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Non Si Vive N Di Se N Di Ma

Prefazione-Introduzione.
Non essendo tanto esperto nella scrittura e nella stesura di un romanzo , racconto , o quel che sia , non saprei in che modo incominciare . Oggi dopo tanti incoraggiamenti inizio quest opera , se pu essere definita tale . Premetto che la formulazione totalmente personale , come si dice per i romanzi nuovi , quelli moderni per intenderci, che adoperando questo escamotage e riescono a iniziare l opera a proprio piacimento. Detto ci vi dico anche che molto probabilmente ricorrer a qualche trucchetto manzoniano per ambientare il racconto in diversi periodi e attribuir diversi nomi ai personaggi reali della storia che oggi inizio a proporvi e che non si sa quando finir di raccontarvi . Innanzi tutto mi presento : il mio nome Marco Sgro , membro di una famiglia molto numerosa , che agli occhi dei giovani pu sembrare un po inusuale e un po fuori dal comune , ma vi assicuro che ce ne sono anche di pi numerose della mia . Lasciamo stare per la mia famiglia , considerazioni a riguardo magari si possono avere durante conversazioni tet a tet con il sottoscritto , che alcune persone , quali i miei amici , eccetera , hanno avuto. Mi scuso anticipatamente per i miei modi di scrivere : difatti credo che molto spesso mi perder nel discorso , facendo collegamenti o altro , perdendo cos appunto il filo di quest ultimo. Vi anticipo soltanto che la storia che sto per proporvi ambientata in una piccola cittadina della provincia di Messina , quale Capo D Orlando . Veniamo ora al racconto

Capitolo 1
Rivolgendo lo sguardo all orizzonte si possono intravedere piccole delle isole , un po offuscate dalla nebbia di questo periodo e il sole alto nel cielo che coperto dalle nuvole crea quell atmosfera cupa e triste che demoralizza e che incita a rinchiudersi in casa al caldo , magari avvolti in una coperta con una bella tazza di cioccolata calda in mano , e in quel momento se si osserva il cielo si pu notare che la natura a prepararci per affrontare poi un periodo ancora pi cupo di questo , un periodo che per fortuna in questa zona non ha gli stessi effetti che pu avere in altre , ma un periodo che non ti fa vivere pienamente la vita , come l inverno . Ed proprio l autunno che ci costringe a tirar gi i piumoni e ad attrezzarci per non avere sorprese durante la stagione successiva . Ma qui in inverno si ha tutta un'altra musica , e in mezzo a quella nebbiolina fitta che pu disturbare , ci si perde e si viaggia senza meta cercando magari qualcun altro che si perso come te in quella nebbia e che invano cerca la strada di casa , e durante questo vagabondaggio ci si imbatte in altre persone che puoi decidere tu se conoscere o no e che magari ti lasciano qualcosa dentro , anche di profondo , e in questo eterno volteare e danzare senza una meta precisa in qualche modo ci si perde e nessuno si riesce a distinguere e ci si pone tutti allo stesso livello , dal politico di fama , al povero operaio . Questo il potere che se lo si sa cogliere , ci sa offrire l autunno . Ed proprio in questa stagione che inizia la scuola , quella scuola che pu annoiarti , che pu istruirti , che pu deprimerti , che pu fare tutto nei tuoi confronti , ma forse non ci si rende conto che ci che pu farti la scuola lo decidiamo noi , attraverso il nostro porgerci nei suoi confronti . E comunque come la si prende ci si ritrova sempre a tornare a casa a piedi , con lo zaino sulle spalle , e con un aria un po rammaricata con mille pensieri per la testa che non riguardano mai la scuola . E cos tornati a casa ci sono sempre i giorni in cui si deve studiare tanto per il giorno dopo e non si ha per niente voglia , oppure i giorni che fortunatamente non si deve fare granch o ancora quelli che si gi stati interrogati e non si studia per niente , quasi non si tocca libro . Ma durante tutti questi giorni il pensiero stranamente non rivolto alla scuola bens a qualcos altro che vi angoscia , che vi preoccupa , o che vi rende felici o ancora che vi rattrista , e quel pensiero fisso che non si smuove , che vi torna in mente anche mentre si studia o mentre si sdraiati al calduccio sul letto coperti da un caldissimo e avvolgente piumone , e quel pensiero che appunto il centro dei vostri pensieri pu essere una lama a doppio taglio , pu agevolare , o pu essere disgraziato nei vostri stessi confronti indulgendovi magari a non studiare o a mettere da parte i libri per concentrarvi sul da farsi. E l indomani si va a scuola ,

allo stato brado , senza aver studiato niente di nessuna materia , e senza aver fatto i compiti scritti . Per quelli per c rimedio , perch grazie alle persone che li svolgono , si possono sempre copiare le prime ore , o magari durante ore che si sicuri che la prof non se ne accorga , o magari ancora copiandoli all ultimo banco chiusi in un agoletto con la paura che ti scopra e che ti ritiri il quaderno .Dopo averli copiati con cura e determinazione , magari cambiando qualche parola , ci si prepara psicologicamente ad affrontare ,forse l ora successiva, un interrogazione che si sicuri che andr male , ma in tutti questi momenti quel pensiero rimane , forse nascosto nei meandri del nostro cervello e del nostro subconscio e proprio quando sei convinto di averci messo una pietra sopra , rieccolo l che si presenta e ci coglie di sorpresa , ci spiazza e ci fa nuovamente imbambolare , e senza accorgercene , dell interrogazione non ci importa pi niente e persi nel vuoto viaggiamo , vaghiamo , per i posti pi assurdi e mai pensati o immaginati . Sembra quasi una fase rem , quella che si ha prima del sonno , ma in quel momento ci si sente strani , si provano emozioni differenti , che possono indurci a guardare il mondo dall alto , come un dio , o ti possono portare a sentirti una nullit , schiacciato da tutte le altre persone o chiuso in te stesso , magari seduto in un angolino per terra con le la testa quasi a contatto con le ginocchia mentre si abbracciano le gambe , e in tutto questo magari ritrovarsi a dondolare , come i depressi o i disturbati , che cos non sono , ma hanno soltanto paura di non contare niente , paura di essere qualcosa di insignificante per gli altri . E li entri in gioco tu , suo amico , che devi riuscire a risollevarlo e a fargli vivere la vita , lo devi incoraggiare ad alzarsi in piedi e ad andare avanti , e se ci riuscissi , allora saresti capace di tutto , sentirai una forza dentro che ti assale , la forza di poter far ci che si vuole , perch senza volerlo , magari con un gesto senza avvenenza , sei riuscito a migliorare due vite contemporaneamente : aver risollevato una persona , avendole migliorato il tenore di vita e in quel momento , scoprirai di aver migliorato anche la tua . Ti renderai conto di aver scoperto un amicizia , e la forza dell amicizia fortissima , quasi indistruttibile al contrario di quella dell amore , che pu tutto su di te e che molto difficile da governare . In tutto ci improvvisamente vieni risvegliato dal suono della campanella che annuncia il cambio dell ora , che sinonimo di voto negativo per te . L ora che stai per affrontare un ora di sessanta minuti , ed l ora della professoressa che non manca mai , la professoressa che tutti reputano la peggiore , quella che mentre interroga e dici qualcosa di sbagliato , nel suo volto nascono espressioni di disgusto che anche se volesse , non riuscirebbe a far volendolo ; la prof le che quando ripeti e non sente una parola ti interrompe con un : cosa ? Come hai detto scusa ??? e tu da quelle parole deduci immediatamente di aver fatto un errore , e ripensi a ci che hai sbagliato e in quel silenzio profondo lei rincara la dose dicendo : ripeti scusami , non ho sentito e da l il silenzio diviene padrone della classe per un paio di minuti , fin quando lei stanca di attendere e notando che da te non otterrebbe nessuna risposta , chiede a un tuo compagno che prontamente le risponde con le stesse parole che avevi usato tu mentre ripetevi e lei a quel punto : giusto , bravissimo , come mai non me lo hai detto tu ??? e in quel momento in te, essendo un bel po meravigliato e molto confuso e arrabbiato , ti vengono in mente gli insulti pi brutti nei suoi confronti . Suonata la campanella si scorge la professoressa in fondo al corridoio , e una sentinella appostata alla porta della classe , avvisa i compagni del suo arrivo , e allora tutti si corre ai propri posti in perfetto silenzio e in perfetto ordine . Lei giunge in classe e saluta gli allievi e in quel momento , come soldati al cospetto del tenente ci si alza tutti in piedi e sull attenti si aspetta l ordine di riposo da parte sua che arriva non molto dopo . Firma , fa l appello , segna gli assenti e scrive sul registro l argomento della lezione del giorno e apre quel registro rosso , che gi il colore non trasmette nulla di buono , a differenza del suo collega di classe che verde speranza . In quel momento alla pronuncia della parola sentiamo la classe prende vita e si risveglia dal letargo , e in quel momento si pu assistere a tutto , a tutte le cose pi disparate , si possono osservare persone che invocano l aiuto di qualcuno di supremo , altri che si accovacciano e calano la testa nella speranza di non essere vist dalla i professoressa , altri ancora che non sanno cosa fare e per paura di essere interrogati , anche sapendo tutto , si mangiano le unghie ansiosamente e nessuno in quel momento sereno , nemmeno il secchione della classe . Alla pronuncia del nome dell interrogato tu ti reputi subito salvo e non si sente pi quel peso sullo stomaco che ti fa stare male e preoccupato . L interrogazione per tua fortuna impiega tutta l ora , ma in quel momento ecco di nuovo che si ripresenta quel maledetto pensiero . Ci si sente preoccupati , angosciati , e non si sa che fare , ma per tua fortuna c il compagno di banco che alla pronuncia di qualsiasi parola si mette a ridere , a sghignazzare , con quella risata contagiosa che per fortuna fa ridere anche te senza motivo , non pensando pi a nulla , ma solo a non farti scoprire dalla professoressa che magari con quella bella scusa potrebbe fermare l interrogazione del tuo compagno e continuare a interrogare te . Finita la sua

ora , le altre sono molto pi facili da affrontare e dopo il suono della campanella della ultima , si esce e tutti a casa . Si ritorna sempre con quello zaino sulle spalle , sempre a piedi e sempre sotto intemperie che rendono difficile il vostro ire . Arrivati a casa ci sono le solite cose da fare , la routine quotidiana che stanca , stressa e che riesce a farti sentire male . Si deve sempre fare qualcos altro , qualcosa di diverso , come giocare a basket o suonare qualcosa , ma per la prima possibilit , ci si mette di mezzo il tempo , che non essendo mai sereno , non ti permette di andare a svagarti un paio di minuti , mentre per la seconda alternativa, si deve avere la possibilit di suonare qualche strumento appunto . E poi giunge il momento che dopo mangiato ci si lascia andare sul letto , e magari costretti a porsi sotto le coperte a causa del freddo , e l , con la musica alle orecchie , trasmessa dal tuo amato e adorato mp4 , ti rilassi un pochino e magari ti concedi qualche oretta di riposino pomeridiano , pi che meritato . Ma pu darsi che siate presi da qualsiasi cosa , e non riusciate a chiudere occhio , rimanendo distesi , ascoltando un po di buona e sana musica , perch la musica ispirazione di Vita , la si deve contemplare , ascoltare , apprezzare e t arne tutti i r vantaggi e gli svantaggi che sa offrire , per maturare , per formarsi e per avere un bagaglio culturale , fatto anche di emozioni che riesce a trasmettere , per affrontare il futuro incerto che la vita ci offre , perch la vita una strada difficile e anche pericolosa da percorrere , ma nessuna strada tanto difficile se si accompagnati dalla musica. Risvegliati e risollevati dal letto ci si appresta ad affrontare il duro e stressante lavoro dei compiti per casa assegnati dai professori . E cos si vive la vita scolastica , durante tutto questo brutto periodo , e anche se si pensa che la scuola ci tolga vita , non penso sia cos , penso che la scuola serva anche a conoscere nuova gente , nuove persone , nuovi amici che ti accorgerai essere i migliori che hai mai avuto e dai quali non ti dividerai mai . Queste nuove amicizie , questi nuovi legami formano le persone e le fanno crescere e se saprai apprezzare tutto ci che le varie persone sapranno offrirti , allora ti arricchirai tantissimo , di emozioni , di sentimenti , arricchirai la tua esperienza , perch se ci pensi bene tutte le avventure passate e le esperienze fatte , si vivono con gli amici . Tutte le pazzie si fanno con loro e farsi nuovi amici serve , perch loro ti aiutano , con loro ti puoi confidare , loro ti risollevano nei momenti pi brutti , ti confortano quando sei gi e vivono con te le emozioni pi belle dell infanzia e della giovinezza. Gli amici sono il nostro carburante , e molto spesso le persone rompono i legami venutisi a formare con loro perch subentra una ragazza . Le amicizie non si devono rompere , perch con la ragazza puoi starci per un lasso di tempo che pu variare , ma mai per sempre , mentre con gli amici s , con loro passerai tutto il tempo della tua vita , e senza di loro sentirai che la vita non ha senso , non serve a niente vivere , ma ad ognuno il suo tempo , perch tutti sono predisposti a farsi degli amici , e non averli rende difficile il cammino per la strada di cui ho parlato , quella strada che con gli amici diviene asfaltata e quindi pi facile da percorrere , senza , invece , rimane sterrata , con buche , fossi , e ancora pi difficile da attraversare . E non state mai ad ascoltare i pareri degli altri , affidatevi a quelli dati dagli amici , dagli amici consapevoli , che vi conoscono e che sanno come siete dentro , seguite i loro consigli e traete vantaggio dalle loro parole , fate tesoro dei loro insegnamenti , ma ricordatevi che la vita una strada tortuosa , fatta di curve , di salite e di discese , gli amici possono indicarvi la strada giusta , quella pi breve o quella pi facile da affrontare , ma ricordatevi che ad affrontarla sarete sempre e solo voi . Quindi testa sulle spalle e cuore in mano . Affrontatela come meglio potete , con umilt , che fa sempre bene , e trattando tutti con rispetto , anche chi a volte non se lo merita e pu sembrare scortese , e se avrete qualche problemino , non rinchiudetevi in voi stessi , bens apritevi al mondo , esponete il vostro problema e cercate di trovare una soluzione per andare avanti . La scuola vi former e gli amici contribuiranno alla vostra formazione . Se si pensa a tutto questo e se ci si svaga un po , si trover sempre la forza di fare tutto , la voglia di studiare anche quando totalmente assente .

Capito 2

Per quanto riguarda la scuola vi posso raccontare una mia esperienza , partendo dal primo giorno Ecco, l in mezzo alla folla , come un piccolo granello di sabbia in mezzo al deserto , si pu scorgere facendo attenzione Piero , un ragazzo dal cuore d oro , pieno di amici , che studia quanto basta e si diverte anche molto volentieri , un ragazzo che sa dare consigli e che trae vantaggio da qualsiasi tipo di situazione , ma di questo ne parleremo dopo . Non conosce nessuno , forse poca gente che non riesce a inquadrare tra la folla e quindi si rinchiude nella sua timidezza , erroneamente , e rimane immobile fino alla pronuncia del suo nome da parte del professore che chiama i singoli ragazzi appartenenti alla stessa classe per poi farli accompagnare in essa da un altro professore , nel suo caso dalla prof. di francese . I primi giorni furono molto sereni e conobbe nuovi amici , ma con alcuni gi era in buoni rapporti sin dalle elementari . Si sedette al secondo baco della fila di destra , sotto la visuale dell alunno , quindi dirimpetto alla cattedra . Si ritrov in un gruppo di ragazzi molto in gamba che divennero ben presto ottimi amici , provenienti da Castell Umberto. Non fece molto le prime settimane , si apprest solo a svolgere i pochi compiti per casa assegnatigli dai prof che conobbe appunto in queste prime settimane . Ci fu una persona in quella classe di cui divenne immediatamente molto amico , un certo Alberto : un ragazzo dalla folta chioma rossiccia , tendente pi all arancione , che si mostr subito un ottimo compagno e uno straordinario confidente che aiut in molti casi il nostro Piero , ma per questo ci sar parecchio tempo per parlarne . Il suo nuovo grande amicone Alberto per sfortunatamente era seduto dall altra parte della classe , ma con gli umbertini , il nostro Piero , riusc a divertirsi parecchio . Tra i suoi professori vi era una docente molto in gamba , di latino , storia e geografia , che potrebbe essere inquadrata come quella sopra elencata e analizzata , colei che riesce a metterti paura e ansia nonostante l argomento da studiare lo avessi ripetuto migliaia e migliaia di volte , e venne rinominata Fergie da Piero e da altri suoi compagni come per esempio Federica e Serena , per un motivo che nel proseguirsi del racconto verr svelato . Fino a quel punto la scuola non era affatto pesante , ma appena i professori sentirono la necessit di avere pi voti nei loro registri , allora misero sotto gli alunni a studiare e le interrogazioni si fecero sempre pi numerose e quasi quotidiane ; ma questa situazione non preoccup affatto il nostro Piero , che riusc ad andare avanti facilmente barcamenandosi tra compiti in classe , interrogazioni e prove scritte . La scuola gli sembr una passeggiata ma con il passare del tempo si fece sempre pi tosta e ardua , ma il nostro Piero di certo non aveva nulla a che fare con il Don Abbondio di Manzoni , dato che aveva a differenza del frate , un cuor di leone e cercava di affrontare qualsiasi situazione gli si presentasse davanti , ma essendo umano , davanti ad alcune ritenne pi opportuno fare un passo indietro e cercare qualche scappatoia per non affrontarle a testa alta , forse erroneamente . Nonostante tutto ci , questo primo periodo scolastico affrontato nel Liceo L.Piccolo di Capo d Orlando fu molto piacevole e soddisfacente ; riusc a sbarazzarsi di tutte le interrogazioni , o quasi , e nei compiti scritti andava benone . Aveva dei professori ben formati e istruiti che gli seppero insegnare al meglio le rispettive materie : possedeva una professoressa di inglese che nonostante fosse preparata , e di madre lingua , nonch proveniente dal New Jersey , non sapeva per come gestire la classe , e quindi si ritrovava 28 alunni che durante le sue ore di lezione chiacchieravano

allegramente tra di loro senza dare importanza a ci che gli veniva riferito dalla professoressa che poveretta per essere ascoltata dovette sgolarsi ; poi vi era la professoressa di francese , una professoressa avente la stazza per affrontare chiunque , in tutti i sensi , dato che era sovrappeso e robustella , ma dal cuore tenero e molto buona con gli alunni , solo che aveva un piccolo difetto di pronuncia che faceva sbellicare dalle risate tutti quanti , e questo era il non saper pronunciare correttamente il verbo francese parler ; vi era ancora la prof di educazione fisica : una brava professoressa , d'altronde il nostro Piero non possedeva dei pessimi professori , bens tutti pi che qualificati ; questa docente aveva in mano il potere di non far scendere gli alunni in cortile o a fare sport . Mi dimenticavo di dirvi che il nostro Piero amante del basket , uno sport che ha praticato da piccolo e a cui tiene molto dato che ha il potere di liberargli la mentre e di farlo riflettere , ed abituato ad andare a sfogarsi facendo due tiri a canestro con il suo amicone Alberto. Oltre a questi professori vi era anche quello di arte , un personaggio , un grandissimo professore , che riesce a farti vivere la storia dell arte e a farti divertire nello stesso tempo , un grande sostenitore della religione , in quanto anche diacono ; poi vi era ancora quella di italiano , una prof ritenuta da alcuni compagni di Piero un po pazza , e in fondo non hanno tutti i torti a dir questo , ma secondo il modesto parere del nostro Piero , era una prof in gamba , dotata di una ottima preparazione e di un lessico arricchitissimo ; un altro professore era quello di matematica , odiato da Alberto , che si present alla classe subito come un docente un po chiuso in se stesso , situazione forse dovuta da una grave perdita in famiglia , stando alle voci di corridoio ; poi vi era il mitico professore di religione , un professore amante sei concetti pi assurdi e contorti che la mente umana possa sfornare e che proponeva settimanalmente , forse seguendo una scaletta , alla classe di Piero , ovvero alla prima b ; e infine vi la mitica Fergie , soprannome attribuitogli date le sue somiglianze sia riguardanti il cognome che possiede , sia l aspetto fisico , che la fanno assomigliare a una specie di ranocchia , che il simbolo della suddetta marca Fergie . Questo soprannome gli venne attribuito durante la gita di classe appena arrivati in stazione a Bologna , scendendo le scale , quando Piero e la sua amica Federica videro la valigia di una loro compagnia della marca Fergie dove vi era raffigurata una bellissima ranocchia e a quel punto i due si videro sorpresi ed esclamarono insieme : da ora in poi la chiameremo Fergie , e cos fu . Piero si trov molto bene con tutti i professori , data la sua modestia e il suo sapersi star zitto quando serve, non era visto come un possibile alunno minaccioso al fine di rovinare la condotta complessiva della classe . Non disturbava nessuno se non lo riteneva opportuno e indispensabile e ottenne un buon rapporto con tutti i membri della sua classe. Ma prima della fine del primo quadrimestre il suo modo di affrontare la scuola cambi radicalmente , poich verso Novembre accadde una cosa dispiacevole riguardante una ragazza a lui molto cara di nome Giada . Forse per dei brutti comportamenti , o forse per altro , i rapporti tra Giada e il nostro Piero si ruppero , si spezzarono e da quel mese di Novembre , i due non si sentirono pi , o forse qualche volte nel resto dell anno . Ma per capire cosa sia successo tra i due , si deve far un passo indietro e riavvolgere il nastro di un anno , tornando cos alle scuole medie , all ultimo anno delle scuole medie . Durante quell anno il nostro povero Piero era stato colto da una disgrazia che gli permise di assentarsi da scuola per parecchio tempo : l otto Aprile duemilanove alle sette e quarantacinque circa si era rotto malauguratamente la caviglia andando a sbattere con il motorino su un muretto della casa di un suo grande amicone , che non si tratta del nostro Alberto . Essendo all ultimo anno delle medie non era una buona cosa assentarsi tanti giorni da scuola , dato che si doveva preparare per gli esami , ma con una frattura scomposta della tibia e del perone e con una perdita della cartilagine presente nella parte finale dell osso della tibia , non poteva far altro che starsene a casa per evitare complicazioni alla sua situazione gi difficile di suo , e dovette tenere il gesso per ben 63 giorni , con il risultato di ritrovarsi la gamba destra con dei muscoli debolissimi che non annunciavano niente di buono mentre l estate era sempre pi imminente , e quella situazione fisica non gli avrebbe fatto godere appieno quella fantastica estate .

Nonostante tutto per il nostro coraggioso Piero tir avanti e venne licenziato dalle scuole medie con il massimo dei voti , con un bellissimo dieci , che gli risollev tantissimo il morale , ormai a terra . Finiti gli esami e saputo il voto finale , Piero venne contattato da un altro suo grande amico , di nome Giuseppe , che lo invit a scendere a mare con lui e con la sua compagnia estiva a lui sconosciuta fino ad allora . Il nostro impavido Piero accettato con piacere l invito , si apprestava a scendere a mare in uno spicchio di spiaggia delimitato da due lidi aventi a loro volta spiagge private , ma credetemi che vi era pi gente in quel piccolo pezzetto di sabbia che nelle altre due grandi spiagge private .

Capitolo 3
Il giorno dopo scese a mare , con qualche difficolt motorie , ma contento come non mai. Non sapeva ancora che quell estate , l estate 2009 , sarebbe state una delle pi belle di tutta la sua vita , ma si apprestava a viverla , a vivere quei due o tre mesi nel miglior modo. Gi la prima mattinata di met Giugno fece la conoscenza della compagnia che da anni conosceva Giuseppe , una compagnia come poche , formata da persone straordinarie , certo con qualche difettuccio , ma nulla di insopportabile. Conobbe colui che sarebbe diventato il mitico pesce , soprannome ideato da Peppe un paio di anni prima . Poi vi era Michele , Luca , Sonia , Maria , Claudio , il cugino di Peppe che sarebbe divent to un preziosissimo a consigliere del nostro Piero . La compagnia non finisce qui , ma vi sono altri componenti come Giancarlo e suo cugino Federico di cui per Piero avrebbe fatto la conoscenza un mese dopo. Le giornate trascorrevano felicemente e nell aria vi era la presenza assoluta di una armonia quasi unica che regnava incontrastata in quella piccola insenatura del mare di Capo D Orlando , un armonia che il mese dopo sarebbe stata spezzata.

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