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Lettura dell’opera

“Galileo detta al padre Settimi scolopio, suo discepolo”


Cesare Cantagalli, 1870

In esposizione presso la mostra Firenze 1829. Arte, scienza e società


Palazzo Medici Riccardi

Melissa Dalla Rosa


Master in Pubblicità Istituzionale, Comunicazione Multimediale e Creazione di Eventi 2010
Facoltà di Lettere e Filosofia - Università degli Studi di Firenze
Università: Università degli Studi di Firenze – Facoltà di Lettere e Filosofia
Anno Accademico: 2010
Titolo del Corso: Master in Pubblicità Istituzionale, Comunicazione Multimediale e Creazione di
Eventi
Studente: Melissa Dalla Rosa

SCHEDA
Lettura di un’opera/manufatto

DATI INFORMATIVI

FI – Firenze – Palazzo Medici Riccardi - Via Cavour 1 / 3


COLLOCAZIONE
Luogo pubblico  Luogo religioso 

Luogo privato  Museo X


Centro di documentazione o sede di un’associazione 

DENOMINAZIONE PER ESTESO


Galileo detta al padre Settimi scolopio, suo discepolo

PROVENIENZA Collocazione originaria: si  no X


Collezione privata  Raccolta pubblica X (Istituto Statale d’Arte
“Duccio di Buoninsegna”, in deposito presso il Museo Cassioli)
DATI GENERALI

OSSERVAZIONE

1) TIPOLOGIA DEL MANUFATTO


dipinto X scultura  mobile  gioiello 
altro ……………………………………………………………………………………………………

2) DIMENSIONI
Riporta le dimensioni se indicate ……………………………………………………………………..
Dai una definizione approssimativa delle dimensioni se mancano
Circa 80 x 60 cm (larghezza per altezza)
3) MATERIALE
L’opera è su / in: pietra  vetro 

legno  metallo 

tessuto  carta 

intonaco  terracotta 

altro: tela

CRONOLOGIA
Data esatta X Quale? 1870
Data stimata  Quale? ………………………..
Data mancante 

Appartiene a una corrente artistica specifica: si X no 


Quale? Romanticismo - Purismo

STATO DI CONSERVAZIONE
Ottimo  Buono X Discreto  Mediocre  Pessimo 

AUTORE Cesare Cantagalli


LUOGO DI PRODUZIONE Accademia di Belle Arti di Siena oggi denominata Istituto Statale
d’Arte “Duccio di Buoninsegna”
NOTE STORICO/ARTISTICHE SU PERIODO E SPECIFICHE SULLA CORRENTE:
L’Ottocento è il secolo delle grandi scoperte scientifiche e dei cambiamenti sociali e politici. In
Italia, inizia con la stagione pre-unitaria, in cui Firenze, oltre ad essere la capitale intellettuale del
paese, era uno dei centri europei del sapere scientifico. Nel corso del secolo la città ha visto nascere
il primo telegrafo, la prima telescrivente, i primi esperimenti sul telefono, oltre che il primo motore
a scoppio. Il clima culturale era quello dell’Illuminismo, contraddistinto da pensieri interessati alla
scienza utile, con particolare interesse per la tradizione galileiana.
Nell’ambito dell’arte, è il momento della transizione da Neoclassicismo a Romanticismo. Il primo
vedeva nel mondo classico un modello da imitare, ricercava il bello ideale e i valori assoluti e
universali. Il Romanticismo, invece, era contraddistinto dalla tendenza a rappresentare soggetti del
passato, ad esaltare l’individuo; dal recupero della storia della nazione; dalla valorizzazione del
periodo medioevale, ritenuto libero da schemi classici e caratterizzato da creazioni originali.
Uno dei principali esponenti del Romanticismo italiano è stato Francesco Hayez, cui dipinti
tendevano a rappresentare soggetti del passato, principalmente del periodo Medioevale, con
l’obiettivo di raffigurare situazioni paragonabili al suo tempo.
Il purismo, corrente artistica in stretta sintonia con il Romanticismo, è stato ispirato da Friedrich
Overbeck (1789-1869) e dai Nazareni tedeschi, aveva tra i principali esponenti Luigi Mussini
(1813-1888) e Tommaso Minardi (1787-1871), ed era caratterizzato da soggetti con atteggiamenti
melodrammatici e ambientazioni studiate nei dettagli.
NOTE STORICHE SULL’AUTORE:
Cesare Cantagalli, nato a Siena nel 1839 e deceduto a Livorno nel 1887, fu discente presso
l’Accademia di Belle Arti di Siena, inaugurata nel 1816 dal Granduca di Toscana Ferdinando III, e
diventata, Regio Istituto Provinciale d'Arte di Siena con la riforma Gentile del 1923.
Cantagalli è stato fedele allievo di Luigi Mussini, direttore dell’Accademia tra il 1851 ed il 1888,
che lo considerava un artista promettente (L. Mussini, Alcune osservazioni intorno alla proposta di
una riforma dell'Istituto Provinciale di Belle Arti, Siena 1868.). Nel 1870, infatti, il giovane pittore
vinse, presentando l’opera qui analizzata, il concorso triennale dell’Accademia di Siena. Detti
concorsi, inseriti nella didattica scolastica nel 1839 dall’allora direttore Francesco Nenci, erano
aperti anche ad allievi esterni alla scuola e presentavano temi relativi alla storia sacra, oppure legati
alla letteratura artistica.
Nell’opera di Cantagalli, è evidente l’influenza romanticista e purista del suo maestro,
principalmente per quanto riguarda la gestualità dei soggetti e l’accuratezza con cui è raffigurato il
scenario.
Applicare qui la riproduzione fotografica dell’opera e dei suoi dettagli
LA DESTINAZIONE
 Pubblica X Privata 

 Ha una funzione puramente ornamentale X


celebrativa X
religiosa 

pratica 

funeraria 

…………………………
NOTIZIE SPECIFICHE
Titolo: Galileo detta al padre Settimi scolopio, suo discepolo
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
La Toscana dell’Ottocento accolse i primi Congressi degli scienziati Italiani che fornirono, tra
l’altro, importanti contributi alla causa risorgimentale. A Firenze, nel 1841 fu realizzata alla
Specola la Tribuna di Galileo, si svilupparono l’Accademia dei Georgofili e l’Osservatorio
Ximeniano (fondati nel 1753), nacquero il Gabinetto Vieusseux (1820), il primo Istituto Agrario d’
Italia (1834) e l’Istituto Tecnico Toscano (1850). Il 1848 vide invece l’inaugurazione della ferrovia
Firenze – Livorno con la stazione Leopolda e della Firenze-Prato-Pistoia con la stazione dedicata
alla granduchessa Maria Antonia.
In questo clima sociale e culturale, stimolato anche dal pensiero Illuminista e dal Romanticismo,
Galileo (1564 – 1642) rappresenta una delle figure chiavi, da studiare ed ammirare, un genio cui
conquiste del passato devono essere contemplate poiché determinano il presente ed il futuro.
L’opera analizzata, infatti, raffigura Galileo nel suo studio, presso Villa “Il Gioiello”, dimora
risalente al XIV secolo, e ricostruita nel XVI secolo, sua abitazione nell’ultima decada di vita.
Galileo stipulò il contratto di affitto nel settembre del 1631, ma poté ritornare al "Gioiello" solo il
primo dicembre 1633, dopo la condanna da parte del Tribunale del Sant'Uffizio, che fino al gennaio
1639 lo proibì di ricevere persone con le quali discutere di argomenti scientifici.
Il padre scolopio Clemente Settimi (1612 - ?), messo a disposizione da Giuseppe Calasanzio,
(fondatore delle scuole Pie) perché assistesse lo scienziato negli ultimi giorni, il giovanissimo
Vincenzo Viviani (1622 – 1703) ed Evangelista Torricelli (1608 – 1647) furono i principali allievi
dell’ultima generazione, ossia, che seguirono Galileo dopo la condanna.
Oltre al dipinto qui esaminato, padre Settimi, appare rappresentato insieme a Galileo e suoi
discepoli anche nell’affresco di Luigi Sabatelli, presso il Museo di Storia Naturale di Firenze -
Sezione di Zoologia "La Specola" - Tribuna di Galileo.
NOTIZIE SUL SOGGETTO

Si tratta di un’opera: figurativa X astratta 

Il soggetto è: sacro  allegorico  profano  astratto 


Altro Storico-scientifico

Con riferimenti reali X fantastici  mitologici  simbolici 

DESCRIZIONE LIBERA DEL SOGGETTO

Avendo come scenario lo studio di Galileo, presso quella che fu la sua ultima residenza, ad Arcetri,
Firenze, il scienziato detta a padre Settimi, suo discepolo, note che saranno poi oggetto di
apprendimento anche per gli allievi delle scuole Pie.
Galileo é rappresentato in veste e calzatura da camera, ad occhi chiusi, per enfatizzare la cecità che
lo colpì in avanzata età. Accanto al scienziato, una campanella appoggiata su uno sgabello, il cane
accucciato ai suoi piedi, forse per sottolineare l’ambiente domestico in cui si trova. Globo e libri, ad
indicare gli strumenti che hanno accompagnato lo studioso nella sua traiettoria.
Gli elementi architettonici della stanza, camino, architrave e stipiti della porta in pietra lavorata, il
pavimento in cotto, le pareti dipinte, la mobilia in legno ed i tessuti, raffigurano accuratamente le
dimore signorili del periodo.
Padre Settimi é accostato ad un mobile in legno intarsiato, tipo credenza, con tavolino integrato sul
quale prende le note. Il discepolo, raffigurato giovane e molto attento agli insegnamenti del
maestro, appartenne all’ordine degli scolopi, fondato da san Giuseppe Calasanzio nel 1597, ma cui
prima sede a Firenze fu inaugurata nel 1630. Le scuole Pie dedicavano particolare attenzione
nell'educazione dei bambini poveri, offrivano un'attività educativa integrale e gratuita, d’ispirazione
cristiana, ma non confessionale e aperta agli ebrei, ai quali non proponeva la conversione.
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ANALISI SPECIFICA DI UN’OPERA PITTORICA

Si tratta di un’opera grafica  pittorica X


monocroma  policroma 

DATI TECNICI

Quale tecnica è stata usata? Tempera  Carboncino  Olio X Inchiostro 


Acquerello  Pastello  Mista  Altro ……………………………………………
Su quale supporto? Tela X Legno  Muro  Carta  Cartone 
Altro …………………………………………………………………………………………………
Con quali strumenti? Pennello X Spatola  Pennino  Mani  Bulino 
Altro …………………………………………………………………………………………………
La superficie pittorica si presenta liscia  ruvida X granulosa 
spessa  sottile X lucida X opaca 

Il soggetto
 Se è un’opera astratta è composta da forme libere  geometriche 
Trovi corrispondenza fra il titolo e ciò che vedi si  no 

Vedi o cerchi nel quadro una corrispondenza con il mondo reale si  no 


Il ruolo espressivo è affidato al gesto  al segno  alle forme  ai colori 
 Se è figurativa siamo in presenza di un ritratto  un paesaggio 

una natura morta  un tema religioso  un tema storico X


un tema mitologico  altro ………………………………………………………………..
E’ rappresentato in modo realistico X semplificato  idealizzato 
Sono presenti figure umane si X no 
Sono presenti elementi naturali si X no 
Sono presenti elementi architettonici si X no 
Sono presenti oggetti si X no 

Nell’opera è più evidente la figura umana X l’ambiente  naturale  architettonico 


l’oggetto 
Nella figura risalta di più l’abbigliamento  l’azione  l’espressione X
La figura è collegata in un ambiente interno X esterno 
Lo sfondo è prospettico X piatto 
Analisi della struttura e della composizione

LA COMPOSIZIONE

 E’ organizzata in modo simmetrico X asimmetrico 


 Il peso è collocato a destra  a sinistra 

al centro X in basso  in alto 

Prevalgono le linee curve X spezzate  rette  orizzontale  verticale  oblique 


Producono un effetto di staticità X dinamismo 
 Le superfici sono regolari (geometriche) X irregolari (sfrangiate) 
Producono un effetto di staticità X dinamismo 
 Le forme sono finite X indefinite 

 Dominano le linee di contorno  i volumi X

LO SPAZIO

 Lo spazio è misurabile X indefinito  aperto  chiuso 


Predominano i pieni X i vuoti 

Lo spazio è reso mediante:


il rapporto figura e sfondo X la sovrapposizione di elementi X
la deformazione  l’uso del colore X
il gradiente delle altezze  l’uso della luce  frontale  accidentale 

La costruzione di una prospettiva regolata di tipo frontale (centrale)

 Il punto di vista è collocato:


a sinistra  a destra  al centro X in alto  in basso 
LA LUCE

 Il tipo di luce è artificiale  naturale X


 E’ diretta X abbagliante  fioca  radente  diffusa 
 La fonte di luce è posta a sinistra X a destra  in alto  in basso 
dietro  davanti  in più punti 
 Serve a mettere in risalto volumi  gestualità X spessori  superfici 
 Crea passaggi fra una zona e l’altra netti  sfumati X
 Produce un valore espressivo drammatico  sereno X vivace 

IL COLORE

 I colori prevalenti sono: primari  secondari X complementari 


caldi X freddi  chiari  scuri X spenti X accesi 
 I colori sono stesi in modo sfumato X per campiture uniformi 
a tratti  a punti  a macchie  a spruzzo 
 C’è un colore che prevale sugli altri: no  si X quale? rosso
Dipende dall’ampiezza della superficie  dall’intensità X
dalla luminosità  altro ………………………………………………………………..

Osservazioni:
Il rapporto tra i colori, ombra e luce dell’opera é equilibrato ed equivalente, le linee geometriche
degli elementi architettonici e di arredo sono compensate dalla morbidezza dei tratti delle figure
umane e naturali.
La luce è diffusa ma orientata su Galileo e padre Settimi, e mete in evidenza la gestualità ed
espressività dei soggetti centrali dell’opera. Le zone in ombra si sviluppano gradualmente verso lo
sfondo dell’immagine e verso l’alto, creando una specie di cornice intorno agli elementi principali
dell’opera.
I colori sono equilibrati, il rosso intenso di alcuni tessuti sono bilanciati con i colori tenui del
tappeto, del pavimento e del paravento dietro la figura di Galileo. Le tende, le pareti, la mobilia in
legno e l’abbigliamento del discepolo presentano colori scuri, concentrati per lo più nel lato sinistro
della tela, prossimo alla fonte di luce.
Bibliografia
BARLETTI, E., Il Palazzo Arcivescovile di Firenze. Vicende architettoniche dal 1533 al 1895,
Firenze 1989.
CRESTI, C.-ZANGHERI, L., Architetti e ingegneri nella Toscana dell'Ottocento, Firenze 1978.
Enciclopedia Universale Rizzoli Larousse (15 voll.), Rizzoli editore, Milano 1966-1971.
ENRICO BELLONE, Galileo, Collana "I grandi delle scienze" curata da Le Scienze, 1998.
FRANCESCO LUMACHI, Firenze - Nuova guida illustrata storica-artistica-anedottica della città
e dintorni, Firenze, Società Editrice Fiorentina, 1929
GIOVANNI SPADOLINI, La mia Firenze, frammenti dell'età favolosa, Firenze, Le Monnier, 1995.
GUERRINO PELLICCIA e GIANCARLO ROCCA (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione
(10 voll.), Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
LENSI, A., Firenze medievale. Quello che fu distrutto e quello che resta, in "Atti della Società
Colombaria di Firenze", Firenze 1930.
PUPPO M., Romanticismo italiano e Romanticismo europeo, IPL, Milano 1985.
SISI CARLO, SPALLETTI ETTORE, La cultura artistica a Siena nell’Ottocento, Monte dei Paschi
di Siena, Siena 1994.
VANNUCCI MARCELLO, Firenze Ottocento, Newton Compton, Roma, 1992.

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