Giovedì 4 novembre 2010 pagina 7

I
QUALCOSA DI DESTRA

l presidente del Consiglio ha scatenato
Al Salone del Motociclo: una nuova polemica (anche
internazionale) quando, ospite al Salone
del motociclo, ha detto: “Sono fatto così da
“Meglio le belle sempre, qualche volta mi capita di guardare in
faccia una bella ragazza, ma è meglio essere
appassionato di belle ragazze che gay”. Il
ragazze che essere gay” premier si difende così dall’ultimo scandalo a
sfondo sessuale che coinvolge la neodiciottenne
Karima, in arte Ruby Rubacuori. Giunto all’
inaugurazione del salone del ciclo alla Fiera di
Milano-Rho, esordisce con un riferimento
proprio alla vicenda della giovane marocchina:
“Ho un problemino, avrei da sistemare qualcuno
di questi stand, una certa Ruby”. Berlusconi ha
poi minimizzato le conseguenze dello scandalo:
“Finirà tutto in una tempesta di carta”. Un
tempesta, secondo Berlusconi, innescata dalla
stampa. E infatti il premier ha invitato la platea a
“non leggere igiornali, perchè vi imbrogliano”,
approfittando anche per rilanciare la legge
Bavaglio contro le intercettazioni: un tema, dice,
che “è nel cuore degli italiani, abbiamo dei
sondaggi che lo dicono”.

Dino, pugnalato perché omosessuale:

“Da Berlusconi un’altra coltellata”
LA PAURA DI CHI È STATO AGGREDITO: ORA ANDRÀ ANCORA PEGGIO Uno striscione al circolo Arcigay
“Il Cassero” di Bologna (FOTO ANSA)

di Luca De Carolis L’OMOFOBIA NEL WEB Voi, frocetti isterici, andate a

farvi spaccare il culo invece
uella frase di Berlusconi che rompere i coglioni alla

Q sui gay è stata come una

pugnalata. Un presidente
del Consiglio dovrebbe
C’È CHI NON ASPETTAVA ALTRO: gente normale che per natura
ama l’altro sesso”.
Che il messaggio di Berlusconi
tutelarci tutti e non fare diffe-
renze tra le persone”. Dino ha
32 anni e un incubo alle spalle,
“FROCI, APRITE LE FINESTRE fosse rivolto alla parte più be-
cera dei suoi sostenitori si è

che gli brucia ancora. Il 22
agosto del 2009, lui e il suo
compagno Giuseppe, 31 anni,
vennero aggrediti davanti al
Gay Village a Roma da Alessan-
dro Sardelli, meglio noto co-
me Svastichella. Dino e Giu-
seppe si stavano baciando,
quando Sardelli piombò su di
loro con un coccio di bottiglia,
ferendoli in modo grave. Dino
rimase settimane in ospedale,
tra il clamore dei giornali e il
terrore di chi ha temuto il peg-
gio. Nel gennaio scorso Svati-
chella è stato condannato con
il rito abbreviato a sette anni di
reclusione. Due giorni fa, il
premier italiano ha detto sor-
ridendo che “è meglio essere
appassionati di belle ragazze
che gay”. Ma Dino non ha nes-
suna voglia di ridere: “Quando
ho sentito la frase di Berlusco-
ni è stata come una pugnalata.
Un’offesa, per di più dal capo
del Governo. Per lui, che rico-
pre quella carica, dovremmo
essere tutti uguali”.
La politica
ci considera inferiori
MA LA REALTÀ talvolta è
molto diversa dai ruoli e da co-
me andrebbero incarnati. Dino
osserva: “Non credo che la sua
fosse una battuta, vedendo il
suo atteggiamento verso i gay
credo che lo pensi davvero. Te-
mo che lui ci consideri proprio
diversi, in una condizione di in-
feriorità”. Un bel problema,
perché le parole di Berlusconi
vanno ovunque: e pesano.
“Una frase del genere può raf-
forzare i pregiudizi nei nostri
confronti, può radicalizzare le
negatività” riflette Dino. Una
frase come un potenziale deto-
natore. I ministri più vicini a
Berlusconi, come quello degli
Esteri Franco Frattini e delle Pa-
ri opportunità Mara Carfagna,
hanno provato a correre ai ripa-
ri, promettendo in tempi breve
una legge contro le discrimina-
zioni. Ma il 32enne romano è
scettico: “Sono due anni che ne
parlano, dobbiamo crederci
proprio adesso? Io ci spero. L’al-
tra volta, dopo la mia aggressio-
ne, fecero solo una campagna
contro l’omofobia che a mio pa-
rere era incomprensibile. Il
messaggio era sbagliato, si pa-
ragonava l’omosessualità a un
numero di scarpe. ‘Lui porta il
41 ed è gay, cambia qualcosa?’,
recitava lo slogan. Ma essere
omosessuali comporta ben al-
tri problemi, è un qualcosa che
ti connota la personalità”.
Per Dino serve molto di più che
qualche slogan brillante: “Una
campagna chiara, e soprattutto
Dino, il ragazzo massacrato perché omosessuale (FOTO ANSA)
una legge contro le discrimina-
zioni. Quella che avevano pro-
vato a fare l’anno scorso [il testo
contro l’omofobia di Anna Pao-
la Concia del Pd, ndr] è stata su-
bito bocciata. E poi servirebbe
un fondo per risarcire le vittime
delle aggressioni omofobe. Io
ho subito dei gravi danni quella
notte, ma nessuno mi ha ripa-
gato”.
Danni non solo fisici, perché
chi ha subito un’aggressione
così grave ogni giorno combat-
te con tanti fantasmi. “Vivo
nell’ansia, esco di meno e non
parcheggio più in zone isolate”
ammette Dino. Che ogni gior-
no si guarda attorno, nel timore
di pericoli e nemici. Queste
paure cresceranno, dopo la fra-
se di Berlusco-
ni? “Non lo so,
di certo da al-
cuni anni no-
L’Arcigay: “Certe parole delle
to un peggio-
ramento, al-
celebrità sono un macigno per chi
meno qui a
Roma. Prima cerca il coraggio di dichiararsi”
ricevevi solo
insulti, come
il solito ‘frocio’. Ora spesso ar-
rivano alle mani. Vivere in Italia
è difficile per i gay, molto più
che nel resto d’Europa”.
L’imbarazzo
con i genitori
LE PAROLE di Berlusconi pe-
rò avranno ancora più effetto su
quelli che non possono com-
mentarle in pubblico: “La sua
frase peserà, eccome” ribadi-
sce Matteo Pegoraro, segreta-
rio dell’Arcigay di Firenze, noto
per la sua battaglia in favore dei
matrimoni omosessuali. Che
spiega: “Io penso a tutti quei ra-
gazzi terrorizzati, che non sono
mai riusciti a confidare alla fa-
miglia la propria omosessuali-
tà. Parole come quelle di Berlu-
sconi sono un incentivo a rima-
nere zitti. Magari sei a tavola
con i tuoi genitori, e senti quella
frase dalla televisione, per giun-
ta detta dal presidente del Con-
siglio. Qualcuno fa un com-
mento senza pensarci troppo,
sorride, e parlare diventa im-
possibile, anche per chi pensa-
va finalmente di aprirsi dopo
lunga riflessione”. Matteo lo ri-
pete più volte, con la sicurezza
dell’esperienza: “Le parole di
personaggi celebri contro gli
omosessuali sono sempre un
macigno in questi casi”. Così
grande che molti non provano
neppure più a spostarlo.
Perché essere gay richiede an-
cora coraggio, in Italia. Lo san-
no bene sia i personaggi famo-
si, come Tiziano Ferro (che solo
adesso ha fatto outing in un li-
bro) sia quelli sconosciuti co-
me Alessandro, un altro ragaz-
zo aggredito nel settembre
2009 a Firenze da un uomo che
aveva conosciuto poco prima
in un bar. Calci e pugni gli han-
no fratturato mandibole, zigo-
mi e naso. Gli amici lo ritrova-
rono in un lago di sangue, sotto
choc. Un anno dopo Alessan-
dro lavora, ha ripreso la sua vita.
Di solito non parla con i giornali
ma tramite il suo avvocato, Pao-
la Pasquinuzzi, riferisce al Fatto
che una frase pronunciata da
un gaffeur come Berlusconi or-
mai pesa poco: “Visto chi l’ha
detta, non mi sento toccato più
di tanto. In fondo non è un’of-
fesa più forte di quelle che si ri-
cevono nella quotidianità”. Per-
ché i pregiudizi non fanno di-
stinzioni di carica.
E BUTTATEVI DI SOTTO”
di Beatrice Borromeo
Lcheaciato
frase che Silvio Berlusconi ha pronun-
l’altroieri, “meglio le belle ragazze
essere gay” non ha solo distolto l’at-
tenzione dal caso Ruby aprendo una po-
lemica più innocua utile in vista di una cam-
pagna elettorale a solleticare la parte più
triviale del suo elettorato. Basta fare la spon-
da tra i siti Internet omofobi e quelli che
sostengono il presidente del Consiglio per
vedere che il tenore dei commenti è lo stes-
so. “Brutte checce, se vi fa paura Berlusconi
perchè non vi alzate dalle sedie, aprite la
finestra e vi buttate di sotto?” è il commento
di un fan al video che riporta la frase del
presidente su Youtube, Mr. Flamel, che ar-
gomenta: “Così libererete la nazione di un
po’ di zavorra. Silvio è grande, unico e gli
italiani non se lo meritano... frociiiii”.
ANCORA PIÙ VIOLENTE sono le ri-
sposte alle campagne su Facebook per ot-
tenere le scuse di Berlusconi ricordando tut-
te le aggressioni che gay e lesbiche subisco-
no in Italia: “Ma quali scuse – scrive Giorgio
Pellegrino – Silvio sei un grande, a morte
tutti i gay!”. E ancora: “Quelle del premier
sono parole sacrosante: viva la gnocca sem-
pre! I finocchi sono persone malate”, è la
sintesi di Tiger6227. Parafrasando la frase di
Berlusconi, tale Bardo scrive: “Meglio morire
che frocio o comunista! Grande Berlusca!
“INDIGNATI” Oggi
l’opposizione in piazza
’opposizione ha deciso di protestare
Llusconi
contro le frasi omofobe di Silvio Ber-
oggi a Bologna. Pd, Idv, Sel, Pdci,
Prc e Verdi si troveranno questo pome-
riggio, alle 18, a presidiare piazza Nettu-
no a Bologna “per protestare – si legge in
una nota degli organizzatori – e per dare
visibilità all’indignazione e al disagio di
tanti cittadini di fronte ai numerosi mes-
saggi e comportamenti del premier che
in questi anni ha svilito le donne, offeso
gli omosessuali e ridicolizzato il Paese agli
occhi del mondo”. In un angolo della piaz-
za sarà predisposto un video-box dove i
cittadini potranno lasciare i propri mes-
saggi che saranno pubblicati in Internet,
capito subito: persino Alfonso
Signorini, il direttore (omoses-
suale) del settimanale Chi che
deve il suo potere al presiden-
te del Consiglio e non lo cri-
tica certo di frequente, si è smarcato dal ca-
po condannando le frasi “discriminatorie”.
Ma la pancia a cui si è rivolto il premier ha
subito apprezzato: “Berlusconi fa bene a di-
sprezzare i gay” e infatti “fanno bene a pren-
derli a botte” è il carteggio tra Dolivier 82 e
Mr. Dexis, nei commenti di Youtube. E’ il lato
più pericoloso di quello che Vittorio Feltri
celebra come “orgoglio eterosessuale”: le
battute sui gay non sono affatto “fuori mo-
da”, come sostiene il direttore de Il Giornale.
Piacciono sempre, soprattutto in quegli am-
bienti che hanno già la tendenza a essere
violenti con le minoranze. Un esempio per
tutti, sempre da Youtube: Magneto73 sostie-
ne che ha ragione Berlusconi e che bisogna
reagire perchè “l’omosessualità è un grave
peccato contro natura e grida vendetta verso
Dio”.
Ma probabilmente quello che si augurava
Berlusconi è che il tenore dei commenti re-
stasse di questo tipo: “Viva il Pdl! Sircana e
Marrazzo sono di sinistra e infatti li hanno
beccati a trans!” (Ier82). Oppure: “Grandis-
simo presidente! Sei l’onore del nostro Pae-
se, non facciamo i ridicoli agli occhi del mon-
do intero facendoci governare da un gay”
(Fapyth87). E poi: “Avrai sempre il mio voto
Berlusca, fottitene degli attacchi, fotti, e vai
avanti” (Luca Ferraiolo).
INVECE, anche per il ruolo istituzionale
che Berlusconi ricopre, la battuta viene pre-
sa molto sul serio in ambienti web prepo-
litici, che poco hanno a che fare con la pros-
sima eventuale campagna elettorale: le ci-
tano infatti sui siti come Facebook e Youtube
i gruppi di fan di Alessandro Sardelli, in arte
Svastichella, che ha massacrato di botte un
gay “perchè provocato” e i nostalgici dell’al-
tro Ventennio, quello mussoliniano (“Meglio
fascista che frocio e comunista!”). “Ha ra-
gione Silvio, e voi omosessuali tacete, avete
rotto i coglioni. Non osate lamentarvi altri-
menti è peggio per voi”, scrive Alpigi24. E
molti dei commenti che seguono chiedono
che ora, dalle parole, si passi ai fatti.
su Youtube e su Facebook.
“E’ il minimo che possano di-
re”, commenta il segretario
del Partito democratico Pier
Luigi Bersani parlando
dell’imbarazzo del forum famiglie per la
presenza del premier Silvio Berlusconi
all’iniziativa che si terrà lunedì dopo le af-
fermazioni di martedì sui gay. “Sono pa-
role – ha aggiunto – di una gravità asso-
luta, che ci portano fuori dal contesto eu-
ropeo e spingono il Paese verso le idee
più retrive”. Anche l’Idv protesta per
le “frasi omofobe che hanno gettato ulte-
riore fango sull’immagine pubblica
dell’Italia all’estero, facendoci perdere
quell’ultimo briciolo di credibilità che ci
rimaneva agli occhi del resto del mondo.
La qualità di vita di un Paese si misura an-
che dal valore che si attribuisce alle po-
litiche per i diritti civili”.