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4.3.

1 Meccanismi di danno di primo modo

I meccanismi di primo modo prevedono il ribaltamento del muro fuori dal proprio piano

Questo modo di danno dipende da questioni di equilibrio fortemente influenzate dalle


condizioni al contorn tra le pareti e la presenza di
elementi spingenti come volte o coperture.
È chiaro quindi che in assenza di dispositivi efficaci di trattenimento in sommità e/o a
livello di interpiano (catene, cordoli) la parete muraria non è di per sé in grado, se non
attraverso il proprio peso, di resistere al ribaltamento il quale, in alcuni casi, può
avvenire anche per azioni relativamente modeste.
Le quattro tipologie di meccanismo di primo modo che generalmente si riscontrano
negli edifici in muratura sono le seguenti:
- ribaltamento semplice
- ribaltamento composto
- flessione verticale
- flessione orizzontale

4.3.1.1 Ribaltamento semplice


a può causare il cinematismo di ribaltamento semplice relativo a pareti
esterne degli edifici, questo cinematismo rappresenta una situazione di danno tra le più
frequenti e pericolose. Tale condizione si genera essenzialmente quando non è presente
un adeguato vincolo in sommità o quando il collegamento tra le pareti ortogonali risulta
essere poco efficace o addirittura assente.
Tale cinematismo risulta individuabile attraverso lesioni verticali in corrispondenza
delle intersezioni murarie, con fuori piombo della parete ribaltante e con lo sfilamento
delle travi degli orizzontamenti.
essa, in relazione alla
modalità di connessione tra i solai e le murature ai vari livelli della struttura.
A
del timpano, questo
trave di colmo della copertura, la quale, essendo di notevoli dimensioni, causa il
elevata spinta alla parete del timpano determinando il distacco di

manifestano attraverso la rotazione degli stessi elementi attorno a cerniere oblique.

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RIBALTAMENTO SEMPLICE

Ribaltamento globale

Ribaltamento parziale di piano

Ribaltamento parte
sommitale

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Ribaltamento del timpano

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4.3.1.2 Ribaltamento composto

Per cinematismo di ribaltamento composto si intende il ribaltamento della parete

Si manifesta in assenza
nnessione con i muri di spina.
Questo tipo di meccanismo è riconoscibile attraverso la presenza di lesioni inclinate
sulla parete di controvento, di fuori piombo nella parete ribaltante e di sfilamento delle
travi degli orizzontamenti.
Nel caso in cui siano presenti solai rigidi nella parete di spina è anche possibile

che generalmente non accade per i solai deformabili.


tali strutture, al cuneo, che tende a sollevarsi in modo canonico, viene impedito il
movimento rotazionale e va incontro ad una seconda fessurazione dovuta alla
concentrazione degli sforzi che si viene a creare tra cuneo e cordolo, con un possibile
conseguente effetto di martellamento verticale sulla sommità della parete.

Figura 4.20 Fasi del cinematismo di rottura per effetto di azioni nel piano in presenza di solai rigidi

del cuneo,
dipendono in ogni caso dalla presenza o meno di aperture nelle pareti di controvento in

del cuneo di muratura coinvolto nel


meccanismo di ribaltamento. A favore di sicurezza si possono utilizzare valori limite di
15° per le murature di ciottoli o scaglie di pietra e malta povera, e 30° per murature di
mattoni pieni con filari correttamente alternati.
terno della categoria di ribaltamento composto è possibile far rientrare anche il
cinematismo di ribaltamento dei cantonali, il quale si manifesta con la rotazione

presenza di
sommità. Si considera che il ribaltamento avvenga sempre su di un piano che ruota
attorno ad un asse ortogonale alla congiungente dei vertici del cantonale stesso.

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RIBALTAMENTO COMPOSTO

Ribaltamento globale di parete

Cuneo a diagonale singola


(Ribaltamento parte sommitale)

Cuneo a diagonale doppia

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Ribaltamento del cantonale

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4.3.1.3 Flessione verticale

Il cinematismo di flessione verticale si manifesta con la formazione di una cerniera


cilindrica orizzontale che divide la parete in due blocchi, i quali ruotano attorno a tale
asse a causa di azioni fuori piano; questo tipo di meccanismo accade quando la parete
piano, è efficacemente vincolata solo in
sommità (presenza di cordoli o tiranti) e libera nelle zone intermedie (solai
semplicemente appoggiati alle pareti).
In un edificio colpito da sisma, la flessione verticale viene riconosciuta attraverso la
presenza di spanciamenti e fuori piombo della parete, di lesioni orizzontali (in
corrispondenza della cerniera cilindrica tra i due blocchi) e verticali (in corrispondenza
del mancato ammorsamento con le pareti adiacenti), e di sfilamento delle travi degli
orizzontamenti.

essere influenzato dalla presenza di aperture.

FLESSIONE VERTICALE

Ribaltamento globale di parete

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4.3.1.4 Flessione orizzontale

Il cinematismo di flessione orizzontale si manifesta in presenza di muratura vincolata


efficacemente alle pareti ortogonali e con la sommità libera per assenza di dispositivi di

equilibrio del solido murario creando nel suo spessore un effetto arco orizzontale.

parallela alle pareti di controvento (T) ed una perpendicolare alle pareti di spina (H).
Come nel caso di flessione verticale, in condizione limite si formano tre cerniere: due
alle estremità in corrispondenza degli incroci murari e una intermedia. Qualora siano
presenti cavedi interni alla sezione muraria interessata dal meccanismo co di scarico
che si instaura avrà una freccia minore, quindi una spinta H maggiore.

Figura 4.21 Arco di scarico interno alla sezione della muratura. Spessore costante della sezione (a);
presenza di cavedi interni alla sezione muraria (b)

Negli edifici isolati (pareti non confinate lateralmente) il meccanismo di flessione


orizzontale si manifesta quando la parete non trova elementi strutturali in grado di
fronteggiare la spinta H, in questo caso i corpi rigidi coinvolti nel cinematismo
assumono una forma rettangolare e ruotano attorno a cerniere cilindriche verticali.
(pareti confinate lateralmente) le porzioni
di muratura contigue sono in grado di opporre sufficiente resistenza assorbendo la
reazione orizzontale ed impedendo gli spostamenti in direzione parallela alla parete
stessa, in questo caso la rottura può avvenire solo per schiacciamento della parte interna
del muro, il cinematismo si attiva solamente quando le zone compresse di muratura
arrivano a rottura con la conseguente formazione di cerniere plastiche.

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FLESSIONE ORIZZONTALE

Flessione orizzontale di parete non confinata

Flessione orizzontale di parete confinata

4.3.2 Meccanismi di danno di secondo modo


I meccanismi di secondo modo sono caratterizzati dalla rottura della muratura nel
proprio piano (rottura a taglio) e sono dovuti alle azioni sismiche complanari alla parete
stessa. Questi cinematismi, dipendenti direttamente dalla resistenza a taglio della
muratura, si manifestano con formazioni di lesioni oblique sulle pareti, seppur molto
frequenti raramente sono responsabili del c

4.3.2.1 Lesioni per discontinuità altimetrica


Il meccanismo è influenzato dalla presenza di corpi adiacenti di diversa altezza, si
presenta come una lesione inclinata e una zona disgregata causata dal martellamento
reciproco dei due corpi.

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Figura 4.22 Lesioni prodotte dal martellamento

4.3.2.2 Lesioni nel piano


Il meccanismo di danno è influenzato dalla presenza di un timpano molto rigido o in
presenza di molte aperture nella fascia bassa o alta della facciata; si manifesta con
fessurazioni diagonali causate da valore delle tensioni principali di trazione.

Figura 4.23 Lesioni diagonali nei pannelli murari fra le aperture di uno stesso piano o tra due piani

4.4 Risposta delle costruzioni in muratura a seguito del


terremoto in Emilia
il 20 e il 29 maggio 2012 hanno messo ancora
l territorio italiano e
le difficoltà di approntare efficaci strategie di mitigazione.
In occasione di questo evento le strutture più colpite sono state sicuramente i capannoni
industriali ed il patrimonio monumentale antico (chiese, torri, rocche, ecc.) che hanno
riportato danni importanti e diffusi ed, in alcuni casi, collassi totali. Su questo hanno
giocato sicuramente le caratteristiche del moto sismico in superficie, caratterizzato da
significative componenti alle basse frequenze e, di conseguenza, da elevatissime
domande di spostamento spettrale; determinando inoltre la ricorrenza di alcuni

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