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Settimanale di Preghiera Domenica 9 Febbraio 2020 - V Tempo Ordinario anno XXII N° 928

Non di solo Pane


Apostolato
della preghiera
Sale e luce
Il cristiano deve avere un atteggiamento di umiltà: cercare di essere
sale e luce. Essere sale per gli altri, luce per gli altri, perché il sale
Febbraio non insaporisce se stesso ma sta sempre al servizio. E così anche la
luce non illumina se stessa in quanto è sempre al servizio. Sale per
Primo Venerdì 07/02 gli altri, perciò, è la missione del cristiano: piccolo sale che aiuta ai
pasti, ma piccolo. Del resto al supermercato il sale si vende non a
tonnellate, ma in piccoli sacchetti: è sufficiente. E poi il sale non si
vanta di se stesso perché non serve a se stesso: e sempre è lì per aiu-
tare gli altri, aiutare a conservare le cose, a insaporire le cose. Una
semplice testimonianza. Il cristiano perciò deve essere sale e poi
anche luce. E la luce non illumina se stessa: no, la luce illumina gli
altri, è per gli altri, è per la gente, è per aiutarci nelle ore di notte, di
buio.
Papa Francesco

Offerta quotidiana to Santo che ha guidato Gesù sia la mia guida e la


Cuore divino di Gesù, mia forza oggi, affinchè io possa essere testimone
del tuo amore. Con Maria, la madre del Signore e
io ti offro per mezzo
della Chiesa, prego specialmente per le intenzioni
del Cuore Immacolato di Maria, che il Santo Padre raccomanda alla preghiera di
Madre della Chiesa, tutti i fedeli in questo mese.
in unione al Sacrificio eucaristico,
le preghiere, le azioni,
le gioie e le sofferenze Intenzione affidata dal Papa
di questo giorno, Per l'evangelizzazione
in riparazione dei peccati, Preghiamo affinchè il clamore dei fratelli migranti,
caduti nelle mani di trafficanti senza scrupoli, si
per la salvezza di tutti gli uomini,
ascoltato e considerato.
nella grazia dello Spirito Santo,
e dai Vescovi
a gloria del divin Padre. Perché il dono della vita, in ogni sua fase, sia
accolto, tutelato e servito con gioioso stupore e
santo rispetto.
Intenzioni mese di Febbraio
Intenzioni del Vescovo Pierantonio
Dio, nostro Padre, io ti offro tutta la mia giornata. Ti Perché i giovani, per grazia di Dio, diano compi-
offro le mie preghiere, i pensieri, le parole, le azioni, mento al loro desiderio di vita, conoscano sempre
le gioie e le sofferenze in unione con il cuore del tuo più il volto amorevole di Cristo, camminino nella
Figlio Gesù Cristo, che continua a offrirsi luce della fede e infondino al mondo la speranza.
nell’Eucaristia per la salvezza del mondo. Lo Spiri-

Non di solo pane Tempo Ordinario - Numero 928 pagina 2


Santi del giorno: San Marone, eremita; san Rinal-
do di Nocera Umbra, vescovo.

“Cerco ogni giorno di imparare l’arte di unire e mai del


separare per far stare dentro al mio cuore tutto e tutti
senza alcuna distinzione.” (Sara Giommoni)
Domenica
Febbraio
5^settimana Tempo Ordinario
9
TO

Il Santo del giorno: santa Apollonia


Parola di Dio
Ciò in cui crediamo definisce chi siamo veramente, ecco perché
in briciole
per i cristiani rinunciare alla fede significa di fatto rinnegare se
stessi. Un esito che per i martiri di tutti i tempi è sempre stato
inacettabile, a tal punto che santa Apollonia scelse di rinunciare
Aprire il cuore e la vita a alla propria vita, piuttosto di essere costretta a pronunciare paro-
chi ne ha bisogno le sacrileghe. Nata ad Alessandria d'Egitto nel III secolo, nel 248
Pagina curata da Don Luciano V. M. si trovò in mezzo a una persecuzione particolarmente cruenta. Il
“Non consiste forse, il digiuno che voglio, suo martirio è descritto nella “Historia ecclesiastica” di Eusebio
nel dividere il pane con l’affamato,
nell’introdurre in casa i miseri, senza tet- di Cesarea, che cita una lettera di san Dionigi di Alessandria, te-
to…....” stimone dei fatti. Apollonia, che probabilmente non era giovane
(Is 58,7-10) ma era un'autorevole cristiana anziana, venne catturata e le ven-
A volte capita di pensare che nero strappati i denti. Poi fu acceso un fuoco con la minaccia di
Dio non ascolta le nostre pre-
ghiere, nonostante i tanti nostri gettarla tra le fiamme: piuttosto che abiurare la donna preferì get-
fioretti, le nostre tante novene, i tarsi nel rogo e morire.
nostri sacrifici. Il profeta Isaia
pone il dito nella piaga: se il Si-
gnore non ti ascolta è perché
neanche tu ascolti la preghiera,
spesso muta, del povero che ti è
accanto. Noi così tanti religiosi Vangelo Mt 5,13-16: “ Così risplenda
siamo portati a pensare che il la vostra luce davanti agli uomini, per-
digiuno gradito a Dio è solo un ché vedano le vostre opere buone e
sacrificio tutto nostro, fatto se- rendano gloria al Padre vostro che è
condo il nostro calcolo. Il profe- nei cieli».
ta Isaia ci mette in guardia da
questa tentazione. Se il tuo digiu- In quel tempo, Gesù disse ai suoi
no non ti porta ad aprire il cuore discepoli: «Voi siete il sale della ter-
e la vita a chi è nel bisogno, allo- ra; ma se il sale perde il sapore, con
ra quel digiuno non ha nulla di
sacro. Più che rinunciare al cibo che cosa lo si renderà salato? A
siamo chiamati a condividerlo, null'altro serve che ad essere gettato
più che invocare leggi che garan- via e calpestato dalla gente. Voi sie-
tiscono una più giusta divisione te la luce del mondo; non può resta-
dei beni, iniziare a risolvere il
problema concreto di quel mise-
re nascosta una città che sta sopra
ro che abita sul nostro stesso un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il mog-
pianerottolo, nella nostra parroc- gio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella
chia, nel nostro quartiere….Case casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché
per tutti ma la mia casa resta si- vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro
gillata a tutti. Dignità per tut-
ti ...ma quanto mi abita dentro che è nei cieli».
quel san Martino che divise il
suo mantello con il povero?

Non di solo pane Tempo Ordinario - Numero 928 pagina 3


Sale e luce del mondo meditazione di Don Luciano - Parroco di Bovegno

Il sale era uno degli ele- to, di un pizzico di prestigio tenue luce, un delicato sapo-
menti fondamentale ai tempi vendiamo la nostra dignità, re. Siamo chiamati ad essere
di Gesù: insaporiva i cibi, barattiamo i valori profondi luce e sale, uomini che vivo-
preservava dalla putrefazione che danno sapore, senso alla no nella libertà dei figli e non
e, in ambito propriamente nostra vita. I soldi svanisco- nella sudditanza dei servi. Se
religioso, veniva unito ai sa- no, la carriera viene meno e vendiamo, come Esaù, que-
crifici di oblazione (Lv 2,13; coloro a cui avevamo vendu- sta dignità per un piatto di
Ez 43,24). Nel caso in cui il to la nostra dignità ci calpe- lenticchie perderemo luce,
sale avesse perduto il proprio stano, ci gettano nel tetro sapore e saremo calpestati
sapore (eventualità plausibile, angolo del dimenticatoio. Di- dagli uomini. In questa otti-
dato che il sale veniva ricava- ventiamo nulla, polvere. Ge- ca diventa ancora più affasci-
to con tecniche imperfette sù non ci offre una manciata nante e dolce l’insegnamento
che ne compromettevano di soldi, un conto in banca, di Gesù: “Beati i poveri di
talvolta la qualità), non pote- una carriera folgorante, la spirito, perché di essi è il re-
va che esser «gettato via e sottile suggestione di un sub- gno dei Cieli”. Non può ri-
calpestato». Calpestato dagli dolo potere che ci fa spro- manere nascosta la dignità di
uomini: questo è il destino fondare nel baratro della figli, la sorprendente novità
del sale che perde il sapore. “propria ragione” da imporre di una nuova fratellanza.
Lo stesso discorso vale per ad ogni costo; egli ci riveste don Luciano
me, per te, tutte le volte che, di una nuova dignità, ci dona
in nome di un facile guada- gli abiti splendenti di una vita
gno, di un piccolo tornacon- semplice ma che irradia una

Preghiamo la Contemplo: La vita è vuota?


Parola

La vita può anche apparente- svela il senso vero dell’esistenza.


Dio mio, luce dei mente essere coronata da vari Per questo abbiamo bisogno di
ciechi e virtù dei de-
boli, volgi la tua at- successi politici ed economici. rimanere in Gesù, in modo pie-
tenzione sulla mia Può anche su scitare no e globale. Abbiamo bisogno
anima e ascolta chi l’ammirazione del mondo e dei di rimanere nella sua vita divina.
grida dall’abisso. O
posteri. Ma di fronte a Dio è Abbiamo bisogno di rimanere
Signore, compi la tua
opera in me. Ecco, la vuota, se non è vissuta in Cristo. nel suo Amore.
tua voce è la mia gio- Non è possibile dare una rispo- Cristo è sorgente di vita nuova e
ia, la tua voce è per sta ai supremi interrogativi che il cristiano vive una relazione
me sopra ogni dol-
cezza. ci portiamo dentro (che senso vitale con lui.
ha la mia vita? Dove sto andan- (C. Rocchetta, Chiamati, p.63)
(sant’Agostino, Le Con-
fessioni, XI, 2,3). do? Perchè la morte? Perché la
sofferenza? Perché il male nel
mondo?) senza Cristo. Cristo ci

Non di solo pane Tempo Ordinario - Numero 928 pagina 4


Santi del giorno: San Silvano di Terracina, vesco-
vo; beato Alojzije Viktor Stepinac, vescovo.

“Nel mondo si farebbe molto poco del male se il


male non fosse mai compiuto in nome del bene”.
(M. V. Ebner-Eschenbach)
Lunedì
Febbraio
10
5^ settimana Tempo Ordinario

TO

Il Santo del Giorno: santa Scolastica


Parola di Dio Non c'è cosa al mondo della quale valga la pena parlare
in briciole se non di Dio e del suo infinito amore. Per santa Scola-
stica, sorella di san Benedetto da Norcia, questa verità
aveva un tale valore da diventare parte della Regola che
Avere un’autentica amici- volle per il "suo" monastero. A lei, infatti, si deve la na-
zia con Dio scita del ramo femminile dell'Ordine Benedettino. Nata
Pagina curata da Don Luciano V. M.
Salomone disse:” ...ho voluto costruirti una
a Norcia attorno al 480, fu mandata con il fratello a Ro-
casa eccelsa, un luogo per la tua dimora in ma per gli studi, ma la vita dissoluta della città spinse en-
eterno.” trambi verso il romitaggio. Scolastica seguì il fratello pri-
(Re 8,1-7.9-13) ma a Subiaco e poi nei pressi di Montecassino: fondò il
Il desiderio del defunto re Da- monastero di Piumarola e una volta all'anno s'incontrava
vide ormai si è realizzato, gra- con Benedetto a metà strada. Gregorio Magno, nei suoi
zie all’intraprendenza di suo "Dialoghi" descrive l'ultimo commovente colloquio tra i
figlio Salomone, il quale dietro due fratelli. Tre giorni dopo Scolastica morì: era il 10
a indicazioni del padre costrui- febbraio 547.
sce un tempio; tale tempio ver-
rà ricordato nei secoli a venire
come il più bello e maestoso
luogo di culto mai costruito a
Dio. Eppure, anche quella ma- Vangelo Mc 6,53-56: “ ...e quanti lo
gnificenza verrà distrutta quan- toccavano venivano salvati.”
do Gerusalemme verrà rasa al In quel tempo, Gesù e i suoi di-
suolo dai caldei ed il popolo
verrà deportato a Babilonia. Le
scepoli, compiuta la traversata fi-
opere più grandi dell’uomo, no a terra, giunsero a Gennèsaret
anche se fatte per Dio, per una e approdarono. Scesi dalla barca,
serie di motivi sono sempre la gente subito lo riconobbe e, ac-
destinate a finire. Ciò che inve- correndo da tutta quella regione,
ce resta per sempre è la fede in
cominciarono a portargli sulle ba-
Lui; per esercitare quella non
c’è bisogno di luoghi grandiosi; relle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse. E là
basta avere il desiderio di ado- dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i
rare Dio in spirito e verità, e malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno
questo basta per avere il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano
un’autentica amicizia con Dio. salvati.

Non di solo pane Tempo Ordinario - Numero 928 pagina 5


Sceglie di lasciarsi toccare, il Signore….. Pagina curata da don Luciano

perde sangue, dai malati. ta.


Avvolto nelle mani, vol- Si compromette, si con-
to, capelli, lacrime, pro- tagia.
fumo della peccatrice. Rivelando l’uomo come
Toccato dal discepolo mistero toccante, degno
amato alla cena. di essere abbracciato, bi-
Baciato da Giuda. sognoso di essere guari-
Afferrato per essere ar- to, risuscitato.
restato. E io?
Sceglie di lasciarsi tocca- Sputato, incoronato, in- Quanto sento che tocca
re, il Signore. Toccato chiodato. a me?
dai primi vestiti che ne Attraversato nel costato Quanto mi lascio tocca-
hanno fasciato la carne. dalla mano di Tommaso. re?
Portato al tempio dai ge- Contatti che dicono ur-
nitori, preso tra le brac- genza di senso.
cia di Simeone. Attraverso i sensi il Fi-
Premuto dalla folla. glio annulla la distanza,
Toccato dalla donna che si lascia toccare dalla vi-

Preghiamo la
Contemplo:
Parola
Noi crediamo
Padre buono, Tu sai
che sono terra e cene- L’annuncio è chiaro: l’uomo da Cristo. Egli stesso è Colui che
re, povero e peccatore.
Non ti stanchi di tor- solo non può niente; non può viene a farci vivere una vita
nare a plasmarmi co-
me hai fatto con il pri-
salvarsi, non può liberarsi dal nuova, egli ci pone in una nuova
mo uomo, ma sei peccato in cui si trova, non può condizione di esistenza.
pronto a scendere nel
segreto del mio cuore vivere la vita di Dio e diventare Noi crediamo che Cristo ha in-
per purificarlo. Te lo vero discepolo del Vangelo. Cri- trodotto questa novità assoluta
chiedo ancora, Signo-
re, vieni a accompa- sto è colui che viene a fargli nella storia e nella condizione
gnami in questo tem- questo dono. umana. E crediamo che egli la
po con te, per impara-
re ogni giorno a gioire Con Cristo l’uomo non appar- comunica ad ogni uomo che gli
con te, “perché da te tiene più al “vecchio tronco” si accosta. Non ci sono ombre
dipende la mia felici-
tà”. che ha la sua radice, il suo capo- di dubbio: senza Cristo non è
(Sant’Agostino, Le Con- stipite in Adamo, ma appartiene possibile una vita cristiana.
fessioni, XIII, 1,1)
al nuovo tronco, la cui radice è (C. Rocchetta, Chianati, pp.62-63)

Non di solo pane Tempo Ordinario - Numero 928 pagina 6


Santi del giorno: Santa Sotere, vergine e martire ;
san san Gregorio II, papa dal 715 al 731.

“Ma la cosa più bella che la Terra ci ha dato, ciò


che fa di noi degli esseri umani, è la felicità di
Martedì
Febbraio
11
condividere”. (Marc Levy) 5^ settimana Tempo Ordinario

TO

Il Santo del giorno:Beata Vergine Maria di Lourdes


Parola di Dio La misericordia di Dio “guarisce” l’uomo dalle sue ferite
in briciole più profonde, tocca il suo cuore e lo rende “puro”: è questo
il grande messaggio di speranza che viene da Lourdes. Lì, ai
piedi dei Pirenei, in una grotta sulla riva del fiume Gave la
Madonna apparve a una giovane semplice, delicata, cagio-
nevole di salute, figlia di una famiglia poverissima. L’11 feb-
Dio è sempre con noi
Pagina curata da Don Luciano V. M.
braio 1858 a Bernadette Soubirous si mostrò una “signora”
molto bella, vestita di bianco, davanti alla quale la ragazza,
“Signore, Dio d’Israele, non c’è un Dio non sapendo che fare, iniziò a pregare il Rosario. La Vergi-
come te, né lassù nei cieli né quaggiù sulla
terra….” ne si mostrò ancora 17 volte fino al 16 luglio. A febbraio
(Re 8.22-23.27-30) sgorgò la famosa sorgente d’acqua prima inesistente. Il 25
marzo la donna si presentò come l’Immacolata Concezio-
La preghiera che Salomone ne: la proclamazione del dogma risaliva a quattro anni pri-
innalza a Dio è davvero bella, ma. Penitenza e preghiera: secondo la stessa veggente que-
ricca di spunti di riflessione e sto è il cuore del messaggio consegnatole dalla Madonna.
tutta pervasa dal senso della
grandezza di Dio: il cielo, pur
così vasto, non può contenere
tutta la sua gloria. Come po-
trebbe un luogo per quanto Vangelo Mc 7,1-13
spazioso, accogliere la presen- In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni
za di Dio? Eppure, Salomone degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni
comprende che Dio è amico dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non
degli uomini e vuole stabilire e lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si
sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione
mantenere con loro un legame degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver
di comunione e di alleanza. fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione,
Per questo motivo la preghiera come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di
del re è accorata e piena di fi- letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi disce-
poli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma
ducia: egli chiede al Signore di prendono cibo con mani impure?». Ed egli rispose loro: «Bene
ascoltare la sua preghiera e di ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo po-
benedirlo con la sua grazia. polo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precet-
Dio è sempre con noi, ascolta ti di uomini”. Trascurando il comandamento di Dio, voi osser-
sempre le nostre preghiere, vate la tradizione degli uomini». E diceva loro: «Siete veramente
anche quando a noi non sem- abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vo-
bra. Per coltivare la nostra a- stra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua ma-
dre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”.
micizia con lui apriamo il no- Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con
stro cuore e cerchiamo di esse- cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, non gli consen-
re attenti alle sue parole. tite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la
parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di
cose simili ne fate molte».

Non di solo pane Tempo Ordinario - Numero 928 pagina 7


“Come i cerchi nell’acqua” meditazione di don Luciano -Parroco di Bovegno

Lo scroscio dell’acqua in un sulle labbra ma lontano dal mani pulite dell’apparire e


catino, le mani lavate fino ai cuore, lontano dal fango ha scelto quelle sporche dei
gomiti, le tradizioni degli che ricopre il viso di chi gia- suoi discepoli. Mani nodose,
antichi osservate con scru- ce nei letamai della storia. Il che conoscono il ruvido
polo. Poco importa se quel- filosofo Friedrich Nie- legno dei remi, le corde ta-
lo scroscio annacqua il vino tzsche, rivolgendosi ai cri- glienti di reti tirate con fati-
della misericordia di Dio, stiani, pare che abbia detto: ca sulla barca. Sono le mani
lava le mani, rende ineccepi- “Se la buona novella della sporche di Giuda, il tradito-
bile l’esterno “della coppa” vostra Bibbia fosse anche re, di Pietro che rinnega per
ma lascia il cuore avvolto scritta sul vostro volto, voi tre volte il suo Signore, degli
nelle tenebre dell’orgoglio e non avreste bisogno di insi- altri discepoli che lasciano
della presunzione, l’interno stere così ostinatamente solo Gesù nell’ora del dolo-
“del calice” sporco ed im- perché si creda all'autorità di re, che scappano davanti a
presentabile. Le mani profu- questo libro: le vostre azioni coloro che stanno arrestan-
mate dei farisei di ieri e di dovrebbero rendere super- do il Maestro. Sono le mie
oggi puntano il dito, si alza- flua la Bibbia perché voi mani sporche di tanti tradi-
no in un altero giudizio, det- stessi dovreste continua- menti. Per queste mani
tano una legge umana e can- mente costituire la Bibbia l’acqua non serve, solo il
cellano quella divina. Anche nuova”. Forse non abbiamo tocco della misericordia di-
noi spesso ci accontentiamo ancora capito che la buona vina le può purificare.
dell’apparenza, copriamo le novella consiste proprio nel don Luciano
rughe dell’incoerenza con la fatto che Gesù si è rivolto
cipria dell’ipocinesia. Dio ad altre mani, ha rifiutato le

Preghiamo la Contemplo:
Parola
Rispettoso
O Signore,
prepara il mio cuore a Signore, liberami da ogni pre- ire a te, sempre, tutto il bene
riceverTi: crea in esso, sunzione, competizione, gelosia. che fai attraverso di me, e so-
con la tua grazia, spa-
zio e libertà affinché Fammi conoscere sempre me- prattutto per ringraziarti - no-
Tu possa portarci ciò
che Ti è gradito. De-
glio le mie debolezze, le mie in- nostante i miei peccati - per tutti
gnaTi di togliere in me fedeltà, perché sia vivo in me il gli aiuti che posso dare agli altri.
ciò che ti è di intralcio,
spezza ciò che frena o desiderio del tuo perdono, della Fa’ che nel mio attuale servizio,
trattiene completa in tua misericordia. questa mia profonda indegnità
me ciò che mi manca
e accresci sempre di Signore, tu chiami i peccatori e mi mantenga rispettoso verso
più ciò che mi guida a
Te, affinché la Tua scegli ciò che non conta agli oc- tutti, e debitore a te di tutto il
grazia sovrabbondante chi del mondo: che io non di- bene che può uscirne.
mi purifichi nella luce
della Tua venuta. mentichi mai la mia indegnità (G. Bini, Seme, pp.86-87)
Amen.
(Madre Julia Verhaeghe) per evitare ogni giudizio e con-
danna verso gli altri, per attribu-

Non di solo pane Tempo Ordinario - Numero 928 pagina 8


Santi del giorno: San
Damiano di Roma, martire; bea-
to George Haydock, sacerdote e martire.

“Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno


mai avuto bisogno di mostrare nulla se non la loro
intelligenza.” (Rita Levi Montalcini)
Mercoledì
Febbraio
12
5^ settimana Tempo Ordinario

TO

Il Santo del Giorno: san Ludano


Parola di Dio Come san Ludano tutti siamo chiamati a diventare
in briciole "pellegrini nel nome e per l'amore di Dio" e presentarci al
mondo con questa "carta d'identità". Poco si sa di questo
santo, ma la tradizione lo vuole figlio di Itiboldo, un duca
scozzese, uno dei capi degli Scoti. Dopo aver ereditato i
La vera sapienza è accanto beni paterni, Ludano decise di usarli per compiere il desi-
a noi: Gesù Cristo derio di mettersi sulle vie d'Europa per raggiungere Geru-
Pagina curata da Don Luciano V. M.
salemme. Così fece, ma sulla via del ritorno, attorno al
“….beati i tuoi uomini e beati questi tuoi
servi , che stanno sempre alla tua presenza 1202, morì di freddo sotto un albero, nei pressi di Nor-
e a sc o l t a n o l a t u a s ap i e n - dhouse, lungo il fiume Ill, in Alsazia. Lì, pochi chilometri a
za!” (Re 10,1-10)
sud di Strasburgo, venne trovato: dentro la sua borsa por-
Sebbene molti studiosi abbia- tava un rotolo in cui c'era scritto il suo nome e quello di
no cercato di ricostruire stori- suo padre. Un breve testo in cui Ludano diceva di essere
camente il viaggio della regina "nato cristiano" e diventato pellegrino per amore di Dio.
di Saba, i risultati sono stati Venne sepolto nella vicina chiesa di Scheerkirche.
poco incoraggianti. Ma a noi
interessa soprattutto il messag- Vangelo Mc 7,14-23
gio religioso del testo: la fama
In quel tempo, chiamata
di Salomone attraversa i confi-
di nuovo la folla, diceva
ni di Israele e viaggia fino agli loro: «Ascoltatemi tutti e
estremi confini del mondo. comprendete bene! Non
Gesù userà questo esempio c'è nulla fuori dell'uomo
per redarguire i suoi contem- che, entrando in lui, possa
poranei, prendendo questa re- renderlo impuro. Ma sono
gina come modello di coloro le cose che escono dall'uo-
mo a renderlo impuro».
che hanno il coraggio di cerca-
Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo
re la vera sapienza. A volte interrogavano sulla parabola. E disse loro: «Così neanche voi siete
cerchiamo chissà cosa: sarem- capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra
mo disposti a viaggiare per nell'uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli
chissà quali paesi lontani ed a entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva
praticare chissà quale filosofia puri tutti gli alimenti. E diceva: «Ciò che esce dall'uomo è quello
pur di trovare la sapienza che che rende impuro l'uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore
dovrebbe darci la pace. Ed in- degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi,
adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calun-
vece, non ci accorgiamo che
nia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori
questa sapienza è accanto a dall'interno e rendono impuro l'uomo».
noi: è Gesù Cristo.

Non di solo pane Tempo Ordinario - Numero 928 pagina 9


Il cuore dell’uomo meditazione di don Luciano -Parroco di Bovegno

Il cuore dell’uomo: gro- trasformare la palude


viglio di passioni che nel delle intenzioni cattive in
volgere di un pensiero vino di Grazia che allieta
assumono il colore la vita degli uomini.
dell’alba o il buio di una Il mio cuore e il Cuore di
notte priva della luce lu- Dio: il sapore della terra
nare e del lontano lucci- acquista il colore del cie-
chio delle stelle. lo, la mia debolezza for-
Il cuore dell’uomo: luo- za per continuare
Il cuore dell’uomo: mi- go di incontro tra Dio e l’avventura più bella.
stero di luce e di tenebre, la sua creatura, tra la mi- don Luciano
di slanci generosi e abis- seria e la misericordia,
so dove si consumano i crogiuolo dove viene pu-
pensieri più malvagi, si rificato il nostro nulla.
rinnegano i sentimenti Il cuore dell’uomo: vora-
più belli, si macchia gine dove Gesù compie
l’originaria innocenza. il miracolo più bello:

Contemplo:
Perdonami
Preghiamo la
Parola Perdonami Signore, ogni volta della tua grazia, della tua presen-
che ho disatteso o frustrato le za. Perdonami, soprattutto Si-
Quando ti invoco, tue aspettative, i tuoi piani, i gnore, se ho impedito o deviato
rispondimi, tuoi progetti, per paura o man- qualcuno che era incamminato
Dio della mia giu- canza di fiducia, per ripiega- verso di te; per gli scandali vo-
stizia! mento eccessivo su me stesso, lontari e involontari.
Nell'angoscia mi
per timore di rischiare, perché Perdonami, perdonami le tante
hai dato sollievo;
tutto non era chiaro o richiede- leggerezze, mancanze, superfi-
pietà di me, ascolta
la mia preghiera. va troppo”dono” di me stes- cialità, distrazioni che hanno ral-
(Salmo 4) so…. lentato, frenato o fermato il
Perdonami Signore, perché non cammino verso di te, in me e
ho lasciato brillare i tuoi doni e negli altri.
ho fatto del mio corpo più uno (G. Bini, Seme, pp.140-141)

schermo che un sacramento

Non di solo pane Tempo Ordinario - Numero 928 pagina 10


Santi del giorno: San Benigno di Todi, marti-
re; san Martiniano, eremita.

“Non cessare mai di andare a fondo di ogni aspetto


della tua vita, non trascurare nemmeno la più piccola
sfumatura, perchè al mondo tutto esprime qualcosa e
Giovedì
Febbraio
13
5^ settimana Tempo Ordinario
niente è insignificante” (S. Giommoni)
TO

Il santo del giorno: san Paolo Liu Hanzuo


Parola di Dio
Mentre la violenza infuria i cristiani conoscono l'approdo
in briciole sicuro, l'unica fonte dell'amore vero: il Sangue e il Corpo
di Cristo. Così fece san Paolo Liu Hanzuo, sacerdote cine-
se del vicariato di Sichuan, martirizzato nel 1818. Davanti
ai persecutori venuti a prenderlo chiese e ottenne di termi-
Umiltà e obbedienza
nare la celebrazione dell'Eucaristia: era l'unica cosa che
Pagina curata da Don Luciano V. M.
contava. Nato attorno al 1778 e cresciuto nella fede, da
“ ….il suo cuore non restò integro con il giovane era pastore; all'età di 30 anni fu ordinato prete. La
Signore, suo Dio, come il cuore di Davide,
suo padre...” persecuzione del regime pagano cinese gli impose di vive-
re nel segreto il suo ministero, travestendosi da contadino.
(Re 11,4-13)
Venne però tradito da qualcuno che lo denunciò alle auto-
Salomone avrebbe potuto, in rità. La mattina del 15 agosto 1817, solennità dell'Assun-
fatto di fama e di successo per- zione, i pagani irruppero in una stanza in cui egli stava ce-
sonale, superare suo padre Da- lebrando la Messa. Dopo essere stato flagellato fu impri-
vide. Ma il testo ci dice che egli gionato fino a quando venne condannato e ucciso per
pervertì il suo cuore dietro le strangolamento: era il 13 febbraio 1818.
divinità delle sue mogli e delle
sue concubine. Contro la pas-
sione e la lussuria, certe volte
non basta nemmeno la sapien- Vangelo Mc 7,24-30
za ispirata: la forza dei lombi,
come la chiama la Scrittura, ha In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato
la meglio sul re e sulla sua ca- in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non
pacità di dare giudizi ispirati. poté restare nascosto. Una donna, la cui figlioletta era
Questo brano ci fa riflettere posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui,
sull’importanza della perseve- andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua
ranza. Non importa quanti do- greca e di origine siro-fenicia. Ella lo supplicava di scac-
ni ci ha concesso Dio: quello ciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva:
che è importante è il modo in «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene
cui li gestiamo e li facciamo prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei
fruttare. Ci sono stati tanti uo- gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola
mini migliori di noi, lungo la mangiano le briciole dei figli». Allora le disse: «Per que-
storia, che sono crollati per sta tua parola, va': il demonio è uscito da tua fi-
molto meno. Dunque glia».Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul
l’atteggiamento giusto per i letto e il demonio se n'era andato.
cristiani è quello dell’umiltà e
dell’obbedienza.

Non di solo pane Tempo Ordinario - Numero 928 pagina 11


Bastano poche briciole meditazione di don Luciano Vitton Mea

Una donna straniera sento straniero, lontano acque della tua dimora,
chiede a Gesù un mira- dal tuo amore, solo nel al pozzo che nella casa
colo per la propria figlio- mio egoismo. Non ti del Padre disseta l’arsura
letta. Bastano poche bri- chiedo il pane della fra- dell’umana disperazione.
ciole della misericordia granza ma le briciole del- Donami le briciole che
divina per scacciare il la misericordia, lo sguar- cadono dal tuo Santo
male, per liberare l’uomo do del perdono, il tocco Altare e come la donna
dalle catene, per vincere della tua comprensione. potrò ascoltare la dolcez-
le seduzioni del maligno. Nella mia fragilità vago za della tua voce: “Va,
Basta uno sguardo che senza meta, ai margini torna alla casa di tuo Pa-
viene dall’Alto per ab- della strada. Sono stanco dre, la tua fede ti ha sal-
battere i muri di separa- di bere l’acqua sporca vato”.
zione, per cancellare i delle pozzanghere e di don Luciano
fallimenti di una vita, per rubare le ghiande ai por-
ridare dignità alle scarne ci. Come la donna ti
membra dell’umano chiedo: liberami Signore
mendicare. Anch’io mi e conducimi alle fresche

Preghiamo la
Parola Contemplo:
Io ci sto, Signore Gesù, In questo mondo
voglio osare cose grandi;
desidero raggiungere vette
alte. È così che immagino Dio attende da me ancora un si meno al nostro impegno di fon-
una vita vissuta per te,
fatta di scelte piccole e coraggioso. Da una parte, per il do.
grandi che puntino a far
nascere il tuo Regno di passato, diciamo a tutta voce: Non voglio misurare! Voglio
pace e di fraternità proprio
qui, dove troppo spesso Deo gratias! Dall’altra, per il futu- impegnarmi urgentemente, pro-
trionfa odio, arroganza,
vendetta, emarginazione.
ro, ripetiamo: Fiat voluntas tua! clamare questa attesa di Dio al
Io ci sto, Signore, a impa- Siamo stati collocati da Dio in nostro “si”, pur sapendo che il
rare le tue regole, a non
usare la forza, ma il cuore. questo mondo, liberi (non ob- male crescerà e si svilupperà.
Io ci sto: voglio che quag-
giù qualcosa cambi davve- bligati!) di generare, creare, con- Ma lo spirito mi fa partecipe
ro; desidero che la terra
impari le regole del cielo. cepire, partorire, formare, in- della sorte di Gesù!
Io ci sto, Signore Gesù:
insegnami ad essere terre- ventare, rendere felici...e questo (G. Bini, Seme, p.102)
no che fa germogliare i
tuoi frutti; fragile seme nonostante un si qualche volta
che impara a crescere per
accogliere e sostenere tutti. detto fra i denti, “come agnelli
Amen.
in mezzo ai lupi”, senza vedere
risultati. Ma non venendo mai

Non di solo pane Tempo Ordinario - Numero 928 pagina 12


Santi del Giorno: San Valentino, martire;
sant'Antonino di Sorrento, abate.

“Il compito principale di un uomo è dare origine a se


stesso, trasformandosi in tutto ciò che è in grado di
Venerdì
Febbraio
14
essere”. ( Erich Fromm) 5^ settimana Tempo Ordinario

TO

Il Santo del Giorno: santi Cirillo e Metodio


Parola di Dio
L'universalità del Vangelo non significa annullamento delle diffe-
in briciole renza, quanto piuttosto unità delle differenze, incontro dei lontani,
valorizzazione delle singole identità. A ricordare una volta in più
l'importanza di questa dinamica sono i due fratelli santi Cirillo e
Nessuno è escluso dalla Metodio, evangelizzatori dell'Europa orientale e patroni dell'intero
grazia di Dio Continente. Le notizie storiche sono scarne e di essi si sa che erano
Pagina curata da don Luciano originari della Grecia, di Tessalonica. Cirillo, cui si deve l'alfabeto
“Io ti ho posto per essere luce delle genti, per le lingue slave, completò gli studi filosofici e teologici a Costan-
perché tu porti la salvezza sino tinopoli e, assieme al fratello, venne inviato in Moravia e Pannonia.
all’estremità della terra. ”
Condussero lo loro missioni evangelizzatrici sempre in comunione
(At 13,46-49) con Roma, città dove Cirillo morì nell'869. Metodio, invece, morì in
Il discorso che Paolo e Bàrnaba Moravia nell'885.
tengono di fronte ai Giudei, re-
calcitranti alla grazia di Dio che
si manifesta nella persona di
Gesù, per certi versi è scandalo-
so: come è possibile che Dio si
preoccupi anche della salvezza Vangelo Lc 10,1-9: “ In quel tempo, il Signore designò altri
dei pagani? Eppure, è questo il settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e
senso dell’annuncio evangelico luogo dove stava per recarsi.
che da più di duemila anni la In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li in-
Chiesa continua a portare: nes-
suno è escluso dalla grazia di
viò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove sta-
Dio e dall’amore di Cristo. Ciril- va per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma
lo e Metodio hanno compreso sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della mes-
che per far partecipi i popoli se, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi
slavi di questa grazia devono mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa,
fare in modo che la parola del né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno
Vangelo sia predicata nella loro lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite:
lingua. Ecco allora che i due
fratelli hanno inventato un alfa-
“Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vo-
beto nel quale tradurre le Scrit- stra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi.
ture. Questo significa aprire la Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che
salvezza a tutti i popoli. Affidia- hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa.
mo a questi santi, che hanno Non passate da una casa all'altra. Quando entrerete in una
evangelizzato popoli lontani città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offer-
con grande attenzione alla cul- to, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino
tura e al rispetto delle differen-
ze, la costruzione di un nuovo
a voi il regno di Dio”».
mondo.

Non di solo pane Tempo Ordinario - Numero 928 pagina 13


Aprire il cuore alla forza dell’amore del Signore a cura di don Luciano

tutti per portare la sal- dare un vero e profondo


vezza. significato alla vita no-
La nostra chiamata, in stra e degli altri, allonta-
quanto battezzati, ci invi- nando la tentazione di
ta a comunicare il Van- pensare che da noi di-
gelo a tutti, anzitutto vi- penda la salvezza.
vendolo, invitando tutti Solo Cristo redime e sal-
ad aprire il cuore alla va.
Questo secondo invio forza dell’amore del Si- Solo Cristo conquista i
missionario allarg a gnore, lasciandoci amare cuori.
l’orizzonte dell’annuncio da lui e cercando di ama- Noi siamo solo collabo-
e già prefigura la missio- re come lui ci ha inse- ratori alla diffusione del-
ne della Chiesa; destina- gnato: questa è la nostra la buona notizia di Cri-
tario è tutto il mondo, in missione. sto.
ogni tempo, perché il Si- Decidere di essere missio-
gnore vuole raggiungere nari allora è scegliere di

Contemplo:
Preghiamo la Ascolto umile
Parola
Povertà come fiducia assoluta in come testimonianza evangelica,
Se con la fede ti ri-
Dio e grande libertà interiore ed concreta e storica; testimonian-
trovano coloro che
tornano a te, dam- esteriore. Povertà come ascolto za che è la parola del povero,
mi la fede; se con la umile di tutti, come bisogno di nella Chiesa e con la Chiesa.
virtù, dammi la vir- segni, di sacramenti attraverso i Povertà come gratitudine e lode
tù; se con il sapere, quali lo Spirito ci guida. Povertà perenne al Signore a cui tutto è
dammi il sapere. come esigenza di solidarietà e dovuto e nulla è trattenuto per
Aumenta in me la
come cammino di fraternità e di sé, in un canto di riconciliazione
fede, aumenta la
speranza, aumenta progressiva condivisione. e di comunione universale.
la carità. Povertà nel situarsi con gli ulti- (G. Bini, Seme, pag. 56)

(sant’Agostino,Soliloqui, mi, i piccoli, come cammino di


I,1.5)
servizio e di croce (cioè condivi-
dere tutto con loro). Povertà

Non di solo pane Tempo Ordinario - Numero 928 pagina 14


I santi del giorno: Sant'Onesimo, martire;
santa Giorgia, vergine.

“La vita non si misura dal numero dei respiri che


facciamo, ma dai momenti che ci tolgono il
Sabato
Febbraio
15
respiro.” (Maya Angelou) 5^ settimana Tempo Ordinario

TO

I Santi del giorno: san Faustino e Giovita


Parola di Dio
La fede è strumento per cambiare la società e costruire
in briciole legami fondati sulla giustizia e la pace: in questo senso
chi crede non può esimersi dalla vita politica e sociale,
anche se spesso il Vangelo è in contrasto con la rotta
presa da chi detiene il potere. Così fu per i santi Fausti-
Vangelo Mc 8,1-10
no e Giovita, figli di famiglie nobili pagane di Brescia e
In quei giorni, poiché vi era di vissuti a cavallo del I e del II secolo. Entrambi erano
nuovo molta folla e non ave- cavalieri, ma furono convertiti al Vangelo dal vescovo
vano da mangiare, Gesù chia- Apollonio, che ordinò poi Faustino prete e Giovita dia-
mò a sé i discepoli e disse loro: cono. Il loro apostolato, però, li pose in collisione con
«Sento compassione per la fol- gli esponenti del “potere” cittadino, i quali chiesero al
la; ormai da tre giorni stanno governatore della Rezia, Italico, di condannare i due.
con me e non hanno da man- Arrestati, Faustino e Giovita si rifiutarono di rinnegare
giare. Se li rimando digiuni alle la propria fede e questo li portò al martirio, che avvenne
loro case, verranno meno lun- tra il 120 e il 134. Per la tradizione prima di morire
go il cammino; e alcuni di loro compirono numerosi segni prodigiosi che portarono
sono venuti da lontano». molti a convertirsi.
Gli risposero i suoi discepoli:
«Come riuscire a sfamarli di
pane qui, in un deserto?». Do-
mandò loro: «Quanti pani ave-
t e ?». Di sser o : «Set te ».
Medita
Ordinò alla folla di sedersi per Gesù è la misericordia del Padre
terra. Prese i sette pani, rese fatta carne, storia, opera, miraco-
grazie, li spezzò e li dava ai lo, insegnamento, grande speran-
suoi discepoli perché li distri- za. Il cuore di Cristo è ricco di
buissero; ed essi li distribuiro- misericordia, pietà, compassione.
no alla folla. Avevano anche
Non dobbiamo però dimenticarci
pochi pesciolini; recitò la be-
nedizione su di essi e fece di- che tra lui e il mondo ci siamo noi, i credenti: siamo chia-
str i bu ire a n ch e qu el li . mati in qualche modo a sfamare questo mondo con la te-
Mangiarono a sazietà e porta- stimonianza di Dio. Siamo chiamati a testimoniare la cari-
rono via i pezzi avanzati: sette tà, la giustizia tra gli uomini, la verità nelle parole e nei fat-
sporte. Erano circa quattromi-
ti, l’onestà nel lavoro, lo stile di povertà nella vita, la spe-
la. E li congedò. Poi salì sulla
barca con i suoi discepoli e ranza che supera il mondo nelle nostre scelte, la capacità
subito andò dalle parti di Dal- di sacrificio nella nostra generosità.
manutà. Il Signore fa appello alla nostra fede. Niente è impossibile
a chi crede.

Non di solo pane Tempo Ordinario - Numero 928 pagina 15


Non di solo Pane SOS
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to su POSTEPAY N. 5333171080666908 con la causale “contributo spese
stampa Non di Solo Pane”. (il costo di tale operazione è pari a 1 euro).

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versamento su POSTEPAY
N.5333171080666908
con la causale “contributo spese
stampa Non di Solo Pane”.
9 febbraio 2020 - 5^ domenica Tempo Ordinario -

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Settimanale di preghiera per la famiglia

Coordinatrice Anno XXII - n. 928


Fiorella Elmetti Domenica 9 febbraio 2020
Anno A - Anno XXII - N° 928

Redazione Chiuso il 31/01/2020


don Luciano Vitton Mea, Numero copie 1350
don Carlo Moro, don Fabio Marini,
Stampato in proprio
don Diego Facchetti, Fiorella Elmetti,
Tiziana Guerini, Cristina Sabatti e Marina Tanfoglio

Grafica e stampa
don Luciano Vitton Mea

Ideato da
don Luciano Vitton Mea

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