la Repubblica
DOMENICA 20 LUGLIO 2008
Il gip: no alla scarcerazione di Del Turco
L’ex governatore: “Starò in cella a lungo”. Lettera di solidarietà del premier
GIUSEPPE CAPORALE
PESCARA — Deve rimanere in
carcere Ottaviano Del Turco.
Lo ha deciso il giudice per le in-
dagini preliminari, Maria Mi-
chela Di Fine, che ha respinto
la richiesta di scarcerazione
presentata dai legali dell’ex go-
vernatore. Nel tardo pomerig-
gio di ieri, la decisione èstata
notificata in carcere, al legale
dell’ex governatore e alla Pro-
cura della Repubblica di Pe-
scara.
Per il magistrato, sono trop-
po gravi le accuse: associazio-
ne a delinquere, corruzione,
concussione e truffa. E altret-
tanto grave il quadro indiziario
ricostruito dal pool di magi-
strati pescaresi, secondo i qua-
li, diversi sarebbero stati i ten-
tativi da parte dell’ex ministro
delle Finanze di compromet-
tere l’inchiesta: incontri con
esponenti della magistratura,
contatti con vertici delle stesse
fiamme gialle, impegnate per
altro in prima linea nelle inda-
gini.
Il procuratore:
“Contro di noi
insulti e calunnie
Grazie ai cittadini
per le tante mail”
Per questo, secondo la Di Fi-
ne, Del Turco non può uscire
dal carcere di Sulmona. Ma lo
stesso ex governatore non ave-
va molte aspettative rispetto
alla decisione del gip. «Del Tur-
co spera, piuttosto, nel Tribu-
nale della Libertà e non si pone
il problema di quanto tempo ci
vorrà. Chiarirà le contestazio-
ni senza alcuna fretta e con as-
soluta serenità» ha spiegato
Nicola Pisegna, vicepresiden-
te del consiglio regionale, che
ieri si è recato a trovarlo in car-
cere. E proprio al penitenziario
è stata recapitata a Del Turco,
una lettera del premier Silvio
Berlusconi. Una breve missiva
dove il presidente del Consi-
glio esprime solidarietà e testi-
monia la sua vicinanza all’ex
governatore. «È rimasto assai
sorpreso invece dal silenzio del
Pd» ha tenuto a sottolineare Pi-
segna. In merito all’inchiesta,
assieme al consigliere amico,
l’ex presidente della Regione
Abruzzo si è poi lasciato anda-
re a qualche considerazione.
«La magistratura fa il proprio
dovere, mi ha detto. Sapeva il
POLITICA INTERNA
E GIUSTIZIA
rischio che correva introdu-
cendo le regole all’interno del-
la sanità abruzzese. Angelini è
uno che nella sua storia im-
prenditoriale non ha mai avu-
to limiti e nel momento in cui
qualcuno ha provato a darglie-
li si è ribellato» ha concluso Pi-
segna.
Intanto, il procuratore capo
della repubblica di Pescara,
Nicola Trifuoggi, ieri ha repli-
cato a quelli che definisce «in-
sulti, denigrazioni, calunnie
fantasiose». Intervenendo a un
convegno in ricordo di Paolo
NEL CARCERE
Qui accanto il
carcere di
Sulmona
dov’è recluso
Ottaviano
Del Turco
Il retroscena
FRANCESCO BEI
ROMA — Elezioni a novembre,
commissario subito. L’Abruzzo
fa i conti con l’inchiesta che ha
portato in carcere Ottaviano Del
Turco e ha terremotato il centro-
sinistra locale. Mentre il centro-
destra è già al lavoro per trovare
lo sfidante da contrapporre al Pd,
sembra ormai certo che la Regio-
ne andrà al voto guidata non dal-
l’attuale giunta (azzoppata) ma
con un commissario governati-
vo. Un commissariamento che il
ministro della Sanità, Maurizio
Sacconi, ha definito ieri «inevita-
bile» — con il corollario di prote-
ste del presidente vicario abruz-
zese, Enrico Paolini — perché
«purtroppo gli indicatori del pia-
no di rientro della sanità abruz-
zese ci impongono di farlo». Del-
la stessa opinione è il ministro
Tremonti.
Per la successione a Del Turco
il centrosinistra è in affanno. La
notizia di una disponibilità del-
l’ex presidente del Senato, Fran-
co Marini, si è rivelata una bufala
Borsellino, Trifuoggi ha fatto
notare che gli insulti si stanno
sostituendo alle «più che legit-
time critiche» in merito ai
provvedimenti adottati.
Provengono, ha spiegato il
magistrato, «da personaggi
che apparentemente non at-
traversano un buon periodo di
salute mentale — ha detto —
oppure da parte di mezzi di
informazione che lanciano ac-
cuse infamanti per motivi spe-
cifici, individuati e attinenti al-
l’inchiesta che stiamo condu-
cendo». E ha ringraziato invece
Nel centrosinistra tensioni Pd-Di Pietro: l’Idv può correre da sola
Commissario e voto a novembre
Abruzzo, il Pdl vuole la poltrona
e intanto cresce la tensione fra il
Pd e l’Italia dei valori (Di Pietro
calerà a Pescara venerdì prossi-
mo). Con il partito di Di Pietro
che ipotizza di correre da solo se
la scelta del candidato governa-
tore non sarà fatta con «pari di-
gnità» e «con regole trasparenti e
condivise». E Rifondazione co-
munista che chiede ai democra-
tici di non presentare nessuna
candidatura, perché serve «un
rinnovamento forte». Difficile
anche, nonostante le richieste
dei giovani di “Generazione U”,
che si possa scegliere il candida-
to attraverso primarie. «Non c’è
tempo», ammettono dal quartier
generale democratico. E se dav-
vero il Pd dovesse correre da so-
lo, senza l’apporto di quel 7%
le centinaia di cittadini comu-
ni che «hanno scritto email, in-
viato lettere, dimostrando sti-
ma per il nostro lavoro».
Sempre nella giornata di ieri,
sul fronte politico, il ministro
del Welfare Maurizio Sacconi
ha annunciato che «è inevita-
bile il commissariamento del-
l’Abruzzo per il mancato ri-
spetto degli impegni nel piano
di rientro sul deficit della sa-
nità concordato con il gover-
no». Non si escludono nuove
tasse per far fronte al grave bu-
co di bilancio.
‘‘
Tornerò a fare politica
So che rimarrò
in carcere per molto
tempo, ma voglio
tornare a fare
politica nel Pd
In pole position
per i Democratici
Legnini. Nel
centrodestra il
senatore Piccone
raggiunto da Di Pietro alle ultime
elezioni, la sfida sarebbe davvero
impossibile. Girano già alcuni
nomi dei possibili candidati. Il
più scontato è quello di Luciano
D’Alfonso, segretario regionale
del Pd, su cui tuttavia pesa il coin-
volgimento nell’inchiesta giudi-
ziaria che ha portato in carcere il
suo ex braccio destro, Guido De-
zio. Più probabile che alla fine la
@ PER SAPERNE DI PIÙ
www.ilcentro.repubblica.it
www.regione.abruzzo.it
www.mursia.com
scelta cada su Giovanni Legnini,
senatore del Pd proveniente dai
Ds. Noto alle cronache perché,
da relatore dell’ultima Finanzia-
ria Prodi, invitò i senatori sociali-
sti a ritirare l’emendamento che
chiedeva di togliere l’esenzione
Ici dagli immobili della Chiesa.
Nel centrodestra la partita è
relativamente più semplice, an-
che perché i risultati delle ultime
politiche (Pdl + Mpa al 43%, Udc
al 5,8%, Santanché al 3%) fanno
ben sperare sulla riconquista
della Regione. Il candidato natu-
rale per il 2010 sarebbe stato il
forzista Sabatino Aracu, se non
fosse stato sfiorato dall’inchiesta
su Sanitopoli. Ieri si è dunque
riunito a Pescara tutto il centro-
destra regionale per fare il punto
La polemica
Protesta alla presentazione, contestato anche l’editore Mursia
Contro il libro sugli orfani di Salò
si dimettono 3 assessori in Toscana
ROMA — Manifestazioni, cortei
e proteste, ieri, a San Giuliano
Terme, alla presentazione del li-
bro “Gli orfani di Salò”, scritto
dal giornalista Antonio Carioti
ed edito da Mursia. Per qualche
ora la vita politica della cittadina
nel Pisano è stata sconvolta: il
Comune è stato «presidiato» dai
carabinieri, e due assessori del
Prc e uno del Pdci della giunta
comunale di centrosinistra si so-
no dimessi perché non è stata ac-
colta la loro richiesta di impedi-
re la presentazione del libro. Ad
innescare la disputa era stata la
richiesta di Alleanza nazionale
di usare l’aula consiliare, ieri po-
meriggio, per discutere del libro
scritto dal giornalista del Corrie-
re della Sera.
La richiesta ha messo in diffi-
coltà la giunta, composta da Par-
tito democratico, Rifondazione,
Pdci e Sinistra democratica an-
che perché, proprio nella stessa
aula della presentazione del li-
bro sugli Orfani di Salò dovrà ar-
rivare un quadro che raffigura al-
cuni partigiani impiccati col filo
spinato. Sui monti pisani, du-
■9
della situazione. Nomi non se ne
sono fatti, ma in base a un princi-
pio di alternanza stavolta do-
vrebbe toccare a un forzista. Il
più gettonato è il senatore Filip-
po Piccone, sindaco di Celano,
che ha già in testa qualche idea
per uscire dalla crisi. «La cosa più
ragionevole — spiega Piccone —
sarebbe stilare un gentlemen
agreement con il Pd per correre
da soli da una parte e dall’altra.
Se trovassimo un accordo per
andare alle urne in maniera sem-
plificata e per approvare una
riforma condivisa della Sanità,
chiunque sia il vincitore, avrem-
mo reso un buon servizio alla no-
stra regione». Piccone in ogni ca-
so già scalda i motori: «Non sono
ipocrita, la cosa mi stimola. Se mi
offrissero la candidatura non mi
tirerei indietro». C’è però la ten-
tazione della Destra di lanciare
in pista Teodoro Buontempo,
ma il forzista Andrea Pastore
mette le mani avanti: «Con tutto
il rispetto per la persona, non
possiamo affidare la presidenza
a un partito del 3%».
rante la Resistenza, si opponeva
all’occupazione nazifascista la
brigata Garibaldi, divisione Ca-
sarosa. «Questa è una ferita san-
guinante per la popolazione
sangiulianese — ha detto Marco
Carioni, capogruppo del Pdci —
le cui responsabilità cadono sul
presidente del consiglio comu-
nale Alessandro Betti, il sindaco
Panattoni, il capogruppo del Pd
Giovanni Montanelli e il segreta-
rio comunale del Pd, Sbrana».
La tensione, annunciata da
qualche giorno, è esplosa quan-
do, durante la presentazione del
libro, un gruppetto di antagoni-
sti ha «occupato» simbolica-
mente l’aula consiliare. Dopo un
estenuante dibattito del Consi-
glio, c’è stata poi la contestazio-
ne contro Carioti e Lorenza Sala
(capo ufficio stampa di Mursia),
invitati al tavolo della presiden-
za. Nel pomeriggio ha sfilato per
la cittadina un corteo di protesta.
«Sono amareggiato che il mio li-
bro sia considerato da qualcuno
un oltraggio all’antifascismo e
alla Resistenza», è stato alla fine
il commento dell’autore.