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Franco CIOCE Membership of

• Esperto Qualificato di Radioprotezione - II° grado n° 1275 dell’elenco nazionale


• Consulente ADR/RID/IATA Trasporto Merci pericolose
• Tecnico Competente in Acustica Ambientale

Via Papa Giovanni XXI, 23 – 01100 Viterbo (VT) -  335-5327815 - : 02-700 440 604
e-mail : franco.cioce@email.it skipe: Franco_studio

È stato pubblicato il volume ADR 2011 che riporta tutte le variazioni relative al trasporto di Merci
Pericolose e che entrerà in vigore il 1 gennaio 2011 (Per i trasporti internazionali, dal 1° gennaio
2011 entra dunque in vigore l‟edizione 2011 dell’ADR, predisposta dal gruppo di lavoro (WP.15)
del Comitato dei trasporti interni dell’ECE/ONU, fermo restando che, in accordo col paragrafo
1.6.1.1 dell’ADR, fino al 30 giugno 2011, è consentito effettuare i trasporti in accordo con
l’edizione 2009 dell’ADR. Per quanto riguarda i trasporti nazionali, l’ADR 2011 entra in vigore a
valle del Decreto di recepimento della Direttiva 2010/61/UE, che adegua per la prima volta al
progresso scientifico e tecnico gli allegati della direttiva 2008/68/CE).

• Definizioni di caricatore e scaricatore


ADR 2009 ADR 2011
“Caricatore”, l’impresa che carica “Caricatore”, l‟impresa che:
le merci pericolose in un veicolo (a) carica merci pericolose imballate, piccoli container o
o in un grande contenitore; cisterne mobili in o su un veicolo o
container; o
(b) carica un container, un container per il trasporto alla
rinfusa, un CGEM, un container-cisterna o una cisterna
mobile su un veicolo.
“Scaricatore”, l‟impresa che:
(a) rimuove un container, un container per il trasporto alla
rinfusa, un CGEM, un container cisterna o una cisterna mobile
da un veicolo; o
(b) scarica merci pericolose imballate, piccoli container o
cisterne mobili da un veicolo o da un container; o
(c) scarica merci pericolose da una cisterna (veicolo-cisterna,
cisterna smontabile, cisterna mobile o container-cisterna) o
da un veicolo-batteria, da una MEMU o da un CGEM o da un
veicolo, da un grande container o da un piccolo container per
il trasporto alla rinfusa o da un container per il trasporto alla
rinfusa;
Viene introdotta per la prima volta la definizione di “scaricatore”.
• Obbligo di formazione preventiva, security compresa, e registrazione della formazione
erogata
ADR 2009 ADR 2011
Le persone impiegate presso gli operatori di Le persone impiegate presso gli operatori di cui al
cui al capitolo 1.4, il cui campo d'attività capitolo 1.4, il cui campo d’attività comprende il
comprende il trasporto di merci pericolose, trasporto di merci pericolose, devono avere una
devono ricevere una formazione formazione rispondente alle esigenze che le loro
rispondente alle esigenze che le loro attività attività e responsabilità comportano durante il
e responsabilità comportano durante il trasporto di merci pericolose. I dipendenti devono
trasporto di merci pericolose. La formazione essere addestrati conformemente al … prima di
deve anche trattare disposizioni specifiche assumere delle responsabilità e devono svolgere
che si applicano alla sicurezza del trasporto funzioni, per le quali la formazione richiesta non è
di merci pericolose come riportato nel ancora stata fornita, solamente sotto la
capitolo 1.10. supervisione di una persona addestrata.
--- 1.3.2.4 La formazione deve essere periodicamente
integrata con corsi di aggiornamento per tenere
conto dei cambiamenti nelle regolamentazioni.

I nuovi obblighi dello scaricatore
ADR 2009 ADR 2011
--- 1.4.3.7 Scaricatore
NOTA: In questa sotto-sezione lo scarico comprende la rimozione e lo scarico così come indicato
nella definizione di scaricatore al 1.2.1.
1.4.3.7.1 … Lo scaricatore deve in particolare:
(a) assicurarsi che le merci siano quelle che devono essere scaricate confrontando le
informazioni pertinenti sul documento di trasporto con le informazioni sul collo, container,
cisterna, MEMU, CGEM o veicolo;
(b) prima e durante lo scarico verificare se gli imballaggi, la cisterna, il veicolo o il container
siano stati danneggiati in misura tale da mettere in pericolo l‟operazione di scarico. In
questo caso, assicurarsi che lo scarico non sia portato a compimento finché non siano
prese le appropriate misure;
(c) rispettare tutte le prescrizioni pertinenti che riguardano lo scarico;
(d) immediatamente dopo lo scarico della cisterna, del veicolo o del container:
(i) rimuovere ogni residuo pericoloso che si sia attaccato all’esterno della cisterna, del
veicolo o del container durante le operazioni di scarico; e
(ii) garantire la chiusura delle valvole e delle aperture d’ispezione;
(e) garantire che sia effettuata la prescritta pulizia e decontaminazione dei veicoli e dei
container;
(f) garantire che i container, una volta che siano stati completamente scaricati, puliti e
decontaminati, non portino più le marcature di pericolo ….
1.4.3.7.2 Nel caso in cui lo scaricatore faccia ricorso ai servizi di altri operatori (pulitore,
stazione di decontaminazione, ecc.), deve prendere le misure appropriate per garantire
che le prescrizioni dell’ADR siano rispettate.
• Misure transitorie
ADR 2009 ADR 2011
--- 1.6.1.19 Le disposizioni … relative alla classificazione delle materievpericolose per
l’ambiente applicabili fino al 31 dicembre 2010 possono essere applicate fino al 31
dicembre 2013.
--- 1.6.1.20 In deroga alle prescrizioni del capitolo 3.4 applicabili a partire dal 1° gennaio
2011, le merci pericolose imballate in quantità limitate, diverse da quelle alle quali è
attribuita la cifra “0” nella colonna (7a) della Tabella A del capitolo 3.2, possono
continuare ad essere trasportate fino al 30 giugno 2015 conformemente alle disposizioni
del capitolo 3.4 applicabili fino al 31 dicembre 2010.
Tuttavia, in questo caso, le disposizioni … in vigore dal 1° gennaio 2011 possono essere
applicate dal 1° gennaio 2011. Ai fini dell’applicazione dell’ultima frase del 3.4.13 (b), se il
container trasportato reca la marcatura prescritta al paragrafo 3.4.12 applicabile fino al
31 dicembre 2010, l’unità di trasporto può recare la marcatura prescritta al paragrafo
3.4.15 applicabile a partire dal 1° gennaio 2011.
•Formazione in materia di Security
ADR 2009 ADR 2011
--- 1.10.2.3 Questa formazione deve essere fornita, al momento dell’impiego, alle persone
che lavorano nell’ambito del trasporto delle merci pericolose, a meno che venga provato
che l‟abbiano già ricevuta, e deve essere periodicamente integrata con formazione
aggiornata.
--- 1.10.2.4 Le registrazioni di tutta la formazione ricevuta sulla security devono essere
tenute dal datore di lavoro e messe a disposizione del dipendente o dell’autorità
competente su richiesta. Le registrazioni devono essere conservate dal datore di lavoro
per un periodo di tempo stabilito dall’autorità competente.

* Nuove merci pericolose


− UN 3482 DISPERSIONE DI METALLI ALCALINI, INFIAMMABILE o DISPERSIONE DI METALLI ALCALINO-
TERROSI, INFIAMMABILE
− UN 3483 MISCELA ANTIDETONANTE PER CARBURANTI, INFIAMMABILE
− UN 3484 IDRAZINA IN SOLUZIONE ACQUOSA, INFIAMMABILE contenente più del 37% di idrazina in
massa
− UN 3485 IPOCLORITO DI CALCIO SECCO, CORROSIVO o IPOCLORITO DI CALCIO IN MISCELA SECCA,
CORROSIVA con più del 39% di cloro disponibile (8,8% di ossigeno disponibile)
− UN 3486 IPOCLORITO DI CALCIO IN MISCELA SECCA, CORROSIVA con più del 10% ma non più del 39% di
cloro disponibile
− UN 3487 IPOCLORITO DI CALCIO IDRATO, CORROSIVO o IPOCLORITO DI CALCIO IN MISCELA IDRATA,
CORROSIVA con almeno il 5,5% ma al massimo il 16% di acqua
− UN 3488 LIQUIDO TOSSICO PER INALAZIONE, INFIAMMABILE, CORROSIVO, N.A.S., tossicità per
inalazione inferiore o uguale a 200 ml/m,³ concentrazione di vapore saturo superiore o uguale a 500
CL50
− UN 3489 LIQUIDO TOSSICO PER INALAZIONE, INFIAMMABILE, CORROSIVO, N.A.S., tossicità per
inalazione inferiore o uguale a 1000 ml/m,³ concentrazione di vapore saturo superiore o uguale a 10
CL50
− UN 3490 LIQUIDO TOSSICO PER INALAZIONE, IDROREATTIVO, INFIAMMABILE, N.A.S., tossicità per
inalazione inferiore o uguale a 200 ml/m³, concentrazione di vapore saturo superiore o uguale a 500
CL50
− UN 3491 LIQUIDO TOSSICO PER INALAZIONE, IDROREATTIVO, INFIAMMABILE, N.A.S., tossicità per
inalazione inferiore o uguale a 1000 ml/m³, concentrazione di vapore saturo superiore o uguale a 10
CL50
− UN 3492 LIQUIDO TOSSICO PER INALAZIONE, CORROSIVO, INFIAMMABILE, N.A.S., tossicità per
inalazione inferiore o uguale a 200 ml/m³, concentrazione di vapore saturo superiore o uguale a 500
CL50
− UN 3493 LIQUIDO TOSSICO PER INALAZIONE, CORROSIVO, INFIAMMABILE, N.A.S., tossicità per
inalazione inferiore o uguale a 1000 ml/m³, concentrazione di vapore saturo superiore o uguale a 10
CL50
− UN 3494 PETROLIO GREGGIO ACIDO, INFIAMMABILE, TOSSICO
− UN 3495 IODIO
− UN 3496 Pile al nickel-idruro metallico

• I criteri aggiornati di classificazione di sostanze e miscele

ADR 2009 ADR 2011


2.1.3.3 Una soluzione o una miscela 2.1.3.3 Se una soluzione o una miscela è composta da una
contenente solo una materia pericolosa solo materia principale nominativamente menzionata nella
nominativamente menzionata nella Tabella Tabella … e da una o più materie non soggette all’ADR o da
A del capitolo 3.2, con una o più materie tracce di una o più sostanze nominativamente menzionate
non pericolose, deve essere classificata nella Tabella …, ad essa deve essere attribuito il numero
come la materia pericolosa elencata ONU e la designazione ufficiale di trasporto della materia
nominativamente salvo che: principale menzionata nella Tabella … a meno che:
a) la soluzione o la miscela sia (a) la soluzione o la miscela non sia nominativamente
specificatamente elencata nella Tabella A menzionata nella Tabella …;
del capitolo 3.2; oppure (b) il nome e la descrizione della materia nominativamente
b) risulti chiaramente dalle indicazioni della menzionata nella … non indichino espressamente che essi si
rubrica applicabile a tale materia pericolosa applicano unicamente alla materia pura;
che essa è unicamente applicabile alla (c) la classe, il codice di classificazione, il gruppo
materia pura o tecnicamente pura; oppure d’imballaggio o lo stato fisico della soluzione o
c) la classe, lo stato fisico o il gruppo della miscela siano differenti da quelli della materia
d’imballaggio della soluzione o della miscela nominativamente menzionata nella Tabella…; o
siano differenti da quelli della materia (d) le caratteristiche di pericolo e le proprietà della
pericolosa. Nei casi b) o c), la soluzione o la soluzione o miscela richiedano delle misure di
miscela deve essere classificata, come una intervento in caso d’emergenza che differiscono da quelle
materia non nominativamente menzionata, richieste per la materia
nella classe corrispondente in una rubrica nominativamente menzionata nella Tabella ….
collettiva prevista nella sottosezione 2.2.x.3 Negli altri casi, salvo quello descritto al punto (a) , la
della suddetta classe tenendo conto dei soluzione o la miscela deve essere classificata come una
rischi sussidiari eventualmente presentati, materia non nominativamente menzionata, nella classe
salvo che non soddisfi i criteri di nessuna pertinente sotto una rubrica collettiva che figura nella
classe, nel qual caso non è sottoposta alle sotto-sezione 2.2.x.3 di quella classe tenendo conto dei
disposizioni dell'ADR. rischi sussidiari, eventualmente presenti, di quella
soluzione o miscela, a meno che la soluzione o miscela non
risponda ai criteri di alcuna classe, nel qual caso non è
soggetta all’ADR.

• Numeri ONU: variazioni e inserimento di nuove rubriche, le variazioni alle Disposizioni


Speciali e alle Istruzioni di imballaggio
ADR 2009 ADR 2011
219 I microrganismi e gli organismi 219 I microrganismi geneticamente modificati
geneticamente modificati che rispondono alla (MOGM) e gli organismi geneticamente modificati
definizione di materia infettante e ai criteri di (OGM) imballati e marcati conformemente
inclusione nella classe 6.2, conformemente alla all’istruzione d‟imballaggio P904 … non
sezione 2.2.62, devono essere trasportati secondo sono soggetti ad alcuna altra prescrizione dell’ADR.
i N° ONU 2814, 2900 o 3373, secondo il caso. Se dei MOGM o degli OGM rispondono ai criteri per
l’inclusione nella classe 6.1 o 6.2, si applicano le
prescrizioni dell’ADR per il trasporto delle
materie tossiche o delle materie infettanti.
290 Quando questa materia soddisfa le definizioni 290 Quando questo materiale radioattivo soddisfa le
e i criteri di altre classi, così come definite nella definizioni e i criteri di altre classi, così come
parte 2, essa deve essere classificata definite nella parte 2, esso deve essere classificato
conformemente al rischio sussidiario conformemente alle disposizioni seguenti:
predominante. Questa materia deve essere (a) se la materia risponde ai criteri che si applicano
dichiarata con la sua designazione ufficiale di alle merci pericolose trasportate in
trasporto e con il N° ONU del materiale in tale quantità esenti indicati al capitolo 3.5, gli imballaggi
classe predominante, alla quale si deve devono essere conformi … e soddisfare le prescrizioni
aggiungere il nome della materia conformemente relative alle prove …. Tutte le altre prescrizioni
alla colonna (2) della Tabella A del capitolo 3.2; applicabili alle materie radioattive, ad eccezione dei
essa deve essere trasportata conformemente alle colli esenti … , devono applicarsi senza riferimento
disposizioni applicabili a questo N° ONU. Inoltre, all’altra classe;
si applicano tutte le altre disposizioni figuranti b) se la quantità supera i limiti definiti … la materia
all’1.7.1.5, ad eccezione del 5.2.1.7.2. deve essere classificata conformemente al rischio
sussidiario predominante. Il documento di trasporto
deve contenere una descrizione della materia con il
numero ONU e la designazione ufficiale di
trasporto che si applicano all’altra classe, integrato
con il nome applicabile al collo radioattivo esente
conformemente alla colonna (2) della Tabella …. La
materia deve essere trasportata conformemente alle
disposizioni che si applicano a quel numero ONU. Un
esempio delle informazioni che figurano sul
documento di trasporto è:
“UN 1993, liquido infiammabile n.a.s. (miscela di
etanolo e toluene), materiale radioattivo, collo
esente - quantità limitate di materiale, 3, PG II, (E)”
In aggiunta, devono essere applicate le disposizioni ...
(c) le disposizioni del capitolo 3.4 per il trasporto di
merci pericolose imballate in quantità limitate non si
applicano alle materie classificate conformemente
all’alinea (b);
(d) se la materia risponde ad una disposizione
speciale che esenta questa materia da tutte le
disposizioni concernenti le merci pericolose delle altre
classi, essa deve essere classificata conformemente al
numero ONU della classe 7 e tutte le prescrizioni
indicate al 1.7.1.5 devono essere applicate.
604 Il bromato di ammonio e le sue soluzione --- (SOPPRESSO)---
acquose e le miscele di un bromato con un sale di
ammonio non sono ammessi al trasporto.
604 Il bromato di ammonio e le sue soluzione --- (SOPPRESSO)---
acquose e le miscele di un bromato con un sale di
ammonio non sono ammessi al trasporto. 483
605 Il clorato di ammonio e le sue soluzione
acquose e le miscele di clorato con un sale di
ammonio non sono ammessi al trasporto.
606 Il clorito di ammonio e le sue soluzione --- (SOPPRESSO)---
acquose e le miscele di un clorito con un sale di
ammonio non sono ammessi al trasporto.
608 Il permanganato di ammonio e le sue --- (SOPPRESSO)---
soluzione acquose e le miscele di un
permanganato con un sale di ammonio non sono
ammessi al trasporto.

MERCI PERICOLOSE IMBALLATE IN QUANTITÀ LIMITATE


Scompaiono le diciture LQ.
Il limite di quantità applicabile per imballaggio interno o oggetto è specificato per ogni materia nella
colonna (7a) della Tabella A del capitolo 3.2.
Esempio
In questa colonna viene inoltre indicata la quantità “0” per ogni rubrica il cui trasporto non è permesso alle
condizioni d’esenzione.
Le merci pericolose imballate in tali quantità limitate, che rispondono alle disposizioni del capitolo, non
sono soggette ad altre disposizioni dell’ADR, ad eccezione delle disposizioni pertinenti di:

(a) Disposizioni generali, definizione parte 1, capitoli 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 1.5, 1.6, 1.8, 1.9;
e formazione
(b) Classificazione parte 2;
(c) Lista Merci Pericolose parte 3, capitoli 3.1, 3.2, 3.3 (ad eccezione delle disposizioni
speciali 61, 178, 181, 220, 274, 625, 633 e 650 (e));
(d) Imballaggi parte 4, paragrafi 4.1.1.1, 4.1.1.2 e da 4.1.1.4 a 4.1.1.8;
(e) Procedure di spedizione parte 5, 5.1.2.1 (a) (i) e (b), 5.1.2.2, 5.1.2.3, 5.2.1.9, 5.4.2;
(f) Fabbricazione imballaggi parte 6, prescrizioni sulla fabbricazione del 6.1.4 e paragrafi
6.2.5.1 e da 6.2.6.1 a 6.2.6.3;
(g) Trasporto, carico, scarico e parte 7, capitolo 7.1 e 7.2.1, 7.2.2, 7.5.1 (ad eccezione del
movimentazione 7.5.1.4), 7.5.7, 7.5.8 e 7.5.9;
(h) Restrizione galleria 8.6.3.3.

Le merci pericolose devono essere imballate solamente in imballaggi interni collocati in imballaggi
esterni adeguati.
Possono essere utilizzati imballaggi intermedi. Tuttavia, l’utilizzo di imballaggi interni non è necessario per il
trasporto di oggetti come gli aerosol o i “recipienti di piccola capacità contenenti gas”.
La massa lorda totale del collo non deve superare 30 kg.
I vassoi con pellicola termoretraibile o estensibile sono accettabili come imballaggi esterni per oggetti o
imballaggi interni contenenti merci pericolose trasportate in quantità limitata.
Gli imballaggi interni suscettibili di rompersi o di essere facilmente perforati come quelli di vetro, di
porcellana, di grès, di certe materie plastiche etc., devono essere collocati in adeguati imballaggi intermedi
che siano progettati in modo tale da soddisfare le prescrizioni sulla fabbricazione.
La massa lorda totale del collo non deve superare 20 kg.
Le merci liquide della classe 8, gruppo di imballaggio II, contenute in imballaggi interni di vetro, di
porcellana o di grès devono essere collocate in un imballaggio intermedio compatibile e rigido.
Ad eccezione del trasporto aereo, i colli contenenti merci pericolose in quantità limitate devono
recare la marcatura mostrata qui di seguito.

La marcatura deve essere facilmente visibile, leggibile e capace di resistere all’esposizione alle
intemperie senza una sostanziale riduzione della sua efficacia. Le parti superiore ed inferiore ed il
bordo devono essere neri.
L’area centrale deve essere bianca o di un colore adeguatamente contrastante. Le dimensioni minime
devono essere 100 x 100 mm e la larghezza minima della linea che forma il quadrato posato sul vertice
(losanga) deve essere di 2 mm.
Se la dimensione del collo lo richiede, le dimensioni possono essere ridotte fino a 50 x 50 mm a condizione
che la marcatura rimanga chiaramente visibile.
I colli contenenti merci pericolose preparate per il trasporto aereo in conformità con le disposizioni
del capitolo 4 della parte 3 delle Istruzioni Tecniche per la sicurezza del trasporto aereo delle merci
pericolose dell’ICAO devono recare la marcatura mostrata qui di seguito.
La marcatura deve essere facilmente visibile, leggibile e capace di resistere all’esposizione alle
intemperie senza una sostanziale riduzione della sua efficacia.
Le parti superiore ed inferiore ed il bordo devono essere neri.
L’area centrale deve essere bianca o di un colore adeguatamente contrastante.
Le dimensioni minime devono essere 100 x 100 mm e la larghezza minima della linea
che forma il quadrato posato sul vertice (losanga) deve essere di 2 mm.
Il simbolo “Y” deve essere collocato al centro del marchio e deve essere chiaramente visibile.
Se la dimensione del collo lo richiede, le dimensioni possono essere ridotte fino a 50 x 50 mm a condizione
che la marcatura rimanga chiaramente visibile.
Quando dei colli contenenti merci pericolose imballate in quantità limitate sono collocate in un
sovrimballaggio, devono applicarsi le disposizioni relative a questa tipologia di imballo.
In aggiunta il sovrimballaggio deve recare la marcatura prevista dal presente capitolo a meno che siano
visibili i marchi rappresentativi di tutte le merci pericolose contenute nel sovrimballaggio.
Le disposizioni del 5.1.2.1 (a) (ii) e 5.1.2.4 si applicano solo se altre merci pericolose, che non sono imballate
in quantità limitate, sono contenute nel sovrimballaggio.
Queste disposizioni si applicano allora unicamente in relazione a queste altre merci pericolose.

Prima del trasporto, gli speditori di merci pericolose imballate in quantità limitate devono informare
il trasportatore, in maniera che ne rimanga traccia, della massa totale lorda delle merci da trasportare
di questa categoria.

* Materiale Radioattivo

ADR 2009 ADR 2011


--- 5.1.5.3.5 In tutti i casi di trasporto internazionale di colli che richiedono
l‟approvazione del modello o della spedizione da parte della competente autorità, per
i quali differenti tipi di approvazione si applicano nei diversi paesi interessati dal
trasporto, la categorizzazione deve essere conforme al certificato del paese d‟origine
del modello.
--- 5.1.5.4 Disposizioni specifiche per i colli esenti
5.1.5.4.1 I colli esenti devono recare sulla superficie esterna dell‟imballaggio in
maniera leggibile ed
indelebile:
(a) Il numero ONU preceduto dalle lettere “UN”:
(b) L‟identificazione dello speditore o del destinatario o di entrambi; e
(c) La massa lorda ammissibile, se questa supera i 50 kg.
5.1.5.4.2 Le prescrizioni relative alla documentazione del capitolo 5.4 non si applicano
ai colli esenti di materiale radioattivo salvo che il numero ONU preceduto dalle lettere
“UN”ed il nome e l‟indirizzo dello speditore e del destinatario devono figurare su un
documento di trasporto come una lista di carico, una lettera di trasporto aereo o una
lettera di vettura CMR o CIM.
Attenzione: In deroga alle prescrizioni del capitolo 3.4 applicabili a partire dal 1° gennaio 2011, le merci
pericolose imballate in quantità limitate, diverse da quelle alle quali è attribuita la cifra “0” nella
colonna (7a) della Tabella A del capitolo 3.2, possono continuare ad essere trasportate fino al 30
giugno 2015 conformemente alle disposizioni del capitolo 3.4 applicabili fino al 31 dicembre 2010.
* Documentazione

ADR 2009 ADR 2011


--- 5.4.1.1.18 Disposizioni speciali per il trasporto delle materie pericolose per l’ambiente
(ambiente acquatico)
Se una materia appartenente ad una delle classi da 1 a 9 soddisfa i criteri di
classificazione … il documento di trasporto deve recare l‟indicazione supplementare
“PERICOLOSO PER L’AMBIENTE”. Questa prescrizione supplementare non si applica
ai numeri ONU 3077 e 3082 e alle esenzioni previste al ….
L’indicazione “INQUINANTE MARINO” (conformemente al … Codice IMDG) invece di
“PERICOLOSO PER L‟AMBIENTE” è accettabile per un trasporto in una catena di
trasporto che comporta un percorso marittimo.
--- 5.4.4 Conservazione delle informazioni relative al trasporto di merci pericolose
5.4.4.1 Lo speditore ed il trasportatore devono conservare una copia del documento
di trasporto delle merci pericolose e le informazioni e la documentazione aggiuntiva
come indicato nell’ADR, per un periodo minimo di tre mesi.
5.4.4.2 Quando i documenti sono tenuti in modalità elettronica o in un sistema
informatico, lo speditore ed il trasportatore devono essere in grado di stamparli.

Rimango a disposizione per chiarimenti.


Cordiali saluti

Venerdì 5 novembre 2010-11-05


Franco CIOCE
Consulente ADR per il Trasporto di Merci Pericolose
Modifiche alle Istruzioni Scritte (TREMCARDS)

ISTRUZIONI SCRITTE
SECONDO L’ADR

Provvedimenti da adottare in situazioni di incidente o di emergenza

In ogni situazione di incidente o di emergenza che possa verificarsi durante il


trasporto, i membri dell’equipaggio devono adottare i seguenti provvedimenti,
quando ciò sia possibile e senza pericolo:

- attivare il sistema di frenatura, fermare il motore e disconnettere la batteria


attivando lo stacca batteria, ove presente;
- evitare ogni sorgente di accensione: in particolare non fumare e non attivare
alcuna apparecchiatura elettrica;
- informare i servizi di emergenza, fornendo il maggior numero di informazioni
possibile sull’incidente e sulle materie coinvolte;
- indossare l’indumento fluorescente e sistemare in maniera appropriata i
segnali di avvertimento autoportanti;
- tenere a portata di mano i documenti di trasporto per metterli a disposizione
delle squadre di emergenza;
- non toccare e non camminare sulle perdite di materie fuoriuscite ed evitare,
rimanendo sopravento, di inalare esalazioni, fumi, polveri e vapori;
- quando sia appropriato e sicuro, utilizzare gli estintori per spegnere i principi
di incendio degli pneumatici, dei freni e del vano motore;
- non affrontare gli incendi della zona di carico;
- quando sia appropriato e sicuro, utilizzare l’equipaggiamento di bordo per
prevenire dispersioni in ambienti acquatici e nei sistemi fognari e per
contenere le perdite;
- allontanarsi dal luogo dell’incidente o dell’emergenza, chiedere alle altre
persone di allontanarsi e seguire le indicazioni dei servizi di emergenza;
- dopo l’uso rimuovere gli indumenti ed i mezzi di protezione contaminati e
smaltirli in sicurezza.
Ulteriori istruzioni per i membri dell’equipaggio sulle caratteristiche di pericolo delle diverse classi di merci pericolose e sui
provvedimenti da adottare in relazione alle circostanze prevalenti
Etichette di pericolo e marcature Caratteristiche di pericolosità Ulteriori istruzioni
(1) (2) (3)
Materie e oggetti esplosivi
Possono avere proprietà ed effetti diversi quali:
detonazione di massa; proiezione di frammenti; fuoco o
Mettersi al riparo, ma stare
flusso di calore intenso; produzione di luce intensa, rumori
o fumi intensi. Sensibili agli urti e/o agli impatti e/o al lontano dalle finestre.
calore.
1 1.5 1.6
Materie e oggetti esplosivi

Basso rischio di esplosione e di incendio. Mettersi al riparo

1.4
Gas infiammabili
Rischio di incendio. Rischio di esplosione. Possono essere
sotto pressione. Rischio di asfissia. Possono causare ustioni Mettersi al riparo.
e/o congelamento. I contenitori possono esplodere se Tenersi fuori da zone basse.
riscaldati.
2.1
Gas non infiammabili, non tossici
Rischio di asfissia. Possono essere sotto pressione. Possono
Mettersi al riparo.
causare congelamento. I contenitori possono esplodere se
riscaldati. Tenersi fuori da zone basse.
2.2
Gas tossici
Usare la maschera di
Rischio di intossicazione. Possono essere sotto pressione.
evacuazione di emergenza.
Possono causare ustioni e/o congelamento. I contenitori
Mettersi al riparo. Tenersi fuori
possono esplodere se riscaldati.
da zone basse.
2. 3
Liquidi infiammabili Mettersi al riparo. Tenersi fuori
da zone basse. Evitare che le
Rischio di incendio. Rischio di esplosione. I contenitori
sostanze fuoriuscite possano
possono esplodere se riscaldati.
raggiungere ambienti acquatici
3 o sistemi fognari.
Solidi infiammabili, materie autoreattive Rischio di incendio. Infiammabili o combustibili, possono
ed esplosivi solidi desensibilizzati incendiarsi per calore, scintille o fiamme.
Possono contenere materie autoreattive che possono
subire una decomposizione esotermica se viene fornito Prevenire la dispersione
calore, se a contatto con altre materie (come acidi,
delle perdite di sostanze in
composti di metalli pesanti o ammine), per frizioni o urti.
4.1 Ciò può comportare lo sviluppo di gas o vapori nocivi e
ambienti acquatici o nei
infiammabili o l‟autoaccensione. sistemi fognari.
I contenitori possono esplodere se riscaldati.
Rischio di esplosione degli esplosivi desensibilizzati in caso
di perdita dell’agente desensibilizzante.
Materie soggette ad accensione
spontanea
Rischio di incendio per accensione spontanea se gli
imballaggi vengono danneggiati o se fuoriesce il contenuto. 1.
Possono reagire violentemente con l’acqua

4.2
Materie che, a contatto con
l’acqua,sviluppano gas infiammabili
Le materie fuoriuscite
Rischio di incendio ed esplosione a contatto con l’acqua. dovrebbero essere mantenute
asciutte coprendo le perdite.

4.3
Etichette di pericolo e marcature Caratteristiche di pericolosità Ulteriori istruzioni
(1) (2) (3)
Materie comburenti
Rischio di violenta reazione, di incendio Evitare miscelazioni con
materie infiammabili o
ed esplosione a contatto con materie combustibili (esempio:
combustibili o infiammabili. segatura)
5.1
Perossidi organici Rischio di decomposizione esotermica ad alte
temperature, a contatto con altre sostanze (come Evitare miscelazioni con
acidi, composti di metalli pesanti o ammine), per materie infiammabili o
frizioni o urti. Ciò può comportare lo sviluppo di combustibili (esempio:
5.2 gas o vapori nocivi e infiammabili o segatura)
l’autoaccensione.
Materie tossiche
Rischio di intossicazione per inalazione, contatto
Usare la maschera di
con la pelle o ingestione. Rischio per ambienti
evacuazione d’emergenza.
acquatici o sistemi fognari.
6.1
Materie infettanti
Rischio di infezione.
Può causare gravi malattie all‟uomo o
agli animali.
6.2 Rischio per ambienti acquatici o sistemi fognari.
Materiali radioattivi

Limitare il tempo di
7A 7B Rischio di irraggiamento esterno ed interno.
esposizione.

7C 7D
Materiali fissili

Rischio di reazione nucleare a catena.

7E
Materie corrosive Rischio di ustioni per corrosione.
Possono reagire violentemente fra loro, Prevenire la dispersione
con l’acqua e con altre sostanze. delle perdite di sostanze in
Le materie fuoriuscite possono ambienti acquatici o nei
8
sistemi fognari.
sviluppare vapori corrosivi.
Rischio per ambienti acquatici o sistemi fognari.
Materie e oggetti pericolosi diversi
Prevenire la dispersione
Rischio di ustioni, Rischio di incendio. Rischio di
delle perdite di sostanze in
esplosione Rischio per ambienti acquatici o
ambienti acquatici o nei
sistemi fognari.
sistemi fognari.
9

NOTA 1: Per le merci pericolose con rischi multipli e per i carichi misti, devono essere osservate le
disposizioni applicabili ad ogni rubrica
NOTA 2: Le ulteriori istruzioni qui sopra indicate possono essere adattate in relazione alle classi di
merci pericolose trasportate e al mezzo di trasporto
Ulteriori istruzioni per i membri dell’equipaggio sulle caratteristiche di pericolo delle merci pericolose,
indicate da marchi, e sui provvedimenti da adottare in relazione alle circostanze prevalenti
Marchio Caratteristiche di pericolosità Ulteriori istruzioni
(1) (2) (3)

Rischio per ambienti acquatici o


sistemi fognari.
Materie pericolose per l‟ambiente

Evitare il contatto con le parti calde


Rischio di ustioni per il calore dell‟unità di trasporto e la materia
fuoriuscita
Materie trasportate a caldo

Equipaggiamenti di protezione generale e individuale, per attuare le misure di ordine generale e


per gli interventi di emergenza specifici per i diversi pericoli, che devono essere a bordo del
veicolo conformemente alla sezione 8.1.5 dell’ADR

Ogni unità di trasporto, quale che sia il numero della etichetta di pericolo, deve avere a bordo il
seguente equipaggiamento:

- per ogni veicolo, un ceppo di dimensioni adeguate alla massa massima del veicolo ed al
diametro delle ruote;
- due segnali d'avvertimento autoportanti;
- liquido lavaocchi1; e

per ogni membro dell’equipaggio


- un indumento fluorescente (per esempio come quello descritto nella norma EN 471);
- una lampada portatile;
- un paio di guanti di protezione; e
- un mezzo di protezione degli occhi (per esempio occhiali protettivi).

Equipaggiamento supplementare richiesto per certe classi


- una maschera di evacuazione d’emergenza,2 per ogni membro dell’equipaggio del veicolo,
deve essere a bordo del veicolo per i carichi con etichette di pericolo 2.3 o 6.1;
- un badile3;
- un copritombino3;
- un recipiente per la raccolta3.

1
Non richiesto per i numeri di etichette di pericolo 1, 1.4, 1.5, 1.6, 2.1, 2.2 e 2.3.
2
Per esempio una maschera di evacuazione d’emergenza con filtro combinato gas/polveri del tipo A1B1E1K1-P1 o
A2B2E2K2-P2 simile a quella descritta nella norma EN 141.
3
Richiesto solo per i solidi ed i liquidi con i numeri di etichette di pericolo 3, 4.1, 4.3, 8 e 9.

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