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Regione Emilia-Romagna

Bologna, 09/05/2011

Al Presidente
Dell’Assemblea Legislativa
Matteo Richetti

Sede

Interrogazione a risposta scritta

Premesso che

Il 12 e 13 giugno prossimo sono stati indetti i referendum relativi a quattro quesiti


concernenti la modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici economici e la
determinazione della tariffa del servizio idrico integrato, il ritorno al nucleare ed il
legittimo impedimento;

Le successive manovre ed i ripensamenti del Governo italiano- del tutto privo di


qualsiasi strategia industriale ed energetica- hanno messo in forse dapprima lo
svolgimento del quesito sul nucleare, a causa di un veloce quanto fittizio ripensamento
dopo la tragedia giapponese, ed ora i quesiti sulla privatizzazione delle risorse idriche
rischiano di essere “riportati alla discussione parlamentare” sottraendoli dalla verifica
della volontà popolare;

Sottolineato che

A pochissimi giorni dal voto vige in RAI la consegna del silenzio assoluto sullo
svolgimento dei Referendum, atteggiamento che viola il diritto all’informazione dei
cittadini che il servizio pubblico dovrebbe garantire;

Dopo vari tentativi andati a vuoto, la Commissione Parlamentare per l’indirizzo


generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi ha approvato il regolamento
sull'applicazione della par condicio per i referendum solo il 5 maggio scorso;

Evidenziato che

Anche a seguito della tardiva adozione delle norme regolamentari continua a non
essere concesso alcuno spazio all’informazione ed anzi- come denunciato da una
ricercatrice EURAC che avrebbe dovuto partecipare ad un programma sulle risorse
idriche- una successiva circolare RAI ha vietato con effetti immediati a qualunque

Gruppo Partito Democratico, V.le A. Moro 50, 40127 Bologna


Regione Emilia-Romagna

programma RAI di toccare l'argomento fino a giugno, ciò senza avere contestualmente
predisposto spazi di informazione controllati;

Evidenziato che

L’atteggiamento del servizio televisivo pubblico assume, per le modalità con cui si sta
espletando, i connotati di un boicottaggio alla riuscita dei Referendum del 12 e 13
giugno prossimo, che fra gli altri toccheranno anche il tema del legittimo
impedimento, sul quale il nostro Parlamento è impegnato da tempo a discapito di
argomenti evidentemente ritenuti secondari dalla Maggioranza di centro-destra quali
la crescita del Paese, la politica energetica ed industriale, la disoccupazione giovanile,
la ripresa dei consumi, le politiche di integrazione e via elencando;

Tale volontà sembrerebbe ribadire quella già dimostrata dal Consigli dei Ministri che
ha disaccorpato lo svolgimento dei Referendum da quello delle elezioni
amministrative del prossimo 15 maggio- con un aggravio sulle già disastrate casse
dello Stato quantificabile in 300-350mln€- solo per rispettare, a detta del Ministro
Maroni, “una tradizione italiana che ha sempre distinto le due date”;

Interroga la Giunta per sapere

Quale sia l’opinione della stessa in merito all’atteggiamento del servizio pubblico;

Quali strumenti abbia a disposizione per intervenire sulla RAI regionale al fine di
consentire la corretta informazione all’elettorato regionale e come intenda muoversi a
tal fine.

Gruppo Partito Democratico, V.le A. Moro 50, 40127 Bologna

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