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RACCOLTA DI ARTICOLI RELATIVI AL CASO FIAT

Francesco Allegra. D-day Balocco; Fiat I ritocchi al piano, il peggioramento dell'auto, il nodo Gm, le dismissioni e il convertendo. Almeno cinque i capitoli a cui dovr rispondere Marchionne all'appuntamento del 26 luglio. Milano Finanza

24 luglio 2004.
Articolo non firmato. Mediazione tra Fiat e Gm; In caso di fallimento, si passer alle vie legali per sciogliere il nodo della put. ItaliaOggi 16 dicembre 2004. Luigi Prosperetti. Alleanze e tagli. La crisi della Fiat tra scelte e rinvii. Il sole 24ore

22 aprile 2005.
Andrea Malan. Fiat aggiorna il piano industriale. Auto, nel 2004 un rosso di 1,6 mld riportati a nuovo. Il Sole24ore 9 giugno 2005. Aldo Bernacchi. Made in Italy/Un anno di svolta - Fiat riscopre l'ottimismo. Il

Sole24ore 6 dicembre 2005.


Andrea Malan. I conti del 2005 - il turnaround del Lingotto - Fiat vara il bilancio della svolta. Il Sole24ore 31 gennaio 2006. Patrizia Rizzoli. Ora arrivata la svolta; Rinascimento fiat. Dopo anni di tagli l'auto torna a produrre cassa e il Lingotto rivede i target. L'a.d. Marchionne a Capital: cos abbiamo salvato Mirafiori. Sul tavolo le tre sfide d'estate: Ferrari, Fidis e alleanze. Prezzato il bond da 1 miliardo. Milano Finanza 6 maggio 2006. Andrea Malan. Lingotto. La forte accelerazione delle vendite di vetture e camion spinge gli utili nel primo trimestre del 2007 Fiat da record con Auto e Iveco. Il

sole24ore 24 aprile 2007.


Augusto Grandi. Auto, exploit della Fiat in Europa. Il Sole24ore 15 giugno 2007 Andrea Malan. Fiat alla svolta IL LANCIO DEL PICCOLO GIOIELLO - La 500 una nuova partenza - Montezemolo presenta a Prodi la vettura poi la grande festa sul Po. Il Sole24ore 5 luglio 2007.

Gli articoli sono stati tratti dalle seguenti banche dati dellUniversit Cattolica del Sacro Cuore: Nexis UK; Il Sole24ore; Milano Finanza.

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D-day Balocco; Fiat I ritocchi al piano, il peggioramento dell'auto, il nodo Gm, le dismissioni e il convertendo. Almeno cinque i capitoli a cui dovr rispondere Marchionne all'appuntamento del 26 luglio.
BYLINE: di Roberta Amoruso LENGTH: 748 parole Buy (comprare) o sell (vendere)' No, meglio hold (mantenere), almeno per il momento. Parola di piazza Affari. Ancora troppe le incertezze sul turnaround dell'auto che negli ultimi quattro anni ha collezionato 6,5 miliardi di perdite. E poi il gruppo deve fare i conti con l'ennesimo cambio al vertice, che, seppure avvenuto in punta di piedi, deve ancora essere smaltito. Ma sar il D-day di Balocco a dire l'ultima parola sul futuro della Fiat. In quattro ore di presentazione, luned 26 luglio, debutter di fronte alla platea della comunit finanziaria il tandem formato dal presidente Luca Cordero di Montezemolo e il neo a.d. Sergio Marchionne. E sul palco al loro fianco ci sar anche il resto della squadra, Herbert Demel, responsabile dell'auto, Jos Maria Alapont per Iveco e Paolo Monferino, a capo di Cnh, pronti a fare il punto sulle quattro gambe del Lingotto. Il compito affidato alla prima fila del gruppo non semplice. Dovr spiegare se e cosa non funziona nel piano Morchio, che prometteva il ritorno al risultato operativo nel 2004 per il gruppo e nel 2005 per l'auto. E quindi dire quanto lontana davvero l'uscita dal tunnel. Poi, deve chiarire il perimetro delle dismissioni da mettere in cantiere, una carta da giocare per recuperare le risorse necessarie per investire nell'auto e affrontare la competizione. Infine, al di l del business, ci sono due nodi da sciogliere per Marchionne: il put sul 90% dell'auto nei confronti di Gm che scade a fine anno e la possibile conversione in capitale del prestito da 3 miliardi di euro erogato dalle otto banche finanziatrici. Tutto bene tranne l'auto. Per correggere il tiro sugli obiettivi dei prossimi due anni dovr partire dai risultati del secondo trimestre dell'anno, che potrebbero far sciogliere in parte la fiducia costruita in un semestre di conti in recupero, anche se comunque in perdita per le quattro ruote. Le attese sono per un risultato operativo del secondo trimestre che va dai 210 milioni delle attese pi rosee ai 280 milioni di quelle pi pessimistiche, complice l'effetto Melfi. Tantopi che le anticipazioni sulle immatricolazioni di luglio mettono in discussione anche le attese per il trimestre in corso: a luglio le vendite di auto in Italia dovrebbero scendere del 5% rispetto allo stesso mese del 2003. Anche se la quota di mercato pu comunque contare sul buon andamento della Nuova Multipla e della Panda diesel Multijet. Nel frattempo scattato anche un ulteriore piano di cassa integrazione estiva a Mirafiori, Melfi e Termini Imerese. Per una divisione auto che fa peggio della tabella di marcia di Morchio, al contrario i camion di Iveco e le macchine agricole e movimento terra di Cnh vanno meglio delle attese. Ma non abbastanza, forse, per compensare l'emorragia delle quattro ruote. Sotto osservazione, a casa Fiat, c' anche la posizione finanziaria netta, che nel 2003 era stata influenzata positivamente dalla cessione di Fiat Avio e Toro. Se le attese saranno confermate, la posizione finanziaria netta sar ferma a quella del primo trimestre (-4,4 miliardi), ma qualcuno tra gli analisti (Banca Akros per esempio) temono un peggioramento di circa 400 milioni tra marzo e giugno. Quel portafoglio da cambiare. Numeri a parte, gli analisti si aspettano di sentir parlare Marchionne sui nuovi modelli, ma anche sulle prospettive per il gruppo di realizzare il cosiddetto polo del lusso. Del resto, anche ammesso che Fiat auto superi i problemi di breve periodo, a preoccupare di pi la sostenibilit dei tre brand, Alfa, Fiat e Lancia nel lungo periodo.

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Numeri alla mano, a oggi un polo costituito da Ferrari, Maserati, Alfa Romeo e Lancia varrebbe 300 mila unit, ma basterebbe investire 2,2 miliardi all'anno in distribuzione e nuovi prodotti per raggiungere quota 500 mila unit entro cinque anni, fa notare un esperto del settore. L'obiettivo del 2010, poi, pu arrivare fino a 700 mila unit. questa per molti la via d'uscita del gruppo dalla crisi. Ma mancano due condizioni. La prima che sia cancellata, magari gi a settembre, la put con General motors, visto che eventuali cambiamenti nel controllo o nel perimetro di Fiat auto legittimerebbero gli americani a invalidare il contratto. La seconda che si stabilizzino i numeri di Ferrari, considerato che la Rossa di Maranello ha risentito negli ultimi tempi dell'effetto negativo del dollaro debole. Insomma per il rimescolamento del portafoglio, a detta degli operatori c' ancora tempo.

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Mediazione tra Fiat e Gm; In caso di fallimento, si passer alle vie legali per sciogliere il nodo della put.
SECTION: Mercati e Finanza; Pg. 9 LENGTH: 633 parole

HIGHLIGHT: I due a.d. dovranno risolvere la crisi in 20 giorni Sar divorzio tra Fiat e Gm, ma resta da capire se, alla fine, sar consensuale o si trasciner per lungo tempo nelle aule giudiziarie di due continenti. Tra i due gruppi non c' intesa su come sciogliere il patto che prevede l'opzione put su Fiat auto, che obbligherebbe Gm ad acquisire tutta o in parte la divisione del gruppo del Lingotto. Opzione che Gm non vuole assolutamente far valere, perch i soldi necessari all'acquisizione sono tanti e Fiat auto non in salute, cosicch occorrerebbe l'immissione di tanti soldi freschi, in un momento negativo per il settore; in aggiunta, Gm ha gi messo in chiaro la sua volont di disimpegnarsi dall'Europa, con la messa in mobilit di 15 mila operai in Germania. Se questo lo scenario, il primo degli incontri finali tra i due management non ha sortito alcun risultato. In una nota emessa ieri mattina dal gruppo del Lingotto, si dice che 'non stato raggiunto un accordo sui temi finanziari e industriali rilevanti relativi all'alleanza. In proposito, Gm ha annunciato che intende notificare formalmente a Fiat la sua richiesta di avviare la procedura di mediation, secondo quanto previsto dalla sezione 10.08 del Master agreement, firmato il 26 ottobre 2003. La procedura comporta un dialogo tra i due amministratori delegati, Sergio Marchionne e Richard Wagoner, e ha lo scopo di permettere alle parti di risolvere la disputa prima di ricorrere ad altri mezzi, incluse le vie legali'. Il tempo stringe perch gli accordi specificano che la mediazione non potr eccedere una durata di 20 giorni lavorativi. Sono solo tre le soluzioni possibili e i loro possibili effetti sono gi all'attenzione degli analisti finanziari internazionali. Esercizio della put e quindi vendita dell'auto, un conguaglio da parte di Gm in cambio dell'annullamento dell'opzione e, ipotesi peggiore, uno scontro legale fra i due gruppi. Gli esperti sono d'accordo sul fatto che la cessione dell'auto sia la soluzione migliore per il titolo. anche apprezzata l'ipotesi di un deconsolidamento dell'auto con un successivo aumento di capitale riservato a Gm e un'apertura dell'azionariato a nuovi soci, forse anche le stesse banche del convertendo. Nel caso invece in cui Fiat dovesse monetizzare la put, il valore del titolo dipenderebbe dall'ammontare del conguaglio versato da Gm. Secondo un analista, 'ogni miliardo incassato da Fiat potrebbe corrispondere a un rialzo nel breve periodo di circa 1 euro'. Tuttavia, scontato l'effetto positivo, Fiat sarebbe pi vulnerabile, poich non avrebbe pi la garanzia della put. Infine lo scenario peggiore: Fiat e Gm non trovano un accordo e si rivolgono a un tribunale. Gli analisti ritengono che in questo caso il titolo potrebbe scendere anche sotto il valore nominale dei 5 euro, a meno che l'auto non produca risultati superiori alle attese in tempi ragionevoli. E se la partita sul fronte finanziario tutta da definire ed estremamente incerta, non tranquilla neppure quella industriale. Il gruppo Fiat ha infatti reso noto ieri il calendario degli stop, con conseguente cassa integrazione, di molti impianti. Tra gennaio e febbraio, si fermeranno, mediamente per due settimane, gli stabilimenti di Termini Imerese, Mirafiori presse e Cassino. Termini Imerese e Mirafiori presse resteranno fermi dal 24 gennaio al 6 febbraio. A Cassino la cig si render necessaria per due ragioni: l'allestimento della linea della nuova Croma, i problemi di mercato della Stilo. Quindi, dal 10 al 23 gennaio 600 lavoratori si fermeranno per permettere il montaggio della nuova linea, mentre dal 24 gennaio al 6 febbraio, per le difficolt della Stilo, rester fermo tutto lo stabilimento. Dal 7 al 20 febbraio saranno di nuovo 600 gli operai fermi sulle linee della Croma e dal 21 al 27 febbraio, l'intero stabilimento, 3.350 addetti.

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Milano Finanza - May 6, 2006

Ora arrivata la svolta; RINASCIMENTO FIAT Dopo anni di tagli l'auto torna a produrre cassa e il Lingotto rivede i target. L'a.d. Marchionne a Capital: cos abbiamo salvato Mirafiori. Sul tavolo le tre sfide d'estate: Ferrari, Fidis e alleanze. Prezzato il bond da 1 miliardo.
BYLINE: di Patrizia Rizzoli LENGTH: 542 parole 'Quello che Marchionne aveva promesso e previsto si realizzato puntualmente. Quindi: complimenti'. Parola di Corrado Passera, amministratore delegato di Banca Intesa, che ha suggellato cos i risultati ottenuti dal Lingotto nel primo trimestre del 2006. Dati che hanno il sapore della svolta e nei quali il mercato ha intravisto quel segnale atteso da almeno due anni: la capacit dell'auto di tornare a produrre cassa. Un elemento giudicato fondamentale per il risanamento del gruppo di Torino, perch, come riportato nel numero di maggio di Capital in un'ampia inchiesta dedicata al miracolo Fiat, Marchionne ha dichiarato: 'Quando in un gruppo uno dei settori pi importanti, quello che rappresenta il core business, l'origine della crisi, allora il numero uno deve occuparsene in prima persona. per questo che io ho assunto direttamente la guida dell'auto: l che si gioca l'avvenire dell'azienda'. Un avvenire che oggi, alla luce del risultato della gestione ordinaria del comparto registrato nei tre mesi e pari a 47 milioni, appare meno incerto. Anche per questo alcune banche d'affari hanno messo mani ai target price sul titolo. Qualche esempio? Ubs che ha alzato il prezzo obiettivo su Fiat a 12 euro, dal precedente a 8,3 euro e Ing lo ha fissato a 11,5 da 8,4 euro. Secondo gli esperti di AbaxBank (target a 12,5 euro) i numeri del Lingotto 'evidenziano due elementi positivi: la conferma del buon andamento di Fiat auto, che ha portato il management a rivedere al rialzo la precedente guidance in termini di trading profit e una buona capacit di generazione di cassa'. Tutti fattori che dovrebbero assicurare a Mirafiori un fatturato per fine anno di 52 miliardi, ossia il 12% in pi del 2005. Questo mentre sul tavolo campeggiano tre dossier che potrebbero incrementare ulteriormente il valore del Lingotto: Ferrari, Fidis e le nuove alleanze. Tre partite che dovrebbero trovare soluzione entro un mese. L'obiettivo di Marchionne infatti quello di siglare una nuova intesa per giugno, di riorganizzare l'assetto societario della compagnia che offre servizi finanziari per l'auto entro lo stesso mese e di mettere le mani su un'altra fetta della Ferrari. Torino ha infatti definito il Cavallino rampante un asset altamente strategico. Tanto che la Fiat si detta pronta ad acquistare una parte del pacchetto detenuto da Mediobanca (11,7%) che stato valutato complessivamente almeno 280 milioni. Sul fronte delle alleanze internazionali i nuovi ingressi in cda di Roland Berger e soprattutto Ratan Tata permetteranno a Mirafiori di allargare ulteriormente i propri confini fuori dall'Italia con un occhio di riguardo per l'Asia. Ci sebbene l'Europa resti il target fondamentale della casa automobilistica. Nel 2005, escluso il contributo italiano, la casa ha ottenuto una quota di mercato di poco inferiore al 3%, un dato troppo basso e che lo stesso Marchionne punta ad arrotondare. Per farlo sono pronti al lancio i nuovi modelli Fiat nel segmento C (198) e nell'A (500). Intanto, un altro piccolo successo stato ottenuto. Venerd 5 maggio la societ ha piazzato un bond da 1 miliardo che ha ottenuto richieste quadruple. L'emissione a cinque anni avr una cedola del 5,625% per un prezzo di 99,565.

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Massimo Faenza

Alitalia. Il Tesoro esclude ripensamenti sulle regole di privatizzazione Pag. 38


Marted24 Aprile2007

Caltagirone Editore. Obiettivo internet Sono in arrivo nuove risorse Pag. 39

AstraZeneca. Nel biotech Usa rileva MedImmune per 15,2 miliardi Pag. 42

Coppola. Nelle carte dellinchiesta il nome di Faenza (Italease) Pag. 43


www.ilsole24ore.com/finanza

Lingotto. La forte accelerazione delle vendite di vetture e camion spinge gli utili nel primo trimestre del 2007

M&A. Shopping in Est Europa

Fiat da record con Auto e Iveco


Risultato netto a 376 milioni - Debiti sotto il miliardo entro fine anno
CONTRASTO

Andrea Malan
TORINO

Fatturato di gruppo salito del 9% a 13,6 miliardi di euro, risultatonettopi che raddoppiato a 376 milioni (da 151) e utile di gestione a 595 milioni (da 323), migliorato per la nona volta consecutiva. Questi i risultati del primo trimestre 2007 del gruppo Fiat approvati ieri dal cda del Lingotto, presieduto da Luca di Montezemolo, e snocciolati con evidente soddisfazione dallamministratoredelegato Sergio Marchionne agli analisti finanziari.

QUATTRO RUOTE

Bene anche la Ferrari. Interesse straordinario per la Cinquecento Marchionne: Pronti a cambiare partner in Cina
I MERCATI

Complimenti dagli analisti La Borsa premia i risultati portando il titolo ai massimi dal 2001: +1,5% a 20,79 euro
Dopo anni in cui i miglioramenti nei conti del gruppo erano venuti soprattutto dal contenimento dei costi, i risultati di questi primi tre mesi dellanno si giovano del consistente aumento dei ricavi, che ha portato a un deciso incremento dei profitti di quasi tutti i settori; prima fra tutti lauto, il cui margine ha superato il 3% (grazie anche a un provento straordinario), ovvero ben al di l degli obiettivi per il 2007. Il gruppo nel suo insieme ha generato in tre mesi liquidit per 500 milioni (300 al netto dei proventi di disinvestimenti) e ha ridotto il debito in-

dustrialenetto a 1,3 miliardi, con la prospettiva di scendere sotto ilmiliardoentrofineannoalnetto delleventuale riacquisto di azioni (contro un obiettivo precedente di 2 miliardi). Nei primi tre mesi del 2007 Fiat Group Automobiles, lex Fiat Auto, ha venduto 541mila unit, 56mila pi che nel 2006: 21mila auto in pi in Europa (grazie anche agli incentivi sul mercatoitaliano), 19milanel solo mercato brasiliano, circa 21mila veicoli commerciali. I ricavi del settore sono saliti da 6,1 a 6,8 miliardi, con un risultato di gestione balzato da 57 a 192 milioni (esclusa la Ferrari). Un settore auto che non ha ancora sfruttato appieno il lancio della Bravo (11mila immatricolazioni e 29mila ordini a fine marzo) e che conta molto sulla Cinquecentochearrivera luglio;Marchionne ha parlato di interesse straordinario per la nuova vettura e ha scommesso che nonci sarannoproblemia collocare sul mercato le 58mila unit previste per questanno e le 120mila per il 2008. Paradossalmente ci potrebbe portare problemi di capacit, quando limpianto polacco di Tychy dove verr prodotta la Cinquecentodovrsfornareanche la futura Ford Ka; cos come problemi di capacit ci sono in Sudamerica, dove il boom della domanda in Brasile permetter di sfruttare finalmente anche limpianto argentino di Cordoba. Ben altri problemi, dopo la crisi degli anni passati. Allottimoavviodel2007hannocontribuitoancheIveco,protagonistadelmigliortrimestre di sempre e Cnh, dove cominciano a farsi sentire gli effetti della riorganizzazione varata lannoscorso.BeneancheFerrari, che ha consegnato quasi 1.600 auto e triplicato gli utili da 11 a 31 milioni; mentre Maserati

fa un passo consistente verso il pareggio riducendo il passivo da 19 milioni a uno. Pochiiproblemi:cresceilrosso nei conti di Comau (ma sar lultimo trimestre, ha promesso Marchionne) e resta in alto mare la relazione con il partner cinese Nanjing nel settore auto, la cui joint venture continua a dare risultati deludenti. Marchionne al lavoro da oltre un annosupossibilisoluzioni alternative, dalla Chery alla Saic, che potrebbero aggiungersi allazienda di Nanchino o anche sostituirla; ma sciogliere il legame con il partner storico sta rivelandosi pi difficile del previsto,epotrebbe metterea rischio lobiettivo delle 300mila vetture in Cina entro il 2010. Anche dal punto di vista finanziario, ha detto Marchionne, c ancora da fare; per esempio migliorando la gestione della liquidit, che a causa del differenziale fra tassi attivi e passivi costa ancora 140 milioni di euro lanno. I risultati 2007 ha detto ieri Sergio Marchionne agli analisti si collocheranno nella parte altadellaforchettadinumeriforniti in precedenza. Rivedere al rialzo le stime sul 2007? troppo presto: i risultati dellanno si costruisconotrimestredopotrimestre ha detto Marchionne. Conrisultaticospositivi,lobiettivo di ieri dei vertici Fiat stato soprattutto quello di gettare acqua sul fuoco degli entusiasmi: Marchionne conosce bene gli analistiesacheunpassofalsopotrebbe dissipare quel patrimonio di credibilit accumulato in quasitreannidi lavoro.Perorail feelingtrailmanageritalo-canadese e il mercato prosegue inalterato e il titolo Fiat continua ad aggiornare i massimi: ieri salitodell1,51% a20,79euro,portando al 43% lincremento dallinizio del 2007 e tornando ai livelli pre-11 settembre 2001.

Generali, board straordinario per acquisizioni


AnchequestannoleGenerali, giunte in prossimit della loro assemblea ordinaria, non rinunciano alla suspance. Ieri, a sorpresa, trapelato che gioved si svolger a Venezia un cda straordinario della compagnia per comunicazioni urgentidapartedelpresidenteAntoine Bernheim e degli amministratori delegati Giovanni Perissinotto e Sergio Balbinot. Di che si tratta? Le voci pi accreditate non confermate dal gruppo, ma neppure smentite indicavanolipotesidiunacquisizione allestero, probabilmente in Europa dellEst, i cui ristretti tempi di esecuzione imporrebbero il vaglio immediato da parte del vecchio consiglio senza poter attendere che il nuovo si insedi, sabato, proprio al termine dellassemblea dei soci convocata per approvare ilbilancio e nominare i nuovi amministratori. Dopo che nei giorni scorsi erastataufficialmentecomunicata la lista dei candidati al Cda con la riconferma in blocco degliattualiverticioperativi si pensava in una vigilia finalmente tranquilla delladunata annuale della compagnia triestina caratterizzata in passato da frequenti coup de teatre. Ed invece, appunto, non sar cos. Fonti della compagnia hanno soltanto negato, ieri, che allordine del giorni vi potessero esseredecisionisullavicendaTelecom di cui Generali sono un importanteazionista origuardanti il possibile riacquisto delle quote di minoranza della controllata vita Alleanza, ipotesi sulla quale il mercato scommette periodicamente. Una smentita, questultima, chetuttavianonhaimpeditoalla stessa Alleanza di correre ieri in Borsa concludendo la seduta a 10,34 euro, in crescita dell1,92 per cento. Sulla carta sarebberoanchepossibilidecisionisulprogrammadiriacquistodiazionipropriecheaveva detto a fine marzo Perissiniotto in un incontro con gli analistisospesoperil momento ma non annullato. Ma sembra difficile che il treno ripartaproprioallavigiliadellassemblea chiamata ad approvare unaumento gratuito di azioni a favore dei soci, unoperazione in fondo alternativa a quella di un buy back. Cos comeinverosimilecheunconsi-

TRIMESTRE IN CORSA

13,6 miliardi

Fatturato del gruppo La crescita del 9% arrivata dallandamento positivo di tutti i maggiori settori, a partire dallauto (+11,2% a 6,8 miliardi) per arrivare a Iveco (+20,1%) e Cnh (+1,5% nonostante il forte calo del dollaro)

56 mila

Unit vendute in pi La performance dei primi tre mesi del 2006 per il settore automobili (Ferrari esclusa) trainata sia dalle vetture che dai veicoli commerciali; insieme al miglioramento del mix produttivo ha pi che compensato laumento delle spese di ricerca e commerciali, e ha prodotto un balzo del risultato operativo da 57 a 192 milioni di euro.

MOSSA INATTESA

La decisione di convocare il consiglio poco prima dellassemblea dei soci di sabato ha fatto pensare a svolte sulla governance
glio damministrazione in scadenza venga chiamato a pronunciarsi su possibili modifiche della corporate governance del gruppo. Rimane, dunque, lipotesi di acquisizioni. Lo scorso anno in cinque mesi, attraverso Generali Holding Vienna, il gruppo triestino ha acquistato il 50% della serba Delta Osiguranje, il 100% della croata Libertas Insurance, il 51% della ucraina Garant Auto & Life e il 51% della bulgara Orel G Holding. Investimenti che si sono aggiunti a quelli gi realizzati in Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Slovenia, Romania, Polonia e Ungheria. Ora la campagna acquisti sarebbe sul punto di riprendere.
R.Sa.
www.generali.it

10%
Ennesimo plauso dal cda. Lamministratore delegato del gruppo automobilistico di Torino Sergio Marchionne

Quota di mercato in Europa lobiettivocheSergio Marchionnesiprefissatodi raggiungerealmeno perun mesegiquestanno,dopoil lanciodellanuova Cinquecentoprevistoper luglio.

1 miliardo

Indebitamento netto il livello sotto al quale dovrebbe scendere il debito entro fine anno: un passo importante per riportare il rating dei titoli del gruppo al livello investment grade

Holding. Integrazione tra Fingruppo e la societ vicentina - Stop allipotesi Mittel

Gnutti blinda Hopa con Palladio


Marigia Mangano
MILANO

Latrattativa,serrata,sichiusa nel giro di una settimana. Con un colpo a sorpresa e allinsaputa delle banche azioniste di Hopa, Emilio Gnutti e i fedelissimi di Fingruppo hanno trovato unalternativa alla Mittel di Giovanni Bazoli,finoracandidataaintegrarsi con Brescia. Che porta il nome diPalladio finanziaria. La merchant bank veneta, guidata da Roberto Meneguzzo e Giorgio Drago, ha annunciato di averaccoltolaproposta dimatrimonio di Fingruppo, a cui fa capo la quota di riferimento di Ho-

pa. E nellambito di questa nuova intesacambiaancheilfuturoruolo di Gnutti: non pi socio da liquidare, come previsto nello schemadi fusione con Mittel, ma futuroazionistadellanuovarealtconunapartecipazione chesecondo indiscrezione dovrebbe attestarsi intorno al 3-4%. Con

una scarna nota diffusa ieri nel primo pomeriggio, Solux, societcontrollante diPalladio Finanziaria,ha comunicatodiaversottoscritto un accordo quadro con i soci di maggioranza della bresciana Fingruppo finalizzato allintegrazione societaria delle duerealt.Lanuovasociet,sot-

COLPO DI SCENA

LE PROSPETTIVE

Laccordo stato raggiunto nel weekend in gran segreto: colti di sorpresa Unipol, Mps e soprattutto Bazoli, che non si aspettavano il blitz

La nuova realt sar controllata dalla merchant veneta e avr mezzi propri per un miliardo di euro Al finanziere bresciano il 4%

tolinea il comunicato, avr mezzi propri per circa un miliardo di euro e gestir attivit rappresentate da partecipazioni, quotate e non, e fondi di private equity per circa 2,5 miliardi. Perora,fannosaperefontibresciane, tecnicamente loperazionenonstataancora studiatanei dettagli n tantomeno ci sono advisor che stanno lavorando sul dossier. Partir, infatti, una due diligence per poi decidere tempi e modalit della stessa. Nelfrattempononsarebbeallordine del giorno la convocazione formale di un consiglio di amministrazione per le delibere, ma si

dovrebbe procedere a una semplice informativa. Lo schema di partenza, si fa sapere, che comunquelunionetrale duerealt avvenga sulla base del patrimonio netto (per Fingruppo pari alla fine del 2006 a 470 milioni di eurocirca)ecomunque, post-fusione, la maggioranza del nuovo gruppo finir ai soci di Palladio. Gliaccordidi governanceprevedono la partecipazione di entrambe le componenti agli organi collegiali, la condivisione delle lineestrategiche edelle operazionipirilevanti,malagestione operativasaraffidataalmanagement di Palladio Finanziaria. Lunione Brescia-Vicenza, in aggiunta, ha una logica industriale: la merchant bank guidata da MeneguzzoeDragooperaprevalentemente nel Nordest, area dove si concentrano anche diverse attivit di Fingruppo e Hopa. Fin qui le basi del progetto.

Sullo sfondo, il perch della mossa bresciana. Il progetto di integrazione, si apprende, sarebbe maturato nel giro di pochi giorni anche se, stando a indiscrezioni, nel recente passato ci sarebberostati gicontatti. Decisivo, spiega una fonte bresciana, nellascelta di cambiare strategia eabbandonare ilvecchioprogetto di integrazione con Mittel, sarebbero stati sostanzialmente i tempi e lindecisione di Unipol che era in trattativa con Mps perlacessione dellaquotainHopadatroppotempo.Unaccordo,questultimo, che secondoaltre fonti doveva essere formalmente annunciato nei prossimi giorni.Non solo. Levoci cheindicavano la previsione di una clausola di retrovendita tra UnipoleMpsnel contratto dicessionedella quota in Hopa hanno avvalorato la tesi che la fusione con Mittel, anche dopo questo

GRAZIA NERI

Emilio Gnutti

passaggio, sarebbe stata comunque a rischio, sottolinea una fonte bresciana. Resta da capire se, dopo le opportune verifiche, lasseBresciaVicenza trover una perfetta quadraturadel cerchio sunumeri e valutazioni. Non solo. Cosa faranno le banche azioniste di Hopa e il presidente Marco Morelli (che secondo alcune fonti, a questo punto potrebbe uscire da Hopa)? E quale sar latteggiamento di Bpi socia di Palladio con il 10% e presente anche in Hopa? E ancora, si proceder a una fusione a valle se lintegrazioneFingruppo-Palladiodovesse andare in porto? Tuttiinterrogativichenellimmediato futuro dovranno essere affrontati.Nellattesa,soloundato di fatto: il matrimonio con la Mittel di Giovanni Bazoli sembra a questo punto definitivamente tramontato.

Msci Usa Msci Italia Msci Europa AZIONI Indici MSCI dei mercati azionari in valuta locale Base 20/12/06=100

Jpm Emu Jpm Giappone Jpm Usa Indici J.P. Morgan dei titoli di Stato in valuta locale Base 20/12/06=100
OBBLIGAZIONI

INDICI SETTORIALI MONDIALI Dati aggiornati al 20/04 Indice


Energia

LE SOCIET DI OGGI

Gennaio

Febbraio

Marzo

Aprile

Gennaio

Febbraio

Marzo

Aprile

108 104 100 96 92


MIB E SCAMBI Indice Mib
01/01/75 = 1000

102 101 100 99 98


Scambi
Milioni di euro

Dollaro Euro Rendimenti % e tra parentesi gli spread in basis point


LA CURVA DEI TASSI
O/N (143)

33200 32500 31800 31100 30400

19/03

23/04

9200 7900 6600 5300 4000

3 mesi (109)

6 mesi (105)

2 anni (51)

5 anni (41)

10 anni 30 anni (48) (47)

Materiali Industriali Beni voluttuari Beni prima necessita' Salute Finanza Informatica Telecomunicazione Pubblica utilita'

Variazione in % 1 1 1 sett. mese anno 0,89 6,84 6,03 0,85 3,24 8,66 0,30 2,43 2,84 0,06 1,82 6,02 0,43 2,69 11,77 2,11 3,80 3,78 1,36 3,46 4,30 0,32 2,06 4,37 0,40 2,26 17,08 0,22 3,16 22,21

A Alitalia

38

Google Gucci

42 42 37 38

AstraZeneca 42

H Hopa C Cdp
Coca Cola 38

L Lottomatica
42 42 37 37

M MedImmune 42
Microsoft Mittel Mondadori 39 37 39 37 42 42

E Eurmatik F Fiat G Generali


Glaxo SmithKline Goldman Sachs

5,5 5,0 4,5 4,0 3,5


VOLATILIT A CONFRONTO 1 3 6 mese mesi mesi Azioni (Msci Italia) 11,23 13,28 11,21 Obbligazioni (Jpm Italia) 2,70 2,76 2,89

P Palladio
42

finanziaria

S Sanofi T Tim

Aventis

42

Fonte: Thomson Financial Datastream (azioni, obbligazioni e volatilit a confronto) - Fonte: elaborazione su dati Msci (indici settoriali mondiali)

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Il Sole-24 Ore Venerd 15 Giugno 2007 - N. 163

Economia e imprese 21

Il gruppo Volkswagen mantiene il primato

Fonte: Acea

Motori. La quota salita all8,3% contro il 7,7% di un anno fa - In flessione le immatricolazioni Gm

Auto, exploit della Fiat in Europa


Augusto Grandi
TORINO

A maggio +5,7% le vendite del Lingotto in un mercato in calo (-1,6%)


Maggio incorona Fiat regina del mercato europeo dellauto. Il gruppo torinese ha consegnato il mese scorso 118.950 vetture, mettendo a segno un progresso del 5,7% in un mercato che calato dell1,6%,con1.442.518immatricolazioni. Per il Lingotto la quota salita dal 7,7 all8,3%. Eppure Sergio Marchionne, amministratore delegatodiFiat,soloquasisoddisfatto del risultato, poich ritienecheilgruppoabbiapotenzialit maggiori. Rimane confermato lobiettivo del 10% di quota entroil2010enelfrattempo simoltiplicanogliaccordiconpartnerinternazionali: due entro lanno e uno ha spiegato Marchionne forse entro la fine del mese. Meglio di Fiat, quanto a vendite in Europa, ha fatto solo Honda, in crescita a maggio del 12%, ma con meno di 27mila consegne mentre il gruppo torinese seguito da Bmw conunincrementodel5,6percento. Nel complesso, per, il mercato europeo appare in difficolt. anche negativo il bilancio dei primi 5 mesi ricorda Gian Primo Quagliano, direttore del Centro studi Promotor che, con 6.955.891 immatricolazioni, evidenzia una contrazione dello 0,6 per cento. Un calo che prosegue Quagliano il risultato di una flessione dell1,3% nellEuropa occidentale e di una crescita del 9,2% nei nuovi membri dellUnione europea. Sui mercati occidentali pesa la prolungata flessione delle vendite in Germania, seguita allaumento dellIva. A maggio le immatricolazioni sono calate dell11,1% e questo notano ad Auto Insight ha penalizzato le vendite delle marche tedesche. Cos come aggiungono sono stati sfavoriti i marchi coreani che concentrano le vendite nellEuropa del Nord dove, dello 0,2% della Spagna. Mercati dove Fiat continua a crescere, con leccezione della Germania dove la flessione per contenuta in uno 0,3% a fronte del calo dell11,1% del mercato tedesco. Non si tratta solo di un exploit momentaneo poich le consegne del gruppo torinese in Europahanno superato le 576mila unit dallinizio dellanno, con un progresso del 6,7% che inferiore solo agli incrementi registrati da Toyota e Honda. Merito del successo della Panda, lauto pi venduta in Europa nel segmento A, ma anche del positivo andamento della Punto mentre si cominciano a sentire gli effetti della crescita della Bravo. Senza dimenticare che comincia a manifestarsi limpazienza per il lancio della 500. In aumento anche le vendite della Lancia mentre frena lAlfa Romeo, anche per il blocco degli impianti di Pomigliano per 15 giorni ad aprile. Quantoaglialtrigrandicostruttori, Auto Insight evidenzia lottimorisultatodiAudichecontribuisce a ridurre la frenata del gruppo Volkswagen, mentre cresce Peugeot con la 207 che, dopo una partenza lenta, sta ora marciando a pieni giri. Per la Gm una brusca frenata (-8,9%) che potrebbe esserelegataallamaturitdialcuniprodotti (comelAstra) mentre la crisi Renault prosegue, tra vetture in via di sostituzione e altre che non hanno ancora garantito il successo sperato.

Per Marchionne i manager italiani poco internazionali


IMAGOECONOMICA

Luca Paolazzi
MILANO

LA TENDENZA

Sui risultati complessivi pesare la riduzione degli ordini in Germania (-11,1%). Ancora aumenti nei Paesi dellEst
a maggio, ci sono stati meno giorni lavorativi. PerQuagliano,per,ledifficolt sono legate soprattutto ai rincari del costo del denaro, decisi dalla Banca centrale europea; la domanda diautointutta Europa fortementelegataalladisponibilit di credito al consumo a buon mercato e laumento del costo del denaro costituisce un fattore frenante per la vendita di auto. AllAnfiasottolineanoper come lItalia rappresenti unarea in controtendenzarispettoaiprincipali mercati che sono in calo: +7,3% per la Penisola a fronte del calo del 2,8% del mercato francese, del 2,2% della Gran Bretagna e

Al via il dopo Logan: produzione in India

Allo studio di Renault low cost da 3mila dollari


Leonardo Martinelli
PARIGI

Non sifermalacorsa all'auto a basso costo della Renault: dopo la Logan, la vettura low cost, in arrivo quella superlow cost, che dovrebbe vedere la luce in un centro di ricerca creato per questa gamma di veicoli in India dal produttore francese. Ilprogetto stato rivelato ieri dal quotidiano Le Figaro e confermato direttamente dalla Renault: Stiamo riflettendo sulla produzione di una vettura pi competitivadella Logan,hadichiarato ieri una portavoce dellazienda. Lobiettivo fabbricare unauto che possa essere venduta a 3mila dollari invece dei 5mila euro della Logan. A quel prezzo, ovviamente, non potr essere commercializzata in Europa, perch non sar possibile con costi di produzione

cos risicati rispettare le norme di sicurezza comunitarie. La scelta dellIndia come base sia della ricerca sia della produzione non casuale. Proprio qualche settimana fa la Renault haannunciato conilsuopartner locale Mahindra e con lalleato Nissan un investimento di 686 milioni di euro per la costruzione di un impianto nei pressi di Madras, che produrr 400mila unit allanno. Renault e Mahindra gi possono contare su uno stabilimento che assembla sul posto le Logan. Secondo quanto

IL PROGETTO

La casa francese vuole realizzare in Asia un centro ricerca per le supereconomiche. Occuper oltre mille ingegneri

rilevatodalFigaro, che citafonti interne allazienda automobilistica, Renault vuole creare un centrodiricerca inIndiaspecifico per la super low cost, che dovrebbe impiegare oltre mille ingegneri. Sarebbe il terzo del gruppo, dopo quello storico di Guyancourt e quello attivo in Romania, destinato allo sviluppo della gamma Logan. Il mese scorso Carlos Ghosn, presidente di Renault e di Nissan, aveva giammessocheessendoilPaese della frugalit, lIndia il postoidealeperfabbricareprodotti a basso costo. Non solo: il colosso asiatico anche un mercato pi che promettente, con un tasso di crescita medio annuo delle vendite di auto del 20%. Gli esperti del settore prevedono che in India si commercializzeranno almeno tre milioni di veicoli nuovi nel 2016 contro il milione e 100mila unit del 2006. Il nuovo modello supereconomico della Renault (che potrebbe coinvolgere anche Nissan nel progetto) dovrebbe arrivare sul mercato fra due anni e competere con un modello con gli stessi standard sul quale stanno lavorando Fiat e Tata.

Il grande problema dellItalia?Mancadipersoneabituatea lavorare, operare, vivere fuori daiconfininazionali.Troppimanager hanno una mentalit chiusa e gli ingegneri posseggono s la virt della creativit ma anche ilviziodiunindisciplinachenon li rende affidabili quanto i colleghi anglosassoni e tedeschi nel perseguireeraggiungereirisultati prefissati. Il sistema bancario italiano? tra i pi provinciali. Negli altri Paesi le banche sono ingradodiaccompagnareiclienti allestero, una funzione essenziale soprattutto da noi dove le impresesonodidimensionitroppo ridotte per accedere direttamente ai circuiti finanziari internazionali. La formula vincente sututtiimercati?Lunicomodo essere globali, cio affrancarsi dalla nazionalit di origine. Fiat diventer meno italiana di quantooggiGeneralElectricsiastatunitense. Non saremmo riusciti a stringere accordi, che la strada abbreviataperglobalizzarsi,seci fossimo presentati come italiani e avessimo voluto imporre i nostrimetodi. Occorre farpropri la cultura e i sistemi organizzativi dei Paesi in cui si vuole essere presentielaviamiglioreepirapida quella di affidarsi alle persone locali: cinesi in Cina, sudamericani in America Latina, indianiinIndia. Nel raccontare le caratteristichemultinazionali, gliobiettivi e gli strumenti di sviluppo della Fiat, Sergio Marchionne molto schietto e non lesina giudizi, anche sui concorrenti: La Dacia Logan della Renault una global car a basso costo che Fiat non farebbe mai. Il concetto di auto globale un altro: avere convergenze sulle architetture, dove nella parte che non si vede dellauto, dei camion e degli altri veicoliicostipossonoesserecondivisi. E puntare al best cost, non allowcost.Marchionneintervenuto ieri allUniversit statale di Milano, partecipando alla presentazionediLemultinazionali nelleconomia mondiale, libro scrittodaGiorgioBarbaNavarettieAnthonyVenables. La mancanza di management e di una cultura globale stata sottolineata anche da Fabrizio Onida,cheperhaelogiatolaca-

Sergio Marchionne

IL CREDITO

Il sistema bancario tra i pi provinciali. Negli altri Paesi accompagna i clienti allestero, una funzione essenziale soprattutto da noi
pacit delle aziende italiane di presidiare mercati di nicchia (con forti investimenti in ricerca)eindicatoimoltisegnalidiavvicinamento verso una cultura manageriale.PerMichele Salvatiquesteimpresehannocompreso e appreso i valori di mercato, confrontandosiconiconcorrenti internazionali, ma sono troppopoche rispetto alla dimensione della popolazione e concentrate nel territorio; le forze dello sviluppo devono fare i conti con larretratezza del Sud e un sistema burocratico diffuso. Le banche italiane, secondo Marco Onado, stanno recuperando i ritardi accumulati nellepoca dellautarchia finanziaria e si internazionalizzano,conunaforte presenza nellEst Europa che unarea di forte espansione per leaziendeitaliane. Il turnaround Fiat, che perdevaduemilioni algiorno eoggi ne guadanga sei-otto, proprio nel modoincuistatoriorganizzato il management. La capogruppo, ha spiegato Marchionne, stata dimagrita allosso, mentre alle struttureoperativestatalasciata piena libert decisionale per raggiungeregliobiettivicondivisi;solocospossonomuoversivelocementeerispondereaimercati,anchesesonosottoposteauna grandepressione.

Vetture a gas, incentivi finiti


Maurizio Caprino
ROMA

Daieriutentie impresenon possonopifruiredegliincentivi di 650 euro per la trasformare a gas auto nuove o immatricolate da non pi di tre anni: si sono esauriti i 52 milioni messi a disposizione dalla Finanziaria 2007. A meno di un rifinanziamento straordinario deciso dal Governo,leagevolazioniriprenderanno solo il 1gennaio 2008: la stessa Finanziaria stanzia altri 52 milioni per lanno prossi-

mo e altrettanti per il 2009. Chi effettuasseacquistieinstallazionineiprossimigiornihacomunque la speranza di essere ripescato: fino al 31 luglio aperta la lista dattesa prevista in questi casi per redistribuire le somme gi assegnate che dovessero poi risultare ancora disponibili. Gli incentivi per le auto a gas esistono da nove anni (Dl 324/97) e spesso, a partire dal 2001, sono stati bloccati per esaurimento fondi. Ma lo stop diieri ilpi significativoditut-

ti, perch la Finanziaria 2007 aveva stanziato una cifra-record e scorporato gli acquisti di vetture nuove gi omologate a gas dal costruttore. Per queste ultime,lincentivononsoggetto a esaurimento, ma ci non vuol dire che lo stop di ieri non influisca sul mercato delle auto nuove: molti modelli a gas in listinoescono difabbricaabenzina e vengono trasformati a gas in Italia a cura dellimportatore dellacasa automobilistica.Questa operazione, ai fini degli in-

centivi, equiparata a uninstallazione effettuata entro i tre annidallacquisto.ancheperquestocheleassociazionidicategoria(Assogasliquidi-Federchimica e Consorzio Ecogas) hanno espresso preoccupazione, parlandodiandamentoasinghiozzo anche per la domanda. Una domanda che nei primi mesi di questanno stata da record: 80mila tra acquisti di auto nuove a benzina poi trasformate e trasformazioni di esemplari entro i tre anni di vita. Su questo boom hanno influito gli incentivi sullacquisto di vetture nuove (con rottamazione di una vecchia), che sono cumulabili con quelli sul gas.

GLI AIUTI VERDI

80mila

Numerodiinstallazionidi impiantieacquistidiauto perlequalistatorichiesto lincentivodalprimo gennaiodel2007adoggi.

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iltotaledifondimessia disposizionequestanno(in milionidieuro)pergli incentivialmontaggiodi impiantiagassuautonuove oimmatricolatedanonpi ditreanni.

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Il Sole-24 Ore Gioved 5 Luglio 2007 - N. 182

In primo piano Il premier a Torino. Macchina perfetta, auguro al Lingotto di venderne tante Il presidente. Dietrolapoteosidel prodotto cisonouominiedonnestraordinarie

Fiatallasvolta
IL LANCIO DEL PICCOLO GIOIELLO

La 500 una nuova partenza


Montezemolo presenta a Prodi la vettura poi la grande festa sul Po
Andrea Malan
TORINO. Dal nostro inviato
AP

Sono Mini e Smart le avversarie pi agguerrite


Giampiero Bottino
TORINO. Dal nostro inviato

Lapresentazione aProdi e ai ministri, nel pomeriggio; e poi la festa, iniziata alle dieci e durata fino a notte. Cinquantanni dopo il lancio della mitica 500, Fiat ha festeggiatoierilacapacitdicompetere, ritrovata dopo la lunga crisi, con unaltra 500 che forse non vender 4 milioni divetture come la prima ma segna un momento importante nella ricerca di una nuova, pi solida posizione sul mercato.Oggiunagiornataimportante per Torino e per la Fiat hadetto LucadiMontezemolo, presidente della casa torinese e di Confindustria . un momento in cui c lapoteosi del prodotto, quelloincuiqualunqueimprenditore si confronta. Vogliamo che non sia un punto darrivo ma un punto di partenza. Dietro al prodotto che presentiamo ha proseguito ci sono uomini e donne straordinari che lo hanno progettato, realizzato e sviluppato. Progettato qui a Torino e fabbricato finora gi in 5mila unit nello stabilimento polacco di Tychy,dacuiescegilaPanda.Il ritmo produttivo attualmente di 300 unit al giorno ha spiegato HaraldWester,ilresponsabiledella progettazione che insieme ai verticidelLingotto(conMontezemolo cerano Sergio Marchionne, John Elkann e Gianluigi Gabetti per lIfil) ha spiegato personalmentei dettagli del nuovo modello al presidente del Consiglio Romano Prodi. Questultimo giunto in elicottero con il ministro del Lavoro Cesare Damiano, il quale datalastaturastatoprescelto da Montezemolo per provare i sedili posteriori, ben diversi da quelli della "tre metri" del 57. CeranoancheiministriEmmaBonino (Politiche comunitarie) e Alessandro Bianchi (Trasporti). AuguroallaFiatchesenevendano tante ha detto Prodi, e ai giornalisticheglichiedevanounparere sulla nuova vettura, Prodi ha detto le auto si confondono tutte, ma questa diversa. perfetta. E sugli ultimi anni dellazien-

da torinese ha risposto: Mettiamocineipanni diqualche annofa, econfrontiamo cosa si dicevacon quello che si dice oggi. Credo che sia un discorso di importanza enorme per lItalia. Non uno spotmaunsensodicontentezza. La solida base costituita dalla Panda ha permesso per il nuovo modello un lavoro rapido come nel caso della Bravo, lanciata a gennaio: poco pi di un anno e mezzo dallavvio del progetto. Lobiettivodi ottenerele 5stelle nei test europei di sicurezza. Tra un anno e mezzo arriver la cabrio ha detto Montezemolo, ricordando poi a Prodi che con i suoi motori Euro 5 la 500 anticipa di due anni le future norme Ue sulleemissioniinquinanti.Lafesta di ieri sera, sul Po con sullo sfondolincantevolescenariodella collina torinese, ha spaziato da una rievocazione dellepoca dellavecchia500amotivipimoderni che hanno preparato larrivo sul palco dei quattro esemplari della nuova vettura. Il tutto si concluso con il gran finale degli spettacolari fuochi dartificio. LavvocatoAgnellihasottolineato Montezemolo avrebbe visto molto, molto bene questa festa. Sarebbe stato orgoglioso. Le attivit legate al lancio, che coster complessivamente oltre 10 milioni di euro, proseguono oggi: stamattina la vettura verr presentataaicircamillegiornalisti e ne verr annunciato anche il prezzo. Nel pomeriggio la presentazione al Quirinale al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Oggi e domani la 500 sar in mostra in 30 citt italiane e nel weekend potr essere vista (e gi acquistata) nelle concessionarie Fiat. I primi riscontri sugli ordini sono positivi (gi 25mila), e il numero uno di Fiat Auto, Luca De Meo, ha detto nei giorni scorsi che lobiettivo di vendita di 120mila unit lanno potrebbe essere rivisto al rialzo.
www.ilsole24ore.com Nello speciale sulla nuova 500 photogallery e analisi tecniche

Al volante. Il presidente della Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, nella nuova 500 durante la presentazione ieri a Torino

Marchio vincente. Parla luomo comunicazione Perosino

Vasco,Fiorelloeilbrandrinato
Cheo Condina

LavecchiaFiat,quellaincrisi prima dellarrivo di Sergio Marchionne,eraalgida,distante, burocrate e arrogante. La nuova Fiat, quella che ieri ha coronato la rinascita con il lancio della Cinquecento diretta, ha stile ma sorridente. A parlare Giovanni Perosino, uno degli arteficidellariscossadelLingotto. Un uomo che ha spesso lavorato nellombra, lasciando il palcoscenico alle proprie creazioni pubblicitarie,gli spot che dallamusicadiVascoRossi alle gag di Fiorello, arrivando allalleanza con la Yamaha di Valentino Rossi hanno contribuito a rilanciare la Fiat. Perosino, 43 anni, fino al 2004 sieraoccupatodelmarchioLanciaalfiancodiLucaDeMeo.Appena sbarcato a Torino, Marchionnelhachiamato:Dobbiamo fare ripartire questazienda, tornareavenderemacchine.Ma

per farlo serve anche una comunicazione efficace. CosPerosinohaseguitoleorme di De Meo, diventato numerouno delmarchio Fiat,ed stato nominato direttore comunicazione e marketing mondiale. Loro due, insieme con Marchionne, sono gli uomini che hanno pilotato la rinascita dellimmagine del Lingotto, avvenuta parallelamente a una sforbiciata al budget pubblicitario, ridotto del 20% rispetto alla Fiat pre-Marchionne e arrivato a quota 107 milioni nel 2006, al settimo posto tra le imprese italiane. Gli spot sono stati le spec-

IL PERSONAGGIO

Ex manager della Lancia chiamato a risollevare limmagine del gruppo: dallo shock advertising del 2004 allironia di oggi

chio di una Fiat prima costretta ariconquistarevisibilitsuimercati e poi sempre pi rampante, fino ad affidare la propria parodia a Fiorello. Nel 2004 siamo partiti dal basso racconta Perosino non avevamo un modello di auto da pubblicizzare, ma dovevamo rompere lindifferenza della gente, spaccare lItalia con una campagna sorprendente. Da l nata la prima fase della pubblicit Fiat, quella della "shock advertising", in cui i produttori dauto esteri ringraziavano gli italiani che acquistavano una macchina straniera. Lanno successivoscattatalasecondamissione: dialogare con gli italiani, peresempioinscenandolacommedia dellanazionale giamaicanadibob,utilizzataperpromuovere la Panda. Poi, da settembre 2005, la fase cruciale: quella che ha associato le note di Vasco Rossiallamacchinadellariscos-

sadelLingotto:laGrandePunto. A stretto giro le note di Gianna Nannini,checelebralaBravocome "meravigliosa creatura". E Fiorello? Gli abbiamo detto: non devi fare il testimonial, ma soltanto te stesso concludePerosinoesicreatodasubito un ottimo feeling: io e Luca De Meo, alla fine, siamo finiti a giocare a calcio balilla per ore con Rosario. Ma Fiorello che ironizza sulle promozioni Fiat non solo una delle pubblicit pi efficaci del Lingotto. il simbolodiunmarchiodisuccesso che ha raggiunto la maturit. Come nel campo dei personal computer per la Apple. Come, per la stessa Fiat nellalleanza conlaYamahadiValentinoRossi, perch c il nome di una casa automobilistica che sfreccia l dove non centrerebbe nulla, in ungranpremiodimoto.Come, ierisera,perlospotdellaCinquecento, ideato e voluto da Marchionne, dove il nome della Fiat compare una volta sola, dopo quelli di Falcone, Ciampi, Gaber e dello stesso Valentino Rossi.

La spettacolare notte bianca torinese ha segnato ufficialmente la nascita della nuova 500. Ora per losannata piccola delLingotto si aprela dura, quotidiana esperienza della strada. Il segmento A, quello delle piccole auto a spiccata vocazione urbana, particolarmenteaffollato. Tanti modelli di successo si dividono i favori del pubblico, che da parte sua manifesta uncrescentefavoreneiconfronti di vetture economiche. Non un caso che gli ultimi dati del mercato italiano, quelli relativi al primo semestre di questanno, diano il segmento A in netta crescita. In questo panorama, la 500 ha molti assi da giocare: uno stile tipicamente italiano, raffinato ed elegante, moderno ma che al tempo stesso non rinnega il look della 500 del 1957; prestazioni brillanti dovute a motori di ultima generazione, tutti in regola con le norme anti inquinamentoEuro 5 che entreranno in vigore nel 2009; quattro posti veri, persino piuttosto comodi; la capacit di ispirare simpatia a prima vista. Le premesse sono pi che buone, ma il compito resta comunque arduo. Lambizione non esplicitamente ammessa della Fiat quella di ripetere la pi che positiva esperienza messa in carniere dalla Bmw con il successo clamoroso dell"operazione Mini". I due modelli, certamente diversi per prezzi e articolazione della gamma, hanno per in comune lappeal di un grande passato, il glamour di una stile perfettamente centrato, la capacit di fare tendenza. Proprio come la piccola di Oxford, la 500 pensa al futuro gi dalla nascita: a una gamma che nei prossimi anni si arricchir di versioni sportive (prima fra tutte la Abarth) e di alternative sfiziose come una station wagon (erede della quasi altrettanto mitica

500 Giardiniera) e una piccola cabrio. Il tutto, possibilmente, senza dare troppo fastidio alla "cugina" la base tecnica la stessa per entrambe Panda, la regina del segmento A che sul mercato italiano ha saputo sfiorare nel primo semestre le 104mila immatricolazioni (quasi il 45% dellintero segmento), a distanza abissale dalla seconda classificata, una Fiat Seicento sempre pimpante ma ormai avviata a un fisiologico declino. Nelmirinodellanuovaarrivata ci sono quindi essenzialmenteleconcorrentiestere,acominciare dal trio franco-nipponico che,nelsuo complesso,hasuperato nel semestre le 45mila consegne (17mila la Citron C1,

LE ESTERE NEL MIRINO

Lobiettivo non dichiarato ripetere il successo della piccola inglese Competitiva la pattuglia delle franco-nipponiche
14mila ciascuna la Peugeot 107 e la Toyota Aygo). Rispetto alla 500, possono giocare la carta di un listino mediamente inferiore e della disponibilit anche della versione cinque porte. Sul pianodellimmagineedellacapacit di fare tendenza (almeno in Italia, perch allestero le cose sono molto diverse) lunica in grado di competere appare la smart (13.352 consegne nei sei mesi), appena entrata nella seconda generazione che ha cancellatoparecchidifettidella precedente.Sedallimmaginesipassa alla praticit pura, allora la concorrenza parla essenzialmente il coreano della Chevrolet ex Daewoo e della Kia. Le cui MatizePicanto(vendutenelprimo semestre in 13.923 e 9.777 esemplari rispettivamente) piaccionoperilcaratteresbarazzino,labitabiliteilistinicontenuti. Non certo per il glamour.

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