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MERCOLEDÌ DELLE CENERI

Invitatorio
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Ant. Venite, adoriamo Cristo Signore:


per noi ha sofferto tentazione e morte.

SALMO 23 Il Signore entra nel suo tempio


Le porte del cielo si sono aperte a Cristo Signore, quando è salito al cielo (sant’Ireneo).

Del Signore è la terra e quanto contiene, *


l’universo e i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondata sui mari, *
e sui fiumi l’ha stabilita. (Ant.).

Chi salirà il monte del Signore, *


chi starà nel suo luogo santo?

Chi ha mani innocenti e cuore puro, †


chi non pronunzia menzogna, *
chi non giura a danno del suo prossimo. (Ant.).

Egli otterrà benedizione dal Signore, *


giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca, *
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. (Ant.).

Sollevate, porte, i vostri frontali, †


alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria? †


Il Signore forte e potente, *
il Signore potente in battaglia. (Ant.).

Sollevate, porte, i vostri frontali, †


alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria? *


Il Signore degli eserciti è il re della gloria. (Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *


e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).

Ant. Venite, adoriamo Cristo Signore:


per noi ha sofferto tentazione e morte.
Ufficio delle letture
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio


e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.

INNO

Protesi alla gioia pasquale,


sulle orme di Cristo Signore
seguiamo l’austero cammino
della santa Quaresima.

La legge e i profeti annunziarono


dei quaranta giorni il mistero;
Gesù consacrò nel deserto
questo tempo di grazia.

Sia parca e frugale la mensa,


sia sobria la lingua ed il cuore;
fratelli, è tempo di ascoltare
la voce dello Spirito.

Forti nella fede vigiliamo


contro le insidie del nemico:
ai servi fedeli è promessa
la corona di gloria.

Sia lode al Padre onnipotente,


al Figlio Gesù redentore,
allo Spirito Santo Amore
nei secoli dei secoli. Amen.

Oppure:

Nunc tempus acceptábile


fulget datum divínitus,
ut sanet orbem lánguidum
medéla parsimóniæ.

Christi decóro lúmine


dies salútis émicat,
dum corda culpis sáucia
refórmat abstinéntia.

Hanc mente nos et córpore,


Deus, tenére pérfice,
ut appetámus próspero
perénne pascha tránsitu.

Te rerum univérsitas,
clemens, adóret, Trínitas,
et nos novi per venia
novum canámus cánticum. Amen.

1 ant. Benedici il Signore, anima mia,


non dimenticare tanti suoi benefici.
SALMO 102 Inno alla misericordia di Dio
Grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
venne a visitarci dall’alto un sole che sorge (cfr. Lc 1, 78).

I (1-7)

Benedici il Signore, anima mia, *


quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia, *
non dimenticare tanti suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe, *


guarisce tutte le tue malattie;
salva dalla fossa la tua vita, *
ti corona di grazia e di misericordia;

egli sazia di beni i tuoi giorni *


e tu rinnovi come aquila la tua giovinezza.

Il Signore agisce con giustizia *


e con diritto verso tutti gli oppressi.
Ha rivelato a Mosè le sue vie, *
ai figli d’Israele le sue opere.

1 ant. Benedici il Signore, anima mia,


non dimenticare tanti suoi benefici.

2 ant. Come il padre ama i suoi figli,


il Signore ha pietà di chi lo teme.

II (8-16)

Buono e pietoso è il Signore, *


lento all’ira e grande nell’amore.
Egli non continua a contestare *
e non conserva per sempre il suo sdegno.

Non ci tratta secondo i nostri peccati, *


non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Come il cielo è alto sulla terra, *


così è grande la sua misericordia
su quanti lo temono;

come dista l’oriente dall’occidente, *


così allontana da noi le nostre colpe.
Come un padre ha pietà dei suoi figli, *
così il Signore ha pietà di quanti lo temono.

Perché egli sa di che siamo plasmati, *


ricorda che noi siamo polvere.
Come l’erba sono i giorni dell’uomo, *
come il fiore del campo, così egli fiorisce.

Lo investe il vento e più non esiste *


e il suo posto non lo riconosce.

2 ant. Come il padre ama i suoi figli,


il Signore ha pietà di chi lo teme.

3 ant. Benedite il Signore, voi tutte opere sue.


III (17-22)

La grazia del Signore è da sempre, *


dura in eterno per quanti lo temono.

La sua giustizia per i figli dei figli, †


per quanti custodiscono la sua alleanza *
e ricordano di osservare i suoi precetti.

Il Signore ha stabilito nel cielo il suo trono *


e il suo regno abbraccia l’universo.

Benedite il Signore, voi tutti suoi angeli, †


potenti esecutori dei suoi comandi, *
pronti alla voce della sua parola.

Benedite il Signore, voi tutte sue schiere, *


suoi ministri, che fate il suo volere.

Benedite il Signore, voi tutte opere sue, †


in ogni luogo del suo dominio. *
Benedici il Signore, anima mia.

3 ant. Benedite il Signore, voi tutte opere sue.

V. Convertitevi e fate penitenza,


R. fatevi nuovi nel cuore e nello spirito.

PRIMA LETTURA
Dal libro del profeta Isaia 58, 1-12

Il digiuno che è gradito a Dio

Grida a squarciagola, non aver riguardo;


come una tromba alza la voce;
dichiara al mio popolo i suoi delitti,
alla casa di Giacobbe i suoi peccati.
Mi ricercano ogni giorno,
bramano di conoscere le mie vie,
come un popolo che pratichi la giustizia
e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio;
mi chiedono giudizi giusti,
bramano la vicinanza di Dio:
«Perché digiunare, se tu non lo vedi,
mortificarci, se tu non lo sai?».
Ecco, nel giorno del vostro digiuno
curate i vostri affari,
angariate tutti i vostri operai.
Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi
e colpendo con pugni iniqui.
Non digiunate più come fate oggi,
così da fare udire in alto il vostro chiasso.
È forse come questo il digiuno che bramo,
il giorno in cui l’uomo si mortifica?
Piegare come un giunco il proprio capo,
usare sacco e cenere per letto,
forse questo vorresti chiamare digiuno
e giorno gradito al Signore?
Non è piuttosto questo il digiuno che voglio:
sciogliere le catene inique,
togliere i legami del giogo,
rimandare liberi gli oppressi
e spezzare ogni giogo?
Non consiste forse nel dividere
il pane con l’affamato,
nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire chi è nudo,
senza distogliere gli occhi da quelli della tua gente?
Allora la tua luce sorgerà come l’aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.
Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà;
implorerai aiuto ed egli dirà: «Eccomi!».
Se toglierai di mezzo a te l’oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se offrirai il pane all’affamato,
se sazierai chi è digiuno,
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
la tua oscurità sarà come il meriggio.
Ti guiderà sempre il Signore,
ti sazierà in terreni aridi,
rinvigorirà le tue ossa;
sarai come un giardino irrigato
e come una sorgente le cui acque non inaridiscono.
La tua gente riedificherà le antiche rovine,
ricostruirai le fondamenta di epoche lontane.
Ti chiameranno riparatore di brecce,
restauratore di case in rovina per abitarvi.

RESPONSORIO Cfr. Is 58, 6. 7. 9; Mt 25, 31. 34. 35


R. Questo è il digiuno che voglio, dice il Signore: Dividi il tuo pane con l’affamato,
accogli chi è povero e senza tetto. * Allora invocherai il Signore ed egli ti risponderà: Eccomi!
V. Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, dirà a quelli che stanno alla sua destra:
Venite, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare.
R. Allora invocherai il Signore ed egli ti risponderà: Eccomi!

SECONDA LETTURA
Dalla «Lettera ai Corinzi» di san Clemente I, papa
(Cap. 7, 4–8, 3; 8, 5–9, 1; 13, 1-4; 19, 2; Funk 1, 71-73. 77-78, 87)

Fate penitenza

Teniamo fissi gli occhi sul sangue di Cristo, per comprendere quanto sia prezioso davanti a Dio suo Padre: fu versato per
la nostra salvezza e portò al mondo intero la grazia della penitenza.
Passiamo in rassegna tutte le epoche del mondo e constateremo come in ogni generazione il Signore abbia concesso modo
e tempo di pentirsi a tutti coloro che furono disposti a ritornare a lui.
Noè fu l’araldo della penitenza, e coloro che lo ascoltarono furono salvi. Giona predicò la rovina ai Niniviti, e questi,
espiando i loro peccati, placarono Dio con le preghiere e conseguirono la salvezza. Eppure non appartenevano al popolo di
Dio.
Non mancarono mai ministri della grazia divina che, ispirati dallo Spirito Santo, predicassero la penitenza. Lo stesso
Signore di tutte le cose parlò della penitenza impegnandosi con giuramento: Com’è vero ch’io vivo – oracolo del Signore –
non godo della morte del peccatore, ma piuttosto della sua penitenza.
Aggiunse ancora parole piene di bontà: Allontànati, o casa di Israele, dai tuoi peccati. Di’ ai figli del mio popolo: Anche se
i vostri peccati dalla terra arrivassero a toccare il cielo, fossero più rossi dello scarlatto e più neri del silicio, basta che vi
convertiate di tutto cuore e mi chiamiate «Padre», e io vi tratterò come un popolo santo ed esaudirò la vostra preghiera (cfr. Ez
33, 11; Os 14, 2; Is 1, 18, ecc.). Volendo far godere i beni della conversione a quelli che ama, pose la sua volontà onnipotente a
sigillo della sua parola.
Obbediamo perciò alla sua magnifica e gloriosa volontà. Prostriamoci davanti al Signore supplicandolo di essere
misericordioso e benigno. Convertiamoci sinceramente al suo amore. Ripudiamo ogni opera di male, ogni specie di discordia e
gelosia, causa di morte. Siamo dunque umili di spirito, o fratelli. Rigettiamo ogni sciocca vanteria, la superbia, il folle orgoglio
e la collera. Mettiamo in pratica ciò che sta scritto. Dice, infatti, lo Spirito Santo: Non si vanti il saggio della sua saggezza, né il
forte della sua forza, né il ricco delle sue ricchezze, ma chi vuol gloriarsi si vanti nel Signore, ricercandolo e praticando il
diritto e la giustizia (cfr. Ger 9, 23-24; 1 Cor 1, 31, ecc.).
Ricordiamo soprattutto le parole del Signore Gesù, quando esortava alla mitezza e alla pazienza: Siate misericordiosi per
ottenere misericordia; perdonate, perché anche a voi sia perdonato; come trattate gli altri, così sarete trattati anche voi; donate e
sarete ricambiati; non giudicate e non sarete giudicati; siate benevoli e sperimenterete la benevolenza; con la medesima misura
con cui avrete misurato gli altri, sarete misurati anche voi (cfr. Mt 5, 7; 6, 14; 7, 1. 2. 12, ecc.).
Stiamo saldi in questa linea e aderiamo a questi comandamenti. Camminiamo sempre con tutta umiltà nell’obbedienza alle
sante parole. Dice infatti un testo sacro: Su chi si posa il mio sguardo se non su chi è umile e pacifico e teme le mie parole?
(cfr. Is 66, 2).
Perciò avendo vissuto grandi e illustri eventi corriamo verso la meta della pace, preparata per noi fin da principio.
Fissiamo fermamente lo sguardo sul Padre e Creatore di tutto il mondo, e aspiriamo vivamente ai suoi doni meravigliosi e ai
suoi benefìci incomparabili.

RESPONSORIO Cfr. Is 55, 7; Gl 2, 13; Ez 33, 11


R. L’empio abbandoni la sua via e il peccatore i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui:
* Dio è misericordioso e benigno, ha pietà di chi è nel male.
V. Egli non vuole la morte del peccatore, ma che desista dalla sua condotta e viva.
R. Dio è misericordioso e benigno, ha pietà di chi è nel male.

ORAZIONE
Concedi, Signore, al popolo cristiano di iniziare con questo digiuno un cammino di vera conversione, per affrontare
vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo
Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.

Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
Invitatorio
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Ant. Venite, adoriamo Cristo Signore:


per noi ha sofferto tentazione e morte.

SALMO 23 Il Signore entra nel suo tempio


Le porte del cielo si sono aperte a Cristo Signore, quando è salito al cielo (sant’Ireneo).

Del Signore è la terra e quanto contiene, *


l’universo e i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondata sui mari, *
e sui fiumi l’ha stabilita. (Ant.).

Chi salirà il monte del Signore, *


chi starà nel suo luogo santo?

Chi ha mani innocenti e cuore puro, †


chi non pronunzia menzogna, *
chi non giura a danno del suo prossimo. (Ant.).

Egli otterrà benedizione dal Signore, *


giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca, *
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. (Ant.).

Sollevate, porte, i vostri frontali, †


alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria? †


Il Signore forte e potente, *
il Signore potente in battaglia. (Ant.).

Sollevate, porte, i vostri frontali, †


alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria? *


Il Signore degli eserciti è il re della gloria. (Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *


e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).

Ant. Venite, adoriamo Cristo Signore:


per noi ha sofferto tentazione e morte.
Lodi mattutine
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio


e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.

INNO

Nella santa assemblea,


o nel segreto dell’anima
prostriamoci e imploriamo
la divina clemenza.

Dall’ira del giudizio


liberaci, o Padre buono;
non togliere ai tuoi figli
il segno della tua gloria.

Ricorda che ci plasmasti


col soffio del tuo Spirito:
siam tua vigna, tuo popolo
e opera delle tue mani.

Perdona i nostri errori,


sana le nostre ferite,
guidaci con la tua grazia
alla vittoria pasquale.

Sia lode al Padre altissimo,


al Figlio e al Santo Spirito
com’era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.

Oppure:

Iam, Christe, sol iustítiæ,


mentis dehíscant ténebræ,
virtútum ut lux rédeat,
terris diem cum réparas.

Dans tempus acceptábile


et pǽnitens cor tríbue,
convértat ut benígnitas
quos longa suffert píetas;

Quiddámque pæniténtiæ
da ferre, quo fit démptio,
maióre tuo múnere,
culpárum quamvis grándium.

Dies venit, dies tua,


per quam reflórent ómnia;
lætémur in hac ut tuæ
per hanc redúcti grátiæ.
Te rerum univérsitas,
clemens, adóret, Trínitas,
et nos novi per venia
novum canámus cánticum. Amen.

1 ant. Contro di te abbiamo peccato:


pietà di noi, o Signore!

SALMO 50 Pietà di me, o Signore


Rinnovatevi nello spirito della vostra mente e rivestite l’uomo nuovo (cfr. Ef 4, 23-24).

Pietà di me, o Dio,


secondo la tua misericordia; *
nel tuo grande amore
cancella il mio peccato.

Lavami da tutte le mie colpe, *


mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa, *
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.

Contro di te, contro te solo ho peccato, *


quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto;
perciò sei giusto quando parli, *
retto nel tuo giudizio.

Ecco, nella colpa sono stato generato, *


nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore *
e nell’intimo m’insegni la sapienza.

Purificami con issopo e sarò mondato; *


lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia, *
esulteranno le ossa che hai spezzato.

Distogli lo sguardo dai miei peccati, *


cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro, *
rinnova in me uno spirito saldo.

Non respingermi dalla tua presenza *


e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato, *
sostieni in me un animo generoso.

Insegnerò agli erranti le tue vie *


e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, *
la mia lingua esalterà la tua giustizia.

Signore, apri le mie labbra *


e la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio *
e, se offro olocausti, non li accetti.

Uno spirito contrito *


è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato *
tu, o Dio, non disprezzi.
Nel tuo amore
fa’ grazia a Sion, *
rialza le mura
di Gerusalemme.

Allora gradirai i sacrifici prescritti, *


l’olocausto e l’intera oblazione,
allora immoleranno vittime *
sopra il tuo altare.

1 ant. Contro di te abbiamo peccato:


pietà di noi, o Signore!

2 ant. Riconosciamo, Signore, la nostra colpa,


contro di te abbiamo peccato.

CANTICO Ger 14, 17-21 Lamento del popolo in tempo di fame e di guerra
Il tempo è compiuto, e il regno di Dio è vicino: convertitevi e credete al vangelo (Mc 1, 15).

I miei occhi grondano lacrime *


notte e giorno, senza cessare.

Da grande calamità è stata colpita


la figlia del mio popolo, *
da una ferita mortale.

Se esco in aperta campagna, ecco i trafitti di spada; *


se percorro la città, ecco gli orrori della fame.

Anche il profeta e il sacerdote †


si aggirano per il paese *
e non sanno che cosa fare.

Hai forse rigettato completamente Giuda, *


oppure ti sei disgustato di Sion?
Perché ci hai colpito, *
e non c’è rimedio per noi?

Aspettavamo la pace, ma non c’è alcun bene, *


l’ora della salvezza ed ecco il terrore!

Riconosciamo la nostra iniquità, Signore, †


l’iniquità dei nostri padri: *
contro di te abbiamo peccato.

Ma per il tuo nome non abbandonarci, †


non render spregevole il trono della tua gloria. *
Ricordati! Non rompere la tua alleanza con noi.

2 ant. Riconosciamo, Signore, la nostra colpa,


contro di te abbiamo peccato.

3 ant. Il Signore è il nostro Dio;


noi il popolo, che egli guida.

SALMO 99 La gioia di coloro che entrano nel tempio


Il Signore fa cantare ai redenti il canto della vittoria (sant’Atanasio).

Acclamate al Signore, voi tutti della terra, †


servite il Signore nella gioia, *
presentatevi a lui con esultanza.
Riconoscete che il Signore è Dio; †
egli ci ha fatti e noi siamo suoi, *
suo popolo e gregge del suo pascolo.

Varcate le sue porte con inni di grazie, †


i suoi atri con canti di lode, *
lodatelo, benedite il suo nome;

poiché buono è il Signore, †


eterna la sua misericordia, *
la sua fedeltà per ogni generazione.

3 ant. Il Signore è il nostro Dio;


noi il popolo, che egli guida.

LETTURA BREVE Dt 7, 6. 8-9


Tu sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio; il Signore tuo Dio ti ha scelto per essere il suo popolo privilegiato fra tutti
i popoli che sono sulla terra; perché il Signore vi ama e perché ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri, il
Signore vi ha fatti uscire con mano potente e vi ha riscattati liberandovi dalla condizione servile, dalla mano del faraone, re di
Egitto. Riconoscete dunque che il Signore vostro Dio è Dio, il Dio fedele, che mantiene la sua alleanza e benevolenza per mille
generazioni, con coloro che l’amano e osservano i suoi comandamenti.

RESPONSORIO BREVE
R. Fammi conoscere la via dei tuoi precetti: * mediterò i tuoi prodigi.
Fammi conoscere la via dei tuoi precetti: mediterò i tuoi prodigi.
V. Insegnami, o Dio, i tuoi voleri:
mediterò i tuoi prodigi.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Fammi conoscere la via dei tuoi precetti: mediterò i tuoi prodigi.

Ant. al Ben. Quando digiunate, non mostratevi tristi, come gli ipocriti.

CANTICO DI ZACCARIA Lc 1, 68-79


Il Messia e il suo Precursore

Benedetto il Signore Dio d’Israele, *


perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *


nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *


per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *


e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *


e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *


di concederci, liberàti dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *


al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *


perché andrai innanzi al Signore preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *


nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge,

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *


e nell’ombra della morte

e dirigere i nostri passi *


sulla via della pace.

Gloria al Padre e al Figlio *


e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *


nei secoli dei secoli. Amen.

Ant. al Ben. Quando digiunate, non mostratevi tristi, come gli ipocriti.

INVOCAZIONI
Rendiamo grazie a Dio Padre, che ci fa il dono di iniziare l’itinerario quaresimale e preghiamo perché,
mediante l’azione del suo Spirito, ci aiuti a ricuperare pienamente il senso penitenziale
e battesimale della vita cristiana. Diciamo umilmente:
Donaci, Padre, il tuo Santo Spirito.

Suscita in noi, o Padre, una vera fame e sete della tua sapienza,
– perché ci nutriamo di ogni parola che esce dalla tua bocca.

Donaci di esercitare la carità fraterna non solo nelle grandi occasioni,


– ma anche nelle umili e comuni circostanze della vita.

Insegna a noi a privarci del superfluo,


– per aiutare i nostri fratelli che sono nella necessità.

Fa’ che portiamo sempre e ovunque nel nostro corpo la passione del tuo Figlio,
– perché si manifesti in noi la sua vita immortale.

Padre nostro.

ORAZIONE
Concedi, Signore, al popolo cristiano di iniziare con questo digiuno un cammino di vera conversione, per affrontare
vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo
Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.


R. Amen.
Ora media

Terza
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio


e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

INNO

O Spirito Paraclito,
uno col Padre e il Figlio,
discendi a noi benigno
nell'intimo dei cuori.

Voce e mente si accordino


nel ritmo della lode,
il tuo fuoco ci unisca
in un’anima sola.

O luce di sapienza,
rivelaci il mistero
del Dio trino ed unico,
fonte d’eterno amore. Amen.

Oppure:

L’ora terza risuona


nel servizio di lode:
con cuore puro e ardente
preghiamo il Dio glorioso.

Venga su noi, Signore,


il dono dello Spirito,
che in quest’ora discese
sulla Chiesa nascente.

Si rinnovi il prodigio
di quella Pentecoste,
che rivelò alle genti
la luce del tuo regno.

Sia lode al Padre e al Figlio


e allo Spirito Santo,
al Dio trino e unico,
nei secoli sia gloria. Amen.

Oppure:

Dei fide, qua vívimus,


qua spe perénni crédimus,
per caritátis grátiam
Christi canámus glóriam,

Qui ductus hora tértia


ad passiónis hóstiam,
crucis ferens suspéndia
ovem redúxit pérditam.
Precémur ergo súbditi,
redemptióne líberi,
ut éruat a sǽculo
quos solvit a chirógrapho.

Christum rogámus et Patrem,


Christi Patrísque Spíritum;
unum potens per ómnia,
fove precántes, Trínitas. Amen.

Ant. Ecco i giorni della penitenza,


tempo di perdono e di salvezza.

SALMO 118, 145-152 XIX (Cof)

T’invoco con tutto il cuore, Signore, rispondimi; *


custodirò i tuoi precetti.
Io ti chiamo, salvami, *
e seguirò i tuoi insegnamenti.

Precedo l’aurora e grido aiuto, *


spero sulla tua parola.
I miei occhi prevengono le veglie della notte *
per meditare sulle tue promesse.

Ascolta la mia voce, secondo la tua grazia; *


Signore, fammi vivere secondo il tuo giudizio.
A tradimento mi assediano i miei persecutori, *
sono lontani dalla tua legge.

Ma tu, Signore, sei vicino, *


tutti i tuoi precetti sono veri.
Da tempo conosco le tue testimonianze *
che hai stabilite per sempre.

SALMO 93 Dio rende giustizia ai santi


Gli iniqui non erediteranno il regno di Dio... Il Signore è vindice di tutte queste cose...
non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione (cfr. 1 Cor 6, 9; 1 Ts 4, 6-7).

I (1-11)

Dio che fai giustizia, o Signore, *


Dio che fai giustizia: mostrati!
Alzati, giudice della terra, *
rendi la ricompensa ai superbi.

Fino a quando gli empi, Signore, *


fino a quando gli empi trionferanno?
Sparleranno, diranno insolenze, *
si vanteranno tutti i malfattori?

Calpestano il tuo popolo, *


opprimono la tua eredità, Signore.
Uccidono la vedova e il forestiero, *
danno la morte agli orfani.

Dicono: «Il Signore non vede, *


il Dio di Giacobbe non se ne cura».

Comprendete, insensati tra il popolo, *


stolti, quando diventerete saggi?
Chi ha formato l’orecchio, forse non sente? *
Chi ha plasmato l’occhio, forse non guarda?
Chi regge i popoli forse non castiga, *
lui che insegna all’uomo il sapere?
Il Signore conosce i pensieri dell’uomo: *
non sono che un soffio.

II (12-23)

Beato l’uomo che tu istruisci, Signore, *


e che ammaestri nella tua legge,
per dargli riposo nei giorni di sventura, *
finché all’empio sia scavata la fossa.

Perché il Signore non respinge il suo popolo, *


la sua eredità non la può abbandonare,
ma il giudizio si volgerà a giustizia, *
la seguiranno tutti i retti di cuore.

Chi sorgerà per me contro i malvagi? *


Chi starà con me contro i malfattori?
Se il Signore non fosse il mio aiuto, *
in breve io abiterei nel regno del silenzio.

Quando dicevo: «Il mio piede vacilla», *


la tua grazia, Signore, mi ha sostenuto.
Quand’ero oppresso dall’angoscia, *
il tuo conforto mi ha consolato.

Può essere tuo alleato un tribunale iniquo, *


che fa angherie contro la legge?

Si avventano contro la vita del giusto, *


e condannano il sangue innocente.

Ma il Signore è la mia difesa, *


roccia del mio rifugio è il mio Dio;

gli ritorcerà contro di essi la loro malizia, †


per la loro perfidia li farà perire, *
li farà perire il Signore, nostro Dio.

Ant. Ecco i giorni della penitenza,


tempo di perdono e di salvezza.

LETTURA BREVE Ez 18, 30b-32


Convertitevi e desistete da tutte le vostre iniquità, e l’iniquità non sarà più causa della vostra rovina. Liberatevi da tutte le
iniquità commesse e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perché volete morire, o Israeliti? Io non godo della morte
di chi muore. Parola del Signore Dio. Convertitevi e vivrete.

V. Un cuore puro crea in me, o Signore,


R. rinnova in me uno spirito saldo.

ORAZIONE
Concedi, Signore, al popolo cristiano di iniziare con questo digiuno un cammino di vera conversione, per affrontare
vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.

Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
Sesta
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio


e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

INNO

Glorioso e potente Signore,


che alterni i ritmi del tempo,
irradi di luce il mattino
e accendi di fuochi il meriggio,

tu placa le tristi contese,


estingui la fiamma dell’ira,
infondi vigore alle membra,
ai cuori concedi la pace.

Sia gloria al Padre ed al Figlio,


sia onore al Santo Spirito,
all'unico e trino Signore
sia lode nei secoli eterni. Amen.

Oppure:

L’ora sesta c’invita


al servizio divino:
inneggiamo al Signore
con fervore di spirito.

In quest’ora sul Golgota,


vero agnello pasquale,
Cristo paga il riscatto
per la nostra salvezza.

Dinanzi alla sua gloria


anche il sole si oscura:
risplenda la sua grazia
nell'intimo dei cuori.

Sia lode al Padre e al Figlio,


e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.

Oppure:

Qua Christus hora sítiit


crucem vel in qua súbiit,
quos præstat in hac psállere
ditet siti iustítiæ.

Simul sit his esúries,


quam ipse de se sátiet,
crimen sit ut fastídium
virtúsque desidérium.
Charísma Sancti Spíritus
sic ínfluat psalléntibus,
ut carnis æstus frígeat
et mentis algor férveat.

Christum rogámus et Patrem,


Christi Patrísque Spíritum;
unum potens per ómnia,
fove precántes, Trínitas. Amen.

Ant. Io sono il Vivente, dice il Signore:


non voglio la morte del peccatore,
ma che si converta e viva.

SALMO 118, 145-152 XIX (Cof)

T’invoco con tutto il cuore, Signore, rispondimi; *


custodirò i tuoi precetti.
Io ti chiamo, salvami, *
e seguirò i tuoi insegnamenti.

Precedo l’aurora e grido aiuto, *


spero sulla tua parola.
I miei occhi prevengono le veglie della notte *
per meditare sulle tue promesse.

Ascolta la mia voce, secondo la tua grazia; *


Signore, fammi vivere secondo il tuo giudizio.
A tradimento mi assediano i miei persecutori, *
sono lontani dalla tua legge.

Ma tu, Signore, sei vicino, *


tutti i tuoi precetti sono veri.
Da tempo conosco le tue testimonianze *
che hai stabilite per sempre.

SALMO 93 Dio rende giustizia ai santi


Gli iniqui non erediteranno il regno di Dio... Il Signore è vindice di tutte queste cose...
non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione (cfr. 1 Cor 6, 9; 1 Ts 4, 6-7).

I (1-11)

Dio che fai giustizia, o Signore, *


Dio che fai giustizia: mostrati!
Alzati, giudice della terra, *
rendi la ricompensa ai superbi.

Fino a quando gli empi, Signore, *


fino a quando gli empi trionferanno?
Sparleranno, diranno insolenze, *
si vanteranno tutti i malfattori?

Calpestano il tuo popolo, *


opprimono la tua eredità, Signore.
Uccidono la vedova e il forestiero, *
danno la morte agli orfani.

Dicono: «Il Signore non vede, *


il Dio di Giacobbe non se ne cura».

Comprendete, insensati tra il popolo, *


stolti, quando diventerete saggi?
Chi ha formato l’orecchio, forse non sente? *
Chi ha plasmato l’occhio, forse non guarda?
Chi regge i popoli forse non castiga, *
lui che insegna all’uomo il sapere?
Il Signore conosce i pensieri dell’uomo: *
non sono che un soffio.

II (12-23)

Beato l’uomo che tu istruisci, Signore, *


e che ammaestri nella tua legge,
per dargli riposo nei giorni di sventura, *
finché all’empio sia scavata la fossa.

Perché il Signore non respinge il suo popolo, *


la sua eredità non la può abbandonare,
ma il giudizio si volgerà a giustizia, *
la seguiranno tutti i retti di cuore.

Chi sorgerà per me contro i malvagi? *


Chi starà con me contro i malfattori?
Se il Signore non fosse il mio aiuto, *
in breve io abiterei nel regno del silenzio.

Quando dicevo: «Il mio piede vacilla», *


la tua grazia, Signore, mi ha sostenuto.
Quand’ero oppresso dall’angoscia, *
il tuo conforto mi ha consolato.

Può essere tuo alleato un tribunale iniquo, *


che fa angherie contro la legge?

Si avventano contro la vita del giusto, *


e condannano il sangue innocente.

Ma il Signore è la mia difesa, *


roccia del mio rifugio è il mio Dio;

gli ritorcerà contro di essi la loro malizia, †


per la loro perfidia li farà perire, *
li farà perire il Signore, nostro Dio.

Ant. Io sono il Vivente, dice il Signore:


non voglio la morte del peccatore,
ma che si converta e viva.

LETTURA BREVE Zc 1, 3b-4


Convertitevi a me, oracolo del Signore degli eserciti, e io mi rivolgerò a voi. Non siate come i vostri padri, ai quali i
profeti di un tempo andavan gridando: Dice il Signore degli eserciti: Tornate indietro dal vostro cammino perverso e dalle
vostre opere malvage. Ma essi non vollero ascoltare e non mi prestarono attenzione, dice il Signore.

V. Dai miei peccati distogli lo sguardo,


R. cancella tutte le mie colpe.

ORAZIONE
Concedi, Signore, al popolo cristiano di iniziare con questo digiuno un cammino di vera conversione, per affrontare
vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.

Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
Nona
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio


e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

INNO

Signore, forza degli esseri,


Dio immutabile, eterno,
tu segni i ritmi del mondo:
i giorni, i secoli, il tempo.

Irradia di luce la sera,


fa’ sorgere oltre la morte,
nello splendore dei cieli,
il giorno senza tramonto.

Sia lode al Padre altissimo,


al Figlio e al Santo Spirito,
com’era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.

Oppure:

L’ora nona ci chiama


alla lode di Dio:
adoriamo cantando
l'uno e trino Signore.

San Pietro che in quest’ora


salì al tempio a pregare,
rafforzi i nostri passi
sulla via della fede.

Uniamoci agli apostoli


nella lode perenne
e camminiamo insieme
sulle orme di Cristo.

Ascolta, Padre altissimo,


tu che regni in eterno,
con il Figlio e lo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

Oppure:

Ternis ter horis númerus


nobis sacrátus pánditur,
sanctóque Iesu nómine
munus precémur veniæ.

Latrónis, en, conféssio


Christi merétur grátiam;
laus nostra vel devótio
mercétur indulgéntiam.
Mors per crucem nunc ínterit
et post tenébras lux redit;
horror dehíscat críminum,
splendor nitéscat méntium.

Christum rogámus et Patrem,


Christi Patrísque Spíritum;
unum potens per ómnia,
fove precántes, Trínitas. Amen.

Ant. Siamo saldi nella prova:


nostra forza è la giustizia di Dio.

SALMO 118, 145-152 XIX (Cof)

T’invoco con tutto il cuore, Signore, rispondimi; *


custodirò i tuoi precetti.
Io ti chiamo, salvami, *
e seguirò i tuoi insegnamenti.

Precedo l’aurora e grido aiuto, *


spero sulla tua parola.
I miei occhi prevengono le veglie della notte *
per meditare sulle tue promesse.

Ascolta la mia voce, secondo la tua grazia; *


Signore, fammi vivere secondo il tuo giudizio.
A tradimento mi assediano i miei persecutori, *
sono lontani dalla tua legge.

Ma tu, Signore, sei vicino, *


tutti i tuoi precetti sono veri.
Da tempo conosco le tue testimonianze *
che hai stabilite per sempre.

SALMO 93 Dio rende giustizia ai santi


Gli iniqui non erediteranno il regno di Dio... Il Signore è vindice di tutte queste cose...
non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione (cfr. 1 Cor 6, 9; 1 Ts 4, 6-7).

I (1-11)

Dio che fai giustizia, o Signore, *


Dio che fai giustizia: mostrati!
Alzati, giudice della terra, *
rendi la ricompensa ai superbi.

Fino a quando gli empi, Signore, *


fino a quando gli empi trionferanno?
Sparleranno, diranno insolenze, *
si vanteranno tutti i malfattori?

Calpestano il tuo popolo, *


opprimono la tua eredità, Signore.
Uccidono la vedova e il forestiero, *
danno la morte agli orfani.

Dicono: «Il Signore non vede, *


il Dio di Giacobbe non se ne cura».

Comprendete, insensati tra il popolo, *


stolti, quando diventerete saggi?
Chi ha formato l’orecchio, forse non sente? *
Chi ha plasmato l’occhio, forse non guarda?
Chi regge i popoli forse non castiga, *
lui che insegna all’uomo il sapere?
Il Signore conosce i pensieri dell’uomo: *
non sono che un soffio.

II (12-23)

Beato l’uomo che tu istruisci, Signore, *


e che ammaestri nella tua legge,
per dargli riposo nei giorni di sventura, *
finché all’empio sia scavata la fossa.

Perché il Signore non respinge il suo popolo, *


la sua eredità non la può abbandonare,
ma il giudizio si volgerà a giustizia, *
la seguiranno tutti i retti di cuore.

Chi sorgerà per me contro i malvagi? *


Chi starà con me contro i malfattori?
Se il Signore non fosse il mio aiuto, *
in breve io abiterei nel regno del silenzio.

Quando dicevo: «Il mio piede vacilla», *


la tua grazia, Signore, mi ha sostenuto.
Quand’ero oppresso dall’angoscia, *
il tuo conforto mi ha consolato.

Può essere tuo alleato un tribunale iniquo, *


che fa angherie contro la legge?

Si avventano contro la vita del giusto, *


e condannano il sangue innocente.

Ma il Signore è la mia difesa, *


roccia del mio rifugio è il mio Dio;

gli ritorcerà contro di essi la loro malizia, †


per la loro perfidia li farà perire, *
li farà perire il Signore, nostro Dio.

Ant. Siamo saldi nella prova:


nostra forza è la giustizia di Dio.

LETTURA BREVE Dn 4, 24b


Sconta i tuoi peccati con l’elemosina e le tue iniquità con atti di misericordia verso gli afflitti, e Dio perdonerà le tue colpe.

V. Un animo pentito tu gradisci, o Dio,


R. non disprezzi un cuore affranto e umiliato.

ORAZIONE
Concedi, Signore, al popolo cristiano di iniziare con questo digiuno un cammino di vera conversione, per affrontare
vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.

Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
Vespri
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio


e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

INNO

Accogli, o Dio pietoso,


le preghiere e le lacrime
che il tuo popolo effonde
in questo tempo santo.

Tu che scruti e conosci


i segreti dei cuori,
concedi ai penitenti
la grazia del perdono.

Grande è il nostro peccato,


ma più grande è il tuo amore:
cancella i nostri debiti
a gloria del tuo nome.

Risplenda la tua lampada


sopra il nostro cammino,
la tua mano ci guidi
alla meta pasquale.

Ascolta, o Padre altissimo,


tu che regni nei secoli
con il Cristo tuo Figlio
e lo Spirito Santo. Amen.

Oppure:

Iesu, quadragenáriæ
dicátor abstinéntiæ,
qui ob salútem méntium
præcéperas ieiúnium,

Adésto nunc Ecclésiæ,


adésto pæniténtiæ,
qua supplicámus cérnui
peccáta nostra dílui.

Tu retroácta crímina
tua remítte grátia
et a futúris ádhibe
custódiam mitíssime,

Ut, expiáti ánnuis


compunctiónis áctibus,
tendámus ad paschália
digne colénda gáudia.

Te rerum univérsitas,
clemens, adóret, Trínitas
et nos novi per venia
ovum canámus cánticum. Amen.
1 ant. Come splende la tua sapienza su di me, o Dio!

SALMO 138, 1-12 (I) Dio vede tutto


Chi mai ha potuto conoscere il pensiero del Signore?
O chi mai è stato il suo consigliere? (Rm 11, 34).

Signore, tu mi scruti e mi conosci, *


tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri, *
mi scruti quando cammino e quando riposo.

Ti sono note tutte le mie vie; †


la mia parola non è ancora sulla lingua *
e tu, Signore, già la conosci tutta.

Alle spalle e di fronte mi circondi *


e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza, *
troppo alta, e io non la comprendo.

Dove andare lontano dal tuo spirito, *


dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei, *
se scendo negli inferi, eccoti.

Se prendo le ali dell’aurora *


per abitare all’estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano *
e mi afferra la tua destra.

Se dico: «Almeno l’oscurità mi copra *


e intorno a me sia la notte»,

nemmeno le tenebre per te sono oscure, †


e la notte è chiara come il giorno; *
per te le tenebre sono come luce.

1 ant. Come splende la tua sapienza su di me, o Dio!

2 ant. Tu mi conosci nell’intimo, Signore,


e dai a ciascuno secondo le sue opere.

SALMO 138, 13-18. 23-24 (II) O Dio, tu mi scruti e mi conosci


Dio non è lontano da ciascuno di noi...
in lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo (At 17, 27. 28).

Sei tu che hai creato le mie viscere *


e mi hai tessuto nel seno di mia madre.

Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; †


sono stupende le tue opere, *
tu mi conosci fino in fondo.

Non ti erano nascoste le mie ossa †


quando venivo formato nel segreto, *
intessuto nelle profondità della terra.

Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi *


e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati, *
quando ancora non ne esisteva uno.
Quanto profondi per me i tuoi pensieri, *
quanto grande il loro numero, o Dio!
Se li conto sono più della sabbia, *
se li credo finiti, con te sono ancora.

Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore, *


provami e conosci i miei pensieri:
vedi se percorro una via di menzogna *
e guidami sulla via della vita.

2 ant. Tu mi conosci nell’intimo, Signore,


e dai a ciascuno secondo le sue opere.

3 ant. In Cristo l’universo è creato e tutto sussiste in lui.

CANTICO Cfr. Col 1, 3. 12-20


Cristo fu generato prima di ogni creatura, è il primogenito di coloro che risuscitano dai morti

Ringraziamo con gioia Dio, *


Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
perché ci ha messi in grado di partecipare *
alla sorte dei santi nella luce,

ci ha liberati dal potere delle tenebre, *


ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto,
per opera del quale abbiamo la redenzione, *
la remissione dei peccati.

Cristo è immagine del Dio invisibile, *


generato prima di ogni creatura;
è prima di tutte le cose *
e tutte in lui sussistono.

Tutte le cose sono state create per mezzo di lui *


e in vista di lui:
quelle nei cieli e quelle sulla terra, *
quelle visibili e quelle invisibili.

Egli è il capo del corpo, che è la Chiesa; *


è il principio di tutto,
il primogenito di coloro che risuscitano dai morti, *
per ottenere il primato su tutte le cose.

Piacque a Dio di far abitare in lui ogni pienezza, *


per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose,
rappacificare con il sangue della sua croce *
gli esseri della terra e quelli del cielo.

3 ant. In Cristo l’universo è creato e tutto sussiste in lui.

LETTURA BREVE Fil 2, 12b-15


Attendete alla vostra salvezza con timore e tremore. È Dio infatti che suscita in voi il volere e l’operare secondo i suoi
benevoli disegni. Fate tutto senza mormorazioni e senza critiche, perché siate irreprensibili e semplici, figli di Dio immacolati
in mezzo a una generazione perversa e degenere, nella quale dovete splendere come astri nel mondo.

RESPONSORIO BREVE
R. Beato chi ti cerca con tutto il cuore * e cammina nella tua legge.
Beato chi ti cerca con tutto il cuore e cammina nella tua legge.
V. È fedele ai tuoi insegnamenti
e cammina nella tua legge.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Beato chi ti cerca con tutto il cuore e cammina nella tua legge.
Ant. al Magn. Quando fai elemosina,
non sappia la tua sinistra
quello che fa la tua destra.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE Lc 1, 46-55


Esultanza dell’anima nel Signore

L’anima mia magnifica il Signore *


e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *


D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *


e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *


si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *


ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *


ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *


ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *


ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *


ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *


e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *


nei secoli dei secoli. Amen.

Ant. al Magn. Quando fai elemosina,


non sappia la tua sinistra
quello che fa la tua destra.

INTERCESSIONI
Dio Padre ha stretto con il suo popolo un’alleanza nuova ed eterna nel sangue del suo Figlio,
e continuamente la rinnova nell’Eucaristia, memoriale della nostra redenzione.
Pieni di gratitudine, innalziamo a lui la nostra umile preghiera:
Benedici il tuo popolo, Signore.

Guida i popoli e i loro governanti sulla via della tua volontà,


– perché promuovano lealmente il bene comune.

Conferma nella vocazione coloro che hanno abbandonato ogni cosa per seguire il Cristo, tuo Figlio,
– fa’ che siano un vangelo vivente e una prova autentica della santità della Chiesa.

Tu che hai creato gli uomini a tua immagine e somiglianza,


– fa’ che sia eliminata ogni ingiusta discriminazione fra uomo e uomo, e fra nazione e nazione.

Riconduci gli erranti alla tua verità e amicizia,


– fa’ che impariamo a tendere loro la mano a imitazione della tua bontà.
Prendi con te nella gloria i nostri fratelli defunti,
– perché ti lodino in eterno nella festosa assemblea dei tuoi santi.

Padre nostro.

ORAZIONE
Concedi, Signore, al popolo cristiano di iniziare con questo digiuno un cammino di vera conversione, per affrontare
vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo
Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.


R. Amen.
COMPIETA
MERCOLEDÌ

V. O Dio, vieni a salvarmi.


R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio


e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

A questo punto, è bene sostare alquanto in silenzio per l’esame di coscienza che, nella celebrazione comunitaria, può essere
introdotto e seguito da uno dei formulari dell’atto penitenziale della Messa debitamente adattato.

INNO

Al termine del giorno,


o sommo Creatore,
vegliaci nel riposo
con amore di Padre.

Dona salute al corpo


e fervore allo spirito,
la tua luce rischiari
le ombre della notte.

Nel sonno delle membra


resti fedele il cuore,
e al ritorno dell’alba
intoni la tua lode.

Sia onore al Padre e al Figlio


e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.

Oppure:

Gesù, luce da luce,


sole senza tramonto,
tu rischiari le tenebre
nella notte del mondo.

In te, santo Signore,


noi cerchiamo il riposo
dall’umana fatica,
al termine del giorno.

Se i nostri occhi si chiudono,


veglia in te il nostro cuore;
la tua mano protegga
coloro che in te sperano.

Difendi, o Salvatore,
dalle insidie del male
i figli che hai redenti
col tuo sangue prezioso.

A te sia gloria, o Cristo,


nato da Maria vergine,
al Padre ed allo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
1 ant. Tu sei la mia difesa e il mio rifugio, Signore.

SALMO 30, 2-6 Supplica fiduciosa nell’afflizione


Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito (Lc 23, 46).

In te, Signore, mi sono rifugiato, †


mai sarò deluso; *
per la tua giustizia salvami.

Porgi a me l’orecchio, *
vieni presto a liberarmi.
Sii per me la rupe che mi accoglie, *
la cinta di riparo che mi salva.

Tu sei la mia roccia e il mio baluardo, *


per il tuo nome dirigi i miei passi.
Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, *
perché sei tu la mia difesa.

Mi affido alle tue mani, *


tu mi riscatti, Signore, Dio fedele.

1 ant. Tu sei la mia difesa e il mio rifugio, Signore.

2 ant. Dal profondo a te grido, o Signore! †

SALMO 129 Dal profondo a te grido


Egli salverà il suo popolo dai suoi peccati (Mt 1, 21).

Dal profondo a te grido, o Signore; *


† Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti *
alla voce della mia preghiera.

Se consideri le colpe, Signore, *


Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono, *
perciò avremo il tuo timore.

Io spero nel Signore, *


l’anima mia spera nella sua parola.
L’anima mia attende il Signore *
più che le sentinelle l’aurora.

Israele attenda il Signore, *


perché presso il Signore è la misericordia,
grande è presso di lui la redenzione; *
egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.

2 ant. Dal profondo a te grido, o Signore!

LETTURA BREVE Ef 4, 26-27. 31-32


Non peccate (Sal 4, 5); non tramonti il sole sopra la vostra ira, e non date occasione al diavolo. Scompaia da voi ogni
asprezza, sdegno, ira. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha
perdonato a voi in Cristo.

RESPONSORIO BREVE
R. Signore, * nelle tue mani affido il mio spirito.
Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.
V. Dio di verità, tu mi hai redento:
nelle tue mani affido il mio spirito.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.
Ant. Nella veglia salvaci, Signore,
nel sonno non ci abbandonare:
il cuore vegli con Cristo
e il corpo riposi nella pace.

CANTICO DI SIMEONE Lc 2, 29-32


Cristo, luce delle genti e gloria d’Israele

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *


vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *


preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *


e gloria del tuo popolo Israele.

Ant. Nella veglia salvaci, Signore,


nel sonno non ci abbandonare:
il cuore vegli con Cristo
e il corpo riposi nella pace.

ORAZIONE
Signore Gesù Cristo, mite e umile di cuore, che rendi soave il giogo e lieve il peso ai tuoi fedeli, accogli i propositi e le
opere di questa giornata e fa’ che il riposo della notte ci renda più generosi nel tuo servizio.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
R. Amen.

Il Signore ci conceda una notte serena e un riposo tranquillo.


R. Amen.

Si conclude con un’antifona della Beata Vergine Maria.

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