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È quel diritto riguardante lo Stato e i rapporti che lo Stato ha con i cittadini e con gli Enti pubblici.
Il punto di partenza del nostro programma è lo Stato (concetto di Stato, organizzazione,
funzionamento). Lo Stato è un Ente ed è la più importante persona giuridica.
Dall’insieme degli elementi che compongono lo Stato, derivano tutte le altre persone giuridiche.
Si dice che lo Stato è Sovrano perché nessuno può vietargli nulla, dal momento che è lui che
individua gli obbiettivi pubblici da raggiungere.
Proprio per questa sua funzione lo Stato viene considerato un Ente Politico.
POLITICA: è la scienza che si occupa degli interessi collettivi grazie a delle teorie ben precise.
La politica non si occupa del singolo, ma degli interessi e bisogni della collettività.
La politica studia come perseguire tali obbiettivi (il bravo politico è colui che usa tutto il suo
potenziale per il raggiungimento degli interessi pubblici e non personali)
POPOLO
1 DIRITTO DI SANGUE: se mio padre e mia madre sono italiani, io sono italiano perché tramite il
diritto di sangue io eredito la cittadinanza italiana.
2 DIRITTO DI LUOGO: si diventa cittadini dello Stato in cui si nasce. Se io nasco in Italia, di
conseguenza sono cittadino italiano. Ma se io nasco in Francia sono comunque cittadino italiano
(in questo caso entra in gioco il diritto di sangue)
Esempio di diritto di luogo: padre e madre sono cittadini di uno Stato estero. Se il loro figlio nasce,
ad esempio, in Italia e lo Stato di cui sono cittadini non concede la cittadinanza al loro figlio,
allora grazie al diritto di luogo il figlio della coppia riceve la cittadinanza italiana.
3 PREVISIONI DI LEGGE: norme giuridiche che prevedono che la cittadinanza si possa
acquistare in un secondo momento. Le previsioni di legge stabiliscono i possibili casi in cui la
cittadinanza può essere acquistata in un secondo momento.
-matrimonio fra italiano e straniero: lo straniero può diventare immediatamente cittadino italiano
a patto che egli dimori sin da subito in Italia, oppure in un secondo momento (dopo averne fatto
richiesta).
-soggiorno dello straniero: dopo 10 anni che lo straniero ha dimora fissa in Italia, egli può
diventare cittadino italiano ed ottenere, quindi, la cittadinanza. In molti, però, possono ricevere
delle agevolazioni sull’ottenimento della cittadinanza e se, ad esempio, uno straniero è figlio di un
emigrato italiano, lui può ricevere la cittadinanza dopo un periodo di 3 anni (ma comunque la
dimora deve essere fissa in Italia).
-naturalizzazione dello straniero: in questo caso la cittadinanza viene concessa solo in presenza di
particolari condizioni.
Ad esempio la cittadinanza è concessa ad uno scienziato straniero che ha collaborato con la
Ricerca Italiana o può essere concessa per meriti sportivi (o per meriti di studio) ecc. ecc.
Lo straniero può essere espulso dal paese ospitante qualora non rispetti il codice civile e morale di
tale Stato. Il cittadino di uno Stato non può essere espulso dal proprio paese nemmeno qualora si
presenti una grave violazione del codice civile e morale di tale stato.
Cittadino Straniero
Doveri: il cittadino è
tenuto a rispettare i suoi Lo straniero ha il
doveri. Fino a poco dovere di rispettare il
tempo fa era dovere del codice civile e morale
cittadino intraprendere dello Stato che lo
un periodo in una ospita.
accademia militare.
TERRITORIO
Non esiste un minimo di superficie che uno Stato deve occupare con il suo territorio ( vedi la Cina
che ha un territorio vastissimo in confronto a quello dello Stato del Vaticano. Anche se uno è
enormemente più grande dell’altro, entrambi sono degli Stati regolati dalle proprie norme
giuridiche).
CONFINI TERRITORIALI
ELEMENTI TERRITORIALI
SOTTOSUOLO: è territorio dello Stato fino alla profondità in cui lo Stato riesce a sfruttarne le
proprietà (al massimo fino a 2000/3000 metri di profondità).
SPAZIO AEREO: tutta la colonna d’aria, al di sopra della crosta terrestre, delimitata dai confini.
L’altezza dello spazio aereo è territorio dello Stato fino all’altezza in cui quest’ ultimo non ha
interesse ad escludere opera altrui.
MARE TERRITORIALE: è considerato territorio dello Stato dalla linea di bassa marea (dalla
costa) fino a 12 miglia marine (22 Km a largo). Oltre questo limite di 12 miglia marine, le acque
non sono più territorio nazionale ma internazionale.
-Militari: in qualsiasi luogo si trovi o la nave o l’aereo, questa/o è soggetto al diritto nazionale.
-Civili, Mercantili, Passeggeri: sono soggette al diritto presente nel luogo in cui si trovano ma a
bordo si è comunque soggetti al diritto della propria nazione d’ appartenenza.
AMBASCIATA: è il posto in cui si trova l’ambasciatore, colui che rappresenta il proprio Stato
negli Stati esteri. Ciò che accade all’interno di una ambasciata non è soggetto al diritto presente
nello Stato in cui è situata quest’ ultima. Si dice quindi che l’ambasciata gode di extraterritorialità.
All’interno di una ambasciata non si possono compiere atti di polizia o di perquisizione.
CONSOLE: colui che si occupa della tutela dei cittadini appartenenti al suo Stato, che in quel
momento si trovano all’estero. Proprio in funzione del suo operato, il Console non può essere
soggetto ad atti di polizia o di perquisizione.
SOVRANITA’ DELLO STATO
Uno Stato nasce dal momento in cui si crea, si genera una sua sovranità. Quando un popolo
prende la decisione di vivere secondo delle norme giuridiche, da quel momento lo Stato nasce. Si
dice che la sovranità di uno Stato è originaria (quando lo Stato si munisce di norme giuridiche).
Uno Stato esiste anche se gli altri Stati possono non riconoscerlo come tale (es. L’Iran non
riconosce Israele come uno Stato).
La sovranità è l’elemento formale dello Stato. Lo Stato è sovrano perché ha tre principali poteri:
POTERE LEGISLATIVO (parlamento): è lo Stato che stabilisce il suo diritto e quindi le norme
giuridiche che lo regolano.
POTERE ESECUTIVO (governo): è lo Stato che individua e cerca di perseguire quegli obbiettivi
pubblici, legati agli interessi della collettività
POTERE GIUDIZIARIO (magistratura): è lo Stato che fissa delle regole; chi non le rispetta è
perseguibile penalmente e paga le conseguenze del mancato rispetto di tali regole tramite il potere
affidato alla magistratura.
La sovranità è il potere che lo Stato ha di imporre categoricamente il proprio diritto a tutti i suoi
cittadini.
Strumenti mediante i quali lo Stato persegue i suoi obbiettivi. Gli organi possono essere:
-SEMPLICI: se i soggetti che compongono un organo non sono organi a loro volta.
-COMPOSTI: se i soggetti che compongono un organo sono organi a loro volta.
-POLITICI: un organo è politico dal momento in cui va alla ricerca di quelli che lo Stato considera
gli obbiettivi pubblici da perseguire (es. giunta comunale).
-ESECUTIVI: un organo è esecutivo quando si limita ad attuare, eseguire le decisioni prese
dall’organo politico (es. capo ufficio tecnico).
COSTITUZIONE
Legge fondamentale di uno Stato, che regola i diritti dei cittadini, i poteri e le funzioni degli organi
pubblici, la struttura amministrativa del paese, ecc. Ogni Stato ne ha una. La Costituzione può
essere classificata secondo i vari casi sotto elencati:
-FORMALE: quando facciamo riferimento al documento in cui sono descritte le norme giuridiche
che riguardano esclusivamente la struttura e il funzionamento dello Stato (sono le 139 n.g varate il
1 gennaio 1948).
-SOSTANZIALE: quando facciamo riferimento a tutte le altre norme giuridiche riguradanti la
struttura e il funzionamento dello Stato varate dopo il 1 gennaio del 1948.
-VOTATA: quando la costituzione è frutto della volontà del popolo ed è da egli votata.
-CONCESSA: quando (nella monarchia) il monarca concede (e quindi quando stabilisce lui le
regole) la costituzione al proprio popolo senza tenere conto della sua volontà. In questo caso la
costituzione prende il nome di statuto.
-RIGIDA: quando le norme giuridiche contenute nella costituzione non possono essere cambiate se
non attraverso un lunghissimo e complicatissimo processo.
-FLESSIBILE: quando le norme giuridiche contenute nella costituzione possono essere cambiate
(anche velocemente).
-LUNGA: quando le norme giuridiche contenute nella costituzione mi descrivono in modo più che
completo il funzionamento e i principi fondamentali dello Stato.
-BREVE: quando le norme giuridiche contenute nella costituzione restano nell’ambito generale e
non entrano direttamente nello specifico.
FORME DI STATO
1 STATO PATRIMONIALE: tutti i soggetti, i beni, i territori, sono di proprietà di chi governa(e
quindi del re o del duca o del conte e così via).
La persona è di proprietà dello Stato, è considerata come un oggetto e quindi come tale non ha
nessun diritto ma ha solamente il dovere di fare tutto in funzione di chi ha il potere.
2 STATO ASSOLUTO: il potere appartiene a pochi e coloro che lo hanno lo sfruttano a loro
vantaggio. La persona comincia ad avere dei diritti (ma solo di natura privata. Es. se io sono
proprietario di un terreno, posso sfruttralo a mio piacimento senza rendere conto a nessuno).
3 STATO DI POLIZIA: lo Stato comincia a considerare il cittadino ma è lui e solo lui che stabilisce
quali sono i bisogni del cittadino.
Lo Stato individua i bisogni dei cittadini e cerca di soddisfarli, ma senza interpellare direttamente
il cittadino.
4 STATO LIBERALE: il potere si ripartisce tra potere ESECUTIVO (governo), LEGISLATIVO
(parlamento), GIUDIZIARIO (magistratura) e la persona, oltre che di diritti privati, comincia a
munirsi di diritti pubblici e quindi comincia a partecipare attivamente alla vita dello Stato
(comincia a decidere per il suo bene).
-STATO SOCIALE: lo Stato si pone come obbiettivo primario il benessere (economico, materiale,
culturale, spirituale ecc. ecc.) del cittadino. Tutto quello che lo Stato fa, lo fa in funzione del
cittadino.
-SEMPLICE UNITARIO: quando lo Stato è formato da 1 solo popolo, 1solo territorio e ha 1 sola
sovranità.
-COMPOSTO: quando uno Stato (federale) ha dei sotto-Stati (stati federati) sotto il suo controllo
(America).
-STATO CONFEDERALE: è un’alleanza tra diversi Stati (es. Svizzera i Cantoni).
ITALIA
FORME DI GOVERNO
Con l’espressione forma di governo si intende il rapporto tra il popolo e i poteri, specialmente tra
popolo e potere esecutivo / legislativo.
1. l'elezione del Presidente della Repubblica avviene con voto popolare distinto ed autonomo
rispetto a quello del parlamento.
2. il potere esecutivo è condiviso con il primo ministro che però può essere scelto e revocato
dal capo di Stato.
3. l'elezione popolare fa sì che il Presidente della Repubblica non sia sfiduciabile dal
parlamento. Il primo ministro ed il governo possono essere sfiduciati dal parlamento e
revocati dal presidente.
4. lo scioglimento del parlamento da parte del Presidente della Repubblica avviene nei limiti
costituzionali.
Gli obiettivi di questa forma di governo sono la diminuzione della rigidità del sistema
presidenziale, senza i problemi legati alla partitocrazia (che sovente sorgono quando non si
raggiunge una maggioranza forte). Questo sistema fa sì che il presidente abbia la possibilità di
indirizzare politicamente il governo e non essere solo un garante al di sopra delle parti.
-INTERNO
-INTERNAZIONALE: si definiscono Diritti Internazionali gli accordi fra Stati aventi propri
Diritti Interni.
5. SCAMBIO DELLE RATIFICHE - se tutti gli Stati ratificano il trattato allora esso entra in atto.
L’ONU
ASSEMBLEA GENERALE:
Organo in cui sono rappresentati tutti gli Stati facenti parte dell’ONU. Tutti gli Stati hanno un
rappresentante. E’ l’unico luogo della terra in cui hanno voce tutti gli Stati, dove anche i paesi più
piccoli hanno l’importanza di quelli più grandi. E’ solo un luogo di discussione perché l’Assemblea
Generale non può prendere alcun tipo di decisione.
CONSIGLIO DI SICUREZZA:
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è l'organo che ha maggiori poteri delle Nazioni Unite,
avendo la competenza esclusiva a decidere contro gli stati colpevoli di aggressione o di minaccia
alla pace. Si riunì per la prima volta il 17 gennaio 1946 a Londra. Le decisioni del Consiglio
necessitano di una maggioranza di almeno nove dei quindici membri e di tutti i cinque membri
permanenti. Il Consiglio è composto da cinque membri permanenti e dieci membri non-permanenti
eletti fra i paesi membri delle Nazioni Unite. Ogni anno l'Assemblea Generale elegge cinque
membri non-permanenti che restano in carica per due anni. Un rappresentante di ogni paese
membro deve essere costantemente presente presso la sede in modo che il consiglio possa riunirsi
in ogni momento.
SEGRETARIO GENERALE:
E’ in carica 5 anni, è una figura importantissima perché rappresenta l’ONU e mette un pratica,
attua le decisioni del Consiglio di Sicurezza.
CORTE DI GIUSTIZIA:
Ha sede all’Aia, in Olanda, ed è composta da quindici giudici nominati per nove anni
dall’Assemblea generale e dal Consiglio di sicurezza; essa esamina i casi che le sono sottoposti dai
membri delle NU; su richiesta dell’Organizzazione o delle sue agenzie, la Corte rilascia pareri non
vincolanti.
CREAZIONE:
1951- All’indomani della Seconda Guerra Mondiale Sei Stati decisero di unirsi creando la
CECA (COMUNITA’ ECONOMICA DEL CARBONE E DELL’ACCIAIO) superando in
questo modo i nazionalismi costruendo assieme un nuovo modo per superare unitariamente i
problemi. La CECA dà risultati molto positivi dimostrando così l’efficacia dell’unitarietà.
1957- Il 25 Marzo la CECA diventa così la CEE si forma inoltre la MEC (MERCATO EUROPEO
COMUNE) volto a togliere le dogane tra i paesi della CEE. Nasce l’ EURATOM
(COMUNITA’ EUROPEA dell’ENERGIA ATOMICA) cooperativa che mira all’utilizzo di
energia rinnovabile in questo caso quella ATOMICA.
1987- Viene fatto l’ ATTO UNICO EUROPEO Lo scopo principale di questo trattato è quello di
incrementare l'integrazione fra i paesi della Comunità. L'obiettivo è quindi quello di passare
ad un mercato interno europeo in cui i paesi della Comunità possano far circolare
liberamente mano d'opera, merci, servizi e capitali. Con l'Atto unico europeo si è cercato
anche di introdurre nuove regole decisionali degli organi comunitari per evitare che un solo
paese possa bloccare il progresso di tutta la Comunità. Comunità che introduce nuove aree di
espansione: l'ambiente, la coesione, la ricerca e lo sviluppo tecnologico. L'Atto unico
europeo delinea, inoltre, il futuro progetto di Unione economica e monetaria. Inoltre la CEE
oltre ad essere una comunità economica diventa anche politica. Viene creata la Cooperazione
Politica Estera avente un solo ministro a rappresentare ogni Stato.
1992- Il 7 febbraio i dodici Stati appartenenti alla CEE firmano il Trattato di Maastricht in
questo trattato la CEE,l’ EURATOM e la CECA vengono riunite nella CE (Comunità
Europea).
AMPLIAMENTO TERRITORIALE:
L’U.E. è una forma di collaborazione tra Stati nasce l’1 novembre 1993 con l’entrata in vigore del
trattato.
- P.E.S.C. : con l’abolizione delle dogane, all’interno dell’Europa, merci persone e capitali
possono circolare liberamente e per la salvaguardia di scambi e di traffici nasce la
PESC.
- C.G.A.I. : questa organizzazione nasce con l’obbiettivo di creare omogeneità tra tutti i diritti
di ogni Stato in modo da creare un diritto omogeneo.
- U.M : (Unione Monetaria) prima della nascita dell’U.E. ogni Stato aveva una propria moneta
ma
successivamente essa diventa unica perché con monete diverse sarebbe stato un
disagio economico con la conseguenza inoltre di rallentamenti degli scambi.
EURO
La scelta del nome da dare alla moneta unitaria è stata molto discussa infatti in origine l’EURO
doveva chiamarsi E.C.U. ma si è pensato successivamente di trasformarlo in SCUDO come la
moneta usata nel medioevo ed infine in EURO come abbreviazione di Europa.
TRATTATO di MAASTRICHT
- un rafforzamento dei poteri del PARLAMENTO EUROPEO che sino al ’92 non aveva poteri
deliberativi ma con Maastricht viene concessa la FIDUCIA ALLA COMMISIONE.
- la nascita della CITTADINANZA EUROPEA cioè i cittadini oltre ad avere la cittadinanza della
propria nazione hanno anche la cittadinanza europea ( se in un paese extra U.E. non ci fosse
l’ambasciata o il consolato ad es. italiano io essendo cittadino europeo posso essere tutelato dai
consolati o ambasciate europee presenti sul territorio in cui io mi trovo ).
- l’ ufficializzazione del CONSIGLIO EUROPEO cioè i Capi di Stato e dei Capi di Governo di
ogni nazione facente parte dell’U.E. ogni sei mesi si riuniscono fissando nuove mete fino ai
prossimi 6 mesi.
TRATTATO DI AMSTERDAM
Nell’ ottobre del 1997 avviene il Trattato di Amsterdam il quale entra in vigore nel 1999. Da
questo trattato scaturiscono:
- Cooperazioni rafforzate: all’epoca i paesi membri erano 15 e tutti molto diversi far loro,essi
essendo consapevoli della futura espansione a 25 stabiliscono che alcuni Stati potranno studiare
delle cooperazioni escludendo da esse altri Stati andando a creare così una sorta di
differenziazione tra di essi, volgarmente chiamati Stati di serie a e Stati di serie b.( L’ idea non
viene sfruttata pienamente).
TRATTATO DI ROMA
Nel 2004 i 25 Stati membri decidono di scrivere una nuova Costituzione Europea che vada bene
per ben oltre il 2050 (leggi,norme e basi della cost. europea).Il problema si presenta quando deve
avvenire la ratifica della costituzione infatti alcuni paesi come Francia e Danimarca si rifiutano di
ratificarla e tutte le procedure si fermano e si creano due possibili orientamenti:
- Scrivere una nuova Costituzione per mettere d’accordo tutti i paesi ma chiedendosi quanto tempo
ci voglia per far tutto ciò.
- Apportare alcune modifiche seguendo piccole indicazioni dei paesi che sino ad ora non l’hanno
ratificata.
ORGANI
- PARLAMENTO: unico organo rappresentativo eletto ogni 5 anni a suffragio universale,ha sede
a Strasburgo e ogni 5 anni i cittadini eleggono i rappresentanti (eurodeputati) i quali si
collocheranno in vari partiti europei. Inoltre il Trattato di Roma vuol dare più poteri al
parlamento.
Presidente: Viene scelto dall’intesa degli Stati membri, egli si presenta nel parlamento illustrando i
suoi obbiettivi. Se il Presidente riceve la fiducia dal Parlamento allora dovrà nominare i
Commissari (scelti in base alle competenze e in base all’importanza degli Stati) e attribuite le
cariche tutta la Commissione dovrà ricevere la fiducia dal Parlamento.
Funzioni della Commissione: - Iniziativa Normativa propone progetti di regolamenti e direttive che
il Consiglio approverà o meno.
- Esecutiva esegue quelle direttive e regolamenti.
- CORTE dei CONTI: è l’organo che si occupa della salvaguardia del patrimonio dell’U.E. ,ogni
Stato facente parte dell’ U.E. versa ad essa dei contributi i quali diverranno dei finanziamenti
offerti dall’Unione Europea ai paesi membri.
- CORTE di GIUSTIZIA: è l’organo che giudica il rispetto dei trattati,delle regole e delle direttive.
Se uno Stato non dovesse rispettare tutto ciò,allora la Corte potrebbe richiamarlo,sanzionarlo o
addirittura sospenderlo dall’U.E.
REPUBBLICA
- DIRETTA: il popolo decide tutto ciò che riguarda lo Stato in merito di opere collettive (max 2000
persone).
- INDIRETTA: il popolo elegge dei suoi rappresentanti,essi dovranno decide tutto ciò che riguarda
le opere fatte dallo Stato. Non si esclude che alcune decisoni vengano direttamente prese dal
popolo.
Le decisioni del popolo si basano sul Diritto Politico,partecipando attivamente alla vita dello Stato
mediante: Voto (elezioni), Referendum (si vota su qualcosa di concreto), Iniziativa Legislativa
(popolo chiede al Parlamento di formula n.g.) e Petizione (richiesta popolare affinché il
parlamento esamini e risolva problematiche).
DIRITTO di VOTO
Con il voto io decido,scelgo ed espongo le mie idee e opinioni. Il voto è un diritto personale ed è
inseparabile dalla persona,cioè solo io lo posso esercitare.
Il voto è:
- EGUALE: i voti sono uguali fra tutti,hanno lo stesso valore indipendentemente dai votanti.
- LIBERTA’: tutti i voti hanno lo stesso peso e il cittadino decide come e in che modo votare. Il
cittadino decide: - Se andare a votare o non andare a votare.
- In che modo votare (scheda bianca, scheda votata, scheda nulla).
Il popolo vota per prendere una decisione, il referendum può essere: ABROGATIVO (abrogare
leggi e normative), COSTITUZIONALE (modifica della costituzione) e VARIAZIONI
TERRITORIALI (spostamento di comuni in altre regioni).
- VOTAZIONE: quorum - di partecipazione: la metà più uno degli elettori devono votare.
- di voto: scrutinio - votazione SI viene abrogata la n.g.
- votazione NO non viene abrogata la n.g.
Tre o quattro giorni dopo il referendum, il MINITRO dell’INTERNO pubblica l’esito della
votazione sulla gazzetta ufficiale.
PARLAMENTO
- MONOCAMERALE
In Italia, il Parlamento è Bicamerale perché è nato come eredità della Monarchia che era
composta da Camera dei Deputati del Regno (nominata dal popolo) e dal Senato del Regno
(nominato dal re).Il nostro Bicameralismo è perfetto in quanto entrambi i rami del parlamento
svolgono le stesse mansioni.
- CAMERA: 630 persone di cui - 618 eletti dagli italiani in Italia
- 12 eletti dagli italiani all’estero
Gli elettori: ELETTORATO ATTIVO coloro che hanno diritto di voto (più di 18 anni).
ELETTORATO PASSIVO coloro che possono essere votati (più di 25 anni).
SISTEMA ELETTORALE: rappresentanti eletti minimo 7 per tutte le regioni tranne Molise 2 e
Valle d’Aosta 1.
Il Senato oltre ad avere i Senatori eletti dal popolo hanno anche i Senatori a Vita che sono i
precedenti Presidenti della Repubblica che hanno terminato il loro mandato di 7 anni.
I Senatori eletti dal Presidente della Repubblica sono solitamente 5 persone che abbiano grandi
meriti sociali. Dalla presidenza Pertini i 5 Senatori devono essere eletti da ogni presidente
arrivando oggi a 14, in precedenza erano massimo 5.
Camera e Senato in alcuni casi lavorano assieme cioè in Seduta Comune (corso elettorale cioè
elezione Presidente della Repubblica ogni 7 anni, elezione Membri della Corte Costituzionale ogni
9 anni e elezione di una parte dei Membri del Consiglio Superiore della Magistratura ogni 4 anni.
Dirige il Presidente della Camera).
Deputati e Senatori rappresentano il popolo e in quanto tale hanno delle immunità (art. 67):
I giudici che vogliono sottoporre a qualunque azione nei confronti di deputati o senatori devono
essere autorizzati dalla Camera o dal Senato.In questo modo si evita che i rappresentanti del
Parlamento vengano ostacolati da loro oppositori durante lo svolgimento del loro lavoro.
ORGANIZZAZIONE DELLA CAMERA E SENATO
Presidente - Vice Presidente - Segretari - Questori (volti a svolgere la sicurezza interna della
Camera e senato)
- FUNZIONE DI CONTROLLO:
Il popolo elegge il Parlamento,esso elegge: il Presidente della Repubblica, una parte del CSM e
una parte dei giudici costituzionali .In questo caso le due parti del Parlamento (Camera e Senato)
si riuniscono in Seduta Comune e sempre in questo caso il Parlamento si trasforma in un organo
elettorale.
FUNZIONE LEGISLATIVA
- Leggi ordinarie: modificano o integrano la Costituzione e per essere approvate dal Parlamento
vi è il PROCEDIMENTO LEGISLATIVO ORDINARIO (art. 72).
Prima Fase:
- FASE DELL’ INIZIATIVA: ogni Senatore o Deputato può scrivere un Progetto di Legge che è un
documento scritto con un titolo e contenuto da articoli.
Il Consiglio dei Ministri può fare un Disegno di Legge che è più chiaro del progetto.
Il Popolo composto da minimo 50.000 cittadini può presentare un progetto di legge su qualunque
argomento.
Il Consiglio Regionale può presentare un progetto di legge solo su argomenti riguardanti la
regione.
Il CNEL con rappresentanti imprenditoriali può presentare un progetto di legge solo un argomento
sull’ economia e il lavoro.
Seconda Fase:
- DISCUSSIONE
- VOTAZIONE
- VOTAZIONE FINALE: - Senato boccia
- Senato approva: passa alla CAMERA DEI DEPUTATI che a sua volta
passa alla
RELAZIONE
DISCUSSIONE
Se il testo viene subito approvato il tempo di attesa potrà essere di 2/3 settimane in caso contrario
potrebbero passare anche degli anni.
Il progetto viene presentato al Senato, il Presidente decide di attuare il Proc. Abbreviato e presenta
il progetto alla COMMISSIONE in sede DELIBERANTE che decide se approvarlo o meno. Se esso
viene approvato allora viene posto alla Camera che lo presenta alla Commissione in sede
deliberante che decide se approvare o meno.
Per materie come Bilanci, Trattati Internazionali e modifiche alla Costituzione questo tipo di
procedura non può essere utilizzata.
Se il governo, 1/5 dei Senatori e 1/10 dei Membri della Commissione chiedono, un attimo prima
della votazione, che il testo venga analizzato in modo normale, allora si applicherà il
Procedimento Normale.
Terza Fase:
Se al Controllo Formale i testi non sono identici il Presidente non firma mettendo per scritto un
messaggio motivato e il testo viene rinviato al Presidente della Camera e Senato. Questo
procedimento prende il nome di:
VETO SOSPENSIVO: Il testo non viene più esaminato o Modifica del testo secondo le possibilità
oppure Camera e Senato riapprovano il testo uguale e il Presidente della
Repubblica lo dovrà Promulgare.
Quarta Fase:
Pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del testo della legge il quale se ne occupa il Ministro di
Grazia e Giustizia ed inoltre è lui che custodisce il testo ufficiale approvato da Parlamento e
Governo. Dal momento che è stata pubblicata dopo 15 giorni entra in atto ed è la stessa legge che
stabilisce la sua entrata in vigore. Se nella legge non vi è nessun articolo con indicato l’inizio
d’entrata in atto allora esso avverrà dopo 15 giorni.
Prima fase:
- FASE DELL’ INIZIATIVA: ogni Ministro (Governo) o Senatore oppure Deputato può scrivere un
Progetto di Legge che è un documento scritto con un titolo e contenuto da articoli.
Seconda Fase:
-ESAME e APPROVAZIONE
- 3 mesi (minimo) di sospensione (dibattito del popolo che esprima se cambiare la Costituzione)
-RELAZIONE
-ESAME e APPROVAZIONE
-Passa al SENATO
-VOTAZIONE: -Numero Legale cioè la metà più 1 devono essere presenti al momento della
votazione
-Maggioranza Semplice cioè metà più 1 dei presenti (prima dei 3 mesi)
-Maggioranza Assoluta cioè metà più 1 dei componenti (dopo i 3 mesi)
-Maggioranza Qualificata cioè i 2/3 dei componenti (dopo i 3 mesi)
Se dopo i 3 mesi parte della Camera e parte del Senato non sono qualificati avviene la sospensione
nuovamente per 3 mesi e successivamente vi possono essere 2 possibilità:
REFERENDUM COSTITUZIONALE
Identico a quello Abrogativo ma il periodo per l’ esecuzione è indipendente, cioè si può fare in
qualsiasi periodo dell’anno.
Quorum solo di VOTAZIONE –Si (promulgazione e pubblicazione)
–No (si annulla)
Terza Fase:
Se al Controllo Formale i testi non sono identici il Presidente non firma mettendo per scritto un
messaggio motivato e il testo viene rinviato al Presidente della Camera e Senato. Questo
procedimento prende il nome di:
VETO SOSPENSIVO: Il testo non viene più esaminato o Modifica del testo secondo le possibilità
oppure Camera e Senato riapprovano il testo uguale e il Presidente della
Repubblica lo dovrà Promulgare.
Quarta Fase:
Pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del testo della legge il quale se ne occupa il Ministro di
Grazia e Giustizia ed inoltre è lui che custodisce il testo ufficiale approvato da Parlamento e
Governo. Dal momento che è stata pubblicata dopo 15 giorni entra in atto ed è la stessa legge che
stabilisce la sua entrata in vigore. Se nella legge non vi è nessun articolo con indicato l’inizio
d’entrata in atto allora esso avverrà dopo 15 giorni.
FUNZIONE DI CONTROLLO
Lato Parlamentare:
-CONTROLLO POLITICO
-CONTROLLO FINANZIARIO: controllo mediante la legge di bilancio, cioè il Parlamento
analizza
i progetti di legge (bilancio) verificando in che modo il Governo
intende sostenere le cifre (denaro pubblico).
CONTROLLO POLITICO:
-MOZIONE: 8 Senatori o 10 Deputati pongono una questione al Governo sulla sua politica, il
Governo risponde e si avrà una discussione e al termine ci sarà una votazione. Se i
Deputati o Senatori bocciano il Governo allora questo dovrà dimettersi.
- COME VIENE SCELTO: il Presidente è il primo organo costruito dal nulla e in 2 diversi stati
viene scelto in questo modo: PRESIDENZIALE direttamente dal popolo
PARLAMENTARE in seduta comune
(senatori) (deputati) (rappresentanti regionali 58
membri 3 x regione più uno della
Valle d’Aosta)
Analizzando quello Parlamentare il Presidente è in carica per 7 anni e l’ultimo mese si inizia a
cercare il nuovo Presidente in modo che non vi siano vuoti, se entro 30 giorni viene eletto un nuovo
Presidente quello in carica o si dimette immediatamente oppure aspetta la sua scadenza. L’
incaricato di ricercare il sostituto è il PRESIDENTE della CAMERA che dirige tutto l’operato.
Quando c’è la seduta avviene:
1° VOTAZIONE: ed essi sono NOMINALI e SEGRETI (tempo 1h o 1h e 1/2). Non esistono
candidati, può essere votato chiunque basta che abbia più di 50 anni, deve essere cittadino
(italiana in questo caso) con diritti civili e politici.
SCRUTINIO: 3° comma art. 83) l’ Assemblea (630 + 315 + 58 + Sen. a Vita) devono raggiungere
la MAGGIORANZA QUALIFICATA cioè i 2/3 dell’ Assemblea chi li ottiene è il nuovo Presidente.
Se non si ottiene si passa alla 5° - 6° - 7° - 8° votazione e così via sino ad avere un Presidente, si
possono raggiungere anche 3 votazioni al giorno.
Tre Presidenti sono stati votati al 1° scrutinio, al 2° e al 3° nessuno, al 4° sono stati votati 2 tra cui
Napoletano. Leone è stato votato al 23esimo Pertini dopo il 20esimo.
PRIMO CRITERIO: avere un Presidente che abbia delle qualità in modo da avere subito il
consenso dell’Assemblea, se viene proposto un probabile candidato e riceve il consenso allora
viene eletto.
TERZO CRITERIO: non c’è accordo e quindi nessuna candidatura, viene eletta la seconda carica
dello Stato quindi il PRESIDENTE del SENATO.
Il Presidente della Repubblica è incompatibile con qualunque altro incarico. Il Presidente non
viene pagato, la Presidenza della Repubblica ha ville terreni che mette a disposizione del
Presidente e le sue spese sono garantite dal patrimonio della Presidenza della Repubblica.
Art. 84
Primo problema: negli ultimi 6 mesi (SEMESTRE BIANCO) il Presidente della Repubblica perde i
poteri cioè perde il potere di sciogliere il Parlamento il motivo: il Presidente potrebbe essere
rieletto, però se i Deputati e Senatori non fossero favorevoli allora egli soglierebbe il Parlamento
per sperare in una rielezione. Tutto questo non è possibile per evitare uno scioglimento
strumentale.
Art. 88 da SALVO in poi l’articolo è stato integrato con una parte aggiunta nel 91, prima di quella
data il Presidente della Repubblica e il Parlamento perdevano i loro poteri contemporaneamente e
quindi il Governo non avrebbe potuto ricevere la fiducia.
(art.87)Il Presidente della Repubblica non ha nessuno dei 3 poteri, è una FIGURA di
COORDINAMENTO e di SINTESI, è una figura esterna ai 3 poteri.
- FUNZIONI:
Rappresenta l’UNITA’ NAZIONALE (Lo STATO NELLA SUA UNICITA’ )e agisce come
rappresentante quando, per esempio, si reca all’estero o fa il discorso di fine anno o quando deve
inaugurare qualche avvenimento.
Come garante della Costituzione deve controllare che tutti gli organi rispettino la Costituzione, lui
osserva il comportamento degli organi.
Art. 89-90
Tutte le decisioni del Presidente della Repubblica sono DPR (decreto), il Presidente è
irresponsabile, cioè non risponde alle conseguenze delle sue decisioni. I decreti hanno la sua firma
e la controfirma che è del Presidente del Consiglio dei Ministri oppure di 1 o più Ministri, i quali
rispondono alle interrogazioni e interpellanze in seguito alle decisioni prese dal Presidente della
Repubblica, lui non ne risponde perché non ha poteri.
REATI PRESIDENZIALI
Possono essere compiuti solo dal Presidente della Repubblica e si dividono in:
- ALTO TRADIMENTO: avendo il comando delle forze armate, conosce i segreti militari, potrebbe
mettere in pericolo la difesa dello Stato.
In questi 2 casi è responsabile e può essere processato e condannato dalla Corte Costituzionale.
ATTI PRESIDENZIALI
- COMPLESSI: (art. 88-92), DPR (decisione) è il frutto della volontà del Presidente della
Repubblica e più la volontà di un altro organo ad esempio le nomine del Presidente della
Repubblica o Presidente del Governo. Il Presidente della Repubblica per sciogliere il Parlamento
deve concordare con i Presidenti di Camera e Senato.
Composto Complesso perché è composto da organi ad es. i Ministri che hanno delle decisioni.
- Presidente
- Ministri (variabile il numero è scelto dal consiglio): - per raggiungere gli obbiettivi hanno
bisogno di un apparato burocratico Ministri
con Portafoglio sono coloro che collaborano
con il Ministro per raggiungere l’obbiettivo.
- bastano solo loro per raggiungere gli
obbiettivi e si chiamano Ministri senza
Portafoglio.( MINISTRI dei RAPPORTI con L’
U.E. e MINISTRO dei RAPPORTI con il
PARLAMENTO).
Non c’è più importanza tra un tipo di Ministro dall’altro anche se hanno un peso politico diverso. I
Ministri con Portafoglio sono più ambiti hanno più potere ed hanno più peso, ma al momento della
votazione sono tutti uguali. I Ministri si occupano dei pubblici interessi quindi degli obbiettivi
pubblici: - Vice Presidente (variabili) ci può essere come no, ha come funzione, politica, quella di
riequilibrare politicamente dando più importanza al secondo partito per equilibrare l’
importanza.
- Sottosegretario sono collaboratori stretti del President, alcuni Ministri non hanno
sottosegretari.
Il numero dei Ministri è in funzione degli obbiettivi dello Stato, mediante la LEGGE ORDINARIA.
Supponiamo che non vi sia il Governo, spetta al Presidente della Repubblica formare il nuovo
Presidente del Consiglio e quindi il Governo. Per trovare il nuovo Presidente del Consiglio, il
Presidente della Repubblica segue:
PRASSI COSTITUZIONALE: (uso, consuetudine) che lo obbliga a cercare un individui che siano:
ITALIANO, MAGGIORENNE e che GODANO DI DIRITTI CIVILI E PENALI.
Una volta trovati i possibili candidati deve decidere chi scegliere e iniziano quindi le
CONSULTAZIONI che hanno come obbiettivo quello di far dare la risposta definitiva. Çe
Consultazioni avvengono con PARTITI POLITICI, FORZE DEL LAVORO (imprenditori,
lavoratori, banche, assicuratori ecc.) ed altri, come ad esempio ORGANI DI VOLONTARIATO.
Se il Presidente del Consiglio Incaricato farà le consultazioni con Senatori esse si svolgeranno a
Palazzo Madama, se Deputati a Montecitorio, se Ministri nelle sedi dei Ministri e se invece non è
nessuno di questi 3 allora verrà scelta o un aula della Camera oppure una del Senato. Quando il
Presidente del Consiglio Incaricato avrà il quadro completo, allora si recherà nuovamente al
Quirinale per dare la risposta SCIOGLIENDO LA RISERVA. In caso la risposta fosse negativa, il
Presidente della Repubblica o sceglie un altro individuo ma se al 2° tentativo il risultato fosse
negativo scioglierà le Camere oppure se crede che quello scelto sia il migliore deciderà lo
scioglimento generale delle Camere, tornando così alle votazioni dei cittadini. Se invece la risposta
fosse positiva, il Presidente del Consiglio verrebbe nominato con un DPR e la prima sua mansone
sarebbe quella di controfirmare proprio quel DPR con il quale era stato nominato. Come secondo
atto sceglie i Ministri che, al Quirinale, davanti a 4 persone, tra cui: Presidente della Repubblica,
Presidente del Consiglio e i 2 Segretari Generali,vengono proposti al Presidente della Repubblica
che li nominerà o meno. Se alcune nomine fossero negate, il presidente del Consiglio dovrà
proporre altri nominativi immediatamente. Inoltre la decisione del numero dei Ministri viene
deciso durante questa riunione.
Art.93
Art.94 Entro 10 giorni dal Giuramento, il Governo si presenta alle Camere per ottenere la Fiducia
(1-3 coma). Il Governo si può presentare o prima al Senato o alla Camera (in base al Governo
precedente per il principio dell’alternanza e ciò è una prassi). Se x esempio il Governo si recasse
prima al Senato, il Presidente del Consiglio dovrà esporre il suo programma finito e da lì inizierà
il
DIBATTITO: avviene con i Senatori, ci sarà una breve replica del Presidente del Consiglio alle
idee esposte dai Senatori
VOTAZIONI: la votazione è palese cioè tutti votano ed espongono la loro votazione esponendola a
tutti, se vi sarà la maggioranza assoluta allora il Governo avrà la FIDUCIA ma se la maggioranza
dei Senatori votasse in negativo (niente fiducia) la seduta verrebbe sospesa e il Presidente del
Consiglio si dovrà recare immediatamente al Quirinale esponendo al Presidente della Repubblica
l’esito negativo della votazioni e presentando le dimissioni.
Quando avvengono le elezioni del futuro Presidente del Consiglio, il Presidente della Repubblica
dovrà pensare e tener conto delle decisioni e dei consigli del Senato e della Camera, in modo che il
Governo possa ricevere immediatamente la FIDUCIA.
Negli anni 50 esistevano i governi Monocolori cioè il Presidente del Onsiglio e i Ministri
appartenevano tutti ad uno stesso partito (quello con la maggioranza assoluta) in modo che
ricevessero immediatamente la fiducia.
Oggi esistono le Coalizioni, cioè più partiti in accordo fra loro per eleggere una sola persona in
modo da avere la metà più uno dei voti a favore.
Il Presidente Prodi per evitare il 2° e 3° problema, ha deciso direttamente lui la nomina dei
Ministri.
La fiducia della Camera decreta anche la durata del Governo. Per esempio quando un partito non
darà più la fiducia avverrà la Crisi di Governo, con la presentazione delle dimissioni da parte del
Governo. (le votazioni avvengono quando viene chiesta la votazione di fiducia)
- Il Governo ha funzione esecutiva, deve individuare gli obbiettivi pubblici e sceglie il modo in cui
raggiungerli. I Ministri studiano nella loro materia e vanno alla ricerca di modi con i quali
migliorare la materia di cui sono Ministri inoltre le scelte vanno prese considerando anche le
risorse monetarie. Questa è la FUNZIONE ESECUTIVA.
Art.70
Grazie al POTERE NORMATIVO il potere di creare norme attraverso decreti o regolamenti spetta
al Governo.
RAPPORTI TRA PARLAMENTO E GOVERNO:
art. 76-77
Decreto Legislativo: Il Parlamento ha il compito di creare n.g. ma in alcuni casi il testo potrebbe
essere molto articolato oppure la materia potrebbe essere molto complessa e quindi ci potrebbe
essere il rischio che non diventino mai delle leggi. Quindi il Parlamento delega il Governo
mediante la LEGGE DI DELEGA.
Art.72
Il Governo deve accettare direttamente e il Parlamento dovrà porre Principi e Criteri Direttive che
il Governo non può superare e anche il Tempo.
Il Consiglio dei Ministri è composto dai Ministri e il Ministro interessato crea il decreto legislativo.
Se il decreto viene ADOTTATO (approvato) dal Consiglio dei Ministri allora il decreto verrà
EMANATO (Pres. della Repub.) poi PUBBLICATO sulla Gazzetta ed infine ENTRATA IN VIGORE
(spesso dopo 1 anni).
Se il Parlamento delega troppo spesso il Governo non va bene, perché il Governo non è eletto dal
popolo e inoltre non si verificherebbero le discussioni che avvengono nel Parlamento.
Art.77 comma 2
Decreto legge: CASO STRAORDINARIO che non è quindi ordinario, cioè che si verifica raramente
e quando si verifica è un caso. STRAORDINARIO DI NECESSITA’ è necessario di n.g. ed è
URGENTE quindi immediato, c’è urgentemente necessità di n.g. (il Parlamento non può fare in
fretta ma il Governo si).
Il Consiglio dei Ministri si riunisce immediatamente creando un Decreto Legge che passi
direttamente al Presidente della Repubblica che lo esamina e subito lo pubblica ed entra
immediatamente in vigore. In questo modo si creano leggi all’insaputa del Parlamento, quindi
bisogna necessariamente che il Parlamento sappia ciò che è accaduto e quindi appena vengono
creati i decreti legge essi vengono subito presentati alle Camere e viene trattato come se fosse un
disegno di legge.
Art.77 comma 3
Dal momento della pubblicazione ed entro 60 giorni le Camere devono votare e se il disegno di
legge viene approvato allora diviene LEGGE ORDINARIA, se non viene convertito in legge
(ancora in discussione) quel decreto è come se non fosse mai esistito. Il Parlamento però può fare
una LEGGE DI SANATORIA per salvare gli effetti che ha provocato l’immediata entrata in vigore
del Decreto Legge
FONTI SECONDARIE:
REGOLAMENTO ESECUZIONE Le leggi e i decreti sono inapplicabili fino a quando esso non
viene fatto.
REGOLAMENTO INDIPENDENTE: colma una lacuna, cioè viene creato in attesa di leggi e
decreti.
REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE: devono attenersi a delle regole che regolano quel che
devono fare e che sono costretto a fare, io inteso come amministrazione pubblica.
MAGISTRATURA
Art. 102-104
TIPI DI MAGISTRATURE:
- AUTONOMA: potere distinto da quello di Governo e Parlamento. Un parlamentare non può far
parte della magistratura.
- INDIPENDENZA: - Esterna: La Magistratura è separata dal Cons. dei Min. e dal Parlamento.
Ciò si ottiene mediante il C.S.M.
- Interna: Sopra alla magistratura c’è solo la legge (Soggezione alla legge),
nessuno può dare ordini alla magistratura perché al disopra di esso
c’è solo la legge. In questo tipo di Magistratura vi sono:
- Vincoli Gerarchici: cioè vi è diversità delle funzioni, ognuno ha il
suo lavoro e ognuno deve fare il suo lavoro nessuno può svolgere
lavori diversi da quelli del giudice.
- IMPARZIALITA’: cioè l’estraneità del giudice ad ogni lite, il giudice essere coinvolto, se il
giudice fosse interessato alla lite non potrà giudicare e verrà sostituito.
ORGANIZZAZZIONE MAGISTRATURA
FUNZIONI:
MAGISTRATI GIUDICANTE (giudici): sono coloro che emettono sentenze e si dividono fra:
GIUDICI CIVILI che si occupano di processi civili, riguardano 2 soggetti in conflitto su diritti
privati e GIUDICI PENALI che si occupano di processi penali. Il Giudice Civile può essere DI
PACE che si occupa di questioni di vicinato o incidenti stradali e TRIBUNALI che si occupano di
fallimenti, separazioni ecc.
GIUDICI PENALI: Processo Penale, quando il P.M. si accerta che c’è un soggetto che ha
commesso un reato, lo accusa e lo porta davanti ad un giudice affinché egli lo condanni. Il
soggetto si presenterà con un difensore che lo difenderà. Il giudice dovrà valutare se condannare o
assolvere l’imputato.
Giudice Penale: di pace condanna con risarcimento di somme in denaro, tribunale (reati non
gravi), CORTE DI ASSISE (reati gravi) composta da 2 GIUDICI TECNICI TOGATI più 6
GIUDICI POPOLARI (cittadini) essendo in maggioranza giudicano soprattutto loro.
Art. 24
DIRITTO di AZIONE
Io sostengo che qualcuno mi ha danneggiato che mi impedisce di esercitare il mio diritto devo
rivolgermi ad un giudice ( questa azione è diritto di azione) e il giudice di pace giudicherà.
DIRITTO di DIFESA
1) nessun soggetto verrà condannato senza diritto di difendermi 2) ma può decidere di non
difendersi ma non può essere condannato 3) creare molta confusione difendendosi per annebbiare
le idee al giudice che molto probabilmente lo assolverà.
DIFESA TECNICA
Sevo avvalermi di un avvocato per la mia difesa, non posso difendermi da solo.
Se sono un soggetto che non posso pagare l’avvocato per la mia difesa (non abbiente), il giudice mi
darà un avvocato (gratuito patrocinio) scelto tra l’albo degli avvocati, che non vengono scelti a
caso ma in base al reato in giudizio.
Il giudice deve scrivere le motivazioni e tutti i ragionamenti che l’hanno portato alla sua decisione.
Se la motivazione no è chiara può essere anche annullata la sentenza.
Art. 27
Art. 135-136-137
E’ un organo nuovo, creato dalla Costituzione, non tutti gli stati hanno la Corte Costituzionale,
esiste solo negli stati che hanno una Costituzione Rigida.
La Corte Costituzionale ha sede a Roma, nasce nel 1948 ma inizia il suo lavoro nel 1956, ha sede
nel Palazzo della Consulta.
E’ composta da 15 Giudici:
- 5 nominati dal Pres. della Repubblica
- 5 nominati dal Parlamento in seduta comune
- 5 nominati dalle Supreme Magistrature cioè rispettivamente 3 dalla Corte di Cassazione, 1 dal
Consiglio di Stato e 1 dalla Corte dei Conti.
Art. 135
I 15 giudici si riuniranno per eleggere il Presidente, che rimarrà in carica per 3 anni.
Dallo Statuto Albertino che era flessibile si è passati alla Costituzione che è rigida, la Corte
Costituzionale controlla che venga rispettata la rigidità della Costituzione.
FUNZIONI:
1° funzione: Giudica sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi. Giudica
le n.g. non le persone.
- Parlamento o Governo creano una n.g. (una regione contesta lo Stato) una delle 20 regioni
contesta il Parlamento o il Governo che hanno creato una n.g. che secondo lei non rispetta la
Costituzione e chiede l’intervento della Corte Costituzionale.
- Stato contro legge regionale cioè il Consiglio Regionale crea una n.g. (legge regionale) che non
si sa se rispetti la Costituzione, a quel punto il Consiglio dei Ministri chiede l’intervento della
Corte Costituzionale
- Regione contro regione su una legge regionale viene chiesto l’intervento della Corte
Costituzionale x valutare se la n.g. rispetta la Costituzione.
Questi giudizi avvengono soprattutto in via incidentale, ma da 15 anni a questa parte sono in
aumento quelli in via principale, perché ormai le n.g. le creano le regioni e quindi entrano in
conflitto contro lo Stato.
- Poteri dello Stato entrano in conflitto (Parlamento, Governo, Magistratura e Pres. della
Repubblica). I conflitti possono essere: SPETTANZA di un potere cioè la titolarità di un potere,
oppure ESERCIZIO del potere cioè si contesta come un organo esercita il potere a lui spettante, di
giudicare il conflitto se ne occupa la Corte Costituzionale.
- Tra Stato e Regioni, cioè il Consiglio di Stato vuole prendere una decisione e una Regione vuole
che invece spetti a lei quella decisione, di giudicare il conflitto se ne occupa la Corte
Costituzionale.
Spesso accade che il C.S.M. entra in conflitto con il Ministro di Grazia e Giustizia e la Corte
Costituzionale giudica a chi spetta il potere.
4° fase: decisione mediante sentenza - Pena che può essere la destituzione (rimozione) o il carcere
o qualunque pena escluse quelle non ammesse.
- Non c’è il 2° grado.
In caso di uno dei 2 reati presidenziali, la Corte Costituzionale dovrebbe occuparsene x mesi e
quindi lascerebbe tutto il resto del lavoro in sospeso, x questo nel 1989 è stato modificato l’articolo
che riguardava i Reati Ministeriali e questi ultimi passarono al Tribunale dei Ministri, che
giudicano appunto i Ministri.
URBANISTICA
L’urbanistica si occupa delle norme che regolano lo svolgimento delle attività di trasformazione
del territorio.
- La prima legge in materia è la legge urbanistica, essa prevede l’obbligo per i Comuni di dotarsi
di piani urbanistici programmatici ( p.r.g. e p. di fabbricazione ).
- Legge ponte: ha poi specificato che tutti i Comuni dovranno avere una pianificazione
urbanistica, che dovrà interessare tutto il territorio comunale in modo che esso possa essere
regolamentato.
- Legge tampone: che regola temporalmente la validità dei vincoli di inedificabilità.
- Legge sulla casa: che introduce un procedimento accelerato per l’edilizia economica, popolare e
convenzionata.
- Legge Bucalossi: ha separato la titolarità del diritto privato del cittadino dalla titolarità del
diritto ad edificare in capo allo Stato; cosicché la vecchia licenza edilizia si è trasformata in
concessione edilizia, proprio perché lo Stato concede ai privati di esercitare un proprio diritto. La
Corte Costituzionale ha poi modificato la concessione in autorizzazione, in quanto viene
autorizzato l’esercizio di una facoltà di un privato e non viene concesso un diritto dello Stato.
- Legge Nicolazzi: semplifica la procedura per il rilascio di concessioni e autorizzazioni.
- Legge sul condono: tratta il tema dell’abusivismo edilizio, intervenendo con la creazione di
sanzioni più severe.
- Lo Stato: ha il potere di indirizzo e di coordinamento e gli spettano i rapporti con gli organismi
internazionali e il coordinamento con l’Unione Europea in materia.
- La Regione: ha funzioni amministrative, ha funzione di indirizzo e programmazione della gestione
del territorio regionale attraverso l’emanazione di leggi regionali, l’adozione del piano territoriale
di coordinamento regionale e approva i p.r.g. dei Comuni.
- Provincia: l’adozione di piani territoriali di coordinamento provinciale.
- Comune: ha funzioni primarie rispetto allo Stato e rispetto a tutti gli altri enti, progettazione
nell’adozione di piani urbanistici programmatici ( p.r.g. e p. di fabbricazione ), rilascia
concessioni e autorizzazioni, vigila l’attività di trasformazione del territorio.
Scala gerarchica:
Le Direttive riguardano:
- le zone da riservare a speciali destinazioni e quelle soggette a speciali vincoli.
- località destinate a essere sedi di nuovi nuclei edilizi.
- la rete delle principali linee di comunicazione.
Procedimento:
L’elaborazione e la approvazione del piano spetta alle regioni, la progettazione viene eseguita
d’intesa con gli altri enti. Il progetto verrà poi esaminato dal Consiglio Regionale e una volta
approvato verrà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione. Una copia è poi rilasciata nella
segreteria del Comune per poter essere visionata da chiunque. Ha durata illimitata ma possono
essere apportate delle varianti. Trovandosi all’apice della scala gerarchica, il piano ha più
importanza su tutti gli altri piani.
Vengono redatti dalle Province, sulla base delle direttive dei piani territoriali di coordinamento
redatti dalle Regioni. Il p.t.c.p. deve determinare gli indirizzi generali di assetto del territorio,
indicando in particolare:
- le diverse destinazioni del territorio provinciale.
- la localizzazione di massima delle maggiori infrastrutture e linee di comunicazione.
- le linee di intervento per la sistemazione idrica, idrogeologica, idraulico-forestale.
- le aree nelle quali sia opportuno stabilire parchi o riserve naturali.
Il p.t.c.p. assume il valore e gli effetti dei piani di tutela nei settori della protezione della natura,
della tutela dell’ambiente, delle acque e della difesa del suolo e della tutela delle bellezze naturali.
Nelle aree metropolitane ( Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari e
Napoli ) sono previste 2 linee di governo: la città metropolitana e i Comuni siti all’interno della
medesima. Le città metropolitane adottano i p.t.c.p. e hanno competenze per la formazione di piano
regolatore generale dell’area metropolitana.
Contenuto:
- la rete delle principali vie di comunicazione
- la divisione in zone del territorio comunale con la precisazione delle zone destinate
all’espansione
- le aree destinate a spazi di uso pubblico o sottoposte a speciali servitù
- le aree da riservare a edifici pubblici o di uso pubblico
- vincoli da osservare nelle zone a carattere storico, ambientale e paesistico
- le norme per l’attuazione del piano medesimo.
- Zonizzazioni: cioè la divisione del territorio comunale in grandi omogenee, comportano vincoli
alla edificabilità.
- Localizzazioni: cioè individuazioni delle opere di urbanizzazione primaria e di urbanizzazione
secondaria, esse individuano le aree preordinate all’espropiazione.
Procedimento:
Un progetto di piano viene elaborato dagli uffici tecnici del Comune o da progettisti privati, viene
elaborato dal Consiglio Comunale, con delibera soggetta al controllo del Comitato regionale di
Controllo. Il progetto è quindi depositato nella segreteria del Comune per 30 giorni durante i quali
chiunque può prenderne visione. Il progetto viene posto alla regione, che lo sottopone all’esame
del Provveditorato regionale alle opere pubbliche. Successivamente viene approvato con decreto
dal Pres. della Regione, oppure viene rinviato al Comune per le modifiche necessarie. Il Comune
entro 90 giorni dovrà modificarlo o presentare le controdeduzioni. Il decreto di approvazione viene
poi pubblicato sul BUR. Il piano entra in vigore subito dopo la sua approvazione. Nel periodo nel
quale il p.r.g. deve essere ancora approvato, tutte le concessioni non vengono rilasciate, cosiddette
misure di salvaguardia.
Programma di fabbricazione
E’ un surrogato del p.r.g., per quei comuni che scelgono di dotarsene. Il p.f. deve contenere la
zonizzazione del territorio comunale, la localizzazione della grande viabilità e le direttrici di
espansione dell’abitato. Può imporre vincoli alla edificabilità e preordinati all’esproprio della
stessa efficacia.
PIANO PARTICOLAREGGIATO:
La sua funzione è quella di dare esecuzione al p.r.g.. In regola i p.p. sono più di uno per Comun, in
quanto si riferiscono a singole zone.
Contenuto:
- volumetrie e altezze delle costruzioni lungo le principali strade e piazze.
- indicazione esatta degli edifici da demolire, restaurare, bonificare o ricostruire.
- la suddivisione degli isolati in lotti fabbricabili.
- la rete stradale nel dettaglio e gli spazi riservati a opere e impianti pubblici.
Procedimento:
Deve essere approvato dalla regioni per le aree e gli ambiti territoriali individuati dalla regione,
va disposto presso la segreteria del Comune e notificato, entro un mese, ai proprietari degli
immobili vincolati. La durata è limitata ed è di 10 anni, scaduto il termine la parte che non ha
avuto attuazione è inefficace.
Efficacia:
E’ quello di determinare un affievolimento del diritto di proprietà. L’approvazione del p.p. equivale
alla dichiarazione di pubblica utilità.
E’ lo stesso strumento che disciplina la scansione temporale degli interventi edilizi, poicheè la sua
funzione è quella di circoscrivere il tempo per edificare, onde adeguare i piani urbanistici aòlle
esigenze economiche.
Si possono equiparare al p.p., sono piani di zona per l’edilizia economica popolare, piani di
recupero, piani per gli insediamenti produttivi e programma urbano dei parcheggi.
I piani per l’edilizia economica popolare sono attuati mediante il programma pluriennale di
attuazione, i quali devono indicare:
- l’estensione delle aree nelle quali è prevista l’utilizzazione e l’urbanizzazione.
- la quota parte delle aree da cedere in diritto di superficie e quella delle aree da cedere in diritto
di proprietà.
- la spesa prevista per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria.
- le spese per le opere di carattere generale.
- i mezzi finanziari per coprire le spese suddette.
PIANO DI RECUPERO:
E’ uno strumento pensato per il recupero del patrimonio edilizio già esistente ma deteriorato, con
interventi di risanamento, di ristrutturazione e di restauro e talvolta anche di modifiche di
destinazione d’uso. Ha lo stesso valore del piano particolareggiato. Individuate le zone di recupero
dal p.r.g. , il comune la sub-zonizzazione, per individuare gli immobili da recuperare e prevede di
adottare entro 3 anni il piano di recupero. Gli interventi possono essere eseguiti da proprietari
privati degli immobili compresi nell’area o consorzi di privati oppure dall’IACP oppure
direttamente dal Comune, soprattutto quando vi sono motivi di interesse pubblico.
Altro tipo di piano di recupero è quello previsto dalla legge sul condono edilizio per gli
agglomerati urbani abusivi. Un altro è il programma di recupero urbano, che consiste nella
realizzazione, manutenzione e ammodernamento delle urbanizzazioni primarie e secondarie.
EDILIZIA
REGOLAMENTO EDILIZIO:
CONCESSIONE EDILIZIA:
Per tutte le nuove costruzioni è previsto l’obbligo di licenza. La licenza diventa così un atto
ampliativi di carattere autorizzatorio con il quale il Sindaco consente ad un privato l’esercizio del
proprio diritto ad edificare. La legge Bucalossi ha poi sostituito la licenza in concessione edilizia.
Il procedimento:
- presentazione dell’istanza di concessione edilizia da parte dell’ interessato.
- l’ufficio comunale abilitato a ricevere l’istanza rilascia all’interessato una ricevuta con
l’indicazione del responsabile del procedimento.
- entro 60 giorni lo steso responsabile può indire una conferenza di servizi e acquisire il parere
della commissione edilizia.
- nei 15 giorni successivi il dirigente, in caso positivo rilascerà la concessione, decorso detto
termine, colui che ha richiesto la concessione può diffidare l’amministratore a provvedere entro 15
giorni.
- decorso anche detto termine, l’interessato può inoltrare l’istanza al Pres. della Regione, il quale
nomina nei 15 giorni successivi un commissario ad acta che entro 30 giorni adotta un
provvedimento pari alla concessione edilizia.
La concessione è onerosa, il suo rilascio comporta un contributo o onere di urbanizzazione, di
carattere tributario, commisurato alle spese di urbanizzazione.
La concessione indica il termine per l’inizio dei lavori, che non può superare 1 anno, e il termine
finale che non può superare i 3 anni, salvo rinnovo della concessione. La decadenza deve essere
espressa dal sindaco. In caso di annullamento della concessione, cioè quando risulta illegittima, gli
effetti sono retroattivi dalla stessa autorità che l’ha emanata.
LICENZA DI ABITABILITA’:
Procedimento:
Presentata la richiesta, il Sindaco è tenuto a rilasciare la licenza entro 30 giorni dalla
presentazione, se non vi provvede, decorsi 45 giorni, la richiesta si intende rilasciata.
Alcuni interventi sono ritenuti minori e quindi non sono sottoposti a concessione ma solo
all’autorizzazione ad edificare oppure alla denuncia di inizio attività. Questi interventi non sono di
carattere oneroso, quindi completamente gratuiti.
Si annoverano tra interventi edilizi minori:
- opere di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo.
- opere di eliminazione delle barriere architettoniche in edifici esistenti.
- recinzioni, muri di cinta e cancellate.
- opere interne di singole unità immobiliari che non comportino modifiche alla sagoma e che non
pregiudichino la stabilità dell’immobile.
- revisione o installazione di impianti al servizio dell’edificio.
- varianti alle concessioni edilizie già rilasciate.
- parcheggi di pertinenza nel sottosuolo del lotto.
- ristrutturazioni edilizie.
- interventi sottoposti a concessione, se disciplinati da piani attuativi.
- i sopralzi, le addizioni, gli ampliamenti e le nuove edificazioni.
Procedimento:
La denuncia deve essere presentata 20 giorni prima dell’inizio dei lavori e deve essere
accompagnata da una dettagliata relazione a firma di un progettista abilitato. Il Comune dove non
riscontri la non conformità del agli strumenti urbanistici, emette un ordine di motivato di non
effettuare le previste trasformazioni, tutto ciò deve essere esercitato entro 20 giorni dalla
presentazione della denuncia. Trascorso tale termine, i poteri del Comune si consumano. A lavori
ultimati, il progettista deve emettere il certificato di conformità al progetto, assumendo la qualifica
di persona esercitante un servizio di pubblica necessità. La manutenzione ordinaria nono è
soggetta a nessun provvedimento di concessione o autorizzativi.
TESTO UNICO:
Contiene norme primarie, e norme primarie delegificate. Nella prima parte contiene e coordina le
norme sulle concessioni edilizie, norme in tema di abitabilità e agibilità, mentre nella seconda
parte riunisce e coordina le norme tecniche sull’attività edilizia. Inoltre il testo unico ha ridotto a 2
titoli abitativi: concessione edilizia e denuncia di inizio attività. Il Tu esprime la competenza
comunale se rendere gratuita o meno la denuncia di inizio attività. E’ da sottolineare
l’eliminazione dell’obbligatorietà del parere della Commissione edilizia e l’autocertificazione , in
sostituzione del parere dell’Azienda Sanitaria locale. N innovazione è lo sportello unico
dell’edilizia per semplificare il procedimento, con i dubbi che però risulti solo come un ufficio
relazioni con i cittadini, non rendendo positivi i termini di semplificazione del rapporti burocratici.
Profilo organizzativo:
C’è una varietà e disomogeneità delle realtà locali suggeriscono che sia rimessa all’autonomia
normativa del Comune, singolarmente o in forma associata, la puntuale definizione dell’assetto
organizzativo.
ABUSIVISMO EDILIZIO
IL FENOMENO DELL’ABUSIVISMO:
E’ un fenomeno illegale, consiste nella costruzione di edifici e manufatti architettonici in mancanza
o in difformità dalla concessione edilizia. Le sanzioni previste per gli abusi sono di 3 tipi:
- sanzioni penali.
- sanzioni civili.
- sanzioni amministrative.
Sanzioni Civili: la legge contempla alcune ipotesi di nullità degli atti di disposizione di immobili
abusivi. In base alla legge sul condono, sono nulli e non possono essere stipulati tutti gli atti tra
vivi, sia in forma pubblica sia in forma privata, che abbiano a oggetto il trasferimento, la
costruzione o lo scioglimento della comunione di qualsiasi diritto reale su edifici. Il risarcimento
del danno esprime che tutti i soggetti lesi possono presentarsi dinanzi ad un giudice civile per
ricevere il risarcimento del danno.
Sanzioni amministrative: vanno da quelle pecuniarie, per le ipotesi di minor gravità, alla
demolizione coattiva per gli abusi più gravi.
Sanzioni pecuniarie:
- per le costruzioni in difformità parziale dalla concessione edilizia: la sanzione è pari al doppio
del costo di costruzione o al doppio del valore venale della costruzione.
- per le costruzioni su concessione annullata: la sanzione è pari al valore venale delle opere
eseguite.
- per la ristrutturazione in mancanza di concessione: la sanzione è pari al doppio dell’incremento
di valore dell’immobile.
- per costruzioni soggette a d.i.a., ma eseguite in sua mancanza o in difformità da quanto
dichiarato dalla denuncia, o in difformità dagli strumenti urbanistici, la sanzione è pari al doppio
dell’aumento del valore venale dell’immobile.
Demolizione e confisca: è prevista per casi di:
costruzioni in difformità totale e per assenza di concessione edilizia: la demolizione è ordinata dal
sindaco e se il responsabile non la segue, ripristinando lo stato dei luoghi entro 90 giorni, viene
confiscata e acquisita gratuitamente al patrimonio del Comune. Di costruzioni in difformità
parziale dalla concessione edilizia, quando è possibile la demolizione della parte abusiva senza
pregiudizio per la parte realizzata in conformità.
Se la costruzione realizzata in mancanza di concessione risulta comunque conforme agli strumenti
urbanistici, il responsabile può richiedere entro 90 giorni la concessione in sanatoria, pagando un
contributo pari al doppio rispetto a quello normalmente dovuto.
La sospensione dei lavori è invece disposta in caso di lottizzazioni abusive.
Tutti i soggetti passivi della sanzione, sono obbligati in solido al pagamento delle sanzioni
pecuniarie amministrative e delle spese. Per i direttori dei lavori rispondono solo della conformità
dell’opera e vanno incontro a sanzioni disciplinari. La vigilanza e il controllo sull’attività spetta al
sindaco, che la esercita mediante funzionari e agenti comunali, e con ogni altro mezzo idoneo.
Di fronte ad un abuso edilizio, qualsiasi esso sia, il sindaco deve immediatamente ordinare la
sospensione dei lavori, salvo revoca , l’ordine resta efficace per 60 giorni, termine entro il quale
devono essere adottati i provvedimenti sanzionatori definitivi.
CONDONO EDILIZIO:
La stessa legge sul condono, oltre alle sanzioni, ha previsto un condono per le opere abusive già
costruite. Un secondo condono è stto previsto dalla legge 324/1994, che ha prorogato il termine
previsto dalla legge sul condono fino al 31 dicembre 1993. Sono quindi soggette a condono tutte le
opere abusivamente realizzate entro tale nuovo termine. Per opere realizzate si intendono le
costruzioni che sono state ultimate a rustico entro il 31/12/93, ossia ultimate con il completamento
della struttura portante, dei muri esterni e della copertura. La concessione edilizia in sanatoria
sana l’abuso edilizio commesso, trasformando l’attività abusiva in attività lecita sotto il profilo si
amministrativo. Sotto il profilo civile rende lecite le alienazioni degli immobili abusivi. Sono
sanabili le nuove costruzioni non superiori a 750 metri cubi, gli ampliamenti non superiori al 30%
o non superiori a 750 metri cubi di edifici preesistenti, le opere funzionali alla conduzione dei fondi
rustici nei Comuni montani, le opere necessarie per abbattimento delle barriere architettoniche, le
opere delle comunità terapeutiche, le opere sotterranee di riconosciuto valore artistico, anche
superiori a 750 metri cubi. Non sono invece sanabili in senso assoluto le opere eseguite in
violazione di un vincolo di inedificabilità assoluta. Per ottenere la concessione in sanatoria gli
interessati devono rivolgere apposita istanza al Comune e versare l’oblazione, ossia una somma di
denaro commisurata alle varie tipologie di abuso e un anticipo sui contributi di concessione. Sono
ammesse riduzioni dell’obligazione per le opere abusive eseguite su edifici adibiti ad abitazione del
possessore e dei suoi familiari. Successivamente il Comune rilascia la concessione edilizia in
sanatoria.
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
E’ di 2 tipi:
In senso soggettivo: cioè che si occupa del bisogno del cittadino e i soggetti sono: Stato ed enti
Pubblici che a loro volta possono essere territoriali (reg. prov. com.) e non
territoriali (inail imps).
In senso oggettivo: cioè che si occupa del bisogno pubblico sotto forma di atti e decisioni.
- Attività autoritativa: io soggetto devo fare quello che la P.A. mi dice di fare (demolizione abuso).
- Attività non autoritativa: vengo posto sullo stesso piano della P.A., la quale si comporta come un
privato (affitto del mio palazzo da parte del Comune).
- la Discrezionalità: è il modo in cui agire,la P.A. sceglie una delle strade diverse possibili, può
essere amministrativa cioè che la P.A. decide quale atto x raggiungere l’obbiettivo, oppure tecnica
cioè il modo che viene scelto x raggiungere l’obbiettivo secondo criteri tecnici.
Principio del buon andamento: buona amministrazione, la P.A. deve garantire un risultato, il
migliore, utilizzando nel miglior modo le risorse a disposizione.
- Economicità: è la capacità della P.A. nell’ utilizzare le sue risorse nel miglior modo possibile
senza risparmiare.
- Efficienza: è la capacità della P.A. nel raggiungere i propri obbiettivi nel miglior modo.
- Speditezza: è la capacità della P.A. nell’utilizzo del tempo in rapporto all’obbiettivo sfruttando al
massimo il tempo.
- Semplicità: la P.A. deve trovare la strada più immediata per raggiungere l’obbiettivo.
- Adeguatezza: la P.A. deve munirsi degli strumenti più idonei per raggiungere gli obbiettivi.
Principio dell’imparzialità:
- Imparzialità semplice: cioè svolgere il proprio lavoro oggettivamente, senza farsi condizionare da
elementi soggettivi.
- atti autoritativi: la P.A. sta sopra di me e quindi esercita un potere su di me (azioni di vigili).
- atti non autoritativi: la P.A. si comporta come un soggetto (affitto negato del mio locale nei
confronti della P.A.), si dicono anche meri atti cioè che sono semplici atti.
- atti vincolanti: tramite la n.g. la P.A. deve emanare emanare x forza quegli atti, non può opporsi.
- atti discrezionali: la P.A. può fare delle scelte perché la n.g. lo permette, amministratività cioè la
scelta della direzione da parte della P.A., tecnica cioè il modo migliore di valutazione di interessi
contrapposti.
- Atti volontà collettiva: il punto di incontro tra due organi diversi cioè vogliono la stessa cosa.
- Atti autorizzazione: io ho un diritto soggettivo ma non posso esercitarlo ma devo rivolgermi alla
P.A. affinché verifichi se ho i requisiti adatti x esercitarlo.
Esonero o Dispensa: tutti devono tenere un determinato comportamento, io chiedo alla P.A. di
mantenere il mio comportamento e se la P.A. è d’accordo mi Esonera.
Incentivi e Sovvenzioni: vorrei svolgere una determinata attività e chiedo alla P.A. un aiuto
monetario, se ci sono le determinate condizioni io riceverò incentivi o sovvenzioni.
Nullaosta: io voglio far qualcosa, ma c’è un ostacolo che me lo impedisce allora chiedo alla P.A.
di poter svolgere quello che voglio fare, verificherà se c’è un ostacolo e se c’è concede il nullaosta.
- Atti che limitano la sfera giuridica del destinatario: impediscono di trarre vantaggio e impongono
di seguire una decisione. Si dividono in:
Esclusione: io godo di un determinato servizio pubblico grazie alla P.A. oppure godo di un
determinato Stato Giuridico e la P.A. mi esclude tutto questo.
Sanzione: Amministrativa quando io devo tenere un comportamento che però non ho tenuto e
quindi vado incontro a sanzioni amministrative (infrazione codice stradale), poi c’è la Sanzione
Amministrativa Disciplinare che interessa solo dipendenti pubblici.
Espropriazione per pubblico interesse: la P.A. mi sottrae la mia proprietà, il diritto di proprietà e
in compenso ricevo un indennizzo monetario che mi risarcisce (in parte) del danno che ho subito
rappresentato dalla sottrazione di un mio diritto di proprietà riguardante solo beni immobili.
Requisizione per pubblico interesse: siamo in un caso in cui dobbiamo soddisfare con
immediatezza e prontezza un interesse pubblico, riguarda sia il ben mobile che quello immobile. In
questo caso non viene tolta la proprietà ma, temporaneamente, il godimento. Il periodo dell’uso
(indeterminato) verrà pagato con un indennizzo che mi risarcirà dalla sottrazione del diritto di
godimento.
Le fasi del procedimento che porta il rilascio della “Concessione Edilizia” sono:
- Istruttoria: raccogliere elementi che permettano di decidere il rilascio.
- Decisione: emanazione o meno del provvedimento amministrativo.
- Semplificazione del procedimento: rendere il più lineare, meno complicato possibile questo
procedimento che la P.A. fa x tutelare un pubblico interesse.
- Fondamentale garanzia a tutela del cittadino: il cittadino diventa destinatario e parte attiva della
P.A., mediante il diritto di accesso che nacque con la legge 241. Così la P.A. deve informare il
cittadino che c’è qualcosa che lo potrebbe riguardare (es. espropio). Il cittadino può così visionare
in Comune il progetto che potrebbe coinvolgerlo mediante un espropio della sua proprietà.
- Presentazione di memoria: è uno scritto nella quale il cittadino espone il suo parere sul progetto
della P.A..
VIZIO
-Incompetenza: ogni soggetto deve fare quello che la n.g. dice di fare,se non si fa vi è incompetenza
Competenza per materia: atto che ha efficacia su determinate materie
Competenza per territorio: atto che ha efficacia in una determinata zona
Competenza per grado: emanazione di atti che spettano ad un determinato organo,
di conseguenza non possono essere emanati da altri organi.
-Violazione di legge: cioè vizi che violano il: Procedimento (la P.A. non informa il cittadino)
Contenuto (nell’atto non c’è scritta l’ora o la firma)
-Eccesso di potere: la P.A. esercita un suo potere ma non per il pubblico interesse e ci sono vari
casi:
Sviamento di potere: la P.A. emana un atto amministrativo che persegue un fine (interesse) che non
è di pubblico interesse.
Contraddittorietà dei provvedimenti: quando la P.A. emana due atti incompatibili fra di loro
Contraddittorietà tra spiegazione e dispositivo: quando la P.A. emana un atto amministrativo che
rispetta la n.g., cioè quando l’atto ha una
spiegazione e una decisione (dispositivo), ma queste
2 cose si contraddicono tra loro.
Travisamento dei fatti: quando i fatti (motivazione), x un atto amministrativo, vengono alterati.
Disposità del trattamento: quando 2 situazioni identiche vengono trattate in modo diverso, o
viceversa.
VIZIO DI MERITO
L’atto viene emanato ed è legittimo ma non risponde all’opportunità o alla convenienza
amministrativa (es. sostituzione di computer in ufficio comunale con stessi computer già presenti).
ATTO INVALIDO
1°osservazione: la P.A. non si accorge che l’atto è invalido, allora io cittadino faccio ricorso
chiedendo che la P.A. ponga rimedio. Il ricorso può essere:
Amministrativo: chiedo alla P.A. un ricorso ORDINARIO se mi rivolgo a alla P.A. non mi
posso rivolgere a giudici.
- In opposizione: chiedo allo stesso
organo che ha emanato l’atto di porvi
rimedio.
- Gerarchico: chiedo all’organo
superiore dell’organo che ha fatto
l’atto di porvi rimedio.
STRAORDINARIO anche in questo caso non posso
rivolgermi ad un altro giudice e
anzi prima che il presidente decida
deve chiedere il parere del Cons. di
Stato. Va presentato solo al pres.
della rep. e si può fare solo in base
ad una n.g.
Giurisdizionali: chiedo al giudice che può essere ORDINARIO può decidere la reintegrazione del
diritto che mi era stato tolto o il
risarcimento in denaro di danni
subiti.
AMMINISTRATIVO si occupa di P.A., sono i TAR (trib. Amm. Region.) e in
2° grado mi rivolgo al Cons. di Stato.
Art.114
La legge di revisione costituzionale n° 3 pubblicata il 18 ottobre 2001 sottoposta a referendum
popolare e poi promulgata ha posto dei PRINCIPI:
- Stabilisce l’ordinamento repubblicano, cioè stabilisce che il nostro stato adotti l’ordinamento
repubblicano dove tutti gli enti sono uguali sul piano dell’importanza.
- Principio di sussidiarietà: il Comune è l’ente centrale sul punto di vista amministrativo cioè deve
soddisfare l’esigenza del cittadino, se il Comune non è in grado si occupa la Regione o lo Stato.
Sono enti autonomi i Comuni, le Province, la città metropolitana e le Regioni. Tutti hanno un
proprio statuto.
Ente regione: nasce con la nascita della repubblica. 15 regioni a statuto ordinario, con
organizzazioni molto simili tra loro. 5 regioni a statuto speciale (valle d’aosta, trentino, Friuli,
sardegna e Sicilia) che hanno organizzazione molto differente dalle altre e anche tra loro.
Art.121
- Consiglio regionale: eletto dal cittadino della regione ogni 5 anni a suffragio universale, ha tra i
30 e gli 80 membri (decide il numero lo stato della regione), è l’organo legislativo. Può essere
sciolto anticipatamente in caso ponesse in pericolo l’unità dello Stato o per atti che violano la
Costituzione, il pres con un DPR scioglierebbe il consiglio. I consigli nono posso essere perseguiti
x il loro voto o per le loro manifestazioni.
- Giunta: è l’organo esecutivo ed composta da PRESIDENTE e ASSESSORI (scelti dal pres.) il loro
numero è deciso dallo statuto e ognuno di loro si occupa di uno specifico settore, la giunta ha il
potere di presentare disegni di legge.
- Presidente: direttamente eletto dal popolo, è pres. della regione e della giunta, ha forti poteri:
funzione politica cioè dell’attività amministrativa della Regione. (si avvicina alle funzioni del capo
del governo).
Funzione istituzionale gestionale: la legge regionale viene promulgata da lui, emana regolamento
regionali. (simile al Presidente della Repubblica).
Lo stato sta perdendo tutte le sue funzioni a scapito della Regione e del Comune, i quali assumono
sempre più importanza:
Stato Regione
f. legislativa f. legislativa
f. giurisdizionale f. esecutiva
f. esecutiva
REGIONE
funzione legislativa:
- iniziativa presentazione progetti di leggi regionali e se lo statuto lo permette l’azione può essere
fatta da qualsiasi cittadino e consigliere.
- Consiglio Regionale (monocamerale), il progetto passa alla Commissione Referente, poi all’Aula
(discussione), votazione e se il consiglio approva, allora la legge viene promulgata dal Presidente
della Regione. Viene pubblicata sul Bollettino Regionale ed entra in atto subito oppure quando lo
specifica la legge.
Art.117
Art. 118
PROVINCIA
COMUNE
Si deve occupare di tutto ciò che riguarda il bisogno del cittadino, cioè AI FINI GENERALI esclusi
quelli dello Stato e Regione.
Sia Province che Comuni si basano su uno STATUTO (regola l’ente), il quale conitene:
- Organizzazione e il funzionamento degli uffici e degli organi
- Prevedono degli strumenti di partecipazione del cittadino, cioè la partecipazione del cittadino
alla vita del Comune o Provincia, mediante petizioni o referendum.
STATUTI COMUNALI ( nei grandi comuni ), prevedono il decentramento comunale, cioè creare
all’interno del Comune altri enti con poteri decisionali. Per es. a Genova quegli enti sono i
Municipi.
Organi:
- Consiglio ( entrambi gli enti ): eletto 1 volta ogni 5 anni a suffragio universale, composto da un
numero di consiglieri stabilito dallo statuto. Organizzato come il Consiglio Regionale, ma non ha
funzioni legislative, ma di INDIRIZZO, cioè individua i fini da raggiungere e di CONTROLLO
POLITICO sulla Giunta, cioè controlla che gli obbiettivi vengano raggiunti. Il Consiglio è
l’organo che adotta gli statuti. E’ l’organo che approva i regolamenti.
- Giunta: composta da assessori il cui numero è deciso dallo Statuto, non vengono eletti dal popolo
ma dal Sindaco o dal Pres. della Provincia. La Giunta è l’organo esecutivo che raggiunge gli
obbiettivi. L’assessore ha 2 funzioni: Gestione Amministrativa dell’ Ente ( deve far si che l’ente
funzioni nel miglior modo possibile ), Attuazione dell’ Indirizzo ( è una funzione esecutiva ).
- Presidente ( provincia), Sindaco ( comuni ): organo monocratico come il Cons. è eletto 1 volta
ogni 5 anni a suffragio universale, il Pres. o Sindaco nominano gli assessori. Le loro funzioni sono:
A capo dell’ente, A capo della Giunta ( individuano gli assessori, li nominano, li sostituiscono,
convocano la Giunta e presiedono la seduta ). Il Sindaco è anche organo dello Stato appena viene
eletto. La funzione di anagrafe viene esercitata dal Sindaco. Dove non esistono centrali di polizia o
asl si occupa il sindaco della sicurezza e dell’igiene.
FUNZIONE LEGISLATIVA: ripartita tra Stato e Regione ( centralità della regione ), il diritto lo
crea la Regione ( funzione assolutiva e funzione concorrente ).