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IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTI il D.P.R. n.297/94, il D.P.R. n. 275/99, il D.P.R. 20/3/2009, n.89, recante Revisione dell’ assetto
ordinamentale, organizzativo e didattico della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione ai sensi
dell’ art. 64, comma 4, del Decreto Legge 25 Giugno 2008 , n. 112 , convertito, con modificazioni, dalla
Legge 4 Agosto 2009, n. 133, gli artt. 26, 27, 28 e 29 del CCNL Comparto Scuola, l’art. 25 del D. Lgs.
30 marzo 2001, n.165 commi 1.2.3, la Legge n. 107/2015 recante la “Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” e i successivi decreti
attuativi;
TENUTO CONTO delle disposizioni in merito all’attuazione degli Indirizzi Nazionali per il Curricolo
(art.1, c.4 DPR 20 Marzo 2009, n.89, secondo i criteri indicati dal D.M.254 del 16.11.2012), delle
Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012, della predisposizione del Piano Annuale d’Inclusione di cui
alla Nota Ministeriale del 27 giugno 2013 n. 1551 e del D. L.vo 13 aprile 2017, n. 66 - art. 8 Norme per la
promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell'articolo 1, commi 180 e
181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107, degli interventi educativo – didattici promossi e
realizzati con successo nei precedenti anni scolastici e delle linee d’indirizzo fornite dal Consiglio
d’Istituto, nonché delle risultanze del processo di autovalutazione dell’istituto esplicitate nel Rapporto di
Autovalutazione;
PREMESSO che la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico
dalla Legge n.107/2015, art. 1, c.14, con l’obiettivo di fornire una chiara indicazione sulle modalità di
elaborazione, i contenuti indispensabili, gli obiettivi strategici, le priorità, gli elementi caratterizzanti
l’identità dell’istituzione, che devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta
Formativa (PTOF) elaborato dal Collegio sulla base, appunto, delle linee di indirizzo fornite dal
Dirigente Scolastico, redatte sulla base delle particolari esigenze del territorio, tenendo altresì conto
delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali
ed economiche operanti nel territorio, nonché dalle famiglie e dalle associazioni dei genitori,
contemplanti, inoltre, le iniziative per il sostegno di alunni con disabilità, DSA e BES, l’accoglienza e
l’integrazione degli alunni di cittadinanza non italiana, la prevenzione relativamente all’abbandono e
all’insuccesso scolastico;
RITENUTO OPPORTUNO accogliere quanto suggerito dal MIUR con la nota n. 17832 del 16/10/2018,
relativamente all’adozione da parte delle scuole di una struttura di riferimento per l’elaborazione del
P.T.O.F. 2019/2022, messa a disposizione su un’apposita piattaforma realizzata all’interno del portale
SIDI, che facilita l’attività di pianificazione rendendo evidenti i passaggi normativamente previsti,
fornendo anche una serie di dati precaricati
EMANA
il seguente Atto di Indirizzo rivolto al Collegio dei Docenti, in generale a tutto il personale scolastico.
Preme, innanzitutto, rammentare come, già ai sensi dell’art. 3 del Regolamento dell’Autonomia
Scolastica, DPR 275/1999, sostituito oggi dal c. 14 dell’art. 1 della L.107/2015, il PTOF sia da intendersi
come il “documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni
scolastiche che esplica la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa che le
singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia, coerente con gli obiettivi generali ed educativi
dei diversi tipi ed indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell’art. 8 , riflette le esigenze
del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale…, comprende e riconosce le diverse
opzioni metodologiche…, promuove e valorizza le corrispondenti professionalità…”
Il coinvolgimento e la fattiva collaborazione di tutta la comunità educante, spronata da un adeguato
empowerment a sviluppare sense-making, attaccamento all’istituzione, motivazione, a favorire un
propositivo clima relazionale ed il benessere organizzativo, nella condivisione consapevole delle scelte
operate, comunque volte al miglioramento continuo di tutti i processi di cui si compone l’attività della
scuola, sono elementi indispensabili all’implementazione di un Piano che superi la dimensione del mero
adempimento burocratico e ne faccia reale strumento di lavoro, in grado di canalizzare l’uso e la
valorizzazione delle risorse umane e strutturali, di dare un senso ed una direzione chiara all’attività dei
singoli e dell’istituzione nel suo complesso. Nell’esercizio della sua discrezionalità tecnica, pertanto, il
Collegio Docenti è chiamato ad elaborare il Piano per il triennio che decorre dall’anno scolastico 2019-
2020.
Ai fini dell’elaborazione del documento, il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che si seguano le
presenti indicazioni, con la dovuta attenzione da dedicare alle tematiche di seguito enucleate che devono
entrare a far parte del P.T.O.F. 2019/2022, vista la valenza temporale della loro prmanenza come filo
conduttore nella triennalità successiva, consistendo in esse non solo le proposte ed i pareri formulati dagli
EE.LL. e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché
dagli organismi e dalle associazioni dei genitori, ma anche il Piano di Miglioramento individuato in esito
all’elaborazione del Rapporto di Autovalutazione per l’a.s. 2014-2015, di cui all’art. 6, comma 1, del
DPR n. 80 del 28-3-2013, eventualmente rivisitato negli aa.ss. successivi in seguito a riaperture e
aggiornamenti del RAV, che dovrà costituire parte integrante del P.T.O.F., da inserire nel presente Atto di
Indirizzo come sfondo integratore per tutte le attività da intraprendere.
L’elaborazione del P.T.O.F. deve, pertanto, tener conto delle priorità, dei traguardi e degli
obiettivi individuati nel RAV , così come elaborato dal Nucleo di Valutazione Interna d’Istituto
alla fine dell’a.s. 2014/2015 e in attesa di revisione da operarsi alla fine di questo a.s., al fine di
rispondere al meglio alle reali esigenze dell’utenza.
Nella fattispecie, relativamente agli Esiti degli studenti, l’Istituto si prefigge il miglioramento del livello
nei seguenti due campi:
PRIORITA’: uniformare i criteri di valutazione tra la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado
TRAGUARDO: pervenire ad una modalità di valutazione che segua criteri oggettivi e comuni tra i due
ordini di scuola
PRIORITA’: livellare la percentuale di alunni ammessi alla classe successiva rispetto alle medie locali e
nazionali
TRAGUARDO: assicurare un migliore successo scolastico
PRIORITA’: disporre di informazioni sui risultati degli studenti nei successivi percorsi di studio e di
avviamento nel mondo del lavoro
TRAGUARDO: poter conoscere il percorso scolastico e i relativi risultati di ogni singolo studente nella
scuola secondaria di II grado
Per quanto riguarda, invece, gli Obiettivi di processo, si pensa che i seguenti due campi prescelti possano
contribuire al raggiungimento delle priorità.
CONTINUITA' ED ORIENTAMENTO
Incontro e confronto in verticale con insegnanti della scuola secondaria di II grado, finalizzata al
monitoraggio degli esiti degli alunni ma anche alla eventuale organizzazione di attività didattiche
in verticale.
Non può rimanere non coinvolto in questo tendere al miglioramento quanto pertinente alle funzioni
amministrativo – contabili e legali della segreteria della scuola, che devono essere ripensate al’interno
delle innovazioni richieste dal Miur, presidiando la qualità dell’erogazione del servizio da parte degli
uffici anche mediante una più attenta proceduralizzazione nello svolgimento di talune pratiche.
Pertanto, si fa affidamento sulle strategie individuate per fronteggiare le “Priorità” attraverso la sempre
più attenta implementazione degli “Obiettivi di processo” e sulle metodologie didattiche innovativa
portate avanti nelle classi per il perseguimento di sempre migliori affermazioni dei nostri alunni riguardo
agli “Esiti", ma anche per instaurare, in taluni casi, una maggiore fiducia nei confronti della scuola in
quelle famiglie più inclini al contenzioso.
Dal testo dell’art. 3 del DPR 275/99 menzionato all’inizio di questo Atto di Indirizzo, relativo alla
funzione del P.T.O.F. all’interno dell’autonomia scolastica, si evince come l’Autonomia Scolastica,
appunto, sia funzionale all’educazione e alla formazione, costituisca uno strumento indispensabile per
superare le rigidità che impediscono il successo formativo e assuma un ruolo determinante per accrescere
la qualità dell’educazione di tutti gli attori della scuola, docenti e genitori compresi.
Il nuovo Dirigente Scolastico Reggente dell’Istituto Comprensivo “Ancona Nord”, nel comunicare le
presenti Linee di Indirizzo, coglie l’occasione per richiamare l’attenzione di tutto il personale
scolastico, in particolare del corpo docente, sull’importante appuntamento che attende la scuola in
prossimità dell’elaborazione e approvazione del nuovo Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Un
adempimento, questo, da condurre con scrupolo e in continua analisi dei bisogni riferiti agli alunni e ai
loro genitori, nonché ai molteplici portatori di interesse. Coloro, infatti, a cui viene indirizzato il P.T.O.F.
nutrono importanti aspettative nei confronti di un’offerta formativa che includa tutte quelle attività
curricolari e non, tutte quelle progettualità formative e orientative, capaci di coniugare le finalità generali
del Sistema di Istruzione e Formazione dello Stato con i bisogni degli alunni e della realtà locale, tenendo
conto delle effettive risorse della scuola.
Con il Piano dell’Offerta Formativa, dunque, viene individuato e riscritto ciò che è visto e sentito dalla
comunità come un problema educativo e formativo da migliorare attraverso una progettazione sinergica
che semplifica, seleziona e gerarchizza le azioni coordinate di più soggetti operanti nella complessa
organizzazione della scuola. Quest’ultima è chiamata ad assumere sempre più il ruolo propulsivo per il
progresso di una comunità che in essa si raccorda e si confronta, in una prospettiva pluralista, sostenuta
dal serio convincimento di poter contribuire ciascuno, pur nel rispetto dei reciproci ruoli, all’educazione e
all’istruzione degli alunni, affinché questi, responsabilmente e consapevolmente, possano pienamente
esercitare un domani il diritto alla cittadinanza attiva.
Nel P.T.O.F. gli obiettivi e le scelte curriculari, metodologiche ed organizzative devono essere chiare
come pure le aree di intervento pedagogico-didattico, insieme alle modalità organizzative di erogazione
del servizio.
Nelle linee programmatiche esplicitate, gli utenti devono poter trovare in che modo e misura la “mission”
dell’istituzione scolastica sia pienamente corrispondente alle reali esigenze del territorio di riferimento.
Devono, inoltre, essere messi in grado di poter valutare in termini di efficacia, efficienza, economicità,
sussidiarietà, qualità ed equità, gli effetti dell’intero processo di insegnamento–apprendimento.
Tanto più lo spirito di collaborazione e condivisione intorno alla “mission” della scuola, deve essere
esercitato oggi da parte delle varie articolazioni dell’organizzazione scolastica e dell’utenza, per
accompagnare il grande processo di cambiamento nel Sistema di Istruzione e Formazione in atto nel
nostro Paese.
L’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni,
ma facendo anche riferimento a vision e mission condivise e dichiarate nei piani precedenti, nonché al
patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine della
scuola.
Nell’emanare il presente Atto di Indirizzo al Collegio dei Docenti in merito alle azioni da promuovere,
alle attività e scelte da realizzare, con l’obiettivo di fornire a tutte le componenti la comunità educante
un’identità chiara e condivisa del servizio scolastico e dell’offerta formativa erogati dall’Istituto, il
Dirigente Scolastico evidenzia come già le scelte e le realizzazioni progettuali intraprese negli anni
scolastici passati pongano la scuola aderente a pieno titolo alle indicazioni e alle priorità individuate nella
L. 107/2015, nelle quali essa si riconosce per la vision e la mission da sempre espresse.
In particolare per la realizzazione di quanto contemplato nel P.T.O.F. si individuano le seguenti Aree di
approfondimento, affidate a Funzioni Strumentali individuate dal Collegio dei Docenti o a Collaboratori
del Dirigente Scolastico che se ne faranno carico, anche in qualità di referenti di eventuali commissioni a
supporto:
Funzione Strumentale per il PTOF, il coordinamento dei Progetti e dei Dipartimenti Disciplinari,
la formazione e l’aggiornamento professionale
Funzione Strumentale per le attività relative alla valutazione ed autovalutazione dell’Istituto
(analisi prove INVALSI, RAV, PDM, Bilancio Sociale, Ref. AU.MI.RE., Ref. NIV):
Funzione strumentale per le attività di integrazione scolastica degli alunni in situazione di
handicap
Funzione Strumentale per le attività di accoglienza, integrazione e recupero linguistico degli
alunni stranieri e di educazione interculturale, per le attività di prevenzione e di recupero del
disagio scolastico, per il coordinamento delle attività connesse ai DSA e BES e dell’educazione
alla convivenza e alla solidarietà
Confermando, inoltre, la tradizione storica dell’Istituto, si ribadisce come tutti i progetti e le attività che si
prevedono di realizzare risultano raggruppati in otto macro AREE e precisamente:
Artistico espressiva
Socio affettiva
Ambientale scientifica
Tecnologica
Civica antropologica
Motoria
Formazione
Continuità e orientamento
Si assicura, inoltre, come le seguenti scelte qualificanti debbano continuare a costituire la bussola su cui
orientare l’agito quotidiano e la redazione del bilancio economico, in una costante tensione alla loro più
efficace realizzazione mediante azioni e progetti coerenti e condivisi:
- L’Accoglienza
- La Rilevazione Iniziale
- Il Sostegno e il Recupero
- La Formazione e l’Aggiornamento Professionale
- L’Insegnamento delle Lingue Straniere
- Le Nuove Tecnologie
- L?Educazione alla Salute
- L’Educazione Interculturale
- L’Animazione Teatrale e l’Educazione Musicale
- L’Educazione Ambientale
- Le Visite Guidate e i Viaggi di Istruzione
- L’Educazione alla Sicurezza
- Le Attività Sportive
- La Materia Alternativa all’Insegnamento della Religione Cattolica
- L’Orientamento Scolastico
- La Continuità
Si ritiene, a questo punto, certamente indispensabile che si proceda ad una lettura integrale della nuova
norma, affinché i requisiti attribuiti alla corretta redazione del P.T.O.F. dalla L.107/2015 siano
strettamente osservati e si compenetrino con la struttura prevista dal nuovo format ministeriale.
Parimenti il Collegio Docenti è tenuto ad una attenta analisi del presente Atto di Indirizzo, in modo da
assumere deliberazioni che favoriscano la correttezza, l’efficacia, l’efficienza, l’imparzialità e
trasparenza richieste alle Pubbliche Amministrazioni.
Poiché il presente Atto d’Indirizzo, introdotto da una normativa abbastanza recente, si colloca in un
momento di grandi cambiamenti normativi, si avvisa sin d’ora che potrà essere oggetto di revisione,
modifica o integrazione.
Ai sensi del c. 17 dell’art. 1 della L.107/2015, inoltre, “le Istituzioni Scolastiche, anche al fine di
permettere una valutazione comparativa da parte degli studenti e delle famiglie, assicurano la piena
trasparenza e pubblicità dei piani triennali dell'offerta formativa”, pubblicandoli sul sito istituzionale
della scuola e nel Portale unico dei dati della scuola di cui al comma 136. Sono altresì ivi pubblicate
tempestivamente eventuali revisioni del piano triennale.
Il Piano dovrà, pertanto, essere predisposto seguendo il format ministeriale rinvenibile sull’apposita
piattaforma del SIDI, declinata in cinque sezioni e relative sottosezioni, così come di seguito illustrato:
SEZIONE 4 - L'organizzazione
• Modello organizzativo
• Organizzazione Uffici e modalità di rapporto con l'utenza
• Reti e Convenzioni attivate
• Piano di formazione del personale docente
• Piano di formazione del personale ATA
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
F.to Prof.ssa Maria Costanza Petrini