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HEGEL

VITA

Nasce nel 1770 a Stoccarda (Germania)

Nuova visione della filosofia rispetto a Kant:

KANT HEGEL

Ha una cattedra di Filosofia all’Università, Insegna solo Filosofia. Ritiene le scienze


all’interno dell’insegnamento della filosofia inferiori alla Filosofia, quindi non se ne occupa.
insegna anche Scienze (fisica, matematica, Si occupa di logica e dei problemi della
astronomia, ecc.) conoscenza, della morale, dell’arte, della
religione, ecc.
Filosofia come ragione di vita: il filosofo dedica
tutta la sua vita alla filosofia (è una specie di Nuova concezione della filosofia come
monaco che vede la conoscenza come una mestiere. Oltre ad insegnare filosofia, H. ha una
missione) famiglia come gli altri ed è inserito nella routine
quotidiana come tutti.

DAL 1770 AL 1800

FORMAZIONE

Studia in un istituto tedesco di Teologia (per chi vuole, questo percorso di studi porta a diventare
prete protestante), frequentato dall’élite della gioventù tedesca.

È un ambiente stimolante, oltre per i compagni geniali che lo circondano, anche perché è il periodo
della Rivoluzione Francese: H. all’inizio era entusiasta degli ideali dell’Illuminismo e della Riv.
Francese, ma poi rimane deluso perché vede la rivoluzione portare solo terrore. Da questo diventa
conservatore.

Lavora come precettore a BERNA E FRANCOFORTE.

Scrive: SCRITTI TEOLOGICI GIOVANILI

DAL 1800 AL 1808

Si trasferisce a JENA.

Inizia a insegnare senza stipendio, poi ottiene presto una cattedra pagata.

Ritrova Schelling (che è più vecchio di lui e che era stato suo compagno di studi all’università), con
il quale collabora prima di distaccarsene.
Scrive: FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO (prima opera originale)

DAL 1808 AL 1816

Si trasferisca a NORIMBERGA.

Diventa Preside di un Liceo. Continua però a scrivere di filosofia e diventa sempre più famoso.

Scrive: LA SCIENZA DELLA LOGICA

DAL 1816 AL 1818

Si trasferisce a HEIDELBERG, dove gli viene offerta una cattedra all’università

Scrive: L’ENCICLOPEDIA DELLE SCIENZE FILOSOFICHE IN COMPENDIO (compendio = sintesi,


riassunto)

DAL 1818 AL 1831

Viene chiamato a BERLINO (attuale capitale della Prussia), ad insegnare all’Università.

H. era diventato il più famoso filosofo della Germania, per questo l’Imperatore lo chiama a Berlino,
con l’intenzione di rendere la città un importante polo culturale.

Diventa Rettore della Facoltà di Filosofia. Si dedica all’insegnamento, quindi non pubblica molte
opere in questo periodo.

Scrive: LINEAMENTI DI FILOSOFIA DEL DIRITTO

Vengono pubblicati postumi (dopo la morte) gli appunti delle sue lezioni:

LEZIONI DI FILOSOFIA DELLA RELIGIONE

LEZIONI DI FILOSOFIA DELLA STORIA

LEZIONI DI STORIA DELLA FILOSOFIA

LEZIONI DI ESTETICA

Muore di colera nel 1831


A QUALE CORRENTE FILOSOFICA APPARTIENE HEGEL?

IDEALISMO = filosofia che nasce in Europa nell’epoca del Romanticismo

- I principali filosofi idealisti sono FICHTE, SCHELLING, HEGEL (in ordine cronologico).

- DIFFERENZA tra Idealismo e Romanticismo: la filosofia idealista attribuisce il primato all’uso


della ragione e non al sentimento, come fanno i romantici.

- Critica l’Empirismo perché:

 Per gli empiristi, la realtà è materia, da studiare scientificamente

 Per gli idealisti, la realtà è SPIRITO, PENSIERO, RAGIONE, IDEA, quindi non può essere
studiata scientificamente (empiricamente)

- Critica l’Illuminismo perché:

 Illuminismo si concentra su singoli aspetti della realtà

 Idealismo, attraverso la ragione, vuole comprendere l’ASSOLUTO, il TUTTO, l’ESSENZA DELLA


REALTA’.

 Usando la RAGIONE, scopre che la realtà è un ASSOLUTO SPIRUTALE:

 Tutti I FENOMENI che costituiscono il mondo che conosciamo (mondo finito, empirico,
molteplice) non sono altro che la MANIFESTAZIONE DELL’INFINITO

 La natura e la materia hanno senso solo come parte del tutto

SCOPO DELLA FILOSOFIA  comprendere come tutti i singoli aspetti della realtà fanno parte del
tutto (= assoluto spirituale).

Esempio: avviene così nella religione. Comprendiamo la natura come espressione del pensiero di
Dio. Nell’Idealismo si deve sostituire la parola Dio con IDEA (o SPIRITO o ASSOLUTO).

“TUTTO CIO’ CHE è, è ESPRESSIONE DELLO SPIRITO”: tutte le cose reali sono espressione dell’Idea.

NON interessa conoscere le SCIENZE (rapporto causa-effetto, fenomeni, ecc.). questa conoscenza è
inferiore rispetto alla conoscenza dell’Assoluto.

Logica della ragione/dell’assoluto organizza il tutto e fa in modo che tutto funzioni.


L’ASSOLUTO PER HEGEL

Assoluto = SPIRITO, realtà dinamica in analogia alla soggettività

SPIRITO fa pensare all’ANIMA.

Attività dell’ANIMA:

- PENSARE

- SENTIRE EMOZIONI

L’anima è in continuo movimento (DINAMISMO) perché pensa, spera, progetta, realizza.

Lo SPIRITO è un’anima di dimensioni cosmiche.

La concezione di HEGEL è ≠ da quella di SCHELLING

SCHELLING HEGEL

ASSOLUTO = realtà in cui tutto è da sempre Lo SPIRITO è dinamico, in continuo


identico a tutto. È statico cambiamento.

↓ È pieno di differenze.

Hegel critica Schelling, Lo Spirito è una realtà che cresce, si sviluppa,


aumenta, si modifica, si realizza, più va avanti
dice che il suo assoluto è
più diventa perfetto, anche se è già perfetto
“la notte in cui tutte le vacche sono nere” dall’inizio.

(vuole dire che di notte è tutto uguale a se Lo spirito per realizzarsi (cioè diventare
stesso perché non si distinguono i colori. Non ci pienamente se stesso) ha bisogno di diventare
sono distinzioni) natura, uomo, fenomeno…

L’assoluto è illimitato, ma diventa limitato alla


fine dei suoi movimenti. Il limitato è perfetto. È
infinito, ma si chiude quando si realizza e ha
una fine, compie il suo percorso.

ASSOLUTO = insieme di potenzialità che si realizzano nella storia. Diventa perfetto alla fine di un
percorso che segue delle regole.

DIALETTICA = legge di sviluppo dello Spirito. Può essere vista come il ritmo di movimento dello
Spirito.
Movimento circolare composto da 3 passaggi (= TRIADE DIALETTICA):

1. TESI: ogni ente reale ci appare per quello che è

2. ANTITESI: è il contrario della tesi. Permette di stabilire delle relazioni tra i due opposti

3. SINTESI: mette insieme i passaggi precedenti, permette di superare il conflitto tra opposti, è
il momento della riconciliazione. Permette il progresso perché conserva il meglio dei due
passaggi precedenti.

ESEMPIO 1: comprendere il tempo che passa

1. Giorno = dal sorgere del sole al tramonto. È una realtà che ci appare davanti in modo
semplice.

2. Giorno/Notte = dal tramonto del sole all’alba. È l’opposto del giorno.

3. Giorno = si ragiona in modo più complesso. Il giorno è di 24 ore (giorno e notte)

ESEMPIO 2: la pace

1. Pace = definita nella sua entità per come ci appare

2. Pace/Guerra = scontro. Inizia il movimento

3. Pace = dal conflitto pace-guerra lo stato di un popolo ne risulta diverso (es. nuovi confini). Si
ritorna alla pace, ma in modo diverso

quindi:

- Ogni realtà apparentemente ha una sua identità chiara, semplice. Si presenta per quello
che è al di fuori delle relazioni.

- In realtà, ogni cosa ha delle relazioni in particolare con il suo opposto. Senza relazioni
(anche nel senso di scontri e conflitti), ogni cosa rimane statica.

- Serve un terzo momento che sintetizzi i primi due per avere un progresso. La sintesi torna
alla tesi ma in modo nuovo (nuova tesi ad un livello superiore).

Ogni conflitto porta ad una nuova soluzione, cioè ad una salita di livello: lo spirito porta sempre ad
un miglioramento. Ciò che a noi sembrano sbagli (contrasti, conflitti…) per lo Spirito è progresso.
Lo spirito avanza sempre secondo un suo piano di sviluppo  OTTIMISMO MASSIMO

ESEMPIO: guerre, carestie ecc. ai nostri occhi sono degli ostacoli (perchè noi siamo limitati), in
realtà sono indispensabili nell’ottica dello Spirito: tutto è funzionale all’avanzamento dello Spirito.

PARADOSSO: lo Spirito che si manifesta nella realtà ha uno sviluppo infinito ma anche finito
(perché ha un termine: la sintesi). Perché il percorso dello Spirito sia perfetto deve concludersi ed
essere compiuto.
Hegel ha una concezione finalistica della realtà: tutto è determinato e avviene secondo un piano,
cioè non a caso, tutto si muove verso l’obiettivo fissato dallo spirito.

Cosa c’è dopo che il percorso dello Spirito si è concluso?

- I cristiani dicono che dopo c’è l’eternità

- Hegel dice solo che lo Spirito si è compiuto e diventa perfetto.

Hegel muore all’improvviso, quindi non ci è dato sapere come avrebbe sistemato la sua teoria.

FRASI DI HEGEL

1) “La notte in cui tutte le vacche sono nere” critica alla concezione dell’Assoluto di
Schelling

2) “il reale è razionale, il razionale è reale” Lo Spirito è assoluto e perfetto, non può
sbagliare. il negativo appare così solo agli occhi umani imperfetti, incapaci di cogliere il
tutto.

i) Il reale è razionale = ogni cosa che esiste risponde ad un piano razionale. Non è caotica
e casuale, ma razionale

ii) Il razionale è reale = tutto ciò che è razionale e logico esiste. C’è perfetta coincidenza tra
il piano delle cose (realtà) e del pensiero. Non c’è separazione tra idee-pensieri e realtà.

In Hegel scompare la distinzione tra

Mondo reale e Idee  Platone

Res cogitans e res extensa  Cartesio

Realtà e pensiero sono due facce della stessa medaglia.

Il pensiero umano, essendo parte della ragione Universale, può cogliere la realtà fino in fondo.

Quale forma di pensiero umano è capace di comprendere la realtà?

- NON la scienza: coglie singoli fenomeni, non il tutto, non coglie le relazioni

- NON l’arte: gli artisti colgono la realtà solo con il sentimento, ma la parola è inadeguata a
tradurre la realtà colta dal sentimento che non riesce ad essere espressa fino in fondo
- LA FILOSOFIA: è l’unica forma di comprensione della realtà. Usando la dialettica (tesi-
antitesi-sintesi), passo dopo passo, ragionamento dopo ragionamento, arriva a cogliere la
realtà. Usa un pensiero speculativo: attraverso la dialettica si comprende il mondo perché il
mondo evolve in modo dialettico.

FUNZIONE DELLA FILOSOFIA: comprendere la realtà in modo retrospettivo. Perde la sua


funzione propositiva e critica, perché non può dire che le cose sarebbero dovute andare in un
altro modo: lo Spirito è perfetto, quindi la filosofia non fa altro che certificare ciò che si è svolto
secondo il piano dello Spirito.

Hegel raffigura la filosofia usando l’immagine della NOTTOLA DI MINERVA.

La nottola è una civetta,uccello notturno e animale sacro a Minerva, dea della guerra, della
saggezza e della filosofia. Per i greci è Atena.

Come la civetta che inizia il suo volo solo al tramonto del giorno, anche la filosofia arriva a cose
fatte e si guarda indietro: fotografa l’esistente, certifica l’azione dello Spirito. Non propone nulla di
nuovo. Inizia ad operare quando si conclude un periodo storico. Ha una funzione retrospettiva di
legittimazione, non propositiva e critica.

L’ultima filosofia sarà quella capace di comprendere tutta la realtà e che avrà alle spalle tutto
losviluppo dello Spirito. Più si procede più comprende il tutto. Questa filosofia per Hegel è la sua!

COME HEGEL VEDE LA FILOSOFIA

FILOSOFIA = attività propria dello Spirito, attività razionale pura che ha la funzione di
comprendere la realtà. ↓

“Usa la ragione per comprendere la ragione”

È la manifestazione più alta dello Spirito.

CRITICA ALLA FILOSOFIA DELL’ILLUMINISMO: è una filosofia immatura perché critica, usa
l’intelletto per dividere, non coglie l’unità. Andava bene per quel periodo storico, ma ora è
superata.

CRITICA IL PENSIERO DEI ROMANTICI: non è l’arte la forma più alta per cogliere la realtà, ma la
filosofia che usa la ragione. La razionalità si realizza nella realtà. Ragione e realtà sono due piani
fusi insieme.

La filosofia di Hegel fa parte dell’IDEALISMO perché tutta la realtà è IDEA. La materia è solo una
delle manifestazioni dell’Idea.

NB. RAGIONE = IDEA = SPIRITO = ASSOLUTO… sono tutti sinonimi!!!


La Ragione è dinamica. Diventa perfetta quando ha passato tutti i suoi stadi di cambiamento. Lo
sviluppo deve avere un punto di arrivo, un traguardo da raggiungere.

LA FILOSOFIA DI HEGEL è SISTEMATICA

Si pone come obiettivo quello di trattare TUTTI gli aspetti della realtà.

Hegel introduce l’idea di sistema nell’opera giovanile chiamata “Fenomenologia dello Spirito”
(Periodo di Jena). Solo nelle opere successive però si ha una trattazione effettiva e completa della
filosofia come sistema.

IL SISTEMA (p 458-459)

- È organizzato in TRIADI DIALETTICHE

- Lo sviluppo dello Spirito avviene attraverso 3 FASI

1. TESI: si manifesta nella sua autenticità e semplicità. Lo Spirito originariamente è puro


PENSIERO, concetti, categorie. Es. come Dio prima della creazione del mondo

2. ANTITESI: ogni realtà si scontra con il suo opposto: il pensiero si scontra con la MATERIA,
che è la prima manifestazione dello Spirito. La materia è tutto il mondo, in particolare il
mondo naturale, che Hegel vede come l’insieme di cose inerti, senza spirito. Ha una
visione antiromantica della natura.

3. SINTESI: è la sintesi tra pensiero e natura, cioè è l’UOMO, in cui si manifesta lo spirito in
senso proprio. Dimensione razionale e materiale sono fuse insieme nella cultura, nella
società, nella storia, nella realtà umana. È la manifestazione più alta dello Spirito.

IL SISTEMA DI HEGEL è LA DESCRIZIONE DELLO SVILUPPO DELLO SPIRITO NELLE 3 FASI:

TESI progetto puramente LOGICA Scienza della


logico, a livello logica
concettuale

ANTITESI materia senza FILOSOFIA DELLA Enciclopedia


razionalità NATURA

SINTESI realtà umana FILOSOFIA DELLO Opere di Berlino


SPIRITO (lezioni)
La dialettica (cioè il processo tesi-antitesi-sintesi) si applica ad ogni ambito della realtà, sia al
pensiero che alla materia, al mondo umano, alla storia, ecc.

La sintesi permette il superamento delle contrapposizioni tra opposti, permette di tornare alla tesi
arricchita dall’incontro con l’antitesi. Conserva gli elementi del conflitto, ma li supera (è
caratterizzata da CONSERVAZIONE E SUPERAMENTO)

ESEMPIO DELLA REALTA’ STORIA: tesi = popolo greco; antitesi = scontro con un altro popolo; sintesi
= nasce una nuova nazione e cultura

FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO

È la prima opera importante di Hegel. Non appartiene al sistema. Può essere considerata un’opera
preliminare.

FENOMENOLOGIA = insieme delle manifestazioni storiche dello Spirito

OBIETTIVO: ricostruire le tappe salienti della civiltà umana.

Lo Spirito si è manifestato nella storia umana, facendola passare da forme più semplici (preistoria,
bambino) a forme più complesse (età moderna, adulto), fino ad arrivare alla perfezione.

Lo Spirito si incarna nella storia umana per arrivare a


conoscere se stesso (autocoscienza)

Bildungsroman = romanzo di formazione. Racconta le vicende di un individuo che cresce e arriva


alla maturità. È un genere che si è diffuso molto dal Romanticismo in poi.

Hegel riprende questo genere e racconta il viaggio dello Spirito.

La Fenomenologia è composta da 3 momenti chiave nello sviluppo dello Spirito rappresentati da


FIGURE (= etichette rappresentative di certe fase storiche)

1. COSCIENZA

2. AUTOCOSCIENZA

3. RAGIONE

1. La prima fase è la semplice coscienza, negli umani si manifesta nella capacità di percepire il
mondo esterno. L’essere umano è come un BAMBINO. È la forma più rozza dello Spirito.

2. Nella seconda fase lo spirito diventa pienamente padrone di sé: guida le azioni in base alle
sue intenzioni. Come il bambino che è diventato ADULTO, maturo. L’autocoscienza si muove
verso degli obiettivi. Il primo è sopravvivere: soddisfare dei bisogni e dei desideri (es.
appetito). Il rapporto tra gli uomini in questa fase è conflittuale perché tutti vogliono le
stesse cose. Nel conflitto tra 2 autocoscienze (cioè tra 2 individui) una vince e una perde:
vince chi sa rischiare per i suoi ideali e non ha paura di perdere la vita, perde chi ha paura di
perdere la vita. Secondo H. è giusto così: perde chi è troppo legato al mondo materiale,
vince chi è legato agli ideali. È questa l’origine della SCHIAVITù: gli schiavi erano i prigionieri
di guerra, cioè i perdenti, coloro che avevano perso per paura di perdere la vita. È giusto
che siano diventati schiavi perché non erano abbastanza legati agli ideali per combattere.

LE FIGURE

Le figure della Fenomenologia rappresentano le tappe storiche nello sviluppo dell’umanità. La


conoscenza di queste tappe consente di capire come funziona la società (economia, cultura,
religione, ecc.).

QUALI SONO?

SERVO E PADRONE E COSCIENZA INFELICE  Figure dell’AUTOCOSCIENZA

STOICISMO E SCETTICISMO  Figure di transizione dell’AUTOCOSCIENZA

1° FIGURA: IL SERVO E IL PADRONE

- Periodo: antichità

- cultura, economia e religione del mondo antico si basavano sulla SCHIAVITU’

- relazione conflittuale tra gli uomini emergono gli esseri inferiori (chi perde) e gli esseri
superiori (chi vince)  quello che avviene nella storia è sempre giusto x H. perché
rispecchia la logica dello Spirito

- rapporto di interdipendenza tra servo e padrone: il servo è definito dal padrone, che gli dice
chi è e come deve vivere. Il padrone ha bisogno del servo, perché è lui che si occupa di
tutto. Hanno bisogno l’uno dell’altro per definirsi.

- Il servo prende coscienza di sé (autocoscienza) e della sua dignità attraverso il lavoro. Il


servo MODIFICA la natura (coltiva, costruisce, pulisce, ecc.): mette qualcosa di sé (la sua
intelligenza, la sua capacità, il suo gusto) in quello che fa e si realizza (capisce che ha delle
abilità perché vede i frutti del suo lavoro)

Il padrone non fa niente e usa quello che ha fatto il suo servo. Il padrone CONSUMA ciò che
ha prodotto il servo.
FIGURA DI TRANSIZIONE: LO STOICISMO

Stoicismo = filosofia successiva ad Aristotele (periodo dell’ELLENISMO), che si diffonde in un


periodo storico di crisi. Afferma che gli uomini sono uguali e hanno la stessa dignità, perché hanno
un’anima e una libertà interiore.

L’importante è la coscienza, quello che si sente dentro: lo schiavo che dentro di sé si sente libero, lo
è: capisce di avere la stessa dignità del padrone.

Lo stoicismo rappresenta un avanzamento: porta al cambiamento e alla ribellione (però solo a


livello intellettuale, non reale). Gli esseri umani sono tutti ugualmente degni, perché tutti lavorano.

FIGURA DI TRANSIZIONE: LO SCETTICISMO

Scetticismo = filosofia della crisi, è una filosofia distruttiva: lo scettico nega tutto e mette in
discussione tutto. Tipica espressione dell’insofferenza: consapevolezza che la realtà è un inganno
 gli uomini sono tutti uguali, ma gli schiavi restano tali. Cultura di stallo.

2° FIGURA: COSCIENZA INFELICE

Periodo: Cristianesimo e Medioevo

Il CRISTIANESIMO diventa la religione ufficiale dell’Impero romano con l’editto di Costantino del
313.

Messaggio rivoluzionario: TUTTI GLI UOMINI SONO UGUALI perché sono figli di Dio  abolizione
della schiavitù.

Però la frattura che prima era esteriore, visibile (tra le due classi sociali, tra servo e padrone)
diventa una spaccatura interna alla coscienza, perché il cristiano si sente appartenente a due
mondi in conflitto, quello terreno della materia e del peccato e quello dell’anima, del rapporto con
la divinità; queste due dimensioni sono percepite come inconciliabili e quindi il cristiano è infelice
perché vive questo conflitto interiore.

La 2 figure di transizione sono indice del cambiamento di mentalità che porterà all’abolizione della
schiavitù. Il cambiamento avviene solo a livello mentale, non reale.

Nelle 2 figure invece si ha un cambiamento reale: cambia la fase storica (cambia la cultura,
economia, religione)

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