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Cliente La Mantia Mauro

Numero Pratica 1838759


Progressivo Pratica 0
Versione Contratto 226709

Questionario
MiFID La Mantia Mauro
questo documento riporta le risposte al questionario MiFID,
suddivise nelle seguenti sezioni:
03/08/19
- Esperienza e conoscenza
- Obiettivo d’investimento
- Obiettivo d’investimento temporale
La Mantia Mauro - Fondi pensione

9779310 Le risposte permettono di attribuirti un profilo di rischio:


sulla base di questo, la Banca raccomanderà esclusivamente operazioni di investimento
adeguate.

Ti invitiamo anche a leggere l’informativa iniziale che presenta i razionali e gli elementi valutati
attraverso il questionario.

A presto,
il team Widiba
IL MIO QUESTIONARIO MiFID

Informativa PROFILATURA E QUESTIONARIO

Questionario La Banca, per acquisire una migliore conoscenza delle caratteristiche del Cliente si è dotata
di un Questionario dinamico volto a somministrarle solamente le domande effettivamente
necessarie per determinare il Suo Profilo. Questa dinamicità è permessa grazie alla
somministrazione di domande preliminari congiunte con l’analisi dei dati sulle operazioni da
Lei condotte presso la Banca negli ultimi 3 anni.
Le ricordiamo che nel caso in cui il Questionario non sia compilato in tutte le parti necessarie,
la Banca non potrà prestarLe il servizio di consulenza in materia d’investimenti e/o il servizio
PREMESSA di gestione di portafogli.

Le aree di indagine previste nel Questionario sono:


Gentile Cliente,
• Esperienza e conoscenza: mediante la sottoposizione di domande circa il Suo livello di
al fine di offrire servizi e prodotti aderenti alle sue effettive caratteristiche ed esigenze, le istruzione, il Suo livello di conoscenza delle principali tipologie di prodotti finanziari, la Sua
proponiamo alcune domande volte a raccogliere informazioni finalizzate ad effettuare la frequenza di aggiornamento sui mercati e sull’eventuale operatività da Lei effettuata presso
verifica della adeguatezza delle operazioni che potranno esserle proposte dalla Banca o la terzi intermediari, che unitamente all’analisi della Sua operatività pregressa rilevata dai dati
verifica dell’appropriatezza delle operazioni che disporrà di propria iniziativa. interni alla Banca permette la definizione del Suo livello di esperienza; in relazione al profilo
che si va a delineare vengono attivate domande di approfondimento contestuali finalizzate
È per tale ragione indispensabile per la Banca acquisire le informazioni necessarie per definire ad indagare la Sua conoscenza in ambito economico - finanziario;
accuratamente la Sua conoscenza ed esperienza finanziaria, i Suoi obiettivi d’investimento, il Sulla base delle risposte fornite, viene attribuito un unico profilo di esperienza e conoscenza
Suo orizzonte temporale la Sua situazione finanziaria e le Sue eventuali esigenze assicurative declinato su 5 livelli (1 - Minima, 2 – Limitata, 3 – Media, 4 – Buona, 5 - Elevata).
e previdenziali.
• Obiettivi di investimento e orizzonti temporali: mediante la rilevazione della Sua
È altrettanto importante che mantenga costantemente aggiornate, nel tempo, le propensione al rischio e degli orizzonti temporali al fine di definire le Sue esigenze di
informazioni fornite alla Banca. Per tale ragione è previsto che il questionario abbia una liquidità di riferimento sarà possibile la definizione di obiettivi differenziati per il servizio di
validità massima di tre anni, trascorsi i quali, per continuare a usufruire del servizio di consulenza in materia di investimenti e per il servizio di gestione di portafogli; sulla base
consulenza in materia d’investimenti e/o di gestione di portafogli, Le sarà richiesto di delle risposte fornite, viene attribuito un profilo di rischio declinato su 5 livelli (1 - Bassa
compilare un nuovo questionario di profilatura. Tolleranza al Rischio, 2 - Medio Bassa Tolleranza al Rischio, 3 - Media Tolleranza al Rischio,
4 - Medio Alta Tolleranza al Rischio, 5 - Alta Tolleranza al Rischio) e la distribuzione delle
La valutazione dell’adeguatezza, partendo dalla raccolta di queste informazioni, esigenze di liquidità su differenti orizzonti temporali (fino a 18 mesi, oltre 18 medi fino a 3
consente alla Banca di individuare gli strumenti finanziari ad esse coerenti. Grazie a tale anni, oltre 3 anni fino a 6 anni, oltre 6 anni).
processo di profilatura e di valutazione di adeguatezza, la Banca può raccomandarle
solo prodotti adeguati al suo Profilo ed offrire un adeguato servizio di gestione di • Situazione finanziaria: mediante la sottoposizione di domande relative al Suo reddito e
portafogli, in linea con il dovere per la Banca di agire nel miglior interesse del Cliente e della alle Sue spese, al patrimonio immobiliare e mediante la rilevazione del Suo patrimonio ed
relativa responsabilità di fornire raccomandazioni personalizzate a Lei adeguate. impegni finanziari presso Banca e presso terzi intermediari .

Al termine dell’intervista e della relativa compilazione del Questionario la Banca le Attraverso la rilevazione delle informazioni sopracitate, la Banca giunge alla determinazione
consegnerà copia del Questionario e del Suo Profilo Cliente in termini di esperienza e di uno specifico Profilo da attribuirLe (Profilatura). Tale Profilatura è utilizzata dalla Banca al
conoscenza; obiettivo d’investimento ed orizzonte temporale ed eventuali esigenze fine di valutare correttamente l’adeguatezza delle operazioni di investimento e di prestare
assicurative e previdenziali. raccomandazioni personalizzate, a Lei adeguate.

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Informativa questionario

ADEGUATEZZA E APPROPRIATEZZA RISCHIO E RENDIMENTO DEGLI INVESTIMENTI

Le risposte da Lei fornite alle domande somministrate nella sezione di “Esperienza e Come saprà ogni individuo è caratterizzato da una specifica propensione al rischio finanziario,
conoscenza” saranno sottoposte a valutazione di appropriatezza, ovvero nel verificare che Lei ovvero alla capacità di sostenere nel tempo le oscillazioni del valore del proprio capitale
abbia il livello di esperienza e conoscenza necessario per comprendere i rischi che il prodotto investito. Il rischio dell’investimento riflette questo concetto ed è relativo alla possibilità che
finanziario comporta. Le risposte da Lei fornite alle domande somministrate nelle sezioni di il valore dello strumento finanziario sottoscritto possa variare nel tempo e non raggiungere i
“Obiettivi di investimento”, “Orizzonte Temporale” e “Situazione finanziaria”, concorreranno, risultati attesi, portando anche ad una perdita parziale o totale del capitale investito.
insieme a quelle della sezione di “Esperienza e conoscenza” alla valutazione di Adeguatezza,
ovvero che l’operazione in esame abbia le seguenti caratteristiche: Sulla base di quanto detto, Le ricordiamo che ogni strumento finanziario presenta un proprio
grado di rischio e conseguentemente un possibile livello di perdita e che esiste una relazione
• corrisponda effettivamente ai Suoi obiettivi di investimento, inclusa la Sua tolleranza al diretta tra rischio e rendimento, in quanto a prospettive di rendimento crescenti corrispondono
rischio; solitamente livelli crescenti di rischio.
• sia di natura tale da essere da Lei finanziariamente sostenibile in termini di rischio connesso
all’investimento compatibilmente con i suoi obiettivi di investimento (capacità di sostenere Al fine di una migliore comprensione della relazione tra rischio e rendimento Le forniamo
le perdite); alcuni esempi della citata relazione:
• sia di natura tale per cui Lei possieda la necessaria conoscenza ed esperienza per
comprenderne i rischi.
Esempio 1 A fronte di un investimento iniziale di 100 €
Investimento: 100 € caratterizzato da un rendimento atteso pari al 5%
Sulla base del profilo attribuito al cliente tramite il questionario, la Banca raccomanderà
e un rischio di perdita del capitale investito pari
esclusivamente operazioni di investimento adeguate. Rendimento (massimo) atteso: 5%
all’1%, l’investitore, in caso di favorevoli condizioni
Rischio: 1% di mercato, otterrà una somma massima pari a
Pertanto, prima di rispondere alle domande che le verranno formulate dalla Banca, ti invitiamo
105 €; in caso di condizioni sfavorevoli, si vedrà
a porre particolare attenzione a quanto di seguito indicato:
restituire un capitale pari a 99 €.
• Obiettivo di investimento – la rilevazione dell’obiettivo di investimento ha la finalità di Esempio 2 A fronte di un investimento iniziale di 100 €
indagare la Sua propensione al rischio; caratterizzato da un rendimento atteso pari al 30%
Investimento: 100 €
e un rischio di perdita del capitale investito pari al
• Orizzonte temporale - la rilevazione degli orizzonti temporali ha la finalità di rilevare le Sue Rendimento (massimo) atteso: 30%
40%, l’investitore, in caso di favorevoli condizioni
esigenze di liquidità; Rischio: 40% di mercato, otterrà una somma massima pari a
130 €; in caso di condizioni sfavorevoli, si vedrà
• Situazione finanziaria – la rilevazione della Sua situazione finanziaria ha la finalità di restituire un capitale pari a 60 €.
verificare che essa possa permetterLe sia di finanziare gli investimenti sia di sostenere le
perdite potenzialmente derivanti dagli investimenti stessi

• Rischio e rendimento degli investimenti

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Questionario
MIFID
Cliente La Mantia Mauro
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IL MIO QUESTIONARIO MiFID
Esperienza e conoscenza

esperienza
e conoscenza

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Progressivo Pratica 0
Versione Contratto 226709
Esperienza e conoscenza

Come classificheresti la tua conoscenza sugli strumenti finanziari? (Risposta obbligatoria)


Una conoscenza limitata a strumenti non complessi o a bassa complessità come ad esempio azioni, obbligazioni tasso fisso/variabile, titoli di stato, fondi comuni di investimento, prodotti
2 finanziari semplici.
Estesa anche agli strumenti a media complessità o media alta complessità come ad esempio obbligazioni strutturate, obbligazioni convertibili, obbligazioni subordinate, certificati con
2 protezione del capitale investito
Estesa anche agli strumenti ad alta complessità come ad esempio prodotti finanziari/assicurativi strutturati, certificati senza protezione del capitale investito, derivati quotati o derivati
2 non quotati aventi finalità di copertura

Con che frequenza ti aggiorni sull’andamento dei mercati?

2 Non mi tengo aggiornato

2 Mi aggiorno saltuariamente

2 Mi aggiorno con regolarità

Qual è il tuo livello di istruzione?

2 Laurea e/o master in discipline economico finanziarie

2 Laurea e/o master in altre discipline

2 Diploma di scuola superiore

2 Licenza media

2 Altro

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Progressivo Pratica 0
Versione Contratto 226709
Esperienza e conoscenza

Qual è o qual è stato il tuo settore professionale?


Svolgo (ho svolto) un’attività in ambito economico/finanziario o un’attività imprenditoriale/manageriale in azienda di medie/grandi dimensioni che presuppone la conoscenza di strumenti
2 finanziari e dei servizi di investimento

Svolgo (ho svolto) un’attività in ambito economico/finanziario o un’ attività imprenditoriale/manageriale in azienda di medie/grandi dimensione che non presuppone la conocenza di
2 strumenti finanziari e dei servizi di investimento

2 Svolgo (ho svolto) un’attività imprenditoriale in azienda di piccole dimensioni che non presuppone la conoscenza di strumenti finanziari e dei servizi di investimento

2 Svolgo (ho svolto) ulteriori attività che non presuppongono la conoscenza degli strumenti finanziari e degli strumenti di investimento

In relazione a quale categoria di prodotti/servizi finanziari delle seguenti, nel corso degli ultimi 5 anni,
hai operato in misura prevalente presso altri intermediari? (Risposta obbligatoria)
2 Non ho operato in nessun prodotto/servizio d’investimento

2 Prodotti finanziari non complessi, come ad esempio fondi comuni di investimento, azioni quotate, obbligazioni corporate semplici quotate su mercati regolamentati/organizzati

2 Prodotti finanziari con complessità bassa, come ad esempio obbligazioni bancarie semplici, prodotti finanziari semplici.

Prodotti finanziari con complessità media, come ad esempio obbligazioni rimborsabili anticipatamente dall’emittente, obbligazioni strutturate
2 (ad es. contenenti opzioni su tassi o su titoli/indici)

2 Prodotti finanziari con complessità media - alta, come ad esempio certificati con protezione, obbligazioni convertibili, obbligazioni subordinate

Prodotti finanziari con complessità alta, come ad esempio, diritti e warrant, derivati quotati e derivati non quotati aventi finalità di copertura, prodotti finanziari/assicurativi strutturati,
2 certificati senza protezione, obbligazioni prive di una data di scadenza

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Esperienza e conoscenza

Cosa si intende per prodotti illiquidi?

2 Prodotti per i quali, per ottenere il rimborso del proprio investimento prima della scadenza, è necessario attendere un periodo di tempo molto breve, senza incorrere in costi aggiuntivi.

2 Prodotti che possono essere smobilizzati, prima della scadenza, con costi significativi e tempi di attesa non trascurabili/variabili

2 Prodotti per i quali non è possibile, in nessun caso, liquidare il proprio investimento prima della scadenza naturale

Un prodotto finanziario che può generare dei rendimenti più elevati rispetto ad altri:

2 Non ha associata alcuna componente di rischio

2 Presenta lo stesso livello di rischio di prodotti finanziari con rendimenti più bassi

2 Presenta un livello di rischio più elevato

Nell’ambito dei prodotti finanziari la previsione di rimborso del capitale a scadenza:

2 Assicura la restituzione a scadenza del capitale investito solo se si verificano determinati eventi legati all’andamento dei mercati finanziari

2 Assicura la restituzione a scadenza del capitale investito, salvo fallimento o dissesto dell’emittente

2 Assicura in ogni caso la restituzione del capitale investito anche prima della scadenza naturale del prodotto finanziario

Cliente La Mantia Mauro


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Versione Contratto 226709
Esperienza e conoscenza

Investendo in un prodotto finanziario strutturato:


2 Si può incorrere in variazioni del valore del prodotti, sia positive sia negative, legate alla variazione del sottostante

2 Si può mitigare il rischio di subire perdite consistenti e allo stesso tempo aumentare la probabilità di ottenere rendimenti elevati

2 Si garantisce sempre un basso grado di esposizione al rischio

Nell’ambito dei prodotti finanziari, il rischio di credito:

2 Non è influenzato dall’eventuale fallimento dell’emittente

2 È presente solo per i prodotti finanziari strutturati e per gli strumenti derivati

2 Esprime il rischio che un emittente fallisca senza poter assolvere ai suoi obblighi di pagamento

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Versione Contratto 226709
Esperienza e conoscenza

Nell’ambito dei prodotti finanziari, il rischio di mercato:

2 Esprime il grado di solidità dell’emittente del prodotto finanziario

2 È presente solo per i prodotto finanziari “più complessi”

2 È la perdita potenziale che un prodotto finanziario può subire in caso di variazione dei tassi di interesse, del cambio o più in generale dei prezzi

L’assunzione di una posizione a leva su un prodotto finanziario è in grado di:

2 Amplificare le oscillazioni di prezzo positive o negative del prodotto finanzario

2 Ridurre il rischio complessivo dell’investimento

2 Garantire, nel medio/lungo periodo, la restituzione dell’intero ammontare investito

Un portafoglio diversificato su più prodotti finanziari, rispetto ad un portafoglio concentrato su uno o


pochi prodotti finanziari:
2 Comporta tendenzialmente la riduzione complessiva del rischio connesso al portafoglio

2 Attribuisce al portafoglio un livello di rischio pari al più basso tra tutti i prodotti finanziari che lo compongono

2 Garantisce sempre rendimenti superiori

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IL MIO QUESTIONARIO MiFID
Obiettivo d’investimento

OBiettivo
d’investimento

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IL MIO QUESTIONARIO MiFID
Obiettivo d’investimento

Ti chiediamo di indicare le tue finalità/esigenze di investimento, tenendo conto che è possibile


destinare, a ognuna di esse, parte del patrimonio finanziario:
226 Proteggere il valore del capitale reale nel tempo

226 Percepire una remunerazione periodica (cedola) per integrare il proprio reddito

226 Rivalutare o ottenere una crescita moderata del capitale investito

226 Diversificare il capitale investito (in termini di tipologia di prodotti finanziari e/o in termini valutari)

226 Accrescere significativamente il capitale nel medio/lungo periodo sfruttando il potenziale di mercato

226 Garantire il valore del capitale investito, prevedendo la stabilità del rendimento e usufruendo di vantaggi assicurativi

226 Accrescere il capitale usufruendo anche di vantaggi assicurativi

226 Integrare, attraverso una forma pensionistica complementare, la propria pensione

Sei interessato a sottoscrivere strumenti che richiedono delega a un terzo, come ad esempio le Gestioni
Patrimoniali? (Nel caso in cui possiedi già una Gestione Patrimoniale la risposta deve essere sì)
2 Si

2 No

Cliente La Mantia Mauro


Numero Pratica 1838759
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Versione Contratto 226709
Obiettivo d’investimento

Ipotizziamo l’adesione al servizio di gestione patrimoniale. Se avessi a disposizione cinque possibili


tipologie di linee di investimento, a quale tra le seguenti conferiresti parte del tuo patrimonio?
Considera che a un livello più elevato di rendimento desiderato corrisponde un rischio crescente di
perdite del capitale investito. (Risposta obbligatoria)

A)NDREA: “Vorrei conservare il capitale che possiedo e sono disposto ad assumere, per un breve periodo, rischi ridotti”.
2 Ho sottoscritto un servizio di gestione che investe il patrimonio raccolto in prodotti a basso rischio per il 70%, medio rischio per il 20% ed alto rischio per il 10%.

B)IANCA: “Vorrei cercare di preservare il valore del capitale nel tempo e sono disposto ad assumere anche un rischio minimo, per non lasciare che i miei risparmi perdano valore negli
2 anni”. Ho sottoscritto un servizio di gestione che investe il patrimonio raccolto principalmente in prodotti a basso rischio per il 60%, medio rischio per il 25% ed alto rischio per il 15%.

C)ARLO: “Vorrei cercare di far rendere il mio capitale e sono disposto anche a perderne una parte”.
2 Ho sottoscritto un servizio di gestione che investe il patrimonio raccolto principalmente in prodotti a basso rischio, ad esempio per il 50%, medio rischio per il 30% ed alto rischio
per il 20%.
D)ANIELA: “Vorrei far crescere il mio patrimonio nel tempo e per farlo devo avere nervi saldi e sguardo al futuro”.
2 Ho sottoscritto un servizio di gestione che investe il patrimonio raccolto in prodotti ripartiti allo stesso modo, ad esempio a basso rischio per il 30%, medio rischio per il 35% ed alto
rischio per il 35%.

E)MANUELE: “Sono disposto a rischiare molto per cercare di incrementare significativamente il capitale nel medio-lungo termine”.
2 Ho sottoscritto un servizio di gestione che investe il patrimonio raccolto in prodotti a basso rischio per il 10%, medio rischio per il 20% ed alto rischio in modo prevalente, per il 70%.

Cliente La Mantia Mauro


Numero Pratica 1838759
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Versione Contratto 226709
Obiettivo d’investimento

Ti chiediamo di indicare, fra gli esempi riportati di seguito, l’atteggiamento finanziario che meglio ti
caratterizza. Considera che a un livello via via più elevato di rendimento desiderato corrisponde un
rischio crescente di perdita del capitale investito.
(I valori riportati sotto sono puramente esemplificativi e non è detto siano replicabili da investimenti reali)

A)NDREA: “Vorrei conservare il capitale che possiedo; posso accettare che il mio capitale diminuisca, per un breve periodo, in modo limitato rispetto al suo valore iniziale”.
2 Ho investito 100mila € e mi aspetto oscillazioni limitate del capitale investito sotto il suo valore iniziale: utile/perdita potenzialmente pari a 2.000 € (+/-2% annuo).

B)IANCA: “Vorrei preservare il valore del capitale nel tempo; correre un rischio minimo è necessario per non lasciare che i miei risparmi perdano valore negli anni”.
2 Ho investito 100mila € e mi aspetto una contenuta oscillazione del capitale investito: utile/pedita potenzialmente pari a 4.000 € (+/-4% annuo).

C)ARLO: “Vorrei far rendere il mio capitale; chi non risica non rosica: per far crescere il mio capitale devo essere preparato a perderne una parte”.
2 Ho investito 100mila € e mi aspetto oscillazioni moderate del capitale investito: utile/perdita potenzialmente pari a 6.000 € (+/-6% annuo).

D)ANIELA: “Vorrei far crescere il mio patrimonio nel tempo e per farlo devo avere nervi saldi e sguardo al futuro”.
2 Ho investito 100mila € e mi aspetto oscillazioni significative del capitale investito: utile/perdita potenzialmente pari a 10.000 € (+/-10% annuo).

E)MANUELE: “Sono disposto a rischiare molto per cercare di incrementare significativamente il capitale nel medio-lungo termine; solo a grandi rischi corrispondono grandi
2 opportunità”. Ho investito 100mila € e mi aspetto frequenti e consistenti oscillazioni del capitale investito: utile/perdita potenzialmente pari a 20.000 € (+/-20% annuo).

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Obiettivo d’investimento

Quante persone compongono il tuo nucleo familiare


(Sono componenti del nucleo familiare ad esempio figli, coniuge, genitori)

2 1 2 2 2 3 2 4 2 5 2 6 2 7 2 8 2 9

Quante delle persone che compongono il tuo nucleo familiare hanno un reddito?

2 1 2 2 2 3 2 4 2 5 2 6 2 7 2 8 2 9

In quale fascia ricadono i redditi addizionali (Es. affitti, altre rendite extra lavorative)

2 Non possiedo redditi addizionali

2 Fino a 10.000 euro

2 Tra 10.000,01 euro e 50.000 euro

2 Tra 50.000,01 euro e 100.000 euro

2 Oltre 100.000 euro

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Versione Contratto 226709
Obiettivo d’investimento

In quale fascia ricade il reddito annuo netto da lavoro del tuo nucleo familiare?

2 Fino a 30.000 euro

2 Tra 30.000,01 euro e 50.000 euro

2 Tra 50.000,01 e 100.000 euro

2 Tra 100.000,01 euro e 200.000 euro

2 Oltre 200.000 euro

In quale fascia ricadono le spese annue del tuo nucleo familiare, comprensive ad esempio di eventuali
canoni di affitto o di mutui?
2 Fino a 10.000 euro

2 Tra 10.000,01 euro e 20.000 euro

2 Tra 20.000,01 euro e 50.000 euro

2 Tra 50.000,01 euro e 100.000 euro

2 Oltre 100.000 euro

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Obiettivo d’investimento

In quale delle seguenti fasce ricade il valore del patrimonio immobiliare?

2 Non possiedo immobili

2 Fino a 50.000 euro

2 Tra 50.000,01 euro e 100.000 euro

2 Tra 100.000,01 euro e 300.000 euro

2 Tra 300.000,01 euro e 500.000 euro

2 Oltre 500.000 euro

In quale delle seguenti fasce ricade il valore del patrimonio finanziario presso terzi intermediari?

2 Non possiedo patrimonio finanziario presso terzi intermediari

2 Fino a 50.000 euro

2 Tra 50.000,01 euro e 100.000 euro

2 Tra 100.000,01 euro e 300.000 euro

2 Tra 300.000,01 euro e 500.000 euro

2 oltre 500.000 euro

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Versione Contratto 226709
Obiettivo d’investimento

In quale delle seguenti fasce ricade il valore degli impegni finanziari residui presso terzi intermediari?

2 Non detengo impegni finanziari residui presso terzi intermediari

2 Fino a 50.000 euro

2 Tra 50.000,01 euro e 100.000 euro

2 Tra 100.000,01 euro e 300.000 euro

2 Tra 300.000,01 euro e 500.000 euro

2 Oltre 500.000 euro

Patrimonio finanziario presso Banca Widiba:

2 Non possiedo alcun patrimonio finanziario

2 Fino a 25.000 euro

2 Tra 25.000,01 euro e 75.000 euro

2 Tra 75.000,01 euro e 125.000 euro

2 Tra 125.000,01 euro e 300.000 euro

2 Oltre 300.000 euro

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Versione Contratto 226709
Obiettivo d’investimento

Impegni finanziari residui presso Banca Widiba:

2 Non ho impegni finanziari residui

2 Fino a 25.000 euro

2 Tra 25.000,01 euro e 75.000 euro

2 Tra 75.000,01 euro e 125.000 euro

2 Tra 125.000,01 euro e 300.000 euro

2 Oltre 300.000 euro

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Versione Contratto 226709
IL MIO QUESTIONARIO MiFID
Obiettivo d’investimento temporale

OBiettivo
d’investimento
temporale
Cliente La Mantia Mauro
Numero Pratica 1838759
Progressivo Pratica 0
Versione Contratto 226709
Obiettivo d’investimento temporale

In relazione alle tue esigenze di investimento prevedi di dover smobilizzare parte del tuo portafoglio
investito nei prossimi 18 mesi per far fronte ad una tua esigenza straordinaria di liquidità?
(Es. l’acquisto di un’auto, il finanziamento degli studi universitari o altro)

2 Sì, prevedo una specifica esigenza di liquidità nei prossimi 18 mesi

2 No, non prevedo una esigenza di liquidità nei prossimi 18 mesi

In relazione all’orizzonte temporale dei tuoi investimenti, con riferimento alla possibile esigenza di
pianificazione successoria, ti chiediamo di indicare la tua eventuale esigenza:

2 Confermo la presenza di una esigenza di pianificazione successoria

2 Non ho nessuna esigenza di pianificazione successoria

Cliente La Mantia Mauro


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Obiettivo d’investimento temporale

Per determinare meglio le tue esigenze di liquidità, di quale percentuale delle tue disponibilità
finanziarie presenti su Banca Widiba potresti aver bisogno nei tempi di seguito indicati?

258 % fino a 18 mesi 015

258 % oltre 18 mesi e fino a 3 anni 000

258 % oltre 3 anni e fino a 6 anni 000

258 % oltre 6 anni 085

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Versione Contratto 226709
IL MIO QUESTIONARIO MiFID
Fondi pensione

fondi
pensione

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Versione Contratto 226709
Fondi pensione

Sei interessato alla sottoscrizione di fondi pensione?

2 Si

2 No

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Numero Pratica 1838759
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Versione Contratto 226709
Fondi pensione

Di cosa ti occupi?
2 Occupato con contratto a tempo indeterminato

2 Autonomo / Libero professionista

2 Pensionato

2 Occupato con contratto temporaneo, a progetto o assimilati

2 Non occupato

2 Non rispondo

Pensionato a cui manca almeno un anno al raggiungimento dell’età pensionabile prevista dal regime obbligatorio (ai sensi del dlgs 252/05 e successivo orientamento COVIP del 24
2 gennaio 2008)

Conosci le forme pensionistiche e le finalità della previdenza complementare, della quale i fondi sono
parte? E nello specifico, sai che le somme versate sono investite in strumenti finanziari (azioni, titoli di
stato e altri titoli obbligazionari, quote di fondi comuni di investimento) e che producono nel tempo
rendimenti variabili in funzione dell’andamento dei mercati e delle scelte di gestione?
2 Si

2 No

2 Non rispondo

Cliente La Mantia Mauro


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Progressivo Pratica 0
Versione Contratto 226709
Fondi pensione

Qual è l’obiettivo che intendi perseguire con l’adesione?

2 Risparmio / Investimento

2 Previdenza / Pensione complementare

2 Protezione assicurativa di rischio

2 Non rispondo

Attualmente sei iscritto alla previdenza obbligatoria?

2 Si

2 No

Attualmente aderisci a forme di previdenza complementare?

2 No

2 Si, con versamento TFR

2 Si, senza versamento TFR

2 Non rispondo

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Fondi pensione

Per quanti anni sarai ancora iscritto alla forma pensionistica complementare?

2 Lungo periodo

2 Breve-medio periodo

2 Non rispondo

Quale rischio sei disposto a correre per ottenere i risultati desiderati?

2 Minimo: voglio ridurre al minimo il rischio di perdita del mio capitale

2 Moderato: sono disposto a correre un rischio minimo collegato all’obiettivo di mantenere il capitale allineato almeno al suo valore reale

2 Medio: sono disposto a rischiare contenute perdite potenziali del capitale a fronte di una ragionevole crescita dello stesso

2 Alto: sono disposto a rischiare perdite potenziali in conto capitale per puntare a conseguire l’obiettivo di una marcata crescita dello stesso

2 Molto alto: sono disposto a rischiare anche significative perdite potenziali del capitale, per puntare a un obiettivo di forte crescita dello stesso

2 Non rispondo

Il tuo reddito reale, al netto degli impegni finanziari (ovvero tutte le obbligazioni di rimborso assunte
per finanziamenti sotto qualunque forma ottenuta), è tale da:
2 Garantire una costante e significativa capacità di risparmio

2 Garantire le risorse necessarie a mantenere inalterato il tenore di vita, ma senza contribuire sostanzialmente all’incremento del tuo patrimonio

2 Non garantire il mantenimento del tuo tenore di vita, che dipende sostanzialmente anche dai redditi derivanti dagli investimenti

2 Non rispondo

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Nota informativa
E - Informazioni sui rischi e sugli strumenti finanziari
1) Informazioni generali sulla natura e sui rischi degli strumenti finanziari
2) Tipologie di strumenti finanziari e prodotti finanziari
3) Rischiosità di una linea di gestione di patrimoni personalizzata
4) Trading on line
F - Informazioni sui costi e sugli oneri
SUI SERVIZI DI INVESTIMENTO E SUI SERVIZI ACCESSORI
Allegati
Il presente documento (la “Nota Informativa” o la “Nota”) è redatto ai sensi del Regolamento Inter-
mediari adottato dalla Consob con delibera n. 18218 del 29 ottobre 2007 (di seguito, il “Regolamen- 1. Informativa sulla politica di gestione dei conflitti di interesse
to Intermediari”), come successivamente modificato e integrato, ed illustra le informazioni previste 2. Informativa sulla strategia di trasmissione degli ordini
dall’art. 45 e seguenti del Regolamento Delegato.
A. Informazioni generali su Widiba e sui servizi offerti
Le informazioni contenute nella presente nota informativa sono destinate ai Clienti o potenziali Clien-
ti di Banca Widiba S.p.A. (di seguito, “Widiba” o la “Banca”) e vengono fornite tempestivamente 1- Informazioni generali (nome, sede legale e indirizzo della Banca e dei relativi recapiti)
affinché questi ultimi possano ragionevolmente comprendere la natura dei servizi di investimento
e del tipo specifico di strumenti finanziari e i rischi ad essi connessi e, conseguentemente, possano Banca Widiba S.p.A.
prendere le decisioni in materia di investimenti in modo consapevole. Via Messina, 38 – Torre D – 20154 Milano
Al riguardo il Cliente deve considerare che le informazioni contenute nella Nota non descrivono tutti i Numero verde 800.22.55.77
rischi ed altri aspetti significativi riguardanti gli investimenti in strumenti finanziari ed il servizio di ge- (e-mail bancawidiba@postacert.gruppo.mps.it/sito internet www.widiba.it)
stione patrimoniale, ma hanno finalità di fornire alcune informazioni di base sulle caratteristiche e sui Il GRUPPO MPS è iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari presso la Banca d’Italia n. 1030
rischi connessi a tali investimenti e servizi. In particolare, i rischi illustrati sono solo esemplificativi e non BANCA WIDIBA è iscritta all’Albo delle Banche presso la Banca d’Italia al n. 5760
possono essere intesi come esaustivi, e ciò anche in ragione del fatto che qualsiasi operazione finanziaria
ha in sé una componente imprevedibile. Codice Fiscale, Partita IVA e Numero di Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano: 08447330963
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia
Se, pertanto, il Cliente dovesse necessitare di ulteriori informazioni o chiarimenti dovrà rivolgersi a
Widiba oppure recuperare autonomamente le informazioni La Banca aderisce a:
1. Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi;
Prima di effettuare qualsiasi investimento in strumenti finanziari l’investitore deve informarsi presso il 2. Fondo Nazionale di Garanzia.
proprio intermediario sulla natura e i rischi delle operazioni di investimento che si accinge a compiere.
L’investitore deve concludere un’operazione di investimento solo se ha ben compreso la sua natura ed il Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi è un sistema di garanzia dei depositanti costituito in forma
grado di esposizione al rischio che essa comporta. Prima di concludere un’operazione, una volta apprez- di consorzio di diritto privato, e riconosciuto dalla Banca d’Italia, cui aderiscono le banche italiane diverse
zato il suo grado di rischio, l’investitore e l’intermediario devono valutare se l’investimento è adeguato o da quelle di credito cooperativo. Lo scopo del Fondo Interbancario di Tutela dei De- positi è di garantire
appropriato per l’investitore stesso. i depositanti delle consorziate entro limiti previsti (euro 100.000). Il Fondo interviene, previa autorizza-
zione della Banca d’Italia, nei casi di liquidazione coatta amministrativa e amministrazione straordinaria.
Indice
Le risorse per gli interventi vengono corrisposte dalle banche aderenti successivamente alla manifesta-
A - Informazioni generali su Widiba e sui servizi offerti zione della crisi della banca (ex post), a richiesta del Fondo.
1) Informazioni generali
2) Modalità di comunicazione Il Fondo Nazionale di Garanzia, istituito dall’art. 15 della legge 2 gennaio 1991, n. 1, ha personalità giu-
3) Informazioni sulla politica di gestione dei conflitti di interesse ridica di diritto privato e autonomia patrimo- niale ai sensi dell’art. 2, comma 1, della legge 27 ottobre
4) Informazioni relative ai servizi di investimento offerti dalla Banca 1994, n. 598 e dell’art. 62, comma 1, del decreto legislativo 23 luglio 1996, n. 415. Il Fondo è ricono-
5) Documentazione fornita all’investitore a supporto dell’attività svolta sciuto quale “sistema di indennizzo” dall’art. 62, comma 1, del decreto legislativo 23 luglio 1996, n. 415.
6) Informazioni sugli incentivi percepiti dalla Banca L’organizzazione e il funzionamento del Fondo sono disciplinati dal proprio Statuto. Gli interventi isti-
7) Informazione sulla strategia di ricezione, trasmissione e/o esecuzione ordini tuzionali sono disciplinati dal “Regolamento operativo” previsto dall’art. 12, comma 1, del decreto del
8) Informazioni sui sistemi di indennizzo o di garanzia Ministro del tesoro 14 novembre 1997, n. 485.
B - Reclami e risoluzione stragiudiziale delle controversie Il Fondo indennizza gli investitori, secondo i criteri previsti dal citato decreto del Ministero del Tesoro ed
C - Informazioni concernenti la salvaguardia degli strumenti finanziari e delle somme di denaro della entro il limite massimo complessivo per ciascun investitore di 20.000 euro, per i crediti, rappresentati
Clientela da strumenti finanziari e/o da denaro connesso con operazioni di investimento, nei confronti degli inter-
D - Informazioni sulla classificazione della Clientela mediari aderenti al Fondo stesso derivanti dalla prestazione dei servizi di investimento e del servizio di

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custodia e amministrazione di strumenti finanziari, in quanto accessorio ad operazioni di investimento. Il contesto in cui si svolge il rapporto tra la Banca ed il Cliente risulta, dunque, caratterizzato dall’utilizzo
delle tecniche di comunicazione a distanza. In considerazione di ciò, la Banca, in mancanza di opposizio-
La Banca è autorizzata dalla Banca d’Italia all’esercizio dell’attività bancaria, finanziaria e dei servizi di ne manifestata per iscritto dal Cliente, assumerà che la volontà di quest’ultimo sia quella: (i) di ricevere
investimento. La Banca è inoltre iscritta dal 28 luglio 2014 alla Sezione D del Registro Unico degli Inter- tutte le comunicazioni inerenti i rapporti tempo per tempo instaurati dal Cliente e l’esecuzione degli stes-
mediari Assicurativi con il n. D000495877. si su supporto duraturo non cartaceo (ad esempio file pdf) ovvero di accettare che la documentazione
precontrattuale sia messa a disposizione sul Sito; (ii) di essere contattato dalla Banca attraverso qualsia-
Widiba, in quanto appartenente al gruppo bancario Monte dei Paschi di Siena (di seguito, il “Gruppo”), è si tecnica di comunicazione a distanza, comprese quelle che consentono una comunicazione individuale
soggetta alla direzione e coordinamento di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., società capogruppo tra le parti; (iii) di ritenere comunque validi e a sé opponibili le scelte e/o le istruzioni comunicate alla
del Gruppo ed iscritta al n. 5274 dell’Albo delle Banche. Banca mediante la selezione degli appositi campi e/o tasti digitali (c.d. “Point and Click”).
L’offerta di Widiba è rivolta a tutti i residenti sul territorio italiano, nonché ai residenti esteri, nel rispetto Tutto ciò premesso, il Cliente, in qualsiasi momento nel corso dell’esecuzione dei rapporti contrattuali
di determinati limiti. con la Banca, ha diritto:
(ii) di opporsi, ove possibile, all’utilizzo delle tecniche di comunicazione a distanza;
La Banca predilige l’utilizzo della lingua italiana di modo che tutti i contratti e le comunicazioni scritte (iii) di cambiare, ove possibile, la tecnica di comunicazione a distanza, scegliendo tra le modalità di
di qualsiasi natura rivolte alla Clientela sono redatti in lingua italiana. La Banca potrà rendere disponibile comunicazione alternative tempo per tempo rese disponibili dalla Banca;
la modulistica ed inviare comunicazioni in lingue diverse da quella italiana al fine di agevolare i rapporti (iv) di ricevere, ove possibile, i contratti e la documentazione Widiba esclusivamente su supporto dure-
con la Clientela. vole cartaceo, con costi a suo carico.

Resta fermo che la lingua ufficiale e di riferimento è sempre e solo quella italiana, da utilizzarsi per l’inter- Il Cliente può esercitare i propri diritti inviando un’apposita richiesta alla Banca. A fronte di tale richiesta
pretazione di tutti i contratti conclusi con la Banca e in qualsiasi caso di controversia in sede giudiziale la Banca si riserva di recedere dal rapporto con il Cliente.
ed extragiudiziale.
Nell’attività di offerta fuori sede di strumenti finanziari, di prodotti finanziari, ivi compresi quelli emessi
I servizi messi a disposizione dalla Banca sono offerti e sono fruibili attraverso tecniche di comunicazio- da imprese di assicurazione, e di servizi di investimento (ovverosia l’attività svolta fuori dalla propria
ne a distanza (il “Servizio Widiba”). Per alcune specifiche operazioni, la Banca consente alla Clientela di secondo quanto previsto dall’articolo 3 del D.Lgs. n. 58/98, di seguito il “TUF”), la Banca, nel rapporto
avvalersi anche della propria rete di Consulenti Finanziari, nonché di effettuare operazioni mediante altri diretto con il Cliente, si avvale di Consulenti Finanziari iscritti in Italia nell’apposito Albo unico dei con-
intermediari convenzionati con la Banca. sulenti finanziari.

AVVERTENZA IMPORTANTE Gli ordini di investimento/disinvestimento sono conferiti dal Cliente attraverso il Servizio Widiba (o le
In nessun caso il Cliente deve consegnare ad incaricati della Banca, inclusi i Consulenti Finanziari, altre tecniche di comunicazione a distanza tempo per tempo rese disponibili dalla Banca), ovvero attra-
verso la rete dei Consulenti Finanziari e saranno documentati dalle registrazioni elettroniche ovvero dalle
denaro contante e/o valori liberamente trasferibili. Ogni e qualsiasi consegna di denaro e valori
registrazioni su nastro magnetico o altro supporto equivalente.
in violazione del predetto divieto non costituisce idonea provvista e, come tale, la Banca non ne
La Banca invia al Cliente la rendicontazione dell’attività svolta su base annua avuto riguardo ai costi delle
può garantire il controllo del flusso e la relativa ricezione.
operazioni e dei servizi prestati.
La Banca trasmette prontamente, su supporto duraturo, al Cliente le informazioni essenziali riguardanti
l’esecuzione dell’ordine.
La Banca fornisce in tempo utile prima della prestazione dei servizi di investimento o servizi accessori ai
Al Cliente al dettaglio trasmette un avviso su supporto duraturo che confermi l’esecuzione di quanto
Clienti o potenziali Clienti le seguenti ulteriori informazioni generali, ove siano pertinenti:
impartito, al più tardi il primo giorno lavorativo successivo all’esecuzione o, nel caso in cui la Banca
a) metodi di comunicazione che devono essere utilizzati tra la Banca e il Cliente anche, se pertinente,
debba ricevere conferma dell’avvenuta esecuzione da parte di un terzo soggetto, entro il primo giorno
per l’invio e la ricezione di ordini;
lavorativo successivo alla ricezione della conferma dal terzo medesimo. In tale ipotesi, ove la conferma
b) quando la Banca opera tramite un agente collegato, una dichiarazione in tal senso in cui viene speci-
dell’avvenuta esecuzione debba essere necessariamente inviata da un terzo soggetto, la Banca è esone-
ficato lo Stato membro in cui tale agente è registrato;
rata dall’obbligo di trasmettere le predette informazioni riguardanti l’esecuzione dell’ordine.
c) la natura, la frequenza e il calendario delle relazioni sull’esecuzione del servizio che la Banca presta al
Cliente in conformità all’art. 25, paragrafo 6, della MiFID II.
A richiesta del Cliente, la Banca fornisce informazioni circa lo stato del suo ordine.
2- Modalità di comunicazione
3- Informazioni sulla politica di gestione dei conflitti di interesse
La Banca e i Clienti comunicano tra loro a distanza attraverso il sito www.widiba.it (di seguito, il “Sito”),
Le informazioni sintetiche sulla “Politica di Gestione dei Conflitti di Interesse” sono contenute nell’Alle-
la posta elettronica, la posta elettronica certificata (la “PEC”), il telefono e/o altre tecniche di comunica-
gato 1 del presente documento. Su richiesta del Cliente devono essere forniti su un supporto durevole o
zione a distanza (ad esempio le applicazioni software su smartphone e tablet). Nell’ambito dei rapporti
tramite un sito internet (quando non costituisce un supporto durevole) maggiori dettagli circa la politica
attivati, la Banca ed i Clienti si avvalgono della firma digitale (la “FD”) e, più in generale, della firma elet-
sui conflitti di interesse.
tronica, salvo che sia diversamente previsto.

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4- Informazioni relative ai servizi di investimento offerti dalla Banca ti la Banca effettua la verifica di appropriatezza, sempre sulla base delle informazioni del Cliente.

La Banca è autorizzata alla prestazione di tutti i servizi e le attività di investimento, nonché i servizi ac- La Banca presta il Servizio di Consulenza non indipendente con tre diverse modalità:
cessori, indicati all’art. 1 del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 e successive modifiche. • consulenza di “prodotto”, che opera in logica di singolo prodotto/strumento finanziario concretiz-
zandosi in una raccomandazione personalizzata su una specifica operazione di investimento, coeren-
Servizio di negoziazione su strumenti finanziari (Esecuzione, Ricezione e Trasmissione di Ordini, temente con l’obiettivo di investimento dichiarato dal cliente; la Banca, fornisce al Cliente su supporto
Negoziazione per conto proprio) durevole una proposta di consulenza comprensiva della dichiarazione di adeguatezza.
• consulenza di “portafoglio”, basata su una logica di portafoglio complessivo di prodotti/strumenti
Il Servizio di esecuzione si sostanzia nella ricezione degli ordini dei Clienti aventi ad oggetto strumenti finanziari e finalizzata a supportare il cliente nella gestione del proprio portafoglio in coerenza con i
finanziari e nella loro esecuzione presso una Sede di negoziazione alla quale la Banca ha accesso diretto. propri obiettivi di investimento definiti nel questionario di profilazione MIFID. La Banca consegna al
Il Servizio di Negoziazione (esecuzione di ordini per conto dei Clienti mediante negoziazione per conto Cliente una proposta di consulenza comprensiva delle informazioni relative alla dichiarazione di ade-
proprio) consiste nell’attività di acquisto o di vendita in contropartita diretta con la Banca degli strumen- guatezza
ti finanziari che il Cliente intende acquistare. • consulenza “globale” erogabile solo dai consulenti in possesso di requisiti definiti dalla Banca e di
Il Servizio di ricezione e trasmissione ordini si sostanzia nella ricezione degli ordini dei Clienti aventi ad apposita certificazione rilasciata da un ente di certificazione indipendente (Accredia). La consulenza
oggetto strumenti finanziari e nella loro trasmissione ad un intermediario abilitato alla negoziazione per globale si basa come input non solo sul profilo di investimento del Cliente, ma nella definizione degli
conto proprio ed all’esecuzione di ordini per conto dei Clienti. obiettivi considera anche un questionario di profilazione e un’analisi dei bisogni effettuata ad-hoc. La
raccomandazione è basata sempre su una logica di portafoglio. La Banca consegna al Cliente una
Servizio di Collocamento e Distribuzione proposta di consulenza comprensiva delle informazioni relative alla dichiarazione di adeguatezza

La Banca colloca e distribuisce prodotti e strumenti finanziari di propria emissione nonché di terzi in La Consulenza di “portafoglio” e “globale” possono essere prestate esclusivamente nei confronti di
virtù di accordi o contratti stipulati con questi ultimi. Nella prestazione del Servizio di Collocamento e Clienti che abbiano sottoscritto il contratto “Servizio di consulenza Wise”.
Distribuzione, la Banca si attiene alle disposizioni impartite dall’offerente o dal soggetto che costitui-
sce o organizza il consorzio di collocamento, ovvero dal soggetto con cui ha stipulato un accordo di La Banca effettua a beneficio e tutela degli interessi del Cliente un servizio di valutazione periodica
collocamento o distribuzione di strumenti e/o prodotti finanziari, al fine di assicurare l’uniformità delle dell’adeguatezza degli strumenti e/o prodotti finanziari nell’ambito del Servizio di Consulenza con ca-
procedure di offerta nel rispetto della normativa applicabile e delle disposizioni che siano state impartite. denza almeno annuale, attraverso specifica reportistica, l’esito della valutazione di adeguatezza effet-
tuata. La frequenza della valutazione è incrementata sulla base del profilo di rischio del Cliente e del tipo
Servizio di Consulenza in materia di investimenti e della complessità degli strumenti e/o prodotti finanziari.
La Banca presta il Servizio di Consulenza con la diligenza e la professionalità richieste dalla normativa
Il Servizio di Consulenza fornito dalla Banca si qualifica come servizio di consulenza su base non indi- in vigore, ma non garantisce alcun risultato specifico in termini di rendimenti finanziari. Le indicazioni
pendente ai sensi dell’art. 4, paragrafo 4 della MiFID II il quale consente alla Banca di poter percepire, a elaborate nell’ambito del Servizio di Consulenza hanno natura di consigli/raccomandazioni; l’adesione al
determinate condizioni, gli incentivi retrocessi da terzi. Servizio di consulenza non comporta tuttavia l’obbligo per il Cliente di seguire tali indicazioni, rimanendo
Il Servizio di Consulenza ha prevalentemente ad oggetto un numero di strumenti e/o prodotti finan- lo stesso libero di assumere - in piena autonomia e a suo rischio - decisioni di investimento/disinvesti-
ziari ampio il quale include sia strumenti e/o prodotti finanziari del Gruppo sia strumenti e/o prodotti mento.
finanziari di soggetti terzi e, tra questi, inclusi soggetti con cui la Banca ha o potrebbe avere rapporti di
partecipazione o legami di controllo ovvero rapporti contrattuali (ad esempio joint-venture, partnership Il Cliente prende atto che il servizio di consulenza non è mai prestato dalla banca con riferimento alle
o altra tipologia di collaborazione o rapporto legale ovvero economico). operazioni disposte in autonomia dal Cliente mediante il Servizio Widiba, per le quali pertanto non è
La Banca presta il Servizio di Consulenza in abbinamento al Servizio di Collocamento e Distribuzione mai eseguita la valutazione di adeguatezza al profilo del Cliente.
di strumenti e/o prodotti finanziari presenti tempo per tempo nel Catalogo consultabile sul sito della
Banca www.widiba.it. Servizio di prestito di strumenti finanziari
Presupposto necessario per l’erogazione del Servizio di Consulenza è la raccolta del Profilo del Cliente
da parte della Banca, tramite la compilazione di un questionario mediante il quale la Banca raccoglie le Fermo restando il consenso preliminare del cliente all’utilizzo degli strumenti finanziari ed unicamente
informazioni relative alla conoscenza ed esperienza finanziaria, alla situazione finanziaria (inclusa la ca- alle condizioni specificate nel contratto, la Banca può stipulare, in nome proprio e per conto del Cliente,
pacità di sostenere le perdite) ed agli obiettivi di investimento (inclusa la tolleranza al rischio) del Cliente. anche con soggetti terzi, contratti di prestito di strumenti finanziari, utilizzando gli strumenti finanziari
La Banca determina la profilatura sulla base delle informazioni acquisite dal Cliente e del patrimonio nei limiti della Giacenza, secondo le modalità ed i termini contenuti nel contratto tempo per tempo vi-
informativo già nella disponibilità della Banca, con riferimento in tal caso all’esperienza ed alla capacità gente. I rischi del Servizio sono da porre in relazione al trasferimento di proprietà degli strumenti finan-
del cliente di sostenere perdite. ziari dal Cliente al Mutuatario. Tale trasferimento comporta per il Cliente un rischio di credito, addizionale
La Banca, prima della prestazione del Servizio di Consulenza, effettua la verifica di adeguatezza sulla rispetto ai rischi propri degli strumenti finanziari oggetto di prestito, derivante dall’eventualità che il
base delle informazioni sopra riportate. Pertanto il mancato ottenimento o l’ottenimento incompleto Mutuatario non sia in grado di adempiere al proprio obbligo di restituzione, fermo restando che la Ban-
delle citate informazioni determina l’astensione della Banca dalla prestazione del Servizio di Consulenza. ca, nel caso in cui il Mutuatario sia un soggetto terzo, garantisce comunque il buon fine dell’operazione.
Nella prestazione di servizi di negoziazione non abbinati a quello di Consulenza in materia di investimen- Ne consegue, pertanto, che il rischio di credito per il Cliente è rappresentato dall’ipotesi di inadempi-

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mento della Banca all’obbligo di restituzione al Cliente degli strumenti presi a prestito. La posizione del 5- Documentazione fornita all’investitore a supporto dell’attività svolta
Cliente non è assistita da alcuna garanzia reale e/o privilegio, bensì da una garanzia di valore e pertanto
la sua posizione è equiparabile a quella di un generico creditore chirografario della Banca. In relazione ai servizi prestati la Banca si impegna ad inviare al Cliente la documentazione ed i rendiconti
L’adesione al Servizio non comporta una maggiore esposizione del Cliente al rischio di mercato inerente periodici dovuti in adempimento alle previsioni normative tempo per tempo vigenti ed applicabili.
il valore degli strumenti finanziari prestati, essendo esplicitamente prevista la possibilità per il Cliente di All’atto della ricezione di un ordine la Banca rilascia un modulo contenente oltre ai dati identificativi
esercitare la facoltà di Recall, secondo le modalità previste dal contratto tempo per tempo vigente, e di dell’ordine stesso, i costi connessi con l’operazione (servizio e strumento/prodotto finanziario), esiti re-
disporre in ogni momento degli strumenti finanziari prestati, anche vendendoli. lativi alla valutazione di adeguatezza e situazioni di conflitti di interesse.
Per ogni raccomandazione prestata la Banca rilascia una proposta di consulenza contenente l’esito della
Servizio di Gestione di Portafogli valutazione di adeguatezza, situazioni di conflitto di interesse e costi applicati (ivi inclusi gli incentivi
percepiti da terzi).
Per “gestione di portafogli” si intende la gestione, su base discrezionale e individualizzata, di portafogli La Banca trasmette, con cadenza trimestrale, ai clienti una rendicontazione contenente il saldo degli
di investimento che includono uno o più strumenti finanziari e nell’ambito di un mandato conferito dai strumenti finanziari detenuti.
Clienti. La Banca invia una comunicazione relativa alle perdite in misura pari o superiore al 10% e multipli, per le
La Banca offre diverse soluzioni di gestioni di portafogli caratterizzate dalla presenza di una sola linea posizioni aperte e scoperte, nonché per quelle che presentano un effetto leva.
di investimento o più linee di investimento all’interno del medesimo contratto e soluzioni caratterizzate La Banca trasmette con cadenza almeno annuale un documento contenente gli esiti della valutazione di
da meccanismi di protezione e garanzia. La Banca presta tale servizio, con le diverse soluzioni indicate, adeguatezza degli strumenti/prodotti finanziari detenuti.
sulla base di appositi contratti che il Cliente deve sottoscrivere separatamente da quello che regola e Alla fine di ciascun anno solare la Banca trasmette alla propria clientela un report informativo contenen-
disciplina il contratto quadro sui servizi di investimento. te il dettaglio di tutti i costi (ivi inclusi gli incentivi percepiti) applicati alla posizione del Cliente.

La Banca presta inoltre, congiuntamente alla prestazione dei servizi di investimento sopra elencati, i 6- Informazioni sugli incentivi percepiti dalla Banca
servizi accessori di:
La Banca in relazione ai servizi contemplati nella presente Nota Informativa, comunica e informa i Clienti
a) Deposito a Custodia e/o Amministrazione di Titoli e Strumenti Finanziari che percepisce incentivi ossia compensi, commissioni e/o benefici non monetari da soggetti diversi dal
La Banca svolge il Servizio di custodia e/o in amministrazione di titoli e strumenti finanziari alle con- Cliente e/o da persone, che agiscono per conto di questi, allo scopo di accrescere la qualità del servizio
dizioni contrattualmente sancite. Ove il servizio attenga a strumenti finanziari dematerializzati, esso si reso al Cliente, senza pregiudicare l’adempimento dell’obbligo di agire in modo onesto, equo e profes-
espleta, in regime di gestione accentrata, attraverso appositi conti (di seguito denominati indifferente- sionale. Tali incentivi sono illustrati ex ante nella documentazione fornita alla clientela ed ex post nella
mente depositi). informativa periodica.
b) Deposito a Custodia e/o Amministrazione di Titoli e Strumenti Finanziari funzionale alla apertura Restano esclusi dall’applicazione del comma precedente, i pagamenti o benefici che consentono la pre-
di un Piano Individuale di Risparmio (di seguito “PIR”) stazione dei servizi di investimento o sono necessari a tal fine che non possono entrare in conflitto con il
La Banca offre ai propri Clienti la possibilità di accendere un apposito rapporto di custodia e amministra- dovere dell’intermediario di agire in modo onesto, equo e professionale per servire al meglio gli interessi
zione titoli mono-intestato (il “Dossier PIR”) ove depositare e/o registrare contabilmente gli Strumenti dei Clienti.
Finanziari PIR, collocati dalla stessa e, in tal modo, assume direttamente la titolarità del rapporto con il Gli incentivi ovvero i compensi, commissioni ricevuti da terzi o da un soggetto che agisce per loro conto
Cliente ai fini della normativa PIR, in conformità con le previsioni della Legge. in relazione alla prestazione del servizio di gestione di portafogli sono trasferiti integralmente al Cliente.
Non costituiscono incentivi e sono ammissibili esclusivamente i benefici non monetari di minore entità
Nella prestazione dei servizi di investimento la Banca offre ai Clienti la possibilità di acquistare/vendere come individuati nel Regolamento Intermediari.
strumenti e prodotti finanziari sia mediante tecniche di comunicazione a distanza (ad es. internet e te-
lefono), previa sottoscrizione di apposita contrattualistica del Servizio Widiba, sia mediante offerta fuori 7- Informazioni sulla strategia di ricezione, trasmissioni e/o esecuzione ordini della Banca
sede, attraverso una rete di Consulenti Finanziari abilitati all’offerta fuori sede, iscritti in Italia nell’appo-
sito Albo. Nell’allegato 2 alla presente Nota Informativa sono contenute le informazioni sulla strategia di trasmis-
sione e/o di esecuzione degli ordini per conto dei Clienti adottata dalla Banca in conformità alla norma-
La Banca inoltre dà la possibilità ai Clienti di sottoscrivere in filiale e/o fuori sede su tablet, tra l’altro, la tiva vigente.
documentazione pre-contrattuale,
i contratti sui servizi di investimento e relativa modulistica connessa nonché di ricevere esemplari di tali 8- Informazioni sui sistemi di indennizzo o di garanzia
documenti su supporto durevole
non cartaceo presso un apposito indirizzo e-mail o altro indirizzo telematico, previa dichiarazione di La Banca aderisce al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi di cui al decreto legislativo 4 dicembre
accettazione delle condizioni di 1996 n. 659. Il fondo è un consorzio obbligatorio di diritto privato, riconosciuto dalla Banca d’Italia, la
utilizzo del Servizio di Firma Elettronica Avanzata e Servizio Dematerializzazione Documenti. cui attività è disciplinata dallo Statuto e dal Regolamento Operativo del Fondo (il “Regolamento del
È possibile richiedere in ogni momento alla Banca una copia (in bianco) dei moduli contrattuali re- Fondo”). Scopo del Fondo è quello di garantire i depositanti delle Banche consorziate. Queste ultime si
lativi ai servizi di investimento sopra descritti per prendere visione delle norme e delle condizioni impegnano a fornire le risorse finanziarie necessarie per il perseguimento delle finalità del Fondo. Il limite
regolanti i servizi di interesse. massimo di copertura per depositante è pari a 100.000 euro.

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La Banca aderisce al Fondo Nazionale di Garanzia di cui all’art. 62 del decreto legislativo 23 luglio Cliente dell’eventuale possibilità che gli strumenti finanziari o le somme di denaro di tale Cliente siano
1996 n. 415. Il Fondo indennizza gli investitori, entro i limiti di importo e alle condizioni previste dal detenuti da un terzo per conto della Banca, nonché della responsabilità che essi si assumono conforme-
Regolamento del Fondo, per i crediti, rappresentati da strumenti finanziari e/o da denaro connesso con mente al diritto nazionale applicabile, per qualsiasi atto od omissione del terzo medesimo e delle con-
operazioni di investimento, nei confronti di intermediari aderenti al Fondo, come definiti dal predetto seguenze che l’eventuale insolvenza di quest’ultimo determinerebbe per il Cliente. Quando gli strumenti
Regolamento e derivanti dalla prestazione dei principali servizi di investimento. finanziari del Cliente o potenziale Cliente possono essere detenuti in un “conto omnibus” da un terzo, la
Banca informa il Cliente e gli fornisce un avviso evidente circa i rischi che ne derivano.
B. Reclami e risoluzione stragiudiziale delle controversie
Quando il diritto nazionale non consente che gli strumenti finanziari del Cliente detenuti da un terzo
Per eventuali contestazioni in ordine ai rapporti intrattenuti con la Banca, il Cliente può rivolgersi all’Uf- siano individuati separatamente dagli strumenti finanziari di proprietà di tale terzo o della Banca, la Ban-
ficio Reclami istituito presso Widiba, inviando una comunicazione PEC all’indirizzo reclami@widipec.it ca informa il Cliente e gli fornisce un avviso evidente circa i rischi che ne derivano. Quando i conti che
o una raccomandata A/R all’indirizzo di Via Messina, 38 - Torre D - 20154 Milano. La Ban- ca risponde contengono strumenti finanziari o somme di denaro appartenenti al Cliente o potenziale Cliente sono o
entro 60 giorni dal ricevimento del reclamo. saranno soggetti ad un ordinamento giuridico diverso da quello dello Stato membro, la Banca fornisce
informativa di tale circostanza ed indica in che misura i diritti del Cliente o potenziale Cliente relativi a tali
Qualora il Cliente non si ritenga soddisfatto dalla trattazione di un reclamo attinente alla prestazione dei strumenti finanziari, o somme di denaro possano differire di conseguenza. La Banca informa il Cliente
servizi di investimento o non abbia ricevuto risposta, può fare ricorso, ove ne ricorrano i presupposti, circa l’esistenza e i termini di eventuali diritti di garanzia o privilegi che la medesima, o il subdepositario,
all’Arbitro per le Controversie Finanziarie istituito presso la Consob (di seguito “ACF”), ai sensi del D.lgs. vanta o può vantare sugli strumenti finanziari, o sulle somme di denaro del Cliente, o di eventuali diritti
n. 179/2007, secondo le modalità indicate sul sito www.acf.consob.it e messe a disposizione dalla Ban- di compensazione esistenti in relazione ad essi. La Banca prima di realizzare operazioni di finanziamen-
ca su richiesta del Cliente. to tramite titoli utilizzando strumenti finanziari da essa detenuti per conto di un Cliente o di utilizzare
altrimenti tali strumenti, per proprio conto o per conto di un altro Cliente, fornisce al Cliente in tempo
Il Cliente in alternativa al ricorso all’ACF può attivare la procedura di mediazione ai sensi dell’art. 5, com- utile prima dell’utilizzo di tali strumenti finanziari, su supporto durevole, informazioni chiare, complete
ma 1 del D.lgs. n. 28/2010. La procedura di mediazione può essere esperita, singolarmente dal Cliente ed accurate sugli obblighi e sulle responsabilità che l’utilizzo di tali strumenti finanziari comporta per la
o in forma congiunta con la Banca, innanzi al Conciliatore Bancario Finanziario, secondo le modalità Banca, comprese le condizioni di restituzione degli strumenti, e sui rischi che ne derivano.
indicate sul sito www.conciliatorebancario.it.
D. Informazioni sulla classificazione dei clienti
Resta impregiudicata la facoltà del Cliente di ricorrere all’Autorità Giudiziaria, dopo essersi preventi-
vamente rivolto all’ACF oppure dopo aver esperito la procedura di mediazione secondo quanto sopra La normativa prevede la classificazione della Clientela nelle seguenti tre categorie:
riportato, ove previsto dalla legge e a pena dell’improcedibilità della relativa domanda. - Clienti al dettaglio;
- Clienti professionali;
Ai fini dell’esperimento della procedura di mediazione di cui ai precedenti commi, la Banca e il Cliente - Controparti qualificate.
possono concordare, anche successivamen- te alla conclusione del contratto oggetto di contestazione,
di rivolgersi ad un Organismo di Mediazione diverso dal Conciliatore Bancario Finanziario o dall’ACF A ciascuna di tali categorie è riconosciuto un diverso livello di protezione che si riflette, in particolare,
purché iscritto nell’apposito registro degli organismi tenuto presso il Ministero della Giustizia ai sensi del sugli obblighi che la Banca è tenuta a rispettare.
D.lgs. n. 28/2010 e specializzato in materia finanziaria.
I Clienti al dettaglio sono tutti i Clienti che non sono classificati come Controparti qualificate o Clienti
Il Cliente può altresì presentare esposti a Banca d’Italia e alla Consob, lasciando impregiudicato il pro- professionali. Ai Clienti al dettaglio è riservata la massima tutela per quanto riguarda, in particolare, l’am-
prio diritto di adire la competente Autorità Giudiziaria, di presentare reclami e di attivare la procedura di piezza delle informazioni che la Banca deve loro fornire, l’effettuazione delle verifiche di “adeguatezza”
mediazione di cui ai precedenti commi. e di “appropriatezza” dei servizi richiesti/prestati e delle operazioni poste in essere, l’esecuzione degli
ordini in strumenti finanziari alle condizioni più favorevoli.
Se la controversia riguarda servizi bancari o finanziari le informazioni sulle procedure di reclamo sono
riportate nella relativa documentazione di trasparenza. I Clienti professionali sono soggetti in possesso di esperienze, competenze e conoscenze tali da far rite-
Con riferimento alla offerta delle polizze assicurative-finanziarie, per la loro particolare natura, si tenga nere che essi siano in grado di adottare consapevolmente le proprie decisioni in materia di investimenti
in considerazione altresì quanto stabilito nella Parte III del Documento 7B, rubricato “Informazioni sugli e di valutare correttamente i rischi che assumono.
strumenti di tutela del contraente”, che viene consegnato al Cliente nel momento di sottoscrizione della Conseguentemente, per tali Clienti la normativa di riferimento prevede un più attenuato livello di tutela
polizza. sia per quanto riguarda le valutazioni di adeguatezza e appropriatezza sia in tema di obblighi di infor-
mativa.1
C. Informazioni concernenti la salvaguardia degli strumenti finanziari e delle somme di dena- -
ro della Clientela 1
Quelle cioè che presentano, in misura pari o superiore, almeno due dei seguenti requisiti dimensionali: a) totale di bilancio pari o
superiore a 20.000.000 di euro; b) fatturato netto pari o superiore a 40.000.000 di euro; c) fondi propri pari o superiori a 2.000.000
La Banca, ove detenga strumenti finanziari o somme di denaro appartenenti ai Clienti, fornisce a tali di euro.
Clienti le informazioni di cui ai commi seguenti ove pertinenti. La Banca informa il Cliente o potenziale

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Le norme applicabili hanno identificato le categorie di soggetti che per loro natura sono da conside- sulla natura e i rischi delle operazioni che si accinge a compiere. L’investitore deve concludere un’ope-
rare Clienti professionali (cd. Clienti professionali di diritto): si tratta, ad esempio, di banche, imprese razione solo se ha ben compreso la sua natura ed il grado di esposizione al rischio che essa comporta.
di investimento, imprese di assicurazione, società di gestione del risparmio, fondi pensione, investitori
istituzionali, agenti di cambio, imprese di grandi dimensioni. Con le seguenti informazioni si intende fornire al Cliente una informativa di base su natura, caratteristi-
I Clienti al dettaglio - sia persone fisiche che giuridiche - in possesso di determinati requisiti possono che e rischi delle principali tipologie di prodotti finanziari (e non dei singoli prodotti) al fine di assumere
richiedere di essere trattati come Clienti professionali (cd. Clienti professionali su richiesta). decisioni di investimento consapevoli. I prodotti finanziari, in considerazione delle loro molteplici carat-
teristiche, possono essere raggruppati in diverse tipologie. I prodotti finanziari sono diversi gli uni dagli
Le Controparti qualificate sono un sottoinsieme della categoria dei Clienti professionali, configurabile altri per la loro natura (ad esempio azione, obbligazione, derivato), per la natura dell’emittente (pubblico
solo con riferimento alla prestazione dei servizi di esecuzione di ordini, negoziazione per conto proprio e o privato), per la presenza o meno di un rating dell’emittente, per la valuta in cui è espresso (ad esempio
ricezione/trasmissione ordini nonché ai servizi accessori ad essi connessi. Per tale clientela non trovano euro, dollaro, sterlina), per la negoziabilità o meno presso mercati regolamentati o altre sedi di nego-
applicazione le regole di comportamento previste per le altre categorie di investitori, fermo restando il ziazione, per la modalità di rendimento (dividendo, cedola, etc.), per il tipo degli interessi corrisposti (a
dovere degli Intermediari di agire in modo onesto, equo e professionale nei confronti di tale clientela. tasso fisso, a tasso variabile, combinazioni di entrambi). La presente informativa viene fornita senza al-
cuna pretesa di esaustività né di completezza. Si raccomanda, pertanto, di leggere attentamente anche
Classificazione iniziale i fattori di rischio specifici di ciascun prodotto finanziario attraverso i prospetti o la documentazione
d’offerta messa a disposizione dai relativi emittenti o offerenti.
La Banca, prima di procedere alla prestazione di servizi di investimento, comunica al Cliente la classifica-
zione assegnatagli, informandolo contestualmente circa l’eventuale diritto a richiedere una diversa clas- Relativamente a talune tipologie di prodotti finanziari (c.d. PRIIPs2 e gli OICR) il Cliente al dettaglio
sificazione e circa gli eventuali limiti che ne deriverebbero sotto il profilo della tutela che viene attribuita. inoltre, in tempo utile prima della conclusione delle operazioni relative a singoli strumenti e/o prodotti
finanziari, deve leggere attentamente ulteriore e specifica informativa fornita attraverso i documenti
Modifica della classificazione contenenti informazioni chiave (c.d. KID3 - KIID4).
-
La classificazione originariamente assegnata ai Clienti può essere modificata, sia su iniziativa della Banca 2
PRIIPs (Packaged Retail and Insurance-based Investment Products): prodotti di investimento al dettaglio e assicurativi preas-
(solo con l’effetto di attribuire una maggiore protezione) che a richiesta del Cliente. semblati di cui al Regolamento UE1286/2014 come integrato dal Regolamento Delegato (UE) 2017/653.
Il Cliente, seguendo uno specifico iter procedurale che gli verrà illustrato, può chiedere alla Banca di 3
KID (Key Information Document): documento contenente tutte le informazioni chiave che l’ideatore di un PRIIP o il soggetto
passare ad una categoria più tutelata (da Cliente professionale a Cliente al dettaglio) oppure di passare che fornisce consulenza sui PRIIPs o vende i PRIIPs deve fornire agli investitori al dettaglio, relative alle caratteristiche e al funzio-
ad una categoria meno tutelata (da Cliente al dettaglio a Cliente professionale su richiesta). namento di un PRIIP.
In particolare, al fine di poter chiedere di essere riconosciuto come Cliente professionale su richiesta, un 4
KIID (Key Investor Information Document): documento contenente le informazioni chiave per gli investitori relative alle carat-
Cliente al dettaglio dovrà dimostrare di possedere almeno due dei seguenti requisiti: teristiche e al funzionamento degli organismi collettivi di investimento (UCITS) in valori mobiliari rientranti nell’ambito di applica-
1) aver effettuato operazioni di dimensioni significative sul mercato rilevante con una frequenza media zione della direttiva 2009/65/ CE (UCITS IV).
di 10 operazioni al trimestre nei quattro trimestri precedenti;
2) possedere un portafoglio di strumenti finanziari il cui valore, inclusi i depositi in contante, superi Per apprezzare e valutare il rischio derivante da un investimento in strumenti finanziari è necessario
500.000 euro; tenere presenti i seguenti elementi:
3) lavorare o aver lavorato nel settore finanziario per almeno un anno in una posizione professionale che 1) la variabilità del prezzo dello strumento finanziario e delle singole tipologie di rischio;
presupponga la conoscenza delle operazioni o dei servizi previsti. 2) la sua liquidità;
In caso di persone giuridiche, la valutazione è condotta con riguardo alla persona autorizzata ad effet- 3) gli altri fattori fonte di rischi generali.
tuare operazioni per loro conto e/o in capo alla persona giuridica medesima.
Il Cliente può richiedere di essere trattato come professionale solo a titolo generale, ovvero la richiesta 1) La variabilità del prezzo
non può essere limitata ad un particolare servizio od operazione di investimento o ad un tipo di opera- Il prezzo di ciascun strumento finanziario dipende da numerose circostanze e può variare in modo più o
zione o di prodotto. meno accentuato a seconda della sua natura.
La Banca procede ad un’adeguata valutazione della competenza, dell’esperienza e delle conoscenze del
Cliente ed ha la facoltà di accettare o meno la sua richiesta, dando comunicazione al Cliente dell’esito 1.1) Rischio specifico e rischio generico
della valutazione effettuata. Sia per i titoli di capitale che per i titoli di debito, il rischio può essere idealmente scomposto in due com-
Spetta ai Clienti professionali informare la Banca di eventuali cambiamenti che potrebbero incidere sulla ponenti: il rischio specifico ed il rischio generico (o sistematico). Il rischio specifico dipende dalle carat-
loro classificazione. teristiche peculiari dell’emittente (vedi il successivo punto 1.3) e può essere di- minuito sostanzialmente
attraverso la suddivisione del proprio investimento tra titoli emessi da emittenti diversi (diversificazione
E. Informazioni sui rischi e sugli strumenti finanziari del portafoglio), mentre il rischio sistematico rappresenta quella parte di variabilità del prezzo di ciascun
titolo che dipende dalle fluttuazioni del mercato e non può essere eliminato per il tramite della diversifi-
1 - Informazioni generali sulla natura e sui rischi dei prodotti finanziari cazione. Il rischio sistematico per i titoli di capitale trattati su un mercato organizzato si origina dalle va-
riazioni del mercato in generale, variazioni che possono essere identificate nei movimenti dell’indice del
Prima di effettuare un investimento in prodotti finanziari l’investitore deve informarsi presso la Banca mercato. Il rischio sistematico dei titoli di debito (vedi il successivo punto 1.4) si origina dalle fluttuazioni

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dei tassi d’interesse di mercato che si ripercuotono sui prezzi (e quindi sui rendimenti) dei titoli in modo maggiore è il tasso di interesse che l’emittente dovrà corrispondere all’investitore. Per valutare la congru-
tanto più accentuato quanto più lunga è la loro vita residua; la vita residua di un titolo ad una certa data ità del tasso di interesse pagato da un titolo si devono tenere presenti i tassi di interesse corrisposti dagli
è rappresentata dal periodo di tempo che deve trascorrere da tale data al momento del suo rimborso. emittenti il cui rischio è considerato più basso, ed in particolare il riferimento offerto dai titoli di Stato,
con riferimento a emissioni con pari scadenza.
1.2) Rischio di mercato
Il rischio di mercato corrisponde al rischio che il valore di mercato degli strumenti detenuti diminuisca a Per Rischio Emittente si intende anche la possibilità che l’emittente dello strumento finanziario non sia
causa delle variazioni delle condizioni di mercato (prezzi azionari, tassi di interesse, spread creditizi, tassi in grado di far fronte agli impegni (inteso sia come capitale e interessi, sia come dividendi e valore dello
di cambio e loro volatilità). Il rischio di mercato può essere a sua volta suddiviso in diverse tipologie, cia- strumento). Per valutare se l’emittente è in grado di assolvere ai propri impegni, è necessario analizzare
scuna delle quali concorre a determinare l’andamento del prezzo dell’investimento, e può essere diverso: attentamente i dati di bilancio, che possono fornire utili indicazioni, nonché seguire le prospettive del
• Rischio di Prezzo: è un rischio di variazione del prezzo di uno strumento finanziario il cui valore, infatti, mercato in cui opera. In tale ambito si osserva che le agenzie di rating svolgano attività di valutazione
si riflette nel prezzo di mercato. In generale, si parla di rischio di prezzo in senso stretto quando non si delle condizioni economiche degli emittenti anche in senso prospettico dell’emittente e trasformano il
possono individuare con precisione altri fattori di rischio che influenzano il prezzo di uno strumento. risultato delle loro analisi in indici di affidabilità degli emittenti, secondo scale prefissate. Diverse società,
Generalmente il prezzo di qualsiasi strumento finanziario varia in un determinato periodo di tempo, anche quotate sui mercati regolamentati, non sono classificate dalle agenzie di rating. Esse sono dette
crescendo o diminuendo. La variazione del prezzo dipende da molteplici fattori, i principali dei quali “unrated”, ma non necessariamente sono meno sicure di altre.
sono l’andamento economico generale, le prospettive dell’emittente e l’andamento dei tassi di interes-
se di riferimento. L’ampiezza delle variazioni subite dal prezzo di un titolo in un determinato periodo Il Rischio di Credito rappresenta la possibilità che una variazione inattesa del merito creditizio di una
di tempo è misurabile attraverso un indice statistico, chiamato volatilità. Maggiore è la volatilità di un controparte generi una corrispondente variazione inattesa del prezzo dello strumento finanziario nego-
titolo più elevata è la sua connotazione speculativa in termini di opportunità di profitto e di rischio di ziato e detenuto dall’investitore.
perdite. Normalmente le azioni nel loro insieme sono più volatili rispetto alle obbligazioni. Gli strumenti • Rischio di spread di credito: è definito come il differenziale di rendimento tra le obbligazioni emesse
finanziari più volatili sono i derivati. Un’opportuna diversificazione di portafoglio contribuisce a ridurre da emittenti con differente merito creditizio; lo spread è più elevato nel caso di basso merito creditizio
il rischio derivante da variazioni avverse di prezzo indotte da fattori specifici legati all’emittente. e più contenuto in caso di buon merito creditizio.
• Rischio tasso di interesse o Rischio di Tasso: è il rischio tipicamente associato alle obbligazioni e a • Rischio di insolvenza dell’emittente rappresenta la possibilità che l’emittente non sia in grado, in fu-
tutti i titoli, inclusi gli strumenti derivati, che in generale sono sensibili alle variazioni dei tassi di inte- turo, di far fronte regolarmente agli impegni finanziari assunti (pagamento di cedole e/o di rimborso
resse. Nel caso in cui si detenga in portafoglio un’obbligazione, il prezzo dello strumento alla scadenza di capitale) alle date stabilite.
è pari al valore di rimborso che generalmente coincide con il valore nominale. Prima della scadenza, • Rischio sovrano rappresenta la possibilità che l’emittente sovrano non sia in grado, in futuro, di far
l’aumento dei tassi di interesse di solito comporta una riduzione del prezzo dell’obbligazione. fronte regolarmente agli impegni finanziari assunti (pagamento di cedole e/o di rimborso di capitale)
Tale rischio è tanto maggiore quanto più lontana è la data di scadenza dello strumento finanziario. Il alle date stabilite.
tasso di interesse può costituire l’attività il sottostante di taluni strumenti finanziari derivati. • Rischio di subordinazione caratterizza le emissioni obbligazionarie subordinate che, in caso di insol-
• Rischio Cambio: il valore dell’investimento in strumenti finanziari denominati in divisa diversa dall’euro venza e/o liquidazione dell’emittente, potrebbero generare perdite superiori rispetto alle obbligazioni
è legato non solamente alle variazioni di prezzo dello strumento stesso, ma anche a quelle del tasso ordinarie.
di cambio tra la valuta di emissione e l’euro (c.d. “rischio di cambio”). Il risultato dell’investimento
potrebbe essere quindi sensibilmente diverso da quello desumibile dall’andamento dei prezzi dello 1.4) Rischio di bail-in
strumento finanziario. Si evidenzia che i rapporti di cambio con le divise di molti paesi, in particolare Il 12 giugno 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva 2014/59/
di quelli in via di sviluppo, sono altamente volatili e che, comunque, l’andamento dei tassi di cambio UE del Parlamento europeo e del Consiglio in ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e
può condizionare, anche in modo consistente, il risultato complessivo dell’investimento. risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Direttiva Bank Recovery and
• Rischio di Volatilità (di prezzi, tassi di interesse, cambi): tipicamente associato agli investimenti in Resolution Directive o “BRRD” o “Direttiva”). Il 2 luglio 2015 il Parlamento Italiano ha approvato la legge
strumenti derivati (oppure con una componente derivata), si manifesta quando il prezzo di mercato di delegazione al Governo per il recepimento della Direttiva a seguito del quale, a partire dall’ 1 gennaio
degli strumenti risulta influenzato o sensibile alle variazioni della volatilità attesa (non storica) di altre 2016, possono essere chiamati a contribuire alla risoluzione delle banche eventualmente in crisi anche
variabili di mercato quali tassi di interesse, tassi di cambio, prezzi azionari. Tale rischio è tipicamente i creditori senior (c.d. procedura di “bail-in”) attraverso la svalutazione, con possibilità di azzeramento
associato alle opzioni o ai warrant. del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. I decreti legislativi con
i quali viene recepita la direttiva BRRD in Italia sono stati approvati dal Parlamento e pubblicati nella
1.3) Il rischio emittente e rischio di credito Gazzetta Ufficiale 267 del 16 novembre 2015.
Per gli investimenti in strumenti finanziari è fondamentale apprezzare la solidità patrimoniale delle so- In caso di crisi degli enti emittenti sottoposti all’applicazione della BRRD, gli investitori in strumenti finan-
cietà emittenti e le prospettive economiche delle medesime tenuto conto delle caratteristiche dei settori ziari e prodotti finanziari emessi da tali emittenti potrebbero essere esposti al rischio di veder svalutato,
in cui le stesse operano. azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento anche in assenza di una formale
Si deve considerare che i prezzi dei titoli di capitale riflettono in ogni momento una media delle aspetta- dichiarazione di insolvenza dell’emittente. Inoltre, le autorità avranno il potere di modificare la scadenza
tive che i partecipanti al mercato hanno circa le prospettive di guadagno delle imprese emittenti. delle passività, gli importi degli interessi pagabili e/o la data a partire dalla quale tali importi divengono
Con riferimento ai titoli di debito, il rischio che le società o gli enti finanziari emittenti non siano in grado pagabili, anche sospendendo il pagamento degli interessi.
di pagare gli interessi o di rimborsare il capitale prestato si riflette nella misura degli interessi che tali Nell’applicazione dello strumento del “bail-in” (riduzione, azzeramento, conversione in capitale) le Au-
obbligazioni garantiscono all’investitore. Quanto maggiore è la rischiosità percepita dell’emittente tanto torità potranno osservare la seguente gerarchia (ogni classe successiva potrà essere interessata solo in

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caso di incapienza delle svalutazioni complessive risultanti dalle misure applicate alle classi precedenti): Altre tipologie di prodotti finanziari sono liquidi non in quanto esista una sede di negoziazione, ma per il
(i) azioni e strumenti di capitale; (ii) titoli subordinati; (iii) obbligazioni ed altri strumenti finanziari senior fatto che il soggetto che li istituisce e gestisce a convertire il prodotto stesso in liquidità a prezzi definiti
nonché altre passività ammissibili (ad esempio i depositi delle imprese diverse dalle microimprese e PMI in modo oggettivo, senza penalizzazione e con tempistiche predeterminate. È il caso ad esempio dei
per la parte eccedente l’importo di euro 100.000); (iv) i depositi per la parte eccedente l’importo di euro fondi comuni di investimento aperti.
100.000 di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese. A partire dal 1° gennaio 2019 lo Occorre pertanto considerare che lo smobilizzo/disinvestimento di prodotti che non presentino una
strumento del bail-in sarà applicabile ai depositi delle imprese diverse dalle microimprese e PMI per la delle caratteristiche sopra esposte può comportare per l’investitore difficoltà di liquidare il prodotto
parte eccedente l’importo di euro 100.000 solo dopo che lo stesso sia stato applicato alle obbligazioni in tempi ragionevoli e/o la possibilità di liquidarlo ad un prezzo che non rappresenta il reale valore del
ed altri strumenti finanziari senior. prodotto stesso, o in generale delle penalizzazioni in termini economici.
Il bail-in potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione con gli altri strumenti di riso-
luzione previsti dalla normativa quali (i) cessione di attività ad un soggetto terzo, (ii) trasferimento di 3) La divisa
attività e passività ad una banca (“ente ponte”) costituita e gestita dalle Autorità, (iii) trasferimento di Qualora uno strumento finanziario sia denominato in una divisa diversa da quella di riferimento per l’in-
attività e passività “critiche” ad una società veicolo (“bad bank”), detenuta totalmente o parzialmente vestitore, tipicamente l’euro per l’investitore italiano, al fine di valutare la rischiosità complessiva dell’in-
dal fondo di risoluzione o dalle autorità pubbliche, per la gestione dell’attività con l’obiettivo di massi- vestimento occorre tenere presente la volatilità del rapporto di cambio tra la divisa di riferimento (l’euro)
mizzarne il valore attraverso la cessione o la liquidazione della società veicolo. Tali ultimi strumenti di e la divisa estera in cui è denominato l’investimento. L’investitore deve considerare che i rapporti di
risoluzione potranno comportare, pertanto, una novazione soggettiva del rapporto giuridico tra emit- cambio con le divise di molti paesi, in particolare di quelli in via di sviluppo, sono altamente volatili e che
tente e creditore (con sostituzione dell’originario debitore, ossia la Banca emittente, con un nuovo sog- comunque l’andamento dei tassi di cambio può condizionare il risultato complessivo dell’investimento.
getto giuridico) senza necessità di un previo consenso di quest’ultimo ed il trasferimento delle attività
e passività dell’originario debitore, con conseguente possibile rimodulazione del rischio di credito per il 4) Gli altri fattori fonte dei rischi generali
sottoscrittore.
4.1) Commissioni ed altri oneri
1.5) L’effetto della diversificazione degli investimenti. Gli organismi di investimento collettivo (OICR) Prima di avviare l’operatività, l’investitore deve ottenere dettagliate informazioni a riguardo di tutte le
Come si è accennato, il rischio specifico di un particolare strumento finanziario può essere eliminato commissioni, spese ed altri oneri che saranno dovute all’intermediario. Tali informazioni devono essere
attraverso la diversificazione, cioè suddividendo l’investimento tra più strumenti finanziari. La diversifi- comunque riportate nel contratto d’intermediazione. L’investitore deve sempre considerare che tali one-
cazione può tuttavia risultare costosa e difficile da attuare per un investitore con un patrimonio limitato. ri andranno sottratti ai guadagni eventualmente ottenuti nelle operazioni effettuate mentre si aggiun-
L’investitore può raggiungere un elevato grado di diversificazione a costi contenuti investendo il proprio geranno alle perdite subite.
patrimonio in quote o azioni di organismi di investimento collettivo (fondi comuni d’investimento e
società d’investimento a capitale variabile - SICAV). Questi organismi investono le disponibilità versate 4.2) Operazioni eseguite in mercati aventi sede in altre giurisdizioni
dai risparmiatori tra le diverse tipologie di titoli previsti dai regolamenti o programmi di investimento Le operazioni eseguite su mercati aventi sede all’estero, incluse le operazioni aventi ad oggetto stru-
adottati. Con riferimento a fondi comuni aperti, ad esempio, i risparmiatori possono entrare o uscire menti finanziari trattati anche in mercati nazionali, potrebbero esporre l’investitore a rischi aggiuntivi.
dall’investimento acquistando o vendendo le quote del fondo sulla base del valore teorico (maggiorato Tali mercati potrebbero essere regolati in modo da offrire ridotte garanzie e protezioni agli investitori.
o diminuito delle commissioni previste) della quota; valore che si ottiene dividendo il valore dell’intero Prima di eseguire qualsiasi operazione su tali mercati, l’investitore dovrebbe informarsi sulle regole che
portafoglio gestito del fondo, calcolato ai prezzi di mercato, per il numero delle quote in circolazione. riguardano tali operazioni. Deve inoltre considerare che, in tali casi, l’autorità di controllo sarà impossibi-
Occorre sottolineare che gli investimenti in queste tipologie di strumenti finanziari possono comunque litata ad assicurare il rispetto delle norme vigenti nelle giurisdizioni dove le operazioni vengono eseguite.
risultare rischiosi a causa delle caratteristiche degli strumenti finanziari in cui prevedono d’investire (ad L’investitore dovrebbe quindi informarsi circa le norme vigenti su tali mercati e le eventuali azioni che
esempio, fondi che investono solo nei titoli emessi da società operanti in un particolare settore o in titoli possono essere intraprese con riferimento a tali operazioni.
emessi da società aventi sedi in determinati Stati) oppure a causa di una insufficiente diversificazione
degli investimenti. 4.3) Sistemi elettronici di supporto alle negoziazioni
Gran parte dei sistemi di negoziazione sono supportati da sistemi computerizzati per le procedure di
2) Il rischio di liquidità trasmissione degli ordini (order routing), per l’incrocio, la registrazione e la compensazione delle opera-
Un prodotto finanziario è considerato liquido quando può essere trasformato in liquidità: (i) immediata- zioni. Come tutte le procedure automatizzate, i sistemi sopra descritti possono subire temporanei arresti
mente o comunque entro un lasso di tempo ragionevole, senza ostacoli o limitazioni allo smobilizzo, e o essere soggetti a malfunzionamenti. La possibilità per l’investitore di essere risarcito per perdite deri-
(ii) a condizioni di prezzo significative, ossia tali da riflettere, direttamente o indirettamente, una pluralità vanti direttamente o indirettamente dagli eventi sopra descritti potrebbe essere compromessa da limi-
di interessi in acquisto e in vendita. tazioni di responsabilità stabilite dai fornitori dei sistemi o dai mercati. L’investitore dovrebbe informarsi
Generalmente se il prodotto non è negoziato in sedi di negoziazione ovvero se su di esso vi sono pochi presso il proprio intermediario circa le limitazioni di responsabilità suddette connesse alle operazioni che
scambi, si può considerare il prodotto è poco liquido o illiquido. si accinge a porre in essere.
Il rischio di liquidità dipende principalmente dalle caratteristiche della sede di negoziazione in cui il pro- 2 - Tipologie di strumenti e prodotti finanziari
dotto è trattato. In generale, i prodotti negoziati su mercati regolamentati o su sistemi multilaterali di
negoziazione sono più liquidi di quelli non trattati su queste sedi di negoziazione poiché la domanda e Di seguito vengono descritti le principali tipologie di strumenti finanziari e prodotti finanziari che pos-
l’offerta di titoli proveniente da numerosi operatori viene indirizzata su tali sedi e contribuisce a formare sono essere trattati dalla clientela e dai gestori di portafogli di investimento (per esigenze commerciali
prezzi più affidabili in quanto derivano dal risultato di scambi (o proposte di scambio) numerosi. la Banca si riserva di includere gli stessi nel Catalogo della Banca stessa, di modificarne la lista e di non

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consentirne la trattazione alla propria clientela in base alla loro classificazione):


Buoni ordinari del tesoro (BOT): titoli a tasso fisso, zero coupon, la cui durata non può superare i 12
- Azioni o titoli rappresentativi del capitale di rischio mesi.
- Titoli di Debito Certificati di credito del tesoro (CCT): titoli a tasso variabile, con cedole indicizzate al rendimento dei
- Quote e azioni di organismi di investimento collettivo del risparmio (fondi comuni di investimento e BOT, la cui durata è di norma pari a 7 anni.
SICAV) Certificato di Credito del Tesoro indicizzato all’Euribor (CCTeu): titoli a tasso variabile, con cedole
- Prodotti assicurativi di investimento indicizzate all’Euribor, la cui durata è di norma pari a 7 anni.
- Strumenti finanziari derivati Certificati del tesoro zero coupon (CTZ): titoli a tasso fisso, zero coupon, la cui durata non può superare
i 24 mesi.
1) Azioni o Titoli rappresentativi di capitale di rischio Buoni del tesoro poliennali (BTP): titoli a tasso nominale fisso, pagabile con cedole semestrali, la cui sca-
Il titolo rappresentativo di capitale più diffuso è l’azione; pertanto, acquistando azioni, si diviene soci denza può variare, di norma, da un minimo di 3 anni ad un massimo di 30. Possono essere emessi anche
della società e si partecipa per intero al rischio economico della medesima. Il valore delle azioni può i Buoni del tesoro poliennali indicizzati all’inflazione (BTPi) che sono titoli a tasso variabile che peraltro
variare, anche in maniera rilevante e repentina, in relazione alle attività ed ai risultati dei singoli emittenti forniscono all’investitore una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi: sia il capitale rimborsato
ed anche a causa delle più ampie condizioni del mercato e dell’economia in generale. L’investimento in a scadenza che le cedole pagate semestralmente sono, infatti, rivalutate sulla base dell’inflazione dei
titoli azionari dà diritto alla percezione di un dividendo sugli utili eventualmente conseguiti nel periodo paesi appartenenti all’area euro (indice Eurostat). La loro durata varia, di norma, da 5 a 30 anni.
di riferimento. L’assemblea dei soci può comunque stabilire di non distribuire alcun dividendo. In caso I principali rischi associati a questa tipologia di strumenti sono il rischio di tasso di interesse, il rischio di
di fallimento della società emittente è quasi escluso che i detentori di titoli di capitale possano vedersi spread di credito e il rischio di insolvenza dell’emittente, ovvero il Rischio sovrano trattandosi di titoli del
restituire tutto o parte di quanto investito. Secondo l’ordinamento italiano ogni tipologia di azione pos- debito pubblico (per una descrizione dettagliata dei rischi si rimanda al precedente paragrafo generale
siede specifici diritti: le azioni ordinarie danno al possessore diritti amministrativi, patrimoniali e misti, sui rischi).
tra i quali il diritto di partecipare alle assemblee ordinarie e straordinarie, il diritto di riparto agli utili e ad
una quota di liquidazione nel caso di scioglimento della società. Le azioni privilegiate, di risparmio e di 2.2 Titoli sovranazionali
godimento attribuiscono diritti diversi rispetto alle azioni ordinarie. Le azioni di risparmio sono azioni Le obbligazioni sovranazionali sono obbligazioni emesse da istituzioni ed entità internazionali (ad esem-
prive del diritto di voto nell’assemblea, ma privilegiare nella distribuzione del dividendo rispetto alle azio- pio Banca Europea degli Investimenti) che non possono essere identificate con un unico paese essendo
ni ordinarie. Le azioni privilegiate attribuiscono un diritto di priorità rispetto agli azionisti ordinari nella partecipate da una pluralità di Stati sovrani. Di solito questi strumenti finanziaria vengono emessi con
ripartizione degli utili o alla ripartizione dell’attivo in caso di liquidazione della società. Le azioni possono finalità di raccolta finalizzata a finanziare progetti governativi o di aziende private in diversi paesi; i titoli
essere nominative o al portatore. I principali rischi associati a questa tipologia di strumenti sono il rischio possono essere denominati in valute forti (euro, dollaro USA, sterlina inglese, ecc.) o in valute di paesi
di prezzo ed il rischio di insolvenza dell’emittente. Nel caso in cui i titoli siano denominati in valuta diversa emergenti.
dall’euro lo strumento è esposto anche al rischio di cambio. Nel caso di emittenti sottoposti alla discipli- I principali rischi associati a questa tipologia di strumenti sono il rischio di tasso di interesse, il rischio
na della BRRD sussiste il rischio di bail-in. di spread di credito, il rischio di insolvenza dell’emittente, il rischio di cambio (se denominati in valuta
estera) anche se il rischio strettamente creditizio per questi strumenti può essere contenuto (per una
2) Titoli di Debito descrizione dettagliata dei rischi si rimanda al precedente paragrafo generale sui rischi).
I titoli di debito costituiscono un debito per l’emittente ed un credito per chi li acquista. L’emissione
dei titoli di debito è utilizzata dalle società prevalentemente con finalità di raccolta. Infatti chi li emette 2.3 Obbligazioni societarie (corporate bond) e bancarie
reperisce risorse, da rimborsare ad una certa e prestabilita scadenza (in unica soluzione o a rimborso Le obbligazioni societarie sono titoli di debito emessi da società private, essenzialmente banche e so-
progressivo a diverse scadenze) o in via straordinaria (rimborso anticipato o riacquisto sul mercato) cietà industriali, che si caratterizzano generalmente per un maggior rendimento rispetto ai titoli di stato
ad un prezzo rimborso (fisso o variabile). Di solito viene anche riconosciuto ai titolari dello strumento di simile durata. In questa categoria rientra un’ampia gamma di obbligazioni: alle più semplici obbliga-
finanziario un tasso di interesse nominale (fisso, variabile, misto) che viene corrisposto secondo diverse zioni a tasso fisso (che prevedono la corresponsione di un rendimento calcolato in base ad un tasso di
modalità (cedole o zero coupon). Sono titoli di debito ad esempio i titoli di Stato, titoli sovranazionali, interesse costante per tutta la durata del prestito), a tasso variabile (che prevedono la corresponsione di
obbligazioni societarie e bancarie (quali ad esempio obbligazioni strutturate; obbligazioni convertibili; un rendimento calcolato in base ad un tasso d’interesse che può variare durante la durata del prestito),
obbligazioni subordinate; ecc.). indicizzate (il cui rendimento e/o valore di rimborso dipendono dal rendimento di un parametro di rife-
rimento), convertibili (che consentono la facoltà di conversione in azione) si affiancano le obbligazioni
2.1 Titoli di Stato caratterizzate da un rischio maggiore, e cioè, quelle c.d. “strutturate” e quelle subordinate. Le obbliga-
I titoli di stato sono strumenti finanziari emessi dai governi nazionali, ivi comprese quelli dei cosiddetti zioni possono essere distinte in:
Paesi Emergenti, sia in euro sia in divisa diversa dall’euro, che prevedono il rimborso del valore nominale a) obbligazioni senior: qualora l’emittente non sia in grado di pagare gli interessi o di rimborsare il capi-
alla scadenza ed un rendimento cedolare o dato dalla differenza tra il valore nominale (o il prezzo di tale, il portatore delle obbligazioni potrà essere soddisfatto con modalità analoga a quella prevista per
vendita) e il prezzo di emissione (o prezzo di acquisto). gli altri creditori non garantiti e non privilegiati dell’emittente. Le obbligazioni senior possono essere a
loro volta suddivise in:
I titoli di stato Italiani sono titoli obbligazionari emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per - ordinarie (c.d. plain vanilla), ovvero obbligazioni che attribuiscono il diritto di percepire, secondo mo-
finanziare il fabbisogno statale. Le principali tipologie di titoli di stato Italiano attualmente in circolazione dalità prefissate, gli interessi e, a scadenza, il rimborso del capitale pari al valore nominale; esse non
sono: incorporano alcuna componente derivativa;

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- obbligazioni strutturate, sono strumenti finanziari più complessi e meno facilmente comprensibili. In delle singole operazioni, tenendo conto delle eventuali nuove tipologie obbligazionarie e dei livelli di
particolare, la loro “struttura” si basa sulla combinazione di due elementi: a) una componente obbli- subordinazione introdotti di volta in volta dalla normativa di riferimento.
gazionaria ordinaria, che può prevedere o meno il pagamento di cedole periodiche e che assicura la A seguito dell’introduzione della disciplina del bail-in (in vigore dal 1° gennaio 2016) e delle conseguen-
restituzione del valore nominale del titolo; b) un contratto derivato, che fa dipendere la remunerazione ze che ne derivano per i possessori di obbligazioni subordinate di una banca in dissesto, l’investimento
dell’investitore dall’andamento di uno o più parametri finanziari o reali, come ad esempio indici o com- in questi strumenti deve essere valutato in modo ancora più attento e prudente, in considerazione della
binazioni di indici di borsa, azioni, fondi comuni, tassi di cambio o materie prime; propria propensione al rischio.

- obbligazioni convertibili sono strumenti finanziari che possono essere convertite, a scelta dell’in- 2.4 Asset Backed Securities (“ABS”)
vestitore e in periodi predeterminati, in azioni (c.d, “di compendio”) della società che ha emesso le Gli Asset Backed Securities sono obbligazioni emesse da un veicolo societario (“SPV”) a fronte di opera-
obbligazioni medesime o di una società terza. A seguito della conversione, l’investitore cessa di essere zioni di cartolarizzazione, pagano al detentore una serie di cedole a scadenza prefissate per un ammon-
creditore del soggetto che ha emesso le obbligazioni, acquisendo i diritti patrimoniali e amministrativi tare determinato sulla base di tassi di interesse fissi o variabili. Il detentore di tali titoli assume il rischio
spettanti agli azionisti della società emittente le azioni di compendio. di mancato rimborso in parte, del capitale prestato qualora l’ammontare dei crediti ceduti oggetto di
cartolarizzazione non venga in tutto o in parte incassato. I principali rischi associati a questa tipologia
b) obbligazioni subordinate sono strumenti finanziari in cui il pagamento delle cedole ed il rimbor- di strumenti sono il rischio di tasso interesse, il rischio di spread di credito, il rischio di insolvenza dell’e-
so del capitale, in caso di particolari difficoltà finanziarie dell’emittente, dipendono dalla soddisfazione mittente, il rischio di cambio (se denominati in valuta estera) per i quali si rinvia al paragrafo generale sui
degli altri creditori non subordinati (o subordinati di livello inferiore). Proprio per questo motivo i titoli rischi. Per gli ABS l’emittente è un SPV il quale è in grado di rimborsare gli strumenti finanziari emessi
subordinati dovrebbero rendere più di un’obbligazione non subordinata dello stesso emittente con simili limitatamente alla solvibilità del portafoglio creditizio cartolarizzato sottostante
caratteristiche. È importante tener presente che esistono vari livelli di subordinazione che possono ca-
ratterizzare un titolo, ai quali corrispondono diversi livelli di rischio. Le principali tipologie di obbligazioni 2.5 Covered Bond (o obbligazioni garantite)
subordinate in circolazione emesse dalle banche sono classificabili in base al grado di subordinazione Il Covered Bond è un’obbligazione bancaria garantita da attività destinate, in caso di insolvenza dell’e-
che in via decrescente può essere rappresentato come segue. mittente, al prioritario soddisfacimento dei diritti degli obbligazionisti, La struttura del prodotto ed il suo
Si va dai livelli più bassi delle c.d. Lower Tier 2, che differiscono da un’obbligazione ordinaria in quanto schema finanziario prevede la cessione da parte di una banca a una società veicolo di attivi di elevata
quest’ultima gode di priorità in caso di liquidazione dell’emittente; le cedole (fisse o variabili) vengono qualità creditizia (per es. crediti ipotecari) e l’emissione da parte di una Banca, anche diversa dalla
sempre pagate alla data prevista e sono bloccate solo in caso di insolvenza fatti salvi eventuali ulteriori cedente, di obbligazioni garantite dalla società veicolo a valere sugli attivi acquistati e costituiti in un
provvedimenti restrittivi adottati da parte delle autorità di vigilanza in materia di crisi bancarie. Hanno patrimonio separato.
scadenza compresa fra 5 e 10 anni. Allo stesso livello di subordinazione si collocano anche le c.d. Tier 3, I rischi associati a questa tipologia di strumenti sono il rischio di tasso di interesse, il rischio di spread di
che si caratterizzano però per una scadenza inferiore rispetto alle precedenti (inferiore ai 5 anni). credito e il rischio di insolvenza dell’emittente. Per questi titoli il rischio creditizio risulta mitigato dal fatto
Al livello successivo troviamo le c.d. Upper Tier 2, più rischiose rispetto alle precedenti in quanto preve- che la garanzia del portafoglio creditizio cartolarizzato opera congiuntamente a quella dell’emittente
dono la possibilità per l’emittente di bloccare il pagamento delle cedole in caso di profitti insufficienti o in (per una descrizione dettagliata dei rischi si rimanda al paragrafo generale sui rischi).
caso di sospensione dei pagamenti di dividendi sulle azioni ordinarie. Tuttavia le cedole bloccate vengo-
no cumulate e corrisposte quando vengono meno le condizioni che hanno determinato la sospensione 2.6 Quote e/o azioni di organismi d’investimento collettivo del risparmio (“OICR”)
del pagamento, fatti salvi eventuali ulteriori provvedimenti restrittivi da parte delle autorità di vigilanza Appartengono a tale categoria quegli “organismi” che svolgono la funzione di “investimento” in forma
in materia di crisi bancarie. “collettiva” del “risparmio”. Tutti i sottoscrittori partecipano agli utili (e alle perdite) nella stessa misura o,
Infine, abbiamo le c.d. Tier 1, la tipologia più rischiosa. Sono titoli di solito senza scadenza, anche se l’e- meglio, in proporzione alla loro partecipazione al fondo, e cioè al numero delle quote possedute. I fondi,
mittente ha la facoltà di rimborso anticipato dopo un certo periodo di tempo dall’emissione (10 anni). Il infatti, sono suddivisi in tante parti unitarie, dette quote, che vengono sottoscritte dai risparmiatori e
rischio per il sottoscrittore è elevato dato che il pagamento delle cedole può essere annullato (e non solo garantiscono uguali diritti. La somma delle quote sottoscritte dal risparmiatore individua la misura della
sospeso). Inoltre, qualora vengano realizzate perdite in grado di compromettere la solidità patrimoniale sua partecipazione al fondo.
dell’emittente, il capitale da rimborsare viene decurtato, pro-quota, di queste perdite. L’investimento è tutelato attraverso la qualificazione del fondo come patrimonio giuridicamente separa-
to, sia dal patrimonio della società di gestione che da quello dei singoli partecipanti; pertanto i creditori
I principali rischi associati a questa tipologia di strumenti sono il rischio di tasso interesse, il rischio di della società di gestione non possono aggredire il fondo per soddisfare i propri crediti (e quindi non
spread di credito, il rischio di insolvenza dell’emittente, il rischio di cambio (se denominati in valuta possono pregiudicare i diritti dei partecipanti).
estera) per i quali si rinvia al paragrafo generale sui rischi. Per le obbligazioni convertibili di aggiunge il La gestione è affidata a soggetti che svolgono questo compito professionalmente ed ai quali conferito
rischio di prezzo. un mandato a gestire il fondo secondo modalità di investimento predefinite. I risparmi di ciascun inve-
Per le obbligazioni bancarie inoltre sussiste il cd. rischio di bail-in (cfr. par. 1.4) che si incrementa stitore confluiscano pertanto in un patrimonio di grandi dimensioni (il fondo) che consente di realizzare
soprattutto in relazione ai “gradi di subordinazione” previsti per ciascun titolo nel caso di “obbligazioni una diversificazione degli investimenti difficilmente ottenibile direttamente dai singoli investitori.
subordinate” per le quali sussiste il rischio di subordinazione. È uno strumento finalizzato ad ottenere una valorizzazione del patrimonio, ma che comunque non ga-
L’investitore deve altresì essere consapevole che i gradi di subordinazione e le gerarchie dei crediti, an- rantisce sempre e comunque un rendimento certo.
che ai fini del bail-in, possono essere modificati nel corso del tempo dalla disciplina prudenziale primaria Chi investe in fondi può anche non ottenere la restituzione dell’intero capitale versato. Anche il fondo
e secondaria e che, pertanto, il profilo di rischio associato alle obbligazioni bancarie e a ciascun tipo di caratterizzato da un profilo di rischio conservativo, caratterizzato da una politica di investimento estre-
obbligazione subordinata va interpretato e valutato alla luce del quadro normativo vigente al momento mamente prudente, può maturare perdite.

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L’investitore deve pertanto essere consapevole che, nonostante i fondi consentano di ripartire il rischio, 2.7 Exchange Traded Fund (ETF)
sottoscrivere quote di fondi significa investire in attività che sono necessariamente contraddistinte da Sono una tipologia di fondi comuni d’investimento o SICAV (anche denominati “fondi indicizzati quo-
oscillazioni di valore, a volte anche imprevedibili. tati”) le cui quote sono negoziate per tutta la giornata in almeno una Sede di negoziazione nell’ambito
L’ordinamento ha previsto varie tipologie di OICR che possono essere presenti sul mercato ed un primo della quale almeno un market maker interviene per assicurare che il prezzo delle sue azioni o quote nella
criterio di distinzione è costituito dalla struttura, che distingue i fondi aperti da quelli chiusi ed i fondi sede di negoziazione non si discosti in maniera significativa dal rispettivo valore netto di inventario né,
dalle SICAV. se del caso, da quello indicativo calcolato in tempo reale (indicative net asset value). Assimilabili alle
La struttura dei fondi aperti consente di sottoscrivere quote, o chiederne il rimborso, in ogni momento. semplici azioni, essi hanno come obiettivo di investimento quello di replicare l’indice al quale si riferisce
Il loro patrimonio, infatti, non è fissato in un ammontare predefinito, ma può continuamente variare, in (benchmark) attraverso una gestione totalmente passiva. Esso ha le caratteristiche proprie di un fondo
aumento per le nuove sottoscrizioni o in diminuzione per i rimborsi (oltre che, ovviamente, aumentare o e di un’azione. L’acquirente di un ETF è esposto ai rischi propri dei fondi comuni di investimento ed al
diminuire in relazione al variare del valore dei titoli in portafoglio). rischio che la valuta di riferimento dell’indice sottostante sia differente da quella di negoziazione (euro):
I fondi chiusi hanno invece un patrimonio predefinito, che non può variare a seguito di nuove sottoscri- il rendimento potrebbe quindi divergere da quello del benchmark per effetto della svalutazione/rivalu-
zioni e rimborsi e che viene così ripartito in un numero predefinito di quote. Le quote, quindi, possono tazione di tale valuta rispetto all’euro.
essere sottoscritte, nei limiti della disponibilità, solo durante la fase di offerta, che si svolge prima di A tale tipologia di ETF si affiancano quelli strutturati, le cui quote sono negoziate in Borsa come sem-
iniziare l’operatività vera e propria, ed il rimborso avviene di norma solo alla scadenza. In alcuni casi è plici azioni ed il cui obiettivo di investimento, che si caratterizza per una gestione totalmente passiva,
comunque possibile acquistarle o venderle in borsa nel caso siano ammesse a quotazione. è volto: a) alla protezione del valore del portafoglio pur partecipando agli eventuali rialzi dell’indice di
La diversa struttura è legata alle diverse politiche di investimento. Attraverso i fondi chiusi si effettuano riferimento; b) a partecipare in maniera più che proporzionale all’andamento di un indice; c) a partecipa-
investimenti poco liquidi e di lungo periodo (immobili, crediti, società non quotate). Per tali motivi è re in maniera inversamente proporzionale ai movimenti del mercato di riferimento; d) alla realizzazione
necessario che la gestione del fondo possa fare affidamento sulla stabilità del patrimonio dello stesso di strategie di investimento più complesse. Gli ETF strutturati si differenziano dagli ETF tradizionali in
per determinati periodi temporali, non essendo influenzata dalla possibilità di rimborsi continui. I fondi quanto mediante l’utilizzo di strumenti finanziari derivati consentono all’investitore di replicare l’anda-
aperti, invece, investono generalmente in azioni, obbligazioni e altri strumenti quotati che possono esse- mento degli indici benchmark con effetto leva (ETF con leva finanziaria) oppure permettono di proteg-
re, in qualsiasi momento, negoziati sul mercato. Per questa ragione, i fondi aperti non necessitano di un gersi da eccessivi ribassi del mercato di riferimento (ETF con protezione parziale del capitale). L’utilizzo
patrimonio particolarmente stabile, in quanto eventuali esigenze di liquidità possono essere fronteggiate di strumenti finanziari derivati conclusi con un ente creditizio, espone l’investitore al rischio che l’ente
vendendo i titoli in portafoglio. creditizio non sia in grado di onorare i suoi impegni a titolo di questi strumenti. Gli ETF strutturati pos-
sono essere caratterizzati dalla presenza di “effetto leva”.
Si distinguono poi i fondi comuni di investimento e le SICAV: pur perseguendo la medesima funzione
economica (ovvero gestire collettivamente le somme affidate dai risparmiatori) la sostanziale differenza 2.8 Prodotti assicurativi di investimento
tra di essi è che, mentre il fondo comune è un patrimonio a sé stante, costituito con il denaro dei sot- I principali prodotti finanziari che vengono emessi da imprese di assicurazione sono:
toscrittori e gestito da uno specifico tipo di società (società di gestione del risparmio o SGR), la SICAV, - Le polizze index linked: sono contratti di assicurazione in cui l’entità del capitale assicurato è legato
invece, è una vera e propria società di cui i sottoscrittori acquisiscono lo status di socio con i relativi diritti alla variazione del valore di un indice azionario o di un altro valore di riferimento. Pertanto, il capitale
(ad esempio il diritto di voto). In pratica, assolvono entrambi alla stessa funzione economica. che può essere riconosciuto in base a questo contratto è soggetto alle oscillazioni dell’indice o del
titolo di riferimento che può risentire di cicli economici negativi soprattutto se la durata contrattuale è
Un ultimo criterio, che si basa sulla conformità alla normativa comunitaria, consente di individuare i co- breve. Questi prodotti possono offrire delle garanzie di rendimento (per esempio la restituzione alme-
siddetti fondi “armonizzati”. Sono fondi e SICAV di tipo aperto, costituiti nei paesi dell’Unione Europea, no dell’importo dei premi investiti oppure un capitale minimo a scadenza, ovvero la corresponsione di
che investono prevalentemente in strumenti finanziari quotati (azioni, obbligazioni, ecc.). Il termine “ar- cedole in corso di contratto) sia in caso di vita sia in caso di morte dell’assicurato.
monizzati” deriva dal fatto che seguono regole e criteri comuni, previsti a livello comunitario (direttiva n. - Le polizze unit linked: sono contratti di assicurazione in cui l’entità del capitale assicurato è legato alla
2009/65/CE - Ucits IV) e recepiti nelle legislazioni nazionali, volti a tutelare gli interessi dei risparmiatori, variazione del valore delle quote di fondi d’investimento interni (appositamente costituiti dall’impresa
sostanzialmente attraverso una limitazione dei rischi assumibili e la predisposizione di una serie di con- di assicurazione) o da fondi esterni (OICR) in cui vengono investiti i premi versati, dedotti i caricamen-
trolli. Nel disegno tracciato dalle norme comunitarie, quindi, i fondi “armonizzati”, a prescindere dal pae- ti, il costo per la copertura caso morte, le eventuali coperture accessorie e le commissioni di gestione.
se di origine, devono avere caratteristiche simili e, pertanto, poter essere agevolmente commercializzati Nelle polizze unit linked è prevista una suddivisione dei fondi interni in varie classi in funzione del
nei paesi dell’Unione. La realtà, a volte, presenta sfumature diverse, in quanto i paesi membri potrebbero rischio d’investimento. Può essere consentito al contraente scegliere la tipologia d’investimento al
aver recepito le norme della direttiva in maniera non perfettamente identica. quale agganciare il capitale e, successivamente, trasferire le somme accumulate da un fondo all’altro
I fondi speculativi (hedge fund) sono fondi comuni di investimento, il cui patrimonio può essere investi- (switch) pagando eventualmente una commissione. Anche questi prodotti possono prevedere garan-
to in attività diverse, anche più rischiose, da quelle previste per i fondi aperti, in deroga ai divieti e alle zie di minimo rendimento. Possono prevedere il pagamento di un premio unico o di premi periodici.
norme prudenziali di contenimento e frazionamento del rischio stabilite dalla Banca d’Italia. Anche per i In assenza di garanzia di minimo rendimento offerte dalle compagnie, bisogna prestare attenzione ai
fondi speculativi è possibile operare la distinzione tra aperti e chiusi. La sottoscrizione di quote di fondi rischi finanziari che gravano sul contratto e sui rischi, e quindi sul contraente.
speculativi può avvenire in qualsiasi istante, mentre il rimborso può avvenire con cadenza mensile (in L’assunzione di tali rischi può comportare prestazioni inferiori rispetto ai premi versati.
alcuni casi trimestrale). I fondi speculativi non sono oggetto di offerta al pubblico indistinto. - Le polizze finanziarie di capitalizzazione (Prodotti finanziario di capitalizzazione): sono contratti
I Fondi speculativi sono OICR rientranti nell’ambito di applicazione della direttiva 2011/61/UE. La disci- che consentono, mediante il versamento di premi unici ricorrenti integrabili con versamenti aggiuntivi
plina sottesa a tale direttiva riguarda la gestione degli OICR non-UCITS, tra i quali gli hedge fund, fondi facoltativi, di costituire un capitale rivalutabile in funzione del rendimento dalla gestione separata della
di hedge fund, fondi immobiliari, fondi di private equity, e altri tipi di fondi istituzionali. compagnia assicurativa cui è collegato il contratto.

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In questa tipologia di polizze il rischio dell’investimento è a carico dell’impresa e l’assicurato ha diritto “margini” e si suddividono in margini iniziali, margini giornalieri di variazione, margini aggiuntivi infragior-
ad un capitale minimo, eventualmente rivalutato ad un tasso garantito previsto nel contratto. Tale tas- nalieri, margini di chiusura.
so annuo può essere variato di anno in anno nei limiti della normativa vigente. In ogni caso il capitale I margini iniziali sono quelli che - al momento di un acquisto o di una vendita in futures o di una vendita
maturato alla scadenza del contratto non potrà essere inferiore alla somma dei premi versati al netto di opzioni - l’investitore deve versare, su apposito conto, a garanzia del buon fine della transazione. Tale
di eventuali riscatti. Tali contratti possono avere una durata prestabilita con la possibilità di essere margine viene restituito alla chiusura della posizione. Il margine iniziale è di norma una percentuale del
tacitamente prorogabili per ulteriori anni. valore totale del contratto che può essere modificata in qualsiasi momento a seconda della volatilità del
- Le polizze rivalutabili (cd. Tradizionali Ramo I°): sono contratti assicurativi sulla vita la cui presta- mercato.
zione è collegata al rendimento di una gestione separata della compagnia di assicurazione. Il premio I margini di variazione giornalieri sono quelle somme che, al termine di ogni seduta di contrattazione, la
investito nella gestione separata viene rivalutato annualmente, in funzione dei rendimenti degli inve- Controparte Centrale, in relazione all’andamento del mercato, accredita (o addebita) agli intermediari:
stimenti effettuati nella gestione separata stessa e comporta per il cliente contraente la certezza dei essi corrispondono la differenza positiva (o negativa) tra il prezzo del contratto del giorno precedente e
risultati raggiunti. Questa tipologia di polizza non presenta il rischio di perdita di capitale investito se il prezzo di chiusura ufficialmente registrato sul mercato (margine di variazione giornaliero).
sono presenti delle garanzie di rendimento minimo prestate dalla compagnia di assicurazione. I margini aggiuntivi infragiornalieri sono quelli che la Controparte Centrale ha la facoltà di richiedere
Questa tipologia di contratti prevedono in caso di vita del contraente il pagamento di somme pe- qualora durante la seduta le quotazioni registrassero oscillazioni elevate rispetto alla chiusura del giorno
riodiche corrispondenti alle rivalutazioni riconosciute al contratto ed alla scadenza del contratto di precedente; vengono calcolati in base all’esposizione complessiva dell’investitore, al netto dei margini
un importo pari al premio versato aumentato dei versamenti aggiuntivi, al netto di eventuali riscatti già versati fino a quel momento. Tali margini devono essere versati esclusivamente in contante entro
parziali e dei costi del contratto. un breve termine contestualmente stabilito. La Controparte Centrale può sospendere le negoziazioni
In caso di decesso nel corso della durata contrattuale, il capitale rivalutato alla data del decesso sarà durante il periodo di richiesta.
liquidato ai Beneficiari designati in polizza dal Contraente, eventualmente maggiorato di ulteriori co- I margini su consegna (solo per gli strumenti derivati la cui esecuzione prevede la consegna fisica del
perture. sottostante) sono finalizzati a garantire dal rischio delle variazioni di prezzo dei titoli da consegnare,
- Le polizze multiramo: sono contratti di assicurazione con i quali è possibile investire contempora- tra l’ultimo giorno di negoziazione del contratto ed il giorno di consegna del sottostante. Tali margini
neamente una parte del capitale in una tradizionale gestione separata che garantisce il capitale e un vengono:
rendimento minimo, e una parte del capitale in fondi assicurativi unit linked che consentono di parte- - applicati alle posizioni rimaste aperte al termine dell’ultimo giorno di negoziazione il cui schema con-
cipare agli andamenti dei mercati finanziari. Questi prodotti combinano una polizza vita tradizionale trattuale prevede la consegna fisica dell’attività sottostante;
(Ramo I°) con una polizza unit linked (Ramo III°) che è un prodotto di investimento ad alto contenuto - svincolati successivamente all’adempimento da parte dell’aderente degli obblighi di consegna/ritiro in
finanziario. fase di liquidazione.

2.9 Strumenti finanziari derivati L’Effetto Leva


Gli strumenti finanziari derivati (i “Derivati”) sono strumenti finanziari il cui valore “deriva” dall’anda- La possibilità di effettuare un investimento di elevato ammontare impiegando poco capitale (margine
mento del valore di un’attività, ovvero dal verificarsi nel futuro di un evento osservabile oggettivamente. iniziale) viene definito “Effetto Leva”. L’Effetto Leva è presente nei strumenti finanziari derivati, dove il
L’attività o l’evento possono essere di qualsiasi natura o genere e costituiscono il cosiddetto “sottostan- collegamento ad un’attività sottostante consente di impiegare una parte della somma che occorre per
te” del Derivato. Il valore dei Derivati varia in funzione dell’andamento del sottostante, secondo una re- acquistare/vendere l’attività sottostante.
lazione, propria di ciascun Derivato, rappresentata da una formula matematica. Nella maggior parte dei
casi tale formula è molto complessa e richiede conoscenze matematiche e finanziarie di livello elevato. Più in particolare, per i contratti future, la leva è determinata dal rapporto tra il valore totale del contratto
I Derivati sono caratterizzati da una rischiosità molto elevata il cui apprezzamento da parte dell’investi- ed il margine versato. Più piccolo è il margine iniziale rispetto al controvalore del future, maggiore sarà
tore è pertanto ostacolato dalla loro complessità. È quindi necessario che l’investitore concluda un’ope- l’effetto leva. Tale effetto, a seconda dell’andamento dell’attività sottostante, potrà generare per il Cliente
razione avente ad oggetto tali strumenti solo dopo averne compreso la natura e il grado di esposizione perdite o profitti più che proporzionali rispetto alla variazione di prezzo dell’attività sottostante. Il margi-
al rischio che essa comporta. ne versato inizialmente, nonché gli ulteriori versamenti effettuati per mantenere la cosiddetta posizione
L’investitore deve considerare che la complessità di tali strumenti può favorire l’esecuzione di operazioni aperta, potranno di conseguenza andare perduti completamente. Con riferimento ai futures, nel caso i
non adeguate. Si consideri che, in generale, la negoziazione di strumenti finanziari derivati non è adatta movimenti di mercato siano a sfavore dell’investitore, egli può essere chiamato a versare fondi ulteriori
per molti investitori. Una volta valutato il rischio dell’operazione, l’investitore e l’intermediario devono ve- con breve preavviso al fine di mantenere aperta la propria posizione in futures. Se l’investitore non prov-
rificare se l’investimento è adeguato per l’investitore, con particolare riferimento alla situazione patrimo- vede ad effettuare i versamenti addizionali richiesti entro il termine comunicato, la posizione può essere
niale, agli obiettivi d’investimento ed all’esperienza nel campo degli investimenti in strumenti finanziari liquidata in perdita e l’investitore diviene debitore di ogni altra passività prodottasi.
derivati di quest’ultimo.
Le principali finalità associate alla negoziazione di strumenti finanziari derivati sono le seguenti:
Obblighi connessi al sistema dei margini - finalità di copertura di posizioni (hedging), con la quale si intende proteggere il valore di una posizione
Per minimizzare il rischio che coloro che hanno stipulato un contratto derivato non consegnino alla sca- da variazioni indesiderate nei prezzi di mercato. L’utilizzo dello strumento derivato consente di ridurre
denza il denaro o l’attività sottostante, con particolare riferimento a taluni prodotti negoziati su mercati il rischio di andamento avverso del mercato, bilanciando le perdite/guadagni sulla posizione da copri-
regolamentati, è operativa la cosiddetta Controparte Centrale del mercato (c.d. Clearing House) la quale re con i guadagni/perdite sul mercato dei derivati;
ogni giorno obbliga gli intermediari, per conto dei clienti, a versare (o ritirare), quando necessario, delle - finalità speculativa: strategie finalizzate a realizzare un profitto basato sull’evoluzione attesa del prez-
somme proporzionali al controvalore oggetto del contratto derivato. Queste somme vengono chiamate zo dell’attività sottostante;

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- finalità di arbitraggio: quando si sfrutta un momentaneo disallineamento tra l’andamento del prezzo cioè produce il cosiddetto “Effetto Leva” così come sopra rappresentato.
del derivato e quello del sottostante (destinati a coincidere all’atto della scadenza del contratto), ven-
dendo lo strumento sopravvalutato e acquistando quello sottovalutato e ottenendo, così, un profitto Condizioni particolari di illiquidità del mercato, nonché l’applicazione di talune regole vigenti su alcuni
privo di rischio. mercati (quali le sospensioni derivanti da movimenti di prezzo anomali), possono accrescere il rischio
di perdite e rendono impossibile effettuare operazioni o liquidare o neutralizzare le posizioni. Nel caso
Si illustrano di seguito alcune caratteristiche di rischio dei più diffusi strumenti finanziari derivati. di posizioni derivanti dalla vendita di opzioni potrebbe incrementare il rischio di subire delle perdite.
Si aggiunga che le relazioni normalmente esistenti tra il prezzo dell’attività sottostante e lo strumento
2.9.1 Strumenti finanziari derivati costituiti da “Contratti” derivato potrebbero non tenere quando, ad esempio, un contratto futures sottostante ad un contrat-
Gli strumenti finanziari derivati costituiti da Contratti si distinguono in Derivati Quotati ed in Derivati to d’opzione fosse soggetto a limiti di prezzo mentre l’opzione non lo fosse. L’assenza di un prezzo
negoziati al di fuori di mercati regolamentato ovvero Derivati Over The Counter (semplicemente “De- del sottostante potrebbe rendere difficoltoso il giudizio sulla significatività della valorizzazione del
rivati OTC”). contratto derivato.

I Derivati Quotati sono prodotti finanziari rappresentati da contratti le cui caratteristiche sono ideate Opzioni
e definite in maniera standardizzata dalla società di gestione del mercato presso il quale vengono Le operazioni in opzioni comportano un elevato livello di rischio. L’investitore che intenda negoziare
negoziati; le caratteristiche riguardano l’attività sottostante, la durata, il taglio minimo di negoziazione, opzioni deve preliminarmente comprendere il funzionamento delle tipologie di contratti che intende
le modalità di liquidazione, ecc.. In Italia il mercato regolamentato degli strumenti derivati è costituito negoziare (put e call).
dall’IDEM. In particolare, su tale mercato si negoziano contratti futures e contratti d’opzione aventi
come attività sottostante indici e singoli titoli azionari ed è organizzato e gestito da Borsa Italiana L’acquisto di un’opzione
S.p.A.. L’acquisto di un’opzione è un investimento altamente volatile ed è molto elevata la probabilità che
l’opzione giunga a scadenza senza alcun valore. In tal caso, l’investitore avrà perso l’intera somma
I Derivati OTC sono negoziati fuori dai mercati regolamentati direttamente tra le parti. Può risultare utilizzata per l’acquisto del premio più le commissioni. A seguito dell’acquisto di un’opzione, l’inve-
quindi difficoltoso o impossibile liquidare una posizione o apprezzarne il valore effettivo e valutare stitore può mantenere la posizione fino a scadenza o effettuare un’operazione di segno inverso, op-
l’effettiva esposizione al rischio. Per questo motivo, le operazioni aventi ad oggetto Derivati OTC pure, per le opzioni di tipo “americano”, esercitarla prima della scadenza. L’esercizio dell’opzione può
comportano l’assunzione di rischi più elevati e/o più difficilmente misurabili. In tali operazioni la Banca comportare o il regolamento in denaro di un differenziale oppure l’acquisto o la consegna dell’attività
si pone, generalmente, come controparte dell’investitore. Le parti possono liberamente stabilire tutte sottostante. Se l’opzione ha per oggetto contratti futures, l’esercizio della medesima determinerà
le caratteristiche dello strumento. Prima di effettuare tali tipologie di operazioni l’investitore deve l’assunzione di una posizione in futures e le connesse obbligazioni concernenti l’adeguamento dei
assumere tutte le informazioni rilevanti sulle medesime, le norme applicabili, gli impegni connessi, le margini di garanzia. Un investitore che si accingesse ad acquistare un’opzione relativa ad un’attività il
garanzie richieste ed i rischi conseguenti. cui prezzo di mercato fosse molto distante dal prezzo a cui risulterebbe conveniente esercitare l’op-
zione (deep out of the money), deve considerare che la possibilità che l’esercizio dell’opzione diventi
Contratti a termine (forward e futures) profittevole è remota.
I contratti forward e i contratti future sono i due principali tipi di contratti derivati a termine ossia che
prevedono un accordo tra due parti per la consegna di una determinata quantità di un certo sotto- La vendita di un’opzione
stante a un prezzo (il prezzo di consegna) e a una data (la data di scadenza o maturity date). La vendita di un’opzione comporta in generale l’assunzione di un rischio molto più elevato di quello
In particolare il contratto forward impone ad un acquirente di comprare a una data futura un certo relativo al suo acquisto. Infatti, anche se il premio ricevuto per l’opzione venduta è fisso, le perdite
sottostante (bene reale o attività finanziaria che sia). L’acquirente in questo caso assume una posizio- che possono prodursi in capo al venditore dell’opzione possono essere potenzialmente illimitate. Se il
ne lunga sul sottostante in questione e il venditore assume contemporaneamente una posizione corta. prezzo di mercato dell’attività sottostante si muove in modo sfavorevole, il venditore dell’opzione sarà
La differenza fondamentale tra il contratto forward e il contratto future e che il forward è infatti un De- obbligato ad adeguare i margini di garanzia al fine di mantenere la posizione assunta. Se l’opzione
rivato OTC. Da questo deriva che i contratti forward non sono in genere standardizzati e presentano venduta è di tipo “americano”, il venditore potrà essere in qualsiasi momento chiamato a regolare
il rischio che una delle due controparti non onori gli impegni contrattuali. l’operazione in denaro o ad acquistare o consegnare l’attività sottostante. Nel caso l’opzione venduta
abbia ad oggetto contratti futures, il venditore assumerà una posizione in futures e le connesse obbli-
Il future è un contratto derivato negoziato su mercati regolamentati mediante il quale acquirente e gazioni concernenti l’adeguamento dei margini di garanzia.
venditore si impegnano a scambiarsi una determinata quantità di una certa attività finanziaria o reale L’esposizione al rischio del venditore può essere ridotta detenendo una posizione sul sottostante (ti-
(detta attività sottostante o underlying asset) ad un prezzo prefissato e con liquidazione differita a toli, indici o altro) corrispondente a quella con riferimento alla quale l’opzione è stata venduta.
una data futura prestabilita. È un contratto simmetrico in quanto entrambi i contraenti sono obbligati
ad effettuare una prestazione a scadenza. L’operatore che acquista il future (che s’impegna, cioè, ad
acquistare a scadenza il sottostante) assume una posizione lunga (long), mentre l’operatore che ven-
de il future assume una posizione corta (short). Gli altri fattori fonte di rischio comuni alle operazioni in futures e opzioni
Oltre ai fattori fonte di rischi generali già illustrati l’investitore deve considerare i seguenti ulteriori
In aggiunta ai fattori di rischio già illustrati l’investitore deve altresì valutare il fattore leva finanziaria. elementi.
L’ammontare del margine iniziale è ridotto (pochi punti percentuali) rispetto al valore del contratto e

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Termini o condizioni contrattuali 2.9.2 Strumenti finanziari derivati qualificabili come “valori mobiliari” negoziabili nel mercato dei
L’investitore deve informarsi presso il proprio intermediario circa i termini e le condizioni dei contratti capitali
derivati su cui ha intenzione di operare. Particolare attenzione deve essere prestata alle condizioni per Rientrano in tale fattispecie i warrant, gli strumenti derivati cartolarizzati (securitized derivatives), gli
le quali l’investitore può essere obbligato a consegnare o a ricevere l’attività sottostante il contratto Exchange Traded Commodities (ETC) e le Exchange Traded Notes (ETN).
futures e, con riferimento alle opzioni, alle date di scadenza e alle modalità di esercizio. In talune parti-
colari circostanze le condizioni contrattuali potrebbero essere modificate con decisione dell’organo di Il warrant è un titolo assimilabile ad un’opzione e che conferisce all’acquirente il diritto di acquista-
vigilanza del mercato o della clearing house al fine di incorporare gli effetti di cambiamenti riguardanti re, di sottoscrivere o di vendere (con o senza effetto leva) una certa quantità di attività sottostante
le attività sottostanti. rappresentata da strumenti finanziari, ad un prezzo stabilito (prezzo di esercizio o strike price), alla o
entro una data di scadenza specifica (scadenza), a seconda che i warrant sia rispettivamente di stile
Sospensione o limitazione degli scambi e della relazione tra i prezzi europeo o americano. Il warrant (di tipo call) è di solito anche utilizzato dalle società al fine di rendere
Condizioni particolari di illiquidità del mercato nonché l’applicazione di talune regole vigenti su alcuni più appetibili le proprie obbligazioni (obbligazioni cum warrant) oppure al fine di raccogliere nuove
mercati (quali le sospensioni derivanti da movimenti di prezzo anomali c.d. circuit breakers), possono risorse mediante aumenti di capitale. Il warrant è uno strumento che può circolare separatamente
accrescere il rischio di perdite rendendo impossibile effettuare operazioni o liquidare o neutralizzare rispetto al titolo principale e l’emittente dei warrant può anche non coincidere con l’emittente dell’at-
le posizioni. Nel caso di posizioni derivanti dalla vendita di opzioni ciò potrebbe incrementare il rischio tività sottostante.
di subire delle perdite.
Uno strumento finanziario derivato cartolarizzato è uno strumento derivato incorporato in un titolo
Si aggiunga che le relazioni normalmente esistenti tra il prezzo dell’attività sottostante e lo strumento negoziabile sul mercato dei capitali. Rispetto ad altre categorie di strumenti derivati come i futures e
derivato potrebbero non tenere quando, ad esempio, un contratto futures sottostante ad un contrat- le opzioni, gli strumenti derivati cartolarizzati non sono contratti, bensì titoli emessi generalmente da
to di opzione fosse soggetto a limiti di prezzo mentre l’opzione non lo fosse. L’assenza di un prezzo una istituzione finanziaria. Tra di essi sono ricompresi i seguenti:
del sottostante potrebbe rendere difficoltoso il giudizio sulla significatività della valorizzazione del
contratto derivato. Il covered warrant è uno strumento finanziario derivato cartolarizzato (negoziato su mercati rego-
lamentati o su altre sedi di negoziazione) che incorpora un’opzione (con o senza effetto leva) e che
I guadagni e le perdite relative a contratti denominati in divise diverse da quella di riferimento per conferisce all’acquirente il diritto di acquistare o di vendere una certa quantità di attività sottostante
l’investitore (tipicamente l’euro) potrebbero essere condizionati dalle variazioni dei tassi di cambio. rappresentata da strumenti finanziari, indici, valute, tassi, merci, metalli preziosi, ad un prezzo stabilito
(prezzo di esercizio o strike price), alla o entro una data di scadenza specifica, a seconda che il cove-
I contratti di swaps red warrant sia rispettivamente di stile europeo o americano.
I contratti di swaps comportano un elevato grado di rischio. Per questi contratti non esiste un mercato
secondario e non esiste una forma standard. Esistono, al più, modelli standardizzati di contratto che I certificates sono strumenti finanziari derivati cartolarizzati (negoziati su mercati regolamentati o su
sono solitamente adattati caso per caso nei dettagli. Per questi motivi potrebbe non essere possibile altre sedi di negoziazione) che possono incorporare una o più opzioni e che conferiscono all’acqui-
porre termine al contratto prima della scadenza concordata, se non sostenendo oneri elevati. Alla rente il diritto di partecipare (con o senza effetto leva) alla variazione del valore corrente di mercato
stipula del contratto, il valore di uno swaps è di solito nullo ma esso può assumere rapidamente un dell’attività sottostante e di ricevere (al momento dell’esercizio), alla o entro una data di scadenza
valore negativo (o positivo) a seconda di come si muove il parametro a cui è collegato il contratto. Pri- specifica, a seconda che il certificate sia rispettivamente di stile europeo o americano, l’attività sotto-
ma di sottoscrivere un contratto, l’investitore deve essere sicuro di aver ben compreso in quale modo stante o la liquidazione monetaria, se positiva, del valore corrente di mercato dell’attività sottostante.
e con quale rapidità le variazioni del parametro di riferimento si riflettono sulla determinazione dei
differenziali che dovrà pagare o ricevere. In determinate situazioni, l’investitore può essere chiamato I certificates senza effetto leva (Investment Certificate) consentono al risparmiatore di effettuare
dall’intermediario a versare margini di garanzia anche prima della data di regolamento dei differen- investimenti nelle attività sottostanti in modalità alternativa rispetto a quella diretta, sia in termini di
ziali. Per questi contratti è particolarmente importante che la controparte dell’operazione sia solida capitale investito che in termini di rischio. I certificates con leva (Leverage Certificate) possono essere
patrimonialmente, poiché nel caso del contratto si origini un differenziale a favore dell’investitore esso sia di tipo bull che di tipo bear.
potrà essere effettivamente percepito solo se la controparte risulterà solvibile. Nel caso il contratto sia
stipulato con una controparte terza, l’investitore deve informarsi della solidità della stessa e accertarsi In Italia sulla base della classificazione fornita dall’Associazione Italiana Certificati e Prodotti di Investi-
che l’intermediario risponderà in proprio nel caso di insolvenza della controparte. Se il contratto è mento (“ACEPI”), che riunisce i principali emittenti di prodotti strutturati ed in particolare di certificati,
stipulato con una controparte estera, i rischi di corretta esecuzione del contratto possono aumentare è possibile classificare a loro volta i certificates in quattro tipologie principali: 1) strumenti a capitale
a seconda delle norme applicabili nel caso di specie protetto/garantito, 2) strumenti a capitale condizionatamente protetto, 3) strumenti a capitale non
protetto e 4) strumenti a leva. I certificates di cui ai numeri 1), 2) e 3) rientrano nella categoria degli
“Investment Certificate” (senza effetto leva). I certificates di cui al numero 4) sono comunemente
rientranti nella categoria dei “Leverage Certificate” (con Effetto Leva).

I certificates possono avere caratteristiche e strutture diverse a quelle sopra descritte e tipizzate so-
prattutto qualora emesse da emittenti non italiani.

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Gli Exchange Traded Commodities (“ETC”) sono strumenti finanziari derivati cartolarizzati negoziati Nello specifico sono individuabili in via esemplificativa due macro-tipologie di Prodotti Complessi ov-
in mercati regolamentati ovvero in altre sedi di negoziazione, che replicano passivamente la perfor- vero:
mance di materie prime o di indici o sottoindici di materie prime. Gli ETC sono titoli senza scadenza - Prodotti Complessi appartenenti alla c.d. “Black List” e riconducibili alle seguenti categorie: (i) pro-
emessi da una “società veicolo” (SPV) a fronte dell’investimento diretto dell’emittente in materie prime dotti finanziari derivanti da operazioni di cartolarizzazione di crediti o di altre attività, (ii) prodotti
o in contratti derivati (es. future) su materie prime (es. oro, platino, argento, palladio, etc.). Il prezzo finanziari per i quali, al verificarsi di determinate condizioni o su iniziativa dell’emittente, sia prevista
degli ETC è quindi legato direttamente o indirettamente all’andamento della materia prima o del pa- la conversione in azioni o la decurtazione del valore nominale, (iii) prodotti finanziari c.d. credit linked
niere di materie prime, di cui replica passivamente la performance, eventualmente convertito in euro (esposti ad un rischio di credito di soggetti terzi), (iv) strumenti finanziari derivati, di cui all’art. 1,
nel caso in cui la valuta di negoziazione di quest’ultima sia diversa dalla divisa europea. comma 2 ter del TUF, non negoziati in trading venues, con finalità diverse da quelle di copertura, (v)
L’utilizzo di contratti derivati espone l’investitore al rischio che la controparte del contratto derivato prodotti finanziari strutturati, non negoziati in trading venues, il cui pay-off non rende certa l’integrale
non sia in grado di onorare i suoi impegni a titolo di questi strumenti. restituzione a scadenza del capitale investito dal Cliente;
Lo strumento finanziario consente all’investitore sia di scommettere sull’andamento positivo di una
singola materia prima, sia di diversificare l’investimento attraverso un paniere di commodities. - Prodotti Complessi appartenenti alla c.d. “Grey List” e riconducibili alle seguenti categorie: (vi) stru-
Le attività acquistate dall’emittente con i proventi derivanti dalla sottoscrizione degli ETC costituisco- menti finanziari derivati, di cui all’art. 1, comma 2 ter del TUF diversi da quelli di cui al precedente pun-
no patrimonio separato a tutti gli effetti da quello della SPV e da quello delle eventuali altre emissioni. to iv, (vii) prodotti finanziari con pay-off legati ad indici che non rispettano gli Orientamenti ESMA del
Inoltre, le attività acquistate con i proventi derivanti dalle sottoscrizioni, nonché i proventi generati 18 dicembre 2012 relativi agli ETF, (viii) obbligazioni perpetue, (ix) OICR c.d. alternative, (x) prodotti
dalle stesse attività, sono destinati in via esclusiva al soddisfacimento dei diritti incorporati negli stru- finanziari strutturati, negoziati in trading venues, il cui pay-off non rende certa l’integrale restituzione
menti finanziari in questione ed eventualmente alla copertura dei costi dell’operazione. a scadenza del capitale investito dal Cliente, (xi) Prodotti con leva maggiore di 1, (xii) UCITS di cui
Le attività comprese nel patrimonio separato non possono essere oggetto di azioni da parte dei cre- all’art. 36 del Regolamento UE n.583/2010, nonché Polizze di Ramo III o V con analoghe caratteristi-
ditori diversi dai portatori dei relativi ETC. che.

Gli Exchange Traded Notes (ETN) sono strumenti finanziari derivati cartolarizzati che replicano passi- In relazione ai Prodotti Complessi rientranti nella c.d. Black List, la Banca non presta nei confronti di
vamente la performance di sottostanti o indici diversi dalle materie prime o indici di materie prime. Gli Cliente al dettaglio il Servizio di Consulenza né i Servizi di Collocamento e di Negoziazione su strumenti
ETN sono strumenti finanziari emessi a fronte dell’investimento diretto dell’emittente nel sottostante finanziari, ferma restando la possibilità per il Cliente di procedere ad operazioni di disinvestimento di
(diverso dalle commodities) o in contratti derivati sul medesimo. Il prezzo degli ETN è, pertanto, lega- eventuali Prodotti Complessi già presenti in portafoglio; tale tipologia di Prodotti Complessi non rientra
to direttamente o indirettamente all’andamento del sottostante. neppure tra gli strumenti finanziari che possono essere raccomandati per la costruzione del Portafoglio
Similarmente agli ETF e agli ETC, gli ETN sono negoziati in Borsa come delle azioni e replicano passi- di investimento oggetto della prestazione del Servizio di Consulenza Avanzata.
vamente la performance del sottostante (tipicamente un indice) a cui fanno riferimento. In relazione ai Prodotti Complessi rientranti nella c.d. “Grey List” eventualmente presenti nel Catalogo
d’offerta, la Banca presta sempre il Servizio di Consulenza in abbinamento al Servizio di Collocamento
Gli ETN infatti consentono agli investitori l’accesso a indici e sottostanti diversi dalle materie prime già e, pertanto, l’operazione potrà essere eseguita solo in caso di esito positivo della valutazione di adegua-
coperte dagli ETC. Gli ETN, infatti, al pari degli ETC anziché OICR sono titoli senza scadenza emessi da tezza; la Banca non presta il Servizio di Consulenza per tale categoria di Prodotti Complessi, nel caso di
una società veicolo a fronte dell’investimento diretto nel sottostante o dell’investimento in contratti sul operazioni di investimento disposte sul mercato secondario rientranti nell’ambito della prestazione dei
sottostante medesimo stipulati dall’emittente con operatori internazionali di elevato standing. Servizi di Negoziazione su strumenti finanziari, ferme restando le facoltà di proporre e raccomandare
L’utilizzo di contratti derivati espone l’investitore al rischio che la controparte del contratto derivato operazioni di disinvestimento.
non sia in grado di onorare i suoi impegni a titolo di questi strumenti. I Prodotti Complessi rientranti nella c.d. “Grey List” emessi da Società del Gruppo MPS possono essere
Anche gli ETC e gli ETN possono essere caratterizzati dalla presenza di “Effetto Leva”. acquistati dal Cliente sul mercato secondario nell’ambito della prestazione dei Servizi di negoziazione
su strumenti finanziari solo su iniziativa Cliente stesso:
I rischi degli strumenti finanziari derivati sono sostanzialmente collegati a quelli ai quali sono esposti a) previa verifica di adeguatezza nel caso di operazioni effettuate presso le presso le filiali o la rete com-
i singoli sottostanti ovvero tali prodotti finanziari potenzialmente possono essere esposti ai vari tipi merciale della Banca;
di rischio descritti nella parte generale; nel caso in cui gli strumenti finanziari derivati siano emessi b) previa verifica di appropriatezza, nel caso di operazioni disposte dal Cliente attraverso canali remoti
da entità sottoposte alla disciplina della BRRD l’investitore risulta esposto anche al rischio di bail-in. ovvero mediante tecniche di comunicazione a distanza (a titolo esemplificativo internet, phone e mo-
bile banking).
2.10 - Prodotti ad elevata complessità (Prodotti Complessi) I Prodotti Complessi rientranti nella c.d. “Grey List” emessi da società diverse da quelle appartenenti al
Sono prodotti finanziari caratterizzati da elementi di elevata complessità, che potrebbero risultare non Gruppo MPS possono essere acquistati dal Cliente sul mercato secondario nell’ambito della prestazione
pienamente comprensibili e, quindi, potrebbero pregiudicare la capacità da parte del Cliente di assume- dei Servizi di negoziazione su strumenti finanziari solo su iniziativa del Cliente stesso, previa verifica di
re scelte di investimento consapevoli (i “Prodotti Complessi”). appropriatezza.
In base agli orientamenti delle Autorità di Vigilanza è possibile individuare un elenco esemplificativo Ai fini della valutazione di adeguatezza la Banca verifica il livello di concentrazione dei Prodotti Com-
di Prodotti Complessi nonché ulteriori criteri per la loro individuazione, indicando altresì le cautele da plessi in relazione all’obiettivo di investimento del Cliente e della dimensione del suo patrimonio, quanti-
adottare per la loro distribuzione alla clientela al dettaglio, in quanto tale tipologia di investitori potrebbe ficando una soglia massima di concentrazione di tali prodotti.
non essere in grado di valutare adeguatamente le caratteristiche finanziarie degli strumenti e/o prodotti
finanziari in questione.

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3 - La rischiosità di una linea di gestione di patrimoni personalizzata concordando con le controparti di regolare in modo differito le operazioni ovvero utilizzando strumenti
finanziari derivati (ove previsti dalla linea di gestione).
Il servizio di gestione di patrimoni individuale consente di avvalersi delle conoscenze e dell’esperienza L’investitore, prima di selezionare una misura massima della leva finanziaria superiore all’unità, oltre a
di professionisti del settore nella scelta degli strumenti finanziari in cui investire e nell’esecuzione delle valutarne con l’intermediariol’adeguatezza in relazione alle proprie caratteristiche personali, deve:
relative operazioni. a) indicare nel contratto di gestione il limite massimo di perdite al raggiungimento delle quali l’inter-
L’investitore, con le modalità pre-concordate, può intervenire direttamente nel corso dello svolgimento mediario è tenuto a riportare la leva finanziaria ad un valore pari ad uno (cioè a chiudere le posizioni
del servizio di gestione impartendo istruzioni vincolanti per il gestore. La rischiosità della linea di gestio- finanziate);
ne è espressa dalla variabilità dei risultati economici conseguiti dal gestore. L’investitore può orientare la b) comprendere che variazioni di modesta entità dei prezzi degli strumenti finanziari presenti nel pa-
rischiosità del servizio di gestione definendo contrattualmente i limiti entro cui devono essere effettuate trimonio gestito possono determinare variazio- ni tanto più elevate quanto maggiore è la misura
le scelte di gestione. Tali limi- ti, complessivamente considerati, definiscono le caratteristiche di una linea della leva finanziaria utilizzata e che, in caso di variazioni negative dei prezzi degli strumenti finan-
di gestione e sono riportati nell’apposito contratto scritto. La rischiosità effettiva della linea di gestione, ziari, il valore del patrimonio può diminuire notevolmente;
tuttavia, dipende dalle scelte operate dall’intermediario che, seppure debbano rimanere entro a limiti c) comprendere che l’uso di una leva finanziaria superiore all’unità può provocare, in caso di risultati
contrattuali, sono solitamente caratterizzate da ampi margini di discrezionalità circa i titoli da acquistare negativi della gestione, perdite anche ecce- denti il patrimonio conferito in gestione e che pertanto
o vendere e il momento in cui eseguire le operazioni. L’intermediario deve comunque esplicitare il grado l’investitore potrebbe trovarsi in una situazione di debito nei confronti dell’intermediario.
di rischio di ciascuna gestione.
L’investitore deve informarsi approfonditamente presso l’intermediario sulle caratteristiche e sul grado 2) Gli altri rischi generali connessi al servizio di gestione patrimoniale
di rischio della linea di gestione che intende prescegliere e deve concludere il contratto solo se è ragio- 2.1) Richiamo
nevolmente sicuro di aver compreso la natura della linea di gestione ed il grado di espo- sizione al rischio Nell’ambito del servizio di gestione patrimoniale vengono effettuate dall’intermediario per conto del
che essa comporta. Prima di concludere il contratto, una volta apprezzato il grado di rischio della linea di Cliente operazioni su strumenti finanziari.
gestione prescelta, l’in- vestitore e l’intermediario valutano se l’investimento è adeguato per l’investitore, È quindi opportuno che l’investitoreprenda conoscenza di quanto riportato al riguardo nelle precedenti
con particolare riferimento alla situazione patrimoniale, agli obiettivi d’investimento ed all’esperienza nel parti della presente Nota.
campo degli investimenti in strumenti finanziari di quest’ultimo.
2.2) Commissioni ed altri oneri
1) La rischiosità di una linea di gestione Prima di concludere il contratto di gestione, l’investitore deve ottenere dettagliate informazioni a ri-
L’investitore può orientare la rischiosità di una linea di gestione principalmente attraverso la definizione: guardo di tutte le commissioni ed alle modalità di calcolo delle medesime, delle spese e degli altri oneri
a) delle categorie di strumenti finanziari in cui può essere investito il patrimonio del risparmiatore e dai dovuti all’intermediario.
limiti previsti per ciascuna categoria; b) del grado di leva finanziaria utilizzabile nell’am- bito della linea Nel valutare la congruità delle commissioni di gestione patrimoniale, l’investitore deve considerare che
di gestione. modalità di applicazione delle commis- sioni collegate, direttamente o indirettamente, al numero delle
operazioni eseguite potrebbero aumentare il rischio che l’intermediario esegua operazioni non neces-
1.1) Gli strumenti finanziari inseribili nella linea di gestione sarie.
Con riferimento alle categorie di strumenti finanziari ed alla valutazione del rischio che tali strumenti
comportano per l’investitore, si rimanda alla parte del presente documento sulla valutazione del rischio 4 - Trading on line
di un investimento in strumenti finanziari. Le caratteristiche di rischio di una linea di gestione tenderanno
a riflettere la rischiosità degli strumenti finanziari in cui esse possono investire, in relazione alla quota Il servizio a distanza offerto dalla Banca (il “Servizio Widiba”) consente di instaurare un collegamento
che tali strumenti rappresentano rispetto al patrimonio gestito. Ad esempio, una linea di gestione che diretto con Widiba, utile per lo scambio di informazioni relative a servizi di investimento ed accessori e
preveda l’investimento di una percentuale rilevante del pa- trimonio in titoli a basso rischio, avrà carat- consente, tra l’altro, il passaggio diretto degli ordini di borsa, con modalità di esecuzione a distanza (es.
teristiche di rischio similari; al contrario, ove la percentuale degli investimenti a basso rischio prevista attraverso la rete Internet). Al riguardo si informa il Cliente che l’erogazione di qualsiasi servizio a di-
fosse relativamente piccola, la rischiosità complessiva della linea di gestione sarà diversa e più elevata. stanza nel settore bancario, finanziario e di investimento determina un innalzamento del livello di rischio
operativo. È un fatto notorio che la mancanza di contatto personale può indurre il Cliente a scelte non
1.2) La leva finanziaria del tutto ponderate. Inoltre va considerato che l’operatività a distanza determina il rischio di eccessiva
Nel contratto di gestione è stabilita la misura massima della leva finanziaria della linea di gestione; la leva movimentazione giornaliera ed una potenziale combinazione di prodotti e servizi che, nell’insieme, pre-
è rappresentata da un numero uguale o superiore all’unità. Si premette che per molti investitori deve sentano un livello di rischio più elevato rispetto alle singole componenti (ad es. associazione di “trading
considerarsi adeguata una leva finanziaria pari ad uno. In questo caso, infatti, essa non influisce sulla on line” e servizi di finanziamento).
rischiosità della linea di gestione.
La leva finanziaria, in sintesi, misura di quante volte l’intermediario può incrementare il controvalore degli Va altresì evidenziato che tutti i servizi a distanza presentano un più elevato rischio di sicurezza delle
strumenti finanziari detenuti in gestione per conto del Cliente rispetto al patrimonio di pertinenza del operazioni (es. a causa di hacker, illecita appropriazione di chiavi di sicurezza e/o dati, ecc.). Al riguardo
Cliente stesso. si informa il Cliente che, fruendo dei servizi di investimento e accessori attraverso il servizio a distanza
L’incremento della leva finanziaria utilizzata comporta un aumento dei rischi della linea di gestione pa- Widiba verrà identificato da parte della Banca esclusivamente mediante la verifica dell’apposito sistema
trimoniale. di autenticazione (il “Sistema di Autenticazione”), lo stesso è tenuto a mantenere segreti tutti i codici
L’intermediario può innalzare la misura della leva finanziaria facendo ricorso a finanziamenti oppure riservati i quali, nell’interesse del medesimo Cliente, non devono essere conservati insieme né annotati

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in un unico documento. L’utilizzo delle tecniche di comunicazione a distanza comporta, infatti, la re- stimento calcolano e comunicano tali costi prendendo contatti, per esempio, con le società di gestione
sponsa- bilità del Cliente per l’utilizzo, comunque e da chiunque effettuato, dei servizi di investimento e degli OICVM per ottenere le informazioni pertinenti.
accessori nonché per tutte le operazioni eseguite, tramite il Sistema di Autenticazione ad esso attribuito.
Il Cliente, dunque, è responsabile della custodia e del corretto utilizzo del Sistema di Auten- ticazione L’obbligo di fornire in tempo utile una comunicazione completa ex ante delle informazioni sui costi e
nonché di ogni conseguenza dannosa che possa derivare dall’utilizzo illegittimo, anche ad opera di oneri aggregati relativi allo strumento finanziario e al servizio di investimento o servizio accessorio forni-
terzi, e/o dallo smarrimento o sottra- zione del Sistema di Autenticazione stesso. Il Cliente è invitato a to si applica alla Banca: a) quando la Banca raccomanda od offre in vendita degli strumenti finanziari ai
consultare l’apposita sezione dedicata alla Sicurezza presente sul Sito. La Banca potrà sempre produrre, Clienti; b) quando la Banca è tenuta, ai sensi della legislazione dell’Unione applicabile, a fornire ai Clienti
come prova dei contratti conclusi, delle operazioni eseguite, nonché di ogni comunicazione effettuata un KIID degli OICVM o un documento contenente le informazioni chiave (KID) dei prodotti d’investimen-
tramite tecniche di comunicazione a distanza, le scritture registrate sui propri libri e le relative contabili to al dettaglio e assicurativi preassemblati (PRIIP) in relazione agli strumenti di finanziamento pertinenti.
indirizzate al Cliente, nonché eventuali ulteriori mezzi di prova ricavabili dai sistemi e dalle procedure
(informatiche, telefoniche, ecc.) utilizzate per il funzionamento del Servizio Widiba e delle altre tecniche La Banca, qualora abbia raccomandato od offerto in vendita ad un Cliente uno o più strumenti finanziari
di comunicazione a distanza (ivi incluse le comunicazioni trasmesse a mezzo posta elettronica ordinaria o gli abbia fornito il KID/KIID relativo a tale o tali strumenti finanziari e intrattenga o abbia intrattenuto
o certificata). un rapporto continuativo con il Cliente durante un anno, gli fornisce annualmente informazioni ex post
Considerata, inoltre, la complessità e la continua evoluzione dei sistemi di sicurezza e delle tecnologie su tutti i costi e gli oneri relativi sia allo strumento o agli strumenti finanziari che al servizio o ai servizi
impiegate nel Servizio Widiba e nelle altre tecniche di comunicazione a distanza sussiste una elevata di investimento e servizi accessori. Tali informazioni si basano sui costi sostenuti e sono fornite in forma
probabilità che i servizi di investimento e accessori prestati attraverso di esse possano subire interru- personalizzata.
zioni o sospensioni anche senza preavviso del Cliente. In particolare, anche al fine consentire verifiche
di sicurezza, nonché di ogni altro aspetto connesso con l’efficienza e la regolarità del Servizio Widiba e ALLEGATI
delle altre tecniche di comunicazione a distanza e del Sistema di Autenticazione, il Cliente accetta che
la Banca possa, in ogni momento, sospendere a campione il Servizio Widiba e/o le altre tecniche di 1 - Informativa sulla politica di gestione dei conflitti di interesse
comunicazione a distanza, anche in corso di operazione, e rimettere la prosecuzione delle stesse al rice-
vimento delle conferme del caso. Ulteriore conseguenza di ciò è che, a causa di sospensioni o limitazioni 1. Politica del Gruppo MPS finalizzata a prevenire l’insorgere di conflitti di interesse.
senza preavviso del Servizio Widiba, il Cliente possa non riuscire a completare una propria strategia di Il Gruppo MPS applica e mantiene un’efficace ed adeguata politica globale sui conflitti di interesse che
investimento. tiene conto anche delle circostanze che potrebbero causare un conflitto di interesse risultante dalla
struttura e dalle attività degli altri intermediari del Gruppo MPS.
Per ulteriori informazioni sui rischi connessi alle tecniche di comunicazione a distanza si rinvia a quanto
indicato nell’Informativa precontrattuale sui contratti e servizi a distanza e nella documentazione pre- La Politica del Gruppo MPS è finalizzata ad identificare e prevenire o gestire l’insorgere dei conflitti di in-
contrattuale e contrattuale relativa ai servizi offerti dalla Banca. Alla luce di tutti i rischi evidenziati, la teresse nella prestazione di servizi di investimento, adottando misure in conformità con quanto previsto
fruizione dei servizi di investimento ed accessori attraverso il Servizio Widiba e le altre tecniche di comu- dalla Direttiva 2014/65/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio (“MIFID II”), (acronimo di Markets
nicazione a distanza avviene per libera e consapevole scelta del Cliente, con accettazione del maggior in Financial Instruments Directive), dal Regolamento Delegato (UE) 2017/565 della Commissione del
grado di rischio che questa inevitabilmente comporta. 25 aprile 2016 (“Regolamento Delegato”), dal D. Lgs. 28 febbraio 1998 n. 58, come successivamen-
te modificato ed integrato (“TUF”) e dal Regolamento Intermediari, adottato con Delibera Consob n.
F. Informazioni sui costi e sugli oneri 16190/2007 come successivamente modificata e integrata (“Regolamento Intermediari”).
La Banca identifica i conflitti di interessi (art. 23, comma 1 della Direttiva MIFID II) potenziali e individua
Ai fini della comunicazione ex ante ed ex post ai Clienti delle informazioni sui costi e gli oneri, la Banca per ciascuna tipologia di conflitto le misure organizzative idonee a gestire o prevenire tali conflitti. Lad-
presenta in forma aggregata quanto segue: dove le misure organizzative adottate non siano sufficienti per assicurare, con ragionevole certezza, che
a) tutti i costi e gli oneri connessi applicati dalla Banca o da altre parti, qualora il Cliente sia stato indiriz- il rischio di nuocere agli interessi dei clienti sia evitato, la Politica del Gruppo MPS prevede di informare
zato a tali altre parti, per il servizio o i servizi di investimento e/o servizi accessori prestati al Cliente; chiaramente i clienti, prima di agire per loro conto, della natura generale e/o delle fonti di tali conflitti di
b) tutti i costi e gli oneri connessi associati agli strumenti finanziari. interesse pregiudizievoli per gli investitori e delle misure adottate per mitigare tali rischi.
È stato inoltre istituito uno specifico registro (art. 35 del Regolamento Delegato) in cui sono riportati
I pagamenti di terzi ricevuti dalla Banca in connessione con il servizio di investimento fornito a un Cliente ed aggiornati i tipi di servizi/attività di investimento per i quali sia sorto o possa sorgere un conflitto di
sono dettagliati separatamente e i costi e gli oneri aggregati sono sommati ed espressi sia come importo interesse pregiudizievole per i clienti.
in denaro che come percentuale. La normativa interna del Gruppo MPS stabilisce e regola, altresì, la separatezza organizzativa e contabile
fra le varie strutture della Banca o delle società del Gruppo MPS interessate all’esercizio dei servizi di
Quando una parte dei costi e degli oneri totali deve essere pagata o è espressa in valuta estera, la Banca investimento che effettuino attività in potenziale conflitto. La separatezza funzionale e logistica delle
fornisce l’indicazione di tale valuta, nonché dei tassi e delle spese di cambio applicabili. La Banca forni- predette attività è garantita e presidiata, inoltre, attraverso riporti gerarchici e funzionali a unità aziendali
sce inoltre informazioni riguardo alle modalità per il pagamento o altra prestazione. distinte.
Sono altresì attivati specifici controlli volti a garantire che non sussistano correlazioni confliggenti tra i
In relazione alla comunicazione dei costi e degli oneri relativi ai prodotti che non sono inclusi nel docu- soggetti del Gruppo MPS che partecipano simultaneamente alla prestazione di servizi di investimento o
mento contenente informazioni chiave per gli investitori (KIID) degli OICVM/OICR, le imprese di inve- accessori, per quanto attiene specificatamente il servizio di gestione individuale dei patrimoni.

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monitorate, che formano oggetto di aggiornamento dello specifico registro.


2. Identificazione e gestione dei conflitti di interesse
La normativa interna del Gruppo MPS, al fine di identificare le tipologie di conflitti di interesse che pos- Fattispecie di conflitto di interesse: probabilità che la Banca realizzi un guadagno finanziario o eviti
sono sorgere nella prestazione dei servizi di investimento, considera se la Banca, un soggetto rilevante5 una perdita finanziaria, a spese del Cliente
o altra società del Gruppo si trovi in una delle seguenti situazioni:
a) può realizzare un guadagno finanziario o evitare una perdita finanziaria a spese del cliente;
Tipologia Conflitto Disclosure Misure di gestione
b) ha nel risultato del servizio prestato un interesse distinto da quello per il cliente; SI/NO
c) ha un incentivo finanziario o di altra natura a privilegiare gli interessi di un altro cliente o gruppo di
clienti rispetto a quelli del cliente interessato; Collocamento semplice di strumenti finan- SI
ziari (OICR, Polizze Assicurative, Certificate, • Product Governance.
d) svolge la stessa attività del cliente, ossia opera sui medesimi strumenti finanziari del cliente;
ecc.) emessi dalla Banca, da società del • Assenza di incentivazione e/o target di ven-
e) riceve da una persona diversa dal cliente un incentivo, in relazione al servizio prestato al cliente, sotto Gruppo dita su singoli prodotti di investimento per il
forma di denaro, beni o servizi, diverso dalle commissioni o dalle spese normalmente percepite per personale addetto alla consulenza in materia
tale servizio. Collocamento con assunzione a fermo o SI di investimento e alla gestione di portafogli.
- prestazione di garanzia • Politiche di remunerazione del personale.
5
Per «soggetto rilevante» in relazione all’impresa di investimento si intendono: Collocamento di strumenti finanziari nell’am- SI • Regolamentazione interna di Gruppo in
a) amministratore, socio o equivalente, dirigente o agente collegato dell’impresa; bito del quale la Banca, o una Società del materia di distribuzione di prodotti finanziari
b) amministratore, socio o equivalente o dirigente di un agente collegato dell’impresa; Gruppo, vende una propria partecipazione complessi ai clienti al dettaglio.
• Presidi contro le revisioni opportunistiche dei
c) dipendente dell’impresa o di un suo agente collegato, nonché ogni altra persona fisica i cui servizi sono a disposizione e sotto
Collocamento di strumenti finanziari i cui SI questionari MiFID: sospensione della validità
il controllo dell’impresa o di un suo agente collegato e che partecipa alla prestazione di servizi di investimento e all’esercizio di proventi sono, in base a specifico accordo, del nuovo questionario e limite massimo di
attività di investimento da parte dell’impresa; utilizzati in tutto o in parte per rimborsare i modifiche annuali.
d) persona fisica che partecipa direttamente alla prestazione di servizi all’impresa di investimento o al suo agente collegato nel crediti erogati dalla Banca o da una società • Procedure di valutazione dell’adeguatezza.
quadro di un accordo di esternalizzazione avente per oggetto la prestazione di servizi di investimento e l’esercizio di attività di del Gruppo • La possibilità di astenersi dallo svolgere l’at-
investimento da parte dell’impresa. Collocamento di strumenti finanziari de- SI tività di collocamento di strumenti finanziari
rivanti da cartolarizzazioni di crediti della emessi dalla Banca o da società del Gruppo
3. Misure di gestione dei conflitti di interesse. Banca in presenza di conflitti particolarmente
delicati.
Per prevenire i potenziali conflitti di interesse le Banche e le società del Gruppo MPS, inclusa Widiba,
Consulenza in materia di investimento su SI • Procedura di consulenza.
adottano misure e procedure previste dalla normativa di riferimento, volte a: strumenti finanziari di cui alle ipotesi elenca- • Regolamentazione interna in materia di
- impedire o controllare lo scambio di informazioni tra i soggetti chee operano in attività che potrebbero te ai precedenti punti pricing.
comportare un rischio di conflitto di interessi mediante la realizzazione di barriere informative (chinese
walls); Inserimento nelle gestione di portafogli di NO
strumenti finanziari di cui alle ipotesi elenca-
- attuare una vigilanza disgiunta dei soggetti rilevanti che prestano servizi di investimento o svolgono
te ai precedenti punti
attività potenzialmente in conflitto tra loro. In particolare, i soggetti coinvolti nelle attività in conflitto,
appartenenti a funzioni di direzione generale, devono essere sottoposti gerarchicamente a responsabili Consulenza su disinvestimenti abbinata a NO
di servizio distinti; / mediante una direzione separata delle strutture che svolgono attività tra loro con- nuove operazioni di investimento
flittuali;
- eliminare ogni legame diretto tra la retribuzione dei soggetti pertinenti che svolgono prevalentemente
una certa attività e quella di altri soggetti pertinenti che esercitano un’attività confliggente, nel caso in
cui possa sorgere un conflitto tra dette attività;
- impedire o controllare la partecipazione simultanea o consecutiva di un soggetto rilevante a distinti ser-
vizi o attività di investimento o servizi accessori, quando tale partecipazione possa nuocere alla gestione
corretta dei conflitti di interesse;
- eliminare o limitare l’esercizio di influenze indebite da parte di qualsiasi persona sul modo in cui un sog-
getto rilevante svolge i servizi di investimento.
Oltre alle misure di cui sopra, espressamente previste dalla normativa di riferimento, la Banca addotta
ulteriori misure, principalmente volte ad adempiere ad altri obblighi normativi, le quali, tuttavia, sono utili
anche a garantire una più efficace gestione dei conflitti di interesse, quali, ad esempio, le procedure in
materia di valutazione dell’adeguatezza delle operazioni consigliate ai clienti, l’execution policy, le dispo-
sizioni in materia di prevenzione degli abusi di mercato, le norme in materia di incentivi.
Di seguito si illustrano, per ciascun servizio/attività, le modalità di prevenzione o gestione adottate per
presidiare le tipologie di conflitto individuate per gli intermediari del Gruppo MPS, opportunamente

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Fattispecie di conflitto di interesse: La Banca ha nel risultato del servizio prestato al Cliente o dell’o- Fattispecie di conflitto di interesse: la Banca ha un incentivo finanziario o di altra natura a privilegiare
perazione realizzata per conto di quest’ultimo un interesse distinto da quello del Cliente gli interessi di un altro Cliente o gruppo di Clienti rispetto a quelli del Cliente interessato

Tipologia Conflitto Disclosure Misure di gestione Tipologia Conflitto Disclosure Misure di gestione
SI/NO SI/NO
Collocamento di strumenti finanziari struttu- SI Collocamento di strumenti finanziari emessi SI • Product Governance.
rati dalla Banca o da una società del Gruppo. • Product Governance. da società terze, sul quale l’emittente, la • Assenza di incentivazione e/o target di
• Regolamentazione interna concernente società di gestione, la compagnia assicura- vendita su singoli prodotti di investimento
Collocamento semplice di strumenti finan- SI l’attività di contribuzione dati agli indici tiva retrocede al collocatore commissioni di per il personale addetto alla consulenza in
ziari emessi da parti correlate/soggetti colle- EURIBOR ed EONIA sottoscrizione, materia di investimento e alla gestione di
gati della Banca, da soggetti terzi finanziati/ • Assenza di incentivazione e/o target di collocamento, gestione, uscita portafogli.
partecipati in misura rilevante dalla Banca vendita su singoli prodotti di investimento • Politiche di remunerazione del personale.
o da società che partecipano o controllano per il personale addetto alla consulenza in Collocamento di strumenti finanziari emessi SI • Regolamentazione interna in materia
la Banca materia di investimento e alla gestione di da società terze, in relazione al quale la Ban- di distribuzione di prodotti finanziari
portafogli. ca percepisce incentivi non monetari complessi ai clienti al dettaglio.
Negoziazione per conto proprio o conto ter- SI
zi, ricezione/trasmissione ordini su strumenti • Politiche di remunerazione del personale. Consulenza in materia di investimenti sugli SI • Presidi contro le revisioni opportunistiche
finanziari emessi dalla Banca o da Società • Regolamentazione interna in materia strumenti finanziari di cui ai punti precedenti dei questionari MiFID: sospensione della
del Gruppo di distribuzione di prodotti finanziari validità del nuovo questionario e limite
complessi ai clienti al dettaglio. Inserimento nelle gestioni di portafogli di NO massimo di modifiche annuali.
Negoziazione per conto proprio o conto NO • Presidi contro le revisioni opportunistiche strumenti finanziari per i quali il gestore per- • Procedure di valutazione dell’adeguatezza.
terzi, ricezione/trasmissione ordini su stru- dei questionari MiFID: sospensione della cepisce rebates o incentivi non monetari • Procedura di consulenza.
menti finanziari emessi da parti correlate/ validità del nuovo questionario e limite • Regolamentazione interna in materia di
soggetti collegati della Banca, da soggetti massimo di modifiche annuali. pricing.
terzi finanziati/partecipati in misura rilevante • Procedure di valutazione dell’adeguatezza.
dalla Banca o da società che partecipano o • Procedura di consulenza. Ricezione della ricerca in materia di investi- NO
controllano la Banca. • Regolamentazione interna in materia di menti da parte del gestore di portafogli

Negoziazione per conto proprio di strumenti NO pricing.


collegati a indici EONIA ed EURIBOR, per i • Execution Policy.
quali la Banca svolge attività di contribuzio-
Fattispecie di conflitto di interesse: la Banca svolte la stessa attività del cliente(ossia opera sui mede-
ne dati simi strumenti finanziari del Cliente)

Collocamento di strumenti finanziari struttu- SI


rati dalla Banca o da una società del Gruppo Tipologia Conflitto Disclosure Misure di gestione
SI/NO
Collocamento di Polizze assicurative di tipo SI
Unit Linked in cui gli attivi sottostanti sono Collocamento di strumenti finanziari emessi da NO • Regolamentazione interna in materia di
conferiti in gestione alla Banca società verso le quali la Banca o una società del prevenzione degli abusi mercato.
Gruppo presta servizi di consulenza alle imprese • Regolamentazione interna in materia di
Inserimento nelle gestione di portafogli di NO operazioni personali.
strumenti finanziari di cui alle ipotesi elenca- Consulenza in materia di investimento su NO
te ai precedenti punti strumenti finanziari di cui alle ipotesi elencate ai
precedenti punti
Consulenza in materia di investimenti su SI
strumenti finanziari nelle ipotesi elencate nei
precedenti punti
Gestione di portafogli, consulenza in materia SI
di investimenti e ricezione trasmissione ordi-
ni che prevedano l’utilizzo del negoziatore di
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Fattispecie di conflitto di interesse: la Banca riceve o riceverà da un soggetto diverso dal Cliente 2 - Informativa sulla strategia di trasmissione degli ordini
un incentivo, in relazione con il servizio prestato al Cliente, sotto forma di benefici monetari o non
monetari o di servizi, diverso dalle commissioni o dalle competenze normalmente percepite per tale 2.1 Informativa sulla strategia di trasmissione degli ordini nell’ambito del servizio di gestione patri-
servizio
moniale

Tipologia Conflitto Disclosure SI/ Misure di gestione 1. Definizioni


NO “Gestore di Portafoglio” o “Gestore”: la Banca che presta il servizio di gestione portafogli o altro inter-
Collocamento di strumenti finanziari emessi SI • Regolamentazione interna in materia di mediario da essa delegato per l’esecuzione dell’incarico ricevuto dal Cliente così come specificato nel
da incentivi. contratto che regola la prestazione del servizio.
società terze, sul quale l’emittente, la società • Assenza di incentivazione e/o target di “Strategia di Esecuzione e di Trasmissione” o anche semplicemente “Strategia”: le misure, i meccani-
di vendita su singoli prodotti di investimento smi e le procedure adottate dal Gestore di Portafoglio per raggiungere le condizioni più favorevoli per
gestione, la compagnia assicurativa retro- per il personale addetto alla consulenza in il Cliente (c.d. “Best Execution”), allorché lo stesso esegue o trasmette ordini a terzi per l’esecuzione, al
cede al materia di investimento e alla gestione di
fine di dar seguito alle proprie decisioni di negoziare per conto del portafoglio dei Clienti al dettaglio o
collocatore commissioni di sottoscrizione, portafogli.
collocamento, gestione, uscita • Politiche di remunerazione del personale. professionali.
• Regolamentazione interna in materia di di- “Sede di esecuzione: un mercato regolamentato riconosciuto, un sistema multilaterale di negoziazione
Collocamento di strumenti finanziari emessi SI stribuzione di prodotti finanziari complessi (MTF), un sistema organizzato di negoziazione (OTF), un internalizzatore sistematico, un market maker
da ai clienti al dettaglio. o altro fornitore di liquidità o un’entità che svolge in un paese terzo una funzione simile a quelle svolte
società terze, in relazione al quale la Banca • Presidi contro le revisioni opportunistiche
percepisce incentivi non monetari
da una qualsiasi delle entità predette
dei questionari MiFID: sospensione della “Mercato regolamentato”: sistema multilaterale che consente o facilita l’incontro, al suo interno e in
Consulenza in materia di investimenti sugli SI validità del nuovo questionario e limite base a regole non discrezionali, di interessi multipli di acquisto e di vendita di terzi relativi a strumenti
strumenti massimo di modifiche annuali.
finanziari, ammessi alla negoziazione conformemente alle regole del mercato stesso, in modo da dare
finanziari di cui ai punti precedenti • Procedure di valutazione dell’adeguatezza.
• Procedura di consulenza. luogo a contratti, e che è gestito da una società, è autorizzato e funziona regolarmente.
Inserimento nelle gestioni di portafogli di NO • Regolamentazione interna in materia di “Sistemi multilaterali di negoziazione” o “MTF”: Sistemi multilaterali che consentono l’incontro, al loro
strumenti pricing. interno ed in base a regole non discrezionali, di interessi multipli di acquisto e di vendita di terzi relativi
finanziari per i quali il gestore percepisce a strumenti finanziari, in modo da dare luogo a contratti.
rebates o “Sistemi organizzati di negoziazione” o “OTF”: Sistemi multilaterali diversi da un mercato regolamen-
incentivi non monetari
tato o da un sistema multilaterale di negoziazione che consentono l’interazione tra interessi multipli di
Ricezione della ricerca in materia di investi- NO acquisto e di vendita di terzi relativi a obbligazioni, strumenti finanziari strutturati, quote di emissioni e
menti da strumenti derivati, in modo da dare luogo a contratti.
parte del gestore di portafogli “Internalizzatori Sistematici”: imprese di investimento che in modo organizzato, frequente, sistemati-
co e sostanziale negoziano per conto proprio eseguendo gli ordini dei Clienti al di fuori di un mercato
4. Disclosure nei confronti della Clientela sui conflitti di interesse regolamentato, di un sistema multilaterale di negoziazione o di un sistema organizzato di negoziazione
Ove le disposizioni organizzative o amministrative adottate per gestire i conflitti di interesse non fossero senza gestire un sistema multilaterale.
sufficienti per assicurare con ragionevole certezza che il rischio di nuocere agli interessi dei clienti sia “VWAP” (volume-weighted average price): modalità di ordine che richiede l’applicazione del prezzo
evitato, la Banca provvede a comunicare preventivamente al cliente l’effettiva esistenza di conflitti di medio ponderato della seduta, ovvero quello dal momento in cui l’ordine è pervenuto fino alla fine della
interesse, i rischi e le azioni intraprese per attenuarli mediante appositi disclaimer presenti nei moduli seduta o fino al momento indicato dal Cliente.
d’ordine o di sottoscrizione o informativi. Tale informativa viene resa prima del perfezionamento di cia- “NAV” (Net Asset Value): misura il patrimonio netto di un fondo; nel caso di un OICR, anche quotato,
scuna operazione di compravendita di prodotti finanziari. spesso è usato per misurare il patrimonio riferito ad una singola quota.
Oltre a ciò l’Informativa sulla politica di gestione dei conflitti di interesse è consegnata ai clienti prima “Intermediari Esecutori” o “Negoziatori”: gli intermediari ai quali vengono indirizzati dal Gestore, per
della sottoscrizione dei contratti relativi alla prestazione dei servizi/attività di investimento ed è consul- fini di esecuzione, gli ordini relativi al servizio di gestione di portafogli.
tabile sul sito internet aziendale, nonché nell’applicativo di home banking. Qualora il cliente ne faccia
richiesta, sono forniti maggiori dettagli circa le disposizioni applicate. 2. Introduzione
Le normative della Comunità Europea e nazionali in materia di intermediazione finanziaria, impongono
agli intermediari che prestano i servizi di esecuzione/ricezione e trasmissione degli ordini e gestione di
portafoglio l’obbligo di adottare tutte le misure sufficienti per ottenere il miglior risultato possibile per
i loro Clienti.

In conformità con la citata normativa, la presente Informativa sulla Strategia descrive in maniera sinte-
tica le misure, i meccanismi e le procedure adottati dalla Banca al fine di offrire alla propria Clientela al
dettaglio e professionale una qualità di esecuzione ottimale (c.d. Best Execution) degli ordini relativi alla

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compravendita di strumenti finanziari Pertanto l’obbligo di esecuzione alle condizioni migliori viene applicato in modo da tenere conto delle
diverse circostanze collegate all’esecuzione/trasmissione degli ordini relativamente alle singole tipologie
In particolare, il presente documento ha l’obiettivo di fornire le seguenti informazioni: di strumenti finanziari e delle relative Sedi di esecuzione o Intermediari Esecutori.
• fattori di esecuzione ritenuti rilevanti per l’esecuzione degli ordini In circostanze eccezionali, ad esempio per eseguire ordini su strumenti finanziari particolari o in via
• modalità adottate dal Gestore per la selezione delle Sedi di Esecuzione o degli Intermediari Esecutori temporanea per assicurare il raggiungimento del migliore interesse degli Investitori, gli ordini potranno
a cui indirizzare gli ordini relativi al servizio di gestione di portafogli; essere trasmessi o
• monitoraggio e revisione della presente Strategia di esecuzione/trasmissione degli ordini. eseguiti anche su mercati o con intermediari non inclusi nella Strategia.
Gli ordini potranno essere eseguiti dal Gestore o dall’intermediario Negoziatore anche al di fuori di una
3. Fattori di esecuzione ritenuti rilevanti per l’ottenimento del miglior risultato possibile per i patri- sede di negoziazione ove ciò corrisponda al miglior interesse dei patrimoni gestiti e tenendo in consi-
moni gestiti derazione che tale operatività può comportare ulteriori rischi quali ad esempio quello di controparte.
Al fine di ottenere il miglior risultato possibile nell’esecuzione degli ordini per conto dei Clienti nell’am-
bito del servizio di gestione di portafoglio, il Gestore prende in considerazione i seguenti fattori di ese- il Gestore, nell’avvalersi di altri Intermediari Esecutori specializzati, ha adottato gli opportuni accorgi-
cuzione: menti, di tipo contrattuale e organizzativo, per salvaguardare i principi della presente Strategia e assicu-
• prezzo; rare l’assolvimento delle misure per l’esecuzione degli ordini sopra individuate.
• costi;
• rapidità; In particolare, i criteri per la scelta di tali Intermediari tengono conto, almeno, dei seguenti fattori:
• probabilità di esecuzione e regolamento; • solidità dell’intermediario, in termini patrimoniali e di standing complessivo nel mercato in cui opera;
• dimensione dell’ordine; • struttura organizzativa in termini di coerenza degli assetti organizzativi ai principi regolamentari e tra-
• natura dell’ordine; sparenza della struttura proprietaria e dei “beneficiari effettivi” (beneficial owners) dell’intermediario;
• ogni altro fattore rilevante. • strategia di esecuzione pubblicata dagli intermediari o da essi oggetto di accordo bilaterale con la
Banca; in particolare, qualora un intermediario non sia soggetto alla disciplina della Best Execution
In particolare, il Gestore determinerà il miglior risultato possibile in ragione del cosiddetto “corrispettivo prevista dalla normativa comunitaria, la scelta dovrà essere effettuata tenendo conto della capacità
totale”, rappresentato dal prezzo degli strumenti finanziari e dai costi connessi all’esecuzione. La nor- di ottemperare alle relative previsioni nonché della disponibilità dell’intermediario stesso di vincolarsi
mativa prevede che per i Clienti classificati al dettaglio i fattori diversi da prezzo e costi possono essere contrattualmente al raggiungimento dei medesimi risultati;
presi in considerazione soltanto a condizione che essi risultino strumentali ad un migliore risultato in • qualità ed efficienza dei servizi di negoziazione offerti in termini di Sedi di esecuzione coperte e di
termini di corrispettivo totale (ad esempio, per un ordine dall’importo consistente su un titolo relativa- capacità di assicurare la Best Execution, minimizzando gli ordini ineseguiti e assicurando la corretta
mente liquido). gestione di volumi di negoziazione elevati;
Per quanto riguarda i Clienti classificati come professionali, nonostante la normativa non imponga di in- • qualità delle informazioni sull’esecuzione;
dirizzare l’esecuzione degli ordini in ragione del corrispettivo totale, il Gestore ritiene che tale parametro • reputazione, possibilità di minimizzare i rischi operativi sottostanti l’operatività.
sia comunque rilevante poiché, nell’ottica generale di aumentare l’efficienza del mercato ed assicurare
protezione alla Clientela, prezzo e costi assumono un’importanza relativa elevata, sebbene in specifiche Nella loro scelta delle Sedi di Esecuzione gli Intermediari Esecutori sono liberi di decidere se negoziare
circostanze, tenuto conto della specificità di particolari ordini, altri fattori potranno essere ritenuti pri- al di fuori di una sede di negoziazione, anche in contropartita diretta o con altri negoziatori in conto
mari. proprio, a condizione che l’esecuzione secondo tali modalità consenta di ottenere il miglior risultato
possibile per il Cliente, tenuto conto non solo dei prezzi ottenibili, ma anche dei costi connessi alle varie
4. Criteri per stabilire l’importanza dei Fattori di Esecuzione Sedi di Esecuzione. I suddetti Intermediari Esecutori sono elencati in dettaglio nel paragrafo 9.
Al fine di stabilire l’importanza relativa dei Fattori di Esecuzione la Banca tiene conto anche dei seguenti
criteri: Sulla base di quanto sopra espresso, il Gestore ha individuato le seguenti principali modalità di gestione
• le caratteristiche del cliente, compresa la sua classificazione come cliente al dettaglio o professionale; degli ordini per ciascuna tipologia di strumento finanziario:
• le caratteristiche dell’ordine e degli strumenti finanziari che ne sono oggetto;
• le caratteristiche delle Sedi di esecuzione alle quali l’ordine può essere diretto. 5.1 Azioni quotate

5. Modalità adottate dal Gestore per la selezione degli Intermediari Esecutori e delle Sedi di Esecu- 5.1.1 Ordini in situazioni normali di mercato/che non richiedono particolari modalità di esecuzione:
zione In via generale, e salvo il caso di istruzioni specifiche, con riferimento agli ordini aventi ad oggetto i
La scelta delle modalità e dei soggetti ai quali trasmettere o attraverso i quali eseguire le decisioni di suddetti strumenti, il Gestore adotta un modello dinamico di selezione della Sede di esecuzione più
investimento è effettuata dal Gestore prendendo in considerazione i fattori elencati al paragrafo 3 e i cri- conveniente ove concludere l’ordine (Best Execution dinamica).
teri riportati al paragrafo 4 della presente Strategia, nonché con la finalità di servire al meglio gli interessi Tale Best Execution dinamica prevede che il processo di selezione della Sede di esecuzione si svolga
dei patrimoni gestiti, siano essi relativi a Investitori individuali professionali o al dettaglio. secondo fasi distinte:
Tuttavia può essere difficile identificare ed applicare uno standard ed una procedura uniformi per l’ese- 1. Individuazione delle Sedi di esecuzione sulle quali è trattabile lo strumento finanziario oggetto
cuzione alle condizioni migliori, che siano validi ed efficaci per tutte le categorie di strumenti finanziati dell’ordine: il Gestore, a fronte dell’insieme delle Sedi di esecuzione connesse, seleziona quelle utiliz-
trattati. zabili per l’ordine avendo riguardo ai parametri dell’ordine che possono rendere inutilizzabili alcune

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delle Sedi di esecuzione 3) Individuazione della Sede di esecuzione fra quelle che offrono le medesime condizioni: se al punto
2. Selezione fra le possibili Sedi di esecuzione di quella che presenta le migliori condizioni: se al punto precedente sono state selezionate più sedi, il Gestore sceglie la Sede di esecuzione dove il Gestore
precedente sono state selezionate più sedi, il Gestore seleziona quella che presenta le migliori con- sostiene i costi più bassi per l’esecuzione dell’ordine
dizioni in base ai seguenti parametri:
a. Corrispettivo totale; In alternativa, il Gestore, tenendo in considerazione anche la dimensione dell’ordine e con l’obiettivo
b. Probabilità di esecuzione; di perseguire la Best Execution ricercando il miglior prezzo di mercato, NAV o VWAP di periodo, può
c. Velocità di esecuzione. scegliere di trasmettere gli ordini tramite canali informatici o direttamente all’Intermediario Negozia-
In generale, salvo il caso di Istruzioni specifiche, il criterio del corrispettivo totale è il criterio princi- tore, tra quelli in grado di assicurare in modo duraturo la più elevata qualità di esecuzione preferendo
pale per la scelta della Sede di esecuzione. a parità di qualità quelli che applicano i costi più bassi, che ne curerà l’esecuzione presso le Sedi di
3. Individuazione della Sede di esecuzione fra quelle che offrono le medesime condizioni: se al punto Esecuzione da questi selezionate.
precedente sono state selezionate più sedi, il Gestore sceglie la Sede di esecuzione dove il Gestore
sostiene i costi più bassi per l’esecuzione dell’ordine 5.2.2 Ordini caratterizzati dall’obiettivo di perseguire la maggiore probabilità di esecuzione:
In talune condizioni di mercato, ad esempio per scarsa liquidità, ovvero quando per la natura/di-
5.1.2 Ordini in modalità “curando”/trasmissione dell’ordine: mensione dell’ordine è opportuno privilegiare le possibilità che l’ordine sia integralmente eseguito, il
Si tratta di una strategia di esecuzione nella quale, comunque al fine di perseguire il miglior risultato criterio per la valutazione della best execution insiste sulla percentuale di esecuzione / regolamento
pos- sibile in termini di “corrispettivo totale”, assume particolare rilevanza il fattore prezzo anche a degli ordini disposti. In tali casi, il Gestore può eseguire direttamente l’operazione presso l’Intermedia-
fronte di un possibile maggior costo di esecuzione. Si tratta di una strategia per la quale è, a seconda rio (market maker o altro negoziatore in conto proprio) che è disponibile ad eseguire l’intero ordine
dei casi, rilevante: al miglior prezzo.
• il momento di esecuzione in funzione dell’aspettativa che il Gestore può avere sull’andamento del
prezzo nel corso della giornata di negoziazione; 5.3 Obbligazioni quotate e non quotate
• l’esecuzione dell’ordine ad un prezzo ritenuto soddisfacente e/o in funzione dei volumi scambiati
sulle sedi di negoziazione; 5.3.1 Ordini in situazioni normali di mercato/che non richiedono particolari modalità di esecuzione:
• l’esecuzione dell’ordine indipendentemente dalle condizioni di mercato. In via generale, e salvo il caso di istruzioni specifiche, con riferimento agli ordini aventi ad oggetto i
suddetti strumenti, il Gestore adotta un modello dinamico di selezione della Sede di esecuzione più
A tal fine il Gestore trasmette gli ordini direttamente agli Intermediari Esecutori selezionati, tra quelli conveniente ove concludere l’ordine (Best Execution dinamica).
in grado di assicurare in modo duraturo la più elevata qualità di esecuzione, nei termini sopra indicati, Tale Best Execution dinamica prevede che il processo di selezione della Sede di esecuzione si svolga
preferendo a parità di qualità quelli che applicano i costi più bassi. Tra gli elementi considerati nella secondo fasi distinte:
valutazione degli Intermediari Esecutori in tale modalità rilevano anche l’assistenza prestata e le infor- 1) Individuazione delle Sedi di esecuzione sulle quali è trattabile lo strumento finanziario oggetto
mazioni fornite al Gestore nel corso dell’esecuzione. dell’ordine: il gestore, a fronte dell’insieme delle Sedi di esecuzione connesse, seleziona quelle utiliz-
zabili per l’ordine avendo riguardo ai parametri dell’ordine che possono rendere inutilizzabili alcune
5.2 ETF, diritti di sottoscrizione, certificates, warrant e covered warrant, derivati quotati delle Sedi di esecuzione
2) Selezione fra le possibili Sedi di esecuzione di quella che presenta le migliori condizioni: se al punto
5.2.1 Ordini in situazioni normali di mercato/che non richiedono particolari modalità di esecuzione: precedente sono state selezionate più sedi, l’Ufficio competente seleziona quella che presenta le
In via generale, e salvo il caso di istruzioni specifiche, con riferimento agli ordini aventi ad oggetto i migliori condizioni in base ai seguenti parametri:
suddetti strumenti, il Gestore adotta un modello dinamico di selezione della Sede di esecuzione più a. Corrispettivo totale;
conveniente ove concludere l’ordine (Best Execution dinamica). b. Probabilità di esecuzione;
Tale Best Execution dinamica prevede che il processo di selezione della Sede di esecuzione si svolga c. Velocità di esecuzione.
secondo fasi distinte: In generale, salvo il caso di Istruzioni specifiche, il criterio del corrispettivo totale è il criterio princi-
1) Individuazione delle Sedi di esecuzione sulle quali è trattabile lo strumento finanziario oggetto pale per la scelta della Sede di esecuzione.
dell’ordine: il Gestore, a fronte dell’insieme delle Sedi di esecuzione connesse, seleziona quelle utiliz- 3) Individuazione della Sede di esecuzione fra quelle che offrono le medesime condizioni: se al punto
zabili per l’ordine avendo riguardo ai parametri dell’ordine che possono rendere inutilizzabili alcune precedente sono state selezionate più sedi, il Gestore sceglie la Sede di esecuzione dove il Gestore
delle Sedi di esecuzione sostiene i costi più bassi per l’esecuzione dell’ordine
2) Selezione fra le possibili Sedi di esecuzione di quella che presenta le migliori condizioni: se al punto
precedente sono state selezionate più sedi, il Gestore seleziona quella che presenta le migliori con- In alternativa, il Gestore, tenendo in considerazione anche la dimensione dell’ordine e con l’obiettivo di
dizioni in base ai seguenti parametri: perseguire la Best Execution, può scegliere di trasmettere gli ordini tramite canali informatici o diret-
a. Corrispettivo totale; tamente al Negoziatore che ne curerà l’esecuzione presso le Sedi di Esecuzione, tra quelli in grado di
b. Probabilità di esecuzione; assicurare in modo duraturo la più elevata qualità di esecuzione, preferendo a parità di qualità quelli
c. Velocità di esecuzione. che applicano i costi più bassi da questi selezionate.
In generale, salvo il caso di Istruzioni specifiche, il criterio del corrispettivo totale è il criterio princi-
pale per la scelta della Sede di esecuzione.

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5.3.2 Ordini caratterizzati dall’obiettivo di perseguire la maggiore probabilità di esecuzione: 9. Elenco degli Intermediari Negoziatori e Sedi di Esecuzione identificati
per le operazioni su strumenti finanziari obbliga- zionari caratterizzati da scarsa liquidità o illiquidi, Di seguito si riporta - ai sensi del Regolamento Intermediari - l’elenco dei soggetti identificati per la tra-
ovvero quando la natura/dimensione dell’ordine lo richiede ed anche con riferimento alla rapidità di smissione e/o l’esecuzione degli ordini nell’ambito della prestazione del servizio di gestione di portafogli.
esecuzione, il Gestore procede a chiedere ad almeno tre intermediari (market maker o altro nego- La lista qui riportata può non essere esaustiva, in quanto il Gestore può selezionare altri intermediari in
ziatore in conto proprio) una quotazione per lo specifico ordine, fissando un tempo massimo per la circostanze particolari, qualora ciò sia comunque necessario per raggiungere il miglior risultato possibile
risposta ed esegue l’operazione presso l’Intermediario che è disponibile ad eseguire l’intero ordine al per i patrimoni gestiti per conto dei Clienti.
miglior prezzo.
- Azioni e titoli assimilabili (rientrano in tale categoria i diritti di sottoscrizione, i certificates, i warrant
6. Istruzioni specifiche del Cliente e i covered warrant, i derivati quotati, gli ETF):
Gli ordini impartiti dai Clienti nell’ambito di un contratto di gestione di portafogli vengono eseguiti dal
Gestore secondo le modalità previste per la corrispondente tipologia di strumento finanziario. Ove ciò Intermediari negoziatori:
non fosse possibile in quanto la tipologia dell’ordine, il momento in cui è stato ricevuto o lo strumento • Mps Capital Services
finanziario che ne è oggetto non sono compatibili con le strategie definite o con gli intermediari o i • Intermonte S.i.m.
luoghi di esecuzione individuati, il Gestore provvede all’esecuzione secondo le modalità che consentono • Morgan Stanley International Ltd
di ottenere il miglior interesse del Cliente, che per i Clienti al dettaglio è determinato in termini di corri- • Ubs Investment Ltd
spettivo totale. • Merril Lynch
Qualora il Cliente fornisca istruzioni sulle modalità di esecuzione, il Gestore si attiene alle istruzioni rice- • JPM
vute e si conformerà alla Strategia solo per quelle componenti dell’ordine non coperte dalle indicazioni • Deutsche Bank
ricevute; le istruzioni del Cliente potrebbero infatti impedire di adottare le misure previste nella Strategia, • Societe Generale
limitatamente agli elementi oggetto delle istruzioni stesse. • Main First
• Banca Akros
7. Principi generali adottati nella gestione degli ordini • Goldman Sachs
Nell’esecuzione e trasmissione di ordini per conto dei Clienti a cui presta il servizio di gestione di porta- • Equita SIM
fogli, il Gestore dichiara di tenere un compor- tamento equo rispetto agli interessi propri, di altri Clienti • Kepler Capital Markets
e di attenersi a quanto previsto dalla normativa vigente.
In particolare, Il Gestore si impegna a trattare gli ordini in maniera rapida, corretta ed efficiente e si ri- Sedi di esecuzione:
serva, inoltre, la possibilità di trattare un ordine di portafoglio gestito in aggregazione con gli ordini di • Commerzbank Frankfurt
altri portafogli gestiti, a condizione che tale modalità di trattazione non pregiudichi gli interessi di uno • Bloomberg MTF
qualsiasi dei portafogli gestiti i cui ordini vengano aggregati e fermo restando che il Gestore ha adottato • Mps Capital Services
ed applica efficacemente procedure informatiche idonee ai fini di una corretta ripartizione degli ordini • Intermonte S.i.m.
aggregati, anche nel caso di una esecuzione parziale degli ordini stessi. • Morgan Stanley International Ltd
• Ubs Investment Ltd
8. Intermediari Esecutori • Merril Lynch
Il Gestore verifica tempo per tempo la qualità dell’esecuzione realizzata dalle sedi raggiunte, in modo • JP Morgan
da identificare e, se del caso, correggere eventuali carenze nella Strategia di esecuzione e trasmissione • Deutsche Bank
adottata. • Societe Generale
• Main First
Il Gestore, inoltre, verifica che nel tempo la politica di esecuzione degli ordini riportata nelle Strategie • Banca Akros
di esecuzione di riferimento dagli Intermediari Negoziatori, si mantenga coerente con quanto previsto • Goldman Sachs
dalla presente Strategia di esecuzione e trasmissione. La Banca valuta tempo per tempo l’importanza • Equita SIM
dei fattori di esecuzione e la loro corrispondenza ai principi della presente Strategia e, in conseguenza • Banca IMI
dei controlli effettuati, verifica la capacità delle Sedi di esecuzione selezionate dagli Intermediari Nego- • Kepler Capital Markets
ziatori di garantire l’ottenimento in modo duraturo del miglior risultato possibile per i patrimoni gestiti. • Banca Aletti

La Banca riesamina le misure adottate e la Strategia con periodicità almeno annuale nonché ogni qual- - Obbligazioni, quotate e non quotate:
volta ciò sia reso necessario dal verificarsi di circostanze rilevanti, tali da influire sulla capacità di ottenere
in modo duraturo il miglior risultato possibile nell’esecuzione degli ordini della Clientela. Intermediari Negoziatori:
• Mps Capital Services
• Intermonte S.i.m.
• Goldman Sachs

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Sedi di Esecuzione: Su richiesta del Cliente, la Banca fornirà gli elementi necessari per dimostrare la conformità dell’esecu-
• Mps Capital Services zione dell’operazione alla propria politica di strategia di trasmissione degli ordini.
• Bloomberg MTF
• Bondvision Europe MTF 2. Condizioni Generali per la Gestione degli Ordini dei Clienti
• Morgan Stanley International Ltd Nella trattazione degli ordini, la Banca applica misure che assicurano una trasmissione rapida, equa,
• Merrill Lynch International Ltd corretta ed efficiente rispetto ad altri ordini di Clienti e agli interessi di negoziazione della Banca stessa.
• Deutsche Bank La Banca tratta gli ordini equivalenti dei Clienti in successione e con prontezza a meno che le caratte-
• Natixis ristiche dell’ordine e le condizioni di mercato prevalenti lo rendano impossibile o gli interessi dei Clienti
• Societe Generale richiedano di procedere diversamente.
• Barclays In caso di difficoltà rilevanti che potrebbero influire sulla corretta esecuzione degli ordini la Banca infor-
• Jp Morgan ma il Cliente non appena viene a conoscenza di tali difficoltà.
• Banca Akros
• Banca IMI 3. Misure per l’esecuzione degli ordini alle condizioni più favorevoli per il Cliente
• Ing Bank In via generale, al fine di migliorare il livello dei servizi offerti alla propria Clientela, la Banca ha previsto
• Citigroup Global di trasmettere gli ordini di compravendita ricevuti ad intermediari specializzati (Intermediari Esecutori),
• Royal Bank of Scotland selezionati in funzione della capacità, verificata nel tempo dalla Banca stessa, di ottenere in maniera
• Goldman Sachs duratura la best execution, avendo riguardo ai seguenti fattori:
• Intermonte S.i.m. - prezzo;
• Ubs Investment Ltd - costi;
• HSBC - rapidità;
• Unicredit - probabilità di esecuzione e regolamento;
• Jefferies - dimensione dell’ordine;
• Octo Finances - natura dell’ordine;
• Banca Aletti - ogni altro fattore rilevante.

- Intermediario di backup: Per stabilire l’importanza relativa dei suddetti fattori gli Intermediari esecutori selezionati dalla Banca
tengono conto dei seguenti criteri:
NEXI - caratteristiche del Cliente della Banca, compresa la sua classificazione come Cliente al dettaglio o
Cliente professionale;
2.2 Informativa sulla strategia di trasmissione degli ordini nell’ambito degli altri servizi offerti dalla - caratteristiche dell’ordine e degli strumenti finanziari;
- caratteristiche delle sedi di esecuzione alle quali l’ordine può essere diretto.
banca
In particolare, laddove l’ordine da eseguire riguardi un Cliente classificato al dettaglio dalla Banca, l’in-
1. Introduzione termediario esecutore determinerà il miglior risultato possibile in ragione del cosiddetto “corrispettivo
Le normative di fonte europea e nazionale in materia di intermediazione impongono agli intermediari totale”, rappresentato dal prezzo degli strumenti finanziari e dai costi connessi all’esecuzione.
che prestano i servizi di esecuzione/ricezione e trasmissione degli ordini l’obbligo di adottare le misure
sufficienti per ottenere il miglior risultato possibile per la propria Clientela. Con riferimento a tale tipologia di Clientela, infatti, la normativa prevede che i fattori diversi da prezzo
In conformità con la citata normativa, la presente Informativa sulla strategia di trasmissione degli ordini e costi possono essere presi in considerazione soltanto a condizione che essi risultino strumentali al
(di seguito, la “Strategia”) descrive in maniera sintetica le misure, i meccanismi e le procedure adottati raggiungimento del miglior risultato possibile per il Cliente in caso di ordini che presentino esigenze di
dalla Banca al fine di offrire alla propria Clientela al dettaglio e professionale una qualità di esecuzione esecuzione peculiari connesse a quantitativi di negoziazione, liquidità del relativo mercato, presenza di
ottimale (c.d. best execution) degli ordini relativi alla compravendita di strumenti finanziari. size minime, etc.
Il processo realizzato è in grado di ottenere la best execution per la generalità degli ordini trattati, fermo Per esempio nei mercati caratterizzati da una rilevante volatilità dei prezzi, possono essere considerati
restando che in relazione a singoli ordini il risultato finale dell’esecuzionepuò essere negativamente in- particolarmente rilevanti la rapidità e la probabilità di esecuzione e di regolamento, oppure in mercati
fluenzato da cause e circostanze esterne alla Banca. caratterizzati da scarsa liquidità, il solo fatto di ottenere l’esecuzione dell’ordine può costituire il miglior
Quanto rappresentato nella presente Informativa sulla Strategia si applica agli ordini diversi da quelli su risultato possibile per il Cliente.
Derivati OTC, ricevuti dalla clientela nell’ambito del servizio di ricezione e trasmissione ordini, indipen-
dentemente dal mezzo (es. internet, telefono, ordine tramite consulente finanziario) utilizzato dal cliente Per quanto riguarda i Clienti classificati come professionali, nonostante la normativa non imponga di
per la trasmissione. indirizzare l’esecuzione degli ordini in ragione del corrispettivo totale, la Banca ritiene che tale parametro
sia comunque rilevante poiché, nell’ottica generale di aumentare l’efficienza del mercato ed assicurare

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protezione alla Clientela, prezzo e costi assumono un’importanza relativa elevata, sebbene in specifiche In tal caso la Banca e l’Intermediario Esecutore soddisfano i rispettivi obblighi di best execution sem-
circostanze, tenuto conto della specificità di particolari ordini, altri fattori potranno essere ritenuti pri- plicemente attenendosi alle istruzioni del Cliente, non essendo ad essi imputabile l’eventuale mancato
mari. perseguimento del miglior risultato possibile. Widiba evidenzia che attenersi a tali istruzioni può pregiu-
dicare l’ottenimento del “miglior risultato possibile” per il Cliente.
Nella scelta delle sedi di esecuzione, la Banca consente agli Intermediari Esecutori di negoziare al di fuori Tuttavia, il fatto che il Cliente abbia impartito istruzioni specifiche riguardanti una parte o un aspetto
di una sede di negoziazione quale un mercato regolamentato, un sistema multilaterale di negoziazione soltanto dell’ordine non solleva la Banca e l’Intermediario Esecutore dai loro obblighi di trasmissione/
(MTF) o un sistema organizzato di negoziazione (OTF), anche in contropartita diretta o con altri nego- esecuzione per quanto riguarda le eventuali altre parti o aspetti dell’ordine non interessati da tali istru-
ziatori in conto proprio, a condizione che l’esecuzione secondo tali modalità ottenga condizioni pari o zioni specifiche.
migliorative rispetto a quelle ottenibili sulle altre sedi di esecuzione previste dall’Intermediario Esecutore.
6. Inapplicabilità della best execution
In ogni caso, considerando anche che ciò potrebbe comportare ulteriori rischi per la clientela quali ad Gli obblighi e le regole di condotta concernenti la disciplina della best execution non si applicano ai
esempio quello di controparte, per la negoziazione di strumenti finanziari al di fuori di una sede di nego- Clienti che rientrano nella categoria delle “Controparti Qualificate”
ziazione – per i quali sia disponibile la quotazione su un mercato regolamentato, un sistema multilaterale Nel caso in cui si verifichino interruzioni nella normale operatività del mercato oppure i sistemi esterni
di negoziazione (MTF) o un sistema organizzato di negoziazione (OTF) o un altro mercato di riferimento o interni utilizzati per realizzare la Strategia siano inutilizzabili per guasti e malfunzionamenti imprevisti,
equivalente – la Banca raccoglie il preventivo consenso della Clientela, anche in via generale all’atto della cause di forza maggiore non imputabili alla Banca, la Strategia potrebbe non essere rispettata per ordini
sottoscrizione del contratto per la prestazione dei servizi di investimento. che comportano tra i fattori considerati la rapidità di esecuzione.

4. Gli Intermediari Esecutori 7. Verifica della qualità dell’esecuzione ed aggiornamento della Strategia.
Al fine di consentire in maniera più efficace l’ottenimento della best execution, la Banca ha deciso di La Banca verifica tempo per tempo la qualità dell’esecuzione realizzata dall’Intermediario Esecutore, in
concentrare la trasmissione delle diverse tipologie di ordini – come dettagliato nell’Annex 1 - su un unico modo da identificare e, se del caso, correggere eventuali carenze nella Strategia.
Intermediario Esecutore, MPS Capital Services Spa (di seguito MPS CS), appartenente al Gruppo MPS, La Banca, inoltre, verifica che nel tempo la politica di esecuzione degli ordini riportata dall’Intermediario
altamente qualificato, selezionato oltre che in ragione delle competenze sviluppate e della capacità di Esecutore MPS CS nella propria Strategia di esecuzione si mantenga coerente con quanto previsto dalla
ottenere in maniera duratura la best execution, anche nell’ottica di rafforzare all’interno del Gruppo MPS presente Strategia di trasmissione.
la capacità di offrire in autonomia alla Clientela servizi per i quali, in talune circostanze, la continuità e la La Banca valuta tempo per tempo l’importanza dei fattori di esecuzione e la loro corrispondenza ai
flessibilità possono rappresentare un valore aggiunto. principi della presente Strategia e, in conseguenza dei controlli effettuati, verifica la capacità delle sedi
di esecuzione selezionate dall’Intermediario Esecutore unico di garantire l’ottenimento in modo duraturo
In particolare, tale scelta consente la migliore interazione dei sistemi informativi tra intermediario rice- del miglior risultato possibile per il cliente.
vente/trasmettitore ed intermediario esecutore con una gestione integrata ed un maggiore presidio
complessivo dei processi sottostanti. Al riguardo, la riconducibilità dell’Intermediario Esecutore al Grup- La Banca riesamina le misure adottate e la Strategia con periodicità almeno annuale nonché ogni qual-
po MPS permette altresì la possibilità di assicurare in ogni fase la coerenza tra la strategia di ricezione e volta ciò sia reso necessario dal verificarsi di circostanze rilevanti, tali da influire sulla capacità di ottenere
trasmissione degli ordini posta in essere dalla Banca e la corrispondente strategia di esecuzione adotta- in modo duraturo il miglior risultato possibile nell’esecuzione degli ordini della Clientela. La Banca comu-
ta da MPS CS (disponibile sul sito www.mpscapitalservices.it/Trasparenza/) nica alla Clientela eventuali modifiche rilevanti apportate alla Strategia di Trasmissione e/o alla lista degli
Intermediari Esecutori e provvede ad aggiornare il proprio sito web al fine di assicurare che la Strategia
MPS CS, una volta ricevuti gli ordini dalla Banca provvederà alla loro trattazione secondo quanto stabilito inclusiva della lista degli Intermediari Esecutori ivi pubblicata corrisponda sempre all’ultima versione
dalla propria Strategia la cui sintesi è disponibile su sito www.mpscapitalservices.it/ Trasparenza/,, o su tempo per tempo in vigore.
richiesta, presso le unità organizzative di rete della Banca.
Possono tuttavia costituire eccezioni alla trasmissione degli ordini a MPS CS le seguenti casistiche: 8. Aggregazione degli ordini
• istruzioni specifiche della Clientela riguardanti modalità di trattazione degli ordini o strumenti finan- Nell’interesse della Clientela, normalmente la Banca non procede all’aggregazione degli ordini ricevuti.
ziari per i quali MPS CS non sia in grado, in via di eccezione, di svolgere il servizio di esecuzione, ren- Tuttavia, la Banca si riserva la possibilità di aggregare gli ordini qualora ciò risulti vantaggioso per i Clien-
dendo necessario il ricorso ad intermediari terzi; ti, evitando che l’aggregazione vada a discapito di uno qualsiasi dei Clienti stessi ed in conformità con
• impossibilità sopravvenuta per MPS CS di assicurare la corretta gestione degli ordini e l’ottenimento quanto previsto dalla vigente normativa.
della best execution. Al riguardo al fine di assicurare la continuità operativa in ogni contesto, resta fer- In ogni caso, prima di procedere all’assegnazione, la Banca ripartisce correttamente gli ordini aggregati
ma la possibilità della Banca di avvalersi di intermediari esecutori diversi da MPS CS, nell’impossibilità e le operazioni, con particolare riguardo alle modalità con cui il volume e il prezzo degli ordini determi-
di operare di quest’ultima. nano le assegnazioni e il trattamento delle esecuzioni parziali.

5. Istruzioni specifiche del Cliente


Qualora il Cliente impartisca istruzioni specifiche sulle modalità con le quali il suo ordine deve essere
eseguito o trasmesso, la Banca trasmette l’ordine all’Intermediario Esecutore chiedendo di rispettare
nell’esecuzione le istruzioni ricevute.

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Annex 1
- Azioni, titoli e derivati Italia: azioni e titoli assimilabili (comunque diversi da obbligazioni e titoli di
debito) i cui mercati di riferimento primari sono i Mercati Regolamentati e MTF italiani (rientrano in
tale categoria i diritti di sottoscrizione, i certificates, i warrant e i covered warrant, le obbligazioni
convertibili, i derivati quotati, i fondi chiusi quotati, gli ETF) -
MPS Capital Services Banca per le Imprese S.p.A
- Azioni e titoli esteri: azioni e titoli assimilabili (comunque diversi da obbligazioni e titoli di debito)
i cui mercati di riferimento primari sono i Mercati Regolamentati e MTF esteri (rientrano in tale
categoria i diritti di sottoscrizione, i certificates, i warrant e i covered warrant, le obbligazioni con-
vertibili, i derivati quotati, i fondi chiusi quotati, gli ETF)
MPS Capital Services Banca per le Imprese S.p.A.
- Obbligazioni: obbligazioni e titoli di debito, italiani ed esteri, quotati e non quotati
MPS Capital Services Banca per le Imprese S.p.A.

La sintesi della strategia di esecuzione adottata da MPS CS è disponibile nella sezione “Disciplina MIFID”
della pagina “Trasparenza” del sito di MPSCS (http://www.mpscapitalservices.it/Trasparenza/).

Apponendo la propria sottoscrizione in calce al Questionario MiFID ed alla Nota Informativa sui Ser-
vizi di Investimento e Accessori, il Cliente:
• dichiara di aver letto la predetta Nota Informativa e di averne compreso tutti i contenuti;
• dichiara che le informazioni, i dati e le dichiarazioni rilasciate alla Banca nel Questionario MiFID per
ottemperare alla normativa sui servizi di investimento sono complete, veritiere e corrette nella piena
consapevolezza che le omissioni o il rilascio di false informazioni solleva la Banca da qualsivoglia re-
sponsabilità.
• si impegna ad informare tempestivamente la Banca nel caso di modifiche dei dati, delle informazioni,
nonché delle condizioni e delle dichiara- zioni rilasciate alla Banca intervenute successivamente alla
sottoscrizione del presente Questionario.

IL CLIENTE DICHIARA DI AVER LETTO LA PRESENTE NOTA E DI AVERNE COMPRESO TUTTI I


CONTENUTI.

Data e Luogo Firma

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