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Diritto privato
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I diritti della personalità Il contratto e l’atto unilaterale come negozi Il danno da prodotti
I beni I requisiti del contratto: l’accordo delle parti Altri atti o fatti fonte di obbligazione
La proprietà e gli altri diritti reali I limiti all’autonomia contrattuale La responsabilità patrimoniale
La classificazione dei beni I requisiti del contratto: la causa Il pegno
Proprietà pubblica e privata I requisiti del contratto: l’oggetto Ipoteca
Azioni a difesa della proprietà I requisiti del contratto: la forma La fideiussione
IL POSSESSO La trascrizione del contratto Il concorso dei creditori/cause di prelazione
Diritti del possessore nella rest.al proprietario Il contratto preliminare I mezzi di conservazione delle gar. Patrim.li
LE AZIONI POSSESSORIE NULLITÀ DEL CONTRATTO Altri mezzi di tutela del credito
Le azioni di nunciazione Il contratto illecito La cessione dei crediti
Acquisto a titolo originario e derivativo L’incapacità a contrattare La delegazione, l’accollo, l’espromissione
Occupazione e invenzione L’errore motivo/errore ostativo La cessione del contratto
Accessione/unione/commistione/specificazione Il dolo, la violenza morale Il pagamento con surrogazione
POSSESSO VALE TITOLO Conseguenze di nullità e annullabilità La vendita
USUCAPIONE invalidità e inefficacia del contratto La locazione
Concetto di diritto reale su cosa altrui Il termine e la condizione del contratto I cont. di produzione di beni/esecuz. servizi
Il diritto di superficie La simulazione del contratto Compimento o la promozione di affari
L’usufrutto, l’uso e l’abitazione Il contratto fiduciario e il contratto indiretto I contratti di prestito
L’enfiteusi Professionista e consumatore Le associazioni
Le servitu’ prediali IL CONTRATTO IN NOME ALTRUI Le fondazioni e i comitati
Gli oneri reali Rappresentanza e ambasceria Le società
La comunione in generale Mandato con e senza rappresentanza Le successioni a causa di morte
Il condominio negli edifici gli effetti del contratto fra le parti Il testamento
L’OBBLIGAZIONE Effetti obbligatori e con effetti reali L’istituzione di erede e i legati
I diritti patrimoniali Gli effetti del contratto rispetto ai terzi La condizione, l’onere
IL RAPPORTO OBBLIGATORIO La risoluzione del contratto Le sostituzioni e l’accrescimento
Pluralità di soggetti o di oggetti Risoluzione per inadempimento Invalidità del testamento
Fonti delle obbligazioni Impossibilità sopravvenuta/eccessiva oner. La donazione e le altre liberalità fra vivi
L’adempimento delle obbligazioni La rescissione del contratto La pubblicità dei fatti giuridici in genere
Le obbligazioni pecuniarie La buona fede contrattuale La trascrizione immobiliare
Inadempimento della obbligazione IL FATTO ILLECITO La trascrizione mobiliare
Mora del debitore / creditore La responsabilità indiretta L’onere della prova
Estinzione per cause diverse dall’adempimento Responsabilità oggettiva LA PRESCRIZIONE
Il contratto e l’autonomia contrattuale IL RISARCIMENTO DEL DANNO LA DECADENZA
SCHEMI VARI
Nozione: sono i diritti che dicono trovati dal diritto oggettivo. Sono i diritti dell’uomo, detti anche della
persona umana, cioè della personalità. Sono il diritto alla vita, all’integrità fisica, alla salute, al nome,
alla riservatezza,ecc.
Sono stati identificati dalla Magna Charta, il Bill of Rights, al Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del
cittadino francese del 1789:
Godono di protezione costituzionale, penale e civile
Sono assoluti, indisponibili, imprescrittibili
I nuovi diritti della personalità costituiscono una serie aperta in continua espansione:
diritto all’identità personale (immagine non travisata)
diritto alla riservatezza, inteso come :
1. non divulgazione delle vita privata
2. non divulgazione dei dati personali (l. 675/96), che comporta il “diritto all’oblio”. (habeas
data, garante, dati sensibili)
I BENI – 103
Sono beni le cose atte a soddisfare i bisogni umani mentre non sono beni le cose dalle quali l’uomo non
può trarre utilità.
Si dicono beni in senso giuridico le cose suscettibili di valutazione economica.
Universalità di mobili: più cose mobili formano una universalità di mobili se appartengono ad un
medesimo proprietario ed hanno una destinazione unitaria (i quadri di una biblioteca es.)
Pertinenze: sono le cose mobili o immobili destinati durevolmente al servizio o ornamento di un’altra
cosa, mobile o immobile. L’acquirente di buona fede di cosa principale da non proprietario (delle
pertinenze) acquista anche le pertinenze
Cose fungibili: beni di genere
Cose infungibili: beni di specie
Beni del patrimonio indisponibile dello Stato (fuori commercio): le foreste, le miniere, gli immobili
destinati a uffici pubblici, le caserma, gli aerei militari
Funzione sociale della proprietà privata: sono i limiti che la legge pone sul proprietario per assicurare la
destinazione sociale
Le azioni a difesa della proprietà e la proprietà non si prescrivono poiché la legge esige che ogni bene
abbia un proprietario
N.B. l’opposto dell’azione negatoria è l’azione confessoria che compete al titolare di diritti reali su cosa
altrui contro chiunque ne contesti l’esercizio
IL POSSESSO - 135
Il possesso, ai sensi dell’art. 1140 c.c. una situazione di fatto che si manifesta in un’attività
corrispondente all’esercizio del diritto di proprietà. La differenza fra proprietà, prevista dall’art. 832 del
c.c. e il possesso, ex art. 1140 c.c. è quella che c’è fra l’essere proprietari ed il comportarsi come
proprietari
Possesso minore: è pieno se corrisponde al diritto di proprietà, minore se corrispondente al contenuto di
altri diritti reali minori
Detenzione: consiste nell’avere la materiale disponibilità (corpus possessionis distinto dall’animus
possidendi) per un titolo (locazione)
Presunzione: chi è detentore, si presume sia possesso
Interversione del possesso: il mutamento della detenzione in possesso ad opera del terzo o opposizione
intervenuta
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Al possesso è riconosciuta protezione giurisdizionale indipendentemente dal fatto che il possessore sia
proprietario e che il bene possa essere oggetto di proprietà privata (anche beni demaniali)
Le azioni a difesa del possesso sono:
Azione di reintegrazione o spoglio, art. 1168: spetta al possessore che sia stato violentemente o
occultamente spossessato di una cosa mobile o immobile. Mira alla restituzione della cosa. E’
esercitatile entro un anno dalla scoperta, anche dal ladro
Azione di manutenzione, art. 1170: che riguarda solo i beni immobili e le universalità di
mobili. Spetta al possessore :
1. molestato nel godimento della cosa o sottoposto a turbative nel possesso
2. che abbia subito uno spoglio non violento o clandestino
− spetta solo se il possesso dura da oltre un anno e non era stato conseguito in maniera
violenta o clandestina oppure quando la violenza è terminata
− mira alla cessazione delle turbative
Sono azioni che spettano al possessore ma anche al proprietario che in tal caso agisce come possessore e
ottiene una protezione più rapida delle azioni petitorie
Fondamento della tutela possessoria: la protezione dell’interesse del possessore è secondario alla
protezione dell’ordine pubblico: se chiunque fosse libero di impossessarsi di ciò che altri possiede senza
esserne (o poter provare di esserne) proprietario, si legittimerebbero spoliazioni a catena
Tali azioni spettano al possessore nei confronti di chiunque, anche il proprietario il quale non può
difendersi eccependo di essere proprietario (divieto di eccezione petitoria nel giudizio possessorio),
sebbene possa poi esercitare azione petitoria di rivendicazione
Tutela della detenzione: chi detenga nel proprio interesse (es. inquilino) può esercitare azione di
reintegrazione (non manutenzione)
Sono azioni che spettano sia al possessore che al proprietario non possessore o al titolare di altro diritto
reali ed hanno la funzione di prevenire un danno che minaccia la cosa. Sono:
la denuncia di nuova opera: è la denuncia all’autorità giudiziaria di una nuova opera da altri
intrapresa della quale si teme derivi un danno alla cosa
Può essere esercitata entro un anno dal suo inizio e prima del suo termine
la denuncia di danno temuto: è la denuncia all’autorità giudiziaria di un danno grave e
imminente che si teme possa derivare alla cosa dall’edificio o da altra cosa altrui (minaccia di
crollo, ecc.)
Queste azioni danno luogo a un giudizio su due fasi:
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La proprietà si può acquistare solo nei modi previsti dalla legge all’art. 922 e sono:
a titolo originario (libera da diritti) determina l’estinzione del diritto di proprietà del precedente
proprietario, dei diritti reali e delle garanzie reali:
1. occupazione
2. invenzione
3. accessione
4. specificazione
5. unione
6. commistione
7. usucapione
a titolo derivativo (gravata da medesimi diritti altrui):
1. contratto
2. successione
Dante causa: chi trasferisce il diritto
Avente causa: chi lo acquista
Occupazione: è il modo con il quale si acquistano la proprietà delle res nullius, le cose mobili che non
appartengono a nessuno, cioè abbandonate (anche la pesca ma non la caccia)
Invenzione: le cose smarrite vanno consegnate al sindaco e se dopo un anno nessuno le ha reclamate,
vengono acquistate per invenzione da chi le ha ritrovate.
Vale anche per il “tesoro”. Se rinvenuto su fondo altrui spetta il 50%
Accessione: nell’accessione, la proprietà della cosa principale fa acquistare anche le cose accessorie. Vi
sono 3 forme:
1. accessione di cosa mobile a cosa immobile: qui si manifesta la preminenza della proprietà
immobiliare. Ogni bene materialmente unito ad essa “accede”, cioè diviene proprietà del
proprietario. Es.: costruzione erroneamente fabbricata sul suolo altrui, “accede” al proprietario
del suolo (o viene demolito se costruito in mala fede)
accessione c.d. invertita: produce l’effetto inverso del caso precedente. Il costruttore in
buona fede, se il proprietario non si oppone entro 3 mesi dall’inizio della costruzione, può
chiedere al giudice di attribuirgli la proprietà. Deve pagare il doppio del valore e risarcire
gli eventuali danni (art. 938)
2. accessione di cosa immobile a cosa immobile: di limitata importanza, è il caso della alluvione
3. accessione di cosa mobile a cosa mobile: avviene quando cose appartenenti a diversi proprietari
vengono unite o mescolate in modo da formare un tutt’uno inseparabile. Il proprietario della cosa
principale diventa proprietario del tutto pagando l’altro. Si tratta dell’unione e della
commistione
IL POSSESSO DI BUONA FEDE DEI BENI MOBILI – POSSESSO VALE TITOLO - 153
La proprietà si può acquistare a titolo originario, mediante il possesso. Per il beni mobili, tramite il
principio del possesso vale titolo. Due ipotesi:
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1. art. 1153, acquisto di cosa mobile da non proprietario (acquisto a non domino). Se c’è titolo
idoneo e buona fede (acquisto istantaneo)
2. alienazione della stessa cosa mobile a più persone: se qualcuno aliena la stessa cosa a più
persone l’acquista chi per prima ha conseguito in buona fede il possesso
Fondamento: sta nella sicurezza che attribuisce al compratore di cosa mobile. Egli sa di avere
comperato bene, a titolo derivativo (contratto) o a titolo originario (possesso vale titolo), comunque ne è
proprietario
Ne resta sacrificato l’interesse del proprietario (es. derubato) destinato a soccombere di fronte
all’interesse collettivo ad una sicura circolazione dei beni mobili
Non si può acquistare così la proprietà delle universalità di mobili e i mobili iscritti in pubblici registri
USUCAPIONE - 156
Usucapione, art. 1158 e seguenti, detto anche prescrizione acquisitiva, è l’acquisizione della proprietà,
a titolo originario, mediante il possesso continuato nel tempo.
Occorre che sia goduto alla luce del sole; se è stato conseguito in modo violento o clandestino, decorre
da quando è cessata la violenza o la clandestinità
Fondamento: è quello di eliminare le situazioni di incertezza che pongono un freno alla circolazione dei
beni
Prova diabolica: è la prova impossibile secondo la quale si dovrebbe dimostra di aver validamente
acquistato a titolo derivativo e che il dante causa a sua volta…. Così sino al primo proprietario.
Non serve ed è sufficiente il possesso che può essere sommato a quello del dante causa
Iura in re aliena, ovvero i diritti reali minori o parziari sul cosa altrui, sono il diritto di superficie,
l’usufrutto, l’uso, l’abitazione, l’enfiteusi e le servitù. Sono diritti reali minori o parziari
Possono perciò coesistere, su una medesima cosa oggetto di proprietà, più diritti reali minori (usufrutto e
servitù, es.) che hanno diritto di seguito opponibile (salvo l’acquisto a titolo originario)
Sono a numero chiuso e suscettibili di possesso
prescrizione: 20 anni
consolidazione: all’estinzione di tali diritti, la proprietà si riespande tornando piena. La
consolidazione dell’usufrutto ne indica il termine
Azione confessoria: mira ad ottenere in giudizio il riconoscimento del proprio diritto su cosa altrui
contro chi ne contesti l’esercizio
E’ il diritto a edificare e mantenere sul suolo altrui, o nel sottosuolo altrui, una propria costruzione
La proprietà superficiaria può essere perpetua o a tempo determinato
Viene largamente usata come strumento di politica urbanistica
Non è consentita per le piantagioni
Il proprietario resta nudo proprietario, conserva la facoltà di disporre della cosa. Non può durare oltre la
vita dell’usufruttuario (morte del 1° titolare) o 30 anni se persona giuridica
Usufrutto legale: tale è quello spettante ai genitori sui beni dei figli
Uso: differisce dall’usufrutto perché l’usuario può servirsene e fare propri i frutti solo per i bisogni suoi
e della sua famiglia
Abitazione: diritto di abitazione una casa, limitatamente ai bisogni del titolare e della sua famiglia
L’ENFITEUSI – 167
E’ un diritto perpetuo o non inferiore a 20 anni, un dominio utile considerato come una forma di
proprietà, avente per oggetto fondi rustici ma anche urbani. Due obblighi:
Migliorare il fondo
Corrispondere al concedente (proprietario) un canone periodico
Affrancazione: l’enfiteuta deve pagare 15 canoni per acquistare la proprietà
Sono un peso imposto sopra un fondo per l’utilità di un altro fondo, appartenente a un diverso
proprietario. Il peso consiste nella limitazione della facoltà di godimento di un immobile, detto fondo
servente, alla quale corrisponde un diritto del proprietario di altro immobile detto fondo dominante.
Classificazione delle servitù:
Servitù positive (sopportare) e negative (non fare)
Servitù continue e discontinue (es. attingere acqua)
Servitù apparenti o non apparenti (non visibili, es. attingere acqua)
Costituzione:
Volontarie (es. per contratto)
Coattive: acquedotto, elettrodotto, passaggio sul fondo intercluso
Vengono costituite con sentenza dell’autorità giudiziaria su domanda dell’interessato, che
stabilisce anche l’indennità dovuta
Si possono usucapire, acquisire tramite la c.d. “destinazione del buona padre di famiglia” (tipica delle
servitù) e sono soggette a prescrizione in 20 anni. Non consistono mai in un fare o in un dare ma in un
non fare o sopportare
Sono le c.d. obbligazioni reali, pesi che gravano su un immobile e che consistono in una prestazione di
fare o dare imposta a vantaggio di chi sia titolare di altro diritto reali sull’immobile. Guardati con
sfavore, costituiscono un numero chiuso
La comunione è la situazione per la quale la proprietà o altro diritto reali spetta in comunione a più
persone. Guardato con sfavore dalla legge, il patto di restare in comunione non può durare più di 10 anni
L’OBBLIGAZIONE - 184
Nella moderna società industriale i diritti reali hanno subito una progressiva perdita di importanza a
vantaggio dei diritti di obbligazione, detti diritti di credito o diritti personali.
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Sono diritti ad una prestazione personale di dare o consegnare, o una prestazione di fare o una
prestazione di non fare
DIRITTI PATRIMONIALI
E’ un rapporto che lega un soggetto ad un altro per l’esecuzione di una data prestazione
soggetto attivo: creditore, devono essere determinati o determinabili
soggetto passivo: debitore, devono essere determinati o determinabili
oggetto dell’obbligazione:
1. prestazione (deve avere carattere patrimoniale)
2. corrispettivo in denaro (anch’essa una prestazione)
La prestazione:
dare o consegnare (il pagamento di una somma di danaro o la consegna di un bene)
fare (obbligazione di mezzi o risultato)
non fare (prestazione negativa, es. non fare concorrenza)
Dovere di correttezza: è una generale obbligazione accessoria che incombe sia sul debitore che sul
creditore
In un rapporto obbligatorio possono esserci più creditori di un medesimo debitore o più debitori di un
medesimo creditore. In tal caso l’obbligazione può essere solidale o parziaria
Solidarietà:
attiva, ciascun creditore di un medesimo debitore può rivolgersi a questo ed esigere l’intera
prestazione
passiva, ciascun debitore del medesimo creditore può essere costretto a eseguire l’intera
prestazione
Azione di regresso: ciascun debitore che abbia adempiuto interamente avrà azione di regresso verso gli
altri debitori per ottenere il rimborso della parte da ciascuno dovuta (e viceversa)
Se uno dei debitori è insolvente, la perdita si ripartisce in parti uguali
Parziarietà:
attiva, ciascuno dei creditori di un medesimo debitore può esigere da questo solo la sua parte
della prestazione
passiva, ciascuno dei debitori può essere costretto a pagare solo la sua parte della prestazione
Le fonti delle obbligazioni sono gli atti o i fatti dai quali l’obbligazione trae origine. Sono indicate
all’art. 1173 c.c. e sono:
il contratto (fonte volontaria)
il fatto illecito (fonte involontaria)
ogni altro atto o fatto idoneo a produrle in conformità dell’ordinamento giuridico (fonti
volontarie)
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E’ l’esatta esecuzione, da parte del debitore, della prestazione che forma oggetto dell’obbligazione. Ad
essa consegue l’estinzione dell’obbligazione e la liberazione del debitore
Criteri di valutazione dell’esattezza:
modalità dell’esecuzione: deve esservi la diligenza del padre di famiglia, dell’uomo medio. Se
riguarda un’attività professionale, con la diligenza media di quei professionisti. Un adempimento
parziale può essere sempre rifiutato
tempo dell’esecuzione: a richiesta del creditore o, se fissato un termine, alla scadenza del
termine
luogo dell’esecuzione: nel luogo stabilito o, se non stabilito, nel luogo in cui si trovava la cosa
quando è sorta l’obbligazione, o al domicilio del creditore se si trattava di pagare una somma di
denaro
la persona che esegue la prestazione: in linea di principio il debitore, ma anche il terzo se il
creditore non ha interesse all’esecuzione personale del debitore
destinatario dell’adempimento: chi paga nella mani del creditore incapace non è liberato
identità della prestazione dovuta: una prestazione diversa, anche se di valore maggiore non
libera. Ci si può liberare con la datio in solutum, ma solo quando la prestazione è eseguita
Quietanza: il debitore che adempie una prestazione in danaro, ha diritto ad una quietanza, ossia a una
dichiarazione che attesti l’avvenuto pagamento
Principio: nell’adempiere l’obbligazione il debitore deve usare la “diligenza del padre di famiglia”
Il denaro è un bene mobile che assolve la funzione di mezzo di scambio e lo si definisce come moneta o
valuta
Sono obbligazioni pecuniarie quelle che hanno per oggetto una quantità di denaro
Principio nominalistico: la moneta è presa in considerazione per il suo valore nominale, non per il suo
potere d’acquisto. Esistono però diverse clausole contrattuali che premuniscono contro la svalutazione
(oro: quantità in oro; valuta pregiata: tanti euro quanti dollari)
Debiti di valore: quando una somma in denaro è dovuta come valore di una altro bene (es.
l’obbligazione a risarcire il danno)
Interessi compensativi: una obbligazione di pagare una somma di danaro che sia:
liquida: ossia determinata nel sul ammontare
esigibile: cioè non sottoposta a termine non ancora scaduto
è sempre accompagnata, salvo patto contrario, dal pagamento di interessi
Interessi moratori: dovuti dal debitore in mora
Interessi composti: ovvero anatocismo, non sono dovuti
È la responsabilità contrattuale (art. 1218 c.c.). Il debitore è inadempiente se non esegue esattamente la
prestazione. Perciò l’inadempimento è un fatto oggettivo al quale consegue la responsabilità del debitore
a risarcire il danno che il suo inadempimento abbia causato
Impossibilità della prestazione: il debitore è ammesso a provare che la mancata esecuzione della
prestazione è stata determinata da:
impossibilità oggettiva della prestazione
causa a lui non imputabile (non basta la diligenza del padre di famiglia, deve provare che la
specifica causa non fosse prevedibile ed evitabile (in generale si tratta di caso fortuito, es. fatalità
quale il terremoto, o forza maggiore, es. il vento o la forza del terzo)
Rischio per l’inadempimento: è favorito il creditore poiché impone al debitore di prodigare il massimo
sforzo per adempiere
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La mora del debitore consiste nel ritardo di questi nell’adempiere la prestazione dovuta. Perché sia in
mora ci deve essere la costituzione in mora, cioè la richiesta scritta di adempiere (ex persona)
La costituzione in mora è superflua (ex re):
termine scaduto da eseguirsi al domicilio del creditore
debitore ha dichiarato per iscritto di non voler adempiere
obbligazione da fatto illecito
obbligazione di non fare
La mora del creditore consiste nell’ingiustificato rifiuto a ricevere la prestazione del debitore
La costituzione in mora è l’offerta reale / per intimazione fatta per mezzo di un ufficiale giudiziario
Effetti della mora:
il debitore conserva il diritto alla controprestazione
il debitore non paga più gli interessi
al debitore vanno pagate le spese di custodia e l’eventuale risarcimento danni
persistendo il rifiuto del creditore, il debitore si libera con il deposito in luogo indicato dal
giudice
Cause:
impossibilità sopravvenuta della prestazione non temporanea
novazione, nuova obbligazione diversa per oggetto o titolo.
qui il consenso del creditore libera il debitore dalla ordinaria prestazione
nella datio in solutum il debitore è liberato dalla originaria prestazione solo quando
esegue la nuova
remissione del debito, rinuncia volontaria del creditore
confusione, quando creditore e debitore diventano la stessa persona
compensazione, due soggetti legati reciprocamente, può essere:
1. legale, fra debiti omogenei, liquidi ed esigibili
2. giudiziale, decisa del giudice, di debiti omogenei e esigibili
3. volontaria, per accordo delle parti
Debiti:
liquidi: determinati nel loro ammontare
esigibili: non sottoposti a termine non ancora scaduto
Ex art. 1321 del c.c., il contratto è l’accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere un
rapporto giuridico patrimoniale
Strumento con il quale ci si procura il diritto alle altrui prestazioni (vendita, locazione, trasporto)
Il negozio giuridico (il contratto e l’atto unilaterale sono negozi giuridici) può essere:
unilaterale
bilaterale
plurilaterale
L’accordo delle parti è l’incontro delle manifestazioni o dichiarazioni di volontà di ciascuna di esse. Il
contratto è concluso, o, perfezionato, solo se c’è piena coincidenza.
Può essere concluso:
in modo espresso o tacito (in tal caso si desume dal “comportamento concludente”)
in modo simultaneo o per fasi successive
Conclusione del contratto: è sempre concluso nel momento chi ha fatto la proposta riceva la notizia
dell’accettazione dell’altra parte
Revoca: la proposta e l’accettazione possono essere revocate sino a che il proponente non sia giunta
notizia dell’accettazione
Patto di opzione: è un contratto e si ha quando una parte si vincola verso l’altra e l’altra si limita a
prendere atto, riservandosi la scelta (opzione)
Proposta ferma o irrevocabile per un dato tempo: è un atto unilaterale e ha gli stesi effetti della
opzione, ma è limitata nel tempo
Le parti possono liberamente determinare il contenuto del contratto nei limiti imposti dalla legge
Possono essere imposti:
ad entrambe le parti nel contratto isolato frutto di trattative in situazione di parità economica
ad una delle parti nel contratto in serie o standard, dal contenuto predeterminato, dove la parte
debole può solo “prendere o lasciare”
Contratto in serie, art. 1469 bis (legge comunitaria 94, legge italiana 96):
le condizioni generali devono essere conosciute usando l’ordinaria diligenza
il contraente debole è “protetto” dalla legge
devono essere approvate per iscritto le c.d. clausole vessatorie che.
1. limitano la responsabilità, la recessione dal contratto
2. limitano la facoltà di proporre eccezioni, la libertà contrattuale, la clausola di tacita
proroga, le clausole compromissorie che stabiliscono gli arbitri in caso di controversia
le clausole aggiunte a penna prevalgono su quelle stampate
Causa:
contratti a titolo oneroso = scambio di prestazioni
contratto a titolo gratuito = spirito di liberalità
contratti tipici = causa tipica
contratti atipici = il giudice determina se si tratta di interessi meritevoli di tutela
contratti a causa mista (contratti atipici)
È la cosa o il diritto reale o di credito che il contratto trasferisce oppure la prestazione che una parte di
obbliga ad eseguire a favore dell’altra parte.
Deve essere:
possibile (possibilità materiale e giuridica dell’oggetto; eseguibilità della prestazione)
lecito
determinato o determinabile (è il caso dell’arbitramento che si deferisce al terzo)
Principio generale: libertà della forma per esigenze di produzione e circolazione della ricchezza
Eccezioni (a pena di nullità ai sensi dell’art. 1350 c.c.): contratti immobiliari, locazioni ultranovennali,
determinati contratti o atti indicati dalla legge (art. 1350 c.c.)
La forma scritta può essere:
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La trascrizione negli appositi pubblici registri è il mezzo necessario per dare pubblicità al contratto e
renderlo legalmente noto ai terzi e quindi opponibile.
Funzione: la trascrizione del contratto di beni immobili o beni mobili registrati ha la funzione analoga al
possesso nei beni mobili. Prevale chi per primo ha trascritto il contratto
Titolo per la trascrizione:
atto pubblico
scrittura privata autenticata
scrittura privata giudizialmente accertata (dichiarata dal giudice)
Il contratto preliminare è il contratto con il quale le parti si obbligano, l’una nei confronti dell’altra, a
concludere un futuro contratto, del quale predeterminano il contenuto essenziale. Il preliminare di
vendita è il più diffuso
Forma: la stessa del contratto definitivo (art. 1351 c.c.)
Funzione:
le parti si assicurano l’impegno dell’altra
le agenzie di compravendita immobiliare usano i contratti preliminari
Preliminare e definitivo non vanno confusi
Esecuzione forzata: in caso di inadempimento del preliminare di una parte, l’altra può rivolgersi al
giudice e ottenere una sentenza che abbia gli effetti del contratto non concluso (art. 2932 c.c.)
Tuttavia sono trascrivibili, perciò non serve più l’art. 2932 c.c.
Il contratto è invalido quanto è in contrasto con una norma imperativa di legge. Vi sono due specie di
invalidità:
la nullità, art. 1418 c.c.: ha carattere generale
l’annullabilità, art. 1425 c.c.: ha carattere speciale (prevista come conseguenza)
Le norme imperative sono le norme non derogabili dalle parti, cioè che non contengono l’inciso “salvo
patto contrario”. Possono essere nazionali o comunitarie, lo sono sempre quelle penali
Produce nullità: la mancanza di uno dei requisiti del contatto, ovvero:
1. l’accordo della parti. Esso si compone delle dichiarazioni di volontà così scomponibili:
volontà, che il soggetto forma nella propria mente
dichiarazione, costituita dallo scritto, parole o segni
Il contratto è nullo se manca uno dei due elementi
2. la causa
3. l’oggetto
4. la forma
Contratto inesistente: è il contratto privo del minimo essenziale che permetta di parlare di un
accadimento come di un contratto totalmente privo di effetti, tale è una proposta priva di accettazione, o
una accettazione non conforme alla proposta
C’è illiceità quando causa, oggetto e motivi sono contrari a valori fondamentali:
1. norme imperative, contrarietà del risultato che le parti si propongono
2. ordine pubblico, ricavabili per implicito
3. buon costume, in termini di moralità e onestà
Il contratto annullabile solo nei casi in cui la legge espressamente ricollega l’annullabilità alla violazione
di norme imperative
L’incapacità a contrattare può essere:
Donazioni: sono un’eccezione, l’incapacità naturale del donante comporta sempre l’annullabilità del
contratto
Il contratto, o l’atto unilaterale sono annullabili (art. 1427 c.c.) se la volontà di una delle parti è stata
dichiarata:
per errore
carpita con dolo
estorta con violenza
Errore motivo: insorge nella formazione della volontà prima che venga dichiarata all’esterno e consiste
in una falsa rappresentazione della realtà. Deve essere errore essenziale e riconoscibile dall’altro
contraente; ricorre in 4 ipotesi:
1. sulla natura dell’oggetto del contratto (associazione / società)
2. sull’identità dell’oggetto (un appartamento diverso)
3. sull’identità o le qualità personali dell’altro contraente (fallito)
4. sui motivi del contratto, se si tratta di motivi di diritto
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Errore ostativo: insorge nella esterna dichiarazione o commesso da un terzo incaricato dal dichiarante.
Porta all’annullamento solo se riconoscibile dall’altro contraente
La violenza morale, come vizio del consenso, consiste nell’estorcere il consenso con la minaccia che
verrà inferto un male ingiusto alla persona, ai suoi beni, alla persona o i beni dei suoi familiari. Deve
trattarsi di un male ingiusto e notevole che impressioni l’uomo medio
La minaccia di far valere un diritto è causa di annullamento del contratto solo se è diretta a realizzare
un vantaggio ingiusto
Timore reverenziale: non è causa di annullamento (pusillanime non protetto)
Nullità:
è chiesta da chiunque abbia interesse
può essere rilevata d’ufficio dal giudice
è imprescrittibile
la sentenza di nullità opera ex tunc ed elimina ogni effetto sia fra le parti, che rispetto ai terzi
anche in buon fede. Travolge ogni contratto successivo pregiudicando tutti i diritti acquistati
anche in buona fede
la nullità può essere neutralizzata dal possesso (tale titolo) di buona fede e l’usucapione
il contratto nullo non può essere convalidato ma convertito
la nullità può investire le singole clausole se esse non erano essenziali
la nullità consente alle parti di ripetere le prestazioni eventualmente eseguite; tuttavia la
ripetizione si prescrive in 10 anni
Annullamento:
è chiesto solo dalla parte legittimata
può essere rilevata dal giudice solo su domanda o eccezione
si prescrive in 5 anni (solo l’azione non l’eccezione)
la sentenza di annullamento opera ex tunc fra le parte e i terzi in male fede (non pregiudica i
diritti dei terzi in buona fede)
il contratto affetto da annullabilità può essere convertito sanando così il contratto
Efficacia:
assoluta, opera fra le parti e rispetto ai terzi
relativa, opera nei confronti dei terzi, o determinati terzi e, in tal caso, prende il nome di
inopponibilità. Un esempio è il contratto immobiliare non trascritto
La condizione:
sospensiva potestativa, dipende dal futuro comportamento volontario di un parte
meramente potestativa
illecita, rende nullo il contratto
pende, le parti possono compiere atti conservativi, non possono impedire l’avveramento della
condizione
avveramento, effetti retroattivi
finzione di avveramento: le parti devono astenersi dall’impedirne l’avveramento. Se accade, si
“finge” avverata
legale, quando è la legge a subordinare l’efficacia, è il caso dei contratti delle pubbliche
amministrazioni. Non ha effetto retroattivo
assoluta, si ha quanto le parti con separato e segreto accordo, dichiarazione di non volerne gli
effetti (controdichiarazione)
relativa, si hanno due contratti, quello simulato e quello dissimulato (realmente voluto dalle
parti. Es.: donazione / vendita)
interposizione fittizia di persona, si ha con la simulazione della identità di un adelle parti
(interposto, che appare, interponente, che contrae)
Contratto fiduciario: si ha quanto la causa del contratto eccede lo scopo. Fra le parti intercorre il patto
fiduciario (che ha la funzione di riportare il contratto entro i limiti dello scopo dei contraenti. Es.: lo
scopo è locare ma la causa è un vendita, il patto ripropone la successiva rivendita)
è valido e efficace se non è contrario a norme imperative, in tal caso è nullo
Contratto indiretto: utilizzato dalle parti per realizzare una funzione diversa dalla sua causa (es.:
vendita per una lira)
è nullo se in frode alla legge
Introdotti da una direttiva comunitaria del 1994 e attuato con legge del 1996. Il contratto intercorrente
fra questi soggetti è qualificato come contratto fra contraente forte e contraente debole. Prevede due
soggetti:
1. Professionista: persona fisica o giuridica che nell’ambito della sua attività conclude contratti
aventi per oggetto cessione di beni o prestazione di servizi
2. Consumatore: persona fisica che si procura per contratto, i beni o i servizi. Non è mai persona
giuridica
Clausola vessatoria: provoca un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi reciproci ed è sempre
richiesta la specifica approvazione scritta. Si presumono vessatorie sino a prova contraria 20 clausole,
ma resta una categoria aperta.
Le più importanti sono:
1. escludere o limitare la responsabilità del professionista (sempre inefficace)
2. escludere o limitare i diritti del consumatore (inefficace se unilateralmente predisposta, senza
trattative)
10. prevedere l’estensione dell’adesione del consumatore a clausole che non conosce (inefficace se
unilateralmente predisposta, senza trattative)
La rappresentanza: un soggetto, il rappresentante, partecipa alla conclusione del contratto con una
propria dichiarazione di volontà; un altro soggetto, il rappresentato, subisce gli effetti giuridici della
dichiarazione, acquistando i diritti e assumendo le obbligazioni che dal contratto derivano
Spendita del nome: il contratto viene concluso a nome del rappresentante, se scritto, con la menzione
del suo nome
Procura: è una dichiarazione di volontà con la quale il rappresentato investe un altro soggetto del potere
di rappresentarlo (rappresentanza volontaria). È un atto unilaterale non recettizio e deve avere la stessa
forma del contratto da concludere. Può essere:
speciale, singolo affare
generale, una serie generale di affari
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Falsus procurator:
si ha in difetto o per eccesso dei poteri di rappresentanza
è un contratto invalido, quindi, inefficace
il falsus procurator è responsabile del danno causato al terzo (danno emergente e lucro cessante)
il contratto può essere ratificato e, quindi, sanato con effetto retroattivo
Rappresentato:
sono suoi i vizi del consenso degli elementi predeterminati del contratto
deve avere la capacità legale di agire
Rappresentante:
basta la capacità naturale di agire
i vizi della volontà e gli stati soggettivi (buona o mala fede), possono essere solo del
rappresentante
Ambasceria: si ha quanto tutti gli elementi del contratto da concludere sono predeterminati dal
rappresentato ed il rappresentante fa solo da portavoce (un nuncius) L’errore ostativo del nuncius rende
annullabile il contratto
Mandato: è il contratto mediante il quale un soggetto, il mandatario, si obbliga nei confronti di un altro,
il mandante, a compiere uno o più atti giuridici per conto di questo
Si presume oneroso, salvo patto contrario
Mandato senza rappresentanza: cioè senza procura, è il caso della c.d. rappresentanza indiretta
(interposizione reale di persona)
Mandante:
interessi protetti
per le cose mobili non occorre contratto di ritrasferimento
il suo diritto sui beni mobili è protetto contro le pretese dei creditori del mandatario
Modificazioni: le parti non possono unilateralmente modificarlo, salvo che non sia stato originariamente
previsto dal contratto
Vincoli perpetui: visti con sfavore, la legge utilizza due figure per contrastarli:
1. termine massimo di durata (locazione: 30 anni)
2. recesso:
semplice, quale mero atto di autonomia
per giusta causa, che deve essere giustificato (es.: il lavoratore nel contratto di
lavoro)
Effetti obbligatori: l’obbligazione del venditore a consegnare la cosa venduta e quella del
compratore di pagare il prezzo
Contratti consensuali:
si perfezionano solo con l’accordo delle parti
la consegna della cosa può avere una specifica funzione, quella di far prevalere uno su diversi
acquirenti
20
Contratti reali,
deposito
comodato
mutuo
contratto costitutivo di pegno
Questi contratti si perfezionano alla presenza di due requisiti
1. l’accordo delle parti
2. la consegna della cosa (importante)
Il contratto vincola le parti, ma per regola generale, non produce effetti rispetto ai terzi (nessuno può
essere tenuto ad adempiere una obbligazione o perdere un diritto, contro la sua volontà)
Promessa del fatto del terzo: chi promette la prestazione del terzo obbliga solo sé stesso
Patto di non alienare: qui il soggetto si obbliga a non rivendere, ha effetto solo fra le parti, è valido solo
se contenuto entro convenienti limiti di tempo e se risponde a un apprezzabile interesse. Ha efficacia
meramente obbligatoria
Patto di prelazione: un soggetto si obbliga nei confronti di un altro soggetto per l’eventualità che
intenda alienare un proprio bene: prima di alienarlo ad un terzo egli dovrà offrirlo alle stesse condizioni
a chi ha il diritto di prelazione. Ha efficacia meramente obbligatoria
Prelazione legale:
è un diritto di prelazione riconosciuto dalla legge
è opponibile ai terzi (quindi riscattabile al 3° acquirente)
è anche detta prelazione reale
è il caso del coltivatore diretto di un fondo rustico
Le offerte in prelazione hanno natura di proposta contrattuale
Contratto per persona da nominare: al momento della conclusione del contratto una delle parti può
riservarsi la facoltà di nominare successivamente il contraente (che acquisterà i diritti e assumerà le
obbligazioni)
la nomina deve essere fatta entro il termine o 3 giorni se non previsto
è comune nella compravendita di immobili (tipo contratto preliminare)
richiede l’accettazione del terzo
Contratto a favore del terzo: lo stipulante, contratta a favore di un terzo, e il promettente è colui che si
obbliga verso lo stipulante ad eseguire la prestazione a favore di un terzo
non richiede accettazione in deroga al principio di inefficacia del contratto rispetto ai terzi poiché
questi acquista diritti
mandato gratuito
Difetto funzionale della causa, che comporta risoluzione del contratto. Alterazione dovuta a:
1. inadempimento
2. prestazione impossibile
3. prestazione eccessivamente onerosa
Risoluzione:
significa scioglimento del contratto
è una vicenda del rapporto contrattuale
è retroattiva fra le parti ma non per i terzi
La risoluzione del contratto per inadempimento deve presentare il requisito dell’inadempimento “di non
scarsa importanza” avuto riguardo all’interesse dell’altra parte
Forme:
risoluzione giudiziale, quanto una parte non adempie, l’altra può:
1. agire in giudizio per l’adempimento
2. agire in giudizio per la risoluzione
risoluzione stragiudiziale, tre forme che consentono una rapida risoluzione:
1. diffida ad adempiere, è una intimazione scritta con un termine non inferiore a 15
giorni, al termine il contratto è risolto di diritto
2. clausola risolutiva espressa, oltre all’inadempimento occorre che la parte “dichiari”
che intende avvalersi della clausola. La risoluzione ha effetto dalla data del contratto
3. termine essenziale, nell’interesse dell’altra. Questa può richiedere la prestazione
entro 3 giorni
Clausola penale:
è versata all’inadempimento
è la clausola che prevede una penale per l’inadempimento
dispensa dall’onere di provare il danno
limita il risarcimento alla somma pattuita
Caparra confirmatoria:
è versata alla conclusione del contratto
restituita per adempimento
trattenuta per inadempimento
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Caparra penitenziale: riguarda il recesso. Il recedente perde la caparra o deve il doppio di quella
ricevuta
Impossibilità sopravvenuta:
estingue l’obbligazione e, se si tratta di contratto a prestazioni corrispettive, risolve di diritto il
contratto
impossibilità parziale: si ha diritto a una riduzione delle controprestazioni
Contratti commutativi: sono contratti a prestazioni corrispettive che attuano uno scambio fra
prestazioni economiche equivalenti
Sono entrambe:
riconducibili a equità
difetti genetici del contratto
non ammissibili alla convalida
soggette a prescrizione in un anno
La buona fede contrattuale è il dovere delle parti di comportarsi secondo correttezza e lealtà (c.d. regole
di costume) e consente di identificare divieti e obblighi non previsti dalla legge, realizzando la
“chiusura” del sistema legislativo. La valutazione spetta al giudice.
Il dovere di buona fede (ovvero la c.d. “responsabilità precontrattuale”) opera:
nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto:
1. dovere di informazione, la cui violazione dà luogo a reticenza
2. una improvvisa ed ingiustificata rottura delle trattative dà responsabilità precontrattuale
3. la parte che nasconde una causa di invalidità è in mala fede
nella esecuzione del contratto, che obbliga a risarcire il danno:
23
FATTO ILLECITO: è qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto.
Obbliga al risarcimento, di regola, l’equivalente monetario del danno cagionato. E’ chiamata
responsabilità extracontrattuale o responsabilità aquiliana (dalla terminologia romanistica tratta dalla
Lex Aquilia de Damno), comunemente indicata come responsabilità civile. Si compone di tre elementi
costitutivi:
1. elementi oggettivi:
il fatto, è un comportamento umano commissivo (fare) o omissivo (non fare)
il danno ingiusto, è una lesione di un interesse altrui meritevole di protezione secondo
l’ordinamento giuridico. La valutazione è rimessa all’apprezzamento del giudice, perciò
si parta di “atipicità” del fatto illecito. In alcuni casi l’ingiustizia è fuori discussione:
1. lesione di un diritto della personalità (ferimento in incidente stradale)
Inizialmente
2. lesione di un diritto reali (incidente stradale con solo danni)
solo questi
3. lesione di un diritto di mantenimento
4. lesione di un diritto di credito (giocatore)
5. quando il terzo abbia reso temporaneamente impossibile la prestazione del
debitore (incidente stradale / datore di lavoro)
6. quando il terzo abbia istigato a non adempiere
7. quando sia stata lesa la libertà contrattuale
Solo due casi escludono il danno ingiusto:
1. la legittima difesa
2. lo stato di necessità (… costretti dalla necessità di salvare sé od altri
da un pericolo attuale di un danno grave alla persona)
2. il rapporto di causalità, tra il fatto e il danno, è un rapporto di causa ad effetto per cui
possa dirsi che il primo ha cagionato il secondo. Deve essere conseguenza immediata e diretta del
fatto commesso. Si adotta il criterio della regolarità statistica, ovvero un fatto è considerato causa di
un evento, se sulla base di un giudizio di probabilità, appariva prevedibile ed evitabile
3. elementi soggettivi:
dolo, l’intenzione di provocare l’evento dannoso
colpa, è imprudenza, imperizia e negligenza
L’onere della prova incombe sul danneggiato
L’azione extracontrattuale può essere esercitata anche da chi ha azione contrattuale (quest’ultima ha
un termine di prescrizione molto inferiore)
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Per regola generale la responsabilità incombe su colui che ha commesso il fatto, ma vi sono numerose
eccezioni nelle quali è responsabile un soggetto diverso, è il caso della responsabilità indiretta:
responsabilità dei padroni (antico) e dei committenti
responsabilità dei sorveglianti di incapaci Essi si liberano dimostrando di non aver potuto impedire il fatto
responsabilità dei genitori, tutori e dei precettori
responsabilità del proprietario del veicolo (risponde in solido)
Nella responsabilità oggettiva si risponde di un danno sulla base della sola esistenza di un rapporto di
causalità, indipendentemente dal dolo o dalla colpa (rapporto/regola eccezione capovolto). I casi più
importanti sono:
esercizio di attività pericolose: ci si libera provando di aver adottato tutte le misure idonee ad
evitare il danno
animali o cose in custodia: ci si libera provando il caso fortuito
rovina di edificio: ci si libera provando che il crollo non è dovuto a difetto di manutenzione
circolazione di veicoli: statisticamente è l’ipotesi che causa il maggior numero di eventi dannosi.
Ci si libera dalla responsabilità provando di aver fatto tutto ciò che era umanamente possibile per
evitarlo. Si risponde del danno anche se deriva da difetti del veicolo
Danno ingiusto
Danno patrimoniale:
1. danno emergente, presente e futuro
2. lucro cessante, valutato dal giudice con equo apprezzamento delle circostanze del caso.
E’ sempre danno futuro
Danno non patrimoniale:
1. danno morale, art. 2059 c.c., valutato equitativamente dal giudice, consiste nelle
sofferenze fisiche e psichiche del danneggiato. Deve costituire reato perché sia risarcibile,
tuttavia, per i danni causati nel corso della circolazione stradale il risarcimento per danni
morali è dovuto anche in assenza del compimento di un reato. In caso di più responsabili,
essi ne rispondono in solidale, chi avrà pagato potrà agire con azione di regresso nei
confronti degli altri responsabili
2. danno biologico, art. 2043, consiste in un lesione all’integrità psicofisica della persona
3. lesione di interessi costituzionalmente rilevanti (assistente - Campione)
Atti: l’obbligazione sorge per effetto di una dichiarazione di volontà, non occorre la concorde
dichiarazione, basta quella dell’obbligato. Sono atti unilaterali fra vivi aventi contenuto patrimoniale
promessa di pagamento e ricognizione di debito, il promettente è sottoposto alle regole della
responsabilità contrattuale
promessa al pubblico, il promettente è vincolato non appena la promessa è resa pubblica, per un
anno. Può revocare la promessa solo per giusta causa rendendo pubblica la revoca
Fatti: l’obbligazione sorge, come accade per i fatti illeciti, indipendentemente dalla volontà
dell’obbligato:
la gestione di affari: è il caso di chi si comporta come mandatario senza aver ricevuto alcun
mandato. Sorgono due obbligazioni:
1. per il solo fatto di aver iniziato la gestione, è tenuto a continuarla
2. l’interessato è tenuto ad adempiere le obbligazioni da questi assunte
E’ necessaria però l’utilità della gestione e la mancanza di divieto. Se ratificata il gestore ha
diritto a compenso
il pagamento di indebito, è l’esecuzione di una prestazione non dovuta. Un’ipotesi frequente è
quella relativa a contratti dichiarati nulli o annullati o risolti, dà il diritto di “ripetere”, ossia
riottenere quanto indebitamente dato
Obbligazioni naturali: doveri morali o sociali sentiti dalla generalità degli individui. Fanno
eccezione poiché, una volta adempiute, non sono ripetibili. Sono:
debiti di gioco
prestazione della prostituta
mantenimento di una convivente in una unione di fatto
Due eccezioni che consentono azione in giudizio:
1. competizioni sportive
2. lotterie autorizzate
arricchimento senza, comporta la specifica obbligazione di indennizzare l’altra parte nei
limiti del proprio arricchimento (e non del danno da questi subito, es.: avulsione, terreno che si
stacca)
Debito: è il dovere del debitore di eseguire una data prestazione, avente valore economico, sia esse una
prestazione di dare, di fare o di non fare.
Rapporto obbligatorio: è la correlazione fra dovere e diritto e si estingue con l’esecuzione della
prestazione
Responsabilità patrimoniale: il debitore risponde dell’adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi
beni presenti e futuri. Debito ≤ responsabilità; credito ≤ garanzia. Responsabilità limitata: eccezione
che devono essere espressamente previste dalla legge (es. : s.r.l., coniuge in comunione, ecc.)
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Pegno (cose mobili, universalità di mobili o diritti di credito) e ipoteca (beni immobili e beni mobili
registrati) sono diritti reali di garanzia su cosa altrui. Il creditore (pignoratizio o ipotecario) può:
procedere a esecuzione forzata anche nei confronti del terzo
soddisfarsi con diritto di prelazione
Patto commissorio: è il patto con il quale le parti convengono che, in caso di mancata pagamento, la
cosa data in pegno o in ipoteca passi in proprietà del creditore: è nullo
Pegno: si costituisce per contratto scritto che si perfeziona con la consegna, se si tratta di cosa mobile,
con la notificazione se si tratta di crediti
la realità del pegno comporta lo spossessamento del proprietario
non è soggetta a usucapione
se il debitore non paga i creditore può:
1. far vendere la cosa da un mediatore autorizzato
2. chiedere al giudice che gli venga assegnata in proprietà
3. se si tratta di pegno di crediti, tratterrà il suo credito e restituirà l’eccedenza (perciò c’è
un mandato a riscuotere il credito)
pegno irregolare, si tratta di denaro o cose fungibili non individuate o nella disponibilità del
creditore. Le cose passano in proprietà al creditore che dovrà restituire l’equivalente
Ipoteca: si costituisce con l’iscrizione nei pubblici registri (registri immobiliari, registro automobilistico,
registro navale, registro aeronautico). 3 fonti:
1. ipoteca volontaria, si basa su contratto o atto unilaterale del debitore (forma scritta a pena di
nullità). Costituita su iniziativa del creditore
2. ipoteca giudiziale, si basa su una sentenza (Paolo..). Costituita su iniziativa del creditore
3. ipoteca legale, si iscrive anche contro la volontà del debitore d’ufficio. Hanno diritto:
l’alienante di bene immobile non pagato
ciascun coerede sugli immobili dell’eredità
Se il titolo è nullo, l’ipoteca sarà inefficace. Se vi sono più ipoteche sono ordinare per grado. Il diritto di
ipoteca non si estingue ma se l’ipoteca non viene rinnovata si estingue in 20 anni. Alla scadenza del
credito per evitare la vendita forzata ci sono 3 possibilità:
1. pagare
2. rilascia il bene con apposita dichiarazione resa alla cancelleria
3. libera il bene (c.d. purgazione dell’ipoteca) il terzo, mediante l’offerta per l’acquisto del bene ai
creditori. Se i creditori non si oppongono il bene è liberato
Il terzo acquirente che subisca l’esecuzione forzata o paghi, ha azione di regresso
Riduzione dell’ipoteca: diminuzione della somma o dell’iscrizione ottenibile con il consenso dei
creditori o con sentenza
Estinzione: si ottiene con la cancellazione dal registro ed è possibile solo con un titolo idoneo
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Mandato di credito: è il contratto con il quale un soggetto (banca) si obbliga verso un altro
(fideiussore) che gliene ha dato incarico (lettera di credito o credenziale) a fare credito a un terzo. È una
fideiussione per debito futuro
Cause di prelazione: consistono nel diritto di preferenza che è riconosciuto dalla legge a determinati
crediti:
il pegno
l’ipoteca
i privilegi, i privati non possono crearne dei nuovi, vengono indicati in ordine di preferenza
dall’art. 2777 del c.c. e sono:
1. generali, su tutti i beni mobili del debitore
2. speciali con diritti di seguito, su determinati beni mobili o immobili.
I creditori muniti di cause di prelazione si dicono “privilegiati”, gli altri sono detti creditori chirografari
Nella fase intermedia, fra il momento costitutivo del rapporto e l’adempimento, il creditore può valersi:
azione revocatoria: se il debitore reca pregiudizio alle ragioni del creditore questi può chiedere
al giudice che l’atto si dichiarato inefficace, ovvero revocato (es.: si attua per il pagamento di
debito non scaduti)
Il creditore deve provare (di difficile esperimento):
1. il fatto oggettivo del pregiudizio
2. il fatto soggettivo della conoscenza del pregiudizio del debitore e del terzo (se a titolo
oneroso) ovvero la scientia fraudis
3. se la disposizione è anteriore, la dolosa preordinazione
Si prescrive in 5 anni. E’ efficace solo per il creditore che la chiede
azione surrogatoria: se il debitore trascura di esercitare il propri diritti ledendo così la garanzia
patrimoniale del creditore, questi può surrogarsi, ovvero sostituirsi al debitore per esercitare i
suoi diritti e reintegrare il suo patrimonio, a vantaggio di tutti i creditori
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Decadenza del beneficio del termine: del debitore divenuto insolvente, cioè non più in grado di far
fronte ai propri pagamenti. Il creditore può, in tal caso, esigere immediatamente il credito
Diritto di ritenzione: il creditore che detenga una cosa del debitore, può rifiutarsi di restituirla fino a
quando il credito non è soddisfatto. E’ opponibile ai terzi (es.: il meccanico si tiene la vettura).
Può essere:
semplice
privilegiato
Sequestro conservativo: prima di ottenere una sentenza che accerti il suo diritto, se il creditore teme la
dispersione della garanzia, può domandare il sequestro. Il giudice lo concede se il credito probabilmente
esiste (fumus boni iuris)
Se ha ragione può convertire il sequestro in pignoramento, altrimenti deve il risarcimento danni
Il creditore trasferisce ad altri, a titolo gratuito od oneroso, il proprio diritto di credito, senza necessità
del consenso del debitore. I crediti, al pari dei beni, possono circolare.
Figure:
cedente, il creditore che cede
cessionario, altri che riceve il credito
il debitore ceduto
Essa:
consente la circolazione della ricchezza futura
è efficace quando è notificata o accettata dal debitore, se ci sono più cessioni prevale quella
notificata prima
la cessione fa acquistare il credito a titolo derivativo
pro solvendo, la clausola “salvo buon fine” garantisce la solvenza (in solidale)
pro soluto
Delegazione di pagamento: il delegato è invitato a pagare (non a farsi debitore). Non è tenuto ad
accettare però. E’ il caso del mandato di pagamento (banca)
Accollo: l’accollante (B) si obbliga verso l’accollato (A) ad assumere il debito di questo verso
l’accollatario (C)
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La cessione del contratto investe globalmente la posizione di parte del contratto, determinando il
trasferimento di tutti i rapporti, sia di credito che di debito.
Con esse una parte, il cedente, sostituisce a sé un terzo, il cessionario, nei rapporto derivanti da un
contratto a prestazioni corrispettive, con la conseguenze che il terzo cessionario assumerà la medesima
posizione già occupata dal cedente. È necessario il consenso del ceduto tranne che non contratto di
società per azioni
Garanzie: il cedente garantisce la validità del contratto, salvo patto contrario, non l’adempimento
E’ una forma di successione nel credito che si caratterizza per il fatto che la trasmissione del credito è
collegata al pagamento che non estingue l’obbligazione e determina il subingresso di chi ha pagato:
surrogazione per volontà del creditore: è il caso dell’adempimento del terzo
surrogazione per volontà del debitore
surrogazione legale, opera senza il concorso della volontà delle parti
LA VENDITA - 531
Vendita, è il più importante fra i contratti mediante il quale si attua la circolazione della ricchezza. Può
avere per oggetto la proprietà di una cosa, mobile o immobile, sia il trasferimento di un altro diritto, sia
esso reale o di credito. E’ a titolo oneroso, attua il trasferimento di un diritto verso il corrispettivo di una
somma di denaro, detta prezzo.
Effetti:
reali, trasferisce la proprietà o altro diritto
obbligatori, es. pagare o consegnare
Evizione: quando dopo la vendita, un terzo rivendica con successo la proprietà ed il compratore, perciò,
la perde. Il compratore ha diritto al rimborso del prezzo ed al risarcimento del danno
Vizi occulti: sono i vizi che la rendono inidonea all’uso cui è destinata o ne diminuiscano il valore in
modo apprezzabile. Denunciabili entro 8 giorni e l’azione è esercitatile entro 1 anno
Patto di riscatto: il venditore si riserva il diritto di riacquistare la proprietà della cosa venduta mediante
restituzione del medesimo prezzo entro un termine
Vendita di cose altrui: è fonte di obbligazione del venditore di procurarsi la proprietà della cosa. La
proprietà passa nel momento in cui il venditore la acquista
Contratto estimatorio: o anche detto conto deposito, consente di addossare al produttore il rischio
dell’invenduto (frequente nel rapporto fra editore e libraio)
LA LOCAZIONE - 547
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La locazione è il contratto mediante il quale una parte, il locatore, si obbliga a far godere all’altra parte,
detta locatario o conduttore, una cosa mobile o immobile per un dato tempo verso un determinato
corrispettivo
Contratto d’opera: si differisce dall’appalto per il fatto che il prestatore d’opera esegue l’opera con i
lavoro prevalentemente proprio. E’ il contratto dell’artigiano. Il corrispettivo si determina, quando non
sia stato convenuto dalla parte in relazione al risultato ottenuto e non in ragione del lavoro concreto
svolto, addossando così al prestatore, il rischio lavoro
Trasporto: il servizio sta nel trasportare persona o cose da un luogo all’altro. E’ un’obbligazione di
risultato a portare a destinazione incolumi le persone e intatte le cose.
Deposito: consiste nella custodia di una cose mobile con obbligo del depositari di restituirle in natura.
E’un contratto reale che si presume gratuito.
Deposito irregolare: tipico delle operazioni di banca
Mandato: è il contratto mediante il quale un soggetto, il mandatario, si obbliga nei confronti di un altro,
il mandante, a compiere uno o più atti giuridici per conto di questo
Si presume oneroso, salvo patto contrario
Mandato senza rappresentanza: cioè senza procura, è il caso della c.d. rappresentanza indiretta
(interposizione reale di persona)
Mandante:
interessi protetti
per le cose mobili non occorre contratto di ritrasferimento
il suo diritto sui beni mobili è protetto contro le pretese dei creditori del mandatario
Commissione: è un mandato a vendere o comperare per conto del committente ed in nome del
commissionario. È revocabile finché la vendita non sia stata conclusa. Il commissari è retribuito con una
provvigione
Mediazione: è la figura più antica, colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un
affare senza essere legato ad alcuna di esse. E’ indipendente e imparziale
Agenzia: differisce dal mediatore per la mancanza di indipendenza e imparzialità ed il rapporto stabile
del suo incarico (agente di commercio)
Comodato: è un contratto reale con il quale, una parte, il comodante, consegna a titolo gratuito all’altra,
il comodatario, una determinata cosa perché se ne serva per un uso determinato, con l’obbligazione di
restituirla
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Mutuo: è il prestito di determinata quantità di danaro o altre cose fungibili dal mutuante al mutuatario
con passaggi di proprietà. Il mutuatario è obbligato a restituire al mutuante altrettante cose della stesse
specie e quantità. Si perfeziona con la consegna (contratto reale)
La promessa di mutuo è il contratto di finanziamento
LE ASSOCIAZIONI - 633
Il contratto di associazione è plurilaterale con comunione di scopo di natura ideale, è una organizzazione
collettiva a struttura aperta
conseguono il riconoscimento della personalità giuridica in virtù dell’iscrizione nel registro delle
persone giuridiche tenuto dalle Prefetture. In tal caso hanno un patrimonio (altrimenti hanno un
fondo comune)
se non riconosciute, non sono soggette a nessun contratto pubblico, tra esse vi sono i “partiti
politici” e i “sindacati”
l’atto costitutivo è un contratto a forma scritta
il riconoscimento giuridico non può essere negato per ragioni politiche
Comitati: sono costituiti da persone che si fanno promotori di opere pubbliche attraverso pubbliche
sottoscrizioni, per monumenti, esposizioni o opere di soccorso o beneficenza.
LE SOCIETÀ - 675
Con il contratto di società due o più persona conferiscono beni o servizi per l’esercizio in comune di una
attività economica allo scopo di dividerne gli utili. Caratteri:
costituiscono un sistema chiuso
sono contratto plurilaterali con comunione di scopo
non è richiesta la professionalità (perciò non è sempre impresa)
Società di persone:
società semplice
società in nome collettivo
società in accomandita semplice
Caratteri:
1. responsabilità illimitata e solidale dei soci
2. poteri di amministrazione dei soci
Società di capitali:
società per azioni
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Alla morte della persona alcuni diritti e alcune obbligazioni si estinguono, altri si trasmettono ai suoi
successori
Delazione: devoluzione dell’eredità, può assumere due forme.
successione testamentaria (successione necessaria) = eredi legittimi
successione legittima = eredi legittimari
Collazione: si presume che le donazioni elargite dall’ereditando in vita, siano state una anticipazione
sulla futura successione
IL TESTAMENTO - 857
Ai sensi dell’art. 587 il testamento è un atto revocabile con il quale, per il tempo in cui avrà cessato di
vivere, taluno dispone di tutte le proprietà sostanze o di parte di esse
è un atto unilaterale che consiste in una dichiarazione di volontà
il chiamato o i chiamati all’eredità, diventeranno eredi solo se accetteranno ed anche in tal caso
potrà essere revocato
è necessaria la capacità di agire per fare testamento
è un atto a causa di morte, mortis causa
Forme:
olografo, scritto a mano da testatore
pubblico, scritto dal notaio con due testimoni
segreto, in qualunque foglio di carta davanti a due testimoni e consegnato a notaio
orale, o, nuncupativo, non è ammesso
Gerarchia: non si fa luogo alla successione legittima se non quando manca, in tutto o in parte, qulla
testamentaria
Disposizioni patrimoniali:
erede: è il successore a titolo universale o per la quota determinata dal testatore dal testatore, o,
altrimenti, in parti uguali
legato, gode delle disposizioni a titolo particolare che hanno per oggetto beni determinati
1. di specie, un oggetto determinato
2. di genere, cose determinate solo nel genere
fondazione: nel rispetto dei diritti dei legittimari
Determinazione del beneficiario: è nulla la disposizione che fa dipendere l’indicazione dell’erede dal
mero arbitrio del terzo
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Condizione: fa dipendente l’efficacia dell’istituzione dall’erede da una condizione (es.: titolo di studio
da conseguire)
Sostituzioni: se l’erede o il legatario non può o non vuole succedere si applicano le norme sulla
rappresentazione, succedono cioè i discendenti, se non già indicati dei sostituti dal testatore
Accrescimento: la quota non accettata si devolve agli altri eredi o legati per quote uguali salvo che non
sia stato escluso dal testatore
La donazione è il contratto col quale, per spirito di liberalità, una parte arricchisce l’altra, disponendo a
favore di questa di un suo diritto o assumendo verso la stessa un’obbligazione
Forma:
atto pubblico
se per somme di danaro o altre cose mobili di “modico valore” anche senza atto pubblico purché
vi sia consegna, donazione manuale
Spirito di liberalità
esprime l’assenza di costrizione fisica o morale
può essere anche animato da riconoscenza (donazione rimuneratoria)
ha comunque una natura non patrimoniale
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Revoca:
del donante per sopravvenienza di figli (entro 5 anni dalla nascita)
per ingratitudine del donatario (entro 1 anno dal fatto)
non sono soggette a revoca le donazioni rimuneratorie
Il donatario: può ritenere acquisito definitivamente il diritto, solo dopo 10 anni dalla morte del donante.
Perciò viene fatto spesso ricorso alla donazione indiretta o alla donazi0one dissimulata
Mezzi di pubblicità:
registri dello stato civile, delle persone giuridiche, delle imprese, registri immobiliari, di
determinati beni mobili.
Funzioni:
pubblicità notizia (renderli conoscibili)
pubblicità dichiarativa (renderli opponibili)
pubblicità costitutiva (è il caso dell’iscrizione di ipoteca)
Si devono rendere pubblici per mezzo della trascrizione nei registri immobiliari:
i contratti di beni immobili che trasferiscono:
1. la proprietà
2. diritti reali di godimento
3. locazioni ultranovennali
atti unilaterali, che producono i medesimi effetti delle sentenze
le sentenze, che producono i medesimi effetti degli atti unilaterali
Effetti: ha funzione dichiarativa, cioè funzione di risolvere eventuali conflitti a vantaggio di chi per
primo ha trascritto l’atto a proprio favore, rendendo l’atto, opponibile ai terzi
Effetto prenotativo: è quello della trascrizione di domande giudiziali, la sentenza ha effetto retroattivo
Pubblicità sanante: è l’effetto della trascrizione dopo 5 anni, anche una sentenza di nullità non è
opponibile ai terzi che hanno trascritto
Sistema a base personale: i registri fanno riferimento alle persone, non hai beni
Catasto:
altro dai registri immobiliari è il catasto, che ha un sistema tavolate a base reale e che è
l’inventario generale dei beni immobili nel territorio dello Stato
ha la funzione di consentire l’identificazione dei singoli beni e serve, essenzialmente, ai fini
fiscali
i dati catastali vengono utilizzati per identificare gli immobili nei contratti (es.: catasto x, partita
y, foglio w, mappa z)
i trapassi di proprietà, denunciati al catasto, consentono la voltura
Si differenzia con la trascrizione immobiliare poiché è a base reale, rendendo così più facili le ricerche
I diritti ricevono protezione giurisdizionale solo se e solo in quanto chi li fa valere in giudizio fornisce la
prova dei fatti sui quali si fondano. Un’antica massima recita: non provare il proprio diritto equivale a
non averlo
l’attore deve provare i fati che motivano l’azione
il convenuto deve provare il fatti che motivano l’eccezione
La prova dei fatti si dà mediante i “mezzi di prova” che sono:
Prove storiche:
le prove documentali:
1. l’atto pubblico
2. la scrittura privata
3. i telegrammi
la prova testimoniale
la confessione (dichiarazione di fatti a sé sfavorevoli)
il giuramento (chi giura il falso commette reato)
Prove critiche:
le presunzioni, consistono nell’indurre un fatto ignoto da un fatto noto. Quelle semplici (ve ne
sono altre) sono utilizzate dal giudice per formare il proprio convincimento e devono essere
gravi, precise e concordanti
LA PRESCRIZIONE - 907
La prescrizione è l’estinzione dei diritti a causa del loro mancato esercizio per un tempo prolungato,
determinato dalla legge, ex art. 2934 c.c. Termini:
10 anni, termine ordinario
20 anni, termine maggiore per i diritti reali su cosa altrui
2/3/5 anni, prescrizioni brevi previste in molteplici casi
Fondamento: comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto poteva essere fatto valere,
indipendentemente dal fatto che il titolare ne ignorasse l’esistenza (salvo che ciò non dipenda dal dolo
del debitore). La prescrizione mira a sanare la distanza fra la situazione di fatto e la situazione di diritti,
facendo prevalere quello di fatto
Diritti imprescrittibili:
diritti della personalità
diritti di proprietà
l’azione di nullità del contratto (salva la trascrizione sanante)
Interruzione:
atto con il quale si inizia un giudizio
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la costituzione in mora
il soggetto passivo riconosce l’esistenza del diritto
Prescrizione presuntive: ci sono crediti, sottoposti alla ordinaria prescrizione decennale, che si
presumono estinti, salvo prova contraria, dopo un certo (es.: 6 mesi per il conto dell’albergo o del
ristorante)
Eccezione di prescrizione: in ogni caso la prescrizione deve essere eccepita dalla parte che vi ha
interesse, il giudizio non può rilevarla d’ufficio
LA DECADENZA - 910
Come la prescrizione, anche la decadenza è l’estinzione di un diritto per mancato esercizio, tuttavia
differisce poiché il tempo è breve, talvolta brevissimo, per limitare lo stato di incertezza delle situazioni
giuridiche.
Ha natura eccezionale e non ammette né interruzione, né, di regola, sospensione
fine
SCHEMI VARI
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I diritti della personalità I beni
− Alla vita − Mobili
− All’integrità fisica − Immobili
− Alla salute − Mobili registrati
− Al nome − Universalità di mobili
− Alla riservatezza − pertinenze