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È stato pubblicato il volume ADR 2011 che riporta tutte le variazioni relative al trasporto di Merci
Pericolose e che entrerà in vigore il 1 gennaio 2011 (Per i trasporti internazionali, dal 1° gennaio
2011 entra dunque in vigore l‟edizione 2011 dell’ADR, predisposta dal gruppo di lavoro (WP.15)
del Comitato dei trasporti interni dell’ECE/ONU, fermo restando che, in accordo col paragrafo
1.6.1.1 dell’ADR, fino al 30 giugno 2011, è consentito effettuare i trasporti in accordo con
l’edizione 2009 dell’ADR. Per quanto riguarda i trasporti nazionali, l’ADR 2011 entra in vigore a
valle del Decreto di recepimento della Direttiva 2010/61/UE, che adegua per la prima volta al
progresso scientifico e tecnico gli allegati della direttiva 2008/68/CE).
(a) Disposizioni generali, definizione parte 1, capitoli 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 1.5, 1.6, 1.8, 1.9;
e formazione
(b) Classificazione parte 2;
(c) Lista Merci Pericolose parte 3, capitoli 3.1, 3.2, 3.3 (ad eccezione delle disposizioni
speciali 61, 178, 181, 220, 274, 625, 633 e 650 (e));
(d) Imballaggi parte 4, paragrafi 4.1.1.1, 4.1.1.2 e da 4.1.1.4 a 4.1.1.8;
(e) Procedure di spedizione parte 5, 5.1.2.1 (a) (i) e (b), 5.1.2.2, 5.1.2.3, 5.2.1.9, 5.4.2;
(f) Fabbricazione imballaggi parte 6, prescrizioni sulla fabbricazione del 6.1.4 e paragrafi
6.2.5.1 e da 6.2.6.1 a 6.2.6.3;
(g) Trasporto, carico, scarico e parte 7, capitolo 7.1 e 7.2.1, 7.2.2, 7.5.1 (ad eccezione del
movimentazione 7.5.1.4), 7.5.7, 7.5.8 e 7.5.9;
(h) Restrizione galleria 8.6.3.3.
Le merci pericolose devono essere imballate solamente in imballaggi interni collocati in imballaggi
esterni adeguati.
Possono essere utilizzati imballaggi intermedi. Tuttavia, l’utilizzo di imballaggi interni non è necessario per il
trasporto di oggetti come gli aerosol o i “recipienti di piccola capacità contenenti gas”.
La massa lorda totale del collo non deve superare 30 kg.
I vassoi con pellicola termoretraibile o estensibile sono accettabili come imballaggi esterni per oggetti o
imballaggi interni contenenti merci pericolose trasportate in quantità limitata.
Gli imballaggi interni suscettibili di rompersi o di essere facilmente perforati come quelli di vetro, di
porcellana, di grès, di certe materie plastiche etc., devono essere collocati in adeguati imballaggi intermedi
che siano progettati in modo tale da soddisfare le prescrizioni sulla fabbricazione.
La massa lorda totale del collo non deve superare 20 kg.
Le merci liquide della classe 8, gruppo di imballaggio II, contenute in imballaggi interni di vetro, di
porcellana o di grès devono essere collocate in un imballaggio intermedio compatibile e rigido.
Ad eccezione del trasporto aereo, i colli contenenti merci pericolose in quantità limitate devono
recare la marcatura mostrata qui di seguito.
La marcatura deve essere facilmente visibile, leggibile e capace di resistere all’esposizione alle
intemperie senza una sostanziale riduzione della sua efficacia. Le parti superiore ed inferiore ed il
bordo devono essere neri.
L’area centrale deve essere bianca o di un colore adeguatamente contrastante. Le dimensioni minime
devono essere 100 x 100 mm e la larghezza minima della linea che forma il quadrato posato sul vertice
(losanga) deve essere di 2 mm.
Se la dimensione del collo lo richiede, le dimensioni possono essere ridotte fino a 50 x 50 mm a condizione
che la marcatura rimanga chiaramente visibile.
I colli contenenti merci pericolose preparate per il trasporto aereo in conformità con le disposizioni
del capitolo 4 della parte 3 delle Istruzioni Tecniche per la sicurezza del trasporto aereo delle merci
pericolose dell’ICAO devono recare la marcatura mostrata qui di seguito.
La marcatura deve essere facilmente visibile, leggibile e capace di resistere all’esposizione alle
intemperie senza una sostanziale riduzione della sua efficacia.
Le parti superiore ed inferiore ed il bordo devono essere neri.
L’area centrale deve essere bianca o di un colore adeguatamente contrastante.
Le dimensioni minime devono essere 100 x 100 mm e la larghezza minima della linea
che forma il quadrato posato sul vertice (losanga) deve essere di 2 mm.
Il simbolo “Y” deve essere collocato al centro del marchio e deve essere chiaramente visibile.
Se la dimensione del collo lo richiede, le dimensioni possono essere ridotte fino a 50 x 50 mm a condizione
che la marcatura rimanga chiaramente visibile.
Quando dei colli contenenti merci pericolose imballate in quantità limitate sono collocate in un
sovrimballaggio, devono applicarsi le disposizioni relative a questa tipologia di imballo.
In aggiunta il sovrimballaggio deve recare la marcatura prevista dal presente capitolo a meno che siano
visibili i marchi rappresentativi di tutte le merci pericolose contenute nel sovrimballaggio.
Le disposizioni del 5.1.2.1 (a) (ii) e 5.1.2.4 si applicano solo se altre merci pericolose, che non sono imballate
in quantità limitate, sono contenute nel sovrimballaggio.
Queste disposizioni si applicano allora unicamente in relazione a queste altre merci pericolose.
Prima del trasporto, gli speditori di merci pericolose imballate in quantità limitate devono informare
il trasportatore, in maniera che ne rimanga traccia, della massa totale lorda delle merci da trasportare
di questa categoria.
* Materiale Radioattivo
ISTRUZIONI SCRITTE
SECONDO L’ADR
1.4
Gas infiammabili
Rischio di incendio. Rischio di esplosione. Possono essere
sotto pressione. Rischio di asfissia. Possono causare ustioni Mettersi al riparo.
e/o congelamento. I contenitori possono esplodere se Tenersi fuori da zone basse.
riscaldati.
2.1
Gas non infiammabili, non tossici
Rischio di asfissia. Possono essere sotto pressione. Possono
Mettersi al riparo.
causare congelamento. I contenitori possono esplodere se
riscaldati. Tenersi fuori da zone basse.
2.2
Gas tossici
Usare la maschera di
Rischio di intossicazione. Possono essere sotto pressione.
evacuazione di emergenza.
Possono causare ustioni e/o congelamento. I contenitori
Mettersi al riparo. Tenersi fuori
possono esplodere se riscaldati.
da zone basse.
2. 3
Liquidi infiammabili Mettersi al riparo. Tenersi fuori
da zone basse. Evitare che le
Rischio di incendio. Rischio di esplosione. I contenitori
sostanze fuoriuscite possano
possono esplodere se riscaldati.
raggiungere ambienti acquatici
3 o sistemi fognari.
Solidi infiammabili, materie autoreattive Rischio di incendio. Infiammabili o combustibili, possono
ed esplosivi solidi desensibilizzati incendiarsi per calore, scintille o fiamme.
Possono contenere materie autoreattive che possono
subire una decomposizione esotermica se viene fornito Prevenire la dispersione
calore, se a contatto con altre materie (come acidi,
delle perdite di sostanze in
composti di metalli pesanti o ammine), per frizioni o urti.
4.1 Ciò può comportare lo sviluppo di gas o vapori nocivi e
ambienti acquatici o nei
infiammabili o l‟autoaccensione. sistemi fognari.
I contenitori possono esplodere se riscaldati.
Rischio di esplosione degli esplosivi desensibilizzati in caso
di perdita dell’agente desensibilizzante.
Materie soggette ad accensione
spontanea
Rischio di incendio per accensione spontanea se gli
imballaggi vengono danneggiati o se fuoriesce il contenuto. 1.
Possono reagire violentemente con l’acqua
4.2
Materie che, a contatto con
l’acqua,sviluppano gas infiammabili
Le materie fuoriuscite
Rischio di incendio ed esplosione a contatto con l’acqua. dovrebbero essere mantenute
asciutte coprendo le perdite.
4.3
Etichette di pericolo e marcature Caratteristiche di pericolosità Ulteriori istruzioni
(1) (2) (3)
Materie comburenti
Rischio di violenta reazione, di incendio Evitare miscelazioni con
materie infiammabili o
ed esplosione a contatto con materie combustibili (esempio:
combustibili o infiammabili. segatura)
5.1
Perossidi organici Rischio di decomposizione esotermica ad alte
temperature, a contatto con altre sostanze (come Evitare miscelazioni con
acidi, composti di metalli pesanti o ammine), per materie infiammabili o
frizioni o urti. Ciò può comportare lo sviluppo di combustibili (esempio:
5.2 gas o vapori nocivi e infiammabili o segatura)
l’autoaccensione.
Materie tossiche
Rischio di intossicazione per inalazione, contatto
Usare la maschera di
con la pelle o ingestione. Rischio per ambienti
evacuazione d’emergenza.
acquatici o sistemi fognari.
6.1
Materie infettanti
Rischio di infezione.
Può causare gravi malattie all‟uomo o
agli animali.
6.2 Rischio per ambienti acquatici o sistemi fognari.
Materiali radioattivi
Limitare il tempo di
7A 7B Rischio di irraggiamento esterno ed interno.
esposizione.
7C 7D
Materiali fissili
7E
Materie corrosive Rischio di ustioni per corrosione.
Possono reagire violentemente fra loro, Prevenire la dispersione
con l’acqua e con altre sostanze. delle perdite di sostanze in
Le materie fuoriuscite possono ambienti acquatici o nei
8
sistemi fognari.
sviluppare vapori corrosivi.
Rischio per ambienti acquatici o sistemi fognari.
Materie e oggetti pericolosi diversi
Prevenire la dispersione
Rischio di ustioni, Rischio di incendio. Rischio di
delle perdite di sostanze in
esplosione Rischio per ambienti acquatici o
ambienti acquatici o nei
sistemi fognari.
sistemi fognari.
9
NOTA 1: Per le merci pericolose con rischi multipli e per i carichi misti, devono essere osservate le
disposizioni applicabili ad ogni rubrica
NOTA 2: Le ulteriori istruzioni qui sopra indicate possono essere adattate in relazione alle classi di
merci pericolose trasportate e al mezzo di trasporto
Ulteriori istruzioni per i membri dell’equipaggio sulle caratteristiche di pericolo delle merci pericolose,
indicate da marchi, e sui provvedimenti da adottare in relazione alle circostanze prevalenti
Marchio Caratteristiche di pericolosità Ulteriori istruzioni
(1) (2) (3)
Ogni unità di trasporto, quale che sia il numero della etichetta di pericolo, deve avere a bordo il
seguente equipaggiamento:
- per ogni veicolo, un ceppo di dimensioni adeguate alla massa massima del veicolo ed al
diametro delle ruote;
- due segnali d'avvertimento autoportanti;
- liquido lavaocchi1; e
1
Non richiesto per i numeri di etichette di pericolo 1, 1.4, 1.5, 1.6, 2.1, 2.2 e 2.3.
2
Per esempio una maschera di evacuazione d’emergenza con filtro combinato gas/polveri del tipo A1B1E1K1-P1 o
A2B2E2K2-P2 simile a quella descritta nella norma EN 141.
3
Richiesto solo per i solidi ed i liquidi con i numeri di etichette di pericolo 3, 4.1, 4.3, 8 e 9.