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Concelebrazione eucaristica
presieduta da S. E. Mons. Paolo Gibertini, osb
nel 25° di Ordinazione episcopale
Processione eucaristica
in comunione con tutta la Chiesa verso
il 49° Congresso Eucaristico Internazionale
(Québec – Canada, 15-22 giugno 2008)
Mons. Paolo Gibertini, nato a Ciano d’Enza il 4 maggio 1922, è stato nostro Pastore dal settembre 1989 al
settembre 1998. Il 25 aprile scorso ha festeggiato il XXV di Ordinazione episcopale, ricevuta nel monastero
di S. Giovanni evangelista a Parma per la preghiera e l’imposizione delle mani del Card. Sebastiano Baggio,
arcivescovo emerito di Cagliari e Prefetto della Congregazione dei Vescovi.
Mons. Gibertini stato co-consacrante dei Vescovi Luciano Monari, Adriano Caprioli e Lorenzo Ghizzoni.
«In questi nove anni di apostolato nella mia terra di nascita, mi pare di avere cercato di
condividere con il mio popolo tutte le gioie e dolori, di essermi fatto partecipe, quale Vescovo
cittadino di Reggio, degli avvenimenti importanti della città, di aver dato un forte impulso, nel
limite delle mie capacità e possibilità, anche alla promozione della cultura e dell’amore per l’arte,
consapevole che sarà la “bellezza a salvare il mondo”.
Per quanto di “buono, onesto, amabile” (S. Paolo) ci possa essere stato nella mia vita e nell’esercizio
episcopale, faccio mie le parole di San Benedetto: “Se qualche cosa buona c’è stata in me, anche qui
a Reggio, come in Sardegna, non è opera mia, ma di Dio” e dico con il Profeta: “non a me, Signore,
non a me, ma al Tuo nome dà gloria!”.
E ancora con S. Paolo: “per la tua grazia, Signore, sono quel che sono”.
Anche dal mio cuore sale un vivo grazie a Dio per voi, fratelli e figli carissimi, perché dalla vostra
attività, creatività, generosità verso i poveri e intenso apostolato, ho appreso che la
“contemplazione deve portare all’azione, all’amore verso gli altri, all’interesse per tutte le vicende
cittadine, almeno per farle proprie nella preghiera, altrimenti non è “sorgente zampillante verso la
vita eterna” (cf. Gv 4), ma piccola fossa di acqua stagnante. (...)
L’amore di padre, di fratello e di amico, mai si spegnerà nel Vescovo Emerito, anzi troverà sfogo
quotidiano nella preghiera e adorazione per tutti».
(dall’Omelia di Mons. Giovanni Paolo Gibertini nella celebrazione eucaristica di commiato –
Reggio Emilia – Basilica B. V. della Ghiara, 8 settembre 1998)
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ATTO PENITENZIALE
Il Vescovo Paolo introduce brevemente l’atto penitenziale e poi si fa una breve pausa di silenzio.
Signore, che nel pane dell’Eucaristia sei manna discesa dal cielo
per il nuovo popolo di Dio nel deserto del mondo,
abbi pietà di noi.
Kyrie, eleison.
GLORIA
COLLETTA
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del Corpo e Sangue di Cristo,
compiamo il viaggio della nostra vita,
fino ad entrare nella gioia dei santi,
tuoi convitati alla mensa del regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
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Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun'altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.
Fratelli, il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di
Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo?
Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo
all'unico pane.
Parola di Dio.
Alleluia, alleluia!
Alleluia, alleluia!
Alleluia, alleluia!
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vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è
il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo
pane vivrà in eterno».
Parola del Signore.
Si risponde subito con il canto dell’Alleluia; il diacono porta al Vescovo Paolo l’evangeliario da baciare e poi
lo depone aperto sull’altare.
OMELIA
PROFESSIONE DI FEDE (Simbolo apostolico)
Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo,
suo unico Figlio, nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna. Amen.
PREGHIERA UNIVERSALE
Fratelli e sorelle, invitati alla mensa del Corpo e del Sangue del Signore,
culmine e fonte di tutta la vita della Chiesa,
innalziamo la nostra preghiera unanime,
perché da questo grande mistero scaturisca il dono della nostra unità e della pace.
Il Vescovo Paolo, rivolto verso l'altare, a braccia allargate, conclude con la preghiera di benedizione:
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Padre di misericordia,
tu hai mandato nella pienezza dei tempi,
il tuo Figlio Gesù, nato dalla Vergine Maria;
egli inviò nel mondo i Dodici,
per annunziare la sua Parola a tutti i popoli,
e raccogliere le genti nell'unità della Chiesa.
liturgia eucaristica
All’inizio della Liturgia eucaristica si prepara l’altare, o mensa del Signore; poi i fedeli recano il pane e il
vino, frutto della terra e del lavoro dell’uomo, che diventeranno il Corpo e il Sangue di Cristo.
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Quando viene l’ora di passare al Padre,
Cristo rende grazie e si offre a Lui;
e spezzando il pane per i suoi amici
nel suo corpo offerto dona nuova vita.
Anamnesi
Dossologia
L’assemblea acclama:
Amen.
Riti di comunione
In questa solenne celebrazione eucaristica, a tutti viene data la possibilità di comunicarsi al Corpo e al
Sangue di Cristo. I presbiteri e i diaconi sono invitati ad accostarsi direttamente al calice; ai fedeli la
Comunione viene distribuita “per intinzione”.
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sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo.
Il mio calice trabocca.
2) Ubi caritas
La carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene;
amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. (Rm 12,9-10)
Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera,
solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell’ospitalità. (Rm 12,12-13)
Terminata la Comunione, l’ostia consacrata da portarsi in processione viene lasciata sull’altare della
celebrazione.
PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
Donaci, Signore, di godere pienamente della tua vita divina nel convito eterno,
che ci hai fatto pregustare in questo sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen.
PROCESSIONE EUCARISTICA
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Mistero della Cena è il Corpo di Gesù.
Mistero della Croce è il Sangue di Gesù.
E questo pane e vino è Cristo in mezzo ai suoi.
Gesù risorto e vivo sarà sempre con noi.
Terminato il canto, si lascia un breve momento di adorazione silenziosa, poi un diacono introduce alla
processione con queste o simili parole:
Fratelli e sorelle, il papa Benedetto XVI, nella sua esortazione apostolica Sacramentum caritatis,
sottolinea l’importanza di coltivare e custodire, sia come singoli che come comunità cristiane, il
rapporto di fede che si instaura con Gesù, presente nell’Eucaristia. In questo contesto, il papa
ricorda che “conservano tutto il loro valore le già esistenti forme di devozione eucaristica. Penso,
ad esempio, alle processioni eucaristiche, soprattutto alla tradizionale processione nella solennità
del Corpus Domini”.
Confermati e sostenuti dalla parola del Papa, in comunione con tutta la Chiesa verso il 49°
Congresso Eucaristico Internazionale che si terrà in Canada a giugno, dal titolo L’eucaristia, dono di
Dio per la vita del mondo, muoviamo in processione per le vie della città, seguendo e
accompagnando il Signore, presente nel Santissimo Sacramento dell’Eucaristia.
Alziamoci, dunque e camminiamo nel nome del Signore.
Vengono date le indicazioni per un ordinato svolgimento della processione e poi inizia il canto.
Uscendo dalla Basilica, i fedeli sono invitati a prendere una candela e a tenerla accesa durante la processione.
Si prega tutti di portare con sé il libretto per partecipare alla preghiera e al canto.
Introduzione
Guida:
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«La Santa Eucaristia accompagna il pellegrinaggio del popolo di Dio nella storia della nuova
alleanza. Essa è vivo memoriale del dono che Gesù Cristo fece del suo corpo e del suo sangue per
riscattare l’umanità dal peccato e dalla morte e comunicarle la vita eterna».
Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei
pesci, quanto ne volevano.
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E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada
perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a
coloro che avevano mangiato.
Antifona:
Laudate, omnes gentes, laudate Dominum! (2 v.)
INVOCAZIONI A CRISTO
Guida:
«La Chiesa ha ricevuto l’Eucaristia da Cristo suo Signore non come un dono, pur prezioso fra tanti
altri, ma come il dono per eccellenza, perché dono di sé stesso, della sua persona nella sua santa
umanità, nonché della sua opera di salvezza» (GIOVANNI PAOLO II, Ecclesia de Eucharistia, 11).
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CANTO: Cristo Gesù, Salvatore
In quel tempo, chiesero a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera
fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io
vi dico: non è Mosé che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo,
quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo. Allora gli
dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi
viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».».
Antifona:
Laudate, omnes gentes, laudate Dominum! (2 v.)
INTERCESSIONI
Guida:
«L’Eucaristia ha il potere di risvegliare alla speranza della vita eterna coloro che sono tentati dalla
disperazione. Essa apre alla condivisione quanti sono tentati di chiudere le mani. Essa mette al
primo posto non la divisione ma la riconciliazione. Essa pone la vita e la dignità umana al centro
dell’impegno della fede».
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Per la Chiesa che ha la missione di illuminare le genti.
Ti preghiamo.
Per coloro che nel dubbio sanno invocare la luce dello Spirito.
Ti preghiamo.
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in te restiamo uniti, in te!
In te restiamo uniti.
Disse Gesù: «Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono
morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io
darò è la mia carne per la vita del mondo».
Antifona:
Laudate, omnes gentes, laudate Dominum! (2 v.)
INVOCAZIONI A CRISTO
Guida:
«La santa Eucaristia ricapitola e corona una moltitudine di doni che Dio ha fatto all’umanità fin
dalla creazione del mondo. Essa porta a compimento il disegno di Dio di stabilire una alleanza
definitiva con l’umanità».
Invochiamo il Signore che nel dono dell’Eucaristia, ci assicura la sua presenza che salva.
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O Dio, che nell’Eucaristia ci rendi partecipi,
di un solo pane e di un solo calice,
fa’ che uniti al Cristo in un solo corpo
portiamo con gioia frutti di vita eterna
per la salvezza del mondo.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Disse Gesù: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre,
che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi
mangia questo pane vivrà in eterno».
Antifona:
Laudate, omnes gentes, laudate Dominum! (2 v.)
INTERCESSIONI
Guida:
«Ciò che il Salvatore istituì la notte in cui fu tradito, è il dono di se stesso, spinto dal suo amore
estremo. L’istituzione della santa Eucaristia è il dono dell’Amore in Persona, è Dio stesso che si
dona nel sacramento della Pasqua di Cristo»
Invochiamo l’aiuto del Signore perché ci sostenga nel nostro cammino di fede.
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Lettore: Preghiamo insieme:
Sostieni, Signore il nostro cammino.
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Ascoltiamo la Parola del Signore dal Vangelo secondo Giovanni
Molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può
ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse
loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito
che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra
voi vi sono alcuni che non credono».
Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da
chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di
Dio».
Antifona:
Laudate, omnes gentes, laudate Dominum! (2 v.)
INVOCAZIONI A CRISTO
Guida:
Scrive Benedetto XVI «All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea,
bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con
ciò la direzione decisiva» (Deus caritas est, 1).
Lettore: Preghiamo e invochiamo Cristo, salvezza del mondo e diciamo insieme: Noi ti adoriamo,
Signore Gesù.
Guida:
Signore Gesù, che nel sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue
hai posto la sorgente dello Spirito che dà la vita,
fa’ che la tua Chiesa, spezzando il pane in tua memoria,
diventi il germe dell’umanità rinnovata, a lode di Dio Padre.
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Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen.
CANTO: Gerusalemme
Quando tutti sono radunati in piazza, si fa il canto di adorazione, mentre il Vescovo incensa l’ostia
consacrata.
CANTO DI ADORAZIONE
Adoriamo il Sacramento
che Dio Padre ci donò.
Nuovo patto, nuovo rito
nella fede si compì.
Al mistero è fondamento
la parola di Gesù.
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Gloria immensa, eterno amore
alla santa Trinità. Amen.
ORAZIONE
Preghiamo.
Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia
ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua,
fa’ che adoriamo con viva fede
il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue,
per sentire sempre in noi i benefici della redenzione.
Tu sei Dio e vivi e regni con Dio Padre,
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
BENEDIZIONE EUCARISTICA
Il Vescovo traccia con l’ostensorio un ampio segno di croce senza nulla dire.
Mentre si porta l’ostia consacrata in Basilica per essere riposta nel tabernacolo,
si dicono insieme le seguenti acclamazioni:
CANTICO DI MARIA
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Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome:
Gloria…
La santa Eucaristia ricapitola e corona una moltitudine di doni che Dio ha fatto all’umanità fin
dalla creazione del mondo. Essa porta a compimento il disegno di Dio di stabilire una alleanza
definitiva con l’umanità. Malgrado una storia tragica di peccato e di rifiuto che dura fin dalle
origini, Dio instaura concretamente, attraverso questo sacramento, la nuova alleanza sigillata nel
sangue di Cristo. Questa alleanza conclude definitivamente una lunga storia di alleanza tra Dio e il
suo popolo uscito da Abramo, nostro padre nella fede. Come la celebrazione della Pasqua d’Israele
ai tempi della Promessa, la santa Eucaristia accompagna il pellegrinaggio del popolo di Dio nella
storia della nuova alleanza. Essa è vivo memoriale del dono che Gesù Cristo fece del suo corpo e
del suo sangue per riscattare l’umanità dal peccato e dalla morte e comunicarle la vita eterna.
L’istituzione dell’Eucaristia nasconde un profondo mistero che trascende la nostra capacità di
comprensione e le nostre categorie. È il mistero della fede per eccellenza. La Chiesa se ne nutre
continuamente perché vi riceve la sua vita e la sua ragion d’essere.
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