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Alla vigilia della giornata mondiale di mobilitazione degli studenti un rapporto dell’Onu rilancia l’allarme su inquinamento e cambiamenti climatici
FOCUS/MALINCONIA
Papa Francesco
Matteo Ricci
Non è troppo tardi per salvare la Terra
e l’inquietudine L’appello dei giovani e degli scienziati ai leader politici
per l’infinito biamento climatico in vista del voto di oggi emissioni di gas serra in linea con l’accordo di nell’acqua dolce sono un grandissimo rischio:
di GAETANO VALLINI
su una risoluzione che proporrà una visione Parigi del 2015, le temperature invernali le infezioni resistenti ad antimicrobici e anti-
a malinconia è l’inquietu- Non è troppo tardi per salvare la Terra, ma strategica di lungo termine a livello europeo nell’Artico aumenteranno di 3-5 gradi entro il biotici possono moltiplicarsi e diventare fra le
dell’uomo che da sei anni guida il Avendo appreso con commozione della morte del A proposito di eventualità tutte
popolo dei cattolici, un aspetto che Cardinale Godfried Daneels, Arcivescovo emerito stolica a voi, come pure ai familiari del Cardinale in discussione, il conservatore Ja-
ancora sfugge a noi uomini dell’Eu- di Malines-Bruxelles, porgo le mie più vive condo- defunto, ai pastori, ai fedeli e a tutte le persone cob Rees-Mogg ha precisato:
ropa, del “centro”, non abituati a un glianze a lei, come pure alla sua famiglia, ai vesco- che prenderanno parte alla celebrazione delle ese- «Tecnicamente la mozione votata
Papa malinconico. Anche per questo vi del Belgio, al clero, alle persone consacrate e a quie. ieri non ha valore legale vincolan- Il grido di sant’Agostino «Rientra in te
pensiamo che sia solo “eccentrico”. tutti i fedeli colpiti da questo lutto. Questo Pasto- te». Dunque, in punta di legge — stesso!» è al centro delle meditazioni qua-
ANDREA MONDA re zelante ha servito la Chiesa con dedizione non FRANCESCO PP. nonostante il pronunciamento di resimali del predicatore della Casa Pontifi-
solo nella sua diocesi, ma anche a livello nazionale Westminster — resterebbe in piedi cia, il cappuccino Raniero Cantalamessa.
come Presidente della Conferenza dei Vescovi del la norma che impone l’uscita il 29
PAGINA 5 Belgio, e al tempo stesso come membro di diversi PAGINA 7 marzo, “deal” o “no deal”. NICOLA GORI A PAGINA 8
pagina 2 L’OSSERVATORE ROMANO venerdì 15 marzo 2019
Come
l’orchestra del Titanic
di CARLO TRIARICO gradi, è necessario per raggiungere
almeno parte degli Obbiettivi di
l messaggio lanciato dalla Lau- sviluppo sostenibile dell’Onu e
I dato si’ vive ora sulle gambe e quindi per ridurre la povertà e per-
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venerdì 15 marzo 2019 L’OSSERVATORE ROMANO pagina 3
La rivoluzionaria scelta del governatore della California che ha firmato la moratoria delle esecuzioni capitali
L’umanità negata
i RAGAZZI DELLA III O*
audio, musica e voce narrante, diretto e ci vogliano fare del male, per esempio con Anche quando ignorare diventa chiude- cano a identificare ciò che oggi minaccia
incisivo.Colpisce in modo particolare la ri- la bacchetta, come fanno le maestre, ma re gli occhi e accettare. Accettare che alcu- le nostre e le loro coscienze, che rischia di
entre andavo a produzione di un’aula scolastica da cui ni alunni ricevessero «le pagelle dove ac- sedurle e oscurarle nuovamente. In tanti
«M
più forte perché sono maschi. Poi hai vi-
lavoro, oggi, ho all’improvviso spariscono gli alunni ebrei e sto che brutta quella caricatura dell’ebreo canto al nome c’era scritto di razza ebrai- posti del mondo «tutto questo sta acca-
riconosciuto una un tema torna con insistenza tra i ragazzi sul giornale!?». ca». Accettare che in migliaia «ci troviamo dendo di nuovo — scrive un’alunna — ma
persona (...) Si che occupano oggi quelle classi, molti dei Parole a cui l’amico cristiano risponde: chiusi in un vagone buio schiacciati gli noi non vogliamo saperlo». Ci sono «i
chiama Bruno, quali hanno scelto di mettersi nei panni uni sugli altri: viaggiamo nel nulla, senza musulmani spediti nei campi di rieduca-
«Certe volte vorrei non essere nato in que-
abbiamo combattuto fianco a fianco du- dei loro coetanei: «Rimarrai sempre mio sapere dove ci porterà questo treno» (col- zione» e il calvario di milioni di migranti,
sta famiglia dove i pensieri vengono detta-
rante la guerra. Ora tutti gli passano ac- amico anche se siamo divisi da una leg- pisce come uno schiaffo in pieno volto la lontani e vicini, «fuori dalle nostre case».
canto guardando con disprezzo quella ge». «Non posso credere che quando tor- ti da una sola persona, seguita da un po- A differenza di ottant’anni fa, tuttavia,
polo di ottusi». Per qualcuno poi imme- sala della mostra che riproduce un carro
stella gialla ricamata sulla giacca. Una nerò a scuola tu non ci sarai. Con chi pas- dei viaggi dell’orrore). Accettare, infine, «siamo nell’epoca di internet dove tutti
stella che invece di brillare in cielo, giace serò la ricreazione? Con chi dividerò i desimarsi è particolarmente doloroso: «Ho dovrebbero sapere». C’era il sole ad atten-
che «non posso più andare nel mio nego-
in disparte con il terrore di spegnersi». miei panini? Siamo entrambi italiani, en- riflettuto molto sul fatto che se fossi nata derci fuori dalla mostra. Prima del rientro
zio preferito a comprarmi la frutta secca».
Regna un silenzio insolito in terza O, nella trambi esseri umani e ci assomigliamo an- in quegli anni, sarei stata una tra i tanti a scuola ci concediamo un momento di
Quella frutta secca — un’albicocca — che
scuola media Giuseppe Gioacchino Belli che: stessi capelli, stessa altezza, stesso co- bambini che non sono più tornati a scuola nell’intervista rilasciata quest’anno per il pausa nel Giardino di Sant’Andrea al
e in seguito nelle loro case». Giorno della Memoria, la senatrice Segre Quirinale. La testa di tutti però è ancora
I cattivi non sono pochi in questa storia ha definito il sapore della libertà: lanciata là, tra il vagone e i banchi vuoti. La terza
e non sono solo quelli che indossano una O tarda a disperdersi tra chiacchiere e risa-
dagli americani ai prigionieri di Auschwitz
divisa o firmano le leggi. «A piazza Vene- appena liberati, è il primo boccone che la te. E dal silenzio sgorgano domande che
zia ad ascoltare Mussolini c’erano più per- vanno tutte all’oggi: un mondo senza filo
giovane Liliana assapora dopo la prigio-
sone che a un concerto di Vasco» e nella spinato è possibile?
nia. Ricordare — lo chiede con forza que-
maggioranza dei casi «anche quando non Forse sì ragazzi, grazie a voi.
sta grande testimone di crimini avvenuti
si condividevano gli ideali fascisti si prefe- solo “ieri” — deve servire a tenerci svegli. *Istituto comprensivo Parco della Vittoria
riva restare in silenzio ignorando la situa- I ragazzi ritrovano nella mostra le paro- Scuola media Belli di Roma. Docenti Simo-
zione piuttosto che intervenire». le di Primo Levi lette in classe e non fati- na Barca e Silvia Gusmano
FOCUS / MALINCONIA
Albrecht Dürer
«Melencolia I» (1514)
I
glio alla sua inclinazione umanistica.
Ricci, morto a Pechino nel verla». aristotelica allo spirito degli artisti e
E poco dopo scrisse il suo primo li-
1610 all’età di 57 anni, unì Nella tradizione cattolica e lettera- all’immaginazione. I malinconici so-
bro, Dell’amicizia (1595), il manifesto
l’annuncio del Vangelo, ria (inclusi Dante e Petrarca) la ma- no spiriti geniali che percepiscono
del suo programma missionario.
l’umanesimo rinascimentale e linconia non era affatto buona, ma l’oscurità e la fugacità della condi- La malinconia si risolve nell’amici-
la civiltà cinese della dinastia Ming. un sentimento calamitoso associato zione umana, e immaginano un zia, la sola, tra le cinque virtù confu-
Considerato un gigante di scienza e all’accidia, un vizio capitale. Per i mondo diverso. Inventano immagini ciane, basata sulla scelta personale.
lettere, non si conosce abbastanza il medici greci la malinconia è la ma- visuali e poetiche per rappresentare Matteo ebbe espressioni di commos-
tratto umano — quasi fragile — di lattia umorale delle persone tristi. un mondo altro. sa tenerezza e nostalgia verso i suoi
Matteo Ricci. Aristotele invece si chiede come mai È la malinconia che Ricci scrive amici. Senza l’appoggio fraterno del
Egli confessa più volte di soffrire gli uomini eccezionali siano malinco- essere buona, anzi che avrebbe scru- che introduce la malinconia nel di- zione. La composizione di luogo, in- suo amico Alessandro Valignano sa-
di malinconia. Ne scrisse a Ludovico nici. polo a non avere. È la malinconia battito moderno. Ricci vi è citato segnata dal fondatore Ignazio, è la rebbe stato impossibile adottare in
Maselli, suo superiore a Roma: Studiando i sogni, che il filosofo moderna. Ricci visse nel secolo ben sedici volte. pratica di entrare, grazie alla fruizio- Cina la via dell’accomodamento.
«Non mi causa tanta tristezza il star fa derivare dall’incontinenza della d’oro della malinconia, al cui studio Malinconia e immaginazione, nel- ne di immagini, in uno spazio im- Spesso i missionari litigano, ma
lontano di miei parenti secondo la facoltà immaginativa, arriva a una si prestavano le lettere dei missiona- le lettere di Ricci, vanno insieme, maginativo che conduce alla con- l’amicizia tra Valignano e Ricci ha
carne, sebbene io son molto carnale, straordinaria conclusione: «Vi sono ri. Nel 1621, solo 11 anni dopo la sua proprio come nella famosa incisione templazione. fatto un bene immenso.
quanto di star lontano da Voi, che uomini malinconici i cui sogni sono morte a Pechino, Robert Burton di Albrecht Dürer Melencolia I. Ricci Le immagini creano mondi nuovi Matteo ha avuto una forte amici-
amo più che mio padre. Non so che veri» (Etica Eudemia, VII, 2, 1248° pubblica a Londra Anatomia della si era addestrato all’esercizio dell’im- e conducono la persona fuori da sé, zia con i collaboratori cinesi. Quan-
imaginatione mi viene alle volte, e 30-1248b). malinconia, un trattato fondamentale maginazione negli anni della forma- rendendo possibile un incontro con do l’alto funzionario Feng Yingjing,
gli altri e con l’Altro. L’adozione di che subì ingiustamente il carcere,
immagini sacre con il loro potere morì senza battesimo, Ricci ebbe
immaginifico e persino taumaturgi- commosse parole di speranza per la
co, fu una delle più innovative carat- sua salvezza eterna.
teristiche della missione gesuitica in L’amicizia fu non solo un manife-
Beatitudine e minaccia Cina. sto programmatico, ma anche un
La malinconia di Ricci non è la modo di vivere: «Se non ci fosse
depressione che conduce all’indolen- amicizia, nel mondo non ci sarebbe
Pubblichiamo uno stralcio del libro «Ritratto della malinconia» di za, ma una malinconia buona, im- nemmeno la gioia».
Romano Guardini (Morcelliana, 1999) maginativa. Riconoscendo la sua Matteo Ricci è il missionario
malinconia e il suo “essere molto dell’amicizia. Costruì una fitta rete
Per conto mio, io credo che, di là da qualsivoglia considera- carnale” — un chierico oggi difficil- relazionale che gli ha permesso di
zione medica e pedagogica, il suo significato sta in questo, mente scriverebbe così — rende Mat- realizzare progetti, sogni e immagi-
che è un indizio dell’esistenza dell’assoluto. L’infinito testimo- teo vicino e moderno. nazioni. Raggiunta finalmente Pe-
nia di sé, nel chiuso del cuore. La malinconia è espressione Nel giugno del 1595, nel pieno chino, non la lasciò più. La sua tom-
del fatto che noi siamo creature limitate, ma viviamo a porta a della sua missione, Matteo Ricci col- ba, ancora onorata ai nostri giorni, è
porta con... — ebbene sì, abbandoniamo alla fine il termine leziona una serie dolorosa di falli- segno della forza del vangelo
troppo prudenziale e astratto di cui ci siamo serviti finora: il menti. Sprofonda, come lui stesso dell’amicizia, che abbatte il muro di
termine di “assoluto”; scriviamo al suo posto quello che solo ammette, in uno stato “assai melan- inimicizia che separa persone e po-
si addice — viviamo porta a porta con Dio. Siamo chiamati da conico”. In una lettera a Gerolamo poli. In Ritratto della malinconia
Dio, eletti ad accoglierlo nella nostra esistenza. Costa, un amico d’infanzia, racconta (1928) Romano Guardini descrive la
La malinconia è il prezzo della nascita dell’eterno nell’uo- di aver avuto un sogno: una persona malinconia in termini di confine. Pa-
mo. Forse sarà meglio dire: in determinate persone; determi- gli parla e lo consola, promettendo- role in cui Ricci, e con lui molti mis-
nate, destinate a sperimentare più profondamente tale vicinan- gli di condurlo un giorno a Pechino. sionari, si sentirebbero rappresentati.
za, la pena di tale nascita. Ci sono persone le quali innanzi Matteo capisce che si tratta del Si- «Ci sono quelli che sperimentano
tutto sperimentano ciò che è puramente naturale e umano; si gnore. Fu l’unico sogno di un gesui- profondamente il mistero di una vita
ritrovano in forme ben delineate, in un lavoro chiaramente de- ta che ci sia stato trasmesso in 200 di confine. Non stanno mai decisa-
finito; vivono tra gioie misurate e misurati dolori. La loro si- di anni di presenza in Cina. Il sogno mente o di qua o di là. La malinco-
tuazione terrena è chiara, ci si muovono dentro a tutto loro
non è certo un’invenzione retorica. nia è l’inquietudine dell’uomo che
agio. E qualora non soccombano al pericolo, insito in tanta
Matteo non ne scrisse al superiore avverte la vicinanza dell’infinito. Il
chiarezza, della vana compiacenza e del filisteismo, quando si
né ad altri: è solo la confidenza a un significato dell’uomo sta nell’essere
rendono conto che la loro finitezza è teatro di decisioni di
portata infinita, una esistenza di tal fatto è sempre bella, è no- amico. In nessun modo Matteo po- un confine vivente. L’unico atteggia-
bile. Ci sono altri i quali in certo qual modo sono, senza me- teva immaginare, quando ne scrisse, mento adeguato alla realtà, quello
no, “di là”: non vivono più secondo le leggi terrene; estranei a che la predizione si sarebbe realizza- più autenticamente umano, è in-
Matteo Ricci in un manoscritto cinese (prima del 1610) ta per davvero. E ciò avvenne solo fluenzato dal confine».
questo mondo, stanno in attesa della realtà vera. Anche la vita
di costoro è chiara. Corrono il pericolo di diventare fantastici,
fuori dalla realtà, spogli di ogni serietà. In caso che superino
tale pericolo, e imparino a restare fermi al posto loro assegna-
to, ad attendere vigili, senza trascurare con ciò il compito
quotidiano, per insignificante che possa apparire, anche la lo-
ro esistenza non è meno chiara, non è meno bella. Nel cuore multietnico della Mitteleuropa
Ci sono poi di quelli che sperimentano profondamente il
mistero di una vita di confine. La loro natura è tale che non
stanno mai decisamente o di qua o di là. Vivono nella terra di
nessuno. Sperimentano l’inquietudine che passa dall’una
La Trieste di Keshi Yacoub
all’altra parte: portano in loro i poli dell’umana natura e la
sua interezza, e con ciò stesso anche la possibilità del dissidio.
Medici e psicologi ti sanno dire un mucchio di cose, e tutte
pertinenti, circa le cause e la struttura intima della malinconia. di STEFANO SODARO il luogo di culto della sua comunità, appartie- le foto di chi fu deportato e morì nei campi di
Purtuttavia e spesso, vi frappongono cose talmente banali, che ne ad altra tradizione rituale quel tempio, la sterminio nazisti, di cui la Risiera di San Sab-
non si sa proprio come mandarle d’accordo con la profondità ulla superficie, increspata dal vento di tradizione bizantina, ma Keshi Yacoub si sente ba è l’unico spaventoso testimone in Italia.
e la violenza della passione che sta sotto a quella esperienza.
Ciò che essi ti sanno dire non va oltre la teoria di certe sotto-
strutture fondamentali.
S Bora, del mare del Canal Grande, quello
di Trieste, corrono ondeggianti immagini
di storie, di possibili narrazioni che attraversa-
a casa. E lo stesso gli accade entrando, sulle
Rive, nella chiesa greco-ortodossa di San Nico-
lò, il santo amato dai bambini che reca i doni
Sradicamenti, stermini, genocidi. La sensibilità
africana del nostro amico ne rimane turbata.
Anche gli armeni — cattolici — ebbero una loro
Il vero significato non si rivela se non attraverso lo spirito. no la Storia, che si intersecano con le crona- la notte del 6 dicembre e sembra attraversare
E mi pare che lo si debba formulare così: la malinconia è l’in- che, i nomi, i volti, le sofferenze, le gioie. una città che ben lo conosce, lo attende, vesco-
quietudine dell’uomo che avverte la vicinanza dell’infinito. Keshi Yacoub – chiamiamolo così — si strin- vo canuto dallo sguardo dolce, ecumenico per
Beatitudine e minaccia a un tempo. ge nel suo cappotto, lo attendono i ricevimenti eccellenza. Le memorie sono presenze
degli insegnanti della fi- Il nostro reverendo — figura affiorante come nella città di James Joyce e Italo Svevo
glia, proprio in quella città in visione dallo specchio d’acqua davanti alla
italiana, così lontana dalla Chiesa neoclassica di Sant’Antonio Taumatur- Dove lentamente, nel corso di trecento anni
sua chiesa parrocchiale nel go — ha angosce grandi racchiuse in cuore, ma la cultura dell’«et et»
Corno d’Africa. Perché Ke- altrettanto grandi speranze. È scappato con le
shi Yacoub è presbitero or- barche, è stato accolto, ma non ha più potuto ha fatto sbiadire quella dell’«aut aut»
todosso e, come prevede il esercitare il suo ministero, per semplici motivi
diritto canonico dell’O rien- contingenti, logistici, quasi organizzativi. Però
te cristiano, anche presso i è prete e la sua gente lo sa bene. E lo sanno i chiesa a Trieste. Anche di loro Keshi Yacoub
cattolici, ha moglie e fami- compagni di classe della figlia. Perché a Trieste ha sentito parlare. Chiese antiche, di matrice
glia. Nella lingua tigrina di non è cosa strana o stravagante. precalcedoniana, precisano gli studiosi, partico-
Eritrea il keshi, per appun- Le memorie sono presenze, la cultura dell’et larmente vicine alla sensibilità liturgica e spiri-
to, è il prete sposato, diver- et ha dolcemente fatto sbiadire, nel corso di
tuale del nostro keshi.
samente dall’abba, il prete trecento anni, quella escludente dell’aut aut. La
Fu nel 1719, il 18 marzo, che l’imperatore
monaco. chiesa elvetica e valdese di San Silvestro — la
Quando passa davanti più antica di questa città al confine dei mondi Carlo VI d’Asburgo istituì, con una sua “paten-
alle cupole del tempio trie- — sta accanto, quasi s’accompagna, alla chiesa te”, il porto franco di Trieste e accadde ciò che
stino serbo-ortodosso di di Santa Maria Maggiore, che fu dei gesuiti e oggi può apparire forse singolare: si fecero
San Spiridione, si strugge poi dei frati minori. La Sinagoga parla al cuore ogni genere di sforzi perché quante più perso-
di nostalgia. Entra, si se- dell’intreccio di vie e reminiscenze urbane. Il ne, di quante più provenienze e culture possi-
gna, aspira il profumo di suono di un clarinetto klezmer, quello del mae- bili, giungessero a Trieste, vi impiantassero le
incenso che accarezza le stro Davide Casali, ad esempio, fa sobbalzare e loro imprese, facessero fiorire le loro comunità,
icone e gli affreschi, accen- commuovere. mescolassero le loro lingue in una koinè di re-
de due lumi, uno per i vi- Il passato si fa concretezza attuale, vivissima. ciproca accoglienza. I trecento anni della mo-
La statua di James Joyce a Trieste vi, uno per i morti. Non è Keshi Yacoub ha potuto stringere tra le mani derna Trieste ricorrono proprio in questo 2019.
pagina 6 L’OSSERVATORE ROMANO venerdì 15 marzo 2019
«Emmaus»
per il dialogo
in Mindanao
di FRANCESCO RICUPERO raggiungere gli strati sociali più
complessi».
di CHARLES DE PECHPEYROU «Nonostante le difficoltà e gli Il rappresentante del Pontifi-
ostacoli, noi continuiamo a la- cio istituto missioni estere spie-
Andare laddove nessun leader politi- vorare cercando di non perdere ga che la nuova struttura del
co ha mai osato mettere piede, cioè mai di vista i nostri principali movimento è ispirata a quella
all’estremo nord-est della Repubbli- obiettivi: armonia religiosa, pa- dei focolarini: «Non abbiamo
ca Centrafricana. L’ha fatto invece A colloquio con il cardinale Nzapalainga ce, dialogo interreligioso in l’ambizione di riuscire a opera-
l’arcivescovo di Bangui, cardinale Mindanao»: ne è fermamente re come loro, ma ne seguiamo
Dieudonné Nzapalainga, presidente
della locale Conferenza episcopale,
per andare incontro a tutti i cattolici
del paese, che con coraggio vivono
Dove manca tutto convinto padre Sebastiano
D’Ambra, missionario del Pi-
me, fondatore del movimento
per il dialogo islamocristiano
l’esempio perché sono ben or-
ganizzati. Del movimento Em-
maus — aggiunge — fanno par-
te suore, missionari, sacerdoti e
— sottolinea il presule — come vive-
vano le prime comunità cristiane.
Una diocesi, quella di Bambari, tan-
to estesa quanto sprovvista di infra-
ma non la fede Silsilah, nonché segretario ese-
cutivo della commissione per il
dialogo interreligioso della
Conferenza episcopale filippi-
laici. Lavoriamo tutti insieme,
pianifichiamo una strategia co-
mune al fine di raggiungere il
nostro intento che è quello di
strutture stradali, sanitarie ed educa- na, che a «L’Osservatore Ro- migliorare i rapporti con i lea-
tive, dove lo stato stenta a essere tori, bisogna che depongano pistole braio tra il governo e i gruppi ribelli è guerra, dimostrando che la miseri- mano» non nasconde tuttavia der religiosi musulmani e con
presente e dove i generali ribelli e fucili; la condizione di insicurezza un’intesa di facciata? cordia è realtà. È venuto per espri- le preoccupazioni e le perples- quelli delle altre fedi presenti a
controllano il territorio, ricco di oro infatti allontana i medici, che prefe- mere la sua sollecitudine nei nostri sità sull’esito del referendum Mindanao».
e diamanti. Ma proprio lì il porpo- Ho fatto questa domanda a ogni
riscono rimanere a Bangui. Ho visto confronti. Dopo aver visitato il cen- dello scorso febbraio che ha Nei giorni scorsi, per esem-
rato ha potuto cogliere la testimo- leader incontrato e, come dicevo
la miseria ovunque, e dietro questa tro pediatrico dell’ospedale di Ban- sancito la nascita della nuova pio, alcuni membri del movi-
nianza di una forte solidarietà, tra precedentemente, le risposte variano
miseria l’arricchimento dei generali gui, il Santo Padre ha deciso di ri- Regione autonoma di Bangsa- mento Silsilah hanno accompa-
comunità di credenti e tra genera- a seconda dei gruppi. Le faccio un
ribelli che sfruttano le risorse mine- strutturare l’ospedale in collabora- moro nel Mindanao musulma- gnato quattro medici volontari,
zioni, nonostante la precarietà delle esempio: Abdoulaye Hissène, alla
rarie. zione con il Bambino Gesù. Questa no (Barmm). due italiani e due greci, nelle
condizioni di vita. Nzapalainga non frontiera anglofona, ritiene che i mi- Da giorni infatti alcuni grup- prigioni e nei centri di recupero
nistri dovrebbero appartenere al suo sua manifestazione di misericordia,
ha esitato a incontrare anche i capi Come si sono svolti gli incontri con i non solo teorica ma nei fatti, l’ab- pi ribelli appartenenti ai Bang- di Mindanao, dove hanno pra-
ribelli, con la convinzione che il ribelli? gruppo e non al governo, o ancora
che tutti i giovani combattenti ribel- biamo tutti molto apprezzata. Egli
processo di pace debba avere la col- ha tracciato così la strada invitando
laborazione di tutti. Grazie al mio ruolo di leader spi- li dovrebbero entrare a far parte
rituale, ho avuto la possibilità di in- dell’esercito, il che è impossibile; in gli uni e gli altri a lavorare insieme,
contrare i capi dei gruppi ribelli e di nessun paese al mondo sono stati re- a non essere distruttivi. Tocca a noi
Ci può raccontare la visita pastorale
parlare apertamente. È questo un clutati così tanti giovani. Bisogna ormai mettere in pratica questo
che ha da poco effettuato nel nord-est
mio dovere, vista l’assenza dello sta- prima chiarire la situazione anche se messaggio. Sappiamo che l’agenda
della Repubblica Centrafricana?
to in queste zone. Ho incontrato in il primo positivo effetto dell’accordo politica non è l’agenda pastorale;
Dopo essere stato creato cardinale particolare il grande capo Abdoula- è stato comunque la fine di tutte le dobbiamo sempre ricordare alle
nel novembre 2016, ho iniziato il gi- ye Hissène, che ha parlato per oltre violenze contro i civili. Nel frattem- persone l’importanza della collabo-
ro di visite di tutte le diocesi del due ore per “svuotare il sacco” come po, alcuni generali approfittano del- razione.
paese per incontrare i cattolici che durante una terapia. Kissène ha lo stato di guerra per sfruttare le ric-
hanno pregato per me. Sono stato espresso il suo punto di vista sull’ac- chezze d’oro e diamanti nel nord del Conosciamo il suo impegno a favore
fra l’altro nella diocesi di Bambari, cordo di pace raggiunto a Khar- paese. della pace insieme all’imam e al pasto-
la più grande del paese, al nord. Vi- toum, ed è interessante notare come re protestante di Bangui. Perché il ruo-
sto che in alcune regioni, da una de- quest’intesa, di cui alcuni esponenti È prevista una sua prossima visita in lo che svolgono le religioni nel processo
cina di anni, non ci sono più sacer- locali non sono nemmeno al corren- Germania. Per quale motivo? di riconciliazione è così fondamentale?
doti, i fedeli hanno potuto ricevere te, viene interpretata differentemente
il sacramento della cresima, anche Insieme ad altri esponenti religio- Si tratta di un ruolo importantis-
da un posto all’altro della regione.
nelle periferie dove sono andato per si parteciperemo in Germania a un simo, preponderante, per unire le
incontrare persone che pensavano di incontro organizzato dal ministero persone. Noi siamo uniti nel dire no
Qual è il bilancio di questa visita pa-
essere state abbandonate. È stata dello sviluppo e della cooperazione. alla violenza. D’altronde, di fronte ai
storale?
l’occasione per verificare la situazio- Si parlerà dell’embargo sulle armi ribelli, non c’è differenza tra l’imam,
ne deplorevole nella quale vivono Sono stato molto colpito dall’en- ancora in corso nella Repubblica il pastore o il sacerdote, e le persone
numerosi fedeli. tusiasmo della popolazione che, no- Centrafricana, visto che paradossal- hanno gli occhi puntati su di noi.
nostante la povertà, si dimostra feli- mente i gruppi ribelli si stanno ar- Per quanto riguarda la mia recente
Cosa ha visto? ce e solidale. Sono stato inoltre sor- mando. Vengono usati due pesi e esperienza, per esempio, bisogna ri-
preso dalla coesione sociale, in par- due misure. L’esercito deve avere a cordare che dopo l’indipendenza
A livello di infrastrutture, le stra- ticolare tra cristiani e musulmani, samoro Islamic Freedom Fi- ticato l’agopuntura e insegnato
disposizione i mezzi necessari per nessun ministro ha fatto un viaggio ghters combattono contro i sol- al personale sanitario dell’isola
de sono in cattive condizioni o addi- abituati a vivere insieme e che dimo- fino al nord del paese. L’ho fatto io
proteggere la popolazione. Se ab- dati filippini perché vogliono le tecniche necessarie per la sua
rittura inesistenti; durante il viaggio strano una concreta volontà di riu- in quanto sacerdote, superando la
bandoniamo la Repubblica Centra- creare disordine e rompere gli applicazione. «È stata un’espe-
abbiamo spesso sbagliato strada. scire nell’intento. I giovani non esi- paura e il rischio di attentati. Rap-
fricana a se stessa, c’è il rischio di equilibri nell’isola. «Questo rienza utile e necessaria che di-
Nella stagione delle piogge, gli abi- tano a percorrere molti chilometri presento Cristo, che ha dato la sua
un ulteriore peggioramento della si- scontro in atto che ha già pro- mostra quanto sia importante
tanti vivono isolati dalle altre città. per andare a scuola; l’avvenire è nel- vita, e, se muoio per i miei fratelli,
tuazione. Incontreremo anche gli vocato diverse vittime — spiega aiutare chi soffre a prescindere
Scarseggiano gli insegnanti e i bam- le loro mani, bisogna incoraggiarli. sono nella vita. Noi dobbiamo esse-
amici tedeschi del progetto House padre D’Ambra — dimostra che dal loro credo. Siamo in Qua-
bini ricevono l’istruzione di base dai Per quanto riguarda la comunità cri- re una bussola per i nostri fratelli e
of One, che prevede la costruzione i musulmani a Mindanao non resima e dobbiamo intensificare
loro genitori, che dimostrano molta stiana, essa è rimasta fedele alla sua sorelle.
di un edificio in cui verranno ospita- sono per niente uniti. Ci sono i nostri sforzi e metterci al ser-
buona volontà; tuttavia in alcune fede: la domenica si va in chiesa, si ti i luoghi di culto cristiani, musul- leader religiosi che non hanno vizio degli altri».
zone i più piccoli sono completa- prega e si ascolta la parola di Dio, Nei momenti di sconforto, a quale figu-
mani ed ebraici. accettato di buon grado i risul- Da più di quarant’anni nelle
mente abbandonati a se stessi, per- come facevano i primi cristiani. ra spirituale si rivolge?
tati del referendum e appoggia- Filippine, Sebastiano D’Ambra,
ché mancano gli adulti. Anche il si- Spesso i fedeli ricevono il sacramen- Nel novembre 2015 Papa Francesco ha Appartengo all’ordine degli spiri- no i disordini. Per noi di Silsi- siciliano della provincia di Ca-
stema sanitario lascia a desiderare: to della cresima da adulti, come ha effettuato uno storico viaggio apostolico tani, dunque uno dei miei modelli è lah diventa più complicato la- tania, ha sempre svolto un ruo-
nella città di Ouadda per esempio fatto un insegnante di 26 anni insie- in Repubblica Centrafricana. Quali il venerabile François Paul Marie Li- vorare in questo clima, ma ab- lo di pacificatore e di mediato-
gli operatori sanitari sono andati via me ai suoi alunni; è stato un mo- sviluppi ha avuto tra la popolazione? re con i gruppi ribelli. Da alcu-
a causa dell’insicurezza; una levatri- mento molto commovente perché bermann, che tanto ha amato l’Afri- biamo l’esperienza e il know-
ni giorni ha pubblicato un li-
ce è rimasta per effettuare al posto era stato lui a insegnare catechismo Per gli abitanti della Repubblica ca. Egli diceva che dobbiamo andare how per poter proseguire il
bro, Interreligious Dialogue. The
del chirurgo i parti cesarei necessari per tanti anni. In questi luoghi la Centrafricana il Papa veniva a por- laddove la Chiesa soffre, verso gli cammino. Anzi, abbiamo creato
mission of dialogue and peace in
per salvare vite umane. Agli uomini fede è luce. tare un afflato di pace e di speranza esclusi e gli abbandonati, che sono la all’interno di Silsilah un picco-
the light of the beatitudes, una
e alle donne che girano spesso ar- nel loro paese dimenticato e abban- nostra priorità perché figli di Dio. lo movimento, denominato sorta di vademecum in questo
mati ho fatto presente che, per far sì A che punto è il processo di pace? donato. Francesco ha avuto il co- Noi dobbiamo continuare questa tra- Emmaus, che ha lo scopo di mondo globalizzato e di vio-
che lo sviluppo arrivi nei loro terri- L’accordo di Khartoum firmato a feb- raggio di recarsi in un paese in dizione di amore verso i poveri. intensificare la nostra attività e lenza crescente. Edito in ingle-
se dalla Claretian Communica-
tions Foundation, «vuole essere
uno strumento di formazione al
dialogo e di avvicinamento tra
Nella diocesi nicaraguense di Siuna le religioni». Il testo aiuta a va-
lutare le spiritualità di altre fedi
e allo stesso tempo a capire e a
di EGIDIO PICUCCI
Oasi di pace do alla costruzione della cattedrale insie-
rispettare le differenze tra cri-
stianesimo e islam in generale,
me ad alcune associazioni cattoliche ame- in particolare nel contesto filip-
Vive a Siuna, nella regione autonoma ricane e alla Conferenza episcopale statu- pino. «In questo momento sto-
Atlantico Nord, in Nicaragua, in una ca- cuni membri del governo, inducendo So- viaggiando in macchina, a dorso di mulo nitense. rico — conclude — c’è bisogno
supola aperta a tutti i venti; di notte si ri- moza a imporre il coprifuoco in tutta la e in barca. Alla costruzione della cattedrale colla- di ripensare all’importanza del-
para dalle zanzare come meglio può, gui- nazione. Le distanze sono considerevoli, aumen- borano le parrocchie con il volontariato di le religioni e della dimensione
da un camion bianco, calza un paio di Nei primi anni di apostolato scoprì co- tate dalle strade fangose (la stagione delle una trentina di uomini ogni due settima- spirituale della vita. Il volume
sandali, porta al collo una rozza croce di me il regime avesse cacciato gli opposito- piogge è interminabile) e dal terreno acci- ne, nonostante la crisi che ha colpito la vuole contribuire a riscoprire
legno, ha lo zaino sempre pronto a fianco ri dalla giungla in cui egli stava tentando dentato. Gli abitanti ammontano a cin- diocesi, i cui fedeli vivono di agricoltura e che la pace può essere raggiun-
della porta. È responsabile di una diocesi di organizzare una pastorale per quanti quecentomila, il 70 per cento dei quali so- allevamento. Prima della crisi partivano ta nello spirito del dialogo in-
con quindici parrocchie e settecentocin- erano fisicamente e spiritualmente lonta- no cattolici e molto poveri: la maggior ogni giorno da Siuna ottanta camion pie- terreligioso, partendo dalla spi-
quanta piccole comunità: è un frate mi- ni. Dopo più di quarant’anni si potrebbe parte vive con un dollaro al giorno. Tutta- ni di bestiame per Managua; oggi ne par- ritualità».
nore cappuccino, vescovo di Siuna dal dire che la situazione non sia molto cam- via, Siuna è considerata un posto sicuro, tono solo otto. Una clinica della capitale
2017. Si chiama David Albin Zywiec Si- biata, come si è capito dal mancato invito rimasto ai margini delle sollevazioni ini- visitava quaranta pazienti al giorno; oggi
dor, è nato a East Chicago 72 anni fa, ma dei vescovi alla ripresa dei negoziati per ziate un anno fa, per merito del vescovo e ne visita una quindicina perché la gente
ha origini polacche. È in Nicaragua dal trovare una via d’uscita alla crisi del pae- delle associazioni diocesane che hanno sa- non ha il dollaro e mezzo necessario.
1975, cioè da quando la nazione era go- se, anche se essi continuano ad appoggia- puto appianare le divisioni, spiegando che Zywiec Sidor ne soffre più degli interessa-
vernata da Luis Somoza, figlio di Anasta- re il dialogo. Per questo monsignor i problemi della comunità devono prevale- ti e bussa francescanamente a tutte le por-
sio Somoza ed erede di una dinastia che Zywiec Sidor è molto prudente nella sua re su quelli individuali. «Monsignore — te, «ma c’è troppo egoismo in giro», os-
ha regnato sul paese per sei decenni. Ar- attività socioreligiosa e, pur non perden- dice la gente — ci ha insegnato a non ag- serva. Per quanto può, provvede con la
rivò via terra, ma fu richiamato quasi su- do d’occhio la situazione politica, pensa giungere male al male parlando più del Caritas e inventando lavori rimunerativi;
bito perché, durante le feste natalizie, i soprattutto all’assistenza del suo gregge dovuto». Lui ne dà l’esempio intrattenen- ma è convinto che l’oasi di pace realizzata
sandinisti, che tentavano di prendere il sparso su un territorio vasto quanto i do buone relazioni con tutti, a cominciare tra la sua gente, favorirà la ripresa econo-
controllo in Nicaragua, avevano rapito al- Paesi Bassi e che raggiunge in due giorni, dall’alcalde (sindaco), che sta contribuen- mica.
venerdì 15 marzo 2019 L’OSSERVATORE ROMANO pagina 7
La morte
del cardinale Godfried Danneels
Il cardinale Godfried Danneels, arcivescovo emerito di Mechelen-Brussel (Mali- miglia (1980); alla VI assemblea ge-
nes-Bruxelles) e ordinario militare emerito per il Belgio, è morto dopo una lunga nerale ordinaria, su riconciliazione e
malattia nella mattina di giovedì 14 marzo, nella sua residenza di Mechelen penitenza (1983); alla seconda as-
all’età di 85 anni. Era infatti nato a Kanegem, in diocesi di Brugge, il 4 giugno semblea generale straordinaria, a 20
1933. Ordinato sacerdote il 17 agosto 1957, il 4 novembre 1977 era stato nomi- anni dal concilio Vaticano II (1985),
nato da Paolo VI vescovo di Antwerpen, Anvers. Aveva ricevuto l’ordinazione epi- nella quale fu relatore; alla VII as-
scopale il successivo 18 dicembre. Il 19 dicembre 1979 era stato promosso da semblea generale ordinaria, sui laici
Giovanni Paolo II arcivescovo di Mechelen-Brussel (Malines-Bruxelles) e il 15 (1987); all’VIII assemblea generale
settembre 1980 nominato ordinario militare; quindi, nel concistoro del 2 febbraio ordinaria, sui sacerdoti (1990); alla
1983, era stato creato e pubblicato cardinale del titolo di Sant’Anastasia. Il 18 prima assemblea speciale per l’Euro-
gennaio 2010 aveva rinunciato al governo pastorale dell’arcidiocesi e il successivo pa (1991); alla IX assemblea generale
27 febbraio a quello dell’ordinariato militare. ordinaria, sulla vita consacrata
Il caso Brexit ai lavori dell’assemblea plenaria della Comece (1994); alla seconda assemblea spe-
Il porporato belga si è spento pro- Sant’Anastasia nel concistoro del ciale per l’Europa (1999); alla X as-
dono di Dio
della quale come primo cardinale delle Congregazioni per il culto di-
dell’ordine dei preti era stato uno vino e la disciplina dei sacramenti, (2005) e alla XII assemblea generale
dei protagonisti. Da protopresbitero, per l’evangelizzazione dei popoli, ordinaria, sulla Parola di Dio
infatti, era stato tra i celebranti prin- per l’educazione cattolica e per le (2008). Più volte è stato membro
cipali della messa Pro eligendo Ro- Chiese orientali.
mano Pontifice del 12 marzo 2013; Era stato presidente
BRUXELLES, 14. «Non spetta alla e, cioè, «un aumento delle voci essere per o contro l’Europa. Dio poi la sera del 13 era tra i più vicini della Conferenza dei ve-
Chiesa indicare soluzioni tecni- politiche più estreme. Il modo ci ha messo in Europa. L’Europa a Papa Francesco quando, dopo la scovi del Belgio dall’ini-
che ma, come abbiamo ripetuto caotico in cui si sta discutendo è un dono di Dio». Il segretario fumata bianca, il nuovo vescovo di zio del 1980 fino alla fine
spesso, la Brexit non riuscirà a sulla Brexit — ha aggiunto il pre- generale si è soffermato a parlare Roma si affacciò dalla loggia centra- del 2009, e ordinario mi-
rompere la fraternità che esiste sidente — sta aggiungendo enfasi anche della questione Brexit: le della basilica vaticana; e infine il litare dal 15 settembre
tra noi e i nostri fratelli britanni- e incertezza al cruciale momento «Assistiamo a una grande confu- 19 aveva guidato la preghiera che 1980 per oltre trent’anni,
ci»: è quanto ha affermato l’arci- che il nostro continente e la gen- sione. Siamo come nel caos pri- segue l’imposizione del Pallio du- restando alla guida del-
vescovo di Lussemburgo, Jean- te stanno vivendo». ma della creazione del mondo. rante la messa per l’inizio del mini- l’arcidiocesi di Meche-
Claude Hollerich, presidente del- La Chiesa non ha soluzioni Un momento che può essere di- stero petrino. len-Brussel fino al 18
la Commissione degli episcopati tecniche da suggerire né tanto- struttivo, ma anche un’occasione Nato ottantacinque anni fa nelle gennaio 2010. Aveva poi
dell’Unione europea (Comece), meno “soluzioni-miracolo”: «La per entrare in una nuova dinami- Fiandre orientali, dopo gli studi se- partecipato anche al con-
aprendo ieri a Bruxelles l’assem- Chiesa — ribadisce l’arcivescovo ca. E la Chiesa cattolica — sotto- condari al collegio San Giuseppe di clave che nell’aprile 2005
blea plenaria. Il presule, riferisce di Lussemburgo — vuole essere linea il responsabile della Come- Tielt, nel 1954 aveva conseguito la elesse Papa Joseph Rat-
Agensir, non ha nascosto che presente: presente a livello di ce — spera che si trovi una nuova licenza in teologia all’Istituto supe- zinger.
l’uscita del Regno Unito dal- Unione europea, presente a livel- dinamica tra i popoli che costi- riore di filosofia dell’Università cat- Come primate del Bel-
l’Unione europea «continua a es- lo nazionale e accanto alle perso- tuiscono l’Europa. Anche nel ca- tolica di Lovanio e quindi, nel 1961, gio aveva accolto Gio-
sere fonte di costante apprensio- ne, il più possibile». In tale con- so in cui si raggiunga un accor- la laurea in teologia presso la Ponti- vanni Paolo II in occasio-
ne per il presente e il futuro», testo, l’appello lanciato dai ve- ficia università Gregoriana di Roma. ne della visita pastorale
do, che sia soft o duro, noi tutti
ma «non dobbiamo permettere scovi a tutti i cittadini è di anda- Due anni dopo l’ordinazione sacer- compiuta dal 16 al 21
siamo destinati a vivere e a lavo-
che questo processo così difficol- re a votare. La Commissione de- dotale, ricevuta nel 1957 per il clero maggio 1985. E lo stesso
rare insieme rispettando le scelte aveva fatto il 3 e il 4
toso possa impedire il nostro gli episcopati dell’Unione euro- e la diversità di ciascuno». di Brugge, era stato nominato diret-
progredire in avanti». pea è molto impegnata infatti in tore spirituale del seminario mag- maggio 1995, quando Pa-
I vescovi riuniti a Bruxelles pa Wojtyła era ritornato
L’incontro — a cui ha parteci- una campagna di sensibilizzazio- giore della diocesi. Divenuto dieci
guardano dunque a Londra per- per la seconda volta in
pato il presidente della Commis- ne al voto europeo. «Alla Chiesa anni dopo professore di teologia
ché la Brexit «non è una questio- Belgio per beatificare pa-
sione europea Jean-Claude Jun- — ha dichiarato al Sir padre Oli- all’Università cattolica fiamminga di
ne solo britannica. Quando una dre Damiano de Veuster, missiona- dei consigli della Segreteria generale
cker, con il quale i vescovi si con- vier Poquillon, segretario genera- Lovanio, alla fine del 1977 era stato
parte del corpo è ferita, soffre e rio che si consacrò ai lebbrosi a Mo- del Sinodo. E con Papa Bergoglio,
fronteranno sulla necessità di ri- le della Comece — sta a cuore la nominato da Papa Montini vescovo
scoprire l’identità comune basata costruzione di un’Europa più in- vive un momento di difficoltà, lokai. Il 10 dicembre 1989 aveva par- per nomina pontificia, aveva parte-
tutto il corpo soffre. Sul piano di Antwerpen, Anvers. Nei due anni
sui valori cristiani — si è aperto clusiva, un’economia di mercato tecipato nella basilica vaticana an- cipato alla III assemblea generale
in cui aveva guidato la diocesi, ave-
dopo che da Londra era giunta sociale e un nuovo umanesimo economico, per esempio, vedia- che alla canonizzazione di Muziano straordinaria del Sinodo dei vescovi
va dedicato molto del suo tempo al-
la notizia che il parlamento bri- cristiano e vuole che l’Europa mo che sono i più deboli a essere Maria Wiaux guidando una folta sulle sfide pastorali sulla famiglia
la direzione spirituale dei preti e de-
tannico ha detto no anche all’ul- continui a svolgere il suo ruolo colpiti». Agli uomini e alle don- delegazione della Chiesa belga. nel contesto dell’evangelizzazione
gli animatori della pastorale, incre-
timo tentativo del primo ministro anche nel mondo. I social — ha ne che in questo momento stan- Autore di articoli, studi e saggi di (ottobre 2014) e alla XIV assemblea
mentando la collaborazione tra la
Theresa May di salvare l’accordo aggiunto — ci hanno abituato a no lavorando per determinare le notevole portata teologica ed eccle- generale ordinaria sul tema della vo-
componente sacerdotale e quella del
con l’Ue dopo alcune concessioni ricercare risposte semplici a situa- clausole e i tempi di uscita del siale — tra i quali La parola e l’azione cazione e la missione della famiglia
laicato impegnato. Nel 1978 Giovan-
ottenute l’11 marzo da Bruxelles. zioni complesse e questo può Regno Unito dall’Ue, padre Po- di Giovanni Paolo II per la pace nel nella Chiesa e nel mondo contem-
ni Paolo II, poco dopo la propria
Altro tema al centro del dibat- creare frustrazioni». quillon chiede di essere coraggio- mondo, La triplice nascita del Signore, poraneo (ottobre 2015).
elezione al pontificato, lo aveva de-
tito della Comece sono natural- Poquillon si dice convinto che, si: «Si trovano ad affrontare una signato presidente delegato — insie- Riconciliazione e penitenza: la Chiesa
mente le elezioni parlamentari «se non andiamo a votare, altri situazione inedita. Spero che me al cardinale Willebrands — del riconciliata e riconciliatrice e altri
europee che si svolgeranno dal 23 lo faranno al posto nostro e, allo- l’unità prevalga, spero che la Sinodo particolare dei vescovi dei pubblicati anche sul nostro giornale
al 26 maggio. «Siamo convenuti ra, non possiamo lamentarci se preoccupazione per il bene co- Paesi Bassi, tenutosi poi nel gennaio — era intervenuto spesso sul tema
qui in un tempo che non può l’Europa prende una direzione mune guidi le loro scelte e, in 1980. della famiglia e sull’impegno pasto-
non essere importante per il futu- che non condividiamo. Abbiamo ogni caso, vorremmo dire che Intanto, alla fine del 1979, lo stes- rale della Chiesa nel vecchio conti- Lutto nell’episcopato
ro del nostro amato continente», un’occasione per influenzare le questa fraternità che esiste tra noi so Papa Wojtyła lo aveva promosso nente nel passaggio tra i due millen-
ha detto al riguardo monsignor politiche dei prossimi cinque an- e loro, rimarrà sempre. Spero, alla sede primaziale del Belgio come ni.
Hollerich. Ciò che preoccupa ni e di scegliere le persone e i dunque, che usciremo da questa successore del cardinale Suenens. E Infine aveva partecipato a nume- Monsignor Joachim Mbadu Ki-
l’episcopato europeo è quanto al- volti a cui vogliamo affidare la crisi senza aver causato ferite irri- in tale veste era stato creato e pub- rosi Sinodi dei vescovi: alla V as- khela Kupika, vescovo titolare di
cuni sondaggi già fanno presagire nostra fiducia. Non si tratta di mediabili». blicato cardinale del titolo di semblea generale ordinaria, sulla fa- Belesasa, è morto alle 22 del 12
marzo nell’ospedale di Kinshasa,
nella Repubblica Democratica
del Congo, dove era ricoverato
da qualche tempo.
Il compianto presule era nato
Riunione a Istanbul della commissione internazionale dell’Ordine francescano frati minori il 10 marzo 1932 a Phuka Kumbi,
in diocesi di Boma, ed era stato
Fraternità
e accoglienza
«La nuova frontiera del cristianesimo è la di noi: come possiamo auspicare pace per «radicare in Cristo e nel suo amore il no-
fraternità». È questo lo spunto di riflessio- il mondo intero se non invochiamo» lo stro sguardo». Perché, come aveva ben ca-
ne offerto al Papa e ai membri della Curia Spirito per custodire, a partire dalle singo- pito La Pira, «radicarsi nell’amore di Cri-
romana riuniti ad Ariccia per gli esercizi le comunità ecclesiali, «il dono fragilissi- sto non può non invitare il nostro cuore
spirituali. Lo ha suggerito l’abate Bernar- mo della concordia, dell’unità, della frater- ad amare l’altro, l’uomo, il prossimo,
do Francesco Maria Gianni che — la mat- nità e della pace»? E ciò vale anche per la l’umanità». La bussola — ha spiegato il
tina di giovedì 14 marzo, nella sua settima città intera in cui la Chiesa deve essere predicatore citando a riguardo anche alcu-
meditazione — ha approfondito il tema proprio questo «fermento». ni passaggi del pensiero di Pierangelo Se-
dell’«accoglienza» con l’obiettivo di giun- Un compito pressante che, ha ricordato queri — sta nella «prossimità evangelica».
gere alla comprensione profonda del signi- il predicatore, si ritrova anche nella lettera È quell’atteggiamento, ha aggiunto rifa-
James Crabb, «Fraternità»
ficato di una Chiesa «dalle porte perenne- Humana communitas inviata da Papa Fran- cendosi all’esperienza monastica, che san
mente aperte». cesco in occasione dei 25 anni dalla fonda- Benedetto chiede nei confronti dell’ospite,
Idealmente ormai quasi giunto alla «cit- zione della Pontificia Accademia per la vi- perché ogni ospite è «lo stesso Cristo che vo» qualsiasi «ripiegamento e tentazione per il dialogo tra Dio e l’uomo. In questo
tà posta sul monte», meta dell’itinerario ta. Qui emerge l’invito a una Chiesa ospi- viene accolto in comunità». La persona da individualistica che può talvolta, purtrop- senso la «liturgia dei cristiani è la liturgia
quaresimale di riflessione sostenuto dalla tale, per tutti, per riabilitare ogni creatura accogliere è quindi un’occasione di grazia, po, impoverire il nostro senso di apparte- del povero, la liturgia che manifesta
poesia di Mario Luzi e dal “sogno” lapi- di Dio «alla lieta speranza della sua desti- è la «misericordia del Signore» che per- nenza al popolo di Dio». Fondamentale un’etica di donazione, un corpo dato,
riano, il predicatore ha spiegato che la nazione». Ogni società è chiamata a sen- mette di vivere un’esperienza pasquale. nel documento conciliare, secondo dom un’etica di condivisione, l’unico pane per
Gerusalemme celeste non è tanto «una cit- tirsi riabilitata. Nessuno è escluso. La Un’attenzione, un’apertura che deve allar- Gianni, è il riferimento al regno di Dio molti, un’etica di solidarietà e di carità, la
tà ideale, ma un ideale di città», nella Chiesa «deve accompagnare l’umanità» in garsi a tutti gli uomini, una vocazione a che può dilatarsi solo se «accettiamo di colletta per i bisognosi. Dove il Povero ha
quale le porte sono «spalancate perché un percorso in cui ognuno si senta «gene- essere presenza fraterna anche fra rappre- accogliere, di vivere, di rimanere nella co- la “P” maiuscola: è Gesù».
tutta l’umanità vi possa finalmente accede- rato dal desiderio di Dio» e «liberato dal- sentanti di religioni e culture differenti, munione trinitaria». Anche Giovanni Pao- Così si potrà «accendere il fuoco nel
re e incontrare e sperimentare la grande la necessità e dal bisogno». perché — ha ricordato citando uno dei lo II nell’esortazione Vita consecrata sottoli- cuore del mondo» e «restituire con la lu-
promessa di Dio che si fa realtà». Non Proprio dalla lettera del Pontefice dom monaci martiri di Thibirine, Christian de neava il signum fraternitatis, il «riflesso del- ce, a ogni uomo e donna inghiottiti dalle
muri, quindi, perché — come scrive nel Gianni ha estrapolato alcune domande da Chergé — «c’è una presenza del Dio fra la Trinità nella storia», che non è solo re- tenebre del peccato, della disperazione,
suo ultimo libro il filosofo Rober- gli uomini che proprio noi dobbiamo as- sponsabilità dei consacrati ma «tratto tipi- della disillusione, della solitudine, la bel-
to Mancini — «i muri imprigiona- sumere». co della Chiesa». Richiamo alla fraternità lezza della vocazione cristiana, la coralità
no chi li costruisce». E, ha ag- «Abbiamo molto da imparare — ha con- che, sull’esempio della «piena condivisio- di una trasfigurazione che riscatta la no-
giunto dom Gianni, ne era ben cluso l’abate di San Miniato — dalle esi- ne vissuta con Cristo dai Dodici», è stato
genze di un’ospitalità radicalmente evan- stra vita e la pone in questo respiro alto,
consapevole Giorgio La Pira, il fatto da dom Gianni direttamente ai suoi di bellezza, di gioia, che tante volte evo-
quale ha voluto che la sua città gelica, per la città, per la Chiesa intera». uditori, come Curia romana: «Anche voi
Certo, ha aggiunto, occorre in questo fare chiamo come frutti bellissimi che il Signo-
fosse «vessillo di speranza, di siete chiamati a una sorta di vita fraterna, re a piene mani dona ai nostri cuori e vi-
gioia e di pace». Firenze, lo ricor- propria «la logica apparentemente perden- coesa, intorno alla figura, al magistero, al-
te dell’amore del Signore Gesù, che è una te». In città in cui spesso si incontrano
da Luzi nella sua poesia, allora fu la fedeltà e alla lealtà al nostro Papa». persone «che vogliono smettere di vivere,
proprio così, ed è questo un «ri- logica inevitabilmente crocifissa, perché si Ma la fraternità, l’unità, innanzitutto
generi la Pasqua». E, citando l’Opus Flo- che si accontentano — non è un gioco di
cordo da poter attualizzare». Co- nella Chiesa, «non è affatto un dono parole — di una mera sopravvivenza, che
me? «Stringendoci la mano sugli rentinum di Mario Luzi, ha auspicato una scontato», va «implorata» nella preghiera
Chiesa dalle «porte perennemente aperte rifiutano di agire salvo lo stretto necessa-
spalti di pace nel segno di San e alimentata con l’Eucaristia, «nella consa- rio, per tirare avanti, nulla di più», l’amo-
Miniato». La Pira trasformò infat- perché tutti, passandoci, sentano vivo il pevolezza della sua inalienabile forza di
respiro incessante di quel soffio evangelico re per la gente, amore eucaristico, può «ri-
ti quei bastioni «da baluardi di at- coesione». Chi infatti partecipa di un solo
che lo Spirito Santo, nonostante le nostre schiarare un mondo buio, gli ardenti desi-
tacco e di difesa militare» a «spal- pane e di un solo calice, chi è unito a Cri-
resistenze, fa attraversare nel cuore di cia- deri, l’alito che riaccende la fiamma degli
ti di pace», secondo la logica di sto in un solo corpo, può «portare frutti
scuno di noi». antichi santi, per dare a tutti il coraggio di
una fraternità che «si apre all’al- di vita eterna per la salvezza del mondo».
La meditazione sul tema dell’accoglien- vivere e di agire».
tro, all’ospite, al pellegrino, ma La liturgia stessa, ha spiegato l’abate, ri-
za era prevista per il giorno precedente, È, ha suggerito dom Gianni, quella
anche al potenziale nemico, a co- sveglia in tutti «la consapevolezza del me-
ma dom Gianni nel pomeriggio di merco- raviglioso dono di partecipare, per grazia «gioia della missione nel cuore infuocato
lui che le nostre paure trasforma- del mondo» alla quale alludeva La Pira
ledì l’aveva sostituita, in cerca di una con- e per mistero, senza alcun merito, a una
no in minaccia, in rischio». quando nel 1954, inaugurando il quartiere
sequenzialità logica. Ha infatti preso comunione che vogliamo tornare ad acco-
In questo contesto, ha detto dell’Isolotto a Firenze, diceva che «ogni
spunto dal verso finale della poesia di Lu- gliere e a custodire con un cuore purifica-
l’abate di San Miniato, suonano La scultura dedicata a La Pira nel quartiere Isolotto di Firenze città racchiude in sé una vocazione e un
zi Siamo qui per questo — «Stringiamoci la to dalla penitenza, per non smentire e in-
assolutamente attuali le parole mistero» e invitava a una fraternità tra cit-
mano sugli spalti di pace nel segno di San debolire questa missione in ordine alla sal-
scritte da La Pira a una badessa tadini chiamati a sentirsi «membri della
Miniato» — consapevole che «la Chiesa, vezza del mondo, questo dilatare i confini
nel 1959. In esse ragionava sulla missione sottoporre ai presenti quasi come un esa- stessa famiglia».
la città, possono essere esperienze di vera del Regno».
cristiana richiesta a chi, come lo stesso sin- me di coscienza. Fra queste, una in parti- Oggi, ha constatato il predicatore, le
accoglienza se vivono anzitutto nella loro Fondamentale è una sempre più «inten-
daco di Firenze, era chiamato a operare colare dedicata al tema di un «umanesimo intimità un’autentica fraternità». E «fra- città sono abitate da tante divisioni ed è
sa consapevolezza di cosa comporti vivere
nella società civile. Occorre, scriveva, ri- fraterno e solidale». «Abbiamo fatto abba- ternità» è stata la parola chiave attorno al- urgente una testimonianza «a favore di un
l’Eucaristia, comunicarci all’Eucaristia, do-
lanciare «speranze di pace, speranze civili, stanza — ha chiesto — per offrire il nostro la quale è ruotata l’intera riflessione del urbanesimo evangelico, di un volto umano
narci a essa perché la nostra vita diventi
speranze di Dio e speranze dell’uomo». E specifico contributo come cristiani a una predicatore, che l’ha declinata nella speci- dono». L’esperienza eucaristica, infatti, della vita urbana». Perché la città — ha
in un’epoca in cui — come più volte affer- visione dell’umano capace di sostenere fica accezione di «comunità», «esperienza conduce direttamente al «realismo evange- concluso citando il discorso di Papa Fran-
mato da Papa Francesco — si assiste a una l’unità della famiglia e dei popoli nelle decisiva della vita della Chiesa» ma anche lico con il quale il Signore Gesù non scan- cesco ai sindaci il 30 settembre 2017 — è
«terza guerra mondiale a frammenti», bi- odierne condizioni politiche e culturali, o della vita politica e civile di un paese. sa la nostra umanità» e porta a diventare, un «organismo vivente, un grande corpo
sogna fare in modo che «ogni città sia addirittura ne abbiamo persa di vista la Ancora una volta, come nei giorni scor- concretamente, nelle città, «testimoni di animato», dove se una parte respira a fati-
luogo dell’accoglienza da cui si rinnovi un centralità, anteponendo le ambizioni, della si, il predicatore ha fatto riferimento alla salvezza». Gesù, ha spiegato dom Gianni, ca è anche perché non riceve da altre ossi-
messaggio di pace e di speranza». Un nostra egemonia spirituale sul governo Lumen gentium, per ricordare «come Dio «vuole che tocchiamo la miseria umana, geno a sufficienza. Ecco allora «la città
compito questo che La Pira attribuisce al della città secolare, chiusa su se stessa e volle santificare e salvare gli uomini non che tocchiamo la carne sofferente degli al- degli incontri, dell’amicizia, della fraterni-
servizio di ogni uomo politico, ma che la sui suoi beni, alla cura della nostra comu- individualmente, e senza alcun legame tra tri»: non basta una «generica dinamica tà auspicata in passaggi molto belli del
Chiesa non può non caldeggiare e, di fat- nità locale, aperta all’ospitalità evangelica loro, ma volle costituire di loro un popolo psicologica interpersonale». Serve invece suo magistero, della tradizione di una
to, non testimoniare. per i poveri e i disperati?». che lo riconoscesse secondo la verità e lo un coinvolgimento totale, «eucaristico» Chiesa attenta a questa dimensione che fi-
Così il sindaco fiorentino, ha sottolinea- Il segreto dell’azione sta nella consape- servisse nella santità»: parole attraverso le nelle città, nelle vite degli uomini. Ed è, nalmente ci ispira il gesto umile e corag-
to dom Gianni, «chiama in causa ciascuno volezza di un disegno salvifico. Occorre quali si può «liquidare in modo definiti- anzi, proprio l’Eucaristia a essere fermento gioso di stringerci la mano».
Il grido di sant’Agostino «Rientra in te stesso» al centro delle prediche quaresimali di padre Raniero Cantalamessa