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Stefan Grossman e...

LA CHITARRA RAGTIME
Coordinamento redazionale di Reno Brandoni

Progetto grafico e impaginazione Mario Giovannini

Foto: archivio Grossman

Spartiti: Manuel Contreras Vázquez

Traduzione: Alex Di Reto

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Indice

Introduzione.................................................................................................7
Retrospettiva................................................................................................9
Simbologia.................................................................................................14
A Salty Dog................................................................................................16
Delia...........................................................................................................18
Shake Sugaree............................................................................................21
Struttin’ Rag...............................................................................................24
Twelve Sticks.............................................................................................27
Blake Breakdown.......................................................................................30
Buck Rag....................................................................................................32
Walkin’ Dog Blues....................................................................................35
Bill Bailey..................................................................................................38
Sister Kate’s Syncopated Dance................................................................40
Atlanta Rag................................................................................................42
Franklin Blues............................................................................................48
Creole Belles - March & Two Step............................................................52
Felicity Rag................................................................................................56
Ragtime Nightmare....................................................................................60
St. Louis Tickle..........................................................................................64
Silver Swan Rag.........................................................................................70
Original Rag...............................................................................................74
Buffalo Rag................................................................................................82
Pineapple Rag............................................................................................88
Introduzione
di Reno Brandoni

Ho iniziato a suonare la chitarra fingerpicking per merito dei dischi di Stefan Grossman e, successi-
vamente, grazie anche alle sue personali e indimenticabili lezioni. Stefan è stato il primo ad aver in-
tuito l’importanza della didattica legata alla esecuzione dei brani e non solo alla teoria e agli esercizi.
Le sue lezioni ti arricchivano sempre, anche perché alla fine di ogni incontro portavi a casa un nuovo
brano, che potevi includere nel tuo repertorio. Insomma “insegnare sulle canzoni” è sempre stata la
sua vera missione. La quantità di libri che Stefan ha sfornato in questi ultimi 30 anni è stata enorme,
con argomenti e stili sempre diversi e avvincenti. Stefan ha significato tanto per la chitarra acustica
nel mondo, ma anche in Italia ha avuto un ruolo fondamentale. L’idea quindi di riproporre prima le
sue storiche lezioni “video” in italiano (che potete trovare su www.fingerpicking.net/digital) e ora
questo libro sul Ragtime (a cui seguirà uno sul blues) mi sembrava una operazione non nostalgica,
ma di sicuro aiuto per i neochitarristi che hanno perso una parte di questa storia.
Abbiamo iniziato con “la chitarra ragtime” perché è un po’ di tempo che questo stile è nel dimentica-
toio. Quindi una riproposta di brani classici, ma anche originali di Stefan e di altri grandi chitarristi,
sembrava un giusto inizio.
Insieme a Stefan abbiamo selezionato i vari brani cercando di proporre una sequenza di crescente
difficoltà. Stefan ha provveduto a riepilogare nel CD audio allegato tutti i pezzi in modo da potervi
fare ascoltare ogni singola composizione.
Detto questo, non mi rimane che spronarvi ad aprire questo manuale e a provare ad eseguire, uno
per uno tutti, i brani proposti.

Buon fingerpicking

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Stefan Grossman
una retrospettiva di Mark Humphrey

Secondo la versione del padre di Stefan,


bisogna ringraziare il sassofono se Stefan
è diventato così importante per la chitarra
acustica. Infatti il fratello Karl, più grande
di tre anni, quando iniziò a suonare il sax,
fu costretto ad esercitarsi in uno sgabuzzi-
no per non disturbare. Stefan, per evitare
di fare altrettanto, scelse uno strumento
meno rumoroso: la chitarra.
“Mio padre mi
comprò una vecchia Gibson con i buchi ad
effe”, era l’anno 1954, Stefan aveva nove
anni.
Dopo mezzo secolo Stefan rappre-
senta molti degli aspetti che caratterizzano
la chitarra acustica. La forte propensione
all’insegnamento ha portato Stefan, nei 30
anni successivi, alla pubblicazione di “How rev. Gary Davis
to Play Blues Guitar”, a utilizzare tutti i trova a frequentare Square Park, nel mas-
mezzi per divulgare ed informare gli ap- simo del suo splendore artistico. Qui
passionati di chitarra ( libri, audio cassette, scopre il folk-revival e nasce l’interesse
LP’s, CD’s etc). Dice Stefan, ” la vita è per le origini della musica e dei musicisti.
ricevere e dare informazioni”. Oltre ad esi- “Avevo dei vecchi dischi country, di Wod-
birsi ed insegnare, ha contribuito a creare dy Guthrie e Big Bill Broonzy”. “I miei gen-
talenti artistici in tutto il mondo. Nel suo itori dicevano che la old-time music era
ruolo di archivista ha realizzato la serie sponsorizzata da Henry Ford negli anni
Vestapol di video storici per lo “Stefan ’20 e ’30 e quindi di “destra”, quella di
Grossman Guitar Workshop”.
In tutti ques- Guthrie e Broonzy però gli andava bene.
ti anni, l’instancabile ed appassionato
Comunque non mi interessava la compo-
lavoro con le molte realtà imprenditoriali gli
nente politica, mi emozionava la musica.”
ha permesso di fare molta strada da quella
Stefan preferiva Broonzy, “mi piaceva il
prima chitarra con i “buchi ad effe”. E
l’avversione del padre per i sassofoni ha suono degli strumenti, mi colpiva il ritmo
reso il mondo dei chitarristi migliore.
Ste- pulsante di Broonzy. Mi interessavano so-
fan nasce il 16 aprile 1945 da Herbert e prattutto i musicisti di colore.”
E colui che
Ruth Grossman. Stefan e il cugino sasso- avrebbe avuto maggior impatto stava per
fonista Steve (collaboratore di Miles Davis entrare nella sua vita.
“Bob Fox, amico di
ed Elvin Jones) prendono il nome dalla st- ragazze con cui uscivo, mi disse un giorno
essa nonna Stefanie. Stefan nasce a di andare a sentire il Reverendo Gary Da-
Brooklyn ma cresce nel Queens, zona vis, io non sapevo chi fosse, neanche mai
“lower-middle class”, in una famiglia orien- sentito nominare. Quella stessa settima-
tata all’arte ed alla cultura.
Per un breve na, al Folklore Center sulla Bleeker Street
periodo accompagna il fratello Karl suon- incontrai Jack Prelutsky che suonava un
ando quelli che lui chiama, “vecchi ma bei brano, “I Belong to the Band”. Qualcosa
brani degli anni 1940”. Presto però abban- scattò in me, mi piacque e seppi che era
dona le formalità musicali, “studiare for- un brano di Gary Davis. In pochi giorni
malmente la musica è arido, per un ragaz- qualcuno me lo aveva menzionato per ben
zo di 11 anni imparare Autumn Leaves è due volte.”
Gary Davis abitava su Park Av-
insignificante”.
Per i successivi 4 anni ab- enue nel Bronx, così Stefan informò i suoi
bandona la chitarra e frequenta il Liceo genitori che avrebbe iniziato a prendere
Tecnico di Brooklyn, poi, a 15 anni, ritorna lezioni dal Reverendo.
“Mio padre era
la passione musicale. “Mi piaceva vera- molto preoccupato che il giovane figlio
mente la chitarra, andava di moda e suo- ebreo e bianco, scorrazzasse da solo nel
narla alle feste ti faceva conoscere le ra- quartiere più criminoso di tutta l’America.
gazze”. Erano gli anni 1960 e Stefan si ri- Mi accompagnò alla prima lezione col pre-

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testo di dover comprare delle scarpe in un con musicisti come John Sebastia (consid-
vicino negozio. La baracca di Davis era in erato da Stefan un grande armonicista)
fondo ad un vicolo buio dove i ratti balla- Steve Katz, Peter Siegel, David Grisman,
vano nell’ombra. Bussai alla porta ed aprì Joshua Rifkin e Maria Muldar. Incisero an-
un uomo che mi disse, “Hai portato i soldi che un disco, Even Dozen Jug Band, Ele-
caro?”. Gli mancava un occhio e l’altro era ktra EKS 724 nel 1964 ma fu un eccezione
bulboso con la cataratta. Non aveva gli oc- di giovane energia artistica.
In questo peri-
chiali scuri, indossava solamente una odo Stefan frequentava la Cooper Union
tuta.”
Nonostante il primo destabilizzante Architectural School, senza però fini acca-
approccio, Stefan ricorda di essersi sentito demici. “Andavo a scuola per incontrare
“completamente rapito” da Gary Davis. ” ragazze e per evitare la naia.” ricorda, e
Come maestro era un genio, un grande poté assistere alla riscoperta di famosi
con gli studenti giusti, musicalmente era- bluesmen, Mississippi John Hurt, Son
vamo in sintonia. Non avevo conosciuto i House, Skip James, Bukka White, gente
miei nonni, essendo essi morti prima che conosciuta su vecchi 78 giri. Imparò da
nascessi, così Gary Davis si prestò a sos- loro tutto il possibile, strinse amicizia con i
tituirli.
Andavo a trovarlo ogni venerdì, sa- musicisti coetanei, sia di New York che di
bato e la domenica e ad ogni vacanza sco- Washington D.C., si guadagnò il sopran-
lastica. Rimanevo per 12 ore di fila, Davis nome “Kid Future” riuscendo a suonare
era paziente, spiegava e ti aiutava con gli l’arrangiamento “Future Blues” di Willie
accenti, le note e le variazioni. Accidenti, si Brown.
Più tardi in California incontrò John
esercitava in continuazione, diceva che Fahey, Ry Cooder e Steve Mann. “Se
doveva essere sempre un po’ più bravo sapevi suonare la chitarra eri ben accetto
dei suoi studenti. E in effetti lo è sempre ovunque, in California suonando i rags
stato.
Mentre assorbiva tutto il repetorio di classici e i fiddle tunes col contrappunto
Davis, Stefan continuava a frequentare il avevo sempre un letto a disposizione.”
Nel
Folklore Center, ricordato come un posto 1965 Stefan e la fidanzata Rory Block
dove “ci si incontrava per suonare e ve- (Sunshine Kate) pubblicarono con Elektra
dere Dave Van Ronk, Bob Dylan e Doc “How to Play Blues Guitar”, un LP conte-
Watson cantare e suonare musica”.
Poi nente le tabs musicali e notizie riguardanti
c’era Washington Square, grande atmos- i musicisti autori. Questa registrazione di-
fera musicale, tutto succedeva di sabato, dattica generò una band sulla West Coast
“Quando il parco chiudeva andavamo a con Janis Joplin, Taj Mahal e Steve Mann,
casa di qualcuno a suonare.”
“S’incontrava ma per conflittualità contrattuali non andò
gente diversa, suo-natori di bluegrass, oltre le prove in studio.
Ritornato a New
blues, ragtime ecc. si diventava amici e si York, Stefan trascorse quattro miseri mesi
suonava.”
Coi suoi amici Steve ed Eric (Settembre-Dicembre 1966) suonando la
Katz, Stefan formò il gruppo blues “Gli chitarra elettrica per la leg-gendaria shock-
Sceicchi di Gramercy Park” che però ebbe rock band “The Fugs”, (ottenne il posto
vita breve. Intanto continuava ad appren- rispondendo di si alla domanda che gli
dere da Davis, ricorda che quest’ultimo nel venne fatta dal leader della Band, Ed
1962 vinse una TV a colori ad una riffa in Sanders. Gli fu chiesto, “Sei mat-
chiesa e ricorda l’insegna “No Smoking” to?”.
All’inizio del 1967 Stefan suonava in
visibile attraverso il perenne fumo emesso piacevole compagnia con i musicisti del
dal sigaro “White Owl” del Reverendo.
 Gra- gruppo rock Chicago Loop. Mike Bloom-
zie ai collezionisti di vecchi 78 giri Stefan field e Barry Goldberg, dopo quattro mesi
lentamente ebbe la possibilità di conos- gli dissero, “Sei un fantastico chitarrista
cere la musica alla radice, passando dalla acustico, quella è la tua strada.” Così, sen-
Memphis Jug Band a Charlie Patton.
Il za più un lavoro, Stefan si disse, “Mi hanno
“sound funky” delle jug bands era molto cacciato dalla scuola, non devo fare il mili-
apprezzato dai frequentatori di Washing- tare (fu esonerato), me ne vado in Euro-
ton Square, nel 1963 i Rooftop Singers, pa.”
Prima di partire Stefan terminò quat-
con un remake dei Cannon’s Jug Stomp- tro libri per la Oak Publications, “Country
ers del 1929, raggiunsero il primo posto in Blues Guitar”, “Delta Blues Guitar”, “Rag-
classifica col brano Walk Right In. Stefan time Blues Guitar” e “Contemporary Rag-
partecipò come componente della Even time Guitar”. Con dettagliate tablature,
Dozen Jug Band, un ensemble variabile testi e commenti sui musicisti, questi libri

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sono considerati pietre miliari nel campo di folk revival uguale a quello americano.
chitarristico. Dale Miller, dopo 30 anni, ri- Ricorda, ”Gli Youg Tradition erano amici di
conobbe l’unicità dei libri di Stefan. “Erano Marc Silber e vivevano con John Renboun
stati scritti con uno scopo più ambizioso di e Bert Jansch, quando arrivai c’era un
quello di realizzare solo libri didattici, le vuoto musicale e la gente era alla ricerca
sue trascrizioni erano estremamente ac- di qualcosa di nuovo. Sapevo suonare il
curate. Inoltre spiegava come riprodurre country blues e i rags complicati negli stili
fedelmente il tono e lo stile del musicista, di Lipscomb, Skip James, Fred McDowell,
per suonare alla Davis bisognava utilizza- Rev. Davis, Son House, M. John Hurt sen-
re fingerpicks metallici sul pollice ed indice, za pretendere di essere un cantante blues
per il tono di Mississippi John Hurt invece non di colore. Al pubblico inglese questo
pollice, indice e medio senza fingerpicks, piacque molto.”
L’editore di Folk Roots ri-
ecc. ecc.”
Nel giugno del ’67 Stefan arriva corda l’arrivo di Stefan sulla scena inglese
in Inghilterra con una lista di contatti forni- contemporaneo a quello degli Yanks, “Il
tagli dall’amico Marc Silber, proprietario suo inizio non è stato dei migliori” scrive
del negozio Fretted Instruments di New Anderson, “strombazzando il suo arrivo
York,
Dice Stefan, “Appena arrivato a Lon- con un’intervista su Melody Maker nella
dra volevo partecipare al Cambridge Folk quale affermava che il gruppo Jansch/
Festival ma non sapevo se come non-pro- Renbourn, sebbene di talento, non
fessionista o meno, ero troppo bravo per sapesse però suonare il vero blues. Cosa
essere un non-professionista. Al festival che lui si apprestava perciò a mostrare”. E
incontrai gli High Level Ranters e mi trasfe- Stefan lo fece, le sue esibizioni nel circuito
rii nel Northumberland. Fu uno shock il folk blues gli fruttarono un contratto disco-
fatto che in Inghilterra tutti i musicisti can- grafico con Fontana, etichetta leader bri-
tassero, senza distinzione tra una bella e tannica.
Debuttò con l’album “Aunt Molly
una brutta voce. Così iniziai a scrivere Murray’s Farm”, considerato nel 1969
canzoni e a cantarle, ma presto mi accorsi “l’album del mese” da Melody Maker, se-
che il suonare mi riusciva meglio. Infatti, guito poi nello stesso anno da “Gramercy
volendo essere buoni, penso mi riesca Park Sheik”.
Grazie al successo di questi
meglio suonare che non cantare !!!”
Stefan album Stefan diventò una personalità uni-
trova in Inghilterra un “universo parallelo” ca nel panorama folk blues britannico ed

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a commercializzare le lezioni audio del fi-
glio in America, nasce lo “Stefan Gross-
man’s Guitar Workshop”. Nel frattempo
Stefan cercava di distribuire in America i
suoi album pubblicati con la Transatlantic,
ma senza successo. “Era molto frustrante,
essendo americano, sapevo che avrei po-
tuto vendere in America.” Neanche il suo
amico collezionista Nick Perls, che aveva
pubblicato la serie blues “Yazoo”, era in-
teressato.
Il suo amico John Fahey, della
Takoma, non gli aveva neanche risposto,
solo Ed Denson, co-fondatore della Tako-
europeo. Robin Denselow scrive in “The ma fu interessato così i due fondarono
Electric Muse: The Story of Folk into Rock”, l’etichetta Kicking Mule. Gestendola, Den-
“Stefan realizzò il sogno del folk blues re- son in America e Stefan in Europa.
“In
vival con maggior successo rispetto a quegli anni i miei libri didattici venivano
qualsiasi altro musicista. Quello che egli venduti dai miei genitori, avevano una
riuscì a fare con il blues fu un’idea che altri mailing list di 3000 nomi che venne usata
musicisti folk-blues avrebbero voluto real- per la Kicking Mule. Vendevamo molto e
izzare se solo avessero avuto il suo talento cominciammo ad avere un discreto suc-
cesso”.
Sebbene la ragione della Kicking
e la sua immaginazione. Stefan ha scritto
Mule fosse quella di soddisfare le ambi-
di tutto, ha composto brani per ragazzi,
zioni di un musicista “emigrato”, ben pres-
ballate tristi e surreali, e una grande quan-
to quest’ultima diede la possibilità anche
tità di brani strumentali. Il suo repertorio
ad una varietà di chitarristi talentuosi uno
spazia dal tradizionale allo sperimentale, i
dei migliori albums fu di un banjoista, Art
tradizionalisti britannici, salvo alcuni, han- Rosenbaum) che magari non sarebbero
no difficoltà ad accettarlo. “Frequentando mai stati registrati.
L’isolamento musicale
Jansch, Renbourn e Clapton (dal quale italiano fu ulteriore stimolo per Stefan a
sostiene aver imparato lo “slow hand” vi- produrre materiale chitarristico, “Andavo
brato durante i tour con i Chicago Loop), nei negozi di dischi e non trovavo nulla da
Stefan è influenzato dagli stili musicali bri- cui imparare.” Per un uomo convinto che,
tannici e un giorno scopre che Paul Simon “vivere è acquisire informazioni”, la cosa
lo sta cercando. “Non conoscevo Paul Si- era inconcepibile, se i dischi non c’erano
mon, avevo sentito di Simon & Garfunkel, allora li avrebbe prodotti lui stesso.
Inizia
era il 1969 ed erano al culmine del loro una decade di registrazioni con un duplice
successo. Paul stava lasciando Art e vol- scopo, mentre si godeva della musica, i
eva mettere su un gruppo. Mi ha contattato prodotti Kicking Mule offrivano anche libri
ad ottobre e ci siamo visti a New York a e tablature in aiuto ai chitarristi interessati
dicembre, Paul viveva in una casa che era a voler replicare gli stili.
La Kicking Mule
appartenuta ad una donna di Segovia. offriva adattamenti chitarristici per piano
Paul rinunciò all’idea della band ma duran- rags classici (Dave Leibman, Ton Van
te l’anno successivo registrammo quattro Bergeyk), brani celtici (Dave Evans), fa-
volte insieme, suonai la chitarra slide in mosi chitarristi inglesi (John Renbourn,
“Paranoia Blues”, nel suo primo album”.
In- Bert Jansch, Davey Graham) ed eclettici
stancabile Stefan si trasferì a Roma nel artisti nei vari stili (Duck Baker, Peter Fin-
1969, continuando ad esibirsi non solo in ger, Leo Wijnkamp Jr.). Gli artisti erano di
Inghilterra, ma in tutta Europa. Il suo im- provenienza internazionale, inglesi, ameri-
patto sui chitarristi europei di fine anni ’60 cani, olandesi, tedeschi, del Galles, tutti
fu prodigioso, dice Dave Van Ronk, “Tut- condividevano l’amore per la chitarra
toggi le foreste europee sono piene di ere- acustica e si esibivano da soli.
Dice Duck
di di Stefan”.
L’amore per l’insegnamento Baker, “Stefan riuscì a mettere insieme
e l’interesse per i chitarristi acustici por- una gran quantità di musicisti, dando loro
tarono Stefan oltre le sale concerto e i folk la possibilità di collaborare l’uno con
clubs.
Nei primi anni ’70 la forte richiesta di l’altro”.
Tra i musicisti impegnati nei tour
materiale didattico portò i genitori di Stefan della Kicking Mule ci fu una grande condi-

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visione musicale. “Fu molto eccitante, un tro potrebbe.” parole di Dack Baker.
Dopo
periodo di reciproca contaminazione,” ri- cinque anni alla Shanachie, Stefan lascia
corda Stefan. Rivelazioni europee come per dedicarsi interamente al suo progetto,
Leo Wijnkamp Jr. e veterani americani “Stefan Grossman’s Guitar Workshop”. Ol-
come Dave Van Ronk potevano esibirsi tre alla produzione di materiale didattico di
assieme nello stile ragtime, testimoniando molti chitarristi presentato in formato au-
la continuità della tradizione.
Purtroppo la
rinascita del fingerstyle celebrata dalla dio, video e stampa, possiamo trovare i fa-
Kicking Mule ebbe vita breve, Stefan e mosi Vestapol Videos, filmati vintage e
Denson nel 1983 “divorziarono amichevol- contemporanei nei vari stili blues, jazz, folk
mente”. “Siamo ancora buoni amici” dice ecc.
Queste attività lasciano a Stefan poco
Stefan, ”ma Ed si interessò di altra musi- tempo per le esibizioni dal vivo di cui egli
ca”.
Stefan negli anni fine ’70 aveva suo- dice però di non sentire la mancanza. Oc-
nato intensamente con John Renbourn, casionalmente registra e suona in pubblico
Stephen Golden, che faceva recensione ma, fedele alla convinzione che “in una
per il New York Times, sottolineò, “il loro tipica famiglia ebrea la mente sia sacra e
eccezionale rapporto… supportato dal loro molto santa”, ritiene che occuparsi del suo
sottovalutato virtuosismo”. Dei suoi duetti Workshop sia più importante. Dopo anni di
con John, Stefan dice semplicemente,
“Funzionavano perché eravamo buoni performances Stefan sta facendo quello
amici e perché lavoravamo duramente alla che Rev. Gary Davis fece per lui, grazie ad
nostra musica”.
A metà anni ’80 ormai un lettore CD e un VCR player.
Sono pas-
stanco, dopo quasi 20 anni di impegni e sati 45 anni da quando con “How to Play
ancora in Italia, con un’ernia del disco che Blues Guitar” si iniziò un importante e ap-
lo martoriava, Stefan decise di ritornare a passionato cammino in favore della chi-
casa, inoltre la Shanachie Records gli ave- tarra acustica e parafrasando Malcom X,
va fatto un’offerta che non poteva rifiutare. “sicuramente indispensabile.” Chi conosce
Così dopo 20 anni, nel 1987, ritornò in Stefan riconosce la sua tenacia ed inten-
America che aveva lasciato all’età di 22 sità nel perseguire suoni eccitanti come
anni.
Alla Shanachie Stefan si occupò del- quelli emessi anni fa dalla chitarra di Big
la riedizione di CDs del catalogo Yazoo,
della serie Guitar Artisty che comprendeva Bill Broonzy. Molto tempo è passato, ma
alcuni albums della Kicking Mule e dei vid- non la voglia di Stefan di condividerli con
eo vintage, precursori dell’attuale linea Ve- chi oggi ancora mostra interesse.
Ancora
stapol. “Quando mi parla della difficoltà nel oggi ci potrebbe essere qualcuno disposto
reperire questo materiale video mi rendo ad imparare a suonare, ma non ad essere
conto che solo lui può riuscirci, nessun al- rinchiuso in uno sgabuzzino.

Con Reno Brandoni


11
œ œ
& œ œ SIMBOLOGIA
ACCORDATURA STANDARD

œ
&œ œ œ œ Le linee della tablatura, sotto il pentagramma,

œ
ACCORDATURA
rappresentano le sei STANDARD
œ
corde della chitarra.

&œ œ0 œ0
I numeri sulla tablatura indicano i tasti da schiacciare (il numero 0

œ SIMBOLOGIA
Le linee
indica la della
cordatablatura,
a vuoto).sotto il pentagramma,

œ0 0
ACCORDATURA
rappresentano le sei STANDARD
corde della chitarra.

œ 0œ œ0
I numeri sulla tablatura indicano i tasti da schiacciare (il numero 0

&0 œ œ
Le linee
indica la della
cordatablatura,
a vuoto).sotto il pentagramma,

œ
0 rappresentano
ACCORDATURA le sei STANDARD
corde della chitarra.

œ
0

œ0 0
I numeri sulla tablatura indicano i tasti da schiacciare (il numero 0
0
indica la della
cordatablatura,
a vuoto).sotto il pentagramma,

œ
0 Le linee

& 0 0 œ œ œ 0
0 rappresentano le sei corde della chitarra.
0 I numeri sulla tablatura indicano i tasti da schiacciare (il numero 0
0 ACCORDATURA STANDARD

& œ œ 0 œ0 0
indica la corda a vuoto).
Le linee della
BASSO tablatura, sotto il pentagramma,
E MELODIA

ú0 0
rappresentano le sei corde della chitarra.

&œ œ ILe
numeri
BASSO
indica
sullail tablatura
note con
E MELODIA
polliceladella
corda a vuoto).
mano
indicano
gambo rivolto
destra.
versoi tasti da schiacciare
il basso sono suonate(il numero
dal 0

ú
0

œ1
0 Le note con il gambo rivolto verso l'alto sono suonate dall'indice

& 02œ
0 Le note
o dal con il
medio gambo rivolto
o dall'anulare verso
della mano il basso sono suonate dal
destra.
0 BASSO E MELODIA
pollice della mano destra.

ú0
0
Le note con il gambo rivolto verso l'alto sono suonate dall'indice

& œ2 œ1
Le note
o dal con il
medio gambo rivolto
o dall'anulare verso
della mano il basso sono suonate dal
destra.
pollice della
BASSO E MELODIA mano destra.

ú0
Le note con il gambo rivolto verso l'alto sono suonate dall'indice
o
Ledal medio
note con ilo dall'anulare
gambo rivolto della mano
verso destra.
il basso sono suonate dal

& œ0 œ
1 pollice della mano destra.
2 Le note con il gambo rivolto verso l'alto sono suonate dall'indice
BASSO E MELODIA

& úœ2 œ1
o dal medio o dall'anulare della mano destra.
LEGATURA
Le note con il gamboDI VALORE
rivolto verso il basso sono suonate dal
pollice della mano destra.

& œ œ
0 Indica
Le noteche
conlailseconda nota, non
gambo rivolto segnalata
verso sullasuonate
l'alto sono tablatura,
dall'indice
non
daldeve
oLEGATURA
medio essere DIsuonata.
VALORE
o dall'anulare della mano destra.

&œ œ
1
2 Indica che la seconda nota, non segnalata sulla tablatura,
01 LEGATURA
non deve essereDIsuonata.
VALORE

& œ1 œ
Indica che la seconda nota, non segnalata sulla tablatura,
non deve essere
LEGATURA DIsuonata.
VALORE

Indica che la seconda nota, non segnalata sulla tablatura,

&œ œ
1 non deve essere suonata.

& œ1 œ
LEGATURA DI VALORE
LEGATURA
Indica ASCENDENTE
che la seconda (HAMMERING)
nota, non segnalata sulla tablatura,

œ
non deve essere suonata.


Indica che la seconda nota va suonata con il dito della
mano sinistra che
LEGATURA batte con forza(HAMMERING)
ASCENDENTE sulla tastiera.

& œ1 œ3
1
Indica che la seconda nota va suonata con il dito della
LEGATURA
mano ASCENDENTE
sinistra che batte con forza(HAMMERING)
sulla tastiera.

& œ1 œ3 Indica che la seconda nota va suonata con il dito della


mano sinistra che
LEGATURA batte con forza(HAMMERING)
ASCENDENTE sulla tastiera.

œ œ3
& œ1
Indica che la seconda nota va suonata con il dito della

œ
LEGATURA DISCENDENTE
mano sinistra che batte con forza (PULL OFF)
sulla tastiera.

& LEGATURA ASCENDENTE (HAMMERING)


Indica che la seconda nota va suonata tirando via il dito della
1 3 mano sinistra.
Indica che la seconda nota va suonata con il dito della
mano sinistra che batte con forza sulla tastiera.
3 1
1 3

12

œ
œ
&œ SLIDE

œ

Lo slide si esegue facendo scorrere in avanti o indietro lo
stesso
SLIDEdito tenuto premuto sulla tastiera.

œ

Lo slide si esegue facendo scorrere in avanti o indietro lo
1 3 stesso
SLIDEdito tenuto premuto sulla tastiera.

Lo slide si esegue facendo scorrere in avanti o indietro lo


1 3 stesso dito tenuto premuto sulla tastiera.

1 3

œW Œ Œ
& BENDING E RELEASE

œW Œ Œ
Il dito della mano sinistra, mentre continua a premere la

& corda
BENDINGsul tasto, la spinge verso l'alto, alzandone l'intonazione
E RELEASE
di mezzo tono (1/2), e poi di nuovo verso il basso, ritornando

œ
all'intonazione di partenza.

Œ Œ
Il dito della mano sinistra, mentre continua a premere la

& 9 WW
corda
BENDING E RELEASEverso l'alto, alzandone l'intonazione
sul tasto, la spinge
di mezzo tono (1/2), e poi di nuovo verso il basso, ritornando
all'intonazione
Il dito della mano di partenza.
sinistra, mentre continua a premere la
9W corda sul tasto, la spinge verso l'alto, alzandone l'intonazione
di mezzo tono (1/2), e poi di nuovo verso il basso, ritornando
all'intonazione di partenza.

9W

&œ Œ PERCUSSIONE

Œ
La sigla "perc." indica una percussione che si ottiene battendo il

&
pollice o più dita della mano destra sulle corde o sulla cassa della

œ
perc. PERCUSSIONE
chitarra.

ŒO
La sigla "perc." indica una percussione che si ottiene battendo il

& O3
tap.
perc. pollice o più dita della mano destra sulle corde o sulla cassa della

œœ
PERCUSSIONE

œ
chitarra.

&O O
La sigla "perc." indica una percussione che si ottiene battendo il
tap. ARMONICI
perc. pollice o più dita della mano destra sulle corde o sulla cassa della

œ œ
chitarra.
Esempio 1

& es.O 1
3

O
La nota è prodotta sfiorando la corda con un dito della
ARMONICI
es. 2
mano sinistra, all'altezza del fret indicato.
12 12
Esempio 12
Esempio
3
La nota
nota èè prodotta
prodotta sfiorando
battendo con forzacon
la corda condella
un dito

O O
La la corda un dito
es. 1 es. 2 della mano destra, all'altezza del fret indicato.
mano sinistra, all'altezza del fret indicato.
12 12
Esempio 2
La nota è prodotta battendo con forza la corda con un dito
della mano destra, all'altezza del fret indicato.

œœ ggg œœœ
& œ COLPO E ARPEGGIO VELOCE

œœ ggg œœœ veloce


Il "colpo", indicato nella partitura e nella tablatura con una freccia, si

œ
& colpo arpeggio ottiene suonando
COLPO con forzaVELOCE
E ARPEGGIO sulle corde con le dita della mano destra.
L'"arpeggio veloce", indicato nella partitura e nella tablatura con una

ggg 55 veloce
piccola
Il serpentina,
"colpo", indicato si ottiene
nella suonando
partitura con
e nella la manocon
tablatura destra
una efreccia,
in rapida
si

g5
5
colpo arpeggio successione le note indicate.
ottiene suonando con forza sulle corde con le dita della mano destra.
5
5 L'"arpeggio veloce", indicato nella partitura e nella tablatura con una

ggg 55
piccola serpentina, si ottiene suonando con la mano destra e in rapida

g5
5 successione le note indicate.
5
5

13
A Salty Dog
A Salty Dog Rag

Tradizionale
CD 1
C A7 D
           
       


     
 

0 0 1 0 0
T 2 3 3 3
2
A 2 2 2 2 0 0 0 0
B 3
3
0 0 0
4
0
2

G G7 C

   
    
  

         
       

1 0 0
0 3 3 3 1
0 0 2 0
0 0 0 0 2 0 2 2
3 3
3 3 3 3 3 3

C A7 D

        
      
         
     

0 0 1 0 0 2
2 2 3 3 3
2
2 2 2 2 0 0 0 0
3 0 0 0 0
3 2 2

Arrangiamento Stefan Grossman


C
G
G7
   
    
  

         
       

1 0
0 3 3 3 1 1
0 0 2 0
0 0 0 2 2 0 2 2
3 3
3 3 3 3 3 3

© Copyright 1975 by Kicking Mule Publishing. All rights reserved

Accordatura: Standard

Iniziamo lo studio dello stile chitarristico ragtime con una facile progressione da suonare in finger-
picking in basso alternato.
La progressione DO, LA7, RE7, SOL7, DO, LA (C A7 D7 G7 C A) si trova in innumerevoli brani
ragtime. Tutte le posizioni degli accordi sono semplici e non dovrebbero darvi alcun problema.
Cercate di tenere il basso alternato preciso e solido, inoltre accentuate marcatamente le quartine pari.
Questo darà il sapore “ragtime” al suonato.
Chet Atkins e Merle Travis espandono questo stile dandogli un sapore pop e country, ascoltate le loro
registrazioni per notarlo.
Una volta imparato il basso alternato su Salty Dog, sperimentatelo su altri brani della stessa natura.

14
A Salty Dog Rag

C A7 D
           
       


     
 

0 0 1 0 0
T 2 3 3 3
2
A
5

2 2 2 2 0 0 0 0
0

B 3
3
0 0 0
4
0
2

G G7 C

   
    
  

         
       

1 0 0
0 3 3 3 1
0 0 2 0
0

0 0 0 0 2 0 2 2
3 3
3 3 3 3 3 3

C A7 D

        
      
         
     
0 0 1 0 0 2
2 2 3 3 3
2
5

2 2 2 2 0 0 0 0
0

3 0 0 0 0
3 2 2

C
G7
   
  
G
 
  

         
       

1 0
0 3 3 3 1 1
0 0 2 0
0 0 0 2 2 0 2 2
3 3
3 3 3 3 3 3

15

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