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1) Siamo alla primavera 2009, la Rocchetta è in attesa di importanti lavori di restauro che dureranno anni e la nostra associazione
sembrerebbe disoccupata, ma così non è.
Nel maggio 2008, io e l’ing. Alessandro Rapparini, fummo invitati in India, ad un congresso internazionale sull’elettromeopatia, (la
pratica medica inventata da Cesare Mattei) e noi vi andammo con entusiasmo. Nel settembre del 2008 organizzammo un convegno
internazionale a Porretta Terme, su Cesare Mattei e l’elettromeopatia ed i medici indiani parteciparono insieme ad americani, inglesi,
tedeschi, pakistani ed italiani. Ora, io e la dott.ssa Catia Aliberti, siamo appena tornati dall’India, dopo un viaggio di tre settimane
organizzato ed offerto dalle associazioni elettromeopatiche indiane. La nostra associazione si è sobbarcato il solo costo dei visti
consolari. Non si è trattato di un viaggio turistico perché era intenzione degli organizzatori, farci vedere dall’A alla Z tutta la filiera
elettromeopatica, dalla produzione all’applicazione.
Abbiamo visitato alcuni luoghi di produzione e raccolta delle erbe medicinali negli stati di Punjab ed Himachal Ptradesh ed un
laboratorio nel distretto di Chamba. Abbiamo visitato un centro di ricerca sulla medicina olistica, nei pressi di Delhi, nella cui
farmacia erano presenti rimedi elettromeopatici, provenienti da almeno 5 laboratori di altrettante regioni dell’India. Le persone vanno
a farsi curare per disturbi leggeri come il mal di schiena o l’artrite cervicale, ma anche per gravi malattie per le quali sono state
dimesse da altri ospedali perché ritenute incurabili. Ci è stato mostrato un diagramma con le percentuali di guarigione o
miglioramento, riferite a diverse malattie trattate con agopuntura o elettrostimolazione o elettromeopatia, separatamente, oppure con
più tecniche insieme, ed un video che mostra alcune operazioni chirurgiche molto invasive, effettuate con sola anestesia da
agopuntura, in cui i pazienti sopportano le operazioni da svegli, e appena ricuciti, tornano nelle stanze sulle loro gambe.
A Delhi, abbiamo incontrato una delegazione di medici elettromeopatici, sindacalisti e giornalisti, nell’ufficio di un membro del
Parlamento indiano, il Dr. Debabrata Biswas, che desiderava avare notizie storiche sul Conte Mattei e l’elettromeopatia e dopo averle
avute, ha accompagnato la delegazione dal Ministro della salute portandogli in dono una copia del nostro libro In Rocchetta con
Cesare Mattei e un DVD col nostro volo sul castello in deltaplano. La delegazione spera in un riconoscimento ufficiale in India, della
terapia elettromeopatica.
Abbiamo visitato due ospedali a Cochin, nello stato di Kerala, in uno dei quali mi sono sottoposto ad un trattamento di agopuntura e
stimolazione elettrica alla regione cervicale, ma anche alla somministrazione di cure elettromeopatiche per un micidiale raffreddore
estivo dovuto agli onnipresenti ventilatori e all’aria condizionata.
Abbiamo parlato coi malati ed i loro parenti. Abbiamo posto domande a loro ed al personale medico e tutto è stato veramente
interessante. Ci hanno mostrato una bambina che prima della cura, non parlava e non camminava e che al momento stava saltellando e
gridando per i corridoi e le scale come un grillo canterino, seguita a stento dai raggianti genitori. Abbiamo visto altri bambini che
stavano avendo miglioramenti ed altri appena giunti, coi parenti speranzosi. Il padre di uno, lavora a Roma ed era appena tornato
dall’Italia, il bimbo ha tre anni ed è nato prematuro con enormi problemi, parlare con quell’uomo è stato molto commovente.
L’argomento è delicatissimo e difficile da trattare. Alle molte domande, abbiamo ricevuto molte risposte, ma non possiamo trarre
conclusioni, perché farlo non ci compete, comunque l’esperienza è stata indimenticabile.
Per quanto riguarda la produzione dei rimedi, abbiamo fatto osservare ai nostri interlocutori, che ogni laboratorio usa un metodo
diverso. Ci è stato risposto che è in corso un processo per unificare il metodo.
Abbiamo partecipato ad incontri e conferenze, di cui una nello stato di Uttar Pradesh e firmato una convenzione per la ristampa e la
distribuzione in India dei volumi presenti nel nostro archivio, perché molto richiesti dagli studenti Indiani.
C’è stata anche avanzata la proposta di trasferire l’Archivio/Museo a New Delhi per un periodo di tempo da stabilire, ma non inferiore
a dieci anni. Possibilità che non ci sentiamo di scartare, considerando le difficoltà in cui ci troviamo.

2) Attualmente, la nostra segreteria non riesce a funzionare adeguatamente per mancanza di personale che, voglio ricordarlo, è
soltanto volontario e sempre più raro, ma anche perché la nostra sede è stata posta in vendita e non abbiamo più la corrente elettrica
per far funzionare il computer, la stampante, e neppure il riscaldamento e le lampade. Prego coloro che non hanno ricevuto la tessera
d’iscrizione o altro di scusarci e di avere ancora pazienza. Dovremo trasferirci, appena trovata una soddisfacente soluzione e
cercheremo di far fronte alle esigenze, sperando nella disponibilità di nuovi soci, ad aiutarci.

3) La tesoreria, invece, è in ottime mani e viene contabilizzato ogni centesimo. La responsabile è così accorta e parsimoniosa, che a
noi riesce difficile anche ottenere il rimborso delle spese vive sostenute, benché documentate.

4) il 1° maggio, come di consueto, si svolgerà a Riola l’annuale sagra paesana e l’Archivio/Museo resterà aperto per tutto il giorno
dalle ore 9.00 alle 18.00. Sarà una buona occasione per vederci. Vi aspettiamo!

5) il Presidente comincia a sentirsi vecchio e desideroso del collocamento a riposo, ma non lascerà in questo momento di crisi.
Claudio Carelli
Riola, 19 aprile 2009 (Presidente)

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