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_wolare, poich® scoglie a soggotto del dramma le Anno VIL Luglio-Agosto 1904. _N, 67-68, ATENE & ROMA BULLETTINO DELLA SOCTETA ITALIANA PER LA DIFFUSIONE E L'INCORAGGIAMENTO DEGLI STUDI CLASSICI DIREZONE | Abbonamonto ammuale. . .. . 1.8— | AMDIENISTRARION, Hirenne — 2, Planes 8. Marco | Un fasicolosepucato . . . . » > 1. | VinloPrinoipe Rupeoio®%-A, Pirenze = sommanrro Ton, P.Nictasche, B. Wagner ola tragedis grees, p. 199 | G. Vitel, TV volume Y tengnota, tian tendvxionsa dell Ligensa « « 118 | G. Piorlooni, Dal Cynozeticon di Grattine. « . A Btn Mans dl sencea oleae vn Bt | Natinle © Recenstoni.. ..« rapist di Oxyzhynchos. p- 20 228 > 2k E.Nietasche, Te Wacor sla trededia gtaca | selene — ve conemco mirabae Ha Je oe: seienza del popolo © Panima dell artista, come (conkinuasione: vedé nm, 68-08, 64055 0 0). et a’ bei tempi della tragedia greca, nella quale la ge heaton Hecsnante, tise: | ENE Ea conEender™ or Ue Policies eer arte ora essa stossa un aito dolenne di rel gia conyineersi che il dramma wagneriano si tein grosk’ por | vinecll pare | giositd, perch formata di tutti gli clementi ol rey ci a | POe s ee mando se non @ stata una grande illusiono ne ats pees uses SE lene musllo sforzo gonoroso del Wagner di ricomporre | © Sem? ifetttya del ino ien es ceeiney L Oe ak wets wttesene, ong) eho: | EO EON molto problematica. B strano il nostro intelletto & tanto isolato nell’analisi, a it ae i ae TET ea quanto quello dei Greci era sintetico. Non basta neste {1 caratters det tempi madara Pao vete veduto il contrasto che passa tra una civilti originale © spontanea ed un’eth colta © corvotta, stilludess poi di potor colinaro quosto abisso intaire il seyroWw delle leyzi oon le quali i Greet raggiunsero In yetia suproma dell’arte, porché diventi ogei possibile ua reintegrazioue ostetioa sass c fi-vita comes | © eToctsions. dit pammalo shoppe oa asaya waganr, « popaiare el | PY xeotuere, Onl, furore, dels eres, ort signilicato migliore della parole, Noi sentiemo anche oggi le sovrane belleaze del!’ Linde © del- gineli che nella fanciullewa ¢ nella giovinezza delle nazioni suscitn i vasti prodigi doi miti, delle favole © delle leggende, quell’immagina- VF Odissea, perch’ questa 8 poesia umana che non | ** Bie 1 | gione che di s8 impronta le opero allonchd tutto eonoses Timiti ai tempo © di spazio; ma ct pee ose utsioe del meravigli trebbe tenfare qualcosa cho rassomigli, anche | ae See = i ne viglioso, Bee ile pepen cmuscica? x) “Wegman” | MAE A>. SPOR SUSE Se ee Gioote eh amnmivgiori bn fatto opora po- | S7¢h9¢Tantice commode, tutto quosto-vien meno a quando — come dice i Leopardi — « Ia Ragione sormonta *) », Tl mito & prima dell astrazione o, Toggonde della sun rnzza, vi ritrova il sonso pri | NP ee eer 10 vogliamo adoprare un simbolo. nietzschiano, Geieetowoimto dw une langa tradirioue, ole | °° "um stonrare un Minbar : Dresonta nella loro voritA otornamente umana alle | incon} opera pitt cousiderevole aol romanticisino folla dei contomporanei 4), Bsiste dungque — essi | eadosco consistd appunto nella resurrezione dal pas- sato germanico. nali it Wagnor | 1) Ofr. R. Giani, Rstetion not Ponsieré ai G. Loo- la romantica, | pardi, p. 122 sg. 9) Per aver trattato Togsondo m si riodllegs alla tradizione della Atene ¢ Roma VII, 67-68. 67-68 195 prima di Socrate, ciod gli uomini, cosi il Vico, prima senfono senza avvertirs; da poi avverti- ‘scono con animo pertarbato © commosso; final- mente rifletimo con mente pura‘). La societa moderna si trova appunto a quest’ultimo stadio Tome teorico, non quello isténtivo 0 dionisiaco, 2 il sovrano dell’ oggi. « Considerate — constatn il Nietzsche con profondo accoramonto — Pucme astratto, senza la guide del mito; P educazions e Ia morale astratte; lo Stato © il Diritto astratti ‘ecco il prosonto, «ala das Rosultat jenee anf Vernichtnng des Mythns gerichtoten Sokratis- mus *) », Ora il Wagner, 6 con Ini il Nietzsche, potranno rimpiangere — come lo Schiller 6 come il Leopardi — In folice ota elloniea, D'ot& dei miti, quando gli omini non conoscevano confini all’ immaginazione, e 1a veomento virti della fantasia osaltava nei loro animi tutte Ie cose, Ma il rimpianto non @ una resurrezione, od & chimerica questa pretesa di arrestare. nel suo corso fatale Pevolnsiono dello spirito umano. Se i] Nictzscho o il Wagner attribuiseono il trav monto della tragedia alla dialettica greca, ad una prevalenzs, ciod dolla filosofia sull’ immaginazione, della ragione sull’istinto, mi par logieo concla- dere cho wn dramma fondato sal mito non & pos- sibile oggi, una volta ehe nessune eivileh fa mai cost tenacemente intesa all’astrazione come la nostra, I’ tomo moderno si eompiace di analiz- zare, a investigare © di distinguere, © Yimma- ginazione fervide © voramente attiva non & pit propria go non doi fanciulli. Che s0 esta si trovi ancora in alenno — mi servo sempro del Leo- pardi — non dertva dalla natura det tempi; que- sta le & ansi sommamente contraria, nomica 6 micidiale '). Esisto Aunque tra gli spiviti della civilta moflerna ¢ V esereizio dolla facolté estetion un dissidio sconoscinto agli antichi, § quali poo- tavano al popolo © dal popolo treevano la ma- teria © I’ ispiraziono oreatrice *). 4) Selene nuonu I; Blomenth Ty IIT; ofr. B, Croce, Bstetioa come scienza dell espressione ¢ linguistica ge- sneraley parte TI, p. 229. 2) Die Geburt d. Tras, p. 160. 4) Pons. TI, 461. 4) Quinidi la conclusiono ultima del Leopardi, che Aswo VIL — N. 67-68. 198 + Ancora: di tutti i genori poetic: il dramma ® quello che richiede la maggior trasformazione dell’ antore in altri individui, la pitt completa rinunzia ¢ il pitt intero spoglio della sua indi- vidualiti. Ma questa divina facott& di naseon- dere i proprio Zo, che ammiriamo nella grande arte greca e, in tempi pit vieini a noi, nell’ Ario- sto @ nello Shakespeare, mi par contraria alla natura delPartista odierno, il quale non exercita con piena efficacia Vanalisi psicologica che s0- poo ad tooo. Ora oid cho in quell’indaging pit lo attrac, cid che pit ineita in Ini Ia volntta della ricerea, non & Vinsiome dei caratteri cho Ia sua coseienza ha comuni con le altre, ma, le singolarita che la funno dalle altre diyersa. Il tra- sferirsi in altrai divieno cost tanto pitt malage- vole, quanto piit per Ia consuetndine dell’ osser- vazione interiore cresce ¢ prevale il sentimento dell"Zo*) Anche quosto soggettivisme estremo & dunquo in aperto contrasto coll’ oggettivismo va~ gheggiato dal Wagner, il quale vuole riflessi nel mito i sentimenti primordiali, tmiversali ed eterni doll’ umaniti. — Coneludendo, appetlo del Wa- gner ad an concorso fraterno deglt uomini, per In formazione del dramma musicale, non potsva sortire aleun effete duravnla Parchh qnast dramma rinscisse veramente popolare, ocne Ta tragedia groca, egli avrebbe dovuto ricondurre Varto ad una specie dinfanzia, © sacrificare al- Putile il bello, appagando il desiderio di Leone ‘Tolstoi *). Passiamo cosi alla sintesi delle diverse arti, dalla quale deve scaturire Vopera darts perfetta. La conoszione che il Wagner si forma del dramma, musicale ¢ dell’ artista « integrale » sem- bra radicalmente falsa a Max Nordan. Secondo il critieo unghoreso, Vaffermazione wagnoriana cho ogni arte, nel suo sviluppo naturale, rinunzis alla propria indipendenza per tender Ia mano alle altze arti, contraddice assolutamente alla Voxtiata non pud opgt aver nulla ai comano eal po- polo. Pons. VIT, 250, 808, 927. 4) Pons, V, 414, VII, 809. Cfr. Giani, op. cit 01 se ) Che cova Parte, Milano, Troves, 1899, dove iJ Tolstof fa una exition spietata doll’opora wagneriana, Ayo VIL. — 67-68. 198 legge dell’eyoluzione. Lo svolgimento naturale procede dall? uniti alla diversiti, dall’omogeneitt primitiva ad uno stato di speoificazione sempre crescanto. Cid si vorifica cosi nelle soienze na- tarali © fisiche como nolla storia delVarte. Sol- tanto agli albori delle societa, nell’epoche primitive si trova Vopera d'arte integrale, ch’d insieme danza © poesia, musica ¢ cnlto religioso. A poco poco si veds Parte sopararsi dalla religions © Je diyorso arti, in origine confuse, distingnersi netiamente Puna dall’altra. 1 dramma wagne- viano 8 dunquo un tentative reazionario, uno ‘sforzo necessariamento sterile per risalire il corso generale dell’evoluzion, un ritorno alla barbarte Gill arte rudimentale dei popolt primittet. Que- s¥ opera a’ arte dell’avvenire & in realti Popera @un passato lontano *). Sottolinon quelle parole perch® dimostrano come corti positivisti parlano di questioni lottorarie con alterigia pari soltanto alla loro imperizia. I] Nordan, per combattere iI Wagner, ha bisogno prima di disfarsi dolla tragedia greca. Dobbiamo pordere il nostro tempo in uaa confutazione, quando si se che questa tra- godin @ il fore superbo dell’arte cho manda al- Tetemiti il suo inebriante profumo? © si pud parlare di barbarie nol sec. V di Atene, fra una civilti mirabilmente adatia a comprondore tutte J manifesiazioni del bello, tra uomini che af frontano i pit grandi problemi della vita in opere ‘como POrestea, della quale non si pud imma- iginare nulla di pitt grandioso e di pitt parfetto, di pitt somplice © insiemo di pit granitioo,'se non ponsando al miracolo del Partenone ? Del resto, contro Ia fesi di M. Nordan sta ls legge mede- sima del evotuziono oho — secondo lo Spencer —nnon 8 divisione ma integrazione, In ogni or- “dine ai fatti — gli dice — nell" astronomia come ‘nella storia naturale, nella biologia come nella linguistion il progrosso si effetiua per la nascita di organismi sempre pitt complessi *). Ora la tragedia ‘areca incarna questo principio della tooria ovo- Tusioniste, poieh & un organismo vivente, pitt 4) Deyenerazions, T, p. S40 25. 2) Primi principi, cap. XIV, § 114. ‘complesso della semplice narrazione epica e del puro elemento lirieo, dai quali risulta. Ritornando al dramma wagneriano, si chiede se esso puro 8 un organismo le cui parti stanno fra loro nel pitt stretto rapporto, ¢ al quale non “si pnd togliere un arto senza nuocere al corpo intero. Critici, como il Lichtemberger, favorevoli al Wagnor, eredono che non si possa trarre dalla dottrina dell’evoluzione 1m argomento decisive pro 0 contro Vopera wagneriana- Gi spectalisti ayranno sempre delle buone ragioni per criticare Vopera @'arte integrale, © i wagneriani a loro volta reclamoranno sempre il diritto di non tener contodelle critiche degli specialisti *). 1] Wagner lo abbiamo visto, non di in Opera e Drama una prevalenza alla musica su ln poesia 0 vice- versa; ciascina di quoste due arti ha un campo suo ben determinato, ¢ Yuna deve esprimers oid cho Valtra non pud dire. Ma appunto por questo — ribattono gli avversart — non si pud trovare riunita in un solo lavoro la manifestazione ai due arti oosi differenti, perehé una delle due deve essoro di necessith sacrifieata all’altra, L’opera in musica tradizionale subordina i] testo alla ma- sion; i] Wagner inveco di loro eguali diritti, ma ecco che ne doriva: « se ei sorprende Ia magia dello seenografo, il poota non serive, il musicista non compone per noi; se ci attira Ja poasia del dramma, i nostri oechi non vedono, i nostri orec- chi non sentono che Vattore; <0 of appassiona In frase musicale, come tener ditro al concotto delle parole, al Ingo dell’ azione ?*) ». Cosi que- sti aristocratici delV’arte, guidati da un eriterio che 6 Ta conseguenza spontanea del nostro in- tellette analitico, gindicano ibrids e innaturale Puniono fra musica ¢ dramma, ne prevedono la separazione *). Lasciando andare le profezie, 4) Op. eit. p. 491 eg. 5} Piero Delfino Pesee, Rifessi, Bari, Laterza, p. 191. — «Wagner no semble pas avoir dosapprouvé coux fos sos anditours qui pronaiont plaisir & écouter la snusiqne de ses drames independamment dos joux do seine », Lichtenberger.1, ¢. p. 498 n. 1. — Cfr. anche G. Cresoimbeni, in Aarzovco, 17 Genn. 1904. 8) In questo si trovano Wd’ aecordo col olstoi, 1. o. p- 160 ©g,— Gid lo stesso Nietzsche, al tempo della

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