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Bianca Maria Brivio

delitto
all’opera
livello B1

h 3-2 cm
COPERTINE

© Loescher 2017
Capitolo 1

S veva sta davanti alla porta di un camerino. Sulla porta c’è


scritto Olivia Fontana.
Prende fiato e poi entra senza bussare. Una ragazza sta
seduta a un tavolino e un uomo basso e magro con in mano un
pennello è accanto a lei.
“Che vuoi Sveva?” chiede sgarbatamente1 la
ragazza. “Non vedi che sono occupata?”
“So che cosa hai fatto!” grida Sveva. “Sei un
mostro!”
“Non ho fatto proprio niente” risponde Olivia.
“Sei stata tu, ne sono sicura. Hai messo qualcosa nel mio cibo la
scorsa settimana a pranzo.”
“Stai fantasticando.”
“No, non sto fantasticando. Lo so: sei stata tu! Sono stata male
per giorni, così sei riuscita a prendere il mio posto. Adesso sei tu
la prima ballerina nel balletto di apertura della stagione, il più
bello, il più importante.”
1) sgarbatamente: poco gentilmente.

© Loescher Editore – Torino 2017 3


“Non sono stata io a prendere il tuo posto” dice Olivia. “È il
direttore che me lo ha dato. Lo spettacolo è dopodomani. Non
poteva rischiare.”
“Rischiare che cosa?” chiede Sveva.
“Tu stavi male, non potevi fare le ultime prove, le ultime prove
prima dello spettacolo sono le più importanti. Lo sai bene.
Adesso va’ via!”
“Sì, me ne vado, ma questa me la paghi.”
Sveva lascia il camerino di Olivia.
Appena fuori dal teatro digita veloce sul cellulare:
Sveva
Sono sconvolta, vediamoci.
Rita
Ok, al nostro baretto, come sempre?
Sveva
No, lontano. Non voglio vedere nessuno di “noi”.
Alla Mandorla vicino all’università.

L’Università Statale non è lontano da Piazza Duomo e la zona


intorno è piena di studenti.
“Qui nessuno mi conosce e non conosco nessuno” pensa Sveva.
Sveva forse un po’ si illude sulla sua notorietà2. In fondo è stata
prima ballerina della Scala soltanto per una stagione. Pochi la
conoscono anche se su Facebook ha tanti follower.
Sveva cammina veloce e con i piedi un po’ ruotati verso
l’esterno come tipico delle ballerine.
Si siede alla Mandorla che a quell’ora, le
tre di pomeriggio, è praticamente deserto.

2) notorietà: essere famoso/a.

4 © Loescher Editore – Torino 2017


Delitto all’Opera 1

Prende un cappuccino e intanto digita sulla sua pagina pubblica


di Facebook.

Per tutti i miei adorati fan: non ci sarò al prossimo


spettacolo. Mi dispiace tanto.

Rita è arrivata. Si siede al tavolino di Sveva.


“Stai scrivendo delle mail?” domanda.
“No, sto mettendo qualche post sulla mia pagina Facebook”
risponde Sveva.
Rita, la migliore amica di Sveva, è una ragazza piccolina con dei
grandi occhi neri. È carina, ma certamente meno appariscente3
di Sveva che ha capelli biondi lunghissimi e grandi occhi azzurri
da husky.
“Come stai?” domanda Rita.
“Male, malissimo.”
“Ti capisco. Anche a me è successa la stessa cosa due anni fa.”
“Cosa?” chiede. “Ti hanno avvelenato e hanno preso il tuo posto
come prima ballerina?”
“No, questo no, ma io due anni fa potevo essere prima ballerina
e non ho potuto per… un complotto4.”
“Ah sì certo” replica Sveva poco convinta. “Però scusa, questo
non mi consola. Mi sembra che il mondo, tutto il mondo, stia
andando in mille pezzi.”
“Ma no, cara, no.” Rita mette la mano su quella di Sveva.
“Non devi fare così!” dice. “Sono sicura che tutto andrà bene.”
“Sì, non può non andare bene” dice una voce dietro di loro.

3) appariscente: che si vede da lontano.


4) complotto: cospirazione, congiura, intrigo.

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È una voce maschile. Sveva si volta. Proprio accanto al loro
tavolo c’è un giovane alto con i capelli scuri e gli occhiali che la
guarda con ammirazione.
“E tu chi sei?” domanda Sveva aggressiva.
“Sono un tuo follower. Dopo l’ultimo spettacolo ti ho anche
mandato un mazzo di fiori in camerino. Mi chiamo Gabriele.”
“Ok” replica Sveva imbarazzata.
“Sei bravissima, una ballerina eccezionale.”
“Grazie, grazie” dice Sveva “però forse sai…”
“Che non ci sarai nel prossimo spettacolo. Sì, è
proprio un peccato. Ma sono sicuro che tutto
andrà per il meglio.”
“Grazie ancora, noi dobbiamo andare adesso.”
“Ma certo, scusate. Però… un attimo, so che con i social non si
usa più, ma visto che ci siamo incontrati…”
Le dà in mano un foglietto, è un biglietto da visita.
Sveva lo infila5 distrattamente in tasca. Le
suona il telefono e risponde.
“Scusa, è mia mamma” dice.
“Pago io” dice Rita. “Tocca a me.”
Va al banco a pagare mentre Sveva esce per
parlare al cellulare.
“Io torno alla Scala. Vieni?”
“No, che vengo a fare?”
“Ok, magari ci vediamo stasera.” Dà un bacio
al volo a Sveva.
È la prima volta da anni che Sveva ha un pomeriggio libero.
Fare la ballerina è sempre stato il suo sogno, ma è una vita
dura: esercizi, ballo, prove, di sera a letto presto, sveglia di

5) infilare: mettere.

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Delitto all’Opera 1

mattina all’alba6, mai vacanze. Le ultime estati le ha passate a


frequentare stage di danza contemporanea.
Lavoro, lavoro e ancora lavoro. E adesso che è libera si sente
disorientata.
È novembre e si avvicina il Natale. Le vie sono piene
di luci e di addobbi.
Sveva si ferma davanti alle vetrine del grande
magazzino più famoso di Milano, la Rinascente.
Entra in uno dei ristoranti della galleria.
Abita a Milano da anni, ma non ha mai mangiato in
galleria. Roba per turisti, ha sempre pensato. Ma
oggi… oggi per lei è una giornata brutta, orribile e vuole fare di
tutto per rallegrarsi7.
Le ballerine mangiano poco, devono stare attente al peso. Ma
questa volta fa un’eccezione e mangia un piatto di spaghetti al
pomodoro.
“Che buoni” pensa. Erano anni che non mangiava un piatto di
pasta!
Cerca di non pensare al teatro e al balletto, ma non ci riesce.
Finisce il piatto di spaghetti e la bottiglietta d’acqua,
lascia il bar della galleria. Percorre la Galleria Vittorio
Emanuele con i turisti che guardano le belle vetrine
dei negozi. Quante volte ha fatto questa strada, ma
mai con questo peso sul cuore!
Uscendo dal bar si dirige verso la metropolitana, ma
poi cambia idea. Una specie di magnete la attira verso
il luogo dove negli ultimi dieci anni ha trascorso le
giornate della sua vita, il Teatro alla Scala.
Non sa che questa decisione cambierà per sempre la sua vita.

6) alba: quando sorge il sole.


7) rallegrarsi: tenersi su di morale.

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Domanda finale del capitolo

Quale evento cambierà secondo te per sempre la vita di Sveva?


Formula ipotesi.

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attività Delitto all’Opera 1

Comprensione
Scegli la risposta giusta.
1. Perché Sveva è arrabbiata con Olivia?
a Perché secondo lei l’ha avvelenata.
b Perché secondo lei non balla bene.
c Perché le ha detto una bugia.
2. Sveva e Rita si incontrano
a nel bar dentro alla Scala.
b in un bar vicino alla Scala.
c in un bar vicino all’università.
3. Nel bar un ragazzo parla con Sveva:
a è un suo amico.
b è un amico di Rita.
c è un suo ammiratore.
4. Lui le dà
a un mazzo di fiori.
b un braccialetto.
c il suo biglietto da visita.
5. Sveva ha per la prima volta dopo tanto tempo un pomeriggio
libero. Entra
a in un ristorante per mangiare.
b in un bar per bere qualcosa.
c in un negozio per comprare qualcosa.
6. È
a ottobre.
b novembre.
c dicembre.
7. Che cosa fa infine Sveva?
a Va a casa.
b Va alla Scala.
c Va in un club.

© Loescher Editore – Torino 2017 9


1.

2.

3.

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attività Delitto all’Opera 1

Osserva e completa
1.
Il magazzino più famoso di Milano è
...........................................................................................................................................................................................
2.
La Galleria nel centro di Milano si chiama Galleria
...........................................................................................................................................................................................
3. Un piatto tipicamente italiano che mangia Sveva sono gli
spaghetti
...........................................................................................................................................................................................

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Storia del Teatro alla Scala

C onosci la Scala di Milano?


Il Teatro alla Scala, chiamato generalmente la Scala, è uno dei
teatri più famosi del mondo. Ogni anno propone spettacoli di diverso
genere: opere liriche, concerti di musica classica e balletti. Il Teatro
alla Scala è stato costruito nel 1776 quando Milano era governata
dall’Austria. Infatti è l’imperatrice Maria Teresa a volere il teatro.
L’esterno dell’edificio non è appariscente, anzi… ma all’interno è
davvero splendido con i palchi in damasco rosso.
Attualmente il teatro offre 2800 posti in quattro file di palchi e due
gallerie.
Nell’Ottocento gli spettacoli più rappresentati e amati erano le opere
liriche di Gioachino Rossini (1792-1868) e Giuseppe Verdi (1813‑1901).
Gioachino Rossini dà inizio a Parigi al genere del “grand opéra” con
Guglielmo Tell (1829). Il genere è proseguito da Verdi che ha reso
davvero famoso questo teatro.
Le opere di Verdi sono per gran parte legate al Risorgimento italiano.
Di queste opere la più rappresentativa è il Nabucco. Con essa Verdi ha
avuto il suo primo grande successo. Altre famose opere: il Rigoletto del
1852 (con la famosa aria “La donna è mobile”), il Trovatore sempre del
1852 e La Traviata del 1853.
Oggi alla Scala sono rappresentati circa 284 spettacoli all’anno.

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