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Urbino
MARTEDÌ 29 MARZO 2011 ••

UNIVERSITA’ DIALOGHI SULL’UTOPIA OGGI A MAGISTERO

ALLE ORE 15 al Nuovo Magistero in via Saffi, 15, tornano i Dialoghi
dell’Utopia sul tema “Utopia e Tecnologia” con Marino Sinibaldi
direttore di Radio Rai3, Mario Tedeschini Lalli de L’Espresso, Giovanni
Boccia Artieri (Università di Urbino). L’incontro è organizzato dal
LaRiCa, il Laboratorio di Ricerca di Comunicazione Avanzata del
Dipartimento di Scienze della Comunicazione. Linguaggi, Media,
Spettacolo, diretto dalla professoressa Lella Mazzoli. Tema centrale
dell’incontro è l’utopia tecnologica.

UNA GIORNATA intera per capi-
re come le aziende costruiscono la loro
comunicazione alla luce dei cambia-
menti dettati dalle “social tecnologies”
e dal web: “Branding 2.0. Brand re-
putation e digital strategy nell’era del-
le social technologies” da questa matti-
na alle 9 alla facoltà di Sociologia in
via Saffi 15, organizzato da Image
Comunicazione e tecnologia: ecco come ragionano le aziende web e marketing territoriale. Laura
Minestroni (La Sapienza Roma) par-
Lab, Centro di Ricerca del Diparti- logies, dei cambiamenti dei consuma- si soffermerà sulla comunicazione di lerà della comunicazione integrata,
mento di Scienze della Comunicazio- tori e delle modalità di vendita attuate moda online, Luca Conti (web Emanuela Ciuffoli ed Erika D’Ami-
co (Ateneo Urbino) del consumo lega-
ne e della Facoltà di Sociologia di Ur- anche per cellulari. Dopo i saluti del analyst freelance journalist) sul futuro to alla brand reputation. Claudio Ton-
bino, in collaborazione con Websolu- Rettore e l’introduzione del preside del- delle imprese visto dai Social ti e Raffaella Mariotti di Websolute
te, si occuperà dell’azione strategica la facoltà Bernardo Valli, Emanuela network, Mario Savini (Univ. Mace- parleranno di Web Strategy.
sul web e delle cosiddette social techno- Mora (Università Cattolica Milano) rata) sull’abbinamento tra creatività, l. o.

UNIVERSITA’ PIU’ SOLDI PER L’ATTIVITA’ DIDATTICA. DECISIONE VOTATA DAL CDA

Ricercatori, l’accordo è fatto:

torna l’armonia grazie al dialogo
IL PROSSIMO 6 aprile la Com-
missione Statuto si riunirà e co-
mincerà a lavorare per redigere il
nuovo Statuto dell’Ateneo: nono-
stante le recriminazioni recenti di
una parte di ricercatori ed ancor
prima dell’Assemblea permanen-
te che voleva farne parte, la Com-
missione è composta dal Rettore
Pivato come presidente, dal presi-
dente del consiglio degli studenti
Paternò, del rappresentante degli
studenti in Cda Vecchietti, dai
professori ordinari Flavio Vetra-
no di Fisica Sperimentale, Gior-
gio Calcagnini di Economia Poli-
tica, Nicola Panichi di Storia del-
la Filosofia, dagli associati France-
sca Cesaroni di Economia azien-
COMMISSIONE STATUTO
Il gruppo di lavoro è pronto
e la prima riunione è fissata
al prossimo 6 aprile
dale e Vincenzo Fano di Logica e
filosofia della Scienza, dai ricerca-
tori Giovanni Piccoli di Biochimi-
ca e Raffaella Sarti di Storia Mo-
derna, dai dipendenti tecnici am-
ministrativi Daniela Garulli e Do-
menico Campogiani, dai docenti
di diritto Luigi Mari, Antonio
Cantaro e Piera Campanella.
ALTRO DATO di fatto è che la
Commissione dovrà studiare e
proporre il testo dello Statuto,
con la composizione della nuova
Governance, dei nuovi organi di
Governo vale a dire i nuovi Cda e
Senato Accademico, elaborazione
che sarà sottoposta all’approvazio-
ne di Cda e Senato. Uno dei nodi
cruciali riguarda l’elezione del
Rettore le cui norme dovrebbero
prevedere una diversa modalità e
che non vedrà la possibilità di rie-
lezione del Rettore Stefano Piva-
to: la Legge Gelmini, infatti, ha
sancito un solo mandato di sei an-
ni per ogni rettore italiano e Piva-
to, eletto nel 2009, con il vecchio
RETTORATO
Sopra, la sede centrale
dell’Università. In alto, il Rettore
Statuto dell’Ateneo resterebbe in-
carica fino al 2012, ma avendo
una proroga in virtù delle norme
transitorie, governerà fino al 2014
(invece del 2015 se fosse stata pos-
sibile una seconda elezione). I ri-
cercatori dell’Ateneo, in un perio-
do delicato di accordi da stringere
su vari fronti, vorrebbero ottene-
re un giusto peso nel voto del Ret-
tore e contano di ragionare su va-
rie proposte che saranno in discus-
sione proprio in sede di Commis-
sione Statuto; mirano anche al ri-
conoscimento della rappresentan-
za, del ruolo e della responsabilità
della loro categoria, volendo ad
esempio anche poter ricoprire in-
carichi nei dipartimenti e nelle fa-
coltà che ora sono riservati ad as-
sociati e ordinari, ma che i ricerca-
toti, di fatto, svolgono comunque.
«SIAMO in un momento in cui
si concludono importanti trattati-
ve con l’Ateneo e credo che ci si
dovrebbe concentrare su questi
aspetti e non su altri marginali —
spiega Marco Cioppi, rappresen-
tante dei ricercatori nel Cda —:
siamo arrivati, ad esempio, con
grande soddisfazione a una con-
quista fondamentale per noi, il ri-
conoscimento dall’Ateneo dell’at-
tività didattica che svolgiamo, un
accordo, firmato da tutte le facol-
tà, sul quale era favorevole la stra-
grande maggioranza dei ricercato-
ri». L’accordo votato dal Cda pre-
vede un numero massimo di 16
Cfu Crediti formativi universitari
assegnabili ad ogni ricercatore a
tempo indeterminato e il ricono-
scimento di un importo a favore
degli stessi pari a 400 euro, cui si
aggiungono i contributi di compe-
tenza dell’Ateneo, per ogni Cfu:
se un corso tenuto da un ricercato-
re ha 3 Cfu, ad esempio, questo
verrà pagato con 1.200 euro più i
contributi dell’Università, ma fi-
no al massimo di 16 Cfu per far sì
che i ricercatori continuino nella
loro principale attività ovvero la
ricerca.
LA REMUNERAZIONE della
didattica dei ricercatori è stabilita
dalla Legge Gelmini: per l’Uni-
versità di Urbino, la spesa, calcola-
ta tenendo conto dei Cfu ricoperti
negli ultimi due anni accademici,
della riduzione dei corsi operata,
della limitazione, sarà di circa 1,1
milioni di euro, coperta recupe-
rando le spese di gestione delle fa-
coltà, con somme già destinate
all’attività didattica, con la razio-
nalizzazione dell’offerta didatti-
ca, cui va aggiunta una spesa di
400mila euro. Per l’Ateneo un sa-
crificio importante, superiore in
proporzione a quello di universi-
tà più grandi come Bologna, detta-
to dalla volontà di riconoscere l’at-
tività finora svolta dai ricercatori
e considerando che i nuovi con-
corsi da associato o ordinario non
vengono banditi da anni.
«PER LA MAGGIOR parte dei
ricercatori, questo risultato dimo-
stra che con il dialogo e la collabo-
razione con gli organi istituzional-
mente riconosciuti come il Cda, e
trattando le richieste nelle sedi op-
portune come la Commissione
Statuto, possiamo raggiungere ri-
sultati fondamentali», conclude
Cioppi.
l. o.
OPERAZIONE DEI CARABINIERI
Perquisita azienda
per inchiesta a Foggia
PER UNA GARA D’APPALTO indetta dal’Asl di Foggia, la se-
de della ditta Effe Multy utility di Urbino in via Guidobaldo da
Montefeltro, è stata perquisita ieri mattina dai carabinieri del
Nas di Foggia. Il sospetto è che l’azienda urbinate, facente capo
a Stefano Frongia, nota per esser stata l’anno scorso uno spon-
sor importante della Festa del Duca e ora in liquidazione, abbia
partecipato a questa gara d’appalto in Puglia per la fornitura di
strumentazione medica del valore di 208mila euro, solo per fare
«numero» in modo da garantire una parvenza di regolarità ad
una gara che regolare non era. Vinse un’azienda foggiana che
secondo gli inquirenti sarebbe collegata comunque a quella di
Urbino. Quattro persone sono state arrestate per corruzione e
turbativa d’asta. Gli strumenti chirurgici
erano destinati alle sale operatorie degli
ospedali di Manfredonia, Cerignola, San
Severo e Lucera ma l’inchiesta nasce dal
fatto che nessun chirurgo li aveva richie-
sti. La gara d’appalto era stata svolta in as-
senza dunque del requisito dell’urgenza.
NON C’ERA, in definitiva, una reale im-
pellenza della fornitura di quello strumen-
tario nei reparti, che se lo sono visti perve-
nire a sorpresa e lo hanno lasciato inutiliz-
zato per più di un anno dalla consegna.
Dalle indagini ed i riscontri sono risultati
sostanzialmente inesistenti i presupposti
che hanno dato luogo alla gara, ossia «l’urgenza al fine di evitare
ogni interruzione delle prestazioni sanitarie, sia territoriali che
ambulatoriali» e la successiva richiesta formale al sub commis-
sario della ex Asl Foggia 3. Un’esigenza che era stata posta falsa-
mente a base della delibera del commissario straordinario. Il
danno alla Asl per l’esborso ammonta a 208.080 euro (tanto infat-
ti è costata la strumentazione) con il connesso ingiusto profitto
della ditta che nel settembre 2010 si è aggiudicata e cioè la Css
(Centro servizi società) di Foggia. Dall’esame degli atti sono ri-
sultate come partecipanti alla gara sette ditte, ma poi ne sono
rimaste tre che farebbero capo alla stessa persona. In sostanza,
la Css era una società fittizia, destinata ad esistere solo sulla car-
ta, creata solo per produrre quella falsa generazione di ditte in
apparente concorrenza fra loro nell’ambito della gara in esame.
Le accuse sono: corruzione, turbativa d’asta e falso. In carcere
sono finiti Vincenzo Nuzziello, titolare delle ditte «Medical
shuttle spa», «Genko Italia spa», socio della ditta «For medical
sas»; Nazario Di Stefano, impiegato dell’Asl 1 di San Severo, ai
domiciliari invece Raffaele Granatiero, ragioniere dell’Asl di
Foggia e Giovanni Bruno, imprenditore.