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L’acqua che ogni giorno entra nelle nostre case è, molto spesso, fonte di sospetto, soprattutto per i recenti fatti di
cronaca che denunciano infiltrazioni di sostanze nocive e inquinamento delle acque potabili.
Questo ha spinto sempre più persone a favorire quella in bottiglia per le necessità quotidiane. Ma la demonizzazione
dell’acqua del rubinetto è davvero giustificata? E come possiamo assicurarci della sua qualità?
Informarsi per scoprire il livello di qualità dell’acqua trasportata dal vostro acquedotto è sempre una ottima abitudine.
Il più delle volte questa è perfettamente adeguata all’uso alimentare nostro e di tutta la famiglia.
Una combinazione variabile di macroelementi (dal valore nutrizionale espresso in grammi) come Magnesio, Fosforo,
Calcio, Potassio, Zolfo, Sodio, e oligoelementi (dal valore più contenuto espresso solitamente in mg) come Fluoro,
Cromo, Iodio, Manganese, Ferro, Cobalto, Molibdeno, Selenio, Zinco, Rame.
Un apporto bilanciato di questi elementi è integrato dall’aggiunta dell’acqua nella nostra dieta ed è necessario per una
alimentazione sana.
Grazie a queste ci si assicura che l’acqua che beviamo sia, innanzitutto, libera da microorganismi o sostanze
pericolose e, come secondo punto, in possesso delle corrette caratteristiche microbiologiche, fisiche e chimiche.
La durezza dell’Acqua
A parte le possibili minacce di infiltrazione, proprio uno sbilanciamento o un sovradosaggio di quegli elementi chimici
e sali minerali necessari alla nostra salute, può provocare problemi.
Uno di questi casi avviene quando dal nostro rubinetto scorre un’acqua ricca di calcio, la cosiddetta acqua dura.
La durezza si misura in gradi francesi (°f) e calcola la presenza di carbonato di calcio nell’acqua, dove 1°f = 10mg di
carbonati di calcio; la durezza è considerata un valore accettabile per l’acqua potabile quando si aggira tra i 15 e i
50°f.
Una presenza eccessiva di calcio, però, può danneggiare i nostri capelli o la pelle se usata per i lavaggi, possiamo
accorgerci di questo nel momento in cui notiamo secchezza o arrossamento della nostra pelle oppure capelli opachi e
nodosi.
Da un lato questi costringono ad una pulizia più frequente della nostra abitazione per evitare l’opacità degli arredi da
cucina e da bagno e l’accumulo di batteri tra i cristalli di calcare, con ovvio dispendio in detersivi e prodotti per la
pulizia, dall’altro costituiscono una minaccia per le nostre tubature e gli elettrodomestici.
Tenendo sotto controllo il calcare che scorre nella nostra acqua i nostri elettrodomestici dureranno più a lungo,
richiederanno meno manutenzione e saranno più efficienti, per lo stesso principio le tubature saranno più sicure, con
il risultato di un notevole risparmio in costi e consumi energetici.
Ad esempio, con l’installazione di un addolcitore d’acqua domestico o un depuratore ad osmosi inversa potremo
rimuovere le sostanze indesiderate e remineralizzare l’acqua per renderla ottimale al consumo alimentare.