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Cina: mons.

Gallagher
(Santa Sede),
“inculturazione e
sinicizzazione”. Chiesa
locale sia “pienamente
cattolica e genuinamente
cinese”

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22 marzo 2018 @ 12:20

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In Cina “la comunità cattolica è nata, cresce e offre il suo contributo nel
contesto cinese non a causa di un legame esterno e estraneo, ma come
frutto del seme del vangelo che è stato piantato nella terra e nella cultura
della Cina, e si va sviluppando in una maniera conforme alla sua identità
genetica”. Parole di padre Federico Lombardi citate da mons. Paul
Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati, nel suo
intervento alla conferenza internazionale “Cristianesimo in Cina.
Impatto, interazione ed inculturazione”, promossa oggi e domani dalla
Facoltà di missiologia della Pontificia Università Gregoriana con il
sostegno dello Yuan Dao Study Center. Con riferimento
all’evangelizzazione, il diplomatico vaticano si sofferma quindi
sull’importanza del discernimento che consente di comprendere
pienamente la Parola di Dio e di proclamarla evitando due pericoli: il
proselitismo e la proclamazione astratta della fede “che non tiene conto
della complessa natura sociale e culturale dei contesti umani a cui è
rivolto il messaggio del Vangelo”. Ma esiste “un orizzonte ancora più
grande”, quello “del primato della grazia di Dio, che precede l’azione
umana e anima la storia dei popoli dall’interno”. La missione della
Chiesa in Cina oggi, avverte, è quella di essere “pienamente cattolica e
genuinamente cinese”, rendendo “il Vangelo di Gesù accessibile a tutti e
ponendolo al servizio del bene comune”. E il metodo
dell’inculturazione dovrebbe interagire con il principio della
“sinicizzazione”. “Sono convinto – conclude Gallagher – che
un’importante sfida intellettuale e pastorale sorga in modo quasi
naturale dal mettere insieme questi due termini, che indicano due
visioni reali del mondo. Da queste due visioni, dovrebbe essere possibile
elaborare le coordinate di un’autentica presenza cristiana in Cina, che
potrebbe presentare la natura speciale e la novità del Vangelo in un
contesto profondamente radicato nell’identità della cultura cinese”.

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