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fuoco amico da PresaDiretta sulla

Campania

Gentile redazione,

scrivo per esprimere disappunto in merito alla pur ottima puntata di


Presa Diretta sulla spazzatura in Campania.
Sono felice che l'argomento sia stato finalmente affrontato da
PresaDiretta, che con Report gode della mia massima stima.

Come tanti, condivido l'idea che abbia aperto gli occhi a chi non
sapeva. Tuttavia, a maggior ragione e proprio in virtù della stima
che vi riservo, devo avvisarvi di alcuni gravi errori di omissione
laddove non proprio di mistificazione:

1) è venuto fuori che il problema delle ecoballe nonché


l'illecito dell'Impregilo consista nel non averle bruciate, santificando
ulteriormente l'incenerimento (è una specie di vaccino ormai... in tv
e sui giornali appaiono richiami ciclici); spero sappiate che
l'incenerimento non solo non è l'unica soluzione, ma è quanto di più
dannoso e nocivo attualmente sulla piazza: bruciare non significa
eliminare ma, come insegna il Primo Principio della
Termodinamica, TRASFORMARE. Nel caso specifico
dell'incenerimento, si trasforma anche ciò che in forma solida nocivo
non è (una bottiglia di plastica ad esempio) in qualcosa di
estremamente patogeno e incontrollabile. Tutto scientificamente
dimostrato. Figurarsi che potrebbe significare bruciare le ecoballe
campane, in cui non è dato sapere cosa vi sia. Vi rammento che i
gstori dell'inceneritore di Colleferro nel Lazio sono stati spediti in
GALERA per aver osato bruciare una tantum rifiuti non a norma. Le
ecoballe sono INTERAMENTE non a norma. Eppure ciò che è fuori
legge e puntito col carcere fino ai confini della Campania, una volta
giunti in questa regione diviene LEGGE DELLO STATO. Magari era
questo da mettere in evidenza nel servizio. Come il fatto che i più
semplici e basilari diritti costituzionali italiani sono negati ai
campani: diritto alla salute; diritto a vivere in un ambiente salubre;
diritto a manifestare la propria opnione, diritto ad accedere
all'informazione. Ma basta un bel cartello di "DIVIETO DI ACCESSO:
ZONA MILITARE" e si deroga ai diritti costituzionali dei cittadini di
un'intera regione;

2) è stato nominato almeno 4-5 volte il famigerato "Ciclo integrato


dei rifiuti" come se fosse sinonimo di riciclo: mentre come sappiamo
tutti - spero - il ciclo integrato prevede sì la raccolta differenziata,
ma ne manda buona parte in discariche e inceneritori;

3) nella parte su Terzigno si è molto insistito sulla "puzza", come se


fosse quello il problema della rivolta e solo in coda si è accennato
alle morti, ai tumori, alla connessione di questi con la vicinanza dalla
discarica;

4) è stato santificato Fortunato Gallico che risolse il problema dei


rifiuti a Milano in 15 giorni e posto come panacea il lavoro di una
ditta lombarda. Benissimo la raccolta differenziata. Ma diciamo
anche che fine fa quella di Milano: finisce negli inceneritori, in buona
parte. Il riciclo è sempre minimo. Perché? Leggi ad hoc. Che
impongono di dare da mangiare ai famelici inceneritori. E badate
bene INCENERITORI sono, non "termovalorizzatori" (l'UE ci MULTA e
ci ammonisce per questa nomenclatura UNICA AL MONDO): questa
favola del recupero energetico è un imbroglio bello e buono per
accaparrarsi i fondi UE per i CIP6! Ma è dimostrato che l'energia
prodotta dall'incenerimento rifiuti è di bassissima qualità e per
produrla bisogna immettere nell'inceneritore un tale quantitativo di
energia che il gioco non vale la candela. Non per i cittadini, almeno.
Per chi lucra poi sui CIP6 sì, eccome.
Quanto alla Montello, benissimo il compost. Ma il biogas? Non è
proprio aria pura.

Mi rendo conto di quanto l'argomento sia estremamente complesso


e difficile da raccontare in maniera semplice e "televisiva". Tuttavia
credo sia assolutamente necessario che almeno un programma di
denuncia, di report super partes come Presa Diretta è, non si accodi
al coro incenitorista. Tutte le persone, tante, che hanno visto la
puntata, sono venute a conoscenza di una situazione incresciosa
(pars destruens) di cui però adesso credono, perché questo è
passato, che la soluzione per risolverla sia bruciare le ecoballe e
praticare il ciclo integrato.

Signori, questo è fuoco amico. Così ci ammazzate.

E' in atto una guerra delle parole ed è necessario che chi gestisce
l'enorme potere della comunicazione se ne avveda in fretta:
inceneritori, centrali a bio-masse, cementifici, qualunque impianto
venga utilizzato per il business aureo del bruciare rifiuti porta danni
alla salute, all'ambiente, all'economia.

L'unica soluzione coerente, ecologica, possibile per il futuro è


RICICLO TOTALE DELLA MATERIA E COMPOSTAGGIO. NO A
DISCARICHE E INCENERITORI. Senza se e senza ma.
Sarebbe utile una puntata sull'incenerimento, sul lavoro
osteggiatissimo della dott.ssa Gatti e del dott. Montanari che hanno
scoperto, dimostrato la nocività delle nanoparticelle che
l'incenerimento produce. Ma i poteri forti li temono perché sono in
grado di dimostrare, se in possesso anche di un piccolo brandello di
tessuto umano malato, da quale inceneritore è arrivato il danno.
Capirete che una ricerca del genere andava fermata, da parte di
coloro che con l'incenerimento ci mangiano. Così più volte è stato
sottratto ai due scienziati lo strumento di lavoro: il microscopio
esem. L'ultima volta ci ha pensato Beppe Grillo, colui che
inizialmente li aveva aiutati, lanciando una raccolta fondi per
riacquistare un microscopio levato loro dall'Università di Modena. E
poi ha fato dietrofront, contravvenendo alle sottoscrizioni popolari e
arrogandosi il diritto di donare quel microscopio all'Università di
Urbino. Questo credo sia un argomento interessante, di cui Presa
Diretta dovrebbe proprio parlare.

Distinti saluti,

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