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Italian Intensive Classe

Corso intensivo di lingua italiana / Curs intensiv de limba italiană


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LIVELLO MEDIO

DETTAGLI SULLA LINGUA ITALIANA:


VOCABOLARIO – FINEZZE DI GRAMMATICA –
CONVERSAZIONE

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Unità n. 1
DIMMI
COME TI CHIAMI

Secondo gli elenchi telefonici, i nomi italiani più diffusi sono sempre Giuseppe,
Giovanni e Antonio per i maschi e Maria, Anna e Giuseppina per le donne. Sono nomi
"tradizionali" che in realtà, fra le nuove generazioni, non hanno grande successo.

Fra i giovani infatti è più facile trovare parecchi Andrea, Lorenzo, Luca e Simone,
mentre un numero sempre maggiore di ragazze si chiama Alessia, Ilaria o Alice.

Resistono naturalmente i nomi classici di origine romana come Massimo, Giulia,


Valerio o Marco, quelli germanici come Roberto, quelli greci come Alessandro o quelli biblici
come Maria e Sara. E resistono anche i nomi "augurali" come Felice, Gaia, Letizia, Allegra.
Ma per l'influenza "esotica" di film e soap opera qualche volta si sentono anche nomi come
Alan, Alex, Gessica, Kabir, Kevin, Nikita, Samantha, Solange; fino all'incredibile Geiar e
Suellen; e più di recente Ridge.

Allo stesso modo una serie di nomi che erano diffusi fino a qualche decennio fa oggi
sono quasi spariti. Pochissimi bambini per esempio si chiamano Adolfo, Arturo, Benito,
Cesare, Ermanno, Fausto, Gioacchino, Gustavo, Italo, Tarcisio, Ugo.

Ma si sa, i nomi seguono le mode e i periodi storici: ai tempi del fascismo e dell'impero
coloniale italiano c'erano nomi come Abissino, Cirenaica, Libia, Tobruk, Tripolino, e
addirittura Rommel; nello stesso tempo le famiglie socialiste, spesso dell'Emilia Romagna,
reagivano con nomi come Anarchia, Avanti, Oppressa Italia, Rivolta e Scioperino per
arrivare negli anni Cinquanta anche a Stalino.

Molto famoso è poi il caso di quei genitori che avevano chiamato i primi sei figli Primo,
Secondo, Terzo, Quarto, Quinto e Sesto. Quando è nato il settimo figlio hanno deciso di
chiamarlo Ultimo con la chiara intenzione di non continuare la serie. Ma poi ne è nato un altro.
E l'hanno chiamato Definitivo. E quando a sorpresa è nata ancora una femminuccia l'hanno
battezzata Finiamola. Allo stesso modo in una famiglia c'era un figlio maschio che si chiamava
Romeo. Quando è arrivata la sorellina tutti aspettavano Giulietta. E invece la sorella si è
chiamata Alfa.
Assolutamente inspiegabili sono poi nomi come Regasten, Eustronzio, Regittimo,
Iorik; più chiari nel significato, ma comunque strani come nomi di persona, Astemia, Algebra
e Incrociatore. Un evidente omaggio invece ai grandi dell'arte e della letteratura nomi come
Dartagnan, Darvin, Rubens, Scespir, Sciopen e Tolstoi. Quando tre fratelli si chiamano
Turiddu, Alfio e Santuzza è invece chiaro che i genitori hanno una certa passione per l'opera
(Cavalleria Rusticana). Sempre in Emilia Romagna un bambino è stato chiamato Aller: un

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omaggio al giocatore di calcio tedesco Haller che per alcuni anni è stato nella squadra del
Bologna?

Molto imbarazzanti nomi come Imene, Godimento e Sessualdo; e estremamente


imbarazzante il nome Violanda (forse una fusione di Viola e Iolanda) che suona come un
gerundio del verbo violare e come un invito a occuparsi carnalmente della signorina. Ma forse
questi richiami sessuali sono una reazione a religiosissimi nomi come Crocifissa e
Addolorata.

Qualcuno, forse intimidito da un nome inusuale, l’ha modificato. Il celebre musicista


italiano Uto Ughi per esempio all'anagrafe è registrato come Bruto Ughi e l'attore Nino
Manfredi in realtà si chiamava Saturnino; Anche la campionessa olimpionica degli anni Trenta
Ondina Valla si chiamava in realtà Trebisonda Valla.

Certo bisogna stare attenti a dare i nomi ai figli. Non solo perché il nome resta tutta la
vita, ma anche perché insieme con il cognome può creare strani effetti. Se il cognome è Giro,
perché chiamare il figlio Secondo? Rosa Di Maggio suona certo benissimo, ma Sveltino
Dalpasso, Caduto Dalla Torre, Catena D'Amore e Settembrino Nebbioso suonano
decisamente ridicoli.
Ma soprattutto confesso che è molto difficile dare un giudizio su quei signori Sepolcro
che hanno chiamato il figlio Imbiancato!

I. Completate con la parola mancante:

1. I nom...... italian...... più diffusi sono sempre Giuseppe, Giovanni e Antonio per i maschi e
Maria, Anna e Giuseppina per le donne.
2. Fra le nuov...... generazion...... non hanno un grand...... successo.
3. Resistono naturalmente i nom...... classic......, quell...... germanic......, quell...... grec...... o
quell...... biblic......
4. I nomi seguono le mod...... e i period...... storic......
5. Il nome resta tutt...... la vit...... ed insieme con il cognom...... può creare stran...... effett......

II. Completate con la preposizione opportuna (articolata o semplice):

1. ...... i giovani infatti è più facile trovare parecchi Andrea, Lorenzo, Luca e Simone, mentre
un numero sempre maggiore di ragazze si chiama Alessia, Ilaria o Alice.
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2. Resistono naturalmente i nomi classici ...... origine romana.


3. Allo stesso modo ...... una famiglia c'era un figlio maschio che si chiamava Romeo. Quando
è arrivata la sorellina tutti aspettavano Giulietta. E invece la sorella si è chiamata Alfa.
4. Qualcuno, forse intimidito ...... un nome inusuale, l’ha modificato.
5. Anche la campionessa olimpionica ...... anni Trenta, Ondina Valla si chiamava ...... realtà
Trebisonda Valla.
6. Certo bisogna stare attenti ...... dare i nomi ai figli. Non solo perché il nome resta tutta la
vita, ma anche perché insieme ...... il cognome può creare strani effetti.

III. Esprimete la vostra opinione sul testo di sopra.

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NOME

Sono, generalmente, maschili i nomi che:


a) finiscono in o: l’uomo, il libro;
Fanno eccezione: la radio, la foto, la dinamo, l’auto, la mano;
b) finiscono in e: il cane, il maiale, l’amore, il dolore;
c) sono finiti in ma: il problema, l’emblema, il tema, il dramma;
d) sono finiti in ta: il pilota;
e) sono finiti in ista: il farmacista, l’autista, l’artista, la socialista;
f) sono finiti in cida: l’omicida;
g) sono finiti in una consonante: il tram, lo sport, il film, il gas, il camion;
Fanno eccezione: la gang, la star;
h) sono finiti in ore: il fiore, il dolore, il direttore, l’onore;
i) sono finiti in one: il ciclone, il balcone, il cartone;
j) sono finiti in ile: il fucile, il canile;
k) sono finiti in ale: l’animale, lo stivale, lo scaffale, il pugnale, il tribunale;
Fanno eccezione: la valle, la spirale, la cambiale (poliţă);
l) che definiscono occupazioni maschili, però fanno eccezione i nomi femminili che
definiscono occupazioni maschili: la guida, la spia, la sentinela, la recluta;
m) che definiscono gli alberi: il melo, il pero, il cigliegio, il pino;
Fanno eccezione: la quercia, la vite, la secuoia, la palma;
n) che definiscono certi elementi chimici: il fero, l’argento, l’ossigeno, l’idrogeno;
o) che definiscono i mesi dell’anno ed i giorni della settimana;
p) che definiscono i punti cardinali: il sud, il nord, l’est, l’ovest, il meridione, il
settentrione, l’Oriente, l’Occidente;
q) che definiscono i fiumi: il Volga, il Danubio, il Po;
Fanno eccezione: la Loira, la Senna.

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Sono, generalmente, femminili i nomi che:


a) finiscono in a: la parola, la donna, la casa;
Fanno eccezione: il duca, il monarca, il papa, il boia, il collega, il gorilla;
b) finiscono in e: la fame, l’azione, la sete;
c) finiscono in i: la sintesi, l’analisi, l’ipotesi, la crisi, la perifrasi;
Fanno eccezione le parole di origine latina: il brindisi, il bisturi, l’alibi;
d) sono parole tronche: la città, la gioventù;
Fanno eccezione: il caffè, il bambù, il cauciù, il colibrì, il fallò, il tutù;
e) finiscono in ione: la regione, l’opinione, la nazione, la riunione;
f) finiscono in trice: l’attrice, la pittrice, la scrittrice, la lavatrice;
g) finiscono in aggine: la stupidaggine;
h) finiscono in iggine: la lentiggine (pistrui);
i) finiscono in uggine: la ruggine;
j) che definiscono occupazioni femminili: la studentessa; però fanno eccezioni le
voci: il soprano, l’alto, il contralto, il mezzossoprano;
k) definiscono le frutta: la mela, la pesca, l’albicocca, la castagna;
Fanno eccezione: il limone, il pompelmo (grapefuit), il mandarino, il bergamotto
(varietà di arancia), il chinotto (varietà di mandarino), il fico (smochin), il dattero
(curmala), il mango, il kiwi, il maracuja, l’ananaso, il lampone (zmeura), il pistacchio
(fistic);
l) definiscono le città, gli stati, le provincie, i continenti, le isole e le penisole: la
Roma, la Lombardia, l’Asia, la Sicilia, la Creta;
Fanno eccezione: il Cairo, il Veneto, il Piemonte, il San Marino, il Lussemburgo,
il Portogallo, il Canada, gli Stati Uniti, il Messico, il Cilé, il Brasile, l’Ecuador, il
Paraguai, il Giapone, il Vietnam, il Chenia, il Cipro, il Madagascar;
m) definiscono le scienze: la storia, la filosofia, la medicina, la chimica, la geografia;
Fa eccezione: il diritto.

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FORMAZIONE DEL FEMMINILE

1. Il modo più normale di formare il femminile è di sostituire il maschile “o” nel


femminile “a”:
ragazzo – ragazza
signore – signora
gatto – gatta

2. Un altro modo consiste nell’aggiungiamento del suffiso “essa”. Di solito, questo tipo
di formazione appare nel caso dei nomi che indicano titoli o cariche professionali:
il professore – la professoressa
il leone – la leonessa

3. Il maschile “ore” diventa la femminile “trice”:


attore – attrice
direttore – direttrice
scrittore – scrittrice

4. Quando un sostantivo ha la stessa forma per il singolare e per il plurale, il valore


grammaticale che fa la distinzione è l’articolo:
il nipote – la nipote
il farmacista – la farmacista
il pianista – la pianista

5. Esistono anche dei nomi che hanno forme diverse per il maschile e per il femminile:
uomo – donna
padre – madre
marito – moglie
fratello – sorella

6. Ci sono delle parole che formano il femminile in “ina:”


gallo – gallina
re – regina
eroe – eroina

FALSO CAMBIAMENTO DEL GENERE

il capitale – la capitale il morale – la morale il lotto – la lotto

il camerata – la camerata il boa – la boa il collo – la colla

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il cero – la cera il foglio – la foglia il baleno – la balena

il costo – la costa il colpo – la colpa il fine – la fine

il baio – la baia il filo – la fila il fodero – la fodera

il fronte – la fronte il gambo – la gamba il limo – la lima

il mento – la menta il manico – la manica il mazzo – la mazza

lo spigo – la spiga il lama – la lama il cenere – la cenere

il pianto – la pianta il pianeta – la pianeta il modello – modella

il pozzo – la pozza il punto – la punta lo scalo – la scala

il radio – la radio il razzo – la razza il mitra – la mitra

il modo – la moda il tena – la tena il velo – la vela

il sego – la sega il tappo – la tappa il salmo – la salma

il fallo – la falla il testo – la testa il torto – la torta

il porto – la porta il posto – la posta il tappo – la tappa

il trombetta – la trombetta il tasso – la tassa il picco – la picca

il corso – la corsa il pizzo – la pizza il box – la box

il bolla – la bolla il moto – la moto il radio – la radio

il panno – la panna il mostro – la mostra il banco – la banca

il cappello – la cappella

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IL PLURALE DEI NOMI

1. La desinenza tipica del plurale maschile è “i” che risulta dal singolare “o, a, e”:
tema – temi
cane – cani
ragazzo – ragazzi

2. I nomi finiti in una consonante rimangono invariabili:


tram – tram
gas – gas

3. Certi nomi finiti in “a” possono rimanere invariabili:


gorilla – gorilla
cinema – cinema
boia – boia
boa – boa

4. Certi nomi finiti in “i” restano invariabili:


giovedì – giovedì

5. Le parole tronche restano invariabili:


caffè – caffè
tutù – tutù

6. Le parole finite in “co” / “ go” fanno il plurale in:


a) “chi” / “ghi”: parco – parchi
drago – draghi
b) “ci” / “gi”: medico – medici
teologo – teologi

7. La desinenza tipica del plurale femminile è “e” che risulta dal singolare “a” / oppure “i” che
risulata dal singolare “ e”:
casa – case
situazione – situazioni

8. Le parole finite in “i” restano invariabili:


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crisi – crisi

9. Le parole tronche restano invaribili:


virtù – virtù

10. Le parole finite in “o” restano generalmente invariabili (eccezione: mano – mani):
radio – radio

11. Le parole in “ca” / “ga” formano il plurale in “che” / “ghe”:


mucca – mucche
strega – streghe

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NOMI DIFFETIVI

1. Esistono dei nomi che si usano soltanto al singolare:


a) nomi astratti: il sete, la fame, il buio
b) nomi di feste: Natale, Pasqua, Capo d’Anno, Ferragosto, Ascensio
c) nomi unici: sole, luna, universo, equatore
d) nomi di sostanze: il miele, il fiele, l’oro, il pepe, il sale, il burro, l’ossigeno.

2. Esistono dei nomi che si usano soltanto al plurale:


a) le nozze, i funerali, le calende, le idi, le ferie, le vacanze;
b) nomi di oggetti composti da due parti simetriche: gli occhiali, le forbici, le cesoie, i
pantaloni, i calzoni, le mutande, le narici, le manette;
c) gli spaghetti, i dintorni, le spezie, le posate, le stoviglie, gli spiccioli, le fatezze, le
moine, i viveri.

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NOMI CON DUE FORME DI PLURALE


Ci sono dei maschili che hanno un plurale in “i” e un altro in “a” con l’articolo femminile “le”. I
plurali hanno significati diversi

l’anello - gli anelli (inele)


- le anella (i riccioli dei cappelli)

il cervello - i cervelli (intelligenza)


- le cervella (farsi saltare le cervella)

il ciglio - i cigli (margine)


- le ciglia (gene)

il labbro - i labbri (margine – il labbro di un vaso)


- le labbra (della bocca)

il braccio - i bracci (i bracci di un fiume / di una poltrona)


- le braccia (dell’uomo)

il calcagno - i calcagni (călcâi)


- le calcagna (stare sulle calcagna di qualcuno / voltare le calcagna)

il membro - i membri (di un gruppo)


- le membra (del corpo umano)

il tergo - i terghi (il rovescio di un foglio)


- le terga (la schiena, il dorso)

l’osso - gli ossi (quelli separati / mangiati da un cane)


- le ossa (lo scheletro)

il dito - i diti (presi separatamente)


- le dita (presi insieme tutte le dieci)

il gesto - i gesti (movimenti)


- le gesta (acte milităreşti)

il grido - i gridi (delgi animali)


- le grida (dell’uomo)

l’urlo - gli urli (degli animali)


- le urla (dell’uomo)

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il riso - i risi (varietà del cereale)


- le risa (râsete)

il corno - i corni (instrument de suflat)


- le corna (degli animali)

il fuso - i fusi (i fusi orari)


- le fusa (del gatto)

il muro - i muri (di una stanza)


- le mura (di difesa, di una fortezza)

il legno - i legni (pezzi di legno, presi separatamente)


- le legna (quelli che si mettono nel fuoco per brucciare)

il lenzuolo - i lenzuoli (presi separatamente)


- le lenzuola (del letto)

il filo - i fili (di telefono)


- le fila (di un tessuto)

il frutto - i frutti (dell’albero)


- le frutta (che si mangiano alla tavola)

il miglio - i migli (borne, pietre kilometrice)


- le miglia (mile)

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NOMI ALTERATI

L’alterazione dei nomi oppure i nomi alterati significa l’aggiunta di un suffisso o prefisso al
nome, ma anche un cambiamento parziale del senso della parola. I suffissi possono essere:
diminutivi che diminuiscono l’oggetto e accrescetivi che lo fanno crescere. I suffissi possono
determinare anche una sfumatura di senso (in riferimento alla qualità dell’oggetto). Cosi sono i
vezzeggiativi che fanno riferimento a un atteggiamento positivo e i peggiorativi che alludono a
un atteggiamento negativo.

I diminutivi sono: Gli accrescetivi sono:


- ino / - ina: gattino, paesino; - one: portone.
- etto / - etta: casetta;
- ello / - ella: vinello, alberello;
- iccino / - iccina: libriccino.

I vezzeggiativi sono: I peggiorativi sono:


- uccio / - uccia: casuccia; - accio / - accia: ragazzaccio;
- uzzo / - uzza: occhiuzzo; - astro / - astra: poetastro;
- icello / - icella: venticello; - ucolo / - ucola: librucolo;
- olino / - olina: cagnolino; - onzolo / - onzola: mediconzolo;
- ettino / - ettina: librettino; - upolo / - upola: casupola;
- otto / - otta: giovanotto; - iciattolo/ - iciattola: mostriciattolo;
- erello / - erella: piogerello. - aglia: gentaglia.

FALSI ALTERATI:
torrone = halviţă; orecchino = cercel;
burrone = prăpastie; rossetto = ruj;
focaccia = plăcintă; spallina = epolet; bretea;

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colletto = guler (da collo); spaletta = dig;


polsione = mâner (da polso); pagliaccio = paiaţă;
boccone = îmbucătură (da bocca); storione = sturion

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I. Indicate con una “m” i nomi maschili e con una “f” i nomi femminili:
Uomo (.....), Leone (.....), Ispettrice (.....), Lavandaia (.....), Assessore (.....), Netturbino (.....),
Walter (.....), Dottore (.....), Asino (.....), Calciatore (.....), Guida (.....), Infermiere (.....), Maestra
(.....), Toro (.....), Gallina (.....).

II. Servendovi delle informazioni della lezioni, indicate il genere dei seguenti nomi
terminati in “a”; usate “m” per i maschili ed “f” per i femminili:
Poeta (.....), Pianista (.....), Omicida (.....), Sacerdotessa (.....), Cameriera (.....), Programma
(.....), Problema (.....), Gallina (.....), Automobilista (.....), Cognata (.....), Pigiama (.....), Tema
(.....), Dramma (.....).

III. Dividete i seguenti nomi nei tre gruppi di sotto:


Ministro, Soprano, Guardia, Barbiere, Vigile, Artista, Sergente, Sentinella, Serpente, Cantante,
Parente, Staffetta, Tenore, Spia, Recluta, Ippopotamo, Giacca, Gatto.

a) i nomi che si usano solo al maschile: ........................................................................................


.......................................................................................................................................................
b) i nomi che si usano solo al femminile: ......................................................................................
.......................................................................................................................................................
c) i nomi che si usano sia al maschile che al femminile: ...............................................................
.......................................................................................................................................................

IV. Con l’aiuto di un vocabolario, trovate il corrispondente nome maschile o femminile


dei seguenti animali:
il gatto ................................. il cane ......................... il bufalo ........................
la leonessa ......................... la scrofa ...................... la cavalla .....................
l’elefante ............................. il gallo .......................... il lupo ...........................
il montone ........................... il caprone ..................... il merlo .........................
il bue ................................... il fagiano ...................... la colomba ...................

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il padre ................................ la donna ....................... il celibe ........................


la sorella .............................. il maschio ..................... la moglie ......................

V. Trovate le forme intere delle seguenti parole:


la moto ............................................. il frigo .............................................
la foto ............................................... la tele .............................................
la bici ................................................ un chilo ...........................................
un etto .............................................. il termo ............................................
l’auto ................................................. la Juve .............................................

VI. Trovate i corrispondenti femminili dei seguenti nomi maschili:


spettatore ........................... principe ......................... conte ........................
sacerdote ............................ infermiere ...................... leone .........................
maestro ............................... imperatore ..................... scrittore .....................
cavallo ................................. signore ........................... barone ......................
sarto .................................... professore ...................... attore ........................
avvocato .............................. presidente ....................... scrittore .....................
pittore .................................. gatto ................................ ispettore ....................

VII. Formate delle frasi con le seguenti coppie di vocaboli:


il fine, la fine, il fronte, la fronte, il boa, la boa, il lama, la lama, il radio, la radio, il corso, la
corsa, il tappo, la tappa, il punto, la punta, il foglio, la foglia, il capitale, la capitale.
.......................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................

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VIII. Corregete gli errori e spiegate l’errore trovato:


Chiudi il porto a chiave. .................................................................................................................
Ognuno si propone una fine nella vita. ..........................................................................................
Voglio un gelato con panno montato. ............................................................................................
Aveva investito in quell’affare una forte capitale. ..........................................................................

IX. Scegliete la parola corretta e fate gli accordi necessari:


Quando sei entrato hai lasciato ...................... aperta. il porto
Le navi sono ancorate in ............................................ la porta

Alza ...................... con corraggio! il fronte


Carlo combatte su ........................ la fronte

La biancheria dell’armadio odora di ...................... la spiga


...................... di grano è maturo. lo spigo

...................... del coltello è di legno. la manica


...................... del vestito è stretta. il manico

Questo non è il tuo ...................... di parlare. la moda


Questo vestito non è più di .......................... il modo

Manca ...................... dal libro. la foglia


...................... del noce è grande. il foglio

X. Fate l’accordo:
vestito estiv.......... vino profumat.................... ragazzo brav.........

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gente onest........... stile nuov........................... notte oscur............


dolore acut........... stanza vast......................... amico sincer.........
opinione stran...... condizione necessari......... gara atletic............
visione chiar......... sintesi ampi....................... dolore acut............

XI. Completate con l’articolo adatto, determinativo o indeterminativo:

Stamattina ...................... alberi sono coperti di neve.


Se ...................... nebbia si diraderà, vedrete ...................... case in fondo alla valle.
Hai avuto ...................... ideea meravigliosa!
Ti presenterà ...................... amici che ho conosciuto al mare.
...................... rumore che avevamo sentito, sembrava uno sparo.
Ricordati di portare ...................... zaino che sta in macchina.
Dammi ...................... motivo valido per giustificare ...................... tuo compportamento.
...................... calcio è uno sport che richiede ...................... allenamento specifico.
Diana è ..................... bella di ragazza.
In quella visita voi avete fatto ...................... bella figura.
Ho ...................... zio che fa ...................... psicanalista.

XII. Dinstinguete con l’aiuto dell’articolo il genere dei seguenti nomi:

................... ardore ................... colore ................... dolore

................... favore ................... dovere ................... tema

................... riunione ................... stivale ................... tribunale

................... ragione ................... nipote ................... sottrazione

................... opinione ................... clima ................... diploma

................... pianeta ................... barca ................... ferita

................... mano ................... foto ................... soprano

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................... modo ................... popolo ................... moto

................... caffè ................... camion ................... virtù

................... computer ................... cinema ................... bar

................... crisi ................... mela ................... melo

................... lampone ................... barista ................... album

XIII. Scegliete la forma giusta (diminutivi/vezzeggiativi) e indicate la parola iniziale:


a) ragazzino b) ragazzetto c) ragazzello d) ........................................
a) bimbetto b) bimbuccio d) bimbaccia d) ........................................
a) coltellone b) coltellino d) coltelletto d) ........................................
a) cuorino b) cuoriccino d) cuorone d) ........................................
a) stanzucolo b) stanzetta d) stanzina d) ........................................
a) borsello b) borsetta d) borsone d) ........................................
a) fiorelaccia b) fiorellino d) fioricello d) ........................................
a) nasino b) nasetto d) nasuccio d) ........................................
a) dentastro b) denticello d) dentone d) ........................................
a) scarpetta b) scarpiccina d) scarpone d) ........................................

XIV. Formate gli accrescetivi dei seguenti nomi:


a) finestra: ................................................................
b) fanciullo: ...............................................................
c) paese: ..................................................................
d) tavola: ..................................................................
e) letto: .....................................................................
f) porta: : ..................................................................
g) spada: ..................................................................

XV. Formate gli spreggiativi dei nomi:


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a) casa: ...................................................................
b) poeta: ..................................................................
c) paese: .................................................................
d) strada: .................................................................
e) asino: ..................................................................
f) medico: ................................................................
g) animale: ..............................................................
h) città: ....................................................................
i) via: .......................................................................
j) cane: ....................................................................
k) coltello: ................................................................
l) popolo: .................................................................

XVI. Ascoltate il dialogo e risolvete gli esercizi:


Compilate il puntini:
1. È questo il numero ………………………………………………….?
2. Da quanto tempo? Da ……………………………………………….?
3. Ascolta, prendi l’autobus ……………… che ti porta fino alla stazione Porta Garibaldi. Sulla
piazza davanti ……………………………., danvanti alla fermata, torverai ……… via Brescia.
4. Ci sono tanti autobus? Ah si, ce ……………………… minuti.
5. Cosa fai esattamente? ………………………………………… di una fabbrica.
6. Mario è in pensione da un anno. Ha un piccolo lavoro ………………………………………… in
una villa molto vicina.
6. Lavoro al CIAG di Milano. Il CIAG è il .......................................................................................
7. Giovanni vuole ……………………………………………………………………………… dei
quadri e dei …………………………………………
8. È una ragazza più vecchia ……………………………. di lui. Avrà …………………………... e
adesso dice che vuole sposarla.

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Descrivete le prepazioni di una cena. Quali sono i temi da discutere.

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Unità n. 2
LE SUPERSTIZIONI

Sul matrimonio:

Intorno all'argomento "matrimonio" esistono da sempre tante piccole superstizioni da


seguire per la buona riuscita della futura vita coniugale. C'è chi le ignora, molti altri le seguono
alla "lettera" meticolosamente in ogni piccolo dettaglio. Che ci crediate o no, noi ve le
proponiamo per curiosità e perché alcune sono davvero particolari.
Di Venere e di Marte né si sposa né si parte (cosi recita un antico proverbio). Perché
proprio il martedì e il venerdì? Il martedì appartiene a Marte che è il Dio della guerra, mentre il
venerdì secondo la cabala è il giorno in cui furono creati gli spiriti maligni. Ma in Norvegia il
maggior numero di matrimoni si celebra proprio il venerdì giorno romantico per eccellenza
perché sotto la protezione di venere, dea dell'amore e dell' armonia, quindi un giorno vale
l'altro.
Sposa bagnata sposa fortunata. Certo può sembrare un modo gentile per consolare gli
sposi per non aver scelto una giornata di sole, ma anche in questo caso c'è una spiegazione.
La pioggia simboleggia la fortuna e l'abbondanza che cade generosa sugli sposi.
Un'usanza popolare seguitissima è quella che vieta di mostrare l'abito da sposa al futuro
marito o quella di guardarsi allo specchio con il vestito da sposa il giorno del matrimonio. Se
proprio non si resiste si può fare ma togliendo una scarpa, un orecchino o un guanto.
Uno degli amuleti più adatti al giorno del sì è l'acquamarina che assicura fedeltà ed un
felice Matrimonio.
Il velo indossato dalla sposa è considerato più fortunato se donato da una sposa felice.
Il diamante, se portato all'anulare o al polso sinistro, conserva l'affetto coniugale,
l'importante è che sia stato un regalo.
In chiesa attenzione alle fedi!!! Non fatele cadere, se dovessero cadere andranno
raccolte solo da chi celebra il rito. Peggio sarebbe smarrirle o dimenticarle, trascuratezze che
indicano poca voglia di compiere il grande passo.
La maggior parte di noi pensa che l'usanza di suonare il clacson delle auto del "corteo
nuziale" serva ad attrarre l'attenzione del passaggio degli sposi, ma non è cosi infatti, il suono
del clacson deriva dalla convinzione che così facendo si mettono in fuga gli spiriti cattivi.
Il lancio del riso all'uscita degli sposi dalla chiesa è considerato un augurio di ricchezza e
gioia. In alcuni paesi è accompagnato da monete e confetti.
Il letto degli sposi viene preparato la sera prima del matrimonio da due ragazze nubili in
segno di purezza.
Vietatissimo è vedere lo sposo dopo la mezzanotte.
Infine il classico lancio del bouquet a fine cerimonia. La sposa con le spalle rivolte verso
un gruppo di amiche presente alla cerimonia lancia il suo bouquet. Per la ragazza che riesce
ad afferrarlo, rappresenta l'augurio che possa ricevere presto una richiesta di matrimonio.
Infatti in antichità i fiori usati erano fiori d'arancio che oltre a significare abbondanza, felicità e
prosperità, significavano anche una richiesta di matrimonio.
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Sui gatti:
Nei tempi passati, sorsero in alcuni paesi europei superstizioni di ogni genere relative ai
gatti. Nel medioevo questi animali erano associati a ogni sorta di malefici e diavolerie,
considerati indivisibili compagni di streghe e fattucchiere, sempre implicati in tutto ciò che
sapeva di magia. I gatti neri, che erano ritenuti apportatori di sventura, venivano acciuffati e
arsi vivi, talvolta unitamente a coloro che erano ritenuti sospetti di stregoneria. Ancor oggi, è
radicata in molti la credenza secondo il cui vedersi attraversare la strada da un gatto nero
costituisce segno di cattivo presagio.
Con la sola eccezione del Sud America, della Germania, e degli U.S.A., la figura del
gatto nero viene paragonata, nel resto del mondo, come araldo di malasorte e presagio del lato
oscuro della realtà.
Contrariamente alla precedente apocalittica visione c'era un tempo in cui i gatti erano
venerati in Europa, prima della caccia alle streghe del Medioevo. Il gatto nero, portatore di
magia era rappresentante delle tenebre; ma grazie alla pelliccia che poteva anche assumere il
bagliore luminoso del chiaro di luna poteva contare su una duplice identità. Inoltre il nero era
un sottoprodotto del fuoco, che per gli antichi era una realtà positiva.
Tutti questi aspetti erano, e sono ancora oggi, presenti nel gatto nero e sulle leggende
che ne derivano.

Mitologia e religione
Un grande legame esoterico dal punto di vista della mitologia e della religione ha
sempre caratterizzato il rapporto tra uomo e gatto. Probabile é il fatto che il gatto prima di
essere addomesticato sia stato adorato, infatti nell'antico Egitto era venerata una divinità
femminile chiamata Bastet, avente corpo di donna e testa di gatto, simbolo della vita della
fecondità e della maturità. In India invece troviamo la dea Sasti, una divinità felina simbolo di
fertilità e maternità.
Nell' antico Egitto il gatto era ritenuto animale sacro e divino, infatti, alla loro morte
venivano imbalsamati e sepolti con ogni onore. Attraverso l'Egitto il gatto giunse nei paesi arabi
dove però l' animale eletto era il cavallo, ben presto però anche il nostro amico felino venne
preso in simpatia e la sua fama ben presto eguagliò quella equina.

Si narra il mito del gatto di Maometto, Muezza, il primo gatto con nove vite della storia;
Questo gatto privilegiato si addormentò sulla manica del padrone quando lo stesso dovette
allontanarsi e, non volendo disturbare il gatto così profondamente addormentato, tagliò la
manica sulla quale dormiva il gatto. Al ritorno di Maometto, Muezza si inchinò in senso di
gratitudine nei confronti del Profeta, il quale, l'accarezzò tre volte sul dorso, infatti secondo
alcune leggende questo gesto consente al gatto di atterrare sano e salvo dall'alto sulle zampe.
Il numero tre ha un significato importante poiché tre per tre volte indica l'infinito nella mitologia
donando così al gatto una vita infinita.
Bisogna chiedersi, per comprendere fino in fondo il significato della leggenda, che cosa
potesse rappresentare il taglio della manica della veste effettuato dal profeta come offerta
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simbolica al gatto. La manica destinata a Muezza altro non era che un dono destinato ai gatti di
tutto il mondo e di tutti i tempi, che cosa vi fosse racchiuso, nessuno lo sà, è comunque
apprezzabile il fatto che sia stata destinata ai domestici felini quale segno di riconoscenza,
analizzato in questo contesto la sacra eredità risulta essere veramente notevole perchè
conferisce al gatto dalle nove vite un'eternità di virtù: le azioni risultano essere sempre più forti
delle parole.
Un animale così leggendario deve conoscere verità che noi non saremo mai in grado di
percepire, infatti, un detto africano dice che "Quello che ignori è più saggio di tè".

Anche Etruschi e Romani conoscevano ed apprezzavano il gatto e si servivano delle


sue doti per debellare i topi portatori di malattie.
Il periodo medievale non é stato buio solo per l' uomo ma anche per il gatto, nella
mentalità popolare erano infatti considerati animali demoniaci, in quanto tali subirono infatti
torture e sevizie.
Successivi studi medici effettuati sul gatto nel 1800 stabilirono che esso era un' animale
non portatore di malattie trasmettibili all'uomo, come tale venne successivamente accolto
anche nei salotti più esclusivi.

Si narra che il Birmano discenda da un' antica popolazione di gatti sacri ospitati in un
tempio Khmer di Myanmar. Durante un assalto al medesimo tempio, il gran sacerdote venne
mortalmente ferito ed il suo fedele gatto Birmano si accucciò sopra di lui rivolgendo lo sguardo
alla divinità del tempio stesso, mentre ciò accadeva, il suo mantello divenne dorato e gli occhi
blu, quando si voltò verso la porta del tempio, le sue zampe si tinsero di marrone ad eccezione
delle zampe posteriori ancora appoggiate sul padrone morente le quali rimasero bianche
candide. Guidati dallo sguardo del gatto ancora rivolto alle porte del tempio, i monaci si
precipitarono a chiuderle, salvandosi così dal saccheggio e dalla distruzione.
Il gatto non abbandonò il suo padrone, e morì sette giorni dopo di lui; quando i monaci si
riunirono per eleggere il nuovo successore del sacerdote videro accorrere tutti i gatti del
tempio, trasformati nelle sembianze di Sinh, il gatto Birmano del sacerdote defunto.
Da ciò deriva il nome della razza, Gatto Sacro di Birmania.

Il Salice piangente
Un' antica leggenda di origine Polacca narra di una gatta che, disperata per la fine che
avrebbero presto fatto i propri cuccioli, gettati al fiume dal proprio padrone, stava manifestando
tutto il suo struggente dolore con pietosi e strazianti miagolii.
I Salici, presenti sulla sponda del fiume, impietositi dalla scena atroce, tesero i loro rami
verso il fiume per permettere ai gattini di aggrapparsi, così facendo li salvarono dalla triste fine.
Da allora, ogni primavera i Salici non fioriscono ma, in ricordo di quanto accaduto, si
ricoprono di una morbida infiorescenza lanuginosa e di colore bianco, simile al pelo dei gattini,
tali infiorescenze vengono chiamate proprio "gattini".

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I. Credete in superstizioni o meno? Considerate che le superstizioni sono una parte


importante della nostra vita, ci aiutano in qualche modo? Ci sono delle differenze tra
sognare ed avere superstizioni?

II. Che altre superstizioni conoscete?

III. Raccontate una vostra esperienza in cui il vostro sogno o il sogno di altrui è diventato
realtà. Volgete i verbi del vostro racconto al passato prossimo, al presente o al futuro, a
seconda del caso.

IV. Completate con la preposizioni corretta (semplice o articolata):

1. Intorno .......... argomento "matrimonio" esistono .......... sempre tante piccole


superstizioni .......... seguire .......... la buona riuscita .......... futura vita coniugale.
2. Il martedì appartiene .......... Marte che è il Dio .......... guerra, mentre il venerdì secondo la
cabala è il giorno .......... cui furono creati gli spiriti maligni.
3. Un'usanza popolare seguitissima è quella che vieta .......... mostrare l'abito ..........
sposa .......... futuro marito o quella .......... guardarsi allo specchio .......... il vestito .......... sposa
il giorno .......... matrimonio.
4. La sposa .......... le spalle rivolte verso un gruppo di amiche presenti .......... cerimonia lancia
il suo bouquet. .......... la ragazza che riesce ad afferrarlo, rappresenta l'augurio che possa
ricevere presto una richiesta .......... matrimonio.
5. .......... la sola eccezione del Sud America, .......... Germania, e .......... U.S.A., la figura ..........
gatto nero viene paragonata, .......... resto del mondo, come araldo di malasorte e presagio del
lato oscuro della realtà.
6. Un grande legame esoterico .......... punto .......... vista .......... mitologia e .......... religione ha
sempre caratterizzato il rapporto .......... uomo e gatto.
7. Si narra il mito .......... gatto di Maometto, Muezza, il primo gatto .......... nove vite della storia.

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CONDIZIONALE PRESENTE

STUDIARE: VENDERE: PARTIRE:

studierei venderei partirei


studieresti venderesti partiresti
studierebbe venderebbe partirebbe
studieremmo venderemmo partiremmo
studiereste vendereste partireste
studierebbero venderebbero partirebbero

LA REGOLA DEI VERBI IRREGOLARI:

andare – andr parere – parr


avere – avr potere – potr
bere – berr rimanere – rimarr
cadere – cadr sapere – sapr
condurre – condurr stare – star
compiere – compir tenere – terr
dire – dir udire – udr
dovere – dovr vedere – vedr
essere – sar vivere – vivr
fare – far volere–vorr
mettere – metter

Traducete il dialogo seguente:

Luigi: « Specialitatea acestui restaurant este peştele. Ce aţi spune să începem cu


un aperitiv de fructe de mare? »
Franca : « Le-aş mânca totdeauna. »
Maria: « Şi eu le-aş servi cu plăcere! »

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Franca: « Odată cu aperitivul am putea comanda şi felul întâi şi doi; astfel nu


va trebui să aşteptăm mult între un fel şi altul. »
Luigi: « E o idee excelentă. Tu ce serveşti? »
Franca: « Aş dori spaghete cu melci. »
Maria:« Aş lua şi eu chiar dacă ar trebui să renunţ la al doilea fel. Luna asta mi-am
dat demisia. »
Luigi: « Eu în schimb aş prefera o supă de peşte. Şi felul doi ce luăm? »
Franca: « Ce aţi spune să luăm toţi trei peşte prăjit cu garnitură de salată
mixtă? »
Maria:« Mie îmi surâde ideea. Dar aş vrea şi cartofi prăjiţi pentru că îmi plac foarte
mult.»
Luigi: « Ospătar?! M-ai aşteptăm mult. Am avea o oarecare poftă de mâncare. »
Ospătarul: « Nu, domnule. Sosesc imediat. »
Franca: « Cum să nu soseşti imediat. Mereu spun acelaşi lucru şi apoi te fac să
aştepţi o grămadă de timp. Dacă ne servesc într-adevăr imediat cum
spun, am putea apoi să mergem la un film în centru. »

.....................................................................................................................................
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Unità n. 3
TIPOLOGIE DEI TESTI (Parte Ia)
TESTO DESCRITTIVO

I testi descrittivi presentano cose, animali, persone, luoghi, situazioni, in


modo da suscitare in chi legge o ascolta un’immagine mentale dell’oggetto
descritto. Infatti se ne serve l’autore che vuole rendere più vivo un personaggio;
l’archeologo che espone le caratteristiche di un reperto; lo scienzato che riferisce un
esperimento; ognuno di noi in molte situazioni nella vita quotidiana.
Una descrizione efficace, per permettere al destinatario di capire di che cosa
si tratta e di com’è fatto l’oggetto descritto, deve essere ricca di particolari concreti,
presentare le informazioni ordinatamente, utilizzare un lessico preciso
Per scrivere un testo descrittivo occorre dunque:
a) determinare il tipo di oggetto da descrivere;
b) scegliere quali particolari nominare;
c) organizzare le informazioni secondo l’ordine più opportuno;
d) sviluppare le informazioni in forma agile, chiara e precisa.
Un oggetto può essere descritto in molti modi, con maggiore e minore
completezza, sottolineando questo o quel particolare. La descrizione migliore è
quella in cui sono state scelte opportunamente le proprietà da nominare, tenendo
conto della situazione comunicativa. Gli elementi di una descrizione sono: lo scopo
comunicativo del testo, il destinatario e le sue aspettative, le modalità (oggettiva o
soggettiva) della descrizione, il senso (vista, udito, olfatto, tatto, gusto) prevalente.
Lo scopo di una descrizione è prevalentemente comunicativo; i testi si
possono dividere in due grandi gruppi: quelli in cui prevale lo scopo comunicativo e
informativo e quelli in cui prevale lo scopo comunicativo e persuasivo.

I. Leggete i due messaggi quotidiani e identificate lo scopo:


a) Ricompensa di 500 Euro ! Smarrita da Ballantine’s Whisky Maturing Warehouse
a Londra, il 17 novembre, oca adulta di colore bianco e di razza cinese con ala
sinistra leggermente pendente. Questa oca è addestrata come guardia. Vista
l’ultima volta sul Clyde Avenue. L’oca ha un segno di riconoscimento segreto,
inultile portare altre oche.
b) Certo è Merlino, il mago gallese che allevò il Re Arthur ad aver operato sulla
terra un incantesimo. Magia verde nei suoi pascoli e campi, nei parchi e nelle
selve boscose. Magia dei luoghi, nei suoi castelli fatati, negli arcani lasciata da
chissà quali popoli. Magia della sua gente, forte e ospitale. Magia delle cose
semplici, dei ritmi dimenticati della natura, dei buoni sapori di un tempo.

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Una descrizione con scopo informativo permette di conoscere, identificare o


riconoscere l’oggetto. Perciò deve essere accurata e completa nei particolari, per
permettere al destinatario di immaginare l’oggetto in modo sufficientemente esatto;
il lessico sarà preciso, se necessario tecnico, per evitare ogni ambiguità.
Una descrizione con scopo persuasivo vuole influire sull’atteggiamento del
destinatario nei confronti dell’oggetto descritto. Per essere efficace, la descrizione
essere costruito attorno a una chiara idea centrale, nominare solo i particolari utili a
suscitare un’immagine positiva o negativa dell’oggetto, utilizzare un linguaggio ricco
di ripetizioni e di termini suggestivi.
Inoltre è anche importante tenere conto degli interessi e delle aspettative del
destinatario della descrizione.

II. Leggete i due brani e indentificate a che tipo di lettori si rivolgono


(specificare che elementi vi hanno aiutato):
a) Il pipistrello: ecco un animale veramente particolare ed insolito: è l’unico
mammifero capace di volare... dici niente? E poi basterbbe guardarlo in faccia per
accorgersi di come è simpatico e buffo: il corpo è quello del topo, ma al posto delle
zampe anteriori ha delle ali di pelle che gli permettono di volare agilmente.
b) Il pipistrello nano è il più diffuso e abbondante chirottero europeo, ed è anche il
più piccolo. Il colore è molto variabile, va da un marrone grigiastro chiaro a un ricco
marrone rosastro fino a un marrone molto scuro. Le ali non ha hanno il margine
chiaro e sono relativamente strette: il quinto dito ha l’ampiezza di circa 40 mm. Il
pollice è corto, circa uguale alla larghezza del suo polso. Il piccolo dente
immediatamente dietro il canino superiore è visibile di lato.

Il primo brano utilizza un linguaggio molto discorsivo e non ci sono termini


difficili da capire, mentre il secondo testo ha un linguaggio preciso e termini tecnici. I
due frammenti, pur avendo in comune lo scopo informativo, osservano e descrivono
l’oggetto in modo diverso, per soddisfare le differenti aspettative dei destinatari: le
esigenze e le conoscenze di un adulto profondamente interessato all’argomento
non sono quelle di un lettore amatore.
Succede spesso di rimanere deluso da un film, un libro o una discoteca che è
stato raccomandato con entusiasmo da un amico; infatti la realtà cambia secondo
l’occhio che guarda, la sensibilità, le esperienze di ciascuno. Ci sono due modalità
fondamentali di descrizione: la modalità oggettiva, secondo la quale chi scrive
cerca di presentare un’immagine obiettiva e fedele della realtà, evitando ogni
interpretazione personale; la modalità soggettiva, seconda la quale chi scrive si
basa sulla propria interpretazione della realtà e cerca soprattutto di comunicare le
impressioni, le sensazioni e i sentimenti che l’oggetto suscita in lui.
Per comunicare in modo efficace e chiaro, la descrizione può partire dalla
definizione dell’oggetto nel suo aspetto generale, per soffermarsi alla fine sulle parti
che lo compongono. Un testo così organizzato offre una visione globale. È molto

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raro l’ordine inverso, che dall’accumulo dei particolari fa emergere l’immagine


globale.
Le descrizioni possono basarsi sul potere della somiglianza per presentare
oggetti nuovi al destinatario facendo riferimenti a oggetti che sono ben noti, ma
possono costruirsi anche sul contrasto perché sottolineano fortemente le differenze
tra due oggetti, rendendo più evidenti le rispettive caratteristiche. Il tempo di base è
di solito il presente

III. Scrivete tre brevi testi in cui descriverete la medesima bicicletta ai


seguenti destinatari (mezza pagina ciascuna):
a) un agente di polizia per segnalare un furto;
b) i tuoi genitori per convincerli a regalartela;
c) un amico per vantarti e suscitare la sua invidia.

IV. Scrivete tre brevi descrizioni della stessa località turistica, rispettando le
seguenti indicazioni:
a) per una guida turistica (scopo: informare);
b) per una pubblicità (scopo: vendere una vacanza);
c) in modo negativo ai tuoi amici (scopo: convincerli a cambiare luogo di
villeggiatura).

V. Descrivete la vostra stanza come potrebbe vederla, rispettivamente, una


scimmia, una formica, un elefante; ad esempio, a una formica tutto apparirà
estremamente grande e probabilmente sarà in ricerca di cibo, vedendo tutto
in questa particolare prospettiva (mezza pagina per ciascun testo).
VI. Descrivete le immagini seguenti, tenendo conto del destinatario, dello
scopo, delle modalità di descrizione:

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VII. Ascoltate il dialogo e risolvete gli esercizi:

a) Completate con la vocale finale opportuna:


1. L’azienda è nata nel 1997 grazie al su… fondatore, Vincenzo Munzio, per fornire
assistenza ai veicol… cisternat… del centro-sud Italia.
2. Inizialmente ha fornito assistenz… a circa 3000 veicol….
3. La superficie coperta è un ver… gioiell… dell’industria, adibito specificatamente
per la costruzione dei veicoli di leg… legger…, con macchine ed attrezzature
all’avanguardi… mondial… per il settore.
4. L’allargamento della gamma permette di soddisfare le esigenz… di ogni singol…
client… sia per quanto riguarda la costruzion… della cistern… sia per i servizi di
post-vendita che include assistenz… e manutenzion… immediat… su tutto il
territori… italian…

b) Completate con la preposizione corretta (semplice o articolata)


1. L’azienda è nata ……… 1997 grazie ……… suo fondatore, Vincenzo Munzio, per
fornire assistenza ai veicoli cisternati ……… centro-sud Italia.
2. Inizialmente ha fornito assistenza ……… circa 3000 veicoli.
3. La superficie coperta è un vero gioiello ……… industria, adibito specificatamente
………la costruzione ………… veicoli ……… lega leggera, ……… macchine ed
attrezzature all’avanguardia mondiale ……… il settore.
4. L’allargamento ………… gamma permette ……… soddisfare le esigenze di ogni
singolo cliente sia per quanto riguarda la costruzione ……… cisterna sia per i
servizi di post-vendita che include assistenza e manutenzione immediata su tutto il
territorio italiano.

c) Osserva il tempo dei verbi utilizzati nella descrizione aziendale, identificate


il destinatario e precisate quali elementi vi hanno aiutato ad identificarlo.

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d) Fate una descrizione simile di una vostra azienda o dell’azienda di altrui,


costruite la vostra descrizione a seconda del destinatario.

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Il Rendiconto finanziario nel bilancio di esercizio:


- applicazioni aziendali e principi contabili -

Per predisporre in modo corretto il bilancio di esercizio, è necessario che


nella nota integrativa venga elaborato il rendiconto finanziario, al fine di illustrare
quali siano state le fonti e gli impieghi delle risorse finanziarie: tale documento ha
infatti “un contenuto informativo che deriva in parte dal conto economico ed in parte
dallo stato patrimoniale di inizio e fine periodo”
Il Rendiconto finanziario nel bilancio di esercizio: applicazioni aziendali e
principi contabili offre un pratico supporto, per elaborare facilmente il rendiconto
finanziario. Il lavoro sviluppa un originale MODELLO PRATICO, che permette di
predisporre in poco tempo il rendiconto finanziario, mediante la riclassificazione dei
dati utilizzati per la redazione di stato patrimoniale e conto economico. Dopo che
nella prima parte vengono illustrati i principi che stanno alla base del modello,
un'ampia parte e' dedicata all'elaborazione pratica, tramite:
• l’analisi di un caso concreto
• la predisposizione di un foglio di calcolo in Microsoft Excel che
permette all'utilizzatore di ottenere automaticamente il rendiconto
finanziario, dopo avere semplicemente riclassificato i dati dello stato
patrimoniale e del conto economico, quali emergono dal bilancio redatto
secondo gli schemi di cui agli articoli 2424 e 2425 del codice civile.
Gli utilizzatori sono in grado di predisporre, in modo semplice ed esatto, un
rendiconto finanziario che, oltre ad essere esauriente, risponde a quanto
prescrivono i principi contabili per la redazione del bilancio di esercizio

ESTRATTO DEL MANUALE


Quarto Capitolo: Il Rendiconto finanziario nel bilancio d’esercizio

Nei capitoli precedenti si è affrontato, con un’ottica sostanzialmente


aziendalistica, il tema di come elaborare il rendiconto finanziario in modo esatto e
significativo, anche al fine di impostare uno strumento utile per prendere le decisioni
future.
Nel seguito del lavoro si esamina quanto è previsto dalla legislazione
civilistica, in tema di redazione di tale documento, al fine di illustrare come gli
schemi proposti siano compatibili con i principi civilistici e con la dottrina contabile
vigente.

Le previsioni del codice civile


Le imprese che non applicano i principi contabili internazionali devono fare
riferimento, per l’argomento in esame, ai seguenti articoli del codice civile, che
operano un richiamo alla necessità di analizzare la dinamica finanziaria
dell’impresa:

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• l’articolo 2423: prescrive che il bilancio debba rappresentare in modo


veritiero e corretto la situazione finanziaria della società
• l’articolo 2423: prescrive che per ogni voce dello stato patrimoniale debba
essere indicato anche l’importo della voce corrispondente dell’esercizio
precedente, al fine di permettere di leggere ed apprezzare le variazioni
intervenute
• l’articolo 2427: elenca le componenti che devono costituire la Nota
Integrativa per indicare i movimenti delle immobilizzazioni, specificando
per ciascuna voce: il costo; le precedenti rivalutazioni, ammortamenti e
svalutazioni; le acquisizioni, gli spostamenti da una voce all’altra, le
alienazioni avvenute nell’esercizio; le rivalutazioni, gli ammortamenti e le
svalutazioni effettuate nell’esercizio; il totale delle rivalutazioni riguardanti
le immobilizzazioni esistenti alla chiusura dell’esercizio
• il punto 4) dell’articolo 2427: prescrive che nella Nota Integrativa devono
essere indicate le variazioni intervenute nella consistenza delle voci
dell’attivo e del passivo; in particolare, per le voci del patrimonio netto, per
i fondi e per il trattamento di fine rapporto, la formazione e le utilizzazioni.

Si tratta di disposizioni sfilacciate, il cui complesso impone la redazione di un


vero e proprio Rendiconto finanziario strutturato.
Tale fatto è sottolineato anche dal Principio Contabile 12, il quale prende atto
che la mancata presentazione del rendiconto finanziario non viene considerata, in
via generale, come violazione del principio della rappresentazione veritiera e
corretta del bilancio.
Tale mancanza è oggi accettabile solo per le aziende amministrativamente
meno dotate, a causa delle minori dimensioni. Per le imprese più strutturate è
invece opportuno redigere un vero e proprio rendiconto finanziario.
Regole particolari si applicano per taluni soggetti:
• le banche di maggiori dimensioni – che presentano un bilancio
totale di almeno 10 miliardi di euro, inclusi garanzie ed impegni –
possono redigere la nota integrativa in milioni di euro;
• le società finanziarie e le società di intermediazione mobiliare
possono redigere la nota integrativa in migliaia o in milioni di euro,
purché sia assicurata significatività e chiarezza alle informazioni;
• le società quotate possono in generale redigere la nota integrativa
in milioni di euro, invece che in migliaia, purché venga garantita la
significatività, comparabilità e chiarezza del bilancio.

Le previsioni dei Principi contabili


Il Principio contabile nazionale n. 12 sottolinea che lo scopo, per cui si deve
elaborare il Rendiconto finanziario, è di ottenere informazioni di natura finanziaria
non ricavabili dal semplice stato patrimoniale comparativo: tale stato patrimoniale
non mostra infatti chiaramente né le variazioni avvenute nelle risorse finanziarie e
patrimoniali, né le cause che le hanno determinate.

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In tale ottica, il rendiconto finanziario diventa un importante strumento


dell’informazione complessiva sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed
economica dell’impresa in funzionamento: esso ha infatti un contenuto informativo
che, pur derivando in parte dal conto economico ed in parte dallo stato patrimoniale
di inizio e di fine periodo.
Il Principio contabile suggerisce di redigere il rendiconto finanziario tenendo
conto delle variazioni delle aree di gestione finanziaria determinatesi per effetto:
• dell’attività produttiva di reddito svolta dall’impresa nell’esercizio (l’area
equivale indicativamente a quella definita come A – Flussi di circolante
della gestione corrente, nello schema presentato nel secondo capitolo);
• dell’attività di finanziamento dell’impresa (l’area definita come E – Area
dei finanziamenti nel citato schema);
• dell’attività di investimento (area D – Area degli investimenti nello
schema).
Tali elementi devono essere forniti in modo tale, da permettere di apprezzare
le variazioni nella situazione patrimoniale – finanziaria dell’impresa avvenute
nell’esercizio, nonché le correlazioni che esistono tra le fonti di finanziamento e gli
investimenti effettuati.
Entrando nei dettagli, il principio contabile n.12 prevede che nel rendiconto
finanziario si debbano evidenziare:
• le risorse finanziarie generate dalla gestione reddituale dell’esercizio, cioè
il flusso di liquidità ovvero di capitale circolante netto generato dalla
medesima;
• le assunzioni ed i pagamenti di mutui e prestiti obbligazionari;
• il ricavato della vendita di immobilizzazioni tecniche, finanziarie,
immateriali, da indicare distintamente;
• gli acquisti di immobilizzazioni tecniche, finanziarie ed immateriali. Le tre
categorie devono essere indicate distintamente. Per le immobilizzazioni
finanziarie e le immateriali si rende inoltre necessario specificare il tipo di
attività acquisite (partecipazioni, brevetti, ecc.);
• i dividendi pagati;
• le variazioni avvenute nell’esercizio nei singoli conti componenti il capitale
circolante netto ed il totale di tali variazioni.

I. Identificate la tipologia del testo e gli elementi particolari che la


compongono.

II. Identificate le enumerazioni e spiegate l’uso o la mancanza degli articoli e


delle preposizioni semplici o articolate, a seconda del caso.

III. Traducete il testo in lingua rumena (verbalmente o in scritto, a scelta).

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IV. Osservate attentamente il testo, fate dei commenti e presentate


l’importanza del rendiconto nella legislazione rumena (somiglianze e
differenze, particolarità, ecc.)

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Unità n. 4
TIPOLOGIE DEI TESTI (Parte IIa)
TESTO NARRATIVO

I testi narrativi presentano una storia, una sequenza di eventi connessi tra
loro, esposti in una determinata successione temporale.
Le narrazioni hanno un posto privilegiato nella comunicazione quotidiana e
nella cultura di ogni epoca e di ogni paese. Nella conversazione si racconta un
episodio di cui si è stati protagonisti o testimoni per trasmettere un’esperienza,
rafforzare un’opinione, mantenere i rapporti interpersonali, intrattenere, divertire.
Molti testi sono prevalentemente narrativi: il diario, l’autobiografia, le memorie, la
biografia, gli articoli di cronaca, il racconto e il romanzo. Inoltre parti narrative sono
spesso presenti in libri di storia, resoconti di viaggi, relazioni, lettere, manuali e
saggi scientifici.
Il testo narrativo presenta le seguenti caratteristiche generali: azioni ed
avvenimenti che si collegano a formare una storia; una precisa organizzazione
temporale formata da un inizio, uno svolgimento e una conclusione; i personaggi;
la storia collocata nello spazio e nel tempo; i verbi che sono generalmente tutti al
passato ed i connettivi temporali.

Le narrazioni ad uno scopo scientifico devono essere:


- completi: devono essere presente tutte le informazioni necessarie a ricostruire i
fatti così come sono avvenuti;
- concisi: devono essere eliminate le informazioni poco significative;
- chiari: i fatti sono esposti ordinatamente, le frasi sono brevi, il linguaggio è
semplice, senza oscurità ed ambiguità;
- oggettivi.

Le narrazioni devono rispondere alle seguenti domande: chi? i protagonisti;


che cosa? il fatto; dove? il luogo; quando? il tempo; perché? i motivi; come? il
modo. Talvolta la narrazione si conclude anche con un breve commento.

I verbi utilizzati nella narrazione sono il passato prossimo, l’imperfetto o il


passato remoto (qualche volta anche il presente). È consigliato l’uso dello stesso
tempo lunga tutta la narrazione per conferire un aspetto uniforme al testo.

I. Solo alcuni dei testi seguenti sono narrativi. Quali? Per ciascuno di essi
spiegate perché ritenete che si tratta di narrazione.

a) L’ambra è una resina fossile non cristallina, di colore variabile dal giallo al rosso,
dal violetto al verde, che si rinviene in ammassi irregolari specie sulle coste

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meridionali del mar Baltico. Si elettrizza per strofinio; viene usata fin dai tempi
antichissimi sia per oggetti personali sia per suppellettili.

b) Honus Gant era alto un metro e ottantatré; i suoi tratti più caratteristici erano le
mani, i piedi, le giunture. Le mani erano larghe e piatte, ossute come quelle di tutti i
giovani contadini. Erano piene di lentiggini, come la sua faccia magra e
straordinariamente da bambini. Sul viso, però, le letiggini quasi scomparivano nella
carnagione bruna, che era alla fine seguita alle ripetute scottature. Era, tutto
sommato, un volto piacevole se non bello.

c) Una gatta che si era innamorata di un bel giovane pregò la dea Venera di
trasformala in donna, e la dea, mossa a compassione dal suo amore, la cambiò in
una bella ragazza. Così il giovane se la portò a casa. Ma mentre essi se ne stavano
sdraiati nella loro camera nuziale, a Venere venne voglia di provare se la gatta,
cambiando corpo, aveva anche cambiato le sue abitudini, e lasciò cadere là nel bel
mezzo un topo. Quella, dimenticata delle attuali circostanze, balzò su dal letto e si
mise a inseguirlo per divorarselo. Allora la dea, idignata, la restituì alla sua forma
primitiva.

II. Dopo aver letto il seguente articolo, rispondete alle sei domane di guida:
chi?, che cosa?, dove?, quando?, perché?, come?:

Bloccati dalla grandine sul colle Bione


Giaveno, 200 ragazzi salvati dal maltempo
Fuoristrada dalla protezione civile li hanno riportati fradici a casa

Sono tornati a casa fradici per la pioggia, ma in buona salute gli oltre duecento
ragazzi di Giaveno che ieri, durante un’escursione al Colle Bione, sono stati bloccati
per alcune ore dal maltempo.
La pioggia e una violenta grandinata hanno costratto gli accompagnatori a
sistemare i ragazzi in un alpeggio e a richiedere soccorso al Comune di Giaveno.
L’allarme è scattato verso le 12,30. Una telefonata giunta in Comune ha subito fatto
scattare il sistema di protezione civile della città.
Vigili del fuoco di Giaveno, squadra “aib”, guardie forestali e volontari del Comune
con mezzi fuoristrada hanno raggiunto la zona del Colle e per diverse ore hanno
fatto la spola dalla montagna al piazzale del Colle Braida, dove ad attendere il
gruppo di trovano scuolabus e autobus messi a disposizione dal Comune e da
alcune ditte. Verso le 16,30 tutti erano a Giaveno.
Nonostante le avvisaglie di cattivo tempo, i ragazzi della parrocchia, che
partecipano ad Estate ragazzi, sono partiti in prima mattinata con i pullman in
direzione di Coazze. Guidati dagli accompagnatori, sono saliti sulla cresta che
divide la Val Sangone dalla Valle di Susa. Giunti nei pressi del Colle Bione sono
stati avvolti da una fitta nebbia e colpiti da un violento nubifragio con raffiche di
vento e grandine.

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La zona si è trasformata in un paesaggio invernale e il gruppo ha trovato riparo in


un alpeggio. La comitiva se l’è cavata con uno spavento e un po’ di freddo; sono
tutti in buona salute.
“La Stampa”, 24 giugno 1995

III. Trasformate le seguenti immagini in una storia ed inventate un finale:

IV. Scrivete un articolo di giornale, raccontando:


a) un concerto a Palasport;
b) un circo arriva in città; durante uno spettacolo scappa una tigre;
c) nella sala d’attesa del dentista.

V. Ascoltate il testo seguente e risolvete gli esercizi:

a. Leggete a voce alta i testi di telegiornale con l’intonazione apposita:

Stati Uniti:
Il presidente della Repubblica si è recato oggi in visita ufficiale negli Stati
Uniti. È partito da Fiumicino ed è arrivato a Washington alle 14 ora locale.
Dopo essere stato ricevuto dal segretario di Stato americano, si è incontrato
con rappresentanti della comunità italiana, a cui ha portato il saluto dei connazionali
rimasti in patria. Il programma del presidente per i prossimi giorni è molto intenso e
prevede, oltre a contatti con le gerarchie politiche americane, una serie di

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appuntamenti con esponenti della finanza e dell’industria americana volti a favorire


investimenti in Italia.
Il presidente della General Motors in occasione di un ricevimento
all’ambasciata italiana ha già espresso il suo apprezzamento per lo sviluppo
dell’economia italiana nell’ultimo decennio e ha assicurato un impegno personale
per una più stretta cooperazione fra i due alleati.

Unione Sovietica:
Oggi a Mosca altri scioperi in diverse parti della città. I demonstranti si sono
raccolti, come spesso è successo in passato, di fronte al Cremino e hanno gridato
slogan contro il presidente, inneggiando alla politica riformatrice del sindaco Mosca.
Il presidente si trova ora stretto fra due fuochi: a destra i riformatori per un più
deciso cambio nella politica economica e un più rapido avvicinamento ai sistemi
occidentali, iniziando dalle privatizzazioni delle imprese di Stato; a sinistra il forte
apparato militare non vuole rinunciare ai suoi privilegi e minaccia un colpo di mano.
Se a ciò aggiungiamo la disastrosa crisi economica dell’URSS e la lotta per
l’autonomia delle Repubbliche del Baltico, la posizione del presidente appare
veramente precaria.

b) Scegliete la frase corretta:

1. “Si è recato in visita ufficiale…” significa:


a) la notizia della visita non è stata tenuta segreta;
b) il presidente ha incontrato personalità americane;
c) il presidente è andato in America non come privato cittadino, ma come
rappresentante dell’Italia.

2. “… volti a favorire investimenti in Italia” significa:


a) gli appuntamenti sono un pretesto per raggiungere un altro scopo, gli investimenti
in Italia;
b) gli appuntamenti mirano a convincere gli Americani ad investire in Italia;
c) gli appuntamenti sono incontri in cui si parla della favorevole situazione
economica in Italia.

3. “… ha assicurato un impegno personale” significa:


a) ha promesso che gli americani investiranno in Italia;
b) ha promesso di occuparsi personalmente della cooperazione fra i due paesi;
c) ha detto che ci sono buone probabilità che l’Italia diventi ancora più ricca con
l’aiuto degli americani.

4. “Il presidente si trova stretto tra due fuocchi” significa:


a) il presidente non sa più cosa fare;
b) il presidente viene attaccato da due parti;
c) il presidente vuole rinunciare alla sua carica.

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5. “… minaccia un colpo di mano” significa:


a) minaccia di abbandonare il sostegno al presidente;
b) minaccia di allearsi con la destra;
c) minaccia di voler prendere il potere;

6. “… la posizione appare precaria” significa:


a) appare ancora peggiore di quello che è;
b) appare instabile;
c) appare terribile.

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IMPERFETTO

PARLARE PRENDERE PARTIRE

Parlavo Prendevo Partivo


Parlavi Prendevi Partivi
Parlava Prendeva Partiva
Parlavamo Prendevamo Partivamo
Parlavate Prendevate Partivate
Parlavano Prendevano Partivano

ALCUNI VERBI IRREGOLARI:

FARE: facevo – facevamo AVERE: avevo – avevamo


facevi – facevate avevi – avevate
faceva – facevano aveva – avevano

DIRE: dicevo – dicevamo ESSERE: ero – eravamo


dicevi – dicevate eri – eravate
diceva – dicevano era – eravano

BERE: bevevo – bevevamo


bevevi – bevevate
beveva – bevevamo

43
IL PASSATO PROSSIMO E L’IMPERFETTO

a) Il passato prossimo si usa quando vogliamo presentare tutta l’azione passata, e


non un solo momento di essa:
Per tre mesi ho fatto la baby-sitter.  3 mesi: luglio-agosto-settembre

a) L’imperfetto si usa quando vogliamo presentare un solo momento di una o di più


azione passate:
Il 10 luglio facevo già il baby-sitter.  10 luglio: luglio-agosto-settembre

Ogni azione passata è già finita e si può esprimere con il passato prossimo. Se invece
volgiamo dire che cosa accadeva in un dato momento, usiamo per la stessa azione
l’imprefetto.

b) Il passato prossimo si usa quando vogliamo presentare più azioni passate,


accadute una dopo l’altra, e non ci interessa dire che le abbiamo fatte per abitudine:
Ogni fine-settimana sono andata in una città diversa.

b) L’imperfetto si usa quando vogliamo presentare più azioni passate, accadute una
dopo l’altra, e ci interessa dire che le abbiamo fatte per abitudine:
Ogni fine-settimana andavo in una città diversa.

L’imperfetto esprime un’azione che si ripete nel passato.

Quando parliamo del passato, nella frase possono esserci:


a) passato prossimo + passato prossimo:
Ieri sera ho mangiato e poi ho guardato la televisione.

b) imperfetto + imperfetto:
Ieri sera mentre mangiavo, guardavo la televisione.

c) passato prossimo + imperfetto / imperfetto + passato prossimo:


Ieri sera, mentre passeggiavo, ho incontrato Paolo.

Il passato prossimo si usa con espressioni del tipo: tutto il giorno, tutto l’anno,
tutto il mese, per un anno, per una settimana, per un giorno, per un mese, da .... a, fino
a ...., una volta, molte volte.

L’imperfetto si usa con espressioni del tipo: mentre, nel momento in cui, a
quest’ora, a quell’ora, da due anni, da due mesi, da due giorni, da due settimane.

44
Si usano tutti e due tempi con espressioni del tipo: quando, sempre, mai, tutti i
giorni, tutti gli anni, tutti i mesi, tutte le settimane, ogni volta, tutte le volte, allora, di
solito, spesso.

45
TRAPASSATO PROSSIMO

SI FORMA DAL:

IMPERFETTO di uno dei verbi ausiliari

il PARTICIPIO PASSATO del verbo da coniugare

IMPERFETTO DEGLI AUSILIARI:

AVERE: ESSERE:

Io avevo Io ero
Tu avevi Tu eri
Lui / Lei aveva Lui / Lei era
Noi avevamo Noi eravamo
Voi avevate Voi eravate
Loro avevano Loro erano

PARTICIPIO PASSATO DEI VERBI REGOLARI:

parlare  parlato vendere  venduto spedire  spedito


cantare  cantato temere  temuto capire  capito
lavorare  lavorato premere  premuto sentire  sentito

PARTICIPIO PASSATO DEI VERBI IRREGOLARI:

accendere – acceso aprire – aperto ardere – arso

bere – bevuto chiedere – chiesto chiudere – chiuso

cogliere – colto concedere – concesso concludere – concluso

condurre – condotto correggere – corretto correre – corso

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cuocere – cotto dare – dato decidere – deciso

diffendere – diffeso dipingere – dipinto discutere – discusso

dire – detto dividere – diviso esprimere – espresso

essere – stato fare – fatto friggere – fritto

giungere – giunto leggere – letto mettere – messo

mordere – morso morire – morto muovere - mosso

nascere – nato nascondere – nascosto offendere – offeso

offrire – offerto parere – parso perdere – perso

piacere – piaciuto piangere – pianto prendere – preso

rendere – reso riassumere – riassunto ridere – riso

rimanere – rimasto risolvere – risolto rispondere – risposto

rivolgere – rivolto rompere – rotto scegliere – scelto

scendere – sceso scrivere – scritto spegnere – spento

spendere – speso spingere – spinto tingere – tinto

togliere – tolto tradurre – tradotto uccidere – ucciso

vedere – visto venire – venuto vincere – vinto

vivere – vissuto volere – voluto conoscere – conosciuto

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I. Coniugate a tutte le persone dell’imperfetto:

Io (entrare) in camera, (chiudere) la porta e (aprire) la finestra.


Io (avviarsi) verso casa e non (fermarsi) per la strada.

II. Mettete al posto dell’infinito le forme dell’imperfetto:

Stamattina, mentre Carlo (fare) …………………, (ascoltare) ……………… le notizie alla radio.
L’altroieri, mentre le ragazze (stare) ……………… in giardino, la madre (cucinare) ……………
Mentre loro (raccontare) …………………… quella storia, tutti (stare) …………………… attenti.
Prima tu (andare) …………………… alla posta e poi (passare) …………………… alla banca.
Mentre Carla (andare) …………………… al centro, ha incontrato Gianni.
Mentre voi (cenare) ……………………, è venuto a trovarvi Luciana.

III. Completate secondo il modello:


Modello: Ieri ho lavorato fino alle sette.
Io, invece, alle sette lavoravo ancora.

Ieri ho dormito fino alle nove.


………………………………………………………………………………………………………………
Ieri ho studiato fino alle due.
………………………………………………………………………………………………………………
Ieri ho aspettato fino alle dieci.
………………………………………………………………………………………………………………
Ieri ho letto fino alle undici.
………………………………………………………………………………………………………………
Ieri ho passeggiato fino alle otto.
………………………………………………………………………………………………………………
IV. Completate secondo il modello:

Modello: Per quattro anni Carla ha studiato e ha lavorato come economista.


Infatti, quando l’ho conosciuta, studiava e lavorava come economista.

Per un anno Giulio ha abitato a Bologna e ha lavorato a Firenze.


………………………………………………………………………………………………………………
Per qualche anno Franco ha fumato e ha bevuto troppo.
………………………………………………………………………………………………………………
Per dieci anni Sergio ha avuto un negozio e ha guadagnato molto.
………………………………………………………………………………………………………………
Per tanto tempo Paola è stata senza lavoro e ha avuto problemi economici.
………………………………………………………………………………………………………………
Per alcuni mesi Giorgio è vissuto con Lucia ed è andato d’accordo con lei.
………………………………………………………………………………………………………………
Per cinque settimane Lucia ha frequentato un corso d’inglese ed ha studiato.
………………………………………………………………………………………………………………
Per sei mesi Remo è stato male e ha fatto una cura molto forte.
………………………………………………………………………………………………………………
Per diversi anni Luca ha abitato in centro e ha pagato molto d’affitto.
………………………………………………………………………………………………………………
Per alcune settimane Gina ha preso l’autobus per andare in ufficio.
………………………………………………………………………………………………………………

V. Rispondete alle domande:

Che facevi di solito la domenica?


(restare) …………………… in casa.
Che facevi di solito in montagna?
(camminare) …………………… molto.
Che facevi di solito durante le vacanza?
(dormire) …………………… tante ore.
Che facevi di solito il fine-settimana?
(andare) …………………… fuori città.
Che facevi di solito quando non uscivi?
(ascoltare) …………………… la musica.

VI. Mettete i verbi fra parentesi al tempo passato conveniente:


Mentre Carlo …………………… la lezione, …………………… sul foglio (seguire, scrivere).
Mentre Laura e Sandra …………………… al sole, ………………… il giornale (stare, leggere).
Mentre …………………… Roberto, …………………… ad altro (io-ascoltare, pensare).
Mentre Franco e Sergio ………………… in ufficio, ………………… di calcio. (andare, parlare).
Mentre Giulio …………………… l’autobus, ………………… una sigaretta. (aspettare, fumare).
Mentre Maria …………………… l’autobus, …………………… Paola (aspettare, vedere).
Mentre Rita …………………… la musica, …………………… una lettera (ascoltare, leggere).
Mentre noi …………………… il sole, …………………… tutto il giornale (prendere, leggere).
Mentre loro ……………………, …………………… una telefonata (mangiare, ricevere).
Mentre Carlo ……………… a casa, ………………… di passare da Luisa (tornare, pensare).
Quando mio nonno …………………, io non ………………… ancora a scuola (morire, andare).
Quando Renato ……………… a lavorare, non …………… ancora 20 anni. (cominciare, avere).
Quando noi ……………………, non …………………… ancora forte (partire, piovere).
Sandra …………………… a casa, perché …………………… poco bene (rimanere, stare).
Sergio …………………… tardi, perché …………………… la strada (arrivare, trovare).
Marco …………………… tutte le finestre, perché ………………… troppo caldo (aprire, avere).

VII. Trasformate le frasi dell’esercizio secondo il modello:

Modello: Franca è andata a letto, perché aveva sonno.


Franca aveva sonno, perciò è andata al letto.

Sandra è rimasta a casa, perché stava poco bene.


………………………………………………………………………………………………………………
Sergio è arrivato tardi, perché non trovava la strada.
………………………………………………………………………………………………………………
I miei amici sono venuti in treno, perché preferivano viaggiare di notte.
………………………………………………………………………………………………………………
Marco ha aperto tutte le finestre, perché aveva troppo caldo.
………………………………………………………………………………………………………………
Luisa ha scritto a mano, perché non aveva la macchina da scrivere.
………………………………………………………………………………………………………………
VIII. Scegliete la forma giusta:
1.Oggi sto bene perché dormivo fino alle undici.
Oggi sto bene perché ho dormito fino alle undici.
Oggi sto bene perché sono dormito fino alle unidici.

2. Ho aspettato già da due ore quando è arrivata Maria.


Aspettavo già da due ore quando è arrivata Maria.
Ho aspettato già da due ore quando ha arrivata Maria.

3. Ieri a quest’ora il bambino dormiva ancora.


Ieri a quest’ora il bambino ha dormito ancora.
Ieri a quest’ora il bambino è dormito ancora.

4. Ieri siamo rimasti a casa tutto il giorno.


Ieri rimanevamo a casa tutto il giorno.
Ieri abbiamo rimasto a casa tutto il giorno.

5. L’anno scorso andavo una sola volta a Roma.


L’anno scorso ho andato una sola volta a Roma.
L’anno scorso sono andato una sola volta a Roma.

6. L’anno scorso andavo molto volte a Milano.


L’anno scorso sono andato molto volte a Milano.
L’anno scorso vado volte a Milano.

7. Non sono venuta perché non avevo soldi.


Non sono venuta perché non ho avuto soldi.
Non venivo perché non avevo soldi.

IX. Coniuga in tutte le persone del trapassato prossimo:

(Addormentarsi) quando bussarono alla porta.


(Venire) dall’ospedale quando Michele mi ha dato quella notizia.

X. Traducete in italiano:

În timp ce mama pregătea micul dejun, eu vorbeam la telefon.


………………………………………………………………………………………………………………

În timp ce aşteptai autobuzul, l-ai văzut pe Gianni.


………………………………………………………………………………………………………………
În timp ce luam masa de prânz, am vorbit de una şi de alta.
………………………………………………………………………………………………………………
Anul trecut, când ei erau la mare, făceau în fiecare zi câte o plimbare.
………………………………………………………………………………………………………………
Anul trecut noi petrecuserăm la mare perioada vacanţelor.
………………………………………………………………………………………………………………
Tu sosiseşi la timp pentru a lua autobuzul de la ora 7 şi jumătate.
………………………………………………………………………………………………………………
El cumpărase schiurile acum trei ani din acel magazin.
………………………………………………………………………………………………………………
Noi veniserăm să vedem ce s-a întâmplat.
………………………………………………………………………………………………………………
Voi cumpăraserăţi ziarul pentru a citi ultimele veşti.
………………………………………………………………………………………………………………
Difuzorul a anunţat că trenul sosise cu o oră întârziere.
………………………………………………………………………………………………………………
Din această experienţă noi trăseserăm învăţăminte utile.
………………………………………………………………………………………………………………

Unità n. 5

TIPOLOGIE DEI TESTI (Parte IIIa)


TESTO ARGOMENTATIVO

I testi argomentativo presentano un’opinione o tesi e la sostengono con argomentazioni,


cioè con ragionamento e prove; si propongono lo scopo di convincere il destinatario della
validità della tesi.
Nella vita personale come nella sfera pubblica, il confronto tra opinioni è uno strumento
essenziale per esaminare un problema, prendere una decisione, cercare soluzioni comuni.
Tutti noi usiamo argomentazioni sia nelle scelte quotidiane sia nel dibattere questioni di
importanza generale.

Il testo argomentativo presenta le seguenti caratteristiche:


- dibatte criticamente un tema, un problema o un’idea;
- presenta un’opinione o tesi;
- sostiene la tesi con argomentazioni;
- si propone lo scopo di convincere i destinatari della validità di tale tesi, prevedendo le loro
possibili obiezioni;
- ha una struttura salda e ben organizzata;
- per sottolineare e rafforzare i concetti principali, fa uso di tecniche retoriche, come la
ripetizione, ad esempio;
- il tempo verbale di base è il presente.

Un’argomentazione è il ragionamento con cui si sostiene l’opinione o la tesi. Nella sua


formulazione più semplice è composta da due affermazioni, l’asserzione e la giustificazione.

Il latte è necessario nell’alimentazione perché contiene calcio.

La prima frase enuncia la tesi, la seconda contiene l’argomento (la giustificazione) che
sostiene la tesi e le dà forza:
- asserzione o tesi: Il latte è necessario nell’alimentazione
- giustificazione o argomento: perché contiene calcio.

Perché la tesi sia convincente l’argomento deve fornire una prova di cui il destinatario
riconosca la validità. L’affermazione contiene calcio è un argomento solido ed efficace perché
fa riferimento a un’affermazione più generale, sottointesa, ma facilmente ricavabile, la cui
validità è riconosciuta da tutti:
Molto spesso la tesi è sostenuta da più argomenti indipendenti: Tutti i cereali e i loro
derivati offrono indubbi vantaggi per la nostra salute: sono una preziosa fonte di energia; sono
più digeribili di altre fonti energetiche come i grassi; sono adatti a tutte le età; inoltre sono utili
per la prevenzione di alcuni tipi di tumori.

In altri casi, invece, gli argomenti sono collegati tra loro; in particolare nelle
argomentazioni complesse anche alcune giustificazioni devono essere a loro volta dimostrate,
diventando delle sottotesi: Non fu affatto casuale che durante la prima fase della rivoluzione
industriale, l’industria britannica del cotone crescesse più di qualsiasi altra. Prima di tutto, la
Gran Bretagna controllava il commercio internazionale; in secondo luogo si creò una forte
domanda di cotone sia nelle sue colonie, che avevano in gran parte climi caldi sia nella stessa
Europa, a causa di mutamenti nel gusto e nella moda (ad esempio si diffuse l’uso della
biancheria intima), e di una relativa maggiore disponibilità di reddito. In altri termini, il numero
di persone che potevano permettersi qualche abito in più crebbe, e la domanda si indirizzò
preferibilmente verso i tessuti di cotone, meno cari di quelli di lana.

Un’argomentazione efficace deve partire da premesse che l’uditorio è disposto ad


accettare. Si possono far rientrare in due grandi categoire: fatti e verità (riconosciuti
dall’uditorio universale), valori e luoghi (riconosciuti da uditori particolari).
Imparare ad argomentare, a sostenere le nostre opinioni con ragionamento aiuta a
crescere, a maturare: infatti se vogliamo convincere il destinatario dobbiamo innanzitutto
confrontarci con lui, riconoscendo così che le differenze di opinioni non sono una barriera tra le
persone. Inoltre per prevedere obiezioni e critiche alla nostra posizione, siamo obbligati a porci
dal punto di vista degli altri, e prendiamo conoscenza del fatto che si possono avere idee
differenti su come risolvere lo stesso problema.
Per respingere un’obiezione si ricorre in genere alle seguenti tecniche:

- si dimostra che l’obiezione è errata perché si basa su dati non attendibili o non pertinenti:
Chi sostiene che la scuola non boccia più, sbaglia: qualunque statistica dimostra il contrario.

- si fa osservare che l’intero raggionamento non è valido perché si fonda su pochi casi e sulla
loro arbitraria generalizzazione:
Solo perché tu sei stato male dopo aver mangiato il gelato al pistacchio, non puoi sostenere
che il gelato al pistacchio fa male.

- si obietta che le osservazioni, pur essendo accettabili, si riferiscono a un solo aspetto del
problema, spesso secondario;

- si stabilische una diversa gerarchia di valori: l’obiezione è valida, ma deve passare in


secondo piano rispetto alle ragioni ben più forti che sostengono la tesi:
È vero che la chiusura dei centri storici al traffico privato potrebbe danneggiare i negozianti,
tuttavia ritengo che la salute dei cittadini e la tutela dei monumenti siano ben più importanti.

Scelte sintatiche e stilistiche

Il joggingi è sconsigliato ad alcune categorie di persone.


Si sconsiglia il jogging ad alcune categorie di persone.
Sconsiglio in jogging ad alcune categorie di persone.

Le prime due forme (impersonali) creano un’impressione di maggiore obiettività perché


sembrano separare la personalità di chi scrive da quanto viene dimostrato. Inoltre il si
impersonale tende a conferire all’espressione un valore quasi normativo. Con l’uso della prima
persona chi scrive assume in pieno la responsabilità delle proprie parole; le sue opinioni
appaiono frutto di un’esperienza e di una riflessione personale. Se si usano argomenti razionali
è preferibile scegliere una forma impersonale, se invece si intende far leva sull’emotività è più
adatta la prima persona.
I. Solo alcuni dei testi seguenti sono argomentativi. Quali? Per ciascuno di essi,
spiegate perché si tratta di argomentazioni.

a) È un grave errore ignorare la dimensione culturale della nostra tradizione scientifica. In


ultima analisi, ciò che la scienza provoca, è un totale cambiamento nel modo in cui riflettiamo
sull’universo e sul nostro posto al suo interno. Essere scientificamente illetterato significa
rimanere sostanzialmente privo di cultura. La principale virtù dell’attività culturale – sia essa
arte, musica, letteratura o scienza – consiste nel modo in cui arricchisce la nostra vita: ci
permette di sperimentare la gioia, l’eccitazione, la bellezza, il mistero, l’avventura.

b) Nel corso del XIII secolo furono le esigenze dei mercanti ad allargare il sistema delle
comunicazioni stradali. Alle due antichissime strade alpine del Moncenisio e del Gran San
Bernardo verso il 1230 si aggiunse quella del San Gottardo, che collega la Pianura Padana
con l’altro corso del Reno e con le città svizzere e tedesche. Verso la fine del secolo resero
praticabile il passo del Sempione, che divenne la strada privilegiata attraverso cui i tessuti
lombardi si dirigevano verso l’alta Valle del Rodano e di qui in Svizzera, Germania e Francia.

c) Il censimento è una rilevazione del numero e delle caratteristiche di una popolazione,


nonché delle attività economiche da essa svolte. Ha origini molto antiche, dato che venne
attuata dai grandi imperi, come la Cina e Roma. La realizzazione di un censimento necessita di
una potente organizzazione e non fu più possibile dopo la dissoluzione dell’Impero romano.
Venne ripreso quando nacquero gli Stati moderni nel Cinque-Seicento. Nell’Italia unita di
effettuò per la prima volta nel 1861. Dal 1951 viene effettuato ogni dieci anni ed è affidato
all’Istat.

II. Scrivete un breve elogio di una persona, oppure di una stagione, di un animale, di un
vegetale, mettendone in luce gli aspetti positivi.

III. Scrivete una breve critica di una persona, oppure di una stagione, di un animale, di
un vegetale, mettendone in luce gli aspetti negativi.

NEGLI USA LA CLONAZIONE


ANIMALE NON È VIETATA

In California la nuova frontiera della clonazione

Nasce la prima società che offre un servizio di clonazione degli animali domestici: si comicia
dai gatti. costo: 50 mila dollari
L'abbiamo conosciuto diabolico. L'abbiamo apprezzato con gli stivali, accanto al figlio del
mugnaio di Perrault. L'abbiamo perfino immaginato alle prese con una gabbianella che voleva
imparare a volare. Ma il gatto clonato ancora no: non ha mai «abitato» nella memoria collettiva.
Ancora per poco, probabilmente.
Perché di clonazione felina sentiremo un gran parlare nei prossimi mesi. Il motivo? La
nascita di una società – la Genetic Saving & Clone, della California - che da maggio inizierà a
«fotocopiare» animali domestici su ordinazione, naturalmente a pagamento. Si comincia
proprio dai felini: nove in una prima fase, tre di uomini dello staff aziendale e altri sei di un
primo selezionato gruppo di clienti ciascuno dei quali ha già sottoscritto un contratto da 50 mila
dollari. Se tutto andrà bene l'anno prossimo una mostra degli animali clonati sarà presentata
durante la conferenza dell'Associazione medico-veterinaria l'anno prossimo.

ASPETTATIVE
In America la clonazione animale non è vietata. La società si aspetta che nel giro di
quattro-cinque stagioni diventino migliaia le creature da clonare ogni anno. E un tale
incremento - hanno calcolato i responsabili - abbasserebbe i prezzi fino a 10 mila dollari per un
gatto e 20 mila per un cane. Ma per ora il problema non è la politica del prezzi. «Per noi il
problema - spiega l'amministratore delegato Lou Hawthorne - è soltanto uno: riuscire a clonare
un animale in modo qualitativamente perfetto».
E' stata messa a punto anche una forma di risarcimento nel caso che il cliente non sia
contento del risultato finale. Per dimostrare tutta la sua professionalità e serietà, la Genetic
Saving & Clone dispensa informazioni sul suo «pedigree» aziendale: per esempio il fatto che
sia stata coinvolta, due anni fa, nel primo processo di clonazione di un gatto (eseguito assieme
alla Texas University).

LE CRITICHE
David Magnus, il codirettore del Centro biomedico-etico della Stanford University è
quantomeno scettico: «Le persone che chiedono una clonazione del genere si aspettano una
copia esatta della creatura che vorrebbero riprodurre e questo semplicemente non è
possibile». Hawthorne risponde che non è d'accordo con lui e che, appunto, per i casi di
insoddisfazione esiste il risarcimento. E rilancia: «C'è chi pensa che la clonazione è
riproduzione, non resurrezione. La parte interessante di questo tipo di intervento genetico è
che in realtà si tratta proprio di resurrezione».

I. Trovate tutti i verbi del testo e indicate il loro tempo di coniugazione.

II. Esprime il vostro parere sulla clonazione animale e umana, prendendo in


considerazione i vantaggi e gli svantaggi. Redigete il vostro discorso come uno
argomentativo.

IV. Ascoltate il dialogo e risolvete gli esercizi:

a) Scegliete la risposta giusta:


1. La moglie di Sergio, Elvira, ha:
a. 68 anni;
b. 78 anni;
c. 98 anni.

2. L’appartamento dei Tenardi è composta:


a. dalla cucina, da un bagno, da due salotti e da tre camere da letto;
b. da una cucina, da un bagno, da un salotto e da tre camere da letto;
c. dalla cucina, da due bagni, da due salotti e da tre camere da letto.

3. La signora Chiara pensa che alla nonna Elvira non faccia piacere abitare con loro perché:
a. guarda ogni giorno la televisione;
b. chiacchera quasi tutta la giornata con le sue amiche al telefono;
c. tiene alla sua indipendenza.

4. Paolo non accetterebbe mai che la nonna abiti in una casa di riposo perché:
a. non è più in grado di cavarsela da sola;
b. cosi sarebbe in famiglia;
c. si deve rispettare la sua libertà e la sua opinione.
5. Lucia non vorrebbe che la nonna viva da loro:
a. perché non potrebbe più ascoltare la sua musica;
b. perché la nonna fa la spesa ogni giorno;
c. perché tiene alla sua camera.

6. Gianfranco e signor Paolo si preoccupano perché:


a. la nonna non mangia bene e non ha più la memoria della sua gioventù: dimentica di
pagare le bollette;
b. è molto sensibile da quando il nonno è morto;
c. non sanno quale camera cedere alla nonna.

b) Individuate gli argomenti di ognuno, le scelte stilistiche e spiegate se gli argomenti


sono validi o meno.

V. Ascoltate la canzone e spiegate se si tratte di una canzone descrittiva, narrativa o


argomentativi. Individuate gli elementi (le parole che vi hanno aiutato a identificare il
tipo della canzone).
Specificate a chi è dedicata la canzone (Laura Pausini, Viaggio con te).
Unità n. 6
SCRITTURE PROFESSIONALI

Intendiamo per scritture professionali le lettere di corrispondenza commerciale, le lettere


di impiego, la circolare, la richiesta di un’offerta, ecc. A seconda del destinatario, degli obbiettivi
che vogliamo comunicare, il registro di una lettera sarà diversa. Le linee generali e comuni a
tutte le lettere sono: l’indirizzo, la data, la firma, le altre indicazioni sul mittente (indirizzo e
numero di telefono).

Lettere commerciali – tecniche di scrittura

Se la lettera è indirizzata a una persona particolare (specialista per esempio in un certo tipo di
problemi) ma non conosciamo né il suo nome né il suo ufficio all'interno di un Ente o un Istituto,
la lettera può essere indirizzata "a chi di competenza" ; se la lettere è indirizzata ad una
società, senza la specificazione di una persona particolare, la lettera può essere indirizzata
“spettabile”. Se invece l’identità della persona è chiara, la lettera può essere indirizzata nel
modo seguente:

Egregio Signore (Egregio Sig. Tizio)


Gentile Signore/a (Gentile Sig. Caio, Sig.ra Rossi)
Gentilissimo/a Gentilissimo Sig. Bianchi
Chiarissimo Professore Chiarissimo Prof. Sempronio
Spettabile Ditta Spett.le Ditta Verdi

Certi titoli o carichi professionali possono essere abbreviati:


- dottore o dottoressa dott. / dott.ssa
- professore o professoressa prof. / prof.ssa
- avvocato avv. / avv. (non utilizzare: avv.ssa)
- ingegnere ing.
- ragionere rag.
- architetto arch.
- presso C/O
- cortese attenzione C/A
Nell’indicazione dell’indirizzo si specificano l’ubicazione ed il numero civico, utilizzando le
seguenti abbreviazioni:
- via V.
- viale V.le
- corso C.so
- piazza P.za
- frazione Fraz.
- numero civico n.
- senza numero civico SNC
- codice di avviamento postale CAP

59
Per riferirsi a qualcosa, ad una precedene conversazione telefonica, ad una lettera o ad un
fatto precedente:

alla Vostra lettera del 12.12.98


In riferimento al nostro precedente contatto telefonico
Facciamo seguito alla vostra richiesta di informazioni
In relazione alla nostra conversazione del 13.12.98
ai nostri precedenti accordi
della Vostra lettera
A seguito del nostro contatto telefonico
della Vostra richiesta di informazioni
del Vostro Ufficio Tecnico
Su richiesta del Dott. Pincopallino
dell'Amministratore

Dopo il verbo dispiacere (essere spiacente, dolere ecc.) è frequente l'uso di dovere:
- Sono spiacente di doverLa informare
- Ci spiace doverLe riferire
- Mi duole doverLe comunicare

Per iniziare una comunicazione:

POSITIVA NEGATIVA
Sono lieto
Normalmente seguiti da
Sono felice Sono spiacente
preposizione DI
Ho il piacere
Mi è gradito Mi spiace
Normalmente usati
Mi fa piacere Mi duole
senza preposizione DI
Mi pregio Mi rincresce

Le determinazioni del tempo:

Vi annunciamo l'avvenuta realizzazione del


la recente programma
l'odierna

60
la prossima
la futura

61
I verbi della comunicazione:

COMUNICARE A
QUALCUNO
Sono lieto
Sono felice INFORMARE
Ho il piacere DI QUALCUNO
Sono PRESENTARE A
spiacente QUALCUNO
informarLa / informarVi
comunicarLe / comunicarVi
renderLe noto / renderVi noto RENDERE NOTO A
portare a Sua / Vostra conoscenza QUALCUNO
Mi è gradito presentarLe / presentarVi PORTARE A
Mi fa piacere sottoporre alla Sua / Vostra attenzione CONOSCENZA DI
Mi pregio
__ segnalarLe / segnalarVi QUALCUNO
Mi spiace richiamare la Sua /Vostra attenzione
Mi duole SOTTOPORRE
Mi rincresce ALLA ATTENZIONE
DI QUALCUNO
SEGNALARE A
Sono costretto A
QUALCUNO
La / Vi informo Porto a Sua / Vostra conoscenza
Le / Vi comunico Richiamiamo la Sua / Vostra attenzione
Le / Vi rendo noto Sottopongo alla Sua /Vostra attenzione
Le / Vi segnalo Voglia prender nota che

62
MODELLO DI LETTERA

Spett. Società Il Mattone


via di Porta Portese 63
00153 Roma, RM

Roma, 27 dicembre 1996

C/O Dipartimento Finanziario


Oggetto: Fattura n. 34 del 12 settembre 1995

Comunico che non è stato ancora accreditato il versamento di 3000 Euro lordi, dovuti per la
fornitura di materiale edilizio. Tale materiale è stato consegnato a suo tempo con fattura a 90
giorni: la data di scadenza è trascorsa ormai da due settimane. Vi ricordo che la fattura
inviataVi, n. 34 è del 12 settembre 1995.

Confidando nel sollecito pagamento di quanto mi spetta, saluto distintamente.

Aurelio Merlini

Allegato: copia della fattura n. 34 del 12/09/1995

63
MODELLO DI LETTERA

Spett. Società Il Mattone


via di Porta Portese 63
00153 Roma, RM

Roma, 18 gennaio 1997

C/O Dipartimento Finanziario


Oggetto: Fattura n. 34 del 12 settembre 1995

Con la presente Vi ricordo che non risulta ancora accredidato il versamento di 3000 Euro lordi,
dovuti per la fornitura di materiale edilizio di cui alla fattura in esponente, scaduta già da più di
un mese e sollecitata con lettera del 27 dicembre 1996. La Vostra Ditta è stata sempre
sollecita nei pagamenti, e se ha difficoltà a liquidare l’intera somma, sarei disposto a
concordare un programma di pagamento scaglionato nel tempo.

Distinti saluti.

Aurelio Merlini

Allegato: copia della fattura n. 34 del 12/09/1995

64
Altre scritture professionali

Tutte le altre scritture professionali sono simili alla lettera commerciale dal punto di vista
della redazione. Il tempo utilizzato è prevalentemente il presente ed il passato prossimo se
occorre ricordare avvenimenti precisi. Il testo di una lettera deve essere corta, precisa e chiara;
le frasi devono essere corti per agevolare la comprensione del testo.

Le circolari rappresentano un tipo di lettere fatte apposta per trasmettere un solo


messaggio ed a più destinatari (clienti, collaboratori, dipendenti). Sono lettere brevi e semplici il
cui messaggio deve essere chiaro e facile da capire. Il destinatario non è obbligato a
rispondere. Esistono due tipi di circolari: informativi e pubblicitarie (commerciali). Il circolare
informativo si utilizza per trasmettere dati di carattere generale sull’attività aziendale, sull’orario
di lavoro, sull’indirizzo postale o elettronica, ecc. Il circolare pubblicitario (commerciale) hanno
lo scopo di attirare l’attenzione, di presentare prodotti o servizi messi alla disposizione del
cliente. I messaggi dei circolari commerciali non contegono informazioni sui prezzi.

Le richieste di offerta e le risposte sono documenti che iniziano il dialogo


precontrattuale tra due persone. Le richieste e le risposte devono essere chiare e precise, il
messaggio può contenere descrizione del prodotto (del servizio), condizioni di consegna,
garanzie, prezzi, sconti, cataloghi, ecc.

La lettera di impiego conterrà dal punto di vista delle informazioni le seguenti:: come si
è avvenuta alla conoscenza del posto di lavoro (dell’impiego), quali sono le caratteristiche più
forti, le conoscenze e le esperienze più significative e perché il vostro profilo corrisponda alla
ricerca.

Qualunque tipo di lettera si caratterizza dai seguenti elementi:


a) intestazione (contente: ragione sociale, indirizzo postale, numeri di telefono o di fax,
indirizzo di posta elettronica, partita IVA, conto corrente);
b) località e data (si scrivono nella margine destra);
c) indirizzo del destinatario (esiste la scelta di impostarlo nella parte sinistra o destra);
d) oggetto (indica il soggetto della lettera);
e) formula inziale (es.: Gentile Signor Rolla);
f) il corpo della lettera;
g) la frase di chiusura;
h) la firma e il timbro, a seconda del caso;
i) allegati, se caso;

65
MODELLO DI LETTERA (circolare informativa)

Spett. Società Il Mattone


via di Porta Portese 63
00153 Roma, RM

Roma, 20 aprile 2003

Oggetto: Coordinate bancarie

Egregi Signori,

Vi informiamo con la presente che la banca la quale ci appoggeremo in futuro è :

CREDITO AGRICOLO Agenzia 3 di Urbino, Via del Palazzo 13, 61029 Urbino;
conto: IT30CAAU03011202SV02XX23

Restando a disposizione per ulteriori informazioni, porgiamo distinti saluti.

Aurelio Merlini

66
MODELLO DI LETTERA (circolare informativa)

Roma, 1 marzo 2003

Gentili clienti,

Il progressivo aumento del costo del lavoro e delle materie prime ci vede purtroppo costretti ad
aumentare i prezzi dei nostri prodotti (dei combustibili gassosi, liquidi e solidi).

Oggi stesso Vi inviamo sotto busta separato il nostro nuovo listino prezzi e le condizioni di
vendita.

Vi preghiamo pertanto di prendere nota dei nuovi prezzi dal prossimo mese di maggio.

Nella speranza che comprendete i motivi che ci hanno spinti, nostro malgrado, a questo ritocco
dei prezzi, cogliamo l’occasione per porgerVi i nostri migliori saluti.

Aurelio Merlini

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MODELLO DI LETTERA (richiesta di offerta)

Spett.le Conti & C. S.p.A.


21100 Varese (VA)

Roma, 1 marzo 2003

Oggetto: Richiesta di documentazione

Gentili signore,

Abbiamo visto la Vostra pagina pubblicitaria sulla rivista Tecnica dell’imballaggio e i Vostri
prodotti hanno attirato la nostra attenzione.

La nostra azienda, leader europeo nel settore delle polveri abrasive, è alla ricerca di nuovi
imaballaggi monomateriali che permettano un controllo del prodotto finale con metal-detector.

Saremmo lieti di ricevere una documentazione dettagliata dei Vostri articoli, completa di
specifiche tecniche, condizioni di consegna e prezzi.

Attendiamo una Vostra sollecita risposta e salutiamo distintamente.

Centrum S.r.l.
Aurelio Merlini
Direttore tecnico

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MODELLO DI LETTERA (richiesta di offerta)

Spett.le Società Agricola Agros


Casella Postale 543
37100 Verona (VR)

Bari, 10 luglio 2002


Oggetto: Richiesta di offerta

Gentile Sg. Maurizio,

Vi preghiamo di inviarci preventivo per la fornitura della merce qui di seguito


elencata: .......................................................................................................................
.......................................................................................................................................
............................................................................ precisando le seguenti informazioni:

DATA DI CONSEGNA: .................................................................................................


LUOGO E CONDIZIONI DI CONSEGNA: ....................................................................
IMBALLAGGIO: ............................................................................................................
PAGAMENTO: ..............................................................................................................
ONERI FISCALI: ...........................................................................................................

L’offerta dovrà indicare il prezzo unitario (per kg o per singolo articolo), gli sconti
praticati, i termini di consegna ed altre condizioni particolari.

In attesa di Vostre informazioni, porgiamo distinti saluti.

Ing. Antonio Bruco


Capo Ufficio Acquisti

69
MODELLO DI LETTERA (richiesta di offerta)

Spett.le Pedrazzoli S.p.A.


Via S. Mattia, 58
36100 Vicenza

Reggio Calabria, 4 aprile 2003

C/A: Dott. Mario Roberto Turci


Oggetto: preventivo per intervento tecnico

Come da accordi, Vi preghiamo di voler quotare l’intervento da eseguire da parte del


Vostro personale specializzato su tornio Nagel SKK24 presso la nostra officina di
Catanzaro.

Il preventivo dovrà indicare quotazioni separate per:


1. i pezzi di cambio presumibilmente necessari;
2. i costi di manodopera riguardanti tariffa oraria, durata prevista per l’intervento,
spese di viaggio e di soggiorno.

Ringraziando, salutiamo distintamente.

Mez Italiana S.p.A.


Aldo Bertoni

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MODELLO DI LETTERA (risposta negativa all’offerta)

Spett.le D’AMORE & Co. Importazioni


Via San Francesco 14
84100 Salerno (SA)

Milano, 4 marzo 2003

Oggetto: riferimento alla lettera del 28 aprile 2003

Vi siamo grati della Vostra richiesta del 28 febbraio per 10 tappeti persiano di tipo
Kirman, ma con nostro vivo rammarico dobbiamo informarVi che attualmente questo
modello non è disponibile.

Vorremmo perciò proporVi altri tappeti della nostra prestigiosa collezione, della quale
alleghiamo il catalogo illustrato e Vi segnaliamo in particolare i persiani Nain Tabasm
con intarsi in seta e gli splendidi Bukara appena arrivati dal Turkmenistan.

In attesa di ricevere Vostre notizie, salutiamo distintamente.

F.lli Giannelli S.r.l.


Luciano Manara

Allegato: catalogo illustrato

71
MODELLO DI LETTERA (risposta negativa all’offerta)

Spett.le E. MANCA Mobilifficio


Zona Industriale
37051 Bovolone (VR)

Empoli, 16 aprile 2000

Oggetto: riferimento alla lettera del 9 aprile 2000

Vi ringraziamo della Vostr richiesta del 9 c.m., ma siamo spiacenti di non poterVi favorire con
offerte, non avendo nessuna disponibilità del tipo di colla da Voi desiderato. Causa le
inadeguate forniture di carbone, la ns. produzione si è limitata alla colla mista in pasta che Voi
conoscere ormai.

In attesa di leggerVi con altri Vs. graditi ordini, Vi salutiamo distintamente.

Antonio Delvecchio
Addetto Deposito

72
I. Scrivete le formule iniziali delle lettere:
1 - A una Casa Editrice per presentare un vostro lavoro
............................................................ il manoscritto del mio romanzo.
2 - A una ditta per informarla che avete costituito una nuova società
........................................................... abbiamo fondato la società "Alfa-Beta".
3 - Alla banca per comunicare che nella Vostra società è entrato un nuovo socio
........................................................... che il 15% della nostra società è stato acquistato dal
Signor Berluschino.
4 - A un cliente, per informarlo che non potete mantenere un impegno preso
........................................................... che non è possibile per il momento inviarLe il materiale
che Le avevamo promesso.
5 - A un'altra Ditta per informarla che un Vostro ex dipendente è stato da voi licenziato
........................................................... che il Sig. Romito in data 12.12.98 è stato da noi
licenziato per scarso rendimento.
6 - A un'altra Ditta per informarla che il Vostro Amministratore è cambiato
.......................................................... che il Sig. Debenedetto ha lasciato in data 12.12.98 la
nostra Ditta, di cui è stato Amministratore per molti anni. Il nuovo Amministratore è il Sig.
Agnello.
7 - A un possibile cliente per promuovere la vostra Ditta
.......................................................... che la Ditta "Fregarol" è l'azienda leader in Italia per la
produzione di impianti antifurto per appartamenti.
8 - A una persona che ha fatto domanda di lavoro per dirle che non potete assumerla
.......................................................... che purtroppo, per il momento, la nostra Ditta non ha
bisogno di nuovo personale.
II. Scrivete il verbo corrispondente alla formula indicata nella colonna a sinistra:

Fornire una risposta RISPONDERE


Dare conferma
Dare comunicazione
Fare richiesta
Prendere nota
73
Porgere i saluti
Avere la possibilità
Prendere visione
Avere il dovere
Dare l'avvio
Prendere una decisione
Giungere alla conclusione

III. Avendo ricevuto l’offerta dalla Pixel per valige tipo ”Executive”, con relativi prezzi e
condizioni di vendita, rispondete informando la ditta che i prezzi e le condizioni sono
per voi soddisfacenti. Trasmettete un ordine per 50 valige colore nero e 50 valige colore
griggio. Precisate che la consegna deve aver luogo entro e non oltre il 30 corrente mese.
Poiché pageherete a trenta giorni, usufruirete, come previsto dalle condizioni di vendita,
dello sconto di 5%.

IV. Quali sono le fonti esterne e interne di reclutamento in Romania? Dopo aver
selezionato il candidato, qualli sono i passi da compiere per la sua assunzione?

74
Unità n. 7

DAL MEDICO

- Temo che la piccola non stia troppo bene di salute.


- C’era da aspettarmi in una stagione come questa. Sai che dilaga l’influenza!
- Si, mi ha detto che si sente terribilmente stanca e che ha mal di gola.
- Ma non devi drammatizzare. Sai benissimo che a scuola c’è il pericolo delle epidemie e che
nelle elementari quasi tutti i bambini attacano varie malattie infettive. Adesso, Diana deve
riposarsi tanto, deve bere tè caldo…
- Si, hai ragione. Comunque deve arrivare anche il medico. Mi ha detto che arriverà verso le
quattro. Devo chiedergli anche il certificato che attesti la guarigione di Diana.

***

- Buongiorno!
- Buongiorno! Dov’è la nostra piccola?
- Nella sua stanza, venga! Non credo che si tratta di cose gravi, ma comunque vogliamo
sapere cosa ne pensa. Diana ci ha detto che ha capogiri, mal di pancia, di stomaco e di gola.
Ed è molto pallida.
- Si, si! Fin’ora cosa ha preso?
- Ha bevuto tanto tè, ha preso delle aspirine e ha dormito quasi tutta la giornata.
- Il sonno fa molto bene. Si tratta di un’influenza però non deve prendere più le aspirine. Vedo
che le medicine gli hanno causato un disturbo allo stomaco. Anche se non ha niente di grave,
con l’influenza non c’è mai da scherzare. Gli ho scritto tre iniezioni al giorno ed un calmante
per i dolori di pancia. Quest’ulima però deve prenderla una volta al giorno. Poi, deve bere tanto
tè e succo di arancia e deve provare di mangiare un po’ di minestra in brodo. Ed ecco il
certificato medico.

Sinonimi
piccola = bimba, bambina, figlia
dilagare = diffondersi
stanza = camera
causare = provocare

Vocabolario
dilagare = a se răspândi
la guarigione = însănătoşirea
il capogiro = ameţeală
pancia = burtă
gola = gât
non c’è da scherzare = nu e de glumit

Parole da imparare [il corpo umano]:

75
la testa = capul il petto = pieptul
l’occhio = ochiul le spalle = umării
la ciglia = geana il dorso = spatele
la sopracciglia = sprânceana il braccio = braţul
il naso = nasul la mano = mâna
la labbra = buza il gomito = cotul
la bocca = gura il dito = degetul
il dente = dintele i piedi = picioarele
le guance = obrajii la gamba = gamba
l’orecchio = urechea il tallone = călcâiul
il ginocchio = genunchiul

I. Sostituite le parole in corsivo:


1. La nostra figlia dice che stasera vuole guardare i cartooni animati.
…………………………………………………………………………………………………………
2. La nuova forma d’influenza si dilaga molto rapidamente in tutto il mondo.
…………………………………………………………………………………………………………
3. La nostra nuova casa ha sei stanze: sono spaziose, luminose e tranquille.
…………………………………………………………………………………………………………
4. L’incendio di quel paese ha portato a grandi probelmi economici.
…………………………………………………………………………………………………………
5. Non devi prendere così tante pillole. Possono farti anche del male!
…………………………………………………………………………………………………………
6. Credo che Luca non stia troppo bene di salute.
…………………………………………………………………………………………………………

II. Combinate
il calciatore le gare di corsa
il cacciatore il ciclismo
il pescatore l’altletica leggera
il pugile l’alpinismo
il rugbista il pugilato
il giocatore di tennis la caccia
il lottatore la pesca
lo sciatore il nuoto
il nuotatore la lotta giapponese
il ciclista il calcio

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l’altleta gioca / pratica il rugby
il ginnasta la pallatavola (il tennis)
l’alpinista il pallamano
il giocatore di pallamano la ginnastica
il corridore lo sci

III. Coniugate al presente alla persona giusta i verbi tra le parantesi:


1. Il medico (arrivare) ……………………….. alle quattro precise.
2. Loro (dovere) ………………………… andare in aeroporto per aspettare Maria.
3. Quando sei malato, il sonno e il tè caldo ti (fare) ………………………. molto bene.
4. Tutti e due (volere) ………………….. sapere la storia di Luisa.
5. Diana (guarire) ………………………… molto lentamente.

IV. Fate secondo il modello:

Modello: Chiede la piccola se sta bene.


Stai bene?

1. Chiedete Mario se viene al cinema con noi stasera.


…………………………………………………………………………………………………………
2. Chiedete Giorgio se va a letto presto.
…………………………………………………………………………………………………………
3. Chiedete Roberto se gli piace la musica folk.
…………………………………………………………………………………………………………
4. Chiedete Luigi se mangia tanta insalata.
…………………………………………………………………………………………………………
5. Chiedete i fratelli Rossi se devono partire presto domani mattina.
…………………………………………………………………………………………………………
6. Chiedete Rogero e Luca se abitano in centro.
…………………………………………………………………………………………………………
7. Chiedete Marco e Gianfranco se sanno dove si trova il museo dei dinosauri.
…………………………………………………………………………………………………………
8. Chiedete Mimo se sa guidare anche una fuoristrada.
…………………………………………………………………………………………………………
9. Chiedete Giorgio per chi fa il tifo stasera.

77
…………………………………………………………………………………………………………
V. Rispondete alle domande, unendo tutte le vostre risposte in una composiziona di
almeno una pagina: ti piace lo sport?, quale sport pratichi?, segui lo sport in T.V.?, ti
piace andare in montagna?, e al mare?, cosa preferisci?, consideri lo sport un
passatempo oppure una disciplina del corpo e della mente?, quando sei malato vai
subito dal medico o preferisci “curarti” da solo?, credi nella medicina tradizionale e ai
trattamenti con erbe tradizionali?

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OGNUNO HA LA FACCIA CHE HA
(MA QUALCHE VOLTA SI ESAGERA)

La faccia, non c'è dubbio, è il nostro primo biglietto da visita. E in italiano ci sono
parecchi modi di dire che riguardano la faccia: faccia da schiaffi, faccia di bronzo o faccia
tosta, perdere la faccia, salvare la faccia, avere una brutta faccia.

78
Cesare Lombroso (psichiatra e criminologo vissuto tra il 1835 e il 1909) sosteneva che
esiste una precisa relazione fra alcune caratteristiche fisiche e il comportamento criminale.
L'idea di Lombroso non è del tutto nuova e basta guardare le antiche statue greche per capirlo:
la relazione fra "bello" e "buono" è piuttosto evidente.
La fisiognomica (la scienza che si occupa del rapporto tra caratteristiche fisiche e
comportamento) va molto di moda anche oggi. Molti giornali raccontano cose di questo tipo:

Il naso: regolare significherebbe buon carattere;


piccolo significherebbe invece effeminatezza;
dritto manifesterebbe curiosità;
largo sulla punta persona gelosa e volgare;
appuntito tradirebbe egoismo;
un naso all'insù significherebbe amore per il piacere;
se invece la punta è all'ingiù freddezza e introversione.

Gli occhi: se sono grandi indicherebbero coraggio;


se sono piccoli e infossati indicherebbero un carattere sospettoso;
gli occhi un po' a mandorla sarebbero indice di curiosità;
occhi azzurri tradirebbero gelosia;
occhi verdi coraggio;
occhi neri astuzia.

La bocca: larga sarebbe tipica delle persone che amano i piaceri della vita;
sottile sarebbe invece tipica delle persone con sangue freddo e crudeli;
regolare rivelerebbe delle persone positive;
irregolare proverebbe cattiveria e malvagità;
le labbra carnose sarebbero tipiche delle persone sensuali.

Il mento: sporgente rivelerebbe una persona d'azione;


appuntito significherebbe intelligenza e vivacità;
largo e pesante invece mostrerebbe volgarità;
il mento doppio indicherebbe saggezza e passione per la buona cucina;
la fossetta in centro sarebbe sinonimo di bontà e gentilezza.

Ma anche la forma del viso potrebbe avere un significato: il viso quadrato sarebbe quello
delle persone pazienti e energiche, poco disposte a cambiare idea e molto legate a famiglia e
tradizioni; il viso triangolare rivelerebbe un carattere testardo, ribelle, originale e qualche volta
bizzarro; il viso rotondo apparterrebbe alle perone aperte, socievoli, generose e un po' infantili.
Il viso ovale indicherebbe un tipo impulsivo e intuitivo, ma spesso instabile e impressionabile.

Insomma: se tutto questo è vero siete diventati bravissimi in fisiognomica!


Provate allora a riconoscere chi sono gli undici personaggi raffigurati qui sotto
cercando di abbinare le facce alla professione.

79
1 2 3 4

7 8

10
11

ATTIVITÀ O PROFESSIONE DEI PERSONAGGI numero

A. Famoso comico
B. Importante astrofisico
C. Serial Killer
D. Portavoce del partito politico “Forza Italia”
E. Presidente della Croce Rossa Italiana
F. Moglie del Presidente del Consiglio Berlusconi
80
G. Ministro per le Politiche Comunitarie e Commissario Europeo
H. Porno-star
I. Presidente dei Deputati di Alleanza Nazionale
L. Autore del libro “l’Anticristo”
M. Stagista in un ufficio pubblico americano

81
Ascoltate il seguente dialogo e risolvete gli esercizi affiancati:

a) Raccontate brevemente il dialogo ascoltato.

b) Riempite gli spazi vuoti con il participio passato del verbo mancante:

1. Luigi è proprio un bugiardo! Pensa che ieri non ha ……… di aver vinto un premio lotto.

2. Per il mal di gola il medico mi ha ……… queste pillole e dello sciroppo.

3. Maria, hai ……… del figlio della signora Pursi? Si è sposato la settimana scorsa!

4. Allora, per la festa di compleano è tutto pronto. L’unico problema che non ho ancora …….

sono le bevande.

5. Sono stato operato di appendicite: è stata un’operazione molto semplice e sono stato ………

nel giro di una settimana.

6. Hai ……… di fumare, Pia? E già da un anno che mi dici che lo vuoi fare!

7. La polizia è riuscita a catturare il ladro, che è stato …….. immediatamente in carcere.

8. Dopo la morte del marito, la signora non si è più ………

c) Esprimete la vostra opinione sull’equilibrio che dovrebbe esistere tra lavoro e vita
privata.

82
AGGETTIVI E PRONOMI DIMOSTRATIVI

1. Aggettivo / Pronome dimostrattivo di vicinanza

questo questi
questa queste

2. Aggettivo / Pronome dimostrativo di lontananza

quello quelli
quella quelle

AGGETTIVO E PRONOME POSSESSIVO

Le forme dell’aggettivo / del pronome possessivo

prima persona seconda persona terza persona


mio tuo suo
mia tua sua
miei tuoi suoi
mie tue sue
nostro vostro loro
nostra vostra loro
nostri vostri loro
nostre vostre loro

83
I. Traducete in italiano il dialogo seguente:

Silvia şi Roberto, doi studenţi italieni, sunt în casa lui John, un băiat englez care studiază
italiana. John îl roagă pe Roberto să-i prezinte impresiile sale despre Londra.
Roberto: Impresiile mele sunt foarte bune. În oraşul tău mi-am schimbat toate obiceiurile şi
modul meu de a trăi, dar sunt fericit de această experienţă a mea.
John: Oraşul vostru este foarte diferit de al meu. La Roma nu am mai fost niciodată.
Silvia: Desigur, oraşul nostru e diferit de Londra sub mai multe aspecte. Caracteristica sa
principală este că în el trăiesc prezentul şi trecutul. Turiştii străin iubesc Roma. Ei
admiră mai ales monumentele sale şi trecutul său istoric.
La sfârşitul serii, Silvia şi Roberto îl invită pe prietenul loro să le viziteze oraşul în timpul
vacanţei. John este foarte mulţumit de acest lucru.

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II. Traducete in italiano le frasi:

1. Doamnă, copilul dumneavoastră este prost crescut.

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2. Domnule, le-aţi întâlnit pe vecinul dumneavoastră?

.......................................................................................................................................................
84
3. Părerea dumneavoastră este foarte importantă pentru noi.

.......................................................................................................................................................

4. Domnişoară, vocea dumneavoastră este fermecătoare.

.......................................................................................................................................................

5. Bunico, reţeta dumitale de spaghete este excelentă.

.......................................................................................................................................................

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IL PRONOME RELATIVO

a) CHE = CARE / PE CARE

Băiatul care trebuie să sosească este Piero.


Il ragazzo che deve arrivare è Piero.

Băiatul pe care l-am cunoscut locuieşte la etajul deasupra.


Il ragazzo, che ho conosciuto, vive al piano di sopra.

ATTENZIONE!
CHE [quando significa CARE] può essere sostituito con:
il quale (m.sg.) – i quali (m.pl.)
la quale (f.sg.) – le quali (f.pl.)

Băiatul care trebuie să sosească este Piero. Fata care trebuie să sosească este Lucia.
Il ragazzo che deve arrivare è Piero. La ragazza che deve arrivare è Lucia.
Il ragazzo il quale deve arrivare è Piero. La ragazza la quale deve arrivare è Lucia.

Băieţii care trebuie să vină sunt drăguţi. Fetele care trebuie să vină sunt drăguţe.
I ragazzi che devono arrivare sono carini. Le ragazze che devono arrivare sono carine.
I ragazzi i quali devono arrivare sono carini. Le ragazze le quali devono arrivare sono carine.

b) CUI

A. PREPOSIZIONE + CUI
Oraşul din care vin este celebru. Apartamentul în care locuiesc este mare.
La città da cui vengo è famosa L’appartamento in cui vivo è grande.
La città dalla quale vengo è famosa L’appartamento nel quale vivo è grande.

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B. ARTICOLO + CUI / ARTICOLO + NOME + DI + ARTICOLO + NOME
L-am întâlnit pe omul al cărui fiu era student în anul trei.
Ho incontrato l’uomo il cui figlio era studente nel terzo anno.
Ho incontrato l’uomo il figlio del quale era studente nel terzo anno.

Am văzut spectacolul ai cărui actori sunt buni.


Ho visto lo spettacolo i cui attori erano buoni.
Ho visto lo spettacolo gli attori dei quali erano buoni.

C. PREPOSIZIONE + ARTICOLO + CUI


E persoană de valoarea căreia suntem siguri.
È una persona del cui valore siamo sicuri.

E o persoană de a cărei probleme se interesează.


È una persona ai cui problemi si interessano.

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I. Traducete in italiano:

1. Fata despre care ţi-am vorbit este drăguţă.


....................................................................................................................................
2. Deseori nu înţeleg bine o persoană a cărei pronunţie e diferită de a mea.
....................................................................................................................................
3. Există mulţi copii ai căror familii vorbesc în dialect.
....................................................................................................................................
4. E o persoană a cărei valoare mulţi dintre noi o cunosc.
....................................................................................................................................
5. E o persoană a cărei situaţie mulţi dintre noi o cunosc.
....................................................................................................................................
6. E o persoană a cărei probleme mulţi dintre noi o cunosc.
....................................................................................................................................
7. E o persoană a cărei calităţi mulţi dintre noi o cunosc.
....................................................................................................................................
8. Îl cunoşti pe regizorul a cărui spectacole au fost premiate.
....................................................................................................................................
9. Mi-a arătat fotografia nepotului său ale cărui note erau foarte mari.
....................................................................................................................................
10. De obicei, mâncăm într-un restaurant ale cărui preţuri sunt încă relativ mici.
....................................................................................................................................
11. Mergem la mare cu familia Rossi al cărui automobil are o defecţiune.
....................................................................................................................................
12. E o persoană pentru a cărei situaţie mă îngrijorez.
....................................................................................................................................
13. E o persoană pe a cărei calităţi mulţi contează.
....................................................................................................................................
14. L-am întâlnit pe doctorul de la fiul căruia primisem invitaţia la teatru.
....................................................................................................................................
15. Era primul experiment de a cărui reuşită nu erau siguri.

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....................................................................................................................................
16. Lina de a cărei stare de sănătate ne-am interesat se simte bine.
....................................................................................................................................
17. Prietenii la care mergeam cu plăcere au plecat în SUA.
....................................................................................................................................
18. Romanul de care ţi-am povestit a fost foarte apreciat de critici.
....................................................................................................................................
19. Fratele meu pe a cărui sinceritate am contat întotdeauna a mărturisit adevărul.
....................................................................................................................................
20. Oraşul în care locuiesc este mic.
....................................................................................................................................
21. Lucrurile la care trebuie să mă gândesc sunt altele.
....................................................................................................................................
22. Cunosc o persoană importantă care poate să vă ajute să găsiţi un loc de muncă.
....................................................................................................................................

II. Collegate le seguenti frasi usando i pronomi relativi:


Esempio: Il fatto è molto curioso / i giornali hanno parlato ieri di quel fatto.
Il fatto di cui hanno parlato i giornali ieri è molto curioso.

1. Ho visto un vestito / il vestito mi piace molto.


....................................................................................................................................
2. Paola ha dovuto rinunciare alla crociera / sognava da tanto tempo alla crociera.
....................................................................................................................................
3. Abito in questa casa / questa casa è stata costruita all’inizio del secolo.
....................................................................................................................................
4. Abbiamo parlato con l’avvocato / voi ci avete dato l’indirizzo dell’avvocato.
....................................................................................................................................
5. Dove saranno gli sci / usavo gli sci da bambino?
....................................................................................................................................

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6. Qui c’è la ricetta / ti avevo parlato della ricetta.
....................................................................................................................................

III. Inserite nelle seguenti frasi i pronomi relativi adatti e, se necessario, le


preposizioni, come ti mostra l’esempio:

Es: Questa è la difficoltà in cui mi trovo.

1. La persona ........................................ mi sono rivolto non ha saputo aiutarmi.


2. È un oggetto raro ........................................ valore è inestimabile.
3. Non trovo più una vecchia foto, ........................................ tengo molto.
4. Il ristorante ........................................ siamo andati ieri è molto conveniente.
5. L’albero ........................................ avevo potato alcuni rami, sta crescendo molto
bene.
6. I documenti ........................................ ho ricavato queste informazioni sono riservati.
7. Questo è il motivo ........................................ ti ho telefonato.
8. La scala ........................................ dovrei salire mi pare pericolante.
9. Un mio amico, il ........................................ cane è sempre malato, passa la vita dal
veterinario.

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Unità n. 8

SE FAMO DU' SPAGHI?


(in dialetto romanesco: ci facciamo due spaghetti?)

Per fare gli "spaghetti alla carbonare" si riempie una


pentola di acqua e si mette sul fornello.

Si prende della pancetta (o


guanciale) e si taglia in tocchetti.

In una padella si mette un po' di olio e si fa un


soffritto con cipolla e pancetta.

In un piatto si sbattono un po' di uova (una per


per ogni persona) e si aggiunge pecorino
grattugiato. Si mette anche un po' di sale fino.

Quando
l'acqua bolle si mette il sale grosso e si butta la
pasta. Poi si assaggia e se gli spaghetti
sono al dente si scolano con lo scolapasta.

91
Gli spaghetti si mettono per pochi secondi nella padella dove c'è il soffritto di olio,
cipolla e pancetta e si versa dentro anche l'uovo e il pecorino.

È pronto!
(mamma mia, che fame viene a parlare di
questi argomenti!!)

I. Scegliete il completamente opportuno:


Gli spaghetti a) si tagliano Il sale a) si mette
b) si scolano b) si assaggia
c) si riempiono c) si fa

La pentola a) si mette sul fornello La pasta a) si riempie


b) si mette sulla pancetta b) si taglia
c) si mette sulla padella c) si butta

Gli spaghetti a) si mettono in padella Le uova a) si tagliano


b) si tagliano in tocchetti b) si sbattono
c) si sbattono c) si buttano
II. Completate con un articolo determinativo o indeterminativo
1. Per fare gli "spaghetti alla carbonare" si riempie ______ pentola
2. Bisogna poi mettere ______ pentola sul fornello
3. Si taglia ______ pancetta _____ tocchetti
4. Bisogna mettere ____ po' di olio in una padella
5. Nella padella si fa ______ soffritto con cipolla e pancetta
6. Bisogna sbattere in un piatto _____ uova
8. Se _____ spaghetti sono al dente si possono scolare
9. La pasta si scola con ______ scolapasta
10. Quando ____ acqua bolle si butta la pasta
11. Quando si butta la pasta si può anche mettere ____ sale
12. Si deve sbattere ____ uovo per ogni persona.

92
III. In ogni presente indicativo abbiamo fatto un errore. Quale?

riempio metto taglio faccio aggiungo


riempi metti taglii fai aggiungi
riempie mette taglia fa aggiunge
riempiamo mettiamo tagliamo facciamo aggiungiamo
riempite mettate tagliate facete aggiungete
riempono mettono tagliano fanno aggiungiono
devo butto assaggio scolo sbatto
devi butti assaggi scoli sbatti
deve butta assaggia scola sbatte
doviamo buttiamo assaggiamo scoliamo sbattiamo
dovete buttate assaggiate scoliate sbattate
devono buttono assaggano scolano sbattono
IV. Scrivete il verbo al presente e, poi, coniugate i verbi a tutti i tempi conosciuti:

1. Per fare gli "spaghetti alla carbonare" si /riempire/ __________ una pentola di acqua
2. Si /mettere/ ______________ la pentola sul fornello
3. Si prende della pancetta (o guanciale) e si /tagliare/ ________________ in tocchetti
4. In una padella si /mettere/ _______________ un po' di olio
5. E poi si /fare/ ___________ un soffritto con cipolla e pancetta
6. In un piatto si /sbattere/ __________________ un po' di uova
7. Poi si /aggiungere/ ______________ pecorino grattugiato.
8. Si /dovere/ ___________ mettere anche un po' di sale fino
9. Quando l'acqua bolle si /buttare/ __________ la pasta
10. Poi si /assaggiare/ _______________ gli spaghetti
11. Se gli spaghetti sono al dente /si scolare/ __________________ con lo scolapasta
12. Gli spaghetti si /mettere/ ______________ per pochi secondi nella padella

V. Completate con una preposizione


1. Per fare gli "spaghetti alla carbonare" bisogna riempire una pentola _____ acqua
2. Bisogna mettere la pentola ______ fornello
3. Poi bisogna tagliare la pancetta _____ tocchetti
4. Bisogna mettere un po' ______ olio in una padella

93
5. Bisogna fare un soffritto ______ cipolla e pancetta
6. Bisogna sbattere ______ un piatto un po' di uova
7. Non bisogna dimenticare di mettere anche un po' _____ sale fino
8. Se gli spaghetti sono ____ dente si scolano con lo scolapasta
9. Alla fine bisogna mettere ______ pochi secondi gli spaghetti nella padella

VI. Scrivete il plurale

la cipolla
il dente
il fornello
la padella
la pentola
la persona
il piatto
lo scolapasta
il soffritto
lo spaghetto
il tocchetto
l'uovo

94
Vocabolario – Alimenti, Bevande, Pietanze
l’antipasto – aperitiv l’aperitivo – aperitiv (băutură)
il brodo – supa de carne la zuppa – supa (în general)
il minestrone – ciorba la pastasciutta – paste
gli spaghetti – spaghetti gli gnocchi – găluşte
i tortellini – colţunaşi i cannelloni – paste umplute
l’arrosto – friptura il maiale – porcul
il tacchino – curcanul il pollo – puiul
il pollo arrosto – puiul fript la polpetta – chifteaua
la pizza – pizza il contorno – garnitură (la mâncare)
le patate fritte – cartofi prăjiţi la polenta – mămăliga
l’insalata – salata il caciocavallo – caşcavalul
il formaggio – brânza il formaggio fuso – brânza topită
la ricotta – urda il prosciutto – şunca
i frutti di mare – fructe de mare l’uova – oul
l’uova sode – ouă fierte la frittata – omleta
uova al tegame – ochiuri la tigaie il dessert – desertul
il pop-corn – floricele la torta – tortul
lo strudel – ştrudelul il dolce - prăjitura
il panettone – cozonac il pandoro – cozonac
il gelato – îngheţata la caramella – bomboana
il torrone – nugaua il wafer – napolitana
il panforte – turta dulce il maionese – maioneza
il sale – sarea il pepe – piperul
l’oliva – măslina lo zucchero – zahărul
il miele – mierea l’aceto – oţetul
l’olio – uleiul il latte – laptele
i latticini – produse lactate il burro – untul
lo yogurt – iaurtul la marmellata – gemul, dulceaţa
la farina – făina il pane – pâinea
il panino – chifla il tè – ceaiul
la bibita – băutură răcoritoare la bevanda – băutură alcoolică
acqua minerale naturale – apă plată acqua minerale frizzante – apă gazoasă
l’aranciata – oranjada la limonada – limonada
il vino – vinul la birra – berea
il succo – sucul de fructe il sugo, la salsa – sucul, sosul
la bottiglia – sticla il piatto – farfuria
la tazza – ceaşca il bicchiere – paharul
le posate – tacâmurile il coltello – cuţitul
la forchetta – furculiţa il cucchiaio – lingura

95
il cucchiaino – linguriţa il portacenere – scrumiera

Vocabolario – Frutta e Ortaggi


le verdure – zarzavaturi gli ortaggi – zarzavaturi
l’orto – grădina de zarzavaturi il sedano – ţelina
i legumi – legumele la carota – morcovul
i fagioli – fasolea il finoccio – mărarul
i piselli – mazărea le zucchine – dovleceii
gli spinaci – spanacul la zucca – dovleacul
la lattuga – lăptuca la patata – cartoful
il cavolo – varza il grano – grâul
il cavolfiore – conopida il granoturco – porumbul
il porro – prazul l’avena – ovăzul
il mais – porumbul l’orzo – orzul
il girasole – floarea soarelui il prezzemolo – pătrunjelul
la menta – menta il timo – cimbrul
il basilico – busuiocul la cipolla – ceapa
l’aglio – usturoiul la barbietola – sfecla
la rapa – gulia, ridichea il pomodoro – roşia
il peperone – ardeiul gras il peperoncino – ardeiul iute
la melanzana – vânăta il cetriolo – castravetele
il fungo – ciuperca i funghi – ciupercile
la mela – mărul la pera – para
la pesca – piersica l’albicocca – caisa
la ciliegia – cireaşa l’amarena – vişina
l’uva – strugurele la melacotogna – gutuia
la noce – nuca la nocciolina – aluna
le arachidi – arahidele la castagna – castana
l’arancia – portocala il mandarino – mandarina
il limone – lămâia il pompelmo – grapefruit
il fico – smochina il dattero – curmala
la banana – banana l’ananaso – ananasul
il kiwi – kiwi la prugna – pruna
il lampone – zmeura la fragola – căpşuna
la fragola da bosco – fraga il melone – pepenele galben
il cocomero – pepenele verde

VII. Traducete la ricetta di sotto:

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CREMA INGLESE
Ingredienti:
500 ml di latte, 150 g di zucchero, 5 tuorli d'uovo, 20 g di fecola di patate, 1 bastoncino
di vaniglia, scorza di limone grattugiata.

Procedimento:
Far bollire 450 ml di latte con la vaniglia. In una terrina battete i tuorli con lo zucchero e
la fecola, amalgamate i 50 ml di latte freddo, quindi, a filo, il latte bollente. Mescolate
fino a ottenere una crema omogenea. Versate in coppette singole e decorate, una
volta raffreddata, con sciroppo di frutti di bosco, scaglie di cioccolato o caramello.

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VIII. Pensate al vostro piatto preferito (primo, secondo e dessert) e descrivete la


loro preparazione:

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IX. Le tradizioni italiane in materia di tavola. Analizzate i due testi e rilevate le
somiglianze, le differenze o le specifiche delle tradizioni rumene, a seconda
del caso:

a) LA TAVOLA DI NATALE

La preparazione della tavola di Natale è un rito importante per accompagnare in modo


lieto e divertente questa occasione speciale, in cui desideriamo che l'incontro tra le
pietanze offerte e la tavola sia perfetto e contornato da un'atmosfera di festa. Ecco
alcuni semplici e pratici consigli.

Iniziamo dalla tovaglia, per questa occasione è consigliabile scegliere il classico rosso,
il bianco o il verde, oppure unire due colori come argento e blu, o dorato e blu, o rosso
e dorato. Se scegliamo la tovaglia tinta unita, mettiamo i tovaglioli che contrastino.
Leghiamo il tovagliolo con un nastrino dorato o argentato nel quale legheremo un
pezzetto di ramo di abete e una piccola pallina dell'albero.

I tovaglioli possiamo piegarli a forma di candela (pieghiamo in due metà imperfette il


tovagliolo, in diagonale, in modo che un triangolo sia più piccolo dell'altro; arrotoliamolo
in modo che un lembo si infili all'interno dell'altro e in modo che il triangolo più piccolo
rimanga all'esterno) e metterli accanto ai bicchieri o arrotolarli all'interno del bicchiere.

Si possono utilizzare delle decorazioni senza sovraccaricare la tavola di fiori,


ornamenti, candele.

Sistemiamole in pochi punti, magari le candele e i fiori al centro. Se avete il tempo


potete personalizzare la tavola con degli oggetti fatti da voi. Un centrotavola dedicato a
questo particolare giorno di festa può essere realizzato con qualche rametto d'abete,
qualche pigna dorata, delle foglioline d'agrifoglio legate insieme da nastrini. Un'idea
che crea atmosfera sono le candele galleggianti in un vaso in vetro con sassolini sul
fondo. Se volete mettere dei fiori al centro della tavola, prendete quelli freschi.

I segnaposti sono facoltativi, ma vanno scelti in base allo stile e ai colori della tavola.

I piatti più adatti sono quelli di classica porcellana, con sottopiatti colorati e abbinati al
colore della tovaglia. Le posate, anziché essere allineate vicino al piatto, si possono
adagiare su di esso legate insieme con un nastro in armonia con i colori di base che
avete scelto.

Come apparecchiare? Le regole sono poche e precise. I piatti devono essere


posizionati in modo asimmetrico, le forchette vanno a sinistra e devono essere tante
quante le portate. Potete anche aggiungere in seguito le posate mancanti, per non
ingombrare troppo la tavola. Il coltello va a destra e accanto ad esso, se c'è una
minestra, va il cucchiaio. Accanto al piatto, dalla parte superiore, le forchettine per la
frutta e il cucchiaio per il dolce.

98
Disponete i bicchieri con fantasia, evitando di allinearli uno all'altro. Mettetene quanti
sono i vini, oppure, come per le posate, potete aggiungerli quando servono.
Servite le bevande nelle caraffe.

b) LA PASQUA

Con la Pasqua si celebra la passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo. Ma la


Pasqua è anche la festa della primavera. L'evento ha risonanze agresti e nasce come
motivo di ringraziamento e d'offerta sacrale delle primizie del campo e dell'orto. Nel
nostro Paese, dove esistono ancora legami forti e autentici con il significato di questa
celebrazione, i festeggiamenti variano da regione a regione, pur restando legati alla
liturgia cristiana.

Ed è nella ritualità popolare che, spesso, va ricercato il significato profondo di alcune


scelte gastronomiche. Una particolarità della Pasqua italiana risiede proprio nella sua
cucina. Nonostante tutte le regioni si preparino ai festeggiamenti con piatti tipici, è
facile ritrovare nei diversi menù regionali alcuni elementi tradizionali, ricorrenti al di là
delle specificità locali: le uova, le verdure primaverili, l'agnello. Ed ancora, le uova di
cioccolato e i dolci a forma di colomba.

La tradizione delle uova è legata al coincidere della Pasqua con l'inizio della
primavera, stagione anticamente celebrata con riti per la fecondità ed il rinnovamento
della natura. L'uovo simboleggia, infatti, la vita che si rinnova. Le verdure primaverili
riecheggiano l'antica offerta sacrale delle primizie dei campi. Sin dall'antichità, l'agnello
era una vittima sacrificale da offrire alle divinità per ingraziarsele e, nella religione
cattolica, esso simboleggia il sacrificio di Gesù. Nel Medioevo, quando erano numerosi
i giorni in cui la dottrina cattolica vietava di mangiare le carni rosse, sono state
riscoperte attribuzioni positive della carne d'agnello, che è diventata simbolo di purezza
e, dunque, un piatto tradizionale delle feste religiose più importanti.

Le uova di cioccolato sembra che siano state inventate a Torino nel 1800, come
simbolo dell'usanza che consisteva nel regalarsi a Pasqua uova di gallina, per
esprimere il senso di liberazione dal digiuno quaresimale. Questo digiuno, infatti,
vietava tutti i prodotti di origine animale, uova e latte compresi. La storia della colomba,
invece, affonda le radici nella leggenda. Si narra che verso la metà del sesto secolo
Alboino, re dei Longobardi, ricevette in dono un curioso pane lievitato, dalla forma di
colomba, mentre stava assediando la città di Pavia. Era il segnale di una pace
desiderata. I primi ingredienti che la componevano erano molto semplici: uova, farina e
lievito. In seguito ne furono aggiunti di più ricchi: burro, zucchero e canditi. Da qualche
decennio, poi, questo dolce ha ottenuto maggiore prestigio, grazie ad una copertura di
pasta di mandorle e frutta secca.

X. Corpo umano vs. cucina – analizzate i due testi ed esprimete il vostro accordo
o disaccordo e poi che metodi di rilasso o di bellezza utilizzate:

99
a) IL TUO BEAUTY? È NEL FRIGO

Fragole e mirtilli smorzano i rossori. Limone e pompelmo purificano. E l’avocado idrata.


Frullali, mixali e spalmali sul viso: faranno scintille. L’estate fa miracoli. Il sole regala un
colorito luminoso e piacevolmente dorato, il mare rende la pelle liscia e tonica. Ma non
fila sempre tutto liscio. L’eccessiva esposizione ai raggi solari e l’aria condizionata
possono mettere a dura prova la pelle del viso, la più esposta e spesso meno protetta.
L’ideale, in questi casi, è applicare una maschera riparatrice. Non hai a portata di
mano i tuoi soliti prodotti? Non importa. Gli ingredienti per gli impacchi dolci che ti
proponiamo sono in frigorifero: si tratta di trattamenti veloci, da applicare due volte la
settimana. L’unica precauzione? La data di scadenza. Proprio perché sono a base di
ingredienti naturali, durano pochissimo. Dunque, segui le istruzioni e fai subito la
maschera.

Se la pelle tira: succede soprattutto quando passi tante ore in ufficio con l’aria
condizionata. Le conseguenze sono immediate: pelle che tira perché è
disidratata e colorito spento. Corri ai ripari con una maschera idratante
e rimineralizzante. Frulla un cucchiaino di miele, due di panna da
cucina, un rosso d’uovo e una fettina d’avocado (ricchissimo di
vitamina E, antirughe e antiradicali). Applica il composto sulla pelle pulita
del viso e copri con la pellicola trasparente (evitando il contorno occhi).
Tieni in posa dai 15 ai 20 minuti, poi rimuovi la maschera con un batuffolo
di cotone, senza sciacquare. La pelle tornerà morbida, fresca e
vellutata, pronta per affrontare senza rischi gli ambienti condizionati.

Se il naso è lucido: al mare o in città, l’afa non ti dà tregua e qualsiasi crema metti
scivola via con il sudore. Per non parlare del trucco, che non ne vuole proprio sapere di
stare su. Ecco che cosa devi fare. Prepara la pelle con uno scrub delicato, poi applica
una maschera a base di agrumi, dall’effetto antisebo. Frulla il succo di mezzo limone, il
succo di mezzo pompelmo, due fette di cetriolo e mezzo cucchiaio di yogurt. Applica
generosamente su viso e collo, tieni in posa per 15 minuti e risciacqua con acqua
tiepida. Dirai addio alla pelle lucida.

Se hai preso troppo sole: hai esagerato con il sole e la sera scopri di avere la pelle
arrossata e irritata? A fine giornata stendi una maschera decongestionante a base di
frutti rossi (astringenti e rimineralizzanti) e patata cruda (dall’effetto decongestionante).
Ecco la ricetta. Frulla 4 fragole, un cucchiaio di mirtilli, 4-5 fette di carota, una fetta di
patata cruda e due cucchiai di latte intero. Applica sul viso (ben pulito) con un leggero
massaggio e lascia in posa per circa 10 minuti. Pulisci il viso con un batuffolo di cotone
imbevuto di acqua termale e il gioco è fatto.

b) IL BUONO DELLA SABBIA

Prendi secchiello e paletta e cerca un angolo di spiaggia poco affollato. Poi, prova
subito le cure per il corpo che ti proponiamo: funzionano. E non costano nulla. Forse
non lo sai, ma tra gli alleati di bellezza dell’estate, oltre al sole e al mare, hai a

100
disposizione anche la sabbia. Che ti accarezza, ti massaggia e ti aiuta a rimetterti in
forma.

Rilassa la schiena: se vuoi eliminare i piccoli dolori alla schiena provocati dalle lunghe
ore passate alla scrivania, sdraiati sulla sabbia senza l’asciugamano. I momenti giusti
sono a metà mattina o metà pomeriggio, quando i granelli sono caldi, ma non sono
incandescenti. Rimani a pancia in su almeno una mezz’ora, così il calore penetra in
profondità e rilassa le tensioni muscolari. Dopo 30 minuti, punta i piedi e muoviti
lentamente andando avanti e indietro con le spalle, in modo che la sabbia strofini con
delicatezza la superficie cutanea.
Poi, porta le braccia sopra la testa, con i palmi delle mani rivolti verso il cielo. Inspira e
allungati il più possibile. Quando sei ben distesa, soffia fuori piano l’aria, respira con
calma e resta in posizione per 20 secondi. Rilassati e ripeti da capo. L’esercizio è
consigliato due volte al giorno.

Leviga la pelle: vuoi un’epidermide morbida e vellutata? Siediti vicina alla riva, dove la
sabbia è ancora asciutta. Prendine una manciata e massaggiati i polpacci. Poi risali
lungo le cosce fino alla pancia. Esegui dei movimenti circolari premendo leggermente
con il palmo della mano. Non ripetere mai più di tre giri nello stesso punto. Una volta
“coperto” tutto il corpo, immergiti in mare. «La sabbia è un ottimo esfoliante naturale,
perché consente di asportare le cellule morte. In più nutre la pelle grazie agli
oligominerali di cui i granelli sono imbevuti». Consigliato una volta alla settimana.

Elimina i gonfiori: per dare una sferzata di energia alla circolazione ed eliminare i
liquidi che ti fanno sentire gonfia, scava una piccola buca della larghezza del tuo
bacino. Siediti all’interno della cavità e ricopriti di sabbia asciutta, comprese ginocchia
e caviglie. Resta così mezz’ora e, intanto, mangia un ghiacciolo alla menta o al limone
(hanno entrambi un effetto energizzante).
Esci dalla sabbia e nuota fino al largo, dove l’acqua è più fredda. Rimani immersa per
dieci minuti. Dopo, sentirai le gambe leggerissime. Consigliato una volta al giorno.

101
Unità n. 9

QUEL RUBACUORI DI RAFFAELLO

A Palazzo Barberini, a Roma, c'è il ritratto di una giovane donna, conosciuta come La
fornarina: è nuda anche se cerca di coprirsi il seno con un velo trasparente, porta un
turbante sulla testa e un bracciale con scritto un nome, Raphael urbinas, Raffaello di Urbino
(1483-1520). È un ritratto privato, fatto da un amante alla sua amata. L’artista aveva dipinto
la donna dal vivo, direttamente con i colori e senza fare un disegno preparatorio. Siamo nel
1520, pochi mesi prima della morte improvvisa, e prematura, del pittore.
La stessa donna è probabilmente raffigurata in un ritratto conservato a Firenze,
conosciuto come La velata (1516). E sempre lei ha dato il volto a numerose figure femminili
nelle opere del pittore, comprese parecchie Madonne (Madonna della seggiola, Madonna di
Foligno). Chi è questa donna?
Lo scrittore rinascimentale Giorgio Vasari racconta che
Raffaello era "persona molto amorosa e affezionata alle donne" e ai
"diletti carnali": il pittore della bellezza ideale amava molto, perciò,
anche la bellezza terrena. Anche mentre dipingeva scene religiose i
pensieri di Raffaello erano poco spirituali. Alcuni suoi sonetti d'amore
sono stati trovati scritti accanto a disegni di carattere sacro. L'ultimo è
stato scoperto nel 1998, su un cartone con immagini relative
all'affresco della "Disputa sul Sacramento" (1509): mentre lavorava in
Vaticano e inventava immagini per il suo affresco più teologico, il
ventiseienne pittore scriveva parole piene di sensualità (Se della mia
più verde etate et calda... se dei miei anni più giovani e caldi...).
Raffaello era così innamorato di una fanciulla che quando non poteva vederla o lei
non gli era vicino non aveva pace e non riusciva nemmeno a lavorare.
Si dice che quando il pittore doveva dipingere una "Galatea" nella villa del banchiere
Agostino Chigi non riusciva proprio a finire l’opera perché la sua amata gli mancava troppo.
Agostino non aveva altra scelta: l’ha invitata a stare per un po’ nella villa e Raffaello ha
immediatamente ripreso il suo lavoro con energia e l’ha portato a termine.
Chi era la donna che Raffaello ha amato tutta la vita e che, secondo la tradizione,
dopo la morte del pittore, si è rinchiusa disperata nel convento di Sant’Apollonia a
Trastevere?
Non lo sappiamo con sicurezza: probabilmente si tratta di Margherita Luti, la figlia di
un fornaio: per questo le hanno dato il soprannome di "Fornarina".
Di recente uno studioso ha affermato che Raffaello forse l’ha anche sposata,
probabilmente di nascosto: il quadro di palazzo Barberini la rappresenta infatti come moglie
(la donna porta un anello all’anulare sinistro).
Qualche altro studioso, meno romantico, ci dice invece che il soprannome “Fornarina”
non aveva niente a che vedere con il pane. Era invece il nome d’arte di una prostituta, forse
la celebre Imperia (amante di Agostino Chigi) o forse la non meno famosa Beatrice
Ferrarese. Un soprannome un pochino malizioso: il pane da infornare e il forno non erano
altro che allusioni sessuali
Ma questi sono solo pettegolezzi – anche un po’ volgari - e noi non vogliamo certo
starli a sentire. Però è anche vero che secondo Vasari (e non solo secondo lui) Raffaello
102
faceva una vita sessualmente molto, ma molto, "disordinata" e "fuor di modo". È perciò
difficile pensare che una sola donna (la moglie poi!) ha provocato tutto questo sconquasso.
Un bel libertino, insomma, altro che amante fedele!
Qualcuno dice pure che anche la morte dell’artista, a soli 37 anni, è stata proprio una
conseguenza dei suoi eccessi erotici: dopo aver “disordinato più del solito”, il pittore è
tornato a casa con una grandissima febbre e nel giro di pochi giorni è morto.
Ma anche queste storie sulla morte di Raffaello sono forse solo maldicenze e noi non
possiamo certo darle per sicure: secondo qualche altro, infatti, l’artista è morto solo a causa
di una semplice polmonite fulminante. Qual è dunque il vero Raffaello? Non lo sappiamo,
come non sapremo mai chi è veramente la donna sensuale dagli occhi scuri dipinta nei suoi
quadri.

1. Completate le frasi con i pronomi diretti e indiretti:

1. Raffaello era così innamorato di una fanciulla che stava male se non poteva veder____

2. Se lei non ____ era vicino non aveva pace e non riusciva nemmeno a lavorare.

3. Si dice che il pittore non riusciva a finire l’opera perché la sua amata ___ mancava
troppo.

4. Agostino non aveva altra scelta: ____ ha invitata a stare per un po’ nella villa

5. Raffaello ha immediatamente ripreso il suo lavoro con energia e ___ha portato a termine.

6. Chi era la donna che Raffaello ha amato tutta la vita? Non ___ sappiamo con sicurezza

7. Probabilmente si tratta della figlia di un fornaio: per questo ___ hanno dato il soprannome
di "Fornarina".

8. Di recente uno studioso ha affermato che Raffaello forse ___ha anche sposata

9. Il quadro di palazzo Barberini ____ rappresenta infatti come moglie

10. Ma questi sono solo pettegolezzi e noi non vogliamo certo star____ a sentire.

11. Queste storie sulla morte di Raffaello sono solo maldicenze e non possiamo dar___ per
sicure

12. Qual è dunque il vero Raffaello? Non ____ sappiamo.

2. Completate le forme del passato prossimo con le vocali:


1. Agostino ha chiamato la Fornarina e l’ha invitat__ a stare per un po’ nella villa

2. Raffaello ha immediatamente ripreso il suo lavoro con energia e l’ha portat__ a termine

3. Chi era la donna che Raffaello ha amat__ tutta la vita

103
4. La Fornarina, dopo la morte del pittore, si è rinchius__ in un convento

5. Uno studioso ha affermat__ che Raffaello e la Fornarina erano sposat__

6. Uno studioso dice che Raffaello amava la Fornarina e l’ha sposat___

7. Uno studioso dice che la Fornarina amava Raffaello e l’ha sposat___

8. Nel quadro di palazzo Barberini Raffaello ha rappresentat__ la Fornarina come moglie

9. Raffaello ha dipinto la Fornarina e l'ha rappresentat__ come moglie

10. È difficile pensare che la moglie ha provocat___ tutto questo sconquasso

11. Qualcuno dice pure che la morte dell’artista è stat___ proprio una conseguenza dei suoi
eccessi erotici

12. Il pittore è tornat___ a casa con una grandissima febbre

13. Raffaello è mort__ a 37 anni.

3. Rispondete alle domande usando pronomi diretti e indiretti:

1. Raffaello amava la Fornarina?

Sì, _____ amava moltissimo

2. Quando è che Raffaello non riusciva a lavorare?

Quando non poteva veder____

3. Perché Raffaello non riusciva a lavorare?

Perché lei _____ mancava

4. Raffaello doveva dipingere un affresco?

Sì, doveva dipinger____

5. Lui non riusciva a finire l’opera?

No, non riusciva a finir____

6. Agostino ha invitato la Fornarina nella Villa?

Sì, ___ ha invitat___

7. E Raffaello ha finito il suo lavoro?

Sì, ___ ha portat___ a termine

104
8. Sappiamo chi era quella donna?

No, non ___ sappiamo con sicurezza

9. Lei era figlia di un fornaio?

Sì, per questo ___ hanno dato il nome “Fornarina”

10. Raffaello ha sposato la Fornarina?

Forse ___ ha anche sposat___

11. La Fornarina ha dato un figlio a Raffaello?

No, non ____ ha dat___ nessun figlio

12. Nel quadro la Fornarina dove porta l’anello?

____ porta all'anulare sinistro

13. Il soprannome Fornarina è un’allusione sessuale?

Eh sì, forse ____ è

14. Stiamo a sentire i pettegolezzi?

No, non vogliamo star___ a sentire

15. Stiamo a sentire le maldicenze?

No, non vogliamo star___ a sentire

16. Queste sono storie vere?

Forse, ma non possiamo dar___ per sicuro.

4. Scegliete la forma corretta:


1. Raffaello era innamorato di una fanciulla.

a) LA HA AMATA b) LE HA AMATE c) LE HA AMATA

2. Raffaello stava male quando

a) NON LE VEDEVA b) NON LA VEDEVA c) NON LO VEDEVA

3. Quando lui lavorava, lei

a) LO È STATO VICINO b) GLI È STATO VICINO c) GLI È STATA VICINO

105
4. La Fornarina mancava a Raffaello.

a) GLI MANCAVA b) LO MANCAVA c) LE MANCAVA

5. Raffaello mancava alla Fornarina.

a) GLI MANCAVA b) LO MANCAVA c) LE MANCAVA

6. Agostino ha invitato la Fornarina.

a) L’HA INVITATO b) LE HA INVITATA c) L’HA INVITATA

7. Raffaello ha terminato l’opera.

a) L’HA TERMINATO b) LE HA TERMINATA c) L’HA TERMINATA

8. Non sappiamo chi è quella donna.

a) NON LA SAPPIAMO b) NON LO SAPPIAMO c) NON GLI SAPPIAMO

9. Dato che era figlia di un fornaio

a) GLI HANNO DATO b) LA HANNO DATO c) LE HANNO DATO quel nome

10. Forse era il soprannome di una prostituta.

a) FORSE LA ERA b) FORSE LO ERA c) FORSE GLI ERA

11. Sono pettegolezzi e noi non

a) LI SENTIAMO b) GLI SENTIAMO c) LE SENTIAMO

12. Sono maldicenze e noi non

a) LI SENTIAMO b) GLI SENTIAMO c) LE SENTIAMO

13. Sono maldicenze e noi non

a) GLI DIAMO ASCOLTO b) LE DIAMO ASCOLTO c) LI DIAMO ASCOLTO

14. Sono pettegolezzi e noi non

a) GLI DIAMO ASCOLTO b) LE DIAMO ASCOLTO c) LI DIAMO ASCOLTO

5. Completate secondo il modello:


1.Amo una ragazza
a) la amo
b) l’ho amata

106
c) la voglio amare – voglio amarla

2.Finisco il lavoro

a) ____________________

b) ____________________

c) ____________________

3.Non faccio pettegolezzi

a) ____________________

b) ____________________

c) ____________________

4. Non ascolto lemaldicenze

a) ____________________

b) ____________________

c) ____________________

5. La Fornarina manca a Raffaello

a) ____________________

b) ____________________

c) ____________________

6. Raffaello manca alla Fornarina

a) ____________________

b) ____________________

c) ____________________

7. Raffaello e la Fornarina nonmancano ad Agostino

a) ____________________

b) ____________________

c) ____________________

107
LOW COST

Turismo mordi e fuggi, strapotere delle agenzie di viaggio e dei siti Internet che
offrono vacanze all'estero a prezzi stracciati: Mar Rosso e grandi capitali europee ai
primi posti nelle scelte dei turisti del venerdì-sabato-domenica o della settimana tutto
incluso. E nelle stradine del centro di Praga trovi gli stessi souvenir che trovi a
Barcellona, nell'albergo di Firenze fai la stessa prima colazione che fai a Budapest.
Anche le foto delle vacanze si assomigliano un po' tutte. Il giornale economico Il Sole -
24 Ore dedica un articolo al fenomeno del turismo di massa, analizzandolo dal punto di
vista del business (e tralasciando certo quello culturale).

Dal quotidiano economico Il Sole - 24 Ore, domenica 22 maggio 2005, pagina 13

In due anni gli utenti sono aumentati del 50% contro una media europea del 37%
Otto milioni di turisti a caccia di viaggi sul web
Vacanze via Internet: affari per un miliardo

Milano - Lo scenario turistico per il 2005 resta nel complesso a tinte fosche,
anche se ci sono realtà emergenti che marciano a gambe levate. Il primo bilancio di
Pasqua, secondo l'Istat, ha segnato flessioni per i movimenti sia di italiani (-8%) sia di
stranieri (-13%). Ma va sottolineato che stanno cambiando abitudini consolidate.
In netta controtendenza ci sono il turismo via Internet (prenotazioni, costruzioni
di itinerari, e compravendita di pacchetti) e gli acquisti last minute. L'estate 2005 si
annuncia sempre più all'insegna di della navigazione via web. Secondo un'indagine
internazionale di Nielsen/Netratings le vacanze saranno programmate online da
almeno 8 milioni di italiani, come dire il 40% del totale degli utenti del web nel nostro
paese.
L'indagine riconosce all'Italia un'altra caratteristica che ha peraltro attirato in
questi mesi importanti investimenti dall'estero. Nell'arco degli ultimi due anni i
navigatori italiani dei siti di viaggi e turismo sono passati da 4,5 a 6,8 milioni.
L'incremento - sottolinea la ricerca - è stato del 50%, superiore quindi alla media
rilevata negli altri paesi europei (37%). nella Ue la leadership spetta alla Germania con
13 milioni di web-turisti, seguita dalla Gran Bretagna (11,9 milioni) e dalla Francia (10,5
milioni di navigatori sui siti delle vacanze).
La quota percentuale più elevata dei navigatori per turismo sul totale degli utenti
Internet spetta però alla Francia con il 55%, seguita dalla Gran Bretagna (47%) e dalla
Germania (40%). L'Italia è accreditata di un buon 35%.
Dalla navigazione si sta passando via via agli acquisti veri e propri. Del resto
tutte le grandi compagnie aeree stanno puntando sulla biglietteria via web, dopo aver
quasi azzerato le commissioni alle agenzie di viaggio. Il boom dei voli low cost (ora
sempre più integrati con servizi come prenotazioni alberghiere e di autonoleggio) si
basa sull'uso massiccio dei siti Internet. Gli acquisti di viaggi e passaggi last minute
avvengono nella stragrande maggioranza dei casi via web.

108
Secondo una recente stima dell'associazione bancaria italiana nella seconda
parte del 2004 almeno 400mila italiani hanno acquistato un viaggio via Internet, il 41%
di chi ha fatto almeno un acquisto sul web. In Europa si stima che il business dei viaggi
online valga oggi nel complesso oltre 10 milioni di dollari.
I tour operator tradizionali sono preoccupati perché legati ai network di agenzie
di viaggio per la distribuzione, in un business dai margini risicatissimi e con molti gruppi
in difficili condizioni finanziarie. I viaggi online costituiscono già il 3% del totale del
business in Italia, contro il 20% degli Stati Uniti e il 10% del Nord Europa (Gran
Bretagna, Germania e Francia). Compresi i voli low cost il giro d'affari dei viaggi via
web dovrebbe salire dai 683 milioni del 2004 a 863 milioni quest'anno per poi passare
a 1.003 milioni nel 2006: i soli pacchetti vacanza si attesterebbero quest'anno oltre
quota 200 milioni (123 nel 2004). I siti Internet si vanno moltiplicando e la crescita delle
vendite di hotel o pacchetti vacanza sta esplodendo (rispettivamente +248% e +133%)
mentre nelle agenzie di viaggio la dinamica degli affari marcia intorno al +3%.
Va poi sottolineato che il settore viaggi online - a livello mondiale - ha mobilitato
almeno 5 miliardi di dollari di investimenti per acquisizioni negli ultimi due anni. "Molti
dei più grandi tour operator registrano tra il 10 e il 20% di pacchetti vacanza online;
occorre investire di più in questa direzione" ricorda Andrew Cooper, segretario
dell'associazione europea dei tour operator. Nonostante il boom dell'online l'Italia però
sconta ritardi strutturali. Secondo una ricognizione del Governo solo il 5% degli hotel
italiani è presente in maniera operativa in rete, in connessione con i grandi sistemi di
prenotazione.

1. Rispondete alle domande

1. Lo scenario turistico per il 2005 resta nel complesso a tinte fosche


Sostituire la formula "nel complesso" con l'espressione più adatta:
a) in prima istanza b) sostanzialmente c) a monte

2. Lo scenario turistico per il 2005 resta nel complesso a tinte fosche


Sostituire la formula "a tinte fosche" con l'espressione più adatta:
a) pieno di speranze b) disperato c) piuttosto nero

3. Ci sono realtà emergenti che marciano a gambe levate


Sostituire la formula "a gambe levate" con l'espressione più adatta:
a) velocemente b) disordinatamente c) lentamente

4. Istat: La sigla significa:


a) Istituto tutori armonia territoriale b) Istituto Nazionale di Statistica c) Istituto
autonomo del turismo

5. Il primo bilancio di Pasqua, secondo l'Istat, ha segnato flessioni

109
Sostituire la parola "flessioni" con il sinonimo più adatto:
a) un calo b) un aumento c) un'oscillazione

6. In netta controtendenza ci sono il turismo via Internet e gli acquisti last minute
Sostituire l'espressione "in netta controtendenza" con la formula più adatta:
a) Contrariamente all'andamento generale b) contrariamente alle nostre aspettative
c) contrariamente alle nostre speranze

2. Completate con le preposizioni


1. Lo scenario turistico per il 2005 resta nel complesso _____ tinte fosche
2. Ci sono realtà emergenti che marciano _____ gambe levate
3. L'estate 2005 si annuncia sempre più _____ insegna di della navigazione via web
4. Le vacanze saranno programmate online ______ almeno 8 milioni di italiani
5. ______ arco degli ultimi due anni i navigatori italiani dei siti di viaggi sono aumentati
6. Nella Ue la leadership spetta ____ Germania con 13 milioni di web-turisti
7. La Germania è seguita ________ Gran Bretagna
8. Tutte le grandi compagnie aeree stanno puntando _______ biglietteria via web
9. Il boom dei voli low cost si basa _____ uso massiccio dei siti Internet
10. I tour operator tradizionali sono preoccupati perché legati ai network di agenzie di
viaggio per la distribuzione, in un business _____ margini risicatissimi

3. Scegliete la forma verbale opportuna tenendo presente il testo del giornale

1. Nell'articolo sul turismo A) va detto B) viene detto C) ha detto che lo scenario


turistico per il 2005 resta nel complesso a tinte fosche
2. Le abitudini turistiche degli italiani A) vanno cambiando B) sono cambiando C)
vengono cambiando
3. Le vacanze A) stanno programmando B) vanno programmate C) sono
programmate online da almeno 8 milioni di italiani
4. Tutte le grandi compagnie aeree A) vanno puntate B) vanno puntando C) sono
puntando sulla biglietteria via we
5. In Europa A) va stimato B) viene stimato C) sta stimando che il business dei viaggi
online valga oggi nel complesso oltre 10 milioni di dollari.
6. I siti Internet A) si vanno moltiplicando B) si vengono moltiplicando C) stanno
moltiplicando

4. Fate l’accordo nome – aggettivo

In una tipica notte italian ___

110
cammino tranquillo per le strade oscur ___
penso ai fatti miei e sono allegr ___
Fra le case colorat ___
vedo avvicinarsi un uomo con un vestito ner ___
diritto di fronte a me: l'uomo cammina in modo normal ___
ma porta in mano un oggetto misterios ___
forse una pistola o un coltello grand ___
Fischio per sembrare indifferent ___
Ma lui mi viene incontro con il passo sicur ___
Mi vuole uccidere? Cammina in modo sempre più minaccios ___
Siamo a pochi passi di distanza: ha lo sguardo criminal ___
Stringe forte l'oggetto nelle sue mani viscid ___
Ecco! Tre passi, due passi, un passo! Sono un uomo terrorizzat ___
........................................... ........
Niente. Non mi ha fatto niente. Era un prete cattolic ___
e in mano portava una bibbia, una bibbia molto gross ___
ma solo una bibbia! Odio incontrare i preti di notte!

In una tipica notte oscur ___


cammino tranquillo per le strade allegr ___
penso ai fatti miei e sono colorat ___
Fra le case ner ___
vedo avvicinarsi un uomo con un vestito normal ___
diritto di fronte a me: l'uomo cammina in modo misterios ___
ma porta in mano un oggetto grand ___
forse una pistola o un coltello indifferent ___
Fischio per sembrare sicur ___
Ma lui mi viene incontro con il passo minaccios ___
Mi vuole uccidere? Cammina in modo sempre più criminal ___
Siamo a pochi passi di distanza: ha lo sguardo viscid ___
Stringe forte l'oggetto nelle sue mani terrorizzat ___
Ecco! Tre passi, due passi, un passo! Sono un uomo cattolic ___
........................................... ........
Niente. Non mi ha fatto niente. Era un prete gross ___
e in mano portava una bibbia, una bibbia molto italian ___
ma solo una bibbia! Odio incontrare i preti di notte!

111
In una tipica notte allegr ___
cammino tranquillo per le strade colorat ___
penso ai fatti miei e sono ner ___
Fra le case normal ___
vedo avvicinarsi un uomo con un vestito misterios ___
diritto di fronte a me: l'uomo cammina in modo grand ___
ma porta in mano un oggetto indifferent ___
forse una pistola o un coltello sicur ___
Fischio per sembrare minaccios ___
Ma lui mi viene incontro con il passo criminal ___
Mi vuole uccidere? Cammina in modo sempre più viscid ___
Siamo a pochi passi di distanza: ha lo sguardo terrorizzat ___
Stringe forte l'oggetto nelle sue mani cattolic ___
Ecco! Tre passi, due passi, un passo! Sono un uomo gross ___
........................................... ........
Niente. Non mi ha fatto niente. Era un prete italian ___
e in mano portava una bibbia, una bibbia molto oscur ___
ma solo una bibbia! Odio incontrare i preti di notte!

In una tipica notte colorat ___


cammino tranquillo per le strade ner ___
penso ai fatti miei e sono normal ___
Fra le case misterios ___
vedo avvicinarsi un uomo con un vestito grand ___
diritto di fronte a me: l'uomo cammina in modo indifferent ___
ma porta in mano un oggetto sicur ___
forse una pistola o un coltello minaccios ___
Fischio per sembrare criminal ___
Ma lui mi viene incontro con il passo viscid ___
Mi vuole uccidere? Cammina in modo sempre più terrorizzat ___
Siamo a pochi passi di distanza: ha lo sguardo cattolic ___
Stringe forte l'oggetto nelle sue mani gross ___
Ecco! Tre passi, due passi, un passo! Sono un uomo italian ___
........................................... ........
Niente. Non mi ha fatto niente. Era un prete oscur ___
e in mano portava una bibbia, una bibbia molto allegr ___
ma solo una bibbia! Odio incontrare i preti di notte!

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In una tipica notte ner ___
cammino tranquillo per le strade normal ___
penso ai fatti miei e sono misterios ___
Fra le case grand ___
vedo avvicinarsi un uomo con un vestito indifferent ___
diritto di fronte a me: l'uomo cammina in modo sicur ___
ma porta in mano un oggetto minaccios ___
forse una pistola o un coltello viscid ___
Fischio per sembrare terrorizzat ___
Ma lui mi viene incontro con il passo cattolic ___
Mi vuole uccidere? Cammina in modo sempre più gross ___
Siamo a pochi passi di distanza: ha lo sguardo italian ___
Stringe forte l'oggetto nelle sue mani oscur ___
Ecco! Tre passi, due passi, un passo! Sono un uomo italian ___
........................................... ........
Niente. Non mi ha fatto niente. Era un prete allegr ___
e in mano portava una bibbia, una bibbia molto colorat ___
ma solo una bibbia! Odio incontrare i preti di notte!

In una tipica notte normal ___


cammino tranquillo per le strade misterios ___
penso ai fatti miei e sono grand ___
Fra le case indifferent ___
vedo avvicinarsi un uomo con un vestito sicur ___
diritto di fronte a me: l'uomo cammina in modo minaccios ___
ma porta in mano un oggetto criminal ___
forse una pistola o un coltello viscid ___
Fischio per sembrare terrorizzat ___
Ma lui mi viene incontro con il passo cattolic ___
Mi vuole uccidere? Cammina in modo sempre più gross ___
Siamo a pochi passi di distanza: ha lo sguardo italian ___
Stringe forte l'oggetto nelle sue mani oscur ___
Ecco! Tre passi, due passi, un passo! Sono un uomo allegr ___
........................................... ........

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Niente. Non mi ha fatto niente. Era un prete colorat ___
e in mano portava una bibbia, una bibbia molto ner ___
ma solo una bibbia! Odio incontrare i preti di notte!

In una tipica notte misterios ___


cammino tranquillo per le strade grand ___
penso ai fatti miei e sono indifferent ___
Fra le case sicur ___
vedo avvicinarsi un uomo con un vestito minaccios ___
diritto di fronte a me: l'uomo cammina in modo criminal ___
ma porta in mano un oggetto viscid ___
forse una pistola o un coltello terrorizzat ___
Fischio per sembrare cattolic ___
Ma lui mi viene incontro con il passo gross ___
Mi vuole uccidere? Cammina in modo sempre più italian ___
Siamo a pochi passi di distanza: ha lo sguardo oscur ___
Stringe forte l'oggetto nelle sue mani allegr ___
Ecco! Tre passi, due passi, un passo! Sono un uomo colorat ___
........................................... ........
Niente. Non mi ha fatto niente. Era un prete ner ___
e in mano portava una bibbia, una bibbia molto normal ___
ma solo una bibbia! Odio incontrare i preti di notte!

In una tipica notte grand ___


cammino tranquillo per le strade indifferent ___
penso ai fatti miei e sono sicur ___
Fra le case minaccios ___
vedo avvicinarsi un uomo con un vestito criminal ___
diritto di fronte a me: l'uomo cammina in modo viscid ___
ma porta in mano un oggetto terrorizzat ___
forse una pistola o un coltello cattolic ___
Fischio per sembrare gross ___
Ma lui mi viene incontro con il passo italian ___
Mi vuole uccidere? Cammina in modo sempre più oscur ___
Siamo a pochi passi di distanza: ha lo sguardo allegr ___
Stringe forte l'oggetto nelle sue mani colorat ___

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Ecco! Tre passi, due passi, un passo! Sono un uomo ner ___
........................................... ........
Niente. Non mi ha fatto niente. Era un prete normal ___
e in mano portava una bibbia, una bibbia molto misterios ___
ma solo una bibbia! Odio incontrare i preti di notte!

In una tipica notte indifferent ___


cammino tranquillo per le strade sicur ___
penso ai fatti miei e sono minaccios ___
Fra le case criminal ___
vedo avvicinarsi un uomo con un vestito viscid ___
diritto di fronte a me: l'uomo cammina in modo terrorizzat ___
ma porta in mano un oggetto cattolic ___
forse una pistola o un coltello gross ___
Fischio per sembrare italian ___
Ma lui mi viene incontro con il passo allegr ___
Mi vuole uccidere? Cammina in modo sempre più colorat ___
Siamo a pochi passi di distanza: ha lo sguardo ner ___
Stringe forte l'oggetto nelle sue mani normal ___
Ecco! Tre passi, due passi, un passo! Sono un uomo ner ___
........................................... ........
Niente. Non mi ha fatto niente. Era un prete misterios ___
e in mano portava una bibbia, una bibbia molto grand ___
ma solo una bibbia! Odio incontrare i preti di notte!

In una tipica notte sicur ___


cammino tranquillo per le strade minaccios ___
penso ai fatti miei e sono criminal ___
Fra le case viscid ___
vedo avvicinarsi un uomo con un vestito terrorizzat ___
diritto di fronte a me: l'uomo cammina in modo cattolic ___
ma porta in mano un oggetto gross ___
forse una pistola o un coltello italian ___
Fischio per sembrare oscur ___
Ma lui mi viene incontro con il passo allegr ___
Mi vuole uccidere? Cammina in modo sempre più colorat ___

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Siamo a pochi passi di distanza: ha lo sguardo ner ___
Stringe forte l'oggetto nelle sue mani normal ___
Ecco! Tre passi, due passi, un passo! Sono un uomo misterios ___
........................................... ........
Niente. Non mi ha fatto niente. Era un prete grand ___
e in mano portava una bibbia, una bibbia molto indifferent ___
ma solo una bibbia! Odio incontrare i preti di notte!

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