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Esposizione critica
della Divina Commedia
OPERA POSTUMA
EDITA A CURA DI
GERARDO LAURI N I
NAPOLI
ALBERTO MORANO, EDITORE
Via Domenico Capitelli, 20 e 28
1921
PROPRIETÀ LETTERARIA
" Ancora tra' giovani, che un giorno furono miei scolari, essendo
alcuni che onoratamente e con molta lode ora insegnano la lin-
gua e la toscana eloquenza, del costoro aiuto, che con grande
— 9 -
il modo di studiare
vero ed illustrare il poema
dantesco poema eterno,
: perchè eterne sono le
passioni umane in esso scolpite; e però, oltre
che eterno, universale.
E tu, cuor de' cuori, accogli questa dedica
con quella compiacenza medesima, con la quale
avresti accolto una visita di Francesco De Sanc-
tis, sul cui sepolcro verdeggia un lauro immor-
Gerardo Laurini.
N
Il subbietto della Divina Commedia è la
storia finale della umanità è, per parlare
;
V INFERNO
II.
L' INFERNO.
« Forse
Tu non pensavi eh' io loico fossi ! >
« Io non piangeva;
sì dentro impietrai
Piangevan ed Anselrauccio mio
elli;
IL PURGATORIO
III.
, PURGATORIO.
L
purgatorio sta tra l' inferno e il para-
Il
« Non
v' accorgete voi che noi siam vermi
« io mi rendei
Piangendo a Quei che volentier perdona.
Orribil furonli peccati miei ;
« Or vedi, figlio,
Tra Beatrice e te è questo muro ».
IL PARADISO
IV.
IL PARADISO.
Pellegrino (1).
due poesie dello Schiller nel 1855, come già aveva tradotto e pub-
blicato, splendidamente illustrandolo, l'Eliso dello stesso autore
in un'appendice del Piemonte, giornale diretto da Luigi Carlo Fa-
rini. Ma poi, andato ad insegnare nel Politecnico di Zurigo, n«n
ne fece più nulla.
Del Pellegrino abbiamo due traduzioni di Andrea Maffei, molto
eleganti ; ma non del tutto fedeli.
Riproduco ,
qui per chi non 1' abbia letta ,
quella che meno si
« Da quinci
innanzi il mio veder fu maggio
Che parlar nostro, eh' a tal vista cede;
'1
/
— 79 —
profonda tristezza del vecchio e stanco poeta,
sospiroso indarno della sua bella patria.
« e vidi un Sene
Vestito cora' le genti gloriose.
Diffuso era per gli occhi e per le gene
Di benigna letizia, in atto pio,
Quale a tenero padre si conviene ».
— 81 —
Ma nel paradiso, concepito nel modo che
abbiamo mostrato, non può aver luogo al-
cuna determinata gradazione dell'animo e ;
piuttosto il pensare
l'immaginare non sia
e
in lui che un tanta è la sua virtù
atto solo :
« O
voi che siete in piccioletta barca,
Desiderosi d'ascoltar, seguiti
Dietro al mio legno che cantando varca,
Tornate a riveder li vostri liti ;
un aspetto più
l'autore avesse voluto dargli
umano date a' suoi canti un significato, ed
:
RIEPILOGO
IV.
RIEPILOGO.
III. Il Purgatorio » 31
IV. Il Paradiso » 57
V. Riepilogo . . . . . * 99
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