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i sindacati fascisti provinciali di categoria decreto 184 del 1935 tutte le norme
governarono le professioni sanitarie fino depurate da quelle di chiara matrice
all'entrata in vigore del D.Lgs L.g.t. 369 fascista.
del 1944 che sciolse la Confederazione Da qui in poi si apre un nuovo capitolo di
fascista dei professionisti e artisti. Nel storra per l'Ordine dei Medici di Vercelli,
1946 con il Decreto legge capo dello sicuramente meno bunascoso da un
stato prowisorio numero 233 si prowide punto di vista prettamente storico ma
alla ricostituzione degli Ordini che sicuramente sempre molto impegnatrvo
furono regolamentatí (grazie anche al per la continua evoluzione scientifica,
regolamento di esecuzione approvato con sociale e normativa a cur la figura del
Dpl221 del 1950), mutuando dal regio medico in primis e di riflesso anche
le problematiche dell'Ordine e stata
sot-toposta nei decenni fino ai nostri
giornr. llluminanti a tal proposito sono
due articoli a cura del dottor Prer Ciorgio
Fossale, attuale Presidente dell'Ordrne
Provinciale di Vercelli e di Ciovanni
Castello apparsi rispettivamente sul prímo
e sul numero 3 anno ll del bollettino
"Scienza e Coscienza'1
Scrive il Presidente Fossale nel suo
editoriale "ll compito dell'Ordine dei
Medici è ergersi come un argine robusto
ed imbattibile contro tutto e contro tutti
coloro che portano minacce alla libertà
della professione medica. E l'ordine dei
Medici non e il Consiglio direttivo: I'Ordine
dei Medici è il consenso solidale ed unito
di tutti gli iscritti. [Ordine dei Medici
sono i Medici medesimi che agiscono
quotidianamente con operosità, sacrificio,
dedizione perché sono ancora convinti,
nonostante tutte le perverse e disdicevoli
denrgrazionr e le caricaturali deformazioni,
che fare il medico sia la professione più
bella del mondo. [Ordine dei Medici per
agire si rifà a uno strumento di grande
valore precettívo, normativo ed etrco: il
Codice di deontologia medicaii
Ciovanni Castel lo, storico direttore
amministrativo dell'Ordine dei Medici
dr Vercelli fino al ZOOt, traccia la storia
delle vicende e dei problemi che hanno
caratterizzato le varie epoche. Spiega
Castello nel suo articolo: 'Negli anni
Sessanta all'Ordine cominciarono le
epiche battaglie della normazione della
professione medica: primi accordi per la
medicina generale e per Ia specialistica
ambulatoriale; prime bozze di contratti
ospedalieri. Le discussioni in sede
centrale Fnoomm erano di una tale
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intensità che agli occhi dei non addetti
ai lavori potevano apparire conae guerre
di religione, erano lotte furibonde tra il
medico dipendente (diciamo ospedaliero)
e il medico libero professionista. Con
la presidenza del dottor Carenzo inizia
l'epoca dell'applicazione degli accordi
per la medicina generica e medicina
specialistrca, con Ie varie incompatibilità
e limitazioni (al medico ospedaliero
era concesso l'esercizio della medicina
mutualistica ma con un numero Iimitato
di scelte) mentre per altri medici
ospedalieri di determinate divisioni, per
esempio chirurgia, ortopedia, ecc., non
era consentita l'iscrizione negli elenchi
mutualistici. Quello fu un lungo perrodo
di eventi eccezionali, sia per l'applicazione
delle nuove norme nell'esercizio
professionaìe convenzionato, sia per lo
sviluppo della parte previdenziale Enpam'i
E stato l'inizio del cambiamento della
professione. Anni dopo sono giunte le
incompatibilità tra la medicina esterna
convenzionata ed il medico dipendente
ospedaliero; e stato costituito l'albo
separato degli esercenti l'Odontoiatria,
ora sarà presto il momento dell'Ordine
degli Odontoiafi separato dall'Ordine dei
Medici. Nel periodo Binellísi registrano
le grandi battaglie per la farmaceutica
con le famose "note" per la prescrizione
dei farmaci. Queste nuove regole e
la normativa per la prescrizione delle
sostanze stupefacenti e psicotrope
provocano incertezze applicative, in
particolare sul rapporto medico paziente.
Sui Consigli dell'Ordine si abbatte il
ciclone "Privacy". Decine e decine
di normative, correttive, integrative,
esplicative. Senza dimenticare l'uragano
della Iibera circolazione in ambito Cee e i
vari riconoscimenti per gli extracomunitari.
Un accenno anche alla normativa sulla
semplificazione degli atti amministrativi
(la cosiddetta autocertificazione). "Franco
Carco ha avuto, tra Ie altre problematiche,
la mutazione delle qualifiche ospedaliere:
non ci sono più i primari ma i dirigenti;
la scelta della libera professione tra
intra moenia ed extra moenia. ll Codice
deontologico era in fase di stallo fino
aglr annr Ottanta, poi improwisamente
emerge dal limbo e viene continuamente
aggiornato in funzione delle nuove leggi
dello Stato e della libera circolazione dei
medici nella Cee per tutelare sia il medico
che il paziente'i
C.L.M.