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1. Introduzione Pag. 3
Allegati
Contratto Collettivo Nazionale Pag. 11
Retribuzioni minime Pag. 21
Modulistica Pag. 23
Indirizzi utili Pag. 30
Bibliografia e fonti informative Pag. 31
NOTA:
Il presente documento, aggiornato al mese di marzo 2003, ha finalità divulgative.
Per un approfondimento della materia si fa doveroso rinvio alla normativa e alle
circolari ufficiali, nonché alle pubblicazioni specialistiche.
Si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del presente
strumento informativo e quanti vorranno anche in futuro suggerire eventuali
modifiche e/o integrazioni.
L’idea è però anche quella di completare questo lavoro con una serie di indicazioni
più di tipo “relazionale”, ossia fornire alle famiglie qualche suggerimento su come
gestire la relazione con questa figura e su come affrontare la diversità interculturale.
Una parte dei contributi previdenziali versati dal datore di lavoro (che, tra l’altro,
coprono anche l’assicurazione INAIL contro gli infortuni) grava sul lavoratore e
quindi può essere trattenuta a titolo di rivalsa sullo stipendio (si tratta di una quota
minima ed in genere la trattenuta non viene effettuata).
Non essendo sostituto d'imposta, il datore di lavoro domestico non è invece tenuto a
fare ritenute ai fini fiscali. Ha però l'obbligo di rilasciare al lavoratore una
dichiarazione relativa alle retribuzioni percepite durante l'anno, che evidenzi
l'importo trattenuto quale contribuzione all'assicurazione generale obbligatoria.
Tale dichiarazione dovrà essere utilizzata dalla lavoratrice per la denuncia fiscale dei
propri redditi.
Per le spese sostenute dal datore di lavoro sono riconosciute delle detrazioni fiscali
(attraverso la presentazione del MOD 730 o UNICO).
6. Contributi regionali
La Regione Veneto ha promosso un bando (scaduto il 31/3/2003) per la concessione
di contributi a favore delle famiglie che si avvalgono di un’assistente familiare
regolarmente assunta per la cura di persone non autosufficienti.
Per informazioni su eventuali riaperture di tali opportunità di sostegno economico è
possibile rivolgersi al Servizio Sociale del Comune di residenza.
7. Malattie ed infortuni
Il contratto di lavoro può essere risolto da ciascuna delle due parti con l’osservanza di
un termine di preavviso.
Nel caso di contratti di lavoro con almeno 25 ore settimanali il preavviso è di
• 15 giorni di calendario fino a 5 anni di anzianità;
• 30 giorni di calendario oltre i 5 anni di anzianità.
Nel caso di contratti di lavoro con meno 25 ore settimanali il preavviso è di
• 8 giorni di calendario fino a 2 anni di anzianità;
• 15 giorni di calendario oltre i 2 anni di anzianità.
Articolo 5 - ASSUNZIONE
L'assunzione del lavoratore avviene direttamente ai sensi di legge.
Articolo 20 - FERIE
Indipendentemente dalla durata dell'orario di lavoro, per ogni anno di servizio presso lo stesso datore di lavoro, il
lavoratore ha diritto ad un periodo di ferie di 26 giorni lavorativi.
Durante il periodo di godimento delle ferie il lavoratore ha diritto per ciascuna giornata ad una retribuzione pari a 1/26
della retribuzione globale di fatto mensile.
Al lavoratore che usufruisca del vitto e dell'alloggio spetta per il periodo delle ferie, ove non usufruisca durante tale
periodo di dette corresponsioni, il compenso sostitutivo convenzionale.
Il diritto al godimento delle ferie è irrinunciabile e queste hanno di regola carattere continuativo; nel caso di lavoratore
di cittadinanza non italiana che abbia necessità di godere di un periodo di ferie più lungo, al fine di utilizzarlo per un
rimpatrio non definitivo, su sua richiesta e accordo del datore di lavoro, è possibile l'accumulo delle ferie nell'arco
massimo di un biennio.
Il datore di lavoro, compatibilmente con le esigenze sue e del lavoratore, dovrà fissare il periodo di ferie, ferma restando
la possibilità di diverso accordo tra le parti, da giugno a settembre.
In caso di licenziamento o di dimissioni, o se al momento di inizio del godimento del periodo di ferie il lavoratore non
abbia raggiunto un anno di servizio, spetteranno al lavoratore stesso tanti dodicesimi del periodo di ferie al quale ha
diritto quanti sono i mesi di effettivo servizio prestato.
Articolo 24 - MATRIMONIO
In caso di matrimonio spetta al lavoratore un congedo retribuito di 15 giorni di calendario.
Al lavoratore che usufruisca del vitto e dell'alloggio spetta per il periodo del congedo, ove non usufruisca durante tale
periodo di dette corresponsioni, il compenso sostitutivo convenzionale.
La retribuzione del congedo sarà corrisposta a presentazione della documentazione comprovante l'avvenuto matrimonio.