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PADOVA
REPUBBLICA ITALIANA
Bollettino Ufficiale
Regione del Veneto
Venezia, martedì 10 marzo 2009 Anno XL - N. 21
SOMMARIO
PARTE SECONDA della deliberazione del 26.9.2008 della Conferenza dei servizi
ex art. 20 della Lr 15/2004 di rigetto per il rilascio dell’auto-
Sezione prima rizzazione all’ampliamento della superficie di vendita di una
grande struttura di vendita.................................................... 8
[Affari legali e contenzioso]
DECRETI DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
REGIONALE n. 37 del 23 febbraio 2009
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O [12.0]
Autorizzazione a resistere in n. 10 ricorsi per motivi ag-
n. 36 del 19 febbraio 2009
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O [12.0] giunti nei giudizi (Rg nn. 1328-1329-1330-2381-2383-2385-
Autorizzazione a resistere in giudizio nel ricorso avanti 2473-2474/07 e 1441-1463/08) avanti il Tar Veneto proposti c/
al Tar per il Veneto proposto da Blo srl contro la Regione del Regione Veneto ed altri in materia di impianti radiofonici..... 8
Veneto ed altri per l’annullamento tra l’altro, previa sospensiva, [Affari legali e contenzioso]
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
DECRETI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Approvazione progetto. Autorizzazione all’intervento e im-
REGIONALE pegno di spesa...................................................................... 15
[Organizzazione amministrativa e personale regionale]
n. 1 del 12 febbraio 2009
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Ordinanza Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3276 n. 311 del 17 febbraio 2009
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del 28.03.2003. Primi interventi urgenti di protezione civile Spese operative afferenti l’attività editoriale di cui alla Lr
diretti a fronteggiare i danni conseguenti agli eventi atmo- 5/84. Autorizzazione budget operativo e impegno di spesa.
sferici che hanno colpito dei mesi di luglio e agosto 2002. art. 49 Lr 39/2001................................................................. 16
Consorzio di Bonifica Euganeo- Este (PD). Lavori urgenti [Organizzazione amministrativa e personale regionale]
ed improrogabili di ripristino delle opere pubbliche di bo-
nifica danneggiate dalle avversità atmosferiche del mese n. 312 del 17 febbraio 2009
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di luglio 2002. “Ripristino Scolo Este nei Comuni di Este Modalità di diffusione e comunicazione della pro-
e Villa Estense, Scolo Interessati nei Comuni di Granze e posta di PAS - Piano di Attuazione e Spesa. (Lr n. 35/2001,
Stanghella e Scolo Onari in Comune di Boara Pisani”. Im- artt. 18-25).......................................................................... 18
porto € 150.000,00=. Approvazione progetto esecutivo ed [Programmazione]
impegno spesa...................................................................13
[Protezione civile e calamità naturali] n. 313 del 17 febbraio 2009
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E [0.4]
Assegnazione di budget operativo per spese per attività
n. 37 del 20 febbraio 2009
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O della Comunità di Lavoro Alpe Adria a favore del Dirigente
Legge 31.07.2002 n. 179. Ente: Ufficio regionale del Genio vicario pro-tempore della Direzione regionale relazioni inter-
civile di Venezia. Lavori di dragaggio delle foci fluviali (Ta- nazionali, cooperazione internazionale, diritti umani e pari
gliamento, Baseleghe, Nicesolo, Livenza, Canaletta del Mort, opportunità (Lr 29.11.2001, n. 39)........................................ 18
Piave, Sile, Brenta, Adige) e riutilizzo delle sabbie per inter- [Organizzazione amministrativa e personale regionale]
venti di ripascimento dei litorali di Bibione, Caorle, Eraclea,
Cortellazzo, Jesolo, Cavallino - Treporti, Sottomarina, Isola n. 314 del 17 febbraio 2009
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Verde, per un volume complessivo di 500.000 mc. Autorizza- Concessione in uso alla Regione del Veneto - Direzione
zione al ripascimento........................................................... 14 Sede di Bruxelles - di beni mobili di proprietà del Maestro
[Difesa del suolo] Ferruccio Gard..................................................................... 20
[Demanio e patrimonio]
DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE
AFFARI GENERALI n. 316 del 17 febbraio 2009
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E [2.0]
Spese attività Comitato Regionale per le Comunicazioni
n. 190 del 7 novembre 2008
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O (Corecom) anno 2009. Autorizzazione budget operativo.... 21
Adeguamento igienico-sanitario e alla normativa in materia [Organizzazione amministrativa e personale regionale]
di sicurezza dei locali adibiti a bar nella sede di Via Torino n.
110. Ditta Accor Services Italia Srl di Milano. Prenotazione n. 320 del 17 febbraio 2009
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di spesa................................................................................ 14 Lr 09.08.2002, n. 15, art. 11. “Collegamento tra autostrada
[Organizzazione amministrativa e personale regionale] A4 VE-TS, tra i caselli di Portogruaro e Latisana, e Bibione
e litorale”. Modifica della Commissione, nominata con Dgr
n. 203 del 29 dicembre 2008
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O n. 1860 del 8.07.2008, per la scelta delle proposte tra quelle
Riqualificazione igienico-sanitaria e adeguamento alla pervenute............................................................................. 22
normativa in materia di sicurezza dei locali adibiti a bar di [Designazioni, elezioni e nomine]
Via Torino n. 110. Ditta Accor Services Italia Srl di Milano.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
Tar per il Veneto proposto da Ascom di Belluno ed altri contro n. 344 del 17 febbraio 2009
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E [12.0]
Regione Veneto ed altri per l’annullamento, tra l’altro, della Autorizzazione a resistere in giudizio nel ricorso avanti
Dgr n. 3784 del 2.12.2008 di assegnazione alla T.M. Due Srl di il Tar del Veneto proposto dalla Società Martini Costruzioni
superfici commerciali per l’attivazione di una grande struttura Srl contro la Regione del Veneto e l’Ente Parco Regionale dei
di vendita in Comune di Ponte nelle Alpi (BL).................... 53 Colli Euganei per l’annullamento del provvedimento n. 2882
[Affari legali e contenzioso] del 7.10.2008 di autorizzazione, 2° stralcio, alla sistemazione
della cava “La Speranza” presso il Comune di Vò (PD)..... 54
n. 338 del 17 febbraio 2009
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E [12.0] [Affari legali e contenzioso]
Autorizzazione a costituirsi nel giudizio di riassunzione in
seguito alla sentenza n. 1889/08 del 1.7.2008 del Tar Veneto, n. 345 del 17 febbraio 2009
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E [12.0]
avanti il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, promosso Autorizzazione a resistere in giudizio nel ricorso avanti
dall’Agenzia del Demanio contro Regione del Veneto e Comune il Tar per il Veneto proposto da Camping Laguna Village Spa
di Verona.............................................................................. 53 c/ Regione del Veneto e Veneto Sviluppo Spa per l’annulla-
[Affari legali e contenzioso] mento, tra l'altro, dell'atto di revoca del contributo in conto
capitale erogato ai sensi della misura 3.1 - Bando 2002 - Dgr
n. 339 del 17 febbraio 2009
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E [12.0] 3217 dell'8.11.2002 e Dgr n. 4144 del 30.12.2002................ 54
Autorizzazione a resistere in giudizio avanti alla Commis- [Affari legali e contenzioso]
sione Tributaria Provinciale di Venezia proposto da Alacqua
Vincenzo contro la Regione del Veneto, per l’annullamento n. 346 del 17 febbraio 2009
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E [12.0]
dell’avviso di accertamento e di irrogazione immediata delle Autorizzazione a resistere in giudizio nel ricorso avanti
sanzioni n. 001584492008/TA riguardante l’omesso paga- il Tar per il Veneto proposto da Effegieffe Costruzioni Srl in
mento della tassa automobilistica per l’anno 2005........... 54 liquidazione e Sass Maor Srl c/ Regione del Veneto e Comune
[Affari legali e contenzioso] di Padova per l’annullamento, tra l'altro, della Dgr n. 2582 del
16.09.2008 di approvazione della variante parziale al Prg del
n. 340 del 17 febbraio 2009
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E [12.0] Comune di Padova............................................................... 54
Autorizzazione a resistere in giudizio avanti alla Com- [Affari legali e contenzioso]
missione Tributaria Provinciale di Venezia proposto da
Amedeo Bortoletto contro la Regione del Veneto per l’an- n. 347 del 17 febbraio 2009
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nullamento, previa sospensiva, della cartella di pagamento n. Autorizzazione a resistere in giudizio nel ricorso avanti
07720070003704875 riguardante l’omesso pagamento della il Tar per il Veneto proposto da Paciolla Nicola e altri c/ Re-
tassa automobilistica per l’anno 2000................................. 54 gione del Veneto e Provincia di Vicenza per l’annullamento,
[Affari legali e contenzioso] tra l'altro, della Dgr n. 4119 del 30.12.2008 avente ad oggetto:
“Dimensionamento e nuova offerta scolastica. Anno scolastico
n. 341 del 17 febbraio 2009
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E [12.0] 2009/2010”........................................................................... 54
Autorizzazione a resistere in giudizio avanti alla Commis- [Affari legali e contenzioso]
sione Tributaria Provinciale di Venezia proposto da Pavanetto
Federica contro la Regione del Veneto, avverso l’intimazione n. 348 del 17 febbraio 2009
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E [12.0]
di pagamento n. 2008/0041262 conseguente alla cartella di Autorizzazione a resistere in giudizio nel ricorso avanti il
pagamento n. 11920070006671759/TA riguardante l’omesso Tribunale di Venezia sezione lavoro - rubricato al n. di Rg n.
pagamento della tassa automobilistica per l’anno 2002...... 54 2504/08 - proposto da Mantovani Riccardo ed altri c/Regione
[Affari legali e contenzioso] Veneto.................................................................................. 55
[Affari legali e contenzioso]
n. 342 del 17 febbraio 2009
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E [12.0]
Autorizzazione a resistere in giudizio in n. 3 ricorsi avanti n. 349 del 17 febbraio 2009
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E [12.0]
il Tar del Veneto proposti da Giovanni Coati e RC Inerti s.a.s. Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il Giudice di
di Campostrini Rinaldo & C. contro la Regione del Veneto Pace di Treviso proposto da Gallina Marlen contro la Regione del
ed altri, per l’annullamento della deliberazione della Giunta Veneto ed Equitalia Nomos Spa per l’annullamento, degli avvisi
regionale n. 2232/2008 e del decreto n. 134/2008 del Dirigente di accertamento n. 002176322008/TA e n. 005828552008/TA
della Direzione regionale Geologia e Attività Estrattive, di riguardante l’omesso pagamento delle tasse automobilistiche
diniego alla coltivazione della cava denominata “Orbie 2” in rispettivamente per gli anni 2005 e 2006............................ 55
Comune di Sant’Anna d’Alfaedo (VR)................................ 54 [Affari legali e contenzioso]
[Affari legali e contenzioso]
n. 350 del 17 febbraio 2009
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E [12.0]
n. 343 del 17 febbraio 2009
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E [12.0] Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti la Corte
Autorizzazione a resistere in giudizio nel ricorso avanti il d'Appello di Venezia - sez. lavoro proposto dal Ministero
Tar del Veneto proposto dal Comune di Ospedaletto Euganeo della Salute c/ Regione Veneto ed altri avverso la sentenza
(PD) c/ Regione del Veneto ed altri per l’annullamento della Dgr del Tribunale di Venezia - sez. lavoro n. 41 del 4.5.2006.... 55
n. 792 del 17.3.1998. di approvazione del progetto dell’impianto [Affari legali e contenzioso]
di selezione della frazione secca e ampliamento dell’impianto
di compostaggio presso la discarica per rifiuti solidi urbani in n. 351 del 17 febbraio 2009
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E [12.0]
Comune di Este.................................................................... 54 Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti la Corte
[Affari legali e contenzioso]
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
d'Appello di Venezia - sez. lavoro proposto dal Mini- rappresentante dell’Azienda faunistico-venatoria “San
stero della Salute c/ Regione Veneto ed altri avverso la Moffio” (Zero Branco - Treviso) avverso la Determina-
sentenza del Tribunale di Verona - sez. lavoro n. 324 zione n. reg. det. 225/2009, n. protocollo 9928/2009 del
del 20.6.2006.....................................................................55 28 gennaio 2009 del Dirigente del Servizio Caccia Pesca
[Affari legali e contenzioso] e Agricoltura della Provincia di Treviso. Decisione sul-
l’istanza cautelare.........................................................55
n. 352 del 17 febbraio 2009
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E [12.0] [Caccia e pesca]
Autorizzazione alla costituzione in giudizio avanti la
Corte d’Appello di Venezia, in relazione all’atto di citazione n. 359 del 17 febbraio 2009
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E [7.11]
proposto da 6 M Snc di Mancin Rino & C. contro la Regione Attività di informazione e comunicazione istituzionale in
del Veneto, Veneto Strade Spa ed altri concernente la deter- materia di Istruzione. Concessione di un contributo all’Edito-
minazione dell’indennità di esproprio................................. 55 riale Tempi Duri Srl............................................................. 56
[Affari legali e contenzioso] [Informazione ed editoria regionale]
tecnica n. 28. Azienda Ulss n. 9 - Ospedale di Oderzo. Scheda Ulss n. 17. Progetto definitivo per la costruzione in regime di
tecnica n. 91. Azienda Ulss n. 5 - Ospedale di Arzignano. Scheda concessione del “Nuovo Polo ospedaliero unico per acuti” nei
tecnica n. 89. Azienda Ulss n. 10 - Ospedale di San Donà di Comuni di Este e Monselice (PD). Art. 9 della legge regionale
Piave. Scheda tecnica n. 92. Approvazione progetti............ 61 n. 55/94................................................................................. 72
[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere] [Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]
(omissis)
Seconda commissione consiliare
decreta Componenti prima scelta
4) Michieletto Igino voti espressi 2 L’Ulivo - Partito Democratico 12) Frasson Flavio voti espressi 4 Unione dei Democratici Cri-
Veneto stiani e Democratici di Centro
5) Piccolo Francesco voti espressi 1 Misto 13) Zigiotto Tiziano voti espressi 2 Forza Italia - Verso il nuovo
partito dei moderati e dei
6) Teso Moreno voti espressi 1 Alleanza Nazionale verso il liberali
(sostituisce l’As- Popolo della libertà
sessore Marialuisa
Coppola)
7) Zigiotto Tiziano voti espressi 9 Forza Italia - Verso il nuovo Quarta commissione consiliare
partito dei moderati e dei
liberali Componenti prima scelta
Componenti seconda scelta 1) Bond Dario voti espressi 4 Forza Italia - Verso il nuovo
partito dei moderati e dei
8) Azzi Carlo Alberto voti espressi 2 L’Ulivo - Partito Democratico liberali
Veneto 2) Da Re Gianantonio voti espressi 9 Liga Veneta - Lega Nord
9) Bottacin Diego voti espressi 2 L’Ulivo - Partito Democratico Padania
Veneto 3) Gerolimetto voti espressi 4 Forza Italia - Verso il nuovo
10) Bizzotto Mara voti espressi 1 Liga Veneta - Lega Nord Amedeo partito dei moderati e dei
Padania (sostituisce l’Asses- liberali
sore Renato Chisso)
11) Cancian Diego voti espressi 1 Indipendenza Democrazia per
Forum dei Veneti 4) Ruffato Clodovaldo voti espressi 7 Forza Italia - Verso il nuovo
partito dei moderati e dei
12) Caner Federico voti espressi 1 Liga Veneta - Lega Nord liberali
Padania
5) Teso Moreno voti espressi 6 Alleanza Nazionale verso il
13) Conte Maurizio voti espressi 1 Liga Veneta - Lega Nord Popolo della libertà
Padania
6) Trento Guido voti espressi 6 L’Ulivo - Partito Democratico
14) Frigo Franco voti espressi 2 L’Ulivo - Partito Democratico Veneto
Veneto
Componenti seconda scelta
15) Rossato Damiano voti espressi 2 Italia dei valori con Di Pietro
7) Cenci Vittorino voti espressi 1 Liga Veneta - Lega Nord
16) Ruffato Clodovaldo voti espressi 1 Forza Italia - Verso il nuovo Padania
partito dei moderati e dei
liberali 8) De Boni Onorio voti espressi 4 Unione dei Democratici Cris-
tiani e Democratici di Centro
17) Zanon Raffaele voti espressi 5 Alleanza Nazionale verso il
Popolo della libertà 9) Foggiato Marian- voti espressi 1 Progetto Nordest
gelo
10) Franchetto Gustavo voti espressi 2 Italia dei valori con Di Pietro
11) Rizzato Claudio voti espressi 6 L’Ulivo - Partito Democratico
Veneto
Terza commissione consiliare
12) Zamboni Emilio voti espressi 1 Liga Veneta - Lega Nord
Componenti prima scelta Padania
1) Bertipaglia Regina voti espressi 6 Forza Italia - Verso il nuovo
partito dei moderati e dei
liberali
2) Bizzotto Mara voti espressi 5 Liga Veneta - Lega Nord Settima commissione consiliare
Padania
Componenti prima scelta
3) Bizzotto Mara ------------ Liga Veneta - Lega Nord
(sostituisce il Presi- Padania 1) Azzi Carlo Alberto voti espressi 7 L’Ulivo - Partito Democratico
dente del Consiglio Veneto
regionale Marino 2) Bettin Gianfranco voti espressi 1 Verdi
Finozzi)
3) Conte Maurizio voti espressi 10 Liga Veneta - Liga Nord
4) Cancian Diego voti espressi 1 Indipendenza Democrazia per Padania
Forum dei Veneti
4) Cortelazzo Pier- voti espressi 6 Alleanza Nazionale verso il
5) Fontanella Giuliana voti espressi 7 Forza Italia - Verso il nuovo giorgio Popolo della libertà
partito dei moderati e dei (sostituisce l’As-
liberali sessore Massimo
6) Tiozzo Lucio voti espressi 10 L’Ulivo - Partito Democratico Giorgetti)
Veneto 5) Gerolimetto voti espressi 5 Forza Italia - Verso il nuovo
7) Zamboni Emilio voti espressi 5 Liga Veneta - Lega Nord Amedeo partito dei moderati e dei
Padania liberali
Componenti seconda scelta Componenti seconda scelta
8) Atalmi Nicola voti espressi 1 Partito dei Comunisti Italiani 6) Bond Dario voti espressi 5 Forza Italia - Verso il nuovo
partito dei moderati e dei
9) Bottacin Gianpaolo voti espressi 1 Liga Veneta - Lega Nord liberali
Padania
7) Ciambetti Roberto voti espressi 1 Liga Veneta - Lega Nord
10) Causin Andrea voti espressi 2 L’Ulivo - Partito Democratico Padania
Veneto
8) Degani Barbara voti espressi 4 Forza Italia - Verso il nuovo
11) Cortelazzo Pier- voti espressi 6 Alleanza Nazionale verso il partito dei moderati e dei
giorgio Popolo della libertà liberali
10 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
9) Fontanella Giuliana voti espressi 1 Forza Italia - Verso il nuovo Seconda commissione consiliare
partito dei moderati e dei
liberali Componenti prima scelta
10) Gallo Giovanni voti espressi 3 L’Ulivo - Partito Democratico 1) Berlato Sella Giu- voti espressi 4 L’Ulivo - Partito Democratico
Veneto seppe Veneto
11) Michieletto Igino voti espressi 2 L’Ulivo - Partito Democratico 2) Ciambetti Roberto voti espressi 8 Liga Veneta - Lega Nord
Veneto Padania
3) Degani Barbara voti espressi 5 Forza Italia - Verso il nuovo
(sostituisce l’As- partito dei moderati e dei
2) di dare atto che a seguito di quanto disposto nel prece- sessore Renzo liberali
dente punto 1), la composizione delle Commissioni consiliari Marangon)
permanenti risulta nel complesso determinata come segue: 4) Michieletto Igino voti espressi 2 L’Ulivo - Partito Democratico
Veneto
Prima commissione consiliare 5) Piccolo Francesco voti espressi 1 Misto
Componenti prima scelta 6) Teso Moreno voti espressi 1 Alleanza Nazionale verso il
(sostituisce l’As- Popolo della libertà
1) Atalmi Nicola voti espressi 1 Partito dei Comunisti Italiani sessore Marialuisa
Coppola)
2) Bonfante Franco voti espressi 5 L’Ulivo - Partito Democratico
Veneto 7) Zigiotto Tiziano voti espressi 9 Forza Italia - Verso il nuovo
partito dei moderati e dei
3) Bottacin Gianpaolo voti espressi 11 Liga Veneta - Lega Nord liberali
Padania
Componenti seconda scelta
4) Cortelazzo Pier- voti espressi 6 Alleanza Nazionale verso il
giorgio Popolo della libertà 8) Azzi Carlo Alberto voti espressi 2 L’Ulivo - Partito Democratico
Veneto
5) Covi Carlo voti espressi 1 Partito Socialista Europeo
- PSE 9) Bottacin Diego voti espressi 2 L’Ulivo - Partito Democratico
Veneto
6) De Boni Onorio voti espressi 1 Unione dei Democratici Cri-
(sostituisce l’Asses- stiani e Democratici di Centro 10) Bizzotto Mara voti espressi 1 Liga Veneta - Lega Nord
sore Stefano Valde- Padania
gamberi)
11) Cancian Diego voti espressi 1 Indipendenza Democrazia per
7) Degani Barbara voti espressi 7 Forza Italia - Verso il nuovo Forum dei Veneti
partito dei moderati e dei
liberali 12) Caner Federico voti espressi 1 Liga Veneta - Lega Nord
Padania
8) Foggiato Marian- voti espressi 1 Progetto Nordest
gelo 13) Conte Maurizio voti espressi 1 Liga Veneta - Lega Nord
Padania
9) Frasson Flavio voti espressi 3 Unione dei Democratici Cri-
stiani e Democratici di Centro 14) Frigo Franco voti espressi 2 L’Ulivo - Partito Democratico
Veneto
10) Frigo Franco voti espressi 2 L’Ulivo - Partito Democratico
Veneto 15) Rossato Damiano voti espressi 2 Italia dei valori con Di Pietro
11) Gallo Giovanni voti espressi 4 L’Ulivo - Partito Democratico 16) Ruffato Clodovaldo voti espressi 1 Forza Italia - Verso il nuovo
Veneto partito dei moderati e dei
liberali
12) Laroni Nereo voti espressi 1 Partito Socialista Nuovo PSI
17) Zanon Raffaele voti espressi 5 Alleanza Nazionale verso il
13) Padrin Leonardo voti espressi 1 Forza Italia - Verso il nuovo Popolo della libertà
partito dei moderati e dei
liberali
14) Pettenò Pietrangelo voti espressi 1 Partito della Rifondazione
Comunista - Sinistra Europea
Terza commissione consiliare
15) Rossato Damiano voti espressi 2 Italia dei valori con Di Pietro
Componenti prima scelta
16) Sernagiotto Remo voti espressi 5 Forza Italia - Verso il nuovo
partito dei moderati e dei 1) Bertipaglia Regina voti espressi 6 Forza Italia - Verso il nuovo
liberali partito dei moderati e dei
liberali
17) Tesserin Carlo voti espressi 1 Forza Italia - Verso il nuovo
Alberto partito dei moderati e dei 2) Bizzotto Mara voti espressi 5 Liga Veneta - Lega Nord
liberali Padania
18) Zabotti Marco voti espressi 1 Per il Veneto con Carraro 3) Bizzotto Mara ------------ Liga Veneta - Lega Nord
(sostituisce il Presi- Padania
Componenti seconda scelta dente del Consiglio
19) Bazzoni Raffaele voti espressi 1 Forza Italia - Verso il nuovo regionale Marino
partito dei moderati e dei Finozzi)
liberali 4) Cancian Diego voti espressi 1 Indipendenza Democrazia per
20) Bettin Gianfranco voti espressi 1 Verdi Forum dei Veneti
21) Grazia Raffaele voti espressi 1 Veneto Partito Popolare 5) Fontanella Giuliana voti espressi 7 Forza Italia - Verso il nuovo
Europeo partito dei moderati e dei
liberali
22) Marchese Giam- voti espressi 1 L’Ulivo - Partito Democratico
pietro Veneto 6) Tiozzo Lucio voti espressi 10 L’Ulivo - Partito Democratico
Veneto
23) Piccolo Francesco voti espressi 1 Misto
7) Zamboni Emilio voti espressi 5 Liga Veneta - Lega Nord
Padania
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009 11
Componenti seconda scelta 7) Grazia Raffaele voti espressi 1 Veneto Partito Popolare
Europeo
8) Atalmi Nicola voti espressi 1 Partito dei Comunisti Italiani
8) Marchese Giam- voti espressi 1 L’Ulivo - Partito Democratico
9) Bottacin Gianpaolo voti espressi 1 Liga Veneta - Lega Nord pietro Veneto
Padania
9) Rizzato Claudio voti espressi 1 L’Ulivo - Partito Democratico
10) Causin Andrea voti espressi 2 L’Ulivo - Partito Democratico Veneto
Veneto
10) Zanon Raffaele voti espressi 3 Alleanza Nazionale verso il
11) Cortelazzo Pier- voti espressi 6 Alleanza Nazionale verso il Popolo della libertà
giorgio Popolo della libertà
Componenti seconda scelta
12) Frasson Flavio voti espressi 4 Unione dei Democratici Cri-
stiani e Democratici di Centro 11) Berlato Sella Giu- voti espressi 2 L’Ulivo - Partito Democratico
seppe Veneto
13) Zigiotto Tiziano voti espressi 2 Forza Italia - Verso il nuovo
partito dei moderati e dei 12) Bertipaglia Regina voti espressi 1 Forza Italia - Verso il nuovo
liberali partito dei moderati e dei
liberali
13) Bonfante Franco voti espressi 2 L’Ulivo - Partito Democratico
Veneto
Quarta commissione consiliare 14) Covi Carlo voti espressi 1 Partito Socialista Europeo
Componenti prima scelta - PSE
1) Bond Dario voti espressi 4 Forza Italia - Verso il nuovo 15) Gerolimetto voti espressi 1 Forza Italia - Verso il nuovo
partito dei moderati e dei Amedeo partito dei moderati e dei
liberali liberali
2) Da Re Gianantonio voti espressi 9 Liga Veneta - Lega Nord 16) Padrin Leonardo voti espressi 1 Forza Italia - Verso il nuovo
Padania partito dei moderati e dei
liberali
3) Gerolimetto voti espressi 4 Forza Italia - Verso il nuovo
Amedeo partito dei moderati e dei 17) Pettenò Pietrangelo voti espressi 1 Partito della Rifondazione
(sostituisce l’Asses- liberali Comunista - Sinistra Europea
sore Renato Chisso) 18) Sernagiotto Remo voti espressi 1 Forza Italia - Verso il nuovo
4) Ruffato Clodovaldo voti espressi 7 Forza Italia - Verso il nuovo partito dei moderati e dei
partito dei moderati e dei liberali
liberali 19) Stival Daniele voti espressi 1 Liga Veneta - Lega Nord
5) Teso Moreno voti espressi 6 Alleanza Nazionale verso il Padania
Popolo della libertà 20) Teso Moreno voti espressi 3 Alleanza Nazionale verso il
6) Trento Guido voti espressi 6 L’Ulivo - Partito Democratico Popolo della libertà
Veneto 21) Tiozzo Lucio voti espressi 1 L’Ulivo - Partito Democratico
Componenti seconda scelta Veneto
7) Cenci Vittorino voti espressi 1 Liga Veneta - Lega Nord 22) Trento Guido voti espressi 2 L’Ulivo - Partito Democratico
Padania Veneto
8) De Boni Onorio voti espressi 4 Unione dei Democratici Cri- 23) Zabotti Marco voti espressi 1 Per il Veneto con Carraro
stiani e Democratici di Centro
9) Foggiato Marian- voti espressi 1 Progetto Nordest
gelo
10) Franchetto Gustavo voti espressi 2 Italia dei valori con Di Pietro Sesta commissione consiliare
11) Rizzato Claudio voti espressi 6 L’Ulivo - Partito Democratico Componenti prima scelta
Veneto
1) Bond Dario voti espressi 8 Forza Italia - Verso il nuovo
12) Zamboni Emilio voti espressi 1 Liga Veneta - Lega Nord (sostituisce il Presi- partito dei moderati e dei
Padania dente della Giunta liberali
regionale Giancarlo
Galan)
2) Causin Andrea voti espressi 12 L’Ulivo - Partito Democratico
Quinta commissione consiliare Veneto
Componenti prima scelta 3) Franchetto Gustavo voti espressi 2 Italia dei valori con Di Pietro
1) Bazzoni Raffaele voti espressi 11 Forza Italia - Verso il nuovo 4) Stival Daniele voti espressi 10 Liga Veneta - Lega Nord
partito dei moderati e dei Padania
liberali 5) Zanon Raffaele voti espressi 6 Alleanza Nazionale verso il
2) Bottacin Diego voti espressi 3 L’Ulivo - Partito Democratico (sostituisce l’As- Popolo della libertà
Veneto sessore Elena Do-
nazzan)
3) Caner Federico voti espressi 6 Liga Veneta - Lega Nord
Padania Componenti seconda scelta
4) Cenci Vittorino voti espressi 4 Liga Veneta - Lega Nord 6) Da Re Gianantonio voti espressi 1 Liga Veneta - Lega Nord
Padania Padania
5) De Boni Onorio voti espressi 3 Unione dei Democratici Cri- 7) Laroni Nereo voti espressi 1 Partito Socialista Nuovo PSI
stiani e Democratici di Centro 8) Tesserin Carlo voti espressi 7 Forza Italia - Verso il nuovo
6) Frasson Flavio voti espressi 1 Unione dei Democratici Cri- Alberto partito dei moderati e dei
(sostituisce l’Asses- stiani e Democratici di Centro liberali
sore Flavio Silve-
strin)
12 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
9) Fontanella Giuliana voti espressi 1 Forza Italia - Verso il nuovo 15 Componente Massimo Gion Società Italiana Biochimica
partito dei moderati e dei clinica e Biologia Molecolare
liberali (SIBIOC)
16 Componente Giorgio Palù Delegato Regionale AMCLI - Se-
10) Gallo Giovanni voti espressi 3 L’Ulivo - Partito Democratico zione Regione Veneto
Veneto
17 Componente Enrico Massa Centro regionale di riferimento
11) Michieletto Igino voti espressi 2 L’Ulivo - Partito Democratico per la Medicina Convenzionata e
Veneto le cure primarie
18 Componente GianMaria Fan- Coordinamento Collegi IPASVI
chin del Veneto
Finozzi
19 Componente Franco Figoli Cittadinanzattiva - Tribunale Di-
ritti del Malato
20 Componente Alessandro Gava Lega Italiana per la Lotta contro
Tumori (LILT)
DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE 21 Componente Angelo Claudio Società Italiana Farmacia Ospeda-
PIANI E PROGRAMMI SOCIO SANITARI Palozzo liera (SIFO)
22 Componente Elena Bravi Ordine degli Psicologi del Veneto
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE PIANI E
PROGRAMMI SOCIO SANITARI n. 31 del 26 febbraio 2009 23 Esperto Paolo Spolaore Servizio Epidemiologico Regio-
nale - Azienda Ulss 8 Asolo
Commissione Oncologica Regionale: integrazione
Decreto Dirigenziale n. 5 del 22.1.2009: nomina dei com- 24 Esperto Adriano Cestrone Presidente Consorzio IOV
ponenti ai sensi della Dgr n. 4120 del 19.12.2006 e Dgr n.
449 del 24.2.2009. 25 Esperto Francesco Ca- Direttore Chirurgia Toracica
labrò Azienda Ospedaliera di Verona
[Designazioni, elezioni e nomine]
26 EspertoFernando Antonio Direttore Agenzia Regionale
Compostella Sociosanitaria del Veneto (ARSS)
Il Dirigente Regione Veneto
27 Esperto Francesco Pie- Dirigente della Direzione Regio-
trobon nale Servizi Sanitari
Richiamata la Dgr n. 4120 del 19.12.2006 con la quale la (Presidente della Commissione
Giunta regionale ha costituito la Commissione Oncologica Regionale per la gestione del
Regionale, presieduta dall’Assessore alle Politiche Sanitarie, a Fondo Regionale per i Farmaci
Oncologici) Regione Veneto
seguito della quale, conclusa l’istruttoria prevista, il Dirigente
28 Componente Marcello Vetto- Responsabile Programmi Scree-
della Direzione Piani e Programmi Sociosanitari con proprio razzi ning Registro Tumori del Veneto
Decreto n. 5 del 22 gennaio 2009, ha provveduto alla nomina
dei soggetti individuati, definendo la Commissione secondo 29 Componente Marco Bonetti Coordinamento Regionale per le
la seguente composizione: Cure Palliative e la Lotta al Do-
lore - Regione Veneto
N. Componente Cognome e nome Organismo 30 Componente Francesca Russo Dirigente del Servizio sanità pub-
blica e screening della Direzione
1 Presidente Sandro Sandri Assessore alle Politiche Sanitarie Prevenzione Regione Veneto
2 Vice Presi- Giampietro Ru- Dirigente regionale Piani e Pro- 31 Componente Mara Vezzani Dirigente del Servizio Farmaceu-
dente polo grammi Sociosanitari tico - Delegata della Direzione
3 Componente Ermanno Ancona IRCCS- Istituto Oncologico Piani e Programmi Socio-sanitari
Veneto - Regione Veneto
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009 13
14. Una volta eseguite e collaudate, le opere passeranno previa comunque la redazione di progetti da approvarsi sulla
in gestione al soggetto attuatore. base delle vigenti disposizioni di legge.
15. Tutte le controversie tra la regione del Veneto ed il 3. Le attività di ripascimento sopra citate dovranno es-
soggetto attuatore, sia durante l’esecuzione dei lavori che dopo sere realizzate sulla base delle indicazioni della Commissione
il loro compimento,che non si siano potute definire in via am- Tecnica Regionale - sezione Ambiente, il cui parere costituisce
ministrativa, sono deferite al Giudice Ordinario; a tal fine è parte integrante del presente provvedimento.
competente il foro di Venezia. Gli oneri relativi ad eventuali 4. Le attività di ripascimento in parola dovranno essere
controversie e vertenze che dovessero insorgere tra il soggetto ultimate entro 36 (trentasei) mesi dalla data del presente atto,
attuatore e le imprese sono a carico del soggetto stesso. garantendo ogni azione necessaria ed indispensabile per la
16. Il soggetto attuatore è tenuto a prendere atto dei con- protezione e tutela dell’ambiente costiero circostante, per la
tenuti del presente provvedimento inviando, per accettazione, sicurezza della navigazione marittima e per lo svolgimento
copia della formale presa d’atto alla Direzione Regionale Difesa delle attività ricreative e turistiche insistenti sul litorale inte-
del Suolo. ressato.
5. Le attività di vigilanza sulla regolare esecuzione delle
Puiatti attività in argomento saranno svolte, per le specifiche compe-
tenze, dall’Ufficio del Genio civile di Venezia e dal Servizio
Forestale regionale territorialmente competente.
Copia del presente provvedimento sarà trasmessa ai
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE DIFE- Soggetti attuatori gli interventi di ripascimento, ai Soggetti
SA DEL SUOLO n. 37 del 20 febbraio 2009 preposti al controllo e vigilanza sui lavori medesimi, nonché
Legge 31.07.2002 n. 179. Ente: Ufficio regionale del ai Comuni di localizzazione degli interventi di difesa costiera
Genio civile di Venezia. Lavori di dragaggio delle foci in argomento.
fluviali (Tagliamento, Baseleghe, Nicesolo, Livenza, Cana-
letta del Mort, Piave, Sile, Brenta, Adige) e riutilizzo delle Puiatti
sabbie per interventi di ripascimento dei litorali di Bibione,
Caorle, Eraclea, Cortellazzo, Jesolo, Cavallino - Treporti,
Sottomarina, Isola Verde, per un volume complessivo di
500.000 mc. Autorizzazione al ripascimento. DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE
[Difesa del suolo] AFFARI GENERALI
Il relatore propone altresì di riconoscere per l’anno 2009 2. Di stabilire il valore della quota di rilevo sanitario
l’incremento del 2% anche per quanto riguarda l’accoglienza per l’assistenza alle persone non autosufficienti e disabili nei
delle persone con disabilità ospitate in Centri Servizio resi- Centri di Servizio residenziali e semiresidenziali, è adeguata
denziali, aggiornandola secondo quanto indicato dalla tabella per l’anno 2009 come espresso nella parte motiva del presente
sottostante, tenendo conto di quanto previsto dall’articolo n. provvedimento, secondo quanto previsto dalla Lr 1/2009;
59 della Legge regionale 2/2007 (“Modifica all’articolo 27, 3. Di autorizzare le Aziende Ulss a riconoscere, per
comma 7 della Legge regionale 25 febbraio 2005, n. 9 “Legge l'anno 2009, agli Enti Gestori dei Centri di Servizio residen-
Finanziaria regionale per l'esercizio 2005”), con cui si è prov- ziali e semiresidenziali che erogano prestazioni sanitarie e
veduto alla articolazione delle quote stesse su tre livelli con la sociosanitarie afferenti al fondo regionale per la non autosuf-
Dgr 4589 del 28 dicembre 2007. ficienza, il valore della quota di rilievo sanitario così come
determinato nella parte motiva;
Quota di rilevo sanitario per persone con 4. Di trasmettere il presente atto alle Aziende UUL-
2009
disabilità LSSSS e di pubblicare il presente provvedimento sul Bur.
I livello € 54,64
(il presente atto è modificato con deliberazione della Giunta
II livello € 47,81 regionale n. 384 del 17 febbraio 2009, pubblicata a pag. 78 del
presente Bollettino, ndr)
III livello € 34,13
Le Aziende Ulss sono autorizzate a riconoscere agli Enti DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 310
Gestori dei Centri di Servizio il valore delle quote così come del 17 febbraio 2009
sopra determinato con decorrenza 01/01/2009. Autorizzazione alla missione del Segretario Regionale
Il relatore propone che ai fini della rendicontazione anno alla Cultura a Londra per iniziative di promozione della
2009, con successivo provvedimento, verranno approvate cultura veneta, nell’ambito delle celebrazioni Palladiane.
le schede di rendicontazione delle attività che saranno ter- [Autorizzazioni varie]
ranno conto delle disposizioni di cui alle Dgr 457/2007 e Dgr
4589/2007. La Giunta regionale
Anche ai fini di quanto previsto dall’ordine del giorno n.
1262 approvato il 26 gennaio 2006 dal Consiglio Regionale (omissis)
in sede di discussione della Legge regionale 2 del 3 febbraio
2006 “Legge Finanziaria regionale per l’esercizio 2006”, le delibera
Aziende Ulss sono tenute a liquidare le competenze spettanti
agli Enti Gestori dei servizi residenziali e semiresidenziali 1. di considerare le premesse parte integrante e sostan-
entro il mese successivo alla presentazione del resoconto, ziale del presente provvedimento;
secondo quanto disposto dalla Dgr 2313 del 21 luglio 2000. 2. di autorizzare, per i motivi indicati in premessa, la
Il relatore conclude la propria relazione sottoponendo missione a Londra dal 25 al 26 febbraio 2009 del Segretario
all'attenzione della Giunta regionale il presente provvedi- Regionale alla Cultura Dr. Angelo Tabaro;
mento. 3. di dare atto che per le spese necessarie ala parteci-
pazione alla missione saranno utilizzati i fondi disponibili
La Giunta regionale sul capitolo 5016 “ Indennità di missione e rimborso spese di
viaggio al personale dipendente” del bilancio di previsione
- Udito il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argo- per l’esercizio finanziario 2009, che presentano sufficiente
mento in questione ai sensi dell'art. 33, secondo comma, disponibilità.
dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha
attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in
ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale
e regionale; DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 311
- Visto l’Art.3 bis, comma 5 del DLgs. n.502 del 1992; del 17 febbraio 2009
- Vista la Dgr n.2313 del 21 luglio 2000; Spese operative afferenti l’attività editoriale di cui alla
- Vista la Dgr n.2537 del 4 agosto 2000; Lr 5/84. Autorizzazione budget operativo e impegno di
- Vista la Dgr n.457 del 27 febbraio 2007; spesa. art. 49 Lr 39/2001.
- Vista la Dgr n.4589 del 28 dicembre 2007; [Organizzazione amministrativa e personale regionale]
- Vista la Legge regionale n. 1 del 27 febbraio 2008 art. n.3;
- Vista la Dgr n.870 del 8 aprile 2008; Il Vice Presidente Dott. Franco Manzato riferisce quanto
- Vista la Legge regionale n. 1 del 12 gennaio 2009; segue.
La Giunta regionale, ai sensi della Lr 10 gennaio 1984, n.
delibera 5 e al fine di favorire lo studio, la documentazione e la cono-
scenza della cultura e della civiltà del Veneto, provvede alla
1. La premessa è parte integrante e sostanziale del di- realizzazione e all’acquisto di volumi per la loro diffusione,
spositivo; in via prioritaria, alle biblioteche civiche e alle istituzioni
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009 17
culturali regionali, nazionali e internazionali, alle biblioteche ad inserti giornalistici promozionali su testate locali,
universitarie e scolastiche, alle associazioni e agli enti pubblici regionali e nazionali;
regionali. La realizzazione di prodotti editoriali, la promo- d) “Partecipazioni a Rassegne, Manifestazioni culturali,
zione e la distribuzione degli stessi comporta la necessità di Mostre”. La Regione del Veneto partecipa a manifesta-
far fronte a spese strumentali di vario genere. zioni regionali, nazionali e internazionali che consentono
Con il presente provvedimento, si propone alla Giunta di consolidare l’immagine regionale nel settore culturale
regionale di autorizzare l’apertura di un budget operativo a ed editoriale in particolare. In tale contesto e al fine di
favore del Dirigente regionale della Unità di Progetto Attività personalizzare adeguatamente lo spazio espositivo sono
Culturali e Spettacolo, e di un suo sostituto, per l’espletamento da prevedere spese suppletive non preventivate sia per
delle funzioni collegate alle seguenti tipologie di intervento: allestimento integrativo dello spazio sia per necessità
“Spese postali e di spedizione”, “Produzione in economia di strumentali, il cui pagamento si renda urgente e indila-
atti o documenti”, “Presentazioni pubbliche e promozione di zionabile; è utile, inoltre, provvedere al pagamento di
prodotti editoriali”, “Partecipazioni a Rassegne, Manifesta- spese per l’ospitalità di relatori o altri collaboratori in
zioni culturali, Mostre”, “Altre spese operative”. caso di presentazioni di prodotti editoriali, laboratori
Contenuto delle tipologie: ecc, presso gli spazi regionali;
a) “Spese Postali e di Spedizione”. Le pubblicazioni realiz- e) “Altre spese operative”. Trattasi di spese strumentali di
zate, acquistate o comunque a disposizione della Giunta vario genere e comunque di limitato valore commerciale,
regionale ai sensi della Lr 10 gennaio 1984, n. 5, sono attinenti l’attività editoriale nel suo complesso, o ad essa
spedite in distribuzione gratuita alle biblioteche civiche, collegata, fra i quali si ritiene di annoverare l’attività
alle istituzioni culturali, alle istituzioni scolastiche ed promozionale del settore, l’utilizzo di strumentazione
universitarie, agli enti pubblici ed associazioni; le spedi- informatica e telematica, i servizi di traduzione di testi
zioni per conto della Regione del Veneto, sono in genere per pubblicazioni, i costi per l’adesione e la registrazione
effettuate dalle case editrici o dalle ditte tipografiche all’Agenzia ISBN ecc.
che hanno realizzato i volumi o stampato altro mate- Poiché trattasi di spese di natura operativa, la legge
riale e che ne anticipano i relativi costi, comprensivi, regionale 29 novembre 2001, n. 39, consente alla Giunta
ove necessario, delle spese doganali e di passaggio di regionale la possibilità di autorizzare budget operativi a
frontiera. Le spese postali e di spedizione vengono suc- favore di Dirigenti regionali.
cessivamente rimborsate dall’Amministrazione regionale L’importo complessivo del budget operativo è previsto
ed è necessario, pertanto, provvedere alle liquidazioni in € 60.000,00= a favore del Dirigente regionale della Unità
delle spese medesime, previa presentazione di adeguata di Progetto Attività Culturali e Spettacolo, dr.ssa Maria
documentazione contabile, corredata dalla necessaria Teresa De Gregorio e, in sua sostituzione, del dr. Romano
attestazione di spedizione, ai soggetti che svolgono tale Tonin, P.O. Editoria, a carico del capitolo di Bilancio 70051
servizio. Si rende inoltre necessario, nel caso di spedi- “Spese per iniziative ed attività editoriali - Lr 5/84” - UPB
zioni di volumi o di altro materiale editoriale effettuate 167 dell’esercizio finanziario 2009.
direttamente dall’Unità di Progetto Attività Culturali e Si da atto, inoltre, che per la rendicontazione della spesa
Spettacolo, a provvedere all’acquisto di materiale idoneo effettuata con il budget operativo assegnato, il Dirigente
alle suddette spedizioni quali buste, buste sac-bool, eti- titolare o il suo sostituto dovranno attenersi alle disposi-
chette autoadesive ecc. zioni di cui ai commi 5 e 6 dell’articolo 49 della citata legge
b) Produzione in economia di atti e documenti”. Si rende regionale 39/2001.
a volte necessario e inderogabile ricorrere al servizio Copia del suddetto rendiconto sarà trasmessa alla strut-
esterno di riproduzione fotostatica o alla stampa di ma- tura regionale gerarchicamente sovraordinata alla quale la
teriale relativo a indagini, ricerche, studi regionali per Direzione regionale Ragioneria e Tributi trasmetterà nel più
il quale non si ritenga dover dare grande diffusione e breve tempo possibile un parere attestante l’effettuazione
una veste editoriale appropriata. È necessario, inoltre, di competenza del controllo di regolarità contabile sul ren-
provvedere ai pagamenti di modesta entità, e comunque diconto medesimo, come previsto dal comma 2 dell’art. 36
entro i limiti previsti dalla normativa contrattuale vigente, della L. R. 39/2001, quale complemento necessario per la
a case editrici o ditte tipografiche dovuti a incrementi di definitiva approvazione del rendiconto con atto della strut-
spesa verificatesi in corso di lavorazione e preventiva- tura gerarchicamente sovraordinata.
mente concordati e autorizzati dalla Giunta regionale; Tutto ciò premesso il relatore propone all’approvazione
c) “Presentazioni pubbliche e promozione di prodotti edito- della Giunta regionale il seguente provvedimento
riali”. Nel caso di realizzazione di volumi di particolare
interesse si rende utile presentare alla stampa e al grande La Giunta regionale
pubblico l’iniziativa editoriale promossa dalla Giunta
regionale, provvedendo, se necessario, al reperimento di - Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura compe-
locali idonei alla manifestazione e prevedendo il paga- tente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica,
mento delle spese per l’ospitalità dei relatori, nonché per anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione
l’organizzazione di momenti di accoglienza al pubblico regionale e statale;
(coffèe break, ecc.) all’interno delle manifestazioni stesse. - Viste le LL.RR. 10 gennaio 1984, n. 5 e 4 febbraio 1980, n. 6;
In tale contesto è utile provvedere anche alla realizza- - Vista la Lr 10 gennaio 1997, n. 1;
zione di materiale tipografico di comunicazione quali - Vista la Lr 29 novembre 2001, n. 39;
locandine, poster, biglietti di invito, segnalibri nonché - Condivise le valutazioni espresse in narrativa;
18 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
rientrano nel quadro della partecipazione della Regione alla Gli attuali tempi di pagamento delle spese, tramite la
Comunità. nuova procedura informatizzata di contabilità (Finanziario
Alla Direzione regionale Relazioni internazionali, Coo- 2K), consentono peraltro il rispetto delle scadenze di paga-
perazione internazionale, Diritti umani e Pari opportunità mento delle spese per le quali i soggetti creditori emettono
compete l’attivazione di tutti gli adempimenti amministra- fatture od altri documenti comprovanti il credito (tempi che,
tivo-contabili connessi e conseguenti alle attività richiamate, in casi di estrema urgenza, possono essere ulteriormente
con particolare riguardo ai pagamenti verso e all’estero, che ridotti previa adeguata nota di motivazione, trasmessa alla
la natura di tali iniziative potrebbe comportare. Direzione Ragioneria e Tributi, delle relative liquidazioni
Considerato che la legge regionale n. 39 del 29.11.2001 di spesa).
in materia di bilancio e contabilità regionale, all’articolo 49, Pertanto, per l’erogazione di tali spese si provvederà ad
contempla la facoltà da parte della Giunta regionale di asse- utilizzare la procedura ordinaria di spesa, se compatibile con
gnare uno o più budget operativi presso il Tesoriere regionale, le scadenze dei relativi pagamenti.
a favore dei Dirigenti titolari di centri di responsabilità, per L’utilizzo del budget operativo avverrà attraverso ordi-
dar corso sollecitamente ai pagamenti di spese di natura ope- nativi di pagamento e buoni di prelevamento da emettersi
rativa, qualora non risulti possibile o conveniente ricorrere presso gli sportelli del Tesoriere regionale.
alla normale procedura di gestione ed erogazione della spesa Il Dirigente titolare di budget operativo, o in caso di as-
(Finanziario 2k), si ritiene opportuno che tale facoltà debba senza o impedimento il suo sostituto, è autorizzato all’emis-
essere esercitata anche nei confronti della Direzione regionale sione di buoni di prelevamento fino all'importo massimo di €
Relazioni Internazionali, Cooperazione Internazionale, Diritti 5.000,00 per prestazione, al fine di provvedere al pagamento
Umani e Pari Opportunità. in contanti di spese minori.
Si configura quindi la necessità di provvedere all’attivazione Per il pagamento di spese di importo superiore ad €
di un budget operativo, con oneri a carico del capitolo 3020 5.000,00 per prestazione il Dirigente regionale della Direzione
“Spese per mostre, convegni, riunioni, pubblicazioni di atti Relazioni Internazionali, Cooperazione Internazionale, Diritti
e spese di rappresentanza relative all’attività della Comunità Umani e Pari Opportunità provvederà con proprio decreto.
Alpe Adria - Lr 15.12.1981 n. 71”, del Bilancio di previsione per Per la rendicontazione della spesa effettuata con il budget
l’esercizio finanziario 2009, per un importo pari ad € 35.000,00 operativo assegnato, il Dirigente titolare del Budget opera-
a favore del Dirigente vicario pro-tempore della Direzione tivo, Dott.ssa Maria Elisa Munari, ed in caso di sua assenza o
Relazioni Internazionali, Cooperazione Internazionale, Diritti impedimento il sostituto Dott.ssa Ornella Campesato, dovrà
Umani e Pari Opportunità, Dott.ssa Maria Elisa Munari, ed attenersi alle disposizioni recate dai commi 5 e 6 dell’articolo
in caso di sua assenza o impedimento del sostituto Dott.ssa 49 della legge regionale 29.11.2001, n. 39.
Ornella Campesato, in qualità di Funzionario della predetta In particolare entro 30 giorni dalla chiusura del budget
Direzione, per poter provvedere, in tempi brevi, al pagamento operativo il Dirigente titolare dovrà predisporre il consuntivo
delle spese inerenti le attività prima citate ed afferenti alle delle spese sostenute e lo invierà, corredato dei documenti
tipologie di spesa di seguito indicate: giustificativi in originale, alla Direzione Ragioneria e Tributi,
• servizi di traduzione ed interpretariato, ospitalità alber- dandone contestualmente comunicazione al Dirigente regio-
ghiera e rimborsi per spese di viaggio; nale della Direzione Relazioni Internazionali, Cooperazione
• forniture a noleggio, allestimenti sale, impiantistica, ampli- Internazionale, Diritti Umani e Pari Opportunità responsabile
ficazione, registrazione, trascrizione e stampa atti, ospitalità della verifica, con l’invio di una copia del rendiconto.
per tecnici e altro personale necessario per l’allestimento La Direzione Ragioneria e Tributi effettuerà il controllo
e la logistica; di regolarità contabile, previsto dall’articolo 36, 2° comma
• beni per omaggi; della Lr n. 39/2001, anche in relazione al rispetto degli adem-
• ingressi a musei e servizi di guida turistica, accoglienza pimenti e dei termini stabiliti nel provvedimento di assegna-
e intrattenimento; zione, emettendo un parere attestante la regolarità, ovvero
• ospitalità per partecipanti a iniziative di scambio culturale individuando le eventuali anomalie emerse dal controllo,
o di ambito giovanile; dandone comunicazione al Dirigente regionale responsabile
• ospitalità per delegazioni e relatori; della verifica.
• compensi e rimborsi per spese di viaggio a relatori non Il relatore conclude la propria relazione e propone al-
istituzionali; l’approvazione della Giunta regionale il seguente provve-
• affitto per sedi in ambito regionale, nazionale ed estero, dimento
nell’ambito della Comunità di Lavoro Alpe Adria e del-
l’Unione Europea; La Giunta regionale
• servizi di ristorazione presso sedi regionali, nazionali ed
estere, nell’ambito della Comunità di Lavoro Alpe Adria e - Udito il relatore il quale dà atto che la Struttura compe-
dell’Unione Europea, e sedi convenzionate con la Regione tente ha attestato l’avvenuta, regolare istruttoria della pratica,
del Veneto; anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione
• servizi fotografici ed audiovisivi; regionale e statale;
• stampa materiali informativi; - Vista la Lr n. 6 del 4 febbraio 1980 e successive integra-
• servizi di trasporto; zioni e modificazioni;
• servizi congressuali; - Vista la Lr n. 71 del 15 dicembre 1981;
• materiali di consumo; - Vista la Lr n. 39 del 29 novembre 2001;
• imprevisti. - Vista la Dgr n. 1052 del 18 marzo 2005;
20 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
Allegato (omissis)
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 316 Si propone inoltre di autorizzare il ricorso a buoni di
del 17 febbraio 2009 prelevamento per un importo massimo giornaliero pari
Spese attività Comitato Regionale per le Comunicazioni ad Euro 800,00, per l'effettuazione di pagamenti diretti in
(Corecom) anno 2009. Autorizzazione budget operativo. contanti, in caso di piccole spese urgenti per manutenzione
[Organizzazione amministrativa e personale regionale] di attrezzature o per forniture necessarie all'attività dell'or-
ganismo.
Riferisce il Vice Presidente Dott. Franco Manzato. Si dà atto, altresì, che per la rendicontazione della spesa
In conformità a quanto previsto dall'art. 14 della Legge effettuata con il budget operativo assegnato, il Dirigente ti-
regionale 10 agosto 2001, n. 18 "Istituzione, organizzazione tolare dovrà attenersi alle disposizioni recate dai commi 5 e
e funzionamento del Comitato Regionale per le Comunica- 6 dell'art. 49 della citata legge regionale 39/2001.
zioni", il Corecom Veneto ha approvato, nella seduta dell’11 Copia del rendiconto suddetto sarà trasmessa alla Se-
settembre 2008, il proprio Programma di attività per l’anno greteria Regionale alla Cultura, alla quale la Direzione
2009 e l’ha trasmesso, per i conseguenti adempimenti di regionale Ragioneria e Tributi trasmetterà, nel più breve
approvazione e quantificazione della relativa spesa, alla tempo possibile, un parere attestante l'avvenuta effettua-
Giunta e al Consiglio Regionale. zione del controllo di regolarità contabile sul rendiconto
Preso atto del programma anzidetto, si ritiene di ricorrere, medesimo, come previsto dal comma 2 dell'art. 36 della
per le spese di natura operativa e non discrezionale di seguito citata Lr n.39/2001.
elencate, necessarie all'organizzazione e al funzionamento Il relatore conclude la propria relazione e propone al-
dell'organismo, alle procedure previste dall'art. 49 della legge l’approvazione della Giunta regionale il seguente provve-
regionale 29 novembre 2001, n. 39 che contempla la facoltà, dimento.
da parte della Giunta regionale, di assegnare budget operativi
presso il Tesoriere regionale a favore dei Dirigenti titolari La Giunta regionale
di centri di responsabilità, per dar corso sollecitamente ai
pagamenti di spese di natura operativa, qualora non risulti Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura compe-
possibile o conveniente ricorrere alla normale procedura di tente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica,
gestione ed erogazione della spesa. anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione
Ai sensi dell’art. 17, comma 2 della Lr 18/2001 gli atti statale e regionale
per la gestione tecnica finanziaria e amministrativa del pro- Vista la Lr 10 agosto 2001, n. 18;
gramma annuale di attività sono di competenza del dirigente Vista la Lr 29 novembre 2001, n. 39;
responsabile della struttura di assistenza, sulla base degli
indirizzi impartiti dal Comitato. delibera
Si propone pertanto di autorizzare un budget operativo di
20.000,00 Euro, a favore del Dirigente del Servizio Corecom 1) di autorizzare un budget operativo dell'importo di
Dr. Fabio Favaretto, ed in caso di sua assenza o impedimento Euro 20.000,00 presso il Tesoriere Regionale, a favore del
a favore del sostituto Dott.ssa Alessandra Scarpa, a carico Dirigente del Servizio Corecom Dr. Fabio Favaretto ed in
del capitolo di bilancio 3448 “Spese per il funzionamento sua vece a favore del sostituto Dott.ssa Alessandra Scarpa,
del Comitato Regionale per le Comunicazioni” per l’anno a carico del capitolo di bilancio 3448 “Spese per il funzio-
2009, per le sotto elencate spese di natura operativa e non namento del Comitato Regionale per le Comunicazioni”
discrezionale necessarie all'organizzazione e al funziona- per l’anno 2009, per provvedere al pagamento delle spese
mento dell'organismo: di natura organizzativa e di funzionamento come meglio
• spese di manutenzione e funzionamento del Centro Re- specificate nella premessa;
gionale di monitoraggio dell'informazione radiotelevisiva 2) di autorizzare, nell'ambito del budget operativo di cui
approvato con Dgr n. 3459/1999 (riversamento in DVD) al punto 1) il ricorso a buoni di prelevamento per un importo
limitatamente a quanto non rientrante nella fornitura massimo giornaliero di Euro 800,00, per l'effettuazione di
oggetto della Dgr 25 novembre 2008, n.3554; pagamenti diretti in contanti, in caso di piccole spese urgenti
• spese postali, di cancelleria, tipografiche, per abbona- per manutenzione di attrezzature o per forniture necessarie
menti e acquisti di libri, giornali, riviste, audiovisivi, all'attività dell'organismo;
materiale documentario anche su supporto informatico, 3) di impegnare l'importo suddetto di Euro 20.000,00
manutenzione ordinaria di materiali e attrezzature d'uf- nel capitolo 3448 “Spese per il funzionamento del Comitato
ficio e di dotazioni tecniche ed informatiche necessarie Regionale per le Comunicazioni” del Bilancio di previsione
all’attività della Segreteria; della spesa per l'anno finanziario 2009;
• spese di rappresentanza di natura non ricorrente e con- 4) di far obbligo al Dirigente, come sopra individuato,
nesse a fini istituzionali dell'organismo; di produrre il rendiconto nei modi e tempi previsti dall'art.
• pubblicazioni e spot; 49 della Lr 29 novembre 2001 n. 39 e di trasmetterlo, per il
• spese servizio agenzia viaggi per componenti e ospiti controllo di regolarità contabile, alla Direzione Ragioneria
del comitato; e Tributi e per la definitiva approvazione del medesimo alla
• contributo alla conferenza dei Comitati per le Comuni- Segreteria Regionale alla Cultura;
cazioni delle Regioni e delle Province autonome; 5) di demandare al Segretario regionale alla Cultura,
• fornitura di beni e servizi necessari alla realizzazione l’individuazione con proprio atto del nuovo Dirigente Ti-
di iniziative convegnistiche, seminariali, di studio e di tolare subentrante e dell’eventuale suo sostituto, qualora si
ricerca. determinino avvicendamenti in corso d’esercizio dei Diri-
22 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
genti titolari di Budget Operativi, al fine di consentire la 3) di dare atto che le spese di missione, vitto, alloggio
prosecuzione della gestione amministrativa e contabile dei e viaggio saranno a carico del capitolo di spesa n. 5016 “in-
budget assegnati. dennità di missione e rimborso spese di viaggio al personale
dipendente” del Bilancio annuale di previsione 2009.
delibera (omissis)
6. avverso il presente provvedimento, è ammesso Genio civile di Venezia, all’Unità Periferica Genio civile di
l'esperimento di ricorso giurisdizionale al Tribunale Am- Padova, all’Unità di Progetto Distretto Bacino Idrografico
ministrativo Regionale (Tar) oppure, in via alternativa, al Brenta Bacchiglione Gorzone, all’Unità di Progetto Distretto
Presidente della Repubblica, nel termine rispettivamente di Bacino Idrografico Laguna Veneto Orientale Coste, alla
60 o 120 giorni dalla notificazione dello stesso, così come Direzione Urbanistica, alla Direzione Pianificazione Terri-
disposto dall'art.1, 1° comma, della L. 205/2000 "Disposizioni toriale e Parchi, alla Soprintendenza per i Beni Archeologici
in materia di giustizia amministrativa" modificativa dell'art. del Veneto, alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e
21 della L. 1034/71 nonché dall'art. 9, 1° comma, del Dpr Paesaggistici di Venezia e Laguna, all’Agenzia del Demanio
1199/1971 "Semplificazione dei procedimenti in materia di - Sede di Venezia;
ricorsi amministrativi". 5. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino
Ufficiale della Regione Veneto con le modalità previste dall’art.
Allegato (omissis) 1, comma 1 lett. c) della legge regionale n. 14/1989;
6. avverso il presente provvedimento, è ammesso
L’allegato è consultabile online l'esperimento di ricorso giurisdizionale al Tribunale Am-
.it http://bur.regione.veneto.it ministrativo Regionale (Tar) oppure, in via alternativa, al
Presidente della Repubblica, nel termine rispettivamente di
60 o 120 giorni dalla notificazione dello stesso, così come
disposto dall'art.1, 1° comma, della L. 205/2000 "Disposizioni
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 323 in materia di giustizia amministrativa" modificativa dell'art.
del 17 febbraio 2009 21 della L. 1034/71 nonché dall'art. 9, 1° comma, del Dpr
Consorzio di Bonifica Bacchiglione Brenta - Interventi 1199/1971 "Semplificazione dei procedimenti in materia di
relativi alla realizzazione di vasche di espansione ed ade- ricorsi amministrativi".
guamento dell’impianto di sollevamento Trezze di Chioggia
- Comune di localizzazione: Chioggia (VE) - Procedura di Allegato (omissis)
V.I.A. e approvazione ai sensi degli artt. 26 e 45 del D.Lgs
n. 152/06. L’allegato è consultabile online
[Ambiente e beni ambientali]
.it http://bur.regione.veneto.it
La Giunta regionale
Lr 10/99 l'intervento in oggetto con le prescrizioni di cui al adempimenti connessi all’istruttoria dei progetti delle opere
citato parere, allegato A del presente provvedimento, fatta salva infrastrutturali sottoposte a procedura di V.I.A. regionale e sta-
l’eventuale necessità di acquisire pareri, nullaosta, assensi di tale, nonché delle infrastrutture, degli insediamenti strategici di
ulteriori enti e/o amministrazioni competenti; preminente interesse nazionale nonché di opere idrauliche;
4. di comunicare il presente provvedimento al Con- 2. di approvare l'allegato schema di convenzione (Allegato
sorzio di Bonifica Bacchiglione Brenta, con sede legale in A), che disciplina l'incarico di cui al punto 1);
Via Vescovado n. 11 a Padova, alla Provincia di Padova, 3. di disporre che per l'incarico di consulenza di cui al
alla Provincia di Venezia, al Comune di Dolo (VE), al Co- punto 1) venga corrisposto un compenso pari a Euro 30.000,00
mune di Camponogara (VE), al Comune di Fossò (VE), al (trentamila/00) omnicomprensivo ed al lordo degli oneri fiscali
Comune di Strà (VE), al Comune di Vigonovo (VE), al Co- e previdenziali, nonché delle spese necessarie per l’espletamento
mune di Campagna Lupia (VE), al Comune di Campolongo delle attività in questione, da liquidarsi nelle modalità previste
Maggiore (VE), al Comune di Piove di Sacco (PD), all’Area dall’allegato schema di convenzione che fa parte integrante
tecnico-scientifica della Direzione Generale dell'Arpav, al della presente deliberazione;
Dipartimento Provinciale Arpav di Venezia, al Dipartimento 4. di impegnare l'importo complessivo di Euro 30.000,00
Provinciale Arpav di Padova, alla Direzione Difesa del Suolo, (trentamila/00) sul capitolo n. 50264 denominato “ Spese per
alla Direzione Progetto Venezia - Servizio Legge Speciale il funzionamento della Commissione regionale per la valuta-
per Venezia, all’Unità Periferica Genio civile di Venezia, zione d’impatto ambientale (art. 5, Lr 26/03/1999, n. 10)” del
all’Unità Periferica Genio civile di Padova, all’Unità di bilancio regionale per l’anno 2009 che presenta sufficiente
Progetto Distretto Bacino Idrografico Brenta Bacchiglione disponibilità;
Gorzone, all’Unità di Progetto Distretto Bacino Idrografico 5. di incaricare la Direzione Valutazione Progetti e In-
Laguna Veneto Orientale Coste, alla Direzione Urbanistica, vestimenti dell’esecuzione del presente provvedimento;
alla Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi; 6. di trasmettere il presente atto alla Sezione regionale
5. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino di controllo della Corte dei Conti, ai sensi dell’art. 1, comma
Ufficiale della Regione Veneto con le modalità previste dall’art. 173, della legge 23 dicembre 2005, n. 266;
1, comma 1 lett. c) della legge regionale n. 14/1989;. 7. di pubblicare il presente provvedimento sul sito web
6. avverso il presente provvedimento, è ammesso l'espe- istituzionale dell’Amministrazione Regionale, ai sensi dell’art.
rimento di ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo 3 comma 54 della Legge 244/2007.
Regionale (TAR) oppure, in via alternativa, al Presidente della
Repubblica, nel termine rispettivamente di 60 o 120 giorni Allegato (omissis)
dalla notificazione dello stesso, così come disposto dall'art.1,
1° comma, della L. 205/2000 "Disposizioni in materia di giu- L’allegato è consultabile online
stizia amministrativa" modificativa dell'art. 21 della L. 1034/71
.it http://bur.regione.veneto.it
nonché dall'art. 9, 1° comma, del Dpr 1199/1971 "Semplifica-
zione dei procedimenti in materia di ricorsi amministrativi".
a) dal dirigente della direzione regionale competente in ma- a) dal responsabile dell’ufficio provinciale competente in
teria di valutazione di impatto ambientale, con funzioni materia di valutazione di impatto ambientale;
di vicepresidente; b) dal direttore del dipartimento provinciale dell’ARPAV o
b) dal Direttore generale dell’Arpav o da un funzionario da da un funzionario da lui delegato;
lui delegato; c) da nove laureati esperti in analisi e valutazione ambien-
c) dal direttore del dipartimento provinciale dell’ARPAV, tale, pianificazione urbana, territoriale e del paesaggio,
competente per territorio, o da un funzionario da lui de- tutela delle specie biologiche e della biodiversità, tutela
legato; dell’assetto agronomico e forestale, difesa del suolo,
d) dal dirigente responsabile della struttura provinciale com- geologia e idrogeologia, contenimento degli inquinanti,
petente in materia di tutela ambientale, competente per analisi dei rischi di incidenti industriali, inquinamento
territorio, o da un funzionario da lui delegato; acustico e radiazioni, beni culturali ed ambientali,
e) da nove laureati esperti in analisi e valutazione ambientale, salute ed igiene pubblica, nominati, in assenza di di-
pianificazione urbana, territoriale e del paesaggio, tutela versa formulazione statutaria degli enti, dalla Giunta
delle specie biologiche e della biodiversità, tutela dell’as- provinciale.
setto agronomico e forestale, difesa del suolo, geologia e 3. Per tutto il periodo di attività presso la commissione
idrogeologia, contenimento degli inquinanti, analisi dei provinciale VIA, gli esperti non possono esercitare attività
rischi di incidenti industriali, inquinamento acustico e professionale limitatamente all’elaborazione di progetti che
radiazioni, beni culturali ed ambientali, salute ed igiene siano sottoposti al VIA nella provincia in cui opera la com-
pubblica, nominati dalla Giunta regionale, sentita la com- missione.
petente commissione consiliare. 4. Le sedute della commissione sono valide qualora sia
2. Per tutto il periodo di attività presso la Commissione presente almeno la metà dei suoi componenti; le deliberazioni
regionale VIA gli esperti nominati dalla Regione non possono della commissione sono valide se assunte con voto favorevole
esercitare attività professionale, nel territorio della Regione del della maggioranza dei presenti.
Veneto limitatamente alla elaborazione di progetti che siano 5. Le modalità di funzionamento della commissione
sottoposti alla procedura di VIA. provinciale VIA, in assenza di diversa formulazione statutaria
3. Le sedute della Commissione sono valide qualora sia degli enti, sono definite dal presidente della provincia.
presente almeno la metà dei suoi componenti; le deliberazioni
della Commissione sono valide se assunte con voto favorevole Art. 13
della maggioranza dei presenti. La Commissione deve dotarsi Istruttoria preliminare.
di un regolamento interno che deve prevedere, tra l’altro, la
verbalizzazione dei propri lavori. 1. Entro sessanta giorni dal ricevimento della domanda
4. I componenti esperti di cui alla lettera e) del comma 1 di cui agli articoli 10, 11 o 12, la struttura competente per
durano in carica quanto la Giunta regionale e continuano ad la VIA provvede all’esame formale della documentazione
espletare le funzioni loro proprie fino alla nomina dei nuovi presentata, esprimendosi in ordine a:
componenti, effettuata ai sensi degli articoli 3 e 9 della legge a) la completezza della documentazione in funzione dei
regionale 22 luglio 1997, n. 27. previsti effetti del provvedimento richiesto ed al fine
5. Le funzioni di segreteria della Commissione sono ga- della procedibilità dell’istruttoria;
rantite dalla struttura regionale competente per la VIA, con b) l’individuazione:
le modalità determinate dal Segretario regionale competente 1) dei comuni, delle province ed eventualmente degli
in materia di ambiente. enti di gestione delle aree naturali protette interes-
6. Ai fini dell’istruttoria, la Commissione può avvalersi sati, per l’espressione del parere di cui al comma 2
della consulenza di esperti esterni con competenze specifiche dell’articolo 5 del Dpr 12 aprile 1996;
nelle problematiche in esame, nonché dell’ARPAV. 2) delle autorità competenti di cui alla lettera c) del comma
7. La Giunta regionale stabilisce, con proprio provve- 2 dell’articolo 11 ovvero al comma 2 dell’articolo 12.
dimento, le indennità ed i rimborsi spettanti ai componenti 2. Entro lo stesso termine di cui al comma 1 e per una
esperti di cui alla lettera e) del comma 1, nonché agli esperti sola volta, la struttura competente per la VIA richiede al sog-
esterni di cui al comma 6. Con il medesimo provvedimento getto proponente le integrazioni eventualmente necessarie;
la Giunta regionale stabilisce altresì le modalità per l’espleta- la richiesta interrompe i termini del procedimento.
mento degli incarichi, la revoca e la decadenza degli stessi; la 3. Nel caso il soggetto proponente si sia avvalso della
decadenza opera comunque di diritto in caso di assenza del facoltà di cui all’articolo 8, la verifica di completezza riguarda
componente esperto di cui alla lettera e) del comma 1 a tre esclusivamente la corrispondenza di quanto presentato alle
sedute della Commissione nell’anno. eventuali indicazioni del responsabile della struttura com-
petente per la VIA di cui al comma 4 dell’articolo 8 ovvero
Art. 6 all’elaborato di cui al comma 2 dello stesso articolo 8.
Commissione provinciale VIA. 4. Concluso l’esame di cui al comma 1, la struttura
competente per la VIA ne dà comunicazione al soggetto pro-
1. In ogni provincia è istituito un organo tecnico-istrut- ponente unitamente all’ammontare della somma da versare
torio definito commissione provinciale VIA. per l’istruttoria.
2. La commissione provinciale VIA è presieduta dal 5. Nel caso in cui, entro novanta giorni dalla richiesta,
dirigente della struttura provinciale competente in materia di il soggetto proponente non produca le integrazioni di cui al
tutela ambientale ed è composta: comma 2, la domanda di VIA si intende decaduta.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009 27
6. Decorso inutilmente il termine di cui al comma 1, la allegati A1, B1, C3-1bis, B2 dalla lettera n) alla lettera s) del
documentazione presentata si intende accolta ed il soggetto numero 7, Progetti di infrastrutture, e A1 bis con esclusione
proponente provvede agli adempimenti di cui all’articolo 14; delle lettere h bis), h ter), h quater), (39) entro quindici giorni
la struttura competente comunica comunque l’ammontare dall’espressione del parere della commissione VIA di cui al-
della somma da versare per l’istruttoria. l’articolo 18 e sulla base del medesimo, l’autorità competente
per la VIA adotta il provvedimento relativo al giudizio di
Art. 14 compatibilità ambientale.
Deposito e pubblicità. 2. Il provvedimento di cui al comma 1 è comunicato al
soggetto proponente, ai comuni e alle province interessati e,
1. Il soggetto proponente, a seguito della comunicazione nel caso di aree naturali protette, ai relativi enti di gestione,
di cui al comma 4 dell’articolo 13 o dell’inutile decorso del nonché (40) all’autorità competente al rilascio di autorizzazioni,
termine di cui al comma 1 dell’articolo 13, deposita il pro- approvazioni o concessioni per la realizzazione dell’impianto,
getto ed il SIA presso i comuni e le province ove è localiz- opera o intervento.
zato l’impianto, opera o intervento e, nel caso ricada anche 3. In caso di giudizio condizionato, lo stesso deve con-
parzialmente in aree naturali protette, anche presso gli enti tenere le prescrizioni, i vincoli e i limiti per l’autorizzazione
di gestione delle stesse; inoltre invia copia del riassunto non dell’impianto, opera o intervento e comunque per la sua rea-
tecnico delle informazioni contenute nel SIA agli eventuali lizzazione.
altri comuni e province interessati di cui alle lettere m) ed 4. In caso di giudizio negativo, l’impianto, opera o inter-
n) del comma 1 dell’articolo 2, come individuati nel SIA vento proposto non può essere autorizzato e comunque non
medesimo. può essere realizzato.
2. Il soggetto proponente provvede altresì ad inviare
alle amministrazioni interessate: Art. 19bis
a) il progetto; Giudizio di compatibilità ambientale e successiva procedura
b) il riassunto non tecnico delle informazioni contenute nel di approvazione definitiva ed autorizzazione per i progetti
SIA; da approvarsi dalla Regione o dalle Province.
c) la documentazione di cui alla lettera c) del comma 2 del-
l’articolo 11 ovvero di cui al comma 2 dell’articolo 12. 1. Per i progetti di impianti opere o interventi assogget-
4. Il soggetto proponente dà comunicazione formale tati a VIA in base alla presente legge ed elencati negli allegati
alla struttura competente per la VIA delle date dell’avvenuta A1, B1, C3-1bis, B2 dalla lettera n) alla lettera s) del numero 7,
pubblicazione dell’avviso di cui al comma 3, precisando i Progetti di infrastrutture, e A1bis con esclusione delle lettere h
quotidiani nei quali è stata effettuata, nonché dell’avvenuta bis), h ter), h quater) per i quali il proponente abbia presentato
trasmissione di cui al comma 2 e dell’avvenuto versamento domanda per ottenere il giudizio di compatibilità ambientale
della somma di cui all’articolo 13, comma 4. ai sensi dell'articolo 10, entro quindici giorni dall'espressione
del parere della commissione VIA di cui all'articolo 18 e sulla
Art. 15 base del medesimo, l'autorità competente per la VIA adotta il
Presentazione al pubblico. provvedimento relativo al giudizio di valutazione di compa-
tibilità ambientale.
1. Entro venti giorni dalla data di pubblicazione dell’ul- 2. In caso di giudizio condizionato, lo stesso deve con-
timo annuncio di cui al comma 3 dell’articolo 14, il soggetto tenere le prescrizioni, i vincoli e i limiti per l'autorizzazione
proponente provvede, a sua cura e spese, alla presentazione dell'impianto, opera o intervento e comunque per la sua rea-
al pubblico dei contenuti del progetto e del SIA, secondo le lizzazione.
modalità concordate con il comune direttamente interessato 3. In caso di giudizio negativo, l'impianto, opera o inter-
dalla localizzazione dell’impianto, opera o intervento. vento proposto non può essere autorizzato e comunque non
2. Qualora l’impianto, opera o intervento interessi il ter- può essere realizzato.
ritorio di più comuni nell’ambito della medesima provincia, 4. Qualora il provvedimento relativo al giudizio di va-
la presentazione al pubblico deve avvenire secondo modalità lutazione di impatto ambientale sia positivo o condizionato,
concordate dalla provincia stessa con i comuni interessati; la Commissione VIA all'uopo integrata dai rappresentanti
qualora siano interessati i territori di più province, deve degli enti locali interessati e dai responsabili degli uffici
essere effettuata una presentazione al pubblico in ognuna regionali e provinciali competenti convocati dall'autorità
delle province interessate. competente per la VIA, svolge le funzioni della conferenza
3. In caso di mancato accordo, il soggetto proponente di servizi di cui agli articoli 14 e seguenti della legge 7
provvede alle presentazioni di cui ai commi 1 e 2 secondo agosto 1990, 241 e provvede all'istruttoria amministrativa
modalità stabilite dalla struttura competente per la VIA. al fine di acquisire in un'unica sede i pareri, nullaosta, au-
torizzazioni assensi comunque denominati previsti dalla
Art. 19 vigente normativa nazionale o regionale e necessari per
Giudizio di compatibilità ambientale per progetti da l'approvazione definitiva e l'autorizzazione degli impianti,
approvarsi da Autorità diversa dalla Regione o dalle opere od interventi.
Province. 5. Le determinazioni della Conferenza di servizi di
cui al comma 4 sostituiscono ad ogni effetto visti, pareri,
1. Salvo per i progetti di impianti, opere o interventi as- autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provin-
soggettati a VIA in base alla presente legge ed elencati negli ciali e comunali. Per gli impianti di smaltimento dei rifiuti
28 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
e per i depuratori l'approvazione del progetto costituisce, nonché dai responsabili degli uffici provinciali o regionali
ove occorra, variante allo strumento urbanistico comunale competenti;
e comporta la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed c) la Commissione VIA abbia reso il parere di impatto am-
indifferibilità dei lavori. bientale di cui all’articolo 18. (45)
2. Nell’ipotesi prevista al comma 1, la Commissione
Art. 20 VIA svolge le funzioni dell’apposita conferenza prevista
Procedure per i progetti con impatto ambientale dall’articolo 27 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n.
interregionale. 22, e provvede all’istruttoria ai fini dell’assunzione dei prov-
vedimenti richiesti, che sostituiscono ad ogni effetto visti,
1. Nel caso di progetti di impianti, opere o interventi che pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, pro-
risultino localizzati anche sul territorio di regioni confinanti, vinciali e comunali. L’approvazione del progetto costituisce,
la Giunta regionale esprime il giudizio di compatibilità am- ove occorra, variante allo strumento urbanistico comunale
bientale d’intesa con le regioni interessate. e comporta la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed
2. Nel caso di progetti di impianti, opere o interventi indifferibilità dei lavori.
che possano avere impatti rilevanti sul territorio di regioni
confinanti, la Giunta regionale è tenuta darne immediata Art. 24
comunicazione alla Regione confinante che sarà chiamata a Semplificazione amministrativa in materia di autorizzazioni
partecipare alla commissione regionale VIA per esprimervi e concessioni per attività di cava.
il proprio parere.
1. In attuazione dei princìpi di semplificazione ammini-
Art. 21 strativa, il giudizio di compatibilità ambientale è integrato nel
Procedure per i progetti con impatti ambientali provvedimento di concessione o di autorizzazione di attività
transfrontalieri. di coltivazione di cave e torbiere in presenza delle seguenti
condizioni :
1. Nel caso di progetti di impianti, opere o interventi che a) il proponente, si sia avvalso della facoltà di cui al comma
possono avere impatti rilevanti sull’ambito di un altro Stato, 1 dell’articolo 11;
la Giunta regionale informa il Ministero dell’ambiente per b) la commissione VIA abbia reso il parere sull’impatto am-
l’adempimento degli obblighi di cui alla convenzione sulla bientale di cui all’articolo 18.
valutazione dell’impatto ambientale in un contesto transfron- 2. Nell’ipotesi prevista al comma 1, la commissione VIA,
taliero, stipulata a Espoo il 25 febbraio 1991, ratificata con la integrata dai responsabili degli uffici regionali o provinciali
legge 3 novembre 1994, n. 640. competenti, provvede all’istruttoria ai fini del rilascio dei
provvedimenti richiesti. L’autorizzazione e la concessione
Art. 22 sostituiscono ogni altro parere, nullaosta, autorizzazione di
Partecipazione della Regione alla procedura di VIA di cui competenza regionale.
all’articolo 6 della legge 8 luglio 1986, n. 349.
Art. 27
1. Per i progetti assoggettati alla procedura di VIA ai Decorrenza dell’efficacia.
sensi dell’articolo 6, comma 4 della legge 8 luglio 1986, n.
349, il parere richiesto è espresso dalla Giunta regionale. 3 bis. Fino all'approvazione del Piano energetico regio-
2. Per l’espressione del parere di cui al comma 1 si applica nale di cui all'articolo 5 della legge 9 gennaio 1991, n. 10, la
la procedura di cui al capo III, fatto salvo quanto diversamente Giunta regionale esercita le funzioni di autorità competente
disposto dalla normativa statale. per le procedure di VIA relative ai progetti degli impianti di
produzione di energia di cui all'articolo 44, comma 2, lettera
Art. 23 b), della legge regionale 13 aprile 2001, n. 11.
Semplificazione amministrativa per i progetti ad
approvazione o autorizzazione regionale o provinciale.
(segue allegato B)
1. In attuazione dei principi di semplificazione ammini-
strativa per i progetti previsti dall’allegato A1 con esclusione
della lettera k), dall’allegato B1 con esclusione della lettera
g), C3-1bis e dall’allegato B2, dalla lettera n) alla lettera s) del
numero 7 Progetti di infrastrutture nonché dall’allegato A1 bis
con esclusione delle lettere h bis), h ter), h quater), il giudizio
di compatibilità ambientale è integrato nel provvedimento di
approvazione o di autorizzazione in presenza delle seguenti
condizioni:
a) il proponente si sia avvalso della facoltà di cui al comma
1 dell’articolo 11;
b) la Commissione VIA sia stata appositamente integrata dai
rappresentanti della provincia e/o del comune interessati,
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009 29
Allegato B
Si ricorda che l’articolo 6 comma 8 del Correttivo prevede che per i progetti di cui agli allegati III e IV ricadenti
all’interno di aree naturali protette, le soglie dimensionali, ove previste, di cui al citato decreto, sono ridotte del
cinquanta per cento”.
Corrispondenza
alla tipologia di cui
ALLEGATO III
agli allegati l.r. n.
alla Parte II del d.lgs. n. 152/2006 come modificato dal ENTE
10/1999 per la NOTE
d.lgs. n. 4/2008 COMPETENTE
definizione
dell‘Autorità
competente
a) Recupero di suoli dal mare per una superficie che superi A1 – m-sexies)
i 200 ettari. Regione
B1 – g-quinquies)
b) Utilizzo non energetico di acque superficiali nei casi in
cui la derivazione superi i 1.000 litri al secondo e di acque
sotterranee ivi comprese acque minerali e termali, nei casi A1 – m-ter) Regione
in cui la derivazione superi i 100 litri al secondo.
Corrispondenza
alla tipologia di cui
ALLEGATO III
agli allegati l.r. n.
alla Parte II del d.lgs. n. 152/2006 come modificato dal ENTE
10/1999 per la NOTE
d.lgs. n. 4/2008 COMPETENTE
definizione
dell‘Autorità
competente
Competenza della
A2 – e) Regione
g) Produzione di pesticidi, prodotti farmaceutici, pitture e Provincia qualora
vernici, elastomeri e perossidi, per insediamenti produttivi ricadano anche
di capacità superiore alle 35.000 t/anno di materie prime parzialmente
lavorate. B2 – p. 8 l) Provincia all’interno di aree
naturali protette
A2 – f) Regione Competenza della
h) Stoccaggio di petrolio, prodotti petroliferi, petrolchimici Provincia qualora
pericolosi a sensi della legge 29 maggio 1974, n. 256, e ricadano anche
successive modificazioni, con capacità complessiva B2 – p. 8 g) Provincia parzialmente
superiore a 40.000 m3. all’interno di aree
naturali protette
A2 – g) Regione Competenza della
Provincia qualora
i) Impianti per la concia del cuoio e del pellame qualora la ricadano anche
capacità superi le 12 tonnellate di prodotto finito al giorno. B2 – p. 5 d) Provincia parzialmente
all’interno di aree
naturali protette
l) Porti turistici e da diporto quando lo specchio d'acqua è
superiore a 10 ettari o le aree esterne interessate superano i
A1 – m-septies)
5 ettari oppure i moli sono di lunghezza superiore ai 500 Regione
B1 – g-quater)
metri.
Regione smaltimento
A1 – a)
di
(per D1, D5, D9,
rifiuti speciali
D10 e D11)
pericolosi
Provincia
m) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi, A1-bis – a) (per D1 smaltimento di
mediante operazioni di cui all'allegato B, lettere D1, D5, e D5) e b) (D9) rifiuti urbani
D9, D10 e D11, ed all'allegato C, lettera R1, della parte pericolosi
quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
A1 – b) Regione smaltimento
B1 – a) di
(per D10 e D11) urbani pericolosi
Regione recupero di
A1 – h)
rifiuti speciali e
(per R1)
urbani pericolosi
A1 – d) Regione smaltimento
B1 – b) di
(per D9, D10 e rifiuti speciali non
D11) pericolosi
A1 – b) (per D10 e Regione smaltimento
n) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non D11) di
pericolosi, con capacità superiore a 100 t/giorno, mediante B1 – a) (per D10 e rifiuti urbani non
operazioni di incenerimento o di trattamento di cui D11) pericolosi
all'allegato B, lettere D9, D10 e D11, ed allegato C, lettera
Provincia
R1, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006,
A1-bis – b) (per D9) smaltimento di
n. 152.
B2 – p.7 n) (per D9) rifiuti urbani non
pericolosi
Regione recupero di
A1 – i)
rifiuti urbani e
B1 – e)
speciali non
(per R1)
pericolosi
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009 31
Corrispondenza
alla tipologia di cui
ALLEGATO III
agli allegati l.r. n.
alla Parte II del d.lgs. n. 152/2006 come modificato dal ENTE
10/1999 per la NOTE
d.lgs. n. 4/2008 COMPETENTE
definizione
dell‘Autorità
competente
o) Impianti di smaltimento dei rifiuti non pericolosi Regione smaltimento
A1 – f)
mediante operazioni di raggruppamento o di rifiuti speciali non
B1 – c)
ricondizionamento preliminari e deposito preliminare, con pericolosi
capacità superiore a 200 t/giorno (operazioni di cui Provincia
all'allegato B, lettere D13 e D14, della parte quarta del A1-bis – c)
smaltimento di rifiuti
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152). B2 – p.7 o)
urbani non pericolosi
p) Discariche di rifiuti urbani non pericolosi con capacità
complessiva superiore a 100.000 m3 (operazioni di cui
A1-bis – a) Provincia
all'allegato B, lettere D1 e D5, della parte quarta del
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152);
discariche di rifiuti speciali non pericolosi (operazioni di
cui all'allegato B, lettere D1 e D5, della parte quarta del A1 – c) Regione
decreto legislativo 152/2006),
ad esclusione delle discariche per inerti con capacità A1-bis – e)
Provincia
complessiva sino a 100.000 m3. B2 – p.7 q)
Regione smaltimento
di rifiuti speciali non
pericolosi (ad
esclusione degli
impianti realizzati nel
A1 – g) luogo di produzione
B1 – d) per i rifiuti ivi prodotti
o per i rifiuti prodotti
anche in altri impianti
o stabilimenti purché
appartenenti alla
medesima impresa)
q) Impianti di smaltimento di rifiuti non pericolosi Provincia
mediante operazioni di deposito preliminare, con capacità A1-bis – d) smaltimento di
superiore a 150.000 m3 oppure con capacità superiore a B2 – p.7 p) rifiuti urbani non
200 t/giorno (operazioni di cui all'allegato B, lettera D15, pericolosi
della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. Provincia
152). smaltimento di
rifiuti speciali non
pericolosi
(riferito ad impianti
realizzati nel luogo di
A1-bis – f) produzione per i
B2 – p.7 r) rifiuti ivi prodotti o
per i rifiuti prodotti
anche in altri
impianti e
stabilimenti, purché
appartenenti alla
medesima impresa)
r) Impianti di depurazione delle acque con potenzialità A1 – j)
Regione
superiore a 100.000 abitanti equivalenti. B1 – f)
3
s) Cave e torbiere con più di 500.000 m /a di materiale A1 – k)
Regione
estratto o di un'area interessata superiore a 20 ettari. B1 – g)
A1 – m-quater) Regione Competenza della
t) Dighe e altri impianti destinati a trattenere, regolare o Provincia qualora
accumulare le acque in modo durevole, ai fini non ricadano anche
energetici, di altezza superiore a 10 m e/o di capacità B2 – p. 8 n) Provincia parzialmente
superiore a 100.000 m3. all’interno di aree
naturali protette.
u) Attività di coltivazione sulla terraferma delle sostanze
minerali di miniera di cui all'art. 2, comma 2 del R.D. 29 A1 – l) Regione
luglio 1927, n. 1443.
32 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
Corrispondenza
alla tipologia di cui
ALLEGATO III
agli allegati l.r. n.
alla Parte II del d.lgs. n. 152/2006 come modificato dal ENTE
10/1999 per la NOTE
d.lgs. n. 4/2008 COMPETENTE
definizione
dell‘Autorità
competente
v) Attività di coltivazione sulla terraferma degli idrocarburi
A2 – r) Regione
liquidi e gassosi
e delle risorse geotermiche. A1 – m) Regione
z) Elettrodotti per il trasporto di energia elettrica con
A1-bis – h-quater)
tensione nominale superiore a 100 kV con tracciato di Provincia
B2 – p. 7 l)
lunghezza superiore a 10 km.
aa) Impianti di smaltimento di rifiuti mediante operazioni A1 – a)
di iniezione in profondità, lagunaggio, scarico di rifiuti per i pericolosi
solidi nell'ambiente idrico, compreso il seppellimento nel Regione
sottosuolo marino, deposito permanente (operazioni di cui A1 – e)
all'allegato B, lettere D3, D4, D6, D7 e D12, della parte per i non pericolosi
quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152).
A2 – j) Regione Competenza della
ab) Stoccaggio di gas combustibili in serbatoi sotterranei Provincia qualora
artificiali con una capacità complessiva superiore a 80.000 ricadano anche
m3. B2 – p. 8 o) Provincia parzialmente
all’interno di aree
naturali protette.
ac) Impianti per l'allevamento intensivo di pollame o di
suini con più di: C3 – p. 1 c)
- 85000 posti per polli da ingrasso, 60000 per galline; C4 – p. 1 c) Provincia
- 3000 posti per suini da produzione (di oltre 30 kg) o B2 – p. 1 c)
- 900 posti per scrofe.
ad) Impianti destinati a ricavare metalli grezzi non ferrosi C3 – p. 3 e)
da minerali, nonché concentrati o materie prime secondarie C4 – p. 3 e) Provincia
attraverso procedimenti metallurgici, chimici o elettrolitici. B2 – p. 3 e)
In quanto
ae) Sistemi di ricarica artificiale delle acque freatiche in
assimilabili a quelli
cui il volume annuale dell'acqua ricaricata sia superiore a Regione
previsti in A1 – m-
10 milioni di metri cubi.
quinquies)
af) Opere per il trasferimento di risorse idriche tra bacini
imbriferi inteso a prevenire un'eventuale penuria di acqua,
per un volume di acque trasferite superiore a 100 milioni di
metri cubi all'anno. In tutti gli altri casi, opere per il
trasferimento di risorse idriche tra bacini imbriferi con
In quanto
un'erogazione media pluriennale del bacino in questione
assimilabili a quelli
superiore a 100 milioni di metri cubi all'anno. In tutti gli Regione
previsti in A1 – m-
altri casi, opere per il trasferimento di risorse idriche tra
quinquies)
bacini imbriferi con un'erogazione media pluriennale del
bacino in questione superiore a 2000 milioni di metri cubi
all'anno e per un volume di acque trasferite superiore al 5%
di detta erogazione. In entrambi i casi sono esclusi i
trasferimenti di acqua potabile convogliata in tubazioni.
ag) Ogni modifica o estensione dei progetti elencati nel
presente allegato, ove la modifica o l'estensione di per sé Competenza di Regione o Provincia a seconda della ripartizione
sono conformi agli eventuali limiti stabiliti nel presente individuata nelle presenti tabelle.
allegato.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009 33
Ai sensi dell’art. 6, comma 5, lett. b), del d.lgs. n. 152/2006 come modificato dal d.lgs. n. 4/2008, i progetti
dell’Allegato IV sono sottoposti direttamente a procedura di VIA se ricadono anche parzialmente all’interno di aree
naturali protette, come definite dalla legge 6/12/1991, n. 394.
Si ricorda che l’articolo 6 comma 8 del Correttivo prevede che per i progetti di cui agli allegati III e IV ricadenti
all’interno di aree naturali protette, le soglie dimensionali, ove previste, di cui al citato decreto, sono ridotte del
cinquanta per cento”.
Corrispondenza
alla tipologia di
ALLEGATO IV cui agli allegati
ENTE
alla Parte II del d.lgs. n. 152/2006 come modificato dal l.r. n. 10/1999 per NOTE
COMPETENTE
d.lgs. n. 4/2008 la definizione
dell’Autorità
competente
1. Agricoltura
a) cambiamento di uso di aree non coltivate, semi-naturali o C4 – p. 1 a)
naturali per la loro coltivazione agraria intensiva con una Provincia
superficie superiore a 10 ettari; B2 – p. 1 a)
b) iniziale forestazione di una superficie superiore a 20 ettari; C4 – p. 1 b)
deforestazione allo scopo di conversione di altri usi del suolo Provincia
di una superficie superiore a 5 ettari; B2 – p. 1 b)
c) Impianti per l'allevamento intensivo di animali il cui
numero complessivo di capi sia maggiore di quello derivante
dal seguente rapporto: 40 quintali di peso vivo di animali per
ettaro di terreno funzionalmente asservito all'allevamento. C4 – p. 1 c)
Sono comunque esclusi, indifferentemente dalla Provincia
localizzazione, gli allevamenti con numero di animali B2 – p. 1 c)
inferiore o uguale a: 1.000 avicoli, 800 cunicoli, 120 posti
per suini da produzione (di oltre 30 kg) o 45 posti per scrofe,
300 ovicaprini, 50 posti bovini;
d) i progetti di gestione delle risorse idriche per l'agricoltura, C4 – p. 1 d)
compresi i progetti di irrigazione e di drenaggio delle terre, Provincia
per una superficie superiore ai 300 ettari; B2 – p. 1 d)
C4 – p. 1 e)
e) piscicoltura per superficie complessiva oltre i 5 ettari; Provincia
B2 – p. 1 e)
f) progetti di ricomposizione fondiaria che interessano una C4 – p. 1 f)
Provincia
superficie superiore a 200 ettari. B2 – p. 1 f)
2. Industria energetica ed estrattiva
a) impianti termici per la produzione di energia elettrica,
art. 27 comma 3-bis
vapore e acqua calda con potenza termica complessiva Regione
l.r. n. 10/1999
superiore a 50 MW;
Competenza della
b) attività di ricerca sulla terraferma delle sostanze minerali provincia anche
di miniera di cui all'art. 2, comma 2, del regio decreto 29 qualora l’attività sia
B2 – p. 2 b) Provincia
luglio 1927, n. 1443, ivi comprese le risorse geotermiche, svolta al di fuori
incluse le relative attività minerarie; delle aree naturali
protette.
c) impianti industriali non termici per la produzione di art. 27 comma 3-bis
Regione
energia, vapore ed acqua calda; l.r. n. 10/1999
d) impianti industriali per il trasporto del gas, vapore e C4 – p. 2 c)
dell'acqua calda, che alimentano condotte con una lunghezza Provincia
complessiva superiore ai 20 km; B2 – p. 2 d)
e) impianti industriali per la produzione di energia mediante art. 27 comma 3-bis
Regione
lo sfruttamento del vento; l.r. n. 10/1999
f) installazione di oleodotti e gasdotti con la lunghezza C4 – p. 2 e)
Provincia
complessiva superiore ai 20 km; B2 – p. 2 f)
34 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
Corrispondenza
alla tipologia di
ALLEGATO IV cui agli allegati
ENTE
alla Parte II del d.lgs. n. 152/2006 come modificato dal l.r. n. 10/1999 per NOTE
COMPETENTE
d.lgs. n. 4/2008 la definizione
dell’Autorità
competente
g) attività di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in
C4 – p. 2 f) Provincia
terraferma;
h) estrazione di sostanze minerali di miniera di cui all'art. 2,
comma 2, del regio decreto 29 luglio 1927, n. 1443, Regione Opere non previste
mediante dragaggio marino e fluviale; dalla l.r. n. 10/1999 e
i) agglomerazione industriale di carbon fossile e lignite; Regione quindi attribuite alla
competenza
l) impianti di superficie dell'industria di estrazione di carbon
regionale.
fossile, di petrolio, di gas naturale e di minerali metallici Regione
nonché di scisti bituminose;
m) impianti per la produzione di energia idroelettrica con art. 27 comma 3-bis
Regione
potenza installata superiore a 100 kW. l.r. n. 10/1999
Opere non previste
dalla l.r. n. 10/1999 e
n) impianti di gassificazione e liquefazione del carbone. Regione quindi attribuite alla
competenza
regionale.
3. Lavorazione dei metalli e dei prodotti minerali
a) impianti di arrostimento o sinterizzazione di minerali C4 – p. 3 a)
metalliferi che superino i 5.000 m2 di superficie impegnata o Provincia
50.000 m3 di volume; B2 – p. 3 a)
b) impianti di produzione di ghisa o acciaio (fusione primaria C4 – p. 3 b)
o secondaria) compresa la relativa colata continua di capacità Provincia
superiore a 2,5 tonnellate all'ora; B2 – p. 3 b)
Corrispondenza
alla tipologia di
ALLEGATO IV cui agli allegati
ENTE
alla Parte II del d.lgs. n. 152/2006 come modificato dal l.r. n. 10/1999 per NOTE
COMPETENTE
d.lgs. n. 4/2008 la definizione
dell’Autorità
competente
competenza
regionale solo
all’interno delle aree
sensibili (allegato C3
–1bis – d)), ora con
la completa entrata
in vigore delle nuove
disposizioni del
d.lgs. n. 152/2006 e
s.m.i., la competenza
allo svolgimento
della procedura di
verifica e VIA è
della Provincia in
tutti i casi.
i) imbutitura di fondo con esplosivi che superino 5.000 m2 di C4 – p. 3 l)
Provincia
superficie impegnata o 50.000 m3 di volume; B2 – p. 3 j)
Opere non previste
dalla l.r. n. 10/1999 e
l) cokerie (distillazione a secco di carbone); Regione quindi attribuite alla
competenza
regionale.
m) fabbricazione di prodotti ceramici mediante cottura, in
Opere non previste
particolare tegole, mattoni, mattoni refrattari, piastrelle, gres
dalla l.r. n. 10/1999 e
o porcellane, con capacità di produzione di oltre 75
Regione quindi attribuite alla
tonnellate al giorno e/o con capacità di forno superiore a 4
competenza
metri cubi e con densità di colata per forno superiore a 300
regionale.
kg al metro cubo;
Opere non previste
n) impianti per la fusione di sostanze minerali, compresi dalla l.r. n. 10/1999 e
quelli destinati alla produzione di fibre minerali, con capacità Regione quindi attribuite alla
di fusione di oltre 20 tonnellate al giorno; competenza
regionale.
o) impianti per la produzione di vetro compresi quelli C4 – p. 8 j)
destinati alla produzione di fibre di vetro, con capacità di Provincia
fusione di oltre 20 tonnellate al giorno; B2 – p. 8 j)
p) impianti destinati alla produzione di clinker (cemento) in
forni rotativi la cui capacità di produzione supera 500
tonnellate al giorno oppure di calce viva in forni rotativi la C4 – p. 8 i)
Provincia
cui capacità di produzione supera 50 tonnellate al giorno, o B2 – p. 8 i)
in altri tipi di forni aventi una capacità di produzione di oltre
50 tonnellate al giorno.
4. Industria dei prodotti alimentari
a) impianti per il trattamento e la trasformazione di materie C4 – p. 4 a)
prime animali (diverse dal latte) con una capacità di Provincia
produzione di prodotti finiti di oltre 75 tonnellate al giorno; B2 – p. 4 a)
b) impianti per il trattamento e la trasformazione di materie C4 – p. 4 b)
prime vegetali con una capacità di produzione di prodotti Provincia
finiti di oltre 300 tonnellate al giorno su base trimestrale; B2 – p. 4 b)
Corrispondenza
alla tipologia di
ALLEGATO IV cui agli allegati
ENTE
alla Parte II del d.lgs. n. 152/2006 come modificato dal l.r. n. 10/1999 per NOTE
COMPETENTE
d.lgs. n. 4/2008 la definizione
dell’Autorità
competente
e) impianti per la produzione di farina di pesce o di olio di C4 – p. 4 g)
pesce con capacità di lavorazione superiore a 50.000 q/anno Provincia
di prodotto lavorato; B2 – p. 4 g)
h) molitura dei cereali, industria dei prodotti amidacei, C4 – p. 4 h)
industria dei prodotti alimentari per zootecnia che superino Provincia
5.000 m2 di superficie impegnata o 50.000 m3 di volume; B2 – p. 4 h)
i) zuccherifici, impianti per la produzione di lieviti con C4 – p. 4 i)
capacità di produzione o raffinazione superiore a 10.000 Provincia
t/giorno di barbabietole B2 – p. 4 i)
Corrispondenza
alla tipologia di
ALLEGATO IV cui agli allegati
ENTE
alla Parte II del d.lgs. n. 152/2006 come modificato dal l.r. n. 10/1999 per NOTE
COMPETENTE
d.lgs. n. 4/2008 la definizione
dell’Autorità
competente
La l..r. n. 10/1999
prevedeva lo
svolgimento della
procedura di verifica
di competenza
regionale solo
all’interno delle aree
d) derivazione di acque superficiali ed opere connesse che
sensibili (allegato C3
prevedano derivazioni superiori a 200 litri al secondo o di
–1bis – a)), ora con
acque sotterranee che prevedano derivazioni superiori a 50
B1 – g-bis) Regione la completa entrata
litri al secondo, nonché le trivellazioni finalizzate alla ricerca
in vigore delle nuove
per derivazioni di acque sotterranee superiori a 50 litri al
disposizioni del
secondo;
d.lgs. n. 152/2006 e
s.m.i., la competenza
allo svolgimento
della procedura di
verifica è della
Regione su tutto il
territorio regionale.
C4 – p. 7 d)
e) interporti, piattaforme intermodali e terminali intermodali; Provincia
B2 – p. 7 d)
Competenza
regionale qualora
ricadano anche
parzialmente
f) porti e impianti portuali marittimi, fluviali e lacuali,
B1 – g-ter) Regione all’interno di aree
compresi i porti di pesca, vie navigabili;
naturali protette.
Competenza
provinciale nel
C4 – p. 7 e) Provincia restante territorio.
C4 – p. 7 f)
g) strade extraurbane secondarie; Provincia
B2 – p. 7 f)
h) costruzioni di strade di scorrimento in area urbana o
potenziamento di esistenti a quattro o più corsie con C4 – p. 7 g)
Provincia
lunghezza, in area urbana o extraurbana, superiore a 1500 B2 – p. 7 g)
metri;
C4 – p. 7 h)
i) linee ferroviarie a carattere regionale o locale; Provincia
B2 – p. 7 h)
l) sistemi di trasporto a guida vincolata (tramvie e
metropolitane), funicolari o linee simili di tipo particolare, C4 – p. 7 i)
Provincia
esclusivamente o principalmente adibite al trasporto di B2 – p. 7 i)
passeggeri
C4 – p. 7 j)
m) acquedotti con una lunghezza superiore ai 20 km Provincia
B2 – p. 7 j)
n) opere costiere destinate a combattere l'erosione e lavori
marittimi volti a modificare la costa, mediante la costruzione A1 – m-octies) Regione
di dighe, moli ed altri lavori di difesa del mare;
o) opere di regolazione del corso dei fiumi e dei torrenti,
canalizzazione e interventi di bonifica ed altri simili destinati
A1 – m-quinquies) Regione
ad incidere sul regime delle acque, compresi quelli di
estrazione di materiali litoidi dal demanio fluviale e lacuale;
p) aeroporti; A2 – n) Regione
38 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
Corrispondenza
alla tipologia di
ALLEGATO IV cui agli allegati
ENTE
alla Parte II del d.lgs. n. 152/2006 come modificato dal l.r. n. 10/1999 per NOTE
COMPETENTE
d.lgs. n. 4/2008 la definizione
dell’Autorità
competente
q) porti turistici e da diporto, quando lo specchio d'acqua è
inferiore o uguale a 10 ettari, le aree esterne interessate non
superano i 5 ettari e i moli sono di lunghezza inferiore o C4 – p. 7 k) Provincia
uguale a 500 metri, nonché progetti di intervento su porti già
esistenti;
A1 – b) Regione
B1 – a) smaltimento di
rifiuti urbani non
(per D10 e D11) pericolosi
Provincia
A1-bis – c)
smaltimento di
B2 – p. 7 o) rifiuti urbani non
(per D13 e D14) pericolosi
Corrispondenza
alla tipologia di
ALLEGATO IV cui agli allegati
ENTE
alla Parte II del d.lgs. n. 152/2006 come modificato dal l.r. n. 10/1999 per NOTE
COMPETENTE
d.lgs. n. 4/2008 la definizione
dell’Autorità
competente
Provincia
(riferito ad
impianti realizzati
nel luogo di
produzione per i
A1-bis – f) rifiuti ivi prodotti
B2 – p. 7 r) o per i rifiuti
prodotti anche in
altri impianti e
stabilimenti,
purché
appartenenti alla
medesima
impresa)
u) discariche di rifiuti urbani non pericolosi con capacità
complessiva inferiore ai 100.000 m3 (operazioni di cui
A1-bis – a) Provincia
all'allegato B, lettere D1 e D5, della parte quarta del decreto
legislativo 3 aprile 2006, n. 152);
v) impianti di depurazione delle acque con potenzialità A1 – j)
Regione
superiore a 10.000 abitanti equivalenti; B1 – f)
z) elettrodotti aerei esterni per il trasporto di energia elettrica A1-bis – h-quater)
con tensione nominale superiore a 100 kV e con tracciato di Provincia
lunghezza superiore a 3 km. B2 – p. 7 l)
Regione rifiuti
speciali pericolosi
(nel caso di D15
ad esclusione
degli impianti
A1 – a) (per D2, realizzati nel
D8, D13, D14, luogo di
z.a) Impianti di smaltimento mediante operazioni di cui D15) produzione per i
all'allegato B, lettere D2, D8 e da D13 a D15, della parte rifiuti ivi prodotti
quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. B1 – b) (per D2, o per i rifiuti
D8), c) (per D13, prodotti anche in
D14), d) (per D15) altri impianti o
stabilimenti
purché
appartenenti alla
medesima
impresa)
Provincia rifiuti
speciali pericolosi
D15 (riferito ad
impianti realizzati
nel luogo di
produzione per i
A1-bis – f) rifiuti ivi prodotti
o per i rifiuti
B2 – r) prodotti anche in
altri impianti e
stabilimenti,
purché
appartenenti alla
medesima
impresa)
40 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
Corrispondenza
alla tipologia di
ALLEGATO IV cui agli allegati
ENTE
alla Parte II del d.lgs. n. 152/2006 come modificato dal l.r. n. 10/1999 per NOTE
COMPETENTE
d.lgs. n. 4/2008 la definizione
dell’Autorità
competente
A1-bis – b) (per
D2, D8), c) (per
D13, D14), d) (per
D15) Provincia rifiuti
urbani pericolosi
B2 – n) (per D2,
D8), o) (per D13,
D14), p) (per D15)
Provincia rifiuti
z.a) Impianti di recupero di rifiuti pericolosi, mediante urbani e speciali
A1-bis – g) (da R2
operazioni di cui all'allegato C, lettere da R2 a R9, della parte pericolosi
a R9)
quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
Regione rifiuti
A1 – i) (per R1) speciali e urbani
z.b) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non B1 – e) (per R1) non pericolosi
pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, (R1)
mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9,
della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. A1-bis – h) (da R2 Provincia speciali
152. a R9) e urbani non
B2 – s) (da R2 a pericolosi (da R2
R9) a R9)
8. Altri progetti
a) villaggi turistici di superficie superiore a 5 ettari, centri
residenziali turistici ed esercizi alberghieri con oltre 300 C4 – p. 8 a)
posti-letto o volume edificato superiore a 25.000 m3 o che Provincia
occupano una superficie superiore ai 20 ettari, esclusi quelli B2 – p.8 a)
ricedenti all'interno di centri abitati;
b) piste permanenti per corse e prove di automobili, C4 – p. 8 b)
Provincia
motociclette ed altri veicoli a motore; B2 – p.8 b)
c) centri di raccolta, stoccaggio e rottamazione di rottami di C4 – p. 8 c)
Provincia
ferro, autoveicoli e simili con superficie superiore a 1 ettaro; B2 – p.8 c)
d) banchi di prova per motori, turbine, reattori quanto l'area C4 – p. 8 d)
Provincia
impegnata supera i 500 m2; B2 – p.8 d)
e) fabbricazione di fibre minerali artificiali che superino C4 – p. 8 e)
Provincia
5.000 m2 di superficie impegnata o 50.000 m3 di volume; B2 – p.8 e)
f) fabbricazione, condizionamento, carico o messa in C4 – p. 8 f)
cartucce di esplosivi con almeno 25.000 tonnellate/anno di Provincia
materie prime lavorate; B2 – p.8 f)
g) stoccaggio di petrolio, prodotti petroliferi, petrolchimici e
chimici pericolosi, a sensi della legge 29 maggio 1974, n. C4 – p. 8 g)
Provincia
256, e successive modificazioni, con capacità complessiva B2 – p.8 g)
superiore a 1.000 m3;
h) recupero di suoli dal mare per una superficie che superi i C4 – p. 8 h) La l..r. n. 10/1999
Provincia
10 ettari; prevedeva lo
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009 41
Corrispondenza
alla tipologia di
ALLEGATO IV cui agli allegati
ENTE
alla Parte II del d.lgs. n. 152/2006 come modificato dal l.r. n. 10/1999 per NOTE
COMPETENTE
d.lgs. n. 4/2008 la definizione
dell’Autorità
competente
svolgimento della
procedura di VIA di
competenza regionale
solo all’interno delle
aree sensibili
(allegato C3 –1bis –
c)), ora con la
completa entrata in
vigore delle nuove
disposizioni del d.lgs.
B1 – g-quinquies Regione n. 152/2006 e s.m.i.,
la competenza allo
svolgimento della
procedura di verifica
è della Provincia .
Competenza della
Regione qualora
ricadano anche
parzialmente
all’interno di aree
naturali protette.
A1 – k)
i) cave e torbiere; Regione
B1 – g)
l) trattamento di prodotti intermedi e fabbricazione di C4 – p. 8 k)
prodotti chimici per una capacità superiore a 10.000 t/anno di Provincia
materie prime lavorate; B2 – p.8 k)
m) produzione di pesticidi, prodotti farmaceutici, pitture e
vernici, elastomeri e perossidi, per insediamenti produttivi di C4 – p. 8 l)
Provincia
capacità superiore alle 10.000 t/anno in materie prime B2 – p.8 l)
lavorate;
Opere non previste
n) depositi di fanghi diversi da quelli disciplinati dal decreto dalla l.r. n. 10/1999 e
legislativo 3 aprile 2006, n. 152, con capacità superiore a Regione quindi attribuite alla
10.00 metri cubi; competenza
regionale.
Opere non previste
dalla l.r. n. 10/1999 e
o) impianti per il recupero o la distruzione di sostanze
Regione quindi attribuite alla
esplosive;
competenza
regionale.
Assimilabile ai
macelli previsti
p) stabilimenti di squartamento con capacità di produzione
nella l.r. n. Provincia
superiore a 50 tonnellate al giorno;
10/1999 in C4 –
p.4 f), B2 – p. 4 f)
q) terreni da campeggio e caravaning a carattere permanente
con capacità superiore a 300 posti roulotte caravan o di C4 – p. 8 a) Provincia
superficie superiore a 5 ettari;
Opere non previste
dalla l.r. n. 10/1999 e
r) parchi tematici di superficie superiore a 5 ettari; Regione quindi attribuite alla
competenza
regionale.
s) progetti di cui all'allegato III, che servono esclusivamente
o essenzialmente per lo sviluppo ed il collaudo di nuovi Competenza di Regione o Provincia a seconda della ripartizione
metodi o prodotti e che non sono utilizzati per più di due individuata nelle presenti tabelle.
anni.
42 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
Corrispondenza
alla tipologia di
ALLEGATO IV cui agli allegati
ENTE
alla Parte II del d.lgs. n. 152/2006 come modificato dal l.r. n. 10/1999 per NOTE
COMPETENTE
d.lgs. n. 4/2008 la definizione
dell’Autorità
competente
t) modifiche o estensioni di progetti di cui all'allegato III o
all'allegato IV già autorizzati, realizzati o in fase di
Competenza di Regione o Provincia a seconda della ripartizione
realizzazione, che possono avere notevoli ripercussioni
individuata nelle presenti tabelle.
negative sull'ambiente (modifica o estensione non inclusa
nell'allegato III).
Con d.g.r. 10/2/2009, n. 308 la Giunta Regionale ha stabilito che «le grandi strutture di vendita e i parchi commerciali di
cui all’articolo 18 della legge regionale 13 agosto 2004, n. 15 “Norme di programmazione per l’insediamento di attività
commerciali nel Veneto” restano soggetti alla disciplina ivi prevista anche per quanto attiene alle procedure di V.I.A. e di
verifica di assoggettabilità».
Si riporta, pertanto di seguito, il testo dell’art. 18 della legge regionale 13 agosto 2004, n. 15:
«Art. 18 - Criteri urbanistici per le grandi strutture di vendita e parchi commerciali.
1. Le grandi strutture di vendita e i parchi commerciali, come definiti all’articolo 10, devono essere localizzati in aree
e/o edifici previsti allo scopo dagli strumenti urbanistici generali in zone territoriali omogenee di tipo D a specifica
destinazione commerciale per grandi strutture di vendita o per parchi commerciali.
2. I comuni possono individuare, in sede di formazione di nuovi strumenti urbanistici o nella revisione di quelli vigenti,
aree e/o edifici a destinazione commerciale anche in zone territoriali omogenee di tipo A, purché sussistano i
presupposti di cui al comma 5.
3. La localizzazione di cui ai commi 1 e 2 costituisce il presupposto urbanistico per il rilascio dell’autorizzazione
commerciale alla nuova apertura, all’ampliamento o al trasferimento di grandi strutture di vendita o dei parchi
commerciali.
4. Le varianti parziali finalizzate alla individuazione delle grandi strutture o dei parchi commerciali su aree già
previste a specifica destinazione commerciale, zone D, dagli strumenti urbanistici vigenti sono approvate con la
procedura prevista ai commi 6 e 7 dell'articolo 50 della legge regionale 27 giugno 1985, n. 61 come sostituito
dall'articolo 1 della legge regionale 5 maggio 1998, n. 21 .
5. I comuni stabiliscono la quantità massima di superfici di grandi strutture di vendita insediabili nei centri, nelle aree
o edifici aventi valore storico, di archeologia industriale, anche incentivando l'utilizzo degli edifici destinati in passato
a funzioni non più compatibili o dismesse.
6. L'individuazione delle suddette aree e/o edifici è subordinata alla verifica di compatibilità dei seguenti parametri
urbanistici:
a) accessibilità viaria con particolare riferimento all'analisi della rete stradale e di penetrazione all'area
opportunamente disimpegnata dalle infrastrutture viarie di scorrimento e funzionalmente collegata al sistema di
parcheggi di supporto, come specificato all'articolo 19;
b) eventuale presenza in adiacenza dell'area a destinazione commerciale di un sistema di trasporto pubblico urbano e
extraurbano;
c) definizione dei contenuti principali da attribuire all'area individuata per la localizzazione delle grandi strutture o dei
parchi commerciali in relazione all'effetto che si vuole determinare nel settore urbano interessato e alla congruità e
integrazione con le condizioni al contorno territoriale esistente;
d) disponibilità di aree da destinare a parcheggio e a servizi nella misura determinata dall'articolo 16 in rapporto alle
varie tipologie urbanistiche della zona e della attività da insediare.
7. Tutte le grandi strutture di vendita ed i parchi commerciali con superficie di vendita superiore a mq. 8000 sono
assoggettati alla valutazione di impatto ambientale (VIA).Qualora le suddette tipologie di vendita siano annesse o
collegate ad attività di intrattenimento, come definite all’articolo 8, comma 1, lettera h), a pubblici esercizi di
somministrazione al pubblico di alimenti e bevande o ad attività artigianali, situati nel medesimo spazio unitario e
omogeneo, la procedura di VIA va riferita all'insieme delle attività.
8. Tutte le grandi strutture di vendita ed i parchi commerciali con superficie di vendita compresa tra i mq. 4000 e mq.
8000, con esclusione degli ampliamenti inferiori al 10 per cento, sono assoggettati alla procedura di verifica di cui
all’articolo 7 della legge regionale 26 marzo 1999, n. 10 "Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione
ambientale" e successive modifiche e integrazioni, qualora le suddette tipologie di vendita siano annesse o collegate ad
attività di intrattenimento, come definite all’articolo 8, comma 1, lettera h), a pubblici esercizi di somministrazione al
pubblico di alimenti e bevande o ad attività artigianali, situati nel medesimo spazio unitario ed omogeneo; alla
medesima procedura sono assoggettate le grandi strutture come individuate dall’articolo 7, comma 3.
9. Alle grandi strutture di vendita ed ai parchi commerciali di cui al comma 7 si applicano, altresì, le disposizioni di cui
all’articolo 3, comma 1, lettere d) ed e) della legge regionale 26 marzo 1999, n. 10 .
10. Sono comunque fatte salve le norme di cui al capo VIII riferite ai centri storici. ».
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009 43
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 328 in premessa indicate, sia pari alla percentuale del 3,28 %;
del 17 febbraio 2009 2. di dare mandato alla Direzione Difesa del Suolo di
Art. 83 della Lr 13.04.2001, n. 11 e successive modifiche comunicare il presente provvedimento agli uffici ed Enti
ed integrazioni. Canoni del demanio idrico. Disposizioni competenti al rilascio delle concessioni del demanio idrico.
concernenti i canoni demaniali per l’anno 2010.
[Demanio e patrimonio]
L’Assessore alla Difesa del Suolo, Giancarlo Conta, rife- DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 329
risce quanto segue. del 17 febbraio 2009
L’articolo 83 della Lr 13.04.2001 e successive modifi- Programma Life + 2007. Implementazione ed avvio del
cazioni ed integrazioni, attribuisce alla Giunta regionale la Progetto “Carbomark” dal titolo “Sviluppo di politiche per
facoltà di determinare con proprio provvedimento, entro il la realizzazione di un mercato volontario locale del carbonio
30 giugno di ogni anno per l’anno successivo, sentite le Pro- per la mitigazione dei cambiamenti climatici”.
vince, i canoni dovuti alla Regione per l’utilizzo dei beni del [Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]
demanio idrico.
Detti canoni si riferiscono all’uso dell’acqua e all’occu- L’Assessore regionale alle Politiche dell’Ambiente Arch.
pazione a qualsiasi titolo delle pertinenze dei corsi d’acqua e Giancarlo Conta, riferisce quanto segue.
di specchi acquei fatta da soggetti privati o pubblici. L’entità Il Programma Life + è attuato sulla base del Regolamento
del canone unitario è correlata al tipo di uso per il quale viene (CE) n. 614/2007 del Parlamento e del Consiglio europeo del
richiesta la concessione, alla redditività che il bene demaniale 23 Maggio 2007 che definisce le misure ammissibili ed il re-
è suscettibile di fornire, la localizzazione nell’ambito del ter- lativo Programma Strategico Pluriennale.
ritorio e altri parametri specifici che possono caratterizzare Obiettivo generale di Life+ è di contribuire all’attuazione,
la singola tipologia di concessione. all’aggiornamento e allo sviluppo della politica e della normativa
La Giunta regionale deve provvedere altresì, ai sensi della comunitarie in materia di ambiente, compresa l’integrazione
medesima norma, entro il 30 giugno dell’anno corrente, al- dell’ambiente in altre politiche, contribuendo in tal modo allo
l’aggiornamento dei canoni per l’anno successivo, tenuto conto sviluppo sostenibile.
delle variazioni dell’indice dei prezzi al consumo rilevato Life+ consta di tre componenti:
nell’anno precedente. - Natura e biodiversità;
Quindi, per il prossimo anno 2010, va definito l’aggiorna- - Politica e governo dell’ambiente;
mento dei canoni che tenga conto della variazione dei prezzi - Informazione e comunicazione.
rilevata nel 2008. Con deliberazione n. 3763 del 27 novembre 2007 la Giunta
In sostanza si propone di fissare per i canoni dovuti per regionale a fronte dell'invito a presentare proposte da parte
l’anno 2010, rispetto a quelli vigenti nel 2009, un aggiorna- della Commissione Europea, ha approvato la partecipazione
mento pari al 3,28 %, corrispondente al valore medio annuo regionale nell'ambito del programma Life + 2007 relativamente
determinato sulle variazioni mensili nell’anno 2008, riportate alla attivazione del progetto Carbomark, che, collocandosi nella
nella Gazzetta Ufficiale n. 19 del 24 gennaio 2009. componente relativa alle politiche di governo dell’ambiente,
Poiché la proposta sopra citata non comporta alcuna va- è finalizzato allo sviluppo di politiche per la realizzazione di
lutazione di merito, non risulta necessario acquisire il parere un mercato volontario locale del carbonio per la mitigazione
delle Province, come già disposto con precedente deliberazione dei cambiamenti climatici.
della Giunta regionale in data 11.03.2005, n. 782, concernente Il progetto Carbomark ha ottenuto il cofinanziamento eu-
l’aggiornamento dei canoni per l’anno 2005. ropeo (codice progetto Life07 ENV/IT 000388) con decisione
Il relatore, conclude la propria relazione e propone all’appro- del Comitato Life + riunitosi in data il 28 luglio 2008, succes-
vazione della Giunta regionale il seguente provvedimento. sivamente confermato con atto datato 27 novembre 2008.
Il progetto Carbomark si prefigge di promuovere i mercati
La Giunta regionale locali del carbonio quale strumento per il rafforzamento delle
politiche UE relative al protocollo di Kyoto. In particolare gli
Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in obiettivi specifici possono essere così sintetizzati:
questione ai sensi dell’art. 33, comma 2, dello statuto, il quale - Aumentare le conoscenze relative alle politiche sui mercati
dà atto che le strutture competenti hanno attestato l’avvenuta, locali del carbonio.
regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compati- - Facilitare l’attuazione di strategie per la mitigazione dei
bilità con la vigente legislazione regionale e statale GHG a livello locale.
Visto il R.D. 1775/1933 - Creare presso i vari stakeholders la consapevolezza circa la
Visto il R.D. 523/1904 necessità di adottare iniziative di controllo dei gas serra.
Vista la Lr n. 11/2001 Il progetto che vede come capofila e Lead Partner la Re-
Vista la Lr n. 1/2008 gione del Veneto coinvolge i seguenti soggetti: la Regione
Autonoma Friuli Venezia Giulia, l’Università di Padova e
delibera l’Università di Udine.
La durata del progetto è di 36 mesi dal 1.1.2009 al
1. di stabilire che l’aggiornamento dei canoni delle con- 31.12.2011.
cessioni di derivazione d’acqua e per l’uso dei beni del de- Il costo totale del progetto è di 1.088.028,00 € di cui
manio idrico, da applicare nell’anno 2010, per le motivazioni 544.014,00 €, pari al 50 % dell’importo complessivo, sono di
44 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
cofinanziamento europeo; i budget relativi ai vari Partners • Spese per personale assunto in staff;
sono evidenziati nella seguente tabella. • Altre spese (es. affitti, stampe, catering, travel, overheads,
ecc.)
Partner Importo di Cofinanzia- Finanziamento Al fine di garantire la migliore gestione del progetto, si
progetto mento UE proprio evidenzia che l’importo complessivo di 386.620,00 € attribuito
Lead Partner - Re- 386.620,00 193.310,00 193.310,00 alla Regione Veneto, dal punto di vista delle forme con cui
gione Veneto attuare le relative spese, è così articolato:
Partner - Regione 311.872,00 155.936,00 155.936,00
Friuli Venezia Giulia
Tipologia di spesa Importo in €
Partner - Università 258.334,00 129.167,00 129.167,00
di Padova Spese per servizi ed affidamenti esterni di cui all’Al- 260.200,00
legato A
Partner - Università 131.202,00 65.601,00 65.601,00
di Udine Spese per personale in staff 95.750,00
Totale 1.088.028,00 544.014,00 544.014,00 Altre spese per acquisizione di Servizi (travel, meeting, 5.910,00
disseminazione)
Altre spese (overheads) 24.760,00
La Regione del Veneto in qualità di Lead Partner si impe-
gnerà a svolgere le attività progettuali, coordinando gli altri Totale 386.620,00
partner secondo i tempi e i modi stabiliti nel progetto e da altri
documenti integrativi relativi. Nell’ambito dei programmi Life +, inoltre, sono ammessi
Il progetto si articola in diverse azioni a cui fanno capo spostamenti di budget (budget shift) fino a un 10% dell’am-
specifiche attività in cui la Regione Veneto è a vario titolo montare complessivo del progetto e la relativa autorizzazione
coinvolta. Le varie attività di competenza regionale, di se- viene gestita direttamente dal Lead Partner. Gli importi evi-
guito brevemente riassunte, sono dettagliatamente descritte denziati per le varie attività di progetto e le relative forme di
nell’Allegato A parte integrante e sostanziale del presente attuazione della spesa potranno, pertanto, subire delle varia-
provvedimento. zioni nell’ambito del budget shift ammesso ed essere autorizzati
dal Lead Partner al fine di garantire l’ottimale esecuzione del
Quadro delle attività in cui è coinvolta la Regione Importo in € progetto medesimo.
Veneto per azione In considerazione del fatto che la Direzione Foreste ed
1) Studi preliminari 13.500,00 Economia Montana, già impegnata nell’espletamento delle
2) Definizione dei modelli di mercati locali del car- 13.000,00 ordinarie competenze istituzionali, nella gestione tecnico-
bonio amministrativa dalla programmazione regionale, nazionale e
3) Realizzazione di progetti pilota di mercati locali di 72.200,00 comunitaria, non possiede le competenze e le abilità di tipo
carbonio specialistico connesse alla gestione del progetto Carbomark si
4) Azioni di sensibilizzazione e disseminazione 186.010,00 rende necessario formulare le seguenti direttive per assolvere
5) Monitoraggi 21.000,00 tempestivamente alle diverse esigenze operative del progetto
medesimo, il cui adempimento viene demandato al Dirigente
6) Gestione del progetto in qualità di Lead Prtner 56.150,00
della Direzione medesima.
Altre spese generali di funzionamento 24.760,00 Per l’affidamento dei servizi di assistenza tecnica, econo-
TOTALE 386.620,00 mica, giuridica e finanziaria di cui agli interventi indicati alle
lettere A, B, D, e G dell’Allegato A, che richiedono l’affidamento
Per quanto attiene alla natura intrinseca del progetto og- d’incarichi esterni, in considerazione della necessità di poter
getto di attuazione, si specifica che le relative spese devono avere la collaborazione di strutture di consolidata esperienza
essere intese, anche ai fini dell’applicazione della L. 350/2003, in materia di assistenza tecnica e di supporto organizzativo in
art. 3, comma 18, come vere e proprie spese di investimento attività di rilievo comunitario ed internazionale, si procederà
rientranti nella fattispecie di cui alla lettera d) del medesimo ai sensi di quanto previsto all’art. 43 della Lr 6/1980.
comma, cioè come oneri per beni immateriali ad utilizzo In considerazione della complessità degli argomenti da
pluriennale. trattare, specialmente nel campo riguardante l’analisi degli
Circa le modalità di finanziamento del progetto, di durata impatti di natura ambientale, sociale ed economica, si ritiene
triennale, si provvederà ad impegnare sul capitolo 100441 necessario fruire, ai fini dell’attuazione dell’intervento indi-
denominato “ Assegnazione comunitaria per la realizzazione cato alla lettera C dell’Allegato A, di apporti scientifici esterni
del progetto Life + Carbomark” la quota dei finanziamenti all’amministrazione. Si ritiene pertanto che ricorrano i pre-
comunitari, pari al 50% della spesa di progetto, e per contro la supposti per un conferimento di incarico ai sensi dell’art.185
rimanente quota di competenza regionale sui capitoli di spesa (comma 1 lettera b) della Lr 12/91.
di investimento n. 013050 e 100734 dell’UPB 095 denominata Per provvedere alla produzione e stampa del materiale
“Risorse forestali” la cui disponibilità finanziaria verrà garantita informativo e divulgativo, e per l’organizzazione del Kick-
anche mediante opportune manovre compensative da attuarsi off meeting e gli account di sistema di cui alle lettere E, F,
con successivi provvedimenti deliberativi. H, I, L dell’Allegato A o comunque qualora ne ricorrano gli
L’articolazione della spesa di progetto è stata organizzata, estremi, si ritiene di procedere ad un incarico di fornitura in
dal punto di vista delle modalità di esecuzione delle varie at- economia ai sensi dell’art.43 bis della Lr 6/1980 e ai sensi di
tività, sulla base delle seguenti tre tipologie di spesa: quanto meglio esplicitato dall’art.3 dell’Allegato A alla Dgr
• Spese per servizi ed affidamenti esterni; n. 1052 del 18/03/2005.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009 45
Per quanto attiene alle spese di personale in staff neces- DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 330
sarie per garantire la corretta gestione complessiva del pro- del 17 febbraio 2009
getto si procederà con affidamento diretto, previa valutazione Certificazione della percentuale di RD raggiunta dai
della disponibilità di un soggetto di categoria D, selezionato Comuni nell’anno 2007 ai fini del pagamento dell’ecotassa
dall’Agenzia Appaltatrice aggiudicataria del bando di gara per l’anno 2008. Legge 28 dicembre 1995, n. 549 - Lr
pubblicato nel Bur n. 61 del 25/7/2008. 3/2000, art. 39 e s.m.i.; Lr 22/2004 - art. 8 e Dgr n. 3918
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’appro- del 30.12.2002 e seguenti.
vazione della Giunta regionale il seguente provvedimento, [Ambiente e beni ambientali]
riali Ottimali e agli Enti responsabili di Bacino, ai Comuni del PD3 Barbona
Veneto, ed ai soggetti titolari di provvedimenti autorizzativi PD3 Battaglia Terme
di discariche di rifiuti urbani. PD3 Boara Pisani
PD3 Carceri
Allegato A PD3 Casale di Scodosia
PD3 Castelbaldo
Comuni assoggettati al pagamento
del tributo nella misura del 30% (7,75) PD3 Cinto Euganeo
PD3 Este
PD1 Grantorto PD3 Galzignano Terme
PD1 Loreggia PD3 Granze
PD1 Massanzago PD3 Lozzo Atestino
PD1 Piazzola sul Brenta PD3 Masi
PD1 Piombino Dese PD3 Megliadino San Fidenzio
PD1 San Giorgio delle Pertiche PD3 Megliadino San Vitale
PD1 San Giorgio in Bosco PD3 Merlara
PD1 San Martino di Lupari PD3 Monselice
PD1 San Pietro in Gu PD3 Montagnana
PD1 Santa Giustina in Colle PD3 Ospedaletto Euganeo
PD1 Tombolo PD3 Pernumia
PD1 Trebaseleghe PD3 Piacenza d'Adige
PD1 Vigodarzere PD3 Ponso
PD1 Vigonza PD3 Pozzonovo
PD1 Villa del Conte PD3 Rovolon
PD1 Villanova di Camposampiero PD3 Saletto
PD2 Abano Terme PD3 Santa Margherita d'Adige
PD2 Albignasego PD3 Sant'Elena
PD2 Cadoneghe PD3 Sant'Urbano
PD2 Campodoro PD3 Solesino
PD2 Casalserugo PD3 Stanghella
PD2 Cervarese Santa Croce PD3 Tribano
PD2 Limena PD3 Urbana
PD2 Mestrino PD3 Vescovana
PD2 Montegrotto Terme PD3 Vighizzolo d'Este
PD2 Noventa Padovana PD3 Villa Estense
PD2 Padova PD3 Vo
PD2 Ponte San Nicolò PD4 Agna
PD2 Rubano PD4 Anguillara Veneta
PD2 Saccolongo PD4 Arre
PD2 Saonara PD4 Arzergrande
PD2 Selvazzano Dentro PD4 Bagnoli di Sopra
PD2 Teolo PD4 Bovolenta
PD2 Torreglia PD4 Brugine
PD2 Veggiano PD4 Candiana
PD2 Villafranca Padovana PD4 Cartura
PD3 Arquà Petrarca PD4 Codevigo
PD3 Baone
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009 47
Allegato B
Provincia Bacino Comune Periodo soggetto al pagamento Pagamento del tri- Periodo soggetto al pagamento del
del tributo nella misura piena buto nella misura del tributo ridotto
gg gg
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 331 • di delegare la sottoscrizione del Protocollo di Intesa in
del 17 febbraio 2009 argomento al Segretario regionale all’Ambiente e Territorio
Dgr n. 4382 del 29/12/2004 e Dgr n. 4260 del 28/12/2006. - ing. Roberto Casarin;
Unificazione dei precedenti provvedimenti adottati in fa- • di dare atto che l’impegno di spesa della somma citata
vore del Comune di Scorzè. di € 2.000.00,00 a favore del Comune di Chioggia sarà effet-
[Ambiente e beni ambientali] tuato con successivo provvedimento del Dirigente regionale
della Direzione Difesa del Suolo, una volta perfezionato il
La Giunta regionale Protocollo d’intesa in argomento.
(omissis)
promosso dall’Agenzia del Demanio contro Regione del DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 343
Veneto e Comune di Verona. del 17 febbraio 2009
[Affari legali e contenzioso] Autorizzazione a resistere in giudizio nel ricorso avanti
il Tar del Veneto proposto dal Comune di Ospedaletto
Euganeo (PD) c/ Regione del Veneto ed altri per l’annulla-
mento della Dgr n. 792 del 17.3.1998. di approvazione del
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 339 progetto dell’impianto di selezione della frazione secca e
del 17 febbraio 2009 ampliamento dell’impianto di compostaggio presso la di-
Autorizzazione a resistere in giudizio avanti alla scarica per rifiuti solidi urbani in Comune di Este.
Commissione Tributaria Provinciale di Venezia proposto [Affari legali e contenzioso]
da Alacqua Vincenzo contro la Regione del Veneto, per
l’annullamento dell’avviso di accertamento e di irroga-
zione immediata delle sanzioni n. 001584492008/TA ri-
guardante l’omesso pagamento della tassa automobilistica DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 344
per l’anno 2005. del 17 febbraio 2009
[Affari legali e contenzioso] Autorizzazione a resistere in giudizio nel ricorso
avanti il Tar del Veneto proposto dalla Società Martini
Costruzioni Srl contro la Regione del Veneto e l’Ente
Parco Regionale dei Colli Euganei per l’annullamento del
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 340 provvedimento n. 2882 del 7.10.2008 di autorizzazione,
del 17 febbraio 2009 2° stralcio, alla sistemazione della cava “La Speranza”
Autorizzazione a resistere in giudizio avanti alla Com- presso il Comune di Vò (PD).
missione Tributaria Provinciale di Venezia proposto da [Affari legali e contenzioso]
Amedeo Bortoletto contro la Regione del Veneto per l’an-
nullamento, previa sospensiva, della cartella di pagamento
n. 07720070003704875 riguardante l’omesso pagamento
della tassa automobilistica per l’anno 2000. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 345
[Affari legali e contenzioso] del 17 febbraio 2009
Autorizzazione a resistere in giudizio nel ricorso avanti
il Tar per il Veneto proposto da Camping Laguna Village
Spa c/ Regione del Veneto e Veneto Sviluppo Spa per l’an-
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 341 nullamento, tra l'altro, dell'atto di revoca del contributo in
del 17 febbraio 2009 conto capitale erogato ai sensi della misura 3.1 - Bando 2002
Autorizzazione a resistere in giudizio avanti alla Com- - Dgr 3217 dell'8.11.2002 e Dgr n. 4144 del 30.12.2002.
missione Tributaria Provinciale di Venezia proposto da [Affari legali e contenzioso]
Pavanetto Federica contro la Regione del Veneto, avverso
l’intimazione di pagamento n. 2008/0041262 conseguente
alla cartella di pagamento n. 11920070006671759/TA ri-
guardante l’omesso pagamento della tassa automobilistica DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 346
per l’anno 2002. del 17 febbraio 2009
[Affari legali e contenzioso] Autorizzazione a resistere in giudizio nel ricorso avanti
il Tar per il Veneto proposto da Effegieffe Costruzioni Srl
in liquidazione e Sass Maor Srl c/ Regione del Veneto e
Comune di Padova per l’annullamento, tra l'altro, della
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 342 Dgr n. 2582 del 16.09.2008 di approvazione della variante
del 17 febbraio 2009 parziale al Prg del Comune di Padova.
Autorizzazione a resistere in giudizio in n. 3 ricorsi [Affari legali e contenzioso]
avanti il Tar del Veneto proposti da Giovanni Coati e
RC Inerti s.a.s. di Campostrini Rinaldo & C. contro la
Regione del Veneto ed altri, per l’annullamento della
deliberazione della Giunta regionale n. 2232/2008 e del DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 347
decreto n. 134/2008 del Dirigente della Direzione regionale del 17 febbraio 2009
Geologia e Attività Estrattive, di diniego alla coltivazione Autorizzazione a resistere in giudizio nel ricorso avanti
della cava denominata “Orbie 2” in Comune di Sant’Anna il Tar per il Veneto proposto da Paciolla Nicola e altri c/
d’Alfaedo (VR). Regione del Veneto e Provincia di Vicenza per l’annulla-
[Affari legali e contenzioso] mento, tra l'altro, della Dgr n. 4119 del 30.12.2008 avente
ad oggetto: “Dimensionamento e nuova offerta scolastica.
Anno scolastico 2009/2010”.
[Affari legali e contenzioso]
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009 55
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 348 espropriazione di immobile sito nel suddetto Comune
del 17 febbraio 2009 nell’ambito dei lavori per la realizzazione della metropo-
Autorizzazione a resistere in giudizio nel ricorso avanti litana veneta di superficie.
il Tribunale di Venezia sezione lavoro - rubricato al n. di [Affari legali e contenzioso]
Rg n. 2504/08 - proposto da Mantovani Riccardo ed altri
c/Regione Veneto.
[Affari legali e contenzioso]
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 354
del 17 febbraio 2009
Non costituzione in giudizio avanti il Tar per il Veneto
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 349 nel ricorso promosso da De Momi Maria Rita e altri c/
del 17 febbraio 2009 Regione del Veneto, Comune di Lendinara e Casa Albergo
Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il Giudice per anziani di Lendinara per l’annullamento, tra l'altro,
di Pace di Treviso proposto da Gallina Marlen contro la della Dgr n. 1070 del 6.05.2008 di variante al Prg adottata
Regione del Veneto ed Equitalia Nomos Spa per l’annulla- dal Comune di Lendinara.
mento, degli avvisi di accertamento n. 002176322008/TA [Affari legali e contenzioso]
e n. 005828552008/TA riguardante l’omesso pagamento
delle tasse automobilistiche rispettivamente per gli anni
2005 e 2006.
[Affari legali e contenzioso] DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 355
del 17 febbraio 2009
Non costituzione in giudizio avanti il Tar per il Ve-
neto nel ricorso promosso da Impresa Finotti Sas di
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 350 Finotti Guglielmo & C. c/ Regione del Veneto e altri
del 17 febbraio 2009 per l’annullamento di atti e provvedimenti relativi
Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti la Corte alla domanda di apertura e coltivazione di una cava
d'Appello di Venezia - sez. lavoro proposto dal Ministero da denominarsi “Montecampagna”, sita in Comune di
della Salute c/ Regione Veneto ed altri avverso la sentenza Bussolengo (VR).
del Tribunale di Venezia - sez. lavoro n. 41 del 4.5.2006. [Affari legali e contenzioso]
[Affari legali e contenzioso]
minazione n. reg. det. 225/2009, n. protocollo 9928/2009 in premessa, un contributo di € 20.000,00 per far fronte alle
del 28 gennaio 2009 del Dirigente del Servizio Caccia spese connesse all’organizzazione di n. 2 Convegni dal titolo
Pesca e Agricoltura della Provincia di Treviso. Decisione “Mafia: la legalità vince”, da realizzare entro la primavera del
sull’istanza cautelare. 2009 a Padova e a Vicenza;
[Caccia e pesca] 2. di dare atto che tale somma farà carico sul cap. 100171
del Bilancio Regionale di Previsione 2009, che presenta suffi-
ciente disponibilità;
3. di provvedere alla liquidazione della somma di cui al
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 359 precedente punto 1) in un’unica soluzione a saldo, a seguito
del 17 febbraio 2009 di presentazione di idonea rendicontazione, entro il 2009;
Attività di informazione e comunicazione istituzionale 4. di dare mandato al Dirigente regionale della Direzione
in materia di Istruzione. Concessione di un contributo Istruzione ai sensi dell’art. 23 della LR. 1/1997 e dell’art. 42
all’Editoriale Tempi Duri Srl. della Lr 39/2001 di procedere con propri atti all’esecuzione del
[Informazione ed editoria regionale] presente provvedimento, ivi compreso l’impegno di spesa;
5. il presente atto va inviato alla Sezione Regionale di
La Giunta regionale Controllo della Corte dei Conti per il Veneto, ai sensi dell’art.
1, comma 173, della Legge 23 dicembre 2005, n. 266.
(omissis)
delibera
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 362
1. di concedere, per i motivi indicati in premessa, un con- del 17 febbraio 2009
tributo come dalla proposta formulata dall’Editoriale Tempi Dgr n. 4125 in data 30/12/08: “Ordinanze di Protezione
Duri Srl, C.so Sempione 4, Milano di € 5.000,00 Iva inclusa per Civile n. 3090/00 - 3237/02 - 3258/02 - 3276/03. Rimodula-
la pubblicazione di un approfondimento delle attività regionali zione interventi”. Modifica e sostituzione Allegato A.
relative al tema dell’Istruzione in occasione della pubblica- [Protezione civile e calamità naturali]
zione dello Speciale Capitale Umano, edizione 2009, allegato
al Settimanale Tempi e per un articolo elaborato direttamente La Giunta regionale
dalla Regione da inserirsi all’interno del Publiredazionale del
Settimanale Tempi; (omissis)
2. di dare atto che tale somma farà carico sul cap.100171
del Bilancio Regionale di Previsione 2009 che presenta suffi- delibera
ciente disponibilità;
3. di provvedere all’erogazione della somma a saldo 1. fermo restando quant’altro disposto con Dgr n. 4125
all’Editoriale Tempi Duri Srl a seguito di presentazione di in data 30/12/2008, l’allegato A del citato provvedimento è
regolare fattura; sostituito con l’allegato A della presente deliberazione.
4. di dare atto che la liquidazione del contributo avverrà
entro il 2009; (segue allegato)
5. di dare mandato al Dirigente regionale della Direzione
Istruzione ai sensi dell’art. 23 della Lr 1/1997 e dell’art. 42 della
Lr 39/2001 di procedere con propri atti all’esecuzione della
presente deliberazione, ivi compreso l’impegno di spesa.
La Giunta regionale
(omissis)
delibera
(errata corrige)
REVOCA FINANZIAMENTO E
Studio assetto morfologico e SOSTITUZIONE CON NUOVO Finanziamento integrativo per
Direzione Difesa del l'intervento di potenziamento
910 VERONA 3276/03 3941/04 regimazione fiume Adige da foce € 35.000,00 INTERVENTO:
Suolo dell'impianto idrovoro di Voltabarozzo
Alpone al comune di Angiari (poiché Intervento finanziato con
altri fondi) di Padova (c.i.74)
SOGGETTO ATTUATORE:
Consorzio di Bonifica Bacchiglione € 106.258,30
RIUTILIZZO ECONOMIA DI Brenta
SPESA (derivante dalla differenza
Consorzio di Bonifica
fra quanto stanziato pari a
76 PADOVA BACCHIGLIONE 3090/00 1911/01 Adeguamento scolo Boracchia € 63.017,74
516.456,90€ e quanto
BRENTA
effettivamente speso pari a
453439,16€)
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 363 Proprio allo scopo di finanziare gli interventi delle Re-
del 17 febbraio 2009 gioni, delle Province Autonome e degli Enti locali, diretti a
Servizio Protezione Civile. Budget operativo ai sensi fronteggiare esigenze urgenti per le calamità naturali di livello
dell’art. 49, Lr 29.11.2001, n. 39. Azioni di protezione civile b) di cui all'articolo 108 del decreto legislativo 31 marzo 1998,
a valere sui trasferimenti del Fondo Regionale (art. 138, n. 112, nonchè per potenziare il sistema di protezione civile
L. 23.12.2000, n. 388). delle regioni e degli enti locali, con Legge 388/2000, è stato
[Organizzazione amministrativa e personale regionale] istituito il "Fondo regionale di protezione civile".
Per l’esercizio finanziario 2009 è stata stanziata sul
Riferisce l’Assessore alla Protezione Civile Elena Do- capitolo di spesa n. 100793 “Azioni di Protezione Civile a
nazzan valere sui trasferimenti del Fondo Regionale” (art. 138, legge
Come noto le attività di protezione civile sono rivolte, 23.12.2000 n. 388) la somma di € 300.000,00.
oltre che alla previsione e prevenzione dai rischi, anche al Considerato quanto sopra si ritiene opportuno e si pro-
soccorso ed al superamento delle emergenze derivanti da pone di attribuire a favore dell’Ing. Mariano Carraro, Se-
eventi calamitosi di vario genere. gretario Regionale ai Lavori Pubblici e, in sua vece, in caso
La Regione del Veneto ha riconosciuto l’importanza di di assenza, a favore del p.i. Gabriele Martini, funzionario
tale attività già con la Legge regionale 58/84 che autorizza la - posizione organizzativa del Servizio Protezione Civile, un
Giunta regionale a dotarsi di attrezzature, macchine, mezzi budget operativo di € 50.000,00, imputando la spesa sul Ca-
ed equipaggiamenti di soccorso, rilevamento e telecomuni- pitolo n. 100793 denominato “Azioni di Protezione Civile a
cazione. Tale dotazione permanente costituisce parte inte- valere sui trasferimenti del Fondo Regionale” (art. 138, legge
grante del sistema regionale di protezione civile finalizzato 23.12.2000 n. 388), del bilancio per l’esercizio 2009 che offre
alle attività di soccorso nonché di previsione, prevenzione, sufficiente disponibilità.
esercitazione, didattica e informazione. Come previsto dalla normativa il budget operativo verrà
La molteplicità di eventi a cui deve far fronte il sistema impiegato al fine di provvedere alle spese relative agli in-
regionale dei Protezione Civile richiede la massima tempesti- terventi citati in premessa, qualora si ritenga che, con pro-
vità nella gestione delle proprie attività, anche relativamente cedura di spesa ordinaria, non sia possibile rendere opera-
all’acquisto di beni e servizi che si rendessero necessari. tivamente congruenti i termini di fornitura e di pagamento
Al fine di garantire costantemente la massima pron- delle stesse, ovvero non risulti possibile o efficace ricorrere
tezza operativa del sistema Protezione Civile, al Servizio a tale procedura.
medesimo deve essere assicurata la possibilità di effettuare Si fa inoltre presente la necessità di effettuare pagamenti
acquisti con le procedure ritenute più corrispondenti alle diretti in contante, per un importo massimo di € 5.000,00,
specifiche esigenze. mediante ricorso a buoni di prelevamento.
Con Deliberazione della Giunta regionale n. 1052 del 18 Per quanto attiene alla rendicontazione della spesa effet-
marzo 2005, giusto comma 3, lettera b), art 43 bis della Lr tuata con il budget operativo assegnato, il Dirigente titolare
6/80, è stato approvato l’elenco dei beni e dei servizi acqui- si atterrà alle disposizioni previste nei commi 5 e 6 dell’art.
stabili in economia. 49 della legge regionale 29.11.2001, n. 39.
Ai sensi della citata deliberazione, sono eseguite in eco- Il rendiconto suddetto sarà trasmesso alla Direzione regio-
nomia, tra le altre, anche le forniture per la protezione civile, nale per la Ragioneria e Tributi per il controllo di regolarità
il cui importo complessivo non sia superiore a € 50.000,00. contabile di competenza, come previsto dal comma 2 dell’art.
Iva esclusa. 36 della citata Lr n. 39/2001, quale atto necessario per la de-
Per le forniture e i servizi il cui importo risulta non finitiva approvazione del rendiconto da parte della Struttura
superiore a € 20.000,00 (IVA esclusa), è possibile ricorrere regionale gerarchicamente sovraordinata, individuata nella
all’affidamento diretto, previa ricerca di mercato - anche Segreteria Generale della Programmazione.
via telefono o via fax - o trattativa diretta, con attestazione Tutto ciò premesso, il Relatore conclude la propria rela-
della congruità dei prezzi da parte del responsabile del pro- zione e propone all’approvazione della Giunta regionale il
cedimento. seguente provvedimento.
Per le motivazioni succitate risulta pertanto conveniente e
opportuno provvedere agli acquisti in economia, contattando La Giunta regionale
ditte che, a seguito di un’indagine di mercato, siano in grado
di garantire celerità nella fornitura e congruità dell’offerta. Vista la Legge 24.02.1992, n. 225;
Inoltre, trattandosi di situazioni imprevedibili e urgenti, Visto il D.L. 31 marzo 1998, n. 112 e s.m.i.;
che non rientrano nella programmazione ordinaria, non è Vista la Lr 39/2001;
possibile fronteggiare tali interventi con le normali proce- Vista la Lr 11/2001
dure di spesa. Vista la Lr 27.11.1984, n. 58 e s.m.i.;
A tal fine, la Lr 29.11.01, n. 39, in materia di bilancio e Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argo-
contabilità regionale, all’art. 49, contempla la facoltà, da parte mento in questione, ai sensi dell’art. 33, secondo comma
della Giunta regionale, di assegnare “budget operativi” presso dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha
il Tesoriere regionale a favore dei Dirigenti titolari di centri attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche
di responsabilità, per dar corso sollecitamente ai pagamenti in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione sta-
di spese di natura operativa qualora non risulti possibile o tale e regionale;
conveniente ricorrere alla normale procedura di gestione ed
erogazione della spesa. delibera
60 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
1. Di autorizzare il budget operativo presso il Tesoriere L’Assessore alla Polizia locale e sicurezza, Massimo Gior-
Regionale a favore dell’Ing. Mariano Carraro, Segretario getti, riferisce quanto segue.
Regionale ai Lavori Pubblici e, in sua vece, in caso di as- Con deliberazione n.3693 del 13 dicembre 2002 la Giunta
senza a favore del p.i. Gabriele Martini, funzionario - posi- regionale aveva avviato l’attuazione dell’art. 2 comma 2 della
zione organizzativa del Servizio Protezione Civile, per un legge regionale n.9, approvata il 7 maggio dello stesso anno,
importo di € 50.000,00, al fine di provvedere al pagamento in virtù del quale la Regione può contribuire all’acquisizione,
delle spese di natura operativa qualora non risulti possibile riadattamento o riuso di immobili adibiti o da adibire ad uffici,
o conveniente ricorrere alla normale procedura di gestione comandi e alloggi per gli operatori della sicurezza, nel quadro
ed erogazione della spesa. di accordi o intese istituzionali fra le parti interessate.
2. Di autorizzare, il suddetto Segretario titolare di budget In quell’anno, tra l’altro, era stato sottoscritto un protocollo
operativo ed il suo sostituto ad effettuare pagamenti diretti d’Intesa tra la Regione del Veneto e il Ministero dell’Interno
in contanti, per un importo massimo di € 5.000,00, mediante per l’attuazione di attività comuni finalizzate al miglioramento
ricorso a buoni di prelevamento. degli standard di sicurezza e per favorire e razionalizzare
3. Di far obbligo al Segretario titolare del budget, come la presenza dei presidi delle forze addette alla sicurezza del
sopra individuato, di produrre il rendiconto nei modi e tempi territorio regionale, in piena sintonia con quanto previsto dal
previsti dall’art. 49 della Lr 29.11.2001, n. 39 e di trasmetterlo, citato art. 2 comma 2 Lr n.9/2002.
per il controllo di regolarità contabile, alla Direzione Ragio- In questo quadro era stato concordato e approvato, con la
neria e Tributi e, per la definitiva approvazione del medesimo, sopra indicata Dgr n.3693/2002, un primo elenco di priorità
alla Struttura regionale gerarchicamente sovraordinata, nella per l’istituzione di presidi dell’arma dei Carabinieri in alcuni
fattispecie la Segreteria Generale della Programmazione. Comuni veneti, fra cui anche quello di Maserà (PD), attribuendo
4. Di imputare la somma di € 50.000,00 sul capitolo di un contributo a fondo perduto di €. 428.571,00 a ciascuno, da
spesa n. 100793 del bilancio di previsione 2009 e di demandare erogarsi con le modalità individuate con il successivo decreto
alla Ragioneria e Tributi l’apposizione del visto di regolarità attuativo n.12 del 12 febbraio 2003.
contabile e di assunzione dell’impegno di spesa, ai sensi del- Nello specifico, il Comune di Maserà avrebbe dovuto
l’art. 43 della Lr n. 39/2001. provvedere alla costruzione sul proprio territorio di un im-
mobile adibito a Stazione Media dei Carabinieri; L’Ente ha
già approvato il progetto preliminare ma ha segnalato, anche
alla Prefettura competente, che alla data attuale sussistono
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 366 ancora oggettivi e non immediatamente risolvibili problemi
del 17 febbraio 2009 per quanto attiene l’acquisizione dell’area sulla quale realiz-
Programma sperimentale di edilizia residenziale zare l’intervento.
denominato “20.000 alloggi in affitto” (Dgr 26.07.2002, A fronte di ciò, il termine ultimo stabilito per la chiusura
n. 2049). Operatore: “Conegliano Servizi” Spa di Cone- e la rendicontazione finale dei lavori - necessaria per l’eroga-
gliano (TV). Programma costruttivo finanziato da destinare zione del contributo - viene a scadere a fine giugno del corrente
alla locazione permanente di n. 45 alloggi in Comune di anno; tale termine non è peraltro prorogabile stante il vincolo
Conegliano (TV). Nuovo termine di ultimazione dei lavori, di bilancio imposto dall’art.51 della Lr n.39 del 29/11/2001,
relativamente a n. 36 unità abitative finanziate. trattandosi di fondi impegnati sul bilancio 2002.
[Edilizia abitativa] Il Comune di Maserà ha perciò richiesto di poter destinare
il contributo assegnato per finalità comunque consone a quelle
La Giunta regionale previste dal citato art.2 comma 2 della legge regionale di ri-
ferimento, ossia per il potenziamento della sede della Polizia
(omissis) locale, attraverso l’acquisizione di una porzione di edificio già
adibito ad uffici amministrativi, di proprietà dell’Unione dei
delibera Comuni Padova Sud, attualmente in fase di scioglimento.
L’Amministrazione locale ha in particolare deciso di alle-
- per i motivi indicati in premessa, di differire al 29.11.2010 stirvi una apposita struttura specializzata a centrale operativa
il termine di ultimazione lavori afferenti l’intervento di n. 36 del sistema di videocontrollo che, in prospettiva, potrà servire
alloggi in Comune di Conegliano (TV), realizzato dalla “Società anche i Comuni contermini, ricompresi nell’ambito del distretto
Conegliano Servizi” Spa nell’ambito dell’intervento originario di zonizzazione “PD 3 A” del piano recentemente approvato
di n. 45 alloggi, di cui al Programma sperimentale di edilizia dalla Regione con Dgr n.2350 dell’8 agosto 2008.
residenziale denominato “20.000 alloggi in affitto”. L’operazione viene a costare al Comune la cifra comples-
siva di € 453.152,80 e ci sono i presupposti perché si concre-
tizzi entro l’anno in corso e, comunque, in tempo utile per
renderne formalmente conto alla Regione entro il termine
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 367 già fissato con la precedente delibera n.3693/2002; termine
del 17 febbraio 2009 entro il quale l’Amministrazione dovrà dimostrare lo stato di
Lr n.9 del 7 maggio 2002 “Interventi regionali per la attuazione dei lavori preventivati e, quanto meno, l’avvenuto
promozione della legalità e della sicurezza”, art. 2 comma impegno di spesa, salvo eventuale integrazione successiva
2. Contributo anno 2002 al Comune di Maserà (PD). Mo- della relazione conclusiva circa le liquidazioni effettuate e il
difica destinazione. collaudo dei lavori.
[Sicurezza pubblica e polizia locale] Questa iniziativa è dunque in sintonia con gli indirizzi pro-
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009 61
grammatici espressi dalla stessa Giunta regionale, con la citata 3. di confermare al 30 giugno 2009 la scadenza prevista
delibera n.2350/2008, in materia di potenziamento, razionaliz- per la rendicontazione intermedia dello stato di attuazione
zazione e aggregazione dei servizi di polizia locale attraverso il dei lavori preventivati e dell’avvenuto impegno di spesa,
piano di zonizzazione dei distretti di polizia locale; piano che, salvo eventuale integrazione successiva circa le liquidazioni
a sua volta, ricalca in parte e si coordina con la distribuzione effettuate e il collaudo dei lavori, mediante produzione della
territoriale in Veneto dell’Arma dei Carabinieri. documentazione probatoria richiesta dalla Struttura regionale
Garantire centrali e sedi operative di polizia locale forti competente;
e attrezzate è infatti il primo e ineludibile passo per garantire 4. di disporre l’erogazione del contributo al Comune di
efficienza e coordinamento delle relative funzioni di squadra, Maserà in unica soluzione previa produzione e verifica della
nonché obiettivo primario di questa Amministrazione regio- documentazione di cui al precedente punto 3 e nel rispetto di
nale, la quale si prefigge di utilizzare a questo scopo tutti i quanto previsto in premessa.
mezzi e le procedure utili e percorribili.
Si tratta dunque di confermare la possibilità di utilizzare
il contributo per garantire spazi più adeguati agli operatori
di polizia locale del Comune di Maserà, preposti all’esple- DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 368
tamento delle funzioni istituzionali di tutela e sicurezza dei del 17 febbraio 2009
propri cittadini anche in collaborazione con le Forze di polizia Art. 20 L n. 67/88 - DgrV n. 1806/06 - Accordo di Pro-
di interesse nazionale. gramma del 2/10/2007. Azienda Ulss n. 13. Lavori di ri-
Con il presente provvedimento si intende dunque auto- strutturazione ed adeguamento del Servizio di Anatomia
rizzare la mera “riconversione” del contributo assegnato al Patologica del presidio ospedaliero di Dolo (VE). Scheda
Comune per la costruzione del presidio dei Carabinieri, per tecnica n. 87. Approvazione progetto definitivo.
destinarlo all’acquisizione della nuova sede attrezzata e spe- [Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]
cializzata del comando di polizia locale del Comune stesso,
fermo restando l’entità del contributo stesso e i termini per la La Giunta regionale
rendicontazione già previsti, a seguito della quale il contributo
sarà erogato necessariamente in unica soluzione. (omissis)
Naturalmente le acquisizioni e gli interventi allo scopo
realizzati devono essere tali da assicurare, almeno entro tempi delibera
brevi, la piena funzionalità della sede e del servizio di polizia
locale, nell’ottica di aggregazione funzionale prevista dagli 1. di approvare per le motivazioni espresse in premessa,
atti di programmazione regionale in materia. attestando la coerenza con gli attuali indirizzi della program-
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'appro- mazione sanitaria regionale, la conformità alle normative na-
vazione della Giunta regionale il seguente provvedimento. zionali e regionali sugli standard ammissibili e la sussistenza
dei necessari nulla osta, autorizzazioni, pareri, fatti salvo
La Giunta regionale eventuali ulteriori adempimenti non rilevabili dal presente
provvedimento, il seguente progetto definitivo:
Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento • Azienda Ulss n. 13 - “Ospedale di Dolo - Adeguamento
in questione ai sensi dell’art. 33, 2° comma dello Statuto, il e messa a norma dell’edificio di Anatomia patologica”
quale dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta (nuova scheda tecnica n. 87) del costo complessivo di €
regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compati- 1.633.200,00, finanziato per € 1.167.649,96 con oneri a ca-
bilità con la vigente legislazione regionale e statale; rico dello Stato (art. 20 della legge 67/88 - A.d.P. 02/10/07),
Visto l’art. 12 della legge 7 agosto, n. 241; per la restante quota di € 495.550,04 con fondi di bilancio
Visto l’articolo 2 comma 2 della legge regionale 7 maggio dell’Azienda Ulss n. 13;
2002, n. 9; 2. di avviare conformemente a quanto stabilito nel citato
Visti gli articoli 67, 71 e 72 della Lr 1 del 27 /02/2008 Accordo di Programma, le procedure ex art. 20 della legge n.
“Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2008”; 67/88 per la richiesta al Ministero del Lavoro, della Salute e
Vista la Dgr n. 3693 del 13 dicembre 2002 “Lr 9/2002 delle Politiche Sociali del finanziamento del progetto di cui al
‘Interventi regionali per la promozione della legalità e della punto 1 del presente provvedimento per l’importo complessivo
sicurezzà. Applicazione art.2 comma 2”; di € 1.167.649,96;
Visto il Decreto n.12 del 12.02.2003 “Legge regionale 7 3. di trasmettere il presente provvedimento al Ministero
maggio 2002 “ Interventi regionali per la promozione della del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali per il seguito
legalità e della sicurezza”, applicazione art.2 comma 2 e pro- di competenza.
cedure attuative DgrV. n.3693 del 13.12.2002”;
delibera
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 369
1. di approvare le premesse quale parte integrante e so- del 17 febbraio 2009
stanziale del presente provvedimento; Art. 20 L n. 67/88 - DgrV 1806/06 - Accordo di Pro-
2. di destinare il contributo di €. 428.571,00, già assegnato gramma del 2/10/2007. Azienda Ulss n. 2 - Ospedale di
al Comune di Maserà (PD) con Dgr n. 3693 del 13 dicembre Lamon. Scheda tecnica n. 28. Azienda Ulss n. 9 - Ospedale
2002, per le finalità indicate in premessa; di Oderzo. Scheda tecnica n. 91. Azienda Ulss n. 5 - Ospe-
62 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
dale di Arzignano. Scheda tecnica n. 89. Azienda Ulss DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 370
n. 10 - Ospedale di San Donà di Piave. Scheda tecnica n. del 17 febbraio 2009
92. Approvazione progetti. Art. 20 L n. 67/88 - DgrV n. 1806/06 - Accordo di Pro-
[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere] gramma del 2/10/2007. Azienda Ulss n. 19. Ceod e Comunità
alloggio presso il Comune di Taglio di Po Scheda tecnica
La Giunta regionale n. 93. Approvazione progetto definitivo.
[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]
(omissis)
La Giunta regionale
delibera
(omissis)
1. di approvare per le motivazioni espresse in premessa,
attestando la coerenza con gli attuali indirizzi della program- delibera
mazione sanitaria regionale, la conformità alle normative na-
zionali e regionali sugli standard ammissibili e la sussistenza 1. di approvare per le motivazioni espresse in premessa,
dei necessari nulla osta, autorizzazioni, pareri, fatti salvi attestando la coerenza con gli attuali indirizzi della program-
eventuali ulteriori adempimenti non rilevabili dal presente mazione sanitaria regionale, la conformità alle normative na-
provvedimento, i seguenti progetti: zionali e regionali sugli standard ammissibili e la sussistenza
- Azienda Ulss n. 2 - "Ospedale di Lamon - progetto defi- dei necessari nulla osta, autorizzazioni, pareri, fatti salvo
nitivo dei lavori di adeguamento igienico sanitario, an- eventuali ulteriori adempimenti non rilevabili dal presente
tincendio e di abbattimento barriere architettoniche 4^ e provvedimento, il seguente progetto definitivo:
ultima fase” (scheda tecnica n. 28) del costo complessivo · Azienda Ulss n. 19 - "Ceod e Comunità alloggio presso
aggiornato di € 359.445,89 finanziato per € 269.848,73 il Comune di Taglio di Po (scheda tecnica n. 93) del costo
con oneri a carico dello Stato (art. 20 della legge 67/88 complessivo aggiornato di euro 1.000.000,00 e finanziato per
- A.d.P. 02/10/07) e per € 89.597,16 con oneri a carico euro 346.026,12 con oneri a carico dello stato (art. 20 della
dell’Azienda Ulss n. 2; legge 67/88 - A.d.P. 02/10/07), e per € 653.973,88 con oneri a
- Azienda Ulss n. 5 - "Ospedale di Arzignano - progetto carico dell’Azienda Ulss n. 19 ;
definitivo di adeguamento e messa a norma anche ai fini 2. di avviare conformemente a quanto stabilito nel citato
della sicurezza antincendio” (scheda tecnica n. 89) del Accordo di Programma, le procedure ex art. 20 della legge n.
costo complessivo di euro 965.529,84 finanziato per € 67/88 per la richiesta al Ministero del Lavoro, della Salute e
889.920,54 con oneri a carico dello Stato (art. 20 della delle Politiche Sociali del finanziamento del progetto di cui al
legge 67/88 - A.d.P. 02/10/07) e per € 75.609,30 con oneri punto 1 del presente provvedimento per l’importo complessivo
a carico dell’Azienda Ulss n. 5; di € 346.026,12;
- Azienda Ulss n. 9 - "Ospedale di Oderzo - progetto 3. di trasmettere il presente provvedimento al Ministero
definitivo di ampliamento e ristrutturazione del Pronto del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali per il seguito
Soccorso - Emergenza - Diagnostica” (scheda tecnica n. di competenza.
91) del costo complessivo aggiornato di € 2.450.000,00
finanziato per € 950.000,00 con oneri a carico dello
Stato (art. 20 della legge 67/88 - A.d.P. 02/10/07) e
per € 1.500.000,00 con oneri a carico dell’Azienda DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 371
Ulss n. 9; del 17 febbraio 2009
- Azienda Ulss n. 10 - "Ospedale di San Donà di Piave Art. 20 L n. 67/88 - DgrV n. 1806/06 - Accordo di Pro-
- progetto esecutivo dei sistemi di emergenza elet- gramma del 2/10/2007. Azienda Ulss n. 8/Casa di Riposo
trica” (scheda tecnica n. 92) del costo complessivo di € AITA di Crespano del Grappa. Ammodernamento ex
626.505,00 finanziato per € 500.000,00 con oneri a carico ospedale di Crespano del Grappa Scheda tecnica n. 9.
dello Stato (art. 20 della legge 67/88 - A.d.P. 02/10/07) Approvazione progetto definitivo.
e per € 126.505,00 con oneri a carico dell’Azienda [Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]
Ulss n. 10;
2. di avviare conformemente a quanto stabilito nel La Giunta regionale
citato Accordo di Programma, le procedure ex art. 20 della
legge n. 67/88 per la richiesta al Ministero del Lavoro, della (omissis)
Salute e delle Politiche Sociali del finanziamento dei progetti
di cui al punto 1 del presente provvedimento per l’importo delibera
complessivo di € 2.609.769,27;
3. di trasmettere il presente provvedimento al Mini- 1. di approvare, per le motivazioni espresse in premessa,
stero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali per il attestando la coerenza con gli indirizzi attuali della program-
seguito di competenza. mazione sanitaria regionale, la conformità alle normative na-
zionali e regionali sugli standard ammissibili e la sussistenza
dei necessari nulla osta, autorizzazioni e pareri, fatti salvi
eventuali ulteriori adempimenti non rilevabili dal presente
provvedimento, il seguente progetto definitivo:
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009 63
- Casa di Riposo AITA di Crespano del Grappa (TV) - Udito il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento
"Ammodernamento ex ospedale di Crespano del in questione ai sensi dell'art. 33, secondo comma, dello
Grappa” (scheda tecnica n. 9 - Accordo di Programma Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha at-
del 2/10/2007) del costo complessivo di € 7.500.000,00 testato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in
di cui € 6.000.000,00 con oneri a carico dello Stato (art. ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale
20 della legge 67/88 - A.d.P. 02/10/07) e € 1.500.000,00 e regionale.
con oneri a carico della Casa di Riposo AITA; Viste le leggi 17.8.1942, n. 1150, 6.8.1967, n. 765, nonché
2. di avviare conformemente a quanto stabilito nel le Leggi Regionali 27.6.1985, n. 61 e 23.04.2004, n. 11 e le loro
citato Accordo di Programma, le procedure dell’ex art. 20 modifiche ed integrazioni
della legge n. 67/88 per la richiesta al Ministero del Lavoro,
della Salute e delle Politiche Sociali del finanziamento del delibera
progetto di cui al punto 1 del presente provvedimento per
l’importo complessivo di € 6.000.000,00; 1) di approvare la Variante parziale n. 9 al Piano Rego-
3. di trasmettere il presente provvedimento al Mini- latore Generale del Comune di Fumane (VR), con proposte
stero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali per il di modifica ai sensi dell’art. 46 della Lr 61/1985, così come
seguito di competenza; espresso nella Valutazione Tecnica Regionale (Allegato A)
4. di approvare la bozza di convenzione regolante i che recepisce e fa proprie le considerazioni e conclusioni del
rapporti Ulss/Soggetto beneficiario, di cui alla circolare Parere del Comitato previsto dall’art. 27 della Lr 11/2004
regionale n. 589090/58.20 del 22/10/2007, che gli enti do- (Allegato A1). La Valutazione Tecnica Regionale n. 33 del
vranno recepire entro 60 giorni dall’adozione della presente 28.01.2009, unitamente al parere del sopraccitato Comitato, si
deliberazione. allegano quali parti integranti del presente provvedimento.
La variante risulta così composta:
- Norme Tecniche di attuazione con scheda progetto.
(Stralcio).
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 373 - Tavola 13.1.C - Stralcio Prg vigente e Prg variante - scala
del 17 febbraio 2009 1:5.000.
Comune di Fumane (VR). Piano Regolatore Gene- 2) Di ricordare al Comune, che in caso di inerzia, il
rale - Variante Parziale n. 9. Adottata con D.C.C. n. 6 decorso del termine di cui al 3° comma dell’art. 46 della Lr
del 28.02.2005. Approvazione con proposte di modifica. 61/1985, comporta l’automatica introduzione nel Piano delle
Art. 46 - Lr 27.06.1985, n. 61. modifiche proposte.
[Urbanistica] 3) Di stabilire che il menzionato automatismo, qualora
si verificassero i predetti presupposti, sarà accertato con
L'Assessore alle Politiche per il Territorio, Renzo Ma- apposita deliberazione di questa Giunta.
rangon, riferisce:
“Il Comune di Fumane (VR), è dotato di Piano Rego-
latore Generale approvato con modifiche d’ufficio dalla Allegato A
Regione Veneto con Deliberazione di Giunta n. 3996 del
19.12.2003. Valutazione Tecnica Regionale n. 33 del 28.01.2009
Con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 6 del
28.02.2005, esecutiva a tutti gli effetti, il Comune ha adottato Premesso che:
una Variante Parziale al Piano Regolatore, trasmessa per la - il Comitato previsto dalla Lr 23.04.2004, n.11, art.27, II
superiore approvazione alla Regione del Veneto - Direzione comma, si è riunito in data 28.01.2009;
Urbanistica, con nota n. 10226 del 5.12.2005, assieme a tutta - il sopraccitato Comitato si è espresso con 4 voti unanimi
la documentazione amministrativa e acquisita agli atti della favorevoli dei presenti aventi diritto al voto, approvando la
stessa Regione in data 16.12.2005, prot. 851115. variante con proposte di modifica ai sensi dell’art. 46 della Lr
La procedura di pubblicazione e deposito della Variante 27.06.1985, n. 61.
Parziale è regolarmente avvenuta, come si evince dalla docu- - l’Amministrazione comunale proponente il piano è stata
mentazione prodotta ed a seguito di essa sono pervenute n. invitata con nota n. 37487/57.09, del 22.01.2009, e ha parteci-
3 osservazioni nei termini, cui il Comune ha controdedotto pato alla seduta del Comitato del 28.01.2009, per la discussione
con delibera di Consiglio Comunale n. 70 del 30.11.2005. dell’argomento in oggetto.
Direttamente in Regione non risulta siano pervenute Il Dirigente regionale della Direzione Urbanistica incari-
osservazioni. cato della Valutazione Tecnica Regionale:
Il Dirigente regionale della Direzione Urbanistica, re- - Vista la Lr 23.04.2004, n.11;
sponsabile per la Valutazione Tecnica Regionale, ha espresso - Vista la Lr 27.06.1985, n. 61;
parere favorevole in conformità al parere n. 33 del 28.01.2009, - Vista la Dgr n. 1131 del 18.03.2005;
del Comitato previsto dall’art. 27 della Lr 11/2004.” ritenuto di concordare con le valutazioni e le conclusioni
Il relatore conclude la propria relazione e propone al- espresse dal Comitato, di cui all’art.27 della Lr 23.04.2004, n.
l’approvazione della Giunta regionale il seguente provve- 11, nel parere n. 33 del 28.01.2009 che, allegato alla presente
dimento. Valutazione Tecnica Regionale, ne costituisce parte integrante
è del parere che la variante Parziale n. 9 al Piano Regolatore
La Giunta regionale Generale del Comune di Fumane (VR), adottata con D.C.C.
64 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
n. 6 del 28.02.2005, descritta in premessa, sia meritevole di chiarazione di non necessità della valutazione di incidenza
approvazione con proposte di modifica, ai sensi dell’art. 46 ambientale” ai sensi della direttiva 92/43/Cee, acquisita agli
della Lr 61/1985. atti della Regione in data 21.08.2007 prot. 464299/57.10. La
zona di degrado oggetto della variante, per la quale è stata
Fabris prodotta opportuna Vinca, è posta all'interno del SIC IT
3210021 - “ Monte Pastello”. A tal proposito è stata prodotta
specifica Relazione di non Necessità della Valutazione di
Allegato A1 Incidenza Ambientale.
Visti gli elaborati trasmessi:
Parere del Comitato. Argomento n. 33 in data 28.01.2009 Gli elaborati allegati alla Deliberazione del Consiglio
Comunale n. 6 del 28.02.2005, di adozione della variante,
Premesse: sono i seguenti:
- Il Comune di Fumane (VR), è dotato di Piano Rego- - Relazione tecnica.
latore Generale approvato con modifiche d’ufficio dalla - Norme Tecniche di attuazione con scheda progetto
Regione Veneto con Deliberazione di Giunta n. 3996 del (stralcio).
19.12.2003. - Tavola 13.1.C - Stralcio Prg vigente e Prg variante - scala
- Con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 6 del 1:5.000.
28.02.2005, esecutiva a tutti gli effetti, il Comune ha adottato - Valutazione di compatibilità idraulica.
una Variante Parziale al Piano Regolatore, trasmessa per la - Dimostrazione della non significatività degli impatti sui
superiore approvazione alla Regione del Veneto - Direzione Sic
Urbanistica, con nota n. 10226 del 5.12.2005, assieme a tutta Descrizione della variante
la documentazione amministrativa e acquisita agli atti della Con la presente variante l’Amministrazione Comunale si
stessa Regione in data 16.12.2005 prot. 851115. pone l’obiettivo del recupero ambientale e paesaggistico di
- La procedura di pubblicazione e deposito della Variante un ambito attualmente compromesso da un allevamento in-
Parziale è regolarmente avvenuta, come si evince dalla docu- tensivo dismesso individuandolo come “Zona di degrado”.
mentazione prodotta ed a seguito di essa sono pervenute n. L’area, posta in località Canova, è attualmente classificata
3 osservazioni nei termini, cui il Comune ha controdedotto dal Prg vigente “Zona E - rurale/Sottozona E1” con area di
con delibera di Consiglio Comunale n. 70 del 30.11.2005. rispetto del Monte Sant’Urbano, e copre una superficie di
- L’avviso di deposito della Variante Parziale al Prg è mq. 24.388. A livello dimensionale la volumetria assentita,
stato inviato alla Provincia di Verona, la quale ha comuni- corrispondente alle strutture dismesse presenti nell’area, è
cato, con nota prot. n. 33418 del 20.04.2005, che tale avviso è di circa mc. 9.159 (concessione ed. n. 1183 del 20.06.1981),
stato regolarmente pubblicato all’albo pretorio per 30 giorni che sommato alla volumetria di un rustico esistente di circa
consecutivi (dal 09.03.2005 al 08.04.2005) presso la Segre- mc. 1.500 (sempre della medesima proprietà), di cui deve
teria provinciale e che non sono pervenute osservazioni. essere ancora ultimata la ristrutturazione, porta la volumetria
- Direttamente in Regione non risulta siano pervenute complessiva esistente ad un totale di circa mc. 10.659.
osservazioni. Considerazioni e valutazioni
- Il Comune con nota prot. n. 1861 del 1.03.2005 ha tra- 1. È opportuno precisare che sono considerate oggetto
smesso lo studio di compatibilità idraulica all’ufficio del di variante le sole modifiche deliberate dal Consiglio
Genio civile di Verona. Comunale ed evidenziate negli elaborati di progetto,
- Il Genio civile di Verona - Distretto idrografico Adige debitamente elencate e descritte nella presente relazione.
Garda con nota Prot. n. 741297 del 31.10.2005 ha espresso Qualunque altra modifica eventualmente presente negli
parere favorevole con prescrizioni, come più esattamente elaborati non è da considerarsi oggetto della presente
riportato successivamente. variante.
- Pertanto con riferimento alla Dgr n. 3637 del 31.12.2002 2. In merito alla Valutazione di Incidenza Ambientale del
ed in particolare all’obbligatorietà di acquisire il nulla osta progetto rispetto ai Siti di Importanza Comunitaria,
preventivo del Genio civile in merito alla compatibilità il Gruppo di Esperti, costituiti con Dgr n. 2821 del
idraulica, si evidenzia che tale procedura è stata seguita dal 4.10.2002, ha esaminato in data 10.09.2007 verbale n.
Comune. 2007/190, la dichiarazione di non necessità della Valu-
Si rileva a che sul territorio del Comune di Fumane (VR) tazione di Incidenza, rispetto ai Sic IT 3210021 “Monte
sono individuati i Siti di Importanza Comunitaria (SIC) che Pastello” e IT 3210002 “Monti Lessini Cascate di Molina”
figurano nell’allegato A della delibera della Giunta regionale nella quale si dichiara “la Non Necessità della Valuta-
n. 1522 del 7.06.2002 ai sensi del Dpr 08.09.1997 n. 357: zione di Incidenza Ambientale”, ritenendo che la stessa
“Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/Cee sia conforme a quanto previsto nella DgrV. n. 3173 del
relativa alla conservazione degli Habitat naturali e semina- 10.10.2006.
turali, nonché della flora e della fauna selvatiche.” e con il 3. Per quanto riguarda la verifica di compatibilità idraulica,
Dm 3 aprile 2000, allegato B) “Elenco dei siti di importanza il Distretto Idrografico Adige Garda di Verona, esprime
comunitaria e delle zone di protezione speciale, individuati parere favorevole all’adozione delle soluzioni e misure
ai sensi delle direttive 92/43/Cee e 78/409/Cee “; più preci- compensative individuate nella relazione sulla “Valu-
samente i SIC: “IT3210021 - Monte Pastello e IT3210002 tazione di compatibilità idraulica”, così come integrata
- Monti Lessini - Cascate di Molina”; in data 13.08.2007 il con nota prot. n. 168/05 e pervenuta in data 18.10.2005,
Comune di Fumane, con nota prot. 6171 ha trasmesso “Di- nella quale si fissa il volume da invasare in 500 mc/ha
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009 65
da rapportare all’aumento di impermeabilizzazione e getto di Credito Edilizio nel PAT/Pati di cui il Comune dovrà
che viene quantificato in 300 mc., con le seguenti pre- dotarsi in conformità a quanto previsto dalla Lr 11/2004.
scrizioni: Comunque, considerato che tale attività si trova dislocata in
Sono da evitare volumi d’invaso depressi rispetto al aperta campagna, senza la vicina presenza di un nucleo abi-
punto di scarico. tato o di una Zto E4, oppure come Zto B o C, pertanto non
Si invita ad introdurre nelle norme tecniche di attuazione riconducibile, secondo quanto prevede la Lr 11/2004 ad aree
quanto segue: consolidate o diffuse, dovrà essere oggetto di Credito Edilizio,
- dovrà essere previsto l’obbligo della realizzazione oppure dislocata in aree diverse da quella attuale.
di un volume d’invaso pari a 300 mc.; Si rammenta al Comune che i Crediti Edilizi, derivanti
- il progetto dei volumi d’invaso sopra dimensionati dalla nuova Legge Urbanistica Regionale n. 11, Titolo IV,
da svilupparsi in fase attuativa delle previsioni di norme specifiche, art. 36, potranno essere applicati nel mo-
piano dovrà essere valutato dall’ente gestore del mento in cui il Comune sarà dotato di un PAT o Pati, con
corpo idrico ricettore; relativa normativa. In assenza di detto Piano di Assetto del
- ogni modalità di smaltimento delle acque dovrà Territorio, la perequazione, i crediti e quant’altro non potranno
rispettare quanto previsto nel Decreto Legislativo essere applicati.
11.05.1999, n. 152. Per quanto riguarda l’edificio, descritto nell’elaborato Nta
4. Osservazioni Geologiche. Il servizio Geologia ha “Scheda di progetto”, come “Rustico esistente di cui è previsto
espresso il seguente parere: “Dall’esame della proposta il completamento della sua ristrutturazione”, essendo intuiti-
di Variante D.C.C. n. 6 del 28.02.2005 al Piano Regola- vamente tale edificio rientrante tra quelli non più funzionali
tore del Comune di Fumane, la cui relazione geologica alla conduzione del fondo, viene ammessa la realizzazione
è stata redatta nel 1998, si osserva che l’area interessata di una unica unità abitativa fino alla concorrenza massima
ricade per buona parte in terreni mediocri e per un pic- di mc. 600,00.
colo settore (in rosso nell’allegato cartografico), la cui Proposte di modifica ai sensi dell’art. 46 della Lr
destinazione è di verde privato inedificabile, in terreni 61/1985.
pessimi. L’area in terreni mediocri è caratterizzata da In sede di controdeduzioni il Comune, attraverso idonea
versanti con pendenze non troppo elevate, ma che pos- documentazione, apposita schedatura tecnica riportante i
sono avere, comunque, qualche problema di instabilità. dati dello stato di fatto e di progetto, fotografie, planimetrie
In tali condizioni l’edificabilità è possibile, ma si consi- catastali, aerofotogrammetriche ecc…, nonché l’essenziale
gliano studi geomeccanici sull’assetto delle formazioni indagine agronomica, potrà prevedere il recupero dell’im-
rocciose ed una verifica di stabilità. mobile, fino alla concorrenza di massimo due unità abitative
Nel settore ricadente in terreni pessimi l’edificabilità è fino a mc. 1.200.
preclusa. Nel caso in cui il Comune non controdeduca, la modifica
Si ricorda, infine, che il Comune di Fumane è dotato di un at- si intenderà automaticamente inserita.
tuale Prg che presenta un’analisi geologica datata 1998, pertanto In riferimento agli “edifici non più funzionali al fondo art.
si raccomanda l’Amministrazione Comunale di provvedere, 4 Lr 24/85”, si rammenta quanto segue:
in occasione della presentazione del P.A.T. ad un’integrazione - Il recupero degli edifici non dovrà trattare aziende agricole
della relazione geologica e ad un aggiornamento delle carte vitali e che le stesse non superino la superficie di 2 ettari
allegate come definito dalla Dgr 615/96 che tratta le “Nuove dell’intera azienda.
Grafie Geologiche per la Pianificazione Territoriale”. - Relativamente alla disciplina sugli edifici non più funzionali
Si rileva che le attività produttive, artigianali, industriali e alla conduzione del fondo, si precisa che non è assentibile la
commerciali, nonché quelle agricole diverse dalla residenza, demolizione e ricostruzione, atteso che l’ex art. 4 della Lr
vanno calcolate a mq. e non a mc., pertanto pare anomalo aver 24/1985 consentiva al Prg soltanto di disciplinare le desti-
previsto una riconversione volumetrica, comunque totale, e nazioni d’uso dei fabbricati non più funzionali alle esigenze
non riferita alla Superficie Lorda di Pavimento. del fondo, mentre l’edificazione è disciplinata dagli artt.
Non si condivide la proposta, pertanto si stralcia la previ- 3, e segg. L'eventuale possibilità di inserimento di attività
sione della individuazione della zona di degrado (in contrasto connesse con l'attività agricola risulta ammissibile con
con quanto prevede ex art. 27 della L. 457/78 ora Dpr n. 380/01), l’esclusione di destinazioni quali l’Industria, l’artigianato
e la riconversione a residenziale di parte della volumetria (mc. se non quello di quello di servizio all’agricoltura. Previa
9.159) ora destinata ad attività agricolo intensiva, allevamento, apposita schedatura, potrà essere assentibile ricavare un
in quanto si fa riferimento alla normativa prevista dalla Lr singolo alloggio fino al raggiungimento della volumetria
11/2004, la quale prevede tale possibilità, solo in presenza di massima di mc. 600.
un PAT approvato, in sua assenza tali previsioni non possono - Inoltre non è assentibile nemmeno l'ampliamento volume-
essere ammesse. trico degli edifici non più funzionali alla conduzione del
Inoltre in quanto l’attività nelle zone agricole è normata fondo, in quanto gli ampliamenti degli stessi sono normati
dalla ex Lr 24/85, ora dalla Lr 11/2004, Atti di Indirizzo di cui dalla Lr 24/85, di conseguenza, secondo i disposti della
alla Dgr 3178/2004, e successive modifiche ed integrazioni. citata Legge, non è consentita nemmeno la traslazione dei
Infine nulla è stato proposto circa l’impatto che l’intervento volumi, se non nel rispetto di quanto citato dall'art. 7, 3°
previsto comporterebbe sul territorio in termini paesaggistico comma della più volte citata Legge.
ambientali, nel rispetto del monte Sant’Urbano, di altezza, - L'eventuale proposta di recupero dei manufatti precari, è
volumetria, ecc.. da considerarsi ammissibile, solo nel caso che gli stessi
L’attività/allevamento presente sull’area, potrà essere og- siano stati regolarmente assentiti.
66 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
- Si prescrive infine che: " Con la riconversione degli annessi Comunale n. 70 del 30.11.2005, si concorda con il parere
rustici non più funzionali, di cui all’art. 4 della Lr 24/85, del Comune con le eccezioni precisate nella successiva ta-
viene vietata la possibilità di costruire nuovi annessi rustici bella. Pertanto fatto salvo quanto esposto nella tabella, le
nell'area di pertinenza del fabbricato oggetto di variante e osservazioni sono accolte, parzialmente accolte o respinte
nel fondo di riferimento”. secondo quanto proposto dal Comune. Per tutte le osserva-
Osservazioni pervenute in Comune zioni che non si condividono rispetto al parere espresso dal
Relativamente alle n. 3 osservazioni presentate, alle quali Comune, valgono le considerazioni e valutazioni espresse
il Comune ha controdedotto con Deliberazione di Consiglio nel presente parere.
2 Bruno Cipriani Renato Gli osservanti segnalano la difficile ac- Proposta di non accoglimento per la A fronte della previsione volume-
Guardini Pietro france- cessibilità all’area interessata dalla va- modifica della accessibilità in quanto trica proposta, le problematiche di
schetti Tiziano Faccioli Elda riante e chiedono il ridimensionamento la strada indicata non rientra nel pe- ordine viario dovevano comunque
Botti e Giuseppina Ortom- dei volumi e delle altezze massime rimetro del P.di.R. Dovrà comunque essere analizzate. L’osservazione
bini ed altri realizzabili nell’ambito del P.d.R. oltre essere il richiedente a dimostrare la trova comunque parziale riscontro
Prot. 3370 del 20.04.2005. alla previsione di una nuova viabilità possibilità di raggiungere adegua- nelle considerazioni e valutazioni
pubblica. tamente la zona senza coinvol- esposte nel presente parere.
gere l’Amministrazione pubblica.
Proposta di accoglimento per il
ridimensionamento della volumetria
realizzabile limitando ad 8.000 m.c.
la volumetria massima realizzabile.
Proposta di non accoglimento in me-
rito alle altezze dei nuovi edifici in
quanto le altezze previste sono state
determinate tenendo conto dell’in-
serimento nel paesaggio del nuovo
insediamento.
3 Sara Fracastoro e Arrigo Gli osservanti segnalano la erronea Proposta di accoglimento alla A fronte della previsione volume-
Rudi inclusione nel perimetro del P.d.R. di correzione del perimetro del P.d.R. trica proposta, le problematiche di
Prot. 3601 del 28.04.2005. un fabbricato, di un tratto di strada e modificando la Tav. n. 3. Proposta ordine viario dovevano comunque
di un terreno coltivato a vigneto di loro di Accoglimento dell’incremento essere analizzate. L’osservazione
proprietà. Ritengono che la distanza della distanza dei fabbricati dai trova comunque parziale riscontro
dei nuovi fabbricati dai confini sia confini fissando in ml. 7.50 la nelle considerazioni e valutazioni
penalizzante per lo svolgimento del- distanza minima degli edifici dai esposte nel presente parere.
l’attività agricola. Segnalano inoltre confini per un maggior rispetto
la mancanza della relazione geologica verso le coltivazioni. Proposta di
tra gli elaborati allegati alla variante Non Accoglimento della richiesta
ed infine chiedono che a servizio del relativa alla relazione geologica in
nuovo insediamento residenziale venga quanto la strada non rientra nel pe-
utilizzata la strada comunale esistente rimetro del P.d.R.; verrà comunque
a valle dell’insediamento previsto. richiesta dettagliata ed approfondita
indagine geologica e geotecnica sia
per il piano attuativo che per ogni
opera presentata successivamente.
Proposta di Non Accoglimento della
possibilità di utilizzare a servizio
del nuovo insediamento la strada co-
munale esistente a valle in quanto di
dimensioni non idonee a sopportare
un aumento di traffico. Si ribadisce
inoltre che nessun onere per l’ac-
cesso al P.d.R. sarà posto a carico
della pubblica amministrazione.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009 67
Osservazioni pervenute direttamente in Regione durre alle proposte di modifica formulate dalla Giunta regionale
Direttamente in Regione non risultano pervenute osser- con propria deliberazione n. 1710 del 24.06.2008.”
vazioni. Il relatore conclude la propria relazione e propone all’appro-
Tutto ciò premesso e considerato, il Comitato previsto ai vazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
sensi della Legge regionale 23 aprile 2004, n. 11, comma II,
art. 27, con quattro voti unanimi favorevoli dei presenti aventi La Giunta regionale
diritto al voto è del parere che la variante parziale n. 9 al Piano
Regolatore Generale del Comune di Fumane (VR), adottata Udito il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento
con deliberazione di Consiglio Comunale n. 6 del 28.02.2005, in questione ai sensi dell'art. 33, secondo comma, dello Statuto,
descritta in premessa, sia meritevole di approvazione con il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'av-
proposte di modifica ai sensi dell’art. 46 della Lr 61/1985, e venuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla
come composta da: compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
- Nor me Tecn iche d i at t u a z ione con sched a Viste le leggi 17.8.1942, n. 1150, 6.8.1967, n. 765, nonché
progetto.(stralcio). le Leggi Regionali 27.6.1985, n. 61 e 23.04.2004, n. 11 e le loro
- Tavola 13.1.C - Stralcio Prg vigente e Prg variante - scala modifiche ed integrazioni;
1:5.000.
delibera
Vanno vistati n. 2 elaborati.
1) di dare atto che il decorso del termine di cui all’ultimo
comma dell’art. 46 della Lr 61/1985, ha comportato l’automatica
introduzione delle modifiche proposte dalla Giunta regionale
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 374 con Dgr n. 1710 del 24.06.2008, alla variante n. 23 al Piano
del 17 febbraio 2009 Regolatore Generale del Comune di Nogarole Rocca (VR).
Comune di Nogarole Rocca (VR). Piano Regolatore
Generale - Variante n. 23. Presa d’atto dell’automatica in-
troduzione delle modifiche proposte ai sensi del 3° comma
art. 46 - Lr 27.6.1985, n. 61. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 375
[Urbanistica] del 17 febbraio 2009
Dgr n. 2187 del 8/08/2008 “Ricerca ed Innovazione in
L'Assessore alle Politiche per il Territorio, Renzo Marangon, ambito sanitario e sociale: organizzazione regionale e fun-
riferisce:. “Il Comune di di Nogarole Rocca (VR), è dotato di zione di coordinamento. Istituzione del Programma per la
Piano Regolatore Generale, approvato con deliberazione di Ricerca l’Innovazione e l’Health Technology Assessment
Giunta regionale n. 4616 in data 07.08.1992 e successivamente (PRIHTA). Modifica parziale Dgr n. 410 del 26/02/2008”.
modificato.on deliberazione di Consiglio n. 7 del 25.02.2005, Approvazione documento programmatorio.
esecutiva a tutti gli effetti, il Comune ha adottato una Va- [Sanità e igiene pubblica]
riante Parziale al Piano Regolatore Generale, definita n. 23,
trasmessa per la superiore approvazione con nota n. 3610 La Giunta regionale
in data 27.05.2005, acquisita agli atti della Regione in data
09.06.2005, n. 423249. (omissis)
La procedura di pubblicazione e deposito della variante
è regolarmente avvenuta, come si evince dalla documen- delibera
tazione prodotta, ed a seguito di essa non sono pervenute
osservazioni, sia nei termini che fuori termine, come risulta a) di considerare le premesse parti integranti e sostanziali
dalla attestazione del Responsabile dell’Area Affari Generali del presente provvedimento;
e Finanziari in data 12.05.2005, prot. 1502, e dalla delibera- b) di approvare, per le motivazioni espresse in premessa,
zione di Consiglio Comunale n. 18 del 18.05.2005, esecutiva il Documento Programmatorio annuale del Programma per
a tutti gli effetti. la Ricerca, l’Innovazione e l’HTA (PRIHTA), contenente gli
Direttamente in Regione non sono pervenute osserva- obiettivi che si intendono perseguire nell’anno 2009 (Allegato
zioni. A) e che costituisce parte integrante e sostanziale del presente
Il Dirigente regionale della Direzione Urbanistica, respon- provvedimento;
sabile per la Valutazione Tecnica Regionale, ha espresso parere c) di rinviare a successivo atto, per le motivazioni espresse
favorevole in conformità al parere n. 185 del 21.05.2008, del in premessa, l’approvazione di uno schema tipo di accordo
Comitato previsto dall’art. 27 della Lr 11/2004. pubblico-privato e la definizione delle aree tematiche per lo
La Valutazione Tecnica Regionale è stata fatta propria sviluppo delle relative progettualità per l’anno 2009;
nelle considerazioni e conclusioni dalla Giunta regionale con d) di dare atto che, così come previsto dalla DgrV n.
deliberazione n. 1710 del 24.06.2008, con la quale si riteneva 2187 del 8/08/08, la gestione amministrativa del Programma
meritevole di approvazione la variante n. 23 al Piano Regola- in oggetto è stata affidata all’Azienda Ulss n. 12 Veneziana
tore Generale previa introduzione di proposte di modifica ai prevedendo, un finanziamento per l’anno in corso di Euro
sensi dell’art. 46 della Lr 61/1985. 120.000,00 al fine di consentire la realizzazione delle atti-
Constata l’inerzia del Comune di Nogarole Rocca (VR), vità del PRIHTA, che dovranno essere rendicontate entro il
protrattasi oltre i 90 giorni concessi allo stesso per controde- 30/06/2010 ai competenti uffici regionali;
68 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
debbano concentrarsi. Così facendo, infatti, si intende dare Già altre regioni, quali Lombardia, Lazio, Marche, Emilia
risalto a particolari ambiti, ricercando dei risultati tangibili, Romagna e Puglia, hanno attuato protocolli di intesa con
enfatizzando l’importanza della traslazionalità e esaltando aziende private del settore farmaceutico volti ad implemen-
il valore delle collaborazioni tra ricercatori della Regione, tare la messa a punto di modelli e strumenti condivisi per il
finalizzate al miglioramento della salute della comunità. Tali miglioramento del processo di cura.
aree, una volta individuate, costituiranno oggetto del Bando La Regione Veneto, a sua volta, attraverso il PRIHTA,
della Ricerca Sanitaria Finalizzata Regionale per l’anno 2009, vuole disciplinare in maniera chiara e trasparente la possibilità
come previsto dall’articolo 15 della legge regionale 9 febbraio di includere all’interno dei processi di ricerca ed innovazione,
2001, n. 5. anche gli stakeholder privati, quali l’Industria, sia per quanto
Anche per quanto riguarda le possibili forme di collabo- riguarda linee progettuali generali, sia per linee progettuali
razione tra la Regione e soggetti privati per il perseguimento specifiche, individuando, attraverso un continuo confronto,
di obiettivi comuni (si veda il punto successivo), verranno le priorità del SSR. Si vuole, in questo modo, raggiungere
definite le aree tematiche in cui si concentrerà l’interesse per un coordinamento ed un’integrazione di tutte le strutture e le
l’anno 2009. competenze scientifiche presenti nel SSR, garantendone così
Nella scelta delle aree, si terrà conto delle priorità della lo sviluppo e il sostegno.
Regione, ma anche degli obiettivi strategici del Piano Sani-
tario Nazionale, delle aree di ricerca finanziate dal Ministero Obiettivo 4
della Salute attraverso la Ricerca Sanitaria Finalizzata pre-
vista dall’art. 12 del Decreto Legislativo 502/92 e successive Realizzazione di collaborazioni a livello nazionale ed eu-
modificazioni ed integrazioni e dei temi di ricerca previsti ropeo in materia di valutazione di tecnologia sanitaria.
dalla Commissione Europea nell’ambito del VII Programma Oggi più che mai la proliferazione di nuove tecnologie
Quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (2007-2013) e in sanità porta all’esigenza di condividere percorsi tesi alla
delle azioni finalizzate alla realizzazione dello spazio europeo verifica non solo della sicurezza, dell’efficacia e del controllo
della ricerca (2006-2010). della spesa, ma anche all’ottimizzazione della qualità di vita
del paziente e del servizio offerto. Per l’anno 2009 è opportuno
Obiettivo 3 fare particolare riferimento al mercato dei dispositivi medici,
dove il marchio “CE”, necessario alla commercializzazione,
Formulazione di un protocollo per la definizione delle non rappresenta sufficiente garanzia di qualità in rapporto
Partnership Pubblico-Privato ai costi.
Nel settore privato le strategie collaborative rappresentano Per l’anno 2007 nella Regione Veneto la spesa complessiva
modalità di azione che consentono alle aziende di evolversi per l’assistenza farmaceutica in generale, comprensiva di tutti
rispetto alla dinamicità dell’ambiente di riferimento. Anche i beni sanitari, ha raggiunto un valore di 1.000 milioni di Euro.
per le aziende pubbliche e non profit si sta affermando, seppur La quota relativa all’acquisto di dispositivi medici e protesi è
con ritardo, una concezione simile che vede nelle partnership stata pari a 365 milioni di Euro, mentre per i farmaci ed emo-
tra più soggetti una strategia strumentale all’acquisizione di derivati 426 milioni di Euro. L’impatto dei dispositivi medici
vantaggi comuni. e protesi sul totale della spesa farmaceutica ospedaliera per
La necessità di costituire collaborazioni con aziende pri- l’anno 2007 corrisponde quindi al 36% del totale. Ne consegue
vate nasce da una duplice esigenza che vede, da un lato, la che, a fronte di un impatto economico di tale entità, anche per
possibilità di raccogliere fondi in uno scenario, come quello i dispositivi medici diventano necessari studi e valutazioni di
del SSR, in cui le risorse sono limitate e i bisogni dei pazienti economia sanitaria già adottati per i farmaci.
potenzialmente infiniti; dall’altro, la possibilità, da parte L’Health Technology Assessment, pur essendo una disci-
delle aziende private, di collaborare con le strutture sanitarie plina consolidata in molti Paesi dell’Europa e del mondo, è
regionali, definendone in maniera chiara e trasparente le basi una metodologia che solo da poco si sta affermando in Italia.
e gestendo così il possibile conflitto di interesse. Il Veneto, attraverso l’attività della Commissione Tecnica
Le partnership pubblico-privato, nell’accezione più comune Regionale per il Prontuario Terapeutico, supportata per le
del termine, spesso si riferiscono a progetti infrastrutturali, ma, attività di segreteria scientifica dall’Unità di Valutazione del-
opportunamente disciplinate, possono divenire un importante l’Efficacia del farmaco (UVEF) del Coordinamento Regionale
strumento di innovazione, attraverso il quale la componente sul Farmaco, già da alcuni anni ha maturato una consolidata
scientifica, quella istituzionale, il terzo settore e altri attori si esperienza in termini di valutazione dei farmaci e, di recente,
incontrano con l’obiettivo Comune di migliorare la qualità del ha esteso le proprie valutazioni anche ai dispositivi medici,
sistema e sperimentare nuovi modelli in sanità. con l’istituzione della Commissione Tecnica per il Repertorio
Tali percorsi si sono, peraltro, già perfezionati in altri Unico Regionale dei Dispositivi Medici (C.T.R.D.M.).
settori, ove l’industria è uno tra gli attori del supporto alla ri- Negli ultimi tre anni, inoltre, la Regione Veneto ha preso
cerca e all’innovazione, come nel caso della Legge regionale parte quale “associated partner” al progetto EUnetHTA (Eu-
18 maggio 2007, n. 9 - Norme per la promozione ed il coordi- ropean Network for Health Technology Assessment) che, attra-
namento della ricerca scientifica, dello sviluppo economico e verso la collaborazione con 29 Paesi europei, tra cui alcuni di
dell’innovazione nel sistema produttivo regionale- che ha lo riconosciuta esperienza in materia di HTA (quali Danimarca,
scopo di promuovere la tutela, la valorizzazione, lo sviluppo Inghilterra, Norvegia, Francia), ha contribuito alla diffusione
e la diffusione della ricerca di base ed applicata, mettendo in di una cultura dell’HTA in Europa e alla costruzione di una
rete le università del Veneto, le istituzioni di ricerca, le imprese rete di organizzazioni impegnate nello scambio reciproco di
private e altri soggetti operanti sul territorio regionale. informazioni a supporto dei policy makers.
70 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
L’esperienza EUnetHTA, conclusasi a Parigi nel novembre todologia di valutazione a tutte le unità di una struttura, in
2008, si rinnoverà per l’anno 2009 in una collaborazione a modo da poter compiere scelte in condizioni di efficacia ed
cui prenderanno parte, autofinanziandosi, tutti gli Stati sino efficienza a livello aziendale e, nello stesso tempo, consentire
ad ora partecipanti. Gli aspetti principali su cui verterà tale lo sviluppo di un linguaggio comune che permetta il confronto
collaborazione sono: ed il monitoraggio a livello regionale sull’introduzione di
a. supporto agli Stati la cui attività in materia di HTA sia nuove tecnologie.
parzialmente o non ancora sviluppata; Già in alcune aziende sanitarie della Regione Veneto si
b. completamento di uno strumento utile ad adattare studi sono riscontrati esempi di mini-HTA report che possono es-
di HTA già effettuati in un determinato contesto/Paese ad sere una buona base di partenza per la standardizzazione di un
un altro contesto/Paese; modello da assumere a livello regionale, ed estendibile, pur nel
c. completamento del “Core HTA”, ossia del modello che rispetto delle peculiarità locali, a tutte le strutture interessate
dovrebbe essere applicato a tutti gli studi in materia di all’adozione di nuove tecnologie.
HTA; Tra gli obiettivi per l’anno 2009, ci si propone di sviluppare
d. completamento di una rete informativa sulle tecnologie un modello REGIONALE di gestione di report di mini-HTA che
emergenti; dovrà essere adottato dai responsabili di struttura nella richiesta
e. completamento di una rete per il continuo scambio di in- di adozione di una nuova tecnologia. Il modello sviluppato rap-
formazioni tra ricercatori del network EUnetHTA. presenterebbe la prima esperienza di HTA condivisa a livello
La partecipazione e il coinvolgimento all’attività del pro- regionale in Italia. I risultati, calcolati attraverso indicatori di
getto ha permesso un confronto costante con realtà avanzate appropriatezza ed efficienza, potranno essere concertati con
ed ha portato a maturare discussioni su tematiche specifiche, le altre regioni in maniera flessibile e con lo scopo di poter
tali da aprire il terreno a collaborazioni con alcuni partner. In permettere un confronto sul piano nazionale.
particolare, a supporto della “nuova” attività di valutazione Si ritiene, a questo proposito, che l’esperienza intrapresa
dei dispositivi medici, è di rilievo l’esperienza maturata dal- dal Teaching Hospital di Odense possa essere di interesse per
l’Haute Autorité de Santé (HAS), con la quale, già nel corso la Regione Veneto, in quanto si tratta della prima struttura in
degli ultimi due anni, si è instaurato un rapporto orientato ad Europa ad aver standardizzato i mini-HTA report nelle sue
una fattiva collaborazione. L’HAS si è, infatti, detta dispo- procedure; ciò potrebbe portare alla condivisione con il Veneto
nibile a formare alcuni operatori della Regione Veneto sulla delle eventuali complessità e difficoltà riscontrate fino ad ora
valutazione dei dispositivi, in modo da costruire, per il futuro, nell’implementazione degli stessi.
una base comune per il confronto tra valutazioni e lo scambio
di informazioni. Obiettivo 6
Si ritiene di importanza strategica anche il rapporto con
la Danimarca e, in particolare, con il Teaching Hospital di Predisposizione di uno spazio web regionale dedicato alla
Odense, di cui si parlerà nel paragrafo successivo. ricerca in ambito sanitario
Nel corso del 2009 saranno, dunque, perfezionate, le La Regione detiene un ruolo istituzionale per quanto con-
collaborazioni con la HAS e con l’Odense Teaching Hospital cerne l’informazione e la promozionale della ricerca in ambito
e saranno valutate altre possibilità di collaborazioni con i sanitario. Per tale ragione, la comunicazione deve essere gestita
partners. in modo da garantire la massima tempestività e interazione.
Oltre a quanto espresso fino ad ora, si ritiene che, proprio A tal fine sembra di interesse sostenere la creazione di
per lo stadio iniziale in cui l’Italia si trova in tale campo, sia uno spazio comune della ricerca per chi fa ricerca in Veneto
necessario e opportuno un costante confronto anche con le attraverso la realizzazione di un sito web regionale interattivo
altre regioni italiane. È infatti proprio a questo livello che si attraverso cui sarà possibile:
può formare un consenso sulla metodologia da adottare e sugli • informare sulle opportunità di finanziamento alla ricerca
obiettivi da conseguire, condividendo le risorse ed evitando e relative scadenze;
inutili duplicazioni. • aggiornare sulle proposte avanzate dal PRIHTA;
• stabilire e/o rafforzare collaborazioni tra professionisti del
Obiettivo 5 SSR;
• recepire le osservazioni dei singoli ricercatori;
Definizione di uno strumento uniforme (mini HTA-reports) • reperire i riferimenti e le fonti normative aggiornate;
da adottarsi presso tutti gli ospedali del Veneto per l’introdu- • reperire le informazioni inerenti ai centri regionali di ri-
zione di nuove tecnologie. cerca;
All'interno del più ampio tema dell'Health Technology As- • consentire il collegamento e il confronto tra professionisti
sessment, molti Paesi, dal Canada all'Australia fino all’Europa tramite un apposito forum;
(UK, Svezia, Danimarca), hanno rilevato la necessità che la
tecnologia venga valutata anche a livello di singola struttura Obiettivo 7
ospedaliera, attraverso l’introduzione di schede sintetiche di
HTA (mini-HTA report) che i responsabili di struttura devono Organizzazione di un evento per la presentazione dei ri-
compilare preventivamente nella richiesta di adozione di una sultati della ricerca sino ad ora finanziata attraverso il Bando
nuova tecnologia (farmaco, dispositivo, o grande apparec- per la ricerca sanitaria finalizzata regionale - Lr n. 5 del 9
chiatura). febbraio 2001, art. 15
L'uso del mini-HTA report consente un approccio prag- Momento essenziale di qualunque progetto è il moni-
matico e rapido attraverso la standardizzazione di una me- toraggio degli obiettivi raggiunti. La Ricerca Finalizzata
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009 71
Regionale, istituita con Lr n. 5 del 9 febbraio 2001, art. 15, è La circoscrizione della sede farmaceutica esistente è de-
attiva ormai da otto anni in Veneto, motivo per cui si ritiene di limitata come segue:
interesse l’organizzazione di un evento, volto non solo a fare Zona A:
il punto sui finanziamenti sino ad oggi erogati, ma anche sui Via Alpini, Arma di Cavalleria, Aviere, Bersaglieri, Bo-
risultati ottenuti e sul trasferimento degli stessi dalla ricerca schi, Bosso, Breda, Brenta, Bretella, Canova, Carducci, Ca-
alla pratica clinica o, in caso di ricerca sanitaria, all’applica- soni, Casoni Basse, Casoni Nuova, Cavalieri d’Italia, Chiesa,
zione organizzativa. Ciliegi, Combattenti, D’Acquisto, Decumana, Donatore,
Europa, Fanti, Fogazzaro, Fontana, Fratta, Giare, Giovanni
XXIII^, Granatieri di Sardegna, Leopardi, Longobardi, Ma-
donna della Salute, Maglio, Manzoni, Marconi, Maria Citta-
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 376 della Vigodarzere, Martiri della Libertà, Martiri delle Foibe,
del 17 febbraio 2009 Martiri del Lavoro di Martinelle, Mazzini, Mons. Nichele,
Revisione delle piante organiche delle farmacie dei Montegrappa, Padre M. Kolbe, Pascoli, Pasubio, Petrarca,
Comuni delle Aziende UU.LL.SS.SS n. 15 Alta Padovana, Piave, Pio X^, Primo Maggio, Quattro Novembre, Ragazzi
n.16 Padova e n.17 Este della Provincia di Padova per il del 99, Regia Postale, Risorgimento, Roma, Rose, Sagrato,
biennio 2006/2007. Tre Case, Trento, Trieste, Umberto I^, Ungari, Valiera, Velo,
[Sanità e igiene pubblica] Venticinque Aprile, Verdi, Zanella.
c. Comune di Carmignano di Brenta:
La Giunta regionale popolazione n. 7.380 abitanti
sedi farmaceutiche esistenti n.1
(omissis) È confermata la pianta organica delle farmacie del Co-
mune di Carmignano di Brenta costituita da n. 1 sede far-
delibera maceutica.
d. Comune di Santa Giustina in Colle:
1. Di approvare la pianta organica delle farmacie dei Co- popolazione n. 6.678 abitanti
muni delle Aziende UU.LL.SS.SS. n. 15 Alta Padovana, n.16 sedi farmaceutiche esistenti n.1
Padova e n.17 Este della Provincia di PADOVA per il biennio È istituita la II^ sede farmaceutica la cui circoscrizione
2006/2007 come segue: risulta essere la seguente:
Farmacia di nuova istituzione - località Fratte:
Azienda Ulss n. 15 Alta Padovana: comprende il territorio comunale incluso nelle vie Piazza
San Giacomo, Albere, Vicinale Borghetto, Campagnola, Vi-
a. Comune di Borgoricco: cinale Centoni, Cesare Battisti, Commerciale, Vicinale del
popolazione n. 7.628 abitanti Molino, Vicinale delle Roare, Fontanebianche, Fratte, Ghiac-
sedi farmaceutiche esistenti n.2 ciaia, G. Marconi, Pio X, Vicinale Pomarolo, Processione,
La seconda sede farmaceutica del Comune di Borgoricco, Rettilineo, Riobianco, Vicinale Risaro, Roara, San Giovanni,
istituita con deliberazione della Giunta Regionale n. 4780 del San Martino, Dei Custoza (parte), Monte Grappa (parte), A.
30.12.1997 - in località San Michele delle Badesse - è rias- Manzoni (parte nord Fratte) Prà Lion, Europa, V. Gallucci,
sorbita nella determinazione del numero complessivo delle Don Fabris.
farmacie stabilito in base al parametro della popolazione e La circoscrizione della sede farmaceutica esistente è de-
quindi normalizzata, in applicazione di quanto stabilito dal- limitata come segue:
l’art.104, II comma, del Testo Unico delle Leggi Sanitarie, come Farmacia di Santa Giustina in Colle:
modificato dall’art. 2 della Legge 8/11/1991 n.362, e dall’art. comprende il territorio comunale incluso nelle vie Piazza
1, II^ comma, della Legge Regionale 6/7/1993 n.28, avendo dei Martiri, Vicinale Caodelmondo, Ceccarello, Dante,
il Comune raggiunto il quorum richiesto in base alla vigente A. De Gasperi, Dei Custoza (parte), D.G. Lago, Giovanni
normativa ed essendo la farmacia aperta e funzionante. XXIII, G. Leopardi, A. Manzoni (parte sud Santa Giustina
b. Comune di Fontaniva: in Colle), Monte Grappa (parte), Vicinale Ostiglia, Piovego,
popolazione n. 7.657 abitanti Ponte del Molino, Roma, Sant’Antonio, San Francesco, San
sedi farmaceutiche esistenti n.1 Giorgio, Santo Stefano, Tergola, Vicinale Tergolina, Trieste,
È istituita la II^ sede farmaceutica la cui circoscrizione Valli, G. Verdi, Vicinale Villarappa, Via Villarappa, Mag-
risulta essere la seguente: gion, Olmo, Viale dell’Artigianato, Don Bosco, Rio Or-
Zona B: cone, G. Giacomelli, XVII Aprile, Calle, Prai dell’Acqua,
Via Acacie, Aceri, Argine, Artigianato, Barina, Beato, Bor- Tremarende.
romeo, Boschetti, Caduti sul Lavoro, Campagna, Campanello, e. Nei rimanenti Comuni dell’Azienda Ulss n. 15 Alta Pado-
Capitello, Cartara, Ciliegi, Coltura, Contrà Belgio, Croce, Da vana è confermata la pianta organica delle farmacie deter-
Vinci, Dante, De Gasperi, Don S. Mozzato, Fermi, Fornaci, minata con proprio provvedimento n. 1829 dell’1.7.2008.
Frassini, Fratellanza, Galilei, Gelsi, Giustizia, Industria, Ken-
nedy, Lavoro, Magnolie, Meccanica, Molino, Montagnola, Azienda Ulss n. 16 Padova:
Munari, Olmi, Ontani, Pace, Peschiera, Pini, Prefabbricazione,
Progresso, Querce, Repubblica, Rinascenza, Riva, Robinie, a. Comune di Ponte San Nicolò:
Roda, Rossi, S. Antonio, Salici, Sorgenti, Tito Livio, Trutta, popolazione n. 12.973 abitanti
Vignale, Vittorio Veneto, Zattere, Zolea. sedi farmaceutiche esistenti: n.2
72 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
È istituita la III^ sede farmaceutica la cui circoscrizione DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 378
risulta essere la seguente: del 17 febbraio 2009
Sede n.3 di nuova istituzione - località Roncajette - è Fondazione San Servolo IRSESC - Onlus: erogazione
delimitata: contributo per Progetto di ricerca “Disagio Psichico, Ser-
ad est dal fiume Bacchiglione, a nord Via San Pio X (lato vizi e Comunità: un’indagine qualitativa sulle dinamiche
civici pari) fino al lato ovest dell’area di pertinenza di Villa relazionali a partire dai Dipartimenti di Salute Mentale
Spiandorello, Via Marconi, (lato civici dispari), Via Garibaldi del Veneto”.
(lato civici dispari), Via Sant’Antonio (lato civici dispari), Via [Associazioni, fondazioni e istituzioni varie]
San Martino e Solferino (lato civici dispari), con prosecuzione
lungo il canale maestro ed il confine del territorio comunale La Giunta regionale
fino alla sponda destra del fiume Bacchiglione.
Le circoscrizioni delle sedi farmaceutiche esistenti sono (omissis)
delimitate come segue:
Sede n.1 è delimitata: delibera
a nord e ad ovest confine territoriale, ad est breve tratto
di confine lungo il fiume Bacchiglione, prosecuzione in Via 1. di considerare la premessa parte integrante e sostan-
San Pio X (lato civici dispari) fino al confine ovest dell’area ziale del presente provvedimento;
di pertinenza di Villa Spiandorello, prosecuzione su tratto 2. di approvare l’erogazione di un contributo di €
di Via Marconi (lato civici pari), Via Sant’Antonio (lato 30.000,00.= (trentamila/00) per la realizzazione del Progetto
civici pari), Via San Martino e Solferino (lato civici pari), di ricerca “Disagio psichico, Servizi e Comunità- Un’indagine
con prosecuzione lungo il canale maestro fino ai confini qualitativa sulle dinamiche relazionali a partire dai Dipartimenti
territoriali; di Salute Mentale del Veneto”, presentato dalla Fondazione
Sede n.2 - località Ponte San Nicolò - è delimitata: San Servolo IRSESC - Onlus;
ad ovest fiume Bacchiglione, a nord est e sud confine 3. di impegnare la spesa di € 30.000,00.= (trentamila/00),
territoriale. nel cap. n. 60009 del bilancio di previsione 2009, che presenta
b. Comune di Padova: la necessaria liquidità;
popolazione n. 210.985 abitanti 4. di prevedere l’erogazione di un acconto pari al 50%
sedi farmaceutiche esistenti: n.61 del contributo previsto, su presentazione agli uffici regionali
È confermata l’attuale pianta organica delle farmacie del competenti, di comunicazione di avvio del Progetto, entro il
Comune di Padova costituita da n. 61 sedi farmaceutiche. 31 marzo 2011, e di erogare il saldo a comunicazione della
c. Comune di Montegrotto Terme conclusione del Progetto, su presentazione di un atto ammi-
:popolazione n. 10.666 abitanti nistrativo della Fondazione San Servolo IRSESC - Onlus,
sedi farmaceutiche esistenti: n.2 che approva la rendicontazione delle spese sostenute e la
È confermata l’attuale pianta organica delle farmacie del relazione finale sull’attività svolta. Qualora le spese docu-
Comune di Montegrotto Terme costituita da n. 2 sedi farma- mentate siano inferiori al preventivo proposto, il contributo
ceutiche. previsto sarà proporzionalmente ridotto a saldo nella fase di
d. Nei rimanenti Comuni dell’Azienda Ulss n. 16 Padova è liquidazione.
confermata la pianta organica delle farmacie determinata
con proprio provvedimento n.1829 dell’1.7.2008.
a favore dell’Azienda Ulss n. 17 di Este e finalizzato alla e somministrazione di alimenti e bevande ed individuazione
realizzazione del “Nuovo Polo Ospedaliero Unico per Acuti” dei titoli di studio abilitanti all’esercizio dell’attività di
del costo complessivo di € 165.000.000,00. somministrazione di alimenti e bevande: integrazione.
2. Di assumere l’impegno di spesa per complessivi € [Formazione professionale e lavoro]
15.000.000,00 da erogare a favore dell’Azienda Ulss n. 17
di Este per l’intervento di cui al precedente punto 1), a titolo L’Assessore alle Politiche dell’Economia, dello Sviluppo,
di anticipazione sul ricavato di alienazioni immobiliari, sul della Ricerca e dell’Innovazione, Vendemiano Sartor, di
capitolo 60074 “Fondo di Rotazione per anticipazioni finan- concerto con l’Assessore alle Politiche dell’Istruzione e della
ziarie a Ulss ed Aziende Ospedaliere per la realizzazione Formazione Elena Donazzan, riferisce quanto segue.
di progetti di investimento finanziati da alienazioni di beni La legge regionale 21 settembre 2007 n. 29 “Disciplina
patrimoniali” del bilancio 2009 che presenta la necessaria dell’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e
disponibilità; bevande” riconosce quale requisito professionale per l’eser-
3. Di disporre l’accertamento per € 15.000.000,00 al cizio dell’attività la frequenza di un corso di formazione
capitolo 9265 della gestione delle Entrate “Recupero delle professionale con esame finale istituito o riconosciuto dalla
anticipazioni finanziarie concesse alle Ulss e Aziende Ospe- Regione avente ad oggetto l’attività di somministrazione di
daliere sul fondo di rotazione per la realizzazione di progetti alimenti e bevande ovvero il possesso di un diploma di istituto
di investimento” del bilancio 2009. secondario o universitario attinente la medesima attività.
4. Di riservarsi il recupero delle somme di cui al pre- Con Dgr 4 novembre 2008 n. 3302 sono stati definiti le
cedente punto 2 ad avvenuta alienazione dei beni immobili modalità di organizzazione, i requisiti di accesso, anche alle
di cui in premessa, ed eventualmente su altre somme da prove finali, la durata e le materie dei corsi succitati, oltre
erogarsi da parte della Regione Veneto all’Azienda Ulss n. che i titoli di studio abilitanti all’esercizio dell’attività di
17 di Este, secondo le tempistiche per ciascuno indicate. somministrazione di alimenti e bevande.
Nella prima fase di attuazione della suddetta delibera si
è riscontrata la necessità di precisare taluni aspetti opera-
tivi finalizzati a garantire l’uniformità di applicazione del
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 380 provvedimento su tutto il territorio regionale e di integrare
del 17 febbraio 2009 l’elenco dei titoli di studio abilitanti all’esercizio dell’attività
Proroga ed integrazione della sperimentazione del di somministrazione di alimenti e bevande di cui all’Allegato
modello di week surgery. Modifica della Dgr n. 3735 del C della medesima Dgr mediante aggiunta del diploma uni-
20 novembre 2007. versitario di infermiere, del diploma universitario in scienze
[Sanità e igiene pubblica] infermieristiche, del diploma universitario in assistente sa-
nitario e del diploma universitario di dietista.
La Giunta regionale In particolare, con riferimento all’organizzazione dei corsi
riservati a soggetti in possesso di una formazione professionale
(omissis) o scolastica specifica (c.d. percorso formativo agevolato), si
è riscontrata la necessità di precisare le modalità di accerta-
delibera mento dei requisiti di ammissione concernenti i titoli di studio
o di formazione, l’esperienza professionale, il superamento
1) di individuare come ulteriore sede per la sperimen- dell’esame di idoneità per l’iscrizione al registro esercenti il
tazione del modello di Week Surgery, l’Unità Operativa di commercio (REC) di cui alle leggi 426/1971 e 287/1991.
Chirurgia dell’Ospedale di Feltre dell’Azienda Ulss n. 2, in- Relativamente a tale ultimo punto (superamento del-
tegrando in tal senso la deliberazione n. 3735/2007; l’esame di idoneità per l’iscrizione al REC) si è accolta
2) di dare mandato al Direttore generale dell’Azienda Ulss un’interpretazione estensiva della disposizione di cui all’ar-
n. 2, per l’attuazione di cui al punto 2), di definire il numero ticolo 4, comma 6, lettera c) della legge regionale 29/2007,
di posti letto dedicati al modello di Week Surgery nell’ambito tale da permettere anche il riconoscimento degli esami svolti
della dotazione assegnata dalla programmazione regionale e successivamente alla soppressione del registro esercenti il
di gestire l’organizzazione e garantire le risorse per l’applica- commercio (avvenuta con la legge 248/2006) in virtù di nor-
zione di tale modello; mative regionali che prevedono ancora oggi, quale requisito
3) di prorogare al 31 dicembre 2009 la durata della spe- per l’esercizio dell’attività, il superamento di un apposito
rimentazione di cui alla Dgr n. 3735 del 20 novembre 2007; esame di idoneità.
4) di integrare la commissione di cui alla deliberazione Tale equiparazione sarà ammessa esclusivamente nel caso
n. 3735 del 20 novembre 2007 con l’inserimento del Direttore in cui l’esame sostenuto corrisponda, per gli aspetti procedu-
dell’Unità Operativa di Chirurgia dell’Ospedale di Feltre del- rali e le materie, a quelli di cui alla normativa statale abrogata.
l’Azienda Ulss n. 2. In analogia a quanto stabilito per i corsi svolti presso altre
regioni dal comma 12 dell’articolo 4 della legge regionale
29/2007 la verifica di corrispondenza sarà effettuata dalla
struttura regionale competente in materia di commercio.
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 381 Per le finalità di cui sopra è stato, dunque, predisposto
del 17 febbraio 2009 l’Allegato A al presente provvedimento, di cui forma parte
Dgr 4 novembre 2008 n. 3302 - Corsi di formazione integrale e sostanziale.
professionale abilitanti all’esercizio dell’attività di vendita Rilevato, inoltre, che, ai sensi dell’articolo 38, comma
74 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
8, della legge regionale 29/2007, entro il 10 aprile prossimo altre regioni successivamente alla soppressione del REC) con
i soggetti che, prima dell’entrata in vigore della normativa quelli di cui alle leggi 426/1971 e 287/1991 ai fini del ricono-
regionale, si avvalevano della figura del delegato di cui alla scimento del requisito professionale nel territorio veneto;
legge 287/1991 dovranno ottemperare alle disposizioni di cui 5) di demandare al Dirigente regionale della Direzione
agli articoli 3, comma 1, lett. m) e 4, commi 4 e 7 della Lr Formazione l’assunzione di ogni e qualsiasi provvedimento
29/2007 concernenti la nomina di un procuratore in possesso necessario per l’attuazione del presente deliberato nel quadro
dei requisiti professionali, appare opportuno avviare il prima anche dei principi di cui alla legge regionale n. 1/97 e della
possibile i percorsi formativi agevolati e, a tal fine, dichiarare legge n. 59/97, art. 4.
la presente delibera immediatamente esecutiva.
Il relatore conclude la propria relazione e sottopone al-
l’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedi- Allegato A
mento.
Riconoscimento dei requisiti di ammissione al percorso
La Giunta regionale formativo agevolato abilitante all’esercizio dell’attività di
vendita e somministrazione di alimenti e bevande: indica-
- Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento zioni operative.
in questione ai sensi dell’articolo 33, secondo comma, dello
Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato Ai sensi della Dgr 3302 del 4 novembre 2008 l’ammissione
l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla al percorso formativo agevolato è subordinata al possesso di
compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale; almeno uno dei seguenti requisiti:
- Vista la legge n. 845/1978 “Legge-quadro in materia di
formazione professionale”; 1. essere in possesso di un diploma di laurea;
- Viste le leggi regionali n. 10/90 e n. 10/91 in materia di 2. essere in possesso di un attestato di qualifica professionale
formazione e orientamento professionale, nonché la legge re- per percorsi formativi di durata almeno triennale attinenti
gionale n. 19/2002 di istituzione dell’Elenco regionale degli la conservazione, la trasformazione, la manipolazione e
Organismi di Formazione accreditati; la somministrazione di alimenti e bevande (es. qualifica
- Visto il decreto legislativo n. 114/1998 “Riforma della professionale di cuoco/ sala bar…);
disciplina relativa al settore del commercio”; 3. aver prestato servizio, per almeno due anni negli ultimi
- Vista la legge regionale n. 29/2007 “Disciplina del- cinque precedenti la partecipazione al corso, presso im-
l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e be- prese o enti che svolgono attività di somministrazione di
vande”; alimenti e di bevande, in qualità di dipendente qualificato
- Vista la legge regionale n. 15/2004 “Norme di program- addetto alla somministrazione, alla produzione o all'ammi-
mazione per l’insediamento di attività commerciali nel Ve- nistrazione o in qualità di socio lavoratore o, se trattasi di
neto”; coniuge, parente o affine entro il terzo grado dell'impren-
- Vista la delibera di Giunta regionale 4 novembre 2008 ditore, in qualità di coadiutore, comprovata dall’iscrizione
n. 3302; all’INPS o altro ente previdenziale. Possono essere presi in
considerazione, ai fini della dimostrazione della suddetta
delibera esperienza lavorativa necessaria per l'ammissione agli
esami, anche il servizio prestato nelle forme cosiddette
1) di integrare l’Allegato C alla Delibera di Giunta re- "atipiche", con i nuovi contratti di lavoro (per esempio:
gionale 4 novembre 2008 n. 3302 con le modalità di cui in "lavoro a progetto" o "co.co.co.") di cui al D.Lgs. 276/2003
premessa; - "Legge Biagi" - o a "part-time" purché il tempo lavoro sia
2) di demandare al Dirigente regionale della Direzione pari ad almeno il 50% del normale tempo lavoro "pieno"
commercio, previa verifica dei contenuti delle discipline della Categoria (equivalente, in pratica, alla mezza gior-
oggetto di insegnamento ed esame, l’eventuale integrazione nata del tradizionale lavoro a tempo parziale). I contratti,
dell’elenco dei diplomi di istruzione secondaria o universitaria inoltre, devono, ai fini della prova della data certa, portare
abilitanti all’esercizio dell’attività di somministrazione di gli estremi della registrazione.
alimenti e bevande ai sensi dell’articolo 4, comma 6, lettera 4. aver frequentato, con esito positivo del relativo esame fi-
a) della legge regionale 29/2007; nale, un corso di formazione professionale per l’esercizio
3) di approvare l’Allegato A al presente provvedimento, dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande
di cui forma parte integrante e sostanziale, dando atto che lo istituito o riconosciuto da un’altra Regione o da una Pro-
stesso integra i contenuti dell’allegato A alla Dgr 4 novembre vincia Autonoma, i cui contenuti non corrispondono a
2008 n. 3302, con cui sono stati definiti le modalità di orga- quelli istituiti o riconosciuti dalla Regione Veneto. Ai sensi
nizzazione, i requisiti di accesso, la durata, le materie dei dell’articolo 4, comma 12, della legge regionale 29/2007
corsi abilitanti all’esercizio dell’attività di somministrazione la suddetta preventiva verifica di non corrispondenza dei
di alimenti e bevande oltre che i titoli di studio abilitanti alla contenuti dei corsi svolti da altre Regioni o Province Auto-
medesima attività; nome a quelli istituiti o riconosciuti dalla Regione Veneto
4) di demandare alla struttura regionale competente spetta alla struttura regionale competente in materia di
in materia di commercio il compito di verificare la corri- commercio.
spondenza degli esami abilitanti all’esercizio dell’attività di 5. essere in possesso dei requisiti per l’esercizio dell’attività
somministrazione di alimenti e bevande (sostenuti presso di somministrazione di alimenti e bevande ai sensi della
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009 75
legge regionale 29/2007 (al fine dell’acquisizione dei re- • l’esperienza lavorativa svolta a part-time in percen-
quisiti per l’esercizio dell’attività di vendita di prodotti tuale inferiore a quella di cui sopra verrà valutato
alimentari di cui al D.Lgs. 114/1998). riproporzionando in aumento il tempo minimo di
lavoro utile al fine del riconoscimento del requisito.
Relativamente al punto n. 1 Ad esempio, un lavoratore a part time al 25% sarà
considerato in possesso del requisito di ammissione
Devono considerarsi utili i diplomi universitari e di laurea nel caso in cui abbia protratto l’attività per quattro
di cui al vecchio ordinamento (l. 341/1990), le lauree e le anni negli ultimi cinque.
lauree specialistiche di cui al Dm 3 novembre 1999 n. 509, - non è considerato utile il servizio svolto nell’ambito di
le lauree e le lauree magistrali di cui al nuovo ordinamento un’attività disciplinata dalla legge regionale 18.04.1997
(DM 270/2004). n. 9 “Nuova disciplina per l’esercizio dell’attività agri-
Fermo quanto prescritto dal bando di cui alla Dgr 18 turistica”;
novembre 2008 n. 3452 in ordine ai documenti da produrre - non sono considerati utili i periodi di apprendistato ed i
nel caso di titoli di studio acquisiti all’estero, il requisito di periodi in cui vi sia una sospensione del rapporto di lavoro,
ammissione di cui al punto 1) è comprovato dalla seguente cioè quando l’aspettativa - comunque denominata - sia
documentazione: senza retribuzione e senza decorrenza dell’anzianità.
A titolo esemplificativo, con riferimento agli addetti as-
Requisito di accesso Documentazione da sunti con il Ccnl settore turismo, si considera “dipendente
produrre qualificato” chi risulta inquadrato come “Quadro” ovvero
Diploma universitario (l. 341/1990); Diploma di Copia fotostatica come dipendente livello primo, secondo, terzo, quarto, quinto,
laurea (l. 341/1990); Laurea (D.M. 3 novembre semplice sempre che lo stesso fosse addetto all’attività di sommini-
1999 n. 509); Laurea specialistica (D.M. 3 no-
vembre 1999 n. 509); Laurea (DM 270/2004); strazione, preparazione o amministrazione nell’impresa
Laurea magistrale (DM 270/2004) esercente attività di somministrazione di alimenti e bevande.
Tra le qualifiche ammesse rientrano, ad esempio, quelle di:
direttore, cuoco, capo barman, maître, responsabile di am-
Relativamente al punto n. 2 ministrazione, pizzaiolo, banconiere, pasticcere, gelatiere,
cameriere di sala, caffettiere, addetto all’amministrazione
Sono validi anche gli attestati di qualifica biennale rilasciati del personale.
in ottemperanza alla normativa in materia di obbligo scolastico
e formativo precedente alla l. 53/2003 e relativi provvedimenti L’esperienza lavorativa di cui al punto 3) è comprovata
di attuazione delle regioni. dalla seguente documentazione:
Nel caso di titoli professionali acquisiti all’estero, è neces-
sario il provvedimento di riconoscimento dell’equipollenza
Requisito di accesso Documentazione da produrre
rilasciato dal Ministero competente.
Il requisito di ammissione di cui al punto 2) è comprovato - Servizio in qualità di 1. Certificato concernente l’iscrizione al-
dalla seguente documentazione: dipendente qualificato, l’INPS, sezione commercianti, ovvero
per almeno due anni certificato similare rilasciato da altro ente
negli ultimi cinque (o previdenziale nel caso di persona non sog-
tempo equivalente nel getta all’iscrizione all’INPS;
Requisito di accesso Documentazione da caso di part time infe- 2. Certificati rilasciati dai centri per l’impiego
produrre riore al 50%) prece- competenti per territorio da cui risultino,
Attestato di qualifica professionale di durata Copia fotostatica denti la partecipazione per ogni periodo lavorativo svolto, la data
triennale semplice al corso, presso impre- di assunzione, la data di cessazione (se esi-
se o enti che svolgono stente), la tipologia contrattuale, la qualifica
Attestato di qualifica professionale di durata bien- Copia fotostatica attività di somministra- professionale, il livello di inquadramento, il
nale rilasciato ai sensi della normativa precedente semplice zione di alimenti e di tipo di orario (a tempo pieno/part time) e le
alla l. 53/2003. bevande, addetto alla eventuali modifiche intervenutevi nel corso
somministrazione, alla della durata del contratto;
produzione o all'ammi- 3. (eventuale) Laddove le informazioni assun-
nistrazione. te ai sensi del punto 2 non siano sufficienti
a verificare il possesso del requisito di
Relativamente al punto n. 3 ammissione potranno essere prodotte copie
delle buste paga del periodo di riferimento,
copia della comunicazione obbligatoria di
Ai fini della verifica del possesso del requisito di cui al assunzione e ogni altra utile comunicazione
punto 3, si precisa quanto segue: obbligatoria inviata ai centri per l’impiego
competenti per territorio;
- relativamente al servizio come dipendente deve essere 4. (eventuale) Certificato di servizio rilasciato
riconosciuto esclusivamente quello svolto in qualità di dal datore di lavoro laddove sia utile ad in-
dipendente qualificato addetto all’attività di sommini- tegrare le informazioni assunte nei termini
di cui sopra.
strazione, preparazione o amministrazione in un’impresa
o in un ente esercente l’attività di somministrazione di
alimenti;
- i due anni di attività non devono necessariamente essere
continuativi;
- il lavoro part-time deve essere valutato come segue:
• il lavoro part-time è parificato al lavoro a tempo pieno
purché si tratti di part-time almeno al 50%;
76 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
Relativamente al punto n. 5
I titoli di studio di cui al punto a) sono definiti dalla Dgr quale requisito per l’esercizio dell’attività nella Regione Ve-
3302/2008, allegato C) e successive modifiche e integra- neto esclusivamente nel caso in cui gli stessi sono conformi
zioni. a quelli di cui all’articolo 1 della legge n. 426 del 1971, come
Laddove tale elenco consideri utile un titolo equipollente, richiamato dall’articolo 2 della legge 25 agosto 1991, n. 287
si deve far riferimento alle equipollenze definite con provve- “Aggiornamento della normativa sull’insediamento e sull’at-
dimenti normativi o con provvedimenti amministrativi della tività dei pubblici esercizi”.
competente autorità universitaria di cui l’interessato dovrà La verifica della conformità delle materie e delle proce-
produrre copia fotostatica semplice. dure d’esame a quelle di cui all’articolo 1 della l. 426/1971 è
Fermo restando quanto sopra in merito alla copia fotosta- effettuata dalla Direzione regionale Commercio. La richiesta
tica semplice del provvedimento di equipollenza, il requisito di verifica di conformità deve pervenire alla Direzione
di ammissione di cui al presente punto a) è comprovato dalla Commercio per il tramite dell’ente locale ove dovrà essere
seguente documentazione: avviata l’attività.
Il requisito di ammissione di cui al presente punto c) è
Requisito di accesso Documentazione da comprovato dalla seguente documentazione:
produrre
Corso riconosciuto dalla Regione Veneto abilitante Copia fotostatica Requisito di accesso Documentazione da
all’esercizio dell’attività di somministrazione di semplice dell’atte- produrre
alimenti e bevande stato
Superamento in data successiva al 1° gennaio 2001 Certificazione rila-
dell’esame di idoneità per l’iscrizione al REC sciata dalla Camera
Titolo di studio abilitante all’esercizio dell’attività Copia fotostatica di Commercio, In-
di somministrazione di alimenti e bevande ai sensi semplice del titolo dustria, Agricoltura
della Dgr 3302/2008, allegato C. di studio e Artigianato da cui
risulti il supera-
mento dell’esame di
idoneità
b) è stato iscritto al registro esercenti il commercio di cui alla
legge 11 giugno 1971, n. 426 “Disciplina del commercio”
(REC) per l’attività di somministrazione al pubblico di
alimenti e bevande, o alla sezione speciale del medesimo Schema ai fini dell’Applicativo A39
registro per la gestione di impresa turistica (RIT), salvo
cancellazione dal medesimo registro, volontaria o per Descrizione
perdita dei requisiti;
Laurea
Il requisito di ammissione di cui al presente punto b) è
comprovato dalla seguente documentazione: Attestato di qualifica di durata almeno triennale
Attestato di qualifica di durata almeno biennale rilasciato ai sensi della
Requisito di accesso Documentazione da normativa ante l. 53/2003.
produrre
Due anni (o tempo equivalente) di attività qualificata effettuata nell’arco
Iscrizione al REC per l’attività di somministra- Certificazione rila- di cinque anni, come dipendente a tempo pieno o part time
zione di alimenti e bevande ovvero iscrizione al sciata dalla Camera
RIT di Commercio, In- Due anni di attività qualificata, effettuata nell’arco di cinque anni, come
dustria, Agricoltura collaboratore familiare o coaudiutore
e Artigianato da cui
risulti l’iscrizione Due anni di attività qualificata, effettuata nell’arco di cinque anni, come
ai suddetti registri socio lavoratore
nell’ultimo giorno
di rispettiva vi- Due anni di attività qualificata, effettuata nell’arco di cinque anni, in
genza funzione di un contratto c.d. atipico
Corso di formazione organizzato o riconosciuto da un’altra Regione in
materia di somministrazione di alimenti e bevande non dichiarato corri-
spondente a quelli della Regione Veneto
c) ha superato in data successiva al 1° gennaio 2001 l’esame di Corso riconosciuto dalla Regione Veneto abilitante solamente all’eser-
idoneità per l’iscrizione al registro esercenti il commercio cizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande
(REC) per l’attività di somministrazione di alimenti e be- Titolo di studio di cui alla Dgr 3302/2008 abilitante all’esercizio dell’atti-
vande, ai sensi dell’articolo 1 della legge n. 426 del 1971, vità di somministrazione di alimenti e bevande
come richiamato dall’articolo 2 della legge 25 agosto 1991, Iscrizione al REC o al RIT
n. 287 “Aggiornamento della normativa sull’insediamento
e sull’attività dei pubblici esercizi”. Superamento in data successiva al 1° gennaio 2001 dell’esame di ido-
neità per l’iscrizione al REC
Sono considerati validi gli esami sostenuti presso le
C.C.I.A.A. in data antecedente alla soppressione del R.E.C.
(4 luglio 2006) ovvero gli esami sostenuti in virtù di domande
presentate antecedentemente alla suddetta data (conformemente
a quanto precisato dal Ministero dello Sviluppo Economico DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 382
con nota 3603/C del 28.09.2006). del 17 febbraio 2009
Gli esami sostenuti in attuazione di normative regionali Lr 22/2002 “Autorizzazione e accreditamento delle
che consentono l’acquisizione del requisito professionale previo strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali”: procedimento
superamento di apposito esame di idoneità sono riconosciuti di autorizzazione all’esercizio e di accreditamento di strut-
78 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
ture partecipanti alla Sperimentazione ex Dgr 84/2007: - ai sensi della Lr 22/2002 e della Dgr 84/2007 - il Centro di
“SER.D. - Servizio Ambulatoriale per Tossicodipendenti Servizi indicato al punto precedente per la durata di tre anni
- Azienda Ulss 18 - Rovigo Viale Gramsci, 27 e sede distac- dalla data del presente provvedimento.
cata di Lendinara (RO) Via Perolari, 42”. 3. Di trasmettere copia del presente provvedimento al
[Servizi sociali] Centro di Servizi richiedente, all’Assessorato Politiche Sociali,
all’Azienda Ulss 18, al Comune di Castelmassa, alla Conferenza
La Giunta regionale dei Sindaci e all’Agenzia Regionale Socio Sanitaria secondo
quanto previsto dalla Dgr 84/2007.
(omissis)
delibera
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 384
1. Di autorizzare all’esercizio - ai sensi della Lr 22/2002 del 17 febbraio 2009
e della Dgr 84/2007 il SER.D. - Servizio Ambulatoriale per Integrazione Dgr 216 del 3 febbraio 2009 “Residenzialità
Tossicodipendenti - Azienda Ulss 18 - Rovigo Viale Gramsci, extraospedaliera per anziani non autosufficienti e disabili
27 e sede distaccata di Lendinara (RO) Via Perolari, 42 per la accolti nei Centri di Servizio residenziali. Anno 2009”.
durata di cinque anni dalla data del presente provvedimento; [Servizi sociali]
2. Di accreditare - ai sensi della Lr 22/2002 e della Dgr
84/2007 il SER.D. - Servizio Ambulatoriale per Tossicodipen- L'Assessore alle Politiche Sociali Stefano Valdegamberi,
denti - Azienda Ulss 18 - Rovigo Viale Gramsci, 27 e sede di concerto con l'Assessore alle Politiche Sanitarie Sandro
distaccata di Lendinara (RO) Via Perolari, 42 per la durata di Sandri, riferisce quanto segue.
tre anni dalla data del presente provvedimento; Con deliberazione n.216 del 3 febbraio 2009, la Giunta
3. Di trasmettere copia del presente provvedimento regionale ha approvato l’incremento del valore della quota
al SER.D. - Servizio Ambulatoriale per Tossicodipendenti socio-sanitaria riconosciuta ai Centri di Servizio residenziali
- Azienda Ulss 18 - Rovigo Viale Gramsci, 27 e sede distac- e semiresidenziali per l’accoglienza di persone anziane e
cata di Lendinara (RO) Via Perolari, 42, all’Azienda Ulss n. disabili per le quali la competente Azienda Ulss ha emesso
18 di Rovigo, ai Comuni di Rovigo e Lendinara e all’Agenzia regolare impegnativa di residenzialità. Per mero errore
Regionale Socio Sanitaria secondo quanto previsto dalla Dgr materiale, il valore concernente le quote di rilievo sanitario
84/2007. per anziani non autosufficienti è stato invertito nei valori di
primo e secondo livello.
Pertanto al fine di consentire una corretta attribuzione
di detto valore, il relatore propone di modificare la tabella
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 383 di cui alla Dgr 216 del 3 febbraio 2009 come segue:
del 17 febbraio 2009
Lr 22/2002 “Autorizzazione e accreditamento delle Quota di rilevo sanitario per anziani non autosuffi- Anno 2009
strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali”: procedimento cienti
di autorizzazione all’esercizio e di accreditamento di strut- I Livello € 47,81
ture partecipanti alla Sperimentazione ex Dgr 84/2007:
€ 54,64
Centro Servizi per persone Anziane non autosufficienti II Livello
Residenza Sanitaria Assistenziale “San Martino” Viale Quota di rilevo sanitario per le Grandi Strutture di € 94,92
Fattori, 2 - Castelmassa (RO). cui alla Dgr 2537 del 4 agosto 2000
[Servizi sociali] Quota di rilevo sanitario per i Centri Diurni € 27,31
La Giunta regionale
Fermo restando quanto previsto nella deliberazione n.216
(omissis) del 3 febbraio 2009, il relatore conclude la propria relazione
e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente
delibera provvedimento.
1. La premessa è parte integrante e sostanziale del di- - a prendere atto della richiamata Sentenza della Corte Co-
spositivo; stituzionale n.30/2009, che ha annullato i punti 1, 2 e 3 del
2. Di stabilire il valore della quota di rilevo sanitario dispositivo della Dgr n.438 del 4.3.2008;
per l’assistenza alle persone anziane nei Centri di Servizio - a dare atto che il punto 4 del dispositivo della richiamata
residenziali e semiresidenziali, è adeguata per l’anno 2009 Dgr n.438 del 4.3.2008 (che ha provveduto alla correzione
come espresso nella parte motiva del presente provvedimento, di refuso contenuto nel punto 1, lettera d) del dispositivo
secondo quanto previsto dalla Lr 1/09; della precedente Dgr n.212 del 12.02.2008) non è stato
3. Di trasmettere il presente atto alle Aziende Ulss e di annullato e che pertanto continua ad applicarsi la Dgr
pubblicare il presente provvedimento sul Bur. n.212 del 12.02.2008 così come emendata dal punto 4
del dispositivo della più volte richiamata Dgr n.438 del
(La deliberazione della Giunta regionale n. 216 del 3 febbraio 4.3.2008,
2009 è pubblicata a pag. 15 del presente Bollettino, ndr) nonché si propone di affidare al competente Assessore
regionale alla Pesca ed all’Acquacoltura la formalizzazione
di ogni ulteriore istanza ai competenti Ministeri, di concerto
con l’Assessore Regionale all’Ambiente, affinchè si proceda
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 385 con la massima urgenza, senza ulteriori ritardi, alla stesura
del 17 febbraio 2009 delle Linee Guida a suo tempo preannunciate, con offerta di
Designazione rappresentante nel Consiglio Nazionale collaborazione tecnica al fine di conseguire uno strumento
dell’Ambiente (art. 12, legge 349/1986). gestionale in grado di coniugare gli imprescindibili obiettivi
[Designazioni, elezioni e nomine] di tutela delle specie di interesse conservazionistico con le
esigenze e le aspettative delle decine di migliaia di pescatori
La Giunta regionale praticanti in ambito regionale e nazionale.
Copia della presente deliberazione verrà trasmessa, per
(omissis) quanto di competenza, alle Province ed alle Associazioni dei
pescatori sportivo-amatoriali operanti in territorio veneto.
delibera Il relatore conclude la propria relazione e propone all’appro-
vazione della Giunta regionale il seguente provvedimento
1. di designare l’Assessore alle Politiche dell’Ambiente,
pro tempore, quale rappresentante della Regione del Veneto La Giunta regionale
al Consiglio Nazionale dell’Ambiente.
Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento
in questione ai sensi dell’ art. 33, 2° comma, dello Statuto, il
quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l’av-
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 386 venuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine di
del 17 febbraio 2009 compatibilità con la legislazione regionale e statale;
Sentenza della Corte Costituzionale n.30/2009, depo- Vista la sentenza della Corte Costituzionale n.30/2009
sitata in data 06/02/2009. Presa d’atto. depositata in data 06/02/2009;
[Caccia e pesca] Riassunte le considerazioni di cui alla premessa, che forma
parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:
L’Assessore regionale alla Pesca ed Acquacoltura, Maria-
luisa Coppola, riferisce quanto segue. delibera
Con sentenza n.30/2009, depositata in data 06/02/2009,
la Corte Costituzionale ha annullato, per conflitto di attri- - di prendere atto della Sentenza della Corte Costituzionale
buzione, la delibera della Giunta regionale della Regione n.30/2009, depositata in data 06/02/2009, che ha annullato i
del Veneto n.438 del 4.03.08 (punti 1, 2 e 3 del dispositivo) punti 1, 2 e 3 del dispositivo della Dgr n.438 del 4.3.2008;
avente per oggetto: “Ulteriori criteri per le immissioni di - di dare atto che il punto 4 del dispositivo della richiamata
specie ittiche nelle acque interne regionali. Indirizzi a fini di Dgr n.438 del 4.3.2008 (che ha provveduto alla correzione di
coordinamento per la protezione del patrimonio ittico regio- refuso contenuto nel punto 1, lettera d) del dispositivo della
nale ai sensi dell’art.3, c.1 della Legge regionale 28.4.1998, Dgr n.212 del 12.02.2008) non è stato annullato;
n.19”, dichiarando che “non spettava alla Regione Veneto - di dare atto che continua ad applicarsi la Dgr n.212 del
stabilire che le specie ittiche carpa (Cyprinus carpio), pesce 12.02.2008 così come emendata dal punto 4 del dispositivo
gatto (Ictalurus melas), trota iridea (Oncorhynchus mykiss) della più volte richiamata Dgr n.438 del 4.3.2008;
e lavarello (Coregonus lavaretus) devono essere considerate - di affidare al competente Assessore regionale alla Pesca
specie para-autoctone”. ed all’Acquacoltura la formalizzazione di ogni ulteriore
Dato atto che detta deliberazione si faceva carico di fornire istanza ai competenti Ministeri, di concerto con l’Assessore
indirizzi applicativi (integrativi rispetto a quelli forniti con Regionale all’Ambiente, affinchè si proceda con la massima
precedente Dgr n.212 del 12.02.2008) comunque indirizzati urgenza, senza ulteriori ritardi, alla stesura delle Linee Guida
alla tutela delle specie di interesse conservazionistico nella a suo tempo preannunciate, con offerta di collaborazione
perdurante assenza delle linee guida in materia preannunciate tecnica al fine di conseguire uno strumento gestionale in
dal competente Ministero sin dall’anno 2004 ma non ancora grado di coniugare gli imprescindibili obiettivi di tutela delle
emanate, con la presente deliberazione si provvede: specie di interesse conservazionistico con le esigenze e le
80 Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 21 del 10 marzo 2009
La Giunta regionale
(omissis)
delibera
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