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ANIDIS2009BOLOGNA
Marco Munari, Maria Rosa Valluzzi
Dipartimento di Architettura, Urbanistica e Rilevamento. Università degli Studi di Padova. Via Marzolo 9,
35131 Padova.
Claudio Modena
Dipartimento di Costruzioni e Trasporti. Università degli Studi di Padova. Via Marzolo 9, 35131 Padova.
Keywords: classi di vulnerabilità sismica, scala macrosismica EMS98, analisi limite per macroelementi, Vulnus,
aggregati edilizi
ABSTRACT
La scala macrosismica europea EMS98, separando le definizioni tipologiche degli edifici dalla rispettiva classe di
vulnerabilità e quindi dal comportamento atteso nel caso di sisma, fornisce un quadro comune per valutazioni di
vulnerabilità e di previsione del danno del costruito su larga scala.
Nel presente lavoro si utilizzano i risultati della procedura automatica Vulnus messa a punto presso l’Università
degli Studi di Padova e basata su modelli di calcolo allo stato limite delle accelerazioni in grado di attivare
meccanismi locali di collasso di macroelementi che possono svilupparsi in edifici storici in muratura. La
metodologia, basandosi sulla teoria degli insiemi sfuocati, fornisce valutazioni di vulnerabilità globale di singole
unità strutturali o di gruppi di edifici, oltre che i limiti delle curve di fragilità, rispetto allo stato limite di
superamento di danno grave; Vulnus consente inoltre di identificare per ogni unità la Classe di vulnerabilità così
come definita dalla scala EMS98, consentendo la comparazione dei risultati della procedura con i valori impliciti
nelle definizioni della scala macrosismica.
Vengono presentate applicazioni numeriche a campioni di edifici presenti in due centri storici umbri in area sismica
(Campi Alto e Castelluccio di Norcia) caratterizzati da diverse tipologie edilizie e diversi livelli di aggregazione
dell’edificato.
203
207
e
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5 RISULTATI DELL’ANALISI DI
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163
valori di resistenza nel piano e fuori piano
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103
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de
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mostrano che, per la maggior parte delle unità
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Ri 155 analizzate, l’indice I1 risulta maggiore di I2:
de
96
95
via
rs
ll'O 147
o 145 questo conferma che le pareti facenti parte di
de
costruzioni storiche in muratura risultano essere
152 144
151
ia rio
v ap 143
lC
de
via
R upe maggiormente vulnerabili rispetto a meccanismi
139
l la
85
v ia
de
fuori piano piuttosto che nel piano (Binda et al.
83
2006). Inoltre, i valori maggiori degli indici si
a) hanno per unità situate all’interno degli isolati,
ossia non in posizione d’estremità rispetto agli
aggregati, o comunque per edifici soggetti ad
interventi di consolidamento.
Si è riportata in Figura 4 una rappresentazione
grafica costruita a partire dai giudizi linguistici di
vulnerabilità restituiti dal programma per i singoli
corpi in cui sono stati suddivisi gli aggregati,
relativamente al valore di riferimento di a/g =
0.32: per Campi la vulnerabilità dei manufatti
risulta, nella maggior parte dei casi Media; per
Castelluccio, invece, la vulnerabilità risulta per
b) quindici unità Molto Grande, mentre per quasi
Figura 3. a) vista planimetrica del centro storico di Campi tutti gli altri edifici si ha vulnerabilità Media.
Alto di Norcia con evidenziate le schiere oggetto di analisi; Oltre alla valutazione della vulnerabilità per i
b) identificazione degli isolati analizzati nel centro storico singoli corpi in cui sono stati suddivisi gli
di Castelluccio di Norcia. aggregati (Vu), la procedura è in grado di
A seguito del sisma del 1979 i centri storici in svolgere l’analisi riferita al gruppo di edifici
(Vg). Secondo il giudizio linguistico di Vulnus, il
esame hanno subito una serie di interventi di
grado di vulnerabilità dell’intero gruppo di edifici
adeguamento sismico che hanno compromesso le
è risultato Medio per entrambi i centri storici
considerando a/g = 0.32; per i rispettivi valori di storici si ha per Campi (PGA/g = 0.19)
sismicità storica (0.19 per Campi e 0.06 per E[Vg]=0.15 circa e per Castelluccio (PGA/g =
Castelluccio) il giudizio passa invece a Molto 0.06) E[Vg]<0.1, anche se l’attendibilità del
Piccolo. valore storico è scarsa.
Campi Alto di Norcia
1
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lla 0,9
de
135 3 137
Si è infine proceduto alla suddivisione in classi
macrosismiche delle varie unità in base al
104 1 138 1 139
409
104 2 136 1
ISO 11 ISO 19
140 2 132 2
134 2
142
118
119
fragilità ricavata da Vulnus e quelle
implicitamente definita dalla EMS 98 per le classi
130
131 ISO 21
macrosismiche A, B e C e per matrici di
160 161
157 158 159
199A
202C1
ISO 5
200D
(49 su 50) si trova in classe di vulnerabilità C
MOLTO PICCOLA
ISO 39 mentre 1 solo edificio appartiene alla B; per
PICCOLA
MEDIA
68
222 224 Castelluccio nessun edificio si trova in classe di
vulnerabilità A, 18 edifici ricadono in classe B,
223
MOLTO GRANDE
b)
Figura 4. Giudizi di vulnerabilità forniti da Vulnus sulle
mentre 48 risiedono in classe C.
singole unità oggetto di analisi per il valore di sismicità di In Figura 6 e in Figura 7 sono riportati,
riferimento fornito dalla normativa: a) Campi Alto, b) separatamente per i gruppi omogenei secondo la
Castelluccio di Norcia. EMS98 in cui il campione può essere suddiviso, i
confronti fra le curve di fragilità relative al danno
Tramite Vulnus è inoltre possibile valutare la ≥D3 calcolati da Vulnus con gli analoghi valori
vulnerabilità dei gruppi di edifici mediante le impliciti nelle definizioni della scala EMS98,
curve di fragilità, confrontando tre curve, al fine sostanzialmente basati su informazioni statistiche
di stimare il valore atteso di frequenza di danno di danni osservati in terremoti che hanno colpito
grave E[Vg] in funzione dei valori di PGA/g aree molto diverse, avendo scelto come legame
(valori centrali) e l’incertezza relativa a tale PGA/g-Intensità macrosismica quello secondo
valore (limiti inferiore e superiore). In riferimento Guagenti e Petrini.
a PGA/g = 0.32, si ottiene per Campi un valore di
E[Vg] pari a circa 0.4 e una elevata incertezza su
tali valori, mentre per Castelluccio si ha E[Vg]
compreso tra 0.6 e 0.7. Considerando i sismi
Campi: Danno > D2 - classe di vulnerabilità B (1 unità) Norcia (PG), con gli analoghi valori impliciti nelle
1,0
0,9
definizioni della scala EMS98.
0,8
Si nota che Vulnus opera una prevalente
0,7
0,6
sottovalutazione del danno rispetto alle previsioni
della scala macrosismica. Si osserva, inoltre, che
E[Vg]
0,5
0,4 Upper Bound
Vulnus
le curve di fragilità di Vulnus indicano in genere
0,3 Lower Bound una transizione più rapida, al crescere
0,2 MEAN UP
EMS98 dell’intensità, dal danno nullo al danno totale:
0,1
0,0
MEAN LOW
effetto prevedibile tenendo conto che il modello
5 6 7 8 9 10 11 di calcolo semplificato trascura alcune delle
Intensità macrosismica
capacità di resistenza proprie di un sistema
Campi: Danno > D2 - classe di vulnerabilità C (49 unità) strutturale complesso e fortemente iperstatico.
1,0
0,9
Upper Bound Infine, il confronto dei limiti superiori ed inferiori
0,8
Vulnus
Lower Bound
dei due gruppi di curve di fragilità evidenzia una
0,7 MEAN UP prevedibile riduzione dell’incertezza quando si
EMS98
0,6 MEAN LOW considerano campioni abbastanza omogenei per
E[Vg]
0,5
tipologia, materiali impiegati e periodo di
0,4
0,3
costruzione.
0,2
0,1
0,0 6 CONCLUSIONI
5 6 7 8 9 10 11
Intensità macrosismica Nel formulare giudizi relativi alla vulnerabilità
Figura 6. Confronto fra le curve di fragilità relative al sismica degli aggregati storici, è necessaria una
danno >D2 per i gruppi omogenei di edifici rientranti nelle lettura attenta dei risultati ottenuti con procedure
classi di vulnerabilità B e C del campione di 50 unità in automatiche, cercando un costante riscontro nelle
muratura rilevate nel centro storico di Campi Alto di Norcia caratteristiche e nello stato effettivo di ogni
(PG), con gli analoghi valori impliciti nelle definizioni della
specifico manufatto.
scala EMS98.
Nonostante le approssimazioni operate dal
Castelluccio: Danno > D2 - classe di vulnerabilità B (18 unità) metodo di calcolo adottato, si può affermare che i
1,0
risultati ottenuti sono attendibili: soprattutto per
0,9
0,8
le tipologie più complesse, la possibilità di analisi
0,7
basate sull’applicazione di meccanismi
0,6 elementari a macroelementi strutturali,
E[Vg]
0,5
Upper Bound
rappresenta un supporto indispensabile. La
0,4
Vulnus metodologia Vulnus si basa però su un modello di
0,3
0,2
Lower Bound
MEAN UP vulnerabilità di tipo ibrido: i risultati del calcolo
0,1
EMS98
MEAN LOW
strutturale sono considerati come indicatori della
0,0 vulnerabilità, da combinare con altre
5 6 7 8
Intensità macrosismica
9 10 11
informazioni sintomatiche altrettanto importanti
tramite tecniche di “ragionamento approssimato”.
1,0
Castelluccio: Danno > D2 - classe di vulnerabilità C (48 unità)
Vulnus non si basa cioè solo su meccanismi di
0,9
Upper Bound
Vulnus
collasso e calcoli statici, ma anche su giudizi
0,8 Lower Bound qualitativi e calcoli statistici. Tuttavia, il limite
0,7 MEAN UP
EMS98 principale di questa procedura è la trattazione
0,6 MEAN LOW
statica della sollecitazione dinamica del sisma: in
E[Vg]
0,5
0,4
particolare nel calcolo statico non si tiene conto
0,3 della durata nel tempo della sollecitazione che
0,2 innesca i meccanismi di danno e questa viene
0,1
considerata solo in modo approssimato nel
0,0
5 6 7 8 9 10 11 modello di vulnerabilità.
Intensità macrosismica L’analisi svolta da Vulnus sui due centri
Figura 7. Confronto fra le curve di fragilità relative al storici esaminati ha confermato la maggiore
danno >D2 per i gruppi omogenei di edifici rientranti nelle resistenza degli edifici rispetto ai meccanismi di
classi di vulnerabilità B e C del campione di 66 unità in rottura a taglio nel piano piuttosto che a quelli
muratura rilevate nel centro storico di Castelluccio di fuori piano. Per il valore di a/g previsto dalla
normativa, il programma ha fornito un giudizio di
vulnerabilità complessiva Medio sia per la Dipartimento di Protezione Civile nell'ambito del
maggior parte delle unità strutturali considerate Progetto ReLUIS 2005-2008, Linee di Ricerca 1
singolarmente sia per gli interi gruppi di edifici (Valutazione e riduzione della vulnerabilità di
dei due centri. Dall’elaborazione delle curve di edifici in muratura - Coordinatori proff. S.
fragilità si ottiene che, in corrispondenza al sisma Lagomarsino e G. Magenes) e 10 (Definizione e
di riferimento, circa il 40% dei manufatti sviluppo di archivi di dati per la valutazione del
considerati a Campi Alto e il 65% delle unità rischio, la pianificazione e la gestione
analizzate a Castelluccio possono presentare dell’emergenza - Coordinatore prof. D.
danni gravi: l’incertezza su tali valore risulta però Liberatore).
elevata.
Rispetto a futuri eventi sismici è quindi
possibile effettuare importanti valutazioni BIBLIOGRAFIA
predittive del comportamento sia dei singoli Benedetti, D. e Petrini, V., 1984. Sulla vulnerabilità sismica
edifici, con l’individuazione delle unità degli edifici in muratura: un metodo di valutazione.
particolarmente vulnerabili e di quelle più sicure, L'Industria delle Costruzioni, 18, 66-78.
sia dell’intero centro urbano, in funzione della Bernardini, A., Gori, R., Modena, C., 1989. An application
vulnerabilità globale e delle probabilità di danno of coupled analytical models and experiential
knowledge for seismic vulnerability analyses of
attese, e suggerire interventi migliorativi che, su masonry buildings. In A. Kortize (ed.), Engineering
ampia scala, ne riducano effettivamente la aspects of earthquake phenomena, Omega Scientific,
vulnerabilità (Binda et al. 2004c). Oxon.
A Castelluccio il numero di unità classificate Bernardini, A., 1999. Random and fuzzy sets in the
con Vulnus nella classe di vulnerabilità A EMS98 modeling of uncertain engineering Systems. In I.
Elishakoff (ed.), Whys and Hows of uncertainty
è molto alto (oltre il 70%): questi risultati modeling: Probability, Fuzziness and Anti-
confermano un comportamento sismico fragile Optimization, Springer, Wien, New York.
degli aggregati complessi, soprattutto se Bernardini, A. (A cura di), 2000. La vulnerabilità degli
confrontato con quanto ottenuto per le tipologie edifici: Valutazione a scala nazionale della vulnerabilità
meno complesse, come gli edifici a schiera di degli edifici ordinari. C.N.R. – G.N.D.T., Roma.
Campi. Il confronto tra i risultati di Vulnus e le Bernardini, A., Valluzzi, M.R., Modena, C., 2006.
Classificazioni di vulnerabilità sismica di edifici in
matrici di probabilità di danno implicite nella muratura dal calcolo limite per macroelementi. In L.
scala macrosismica EMS 98 indica come Vulnus Binda, Sicurezza e conservazione degli edifici storici in
tenda generalmente a sottostimare il danno funzione delle tipologie edilizie, della concezione
statisticamente prevedibile. costruttiva e dei materiali (Workshop MURST 2004-
Procedure analoghe di riconoscimento della 2006), 18-19 Dicembre 2006, Milano, pp. 209-223.
Bernardini, A., Giovinazzi, S., Lagomarsino, S., Parodi, S. ,
classe di vulnerabilità EMS98 di edifici o di 2007. Matrici di probabilità di danno implicite nella
tipologie di edifici sono state sviluppate negli scala EMS-98, 12° Congresso Nazionale ANIDIS
ultimi anni anche a partire da dati piuttosto ‘L’Ingegneria Sismica in Italia’, 10-14 Giugno 2007,
semplici: ad esempio, le informazioni dedotte da Pisa.
una scheda di rilievo (scheda G.N.D.T. di 2° Binda, L., 2004. The importance of the investigation for the
livello) o dalla scheda per la valutazione di diagnosis of historic building: application at different
scale (centres and single buildings). 4th International
agibilità e danno nell’emergenza post sismica Seminar on Structural Analysis of Historical
(scheda AeDES), ma anche le ancor meno Constructions, 10-13 Novembre 2004, Padova, I, 29-42.
dettagliate informazioni deducibili dai dati del Binda, L., Saisi, A., Modena, C., Valluzzi, M.R., Marchetti,
censimento decennale dell’ISTAT. È possibile, L., 2004a. Analisi della vulnerabilità sismica di un
pertanto, tramite la misura di vulnerabilità centro storico umbro e valutazioni sui possibili
interventi. 11° Congresso Nazionale ANIDIS
espressa dalle classi EMS98, un proficuo ‘L’Ingegneria Sismica in Italia’, 25-29 Gennaio 2004,
confronto (e relativa calibrazione delle Genova.
metodologie) di risultati ottenuti da informazioni Binda, L., Cardani, G., Modena, C., Valluzzi, M.R.,
molto diverse. Marchetti, L., 2004b. Indagine sulla consistenza
dell’edilizia storica, sul danno pregresso e sull’efficacia
degli interventi svolta su quattro centri campione in
Umbria. 11° Congresso Nazionale ANIDIS
RINGRAZIAMENTI ‘L’Ingegneria Sismica in Italia’, 25-29 Gennaio 2004,
Gli autori ringraziano il prof. A. Bernardini Genova.
per i suggerimenti per l’aggiornamento della Binda, L., Cardani, G., Saisi, A., Modena, C., Valluzzi,
M.R., Marchetti, L., 2004c. Guidelines for restoration
procedura Vulnus e gli ingg. S. Rampazzo e G. and improvement of historical centres in seismic
Busolo per l’aiuto fornito nello sviluppo delle regions: the Umbria experience. 4th International
analisi. La ricerca è stata finanziata dal Seminar on Structural Analysis of Historical
Constructions. 10-13 Novembre 2004, Padova, II, nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in
1061-1068. zona sismica.
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M., Modena, C., 2007. Multilevel Approach to the Baronio, G., Modena, C., 2000. Behaviour of historic
Vulnerability Analysis of Historic Buildings in Seismic masonry buildings in seismic areas: lessons learned
Areas Part 1: Detection of Parameters for Vulnerability from the Umbria-Marche earthquake. 12th IB2MaC. 25-
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completamento e la gestione della mappa di pericolosità
sismica prevista dall'Ordinanza PCM 3274 e
progettazione di ulteriori sviluppi
(http://esse1.mi.ingv.it/). Coordinatore: Carlo Meletti
(INGV).
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Costruzioni (G.U. n. 29 del 4/2/08 suppl. ord. n.30).
Direttiva P.C.M. Patrimonio Culturale, 12/10/2007. Linee
guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico
del patrimonio culturale con riferimento alle Norme
Tecniche e all’applicazione dell’O.P.C.M. n. 3274 del
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