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ARTEFATTI

1. RIVERBERAZIONE
è prodotto da strutture altamente riflettenti (gas, strutture ossee, calcificazioni), è dovuto a riflessioni multiple tra oggetto e sonda che
determinano una serie di bande ecogene distanziate tra loro da un intervallo costante pari alla distanza tra oggetto e sonda e con in tensità
decrescente. Sono ben evidenti quando si formano all'interno di raccolte liquide. Tale artefatto è quello che avviene nei riverberi formati dal gas
intestinale che mascherano le strutture situate nei piani profondi.

2. CODA DI COMETA:
è determinato da strutture di piccole dimensioni e ad elevata impedenza acustica (clips e punti metallici, tubi di drenaggio, CE metallici o plastici,
microcalcificazioni, cristalli di colesterolo). E' dovuto a riflessioni multiple che avvengono tra parete posteriore e ant. dell'oggetto.

3. RING DOWN ARTIFACT


striscie continue iperecogene singole o multiple (in questo caso a decorso parallelo o trasversale). Questo artefatto origina in seno al liquido
racchiuso fra microbolle gassose (ad es x presenza di aria nell'antro gastrico).

4. CONO D'OMBRA POSTERIORE:


strutture ad elevata impedenza acustica, possono provocare la completa riflessione del fascio US, che unitamente a fenomeni di assorbimento,
produce posteriormente un'ombra acustica priva di echi, dovuta al fatto che i tessuti situati in piani post. non vengono raggiunti dal fascio US.
Viene prodotto da calcoli, strutture ossee, gas, strutture fibrose. I calcoli piccoli possono mancare del cono d'ombra perché gli echi provenienti
dai tessuti circostanti vengono riprodotti posteriormente al calcolo stesso.
In genere tutti i calcoli di Ø > 3mm producono un cono d'ombra indipendentemente dalla loro composizione.

5. OMBRE ACUSTICHE LATERALI


la rifrazione del fascio US è dovuta al fatto che incontra tangenzialmente il profilo laterale di strutture rotondeggianti che si comporta come lente
acustica. Questo spiega come le ombre acustiche possano formarsi sia in corrispondenza di formazioni cistiche che di strutture solide
rotondeggianti.

6. ARTEFATTO DEI LOBI LATERALI

7. EFFETTO DI VOLUME PARZIALE:


x es. tale artefatto è responsabile dell'assenza di cono d'ombra posteriore nei piccolicalcoli: i tessuti posti lateralmente al calcolo producono echi
in grado di mascherare l'ombra acustica post.

8. EFFETTO PIOGGIA:
si crea x riflessioni multiple di tipo diffuso che si verificano tra il trasduttore e i diversi strati di tessuti molli sovrastanti una interfaccia fortemente
riflettente rappresentata in maniera tipica dalla parete prossimale di una raccolta liquida.

9. RINFORZO DI PARETE POSTERIORE:


consiste nell'aumento di intensità degli echi nella zona a valle di una raccolta liquida.

10. ARTEFATTO DA VARIAZIONE DELLA VELOCITà DI PROPAGAZIONE DEGLI US

11. SDOPPIAMENTO DELL'IMMAGINE E ARTEFATTO DE SPOSTAMENTO LATERALE DELL'IMMAGINE

12. EFFETTO SPECCHIO


strutture poste in vicinanza di interfacce ricurve e a forte riflessione speculare vengono riprodotte nell'immagine, sia nella loro posizione reale
che al di là della interfaccia che ha agito come specchio. Il diaframma è la struttura anatomica che + spesso agisce da specchio.

13. lINEE B
Le linee B sono degli artefatti verticali che si evidenziano con l'eco toracica:
- La presenza anche di 1 sola linea B indica un polmone a parete.
- la presenza di linee B mobili con il gliding pleurico indica un polmone a parete che ventila.
-la presenza di linee beta immobili indica un polmone a parete che non ventila.
- l'assenza di linee B è diagnostica di PNX.

SEGNI US DI PNX
- gliding o sliding assente (il gliding può mancare anche in assenza di PNX, x es pz che non respira o ecografo mal regolato).
- lung point: specificità 100%.
-assenza di linee B: specificità 100%.

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