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E. Vertova
Questo giornale é stampato con il contributo dell’ Università derivante dai fondi previsti per le attività culturali e sociali.
LA NASCITA DEL NOIR! PAGINA 2
Cari Lettori,
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so bene che fino a questo numero vi abbiamo sempre abituati a trovare
un editoriale ad aspettarvi. O"i invece vi dirò due parole veloci. L’idea
di fare un numero su#’ Epoque Noir, ovvero quegli anni a cava#o tra il
Per i lettor on
1930 e 1960, ci é venuta in seguito ad una lunga chiacchierata avvenuta
qualche tempo fa tra me e Victor. Stavamo per l’appunto discutendo su
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come poter conciliare il cinema Noir assieme al periodo che divide le
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due Guerre. Da lì l’idea: giocare con il termine epoque e noir. Epoque
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ovviamente in quanto epoca, nera in quanto tra le due guerre. Noir
come il genere cinematografico, ma anche come le divise dei nazifascisti.
Senza poi dimenticare i fumosi Night Club assordati da una splendida
musica jazz, che iniziavano a germogliare ovunque ne#e grandi città
americane. Insomma con due semplici parole siamo riusciti a creare un
numero esattamente come lo volevamo!
Beh che altro dire...speriamo che piaccia anche a voi!
N.J.W.
La Nouvelle Vague
“Qui da noi si tratta di una generazione di giovani intellettuali che hanno più o meno coscientemente la vocazione o il
gusto di fare del cinema, e per i quali la riflessione e la conoscenza del loro futuro mestiere passa non più attraverso lo
studio e le mansioni oscure dell’assistentato, ma attraverso la frequentazione della Cinematheque e l’esercizio della
critica. […] Di qui la parzialità, il carattere polemico e militante di questa giovane critica. Ma è del tutto naturale, dal
momento che si tratta di una critica appassionata di virtuali creatori. L’oggettività non è il suo scopo. […] L’arte non è la
scienza.” (André Bazin, Rèflexions sur la critique in “Cahiers du Cinéma”, n 44, Febbraio 1955.)
Sono queste le parole con cui André Bazin, co-fondatore, insieme a Jacques Doniol-Valcroze, della rivista Cahiers
du cinéma, prova a definire a metà degli anni ’50 il folto stuolo di giovani appassionati di cinema che sta iniziando
a riunirsi sotto princìpi e linee di poetica comuni.
Il panorama cinematografico del periodo presenta da un lato il cinema tradizionale, il cosiddetto “cinema di
qualità”, vincolato dalle leggi del mercato, il cinema dei produttori, delle grandi star e degli sceneggiatori,
realizzato al chiuso degli studi e omologato a convenzioni e modi di esecuzione, dall’altro l’insorgere di una nuova
ondata di piccoli esperti, critici e registi allo stesso tempo, che operano al di fuori dell’industria cinematografica
ufficiale, all’aperto delle strade, con mezzi di fortuna e attori non professionisti. Questa “nuova ondata”, o
Nouvelle Vague, per adottare il termine con cui la rivista L’Express definì questa insorgente controcultura in un
articolo dell’Ottobre del ’57, non nasceva dal nulla ma aveva alle spalle un lavoro intenso fatto di critica,
discussioni, articoli, polemiche e naturalmente film visti sullo schermo. La nuova ondata di giovani che sul finire
del decennio si fecero registi e imposero un nuovo e alternativo modo di fare cinema aveva cioè già alle spalle una
“Scoppiata all’inizio del festival, la bomba Truffaut farà rumore fino alla fine e la sua eco si prolungherà nel tempo. Fino
a due anni fa, anche un anno fa, Les 400 coups sarebbe immancabilmente apparso come l’antifilm del festival, sia per la
personalità del suo autore che per lo stile del film e il suo modo di produzione.” (Doniol-Valcroze, Cahiers du cinéma,
Giugno 1959.)
Il rovesciamento della prassi fin lì invalsa di fare cinema, al di fuori del sistema produttivo tradizionale,
presuppone insomma una nuova concezione della pratica di regista, ma anche di tutta una maniera di concepire il
cinema e la realtà. La Nouvelle Vague rivendica con forza un vero e proprio modello etico, di rottura e di
innovazione, che confluirà direttamente nello spirito ribelle dei movimenti del ’68. La nuova etica rifiuta modelli
troppo rigidi di interpretazione della realtà e dà innanzitutto dignità alla libera espressione umana:
Da parte nostra non può esserci perdono per registi che non hanno mai filmato le ragazze come sono effettivamente le
ragazze che si amano, i ragazzi come sono effettivamente i ragazzi che s’incontrano tutti i giorni, i genitori come sono
effettivamente i genitori che a volte si disprezzano e a volte si ammirano, i bambini come sono effettivamente i bambini
che a volte ci sorprendono e a volte ci lasciano indifferenti, insomma, le cose come effettivamente sono. (J.L.Godard,
Affreux in “Arts”, Aprile 1959.)
Una moralità e una libertà nuove, quindi, portate avanti con convinzione e volontà di affermazione, come l’
Emmanuelle Riva di Hiroshima mon amour che, a chi le chiede “Che cosa significa avere una dubbia moralità?”
risponde “Dubitare della moralità altrui”. Una nuova voglia di vedere le cose che però è da difendere un po’ anche
con lo sprezzo e l’indifferenza verso l’etica vigente di un Jean Paul Belmondo in Fino all’ultimo respiro: “Se non ti
piace il mare… se non ti piace la montagna… se non ti piace la città… vai a quel paese!”
Manuel Fasciani
2 G. Ferretti, Storia dell’editoria letteraria in Italia. 1945-2003, Einaudi Torino 2004, pag.53
MISTERI D’ITALIA! PAGINA 7
letterature straniere, apertura che universali ed economiche, la BUR trovano a fare i conti con le nuove
avrà una pesante influenza col (Rizzoli) e l’Universale del forme d’informazione; la sempre
passare del tempo, limitando Canguro (COLIP). Si offriva così maggiore diffusione della radio,
l’amore e la diffusione della ad un pubblico sempre più ampio l’avvento della televisione e il
letteratura nostrana. Nell’aprile letteratura e cultura a prezzi boom degli spettacoli
del 1945 viene mandato a librai ed irrisori. Non che gli altri editori cinematografici mettono
editori un “elenco” dei libri stiano a guardare! Già tre anni l’industria libraria a dura prova.
proibiti; libri che potevano essere prima la Fabbri riempie le edicole Si nota inoltre come aumenti
venduti solo se ripuliti dai passi con le sue dispense istruttive e l’influenza di certi avvenimenti
riguardanti l’ideologia fascista. divertenti, la Mondadori esterni al prodotto editoriale
Inoltre viene abolito il libro di controbatte con la Biblioteca (film, premi, processi) sul
stato e vengono promulgati nuovi Moderna Mondadori e la Laterza successo del libro e ancora di più
programmi scolastici, scatenando invece inaugura la fortunata serie su quello del suo autore. Come
così un vero e proprio tornado dei libri-intervista. Nascono poi succede a Ragazzi di Vita,
rinnovatore. C’è più voglia di La Mulino a Bologna, che si rifiutato dalla Mondadori per
parlare, di raccontare la occupa di produzione saggistica, e cause non ben definite e accolto a
sofferenza e la frustrazione di il Saggiatore a Milano, sotto il braccia aperte dalla Garzanti. Fu
quegli anni. E gli editori comando del figlio di Mondadori. un vero boom, aiutato
accolgono il desiderio di molti E spuntano come funghi nuove probabilmente dalla personalità
a z i e n d e scandalosa di Pasolini e da un
editoriali, processo intentatogli per oscenità.
tra cui Perché anche negli anni ‘50 ci
avranno sono denunce e processi per
maggiore oltraggio al pudore, che
successo la colpiscono Sartre in edizione
Federico Einaudi e numerosi titoli
Motta, e la mondadoriani, da L’amante di
Feltrinelli Lady Chatterley all’Ulysses di
che nel 1958 Joyce. Non c’è libertà nemmeno
fa de Il quando viene ostentata. E per
Gattopardo capirlo basta guardare allo
del conte svolgimento dei premi letterari, in
Tomasi di cui abbondano limiti e
Lampedusa compromessi e premiazioni
un vero e scontate, come il Viareggio 1955
Da sinistra: Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, Ottiero proprio per il Metello di Pratolini o lo
Ottieri, Giulio Einaudi, in Lerici. c a s o Strega 1959 per Il Gattopardo. La
letterario, letteratura non fu piegata dal
scrittori, alimentando la fiumana facendo pensare ad un ritorno al fascismo, ma fu spezzata da uno
dei libri-testimonianze: Cristo si è romanzo tradizionale. Ritorno “Strega”.
fermato ad Eboli di Carlo Levi, Se preannunciato già l’anno prima E’ inutile affermare come la
questo è un uomo, rifiutato dall’uscita presso Einaudi de bilancia tra valori culturali e
sorprendentemente dall’Einaudi, L’isola di Arturo, splendida storia valori di mercato penda sempre di
il toccante L’Agnese va a morire di formazione di un giovane più a favore della commerciabilità
della Viganò e le varie opere del abitante di Procida. Elsa Morante del prodotto editoriale. Certo non
“partigiano” Fenoglio. Filone che sarà poi per un lungo periodo la si è ancora arrivati agli anni in cui
si esaurisce ben presto, per la punta di diamante, insieme a si vedono esposti sui banchi delle
volontà di voltare pagina, di Calvino e alla Ginzburg, della casa librerie libri di calciatori, veline e
dimenticare gli orrori delle due torinese, messa a dura prova dal politici, ma per fortuna la nostra
dittature e andare avanti. Infatti il vuoto lasciato nel 1950 da Cesare disquisizione si conclude qui.
1949 è l’anno che fa cominciare Pavese, morto suicida in una
una vera e propria rivoluzione: camera d’albergo. Arrivati alla Angela Crucitti
vedono la luce ben due collane soglia degli anni 50, gli editori si
* * *
Languida sale la tua voce, lenta
agli archi e alle volte della cattedrale,
la tua voce rotonda,
rotonda come i fianchi
cui danno un senso le tue mani –
profonda, come gli abissi da cui
insorgi,
come i segreti
che nel ghiaccio aguzzo e asciutto
dei tuoi occhi porti.
Brillano
le tue pupille
e incanti i venti, i flutti irosi,
le belve si chetano per ascoltarti,
i rubini negli occhi dei diavoli
ardono
più intensi,
e scendono i chèrubi,
e brucerebbero
pur di ascoltare
il tuo canto prezioso e segreto.
Anna Morelli
Sopravvivere
In bilico Soli et Inopes
tra l’obiettività
Milano al mattino
nazista
è una vetrina
che afferma se stessa
di polvere opaca.
soltanto
Io come tutti,
granello di nebbia.
e quel soggettivo
sognare
che mai trova voce Rita Sozzi
e mi esilia.
Rita Sozzi
Forse una vita intera Non sol nei giardini corolle di fiori
fatta, finita, compresa, si aprono al sole per farsi colori
può venire incontro di cielo e mare, di giorni lontani
alle rive del divenire, com'erano quelli dei giochi inani.
se solo prestasse
Tra fiori di marmo e terra bagnata
maggiore cura al suo Egomet;
eppure dal facile chiusa è Politta, gemma mai sbocciata.
decadere è 'questo', Fiori le portano i suoi genitori,
'questo' che significa 'tale': più non potranno vederla là fuori.
non si può evitare Così i cimiteri più dei giardini
senza validi motivi; son colmi insieme di fiori e bambini.
siamo semplicemente esistiti nell'attimo,
in un corridoio polveroso, Ivan Ferrari
costretti in un abbraccio.
Un click più
forte di un bang!
Chiudete gli occhi. alla seconda guerra mondiale. Per semplificarla al giorno d'oggi:
Metaforicamente parlando, Cosa vi viene in mente pensando gli ariani sono il top, il resto del
s'intende, altrimenti come a quel periodo? Migliaia e mondo feccia. Ebbene, il mio
potreste leggere queste mie righe? migliaia di persone innocenti scopo è quello di farvi ragionare
Ebbene, dicevo: chiudete gli occhi uccise. Per cosa, poi? Per seguire non solo sul massacro insensato
interiori. Fatto? Eccellente! Ora le idee di un folle. Un folle, pazzo avvenuto nei campi di
facciamo un salto indietro nel visionario, che credeva concentramento. Ma anche quello
tempo. La nostra potente, fermamente nella superiorità, compiuto in strada, nei paesi,
rombante e super truccata Time nell'eccellenza e nella ovunque. Specialmente sul campo
Machine, ci riporta direttamente magnificenza della razza tedesca. di battaglia. Tantissimi uomini,
giovani o adulti che fossero, si immaginarvelo, adulto o ragazzo, scontro nei cieli e nei mari
sono sacrificati in nome di un basso o alto, grasso o magro. conferisce al conflitto una nuova
ideale. Un ideale che al giorno L'importante è che lo dimensione spaziale. La flotta e
d'oggi viene considerato immaginiate vestito da soldato, l'aviazione sono rappresentate
sbagliato. Ma a quel tempo non si con in mano un fucile, in testa un infatti come garanzia di
trattava solo di questo. A quel caschetto, e la paura negli occhi.
tempo era vita. C'era chi Paura di morire, già. Eppure,
appoggiava quest'idiozia nonostante questa paura, si trova
(concedetemelo). Ma c'era anche nel bel mezzo di una guerra. La
chi osava opporsi. Ahimè, l'Italia sta vivendo, la sta facendo. La
non rientrava tra quest'ultimi, o guerra è parte di lui. Come
meglio, Mussolini non rientrava venivano incentivate queste
tra questi. Quel "simpatico" persone a sacrificarsi per l'ideale
nanetto stempiato, abbracciava di qualcun altro? Attraverso
l'ideale di quel pazzo cattivone coi slogan radiofonici, certo. Ma
baffetti ridicoli. Beh, vorrei farvi anche la fotografia ha avuto la sua
ragionare su qualcosa di meno importanza. I manifesti, per
ovvio. Vorrei farvi presente che, esempio. Non servivano
stermini inutili a parte, c'era chi solamente a manifestare quanto
combatteva la guerra. C'era chi si un ideale fosse serio, importante e
trovava giorno dopo giorno faccia giusto, ma anche per sminuire le
potenze avversarie. Tramite la
propaganda, venne istituito in
tutto il paese un senso di salvaguardia delle coste e della
nazionalismo assoluto. Le libertà dei mari.
popolazioni furono investite da L'impreparazione militare e
un'emissione continua di l'inadeguatezza tecnologica della
messaggi in cui era prevalente il marina e dell'aeronautica
tema dello scontro ideologico. vengono rimosse con una
Accanto al tema della guerra notevole propaganda di tavole a
come crociata, si caratterizzano i colori e di grande effetto che
pezzi che si riferiscono alle distolgono dal disastroso quadro
rivendicazioni dell'Italia alla fine d'insieme, valorizzando singoli
del primo conflitto mondiale. La episodi della guerra aeronavale.
guerra rappresenta l'inizio di una In sostanza: pariamoci le chiappe
nuova era di giustizia sociale. La con simpatiche vignette! Tanto
partecipazione dell'Italia nella quei debosciati sono alla fame, si
campagna di Russia ad esempio, faranno due risate! Tra il 1939 ed
riveste un ruolo di rilievo per il il 1940 poi, la propaganda doveva
carattere di guerra "ideologica". necessariamente convincere gli
Mussolini insistette presso i italiani dell'opportunità di
a faccia con la morte. C'erano quei tedeschi per inviare un corpo di partecipare alla seconda guerra
pazzi che cercavano di cambiare spedizione in Russia, nonostante mondiale; le motivazioni ufficiali
le cose, sacrificando anche loro le loro riserve fossero più che dell'entrata in guerra vennero
stessi. Mi viene in mente una sufficienti. Si trattò della ripresa incentrate su tematiche
frase di uno dei miei film della lotta contro il comunismo, geopolitiche e su rivendicazioni
preferiti, V per Vendetta.: "Sotto che aveva costituito la ragion territoriali.
questa maschera non c'è solo d'essere della precedente presa E, permettetemelo, devo
carne... Sotto questa maschera c'è del potere. Si volle legittimare la assolutamente citare il manifesto
un'idea. E le idee sono a prova di missione di fondare una nuova pubblicato da quei simpatici
proiettile". Ma torniamo a noi. Europa, per ottenere la “ariani” per dimostrare che loro
Immaginate la scena: un uomo. mobilitazione di tutti contro il erano i fighi di turno, mentre gli
Non importa come volete "cattivissimo pericolo rosso". Lo
grandi numeri. Una forza non-educata, incapace apparati avvenne proprio mentre veniva disinnescata
eppure desiderosa di autonomia, che quindi si slancia culturalmente la forza che li avrebbe dovuti muovere.
infinite volte per lasciare sempre lo slancio a metà, così La televisione e la paura cominciano a spegnere la
sgretolando – in questi apocalittici giochi di giovinezza voglia di uscire da casa, la voglia di azione diretta,
– istituzioni, certezze, società. Plus ultra. Come a l’energia grezza e pericolosa dei primi anni del ‘900;
trasformare il motto della Spagna in una promessa l’ultimo refolo di questa, inizialmente il più gioioso e
inquietante. Questa promessa si estrinseca nel desideroso di rompere la coazione alla violenza che
fenomeno del pieno: i luoghi della vita e del potere sempre sembra far parte della pulsione di Massa, si
ottocenteschi, che prima sembravano vastità scioglie tra il ‘68 e il ‘77 allo stesso tempo per la
incolmabili, divengono sale gremite; il coro avanza, durezza del clima e per la mancanza fedeltà a se stessi -
ingloba i protagonisti, li fa sparire; il tempo si velocizza ossia di adesione alle parole dette, possibile solo con la
e fagocita lo spazio. Un enorme accrescimento viene scelta di parole a cui si possa realmente aderire - da
vissuto in quel periodo, le Masse ci sono e vogliono parte dei protagonisti. Quindi il walkman ha dato una
partecipare, hanno la forza di esprimere fisicamente il colonna sonora a tutti, ha cominciato a separare
loro esserci nelle piazze, nelle strade, in numeri mai persino sensorialmente le folle; ognuno nel suo film, a
visti. Le folle che salutavano la caduta della dittatura di riflettere su se stesso. Infine la rete, dando la
Primo de Rivera probabilmente già includevano chi possibilità a ognuno di dire la sua istantaneamente e
avrebbe partecipato alle manifestazioni di appoggio a col minimo sforzo, ha regalato alla pulsione dell’uomo-
Franco, contro l’isolazionismo promosso dalle Massa - quella di reclamare il diritto della non-ragione
democrazie europee, assieme a chi sarebbe stato - un luogo di sfogo più inoffensivo e meno rumoroso
fucilato dal regime. Il completo anonimato, e quindi la che mai.
mancanza di responsabilizzazione, di possibilità di Esistono ancora le Masse? Sì, a mio vedere, ma sono
prendere su sè doveri e darsi una forma, tramutano la sterminate aggregazioni di individui disorientati e
volontà di autonomia in a-nomia, incapacità di piuttosto inerti: sono state demassificate. L’uomo
autodotarsi di senso e conseguentemente in medio, a livello sociale, culturale, economico, è stato
cedevolezza a chiunque si presenti come fonte di disciplinato e allo stesso tempo diseducato da fatti
senso. Questo affollamento così repentino e questa voluti e non voluti: l’intrattenimento pensato per il
assordante domanda di senso spiazzano tutti; di ciò pubblico “basso” da altri, la fine necessaria delle
Gasset vede il primo segnale nel “defezionismo delle frontiere con l’apertura a una competizione
classi dirigenti”, come sclerotizzate da questo grande internazionale a volte feroce, la visione economica
assalto, incapaci di essere all’altezza dei tempi. Ne La affermatasi dagli anni ottanta in poi e numerosi altri.
Ribellione delle Masse, sviluppato nella tragica luce Questo assembramento quasi narcotizzato, è
chiarificante di quel periodo di storia iberica, si cerca contornato da sciami di persone compulsivamente
di vedere oltre questo, si cercano i nuovi compiti che attive, che vivono il mondo moderno, parlano più
possono essere portatori di senso in un modo lingue, si spostano con facilità. Di questo sciame
impossibile a qualsiasi ubriacatura di piazza, primo tra multiforme faccio e facciamo parte. Siamo veramente
tutti il riconoscere il destino del continente nella scelta pochi confrontati alle Masse inerti, ma numerosissimi
ineluttabile tra farsi Europa o stagnare. Vista la forza se paragonati a quelli che un tempo erano gli uomini
dirompente delle Masse e dell’uomo-Massa, Gasset nella possibilità di svolgere una vita intellettuale attiva.
cerca per tutta la vita di segnalare una via per Siamo generalmente capaci di usare con una certa
incanalare questa forza a nuovi obiettivi e questo sarà proprietà i mezzi che hanno disinnescato le Masse e in
un fine che lo guiderà dalla Lega per l’Educazione questo, forse, abbiamo imparato un sano
Politica all’Instituto de Humanidades, istituzione individualismo, più responsabile. Siamo
indipendente dove insegnerà – ostracizzato in ogni probabilmente più smaliziati, pronti a costruire
modo dal franchismo – fino al 1951, quando sarà di s u l l ’u n i c o t e rre n o f e c o n d o a l l a c o s t ru z i o n e
nuovo costretto a lasciare la patria. L’epoca non intellettuale: la terra bruciata, la rassegnazione delle
raccolse la sfida. Le dirigenze più effettive, almeno sconfitte passate. Ci troviamo quindi davanti ad alcuni
nell’Occidente democratico, si relazionarono con la dei compiti che già Gasset e la sua generazione
dirompente forza delle Masse incanalandola e vedevano chiari: la costruzione dell’Europa; la
placandola nelle sovrastrutture sociali elefantiache che soluzione dei particolarismi di tutti i tipi nella pratica
sono stati i Partiti di Massa; costruirono vascelli dalle salutare del dialogo e del ragionamento basato sulla
vele enormi, in grado di sfruttare bene solo la tempesta fatica della ricerca, della relazione del se con le proprie
immane delle grandi Masse attive, ma che si sarebbero circostanze; l’educazione civica dell’uomo, col cesello
rivelate flosce davanti a una realtà di refoli, colpi di di idee che “gonfino pienamente il volume dei cuori”3.
vento brevi e cambi di direzione veloci. Nel rigido E, come ogni volta che una nuova generazione può
schieramento che in Canetti viene definito “di masse riconoscersi e guardarsi mentre vive, la necessità di
doppie”, caratterizzante il periodo della Guerra essere all’altezza del proprio tempo.
Fredda, la costruzione di possenti e poco manovrabili Stefano Pietrosanti
Volto di donna:
Il Noir
Noir=Nero, in francese. Il termine viene coniato per presentata come desiderabile ma pericolosa per
l’appunto in Francia: era da poco terminata la l’uomo, le donne hanno la funzione di ostacolare la
seconda guerra mondiale e i grandi schermi europei ricerca maschile>. Ann Kaplan, come si puo’ notare,
erano sommersi da film americani. Alcuni critici rivolge alla
cinematografici francesi notarono qualcosa di nuovo. figura della dark
In pochi anni i film Hollywooddiani si erano fatti piu’ l a d y
amari, piu’ spietati, quei film erano quelli che un’attenzione
ruotavano attorno al crimine. Sinistri individui che che penalizza il
cercano di appropriarsi con ogni mezzo della preziosa r e s t a n t e
statua di un falco. Due amanti che uccidono il marito u n i v e r s o
di lei per incassare i soldi dell’assicurazione. femminile ma,
Detective privati che vengono coinvolti in storie allo stesso
intricate, violente, oscure. I protagonisti di questo tempo, coglie la
nuovo genere sono spesso figure inquietanti, dei caratteristica
criminali o dei malati: dei mostri. Ma invece di fondamentale
analizzare il solito e “tipico” protagonista di film noir, della donna nel
facciamo cadere lo sguardo sui ruoli femminili. Come noir: l’e sse re
ha scritto Sylvya Harvey: <I due tipi di donna piu’ svincolata dalla
comuni nel noir sono la puttana eccitante e senza figli famiglia. La
e la fanciulla innamorata, noiosa e potenzialmente donna del film
madre>. E ammettiamolo la seconda categoria e’ noir, a volte
stata sostanzialmente ignorata a vantaggio della protagonista ma
prima, quella delle cosiddette dark ladies, che hanno piu’ spesso
finito per essere l’unica realta’ femminile tipica del comprimaria, e’
noir. La dark lady, il buco nero della vertigine morale, una donna che e’ stata sottratta o e’ sfuggita alla
la donna famiglia. E’ una donna che viaggia sola, lavora ed e’
tentatrice e indipendente, corre pericoli, cerca aiuto o lo offre,
infida che partecipa alle indagini o le ostacola, e’ vittima o
seduce il colpevole, a volte testimone, ma agisce sempre (o per
maschio e lo meglio dire spesso) al di fuori dei rapporti, dei vincoli
spinge al delitto, o delle sicurezze familiari. Nel caso specifico della
condannandolo dark lady, la donna infatti incarna per antonomasia il
poi alla rovina. E vero pericolo per la dimora familiare. All’apparenza
come ha scritto mogli affettuose, stanno solo aspettando l’occasione
Ann Kaplan:<Il propizia per liberarsi dello scomodo consorte. E qui
film noir e’ gli esempi di dark lady “rinomate” si sprecano,
particolarmente possiamo andare da la Mary Astor di Il mistero del
notevole per il falco, alla Barbara Stanwyck di La fiamma del
suo specifico peccato e alla Lana Turner di Il postino suona sempre
trattamento due volte, senza dimenticarci della Rita Hayworth in
delle donne. Nei La signora di Shanghai. Ma e’ riduttivo legare il
film di altro destino della donna nel noir esclusivamente alla sorte
genere, (...) nel della dark lady. Il noir era e continuo’ ad essere un
western, per genere prevalentemente maschile (anche la dark lady
esempio, le difficilmente e’ la vera protagonista del film), ma
donne, nei loro ruoli fissi di mogli, madri, amanti, propose una galleria di notevoli personaggi
mantenute, prostitute, forniscono semplicemente lo femminili, che non erano ne’ donne mantide ne’
sfondo per il lavoro ideologico del film che e’ portato pupette passive e virginali. Cio’ ci rimanda a tutto
avanti dagli uomini. (...) Nel mondo del film noir sono quel filone melo-noir di grandi attrici bigger then life
al centro dell’intrigo del film, e, inoltre, spesso non (Bette Davis, Joan Crawford) intrappolate in un
sono collocate in salvo nei ruoli familiari sopra mondo troppo piccolo per loro: e queste donne
menzionati. Definite per la loro sessualita’, che e’ insofferenti, ribelli, assassine, a volte psicotiche, ci
ricordano anche come la dark lady abbia in se’ una ucciderla, magari dopo averla nevrotizzata e spinta
componente eversiva, di potenziale scardinamento di sull’orlo della follia. Ma i modelli sono svariati, e si
un ordine sociale e familiare. Fino ai casi estremi comincia con quelli piu’ tradizionalmente
della Gene Tierney di Femmina goticheggianti, come Rebecca, la
folle o della Bette Davis di prima moglie di Hitchcock o
Peccato, che nel loro disperato Angoscia di Cukor, per proseguire
amour fou arrivano a provocarsi con le minacce in agguato per le
un aborto. Per farne una donne giovani e sole degli anni
descrizione piu’ generale, questo quaranta (Mi chiamo Giulia Ross),
modello di donna e’ forte ed guardando sempre piu’
indipendente. Si tratta di donne esplicitamente alla societa’
che reagiscono alla tensione e al contemporanea e ai suoi falsi
pericolo senza gettarsi nelle valori. Altra figura femminile che
braccia di un uomo ma facendo si puo’ incrociare nella presa
affidamento solo sulle proprie visione di film noir e’ la donna
forze. Donne che salvano i loro ambigua, che si pone come femme
uomini, o almeno ci provano. fatale, ma rivelandosi pero’ alla
Spesso la loro e’ una causa persa. lunga molto meno insincera di
Fanno fuggire i carcerati o li quanto sospettasse il protagonista
nascondono. Entrano in scena per maschile. Sono i famosi esempi di
soccorrere uomini inadeguati, che good/bad girl, come la Rita
stanno perdendo i pezzi o il Hayworth di Gilda, la Veronica
coraggio. Vengono da romanzi di Lake di La dalia azzurra, la
Cornell Woolrich o da quelli di Lauren Bacall di Il grande sonno.
Chandler, ma sono anche Spesso queste donne sono cantanti
personaggi scritti su misura per da night, hanno un aspetto vissuto
alcune dive. Personalmente e tentatore, e lasciano cosi’ per
parlando, la ‘palma’ di tough woman spetta a Lauren qualche tempo il protagonista e lo spettatore
Bacall, spesso co-protagonista di Humphrey Bogart. I nell’incertezza. Queste figure femminili a lungo
suoi personaggi sono donne che incassano gli schiaffi ambigue servono anche per rivelare personaggi
con coriacea indifferenza e non si sottraggono agli maschili freddi e sospettosi, cresciuti sulla scia
scontri verbali a base di battute affilate. Questo tipo di dell’Humphrey Bogart di Il mistero del falco o della
personaggio, si ricollega sotto certi aspetti al suo misoginia di Alan Ladd. In conclusione, per quanto
opposto, e cioe’ alla donna vittima, protagonista della nel genere noir sia sempre forte un senso di
formula <woman in distress>, presente gia’ nel maschilismo e misoginia, o per meglio dire di
cinema degli anni trenta e destinata a protrarsi oltre machismo, nonostante i numerosi esempi di
l’eta’ del noir, ma che in questo periodo ha alcuni dei personaggi femminili. Non si puo’ non rimanere
suoi esempi principali. La donna si ritrova in questi piacevolmente sedotti da questo genere, che
film intrappolata dalla casa, dal vincolo matrimoniale, scoprendo le meraviglie del quadrangolo, ci ha
da pregiudizi culturali e sociali, lasciando permesso di riscoprire le emozioni trasmesseci dalla
intravvedere la carica di denuncia insita nell’intero semplice contrapposizione di bianco e nero. Luce e
filone. Lo schema narrativo riguarda quasi sempre ombra. Buono e cattivo. Ma soprattutto noir.
una protagonista in balia di un marito deciso ad Nicole J. Weber