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Voci da Shambhalla

Abbiamo trovato questo testo in rete e lo condivido per le interessanti informazioni in esso contenute Ora, il Vangelo di Giuda viene oggi presentato come un testo cainita e certamente si accosta con venerazione a Giuda, confermando che - come del resto si sa da altre fonti - santIreneo non simpatizzava certamente per gli eretici e non scriveva da studioso accademico neutrale del XX secolo ma da difensore della fede, riuscendo per nel contempo a fornire informazioni esatte preziose ancora oggi e a non calunniare nessuno. Quello che dello gnosticismo si conosce da santIreneo stato sostanzialmente confermato dalle scoperte successive, compreso il famoso ritrovamento nel 1945 da parte di un contadino egiziano di unintera biblioteca gnostica presso Nag Hammadi. Certamente lo gnosticismo non mai stato un sistema monolitico e coerente. Le varie scuole si sono divise quasi su tutto. Vi sono tuttavia alcuni temi generali che - sia pure con molteplici sfumature e varianti - si ritrovano in tutte le scuole: il primato della conoscenza, il dualismo, la presenza di varianti di un mito cosmologico, una dottrina della salvezza, un atteggiamento particolare in materia di culto e di moralit. Il dualismo spirito/materia Gnosticismo deriva da gnosis, conoscenza in greco. Un sistema gnostico anzitutto caratterizzato dal primato della conoscenza su qualunque altro mezzo di salvezza per luomo: la legge, il rito, ladesione a una comunit religiosa. Nella sua lotta con il cristianesimo, la conoscenza degli gnostici si contrappone alla fede; ma - pi in generale la gnosis si oppone allignoranza di coloro che rimangono immersi nella vita di tutti i giorni e nelle preoccupazioni di questo basso mondo senza occuparsi dei misteri del mondo divino, i soli che contano e che vale la pena di studiare, Tutti i sistemi gnostici - anche se non tutti nello stesso modo - sono caratterizzati da un dualismo che oppone lo spirito e la materia, con un deciso anticosmismo che svaluta radicalmente il mondo visibile, ridotto a regno del male e delle tenebre. Questo anticosmismo radicale differenzia il dualismo gnostico da quello della religione zoroastriana e da quello platonico, che pure hanno esercitato una certa influenza sugli gnostici. Non a caso i neo-platonici del Terzo secolo non avranno alcuna simpatia per gli gnostici, anzi li combatteranno proprio in ragione del loro anticosmismo. Se tutti gli gnostici sono daccordo su una svalutazione dualistica del mondo e della materia, le scuole si dividono quando si tratta di valutare i rapporti fra i due principi. Nei sistemi classici dello gnosticismo il dualismo si risolve in un monismo, in quanto il male non un principio originario ma il risultato di una qualche degradazione - o caduta nel mondo materiale - del bene. Come si vedr, proprio questa la prospettiva anche del Vangelo di

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Giuda. Verso lidea di due principi originari si orienteranno invece quelle scuole gnostiche che influenzano il manicheismo, che alcuni considerano una religione successiva del tutto indipendente dallo gnosticismo e altri uno gnosticismo tardivo. la conoscenza che salva Tutti i sistemi gnostici propongono un mito cosmologico che - come spesso stato notato ha un carattere parassitario in quanto nasce dalla rilettura gnostica di temi mitologici preesistenti iranici, greci o ebraici, talora contaminati da riferimenti cristiani. I miti gnostici sono insieme ricchissimi e diversi da scuola a scuola, ma lo schema centrale rimane costante. Possiamo definire lo gnosticismo in molti modi, ma la formula pi breve e comprensibile rimane quella del filosofo neoplatonico Plotino (205-270): Lo gnosticismo la dottrina secondo cui il creatore di questo mondo cattivo, e il mondo cattivo. Nella cosmologia gnostica - fedelmente riassunta anche nel Vangelo di Giuda - il Grande, la vera divinit positiva per cui si usa malvolentieri lespressione dio, riservata a una pletora di personaggi minori o negativi, ha creato soltanto il Pleroma, il mondo della Luce divina abitato da una pluralit di dei. Per cause che il Vangelo di Giudanon chiarisce - ma che altrove gli gnostici attribuiscono alla caduta fuori del Pleroma di una divinit femminile, Sofia - a un certo punto una parte della Luce divina uscita dal Pleroma ed rimasta intrappolata nel mondo materiale. Questultimo non una creazione di Dio, ma di una divinit incapace ovvero malvagia, il Demiurgo, assistito da collaboratori, gli Arconti, che sono o violenti o pasticcioni. Gli ebrei dellAntico Testamento, secondo gli gnostici, si sono lasciati ingannare dal Demiurgo venerandolo come Dio e fonte di ogni bene, mentre al contrario la fonte di ogni male, perch la materialit del mondo - e con questa la divisione dei sessi, lamore, la vita mortale, la procreazione - sono tutte cose malvagie del tutto estranee ai piani del Grande. Alcuni frammenti della Luce divina sono stati concessi dal Grande al mondo materiale come seme di salvezza, e costituiscono le scintille o frammenti di anima di cui alcuni uomini, ma non tutti, sono dotati (molti ne rimangono privi, irrilevanti nel grande gioco cosmico). Gli uomini in cui vive una scintilla divina come anima sono chiamati a diventare gnostici, lavorando perch i frammenti di Luce si riuniscano e tornino al Pleroma. Quanto alla dottrina della salvezza, per gli gnostici la salvezza viene dalla conoscenza. E tuttavia lo gnosticismo non prevede solo lauto-redenzione attraverso la gnosi, ma anche lintervento di figure di redentori su cui gli interpreti hanno sempre discusso. Si detto che il redentore gnostico, che in molti testi Ges Cristo, sempre un redentore redento, perch - se si lasciato coinvolgere nel mondo materiale - ha in ogni caso bisogno di ricevere una redenzione prima di poterla trasmettere agli altri. Ma questa necessit si attenua nei testi pi influenzati dal cristianesimo - o da sue forme non precisamente ortodosse - dove il redentore, Ges Cristo, sembra coinvolto nel mondo, ma si tratta solo di una maschera o di unapparenza che inganna i non gnostici e oltre la quale il vero gnostico comprende Ges come un inviato del regno del Grande di natura puramente spirituale. In ogni caso, la salvezza non per tutti: riservata ai soli gnostici, e ha un costo. Anche lo gnostico dopo la morte non va direttamente al regno del Grande:

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lanima o si reincarna (ma non tutte le scuole credono nella reincarnazione) o deve passare attraverso una serie di prove. Solo alla fine del mondo lascesa degli gnostici sar diretta. Degli aspetti rituali, sociologici e morali dellantico gnosticismo sappiamo in realt pochissimo. Solo alcuni capiscuola come Marcione (85-160 d.C.) si preoccupano di fondare una Chiesa con una struttura formale: altri restano predicatori ambulanti come il Peregrinus messo in scena nella satira di Luciano (120-190 d.C.). Il culto visto originariamente come sospetto, come qualche cosa che ha a che fare con il mondo materiale, e lo stesso vale per la morale. Ma questo porta le diverse scuole a conseguenze radicalmente opposte: da un rigoroso ascetismo con un culto ridotto al minimo fino a pratiche orgiastiche che si traducono in una ritualit incentrata sulla magia sessuale. In entrambi i casi si tratta di affermare che il mondo - con la sua morale e le sue convenzioni - non ha nessuna importanza. Nelle prospettive pi antinomistiche, come si accennato, i cattivi della Bibbia sono tutti rivalutati come buoni e venerati come santi, perch in realt lottavano contro il dio malvagio creatore di questo mondo: dal Serpente tentatore del Paradiso Terrestre fino a Caino, agli abitanti di Sodoma e Gomorra e appunto a Giuda. Il Vangelo di Giuda conferma appunto che lattribuzione a certi gnostici estremisti anche di un culto di Giuda non uninvenzione di santIreneo. Dan Brown e National Geographic Tuttavia, nonostante il positivo contributo alla lotta contro i diffamatori di santIreneo, non posso fare a meno di notare che, pubblicato nel 2006, il Vangelo di Giuda rischia di fare danni. Tutti hanno bene inteso che senza Il Codice da Vinci - e la sua pretesa, che nessuno studioso ha preso sul serio ma che ha affascinato il pubblico meno informato secondo cui i Vangeli gnostici ci descrivono una figura pi vicina al Cristo storico di quella dei Vangeli canonici,National Geographic non avrebbe investito milioni di dollari nel lancio pubblicitario e nella pubblicazione del documento, il quale sarebbe stato letto, come capitato a decine di testi consimili pubblicati negli ultimi anni, solo da qualche centinaio di specialisti in tutto il mondo. Vi inoltre, come stato sottolineato in diversi convegni americani, il problema etico che aveva spinto diverse case editrici universitarie a rifiutare lacquisto e la pubblicazione del testo. Il codice al cui interno si trova il Vangelo di Giuda frutto di quella che eufemisticamente si chiama archeologia illegale e che pi prosaicamente si pu definire furto di codici antichi da parte di tombaroli. Costoro avvelenano le relazioni fra gli archeologi e gli studiosi accademici e i governi dei paesi dove ci sono ancora reperti da scoprire, e riescono a rivendere il materiale trafugato solo ad antiquari di scarsi scrupoli, che normalmente lo danneggiano non conservandolo a regola darte. In questo caso il materiale illegale stato legalizzato con promessa di restituirlo alle autorit dellEgitto, dove stato rubato intorno al 1978, ma molte universit continuano a pensare che larcheologia illegale non vada comunque n tollerata n pubblicizzata. Unassoluta non-notizia

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Pi grave per che al pubblico del prime time televisivo e a lettori che non sanno nulla dello gnosticismo ilVangelo di Giuda sia stato presentato come una sorta di conferma che Dan Brown ne Il Codice da Vinci ha ragione, e che tra i primi cristiani circolavano versioni alternative della storia di Ges Cristo, tutte - si lascia intendere - ugualmente autorevoli, anzi quelle gnostiche semmai pi credibili perch pi umane. Chi poi non si lasciato convincere a comperare ledizione commentata del National Geographic - che batte impropriamente la grancassa sulla scoperta sensazionale di un testo che assomiglia a un altro centinaio di documenti gnostici gi noti - ma ha sentito parlare del Vangelo di Giuda solo dai giornali e alla televisione, senza leggerlo, rischia di non capire neppure esattamente di che cosa si tratta. Il Vangelo di Giuda ricostruito (non completamente) dal gruppo di Rodolphe Kasser sulla base del codice maltrattato da tombaroli malavitosi e antiquari ricettatori un testo copto che risale al 400 d.C. Ci sono buone probabilit - ma, come ammettono onestamente i curatori delledizione, non la certezza - che sia una tarda traduzione del testo citato da santIreneo nel 180 d.C. e che risale a qualche decennio prima, forse al 150-160 d.C. Il testo nonrappresenta (come piacerebbe ai lettori di Dan Brown) una versione alternativa della storia di Ges Cristo, ma - come la maggioranza dei documenti gnostici - ha natura pedagogica e catechetica. Pochi singoli episodi della vita di Ges (alcuni diverbi con i discepoli, il rapporto privilegiato con Giuda, la presentazione - peraltro brevissima - del presunto tradimento di Giuda come preordinato e provvidenziale) costituiscono pi che altro dei pretesti per insegnare una cosmologia e unantropologia radicalmente alternative a quelle cristiane. Il testo deriva da correnti gnostiche estremiste (si chiamassero o no cainite) che - se davvero questa una traduzione abbastanza fedele del Vangelo di Giuda nota a santIreneo - anticipano di diversi decenni una piena consapevolezza del fatto che i ponti sono ormai del tutto tagliati con la Grande Chiesa dei cristiani. Lo gnosticismo , molto semplicemente, unaltra religione che, cercando fedeli in ambiente cristiano ed ebraico, si preoccupa anzitutto di polemizzare ferocemente con il cristianesimo e lebraismo. Gli Apostoli che bestemmiano Nel Vangelo di Giuda Ges un messaggero mandato dal regno immortale del Pleroma a riunire gli gnostici denunciando la natura malvagia del creatore di questo mondo, il personaggio venerato come Dio nellAntico Testamento. Nel Vangelo di Giuda lo scontro di Ges con lebraismo radicale; egli deride gli Apostoli quando pregano: perch senza saperlo stanno pregando il dio malvagio, la fonte del male. Leggiamo nel testo (le parentesi quadre indicano lacune colmate dagli editori): Quando [si fece accosto] ai discepoli, si riunirono e sedettero e offrirono una preghiera di ringraziamento sopra il pane, [ed egli] rise. I discepoli dissero a [lui]: Maestro, perch ridi della [nostra] preghiera di ringraziamento? Abbiamo fatto ci che giusto. Ed egli rispose loro e disse: Io non rido di voi. Voi non fate questo per volont vostra, ma perch si crede questo, che il vostro dio [ne sar] glorificato. Gli Apostoli gli chiedono se non forse Ges il figlio del dio nostro. Niente affatto, risponde Ges: questo un errore che fate voi, e che faranno anche i cristiani: In verit vi

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dico, non una generazione di quanti sono fra voi mi conoscer. Gli Apostoli allora si risentirono e si adirarono, e nei loro cuori presero a bestemmiare il suo nome. Ges attribuisce questa rivolta al fatto che dentro voi c il dio vostro, il dio malvagio creatore del mondo dellAntico Testamento, e che nessuno degli Apostoli veramente un perfetto, cio uno gnostico. Tranne Giuda, che gli dice: So chi tu sei e donde sei giunto, Tu vieni dal reame immortale di Barbel. E io non son degno di pronunciare il nome di colui che ti ha inviato: che non il dio venerato dagli ebrei (e dai cristiani) ma il Grande che presiede al mondo spirituale degli gnostici, di cui Barbel una delle divinit. E dormono pure con gli uomini? Ma - in modo anacronistico, e a conferma che ci troviamo di fronte a un testo simbolico, senza pretese storiche - Ges se la prende anche con i cristiani, offendendoli crudelmente in quanto hanno di pi caro, i martiri. Ges attacca gli Apostoli (intendendo ricomprendere nellattacco anche i loro successori, i vescovi) perch manderanno i cristiani a morire, un sacrificio inutile e stupido perch implica che la vita e la morte, laffermare o negare una fede nel mondo materiale abbiano qualche interesse, mentre tutto quello che avviene nel mondo materiale per definizione irrilevante. Gli Apostoli hanno una visione del Tempio: vedono una gran [casa con un vasto] altare [dentro essa, e] dodici uomini essi sono i sacerdoti, diremmo - e un nome; e una turba di gente aspetta presso laltare, [finch] i sacerdoti [ e ricevono] le offerte. Alcuni sacrificano i figli, altri le mogli; e dicono gli Apostoli a Ges - gli uomini che stanno [dinanzi] allaltare invocano il [nome] tuo, e in tutti gli atti del loro difetto, i sacrifici sono portati a compimento. Gli Apostoli, al solito, rimangono turbati e Ges spiega la visione smascherando la menzogna del cristianesimo e degli stessi Apostoli: Quelli che avete veduto ricevere le offerte allaltare, quello ci che siete. Quello liddio che servite, e siete voi i dodici uomini veduti. Le bestie che avete veduto condurre al sacrificio sono le molte genti che voi sviate dinanzi a quellaltare. I martiri che pensano di morire per il vero Dio in realt servono il dio malvagio di questo mondo, che incita a ogni sorta di iniquit. Nella stessa visione infatti i sacerdoti che gli Apostoli vedono nel Tempio (e che sono, spiega Ges, gli Apostoli stessi e i loro successori) dormono con uomini (unaccusa che cristiani e gnostici si scambiavano di frequente a vicenda nel secondo secolo), sono coinvolti in omicidi, commettono una moltitudine di peccati e atti dilliceit. A questo, spiega Ges, porta il contatto con il dio dellAntico Testamento, che la fonte di ogni male, tramite la preghiera. Chi lo prega non uno gnostico, e non ha unanima immortale: le anime di ogni generazione umana periranno. C per uno che non prega, Giuda. Ges lo riconosce come gnostico e lo istruisce segretamente nei misteri del Grande. Partiti dagli altri e io ti dar i misteri del regno. A te possibile giungere l - cio Giuda, a differenza degli altri Apostoli, uno gnostico con unanima immortale - ma ne avrai molto a soffrire. Poich un altro ti sostituir, al fine che i dodici [discepoli] possano ancora giungere a completezza con il dio loro, che come ormai sappiamo il dio malvagio. Lo confermano i misteri del regno che Ges rivela a Giuda. Esiste un regno grande e senza fine, la cui vastit non una generazione di angeli ha veduto, [dove] [uno] [Spirito] grande, invisibile, che alcun angelo mai vide, n un moto

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del cuore ha mai compreso, e che mai ebbe un nome: il Grande. Questo vero dio che mai ebbe un nome fa venire in essere (emana) un grande angelo, lilluminato divino Autogenerato: lAutogenes, che il vero figlio di Dio in molti testi gnostici. Per causa dellAutogenes, altri quattro angeli vennero in essere da unaltra nube, ed essi divennero servi dellangelico Autogenerato. LAutogenerato in seguito emana i luminari - chiamati in altri testi gnostici Hormozel, Oroiael, Daveithai ed Eleleth - e miriadi innumerevoli di altre entit spirituali che costituiscono il complicato mondo divino tipico delle cosmologie gnostiche. Il Demiurgo, gli Arconti e lo stolto A furia di moltiplicarsi, tuttavia, alcuni immortali cadono fuori del regno divino. La moltitudine di quegli immortali detta cosmo, ossia perdizione. In questo mondo di perdizione fa irruzione dalle nubi un personaggio col volto balenante di fuoco e sozzo di sangue a vedersi. Secondo il Vangelo di Giuda Nebro si chiamava, che sta per ribelle; per altri Yaldabaoth, che uno dei nomi del Demiurgo. Dalla nube esce pure un collaboratore del Demiurgo, Saklas, il cui nome significa stolto in aramaico. Un assassino sozzo di sangue, il Demiurgo, e uno stolto, Saklas, creano dunque il nostro mondo, ed emanano dodici arconti perch li assistano. Il racconto biblico della creazione delluomo non falso, ma va inteso come creazione da parte di questa accolta di divinit criminali: Allora Saklas disse ai suoi angeli: Creiamo un uomo a somiglianza e immagine - a immagine e somiglianza di Saklas, cio dello stolto per antonomasia - e fecero Adamo e la sua sposa Eva. Il Demiurgo dota gli uomini dello spirito, che garantisce una lunga vita, ma alla fine lo spirito delluomo perisce, cio si ribadisce ancora una volta che luomo di per s non ha unanima immortale. Tuttavia il Grande ordin a Gabriele, un angelo buono, di concedere spiriti alla gran generazione senza arconte sopra di essa, o sia, lo spirito e lanima. Grazie allintervento del Grande, nel mondo entra la conoscenza, la gnosi, e alcuni eletti, gli gnostici, da allora sono dotati di anima oltre che di spirito e possono sfuggire al dominio degli arconti cos che i re del caos e dellinfero non signoreggino su di loro e vivano per sempre. Agli gnostici non promessa una vita facile. Giuda, lunico gnostico fra gli Apostoli, sar maledetto dalle altre generazioni e dai cristiani, che credendo di essere battezzati in nome di Ges Cristo in realt offrono sacrifici a Saklas e fanno tutto quel che male. Tuttavia, alla fine gli gnostici trionferanno e questo mondo sar distrutto. La cosmologia gnostica spesso legata a una complessa astrologia: per tutti le stelle portano le cose a compimento. Quando comincer a finire la vita di Saklas - che non immortale - la prima stella apparir con le generazioni, ed essi finiranno quel che dicono di voler fare. Allora fornicheranno in nome mio e ammazzeranno i figli loro. Ma questo dominio delle sei stelle vaganti - la Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno, che nellastrologia gnostica sono strumenti del Demiurgo per controllare gli uomini -, dopo avere prodotto gli ultimi danni apocalittici, destinato a finire: tutti saranno distrutti con le loro creature; tutto il mondo come lo conosciamo sar distrutto.

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Ma il mondo e gli uomini prigionieri della materia e servi del Demiurgo e di Saklas non sono lunica realt. Quella generazione, che proviene dai reami eterni, esiste. Ci sono - e ci saranno ancora nei tempi apocalittici - degli gnostici. Giuda ne fa parte e negli ultimi giorni perverr a dominare sulle altre generazioni, che malediranno lascesa tua alla [generazione] santa. Anche ogni gnostico legato a una stella, una che non sotto il dominio delle divinit malvagie. E a Giuda Ges dice: Ti stato detto tutto. Leva gli occhi e osserva la nube e la luce in essa, e le stelle intorno. La stella che indica la via la tua stella. Nelle ultime righe del documento - le uniche note ai lettori di molti quotidiani - Giuda lodato perch con il presunto tradimento permette a Ges di deporre il ripugnante travestimento che lo faceva scambiare per un membro a pieno titolo del mondo umano e materiale creato dal dio malvagio, e che aveva dovuto adottare per farsi capire dagli gnostici smarriti nel mondo del Demiurgo. Ucciso, Ges ridiventa quel puro spirito del tutto privo di caratteri umani che, per lo gnostico che sapeva vedere al di l delle apparenze, era sempre stato. Mentre gli stolti ebrei e cristiani offrono preghiere e sacrifici al padre della stupidit Saklas, tu Giuda - gli dice il Maestro - sarai maggiore tra loro. Poich sacrificherai luomo che mi riveste. Cos, quando gli proposto il tradimento dai sacerdoti e dagli scribi, Giuda rispose a quelli come essi volevano, E ricevette dei denari e lo consegn loro. E dei peones chissenefrega Il Vangelo di Giuda - a volerlo leggere nellanno del Signore 2006, lanno del film Il Codice da Vinci - conferma semmai che Dan Brown si pu pure dichiarare uno gnostico, ma non ha capito rigorosamente alcunch del vero gnosticismo. Questultimo non propone un Ges pi ma meno umano, di cui ogni carattere di umanit mero rivestimento; condanna tutti gli elementi umani e materiali - compresi lamore, la sessualit, la procreazione - come parti di questo mondo creato dal Dio malvagio e invita i pochi gnostici che hanno speranza di salvarsi (tutti gli altri sono una massa dannata, peones della storia di cui n lo gnostico n Ges perdono tempo a interessarsi) a tenersene il pi possibile lontani (le stesse gi citate pratiche orgiastiche, in alcune conventicole gnostiche peraltro minoritarie, non sono una celebrazione del sesso ma una dimostrazione che per lo gnostico il sesso, come del resto il bene e il male nel mondo del Demiurgo, sono irrilevanti). Quanto alla Maddalena, su cui insiste Dan Brown, non se ne parla nel Vangelo di Giuda ma vero che evocata in altri testi gnostici. Ma il Vangelo di Tomaso, che piace particolarmente a Brown, ben lungi dallessere un testo proto-femminista ne fonda la grandezza sul fatto che si fa maschio. A Simon Pietro che obietta Maria deve andare via da noi! Perch le femmine non sono degne della Vita, Ges risponde: Ecco, io la guider in modo da farne un maschio, affinch ella diventi uno spirito vivo uguale a voi maschi. Perch ogni femmina che si fa maschio entrer nel Regno dei cieli . Certo, vi qui una nozione gnostica di androginia che non va presa alla lettera: ma siamo comunque ben lontani dal femminismo del Codice da Vinci.

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Si fa presto a dire Filippo... Brown insiste pure su un brano del cosiddetto Vangelo di Filippo, dove si leggerebbe che la Maddalena era la compagna del Salvatore. Cristo la amava pi degli altri discepoli e la baciava sulla bocca. Gli specialisti fanno osservare che non esiste a rigore nessun Vangelo di Filippo (questo titolo stato attribuito da studiosi moderni a un testo che di titolo privo), che la parola copta (questa la lingua in cui ci pervenuto il testo, anche se Dan Brown pensa erroneamente che si tratti di aramaico) tradotta con compagna ha una pluralit di significati, e che in corrispondenza della parola bocca nel testo c una lacuna, per cui la frase suona la baciava su, e sulla bocca una congettura desunta dal fatto che altri personaggi nello stesso testo e in testi della stessa epoca ricevono baci sulla bocca, a indicare una stretta comunanza spirituale. Ma queste obiezioni da specialisti non sono neppure necessarie a fronte del fatto che il cosiddetto Vangelo di Filippo piuttosto anchesso un catechismo gnostico di scuola valentiniana del tardo II o del III secolo. Come tale, non aspira a trasmettere informazioni reali sul Ges storico ma solo a dire che cosa deve credere un buon gnostico valentiniano che, a questo punto della storia, fa gi parte di una religione diversa e separata dal cristianesimo della Grande Chiesa. Dal Pleroma al New Age Una lettura completa del cosiddetto Vangelo di Filippo mostra la contrapposizione radicale che questa scuola gnostica, agli antipodi di Dan Brown e de Il Codice Da Vinci, stabiliva fra il nostro mondo com, creato da un Dio minore e malvagio, e lideale mondo degli gnostici. Le caratteristiche pi evidenti del carattere decaduto e malvagio di questo mondo sono la sessualit e la procreazione. Il rapporto che Ges ha nel testo con i discepoli e con la Maddalena un rapporto del tutto privo di caratteri sessuali, e il bacio che ne il simbolo sta precisamente a indicare questo mondo alternativo. Il Vangelo di Giuda va nella stessa direzione, come del resto tutti i testi gnostici noti.

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