si
separa dal suo meridiano di origine:
- raggiunge la faccia interna della coscia;
- si unisce al Jing Bie dello Yangming (E);
- circola congiuntamente con quest'ulti-
mo;
- si inserisce nell'apparato laringo-faringeo;
- e penetra profondamente nella lingua.
Questo è il terzo sistema di unione (figg. 5
e 6)."
II. Ma Shi commenta
"Questo paragrafo riguarda il terzo sistema
di unione formato dal meridiano distinto
dello stomaco e della milza.
1.Il capitolo X di questo classico prende in
esame i movimenti circolatori dell'energia
del meridiano principale dello stomaco che
inizia al punto Yingxiang (20GI) e che
termina al punto Lidui (45E).
Per contro, in questo paragrafo la circola-
zione inizia dai punti Jing (Ting), Iong
(Rong), Shu (Ju), Jing (King) e He (Ho)
situati nella parte inferiore del corpo e
risale verso la regione superiore, per tale
ragione si dice: "Il principale (Zheng: me-
ridiano distinto) inizia all'estremità del se-
condo dito:
- guadagna il dorso del piede;
- prosegue lungo la faccia esterna della
gamba fino al ginocchio;
- arriva ai punti Futu (32E), Biguan (31E)
e Qichong (30E);
- penetra nell'addome;
- si unisce allo stomaco;
- attraversa il cuore;
- entra nel Quepen (incavo sopra-
clavicolare);
- raggiunge l'apparato laringo-faringeo;
- arriva alla bocca;
- sale verso il lato del naso;
- e si unisce ai "Jing Sui" (Kinh Toai o vasi
sazi, o ancora vasi segmentari di unione)
dello Zu Yangming (E).
La circolazione del Jing Bie dello stomaco
si effettua dunque in senso contrario rispet-
to quella del meridiano principale.
2.Lo Zu Taiyin (Rt) e lo Zu Yangming (E)
sono in relazione "yin-yang, interno-ester-
no". Il loro Jing Bie si inserisce nei punti
biguan (31E) e qichong (30E) dove arriva
ugualmente il Luo longitudinale (Luo Bie)
dello stomaco. Insieme penetrano nell'ad-
dome e nel torace, arrivano all'apparato
laringo-faringeo, si uniscono alla base del-
la lingua e ci entrano andando in profondi-
tà. Questi Jing Bie dello stomaco e della
milza formano il terzo sistema di unione
(figg. 5 e 6)".
PARAGRAFO V
Il "principale" dello Shou Taiyang (IG)
appartiene alla "Terra". Inizia alla spalla,
penetra nell'ascella, raggiunge il cuore e si
attacca all'intestino tenue.
Il "principale" dello Shou Shaoyin (C) rag-
giunge il Yuanye (22VB) a livello dei 2
tendini, si lega al cuore, raggiunge l'appa-
rato laringo-faringeo, emerge al volto e si
unisce alla commessura interna dell'occhio.
Questo è il 4° sistema di unione.
Spiegazioni e commenti
I - Zhang Shi spiega
"Il principale dello Shou Taiyang (IG) ap-
partiene alla "Terra" indica che l'unione
dello Shou Taiyin (P) e del Taiyang è
situato in basso dal momento che i 12
Jingmai sono divisi in Shou (mani) e Zu
(piedi).
Quando si parla delle 2 energie yin e yang,
si dividono i 3 yin e i 3 yang senza dividerli
in Shou e Zu.
I 6 visceri si manifestano a partire dai 3
yang del piede, poi si uniscono in alto con
quelli della mano, ecco perché il "principa-
le" dello Shou Shaoyin (C) situato in alto si
manifesta agli occhi e si unisce allo Zu
79
 Figg. 5-6

5. Meridiani distinti dello stomaco e della milza (III sistema d'unione)

6. Studio dettagliato del terzo sistema d'unione

80
 Taiyang (V) al punto Jingming (1V), alla
commessura interna dell'occhio... Questa è
la situazione di unione dell'Acqua e del
Fuoco nell'alto e basso del corpo.
In conclusione, lo Shou Taiyang (IG) e lo
Shou Shaoyin (C) corrispondono al Fuoco;
il cielo segue la cifra 1 per generare l'Acqua
e la terra segue la cifra 2 per generare il
Fuoco; il Fuoco è in alto e l'Acqua in basso,
in modo che si realizzano dei fenomeni di
scambio di potenziale tra lo yin e lo yang.
Ecco perché lo Shou Taiyang (IG) appartiene alla
Terra e circola verso il basso per unirsi allo Zu
(piede), mentre lo Shou Shaoyin (C) si dirige in
alto per unirsi con il meridiano della vescica
(Taiyang). Questa è la dissertazione sull'Acqua e
sul Fuoco del cielo e della terra dalla quale deriva-
no gli scambi sulle loro posizioni "alto-basso" e
tutto ciò che conduce sempre al discorso che esiste
una sola energia (9). Così, nell'essere vivente gli
organi-visceri e i Jingmai corrispondono al Dao
celeste.
II - Ma Shi commenta
Questo paragrafo spiega la formazione del quarto
sistema di unione.
1. Il meridiano Shou Taiyang (IG) inizia all'estre-
mità del mignolo, prosegue lungo il bordo esterno
della mano, raggiunge il polso, segue l'avambrac-
cio, arriva al gomito, passa alla faccia esterna del
braccio e lo segue fino alla spalla, penetra nel
Quepen (incavo sopraclavicolare), discende ver-
so il cuore, risale all'apparato laringo-faringeo,
ridiscende verso il diaframma, arriva allo stomaco
e si unisce all'intestino tenue".
2. Il meridiano Shou Shaoyin (C) ed il meridiano
Shou Taiyang (IG) formano un sistema "yin-
yang, interno-esterno".
Lo Shou Shaoyin (C) inizia al cuore, raggiunge il
sistema "cuore" (Xin He) (10), discende al dia-
framma e si lega all'intestino tenue. Un vaso parte
dal sistema "cuore", arriva al polmone, raggiunge
il punto Yuanye (22VB) al di sotto dell'ascella, si
lega al cuore, risale all'apparato laringo-faringeo,
fuoriesce al volto e si lega alla commessura inter-
na dell'occhio, al punto Jingming (1V) dove arriva
ugualmente un vaso dello Shou Taiyang (IG).
Questo è il quarto sistema di unione.
(figg. 7 e 8).
PARAGRAFO VI
Il "principale" dello Shou Shaoyang (TR) appar-
tiene al cielo. Inizia alla sommità del capo, penetra
nel Quepen (incavo sopraclavicolare), discende al
Sanjiao (TR) e si disperde nel torace.
Il "principale" dello Shou Jueyin (MC) discende a
3 cun al di sotto dell'ascella, al punto Yuanye
(22VB), penetra nel torace, si lega al Sanjiao
(TR), risale all'apparato laringo-faringeo, rag-
giunge la regione posteriore all'orecchio e si uni-
sce allo Shaoyang (TR) al di sotto del punto
Wangu (12VB). Questo è il quinto sistema di
unione.
Spiegazioni e commenti
I - Zhang Shi spiega
1. "Lo Shaoyang è lo yang primario, generato
dallo yin, di conseguenza, dal basso esso si dirige
verso l'alto.
Il termine "principale" dello Shou Shaoyang espri-
me che lo "Shou" (mano) deve unirsi allo "Zu"
(piedi) ed il termine "... appartiene al cielo" spiega
che lo "Zu" deve unirsi allo "Shou".
Quando si studia il sistema dei due meridiani
"Shaoyang-Jueyin (TR-MC), si determina il ca-
rattere delle "6 unioni"; per contro quando si
studia analizzando l'energia yin e l'energia yang,
si prendono in considerazione "3 unioni".
2. Yuanye (22VB) appartiene al meridiano Zu
Shaoyang (VB), è situato a 3 cun al di sotto
dell'ascella.
Il "principale" del maestro del cuore (Xin Bao)
dalla mano discende al Yuanye (22VB) per pene-
trare nel torace e si lega al Sanjiao (TR):
- raggiunge l'apparato laringo-faringeo;
- emerge dietro l'orecchio;
- si unisce allo Shaoyang (TR);
- si unisce al di sotto del punto Wangu (12VB).
Questo è il quinto sistema di unione". (figg. 9 e
10).
II - Ma Shi precisa
Questo paragrafo riguarda il sistema di unione
dello Shou Shaoyang (TR) e dello Shou Jueyin
(MC).
1. Lo Shou Shaoyang (TR) inizia all'estremità del
dito mignolo, raggiunge il polso, arriva al gomito,
sale al braccio e alla spalla, discende al Quepen
(incavo sopraclavicolare), arriva al Sanjiao (TR)
e si disperde nel torace.
Infatti, il suo Jing Bie si distacca dal vertice, il
testo qualifica lo Shaoyang (TR) del meridiano
appartenente al cielo".
2. Il Jing Bie dello Shou Jueyin (MC) inizia al
punto Tianchi (1MC) al di sotto dell'ascella,
- penetra nel torace e nell'addome;
- si lega al Sanjiao (TR);
- risale al torace;
- arriva dietro all'orecchio;
- e si unisce allo Shaoyang (TR), al di sotto del
punto Wangu (12VB), cioè al punto Tianfu (16TR)
81
 Figg. 7-8

7. Meridiano distinto del cuore e intestino tenue (IV sistema d'unione)

8. Studio dettagliato del IV sistema d'unione

82
 Figg. 9-10

9. Meridiano distinto del maestro del cuore e triplice riscaldatore (V sistema d'unione)
10. Studio analitico del quinto sistema d'unione

per formare il quinto sistema di unione" (figg. 9 e e si unisce allo Yangming (GI) per costitu-
10). ire il sesto sistema di unione.

PARAGRAFO VII Spiegazioni e commenti

Il "principale" dello Shou Yangming (GI)
parte dal braccio all'altezza della mammel-
la, arriva al punto Jianyu (15GI), raggiunge
la 7° cervicale e discende al Quepen (inca-
vo sopraclavicolare), arriva al grosso inte-
stino, si lega al polmone, risale all'apparato
laringo-faringeo, fuoriesce al Quepen e si
unisce allo Yangming (GI).
Il "principale" dello Shou Taiyin (P) pene-
tra nel punto Yuanye (22VB), anteriormen-
te al vaso Shaoyin (C), penetra nel polmo-
ne, si ramifica al Taiyang (IG), risale al
Quepen, lungo l'apparato laringo-faringeo
I - Zhang Shi precisa
1. "Il principale dello Shou Yangming (GI) segue
il Jingmai della mano fino al braccio, all'altezza
della mammella si distacca dal meridiano d'origi-
ne ed arriva solo al Jianyu (15GI), raggiunge la
zona sottoadiacente la 7° vertebra cervicale, cioè
al punto Dazhui (14VG), discende verso il grosso
intestino, si lega al polmone, risale all'apparato
laringo-faringeo, passa al Quepen (regione
sopraclavicolare) e si unisce al Jingmai dello
Shou Yangming (GI).
2. Il "principale" dello Shou Taiyin (P) si separa
dal suo meridiano di origine a livello della zona
dei punti Zhongfu (1P) e Yunmen (2P);

83
 Figg. 11-12

11. Meridiano distinto del polmone e grosso intestino (VI sistema d'unione)
12. Studio analitico del sesto sistema d'unione

- arriva al punto Yuanye (22VB); - si lega al meridiano Xin Bao (MC);

- si dirige al davanti di Taiyin (P);
- arriva al polmone e alla regione vicina al cuore
dove si ramifica al Taiyang (IG);
- risale al Quepen;
- raggiunge l'apparato laringo-faringeo;
- si unisce allo Shou Yangming (GI) per costituire
il sesto sistema d'unione" (figg. 11 e 12).
- arriva al polmone;
- si connette al meridiano d'origine;
- risale al Quepen;
- raggiunge l'apparato laringo-faringeo;
- e si unisce allo Shou Yangming (GI) al punto
Futu (18GI) per costituire il sesto sistema d'unio-
ne" (figg. 11 e 12).

II - Ma Shi commenta III - N.V.N.

"Questo paragrafo riguarda il sistema di unione
del meridiano del grosso intestino e polmone.
1. Il "principale" dello Shou Yangming (GI) parte
dal punto Jianyu (15GI):
- raggiunge Dazhui (14VG);
- discende al grosso intestino e si lega al polmone;
- risale all'apparato laringo-faringeo;
- e si unisce allo Shou Taiyin (GI), suo meridiano
di origine, al punto Futu (18GI).
2. Il "principale" dello Shou Taiyin (P) raggiunge
Juanyue (22VB);
In conclusione, i Jing Bie (meridiani distinti) sono
dei vasi appartenenti ai 12 Jingmai (meridiani
principali), si differiscono dagli altri Luomai (me-
ridiani secondari) e costituiscono un sistema par-
ticolare di vie di deviazione dei meridiani princi-
pali.
I - Particolarità
I Jing Bie non posseggono sistema di interrelazione
"yin-yang, interno-esterno" proprio ai 6 meridiani

84
yin e 6 meridiani yang, ma stabiliscono un sistema
originale di "6 unioni":
1. Il Jing Bie dello Zu Taiyang (V) e quello di Zu
Shaoyin (Rn) si uniscono in basso nell'incavo
popliteo, al punto Weizhong (40V) ed in alto, alla
nuca al punto Tianzhu (10V) (figg. 1 e 2).
2. Il Jing Bie dello Zu Shaoyang (VB) e quello di
Zu Jueyin (F) si uniscono in basso alla sinfisi
pubica, al punto Qugu (2VC) e in alto alla
commessura esterna dell'occhio, al punto
Tongziliao (1VB) (figg. 3 e 4).
3. Il Jing Bie dello Zu Yangming (E) e quello dello
Zu Taiyin (Rt) si uniscono in basso all'inguine, al
punto Qichong (30E) e in alto al collo, al punto
Renying (9E) (figg. 5 e 6).
4. I Jing Bie dello Shou Taiyang (IG) e quello
dello Shou Shaoyin (C) si uniscono in basso nella
regione sotto ascellare, al punto Yuanye (22VB) e
in alto nella commessura interna dell'occhio al
punto Jingming (1V) (figg. 7 e 8).
5. Il Jing Bie dello Shou Shaoyang (TR) e quello
dello Shou Jueyin (MC) si uniscono in basso al
viscere Sanjiao (Shangjiao, Zhongjiao, Xiajiao) e
in alto, al di sopra dell'apofisi mastoidea, al punto
Tianfu (16TR) (figg. 9 e 10).
6. Il Jing Bie dello Shou Yangming (GI) e quello
dello Shou Taiyin (P) si uniscono in basso al
viscere grosso intestino ed in alto nel collo al
punto Futu (18GI) (figg. 11 e 12).
Così, i 12 Jingmai (meridiani principali) posseg-
gono non solo un sistema diretto di interrelazione
a livello degli organi-visceri e di piedi-mani, ma
anche un sistema indiretto d'inter-unione nelle
altre parti del corpo per mezzo dei meridiani
distinti.
II - Fisiologia
I Jing Bie rinforzano la via circolatoria dei Jingmai
all'interno dell'organismo.
1. Le rinforzano per mezzo delle connessioni con
i meridiani yang, in effetti i Jing Bie iniziano a
livello delle grandi articolazioni, divengono
intraddominali e intratoracici per raggiungere il
collo o la nuca o il volto e si gettano esclusivamen-
te nei meridiani yang.
2. Questa connessione spiega il fatto che i 12
Jingmai dipendano non solo dal proprio sistema di
interunione, ma anche dal sistema di "entrata-
uscita, separazione-unione" dei meridiani distin-
ti.
L'organizzazione di questo ultimo sistema è più
complessa di quella del sistema situato a livello di
mani-piedi. In altri termini, le attività fisiologiche
dell'organismo non dipendono solamente dai 12
Jingmai, ma anche dai 12 Jing Bie.
3. Il ruolo dei Jing Bie è complementare a quello
dei Jingmai. In effetti:
- le zone non percorse dai Jingmai sono sotto il
controllo dei Jing Bie;
- i meridiani principali yin hanno tutti una influen-
za sulla testa e sulla faccia (ad eccezione dello
Jueyin, F), sebbene il loro percorso termini al
torace o al faringe. Questa azione spiega il fatto
che i 6 meridiani distinti yin, collaterali dei meri-
diani principali yin, arrivando al collo o alla faccia
si agganciano ai meridiani distinti yang collaterali
dei meridiani yang.
I meridiani principali yang situati nella zona fac-
cio-cervicale ricevono dunque il sangue e l'ener-
gia dei meridiani distinti yin.
III - Patologia e terapia
Questo capitolo XI descrive le vie circolatorie dei
12 Jing Bie, ma non fa menzione dei disturbi che
possono colpirli, pertanto sul piano terapeutico si
dovrà scegliere il "punto seguendo il meridiano"
e ci si baserà sul carattere yin o yang della malattia
e sulla sintomatologia.
Lo studio della nosologia dei 12 Jingmai ci dimo-
stra che esistono infinite malattie la cui sede è al
di fuori del percorso dei meridiani principali:
hanno sede nelle zone dei Jing Bie.
In questo modo si comprende che i meridiani
distinti hanno un ruolo certo nella fisiologia e che
possono essere colpiti da malattie.
L'azione dei punti dei meridiani principali (al di
fuori del loro percorso) ci permette dunque di
spiegare la zona dei meridiani distinti: così, per
esempio, il meridiano principale dello Shou Jueyin
(MC) non passa per il collo, ma i suoi punti Jianshi
(5MC) e Daling (7MC) agiscono sulle affezioni
dell'apparato laringo-faringeo, questo vuol dire
che la sintomatologia dei meridiani distinti è
nell'insieme sovrapponibile a quella dei meridiani
principali corrispondenti.
La sintomatologia dei meridiani distinti è caratte-
rizzata dal carattere intermittente della
sintomatologia; questa particolarità impone il trat-
tamento dell'infissione all'opposto.
Uno studio approfondito del testo, in particolare
delle spiegazioni di Zhang e di Ma, permette di
tracciare degli schemi più analitici e più precisi
secondo lo spirito della nostra epoca, in modo da
meglio comprendere la fisiologia energetica dei
Jing Bie.
85