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"Ci si può innamorare di una persona che non si conosce, ma che si vede solamente

nel quotidiano tragitto di un tram?" mi chiedevo in quei giorni. Non lo so. Non
lo so nemmeno adesso. Non ero innamorato. Ero attratto. Posso però dire con assolu
ta certezza che mi sentivo in qualche modo legato a lei, e che è stato facile fant
asticare sul fatto che il destino stesse giocando con me. O addirittura con noi.
Era come se quell'aereo si stesse portando via una parte di me.
Sai cosa mi tiene legato a lei? E' che ho avuto la sensazione che ci siamo piaci
uti da sempre, anche quando ci guardavamo e basta. Poi però mi dico che non è così, ch
e mi sto facendo un viaggio. Non ho mai attaccato bottone con lei per paura di d
iventare uno di quelli che, appena una sorride, subito pensano che ci stia.
Invece quegli sguardi, quei silenzi, quelle attenzioni e quell'incontro al bar s
ono stati così belli che ho paura di rendere tutto banale. E' come se ci fossimo i
ncontrati nella porta girevole di un hotel. Ci siamo salutati, ma stiamo andando
in due direzioni opposte. Tu pensi che le persone incontrate in un momenti dive
rsi creino rapporti diversi?
Ma se queste sensazioni fossero solamente frutto della mia immaginazione, dei fi
lm che mi faccio, che figura farei a presentarmi da lei?
Dovrei rintracciare il numero di telefono, chiamarla e chiederle di mandarmi la
pellicola del suo film mentale per vedere se è come il mio.
Ti sembrerà strano, perchè in fondo non so nemmeno chi sia, ma quando ho saputo che
partiva mi è dispiaciuto da morire e quando il giorno dopo l'ho vista all'aereopo
rto con quell'uomo è stato come avessi trovato mia moglie a letto con un altro. So
no tropo delicato da quel punto di vista.

"Rimpiangerò di non averlo fatto, secondo te?" "Chi lo sa?E' questo il bello del r
ischio!"
Cominciavo ad aver paura della mia iniziativa, che attimo dopo attimo stava perd
endo il suo fascino dell'avventura e mi sembrava sempre più una cazzata.

Se è vero che l'incontro di due persone genera sempre reazioni che le cambiano ent
rambe, cosa accadrebbe a noi due se ci incontrassimo veramente? Se ci parlassimo
adesso?
POTRESTI ESSERE LA MIA PERDITA D'EQUILIBRIO,L'EQUAZIONE DEL MIO CAOS.
Forse in qualche modo ti aspetto. In qualche mondo ti ho aspettato, ti aspetterò.
Quando l'ho vista mi sono trasformato in mille emozioni.Ero agitato, felice, imb
arazzato, fiero, contento. Di fronte a quell'apparente sconosciuta mi sono senti
to già legato a lei in maniera sconvolgente, senza provare le solite paure. Quella
sensazione l'ho decodificata più tardi, al momento dell'incontro ero solo frastor
nato e per niente consapevole di cosa stessi vivendo.
Io non so nemmeno se esiste quello giusto.Anzi, penso che la persona giusta esis
te solo se tu ci credi. Se ci credi puoi fare di una persona quella giusta.
Te l'ho detto, non mi sono mai comportato così per una donna, ma quel che mi stupi
sce è che mi sembra la cosa più naturale del mondo. Non penso di aver fatto una cosa
strana. Venire fin qui senza sapere nemmeno se ti avrei incontrata e se ti avre
bbe fatto piacere stranamente non mi dà la sensazione di assurdità. Cioè, mi rendo con
to che è una cosa assurda, ma non la viva così.Insomma, è tutto strano...
Con TE mi sento libera di essere ciò che sono.
"Un uomo mi piace quando mi sorprende.Quando è in grado di stupirmi, di spiazzarmi
. Molti uomini, dopo un pò che li frequenti, diventano come le canzoni di un CD."
"Che vuol dire?"
"Che sai già cosa viene dopo."

Chi sei tu? Chi sei tu veramente? Perchè tu? Perchè adesso? Perchè mi fai essere così, e
perchè sembra che tra noi debba essere tutto naturale?

Sul tram fra tutte le persone io vedevo e notavo solo lei. Lei e tutto ciò che fac
eva, anche i più piccoli gesti. Le altre persone erano solo maschere per me, lei l
'unico viso. Forse il segreto è che basta aprirsi un attimo.
Mi piaceva stare con Michela, anche se non facevamo niente, non avevo mai la sen
sazione di persere tempo. Se mi fossi addormentato abbracciato a lei e mi fossi
risvegliato vent'anni dopo non avrei avuto la sensazione di aver perso tempo.Pe
rchè?
A volte con lei mi sentivo in imbarazzo. Michela aveva la capacità di rendermi fra
gile.Avevo perso parte della mia sicurezza che solitamente avevo con le donne. S
entivo che mi leggeva dentro. E io avrei voluto essere più uomo con lei. Avrei vol
uto essere quell'abbraccio in cui desiderava perdersi, come mi aveva confidato.
Protetta e libera di lasciarsi andare. Avrei voluto essere più...più tutto.Avrei vol
uto prenderla per mnao quanfdo attraversava la strada.
Essere una cosa bella per lei, un bel pensiero, una buona parola, un buon attimo
di silenzio. Avrei voluto che mi chiamasse per nome quando parlavo con le sue a
miche e che il mio nome tra le sue labbra suonasse come una parola calda.
Ho pensato che se un'emozione la senti conviene viverla. L'altra sera ho pensato
che continuare a riflettere sul perchè sto bene con te e cosa succederà quando ci l
asceremo è come fare un giro in moto in campagna e continuare a dire:"E se buchiam
o, e se inizia a piovere, e se finiamo la benzina?
"E il tempo ti dirà di starmi vicino di continuare a cercare finchè non ci sarà più nien
te da nascondere...E allora lascia le strade che ti fanno diventare quel che non
vuoi veramente essere lascia le strade che ti fanno amare chi non vuoi verament
e amare.Il tempo mi ha detto che è difficile trovare una come te una cura tormenta
ta per una mente piena di problemi. E il tempo mi ha detto di non chiedere di più
perchè un giorno il nostro oceano troverà la sua riva."

"CIO' CHE DAI E' TUO PER SEMPRE..."

L'amore tra due persone non è guardarsi l'un l'altro,ma guardare tutti e due nella
stessa direzione.

Per dimenticare Michela ho iniziato a uscire con altre donne. Il famoso chiodo s
chiaccia chiodo. Ho scoperto subito, però, che non solo non funzionava, ma su di m
e aveva addirittura l'effetto contrario. E lì ho iniziato a preoccuparmi. Più uscivo
con le altre, più pensavo a lei. Tutte mi lasciavano un senso di vuoto infinito.
Con le altre non riuscivo ad andare dove ero stato con lei. Magari erano anche b
elle, simpatiche, intelligenti, ma con loro non riuscivo a tornare dove ero stat
o con lei, in un posto che apparteneva solo a noi due.
Vivevo una sorta di stallo. Non potevo stare con lei e non riuscivo a stare con
altre.
Perchè lei era la porta che avevo avuto il coraggio di aprire e che non riuscivo p
iù a richiudere. E anche se era solamente un giorno che mi spettava, io me lo sare
i andato a prendere. Era solamnete un giorno, lo sapevo, ma era un giorno con Mi
chela. Un giorno alla mia altezza.
Lei è un respiro, un pensiero, un'emozione, è confusione e chiarezza.

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