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Michele Zanetti 5 LST Titolo: Diritto, giustizia e legalit La caratteristica che contraddistingue luomo dagli animali non tanto

o la ragione come molti affermano, quanto la consapevolezza di essa. Luomo un essere sociale poich pi di tutti si avvale della propria consapevolezza di non poter vivere sa solo, e grazie a questo, a discapito degli altri facenti parte del regno animale, riuscito ad avere la predominanza. Questa Coalizzazione sociale ha reso necessaria limposizione di regole che garantiscono (o cercano di garantire) una parit individuale e soprattutto limitano le azioni dannose per il prossimo. Sintroducono i termini di Diritto, Giustizia e Legalit per indicare tre fattori necessari per la convivenza civile e lesercizio del potere, propedeutico comunque ad essa, che trovano tuttavia due concezioni differenti: quella data dal potere e dalle istituzioni e quella derivante dallindividuo. In effetti, ci che Giusto per lo Stato pu non esserlo per la persona, anche se pi probabile lopposto; giustizia e la legalit non sono quindi solamente concetti normativi, ma anche morali. Distinguere il Giusto dallo Sbagliato, come afferma Hoffe nel suo scritto Giustizia politica, unazione con dei risultati che divergono ampiamente: <<A ognuno secondo le sue prestazioni secondo il liberismo economicoA ognuno secondo i suoi meriti in molte aristocrazie>> (cit.). La giustizia non una verit assoluta, quanto un insieme di categorie a priori poste dallo Stato, che intendono in unaccezione generale, rispondere a delle necessit comuni di convivenza, che vadano bene Un po a tutti. quindi chiaro che, sulla base della giustizia e della legalit poste dallo Stato, ogni persona, possedendo questi due concetti dentro di s, li applica opportunamente e nei limiti della legge, seguendo una legge morale individuale. Annesso a giustizia e legalit c il diritto, una nozione base alla societ che precede gli altri due: la giustizia il rispetto dei diritti altrui, mentre la legalit definisce se essi sono rispettati o meno. Sidgwick pone il problema, molto attuale, dello stabilire <<una distribuzione idealmente giusta dei diritti e dei privilegida assegnare agli esseri umani in quanto tali>> (cit.), ovvero: esistono dei princpi base per far questo? Bisognerebbe porre dei Diritti naturali a tutti i membri della comunit, il che appunto ideale e quindi, in un certo senso utopico. Garantire pari diritti lobiettivo fondamentale, assieme allo stabilire delle regole di convivenza (giustizia e legalit), di ogni democrazia, che tuttavia tanto nobile quanto non completamente raggiungibile. In questo non aiuta certo il sistema capitalista che, proprio per sua natura, crea delle enormi disparit: quante volte abbiam sentito parlare di come ad un benessere corrisponda sempre un disagio da qualche altra parte: forse ora di rendercene realmente conto. Non possibile, infatti, garantire eguali diritti in

tutte le realt societarie del Mondo, senza doverne per forza privarcene di una parte. Legoismo delluomo che lo porta a voler sempre pi di quel che possiede, limita la creazione di uno Stato in cui non esistano disparit e i diritti uguali per tutti, e sar sempre cos fin quando non avverr una svolta radicale nel pensiero occidentale.

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