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Paragrafo introduttivo:
Risponde ad una incomprensione riguardo alla spiegazione dei muscoli pettorali: ricorda che il modulo
inerente al pettorale è quello dell’arto superiore poiché tale muscolo viene ascritto all’arto superiore.
Risponde ad un’altra domanda riguardante il peritoneo: quali sono le similitudini tra esso ed il pericardio? A
livello toracico il tutto nasce da dietro, per due ragioni, perché il cuore è di origine mesodermica del
mesoderma parassiale, mentre l’albero respiratorio gemma dalla porzione alta del tubo digerente. Se
guardassimo in piano sagittale ciò che succede durante la formazione del diaframma vedremmo che
inferiormente al cuore gemmato vi è il mesotelio con l’intestino, e per gemmazione della parete posteriore si
crea un muscolo che spinge da una parte il peritoneo che va a rivestire la struttura diaframmatica dal basso
e dall’altra ciò che va a costituire pericardio e pleure.
Argomenti: rapporti tra anatomia e le altre discipline mediche; l’importanza dell’anatomia; imaging, dolore
e sensibilità; riflessi somatici e viscerali: ripasso riflessi estensore del timpano e stapediale; spiegazione dei
riflessi della tosse, del vomito e della minzione.
INTRODUZIONE
A fronte di una materia corposa come l’anatomia è necessario sviluppare la capacità di discernere
le cose importanti da quelle meno importanti. È impossibile sapere tutto, ma è necessario avere una
conoscenza sufficiente su tutto.
L’anatomia è così importante perché rappresenta la base per le altre discipline, ma anche perché è
una disciplina che va largamente applicata in ambito lavorativo.
1. IMAGING
Consiste nell’uso di strumenti per vedere le parti interne del corpo.
Si possono ottenere sia con la TAC (permette di osservare meglio le strutture ossee tramite l’uso di
radiazioni ionizzanti) sia con la risonanza magnetica (permette di vedere meglio gli organi tramite
l’uso di frequenze magnetiche).
Le tipologie di sezioni utilizzate nella TAC sono la coronale, la sagittale e la assiale.
È utile ricordare che l’anatomia pura considera le immagini in senso cranio-caudale, mentre quella
radiologica in senso caudo-craniale.
Sezioni assiali: sono quelle che ogni medico, indipendentemente dalla sua specializzazione, deve
sapere leggere. [Il materiale riguardo a queste sezioni assiali è caricato su Internet dal professore nel file
“2pwpR Radiol addome e pelvi med” e potrà essere chiesto in sede d’esame].
Il professore proietta tali tavole anatomiche limitandosi a descrivere le strutture che si vedono. Tali
immagini sono complete di legenda di tutte le strutture anatomiche visibili.
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2. ANATOMIA FUNZIONALE
In generale ciascun organo riceve innervazione simpatica e parasimpatica (per gran parte degli
organi del torace e dell’addome rappresentata dal nervo vago); per quanto riguarda la sensibilità
ciascun organo riceve una innervazione sensitiva introcettiva e una dolorifica. La prima è necessaria
all’organo per svolgere le sue funzioni: hanno l’assone che segue le fibre visceroeffettrici
parasimpatiche e hanno corpo neuronale nei gangli superiore ed inferiore del nevo vago.
Per quanto riguarda invece la sensibilità dolorifica (associata anche al peritoneo viscerale che riveste
l’organo) essa segue le vie simpatiche, quindi si porta al midollo spinale (punto di origine del sistema
simpatico). A livello dei neuromeri spinali origina la via dolorifica della sensibilità spinotalamica: non
esiste una via del dolore viscerale in quanto questo e il dolore somatico viaggiano sulla stessa via.
La via spinotalamica arriva alle aree 1,2,3 e 40, mentre la via spinobulbotalamocorticale tramite il
cordone posteriore arriva solo alle aree 1,2,3. La 40 è collegata alla sofferenza e alla attivazione dei
meccanismi degli archi riflessi come paura, vomito o sudore.
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principio: prendiamo ad esempio in considerazione il riflesso tensore del timpano e il riflesso
stapediale. All’inizio del circuito ho il recettore, poi ho il nervo stato-acustico (VIII) che proietta ai
corpi genicolati e all’area acustica e dai corpi genicolati c’è una afferenza che si porta alla lamina 9
del tronco encefalico di nuclei motori brachiali e da qui ai due muscoli, stapedio e tensore.
Quindi schematicamente:
-Riflesso tensore del timpano: VIII, V. Il muscolo tensore del timpano è innervato dal trigemino.
-Riflesso stapediale: VIII, VII. Il muscolo stapedio o tensore della staffa è innervato dal VII.
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-Riflesso del vomito:
L’azione del vomito ha sia una componente viscerale sia somatica, ed è più complicato rispetto al
riflesso della tosse. Lo stimolo parte dagli enterocettori localizzati a livello di faringe, esofago,
stomaco e intestino. Tramite il vago si arriva alla coda del nucleo del tratto solitario che si chiama
“centro del vomito” (un gruppo di nuclei satelliti del nucleo del tratto solitario nella formazione
reticolare), che si trova sotto il bersaglio di altre afferenze come quello della vista, dell’olfatto, del
sistema limbico, del dolore (talvolta quando il dolore è eccessivo, si vomita). Da qui parte un secondo
neurone che va ai nuclei salivatori, al midollo spinale e al trigemino.
Nel momento in cui ho superamento della soglia di riempimento nel recettore, oltre ad inibire il
centro L, il recettore attiva la sostanza grigia periacqueduttale ed inizia una via discendente che si
porta al nucleo M -mediale- (centro della minzione, localizzato nel ponte) il quale attiva il sistema
nervoso parasimpatico che supera l’input inibitorio e a questo punto ho la contrazione del
detrusore, quindi della vescica minzione.
Centro mediale M, input eccitatori ai neuroni parasimpatici sacrali facilitazione riflesso della minzione.
Centro laterale L, input eccitatori ai motoneuroni sacrali contrazione sfintere esterno inibizione
svuotamento vescica.
I due centri si inibiscono a vicenda.
Lo sfintere striato dell’uretra è controllato anche in modo volontario per cui sebbene la vescica è
piena, si può ritardare la minzione.